Presentazione di

Pietro classe 1 media

DIRITTO AL LAVORO: NEL MEDIOEVO

• CONSIDERATO UN OBBLIGO E UN DOVERE

• SERVI DELLA GLEBA LEGATI ALLA TERRA CHE

LAVORAVANO PER SOPRAVVIVERE

NEL COMUNE I LAVORATORI

ACQUISISCONO DIGNITA’

• L’IDEA DI LAVORO INIZIA A CAMBIARE NEL BASSO MEDIOEVO

• INVENZIONI ARATRO PESANTE

ALTRI ATTREZZI

RENDONO IL LAVORO PIU’LEGGERO E PRODUTTIVO

- NASCONO LE CORPORAZIONI

IL DIRITTO AL LAVORO NELLA

COSTITUZIONE

• LA COSTITUZIONE ITALIANA ENTRA IN VIGORE IL 1° GENNAIO 1948

• ART 1 «L’ITALIA è UNA REPUBBLICA FONDATA SUL LAVORO»

• ART 4 IL DIRITTO AL LAVORO è CONDIZIONE perché UN CITTADINO SI POSSA REALIZZARE

• SOLO CON IL LAVORO UN CITTADINO SI REALIZZA

• OGGI DRAMMA SOCIALE DELLA DISOCCUPAZIONE

• IL LAVORO E’ ANCHE UN DOVERE PERCHE’ OGNI CITTADINO CONTRIBUISCE AL PROGRESSO DELLA NAZIONE.

LE REPUBBLICHE MARINARE

• 4 CITTA’ ITALIANE DIVENENRO IMPORTANTI E POTENTI GRAZIE ALLA VICINANZA AL MARE ATTRAVERSO CUI POTEVANO COMMERCIARE, ESSE FURONO:

LE REPUBBLICHE MARINARE

• SI RESERO INDIPENDENTI DALL’ IMPERATORE E DAI FEUDATARI

• PISA E GENOVA ARRIVARONO ALLO SCONTRO: GENOVA SCONFISSE PISA (BATTAGLIA DELLA MELORIA, 1284).

• VENEZIA CREÒ NEL MEDITERRANEO UN VERO E PROPRIO DOMINIO, SPECIALIZZANDOSI SOPRATTUTTO NEL COMMERCIO CON L’ORIENTE (SPEZIE);

• TRA GENOVA E VENEZIA: CONFLITTO DAL 1257 AL 1381

QUANDO POI FU SIGLATA UNA PACE CHE TROVÒ ENTRAMBE LE REPUBBLICHE INDEBOLITE. VENEZIA SI RIPRESE, MENTRE PER GENOVA : LUNGO PERIODO DI DECLINO.

ROTTE COMMERCIALI DELLE

REPUBBLICHE MARINARE

LA GALEA

• SI DIFFUSE DAL X SECOLO GRAZIE ALLE REPUBBLICHE MARINARE

• È L’EVOLUZIONE DELLA TRIREMI ROMANA

• FUNZIONA GRAZIE AI REMI

IL PORTO TORNÒ AD ESSERE IL CUORE

DELLE CITTÀ AFFACCIATE SUL MARE

• LUNGO I MOLI I MERCANTI CONCLUDEVANO I LORO AFFARI

• SORSERO GRANDI MAGAZZINI PER OSPITARE LE MERCI.

• NEL PORTO SI TROVAVANO CANTIERI NAVALI PER LA COSTRUZIONE

DELLE NAVI

• SCIALUPPE CARICHE DI MERCI FACEVANO LA SPOLA TRA LE NAVI

PIÙ GRANDI E IL MOLO

LA NASCITA DELLE SCUOLE LAICHE

• NELL’ALTO MEDIOEVO LA CULTURA ERA GESTITA DALLA

CHIESA

• INIZIA A ESSERCI BISOGNO DI SCUOLE DIVERSE: I BORGHESI

HANNO BISOGNO CHE I PROPRI FIGLI IMPARINO COSE UTILI

PER IL LAVORO: SCRIVERE, FARE I CONTI, CONOSCERE LE

LEGGI, SCRIVERE CONTRATTI.

• NASCONO LE SCUOLE NELLE BOTTEGHE, LE SCUOLE

LAICHE

FIBONACCI

• LEONARDO FIBONACCI FECE

CONOSCERE IN EUROPA I

NUMERI INDIANI, GIÀ

UTILIZZATI DAGLI ARABI DAI

QUALI PRESERO IL NOME,

MOLTO PIÙ COMODI DA USARE

NELLE OPERAZIONI RISPETTO

A QUELLI LATINI.

LA TABULA

• SERVIVA PER LEGGERE E

SCRIVERE

• TAVOLETTA, CHIAMATA

TABULA , SU CUI ERA

SPALMATO UNO STRATO DI

CERA DOVE LE LETTERE

VENIVANO INCISE CON UNA

PUNTA

LE UNIVERSITA’

• NASCONO LE UNIVERSITA’

• LA PRIMA UNIVERSITÀ DELLA STORIA È QUELLA DI BOLOGNA FONDATA NEL 1088.

• ALL’ UNIVERSITÀ DI SALERNO , SPECIALIZZATA IN MEDICINA, ERANO AMMESSE ANCHE LE DONNE SPOSATE

• MALGRADO LA GRANDE DIFFUSIONE DELLE UNIVERSITÀ, ESSE ERANO FREQUENTATE SOLO DA CHI POTEVA PERMETTERSELO ECONOMICAMENTE.

• ANCHE I LIBRI ERANO CARISSIMI

Università di Bologna

LE LINGUE

• QUELLA UFFICIALE: IL LATINO

• QUELLE PARLATE: LINGUE VOLGARI:

• ITALIANO • LINGUA D’OC• LINGUAD’OÏL• PORTOGHESE•

CATALANO• CASTIGLIANO• LADINO• RUMENO

• A PARTIRE DAL BASSO MEDIOEVO LE LINGUE VOLGARI

FURONO POCO ALLA VOLTA UTILIZZATE ANCHE NEI

DOCUMENTI E NELLE OPERE LETTERARIE

LA NASCITA DELLA LETTERATURA

ITALIANA

• NELLA PRIMA METÀ DEL DUECENTO, INFATTI, A PALERMO, ALLA CORTE DI FEDERICO II DI SVEVIA, CHE ERA UN GRANDE MECENATE , VENNERO COMPOSTE LE PRIME POESIE IN VOLGARE ITALIANO

• NACQUE COSÌ LA SCUOLA SICILIANA E, CON ESSA, LA LETTERATURA ITALIANA

• L’ITALIA È POLITICAMENTE DIVISA: NON FORMA UN UNICO STATO. PER QUESTO MOTIVO CI VOLLE PIÙ TEMPO PER ARRIVARE A UNA LINGUA COMUNE

FINE