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Sistema Legislativo Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 1 La norma

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Sistema Legislativo

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 1

La norma

LA NORMA GIURIDICA

ORGANIZZAZIONE SOCIALE

• che disciplina il comportamento dei cittadini

• in maniera vincolante

• tanto da poterne imporre il rispetto anche con

• il ricorso alla forza

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 2

REGOLA DI CONDOTTA

LA NORMA GIURIDICA

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 3

IMPERATIVO

GIURIDICO

PRECETTO SANZIONE

LA NORMA GIURIDICA

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 4

PRECETTO

CONDOTTA

COMANDO CHE IMPONE UNA

Espresso in terza personaEsponi orari Non consentire

esercizio abusivo

POSITIVA

obbligo

NEGATIVA

divieto

LA NORMA GIURIDICA

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 5

SANZIONE

PENALE AMMINISTRATIVACIVILE

QUALE REAZIONE CONTRO CHI HA VIOLATO IL

PRECETTO

SANZIONE

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 6

PENALE

consegue a:

•violazione di norma penale;

•irrogata solo a seguito di processo penale

al pagamento di una

somma di denaro

dalla restrizione

della libertà

(multa o ammenda)

graduata

SANZIONE

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 7

CIVILE

• consegue a violazione di norma civile;

• fa sorgere un obbligo nuovo:

• restituire la cosa, risarcire il danno

SANZIONE

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 8

AMMINISTRATIVA

Consegue a:

• violazione di norma amministrativa;

irrogata a seguito di:

• procedimento amministrativo;

consiste, di norma, solo:

• nel pagamento di una somma di denaro.

LA NORMA GIURIDICA

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 9

Presenta i seguenti caratteri

GENERALITA’

BILATERALITA’

Riferita a previsioni

ipotetiche

impone un obbligo ad un soggetto

Conferisce un diritto a un altro

soggetto

ASTRATTEZZA

COERCIBILITA’

È rivolta

indistintamente a

tutti i soggetti

I trasgressori

subiscono una

sanzione

fonti del diritto

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 10

•Con il termine "fonti" del diritto,

•si intendono sia le fonti di produzione che sono gli

organi preposti all’emanazione e formazione del diritto

(Parlamento, Governo, popolo chiamato al referendum).

•Che le fonti di cognizione.

•Le fonti di cognizione che sono gli strumenti con i quali è

possibile conoscere il diritto (leggi e regolamenti).

fonti del diritto

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 11

•La proposta per una legge può essere fatta da

governo, da ciascun parlamentare, dal CNEL (Consiglio Nazionale dell'Economia e

del Lavoro), dai Consigli regionali e anche dai cittadini qualora almeno 50 mila

elettori firmino e presentino un progetto di legge redatto in vari articoli.

•La proposta - così come giunge al Parlamento - non viene però discussa

direttamente in Assemblea, ma deve essere esaminata da una Commissione che si

occupa della materia a cui essa si riferisce (Camera e Senato, infatti, sono

organizzate in varie Commissioni, ognuna delle quali si occupa di un dato settore:

trasporti, agricoltura, industria e commercio, salute, ecc.).

•La Commissione incaricata dell'esame riferisce all'Assemblea sulla proposta dando

il proprio parere, suggerendo modifiche - dette emendamenti - e presentando una

relazione che può essere unica se tutti i membri della Commissione sono d'accordo,

due o più se i pareri sono discordi: si avranno allora una relazione di maggioranza e

una o più di minoranza. Quando la Commissione riferisce alla Camera si dice che ha

lavorato in sede referente; se invece - autorizzata dall'Assemblea - può votare

liberamente, si parla di sede deliberante.

fonti del diritto

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 12

Una proposta di legge può essere approvata o respinta dall'Assemblea o dalla

Commissione deliberante: se respinta deve ricominciare tutta la procedura e ritorna

a chi l'ha proposta in modo che, ristudiandone la formulazione, possa riproporla.

Se invece viene approvata, la proposta non è ancora "legge" in quanto deve

ottenere l'approvazione - nello stesso identico testo - anche dall'altro ramo del

Parlamento.

Quando la legge è approvata da entrambe le Camere, viene inviata al capo dello

Stato per la promulgazione:

se però il Presidente ravvisa nella legge irregolarità costituzionali, la rinvia alle

Camere con un messaggio in cui vengono esposti i motivi del rinvio. Si ripete allora

tutto il procedimento legislativo e, qualora la legge venga nuovamente approvata

dalle Camere, il Presidente dovrà senz'altro promulgarla.

Una volta apposta la firma del Presidente della Repubblica e la controfirma del

Presidente del Consiglio, dei Ministri di competenza ed il visto del Guardasigilli, la

legge viene pubblicata - per essere portata a conoscenza di tutti i cittadini e delle

autorità che dovranno osservarla e farla osservare - sulla Gazzetta Ufficiale, il

giornale dello Stato.

Normalmente dopo quindici giorni dalla sua pubblicazione, la legge diventa

obbligatoria in tutto il territorio nazionale: il governo dovrà eseguire la legge e la

magistratura dovrà vigilare che venga rispettata.

gerarchia delle Fonti del dirittoconsiderando la loro reciproca importanza, hanno collocazione ordinata gerarchicamente

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 13

COSTITUZIONE

• E’ la legge fondamentale dello Stato Italiano

• Approvata dall’assemblea costituente il 22 dicembre 1947

• Promulgata dal Capo Provvisorio dello Stato Enrico de Nicola il 27 dicembre

1947

• Pubblicata in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 298 – edizione

straordinaria – il 27 dicembre 1947

• Entrò in vigore il 1 gennaio 1948.

• Si dice che è rigida: in quanto da un lato è necessario un procedimento

parlamentare aggravato per la riforma dei suoi contenuti (non bastando la

normale maggioranza), e dall'altro che le disposizioni aventi forza di legge in

contrasto con la Costituzione vengono rimosse con un procedimento innanzi alla

Corte costituzionale.

gerarchia delle Fonti del diritto

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 14

LEGGI COSTITUZIONALI

Secondo la procedura prevista dall'art. 138 della Costituzione (procedura

aggravata)

per l'adozione delle leggi di revisione della Costituzione e per le altre leggi

costituzionali

sono necessarie due deliberazioni di entrambe le camere ad un intervallo non

minore di tre mesi ed a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna di

queste nella seconda votazione.

La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale.

(art. 139).

gerarchia delle Fonti del diritto

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 15

LEGGI COSTITUZIONALI

•i principi fondamentali (art. dall'1 al 12) sono una base irrinunciabile per lo spirito

repubblicano su cui la Costituzione si fonda.

•Per questo motivo non possono essere modificati.

•Nel caso in cui la legge costituzionale sia stata approvata con una maggioranza inferiore

dei due terzi dei componenti in una o in entrambe le camere,

•se entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne

• facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o

cinque Consigli regionali

gerarchia delle Fonti del diritto

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 16

LEGGI COSTITUZIONALI

• la legge è sottoposta a referendum e non è promulgata, se non è approvata dalla

maggioranza dei voti validi.

Secondo la procedura prevista dall'art. 138 della Costituzione (procedura aggravata)

per l'adozione delle leggi di revisione della Costituzione e per le altre leggi

costituzionali

sono necessarie due deliberazioni di entrambe le camere ad un intervallo non

minore di tre mesi ed a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna di queste

nella seconda votazione.

La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale. (art. 139).

CLASSIFICAZIONE

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 17

LEGGE ORDINARIA

INTANGIBILITA’

•ATTO PRINCIPALE DEL PARLAMENTO

•FONTE DEL DIRITTO PER ECCELLENZA

DELL’ATTO

• da parte di chiunque

• salvo che dalla C. Cost.le

• con sentenza di illegittimità

DELLE SINGOLE DISPOSIZIONI

• salvo che:

• per sentenza della C. Cost.le

• Referendum abrogativo

• Nuovo atto avente forza di legge

FORZA DI LEGGE

• consiste nella capacità dell’atto di innovare l’ordinamento giuridico

preesistente e di resistere agli atti che non hanno la stessa capacità

Caratterizzata da

CLASSIFICAZIONE

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 18

LEGGE ORDINARIA

La proposta per una legge può essere fatta dal governo, da ciascun parlamentare, dal CNEL

(Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro), dai Consigli regionali e anche dai cittadini

qualora almeno 50 mila elettori firmino e presentino un progetto di legge redatto in norme

distinte, cioè in vari articoli.

La proposta - non viene però discussa direttamente in Assemblea, ma deve essere esaminata da

una Commissione che si occupa della materia a cui essa si riferisce (Camera e Senato, infatti,

sono organizzate in varie Commissioni, ognuna delle quali si occupa di un dato settore:

trasporti, agricoltura, industria e commercio, salute, ecc.).

La Commissione incaricata dell'esame riferisce all'Assemblea sulla proposta dando il proprio

parere, suggerendo modifiche - dette emendamenti - e presentando una relazione che può essere

unica se tutti i membri della Commissione sono d'accordo, due o più se i pareri sono discordi: si

avranno allora una relazione di maggioranza e una o più di minoranza. Quando la Commissione

riferisce alla Camera si dice che ha lavorato in sede referente; se invece - autorizzata

dall'Assemblea - può votare liberamente, si parla di sede deliberante.

CLASSIFICAZIONE

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 19

LEGGE ORDINARIA

Una proposta di legge può essere approvata o respinta dall'Assemblea o dalla Commissione

deliberante:

Se approvata, la proposta non è ancora "legge" in quanto deve essere approvata nello stesso

testo - anche dall'altro ramo del Parlamento.

Quando la legge è “aprovata" da entrambe le Camere, viene inviata al Capo dello Stato per la

promulgazione: se però il Presidente ravvisa nella legge irregolarità costituzionali, la rinvia alle

Camere con un messaggio in cui vengono esposti i motivi del rinvio.

Si ripete allora tutto il procedimento legislativo e, qualora la legge venga nuovamente approvata

dalle Camere, il Presidente dovrà promulgarla.

Una volta apposta la firma del Presidente della Repubblica e la controfirma del Presidente del

Consiglio, dei Ministri di competenza ed il visto del Guardasigilli, la legge viene pubblicata -

per essere portata a conoscenza di tutti i cittadini e delle autorità che dovranno osservarla e farla

osservare - sulla Gazzetta Ufficiale.

CLASSIFICAZIONE

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 20

Legge di bilancio

Ora legge stabilità

L'art. 81 Cost. stabilisce: "Le camere approvano ogni

anno i bilanci e il rendiconto consuntivo presentati dal

governo. L'esercizio provvisorio del bilancio non può

essere concesso se non per legge e per periodi non

superiori complessivamente a 4 mesi. Con la legge di

approvazione del bilancio non si possono stabilire

nuovi tributi e nuove spese. Ogni altra legge che

importi nuove e maggiori spese deve indicare i mezzi

per farvi fronte

CLASSIFICAZIONE

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 21

Legge finanziaria

Per soddisfare l'esigenza di adeguare le entrate e le spese dello

Stato alle esigenze del bilancio, e quindi per ritoccare le norme

tributarie e le leggi di spesa, con L. 5.8.1978, n.468, è stata

introdotta la cosiddetta "legge finanziaria".

Mentre la legge di bilancio è una legge formale (non modifica le

leggi preesistenti, limitandosi a computare tutte le entrate e le

uscite dello Stato, previste dalla leggi precedenti per un certo

anno), con la legge finanziaria vengono modificate le norme in

vigore per adeguarle alle esigenze economiche di un certo anno

finanziario e per una migliore programmazione economica.

ATTI CON FORZA DI LEGGE

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 22

Decreto leggeDecreto legislativo

ENTRAMBI ATTI DEL GOVERNO

DELIBERATI DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI

ATTI CON FORZA DI LEGGE

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 23

DECRETO LEGISLATIVO D. L.vo

• E’ emanato sulla base di una apposita legge di delegazione che fissa:

• il termine temporale entro il quale il D L.vo può essere emanato e

trascorso il quale il Governo decade dalla relativa potestà

• i limiti materiali:

• l’oggetto della delegazione deve essere determinato specificamente

• i limiti programmatici o di discrezionalità

• nella legge di delega sono precisate le linee ed i principi generali ai quali

il Governo deve uniformarsi nella emanazione del D. L.vo

ATTI CON FORZA DI LEGGE

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 24

DECRETO LEGGE D. L.

• Ordinanza giuridica concretata in un provvedimento provvisorio

• con forza di legge

• adottato dal Governo di propria iniziativa in casi di straordinaria

• necessità ed urgenza

• diventa definitivo

• solo dopo la conversione in legge effettuata dal Parlamento.

• Se non convertito entro 60 giorni decade.

LA NORMA

• Entra in vigore

• 15 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale se non diversamente stabilito nel provvedimento stesso

• Perde la propria efficacia (non è più operativa a seguito):

• - dichiarazione espressa del legislatore

(che abroga una legge)

• - dichiarazione tacita del legislatore

(che emana una nuova disposizione incompatibile con la precedente)

• Referendum abrogativo

• Sentenza di illegittimità pronunziata dalla Corte Costituzionale.

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 25

NORME SECONDARIE

Atti di espressione del potere normativo della P. A.

• Governo, Ministri, Prefetti, o altri Enti pubblici Comuni, Regione,

Province

• Regolamenti

• Ordinanze (d’urgenza o necessità)

• Statuti degli Enti minori a valenza interna all’ente che recano i principi

generali di organizzazione - funzionamento

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 26

CIRCOLARI

• Norme emanate da un’autorità amministrativa, in virtù di

un potere di supremazia speciale, dirette alle autorità

subordinate.

• Sono, quindi, norme interne della P. A. e vincolano solo i

soggetti appartenenti alla P.A. gerarchicamente subordinati

all’autorità che le emette.

• Non vincolano : i terzi estranei, né i giudici

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 27

Fonti del diritto

• Decreto ministeriale

• E' un atto del (governo).

• È un atto regolamentare spettante al singolo ministro nella materia di

competenza ed emanato nel rispetto delle leggi e dei regolamenti dello

Stato.

• è un provvedimento avente forza di legge in quanto crea norme

giuridiche, ma non la forma della legge perché promana da organi

amministrativi e non da organi legislativi.

• Il decreto ministeriale non deve essere presentato al Parlamento, ma per

la efficacia deve registrato alla Corte dei conti e poi pubblicato con le

stesse modalità previste per le altre legge.

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 28

Fonti del diritto

• Gazzetta Ufficiale

• bollettino edito dal Governo e stampato dall'Istituto poligrafico dello Stato a cura

del Ministero della Giustizia.

• esce tutti i giorni, eccetto i festivi, e pubblica

• le leggi e i decreti, le disposizioni e i comunicati dei vari ministeri, gli accordi

economici ed i contratti collettivi di lavoro più importanti, i concorsi e gli esami

banditi dai vari ministeri, nonché tutti gli altri provvedimenti in relazione ai

quali la legge impone tale pubblicità.

• E' diramato a tutti gli uffici governativi compresi gli enti locali (comuni,

province e regioni) e posto in vendita per il pubblico presso le librerie dello Stato

o librerie private incaricate.

• La pubblicazione ha valore di notifica per tutti i cittadini ne abbiano o no presa

effettivamente conoscenza.

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 29

Fonti del diritto

• Avvocatura dello Stato

• E' l’organo che difendere la Pubblica Amministrazione ogni qualvolta sia chiamata in

giudizio, e che fornisce i pareri legali.

• Consiglio di Stato

• Svolge sia funzioni consultive che funzioni giurisdizionali.

• Nella veste di organo consultivo emette i cosiddetti pareri alla Pubblica Amministrazione.

• Generelmente i pareri formulati dal CdS sono facoltativi, ma in alcuni casi sono

obbligatori: per esempio quelli riguardanti la compilazione dei testi unici; l'emanazione dei

regolamenti; i decreti con i quali si autorizzano variazioni ai cognomi e nomi delle

persone; i contratti più importanti stipulati dalla Pubblica Amministrazione.

• Nella sua veste di organo giurisdizionale, il Consiglio di Stato decide in secondo grado

avverso i procedimenti dei Tribunali Amministrativi Regionali.

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 30

Fonti del diritto

• Corte dei conti

• E' un organo giurisdizionale e di controllo amministrativo, ausiliario del

Governo.

• Effettua il controllo contabile su tutti gli atti della pubblica amministrazione

nonché la funzione consultiva sulle leggi in materia di contabilità dello Stato.

Esercita inoltre il controllo per la responsabilità contabile dei funzionari dello

Stato, alle pensioni ed al contenzioso contabile.

• Esercita il controllo preventivo sui provvedimenti amministrativi più importanti

comportanti spese (visto di legittimità) ed un controllo successivo, attraverso

pareri, relazioni e rapporti.

• La Corte, già organo unico con sede in Roma, è attualmente articolata in sezioni

regionali.

• Le sentenze delle sezioni possono essere appellate alle sezioni centrali.

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 31

Fonti del diritto

• Corte costituzionale

• E' l’organo istituito per garantire la legittimità costituzionale delle leggi emanate

dal Parlamento, e la legalità dell’azione di tutti gli organi dello Stato.

• Essa giudica sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi

e degli atti del Governo e delle regioni aventi forza di legge;

• sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato e tra quelli dello Stato e delle

regioni;

• sulle accuse contro il Presidente della Repubblica;

• sull`ammissibilità di richieste di referendum abrogativo;

• sui titoli di ammissione dei suoi componenti e sulla decadenza, per

incompatibilità, dei suoi componenti eletti dal Parlamento.

• La Corte costituzionale è composta di 15 giudici

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 32

Fonti del diritto

• Corte di cassazione

• E' giudice collegiale. Garantisce l'esatta applicazione della legge, il rispetto dei limiti delle diverse giurisdizioni; r

• regola i conflitti di competenza e di attribuzioni.

• Ha sede in Roma.Giudica in materia civile e in materia penale sulle sole questioni di diritto e conseguentemente sula interpretazione ed applicazione della legge.

• La Corte di cassazione è divisa in sezioni

• A sezioni unite presieduta dal primo presidente giudica col numero invariabile di 9 votanti appartenenti alle sezioni civili o alle sezioni penali a seconda che si tratti di materia civile o di materia penale.

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 33

FARMACOPEE

• L'OMS definisce la Farmacopea come:

• la norma farmaceutica obbligatoria destinata ad assicurare in un'unità politica, l'uniformità

• della origine,

• della composizione,

• della concentrazione

dei medicamenti

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 34

FARMACOPEE

•La Farmacopea è un codice farmaceutico, cioè un testo di riferimento in materia di farmaci. Contiene:

•un complesso di disposizioni tecniche ed amministrative– volte a permettere il controllo di qualità

– dei medicamenti, sostanze e preparati finali,

– mediante l'indicazione di metodiche di verifica analitica e tecnologica

• delle specifiche di qualità,

• dei metodi di preparazione o della formulazione.

•Disposizioni necessarie a regolare l’esercizio della farmacia

La violazione di tali disposizioni costituisce un illecito amministrativo, non ha carattere penale, a meno che il fatto non si configuri di per sé stesso come un reato.

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 35

FARMACOPEE

• La Farmacopea non detta norme che regolanol'autorizzazione alla produzione e all'immissione incommercio dei medicinali, in quanto dettacompetenza è riservata al Ministro della Salute.

• La farmacopea contiene prescrizioni riguardanti ladefinizione, la fabbricazione e la preparazione,l’esame, la conservazione, l’etichettatura, lasomministrazione e l’impiego di medicamenti, disostanze ausiliarie farmaceutiche e di talunidispositivi medici

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 36

FARMACOPEA• In particolare, la farmacopea comprende:

• prescrizioni e metodi generali (saggi ufficiali di riferimento in sede giudiziaria);

• monografie generali;

• monografie speciali per i medicamenti e le sostanze ausiliarie farmaceutiche;

• prescrizioni riguardanti i recipienti e i materiali per i recipienti.

• Una definizione più generale, considera la farmacopea come un

• "elenco ufficiale in cui sono registrati i nomi di tutti i preparatimedicinali in uso, con la descrizione delle loro formule, dei requisitianalitici, dei metodi di preparazione ecc.".

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 37

aggiornamento e revisione della Farmacopea

Ufficiale

• Art. 124 TU.LL.SS:

• Il Ministero della Sanità ogni cinque anni rivede e pubblica la Farmacopea Ufficiale.

• Alla revisione e pubblicazione della F.U. provvede una Commissione permanente che ha sede presso l'Istituto Superiore di Sanità.

• E' attualmente costituita da ventiquattro di membri ed è nominata con decreto del Ministro per la Salute emanato di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze.

• E' presieduta dal Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità ed è composta da

– funzionari ministeriali,

– rappresentanze dell'Ordine dei Farmacisti e dei medici

– da esperti di vari settori del farmaco

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 38

Diritto comunitario

• Nel nostro ordinamento devono essere inserite le leggi

comunitarie la cui efficacia è immediatamente vincolante per

il nostro ordinamento interno (Regolamenti; Direttive nei casi

in cui non occorre un provvedimento di attuazione).

• Le leggi comunitarie prevalgono sulla legge formale e

sostanziale,

• essendo sottostanti soltanto alla Costituzione e non potendo

essere contrarie ai princìpi della tutela della persona umana.

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 39

Diritto comunitario

• Si intende il complesso di norme che regola i rapporti tra gli Stati aderenti allaUnione europea.

• Questa normativa è costituita da disposizioni dei rispettivi ordinamenti interni. Piùpropriamente da disposizioni emanate dagli organi legislativi dell`Unione con valoredi disciplina generale per gli Stati membri.

• La disciplina comunitaria assume in via principale due forme:

• i regolamenti, direttamente applicabili in ciascun Stato membro e fonte diretta didiritto e di obbligo .

• Essi hanno portata generale e prevalgono sulla norma interna: è il giudice ordinarioa sindacarne l`applicabilità.

• Trovano limite, secondo l`interpretazione della Corte costituzionale, nei principi dellanostra Costituzione repubblicana e nei diritti inalienabili della persona umana;

• le direttive, rivolte agli Stati membri quali indicazioni vincolanti per essi, quanto allescelte ed ai risultati, ma che richiedono poi provvedimenti attuativi nei singoliordinamenti interni per diventare norma obbligatoria per il cittadino.

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 40

Diritto comunitario

• Direttiva CE

• E' l'atto promanante da organi della Comunità Economica Europea con il quale sidetta la disciplina comune in una determinata materia (ad esempio, direttiva in temadi protezione dei lavoratori da infortuni sul lavoro, direttive sull`utilizzo di certimateriali o sul confezionamento di prodotti commerciali).

• La direttiva ha per destinatari gli Stati che hanno aderito alla Comunità e li obbligaad emanare successive norme interne di attuazione.

• Per i singoli cittadini le direttive non sono immediatamente vincolanti, mentre losono poi le successive norme interne di adeguamento.

• In via di eccezione, le direttive sono di applicazione immediata nei seguenti casi: seimpongono al destinatario un comportamento negativo; se si limitano a ribadireobblighi già previsti dai trattati istitutivi della comunità; se sono dettagliate eparticolareggiate, al punto da escludere qualunque discrezionalità degli Stati membriper la sua attuazione

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 41

Diritto comunitario

• Regolamento CEE

• E' l'atto promanante con il quale si detta una disciplina comune in una determinatamateria.

• A differenza dalle direttive, che sono vincolanti principalmente nei rapporti tra gliStati aderenti alla Comunità, i regolamenti sono immediatamente validi e vincolanodirettamente i cittadini

Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 42

Diritto comunitario

• La bandiera europea rappresenta

• non solo il simbolo dell'Unione europea ma anche quello dell'unità e

dell'identità dell'Europa in generale.

• La corona di stelle dorate rappresenta la solidarietà e l'armonia tra i

popoli d'Europa.

• Il numero delle stelle non dipende dal numero degli Stati membri (aveva

dodici stelle quando gli stati che l’hanno scelta erano solo sei).

• Le stelle sono dodici in quanto il numero dodici è tradizionalmente

simbolo di perfezione (questo numero compare più volte nell'antico e nel

nuovo testamento, dodici i figli di Giacobbe e le tribù di Israele, dodici

gli apostoli di Gesù, dodici, come le porte della Gerusalemme Celeste, le

edicole in San Giovanni, l'antica basilica lateranense cattedrale di

Roma), completezza ed unità.

• La bandiera rimarrà pertanto invariata a prescindere dai futuri

ampliamenti dell'Unione europea.Federico II Avv. Antonia De Lisio - 2 marzo 2011 43