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Presentazione
ALFABETO 140 (PSAR 140) è un programma preparato dallâAssociazione SApIE (www.sapie.it) per lâinsegnamento della lettura in I Primaria. 140 sono approssimativamente le ore stimate necessarie ad un bambino di 6-7 anni per pervenire ad un accettabile livello di competenza alfabetica, includendo anche, oltre ai bambini a sviluppo tipico, soggetti che presentano lievi difficoltĂ di lettura o di linguaggio di natura non cognitiva.
Il programma si inserisce nella metodologia di ricerca scientifica dei programmi SApIE che seleziona e sperimenta disegni progettuali basati su affidabili evidenze di efficacia riproponendoli nel contesto italiano per valutare la sostenibilitĂ e trasferibilitĂ su larga scala dellâapproccio. Anche sul piano della metodologia didattica il programma predilige lâimpostazione comune ad altri programmi SApIE che prevedono momenti di modellamento, cioè dimostrazioni ad alta voce da parte dellâinsegnante alla classe, seguiti da attivitĂ in coppia con alternanza di ruoli come nel Reciprocal Teaching.
Il programma intende in primo luogo fornire un impianto razionale, riconoscibile e sperimentabile ad un campo come quello dellâinsegnamento della prima lettura, tanto importante per il futuro del bambino, quanto allo stato attuale disordinato per la sedimentazione di pratiche, atteggiamenti, credenze, fraintendimenti concettuali e linguistici che si traducono in un coacervo mal decifrabile di obiettivi ed azioni che con facilitĂ si sottraggono ad una riconoscibilitĂ che ne consenta una valutazione scientifica.
Allâinterno di questa istanza primaria il programma è stato in particolare prodotto per dimostrare la necessitĂ di adottare per tutti i bambini un rigoroso approccio fonosillabico per lâapprendimento della lettura come supportato dalle evidenze scientifiche1. Si intende confutare le cattive pratiche purtroppo ancora molto diffuse in Italia, che in vario modo sostengono o lasciano spazio ad approcci ideovisivi, globali o analogici, che le evidenze della ricerca hanno dimostrato essere meno efficaci con tutti i bambini e dannosi con quelli a rischio dislessia.
Come osserva energicamente Dehaene sintetizzando lo stato dellâarte: ÂŤNessuno dovrebbe ignorare il fatto che alcune questioni sono definitivamente risolte. CosĂŹ oggi sappiamo che i metodi globali o ideovisivi non funzionano; tutti i bambini di qualunque origine sociale beneficiano di un apprendimento esplicito e piĂš precoce imparando le corrispondenze tra lettere e suoni del linguaggio. Ritornare ancora su questo punto con il pretesto di sperimentare o esercitare la propria libertĂ di insegnamento sarebbe criminaleÂť (Dehaene, op. cit. p. 381).
Tutto ciò a fronte di una straordinaria opportunità che invece la lingua italiana offre a confronto di quella di altri paesi.
i nostri amici italiani non incontrano le stesse difficoltà [rispetto al francese]. La loro lingua è infinitamente piÚ trasparente: a ogni lettera corrisponde uno e un solo suono, tanto che quasi non esistono parole irregolari in italiano - basta qualche mese di apprendimento per riuscire a leggere praticamente tutte le parole. I vantaggi sono notevoli: i bambini italiani non solo hanno punteggi
1 Come riferimento base cfr. S. Dehaene, I neuroni della lettura, Cortina, Milano, 2009, lavoro ripreso da A. Calvani, L. Ventriglia, Insegnare a leggere ai bambini. Gli errori da evitare, Carocci, Roma, 2017.
(score) di lettura con qualche anno di anticipo rispetto ai bambini francesi [..] soffrono piĂš raramente di dislessiaÂť (ibidem, p. 37).
Caratteristiche fondamentali del programma e del metodo
⢠Lâinsegnante dispone di questa GUIDA. Ogni bambino ha inoltre il proprio LIBRO. I materiali di lavoro, tutti riportabili in fogli di formato A4, sono scaricabili da Internet. Il programma è accompagnato anche da una serie di brevi video:
o di presentazione metodologica per gli insegnanti o di dimostrazione operativa fruibile anche dagli alunni
⢠Il programma ha come obiettivo di portare tutti i bambini ad una padronanza base della lettura e della scrittura verificabile alla fine del percorso. Ci si rivolge, oltre che a bambini a sviluppo tipico, a soggetti con difficoltà linguistiche senza deficit cognitivo2. Ci si aspetta, su ampia scala, nelle classi sperimentali, punteggi piÚ alti ed un numero inferiore di soggetti classificabili alla fine del percorso come DSA o a rischio DSA.
⢠Il metodo è rigorosamente fono-sillabico. Viene dunque escluso ogni elemento di lettura ideovisiva o globale. La regola principale è che al bambino non si presentano MAI parti di parole, parole o frasi scritte prima che abbia giĂ imparato a decodificarle analiticamente. Il bambino procede passo passo, comprendendo via via la meccanica della lettura e deve essere sempre messo in condizione di saper rispondere alle richieste di lettura che gli vengono presentate. Il metodo è anche sillabico: la sillaba rappresenta lâunitĂ minima di realizzazione sonora compiuta del linguaggio. Rispetto dunque ad un metodo fonetico puro (corrispondenza analitica grafema fonema) lâapproccio sillabico risulta preferibile, come viene confermato dalle evidenze disponibili, in linea del resto anche con le indicazioni ministeriali.
⢠Il programma prevede un avanzamento secondo un preciso ordine di difficoltĂ fonologica dalle unitĂ fonemiche piĂš semplici da identificare verso quelle piĂš complesse; la sequenza va dunque dalle vocali alle sillabe aperte, alle sillabe aperte con gruppi consonantici, alle sillabe chiuse anche con gruppi consonantici, ai gruppi ortografici che rappresentano delle eccezioni al principio della âtrasparenzaâ che caratterizza la lingua italiana. Per la memorizzazione della corrispondenza tra il fonema e la sua risoluzione grafica si impiegano accorgimenti multimodali (somiglianze sul piano grafico, assonanze, giochi gestuali e motori).
⢠Molta rilevanza viene data allâaspetto metafonologico sia attraverso giochi di rime e filastrocche sia di riconoscimento di composizioni di elementi senza senso per concentrare lâattenzione del bambino su una corretta decodifica, disattivando anche la tendenza ad âindovinare a sensoâ.
⢠Per alleggerire il carico cognitivo lâinsegnamento della lettura e della scrittura si basa inizialmente solo sullo stampato maiuscolo. Le varianti allografiche (stampato minuscolo e corsivo) vengono presentate ma solo per una prima memorizzazione senza renderle oggetto comunque di pratica di lettura o di scrittura. E solo nellâultima unitĂ (6) che si affrontano pratiche sistematiche di lettura anche in stampato minuscolo e di scrittura di frasi in corsivo3.
2 Per allievi con disabilitĂ intellettiva è in preparazione un percorso adattato, coadiuvato dalle tecnologie, a cura di Amalia Lavinia Rizzo (UniversitĂ di Roma Tre) e Marianna Traversetti (UniversitĂ dell'Aquila). 3 Nel target del programma non sono compresi, relativamente alla scrittura: uso dell'accento, uso dell'apostrofo; uso dell'h, le eccezioni parole omofone non omografe (cuore cuoco scuola cuoio cuocere scuotereâŚ); parole che contengono il gruppo cq (come acqua acquazzone subacqueo).
⢠Il programma si svolge allâinterno di un massimo di circa 140 ore scolastiche, articolate in 6 unitĂ , anche se lâoggetto della sperimentazione riguarda le prime 5 (120 h). Ogni unità è suddivisa in sessioni di lavoro, la cui durata media è di circa due ore.
⢠La suddivisione in unitĂ serve per marcare meglio obiettivi, esercizi e giochi tipici delle diverse fasi. In ogni unitĂ si ricapitolano esercizi di lettura che includono le fasi precedenti. Lâinsegnante deve avere subito chiaro cosa lâalunno deve saper fare alla fine dellâunitĂ , quali sono i tipi di parole che dovrĂ leggere. Anche ai bambini si fa giĂ intravedere allâinizio cosa apprenderanno nellâunitĂ avvalendosi anche di unâetichetta contrassegno. Alla fine si focalizza lo loro attenzione su cosa hanno imparato: ogni bambino viene reso costantemente consapevole dei propri miglioramenti.
⢠Le attivitĂ hanno un carattere ludico; lâinsegnante trasmette allâalunno il proprio divertimento nella pronuncia dei suoni, accompagnandola da enfasi, gestualitĂ accentuata a bella posta; nella classe si accetta poi lâerrore serenamente, lâinsegnante stesso si mette in gioco sbagliando.
⢠Una metafora guida lâintero tragitto, la storia del mago che insegna la scrittura agli uomini, presentando via via forme sempre piĂš complesse. Accanto al Mago câè la Fata Smemorina che si dimentica i caratteri e ha bisogno di piĂš tempo, di ripetizioni lente e vuole fare altri esercizi, personaggi che servono per mitigare ansie e preoccupazione dei bambini.
⢠LâattivitĂ didattica si svolge tipicamente attraverso tre momenti principali: a) modellamento ed esercizi collettivi. Interazioni frontali dellâinsegnante con la classe nella sua totalitĂ ; lâinsegnante presenta modelli oralmente e gestualmente e chiede ai bambini di ripetere o di rispondere a domande alzando o meno le mani, sollevando o meno immagini o etichette; b) esercizi in coppia. Le regole da seguire per queste attivitĂ sono state preventivamente specificate e le coppie possono ruotare ciclicamente in modalitĂ Reciprocal Teaching; c) arricchimento. Sono attivitĂ eventuali, di vario tipo, che vengono ad integrarsi alle due fasi precedenti in funzione delle caratteristiche della sessione adattate dallâinsegnante sulla base delle osservazioni emerse.
⢠Le prove, in progress o alla fine di ogni unità , che i bambini devono affrontare individualmente e contemporaneamente, tipo dettato, sono sempre a carattere ludico e non ansiogeno4.
⢠Alla fine di ogni unitĂ sono possibili delle attivitĂ aggiuntive, dette di Potenziamento. Lâinsegnante si interroga se gli obiettivi dellâunitĂ sono stati complessivamente raggiunti. Nel caso in cui ci siano bambini che necessitino di piĂš tempo può decidere di aggiungere alcune ore di attivitĂ scelte dal repertorio apposito. Le decisioni e le valutazioni personali vengono annotate in un diario di bordo (bilancio dellâunitĂ , vedi dopo).
Avvertenza: Data la inadeguatezza della maggior parte dei testi che troviamo in circolazione prodotti dalle case editrici alle scuole per le fasi di avvio alla lettura (per questo aspetto cfr. Calvani A., Ventriglia L., op. cit.) la partecipazione al presente PROGRAMMA ALFABETO risulta incompatibile con il loro impiego nella fase iniziale. Ai bambini non vanno mostrati nĂŠ tanto meno impiegati gli esercizi proposti in tali libri, almeno nei primi 3 mesi di alfabetizzazione.
4 Queste prove non hanno lo scopo di ÂŤmisurareÂť ma hanno valore formativo e possono essere modificate dallâinsegnante diversamente da quelle che saranno utilizzate a fini sperimentali.
Gli insegnanti possono acquisire un testo di una casa editrice, impegnandosi tuttavia a non avvalersene fino a gennaio. In particolare, lâinsegnante non deve fare eseguire gli esercizi proposti nel volume âMetodoâ e non deve fare utilizzare lâalfabetiere dato in dotazione dalle case editrici. Il Programma PSAR richiede lâutilizzo di materiali specifici, che lâinsegnante trova nel MLI (Materiale di Lavoro dellâInsegnante), come successivamente indicato.
Il bilancio dellâunitĂ Il bilancio dellâunità è un diario dove lâinsegnante annota schematicamente a fine unitĂ le proprie osservazioni. In particolare si tiene conto dei risultati delle prove di valutazione di fine unitĂ . Ă composto di 6 schede, una per unitĂ . Le annotazioni riguardano le criticitĂ sulla base delle quali lâinsegnante potrĂ eventualmente integrare il programma con qualche ora in piĂš di âpotenziamentoâ. In particolare si valutino se e in che misura sono presenti le quattro tipologie di criticitĂ qui indicate:
⢠metafonologiche
⢠fonologiche (articolatorie)
⢠percettivo spaziali
⢠grafiche
LE UNITĂ IN SINTESI
UNITĂ 1 Le vocali Numero di sessioni: 8 Ore stimate: 16 Ecco, finalmente conosceremo le lettere che si chiamano vocali! Guardate come corrono felici nel prato⌠ognuna urla con un suono diverso⌠Anche noi le possiamo chiamare/pronunciare con la voce ⌠AAA; EEEâŚ
UNITĂ 2 Le sillabe aperte (CV) Numero di sessioni: 21 Ore stimate: 42 Ci sono però anche tanti altri suoni oltre alle vocali, suoni piĂš difficili da pronunciare da soli. Questi suoni si riconoscono meglio se si appoggiano alle vocali. Si chiamano con- sonanti perchĂŠ devono andare appunto âconâ un altro suono per essere riconosciuti. Le vocali âŚma che brave⌠le aiutano! Danno anche alle consonanti la precedenza âPrego, voi prima di noi!â Insieme formano le âsillabeâ.
UNITà 3 Gruppi consonantici in sillabe aperte (CCV - CCCV) Numero di sessioni: 10 Ore stimate: 20 Ci sono le consonanti che vogliono saltare e mettersi insieme ad altre consonanti (ma che suoni strani formano!) Bisogna allora imparare a pronunciarle bene... mamma mia come è difficile pronunciare due o tre consonanti insieme! Fa venire i brrrr ividi strrridono
UNITĂ 4 Sillabe chiuse. Gruppi consonantici in sillabe chiuse Raddoppiamento di consonante Numero di sessioni: 12 Ore stimate: 24 Ci sono situazioni in cui le consonanti hanno detto alle vocali: âGrazie del vostro aiuto ma noi vogliamo metterci anche dopo di voi!â
UNITĂ 5 Gruppi ortografici Numero di sessioni: 8 Ore stimate: 16 Bambini, state attenti a queste letterineâŚVogliono stare insieme e fare quello che vogliono! Le dovete imparare cosĂŹ, tutte intere. Fai una foto di gruppo nella mente per ricordarti di loro
UNITĂ 6 Ricapitolazione lettura completa e scrittura Maiuscolo stampato e corsivo Numero di sessioni: 6 Ore stimate 20 Cari umani vi ho spiegato sinora il meccanismo della lettura, adesso dovete imparare anche a leggere i libri stampati e a scrivereâŚâŚâŚ
UNITĂ 1 - CONTENUTI
PRESENTAZIONE DELLâUNITĂ
⢠Etichetta dell'unitĂ
⢠Target per l'insegnante
⢠Principio metodologico
⢠Kit alunno
⢠Prove di verifiche individuali
⢠Modellamento ed esercizi collettivi
⢠Esercizi in coppia
⢠Bilancio dellâunitĂ
PARTE OPERATIVA
⢠Sessione 1 â Modellamento. Il mago (A, E). Esercizio collettivo [di base].
Arricchimento
⢠Sessione 2 â Modellamento. Il mago (A, E), Esercizio collettivo [di base].
Arricchimento. AttivitĂ di scrittura.
⢠Sessione 3 â Arricchimento (versione motorio percettiva) e modellamento. Vocali e
organi fonatori. Esercizio in coppie.
⢠Sessione 4 â Giocare con le rime. Esercizio collettivo. Esercizio in coppie.
⢠Sessione 5 â Ricapitolazione. Esercizio collettivo. Prova di verifica n. 1. Esercizio in
coppie.
⢠Sessione 6 â Modellamento. Esercizio collettivo. Prova di verifica n. 2
⢠Sessione 7 â Conclusione. Prova di verifica n. 3. Riflessione finale. Chiusura formale
dellâunitĂ . Breve bilancio da parte dellâinsegnante.
INDICAZIONI METODOLOGICHE GENERALI
La seguente unitĂ presenta le vocali, fonemi particolari che rappresentano gli elementi costitutivi
del nucleo di una sillaba, e possono formare esse stesse da sole una sillaba.
Le vocali vengono analizzate dal punto di vista fonologico, metafonologico e grafico.
Le vocali devono essere colorate con il rosso per far comprendere ai bambini la loro funzione
allâinterno della sillaba
ESEMPIO DI ATTIVITĂ
Sessione 1
Il mago (A, E)
Cari bambini, adesso vi racconterò la storia di come sono nate le lettere che servono per parlare e per scrivereâŚState bene ad ascoltareâŚ!
I bambini hanno con sĂŠ le carte con le cinque vocali maiuscole, contenute nella cartella dei materiali dei bambini (MLB)
Lâinsegnante racconta la STORIA DEGLI UOMINI: Una volta gli uomini comunicavano solo a gesti Poi con la voce: suoni piĂš o meno distinti, successivamente anche con disegni⌠Un giorno arrivòâ un mago e disse: ÂŤio posso trovare un modo per dare un vestitino a ogni suono, inventerò la scritturaâŚÂť Per esempio il suono Aaaa potrei scriverlo cosĂŹ (alza il cartellino). Trovate questo vestitino e pronunciatelo. Tutti i bambini scelgono la A e la alzano E il suono Eeee (alza il cartellino, analogamente i bambini...) E tutti gli uomini dissero ÂŤBravo bravo vediamo se riesci ad inventare altri vestitiniÂť Allora continuiamo: il suono Iiiiiii potrei scriverlo cosĂŹ (alza il cartellino) âŚ. Poi Ooooooo âŚâŚâŚ U uuuu Ora rivediamoli lentamente. Per oggi vediamo solo A E
MODELLAMENTO
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Modellamento - Vocali e organi fonatori
Lâinsegnante fa ora vedere meglio cosa succede, cioè quale posizione assumono la bocca,
la lingua e le labbra quando pronuncia una vocale.
Accompagna la produzione delle vocali con gesti, che servono da aggancio mnemonico.
A. Spalanca la bocca e dice AAA come quando si va dal dottore (indici della mano destra e
sinistra che vanno in diagonale dalle narici ai margini della bocca, facendo notare che si forma la lettera A)
E. Labbra aperte, allungate leggermente in senso orizzontale; non ha capito bene (tre dita della mano destra dietro lâorecchio per sentirci meglio)
I. Labbra stirate orizzontalmente, mano sopra la testa, riceve un colpo in testa e piange (il dito indice che scorre sulla guancia dallâocchio fino alla bocca)
O. Labbra arrotondate e spinte in avanti, si meraviglia del mondo (dito indice che parte dal labbro superiore e disegna una O sulla bocca)
U. Labbra ancora piĂš unite in fuori; imita il verso del lupo âUUUUU il luupo ULULA (UUU braccia alzate, labbra strette, occhi spalancati in segno di paura).
Lâinsegnante imposta i gesti con la bocca e le labbra, senza emettere la voce e i bambini scrivono le vocali corrispondenti. (dettato di gesti). La Fata Smemorina interviene: âAdesso vi insegno dei trucchetti per ricordare la forma delle
vocaliâ
La Fata Smemorina ci aiuta a ricordare le forme delle lettere; osserviamoâŚ
(1.1)
Per ricordarla
immaginiamo
un Aquilone
fatto cosĂŹ
Per ricordarla,
immaginiamo
un elefante
fatto cosĂŹ
Per ricordarla,
immaginiamo il
dito indice
quando lo
solleviamo
Per ricordarla,
immaginiamo
un orologio
Per ricordarla,
immaginiamo
un uovo con il
guscio aperto,
come nellâuovo
di Pasqua
Successivamente, lâinsegnante attacca ad una parete dellâaula (che sarĂ identificabile come âLa parete delle vocaliâ) i fogli A4 con le lettere isomorfiche, presenti nel MAI.
Esercizio collettivo di base:
Ora vi pronuncerò delle parole, alcune iniziano con A, altre non iniziano con A.
Se iniziano con A, voi alzate tutti la mano, se non iniziano con A restate fermi:
Segue secondo la sequenza canonica
Parole possibili: Arcobaleno, aquilone, ape, elicottero, uva, asino, indiano, istrice, orologio, altalena, occhio imbuto, orso, aeroplano, usignolo, uno, orecchio, arancia, anatra, ocaâŚ
Arricchimento Coordinazione motoria e visuospaziale
Per realizzare solo con il movimento ogni vocale, lâinsegnante suggerisce lâimmagine
dei bambini â matite:
Per tracciare la A un bambino - matita deve partire da un punto preciso e fare sul pavimento questi
movimenti in sequenza: il primo in obliquo; ritorna al punto di partenza con un salto; un altro
movimento in obliquo; infine un movimento in orizzontale da sinistra verso destra.
Lâesercizio viene fatto compiere, a scopo dimostrativo, da due coppie di bambini, a fronte della
classe (un bambino telecomanda lâaltro).
(1.6)
AttivitĂ
La maestra invita i bambini a riprodurre il grafema nellâaria con il dito indice (indicando il
punto di partenza e la modalitĂ piĂš corretta per realizzarlo); a terra con il piede; sul banco,
componendolo con le matite e/o con la plastilina; ad occhi chiusi riproducendolo su superfici
morbide (sabbia, farina) e su superfici ruvide (carta smerigliata); sulla schiena di un compagno.
UNITĂ 2 - CONTENUTI
1. PARTE DESCRITTIVA GENERALE DELLâUNITĂ
⢠Etichetta dellâunitĂ
⢠Target per lâinsegnante
⢠Kit alunno
⢠Prove di verifica individuali
⢠Modellamento ed esercizi collettivi
⢠Esercizi in coppia
2. PARTE OPERATIVA
⢠Sessione 1: Il Sillabario. M - MA, ME, MI, MO, MU
⢠Sessione 2: R - MA, ME, MI, MO, MU
⢠Sessione 3: S - SA, SE, SI, SO, SU
⢠Sessione 4: N - NA, NE, NI, NO, NU
⢠Sessione 5: Ricapitolazione
⢠Sessione 6: F - FA, FE, FI, FO, FU
⢠Sessione 7: L - LA, LE, LI, LO, LU
⢠Sessione 8: V- VA, VE, VI, VO, VU
⢠Sessione 9: Z - ZA, ZE, ZI, ZO, ZU
⢠Sessione 10: Prove di verifica
⢠Sessione 11: D â DA, DE, DI DO, DU
⢠Sessione 12: T â TA, TE, TI, TO, TU
⢠Sessione 13: P â PA, PE, PI, PO, PU
⢠Sessione 14: B â BA, BE, BI, BO, BU
⢠Sessione 15: Arricchimenti
⢠Sessione 16: Ricapitolazione
⢠Sessione 17: Prove di verifica
⢠Sessione 18: Le Sillabe âSpecialiâ: CA CO CU CI CE
⢠Sessione 19: Le Sillabe âSpecialiâ: GA GO GU GI GE
⢠Sessione 20: Esercizi in coppia. Tombola
⢠Sessione 21: Verifica finale
INDICAZIONI METODOLOGICHE GENERALI
Questa unitĂ comprende la successione piĂš semplice nella struttura delle parole, in cui si alternano CV (consonanti e vocali). Le consonanti non vengono presentate in ordine alfabetico; per primo si pone lâattenzione del bambino sulle consonanti continue (M R S N F L V Z D T P B) che, unite alle vocali, permettono il passaggio immediato alla sillaba aperta. I bambini prendono consapevolezza che alcune sillabe aperte coincidono con elementi lessicali dotati di significato (RE, SI, NO). La sillaba aperta pur essendo unitaria è formata da due componenti (Consonante e vocale): Per facilitarne la distinzione sono usati colori diversi (Consonante blu; Vocale rossa). In questa unitĂ viene focalizzata lâattenzione anche sulle consonanti C G, che non possiedono un valore sonoro autonomo e univoco, valore che dipende dalla vocale successiva.
ESEMPIO DI ATTIVITĂ PARTE OPERATIVA
Sessione 1
Il sillabario - ÂŤMÂť MA ME MI MO MU
Il mago:
âCari Bambini, dovremo imparare tutte quelle consonanti che si fanno aiutare dalle vocali ⌠Imparerete le sillabe che hanno una consonante prima della vocale [Mamma mia quante sono⌠⌠Le impareremo un poâ alla volta!]â
Sillabario (pagina del sillabario insegnante)
Pagina di sillabario da aggiornare
(pagina del sillabario bambini)
Consonante e allografi
Lâinsegnante favorisce
lâintegrazione visiva-
uditiva inserendo M
nellâimmagine di una
mucca
DĂ indicazioni di come
si scrive la lettera
AttivitĂ collettive
Esercizi specifici per la consonante M
Lâinsegnante:
⢠Seleziona e pronuncia parole âda mangiareâ che cominciano per MMMM prolungando il
fonema: MMMIELE; MMMANDARINO; MMMARMELLATA; MMMELA)
⢠Favorisce lâintegrazione visiva-uditiva inserendo M nellâimmagine di una MUCCA di cui si
ripete il verso MMMMM
⢠Fa notare che alcune sillabe aperte coincidono con elementi lessicali dotati di significato
MA ME MI.
⢠Invita il Mago a pronunciare alcune frasi in cui tra le parole câè anche MA ME MI. VIENI
CON ME? MI PIACE IL MARE MA ANCHE LA MONTAGNA. [Quando il Mago pronuncia la
frase deve lasciare qualche secondo tra una parola e lâaltra, per favorire nei bambini la
costruzione del concetto di parola].
Esercizi collettivi e individuali
Leggi le parole formate con le sillabe MA; ME; MI; MO; MU; leggi solo
le sillabe MA; ME; MI; MO; MU nelle parole
(2.1)
AttivitĂ di lettura e scrittura
(E. 1) Leggi le parole e cerchia le sillabe; riscrivi le parole sul quaderno a righe
ME MIO MA MAI MIA MIEI MIAO
- Scrivi nel fumetto il verso del gatto
Parole target:
ME MIO MA MAI MIA MIEI
Nota metodologica
Tutte le pagine del sillabario dovranno essere affisse alla parete per formare lo âSpazio - parete del
Sillabarioâ.
Sessione 19
Le Sillabe âSpecialiâ ÂŤGA GO GU GI GE Âť
Mago:
Attenti bambini! Stiamo di nuovo molto attenti. Adesso vi presento altre sillabe speciali... Anche loro si comportano in modo davvero strano⌠sono formate dallâincontro di questa consonante G, che non sappiamo come leggere quando la vediamo da sola! Dobbiamo subito andare a guardare la vocale che câè dopo... Che magia è mai questa? Per non farci ingannare la coloriamo in modo diverso: la coloriamo tutta verde per riconoscerla subito a colpo dâocchio e quando la incontriamo prima di leggerla andiamo immediatamente a vedere la vocale
che câè dopo, cosĂŹ decidiamo che suono dare... GA GO GU GI GE Immaginiamocela sempre unita con la vocale come dentro a unâunica bolla di sapone
Nota metodologica
Lâinsegnante deve usare particolare accortezza nel presentare la consonante G, che si scrive nello
stesso modo, ma non ha un valore sonoro autonomo, il suono infatti cambia in relazione alla vocale che
segue Non possiamo piĂš comportarci come in precedenza quando abbiamo presentato le 12
consonanti (B D F L M N P R S T V Z). LâambiguitĂ rappresentata dalla consonante C deve essere
aggirata, portando lâattenzione sulle unitĂ sillabiche che faremo colorare in verde per suggerire il
senso della globalitĂ percettiva: GA GO GU GI GE - Lâinsegnante facilita il loro riconoscimento non
solo attraverso il colore verde, ma anche associandole ad immagini gancio stabili (CA come cane;
CO come cocomero; CU come cuscino; CI come ciliegia; CE come cesto)
Lâinsegnante facilita il loro riconoscimento non solo attraverso il colore verde, ma anche
associandole ad immagini gancio stabili (GA come Gastone il gatto baffone e giocherellone; GO
come gomitolo; GU come guscio; GI come giraffa; GE come gelato)
UNITĂ 3 â CONTENUTI
1. PARTE DESCRITTIVA GENERALE DELLâUNITĂ
⢠Etichetta dellâunitĂ
⢠Target per lâinsegnante
⢠Kit alunno
⢠Prove di verifica individuali
⢠Modellamento ed esercizi collettivi
⢠Esercizi in coppia
2. PARTE OPERATIVA
⢠Sessione 1: Gruppi consonantici con B
⢠Sessione 2: Gruppi consonantici con F
⢠Sessione 3: Gruppi consonantici con T
⢠Sessione 4: Gruppi consonantici con P
⢠Sessione 5: Gruppi consonantici con D
⢠Sessione 6: Gruppi consonantici con C e G
⢠Sessione 7: Gruppi consonantici con S (CCV)
⢠Sessione 8: Altri gruppi consonantici con S (CCCV)
⢠Sessione 8: Verifica e aggiunta schede alla tombola
⢠Sessione 10: Verifica finale
INDICAZIONI METODOLOGICHE GENERALI
In questa unitĂ si focalizza lâattenzione dei bambini sui gruppi consonantici omosillabici in sillabe
aperte, cioè sillabe con piÚ consonanti contigue che finiscono con una vocale (CV CCCV). I bambini
tendono a ridurre i gruppi consonantici (trasformandoli nella sequenza CV) sia nella scrittura che
nella lettura.
Nella scrittura scrivono pato al posto di prato, omettendo la consonante r; anche nella lettura
tendono a compiere errori: leggono buruco, invece di bruco, perchĂŠ, con lâaggiunta della vocale u,
cercano di ricondurre le parole alla struttura piĂš semplice, in cui si alternano CV - CV - CV presenti
nellâ UnitĂ 2.
ESEMPIO DI ATTIVITĂ Sessione 1
MAGO Ci sono consonanti che âsaltanoâ per stare insieme ad altre consonanti, vediamo cosa combinano, sono la âRâ e la âSâ
Gruppi consonantici con B Câè una consonante, la âRâ la consonante R che vuole mettersi in mezzo tra la consonante e la vocale. Che suoni strani che fa fare! Eccola che si fa spazio tra la B e la A...
Modellamento ed esercizi collettivi
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I bambini devono osservare la pagina del sillabario con le sillabe aperte BA BE BI BO BU e devono immaginare di inserire la carta consonante R in mezzo alla sillaba: BRA BRE BRI BRO BRU Il Mago
Guardate: âRino il calciatore â R â dribblando, riesce a inserirsi in mezzo alla sillaba: tra B e A e forma una nuova sillaba!â
(3.1)
(pagina sillabario dellâinsegnante) (carte consonanti)
Si prosegue secondo la sequenza canonica: Possibili parole utilizzabili: LIBRO BRAVO BRETELLE BRIVIDI BRUCO ZEBRA ZEBRE LIBRI BRIVIDI TENEBRE
Target (3.2) BRAVO BRIVIDI BRUCO BRINA BRODO BREVE ZEBRA
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Esercizi metafonologici di sostituzioni di suoni
I bambini con lâinsegnante trovano parole con i suoni: BRA-BRE-BRI-BRO-BRU
⢠Lâinsegnante chiede ai bambini di trovare altre parole che iniziano e finiscono con la CCV considerata (insieme).
⢠Lâinsegnante alza il cartellino di unâimmagine che può iniziare o finire con BRA-BRE-BRI-BRO-BRU (libro, bretelle, bruco, zebra, zebre). Quando ciò accade i bambini devono alzare la mano e pronunciare la sillaba.
⢠Lâinsegnante pronuncia le parole con BRA-BRE-BRI-BRO-BRU (bravo, brodo, brividi, bruciare, libro, cobra, fibra, breve, bruno). I bambini, a coppie, devono alzare la carta sillaba con il gruppo corrispondente
Arricchimenti Inventare filastrocche che contengono parole con i gruppi CCV. Imparare a memoria.
⢠UN BRAVO BRUCO CON I BRIVIDI DI FEBBRE
⢠BRONTOLA⌠BRRR BRRR
⢠BRRR BRRR⌠BRONTOLA IL POVERO BRUCO CON I BRIVIDI DI FEBBRE Scrittura Riscrivere sul quaderno a righe la filastrocca in stampato maiuscolo.
UNITĂ 4 â CONTENUTI
1. PARTE DESCRITTIVA GENERALE DELLâUNITĂ
⢠Disegno simbolico (etichetta).
⢠Target per lâinsegnante
⢠Prove di verifica individuali.
⢠Modellamento ed esercizi collettivi
⢠Esercizi in coppia
2. PARTE OPERATIVA
⢠Sessione 1: Riconoscimento delle sillabe chiuse e loro pronuncia
⢠Sessione 2: Altri gruppi consonantici
⢠Sessione 3: Regole di scrittura delle consonanti
⢠Sessione 4: Scrittura delle sillabe chiuse
⢠Sessione 5: Manipolazione di sillabe in parole; giorni della settimana
⢠Sessione 6: Arricchimenti (Giochiamo con i giorni della settimana)
⢠Sessione 7 Verifica intermedia
⢠Sessione 8: Presentazione della parole-sillabe chiuse
⢠Sessione 9: Regole di scrittura delle consonanti doppie
⢠Sessione 10: Regole di scrittura delle consonanti doppie
⢠Sessione 11: Verifica finale
INDICAZIONI METODOLOGICHE GENERALI
Questa unitĂ presenta le sillabe chiuse da consonante (VC, come UN, IL, Al) e i gruppi consonantici
eterosillabici le cui consonanti che appartengono a sillabe contigue della parola (CVC- CV, come
MONTE). I bambini quando scrivono possono compiere numerosi errori di riduzione dei gruppi
consonantici con eliminazione di una consonante (scrivono MOTE per MONTE; DETE per DENTE). In
questa unitĂ viene anche presentato il raddoppiamento di consonante. Gli errori di mancato
raddoppiamento di consonante non sono da considerarsi importanti in prima primaria, perchĂŠ il
bambino inizialmente è impegnato nel prestare attenzione alle regole fonologiche e solo
successivamente riesce ad investire risorse per analizzare le differenze fonetiche. Gli studi
sullâevoluzione degli errori di tipo fonetico, come le doppie, dimostrano che sono gli ultimi a
scomparire (Tressoldi e Cornoldi, 1991, p.13).
ESEMPIO DI ATTIVITĂ Sessione 2
Altri gruppi consonantici
Modellamento
htttp://www.sapie.it (QR CODE DA AGGIORNARE CON LINK A VIDEO)
Lâinsegnante procede con la presentazione delle altre possibili consonanti da inserire alla fine delle sillabe aperte per formare gruppi eterosillabici. In italiano le uniche consonanti che possono formare la coda di una sillaba chiusa sono le sonoranti liquide o nasali (L; M; N; R) oppure la prima di un nesso di geminate.
(carte consonanti) (4.3)
BAM BEN BAL VEN
DEL FAN PAN MON
POL PUN TOM MEN
FON TAM PON LOM
Esercizi In Coppia
Ogni bambino da solo legge in orizzontale e in verticale le sillabe chiuse.
I bambini in coppia trovano parole che cominciano con le sillabe riportate nella griglia editabile che
lâinsegnante reperisce nel MLI, che viene anche riportata nel LIBRO dei bambini.
(4.4)
Le parole possibili: TONDO; LANCIA; CONTADINO; TANDEM; BANDA;
VANDALO; SANTO; SENTIRE; VENDERE; MONTE; CANTO; PONTE;
DENTE; PANDA; FONTE; PENDOLO.
Ogni bambino da solo legge in orizzontale e in verticale le sillabe chiuse. I bambini in coppia trovano parole che cominciano con le sillabe presenti nella griglia riportata nel LIBRO. Ogni coppia scrive le parole trovate. Confronto tra le parole trovate da ogni coppia
Le parole possibili: TOMBOLA; CAMPANA; COMPITO; TAMBURO; BAMBOLA; VAMPIRO; RAMPA; SEMPLICE; TEMPORALE; TROMBA; LAMPADA; GAMBA; ZAMPA; ROMBO; SIMBOLO; TRAMPOLINO
Le immagini possibili: BAMBOLA; BENDA; BALCONE; VENTO;
DELFINO; FANTASMA; PANTALONI; MONTAGNA; POLTRONA;
PUNTURA; TOMBOLA; MENTA; FONTANA; TAMBURO; PONTE;
LOMBRICO
(4.5) Parole target
ALTO ALBERO ONDA UNCINO IMBUTO INSALATA ERBA ELFO ORCA ORSO ORSA URLO URLARE
INDIANO ARTICOLO ANCORA UNTA ARTE ARPA INCUBO ARCO ARCA ANDARE ALTARE ANZIANO
ARMA ARMI ARMATO ULTIMO BARCA FARFALLA PERLA TORTA PARTITA TARTARUGA BORSA PORTA
TORNARE TORDO BURLA BIRBA BARBA BENDA BALCONE VENTO DELFINO FANTASMA PANTALONI
MONTAGNA POLTRONA PUNTURA TOMBOLA MENTA FONTANA TAMBURO PONTE TONDO LANCIA
CONTADINO TANDEM BANDA VANDALO SANTO SENTIRE VENDERE MONTE CANTO PONTE DENTE
PANDA FONTE PENDOLO
UNITĂ 5 â CONTENUTI
1. PARTE DESCRITTIVA GENERALE DELLâUNITĂ
⢠Etichetta dellâunitĂ
⢠Target per lâinsegnante
⢠Kit alunno
⢠Prove di verifica individuali
⢠Modellamento ed esercizi collettivi
⢠Esercizi in coppia
2. PARTE OPERATIVA
⢠Sessione 1: CHI-CHE; GHI-GHE
⢠Sessione 2: GNA-GNE-GNI-GNO-GNU
⢠Sessione 3: SCE-SCI
⢠Sessione 4 GLI
⢠Sessione 5: QUA-QUE-QUI-QUO
⢠Sessione 6: Verifica Intermedia
⢠Sessione 7: Tombola
⢠Sessione 8: Verifica finale
INDICAZIONI METODOLOGICHE GENERALI
Questa unitĂ comprende i gruppi ortografici (CHI; CHE; GHI; GHE; GLI; GNA; GNE; GNI; GNO; GNU;
SCI; SCE; QUI; QUO, QUA; QUE) che segnano il passaggio dalla fase alfabetica a quella ortografica.
Queste stringhe di grafemi devono essere presentate come unitĂ senza scinderle nelle lettere
che le compongono, per favorire il processamento in parallelo del gruppo di elementi grafici
presenti nei gruppi ortografici e per contrastare il meccanismo di lettura lettera per lettera.
ESEMPIO DI ATTIVITĂ PARTE OPERATIVA
Sessione 1
CHI-CHE â GHI - GHE
MAGO
Ecco i primi gruppi di lettere che vogliono essere pronunciate con un suono unico, interoâŚ
Modellamento
(carte CHI-CHE) CHI-CHE
Lâinsegnante presenta due carte in ciascuna delle quali è presente il gruppo ortografico inserito
nellâimmagine della parola che lo contiene come sillaba iniziale e che serve come aggancio
mnemonico.
Ad ogni gruppo ortografico fa corrispondere un gesto concordato con la classe che ne richiami il suono o la forma grafica.
Mimare il movimento delle chele
Mimare di suonare la chitarra
GHI-GHE
Lâinsegnante presenta una carta con il gruppo ortografico inserito nellâimmagine della parola che lo
contiene come sillaba iniziale e che serve come aggancio mnemonico. Ad ogni gruppo complesso fa
corrispondere un gesto concordato con la classe che ne richiami il suono o la forma grafica.
Mimare il ghiro che dorme
Mimare il salto del ghepardo
Lâinsegnante appende alla parete il foglio A4 con il gruppo ortografico presentato. Ogni foglio viene appeso ad una parete differente (âSpazio parete dei Gruppi Ortografici) da quelle nelle quali sono giĂ stati attaccati i cartelloni delle sillabe CV e delle vocali. Questo favorisce lâorientamento visuospaziale dei bambini e la memorizzazione. La parete alla fine avrĂ 16 fogli.
CHI CHE GHI GHE GLI SCI SCE GNA GNE GNI GNO GNU QUI QUO QUA QUE
Esercizi in coppia Sequenza canonica (si veda p. 5)
UNITĂ 6 â CONTENUTI
1. PARTE DESCRITTIVA GENERALE DELLâUNITĂ
⢠Etichetta dellâunitĂ
⢠Target per lâinsegnante
⢠Kit alunno
⢠Prove di verifica individuali
⢠Modellamento ed esercizi collettivi
⢠Esercizi in coppia
2. PARTE OPERATIVA
⢠Sessione 1: Lettura: discriminazione tra lettere simmetriche
⢠Sessione 2: âbâ
⢠Sessione 3: âdâ
⢠Sessione 4: âpâ
⢠Sessione 5: âaâ
⢠Sessione 6: âeâ
⢠Sessione 7 Scrittura in corsivo 1
⢠Sessione 8: Verifica intermedia
⢠Sessione 9: Scrittura in corsivo 2
⢠Sessione 10: Scrittura in corsivo 3
⢠Sessione 11: Tombola
⢠Sessione 12: Verifica finale
Scrittura in corsivo
MAGO
Ecco, adesso impariamo bene i trucchi per scrivere in corsivo.
MODELLAMENTO
⢠Per scrivere in corsivo sono coinvolti movimenti di incisione, iscrizione e
progressione, che devono essere illustrati in modo esplicito dallâinsegnante.
⢠Importante è orientare il bambino a prestare attenzione sia agli spazi che vengono occupati
dalle lettere, sia alle righe allâinterno della pagina dove si può scrivere.
Lâinsegnante dĂ indicazioni precise per orientare il bambino a prestare attenzione allo spazio della
pagina dove si può scrivere:
1) Il margine di inizio scrittura (verde come il semaforo: da qui si parte) e di fine scrittura (rosso:
STOP!)
2) La linea azzurra del cielo;
3) lo spazio giallo della terra;
4) la linea marrone del sottosuolo.
Lâinsegnante invita anche il bambino a colorare le righe e gli spazi
Lâinsegnante guida alla scrittura del corsivo, indicando con il rosso il punto di ingresso di ciascuna
lettera e accompagna con le parole il gesto motorio da eseguire per tracciarle.
Lâinsegnante raggruppa le lettere in famiglie sulla base dello spazio che occupano sul rigo.
Questa è la famiglia delle lettere che occupano solo lo spazio della terra. Notare lâeliminazione del
tratto di ingresso delle lettere in corsivo che hanno la forma circolare. Questa strategia presenta dei
vantaggi, perchĂŠ permette di facilitare il loro collegamento con le altre lettere in corsivo.
Questa è la famiglia delle Lettere che partono dallo spazio della terra e vanno verso il cielo.
Questa è la famiglia delle lettere che partono dallo spazio della terra e vanno verso il sottosuolo.
Una sola lettera fa eccezione, perchĂŠ parte dalla terra, va verso il cielo, e poi ripassa dalla terra e va
verso il sottosuolo (lettera f che si muove come una farfalla)
Lâinsegnante invita a caratterizzare le lettere in corsivo per favorire la corrispondenza suono-lettera-
immagine mentale
Fa notare che nella a il tratto di uscita assomiglia al pungiglione di unâape (aia, quanto punge!).
Alcuni bambini possono presentare infatti una difficoltĂ nella realizzazione in corsivo di a ed o, che
si assomigliano nel tratto di uscita.
Modellamento e arricchimenti
Lâinsegnante racconta la storia delle lettere e l f in corsivo che appartengono alla
stessa famiglia, in quanto presentano caratteristiche visive e di realizzazione grafica
simili: hanno lo stesso tratto di ingresso e hanno le stesse asole ascendenti.
Nel prato corrono veloci tre lettere corsive e l f
La e dice: Io sono e; sto in basso come lâerba di questo prato.
La lettera l (in corsivo) dice: io mi chiamo l e corro e vado in alto per toccare la luna.
Anche quando i bambini mi pronunciano nelle parole lupo leone lana, voglio che la loro lingua vada in alto, verso la luna.
Arriva sempre di corsa la lettera (f in corsivo), affannata dice: âIo sono come una farfalla, vado dove voglio: in alto, in basso. Vado di fiore in fiore!
Lâinsegnante fornisce indicazioni per la scrittura della B in corsivo.
I bambini scrivono nel quaderno la B alternandone i caratteri per vederne gli elementi che le
caratterizzano. Babbo Natale corre perchĂŠ ha dimenticato di consegnare un regalo) Babbo Natale
ha un regalo sulla mano
Modellamento
Lâinsegnante caratterizza la P nei tre caratteri facendo notare gli elementi di
continuitĂ : P MAIUSCOLA ha una grande pancia (i bottoni della giacca scappano
via) e per tenersi dritta deve avere un grande piede. La p minuscola ha sempre una grande pancia
e il solito piedone.