presentazione standard di powerpoint - matmodena.it · italiana è in media 1-3 g/die, contro i...
TRANSCRIPT
SINDROME METABOLICA:
che cos’è, quando compare, che rischi
Francesca Carubbi
Dpt. Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze U.O. Medicina interna ad indirizzo metabolico-nutrizionistico
ASL Modena, NOCSAE
Nessun conflitto di interesse da dichiarare
Università di Modena e Reggio Emilia
Iper-TA Sovrappeso
Obesità
Iperuri- cemia
Iperins. Iperglic Diabete
Ipertrigli- ceridemia
Small
dense LDL
Basso HDL
Ipercoagu-labilità
Disfunzione endoteliale Aterosclerosi
Cardiovasculopatie
S.Metabolica Insulino Resistenza
Rischio cardio metabolico
Studio dell’American Cancer Society su 750.000 uomini e donne
Ristampato da Gray. Med Clin North Am. 1989; 73 (1): 1-13, basato su informazioni statistiche da Lew et al. J Chron Dis. 1979; 32: 563-576.
SOVRAPPESO e OBESITA’
comportano aumento della mortalità
2.5
2.0
1.5
1.0
0 20 25 30 35 40
BMI
Ris
chio
rela
tivo d
i m
ort
alit
à
Moderato Molto basso
Molto elevato
Uomini
Donne
Sovrappeso
Cancer Mortality According to Body Mass Index
0
1
2
3
4
Ris
chio
rela
tivo
BMI (kg/m2)
n= 115,818 infermiere
t= 14 anni
21-22.9 23-24.9 25-28.9 29+
Willett WC, Manson JE, Stampfer MJ et al. JAMA 1995;273:461- 465.
INDICE DI MASSA CORPOREA (BMI) E
RISCHIO DI PATOLOGIA CORONARICA
Must A et al. JAMA 1999; 282: 1523-1529
Comorbilità associata al sovrappesoUomini
0
10
20
30
40
50
60
70
Normopeso Sovrappeso Obesità classe I Obesità classe II Obesità classe III
Ipercolesterolemia
Ipertensione
Diabete di tipo II
Prevalenza di comorbilità
Must A et al. JAMA 1999; 282: 1523-1529
Comorbilità associata a sovrappesoDonne
0
10
20
30
40
50
60
70
Normopeso Sovrappeso Obesità
classe I
Obesità
classe II
Obesità
classe III
Ipercolesterolemia
Ipertensione
Diabete di tipo II
Prevalenza di comorbilità
Il soggetto con SINDROME METABOLICA CHE COSA RISCHIA ?
S. metabolica si associa ad un aumentato rischio di :
- mortalità cardiovascolare (12% vs 2%) Isomaa B, et al. Diabetes Care 2001; 24: 683–68913
- mortalità per tutte le cause, CVD incluse, insorgenza di diabete
mellito, infarto, in studi di popolazione:
- European DECODE study Hu G, et al. Arch Intern Med 2004;164:1066-76
- the Finnish Kuopio study Lakka HM, et al. JAMA 2002; 288: 2709–2716
- the San Antonio Heart Study Hunt KJ, et al. Circulation 2004;110:1251-1257
- the ARIC study McNeil AM, et al. Diabetes Care 2005; 28: 385–390
- Stessi risultati da studi clinici controllati tra cui il WOSCOPS trial Sattar N, et al. Circulation 2003; 108: 414–419
DISTRIBUZIONE ANDROIDE E GINOIDE
DEL TESSUTO ADIPOSO
• Androide, addomino-tronculare
• Ad elevato rischio di diabete, dislipidemie cardiopatie
• Tessuto Adiposo viscerale
• Vita / fianchi = >1 M, > 0,8 F
• Ginoide, gluteofemorale
• A minore rischio di diabete, dislipidemie, cardiopatie
• Tessuto Adiposo sottocutaneo
• Vita / fianchi= < 1 M, < 0,8 F
Tipica
adiposità
Tipica
adiposità
Adiposità
addominale Malattia cardiovascolare
Fattori di rischio CV
Infiammazione
Insulino resistenza
Dislipidemia
Ipertensione arteriosa
Iperglicemia, DMT2
Disfunzione endoteliale
Adiposità addominale: predittore indipendente di
rischio cardiovascolare
Circonferenza vita
Adiposità addominale
Obesità Addominale
Uomini 94 cm > 102 cm
Donne 80 cm > 88 cm
SOVRAPPESO E OBESITÁ DEFINITI
IN BASE ALLA CIRCONFERENZA DELLA VITA
SINDROME METABOLICA (S. da Insulinoresistenza)
Almeno tre delle seguenti: 1) Obesità addominale : c. vita > 102 cm (>94 cm) uomo c. vita > 88 cm (>80 cm) donna 2) Trigliceridemia >150mg/dl 3) Bassi valori di HDL-Col <40 mg/dl M, <50 mg/dl F 4) Ipertensione arteriosa ( 130/85) 5) Iperglicemia (>100 mg/dl)
EGIR 2003, IDF 2005, ATPIII JAMA 2001; 285:2486-2497
Criteri WHO (1998) Insulino Resistenza
+ 2 criteri
ATPIII (2001)
3 criteri
EGIR (2002) Insulino Resistenza
criteri
AACE (2003) Insulino
Resistenza
+ 1 criterio
IDF (2005)
Obesità
+ 2 criteri
Obesità Circonferenza
vita/fianchi
>0,90 M
>0,85 F
BMI >30 Kg/m2
Circonferenza
Vita ≥102 cm
nell’uomo e
≥88 cm nella
Donna
Circonferenza
Vita ≥94 cm
nell’uomo e
>80 cm nella
Donna
BMI>25 Kg/m2 Circonferenza
vita specifica
per popolazione
(europei 94cm M,
80cm F +
+ 2 dei seguenti
Dislipide-
mia
TG ≥150 mg/dL
e/o HDL
<35 mg/dL M
<39 mg/dL F
TG ≥150 mg/dL
o HDL
<40 mg/dL M
<50 mg/dL F
TG ≥150 mg/dL
e/o
HDL <39 mg/dL
TG ≥150 mg/dL o
HDL
<40 mg/dL M
<50 mg/dL F
TG ≥150 mg/dL o
TP o HDL
<40 mg/dL M
<50 mg/dL F
Ipertensione
Arteriosa
≥140/90
mmHg
≥130/85
MmHg
≥140/90 mmHg ≥130/85 mmHg ≥130/85 mmHg o
in trattamento
Glicemia IGT, IFG, T2DM >110 mg/ dL* IGT o IFG
ma no T2DM
IGT o IFG
ma no T2DM
>100 mg/dL*
(include DM)
Insulino-
Resistenza
IGT, IFG, T2DM
o Insulino
sensitività
Non
Previsto
Insulina
plasmatica >75°
percentile
IGT o IFG Non
Previsto
Altri Micro-
albuminuria
Altre
Caratteristiche
Fenotipiche**
Criteri per la diagnosi di Sindrome Metabolica
MESSAGGI
• Sovrappeso e obesità addominale comportano aumento della mortalità per tumore e malattie cardiovascolari.
• Il BMI è un indicatore di massa corporea e non di adiposità; non fornisce informazione sulla distribuzione del tessuto adiposo.
• La circonferenza vita correla con tutti i fattori della Sindrome metabolica e, se elevata, rappresenta un fattore di rischio cardiovascolare indipendente.
• La SINDROME METABOLICA è associata ad adiposità addominale;
alta prevalenza a causa di stili di vita non salutari. • La MODIFICA dello STILE DI VITA con DIETA Equilibrata e ATTIVITA’ FISICA
REGOLARE riduce mortalità, insorgenza di diabete T2 e malattie cardiovascolari.
18
STILE DI VITA secondo OMS
E' un insieme di modelli comportamentali strettamente
correlati tra loro che dipendono dalle condizioni sociali ed
economiche, dall'educazione, dall'età e da molti altri fattori”
Uomo primitivo Uomo moderno
FATTORI AMBIENTALI e STILI DI VITA NON SALUTARI
promuovono l’insorgenza di SINDROME METABOLICA
DIETA ABITUALE
Aumentata densità energetica dei
cibi e porzioni grandi
Palatabilità per molto dolce/salato
Bevande zuccherate / caloriche
Cibi pronti ricchi di grassi saturi
Snacks dolci e salati
Disponibilità di cibo
Basso costo di cibi non salutari
ATTIVITA’ FISICA
Incremento di sedentarietà
Riduzione del movimento
nel tempo libero
Occupazioni sedentarie,
calo delle attività manuali
Utilizzo di auto, bus,
ascensore
Attività al computer, TV
FATTORI AMBIENTALI e STILI DI VITA NON SALUTARI
promuovono l’insorgenza di SINDROME METABOLICA
DIETA ABITUALE
Aumentata densità energetica dei
cibi e grandi porzioni
Palatabilità: molto dolce /salato
Bevande zuccherate / caloriche,
eccesso di fruttosio
Cibi pronti ricchi di grassi saturi
Snacks dolci e salati
Disponibilità di cibo e basso
costo di cibi non salutari
ATTIVITA’ FISICA
Incremento della sedentarietà
Riduzione del tempo libero
Occupazioni sedentarie,
calo delle attività manuali
Utilizzo di auto, bus,
ascensore
Incremento del tempo davanti
a computer, TV
Hamburger tradizionale
Coca cola piccola
Patatine formato piccolo
627 Kcal
Big Hamburger con formaggio
Coca cola grande
Patatine formato grande
1.805 Kcal
ACIDI GRASSI TRANS
L’assunzione di acidi grassi trans nell’alimentazione italiana è in media 1-3 g/die, contro i 5-10 g/die rilevati in paesi anglosassoni. E ’ opportuno non superare i 5 g/die.
LARN 2014
Negli USA le fonti più importanti di acidi grassi trans sono margarina solida, patate fritte e vari prodotti da forno. Una porzione di patatine fritte ne può contenere 5-6 g.
CARDIA: Fast-Food Frequency
and Insulin Resistance
Body fat distribution: metabolic obesity
Adiposopatia
“The need for a conceptual shift
from fat quantity to adipose tissue
function in the evaluation of the
metabolic complications of
abdominal obesity
Bays HE. Obes Res. 2004 Aug;12(8):1197-211.
Des
pré
s JP
and L
emie
ux I
Natu
re 4
44:
881
-887, 2006
VISCERAL ADIPOSITY
Brown to white fat trans-
differentiation.
Increased adipose cell size.
Decreased insulin sensitivity
Failure of the storage function
of adipose tissue.
Peripheral lipotoxicity.
Qualitative /quantitative change
in adipokine production.
Mitochondrial damage.
Inflammation and macrophage
infiltration.
Stem cell abnormalities
FUNZIONE ENDOCRINA DEGLI ADIPOCITI
e SINDROME METABOLICA, DM T2
Adipose
tissue
↑ Interleuchina-6
↓ Adiponectina
↑ Leptina
↑ Tumor necrosis
factor-α
↑ Adipsina
↑ Inibitore dell’attivatore
tissutale del plasminogeno
↑ Resistina
↑ ac.
grassi
↑ Insulina
↑ Angiotensinogeno
↑ Lipoproteina lipasi
↑ Lattato
Infiammazione
DMT2
Ipertensione
Dislipidemia Apo B elevata
LDL piccole e
dense, basso HDL,
ipertrigliceridemia
Trombosi
Aterosclerosi
Obesity reviews, Stinkens, 2014
Patogenesi della SM
SINDROME METABOLICA: IPERURICEMIA
Adiposità viscerale e’ un fattore di rischio per lo
sviluppo di gotta e calcoli renali.
Uricemia correla con BMI e circonferenza vita
Iperuricemia correla con alterazioni tipiche della
Sindrome Metabolica (iperinsulinemia, HDL-c,
trigliceridi, VLDL).
Non Alcoholic Fatty Liver Disease (NAFLD): Prevalence and Histological Spectrum
6-50%
3-16%
Cohen JC, Science. 2011; Lonardo A, Dig Liver Dis. 2015
32
NAFLD is an additional component of the Metabolic Syndrome
Bonora E, Targher G. Nat Rev Gastroenterol Hepatol. 2012; 9: 372-381.
METABOLIC SYNDROME and NAFLD : therapy
Lifestyle changes including diet and physical
exercise reduce
- liver fat content,
- glucose and lipid abnormalities
- insulin resistance, hyperuricemia
thus contributing to a substantial reduction in Cardio-vascular
risk and NAFLD . Thoma C, Day CP, et al. J Hepatol 2012;56: 255
The atherogenic lipid profile and NAFLD benefit from the
very same counseling offered to any high CVR patient.
Chapman MJ et al. Eur Heart J 2011;32:1345
ATTIVITA’ FISICA SUPPORTO
PSICOLOGICO Terapia Cognitivo-comportamentale
TRATTAMENTO FARMACOLOGICO di: IPERLIPEMIA, IPERTENSIONE ART. e STATO PROTROMBOTICO
FARMACI CHE RIDUCONO I-R: GLITAZONI METFORMINA
DIETA SALUTARE
Gestione integrata del paziente con SM
PAZIENTE
DIETA EQUILIBRATA
– Circa 50-55% delle calorie derivanti da carboidrati complessi,
ridurre gli zuccheri semplici (< 10%);
– limitare le bevande zuccherate e l’alcool.
– Lipidi 30% delle calorie totali, meglio lipidi insaturi e
monoinsaturi (olio EVO, di pesce e di semi, frutta oleosa)
– Riduzione di grassi saturi (strutto, panna..) e colesterolo (carni
grasse, derivati animali, latticini grassi)
– Incremento di verdure, ortaggi, cereali integrali, legumi, patate
e frutta. Preferire pesce, carni magre, latticini magri.
– Dieta normoproteica 15-17%Kcal/die =0.9-1.0g/Kg/die proteine
ESERCIZIO FISICO
• Aumenta il consumo energetico
• Preserva la massa magra dell’organismo
• Riduce il rischio di mortalità e di morbidità (20%)
• Aiuta a modulare la sensazione della fame
• Migliora il tono dell’umore
• E’ predittivo del mantenimento a lungo termine
del normopeso e del calo ponderale nel
sovrappeso
Grilo et al. In: Stunkard, Wadden. Obesity: Theory and Therapy; 1993:chap 15.
EFFETTI VANTAGGIOSI
-50%
-45%
-40%
-35%
-30%
-25%
-20%
-15%
-10%
-5%
0%
% r
idu
zio
ne
n= 43,457
t= 12 anni
-9%
Mortalità cardiovascolare
-20%
Tutte le
cause
-37%
Mortalità per cancro
-44%
Mortalità correlata al diabete
Williamson DF, Pamuk E, Thun M et al. Am J Epidemiol 1995; 141(12):1128-1141
EFFETTO DEL CALO PONDERALE INTENZIONALE
( 5-10 %) SULLA MORTALITÁ
Type 2 Diabetes Prevention Studies
de Lorgeril M et al. Circulation. 1999;99:779-785.
1 2 3 4 5 70
80
90
100
Anni
Experimental
Control
% senza eventi
CV
P=0.0001
Lyon Diet Heart Study: Sopravvivenza cumulativa Senza Morte Cardiaca e Infarto M. non fatale
PREDIMED: riduzione di infarti, ictus e CVD con
DIETA MEDITERRANEA in soggetti ad alto rischio
PREDIMED: riduzione di infarti, ictus e CVD con
DIETA MEDITERRANEA in soggetti ad alto rischio
MESSAGGI
• Sovrappeso e obesità addominale comportano aumento della mortalità per tumore e malattie cardiovascolari
• La SINDROME METABOLICA ne è la chiave patogenetica
• La MODIFICA dello STILE DI VITA con DIETA EQUILIBRATA e ATTIVITA’ FISICA REGOLARE, previene il diabete T2, riduce gli eventi cardiovascolari e la mortalità.
QUALE DIETA PER PREVENIRE IL DIABETE E
LE MALATTIE CARDIOVASCOLARI???
una metanalisi di studi prospettici
K. Esposito Endocrine DOI 10.1007/s12020-014-0264-4
• Studi di coorte: i partecipanti con la maggiore aderenza a diete
salutari hanno meno probabilità di sviluppare diabete T2 rispetto a
quelli con il minor grado di adesione alla dieta: il rischio relativo di
DMT2 era per tutte 0.80 (95 % CI 0.74–0.86, p<.001)
• Varie diete salutari sono parimenti associate a una riduzione del 20%
della incidenza futura di diabete mellito T2.
• COME VALUTARE l’ADERENZA ALLA DIETA?
DASH: dieta equilibrata ricca di frutta, verdure, noci, legumi, cereali
integrali, latticini e carni magre, con riduzione di sale, carni grasse/
rossa / lavorate/ insaccati e bevande zuccherate. Metodi per valutare l’aderenza alla dieta DASH diet di
Folsom et al. Am J Hypertens, 2007, 20, 225–232
Nutrition 2013, 29: 611-18
Rischio Relativo di DM2 per ELEVATA aderenza rispetto a BASSA aderenza a dieta equilibrata
"Se fossimo in grado di fornire a
ciascuno la giusta dose di
nutrimento e di esercizio fisico, né
in difetto né in eccesso, avremmo
trovato la strada per la salute“
(Ippocrate - 460-477 a.C).
Grazie per
l’attenzione!
Università di Modena e Reggio Emilia