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Il sottoscritto ……ANNA BELLU……………………..ai sensi dell’art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell’Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009,
dichiara
X che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario
che negli ultimi due anni ha avuto rapporti diretti di finanziamento con i seguenti soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario:
- ………………..- ……………………….- ……………………..
Congresso Regionale
Sardegna
Alghero
Hotel Catalunya
Congresso RegionaleSardegna
ANIMO9-10 NOVEMBRE 2018
XVI FADOI
9-10 NOVEMBRE 2019
La scelta del modello assistenziale:
la rilevanza del clima e del
“ben ESSERE ” organizzativo
Anna BelluUOC Neurologia
“Un tempo, la ricchezza era semplice. O la possedevi oppure no.
Era concreta, materiale. Ed era facile comprendere che la ricchezza
dava potere e il potere ricchezza.
Era facile perché si fondavano entrambi sulla terra. La terra era il
capitale più importante.
La terra era qualcosa di finito, nel senso che se qualcuno la usava,
nessun altro poteva usarla contemporaneamente. Meglio ancora, era
tangibile […].
Nelle economie avanzate […] ciò che conta non sono gli immobili o
le macchine dell’azienda, ma i contatti e la potenzialità della sua
struttura di marketing e della sua forza di vendita, la capacità
organizzativa del suo management e la genialità delle idee dei
membri del personale […]
A differenza della terra o delle macchine, che possono essere usate
solo da una persona o da un’impresa alla volta, la conoscenza può
essere impiegata contemporaneamente da molti differenti
utilizzatori, e se viene usata con intelligenza, può persino generare
maggiore conoscenza. E’ intrinsecamente inesauribile e non
esclusiva …” (Alvin Toffler)
Risorse umanecentralità del capitale umano
Motore dei processi di cambiamento e innovazionenei contesti organizzativi
par
ole
la centralità delle risorse umane
nei servizi sanitari
la differenza la
fanno le
persone!
professionalità
conoscenze
capacità organizzativecultura
Cos’è il benessere organizzativo?
Benessere organizzativo
dipendenti
Attenta gestione
Motivazione risorse umane
Miglioramento della performance
Motivazione
stimoli energierisorse
senso di appartenenzadesiderio di cambiamentovoglia di apprendere
IL CLIMA ORGANIZZATIVO:
Espressione degli umori delle persone, delle loro motivazioni, del senso di appartenenza, del modo in cui si relazionano ai vari livelli dell’organizzazione
È capace di influenzare il benessere dei lavoratori, i loro atteggiamenti verso il lavoro e conseguentemente i loro comportamenti
“ben ESSERE ” organizzativo
Il concetto di salute organizzativa si riferisce alla capacità di un’organizzazione di • funzionare • svilupparsi e raggiungere i propri obiettivi• promuovere e garantire nelle persone un
adeguato grado di benessere fisico e psicologico, rilevabile in termini di
“benessere organizzativo”influisce sulle performance dei singoli e dei gruppi…salto di qualità nell’efficienza dell’intero sistema
Le dimensioni del benessere organizzativo
1. Confortevolezza dell’ambiente di lavoro
2. Chiarezza degli obiettivi(COERENTI TRA ENUNCIATI E PRASSI OPERATIVE)
3. Valorizzazione del personale (COMPETENZE, APPORTI,
STIMOLAZIONE DI NUOVE POTENZIALITÀ)
4. Disponibilità all’ascolto
5. Circolazione delle informazioni
6. Conflittualità
7. Relazioni interpersonali
8. Scorrevolezza operativa
Le dimensioni del benessere organizzativo
9. Equità di trattamento(RETRIBUTIVO, RESPONSABILITÀ, PROMOZIONI)
10. Stress
11. Senso di utilità(SOCIALE E DI CONTRIBUZIONE AI RISULTATI COMUNI)
12. Sicurezza sul lavoro
13. Compiti lavorativi
14. Innovazione tecnologica e culturale
“Se vuoi
trasformare un
uomo in una
nullità non devi
far altro
che ritenere
inutile
il suo lavoro”
• autostima• motivazione• soddisfazione• dignità
funzione psicologica del lavoro
• aspetti economici• valenze sociali ed
individuali
Variab
ili perso
nali
Sfera p
rofe
ssion
ale
spinte motivazionali, specificità di ogni componente del gruppo
La ricerca del modello ideale
modello che coniughi l’efficacia con accettabili
livelli di efficienza
invecchiamento popolazione
mutate condizioni
sociali
aumento domanda
servizi
La scelta del modello assistenziale
• Erogare assistenza di qualità
• Organizzare al meglio i processi lavorativi
.Oggi in Italia responsabilità infermieri
sumodelli classici di pazienti
Alcuni esiti misurabili
Assistenza di qualità
• soddisfazione del paziente
• La riduzione delle cadute
• La riduzione delle lesioni da compressione;
•
Processi lavorativi
• Ridurre i costi, • Aumentare l’efficienza
(riduzione del tempo dedicato a particolari attività burocratiche non produttive) ad esempio implementando la lean organizzation;
• la riduzione delle riammissioni,• la soddisfazione e stabilità
dell’equipe infermieristica.
Modelli centrati sui professionistivs
modelli tradizionali
• il grado di autonomia/tipologia di attività di ciascun infermiere, correlato al livello di formazione acquisito o all’esperienza maturata
• il livello di autogestione degli infermieri o l’autonomia gestionale del coordinatore
• il grado con cui viene sviluppata la gestione dei casi (case management);
• il grado di coinvolgimento dell’equipe.
Infermieri «clinici»
• autorità di influenzare le decisioni
• condividere le logiche e priorità gestionali
• partecipare a pieno titolo alle scelte organizzative
• Apporto infermieristico al governo clinico
Modello organizzativo “esemplare”
Ricerca e integrazione di diverse soluzioni……
…….adatte al contesto…….a quei pazienti…….a quel gruppo infermieristico……..a quell’equipe….
Obiettivi • aumentare la soddisfazione degli infermieri• trattenerli (MENO TURN-OVER) e produrre
una maggiore efficienza
comprendono :• il modello professionale,• l’assistenza infermieristica differenziata,• la gestione condivisa, • l’assistenza infermieristica specializzata/
esperta (advanced practice) • case management
Evidenze Customer satisfation
• Organizzazione processi assistenziali
• Buon clima , lavoro in equipe
Soddisfazione infermieri
• Presa in carico del paziente
• Maggiore autonomia, controllo sulla pratica
Case manager, advanced practice
• Riduzione costi
• Maggiore coordinamento dell’assistenza
Di conseguenza :
“ il clima organizzativo è una qualità interna dell’organizzazione, che viene sperimentata dai suoi dipendenti, ne influenza il comportamento e può essere descritta in termini dei valori e caratteristiche dell’organizzazione stessa”
(Taguri, Litwin 1968)
Indicatori di scarso benessere organizzativo
• Riduzione produttività
• Assenteismo
• Scarsa motivazione
• Ridotta disponibilità al lavoro e all’impegno
• Reclami e lamentele da parte dell’utenza
Rappresentano il riflesso dello stato di malessere psicologico degli operatori
Cultura e valori da sostenere
• trasparenza• dedizione• lealtà• competenza• capacità di lavorare insieme • altruismo...
nessun modello gestionale per la qualità potrà in alcun modo sostituirli
«Voi potete comperare il lavoro di un uomo, la sua esperienza, i suoi consigli, ma non potrete mai comperare l'entusiasmo, l'iniziativa, la devozione del cuore, della mente, dell'animo. Queste cose le dovete meritare con la vostra lealtà verso di lui».
(Platone, Atene 348 a.C./347 a.C.)