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FITOREUMATOLOGIA Francesco Perugini Billi www.dottorperuginibilli.it

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  • FITOREUMATOLOGIAFrancesco Perugini Billiwww.dottorperuginibilli.it

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    Breve storia

    Fino al XIX sec l’uomo è stato completamente dipendente da piante e preparati minerali:

    Ippocrate prescriveva foglie e cortecce di salice e fiori di olmaria, per alleviare il dolore e curare la febbre

    200 a.C. i nativi americani preparavano dei rimedi antireumatici a base di salicilati estratti dalla corteccia di betulla.

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    Breve storia

    In India si usavano piante medicinali e Bhasma

    In Europa venivano impiegateanche piante ad alcaloidi, come la belladonna (nevralgie, sciatalgie), giusquiamo (tremore), Parkinson (nevralgie), stramonio (Parkinson, paralisi agitante).

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    Dalla salicina all’acido salicilico

    Nel 1838 il prof. Raffaele Piria, un chimico di Torino, isolò per primo l’acido salicilico puro dai getti floreali di olmaria e dalla corteccia di salice

    Nel 1852 si ebbe la prima sintesi ad opera di G. Gerland, ma in quantità assolutamente insufficienti.

    Raffaele Piria ( Scilla 1814 –Turino 1865)

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    Dalla salicina all’acido salicilico

    Nel 1860 H. Kolbe e E. Lautemannriuscirono a produrre grandi quantità di acido salicilico a partire dal fenolo, un composto puzzolente impiegato come antisettico

    Iniziò quindi la somministrazione di questo composto ai pazienti affetti da gotta e da reumatismi infiammatori. Gli effetti non tardarono e l’acido salicilico assurse agli onori della cronaca!!

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    Dall’acido salicilico all’l’ASPIRINA!

    Tuttavia, per avere effetti terapeutici erano necessari dosaggi molto alti, che purtroppo davano problemi gastrici

    Fu allora prodotta una nuova molecola, il salicilato di sodio, che però aveva un gusto immondo

    Nel 1897 fu l’anno della svolta!! Il chimico tedesco F Hoffman che lavorava c/o l’industria chimica Bayer, finalmente sintetizza l’ACIDO ACETIL SALICILICO, attraverso l’acetilazione della molecola di salicilato.

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    Dall’acido salicilico all’l’ASPIRINA!

    In verità, l’acetilazione era già riuscita al francese C.F.Gerhardt nel 1835, ma il procedimento adottato era troppo complesso e dispendioso e quindi non ebbe un seguito.

    Nel 1899 la Bayer lancia sul mercato il prodotto commerciale aspirina, nome composto dalla lettera «a» che sta per acetile e spir che sta per spirsaure, nome tedesco di una sostanza derivata dai fiori della Spirea olmaria.

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  • ARTROSI AR FIBROMIALGIA LES GOTTA

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  • Che cos’è l’artrite

    L’artrite, che colpisce in genere tra i 30 e i 60 anni, è una malattia infiammatoria cronica sistemica capace di attaccare le articolazioni sia piccole sia grandi (che diventano dolenti, tumefatte e – nel corso del tempo – deformate) ma che può coinvolgere anche altri organi e apparati. Calore e rossore sono segni distintivi dell’infiammazione.

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  • ARTRITE REUMATOIDE: conseguenza di un attacco delle articolazioni da parte del sistema immunitario, non ha una causa unica. Sono più colpite le donne (rapporto 3:1). Interessa l’1-2% della popolazione e il numero dei casi aumenta con l’età, infatti è colpito il 5% delle donne oltre i 55 anni. L’esordio si osserva prevalentemente al termine della adolescenza o tra 4º e 5º decennio di vita; un secondo picco si osserva tra i 60 e 70 anni.

    SPONDILO-ARTRITI SIERONEGATIVE: la Spondilite Anchilosante (SpA), l’Artrite Psoriasica (AP), le artriti para-infettive e la Sindrome di Reiter (SR), le Artriti Enteropatiche (AE). Alcune forme di spondilo-artrite, spesso osservate nelle fasi precoci, non possono essere classificate tra le forme descritte per assenza di elementi anamnestici, laboratoristici o radiologici tipici e vengono quindi definite Spondiloartriti Indifferenziate.

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  • Artrite gottosa: conseguenza di un aumento dei livelli sanguigni di acido urico che si raccoglie sotto forma di cristalli all’interno delle articolazioni, in particolar modo nel piede, originando un’artrite decisamente violenta.

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  • Che cos’è l’artrosiDiffusa soprattutto tra i 60 e gli 80 anni, l’artrosi è una malattia cronico-degenerativa (le origini vanno ricercate nell’usura e nell’invecchiamento delle articolazioni) contraddistinta dall’assottigliamento della cartilagine articolare con conseguente deformazione ossea.

    Oltre al deterioramento della cartilagine, i tendini e i legamenti dell’articolazione si infiammano provocando dolore. Le giunture più colpite sono sicuramente quelle che risultano più sollecitate dal peso e dall’attività: le mani, le ginocchia, i piedi e la colonna vertebrale. Dolore, rigidità e limitazione nell’utilizzo dell’articolazione rappresentano i sintomi più comuni dell’artrosi.

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  • Quali sono le cause dell’artrosi?

    L’artrosi può essere favorita da numerosi fattori: dalla familiarità al sovrappeso e obesità (a lungo andare, l’eccesso di peso danneggia in particolar modo le articolazioni), lesioni articolari e fratture, malattie circolatorie che provocano sanguinamento e danno nelle articolazioni, Ancora, l’artrosi può essere agevolata, seppur involontariamente, da alcuni lavori che richiedono posizioni forzate e lo sport.

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  • ARTROSI

    SINOVITE DANNO CATILAGINEO

    TNF - αIL-1ßIL-1, IL-8

    COX-2NOS

    MACROFAGI E SINOVIOCITI GMCSFIL-6

    MMPCOLLAGENASI

    EICOSANOIDIAMINE SIMPATICOMIMETICHE

    DOLORE

    ROS

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  • ARTRITE REUMATOIDE

    ANTICORPI (FR)ANTICORPI CONTRO PEPTIDI CICLICI CITRULLINATI

    Produzione che può precedere di anni la manifestazione clinica (fase prearticolare)

    Th-17MACROFAGI FIBROBLASTI SINOVIALI

    IL-1βIL-6IL-12IL-15IL-18IL-23p19TGFβ

    Differenziazione neutrofili Maturazione e rilascio citochine Attivazione dei fibroblasti Produzione di PGE ed MMP

    IL-10, IL-11, IL-1RA (mononucleari sinoviali) e IL-2, IL-4 (T cell derived) – PRESENTI IN QUANTITA’ INSUFFICIENTI

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  • TNF- αIL-7

    M-CSFRANKL OSTEOCLASTI

    TESSUTO SINOVIALE

    OSSO ARTICOLARE

    (T cells, sinoviociti)

    PANNO

    Riassorbimento osseo e migrazione delle cellule della membrana sinoviale

    OSTEOBLASTIFORMAZIONE CARTILAGINE

    IL-1β MMP1, 3, 8, 13, 14Ruolo centrale nella degradazione della cartilagine, attraverso l’inibizione della sintesi della matrice

    ARTRITE REUMATOIDE

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  • FANS (Paracetamolo, Ibuprofene, Naproxene , Indometacina , Nabumetone Piroxicam , Celecoxib)

    ARTROSI:

    ARTRITE REUMATOIDE: FANS tradizionali e anti-COX-2 selettivi.

    Corticosteroidi (prednisone, desametasone)

    DMARDs (Farmaci in grado di modificare il decorso della

    malattia) “sintetici”: Methotrexate; Idrossiclorochina;

    Sulfasalazina; Leflunomide; altri.

    DMARDs “biologici”: INFLIXIMAB, ADALIMUMAB,

    RITUXIMAB, ecc

    TERAPIA

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  • Infliximab, etanercept e adalimumab bloccano tutti la stessa molecola, il TNF alfa, e perciò espongono il paziente a un aumentato rischio di infezioni batteriche e fungine. Tutti questi farmaci inoltre possono causare la riattivazione di una tubercolosi, e per tale motivo prima dell’inizio della terapia tutti i pazienti devono essere sottoposti al test di verifica di precedente contatto con il bacillo tubercolare. Tutti i farmaci biologici hanno una dimostrata attività inibitoria nei confronti del sistema immunitario: il loro uso prolungato deve essere attentamente monitorato, soprattutto per verificare l’eventuale insorgenza di malattie anche gravi come i linfomi, tumori che si sviluppano nei linfonodi. Il 25-30% non risponde alla cura.

    EFFETTI COLLATERALI FARMACI BIOLOGICI

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  • Ricercatori dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e dell’Università di Glasgow (Scozia) hanno scoperto un “INTERRUTTORE MOLECOLARE” in grado di bloccare il processo autoimmune alla base dell’artrite reumatoide, una poliartrite infiammatoria che colpisce principalmente le articolazioni ma che ha un impatto anche sull’aspettativa di vita dei pazienti. Gli studiosi, coordinati dai dottori Gianfranco Ferraccioli ed Elisa Gremese, hanno individuato questa chiave nella molecola chiamata “MiR34a”, che è responsabile dell’attivazione delle cellule dendritiche, a loro volta coinvolte nella risposta anomala del sistema immunitario che scatena la patologia.

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  • AYU = life

    VEDA = knowledge

    ‘’ Knowledge of life and longevity ‘’

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  • AMAVATA

    CIBO NON ADEGUATOSTILE DI VITA INSALUBRESTATO MENTALEINFLUSSI AMBIENTALIPREDISPOSIZIONE COSTITUZIONALE

    CIBO

    RASA

    AMA

    ARTICOLAZIONI

    COLON

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  • La tossina AMA è trasportata da VATA squilibrato e raggiunge le articolazioni

    Essendo AMA di natura appiccicosa, blocca i microcanali (srota) che nutrono tutto il corpo

    Quando AMA si accumula nelle articolazioni, produce la malattia AMAVATA, ma contemporaneamente si diffonde in tutto il corpo

    I canali (arterie, spazi intercellulari, pori delle cellule, ecc) che permettono ai nutrienti di fluiree nutrire i tessuti dell’organismo, si ostruiscono parzialmente e questo porta ad un minoretrofismo delle cellule del corpo

    Come risultato si ha un abbassamento dell’immunità, dell’appetito e questo porta a debolezzafisica

    L’AMA depositata nelle articolazioni si configure come un corpo estraneo e scatena la rispostadel sistema immunitario e quindi infiammazione articolare.

    PATOGENESI DI AMAVATA

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  • GESTIONE DI AMAVATA

    1. Langhana (alleggerimento): digiuno, dieta con alimenti leggeri e facilmente digeribili.

    2. Swedana (fomentazione): molto utile in amavata, soprattutto nella forma secca (rukshasweda), con sabbia o sale di rocca oppure impiastri.

    3. Deepana: potenzia il fuoco digestivo. Erbe amare e piccanti, come chitraka (Plumbagozeylanica), pippali (Piper longum), shunthi (Zingiber officinale), maricha (Piper nigrum) etc.

    4. Virechana (purga): la purga rimuove le tossine dal tratto gastrointestinale.

    5. Snehapana (assunzione di bevande untuose): diversi tipi di oli, soprattutto preparati con rasna (Pluchea lanceolata), dashmula (10 radici), nirgundi (Vitex nigundo), sono utilizzate a questo scopo. L’olio di ricino è considerate in assoluto il migliore nel trattamento dell’AR.

    6. Basti (enema medicato): ce ne sono diversi, come vaitarana basti, dashmula kwatha basti, kshara basti, eranda mula, yapana basti etc. Si sono dimostrati molto efficaci in questa malattia.

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  • Conclusions:The results indicated that classical Ayurvedic treatment was effective in this first cohort of patients who completed treatment. Even patients with severe functional limitations showed significant improvement. Although there was no control group, the results are positive enough to warrant further study of classical Ayurvedic treatment for RA in controlled trials.

    While overall improvement was greatest in those who were in the early stages of RA, even those who were in the more advanced stages (functional classes III and IV) showed significant improvement. Records indicate that in general, reduction in swelling was noted within a month, and 80% reported relief from pain in the first month after starting treatment. There was no evidence of liver, renal, or other toxicity due to Ayurvedic treatment.

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  • • Guduchi(Tinospora cordifolia)

    • Ashwagandha (Withania somnifera)

    • Gokshur (Tribulus terrestris)

    • Shunthi (Zingiber officinale)

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  • Nell’Ayurveda, l’impiego dell’oro nella patologie reumatiche è antichissimo.

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  • APPROCCIO NON CONVENZIONALE-INTEGRATO

    SINTOMI CONTINGENTI

    PATOBIOGRAFIA

    PESO

    ANAMNESI ALIMENTARE

    ALLERGIE E INTOLLERNAZE

    FUNZIONALITA’ DIGESTIVA

    FUNZIONALITA’ INTESTINALE

    FUNZIONALITA’ RENALE

    SONNO

    ATTIVITA’ FISICA

    VALUTAZIONE COSTITUZIONALE

    STATO MENTALE-UMORALE.

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  • PIANTE MEDICINALI ANTIREUMATICHE

    • AGRIMONIA, Agrimonia eupatoria - uricosurica• BARDANA, Arctium lappa – azoturica, uricosurica• BETULLA, Betula pendula – azoturica, uricosurica, cloruretica• DULCAMARA, Solanum dulcamara - uricosurica• FRASSINO, (foglie), Fraxinus excelsior – uricosurica• GINEPRO, Juniperus communis – azoturica, cloruretica• MAIS, Zea mais, uricosurica• OLMARIA, Spirea olmaria – uricosurica• ONONIDE, Ononis spinosa – azoturica, cloruretica, uricosurica• ORTICA, Urtica dioica - azoturica, cloruretica, uricosurica (+ forte della betulla).• PILOSELLA, Hieracium pilosella – uricosurica, azoturica, cloruretica• RIBES NERO, (foglie), Ribes nigrum – uricosurica• SALSAPARIGLIA, Smilax spp – azoturica, uricosurica• TE’ DI GIAVA, Orthosiphon spicatus – uricosurica, azoturica, cloruretica• VERGA D’ORO, Solidago virgaura, - azoturica, uricosurica.

    DEPURATIVE-DIURETICHE

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  • PIANTE MEDICINALI ANTIREUMATICHE

    • BETULLA, Betula pendula – antinfiammatoria• DULCAMARA, Solanum dulcamara - antinfiammatoria• FRASSINO, (corteccia), Fraxinus excelsior – analgesica, antinfiammatoria, antiedemigena• EQUISETO, Equisetum arvense - antinfiammatoria• OLMARIA, Spirea olmaria – antinfiammatoria, antalgica• ORTICA, Urtica dioica - azoturica, antinfiammatoria• RIBES NERO, Ribes nigrum – antinfiammatoria• SALICE, Salix spp – antinfiammatoria, antalgica• VERGA D’ORO, Solidago virgaura, - antinfiammatoria.

    ANTINFIAMMATORIE/ANALGESICHE

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  • BETULLA TMSALICE TM in parti uguali

    Dose: 30-60 gtt per 3-4 volte al giorno.

    TINTURA ANTIREUMATICA

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  • Betulla foglie 40 gSalvia foglie 30 gFrassino foglie 30 gGinepro bacche 30 g

    Decotto: in ½ litro di acqua mettere 1½ tbs di miscela. Bollire x 3’ e posare per 10’. Filtrare e dividere in due dosi, da bere la mattina a digiuno e la sera prima di coricarsi. Per cicli di 3 settimane.

    TISANA ANTIARTITICA

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  • TISANA PER ARTRITE GOTTOSA

    Urtica dioica folia 35 gBetula alba folia 30 gRibes nigrum folia 25 gJuniperus communis baccae 10 g

    Dose: infuso. Una tazza per 3 volte al giorno

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  • TISANA ANTIREUMATICA(dott.Valnet)

    Spirea ulmaria summitates floreales 40 gFraxinus excelsior folia 30 gRibes nigrum folia 25 g

    Dose: infuso. Una tazza per 2-4 volte al giorno

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  • TISANA ANTIREUMATICA(dott. Riva)

    Dulcamara stipiti 40Salice corteccia 30Betulla foglie 20Equiseto sommità 10

    Dose: infuso. 1-2 cucchiaini per una tazza di acqua. Bollire per 5’ e lasciare infondere per 10 minuti. Filtrare e bere 3-4 tazze al giorno.

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  • GOCCE DI FRASSINO COMP. PER LA GOTTA

    Frassino TM 30Tè di Giava TM 25Gramigna TM 25Carciofo TM 20

    Dose: 30 gtt in ½ bicchiere di acqua x 2 volte al giorno, lontano dai pasti.

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  • TISANA PER L’IPERURICEMIA

    Mais stimmi 30Betulla foglie 20Salsapariglia radice 20Bardana radice 20Frassino foglie 10

    Dose: 1 cucchiaino per una tazza d’acqua. Portare ad ebollizione e spegnere subito dopo. Filtrare e assumere 3 tazze al giorno.

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  • BoswelliaAmpiamente distribuita nelle regioni secchedell’Africa tropicale, Arabia e India. In Africa è presente in Somalia, Ethiopia, Eritrea, Kenya, Sudan, Tanzania, Madagascar e alcuni altri Paesi. In Arabia, la sua presenza è limitata allo Yemen, Oman e Socotra. In India, è diffuso in alcune regioni, come Rajasthan, South East Punjab, Danwara, Madras, etc.

    Esistono circa 18 specie appartenenti al genere Boswellia: B. sacra, B. frereana, B. neglecta, B. microphylla, B. papyrifera, B. ogadensis, B. pirottae, B. rivae, B. madagascariensis, B. socotrana, B. popoviana, B. nana, B. ameera, B. bullata, B. dioscoridis, B. elongata, B. serrata e B. ovalifoliolata.

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  • • Boswellia serrata (via AKBA) inibiscel’attivazione dell’ NF-kB da parte di TNF-α, IL-1β, doxorubicin, LPS, PMA, H2O2, okadaic acid e fumo di sigaretta

    • L’ AKBA è l’acido boswellico più potente per quanto riguarda l’inibizione dell’ NF-kB!!

    • Pare che l’AKBA agisca anche sul TNF-α: interferisce sulla fosforilazione dell’IκBα e dell’ Akt (entrambi necessari per l’attivazione dell’ NF-kB indotta dal TNF-α) .

    MECCANISMO DI AZIONE

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  • • La Boswellia serrata (via inibizione dell’ NF-kB) sembra siain grado di inibire la proliferazione degli osteoclasti

    • Tutti e sei gli acidi boswellici sono stati trovati nel fegato, reni, retina, muscoli e cervello

    • Nei condrociti umani, la Boswellia (al 30% di AKBA) è in grado di sopprimere il rilascio delle MMP-3 da parte del TNF-α, processo cruciale nelle forme reumatiche-articolari

    • L’ AKBA è anche un potente inibitore del VEGFR2 chinasi -quindi agisce efficacemente sull’angiogenesi.

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    MECCANISMO DI AZIONE

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    BSE and AKBA ameliorate alterations induced by INF-γ+TNF-α on zonula occludens (ZO1) and occludin TJ proteins in Caco-2 cell monolayers.

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  • Il meccanismo di azionedella Boswellia più noto è l’inibizione della 5-Lipossigenasi e i principiattivi più potenti sono gliacidi 11-keto Boswellici

    L’inibizione della 5-LOX è diretta e specifica, piuttosto che generale, come quella esercitata da composti antiossidanti

    Non è nota un’azione suCOX-1 e COX-2, sebbenenon si possa escludere.

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  • Nell’artrosi, ottima e dimostrata l’associazione Boswellia + Ashwagandha + Curcuma

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  • Risultati100-250 mg di estratto di Boswellia,standardizzato al 30% di AKBA, è stato in grado di migliorare la rigidità articolare nei soggetti con artrosi.5-Loxin è un estratto di Boswellia serrata arrichito con il 30%

    di 3-O-acetyl-11-keto-beta-boswellic acid (AKBA), che ha mostrato un’azione antinfiammatoria attraverso l’inibizione della 5-Lipossigenasi

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  • RisultatiRispetto al placebo, 100mg di estratto di Boswellia, standardizzato al 30% di AKBA, è stato in grado di ridurre il dolore e la rigidità articolare in soggetti con diagnosi di artrosi (risultati già dopo 7gg e massimo dell’effetto in 90gg).

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  • Risultati6g di polvere di Boswellia serrata hanno ridotto in modo significativo il dolore a livello delle ginocchia (70-73%), spalle (83,33%), migliorato rachialgia, mobilità articolare, edema e migliorato anche il tono dell’umore.

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  • Risultati100mg di estratto di Boswellia,standardizzato al 20% di AKBA, è stato in grado di ridurre tutti i parametri legati all’artrosi, in 30 gg di terapia.

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    Gruppo BSE: dolore, rigidità, difficoltà nell’eseguire le normalifaccende giornaliere sono significativamente migliorati dopo due mesi di terapia. I miglioramenti sono proseguiti anche dopo un mese dalla sospensione della cura

    Gruppo Valdecoxib: miglioramento statisticamente significativodi tutti i parametri, dopo un mese di terapia, ma l’effetto è scomparso subito dopo la sospensione della cura.

    Conclusioni: l’effetto del BSE è stato lento a comparire, ma è durato anche dopo la sospensione della terapia; l’effetto del Valdecobix è stato più veloce, ma velocemente è scomparso dopola sospensione della terapia.

    RISULTATI

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  • RESINA: 1-5 g die, ma di norma 800 - 1200 mg x 3 volte al giorno

    E.S. TITOLATO (acidi boswellici min. 4%): 500-750 mg al giorno, suddivisi in due somministrazioni

    BRAND NAMES: (ex. 5-Loxin, Aflapin, AprèsFLEXT), hanno concentrazioni in AKBA molto più alte. Bastano 100-250 mg in un unica dose, con la colazione.

    EIE: 15 gtt x 2-3 volte al giorno.

    DOSAGGIO -FORMULAZIONI

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  • Nota: con tutte le formulazioni di Boswellia serrata, iniziare con dosaggibassi per 2-3 mesi e poi aumentare progressivamente.

    DOSAGGIO -FORMULAZIONI

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    RESINA: 1-5 g die, ma di norma 800 - 1200 mg x 3 volte al giorno

    E.S. TITOLATO (acidi boswellici min. 4%): 500-750 mg al giorno, suddivisi in due somministrazioni

    BRAND NAMES: (ex. 5-Loxin, Aflapin, AprèsFLEXT), hanno concentrazioni in AKBA molto più alte. Bastano 100-250 mg in un unica dose, con la colazione.

    EIE: 15 gtt x 2-3 volte al giorno.

  • INTERAZIONI-CONTROINDICAZIONI

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  • ZENZERO

    Probabilmente originario del subcontinente indiano. Ampiamente coltivato nel sudest asiatico, Africa tropicale (soprattutto Sierra Leone e Nigeria), America Latina, Caraibi (soprattutto Giamaica), Australia

    I Romani e I Greci lo ottenevano da commerciantiarabi. E’ stata una delle prime spezie a raggiungerel’Europa

    Altre specie della Famiglia delle zingiberacee: cardamomo, Elettaria cardamomum, e curcuma, Curcuma longa.

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  • Il contenuto totale di fenoli (gingeroli, shogaoli) nellozenzero è di 157mg/100g di rizoma fresco.

    Il contenuto totale di flavonoidi (quercetina, rutina, catechina, epicatechina, kaempferolo e naringenina) è di 5.54-11.4mg/g di peso secco, circa il doppio di quellocontenuto nell’ aglio, cipolla, papaya e tè nero.

    Il contenuto di flavonoidi tende a spostarsi verso il rizoma, man mano che la pianta cresce. Nella pianta matura, è quasi tutto localizzato nel rizoma.

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  • Il 6-gingerolo è il più abbondante!!

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  • Gingeroli e shogaoli: • inibiscono la sintesi delle prostaglandine

    e dei leucotrieni, attraverso la soppressione della 5 LOX e COX-2 sin.

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  • Gingeroli e shogaoli: • inibiscono la sintesi delle citochine pro-infiammatorie , come l’IL-1, TNF-α

    e IL-8• nei macrofagi, gli shogaoli down-regulate l’espressione genica dei iNOS e

    COX-2• Inibiscono la produzione di PGE2.

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  • Estratti totali di zenzero: • inibiscono l’eccessiva

    produzione di NO, PGE2, TNF-α e IL1β

    • Riducono l’elevata espressione del NF-kB e TNF-α (associati a diverse patologie infiammatorie, tumori, infarto del miocardio, allergie, artriti, Crohn, SM, Alzheimer, osteoporosis, psoriasis, ecc.

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  • 6 weeks

    RisultatiUna miscela di erbe (zenzero, mastic, olio di sesamo e cannella) è in grado di ridurre significativamente la sensazione di dolore associato all’artrosi

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  • Risultati2g di zenzero sono in grado di ridurre il dolore associato ad esercizi di stiramento muscolare. Lo zenzero si è dimostrato efficace sia allo stato fresco che secco e i risultati sono stati superiori al placebo.

  • RisultatiL’assunzione di zenzero ha ridotto i sintomi di artrosi e si è dimostrato leggermente inferiore all’Ibuprofene(170mg x 3 die – 510mg in totale).

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  • DOSAGGIO

    Polvere: da 500mg a 5g die

    Fresco: da 500mg a 5g die

    ES (titolato a gingeroli): 500mg x 2-3 die

    TM: 30-40 gtt x 3 die

    EF: ½ - 1 tsp x più volte al giorno

    Infuso: 1 tsp x 1 tazza d’acqua bollente

    1 tablespoon of fresh ginger root is equal to 1/4 teaspoon of ground ginger.

  • Lo zenzero in gravidanza è sicuro. Non superareil grammo al giorno.

    No, nei sanguinamenti e nellemenometrorragie.

    Per via del suo effetto anticoagulante, controindicato con warfarina e aspirina.

    CONTROINDICAZIONI E INTERAZIONI

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  • GUGGULU

    La distribuzione della Commiphora wightii è limitataalle regioni secche dell’India occidentale e allevicine regioni del Pakistan. Si trova anche in alcuneregioni del nord Africa e dell’Africa centrale.

    In India è presente principalmente nel Gujarat e nelRajasthan e in modo minore nel Mahya Pradesh e nel Maharastra.

  • Guggulsterones E and Z, the active componentsas well as other guggulsterones includingGuggulsterone 1-4 and 6; X, Y, Z, M and dehydroguggulsterone M

    Myrrhanone A and Myrrhanol A

    Muscanone

    Quercetin, Limonene

  • Azione antinfiammatoria:

    • il Guggul è in grado di sopprimere l’attivazionedell’NF-kB, interferendo con vari attivatori, come il perossido di idrogeno, il TNF-α, gli esteri del forbolo e il fumo di sigaretta

    • i Guggulsteroni riducono i livelli circolanti di citochine proinfiammatorie, come IL-1b, IL-2, and TNF-α

    • I Guggulsteroni, inoltre riducono la COX-2 e sopprimono TNF-α.

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  • RisultatiL’assunzione di 1500mg di estratto di guggulu al giorno, suddivisi in 3 dosi, è stata in grado di ridurre il dolore articolare associato all’artrosi.

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  • Obesità Artrosi Artrite reumatica Gotta Paralisi facciale Sciatica Stipsi Emorroidi

    Disordini del fegato Cisti Linfadeniti cervicali Trombosi Diabete Anemia Litiasi urinaria Dermatosi.

    IMPIEGO TRADIZIONALE

    Il Guggulu è stato usato per trattare:

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  • Almeno 48 importanti medicine a base di Guggulu

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  • Conclusioni:La Triphala guggulu inibisce Ii due principali enzimi (ialuronidasie collagenase) che degradano la cartilagine.

    AZIONE CONDROPROTETTIVA DELLA TRIPHALA GUGGULU

  • DOSAGGIO

    ES (25% in guggulsteroni): 100 mg x 3 volte al giorno, ai pasti, per un totale di 1.200-1.500 mg al giorno(sono state studiate anche dosi fino2g)

    Polvere (shuddha guggulu): 1-3 g die

    Guggulsteroni isolati: 25 mg x 3 volte al giorno.

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  • Ai dosaggi raccomandati, la resina purificata e gli estratti titolati sono perfettamente tollerati

    Controindicato nelle infezioni renali acute, dermatiti acute, dissenteria, affezioni epatiche

    Può intefereire con i farmaci anticoagulanti. Può aumentare gli ormoni tiroidei circolanti

    Può interferire con l’assorbimento dei farmaci.

    CONTROINDICAZIONI E INTERAZIONI

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  • ASHWAGANDHA

    La Withania somnifera è largamente distribuita nelmondo: regioni mediterranee meridionali, canarie, Africa meridionale, Medioriente, Penisola Arabica, India del Nord, Afganistan.

    In India cresce selvaggia nelle regioninordoccidentali fino alle regioni montagnose del Punjab, Himachal Pradesh e Jammu, fino ad un altitudine di 1500 m.

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  • La Withaferina A • è in grado di degradare la Vimentina, una proteina coinvolta

    nell’angiogenesi, nella crescita tumorale e nella diffusione metastatica• riduce la produzione di TNF-α• inibisce l’azione degli osteoclasti e promuove la rimineralizzazione delle

    ossa

    Il Withanolide A • reduce l’attivazione dell’NF-kB

    Estratti di Ashwagandha• azione condroprotettiva (in vitro)• azione antigottosa (ratti)• antiosteoporotica (ratti ovariectomizzati)

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  • RisultatiUomini non allenati messi in un programma intenso training muscolare. Un gruppo con placebo e uno con 300mg di estratto di radice di ashwagandha x 8 settimane. Il gruppo ashwagandha superava di 20Kg le ripetizioni alla panca e di 5kg nel leg extension. Anche le dimensioni dei mm, i valori di testosterone, il recupero muscolare erano superiori, così come i valori plasmatici di CPK erano migliori.

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  • RisultatiL’integrazione di 500mg di un estratto acquoso di ashwagandhamigliora lo scatto e il massimo consumo di ossigeno (VO2), senza modificare la pressione arteriosa.

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  • RisultatiStudio in doppio cieco randomizzato, 42 pazienti con artrosi, ricevono Formula con ashwagandha o placebo per 3 mesi. Notevole riduzione dl dolore.

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  • Risultati90 pazienti con artrosi sintomatica delle ginocchia32 settimane di terapiaIl punteggio WOMAC era sensibilmente superiore al placebo alla 16ma e 32ma settimana di terapiaNessun effetto collaterale.

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  • In conclusione, RA-1 ha mostrato modesti

    effetti DMARD, ma con un eccellente profilo

    di sicurezza

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  • Anti-arthritic effect: Ashwagandha is an analgesic that soothes nervous system from pain response (Twajj et al., 1989). The powerful anti-arthritic properties (Singh et al. 1984, 1986) of Ashwagandha are now widely accepted and documented; it is furthermore found to be effective as antipyretic as well as analgesic also. Ashwagandha (1000 mg/kg/oral) produced significant analgesic activity for a rat experiencing heat analgesia

    induced by hot plate method. The peak analgesic effect of Ashwagandha was recorded as 78.03 percent at 2nd hour of

    administration. The involvement of pain mediators; prostaglandin and 5-hydroxytryptamine in analgesic activity of Ashwagandha

    was studied by pretreatment with paracetamol (100 mg/kg, ip) and cyproheptadine (10 mg/kg, ip). The analgesic activity of

    Ashwagandha suggesting the involvement of serotonin, but not prostaglandins in the analgesic activity of Ashwagandha (Mazen

    et al., 1990).

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  • DOSAGGIO

    • POLVERE: 1-6 g die. A stomaco vuoto, la mattina o la sera. Anupana: latte (stempera l’energia calda).

    • Per 3-6 mesi. Ashwagandharasayana 12g al giorno per 15gg

    • ES (titolato in withanolidi): 300mg x 2 al dì.

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  • A dosi eccessive, può causare diarrea, vomito ed essere abortiva Può potenziare l’effetto dei barbiturici. Ha un’azione immunostimolante e potrebbe interferire con gli

    immunosoppressoriHa un’azione sedativa e potrebbe potenziare le benzodiazepine Potrebbe stimolare gli ormoni tiroidei e quindi potrebbe potenziare le

    terapie sostitutive. Controindicazione ayurvedica: costituzioni termofobe, stagione calda,

    eccessiva sensazione di calore.

    CONTROINDICAZIONI E INTERAZIONI

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  • Chimicamente, nota come DIFERULOILMETANO, la curcumina è ilprincipale ingrediente della Curcuma longa ed è anche il principale dei

    curcuminoidi (80% di tutti i curcuminoidi) – gli atri sono: demetoxicurcumina, bisdemetoxicurcumina e ciclocurcumina.

  • L’estratto commerciale di curcumina potrebbe non essere curcumina al 100%, ma una miscela compostadal 77% di curcumina e poi dal 17% di demetoxicurcumina, 3% di bisdemetoxicurcumina e 3% di ciclocurcumina

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  • RisultatiLa curcumina 1g MERIVA (legata a fosfatitilcolina), in due dosi da 500mg, per 8 mesi, è stata in grado di migliorare i sintomi clinici di artrosi.Si è registrata anche la riduzione di IL-6 (27%), IL-1b(65%) e del fattore di adesione cellulare.

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  • Risultati2g di MERIVA al giorno sono stati in grado di ridurre il dolore articolare con una potenza pari a 1g di paracetamolo (tendenzialmente più forte) e 100mg di nimesulide (tendenzialmente meno forte). 2-4h per avere effetto.

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  • Risultati200mg di MERIVA al giorno, ha ridotto i sintomi di artrosi e il punteggio WOMAC, migliorando le prestazione fisiche. La PCR si è ridotta, in modo molto significativio, soprattutto nei soggetti con valori alti di partenza.

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  • RisultatiLa somministrazione di 2g di estratto di curcuma per il trattamento dell’artrosi del ginocchio, si è dimostrata efficace come l’ibuprofene.

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  • Tuttavia, la sua scarsa assorbibilità tornabuona nelle malattie infiammatorie e degenerative dell’intestine.

    Infatti, una dose orale di 3.6g di curcumina(che aumenta i livelli plasmatici di curcuminaa 11,1+/-0,6nmol/L ) è in grado di aumentarei livelli di curcumina nel tessuti colorettale di 7,7+/-1,8nml/L (tessuto normale) e 12,7+/-5,7umol/g (tessuto canceroso).

    Quindi, nelle patologie intestinali, la curcuma in polvere o la curcumina non veicolata o potenziata con piperidina è da preferire.

    La curcumina è fondamentalmente molto lipofilica e se assunta pura vieneassorbita molto poco. Ha bisogno di un mezzo grasso.

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  • La curcumina, quindi è pochissimo assorbita e anche una dose fino a 16g potrebbe essere solo moderatamente attiva. (una dose di 4-8g è quasi totalmente inefficace). Sono necessari degli attivatori dell’assorbimento:

    Pepe nero (curcumina)

    Fitosoma di curcumina complessato con fosfatidilcolina (Meriva o BCM-95)

    Nonoparticelle di curcumina(THERACURMIN)

    Curcumina idrosolubile (polivinil-pirrolidone).

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  • NovaSol (185-fold)

    CurcuWin (136-fold)

    LongVida (100-fold)

    Cavacurmin (85-fold)

    Meriva (48-fold)

    BCM-95 (27-fold)

    Curcumin C3 Complex (20-fold)

    Theracurmin (16-fold)

    CurQfen (16-fold)

    MicroActive curcumin (10-fold)

    Micronised curcumin (9-fold).

    NOTA: tutti i valori sono stati ottenuti da studi suvolontari umani, escluso quelli di BCM-95, CurQfenevMicroActive curcumin, ottenuti con studi in doppiocieco, randomizzati, cross-over.

    FARMACOCINETICA DI ALCUNI BRAND

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  • DOSAGGIO

    Fino a 8g al giorno sonoben tollerati e non hannodato effetti collaterali

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  • La curcumina può aumentare l’effetto dei farmaci antiaggreganti e anticoagulanti e ridurre l’efficacia della vinblastina, ciprofloxacina e cotrimoxazolo.

    CONTROINDICAZIONI E INTERAZIONI

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  • TINOSPORA CORDIFOLIA

    Distribuita nelle regioni tropicali dell’India e raggiunge i 1200 m di altitudine. E anche indigena in Myanmar, Sri Lanka, Cina, Tailandia, Filippine, Indonesia, Malesia, Borneo, Vietnam, Bangladesh, Africa del nord, Sud Africa. Cresce tipicamente nelle foreste decidue asciutte.

    GILOY, GUDUCHI

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  • L’azione antinfiammatoria dall’estratto di TC è dovuto alla rioduzione delle citochinepro-infiammatorie, come IL-1β, TNF-α, IL-6 e IL-17;

    Inoltre, il trattamento con TC ha limitato i danni ossei, sportando il metabolism dell’ossoverso l’azione degli osteblasti.

    E’ una pianta da tenere in considerazione come coadiuvante terapeutico nel caso di AR.

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  • Gli estratti di TC hanno mostrato una potente azione URICUSURICA (polisaccaridi). Se ne auspica l’utilizzo nel trattamento dell’iperuricemia e nella profilassi della gotta.

    L’estratto acquoso si dimostra il più efficace.

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  • DRUG OF CHOICE FOR URIC ACID AND GOUT

    Riduce la formazione degli acidi urici, agendo sul metabolismo

    Aumenta l’escrezione degli acidi urici, agendo sulla funzionalità renale.

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  • In this study we recorded a significant decrease in mean SU levels of 18% in 13 patients with gout after four months of dietary intervention. This was accompanied by a 67% reduction in monthly gout attack frequency. The recommended protein intake was 120 g daily as compared with the 90–95 g daily generally used in the Western population. Moreover, patients were encouraged to limit dairy products (low in purine content), such as cheese, as a source of protein in view of their high saturated fat content, and increase their intake of poultry and fish, such as salmon, haddock, trout, and mackerel. As the latter are relatively high in purine content, and no patient decreased their meat intake, dietary measures as used in this study did not limit purine intake.

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  • ARTRITE REUMATOIDE

    TINOSPORA POLVERE 500 mgPUNARNAVA POLVERE 500 mgZENZERO POLVERE 500 mg

    Insieme per 2 volte al giorno.

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  • DOSAGGIO

    POLVERE: 1-6 g die

    ES: 125-500 mg die

    DECOTTO: 1tbs e 2 tazze di acqua. Bollire fino a ridurre a ½ tazza. Filtrare e somministrare in due volte

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  • Nessun effetto collaterale ai dosaggi raccomandati.

    Ha un’azione ipoglicemizzante e quindi potrebbe interferire con ipoglicemizzanti orali e insulina.

    L’azione immunomodulante potrebbe interferire con i farmaci immunosoppressivi

    CONTROINDICAZIONI E INTERAZIONI

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  • ARTIGLIO DEL DIAVOLO

    Diffuso principalmente nelle regioni orientali dellaNamibia, nel sud del Botswana, nel Kalahari, SudAfrica, regioni meridionali dell’Angola, Zambia e Zimbabwe.

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  • Dagli indigeni, vieneutilizzato per scopianalgesici, antipiretici, antianoressici, vulnerari, sedativi, diuretici e per iltrattamento dellepatologie degenerative osteoarticolari.

    USO TRADIZIONALE

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  • I principali component attivi non sono statiancora identificati con precisione, ma l’ARPAGOSIDE è considerate il principio attivo di riferimento, anche a livellocommerciale (standardizzato sopra l’1,2%). Tubero: 0,5-3% di glicosidi iridoidi. I tuberi secondari ne hanno il doppio deiprimari.

    Anche i glicosidi feniletanoidiverosimilmente contribuiscono all’effettoterapeutico di questa pianta, dato che sitrovano in grandi quantità negli estrattietanolici (utilizzati comunemente per scopiantinfiammatori).

    CHEMISTRY

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  • Estratto etanolico: è in grado di ridurre il rilasciodi TNF-α, IL-6, PGE2 e IL-1β.

    L’ Arpagoside è in grado di inibire il rilascio dell’NO e di citochine e inibire COX-1 e COX-2

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  • Risultati6g di artiglio del diavolo (50mg di arpagoside) si è dimostrato più efficace del placebo in 4 settimane di somministrazione, nel caso di lombalgia.

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  • RisultatiL’assunzione per 6 settimane di 2400mg di Doloteffin (60mg di arpagoside) ha mostrato una significativa riduzione del dolore ed è stata efficace come il Vioxx.

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  • Risultati60 mg di arpagoside per 8 settimane a pazienti affetti da artrosi lombare, bacino e ginocchia ha mostrato un significativo miglioramento dei sintomi e dei punteggi di WOMAC, Arthus index, HAQ. La risposta è stata migliore nelle persone con manifestazioni più gravi.

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  • RisultatiLa somministrazione di 2400 mg die per 1 anno di Doloteffin (60mg di arpagoside) a soggetti affetti da lombalgia ha portato a progressiva riduzione del dolore, senza effetti collaterali.

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  • L’artiglio del diavolo può essere efficacenel caso di artrosi e artriti, ma il suo effettoè molto lento e potrebbe impiegare da 1 a 4 mesi per agire pienamente.

    DOSAGGIO

    ARTROSIES: 2-2,6 g in più dosi per 4 mesi.

    LOMBALGIAES: 0.6-2.4 g in più dosi, per 1 anno. _______________________________________________TM: 40 gtt x 3-4 volte al giorno

    EIE: 15 gtt x 3 al giorno

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  • TINTURA PER LA FIBROMIALGIA

    Passiflora TM 30 mlHarpagophytum p. TM 60 mlValeriana TM 30 ml

    Dose: 40 gtt per 3 volte al giorno.

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  • Ai dosaggi consigliati è sicuro e ben tollerato, anche per cure di un anno.

    L’effetto indesiderato più frequente (circa 8% dei casi trattati) può accusare diarrea. Altri possibili sintomi, ma rari sintoni, sono: nausea, vomito, inappetenza, cefalea, reazioni cutanee, alterazioni del flusso mestruale

    CONTROINDICAZIONI E INTERAZIONI

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