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Pagina45 PROGETTI P.O.F. Progetti di supporto all’attività didattico-educativa. CINEFORUM “Il grande schermo della vita” Referente: ins. Carmelita Bonfiglio ANALISI DEI BISOGNI / CONTESTUALIZZAZIONE L’esigenza del Progetto Cineforum nasce dalla necessità di promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale della persona, in particolare di quella che vive per vari motivi situazioni di disagio. Si è ipotizzato, pertanto, un percorso didattico atto a far superare gli ostacoli che attualmente impediscono all’alunno di star bene a scuola. Il progetto Cineforum, così come è stato pensato, mira anche ad assicurare la continuità tra i vari ordini di scuole e coinvolge, pertanto, docenti, alunni, genitori. Inoltre, i grandi cambiamenti in atto nella nostra società, determinati dalla diffusione massiccia di nuove forme di comunicazione a distanza e la consapevolezza che ormai la maggior parte dei nostri ragazzi conosce ed usa questi strumenti tecnologici, spesso, in maniera acritica e passiva, impongono alla scuola un'inversione di rotta. La scuola deve dunque interrogarsi su come può (e deve) contribuire a trasformare questo stato di cose in un'esperienza umanamente e culturalmente educativa e significativa. Si sceglie la via del cineforum perchè i nostri alunni vengono oggi aggrediti da una quantità enorme di immagini provenienti da tutti i mezzi di comunicazione, che creano in loro la continua illusione di vivere le cose stesse che vengono loro presentate. Queste immagini hanno un loro linguaggio con regole ben precise, per cui è necessario imparare a leggerle per giudicarne il contenuto insieme alla famiglia e a vari esperti. Il cinema, oggi più che mai, entra a far parte degli strumenti imprescindibili per l'approfondimento formativo di argomenti storici e di attualità. La scelta dei film sarà effettuata tra quelli che trattano tematiche che possano risultare vicine agli studenti per comprenderne problematiche e peculiarità. Aprire la scuola rendendola luogo dell’incontro e dell’accoglienza in cui è possibile co struire congiuntamente un percorso di formazione reciproca e di condivisione di idee risponde ad una precisa esigenza del nostro istituto. La comunicazione familiare, la condivisione di idee, il semplice stare insieme, dei genitori con i figli, per riflettere sulle tematiche realmente importanti è certamente un’emergenza educativa e culturale. Troppo spesso, purtroppo, i ragazzi, sembrano vivere isolati, percorrendo binari paralleli a quelli dei genitori. il nostro intento è fare intersecare il loro tragitto sullo sfondo di un film da commentare insieme e da cui trarre un insegnamento per la crescita globale della persona. FINALITÀ Il progetto ha lo scopo di stimolare la riflessione sull'uso di linguaggi diversi per affrontare temi di rilevanza psicologica, sociale e civile e di integrare, grazie alla sintesi dell'immagine filmica, i saperi e le conoscenze acquisiti sui libri. La scuola, dunque, non è più solo il luogo dell’apprendimento , ma l’humus in cui cresce la socializzazione di esigenze concrete e problematiche. Credendo fortemente nella centralità della comunicazione, ci è parso opportuno elaborare un calendario di incontri mirato a far trascorrere un

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PROGETTI P.O.F.

Progetti di supporto all’attività didattico-educativa.

CINEFORUM “Il grande schermo della vita” Referente: ins. Carmelita Bonfiglio ANALISI DEI BISOGNI / CONTESTUALIZZAZIONE L’esigenza del Progetto Cineforum nasce dalla necessità di promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale della persona, in particolare di quella che vive per vari motivi situazioni di disagio. Si è ipotizzato, pertanto, un percorso didattico atto a far superare gli ostacoli che attualmente impediscono all’alunno di star bene a scuola. Il progetto Cineforum, così come è stato pensato, mira anche ad assicurare la continuità tra i vari ordini di scuole e coinvolge, pertanto, docenti, alunni, genitori. Inoltre, i grandi cambiamenti in atto nella nostra società, determinati dalla diffusione massiccia di nuove forme di comunicazione a distanza e la consapevolezza che ormai la maggior parte dei nostri ragazzi conosce ed usa questi strumenti tecnologici, spesso, in maniera acritica e passiva, impongono alla scuola un'inversione di rotta. La scuola deve dunque interrogarsi su come può (e deve) contribuire a trasformare questo stato di cose in un'esperienza umanamente e culturalmente educativa e significativa. Si sceglie la via del cineforum perchè i nostri alunni vengono oggi aggrediti da una quantità enorme di immagini provenienti da tutti i mezzi di comunicazione, che creano in loro la continua illusione di vivere le cose stesse che vengono loro presentate. Queste immagini hanno un loro linguaggio con regole ben precise, per cui è necessario imparare a leggerle per giudicarne il contenuto insieme alla famiglia e a vari esperti. Il cinema, oggi più che mai, entra a far parte degli strumenti imprescindibili per l'approfondimento formativo di argomenti storici e di attualità. La scelta dei film sarà effettuata tra quelli che trattano tematiche che possano risultare vicine agli studenti per comprenderne problematiche e peculiarità. Aprire la scuola rendendola luogo dell’incontro e dell’accoglienza in cui è possibile costruire congiuntamente un percorso di formazione reciproca e di condivisione di idee risponde ad una precisa esigenza del nostro istituto. La comunicazione familiare, la condivisione di idee, il semplice stare insieme, dei genitori con i figli, per riflettere sulle tematiche realmente importanti è certamente un’emergenza educativa e culturale. Troppo spesso, purtroppo, i ragazzi, sembrano vivere isolati, percorrendo binari paralleli a quelli dei genitori. il nostro intento è fare intersecare il loro tragitto sullo sfondo di un film da commentare insieme e da cui trarre un insegnamento per la crescita globale della persona. FINALITÀ Il progetto ha lo scopo di stimolare la riflessione sull'uso di linguaggi diversi per affrontare temi di rilevanza psicologica, sociale e civile e di integrare, grazie alla sintesi dell'immagine filmica, i saperi e le conoscenze acquisiti sui libri. La scuola, dunque, non è più solo il luogo dell’apprendimento , ma l’humus in cui cresce la socializzazione di esigenze concrete e problematiche. Credendo fortemente nella centralità della comunicazione, ci è parso opportuno elaborare un calendario di incontri mirato a far trascorrere un

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pomeriggio di spensieratezza, e allo stesso tempo di riflessione e di crescita, mediante la visione di film con tematiche su cui confrontarsi alla presenza di esperti. Alla fine di ogni proiezione seguirà il dibattito con gli esperti che darà agli "spettatori" la possibilità di esprimersi e di riflettere sulle problematiche presentate. DESTINATARI Alunni di tutte le classi; Genitori; Personale della scuola. OBIETTIVI Confrontarsi e scambiarsi esperienze con alunni dei diversi ordini di scuola. Opportunità di aprirsi al confronto e di integrarsi nel tessuto sociale. Avvicinare gli alunni, alle tematiche dell’handicap, della legalità e della multiculturalità. Facilitare il riconoscimento dei diversi linguaggi che contribuiscono alla composizione del

film. Stimolare la capacità di riflessione e rielaborazione attraverso una lettura critica del film. Far emergere opinioni, pensieri, paure, ma anche pregiudizi per poi rielaborare insieme

quanto emerso e confrontarsi su di essi con l’aiuto di esperti. CONTENUTI Film riguardanti le tematiche della solidarietà, dell’ambiente e della legalità. ATTIVITÀ Visione di film che affrontano, da vari punti di vista, problematiche importanti. Dibattito e approfondimento. Questionari di verifica/valutazione e/o scheda filmica. Sintesi scritte e/o orali. TEMPI Mesi di dicembre, gennaio, aprile. STRUMENTI Strumentazione per la proiezione dei film. DVD. Schede esplicative. Inviti e locandine. Consulenza di esperti. SPAZI Aula Magna dell’Istituto. VERIFICA Interesse e partecipazione. Sintesi scritte ed orali. Schede critiche dei film visionati con eventuale questionario.

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PROGETTO INTEGRAZIONE

Referente: prof. Alfredo Camarda

La finalità del progetto d’integrazione è quella di ampliare le conoscenze e le competenze degli alunni, favorendo la loro crescita e la loro capacità relazionale. Tale progetto verrà suddiviso in diversi momenti: Natale: Realizzazione di un albero ecologico con materiale riciclato di vario tipo. Carnevale: Realizzazione di festoni e maschere a tema. Pasqua: Produzione di oggetti a tema. Fine anno: Esposizione degli oggetti realizzati durante l’anno scolastico.

Il progetto d’integrazione vedrà coinvolti un gruppo eterogeneo di alunni e sarà seguito dai docenti di sostegno e curriculari, con l’ausilio del personale igienico- personale e dei collaboratori scolastici.

“INSIEME PER CREARE” (Attività laboratoriali manipolative)

Responsabili Docenti di sostegno

Finalità Offrire agli alunni la possibilità di sviluppare mediante la manipolazione, la propria creatività. Attraverso l’esperienza diretta, infatti, i ragazzi imparano a fare e a costruire, a verificare i propri prodotti, inventando nuovi percorsi per ottenere sempre migliori risultati La manipolazione di vari materiali e la produzione di oggetti a tema rappresentano uno stimolo importante per la crescita di ciascuno.

Obiettivi

Migliorare l’integrazione, facilitando i rapporti interpersonali. Sviluppare le abilità manuali. Stimolare la creatività. Migliorare la coordinazione fini-motoria Favorire la socializzazione nel rispetto reciproco. Potenziare l’autostima negli allievi meno capaci, migliorando

l’autocontrollo dei più turbolenti attraverso la collaborazione. Far acquisire l’uso corretto di tecniche e strumenti specifici. Potenziare l’autonomia personale durante lo svolgimento delle

attività proposte.

Fasi operative

Studio del materiale da utilizzare. Programmazione del lavoro in base alla scelta dell’oggetto. Realizzazione dei lavori.

Tempi

Da ottobre a maggio per 3 ore settimanali complessive in orario curriculare.

Alunni coinvolti

Alunni diversamente abili e compagni di classe, individuati dai rispettivi Consigli. Il gruppo di lavoro sarà costituito da n. 25 alunni, suddiviso in 3 sottogruppi di 8/9 alunni, i quali saranno impegnati per un’ora settimanale.

Valutazione

I risultati conseguiti saranno valutati in ordine alla creatività, originalità, all’impegno, alla cooperazione e alla disponibilità.

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Materiali

Materiali di facile consumo: colla, colori di vario genere, cartoncini, tavolette, pennelli, matite colorate, forbici, carte colorate, carte fotocopiate, raccolta di oggetti destinati al riciclaggio.

PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA PACE E

ALLA SOLIDARIETA’

Referente: ins. Carmelita Bonfiglio

FINALITA’ Compito della scuola è educare, preparare le nuove generazioni a crescere, mediante la trasmissione di valori. Il progetto invita ciascun docente: ad alimentare un clima relazionale di apertura, di dialogo, e collaborazione reciproca che

coinvolga tutta la comunità educativa; a scoprire e apprezzare le diversità che incontrano nel proprio vissuto; a rivisitare la propria area disciplinare secondo l’ottica di una educazione alla mondialità,

sviluppando tematiche sulla pace tra i popoli, sull’integrazione nella società occidentale di persone provenienti da altre aree del mondo, sul dialogo interreligioso, sui diritti umani, ecc. e realizzare con gli alunni esperienze di lavoro di gruppo cooperativo.

Il progetto vedrà coinvolti tutti gli alunni dell’Istituto Comprensivo, affinché ciascuno sia guidato a: vivere la “cultura del dare, piuttosto che dell’avere”, condividendo ciò che ha; sperimentare la reciprocità imparando a conoscere, rispettare ed amare le altre culture; vivere da cittadino attivo e responsabile per contribuire alla costruzione di un mondo equo e

unito; CLASSI COINVOLTE Tutte le classi dell’Istituto Comprensivo (Infanzia, Primaria, Secondaria di 1° grado). OBIETTIVI FORMATIVI Acquisire il “Concetto di solidarietà”, al fine di superare punti di vista egocentrici e soggettivi. Comprendere che il “Dare” non riguarda unicamente i beni materiali, ma la condivisione di

valori. Sperimentare possibili nuove risposte verso le problematiche legate ai rapporti fra i paesi

ricchi e poveri del pianeta (globalizzazione). Approfondire la conoscenza delle organizzazioni per la salvaguardia dei diritti dei bambini e di

ogni essere umano. Scoprire l’amicizia autentica come forma di solidarietà. Costruire rapporti solidali in famiglia, a scuola, nell’ambiente in cui viviamo.

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OPERATIVITA’ DEI DOCENTI Far riflettere gli alunni sulle finalità delle organizzazioni mondiali che operano a favore dei

diritti umani ( classi Scuola Primaria e Secondarie di 1° grado ). Far sviluppare concretamente la “Cultura del dare” attraverso lo studio della vita di chi ha

saputo far propri questi valori (missionari, politici…). Inserimento di obiettivi nelle U.d.A., che facciano riferimento agli obiettivi del progetto. OPERATIVITA’ DEGLI ALUNNI Sviluppo concreto della “Cultura del dare” all’interno della classe mettendo in comune

materiali, talenti e competenze. Raccolta di generi alimentari per i bisognosi locali. Realizzazione della “Fiera del dolce”. Partecipazione al Cineforum della scuola durante le proiezioni di films attinenti al progetto. PROPOSTE INTERDISCIPLINARI PER LE U.d.A Italiano: La scuola, il territorio come luogo di accoglienza, in cui si integra la diversità

intesa come valore.

Storia: Conoscenza delle cause storiche ed economiche che hanno portato allo squilibrio tra produzione e consumo, alla povertà assoluta e del ruolo delle organizzazioni internazionali.

Cittad. e Cost.: Conoscenza della nuova normativa per l’immigrazione e della carta dei diritti umani.

Geografia: Conoscenza dei Paesi del Quarto Mondo.

Arte e Immag.: Conoscenza delle espressioni artistiche dei paesi del quarto mondo e conseguente produzione creativa.

Musica: Canti multietnici sulle tematiche del progetto

Religione: Riflessione sulle radici etiche e religiose della solidarietà.

Laboratori vari: Realizzazione di materiali per la mostra finale.

RISORSE UMANE La commissione Solidarietà: Carmelita Bonfiglio, Daniela Criffò, Carmela Mazza, Rosaria

Valastro, Concetta Costanzo, Venera Lizzio. Personale ATA in occasione della raccolta dei generi alimentari e per la “Fiera del dolce”. Tutti i docenti dell’Istituto per la parte educativo-didattica. MATERIALI E SUSSIDI Materiale per la Fiera del Dolce. Risma di cartoncino, carta crespa, cartelloni, risme di carta per fotocopie. Puntine, colla, nastro adesivo, ecc. TEMPI D’ATTUAZIONE Il progetto si svilupperà lungo tutto l’arco dell’anno scolastico: dicembre: raccolta alimentari; marzo/aprile: Pasqua di solidarietà; maggio: Fiera del Dolce.

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La commissione si riserva di attivare interventi di solidarietà nell’eventualità di calamità naturali (es. terremoti, alluvioni, ecc.

VERIFICA Lettura e interpretazione di documenti verbali e non sugli argomenti trattati. Dialogo e confronto. Risposta e disponibilità alle proposte dei docenti. METODOLOGIA Conversazioni guidate. Lavori di gruppo con uso dei vari linguaggi verbali e non verbali. VALUTAZIONE Valutazione dei risultati finali, della produzione individuale e per gruppi, della capacità di collaborare in modo costruttivo all’interno di un gruppo e della capacità creativa attraverso linguaggi verbali e non verbali.

PROGETTO CONTINUITA’

“Diversamente uguali”

Referente: ins. Carmelita Bonfiglio

PREMESSA La Continuità Educativa nasce dall’esigenza di garantire all’alunno un percorso formativo graduale e continuo e di agevolare i passaggi da un ciclo scolastico a quello successivo. In quest’ottica, gli insegnanti delle classi ponte progettano azioni di raccordo tra le scuole e con l’extrascuola e attività di apprendimento da svolgere nell’ambito di un progetto educativo che favorisca la continuità tra i diversi livelli di esperienze che un alunno può vivere e realizzare prima alla Scuola dell’Infanzia, poi alla Scuola Primaria e alla Scuola Secondaria di primo grado e di secondo grado. Tutti i docenti coinvolti avranno occasione di collaborare, di confrontarsi e quindi di crescere professionalmente. MOTIVAZIONI Il nucleo intorno al quale si snoda il percorso di quest’anno scolastico è l’integrazione, la solidarietà, l’accoglienza del “diverso”, senza distinzione di razza, cultura, religione. Il progetto nasce dalla riflessione critica sullo stile di vita della nostra società consumistica, dove i rapporti umani sono sempre più sbrigativi, dove si è portati a vivere con molta superficialità i problemi degli altri e si è meno attenti ad aiutare chi ha più bisogno di noi. Allo stesso tempo, sempre più si va configurando, nel mondo occidentale, una società multiculturale con tutto un bagaglio di problematiche religiose, sociali, economiche. Pertanto, è quanto mai attuale il richiamo ai valori dell’inclusione, dell’accettazione dell’altro, della solidarietà e l’inserimento del “diverso” nei percorsi formativi scolastici.

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Il Progetto proposto accoglie anche l’invito delle “Indicazioni per il curricolo”, allorché si afferma che la scuola deve insegnare le regole del vivere e del convivere, valorizzare i diritti e i doveri dei cittadini nell’ambito della Costituzione, diventare una comunità in cui si faccia esperienza di convivenza civile e di solidarietà. Il Progetto, dunque, mira alla prevenzione della violenza, del razzismo, della prevaricazione, del bullismo e di altri fenomeni simili e alla creazione di un clima scolastico in cui i rapporti interpersonali sono basati sul rispetto reciproco e sui valori della collaborazione e dell’accoglienza dell’altro come diverso da sé, sulla convinzione che “non si può mai essere felici contro gli altri”. FINALITA’ Garantire all’alunno un percorso formativo organico e completo. Prevenire le difficoltà che l’alunno incontra nei passaggi tra i diversi ordini di scuola, spesso

causa di disagio e di fenomeni di abbandono scolastico. Assicurare che l’esperienza degli alunni con bisogni educativi particolari possa svilupparsi

secondo un percorso unitario e continuo, quanto più possibile in armonia con i ritmi di maturazione e di apprendimento di ogni soggetto.

Promuovere la consapevolezza dei propri diritti e il rispetto di quelli altrui. Favorire l’interazione tra scuola, famiglia e società. Attuare una continuità educativa tra i diversi ordini di scuola. Stimolare in ogni alunno l’empatia verso l’altro. Offrire l’opportunità di conoscere meglio se stessi attraverso il confronto con chi è diverso da

sé. Rafforzare l’autostima. Avvalorare la cooperazione nelle attività quotidiane. Educare alla diversità come ricchezza. OBIETTIVI GENERALI Consolidare e potenziare la conoscenza del sé. Favorire la socializzazione e l’integrazione. Migliorare le capacità di relazione e di autocontrollo. Promuovere un apprendimento cooperativo. Favorire la comunicazione e il confronto tra i docenti dei diversi ordini di scuola. Creare un clima sereno per l’ingresso a scuola e l’avvio di un nuovo ciclo di studi. Favorire la conoscenza della realtà in cui l’alunno dove inserirsi (ambiente, spazi, docenti). Educare ai valori dell’amicizia, della solidarietà, della collaborazione e all’importanza del

gruppo e della relazione.

SCUOLA DELL’INFANZIA /CLASSI PRIME SCUOLA PRIMARIA

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Interpretare creativamente testi o film, utilizzando tecniche grafico-pittoriche. Utilizzare la curiosità per esplorare l’ambiente scolastico. Scoprire la dimensione spaziale dell’ambiente scolastico. Favorire interazione e relazione empatica con l’altro. Stimolare l’accettazione, il rispetto e l’aiuto verso gli altri e verso i diversi da sé per cultura,

tradizioni, religione, ecc. Sviluppare la curiosità verso l’altro, le sue realtà e le sue tradizioni.

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CLASSI QUINTE SCUOLA PRIMARIA /CLASSI PRIME SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Comunicare utilizzando vari tipi di linguaggi. Scoprire e potenziare le proprie attitudini. Migliorare la capacità di collaborare e di confrontarsi con gli altri. Comprendere e ed apprezzare le differenze culturali. Sensibilizzare la difesa dei diritti umani. Superare i pregiudizi. Conoscere e valutare con senso critico i fatti inerenti alla Shoah. Favorire una ricerca storica finalizzata e ragionata sui documenti d’archivio. CLASSI TERZE SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO/CLASSI PRIME SECONDARIA DI 2° GRADO

OBIETTIVI Accertamento delle competenze in uscita ed in ingresso concordate dai due ordini di scuola ASPETTI DIDATTICO-ORGANIZZATIVI Letture di storie, poesie a tema, ecc. Cineforum preceduti da scheda tecnica sul film e accompagnati da questionari. Conversazioni. Uscite sul territorio. Produzione collettiva di cartelloni. Verifica e conclusione con un gioco quiz finale sulle tematiche trattate e ppt di sintesi. Visite guidate negli ambienti delle scuole. Elaborazione di test in uscita e in ingresso concordati tra i vari ordini di scuola. DESTINATARI alunni di 5 anni frequentanti la scuola dell’Infanzia; alunni frequentanti la classe prima della scuola primaria; alunni frequentanti la classe quinta della scuola primaria; alunni frequentanti la classe prima della scuola secondaria di 1° grado; alunni frequentanti la classe terza della scuola secondaria di 1° grado. MEZZI E STRUMENTI PC - libri di testo - Cd rom - film - dizionari - enciclopedie multimediali - schede informative - materiale grafico-pittorico - macchina fotografica digitale. SPAZI Aule - aule multimediali - biblioteca scolastica - biblioteca comunale - ambienti e spazi dei diversi ordini di scuola. TEMPI Le attività sono realizzate nell’arco di tempo che va da dicembre a aprile. METODOLOGIA Obiettivi e contenuti vengono adeguati al grado di sviluppo dei alunni e adattati ad ogni diversa realtà.

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Il modello organizzativo flessibile permette lo svolgimento di attività destinate al grande e al piccolo gruppo, da stabilire in itinere durante gli incontri dei docenti coinvolti. FASI OPERATIVE Incontri tra i docenti coinvolti per progettare le attività e le iniziative da intraprendere. Incontri tra le classi dei vari ordini di scuola (Scuola dell’Infanzia/classi prime Scuola Primaria,

classi quinte Scuola Primaria/classi prime Scuola secondaria di 1° grado), per la realizzazione delle attività concordate.

Verifica dei processi di apprendimento attuati. Incontro dei docenti coinvolti per la valutazione finale del progetto. DOCENTI COINVOLTI Maestre di classe e sezione. Docenti di Artistica, Tecnica e Lettere. VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Livello di partecipazione alle attività proposte. Creazione di materiali attinenti al tema. Osservazione degli alunni durante prove pratiche. Gioco a quiz VALUTAZIONE DEL PROGETTO Autovalutazione dei docenti sul progetto. Valutazione del Collegio dei docenti.

PROGETTO AMBIENTE – SALUTE

Referente: prof.ssa Amalia Catena Fresta

Il progetto fa riferimento ai contenuti etici dell’Educazione Ambientale e dell’Educazione alla Salute, non ridotta a semplice studio dell’ambiente naturale, ma come azione che promuove cambiamenti negli atteggiamenti e nei comportamenti sia a livello individuale che collettivo. I concetti, le conoscenze, la scelta dei metodi e degli strumenti vogliono promuovere processi intenzionali di cambiamento attraverso l’azione.

Obiettivi della nostra scuola: la diffusione della cultura ambientale; la promozione di ricerca per la crescita delle conoscenze; Iniziative atte a risolvere in modo critico e propositivo il degrado ambientale;

La nostra scuola è stata ed è impegnata nel promuovere una maggiore consapevolezza in merito alle responsabilità collettive e personali nei confronti dell’ambiente e della nostra salute. Essa ha fatto proprie le sfide ambientali dei nostri tempi, sfide che impongono di andare oltre l’approccio strettamente normativo e di promuovere strategie capaci di indurre i necessari cambiamenti nei moderni sistemi di produzione e consumo e di comportamento. La salute, classicamente intesa, è una condizione fisica e psichica dell’organismo che consente l’ottemperanza , da parte di esso, a tutte le funzioni vitali.

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Volendo guardare meglio alla questione, volendo guardare da gente del terzo millennio che deve fare i conti con la società della globalizzazione (che tante volte vuol dire frenesia e stress) si scopre che il termine salute assume dei connotati sociali in quanto sostrato attitudinale dell’uomo per l’instaurazione di relazioni positive. Salute non è soltanto salute fisica o psichica, è salute sociale, affettiva, lavorativa. Maslowe ed Hertzberg, due grandi sociologi contemporanei, dicono che l’uomo presenta in una scala ascendente diverse necessità suddivisibili in livelli : bisogni primari; bisogni secondari: di affetto, di stima, di autorealizzazione. La salute a 360 gradi si trova proprio in cima a questa piramide a scalini. L’obiettivo cui tendere è quello di sensibilizzare i giovani e di stimolarli al raggiungimento di tale benessere. Prioritario diviene, pertanto, affrontare e tentare di risolvere il problema delle relazioni, cioè della capacità di stabilire rapporti positivi con se stessi, con gli altri e con la realtà ambientale che ci circonda. Raramente la società si preoccupa dei bisogni profondi degli adolescenti, della loro difficoltà di comunicazione con i coetanei, con gli adulti e soprattutto con i genitori. Spesso il loro atteggiamento aggressivo nasconde una richiesta di aiuto, che difficilmente viene riconosciuta. Sicuramente hanno bisogno di crescere, di migliorare la loro vita, costruendo rapporti autentici, di essere accettati, di riconoscere e accettare le proprie emozioni, di avere dei punti di riferimento per potere tirare fuori le ansie, i disagi tipici dell’età adolescenziale. La scuola e la famiglia, insieme, possono realizzare questo progetto, dialogando in maniera positiva, aiutando i ragazzi a crescere, a tirar fuori il proprio progetto di vita e allontanandoli dalle varie dipendenze.

Obiettivi generali del progetto: permettere agli studenti della nostra scuola di entrare in contatto con l’ambiente naturale e

protetto esplorando la natura con un approccio non solo scientifico ma anche emozionale e sensoriale attraverso l’uso dei cinque sensi;

promuovere attraverso l’osservazione diretta la tutela del nostro territorio e di conseguenza tutela della nostra salute;

sensibilizzare gli alunni nei confronti della natura e della cultura del territorio, stimolando comportamenti responsabili nei riguardi dell’ambiente e di conseguenza dei comportamenti responsabili nei confronti della propria salute;

favorire esperienze di convivialità e socializzazione; produrre materiale scientifico-divulgativo in supporto cartaceo ed informatico. Destinatari: Alunni della Scuola dell’infanzia, della Scuola primaria, della Scuola secondaria di 1° grado. Attività che si intendono svolgere: Percorsi didattici sulla salvaguardia dell’ambiente con particolare riferimento ai fiumi Alcantara

e Flascio, in adesione al progetto “Fiumi puliti” - Giacche Verdi di Bronte; Conferenze e/o dibattiti sull’igiene personale ed ambientale in riferimento al tema scelto; Visite in orario scolastico dei fiumi considerati con verifica dello stato di inquinamento

(misurazione ph, raccolta campioni, etc.); Realizzazione di una raccolta fotografica e di un cortometraggio per la partecipazione alla

mostra finale. Per la Scuola Primaria: Percorsi didattici per avviare alla conoscenza dei rifiuti organici e inorganici. Laboratori operativi per la creazione di oggetti con bottiglie di plastica e con la carta.

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Metodologia/strumenti: Brainstorming, proiezioni di slide, lezione frontale. Laboratorio multimediale, macchina digitale, videocamera. Software specifici. TEMPI (periodo di svolgimento): L’intero anno scolastico.

PROGETTO SICUREZZA

Commissione Sicurezza: prof. Marcello Diolosà, ins. Maria Cannavò, ins. Maria Catena Currao, prof.

Giuseppe Gangemi

La sicurezza costituisce un problema di tipo strutturale, tecnico ed organizzativo, ma è anche un problema educativo e formativo, riguardante sia la promozione negli alunni di scelte comportamentali favorevoli per la salute ed il benessere individuale e collettivo, sia l’educazione all’ambiente dove si vive, al fine di sviluppare valori, azioni finalizzate alla formazione di una cittadinanza attiva e responsabile. Oltre quindi all’apprendimento di “saperi” legati ai contenuti disciplinari, la nostra scuola intende offrire opportunità di educazione alla “sicurezza“, intesa come corretto rapporto dell’individuo sia con l’ambiente scolastico che con gli altri ambienti di vita. Finalità del progetto Attuare i contenuti della normativa vigente in materia di sicurezza scolastica (regolamenti

specifici, piani di rischi, procedure per l’emergenza, informazione e formazione). Promuovere la conoscenza approfondita degli elementi relativi ai rischi antropici e naturali

considerati. Educare gli alunni a comportamenti che siano improntati a principi di solidarietà,

collaborazione ed autocoscienza. Obiettivi didattici e formativi Acquisire comportamenti corretti, sicuri, in caso di emergenza. Imparare i concetti di rischio sismico, vulcanico e d'incendio. Conoscere i possibili rischi antropici e naturali. Trovare all’interno dell’edificio scolastico, nel cortile e all’uscita, i punti pericolosi e le corrette

modalità di comportamento. Leggere le piantine dei locali dell’edificio scolastico. Individuare le vie di fuga dei vari locali. Conoscere i principali numeri di telefono d’emergenza. Interpretare correttamente la simbologia dei cartelli presenti nell’edificio. Discriminare i segnali d’allarme. Modalità e tempi Durante il primo quadrimestre saranno impartite delle informazioni di protezione civile a tutte le classi della scuola primaria e secondaria dell'istituto.

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PROGETTO “LIBERI DI …” (EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ) Referente: prof.ssa Francesca Di Stefano

Esperti esterni: Equipe dell’ICATT di Giarre – Carabinieri – Polizia Stradale La convivenza civile, il rispetto delle regole, la consapevolezza di essere soggetti di diritti e di doveri, il benessere individuale e sociale sono diventati urgenze formative per la crescita e lo sviluppo di un cittadino attivo operante nel territorio con una dimensione nazionale ed europea aperta al mondo. E' molto importante che il ragazzo si senta partecipe della vita sociale e civile per sviluppare democrazia e comunità sostenibili, attraverso forme di cittadinanza attiva. La sfida educativa che questa Istituzione scolastica vuole prefiggersi tramite questa attività è: educare e formare le nuove generazioni a sviluppare dinamiche relazionali positive, rispettare le regole della democrazia e del vivere civile, essere consapevoli di essere soggetti di diritti e di doveri, accettare ed accogliere tutti, anche il diverso, sapersi confrontare pacificamente, volere superare il conflitto, promuovere l’educazione al benessere e allo sviluppo sostenibile. Obiettivi (verificabili) da raggiungere: educare a riconoscere diritti e doveri; conoscere le Istituzioni che tutelano il nostro territorio; educare alla solidarietà e alla cooperazione; educare al senso civico e alla cittadinanza attiva. Attività che si intendono svolgere: giochi e attività che comportano l’assunzione di responsabilità e di doveri da rispettare; incontri con esperti esterni; visita all’ICATT di Giarre ; visione di film e testimonianze; libere composizioni scritto-grafico-pittoriche Metodologia/strumenti: Discussione guidata: ogni classe coinvolta acquisisce gli obiettivi formativi in base alle

problematiche emerse, all’età degli alunni e al grado di scuola. Mappe concettuali che aiutano l’alunno ad attivare apprendimenti significativi e l’insegnante

ad attuare interventi mirati. Lavori di gruppo eterogenei ed omogenei. Giochi di ruolo e cooperative learning. Destinatari Alunni della scuola dell’infanzia. Alunni della scuola primaria e secondaria di 1° grado. TEMPI (periodo di svolgimento): Gennaio – Febbraio. Impegno orario curriculare, per un totale stimato di ore 40 (per i destinatari dell’attività). Modalità di verifica dei risultati raggiunti/indicatori di risultato Osservazione sistematiche riguardo alla partecipazione degli alunni. Questionari iniziali e a fine attività.

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Analisi degli elaborati. Modalità di documentazione (pubblicità) Elaborati (scritti, grafici…). Relazione della commissione. Risultati reperibili sul sito web dell’Istituto. Modalità di valutazione Compito degli insegnanti sarà quello di guidare gli alunni a prendere coscienza delle regole

come necessità, valutando in itinere il processo che egli stessi compiono. Valutazione dei questionari e degli elaborati.

PROGETTO ORIENTAMENTO Preparo il mio futuro

Referente: prof. Mangione Il Progetto Orientamento si pone in stretta relazione con quello della Continuità; esso è parte fondamentale del POF, coinvolgendo docenti, genitori e alunni in attività che investono una parte essenziale dell’azione educativa della scuola secondaria di 1° grado, ovvero la crescita globale del ragazzo in una fase evolutiva molto complessa. Il progetto, quindi, si configura come un contenitore di diversi altri progetti (educazione alla salute, all’ambiente, all’affettività, alla convivenza civile, ecc.). Gli alunni delle classi terze effettuano delle visite agli istituti superiori sia del territorio comunale, che delle aree limitrofe, partecipando alle varie attività didattiche. Vengono inoltre organizzate delle visite presso consolidate realtà aziendali dell'hinterland. Ai referenti delle varie tipologie di scuole del territorio si fa esplicita richiesta perché siano fornite chiare e lineari informazioni sui seguenti punti: discipline del corso di studio; orari e mezzi di trasporto; sbocchi nel mondo del lavoro; notizie sui corsi universitari affini. OBIETTIVI FORMATIVI Prendere coscienza di sé e delle proprie abilità. Imparare a distinguere, il percorso adatto alle proprie attitudini e potenzialità. Conoscere le attività professionali più diffuse nel territorio. Conoscere le opportunità occupazionali in riferimento al territorio vicino, ma anche all’Italia e

all’U.E. Promuovere la conoscenza della realtà del mondo del lavoro giovanile. Promuovere un atteggiamento critico e consapevole verso la realtà scolastica. Educare all’accoglienza, all’ascolto di sé e dell’altro. Educare al dibattito, al confronto, al dialogo aperto e rispettoso delle idee altrui. Educare all’autonomia nell’ambito scolastico e familiare. Progettare il proprio futuro: dalla scelta della meta, alla ricerca dei mezzi per raggiungerla. Vivere e valutare il proprio rendimento scolastico. Imparare a rispettare e valorizzare le differenze

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ATTIVITÀ PROPOSTE Letture antologiche in classe e discussioni sulla conoscenza di sé. Raccolta di informazioni per arricchire e motivare le proprie scelte. Conoscenza dei servizi del territorio (banca, proloco, Comune…) Conoscenza delle scuole superiori e dei loro programmi attraverso la presentazione fatta in

Istituto dalle stesse scuole. Visita agli Istituti presenti a Randazzo e nelle aree limitrofe, con la partecipazione ad attività

didattiche Conoscenza del mondo del lavoro con visite sul territorio ad alcune aziende dei vari settori

economici. METODOLOGIE E STRUMENTI Lettura, analisi ed interpretazione dei testi proposti (letture antologiche, articoli su periodici a

stampa e letture a tema sul web. Dibattito guidato stimolando all'espressione di giudizi personali e motivati Somministrazione di test a risposta multipla e/o sintetica Suggerimenti e riflessioni volte ad un adeguato utilizzo del computer e delle sue possibilità.

DESTINATARI Alunni di tutte le classi della Scuola Secondaria di 1° grado. Le classi terze svilupperanno il

progetto in modo più accurato. TEMPI Intero anno scolastico. Visite per le classi terze: dicembre-gennaio in orario curriculare VERIFICHE E VALUTAZIONI Somministrazione di un questionario finale, volto a valutare il livello di conoscenza di sé a cui gli alunni sono pervenuti.

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Progetti di Ampliamento dell’Offerta Formativa

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

LABORATORIO DI LINGUA INGLESE: CERTIFICAZIONE TRINITY

Referente:. prof. Marcello. Diolosà

TITOLO ENGLISH LANGUAGE OVER ALL

Premessa La certificazione delle competenze linguistiche viene introdotta nel POF in quanto indice di qualità dell’offerta formativa della scuola; essa consente ad ogni alunno di conseguire crediti trasparenti, spendibili all’interno del sistema scolastico. L’ente certificatore “Trinity College London” prevede esami orali per coloro che studiano l’inglese come lingua straniera e corrispondenti ai vari livelli indicati nel “Quadro Comune di Riferimento Europeo (QCRE)”. Per gli alunni della Scuola Primaria sono previsti gli esami dei “Grade 1 e 2 dell’Initial Stage”; gli alunni migliori potranno cimentarsi nel “Grade 3”. I livelli superiori (“Elementary Steps”) sono da consigliare a coloro che hanno raggiunto una maturità cognitiva e linguistica adeguata, nello specifico, agli alunni della Scuola Secondaria di 1° grado.

Finalità valutare in modo sistematico ed omogeneo l’efficacia dell’azione didattica nella lingua inglese nell’Istituto;

contribuire a promuovere e diffondere un confronto tra valutazione scolastica e sistemi di valutazione della competenza linguistica riferiti agli standard linguistici secondo il framework europeo.

Obiettivi creare motivazione che portino al rafforzamento dell’autonomia nei discenti;

abituare l’alunno ad interloquire usando con maggiore padronanza lo “strumento lingua inglese”;

acquisire la consapevolezza che la lingua inglese è un efficace strumento che ci permette di interagire con persone di numerosi altri paesi e culture;

valutare e certificare la competenza nella lingua inglese degli alunni.

Destinatari Gli alunni di tutto l’istituto che hanno i prerequisiti necessari per partecipare ai corsi di preparazione agli esami di Grade 1, 2, 3, 4 e 5 del Trinity (sia intesi come gruppi classe, che come gruppi interclasse).

Descrizione del percorso e modalità di realizzazione

Per la preparazione agli esami Trinity sono attivati dei corsi di approfondimento e potenziamento, in orario pomeridiano extracurriculare. Tali corsi sono tenuti da insegnanti di lingua inglese dell’istituto. Sono rivolti a gruppi di alunni omogenei per livello, al fine

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di assicurare loro una preparazione specifica ed adeguata al percorso didattico richiesto. Il numero dei corsi da attivare e l’articolazione degli incontri per la preparazione di ciascun livello d’esame Trinity è in funzione del numero degli alunni iscritti e della disponibilità finanziaria. I genitori si fanno carico della tassa d’esame e dell’acquisto di un testo adatto alla preparazione degli esami Trinity. La metodologia delle lezioni è essenzialmente improntata allo sviluppo delle competenze orali, attraverso conversazioni guidate, giochi in lingua, attività di TPR (Total Physical Response), ascolto di CD, lettura e comprensione di frasi, brevi testi, varie attività di scrittura, syllabus Trinity, esercitazioni tratte da testi vari.

Verifica e valutazione Le verifiche sono continue nella forma di roleplay, pair work e attività varie di ascolto e consentono di rivedere quegli aspetti linguistici non ancora adeguatamente acquisiti dagli alunni. Le verifiche oggettive sono modellate sugli esami proposti dal Trinity, per abituare gli studenti alle richieste degli esaminatori. Durante l’anno è somministrato un test intermedio, al fine di acquisire darà i dati necessari per individuare coloro che sono in grado di sostenere l’esame finale. La valutazione tiene conto dell’impegno e della partecipazione; gli studenti sono incoraggiati a utilizzare tutte le strategie necessarie per affrontare l’esame Trinity. Per quanto riguarda la certificazione finale, ogni candidato è esaminato da un esperto madrelingua inglese inviato dal Trinity College London. I candidati idonei ricevono dopo alcune settimane un certificato con l’indicazione del grado dell’esame superato. La durata dell’esame è quella prevista dal Trinity College London.

LABORATORIO DI LINGUA SPAGNOLA ¡A todo DELE!

Referente: prof. Alessandro Bruno Il progetto intende offrire la possibilità agli alunni meritevoli di conseguire la certificazione linguistica DELE.. Obiettivi Conseguimento della certificazione linguistica DELE Attività da svolgere Corso di preparazione al conseguimento del DELE, con lezioni di tipo frontale, corredate da strumenti multimediali, quali la LIM, l'uso del computer, ecc.. Durante il corso si svolgono attività di comprensione e produzione scritta e orale, in lingua spagnola oltre ad attività di interazione orale.

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Metodologia/Strumenti Attività di tipo comunicative. Lezioni di tipo frontale corredate da strumenti multimediali. Libro di testo di preparazione all'esame DELE. Destinatari Alunni della scuola secondari di 1° grado, prevalentemente del biennio finale. Tempi Febbraio-Maggio, in orario extracurriculare. Verifica e valutazione Test d'ingresso, in itinere e finale sui modelli di esame degli anni passati degli esami DELE

PROGETTO ECDL - PATENTE EUROPEA DEL COMPUTER Referente: prof.ssa Venera Tripoli Il progetto in sintesi Questo progetto si rivolge a tutti gli studenti dell'Istituto, a partire dalle classi prime, che si distinguono per serietà di studio e inclinazione per l’informatica. Esso si propone di diffondere il sistema di certificazione ECDL o, quantomeno, di diffondere le conoscenze informatiche al livello minimo riconosciuto internazionalmente, ossia quelle indicate nel Syllabus per l’ECDL. Il progetto prevede: l'analisi di ATLAS, con lo scopo di suddividere i temi dei sette esami negli anni di corso; la preparazione di moduli, suddivisi per tipologia di esame, che accolgano i contenuti indicati

nell’ultima indicazione di ATLAS Il progetto mira principalmente al raggiungimento della preparazione informatica richiesta dall'ECDL (si tratta in realtà di un livello minimo). La partecipazione agli esami è facoltativa, in quanto a pagamento secondo le tariffe indicate dagli enti di certificazione (in l'Italia l’AICA -Associazione Italiana per l'Informatica ed il Calcolo Automatico) Esiste anche una certificazione ridotta, chiamata ECDL Start, che si consegue con il superamento di solo quattro esami tra i sette disponibili per l'ECDL classica. Gli esami Sono previsti i seguenti moduli: Concetti teorici di base (Basic concepts). Uso del computer e gestione dei file (Files management) . Elaborazione testi (Word processing) . Foglio elettronico (Spreadsheet). Basi di dati (Databases). Strumenti di presentazione (Presentation). Reti informatiche (Information networks). Ogni esame può essere sostenuto presso un qualsiasi Centro accreditato in Italia o all'estero. Il candidato non è, cioè, obbligato a sostenere tutti gli esami presso la stessa sede e inoltre può scaglionarli nel tempo (la tessera ha una validità triennale). Al superamento di tutti gli esami (4 o 7), il candidato riceve la patente (diploma) da parte dell'ente

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nazionale autorizzato ad emetterla. Per l’anno scolastico 2012/2013 la frequenza del corso è riservata a n. 24 studenti delle classi terze che hanno già superato i primi tre moduli. L’eventuale ammissione di altri alunni dipende dalle disponibilità finanziaria dell’istituto

LABORATORIO DI SPORT Referente: prof.ssa Venera Lizzio Finalità Migliorare il senso di cooperazione e di rispetto dei ruoli assegnati. Obiettivi Il laboratorio si pone come scopo principale il miglioramento e il completamento del potenziamento fisiologico, del consolidamento degli schemi motori di base e dell’avviamento alla pratica sportiva. Attività Pallacanestro, Pallavolo, Calcio: dai fondamentali al gioco di squadre. Metodi/Strumenti Metodi deduttivi ed intuitivi. Valorizzazione del fair play. Tutoraggio, ecc.. Modalità di verifica dei risultati raggiunti/indicatori di risultato: Costruzione di una squadra di Istituto rappresentativa dei vari sport. Torneo di fine anno; Possibilità di confrontarsi con altri istituti scolastici. Modalità di valutazione: Questionario di gradimento. Test motori. Osservazione diretta durante le partite. Tempi Da novembre a maggio, in orario extracurricolare a giorni alterni.

PROGETTO MURALES “Composizioni Pittoriche” :

Referente : prof.ssa Francesca Di Stefano La progettazione del corso nasce dall’idea di offrire agli allievi un’attività extrascolastica che miri al potenziamento della sensibilità artistica, attraverso l’acquisizione di conoscenze grafico pittoriche, iconico-rappresentative e a far maturare la comprensione del significato culturale del prodotto

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artistico. Gli obiettivi del corso sono quelli di fornire metodologie operative che permettano agli allievi di rafforzare, affinare e migliorare le proprie capacità espressive e tecniche, di educare al senso estetico ed al rispetto dell’ambiente, di procedere concretamente, individualmente o a gruppo, alla realizzazione di composizioni pittoriche . Obiettivi: Educare al senso estetico ed al rispetto dell’ambiente. Fornire agli allievi metodologie operative nell’organizzazione del lavoro di gruppo. Sviluppare capacità di produzioni e/o riproduzioni di composizione grafico-pittoriche. Attività che si intendono svolgere: Progettazione grafica per la realizzazione di murales. Pulitura e tinteggiatura delle pareti interessate (corridoi e/o aule). Pittura murale (tecniche compositive pittoriche). Metodologia/strumenti: Indicazione di precisi criteri di lavoro. Sperimentazione di tecniche grafico-pittoriche semplici e complesse. Alternanza di esperienze espressivo-creative con altre fruitivo-critiche. Produzione e/o riproduzione di opere famose. Lavoro di gruppo e individuale. Destinatari n. 30 alunni, suddivisi in due gruppi. TEMPI (periodo di svolgimento): Da ottobre a dicembre 2012 Impegno orario extracurriculare. Modalità di verifica dei risultati raggiunti/indicatori di risultato Osservazione sistematiche riguardo alla partecipazione degli alunni. Analisi degli elaborati Modalità di valutazione La valutazione è sempre un momento positivo, perché serve a scuotere, stimolare ed aiutare la crescita intellettuale ed umana del ragazzo. Si intende ricorrere spesso all'autovalutazione, rendendo partecipi gli alunni, esaminando e confrontando i vari elaborati, dopo aver stabilito dei parametri: efficacia, comunicatività, esecuzione tecnica, rispetto delle proporzioni, immaginazione, originalità. Modalità di documentazione (pubblicità) Murales realizzati. Relazione della referente. Risultati reperibili sul sito web dell’Istituto.

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SCUOLA PRIMARIA

PROGETTO ATTIVITA’ TEATRALE

“Tutti in scena”

L’educazione teatrale, nell’ambito della formazione scolastica, è riconosciuta come risorsa importante e occupa un posto centrale nel processo di maturazione del bambino, a qualsiasi livello di scolarità. Attraverso la valenza educativa dello strumento artistico, infatti, l’alunno impara a migliorare le proprie qualità espressive e si arricchisce di nuove conoscenze, anche in rapporto allo specifico delle diverse materie scolastiche. L’attività teatrale, quindi, diventa un pretesto per comunicare, capire e conoscere gli altri e se stessi, diventare interprete e protagonista, rafforzando o modificando la percezione del mondo e di sé. Sulla base di questi presupposti, il progetto “Tutti in scena, rivolto agli alunni della scuola primaria, vuole essere un’occasione comunicativa per i bambini, i quali, attraverso il movimento, la parola, il gesto e il suono, possono esprimersi liberamente, offrendo agli insegnanti un’importante occasione, per individuare bisogni e risorse delle diverse individualità presenti nella classe.

OBIETTIVI Promuovere l’integrazione di tutti gli alunni delle cinque classi della scuola primaria, attraverso

un laboratorio di teatro espressivo-creativo, dove ogni bambino riscopre il piacere di apprendere, attraverso il gioco della finzione scenica.

Capire ed interiorizzare l’importanza e la necessità delle regole. Favorire l’interconnessione e l’interazione fra i diversi linguaggi: mimico-gestuale, espressivo-

corporeo, linguistico, ecc. ATTIVITA’ Lettura del testo, studio della battuta recitata dal personaggio. Utilizzare la voce in maniera comunicativa ed espressiva, attraverso: recitazione, intonazione,

canto. Attività di teatro-danza. METODOLOGIA Nel biennio iniziale (1 e 2 Primaria), la metodologia di lavoro è orientata verso un approccio di tipo psicomotorio, al fine di compiere una verifica dello sviluppo concettuale e percettivo del bambino, della sua motricità globale e analitica, della coordinazione oculo-manuale e delle abilità strumentali. È predominante, in questa fase, l'uso funzionale e prassico del corpo e grande importanza hanno i giochi percettivi, di imitazione e di memorizzazione. Nella seconda fase (3-4-5 Primaria), è predominante la valenza simbolica del corpo. Si privilegia il lavoro teatrale, vero e proprio: dalla lettura del testo alla stesura del copione, allo studio della battuta recitata dal personaggio, allo studio dell’uso corretto della voce. TEMPI DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’ Le attività relative al progetto si svolgono in una prima fase nel periodo tra novembre e dicembre per la preparazione al Natale e nel periodo compreso tra aprile e giugno per la preparazione della recita di fine anno.

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MODALITÀ DI VERIFICA DEI RISULTATI RAGGIUNTI La rappresentazione scenica dà la possibilità di verificare il conseguimento delle competenze di tipo comunicativo-teatrale.

SCUOLA DELL’INFANZIA

PROGETTO RETETNA

"Scuole dell'infanzia in festa"

Polo Valle dell’Alcantara

Secondo Triennio

Il progetto RetEtna, “Scuole dell’infanzia in festa”, di durata triennale (anni scolastici 2011/12,

2012/, 2013/14), è un percorso formativo – didattico, che vede coinvolte le scuole dell'infanzia della

Valle dell’Alcantara, in sinergia con le famiglie e gli Enti Locali.

Organigramma del Polo Valle dell’Alcantara

Istituto Referenti

I.C. “Santo Calì” Linguaglossa

(Istituto capofila)

Dirigente: Venera Marano

Referenti: Annalisa Mazza, Rita Carmela

Tornambene

I.C. Cesarò

Dirigente: Luigi Napoli

Referenti: Alfonsina Guerriero, Pina

Gusmano

I.C. Moio

Dirigente: Angelo Cavallaro

Referenti: Nunziata Iuculano,

Salvina Crifò

C.D. “Don Lorenzo Milani” Randazzo Dirigente: Francesco Mancuso

Referenti: Carmelita Bonfiglio, Lucia Lo Giudice

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I.C. “Edmondo De Amicis” Randazzo Dirigente: Mario Giuseppe Prestifilippo

Referente: Carmelita Bonfiglio

Coordinamento

Dir. Tec. Ufficio Scolastico Reg.le:

Rosaria Zammataro

TEMATICA DEL TRIENNIO 2011/2014

“Il gioco e la sua valenza educativo-didattica”

DETTAGLI DEL PROGETTO anno scolastico 2012/2013 “Cuccioli in gioco (Gioco con gli animali)”

(Percorso educativo/didattico per l’anno scolastico 2012/2013) Finalità del progetto rendere permanente l’attività di formazione del corpo docente della scuola dell’infanzia; migliorare la qualità della vita dell’infanzia; valorizzare il mondo dell’infanzia, rinsaldando i rapporti interattivi tra la Scuola e le Istituzioni

presenti nel territorio per costruire una diversa “cultura dell’infanzia”; rendere i bambini consapevoli e protagonisti del loro processo di crescita; acquisire la cultura della comunicazione; socializzare le azioni didattiche più significative; imparare a documentare e a lasciare memoria.

Obiettivi riscoprire il gioco come terreno privilegiato del crescere; favorire la comprensione e l’accettazione delle differenze attraverso il gioco e l’ascolto; favorire la conoscenza, l’integrazione, la comunicazione per promuovere iniziative finalizzate

all’aggregazione e alla socializzazione (Affettività e Convivenza); esprimere eventi emotivi soggettivi con la postura, l'andatura, con i gesti, l'espressione del

volto, combinandoli insieme armonicamente; progettare, fare e giocare insieme per relazionarsi positivamente con i compagni e con gli

adulti; sviluppare l'autostima e la maturazione dell'identità; sviluppare le capacità espressive e di autocontrollo per superare la timidezza e migliorare le

capacità comunicative;

Gioco con il corpo (a.s. 2011/2012)

Gioco con gli animali (a.s. 2012/2013)

Gioco con… (a.s. 2013/2014)

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trasmettere il rispetto per la natura e gli esseri viventi associare i cambiamenti comportamentali degli animali in base al corso delle stagioni; conoscere le abitudini alimentari; conoscere come sono distribuiti gli animali nel mondo. Destinatari Partecipano al Progetto gli alunni di 4 e 5 anni della scuola dell’infanzia. Il tema conduttore del triennio è il gioco e la sua valenza educativo-didattica e prevede: Formazione attinente alla tematica; Laboratori con gli alunni; Allestimento di una mostra delle produzioni elaborate dai bambini durante l’anno scolastico; Grande festa, dedicata ai bambini della scuola dell’infanzia, che verrà realizzata l’11 giugno in

uno dei comuni in cui sono ubicate le scuole aderenti. Soggetti coinvolti Tutte i docenti della scuola dell’infanzia delle istituzioni scolastiche aderenti alla rete; Personale A.T.A; Famiglie degli alunni; Enti locali;

Motivazioni Il gioco (in tutte le sue forme) è sicuramente l’espressione più autentica e spontanea dell’infanzia. Le ricerche di questi ultimi decenni hanno mostrato come, proprio con il gioco, in particolare quello simbolico, il bambino possa maturare competenze cognitive, affettive e sociali. Attraverso l’attività ludica si possono intravedere tendenze ed inclinazioni ed allo stesso tempo stimolare l’inventiva, la creatività, la curiosità, l’ingegno e la manualità; esso abitua alla competizione, alla riflessione, al rispetto delle regole, al riconoscimento dei diritti degli altri e sviluppa la capacità di integrazione con coetanei ed adulti. Tenendo conto che attraverso il gioco il bambino, mette alla prova se stesso e si allena ad affrontare con sicurezza e padronanza la realtà e che molti giochi del passato sono andati perduti per l’”invasione” dei giochi elettronici, la scuola diventa il luogo privilegiato per la riscoperta del “giocare con gli altri”. L’itinerario proposto per quest’anno scolastico intende condurre i bambini alla scoperta del mondo degli animali, della fauna locale, della fattoria e di altri habitat, per conoscerne le peculiarità e distinguerli da quelli che hanno conosciuto attraverso le fiabe. Con “Cuccioli in gioco” si desidera rendere più concreto un mondo che altrimenti i bambini conoscerebbero solamente attraverso il filtro dei mezzi di comunicazione (cartoni, libri, documentari). L’approccio al mondo degli animali è ricco di spunti educativi e opportunità esperienziali, che toccano tutte “le corde” (cognitive, relazionali, emozionali, sensoriali ecc…) dei bambini e sono spendibili anche e soprattutto con gli alunni diversamente abili. Per esempio, grazie alla pet therapy, è provato che la presenza di un animale permette in molti casi al bambino H di consolidare un rapporto emotivo, capace di stabilire un canale di comunicazione utile all’apprendimento. Con la realizzazione di questo progetto, inoltre, si intende condurre insieme un percorso educativo-didattico che si incardini perfettamente con i P.P.A.E delle scuole della rete, i cui risultati sono da verificare attraverso la rilevazione delle competenze finali, la realizzazione di prodotti sul tema scelto e una grande festa di fine anno “con i bambini e per i bambini”.

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Attività e contenuti laboratori; esplorazione dell’ambiente circostante; uscite didattiche (esempio, Onomania, Museo Ornitologico, Casa del laghetto, fattoria

didattica ecc); cineforum ( es. Madagascar 3, La gabbianella e il gatto, Galline in fuga, Spirit cavallo selvaggio

ecc…); brani e di storie attinenti; conversazioni guidate; toccare, manipolare, smontare, rimontare, ordinare, raggruppare; circle time ; lettura di immagini; drammatizzazione; elaborazioni grafico-pittoriche e manipolative; visione di videocassette, libri, giornali, fumetti; incontri tematici tra gli alunni di tutte le sezioni; giochi liberi e guidati, giochi di gruppo, giochi simbolici e imitativi; racconti e fiabe; ascolto di brani musicali e danza; attività psico-motorie.

Proposte operative tombola degli animali; alfabetiere degli animali; memory degli animali; mappamondo degli animali; puzzle degli animali; percorsi motori con l’andamento degli animali; plastici vari e animali tridimensionali; rielaborazione grafico/pittorica di fiabe con animali. Si specifica che, trattandosi di un progetto che vede coinvolte più sezioni e più istituzioni scolastiche, contenuti ed attività sono scelti in forma dettagliata dalle insegnanti a seconda delle “necessità educative” che emergeranno. Modalità organizzative Le attività sono precedute dalla formazione delle docenti e praticate in forma laboratoriale, ludica, variata, polivalente e partecipata. Si costituiscono gruppi misti per intersezione. Sono utilizzati giochi motori, simbolici, di travestimento, di imitazione, di immaginazione, di invenzione di ruoli e di regole. Strumenti e mezzi corso di formazione per le docenti; libri e materiale illustrato (opuscoli, riviste, foto, schede, ecc); materiale di facile consumo (carta, colori, forbicine, ecc. ); CD e DVD e personal computer; palla, cerchi, birilli, ecc.; sussidi audiovisivi: TV, fotocamera digitale, videocamera, ecc.; trasporto scuolabus; materiale pubblicitario per il progetto (locandine, manifesti, inviti, ecc.);

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Tempi Da gennaio 2012 a giugno 2013 . Spazi I plessi in cui sono ubicate le sezioni, aule laboratori, saloni, spazi all'aperto, museo ornitologico di Randazzo, ecc. Verifica e valutazione La verifica è effettuata dai docenti in rapporto agli obiettivi prefissati mediante osservazioni dirette, conversazioni guidate, giochi guidati e/o liberi, schede, elaborati dei bambini. Gli aspetti presi in considerazione per la rilevazione delle competenze e della partecipazione dei bambini riguardano: le conoscenze acquisite; l'interesse manifestato; l'impegno espresso; l'autonomia personale raggiunta. La valutazione complessiva del progetto è attuata attraverso analisi e confronto tra risultati attesi e risultati conseguiti, attraverso i seguenti indicatori : la risposta dei bambini; il coinvolgimento delle famiglie; il coinvolgimento degli Enti Locali; la risposta dei docenti; le difficoltà incontrate. Documentazione e pubblicazione raccolta sistematica dei materiali prodotti dai bambini; documentazione fotografica. I lavori vengono esposti durante la festa finale e pubblicati nel siti web delle scuole aderenti alla rete. Qualora le risorse finanziarie lo consentano, si prevede anche una pubblicazione cartacea sotto forma di libro.

TANTE MANI PER CREARE (per Retetna) Motivazione L’idea del laboratorio nasce con l’intenzione di soddisfare i bisogni di fare, creare, ed esprimersi degli alunni. Sporcarsi e maneggiare liberamente materiali plastici, li aiuta infatti, ad affrontare e superare eventuali inibizioni riconducibili ad immaturità affettiva o indotte dall'ambiente educativo. Le attività laboratoriali mirano a guidare gli alunni alla scoperta, a livello sensoriale, delle caratteristiche di tipi diversi di materiali e a cogliere le differenze tra le opere bidimensionali (il disegno) e quelle tridimensionali (la scultura). Il progetto, complessivamente si configura come un primo approccio al linguaggio grafico – plastico, che si sviluppa, attraverso l’evoluzione delle capacità motorie e il controllo via via più consapevole delle abilità manipolative, in stretta correlazione con il vedere, il sentire, l’emotività e la capacità di concettualizzazione del bambino.

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Finalità Sviluppare nei bambini inventiva e manualità attraverso esperienze di manipolazione,

assemblaggio e costruzione. Realizzazione di prodotti da esporre nella mostra finale del progetto RetEtna Destinatari Gli alunni di 4 e 5 anni di tutte le sezioni. Docenti Tutti i docenti Obiettivi Acquisire/consolidare la coordinazione oculo-manuale; Potenziare la percezione e la discriminazione tattile ; Sviluppare abilità fino-motorie; Favorire l’espressione di stati emotivi attraverso la manipolazione; Sperimentare e conoscere diverse tecniche decorative; Saper utilizzare correttamente i principali strumenti di cancelleria; Stimolare la creatività. Attività Esplorazione e manipolazione libera e guidata di materiali plastici di diverso tipo. Giochi di percezione tattile. Riproduzione di semplici forme, costruzione di oggetti e modellini con materiali vari. Metodologia Esplorazione libera e guidata dei materiali, approccio multisensoriale, modeling. Tempi Da aprile a maggio 2013 Verifiche Le verifiche saranno effettuate attraverso l’osservazione sistematica. Documentazione Le attività vengono documentate attraverso la costruzione di plastici o simili , cartelloni murali e un ipertesto riepilogativo.

LABORATORIO TEATRALE Tutti in palcoscenico

Premessa Il teatro rappresenta la forma d’arte collettiva per eccellenza. Fare teatro, infatti, significa anzitutto lavorare in gruppo, concentrarsi insieme verso un obiettivo comune. Significa anche avere una vasta gamma di possibilità per esprimere creativamente il proprio mondo emozionale e farlo in uno spazio protetto in cui l’errore venga accolto e non censurato.

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Per tutte queste ragioni si ritiene che l’attività teatrale possa rispondere efficacemente ai nuovi e urgenti bisogni degli alunni di tutte le fasce d’età. Partendo dalla sfondo ludico, infatti, l’apprendimento diventa creativo e comunicativo. Attraverso strumenti di espressione mimico-gestuali è possibile sviluppare la spontaneità del bambino, nonché stimolare interazione, la collaborazione e lo scambio tra bambini, docenti e genitori. Finalità rendere i bambini protagonisti, soggetti attivi e coinvolti nella realizzazione di varie attività; sviluppare l’autonomia del bambino, mantenendo alta la motivazione e stimolando la ricerca e

l’auto apprendimento; far maturare la sensibilità, l’affettività, il linguaggio del corpo, la spinta a lavorare insieme; incentivare il bambino a impegnarsi, a dare il meglio di sé e a responsabilizzarsi nel lavoro con

gli altri. Obiettivi offrire a tutti i bambini l’opportunità di esprimere le proprie emozioni e di “mettersi in gioco”; sperimentare linguaggi espressivi diversi: gestualità, immagine, musica, canto, danza e parola; potenziare e rafforzare la conoscenza di SÉ e dell’ALTRO; educare al rispetto dell’altro, alla collaborazione e alla cooperazione; offrire una più compiuta possibilità d’integrazione ai bambini con difficoltà, agli alunni stranieri

e diversamente abili; arricchire l’offerta formativa; sviluppare la fantasia e la creatività. Metodologia Ogni attività è frutto di ricerca e si muove sulla base degli obiettivi educativo-didattici programmati. Ha una struttura flessibile, aperta ad eventuali modifiche dettate dalle esigenze del gruppo e del momento. Spazi spazio sezione; cortile; palco dell’istituto. Tempi di realizzazione Dal mese di novembre alla prima settimana di giugno. Mezzi Carta pacco, cartoncino bianco e colorato, colla, colori a tempera, carta crespa, puntine da disegno, spray colorato (oro e argento), carta metallizzata, carta camoscio, stelle filanti, coriandoli, carta velina di vari colori, audio cassette e CD, service d’amplificazione. Personale coinvolto Tutte le insegnanti della Scuola dell’Infanzia. Verifica e valutazione recital; scenette; realizzazione di scenografie;

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analisi attenta dei risultati effettivamente conseguiti e scostamento rispetto a quelli attesi. I risultati attesi sono: sottolineare la valenza educativa dell’esperienza teatrale come occasione di crescita; far vivere ai bambini in modo divertente l’esperienza teatrale, rendendola creativa e

stimolante; rafforzare il desiderio di conoscere l’altro, educare alla collaborazione e alla cooperazione.