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AIOP Education XI Meeting Mediterraneo Riccione 5-6 aprile 2019 IL MODELLO SCUOLA SCUOLA I.P.S.I.A. G. BENELLI PESARO RELATRICE FLAVIA DI DIO

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AIOPEducation

XI Meeting MediterraneoRiccione 5-6 aprile 2019

IL MODELLO SCUOLA

IL MODELLO SCUOLA

I.P.S.I.A. G. BENELLI

PESARORELATRICE

FLAVIA DI DIO

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PROGETTO PROGETTO A.I.O.P. EDUCATIONA.I.O.P. EDUCATION

Istituto I.P.S.I.A. «G. Benelli»

A.I.O.P. EDUCATIONA.I.O.P. EDUCATION

Alunna: Flavia Di Dio Classe: 4°OD

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Se al mare camminiamo sulla sabbia bagnata della riva, ogninostro passo lascia un’impronta nella sabbia stessa, che altronon è se non la forma “in negativo” del nostro piede.

Che cos’è un’impronta?Che cos’è un’impronta?

Per lo stesso principio, ma in modo molto più preciso, con ilrilevamento dell’impronta il clinico registra in un materialeplastico la forma di una delle due arcate del paziente, cioè rilevala forma dei denti, dei tessuti molli e delle sottostanti struttureossee di quell’arcata.

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Che cos’è un modello?Che cos’è un modello?

Colando un altro materiale plastico all’interno dell’impronta, sipotrà ottenere così una riproduzione “in positivo” dell’arcata,tanto più precisa quanto più precisa sarà stata l’impronta: ilmodello.

Con la colatura del modello, detta anche sviluppo dell’impronta,l’odontotecnico ottiene la riproduzione “in positivo” della formadell’arcata del paziente.

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Abbiamo due tipologie di materiali da impronta: non elastici ed elastici.

Tra i materiali da impronta non elastici troviamo:

TIPOLOGIE DI MATERIALI TIPOLOGIE DI MATERIALI

DA IMPRONTADA IMPRONTA

� il gesso da impronta

� le paste termoplastiche

� le paste all’ossido di zinco-eugenolo

� le cere da impronta

Tra i materiali da impronta elasticitroviamo, invece:

�gli idrocolloidi, che a sua volta possono distinguersi in reversibili agar-

agar e irreversibili

�gli elastomeri (polisolfuri, siliconi a reazione di policondensazione,

siliconi per reazione di poliaddizione e polieteri)

� le resine calcinabili

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I materiali utilizzati a questo scopo sono numerosi e molto diversi traloro, sia come composizione, sia per proprietà e sistemi di impiego econservazione.

Si suddividono in:Si suddividono in:

� Gesso da impronte o Pasta di Parigi� Materiali termoplastici � Alginato per impronte � Materiali al silicone � Polietere � Polisolfuri

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Gesso da impronteGesso da impronte

Attualmente, per le impronte si utilizzano materiali di facileimpiego, mentre l’uso del gesso da impronte è limitato solo ai casiin cui è richiesta una particolare rigidità del materiale e l’improntapuò essere rimossa dalla bocca del paziente senza dover esserepuò essere rimossa dalla bocca del paziente senza dover esserefratturata.

Per esempio, impronte per modelli di posizione per saldature, ostunt chirurgici per protesi a supporto implantare.

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Materiali termoplasticiMateriali termoplastici

Come suggerisce il loro nome, la principale caratteristica di questimateriali è quella di diventare plastici se esposti a una fonte di calore.Per renderli plastici, il clinico li deve quindi utilizzare a temperatureche oscillano tra 50 e 65°C, preriscaldandoli e rilevando l’improntaquando sono ancora morbidi, allo stato plastico.

Poiché la temperatura del cavo orale (37°C) è più bassa della loroPoiché la temperatura del cavo orale (37°C) è più bassa della lorotemperatura di ammorbidimento, i materiali termoplastici in brevetempo si raffreddano e si irrigidiscono nuovamente: l’impronta puòquindi essere rimossa e si può colare il modello in laboratorio.

Attualmente i materiali termoplastici vengono utilizzati principalmenteper la realizzazione di:

� bordi periferici di porta-impronte individuali

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Alginato per impronteAlginato per impronte

LeLe caratteristichecaratteristiche principaliprincipali dell’alginatodell’alginato::

�� EconomicoEconomico�� PraticoPratico�� discretamentediscretamente precisopreciso�� indurisceindurisce inin pochissimopochissimo tempotempo

AA causacausa delladella tendenzatendenza dell’alginatodell’alginato aa disidratarsidisidratarsi velocementevelocementeee quindiquindi aa cambiarecambiare forma,forma, èè necessarionecessario procedereprocedere concon lala colatacolatadeldel gessogesso ilil piùpiù prestopresto possibilepossibile..

PrimaPrima delladella colatacolata didi gesso,gesso, l’odontotecnicol’odontotecnico rimuoverimuove ii residuiresidui didisalivasaliva ee sanguesangue immergendoimmergendo l’improntal’impronta inin unauna soluzionesoluzione didi solfatosolfatodidi potassiopotassio perper qualchequalche minutominuto ee poipoi lala asciugaasciuga concon unun gettogettod’ariad’aria..

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Materiali al siliconeMateriali al silicone

Questo tipo di materiale possiamo definirlo idrorepellente.

Il vantaggio di questo materiale è che il calco ottenuto è moltoIl vantaggio di questo materiale è che il calco ottenuto è moltopiù preciso rispetto a quello fatto con l’alginato. Tra glisvantaggi c’è il maggior costo ed il fatto che indurisce menovelocemente.

I materiali al silicone possono distinguersi in:-materiale al silicone per poliaddizione-materiale al silicone per policondensazione

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PolieterePolietere

E' il materiale più costoso e anche più difficile da utilizzare.Necessita della costruzione preventiva di un porta-impronteindividualizzato.

Il materiale è molto stabile dal punto di vista dimensionale, mal'impronta non deve essere colata prima di 24 - 48 ore in modo daconsentire il ritorno elastico del materiale deformato durante larimozione del portaimpronte dalla bocca del paziente.

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� Odore e sapore gradevoli� Biocompatibilità� Facile utilizzazione� Tempo di presa accettabile� Una consistenza adeguata

Requisiti idealiRequisiti ideali

� Una consistenza adeguata� Eccellente memoria elastica� Resistenza alla lacerazione� Stabilità dimensionale� Buona compatibilità con il gesso

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� Dettaglio microfine� Scorrevolezza� Bagnabilità� Tissotropia

Caratteristiche principaliCaratteristiche principali

� Tissotropia� Idrofilia � Memoria elastica

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QualQual èè ilil materialemateriale inin campocampo dentaledentale piùpiù

comunementecomunemente utilizzatoutilizzato perper svilupparesviluppare

l’impronta?l’impronta?

Sicuramente per la sua semplicità di lavorazione e per le

sue caratteristiche il gesso trova ampio utilizzo nei

laboratori odontotecnici. Viene impiegato per realizzare

impronte, fissare i modelli o come materiale diimpronte, fissare i modelli o come materiale di

riempimento.

Il gesso è un materiale che è principalmente costituito

da solfato di calcio (CaSO4). A causa delle impurezze

che possono essere presenti in questo materiale il suo

colore assume diverse sfumature del rosso mattone

fino ad poter assomigliare al bluastro.

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Classificazione dei gessi Classificazione dei gessi

dentalidentali

È possibile effettuare una classificazione dei

gessi dentali:

�Tipo I - gesso tenero per impronte�Tipo I - gesso tenero per impronte

�Tipo II - gesso tenero per modelli

�Tipo III - Gesso duro per modelli

�Tipo IV - Gesso extraduro per modelli

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Un’altra caratterista del gesso è il suo tempo di presa,

ovvero il tempo necessario affinché una massa di gesso

completi il suo processo di indurimento. Il gesso una volta

indurito aumenta il suo volume a seconda del tipo e

dell’ambiente circostante.

La resistenza del gesso risulta essere inversamenteLa resistenza del gesso risulta essere inversamente

proporzionale alla quantità d’acqua presente. Pertanto

possiamo distinguere:

�la resistenza alla compressione a umido: ovvero la

resistenza dopo la presa finale quando però ancora la

struttura contiene acqua in eccesso

�la resistenza alla compressione a secco: ovvero la

resistenza dopo la presa finale quando però la struttura

non contiene acqua in eccesso.

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Realizzazione dei modelliRealizzazione dei modelli

L’impronta va inizialmente lavata delicatamente sotto acqua

corrente, per eliminare i residui di saliva e sangue dalla sua

superficie.

Nel caso della protesi mobile, l’impronta prima di essere

colata va bordata con un sottile bastoncino di cera

morbida (boxing) , da applicare sull’esterno dell’impronta.

In questo modo si ottengono alcuni vantaggi:

�il modello sarà facilmente estraibile dall’impronta dopo

la colatura

�i bordi periferici dell’impronta risulteranno riprodotti in

modo più completo

�il gesso sarà più facilmente controllabile durante la

colatura

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Colatura del modelloColatura del modello

Successivamente si passerà alla colatura del modello.

Per la colatura del modello, l’impasto va preferibilmente

eseguito con un miscelatore sottovuoto per evitare che vi

si formino delle bolle d’aria nell’impasto.

Invece, in caso si proceda manualmente, il gesso viene

mescolato in una tazza per gesso, e poi si appoggia la tazza

sul vibratore nell’ultima fase della miscelazione.

Quindi con un coltello da gesso si fa leva tra gesso e

impronta sulle parti esterne del modello.

Successivamente bisognerà aspettare il tempo di

indurimento del gesso.

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Tempo di miscelazione Tempo di miscelazione

Maggiore è il tempo di miscelazione e maggiore sarà laresistenza.

Il tempo di miscelazione deve durare fino a 60s max altrimenti siIl tempo di miscelazione deve durare fino a 60s max altrimenti sirompono i cristalli già formati e diminuisce la resistenza.

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Dopo l’estrazione dell’impronta, il modello andrà rifinito

attraverso la squadratura, da eseguire con uno strumento: la

squadramodelli.

Esistono principalmente due tipi di squadratura:

�squadratura alla francese. Ideale per la protesi mobile,

prevede che le pareti esterne dello zoccolo risultino prive diprevede che le pareti esterne dello zoccolo risultino prive di

spigoli e seguano parallelamente l’andamento del fornice.

�squadratura all’americana. Utilizzata per la protesi fissa e

l’ortodonzia.

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Sistemi di sviluppo Sistemi di sviluppo

A seconda del tipo di modello che si vuole ottenere e del tipo di

protesi da realizzare, la colatura può essere eseguita seguendo

tecniche e sistemi molto diversi tra loro, gran parte dei quali

prevende una scomposizione del modello in più parti.

� basi preformate

� sistema pindex

� sistema zeiser

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BASI PREFORMATEBASI PREFORMATE

Questo sistema consiste nel colare il gesso

nell’impronta per realizzare la parte anatomica del

modello e, contemporaneamente, riempire con lo

stesso gesso la base preformata, per ottenere lo

zoccolo.zoccolo.

Le due parti vanno poi unite prima che inizi la fase di

presa del gesso. Una volta indurito il gesso, si potrà

estrarre il modello dall’impronta e dalla base

preformata, procedendo infine alla sua separazione in

settori con un seghetto o con una segagessi.

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SISTEMA PINDEXSISTEMA PINDEX

Questo sistema presenta il vantaggio di non dover piantare nessuno

spillo nell’impronta, e quindi diminuendo il rischio di indesiderate

deformazioni. Inoltre, il parallelismo dei perni è in questo caso

garantito da un particolare metodo di posizionamento degli stessi,

che si serve di una attrezzatura particolare, la foragessi.che si serve di una attrezzatura particolare, la foragessi.

Con il sistema Pindex , l’applicazione dei perni avviene solo dopo la

colatura e la squadratura del ferro di cavallo, che deve perciò

essere estratto dall’impronta.

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SISTEMA ZEISERSISTEMA ZEISER

Con questo sistema, che si serve di speciali basette trasparenti,

viene colato solo il ferro di cavallo, mentre lo zoccolo è

costituito dalla basette stesse, che vengono forate incostituito dalla basette stesse, che vengono forate in

corrispondenza dei perni prima dello sviluppo.

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Sviluppando con le tecniche descritte un’impronta rilevatacorrettamente, si ottiene un modello che è la riproduzione dellasituazione orale del paziente.

Tuttavia, si dovrà effettuare sulla riproduzione del monconeancora alcuni interventi che garantiranno alla protesi lanecessaria precisione, fisiologica ed estetica.

Si andranno così ad eseguire la bisellatura ed infine la rifinituradel bordo di chiusura.

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La bisellatura consiste nell’asportare, con molta attenzione, tutta la parte sottostante del moncone fino al limite della preparazione eseguita dal professionista, che generalmente è a chamfer o a lama di coltello.lama di coltello.

È una fase di lavoro che va eseguita allo stereo microscopio con frese diamantate per effettuare al meglio le chiusure delle corone.

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Per concludere, è fondamentale ottenere una buona impronta che riproduca fedelmente tutte le forme, che abbia tutti i dettagli, per qualsiasi modello.Può servire sia per modelli studio che modelli master.

Questo è il presupposto necessario al fine di ottenere un buon lavoro perché se non si è precisi nell’effettuare le varie fasi di lavorazione, si andrà incontro ad un insuccesso.

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FINEFINEFINEFINE