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PROGETTO C “ANALISI E MONITORAGGIO DELLE DINAMICHE DEL COMPARTO ARTIGIANOSINTESI Gruppo di lavoro: CSIL - Centre for Industrial Studies: Responsabile scientifico: Prof. D. Checchi – Università degli studi di Milano Massimiliano Bratti - Università degli studi di Milano Sara Colautti - CSIL Valeria Terzi - CSIL Prof. Carlo Dell’Aringa – Università Cattolica di Milano

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Page 1: PROGETTO C ANALISI E MONITORAGGIO DELLE DINAMICHE DEL COMPARTO ARTIGIANO SINTESI Gruppo di lavoro: CSIL - Centre for Industrial Studies: Responsabile scientifico:

PROGETTO C“ANALISI E MONITORAGGIO DELLE DINAMICHE DEL

COMPARTO ARTIGIANO”SINTESI

Gruppo di lavoro:CSIL - Centre for Industrial Studies:

Responsabile scientifico: Prof. D. Checchi – Università degli studi di MilanoMassimiliano Bratti - Università degli studi di MilanoSara Colautti - CSILValeria Terzi - CSIL

Prof. Carlo Dell’Aringa – Università Cattolica di Milano

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PRESENTAZIONE progetto C

CSILCSIL (con la direzione scientifica del Prof. (con la direzione scientifica del Prof. ChecchChecchi) e il Prof. i) e il Prof.

Dell’AringaDell’Aringa, hanno fornito assistenza ad , hanno fornito assistenza ad E.L.B.A.E.L.B.A. per per progettare un progettare un

osservatorioosservatorio utile a svolgere un’analisi di scenario delle dinamiche utile a svolgere un’analisi di scenario delle dinamiche

del comparto artigiano in Lombardia . del comparto artigiano in Lombardia .

Le attività si sono articolate in tre fasi:Le attività si sono articolate in tre fasi:

L’ attività del gruppo di lavoro si è sviluppata nella definizione degli L’ attività del gruppo di lavoro si è sviluppata nella definizione degli ambiti ambiti

didi indagineindagine e degli e degli indicatoriindicatori per lo sviluppo di un efficace strumento per lo sviluppo di un efficace strumento

di rilevazione e monitoraggio del comparto artigiano. di rilevazione e monitoraggio del comparto artigiano.

Page 3: PROGETTO C ANALISI E MONITORAGGIO DELLE DINAMICHE DEL COMPARTO ARTIGIANO SINTESI Gruppo di lavoro: CSIL - Centre for Industrial Studies: Responsabile scientifico:

Individuati gli indicatori più appropriati del Individuati gli indicatori più appropriati del compartocomparto e i settori artigiani e i settori artigiani

da monitorare.da monitorare.

RicognizioneRicognizione dell’informazione disponibile (o acquisibile) e carenze dell’informazione disponibile (o acquisibile) e carenze

informative da sopperire per ottenere dati idonei a delineare uno informative da sopperire per ottenere dati idonei a delineare uno

scenario esaustivo, identificando soluzioni possibili e praticabili per scenario esaustivo, identificando soluzioni possibili e praticabili per

reperire le informazioni mancanti.reperire le informazioni mancanti.

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Progettazione e realizzazione dell’osservatorioProgettazione e realizzazione dell’osservatorio

Individuati Individuati e raccolti e raccolti dati congiunturali e strutturalidati congiunturali e strutturali del comparto per gli del comparto per gli anni più recentianni più recenti, per integrare quelli già disponibili in Dell’Aringa (2007, , per integrare quelli già disponibili in Dell’Aringa (2007, Studio di fattibilità per una banca dati sulla contrattazione collettiva Studio di fattibilità per una banca dati sulla contrattazione collettiva territoriale dell’artigianatoterritoriale dell’artigianato, Unioncamere). , Unioncamere).

I dati sono stati raccolti con la I dati sono stati raccolti con la massima disaggregazionemassima disaggregazione possibile sia a possibile sia a livello territoriale che settoriale. livello territoriale che settoriale.

Il Il data setdata set non è limitato al solo comparto artigianale del settore ma non è limitato al solo comparto artigianale del settore ma anche al settore nel suo complesso per poter avere dei anche al settore nel suo complesso per poter avere dei benchmarkbenchmark

Si è verificato se sotto il profilo settoriale, le dinamiche dell’artigianato si Si è verificato se sotto il profilo settoriale, le dinamiche dell’artigianato si discostino significativamente da quelle generali del sistema discostino significativamente da quelle generali del sistema imprenditoriale locale/nazionale.imprenditoriale locale/nazionale.

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Progettazione e realizzazione dell’osservatorioProgettazione e realizzazione dell’osservatorio

I I dati raccolti sono confluiti in un database in formato elettronico e ciascun dataset è corredato da una nota metodologica con indicazioni relative alla sua costruzione, utile sia per l’aggiornamento che per l’utilizzo del database.

Nella nota metodologica sono stati evidenziati chiaramente i pregi e le limitazioni delle diverse fonti informative e degli indicatori utilizzati.

Ciascuna fonte mette a disposizione diverse variabili e tra queste sono stati identificati gli indicatori più appropriati per realizzare un’analisi della dinamica del comparto e i settori artigiani da monitorare.

Nel corso del lavoro sono stati raccolti anche altri indicatori che non stati inclusi nell’analisi riportata nel testo ma che comunque forniscono informazioni aggiuntive che in un prossimo futuro potrebbero essere utilizzate.

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Le principali fonti utilizzate sono le seguentiLe principali fonti utilizzate sono le seguenti::

Per imprese e occupazionePer imprese e occupazione:Infocamere - Unioncamere, Movimprese.Unioncamere – Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior.

Per Provvidenze:Per Provvidenze:Elba – database provvidenze erogateElba – database provvidenze erogate

Per dati congiunturali su produzione e utilizzo impiantiPer dati congiunturali su produzione e utilizzo impianti:Unioncamere e Unioncamere Lombardia – Indagine congiunturale

nazionale e regionale

Per valore aggiuntoPer valore aggiunto:Istituto Tagliacarne – elaborazione ad hoc

Per prezzi e retribuzioniPer prezzi e retribuzioni:Istat – Rilevazione indice dei prezzi al consumo.Elaborazioni REF su dati Istat sulle retribuzioni.

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Analisi del comparto artigiano

Le informazioni raccolte sono state utilizzate per dare un esempio del tipo di analisi che è possibile fare con i dati raccolti nell’osservatorio. E’ stato delineato un quadro della dinamica del “comparto” in una prospettiva sia temporale che comparata (rispetto a quelle complessive di settore/regione).

L’analisi della dinamica ha riguardato sia il margine estensivo, ovvero la creazione di nuove imprese (o attività) che il margine intensivo, vale a dire andamento dell’occupazione, dato che entrambi sono rilevanti per valutare lo stato di salute del comparto.

Il documento fornisce un’analisi dell’artigianato in Lombardia negli ultimi 7 anni con il massimo livello di approfondimento per settore/territorio con i dati a disposizione e una particolare attenzione ai problemi del comparto.

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La 1° sezione fotografa l’artigianato in Lombardia nel suo

complesso (totale economia, manifattura e servizi) e i settori

contrattuali (alimentare, tessile, abbigliamento e calzature, legno,

chimico e metalmeccanico) e vengono riportati anche come

benchmark i valori a livello nazionale e del settore nel suo

complesso (artigiano e non artigiano).

Nella 2° sezione tale analisi è poi riproposta per ciascuna delle

province

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DATA BASE OSSERVATORIO

Le linee guida adottate durante la raccolta dati e la costruzione delle relative basi di dati, per consentire l’analisi ed il monitoraggio delle dinamiche dell’artigianato in Lombardia sono :

Orizzonte temporalePer garantire una visione d’insieme dei fenomeni che interessano l’artigianato in Lombardia sono stati presi in esame, su base annuale, i dati relativi al periodo 2001-2007.Al fine di poter affiancare all’analisi congiunturale anche una prospettiva storica si è integrato questo intervallo di tempo con i dati censuari relativi al decennio 1991-2001.

Tipologia di impresell focus del lavoro è rappresentato dalle imprese artigiane. Al fine di ottenere un parametro di confronto sono stati raccolti, a parità di periodo e di settore, anche i dati relativi alla totalità delle imprese e alle imprese industriali.

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Disaggregazione territoriale

L’ analisi si focalizza su cinque settori di attività:L’ analisi si focalizza su cinque settori di attività:

alimentare; tessile, abbigliamento e calzature (TAC); legno;chimico; metalmeccanico.

che corrispondono ad attività economiche con proprio contratto collettivo. Ai cinque settori sono stati affiancati il manifatturiero e i servizi nel suo complesso.Il settore dei servizi del comparto artigiano non è stato preso in considerazione a seguito di una riflessione fatta con Elba per la complessità e la varietà delle attività incluse in questo segmento (decisione assunta con Elba ).

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Disaggregazione territoriale

I dati sono stati raccolti, ove possibile, su base provinciale e non I dati sono stati raccolti, ove possibile, su base provinciale e non comunale perché questa è la maggiore disaggregazione territoriale.comunale perché questa è la maggiore disaggregazione territoriale. L’universo considerato è quello delle undici province lombarde (Prov.cia L’universo considerato è quello delle undici province lombarde (Prov.cia di Monza e Brianza operativa dal 2009).di Monza e Brianza operativa dal 2009).

BenchmarkBenchmark

Per uno strumento di benchmark territoriale, sono stati raccolti, quando Per uno strumento di benchmark territoriale, sono stati raccolti, quando possibile, i dati aggregati sia per il complesso del comparto artigiano dello possibile, i dati aggregati sia per il complesso del comparto artigiano dello stesso settore a livello nazionale sia per il complesso del settore (artigiano stesso settore a livello nazionale sia per il complesso del settore (artigiano e non) a livello regionale e nazionale.e non) a livello regionale e nazionale.

EsempioEsempio : il settore alimentare di Brescia è stato messo a confronto sia : il settore alimentare di Brescia è stato messo a confronto sia con il settore alimentare lombardo che con il settore alimentare non con il settore alimentare lombardo che con il settore alimentare non artigiano della provincia di Brescia e della Lombardia.artigiano della provincia di Brescia e della Lombardia.

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Progetto C – Osservatorio sul comparto artigiano 12

ESEMPIO DI BENCHMARKING

Tavola 56 – Brescia. Occupati dipendenti nel comparto artigiano e non artigiano del settore alimentare. Anni 2001-2004, (2001=100)

Settore Alimentare 2001 2002 2003 2004

Comparto artigiano Brescia 100,00 108,27 116,53 105,34

Comparto artigiano Lombardia 100,00 106,46 112,92 110,45

Comparto non artigiano Brescia 100,00 98,56 97,11 94,04

Comparto non artigiano Lombardia 100,00 97,68 95,36 92,27

Fonte: Unioncamere – Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior.

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Sviluppo dell’osservatorio sul comparto artigiano

Oltre alle informazioni statistiche già inserite nella base dati, ve ne sono Oltre alle informazioni statistiche già inserite nella base dati, ve ne sono

altre che potrebbero essere utili per completare o arricchire il quadro delle altre che potrebbero essere utili per completare o arricchire il quadro delle

dinamiche del comparto artigiano. Alcuni di questi dati sono già disponibili dinamiche del comparto artigiano. Alcuni di questi dati sono già disponibili

e non sono stati considerati per non appesantire il database; altri non sono e non sono stati considerati per non appesantire il database; altri non sono

stati inclusi perché dovevano essere richiesti e prodotti ad hoc con tempi di stati inclusi perché dovevano essere richiesti e prodotti ad hoc con tempi di

elaborazione lunghi.elaborazione lunghi.

Archivio Statistico delle Imprese Attive (Asia) – Istat. Archivio Statistico delle Imprese Attive (Asia) – Istat.

Asia Asia individua l’insieme delle imprese ed i relativi caratteri statistici individua l’insieme delle imprese ed i relativi caratteri statistici

integrando informazioni desumibili sia da fonti amministrative, gestite da integrando informazioni desumibili sia da fonti amministrative, gestite da

enti pubblici o da società private, sia da fonti statistiche.enti pubblici o da società private, sia da fonti statistiche.

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Agenzia entrateAgenzia entrate

Informazioni dei dati desunti ,in forma anonima,dalla dichiarazione dei Informazioni dei dati desunti ,in forma anonima,dalla dichiarazione dei

redditi relative al volume d’affari delle imprese artigiane .redditi relative al volume d’affari delle imprese artigiane .

In passato questo ente ha già stipulato convenzioni con istituti di ricerca, In passato questo ente ha già stipulato convenzioni con istituti di ricerca,

pubblici e privati.pubblici e privati.

INPSINPS

La banca dati Inps è fonte dei dati sui movimenti occupazionali. Si è già La banca dati Inps è fonte dei dati sui movimenti occupazionali. Si è già

mossa la Regione Lombardiamossa la Regione Lombardia

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ANALISI DEL COMPARTO ARTIGIANO

Le informazioni raccolte sono state utilizzate per fornire un esempio del Le informazioni raccolte sono state utilizzate per fornire un esempio del tipo di analisi che è possibile fare con i dati raccolti nell’osservatorio.tipo di analisi che è possibile fare con i dati raccolti nell’osservatorio.

- L’analisi è stata suddivisa in due sezioni: - L’analisi è stata suddivisa in due sezioni:

LOMBARDIALOMBARDIAImprese, occupazione e provvidenze , produzione, utilizzo degli Imprese, occupazione e provvidenze , produzione, utilizzo degli impianti, valore aggiunto , prezzi e retribuzioni impianti, valore aggiunto , prezzi e retribuzioni PROVINCEImprese, occupazione e provvidenze, produzione, utilizzo degli impianti All’ interno di ciascuna sezione viene presentato prima il commento ai dati dell’osservatorio e successivamente le tabelle e i grafici.

Si riportano alcuni stralci a titolo di esempio:Si riportano alcuni stralci a titolo di esempio:

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LOMBARDIA

COMMENTO DEI DATI

1. IMPRESE, OCCUPAZIONE E PROVVIDENZE

1.1 Manifatturiero, servizi e totale economia

Il numero delle imprese artigiane attive lombarde è diminuito in questi

ultimi sette anni (dati sul movimento delle imprese iscritte CCIAA).

La riduzione è stata continua nel tempo:

è stata di oltre sei punti percentuali per l’intera economia,

quattro punti percentuali nei servizi

quasi otto punti percentuali nel settore manifatturiero.

Questo fenomeno non è limitato alla regione lombarda.

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In Italia si è registrata, in misura leggermente inferiore, una

riduzione del numero di imprese artigiane (Tavola 1).

Si è leggermente ridimensionata la quota di imprese artigiane

lombarde sul totale delle imprese artigiane italiane.

Una quota che continua comunque ad essere elevata : più del 18 %

a livello di intera economia, con una quota di quasi il 20% per il

complesso dei settori dei servizi.

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PROVVIDENZE

PREMESSA

Elba eroga somme concesse a titolo di provvidenze che di fatto svolgono

anche il ruolo di “ammortizzatori sociali”.

La loro consistenza rivela il grado di difficoltà che i livelli occupazionali

attraversano nei vari anni.

Gli indicatori scelti per l’ analisi congiunturale sono due:

- il numero di dipendenti coinvolti in pratiche provvidenziali rapportati al

numero totale di dipendenti delle imprese iscritte ad Elba e

- il totale delle somme erogate pro capite (cioè per ogni lavoratore

liquidato).

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Due indicatori che ci danno una misura della dimensione degli

interventi e della loro evoluzione nel corso del tempo.

Nel corso di questi quattro anni è rimasto costante l’ammontare di

risorse erogate (in media per dipendente per sostegno al reddito

crisi):all’incirca 700 euro all’anno.

Sono diminuiti in questi ultimi due anni, i lavoratori coinvolti rispetto al

numero di potenziali lavoratori beneficiari.

Da oltre il 5 % degli anni 2004 e 2005 si è passato al 2,4 % nel 2006

e all’1,5 % nel 2007.

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PRODUZIONE E UTILIZZO DEGLI IMPIANTI.

Settore Alimentare.

La caduta dell’attività produttiva è stata particolarmente grave per La caduta dell’attività produttiva è stata particolarmente grave per questoquesto settore. settore.

Così come è stata accentuata la Così come è stata accentuata la caduta del tasso di utilizzo deglicaduta del tasso di utilizzo degli impianti impianti (Tavola 21). (Tavola 21).

Si tratta di cadute che, fra l’altro, non trovano riscontro nei dati tutto Si tratta di cadute che, fra l’altro, non trovano riscontro nei dati tutto sommato positivi commentati in precedenza e relativi al numero di sommato positivi commentati in precedenza e relativi al numero di imprese e ai livelli occupazionali.imprese e ai livelli occupazionali.

Page 21: PROGETTO C ANALISI E MONITORAGGIO DELLE DINAMICHE DEL COMPARTO ARTIGIANO SINTESI Gruppo di lavoro: CSIL - Centre for Industrial Studies: Responsabile scientifico:

L’indagine congiunturale riporta evidentemente la situazione delle L’indagine congiunturale riporta evidentemente la situazione delle

imprese esistenti e non riesce a cogliere probabilmente il imprese esistenti e non riesce a cogliere probabilmente il

fenomeno del turnover delle aziende.fenomeno del turnover delle aziende.

Le aziende esistenti hanno certamente sofferto molto in questi Le aziende esistenti hanno certamente sofferto molto in questi

anni eanni e hanno visto ridotta di molto la loro attivitàhanno visto ridotta di molto la loro attività..

Nel complesso invece il settore si è mostrato dinamico, con un Nel complesso invece il settore si è mostrato dinamico, con un

ricambio continuo che ha permesso un aumento sia del numero ricambio continuo che ha permesso un aumento sia del numero

delle imprese che dei livelli occupazionali.delle imprese che dei livelli occupazionali.

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VALORE AGGIUNTO

3.1 Manufatturiero e settori

I dati sul valore aggiunto e sul valore aggiunto per addetto (produttività del I dati sul valore aggiunto e sul valore aggiunto per addetto (produttività del lavoro) sono disponibili solo fino al 2003 (2000 = 100).lavoro) sono disponibili solo fino al 2003 (2000 = 100). Sono stati elaborati dall’Istituto Tagliacarne e non sono stati aggiornati( lo Sono stati elaborati dall’Istituto Tagliacarne e non sono stati aggiornati( lo potranno essere in futuro se l’Istituto verrà incaricato a questo scopo).potranno essere in futuro se l’Istituto verrà incaricato a questo scopo). In ogni caso, come è stato precisato, i dati non potranno mai essere In ogni caso, come è stato precisato, i dati non potranno mai essere disponibili con una sufficiente tempestività.disponibili con una sufficiente tempestività.

Page 23: PROGETTO C ANALISI E MONITORAGGIO DELLE DINAMICHE DEL COMPARTO ARTIGIANO SINTESI Gruppo di lavoro: CSIL - Centre for Industrial Studies: Responsabile scientifico:

Infatti l’Istituto Tagliacarne utilizza i dati sul valore aggiunto dell’Istat Infatti l’Istituto Tagliacarne utilizza i dati sul valore aggiunto dell’Istat

che sono resi disponibili con un certo ritardo al quale vanno aggiunti i che sono resi disponibili con un certo ritardo al quale vanno aggiunti i

tempi per le relative elaborazioni (si è deciso comunque di pubblicare tempi per le relative elaborazioni (si è deciso comunque di pubblicare

i dati, anche se datati, per dare una idea del loro possibile uso).i dati, anche se datati, per dare una idea del loro possibile uso).

La La loro utilitàloro utilità, infatti, , infatti, non si limita all’analisi della congiunturanon si limita all’analisi della congiuntura, ,

ma anche a quella di una ma anche a quella di una analisi, di tipo strutturaleanalisi, di tipo strutturale, , dei dei

differenziali didifferenziali di produttivitàproduttività che caratterizzano, nei vari settori che caratterizzano, nei vari settori

produttivi, il comparto dell’artigianato rispetto a quello delle altre produttivi, il comparto dell’artigianato rispetto a quello delle altre

aziende , non artigiane, dell’apparato produttivo.aziende , non artigiane, dell’apparato produttivo.

Page 24: PROGETTO C ANALISI E MONITORAGGIO DELLE DINAMICHE DEL COMPARTO ARTIGIANO SINTESI Gruppo di lavoro: CSIL - Centre for Industrial Studies: Responsabile scientifico:

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PREZZI

Nel periodo (2001–2007) l’inflazione regionale è stata più contenuta di quella media nazionale.

In ciascuno degli anni considerati il tasso di aumento dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è stato inferiore in regione rispetto alla media del Paese: la differenza è compresa tra uno e tre decimali di punto.

Cumulando le differenze di questi sette anni si ottiene circa un punto e mezzo di minor inflazione in Lombardia.

Se si tiene presente che il dato medio nazionale include anche il dato della Lombardia, se ne deduce che la differenza fra la Lombardia e la media delle altre regioni è stata senz’altro superiore al punto e mezzo percentuale

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SALARI

I dati indicano: l’artigianato lombardo paga retribuzioni più elevate della media nazionale.

Questa differenza varia da settore a settore. Nella media dell’industria la differenza è dell’8,4 %, e si tratta di una differenza calcolata sui dati del 2004.

Simile alla media industriale è la differenza riscontrata nel settore alimentare, nel legno e metalmeccanico. Nei settori TAC è decisamente più bassa (+4,5% ), così come nel chimico (+ 5,3 %)

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Progetto C – Osservatorio sul comparto artigiano 26

B. TAVOLE E GRAFICI

Tavola 1 – Lombardia. Imprese attive. Anni 2001-2007, (2001=100)

Manifatturiero 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Comparto artigiano Lombardia 100,00 98,53 97,33 95,70 93,96 92,86 92,07

Comparto Artigiano Italia 100,00 100,07 99,49 98,59 97,65 96,76 95,68

Comparto non artigiano Lombardia 100,00 100,58 100,18 99,98 99,78 99,54 96,02

Comparto non artigiano Italia 100,00 101,17 102,24 102,04 102,54 102,60 101,14

Fonte: Infocamere- Unioncamere, Movimprese.

Tavola 2 bis – Occupati dipendenti nel comparto artigiano e nel comparto non artigiano. Anni 2001-2004, Rapporti percentuali

Manifatturiero 2001 2002 2003 2004

Artig. Lombardia/ Artig. Italia 20,66% 20,42% 20,18% 19,97%

Non artig. Lombardia/ Non artig. Italia 26,67% 26,60% 26,52% 26,62%

Artig. Lombardia/ Totale Lombardia 5,48% 5,55% 5,62% 5,56%

Fonte: Unioncamere – Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior.

Page 27: PROGETTO C ANALISI E MONITORAGGIO DELLE DINAMICHE DEL COMPARTO ARTIGIANO SINTESI Gruppo di lavoro: CSIL - Centre for Industrial Studies: Responsabile scientifico:

Progetto C – Osservatorio sul comparto artigiano 27

Provvidenze e Congiuntura

Grafico 7 – Lombardia. Provvidenze, Dipendenti coinvolti in pratiche previdenziali sul totale dei dipendenti ELBA nel settore manifatturiero. Anni 2004-2007

Fonte: Elba, Database Provvidenze.

5,80%

5,23%

2,41%

1,50%

0%

2%

4%

6%

2004 2005 2006 2007

Page 28: PROGETTO C ANALISI E MONITORAGGIO DELLE DINAMICHE DEL COMPARTO ARTIGIANO SINTESI Gruppo di lavoro: CSIL - Centre for Industrial Studies: Responsabile scientifico:

Progetto C – Osservatorio sul comparto artigiano 28

Produzione

Grafico 25 – Media annua della variazione del volume fisico della produzione, comparto artigiano e non artigiano. Settore alimentare. Anni 2003-2007*, Rapporti percentuali

Nota: * al I I I trim 07 Fonte: Unioncamere e Unioncamere Lombardia.

-4

-3

-2

-1

0

1

2

3

2003 2004 2005 2006 2007

Artigianato Lombardia Artigianato Italia Non artigianato Lombardia

Page 29: PROGETTO C ANALISI E MONITORAGGIO DELLE DINAMICHE DEL COMPARTO ARTIGIANO SINTESI Gruppo di lavoro: CSIL - Centre for Industrial Studies: Responsabile scientifico:

Progetto C – Osservatorio sul comparto artigiano 29

Valore Aggiunto

Tavola 30 – Lombardia, Valore aggiunto e valore aggiunto per addetto (produttività) a pezzi costanti nel comparto artigiano del settore metalmeccanico. Anni 2000-2003, (2000=100) Settore Metalmeccanico 2000 2001 2002 2003

Valore aggiunto Lombardia 100,0 103,0 106,2 106,2

Produttività Lombardia 100,0 99,4 96,9 95,5

Valore aggiunto Italia 100,0 101,8 103,2 101,6

Produttività Italia 100,0 100,0 97,5 95,9

Fonte: Istituto Tagliacarne.

Page 30: PROGETTO C ANALISI E MONITORAGGIO DELLE DINAMICHE DEL COMPARTO ARTIGIANO SINTESI Gruppo di lavoro: CSIL - Centre for Industrial Studies: Responsabile scientifico:

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PROVINCE: BRESCIA

COMMENTO AI DATIIMPRESE, OCCUPAZIONE E PROVVIDENZE

1.1 Manifatturiero, servizi e totale economia

L’artigianato della provincia di Brescia mostra una evoluzione che è nettamente migliore di quella che, in media, hanno sperimentato le altre province.

Dalla tavola 52 risulta, considerando la dinamica del numero di imprese attive ed i livelli occupazionali, che l’artigianato bresciano abbia mostrato una performance nettamente migliore.

Tutta l’economia bresciana, artigiana e non, si è comportata meglio della media regionale.

Il numero di imprese artigiane è rimasto sostanzialmente costante, mentre nella regione è diminuito.

Nel comparto non artigiano si osserva la stessa differenza: a livello lombardo la crescita del numero di aziende è stato di circa il 20,% mentre nella provincia di Brescia l’aumento è andato oltre il stato del 33%

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OCCUPAZIONE

Lo stesso discorso si può fare per l’occupazione. Lo stesso discorso si può fare per l’occupazione.

Nei primi anni del decennioNei primi anni del decennio, l’occupazione artigiana a , l’occupazione artigiana a BresciaBrescia è è aumentata del 5,61 %aumentata del 5,61 % a fronte di un aumento corrispondente in a fronte di un aumento corrispondente in regione di solo il 2,86% .regione di solo il 2,86% .

ll comparto ll comparto non artigianonon artigiano ha segnato un aumento del ha segnato un aumento del 5,565,56 %% in in provincia a fronte di un aumento di solo lprovincia a fronte di un aumento di solo l’1,91 %’1,91 % nella media regionale. nella media regionale. La La provincia di Bresciaprovincia di Brescia si conferma come si conferma come provincia solidaprovincia solida, che ha , che ha risentito meno della crisi di questi anni e questo risentito meno della crisi di questi anni e questo anche grazie al anche grazie al contributo delle imprese artigiane.contributo delle imprese artigiane.

Anche Anche l’andamento delle Provvidenzel’andamento delle Provvidenze ( (Tavola 54Tavola 54) mostra come la ) mostra come la ripresa della attività produttiva di questi ultimi anni abbia fatto diminuire ripresa della attività produttiva di questi ultimi anni abbia fatto diminuire molto il riscorso a queste forme di integrazione del reddito dei molto il riscorso a queste forme di integrazione del reddito dei lavoratori delle imprese in difficoltàlavoratori delle imprese in difficoltà

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.

Approfondimento dei settori manifatturieriTessile, abbigliamento, calzature (TAC).

Nel TAC il destino delle imprese artigiane della provincia segue quello delle imprese artigiane in regione:la caduta del numero di imprese è verticale oltre il 20 % in sette anni.

Il comparto artigiano del TAC , va persino peggio di quello non artigiano.

L’occupazione in quattro anni scende di quasi 15 punti percentuali (Tavola 58) e la crisi dei livelli occupazionali coinvolge allo stesso modo anche il comparto non artigiano.

L’occupazione artigiana riduce il proprio peso sull’occupazione complessiva del settore in provincia (Tavola 58 bis)…..

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PRODUZIONE E UTILIZZO DEGLI IMPIANTI.

………… Le imprese artigiane manifestano una certa ripresa della attività produttiva in questi due ultimi anni ( 2006 e 2007- Tavola 65) ma si tratta di una ripresa decisamente meno robusta di quella manifestata dalle aziende non artigiane dello stesso settore manifatturiero della provincia.

In queste ultime aziende, la ripresa avviene ad una velocità che è almeno doppia.

Abbastanza buono, invece, il grado di utilizzo degli impianti delle aziende artigiane, che si colloca abbondantemente oltre il 70 % ed è anche in crescita (Tavola 66)………..

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TAVOLE E GRAFICI

Tavola 54 – Brescia. Provvidenze*. Dipendenti coinvolti in pratiche provvidenziali sul totale dei dipendenti ELBA nel settore manifatturiero. Anni 2004-2007

Totale Manifatturiero 2004 2005 2006 2007

Numero dipendenti coinvolti in pratiche provvidenziali/ Totale

dipendenti delle imprese iscritte ad ELBA 6,31% 6,17% 1,90% 2,08%

Totale erogato / Numero dipendenti liquidati 672,97 730,98 768,56 659,49

*Provvidenze: Disoccupazione, Contratti di solidarietà e Crisi congiunturali

Fonte: Elba, Database Provvidenze.

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TAVOLE E GRAFICI

Grafico 60 – Brescia. Imprese attive nel settore alimentare. Anni 2001-2007, (2001=100)

Fonte: Infocamere- Unioncamere, Movimprese.

90

110

130

150

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Comparto artigiano Brescia Comparto Artigiano Lombardia

Comparto non artigiano Brescia Comparto non artigiano Lombardia

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MONOGRAFIE

1. ANALISI DEL COMPARTO ARTIGIANO ATTRAVERSO I CENSIMENTI DELL’INDUSTRIA 1991-1996-2001

2. UN’ANALISI DEL DATABASE ELBA SULLE PROVVIDENZE

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ANALISI DEL COMPARTO ARTIGIANO ATTRAVERSO I CENSIMENTI DELL’INDUSTRIA 1991-1996-2001

I dati mostrano che l’artigianato in Lombardia presenta una

dinamica dissimile dal resto della struttura produttiva.

A fronte di una crescita occupazionale complessiva nel decennio di

circa 30mila addetti, l’artigianato segnala una perdita di ammontare

equivalente. Il settore sembra quindi rispondere con maggior elasticità

alle fluttuazioni cicliche, senza essere capace di trarre spinta da periodi

espansivi (quali il quinquennio 1996-2001).

L’ economia lombarda sembra ribadire un modello di crescita

occupazionale che “premia” la piccola dimensione aziendale, mentre i

dati non permettono di trarre conclusioni analoghe per il comparto

artigiano.

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L’analisi cartografica ha permesso di individuare alcune regioni a maggior

vocazione settoriale per l’artigianato, ma questo non sembra aver prodotto

circostanze sufficientemente favorevoli alla crescita. Il dubbio che una

parte delle imprese artigiane si sia trasformata in imprese industriali nel

corso del decennio, mentre più implausibile sembra essere la

trasformazione in senso opposto. Il comparto artigiano che ci troveremmo

ad analizzare sarebbe costituito da un campione distorto di imprese meno

dinamiche, che potrebbe render conto della (non)dinamica registrata.

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UN’ ANALISI DEL DATABASE ELBA SULLE PROVVIDENZE

In questo capitolo è presentato un quadro dell’andamento congiunturale

delle imprese artigiane lombarde così come emerge dal database ELBA

sulle provvidenze.

Il database è disponibile solo relativamente al periodo 2004-2007; un

lasso di tempo troppo breve per desumere alcunché sulle tendenze

strutturali dell’impresa artigiana in Lombardia, sufficiente tuttavia a

descriverne gli andamenti di breve termine.

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ll capitolo è strutturato come segue:

Il paragrafo 2 descrive brevemente le tipologie di provvidenze erogate da ELBA. Nel (3) si discutono alcuni caveat metodologici e quali informazioni di natura congiunturale è possibile trarre dal database ELBA sulle provvidenze.

ll (4) analizza l’andamento delle provvidenze legate ad un andamento economico negativo utilizzando analisi prevalentemente grafiche, il (5) introduce un primo tentativo di analisi econometrica, di tipo esclusivamente descrittivo. Il paragrafo (6)conclude.