progetto definitivo− delibera giunta regionale toscana 21 ottobre 2013, n 857 definizione dei...
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G.E.A.L. S.p.A. - GESTIONE ESERCIZIO ACQUEDOTTI LUCCHESI - Viale Luporini, 1348 Lucca
ELABORATO:
OGGETTO:
DATA:
COMUNE DI LUCCA
PROGETTO DEFINITIVO
PROGETTISTI
Ing. Giovanni Simonelli
COLLABORATORI TECNICI
Ing. Simone Franchini
Ing. Alessandro Moscatelli
OTTOBRE 2016
Collegamento della frazione di Nozzano e di altre frazioni al
depuratore di Pontetetto
SCALA:
Reti e Impianti
Ing. Carmine MiulliImpianti Elettrici
Studio Omega Progetti
Geom. Andrea PatriarchiOpere Architettoniche
Arch. Domenico GramazioArch. Massimo Giaconi
Ing. Giuseppe LorenzoOpere Strutturali
Dott. Antonella GrazziniValutazioni ambientali
Dott. Alessandra Sani
Ing. Matteo BettiValutazioni acustiche
Ing. Filippo Ciolli
Studio Ass. ArchaIndagini Archeologiche
GEOLOGIA
Geol. Nicola Cempini
Geol. Alessandro Agnelli
ESPROPRI
Geom. Andrea PatriarchiP.I. Davide Moretti
Geom. Alessandro BettariniRilievi topografici
Geom. Marco MenichiniDisegni
DIRETTORE TECNICO
Ing. Mario Chiarugi
Geol. Carlo Ferri
Valutazione previsionale di impatto
acusticoR.15
VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO
Legge 26.10.1995, n° 447
Legge Regione Toscana 1/12/1998, n° 89
D.G.R.T. 857/2013
Comune di Lucca Provincie di Lucca
COLLEGAMENTO DELLA FRAZIONE DI NOZZANO E DI ALTRE FRAZIONI AL
DEPURATORE DI PONTETETTO
Committente:
Geal S.p.A.
Tecnico incaricato:
Dott. Ing. Matteo Betti Albo Tecnici Competenti Acustica Ambientale -
Provincia di Firenze n.177
Ingegnerie Toscane s.r.l.
Data: 21/07/2016
Rev. 1.0
Valutazione di impatto acustico
Collettore Fognario Nozzano - Pontetetto Pag. 2 di 52
Sommario 1 PREMESSA ............................................................................................................................... 3
2 NORMATIVA E DEFINIZIONI .................................................................................................... 5
2.1 Normativa nazionale e regionale di riferimento .............................................................. 5
2.2 Norme tecniche .............................................................................................................. 6
2.3 Definizioni ...................................................................................................................... 6
2.4 Metodologia della valutazione previsionale .................................................................... 9
3 VALUTAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO IN FASE DI ESERCIZIO ................................... 14
3.1 Sorgenti di rumore ....................................................................................................... 14
3.2 Stazione di sollevamento “Cateratte” ........................................................................... 16
3.3 Stazione di sollevamento “SOLL. 01” ........................................................................... 22
3.4 Stazione di sollevamento “SOLL. 02” ........................................................................... 28
3.5 Stazione di sollevamento “SOLL. 03” ........................................................................... 34
3.6 Stazione di sollevamento “SOLL. 04” ........................................................................... 39
4 VALUTAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO IN FASE DI CANTIERE .................................... 45
4.1 Lavorazioni che possono dare luogo ad emissioni significative .................................... 45
4.2 Stima dei livelli di emissione ........................................................................................ 46
4.3 Previsione di impatto acustico ...................................................................................... 48
5 CONCLUSIONI ........................................................................................................................ 51
6 DICHIARAZIONE DEL RISPETTO DEI LIMITI ........................................................................ 52
Valutazione di impatto acustico
Collettore Fognario Nozzano - Pontetetto Pag. 3 di 52
1 PREMESSA
La presente valutazione previsionale di impatto acustico ha per oggetto del nuovo condotto
fognario a servizio di alcune frazioni del Comune di Lucca da Nozzano al depuratore di Pontetetto.
Il progetto si inserisce nell’ambito della sistemazione della rete fognaria della zona
dell’Oltreserchio del Comune di Lucca, comprendente nel suo complesso le località di Carignano,
Maggiano, Farneta, San Macario in Piano, Ponte San Pietro, Santa Maria a colle, Arliano, Nozzano
S. Pietro, Nozzano Castello, Castiglioncello, Balbano, Montuolo, Cerasomma, Gattaiola.
L'area di intervento si colloca nell’estrema zona occidentale e meridionale della pianura di Lucca
in prossimità della strettoia della valle del Serchio in corrispondenza di Nozzano, alle pendici
settentrionali del complesso montuoso dei Monti Pisani, ed è compresa nel bacino idrografico del
Fiume Serchio.
Figura 1-1 - Inquadramento dell'area di intervento
L'intervento in progetto ha lo scopo di collegare di alcune frazioni del Comune di Lucca alla
stazione di sollevamento esistente denominata "SANTESCHI" che a sua volta conferisce i reflui al
depuratore PONTETETTO, dotato di capacità residua per trattare i reflui provenienti dall’Oltreserchio.
Per il raggiungimento di tale obiettivo dovranno essere realizzate sostanzialmente:
• una condotta di fognatura in pressione;
• 4 nuove stazioni di sollevamento che lavorano in serie.
Valutazione di impatto acustico
Collettore Fognario Nozzano - Pontetetto Pag. 4 di 52
Il collettore principale in pressione, sarà esteso per circa 9.5Km di cui:
• i primi 7900m realizzati in PeAD PE 100 PFA16;
• ed i successivi 1600m in GHISA DN400.
Nello sviluppo del tracciato del collettore principale saranno realizzate le seguenti opere:
• ponte tubo dalla stazione di sollevamento esistente denominata "LE CATERATTE" fino
all'area golenale del Fiume Serchio;
• Attraversamento del fiume Serchio mediante staffaggio della condotta al ponte
dell'autostrada;
• Sormonto dell'argine del canale Ozzeri;
• Attraversamento del canale Ozzeri mediante staffaggio della condotta al ponte;
• Attraversamento del canale Ozzeri mediante realizzazione di un ponte tubo;
• attraversamento del canale PISCILLA mediante la realizzazione di una passerella
pedonale ad uso esclusivo GEAL.
Le stazioni di sollevamento di nuova realizzazione sono le seguenti:
1. SOLL_01;
2. SOLL_02;
3. SOLL_03;
4. SOLL_04.
La stazione di sollevamento esistente denominata "LE CATERATTE", dalla quale partirà la
condotta premente in progetto, sarà oggetto di adeguamento in termini di equipaggiamento elettrico,
elettromeccanico e di piping.
I 4 nuovi impianti di sollevamento fognario di cui in precedenza saranno ubicati in posizioni strategiche
nell'ottica di una gestione globale dell'intero sistema. Tali stazioni infatti saranno utilizzate quali punti di
raccolta di piccoli bacini di fognatura nera limitrofi alle centrali stesse.
Oltre ai suddetti interventi principali saranno realizzati altri interventi minori. In particolare, in località
ALLA CONTE saranno realizzati:
• due rami di fognatura a gravità:
• tratto TR_G1: PVC φ400;
• tratto TR_G2: PVC φ250;
• una stazione di sollevamento prefabbricata in vetroresina;
• un tratto di fognatura in pressione in PeAD DN90;
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A Meati occorrerà:
• realizzare un tratto di fognatura in pressione per il collegamento della centralina di
sollevamento in progetto SOLL_02 alla stazione di sollevamento esistente denominata
"PEDONE";
• dismettere la centralina di sollevamento esistente denominata "OSTERIA MEATI";
• collegare la centralina esistente dismessa denominata "OSTERIA MEATI" alla centralina in
progetto SOLL_02 attraverso una condotta a gravità.
Per ogni ulteriore dettaglio sul quadro di riferimento progettuale si rimanda alla documentazione di
progetto.
2 NORMATIVA E DEFINIZIONI
2.1 Normativa nazionale e regionale di riferimento
La normativa di riferimento è la seguente:
− Legge 26 ottobre 1995, n° 447 Legge quadro sull'inquinamento acustico
− Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14.11.1997 Determinazione dei valori limite
delle sorgenti sonore
− Decreto Ministeriale 16 marzo 1998 Tecniche di rilevamento e di misurazione
dell'inquinamento acustico.
− Legge Regione Toscana 1 dicembre 1998, n° 89 Norme in materia di inquinamento acustico
− Delibera Giunta Regionale Toscana 21 Ottobre 2013, n° 857 Definizione dei criteri per la
redazione della documentazione di impatto acustico e della relazione previsionale di clima
acustico ai sensi dell'art. 12, comma 2 e 3 della Legge Regionale n. 89/98.
− Decreto del Presidente della Giunta Regionale Toscana 8 gennaio 2014, n. 2/R Regolamento
regionale di attuazione ai sensi dell’articolo 2, comma 1, della legge regionale 1 dicembre
1998, n. 89 (Norme in materia di inquinamento acustico).
− Decreto legislativo 04.09.2002, n. 262 - Attuazione della direttiva 2000/14/CE concernente
l'emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare
all'aperto.
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2.2 Norme tecniche
− UNI 11143:2005 – Metodo per la stima dell’impatto e del clima acustico per tipologia di
sorgenti
− UNI 9884:1997 - Caratterizzazione acustica del territorio mediante la descrizione del rumore
ambientale
− UNI EN 12354 - Valutazioni delle prestazioni acustiche di edifici a partire dalle prestazioni di
prodotti
− UNI 8297:2006 - Determinazione dei livelli di potenza sonora di insediamenti industriali
multisorgente per la valutazione dei livelli di pressione sonora immessi nell'ambiente
circostante
− UNI ISO 9613:2006 – Attenuazione sonora nella propagazione all’aperto
− UNI 10855:1999 – Misura e valutazione del contributo di singole sorgenti
− UNI 11175:2005 - Guida alle norme serie UNI EN 12354 per la previsione delle prestazioni
acustiche degli edifici. Applicazione alla tipologia costruttiva nazionale
2.3 Definizioni
In conformità al D.M. 16.3.98 ed alle norma tecniche di riferimento si adottano le seguenti
definizioni:
tempo a lungo termine,(TL): Il tempo a lungo termine (TL), è stabilito in relazione agli scopi che
si prefigge l'indagine acustica, e rappresenta il tempo a cui riferire la caratterizzazione del territorio
dal punto di vista della rumorosità ambientale. La lunghezza di questo intervallo di tempo è correlata
alle variazioni dei fattori che influenzano tale rumorosità nel lungo periodo. Il valore di TL può essere
un anno, alcuni mesi o riguardare solo alcuni periodi, come per esempio, il periodo estivo per le zone
di villeggiatura, o escluderne altri, come per esempio i giorni festivi o di mercato e fiere.
tempo di riferimento,(TR): All'interno del TL si individua il tempo di riferimento, di norma stabilito
dalle autorità che si colloca nell'arco delle 24 h. Esso rappresenta l'intervallo di tempo all'interno del
quale si determina la rumorosità ambientale ed al quale vanno riferiti i dati rilevati. È scelto, in
relazione agli scopi che si prefigge l'indagine, tenendo conto delle attività, abitudini ed esigenze
umane, e delle variazioni nel funzionamento delle sorgenti di rumore. Si può definire, per esempio,
un tempo di riferimento per l'intero periodo diurno ed uno per quello notturno. La durata della giornata
è articolata in due tempi di riferimento: quello diurno compreso tra le h 6,00 e le h 22,00 e quello
notturno compreso tra le h 22,00 e le h 6,00.
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tempo di osservazione,(TO): All'interno del tempo di riferimento si individuano uno o più tempi di
osservazione, (TO) in ciascuno dei quali il livello del rumore presenta omogenee caratteristiche di
variabilità. L'insieme dei tempi di osservazione costituisce il tempo di riferimento.
tempo di misurazione,(TM): All'interno di ciascun tempo di osservazione si individua un tempo di
misurazione di durata pari o minore del tempo di osservazione in funzione delle caratteristiche di
variabilità del rumore ed in modo tale che il valore di LAeq,TM sia statisticamente rappresentativo di
LAeq,TO
livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata A nel tempo di misurazione,
(LAeq,TM): Il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata A nel tempo di
misurazione è definito dalla relazione
dB (A) dove:
pA(t) è il valore istantaneo della pressione sonora ponderata A, in pascal;
p0 è il valore di riferimento della pressione sonora pari a 20 µPa;
TM è il tempo di misurazione, in secondi.
livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata A nel tempo di osservazione,(LAeq,TO): Il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata A nel tempo di
osservazione è definito dalla relazione
dB (A)
dove:
pA(t) è il valore istantaneo della pressione sonora ponderata A, in pascal;
p0 è il valore di riferimento della pressione sonora pari a 20 µPa;
TO è il tempo di osservazione, in secondi.
livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata A nel tempo di riferimento,
(LAeq,TR): Il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata A nel tempo di riferimento è
definito dalla relazione
dB (A)
dove:
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pA(t) è il valore istantaneo della pressione sonora ponderata A, in pascal;
p0 è il valore di riferimento della pressione sonora pari a 20 µPa;
TR è il tempo di riferimento, in secondi.
livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata A relativo al tempo a lungo termine, (LAeq,TL): Il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata A relativo al tempo a
lungo termine ed a uno specifico tempo di riferimento è ottenuto dalla media dei valori dei livelli
(LAeq,TR)i, secondo la relazione seguente:
dB (A)
dove:
N è il numero di campioni di LAeq,TR utilizzati per il calcolo di LAeq,TL.
livello sonoro di un singolo evento LAE, (SEL): è dato dalla formula:
dove t2 - t1 è un intervallo di tempo sufficientemente lungo da comprendere l'evento;
t0 è la durata di riferimento (l s).
livello di rumore ambientale (LA): è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato
"A", prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti in un dato luogo durante un determinato tempo. Il
rumore ambientale è costituito dall'insieme del rumore residuo e da quello prodotto dalle specifiche
sorgenti disturbanti, con l'esclusione degli eventi sonori singolarmente identificabili di natura
eccezionale rispetto al valore ambientale della zona. E' il livello che si confronta con i limiti massimi di
esposizione:
1) nel caso dei limiti differenziali, è riferito a TM;
2) nel caso di limiti assoluti è riferito a TR.
livello di rumore residuo (LR): è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato "A",
che si rileva quando si esclude la specifica sorgente disturbante. Deve essere misurato con le
identiche modalità impiegate per la misura del rumore ambientale e non deve contenere eventi
sonori atipici.
livello differenziale di rumore (LD): differenza tra il livello di rumore ambientale. (LA) e quello di
rumore residuo (LR):
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LD = (LA - LR )
Livello di rumore della sorgente specifica (Ls): livello di pressione sonora equivalente
ponderato A dovuto alla sorgente specifica di rumore che si manifesta in un determinato luogo e
durante un determinato tempo
livello di emissione: è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato "A", dovuto
alla sorgente specifica. E' il livello che si confronta con i limiti di emissione.
fattore correttivo (Ki): è la correzione in db(A) introdotta per tener conto della presenza di rumori
con componenti impulsive, tonali o di bassa frequenza il cui valore è di seguito indicato:
- per la presenza di componenti impulsive KI = 3 dB
- per la presenza di componenti tonali KT = 3 dB
- per la presenza di componenti in bassa frequenza KB = 3 dB.
I fattori di correzione non si applicano alle infrastrutture dei trasporti.
presenza di rumore a tempo parziale: esclusivamente durante il tempo di riferimento relativo al
periodo diurno, si prende in considerazione la presenza di rumore a tempo parziale, nel caso di
persistenza del rumore stesso per un tempo totale non superiore ad un'ora. Qualora il tempo parziale
sia compreso in 1 h il valore del rumore ambientale, misurato in Leq(A) deve essere diminuito di 3
dB(A); qualora sia inferiore a 15 minuti il Leq(A) deve essere diminuito di 5 dB(A).
livello di rumore corretto (LC): è definito dalla relazione:
LC = LA + KI + KT + KB
2.4 Metodologia della valutazione previsionale
La simulazione dell’impatto acustico in fase di cantiere ed in fase di esercizio è stata condotta con
il supporto del software SOUNDPLAN E2.0 che implementa la metodologia di calcolo proposta dallo
standard internazionale ISO 9613:1996 Attenuation of sound during propagation outdoors – Part 2
General method of calculation.
Tale metodo consente di valutare la pressione sonora generata da una sorgente di potenza
sonora (Lw) nota in base all’attenuazione che si produce tra essa ed il punto di ricezione in base ai
seguenti fattori:
− Divergenza geometrica
− Direttività
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− Assorbimento atmosferico
− Effetto suolo
− Riflessioni
− Barriere
La pressione sonora sarà quindi, in accordo con la norma ISO 9613, data dalla seguente formula:
𝐿𝐿𝑝𝑝 = 𝐿𝐿𝑤𝑤 + 𝐷𝐷𝑐𝑐 − 𝐴𝐴𝑡𝑡
Dove:
Lp: Contributo della sorgente alla pressione sonora presso il recettore
Lw: potenza sonora della sorgente
Dc: Correzione per la direttività della sorgente (per sorgenti omnidirezionali Dc=0)
At: Attenuazione complessiva tra la sorgente ed il recettore data dalla somma dei contributi di
attenuazione di cui sopra
I pertinenti livelli dei livelli di emissione, sono quindi calcolati tramite il software SOUNDPLAN per
ciascun punto situato su di una griglia di 10mX10m all’interno di un area compresa entro i 300 m
dall’impianto. Occorre ricordare che i valori ottenuti sono sempre riferiti alla condizioni in cui il
recettore si trovi sottovento alle sorgenti (secondo la norma ISO 9613-2:1996) quando la direzione
del vento è compresa in un angolo di ± 45° dalla congiungente tra la sorgente prevalente ed il
recettore.
2.4.1 Attenuazione per divergenza geometrica
Data la distanza d tra sorgente e ricettore si ha che l’attenuazione per divergenza geometrica è
ricavabile come segue:
Adiv= �20log �d d0� �+11� , con d0 =1 m
2.4.2 Attenuazione per assorbimento atmosferico
L’attenuazione dovuta all’assorbimento atmosferico ad una distanza d è calcolabile con la formula
seguente:
Aatm=αd/1000
dove il parametro α dipende da temperatura, umidità e frequenza della banda considerata.(si veda
tab. 2 ISO 9613:1996).
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Salvo diversa indicazione tutti i calcoli che seguono sono condotti con riferimento alle seguenti
condizioni: temperatura 10 °C, umidità 70%, pressione atmosferica 1.013,25 mbar.
2.4.3 Attenuazione per effetto suolo
Si applica il metodo generale di calcolo previsto dalla ISO 9613 – 2 par. 7.3.1. al quale si rimanda
per ogni ulteriore approfondimento.
Coerentemente con quanto suggerito dalla norma il parametro G che caratterizza la porosità del
terreno è stato posto pari a 1 per tutta l’area di indagine in quanto per lo più si tratta di aree boschive,
agricole o comunque con coperture a verde.
2.4.4 Attenuazione per presenza di barriere
L’attenuazione Abar dovuta alla presenza di schermature lungo il tragitto sorgente-ricettore e
stimato mediante la formula:
Abar=10log[3+(C2/λ)C3zKw]
dove:
C2=20 se si include l’effetto di riflessione sul terreno
λ: lunghezza d’onda del suono
C3=1 per singola diffrazione
z: differenza di lunghezza del percorso diffratto da quello diretto
Kw: Fattore per correttivo per effetti meteorologici
2.4.5 Attenuazione per presenza di vegetazione
L’attenuazione per presenza di vegetazione è calcolata in conformità all’allegato A.1 della ISO
9613-2:1996.
2.4.6 Riflessioni
Il contributo delle riflessioni del suono è calcolato mediante il metodo delle sorgenti immagine la
cui potenza è calcolata secondo le equazioni ed i parametri di cui al par. 7.5 della norma ISO
9613:1996.
Nel modello si considerano solo le riflessioni del primo ordine.
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2.4.7 Correzione meteoclimatica
Il parametro di correzione meteo climatica Cmet consente di tener conto nella previsione dei livelli
di pressione sonora medi di lungo periodo delle diverse condizioni meteo climatiche statisticamente
ricorrenti nel periodo considerato. Secondo ISO 9613-2:1996 il parametro di correzione meteo
climatica è calcolato come segue:
Cmet = C0 �1 −10(hs − hr)
d�
Dove:
C0 è un fattore espresso in dB che dipende dalle condizioni locali del vento e dal
gradiente di temperatura.
hs è l’altezza della sorgente
hr è l’altezza della recettore
d è la distanza sul piano orizzontale tra la sorgente e il recettore
Nella presente valutazione, in assenza di dati sito specifici sulla classi di stabilità atmosferica, il
parametro C0 è cautelativamente posto uguale a 0 dB
2.4.8 Trasmissione di rumore interno agli edifici verso l’esterno
La stima dei della trasmissione di rumore interno agli edifici verso l’esterno è stata condotta
secondo il procedimento proposto dalla norma UNI 12354-4:2003 “Valutazioni delle prestazioni
acustiche di edifici a partire dalle prestazioni di prodotti - Trasmissione del rumore interno all’esterno”
Si calcola quindi il valore delle potenza sonora da attribuire a ciascuna sorgente di facciata (ogni
facciata sarà cioè vista nel modello come una sorgente puntiforme da un recettore la cui distanza
dalla sorgente sia largamente superiore delle dimensioni della sorgente stessa) la cui potenza
sonora è calcolata come segue:
LwA = LpA + Cd -R' + 10 lg S/S0
dove:
LpA è il livello di pressione sonora nell'ambiente interno, in prossimità della facciata (dBA), tale
valore, è assunto qui pari a 60 dB (valore misurato su sorgente analoga in campo libero) + 9 dB (per
effetto delle riflessioni di 1° ordine sulle superfici interne del fabbricato) = 69 dBA
R'As è il potere fonoisolante apparente dell'elemento di facciata in considerazione in dBA,
corretto con il termine di adattamento allo spettro C (alta frequenza)
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Cd è il termine di diffusività per il campo sonoro interno a livello del segmento (elemento di
facciata). Come suggerito nella norma tecnica di riferimento si assume Cd = -6 dB (ambiente piccolo
con superficie interna riflettente)
S è la superficie dell'elemento di facciata (m);
S0 è la superficie di riferimento (1 m2).
Il potere fonoisolante apparente sul segmento è dato dalla formula che segue:
dove :
Il livello di pressione sonora all’esterno del fabbricato di fronte ad una facciata è ricavabile
secondo UNI 12354-4 APP.E da:
dove:
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3 VALUTAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO IN FASE DI ESERCIZIO
L’intervento in progetto prevede la realizzazione di n° 4 nuove stazioni di sollevamento dei reflui
ed il rifacimento delle opere elettro-meccaniche di una stazione di sollevamento esistente
(denominata “Cateratte”). Il progetto prevede inoltre la posa in opera di nuovi tratti interrati di
fognatura sia in pressione che a gravità per i quali risulta evidente l’assenza di qualsivoglia impatto
acustico.
Saranno pertanto considerate nella presente valutazione quali potenziali sorgenti di rumore in fase
di esercizio del nuovo impianto le 5 stazioni di sollevamento.
3.1 Sorgenti di rumore
Ciascuna delle 5 stazioni di sollevamento sarà costituita da una vasca di accumulo in c.a. interrata
all’interno della quale saranno posate n° 3 pompe sommerse di cui fino a 2 potranno risultare in
marcia ed 1 di riserva. Superiormente le vasche di accumulo saranno chiuse da coperchi in lamiera
striata zincata a caldo rinforzati.
La potenza nominale delle pompe installate varia per ciascuna stazione di sollevamento in
relazione alle portate affluenti ed alla prevalenza di progetto. Nella tabella che segue sono riportate
le potenze di progetto per ciascuna stazione di sollevamento:
Stazione di sollevamento Potenza nominale
Cateratte 1 x 11 kW + 2 x 16 kW
Soll. 01 3 x 11 kW
Soll. 02 3 x 9 kW
Soll. 03 3 x 9 kW
Soll. 04 3 x 14 kW
L’avviamento ed il regime di funzionamento delle pompe sarà comandato automaticamente in
base al livello dei liquami raggiunto nella vasca di accumulo. Ai fini della presente valutazione si
considera sempre il caso peggiore, ovvero il funzionamento H24 di 2 pompe nelle condizioni di
massima potenza
.
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Figura 3-1 - Sezione tipica stazione di sollevamento
Ciascuna stazione di sollevamento verrà a costituire una sorgente di estensione e posizione
corrispondente ai chiusini posti sulla vasca di accumulo. Non essendo disponibili nel caso in esame
dati prestazionali da un punto di vista acustico forniti dai costruttori delle pompe si utilizzano dati
rilevati dagli scriventi tecnici presso impianti analoghi per tipologia, dimensione e potenza installata.
La potenza sonora associata alle stazioni di sollevamento ai fini della presente valutazione è
pertanto stimata assumendo il più elevato tra i valori di pressione sonora rilevati presso le sorgenti
analoghe e convertito in un dato di potenza sonora tramite la seguente formula che descrive la
potenza sonora di una sorgente su un piano acusticamente riflettente: 𝐿𝐿𝑤𝑤 = 𝐿𝐿𝑃𝑃 + 20 log10 𝑑𝑑 + 8 dove
d è la distanza tra sorgente e punto di misura
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Nella tabella che segue si riportano i livelli di pressione sonora tipicamente rilevabili presso questi
impianti ed il corrispondente livello di potenza sonora che sarà utilizzato nel modello previsionale:
Numero e potenza
delle pompe in funzione
Livello di emissione
minimo a 3 m (dBA)
Livello di emissione
massimo a 3 m (dBA)
Livello di potenza
sonora della sorgente
assunto nella
presente valutazione
(dBA)
2 X 9 kW 49,0 54,5 72,0
2 x 11 kW 50,0 55,0 72,5
2 x 16 kW 50,5 56,0 73,5
3.2 Stazione di sollevamento “Cateratte”
3.2.1 Inquadramento
La stazione di sollevamento denominata “Cateratte” è ubicata a margine della strada provinciale
n° 30 nei pressi della Loc. Boddone e dell’argine destro del Fiume Serchio.
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Figura 3-2 - Ubicazione della stazione di sollevamento "Cateratte"
Valutazione di impatto acustico
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Figura 3-3 - Vista aerea centrale "Cateratte"
3.2.2 Recettori
In prossimità dell’area di intervento è ubicato un solo edificio adibito alla permanenza di persone
(è una abitazione) identificabile come recettore. L’ubicazione del recettore (identificato con la sigla
R1) è indicata nella fig. 3.3.. La distanza minima del recettore R1 dalla sorgente è di circa 50 m.
3.2.3 Classificazione acustica
L’area su cui si trovano l’impianto ed il recettore R1 risulta classificata in base al Piano Comunale
di Classificazione Acustica di Lucca come classe III – aree di tipo misto.
Stazione di sollevamento
Recettore R1
Valutazione di impatto acustico
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Figura 3-4 - Estratto di mappa del PCCA di Lucca
In base alla classificazione acustica dell’area i limiti vigenti di emissione di immissione sono:
CLASSE 3 – Aree di tipo misto Diurno Notturno
Valori limite assoluti di immissione dB(A) 60 50
Valori limite di emissione dB(A) 55 45
Tabella 3-1 - Limiti vigenti in funzione della classificazione acustica
Stazione di sollevamento
Recettore R1
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Collettore Fognario Nozzano - Pontetetto Pag. 20 di 52
Inoltre trattandosi di aree con classificazione diversa dalla VI classe, trova applicazione il criterio
di immissione differenziale di cui all’art. 2 comma 3 lett. B Legge 26 ottobre 1995 n° 447, stabiliti
come segue:
Diurno (06-22) Notturno (22-06)
Valore limite di immissione differenziale (dB) 5 3
Tabella 3-2 - Limiti differenziali di immissione
I sudetti limiti non trovano applicazione, in quanto ogni effetto del rumore è da ritenersi
trascurabile (art. 4 c. 2 D.P.C.M. 14/11/1997):
a) se il rumore misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 dB(A) durante il periodo diurno e
40 dB(A) durante il periodo notturno;
b) se il livello del rumore ambientale misurato a finestre chiuse sia inferiore a 35 dB(A)
durante il periodo diurno e 25 dB(A) durante il periodo notturno.
3.2.4 Valore di emissione
Il valore di emissione rappresenta il valore specifico di sorgente che si confronta con i limiti stabiliti
dal D.P.C.M. 14.11.97, tabella B. Cautelativamente si considera sempre il caso peggiore ovvero
quello in cui tutte le sorgenti sono attive 24H/24.
Richiamato l’art. 2 comma 3 del DPCM 14/11/97 secondo cui “I rilevamenti e le verifiche [del
valore limite di emissione – n.d.a.] sono effettuati in corrispondenza degli spazi utilizzati da persone e
comunità” si ritiene che i livelli di emissione siano da valutare in prossimità degli spazi esterni dei
recettori in quanto le aree più vicine all’impianto non risultano destinate alla permanenza o all’utilizzo
prolungato da parte di persone trattandosi di aree agricole e /o strade di transito.
Nella figura seguente si riporta l’andamento dei livelli di emissione mediante curve isofoniche
calcolate alla quota di + 2 m sul p.c. tramite il modello. L’andamento delle curve isofoniche
rappresentato si riferisce al funzionamento degli impianti di sollevamento sopra descritti e
funzionanti, durante l’intero periodo di riferimento diurno o notturno, nella configurazione di massima
emissione (ovvero con entrambe le pompe della stazione di sollevamento attive).
Valutazione di impatto acustico
Collettore Fognario Nozzano - Pontetetto Pag. 21 di 52
Figura 3-5 - Andamento livello di emissione con stazioni di sollevamento in funzione
Nella tabella seguente sono riportati i livelli di emissione stimati al recettore attraverso il modello:
Livello di emissione diurno Livello di emissione notturno
Valore calcolato* Valore limite Valore calcolato* Valore limite
R1 29,5 55 29,5 45
Livello di emissione stimato in prossimità del recettore comprendente il contributo di 3 dB dovuto
alla riflessione sulla facciata
I valori limite di emissione risultano pertanto ampiamente rispettati.
.
3.2.5 Valori di immissione
Il rispetto dei valori limite di immissione è assicurato nel caso in esame in quanto i livelli di
emissione stimati presso i recettori risultano inferiori di oltre 10 dB rispetto ai suddetti limiti che si
ricorda sono pari a 60 dB in orario diurno e 50 dB in orario notturno. Il contributo emissivo
Valutazione di impatto acustico
Collettore Fognario Nozzano - Pontetetto Pag. 22 di 52
dell’impianto in progetto risulta pertanto ininfluente nel livello di rumore ambientale che si stabilisce al
recettore in rapporto ai valori limite richiamati.
3.2.6 Valore di immissione differenziale
Il valore limite differenziale di immissione e stabilito in 5 dB per il periodo diurno e in 3 dB per il
periodo notturno (art. 4 D.P.C.M. 14/11/1997). Il valore limite è riferito all’interno degli ambienti
abitativi.
Nel caso in esame si osserva che il rispetto del valore limite differenziale è assicurato a
prescindere dall’effettivo livello minimo di rumore residuo che si può stabilire in orario notturno.
Infatti si potranno verificare due casi:
Con livello di rumore residuo inferiore a 39,5 dBA, il livello di rumore ambientale presso il
recettore risulterà inferiore a 40 dB e pertanto il valore limite differenziale non è applicabile.
Con livello di rumore residuo superiore a 39,5 dBA il livello differenziale di immissione
risulterà inferiore a 0,5 dBA e ampiamente entro il limite di 3 dB fissato in orario notturno.
3.3 Stazione di sollevamento “SOLL. 01”
3.3.1 Inquadramento
La stazione di sollevamento denominata “SOLL. 01” è ubicata a margine della strada statale n° 12
nei pressi della Loc. Fornacette.
Valutazione di impatto acustico
Collettore Fognario Nozzano - Pontetetto Pag. 23 di 52
Figura 3-6 - Ubicazione della stazione di sollevamento "Soll. 01"
Figura 3-7 - Vista aerea "Soll. 01"
Stazione di sollevamento
Recettore R2
Recettore R1
Valutazione di impatto acustico
Collettore Fognario Nozzano - Pontetetto Pag. 24 di 52
3.3.2 Recettori
In prossimità dell’area di intervento sono ubicato alcuni edifici residenziali facenti parte della
frazione “Fornacette”. Ai fini della presente valutazione si considerano come recettori i due edifici più
vicini e situati in direzioni contrapposte. L’ubicazione dei recettori (identificati con le sigle R2 e R3) è
indicata nella fig. 3.7. La distanza minima sia del recettore R2 che del recettore R3 dalla sorgente è
di circa 30 m.
3.3.3 Classificazione acustica
L’area su cui si trovano l’impianto ed il recettore R3 risulta classificata in base al Piano Comunale
di Classificazione Acustica di Lucca come classe IV – aree di intensa attività umana, mentre il
recettore R2 è in classe III – aree di tipo misto
Figura 3-8 - Estratto di mappa del PCCA di Lucca
In base alla classificazione acustica dell’area i limiti vigenti di emissione di immissione sono:
Stazione di sollevamento
Recettore R2 Recettore R3
Valutazione di impatto acustico
Collettore Fognario Nozzano - Pontetetto Pag. 25 di 52
CLASSE 3 – Aree di tipo misto Diurno Notturno
Valori limite assoluti di immissione dB(A) 60 50
Valori limite di emissione dB(A) 55 45
CLASSE 4 – Aree di intensa attività umana Diurno Notturno
Valori limite assoluti di immissione dB(A) 65 55
Valori limite di emissione dB(A) 60 50
Tabella 3-3 - Limiti vigenti in funzione della classificazione acustica
Inoltre trattandosi di aree con classificazione diversa dalla VI classe, trova applicazione il criterio
di immissione differenziale di cui all’art. 2 comma 3 lett. B Legge 26 ottobre 1995 n° 447, stabiliti
come segue:
Diurno (06-22) Notturno (22-06)
Valore limite di immissione differenziale (dB) 5 3
Tabella 3-4 - Limiti differenziali di immissione
I sudetti limiti non trovano applicazione, in quanto ogni effetto del rumore è da ritenersi
trascurabile (art. 4 c. 2 D.P.C.M. 14/11/1997):
a) se il rumore misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 dB(A) durante il periodo diurno e
40 dB(A) durante il periodo notturno;
b) se il livello del rumore ambientale misurato a finestre chiuse sia inferiore a 35 dB(A)
durante il periodo diurno e 25 dB(A) durante il periodo notturno.
3.3.4 Valore di emissione
Il valore di emissione rappresenta il valore specifico di sorgente che si confronta con i limiti stabiliti
dal D.P.C.M. 14.11.97, tabella B. Cautelativamente si considera sempre il caso peggiore ovvero
quello in cui tutte le sorgenti sono attive 24H/24.
Richiamato l’art. 2 comma 3 del DPCM 14/11/97 secondo cui “I rilevamenti e le verifiche [del
valore limite di emissione – n.d.a.] sono effettuati in corrispondenza degli spazi utilizzati da persone e
Valutazione di impatto acustico
Collettore Fognario Nozzano - Pontetetto Pag. 26 di 52
comunità” si ritiene che i livelli di emissione siano da valutare in prossimità degli spazi esterni dei
recettori in quanto le aree più vicine all’impianto non risultano destinate alla permanenza o all’utilizzo
prolungato da parte di persone trattandosi di aree agricole e /o strade di transito.
Nella figura seguente si riporta l’andamento dei livelli di emissione mediante curve isofoniche
calcolate alla quota di + 2 m sul p.c. tramite il modello. L’andamento delle curve isofoniche
rappresentato si riferisce al funzionamento degli impianti di sollevamento sopra descritti e
funzionanti, durante l’intero periodo di riferimento diurno o notturno, nella configurazione di massima
emissione (ovvero con entrambe le pompe della stazione di sollevamento attive).
Figura 3-9 - Andamento livello di emissione con stazione di sollevamento in funzione
Nella tabella seguente sono riportati i livelli di emissione stimati al recettore attraverso il modello:
Valutazione di impatto acustico
Collettore Fognario Nozzano - Pontetetto Pag. 27 di 52
Livello di emissione diurno Livello di emissione notturno
Valore calcolato* Valore limite Valore calcolato* Valore limite
R2 35,0 55 35,0 45
R3 36,5 60 36,5 50
Livello di emissione stimato in prossimità del recettore comprendente il contributo di 3 dB dovuto
alla riflessione sulla facciata
I valori limite di emissione risultano pertanto ampiamente rispettati.
.
3.3.5 Valori di immissione
Il rispetto dei valori limite di immissione è assicurato nel caso in esame in quanto i livelli di
emissione stimati presso i recettori risultano inferiori di oltre 10 dB rispetto ai suddetti limiti che si
ricorda sono pari a 60 dB in orario diurno e 50 dB in orario notturno per il recettore R2 (in III classe) e
65/55 dBA per il recettore R3 (in IV classe). Il contributo emissivo dell’impianto in progetto risulta
pertanto ininfluente nel livello di rumore ambientale che si stabilisce al recettore in rapporto ai valori
limite richiamati.
3.3.6 Valore di immissione differenziale
Il valore limite differenziale di immissione e stabilito in 5 dB per il periodo diurno e in 3 dB per il
periodo notturno (art. 4 D.P.C.M. 14/11/1997). Il valore limite è riferito all’interno degli ambienti
abitativi.
Nel caso in esame si osserva che il rispetto del valore limite differenziale è assicurato a
prescindere dall’effettivo livello minimo di rumore residuo che si può stabilire in orario notturno.
Infatti si potranno verificare due casi:
Con livello di rumore residuo inferiore a 37,0 dBA, il livello di rumore ambientale presso i
recettori risulterà inferiore a 40 dB e pertanto il valore limite differenziale non è applicabile.
Con livello di rumore residuo superiore o uguale a 37,5 dBA il livello differenziale di
immissione risulterà inferiore a 2,5 dBA e quindi entro il limite di 3 dB fissato in orario
notturno.
Valutazione di impatto acustico
Collettore Fognario Nozzano - Pontetetto Pag. 28 di 52
3.4 Stazione di sollevamento “SOLL. 02”
3.4.1 Inquadramento
La stazione di sollevamento denominata “SOLL. 02” è ubicata in Loc. Meati nel piazzale del
parcheggio adiacente all’Osteria Meati
Figura 3-10 - Ubicazione della stazione di sollevamento "Soll. 02"
Valutazione di impatto acustico
Collettore Fognario Nozzano - Pontetetto Pag. 29 di 52
Figura 3-11 - Vista aerea "Soll. 02"
3.4.2 Recettori
In prossimità dell’area di intervento sono ubicato alcuni edifici sia residenziali che di altro genere.
Ai fini della presente valutazione si considera come recettore l’edificio più+ prossimo alla sorgente
ovvero quello che ospita l’Osteria Meati. L’ubicazione del recettore (identificato con la sigla R4) è
indicata nella fig. 3.11. La distanza minima del recettore R4 dalla sorgente è di circa 30 m.
3.4.3 Classificazione acustica
L’area su cui si trovano l’impianto ed il recettore R4 risulta classificata in base al Piano Comunale
di Classificazione Acustica di Lucca come classe III – aree di tipo misto
Stazione di sollevamento
Recettore R4
Valutazione di impatto acustico
Collettore Fognario Nozzano - Pontetetto Pag. 30 di 52
Figura 3-12 - Estratto di mappa del PCCA di Lucca
In base alla classificazione acustica dell’area i limiti vigenti di emissione di immissione sono:
Stazione di sollevamento
Recettore R4
Valutazione di impatto acustico
Collettore Fognario Nozzano - Pontetetto Pag. 31 di 52
CLASSE 3 – Aree di tipo misto Diurno Notturno
Valori limite assoluti di immissione dB(A) 60 50
Valori limite di emissione dB(A) 55 45
Tabella 3-5 - Limiti vigenti in funzione della classificazione acustica
Inoltre trattandosi di aree con classificazione diversa dalla VI classe, trova applicazione il criterio
di immissione differenziale di cui all’art. 2 comma 3 lett. B Legge 26 ottobre 1995 n° 447, stabiliti
come segue:
Diurno (06-22) Notturno (22-06)
Valore limite di immissione differenziale (dB) 5 3
Tabella 3-6 - Limiti differenziali di immissione
I sudetti limiti non trovano applicazione, in quanto ogni effetto del rumore è da ritenersi
trascurabile (art. 4 c. 2 D.P.C.M. 14/11/1997):
a) se il rumore misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 dB(A) durante il periodo diurno e
40 dB(A) durante il periodo notturno;
b) se il livello del rumore ambientale misurato a finestre chiuse sia inferiore a 35 dB(A)
durante il periodo diurno e 25 dB(A) durante il periodo notturno.
3.4.4 Valore di emissione
Il valore di emissione rappresenta il valore specifico di sorgente che si confronta con i limiti stabiliti
dal D.P.C.M. 14.11.97, tabella B. Cautelativamente si considera sempre il caso peggiore ovvero
quello in cui tutte le sorgenti sono attive 24H/24.
Richiamato l’art. 2 comma 3 del DPCM 14/11/97 secondo cui “I rilevamenti e le verifiche [del
valore limite di emissione – n.d.a.] sono effettuati in corrispondenza degli spazi utilizzati da persone e
comunità” si ritiene che i livelli di emissione siano da valutare in prossimità degli spazi esterni dei
recettori in quanto le aree più vicine all’impianto non risultano destinate alla permanenza o all’utilizzo
prolungato da parte di persone trattandosi di aree agricole e /o strade di transito.
Valutazione di impatto acustico
Collettore Fognario Nozzano - Pontetetto Pag. 32 di 52
Nella figura seguente si riporta l’andamento dei livelli di emissione mediante curve isofoniche
calcolate alla quota di + 2 m sul p.c. tramite il modello. L’andamento delle curve isofoniche
rappresentato si riferisce al funzionamento degli impianti di sollevamento sopra descritti e
funzionanti, durante l’intero periodo di riferimento diurno o notturno, nella configurazione di massima
emissione (ovvero con entrambe le pompe della stazione di sollevamento attive).
Figura 3-13 - Andamento livello di emissione con stazione di sollevamento in funzione
Nella tabella seguente sono riportati i livelli di emissione stimati al recettore attraverso il modello:
Valutazione di impatto acustico
Collettore Fognario Nozzano - Pontetetto Pag. 33 di 52
Livello di emissione diurno Livello di emissione notturno
Valore calcolato* Valore limite Valore calcolato* Valore limite
R4 32,5 55 32,5 45
Livello di emissione stimato in prossimità del recettore comprendente il contributo di 3 dB dovuto
alla riflessione sulla facciata
I valori limite di emissione risultano pertanto ampiamente rispettati.
.
3.4.5 Valori di immissione
Il rispetto dei valori limite di immissione è assicurato nel caso in esame in quanto i livelli di
emissione stimati presso i recettori risultano inferiori di oltre 10 dB rispetto ai suddetti limiti che si
ricorda sono pari a 60 dB in orario diurno e 50 dB in orario notturno per il recettore R4 (in III classe).
Il contributo emissivo dell’impianto in progetto risulta pertanto ininfluente nel livello di rumore
ambientale che si stabilisce al recettore in rapporto ai valori limite richiamati.
3.4.6 Valore di immissione differenziale
Il valore limite differenziale di immissione e stabilito in 5 dB per il periodo diurno e in 3 dB per il
periodo notturno (art. 4 D.P.C.M. 14/11/1997). Il valore limite è riferito all’interno degli ambienti
abitativi.
Nel caso in esame si osserva che il rispetto del valore limite differenziale è assicurato a
prescindere dall’effettivo livello minimo di rumore residuo che si può stabilire in orario notturno.
Infatti si potranno verificare due casi:
Con livello di rumore residuo inferiore a 39,0 dBA, il livello di rumore ambientale presso il
recettore risulterà inferiore a 40 dB e pertanto il valore limite differenziale non è applicabile.
Con livello di rumore residuo superiore a 39,0 dBA il livello differenziale di immissione
risulterà inferiore a 1,0 dBA e quindi ampiamente entro il limite di 3 dB fissato in orario
notturno.
Valutazione di impatto acustico
Collettore Fognario Nozzano - Pontetetto Pag. 34 di 52
3.5 Stazione di sollevamento “SOLL. 03”
3.5.1 Inquadramento
La stazione di sollevamento denominata “SOLL. 03” è ubicata in prossimità di Via del Ponte
Salissimo
Figura 3-14 - Ubicazione della stazione di sollevamento "Soll. 03"
Valutazione di impatto acustico
Collettore Fognario Nozzano - Pontetetto Pag. 35 di 52
Figura 3-15 - Vista aerea "Soll. 03"
3.5.2 Recettori
L’edificio più prossimo alla stazione di sollevamento è di seguito identificato con la sigla R5 e si
trova a circa 80 m dall’area dove sarà realizzata la stazione di sollevamento Soll. 03. L’ubicazione
del recettore (identificato con la sigla R5) è indicata nella fig. 3.15.
3.5.3 Classificazione acustica
L’area su cui si trovano l’impianto ed il recettore R5 risulta classificata in base al Piano Comunale
di Classificazione Acustica di Lucca come classe III – aree di tipo misto.
Stazione di sollevamento
Recettore R5
Valutazione di impatto acustico
Collettore Fognario Nozzano - Pontetetto Pag. 36 di 52
Figura 3-16 - Estratto di mappa del PCCA di Lucca
In base alla classificazione acustica dell’area i limiti vigenti di emissione di immissione sono:
CLASSE 3 – Aree di tipo misto Diurno Notturno
Valori limite assoluti di immissione dB(A) 60 50
Valori limite di emissione dB(A) 55 45
Tabella 3-7 - Limiti vigenti in funzione della classificazione acustica
Inoltre trattandosi di aree con classificazione diversa dalla VI classe, trova applicazione il criterio
di immissione differenziale di cui all’art. 2 comma 3 lett. B Legge 26 ottobre 1995 n° 447, stabiliti
come segue:
Stazione di sollevamento
Recettore R5
Valutazione di impatto acustico
Collettore Fognario Nozzano - Pontetetto Pag. 37 di 52
Diurno (06-22) Notturno (22-06)
Valore limite di immissione differenziale (dB) 5 3
Tabella 3-8 - Limiti differenziali di immissione
I sudetti limiti non trovano applicazione, in quanto ogni effetto del rumore è da ritenersi
trascurabile (art. 4 c. 2 D.P.C.M. 14/11/1997):
a) se il rumore misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 dB(A) durante il periodo diurno e
40 dB(A) durante il periodo notturno;
b) se il livello del rumore ambientale misurato a finestre chiuse sia inferiore a 35 dB(A)
durante il periodo diurno e 25 dB(A) durante il periodo notturno.
3.5.4 Valore di emissione
Il valore di emissione rappresenta il valore specifico di sorgente che si confronta con i limiti stabiliti
dal D.P.C.M. 14.11.97, tabella B. Cautelativamente si considera sempre il caso peggiore ovvero
quello in cui tutte le sorgenti sono attive 24H/24.
Richiamato l’art. 2 comma 3 del DPCM 14/11/97 secondo cui “I rilevamenti e le verifiche [del
valore limite di emissione – n.d.a.] sono effettuati in corrispondenza degli spazi utilizzati da persone e
comunità” si ritiene che i livelli di emissione siano da valutare in prossimità degli spazi esterni dei
recettori in quanto le aree più vicine all’impianto non risultano destinate alla permanenza o all’utilizzo
prolungato da parte di persone trattandosi di aree agricole e /o strade di transito.
Nella figura seguente si riporta l’andamento dei livelli di emissione mediante curve isofoniche
calcolate alla quota di + 2 m sul p.c. tramite il modello. L’andamento delle curve isofoniche
rappresentato si riferisce al funzionamento degli impianti di sollevamento sopra descritti e
funzionanti, durante l’intero periodo di riferimento diurno o notturno, nella configurazione di massima
emissione (ovvero con entrambe le pompe della stazione di sollevamento attive).
Valutazione di impatto acustico
Collettore Fognario Nozzano - Pontetetto Pag. 38 di 52
Figura 3-17 - Andamento livello di emissione con stazione di sollevamento in funzione
Nella tabella seguente sono riportati i livelli di emissione stimati al recettore attraverso il modello:
Livello di emissione diurno Livello di emissione notturno
Valore calcolato* Valore limite Valore calcolato* Valore limite
R5 27,0 55 27,0 45
Livello di emissione stimato in prossimità del recettore comprendente il contributo di 3 dB dovuto
alla riflessione sulla facciata
I valori limite di emissione risultano pertanto ampiamente rispettati.
.
Valutazione di impatto acustico
Collettore Fognario Nozzano - Pontetetto Pag. 39 di 52
3.5.5 Valori di immissione
Il rispetto dei valori limite di immissione è assicurato nel caso in esame in quanto i livelli di
emissione stimati presso i recettori risultano inferiori di oltre 10 dB rispetto ai suddetti limiti che si
ricorda sono pari a 60 dB in orario diurno e 50 dB in orario notturno per il recettore R5 (in III classe).
Il contributo emissivo dell’impianto in progetto risulta pertanto ininfluente nel livello di rumore
ambientale che si stabilisce al recettore in rapporto ai valori limite richiamati.
3.5.6 Valore di immissione differenziale
Il valore limite differenziale di immissione e stabilito in 5 dB per il periodo diurno e in 3 dB per il
periodo notturno (art. 4 D.P.C.M. 14/11/1997). Il valore limite è riferito all’interno degli ambienti
abitativi.
Nel caso in esame si osserva che il rispetto del valore limite differenziale è assicurato a
prescindere dall’effettivo livello minimo di rumore residuo che si può stabilire in orario notturno.
Infatti si potranno verificare due casi:
Con livello di rumore residuo inferiore a 39,5 dBA, il livello di rumore ambientale presso il
recettore risulterà inferiore a 40 dB e pertanto il valore limite differenziale non è applicabile.
Con livello di rumore residuo superiore a 39,5 dBA il livello differenziale di immissione
risulterà inferiore a 0,5 dBA e ampiamente entro il limite di 3 dB fissato in orario notturno.
3.6 Stazione di sollevamento “SOLL. 04”
3.6.1 Inquadramento
La stazione di sollevamento denominata “SOLL. 04” è ubicata in prossimità della Loc. Corte Il
Fero a margine di Via di Ronco.
Valutazione di impatto acustico
Collettore Fognario Nozzano - Pontetetto Pag. 40 di 52
Figura 3-18 - Ubicazione della stazione di sollevamento "Soll. 04"
Figura 3-19 - Vista aerea "Soll. 04"
Stazione di sollevamento
Recettore R6 Recettore R7
Valutazione di impatto acustico
Collettore Fognario Nozzano - Pontetetto Pag. 41 di 52
3.6.2 Recettori
I due edifici più prossimi all’area individuata per la realizzazione della stazione di sollevamento
Soll. 04 sono entrambi abitazioni e quindi classificabili come recettori. Il primo, individuato di seguito
con la sigla R6, è distante circa 40 m dalla sorgente. Il secondo, individuato di seguito con la sigla
R7, è distante circa 50 m dalla sorgente. L’ubicazione dei recettori è indicata nella fig. 3.19.
3.6.3 Classificazione acustica
L’area su cui si trovano l’impianto ed il recettore R5 risulta classificata in base al Piano Comunale
di Classificazione Acustica di Lucca come classe III – aree di tipo misto.
Figura 3-20 - Estratto di mappa del PCCA di Lucca
In base alla classificazione acustica dell’area i limiti vigenti di emissione di immissione sono:
Stazione di sollevamento
Recettore R6 Recettore R7
Valutazione di impatto acustico
Collettore Fognario Nozzano - Pontetetto Pag. 42 di 52
CLASSE 3 – Aree di tipo misto Diurno Notturno
Valori limite assoluti di immissione dB(A) 60 50
Valori limite di emissione dB(A) 55 45
Tabella 3-9 - Limiti vigenti in funzione della classificazione acustica
Inoltre trattandosi di aree con classificazione diversa dalla VI classe, trova applicazione il criterio
di immissione differenziale di cui all’art. 2 comma 3 lett. B Legge 26 ottobre 1995 n° 447, stabiliti
come segue:
Diurno (06-22) Notturno (22-06)
Valore limite di immissione differenziale (dB) 5 3
Tabella 3-10 - Limiti differenziali di immissione
I sudetti limiti non trovano applicazione, in quanto ogni effetto del rumore è da ritenersi
trascurabile (art. 4 c. 2 D.P.C.M. 14/11/1997):
a) se il rumore misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 dB(A) durante il periodo diurno e
40 dB(A) durante il periodo notturno;
b) se il livello del rumore ambientale misurato a finestre chiuse sia inferiore a 35 dB(A)
durante il periodo diurno e 25 dB(A) durante il periodo notturno.
3.6.4 Valore di emissione
Il valore di emissione rappresenta il valore specifico di sorgente che si confronta con i limiti stabiliti
dal D.P.C.M. 14.11.97, tabella B. Cautelativamente si considera sempre il caso peggiore ovvero
quello in cui tutte le sorgenti sono attive 24H/24.
Richiamato l’art. 2 comma 3 del DPCM 14/11/97 secondo cui “I rilevamenti e le verifiche [del
valore limite di emissione – n.d.a.] sono effettuati in corrispondenza degli spazi utilizzati da persone e
comunità” si ritiene che i livelli di emissione siano da valutare in prossimità degli spazi esterni dei
recettori in quanto le aree più vicine all’impianto non risultano destinate alla permanenza o all’utilizzo
prolungato da parte di persone trattandosi di aree agricole e /o strade di transito.
Valutazione di impatto acustico
Collettore Fognario Nozzano - Pontetetto Pag. 43 di 52
Nella figura seguente si riporta l’andamento dei livelli di emissione mediante curve isofoniche
calcolate alla quota di + 2 m sul p.c. tramite il modello. L’andamento delle curve isofoniche
rappresentato si riferisce al funzionamento degli impianti di sollevamento sopra descritti e
funzionanti, durante l’intero periodo di riferimento diurno o notturno, nella configurazione di massima
emissione (ovvero con entrambe le pompe della stazione di sollevamento attive).
Figura 3-21 - Andamento livello di emissione con stazione di sollevamento in funzione
Nella tabella seguente sono riportati i livelli di emissione stimati al recettore attraverso il modello:
Livello di emissione diurno Livello di emissione notturno
Valore calcolato* Valore limite Valore calcolato* Valore limite
R6 36,0 55 36,0 45
R7 31,5 55 31,5 45
Valutazione di impatto acustico
Collettore Fognario Nozzano - Pontetetto Pag. 44 di 52
Livello di emissione stimato in prossimità del recettore comprendente il contributo di 3 dB dovuto
alla riflessione sulla facciata
I valori limite di emissione risultano pertanto ampiamente rispettati.
.
3.6.5 Valori di immissione
Il rispetto dei valori limite di immissione è assicurato nel caso in esame in quanto i livelli di
emissione stimati presso i recettori risultano inferiori di oltre 10 dB rispetto ai suddetti limiti che si
ricorda sono pari a 60 dB in orario diurno e 50 dB in orario notturno. Il contributo emissivo
dell’impianto in progetto risulta pertanto ininfluente nel livello di rumore ambientale che si stabilisce al
recettore in rapporto ai valori limite richiamati.
3.6.6 Valore di immissione differenziale
Il valore limite differenziale di immissione e stabilito in 5 dB per il periodo diurno e in 3 dB per il
periodo notturno (art. 4 D.P.C.M. 14/11/1997). Il valore limite è riferito all’interno degli ambienti
abitativi.
Nel caso in esame si osserva che il rispetto del valore limite differenziale è assicurato a
prescindere dall’effettivo livello minimo di rumore residuo che si può stabilire in orario notturno.
Infatti si potranno verificare due casi:
Con livello di rumore residuo inferiore a 37,5 dBA, il livello di rumore ambientale presso i
recettori risulterà inferiore a 40 dB e pertanto il valore limite differenziale non è applicabile.
Con livello di rumore residuo superiore o uguale a 37,5 dBA il livello differenziale di
immissione risulterà inferiore a 2,5 dBA e quindi entro il limite di 3 dB fissato in orario
notturno.
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4 VALUTAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO IN FASE DI CANTIERE
4.1 Lavorazioni che possono dare luogo ad emissioni significative
Il presente progetto prevede, come detto sia la realizzazione di alcune stazioni di sollevamento
che la posa in opera di circa 10 km di collettori fognari. Da un punto di vista acustico l’impatto più
significativo si avrà durante la posa in opera delle tubazioni sotto le strade asfaltate in quanto esse
comprende alcune lavorazioni tipicamente rumorose (taglio dell’asfalto, blindaggio scavi, rinterro con
misto cementato, formazione e compattazione del binder, asfaltatura) . La posa in opera invece delle
stazioni di sollevamento prevede il solo scavo quale lavorazione potenzialmente rumorosa ma
considerato i ridotti volumi da scavare l’impatto risulterà nel complesso modesto perché limitato a
poche ore. La posa in opera della fognatura nel dettaglio può essere suddivisa in tre lavorazioni
principali ognuna caratterizzata da specifiche sorgenti di rumore:
Fase A. Taglio di pavimentazione stradale
Fase B. Scavo e blindaggio trincea di posa, posa in opera di tubazione, rinfianco e riempimento
con misto cementato
Fase C. Fresatura e asfaltatura finale
Nella figura che segue si riporta la sezione tipica di posa della fognatura sotto strada asfaltata:
Figura 4-1 - Sezione tipica di posa
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L’avanzamento medio del cantiere può essere stimato in circa 100 m/giorno per le fasi A e C
mentre per la fase B si può stimare in circa 20 m/giorno.
4.2 Stima dei livelli di emissione
La stima dei livelli di emissione è stata condotta sommando la potenza sonora della singole
sorgenti, che si prevede saranno operative in cantiere, ponderate per il rispettivo tempo di
funzionamento, attive durante ciascuna fase di lavorazione e ipotizzando che l’emissione risulti
omogeneamente distribuita su di un area corrispondente a quella interessata dalle lavorazioni
durante un turno di lavoro. Ciò consente di valutare il livello equivalente di pressione sonora che si
potrà riscontrare durante ciascun turno di lavoro (inteso come periodo di 8 ore di lavorazioni non
interrotte).
La potenza sonora equivalente complessiva del cantiere in ciascuna fase può pertanto essere
ricavata come segue:
𝐿𝐿𝑊𝑊𝑊𝑊𝑊𝑊 = 10 ∗ log10 ��𝑇𝑇𝑇𝑇𝑖𝑖𝑇𝑇𝑟𝑟𝑖𝑖𝑇𝑇
10𝐿𝐿𝑊𝑊𝑖𝑖
10� �𝑛𝑛
Dove: n è il numero di sorgenti attive nell’area
Tfi è il tempo di funzionamento della sorgente i-esima
Trif è la durata del turno (8h)
LWi è la potenza sonora di ciascuna macchina/attrezzatura attiva in cantiere
La potenza sonora di ciascuna macchina/attrezzatura che prevedibilmente sarà usata in cantiere
è stata dedotta da banche dati di riconosciuta validità come:
Banca dati C.P.T. (Comitato Paritetico Territoriale) di Torino (www.cpt.to.it)
Noise emissions for outdoor equipment – Database – European Commission
(http://ec.europa.eu/growth/tools-databases/noise-emissions-outdoor-
equipment/index_en.htm)
Le macchine e le attrezzature utilizzate in cantiere dovranno essere tutte di tipo conforme alla
Direttiva 2000/14/CE ed ai relativi decreti nazionali di recepimento, è potrà pertanto essere possibile
verificare che la loro potenza sonora non ecceda i valori posti alla base della presente valutazione
preliminare di impatto acustico. La cantierizzazione dell’opera sarà preceduta da una valutazione
specifica attinente alle sorgenti che la ditta aggiudicataria dell’appalto dovrà produrre per
l’ottenimento della deroga ai limiti acustici in base alla vigente normativa.
Valutazione di impatto acustico
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Come detto in precedenza l’esecuzione dell’opera prevede tre fasi durante le quali potrebbero
verificarsi impatti acustici significativi. Per ciascuno di essi si indicano di seguito le sorgenti principali
ed i relativi livelli tipici di potenza sonora:
Fase A. Taglio di pavimentazione stradale
Fase A (Taglio di pavimentazione stradale)
Tipologia sorgenti Origine del dato di potenza sonora Ore/turno di funzionamento
Potenza sonora dB(A)
Tagliasfalto European Commission - Noise
emissions for outdoor equipment –
Database (valore medio di potenza
sonora misurata)
8 109
Potenza sonora equivalente (LWeq) dB(A) 109
Fase B. Scavo e blindaggio trincea di posa, posa in opera di tubazione, rinfianco e
riempimento con misto cementato
Fase B (Scavo e blindaggio trincea di posa, posa in opera di tubazione, rinfianco e riempimento con misto cementato)
Tipologia sorgenti Origine del dato di potenza sonora Ore/turno di funzionamento
Potenza sonora dB(A)
Escavatore con potenza installata compresa tra 100 e 150 kW
European Commission - Noise
emissions for outdoor equipment –
Database (valore medio di potenza
sonora misurata)
4 104
Autocarro movimento terra tipo Mercedes Actross o similare
Banca dati C.P.T. Torino – Potenza
sonora 1 101
Autocarro con gru (analogo autocarro) Banca dati C.P.T. Torino – Potenza
sonora 1 101
Autobetoniera tipo IVECO Trakker Cursor 440
Banca dati C.P.T. Torino – Potenza
sonora 2 90
Potenza sonora equivalente (LWeq) dB(A) 102
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Fase C. Fresatura e asfaltatura finale
Fase C (Fresatura e asfaltatura finale)
Tipologia sorgenti Origine del dato di potenza sonora Ore/turno di funzionamento
Potenza sonora dB(A)
Fresatrice stradale con potenza installata compresa tra 100 e 250 kw
European Commission - Noise
emissions for outdoor equipment –
Database (valore medio di potenza
sonora misurata)
4 112
Finitrice per asfalto di potenza installata compresa tra 100 e 200 kw
European Commission - Noise
emissions for outdoor equipment –
Database (valore medio di potenza
sonora misurata)
4 109
Potenza sonora equivalente (LWeq) dB(A) 111
4.3 Previsione di impatto acustico
Si premette che allo stato attuale è possibile formulare solo una valutazione preliminare
dell’impatto acustico del cantiere sulla base di ipotesi ritenute plausibili relative alla cantierizzazione e
ai dati tipici di potenza sonora delle macchine da impiegare reperibili su banche dati.
L’effettiva valutazione previsionale di impatto acustico del cantiere dovrà essere affrontata in fase
esecutiva dalla ditta appaltatrice delle opere sulla base di elementi solo al tempo conoscibili quali ad
esempio progettazione esecutiva, piano di cantierizzazione, scelta di macchine e attrezzature
effettivamente da impiegare etc.
Ciò premesso si procede in questa sede a valutare il probabile impatto acustico del cantiere sulla
base dei dati di potenza sonora tipici delle macchine da impiegare. La valutazione previsionale è
condotta con riferimento ad una sezione tipica dei tratti stradali interessati dal cantiere dove la
distanza tra sorgenti e recettori risulta minima. Tale situazione si ha in corrispondenza degli
attraversamenti dei nuclei abitati quali:
• Dogana Nuova
• Le Fornacette
• Meati
• Pontetetto
In alcuni tratti di questi abitati si hanno sezioni come quella rappresentata in figura 4-2 dove si
avrà la massima esposizione dei recettori alle emissioni sonore prodotte dal cantiere.
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Figura 4-2 - Area interessata dalla posa del collettore fognario in Loc. Le Fornacette
Di seguito si riportano i livelli di emissione calcolati in corrispondenza delle sezioni maggiormente
critiche come quella rappresentata in Fig. 4-2 per ciascuna delle 3 fasi di lavoro:
In corrispondenza dei piani terra e primo del fabbricato, in facciata prospiciente la strada si
potranno avere livelli di emissione rispettivamente fino a 89,0 dBA (piano terra) e a 87,5 dBA (piano
primo)
FASE A
Figura 4-3 – Livelli di emissione del cantiere - Sezione maggiormente critica durante la Fase A
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In corrispondenza dei piani terra e primo del fabbricato, in facciata prospiciente la strada si
potranno avere livelli di emissione rispettivamente fino a 80,0 dBA (piano terra) e a 78,5 dBA (piano
primo)
FASE B
Figura 4-4 Livelli di emissione del cantiere - Sezione maggiormente critica durante la Fase B
In corrispondenza dei piani terra e primo del fabbricato, in facciata prospiciente la strada si
potranno avere livelli di emissione rispettivamente fino a 87,0 dBA (piano terra) e a 85,5 dBA (piano
primo)
FASE C
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Figura 4-5 - Livelli di emissione del cantiere - Sezione maggiormente critica durante la Fase C
In relazione alla tipologia del cantiere e alla sua velocità presunta di avanzamento è possibile
ipotizzare che l’effettivo impatto su ciascun recettore durante le fasi A e C sarà limitato a non più di 1-
2 giorni lavorativi per ciascuna fase.
DURATA DELL’IMPATTO ACUSTICO SUI RECETTORI
Durante la fase B invece l’impatto su ciascun recettore potrebbe protrarsi fino a 5-6 giorni
lavorativi.
5 CONCLUSIONI
Le misure e le elaborazioni effettuate hanno permesso di valutare preventivamente l’impatto
acustico che sarà provocato dall’opera sia in fase di esercizio e che durante la realizzazione della
stessa.
Per quanto riguarda l’impatto in fase di esercizio si può concludere che questo risulterà assai
contenuto e del tutto compatibile con le vigenti norme in materia di inquinamento acustico.
In fase di esecuzione si avranno invece emissioni significative, per quanto di durata
temporalmente limitata, ed eccedenti gli ordinari valori limite. Si presume pertanto che sarà
necessaria la deroga acustica temporanea ai sensi dell’art. 6 comma 1 lett. H della Legge 447/95 e
del vigente regolamento comunale per le attività rumorose, da presentarsi a cura della ditta
appaltatrice delle opere.
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6 DICHIARAZIONE DEL RISPETTO DEI LIMITI
In base alle misure in opera eseguite ed alla valutazione di impatto il sottoscritto Tecnico
Competente in Acustica Ambientale Dott. Ing. Matteo Betti, consapevole delle sanzioni penali
richiamate dall’art.76 del D.P.R. 28.12.2000 n.445, in caso di dichiarazioni mendaci e di formazione o
uso di atti falsi, dichiara che in fase di esercizio le stazioni di sollevamento da realizzare nell’ambito
del progetto di collettamento fognario Nozzano - Pontetetto rispetteranno i limiti applicabili in materia
di inquinamento acustico.
Il Tecnico
Dott. Ing. Matteo Betti Albo Tecnici Competenti Acustica Ambientale -
Provincia di Firenze n.177
Il sottoscritto _______________ in qualità di Legale Rappresentante di Acque S.p.A.,
consapevole delle sanzioni penali richiamate dall’art.76 del D.P.R. 28.12.2000 n.445, in caso di
dichiarazioni mendaci e di formazione o uso di atti falsi, ai sensi del punto A.3.1. dell’All. A alla
Delibera della Giunta Regionale Toscana 857/2013, sottoscrive la presente valutazione previsionale
di impatto acustico per quanto di propria competenza.
ACQUE S.p.A. Il LEGALE RAPPRESENTANTE