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Progetto E-Learning Indagine d’Ateneo sull’utilizzo di strumenti per la Formazione a Distanza a cura di Angela M. Sugliano
Indice
1. Premessa metodologica……………………………………………………………. pag. 3
2. Analisi dei dati……………………………………………………………………… pag. 6
2.1 Analisi del contesto 2.2 Modelli didattici
2.3 Articolazione dei corsi 2.4 Materiali didattici 2.5 Strumenti di distribuzione 2.6 Forme di comunicazione
3. Commento………………………………………………………………………….. pag. 16
4. Conclusioni…………………………………………………………………………. pag. 19
Allegato I – Questionario inviato al Personale Docente……………………………. pag. 21
Indagine d’Ateneo sull’utilizzo di strumenti FaD 2
1. Premessa metodologica
La Formazione a Distanza, in una prima e ampia definizione, è quella tipologia di processo
formativo che ha luogo quando un docente e uno studente sono separati da una distanza fisica. Le
tecnologie (audio, video, dati, e materiali stampati) vengono utilizzate per colmare lo scarto
didattico e comunicativo derivante da tale distanza.
Formazione in presenza e formazione totalmente a distanza, sono i due estremi di un continuum
all’interno del quale è possibile individuare le varie tipologie di Formazione a Distanza: la
tradizionale formazione in aula può essere integrata da lavori di gruppo autogestiti e può prevedere
un tutor di supporto che si affianca ai partecipanti svolgendo egli stesso alcune delle funzioni di
supporto proprie della Formazione a Distanza. D’altro canto in una esperienza di Formazione a
Distanza possono essere previste lezioni in aula o altre attività di presenza.
I macro-elementi che caratterizzano le diverse tipologie individuabili su detto continuum, possono
essere così schematizzati: le tecnologie utilizzate, i materiali didattici impiegati, le forme di
comunicazione/interazione concesse. Il concetto di “interazione” viene ad assumere un’importanza
rilevante, in quanto elemento cardine della modalità di fruizione della formazione supportata dalle
tecnologie: interazione con i materiali, interazione con il docente, interazione fra partecipanti e
interazione con le proprie produzioni (esercitazioni, note, appunti,…).
E’ da queste premesse che ha preso le mosse l’analisi del questionario sull’utilizzo delle
metodologie per la Formazione a Distanza (FaD) nell’ambito dell’Ateneo genovese (in allegato al
presente documento), analisi condotta con il duplice scopo di verificare sia la quantità che la qualità
dell’impiego delle tecnologie a supporto della didattica universitaria. Partendo da una analisi
descrittiva delle esperienze realizzate, l’indagine ha preso in considerazione gli elementi
determinanti per la definizione delle metodiche FaD: i modelli didattici utilizzati, gli strumenti di
distribuzione impiegati, le strategie didattiche (intese come modalità di articolazione dei corsi)
adottate, il tipo di comunicazioni realizzate, la forma dei materiali didattici prodotti e utilizzati.
L’obiettivo è stato quello di tracciare un quadro il più possibile esaustivo dell’utilizzo attuale delle
metodiche FaD nell’ambito delle Facoltà dell’Università di Genova, per individuarne i punti di
forza e le criticità.
Di seguito sono esplicitati i fattori presi in considerazione e gli elementi del questionario utilizzati
per la loro determinazione e analisi.
Indagine d’Ateneo sull’utilizzo di strumenti FaD 3
Analisi di contesto
Il primo passo è stato effettuato nella direzione di una analisi descrittiva tesa a verificare dove e
quanto vengano utilizzati strumenti tecnologici per la didattica (Facoltà, corsi di laurea, numero di
ore svolte, di studenti e docenti coinvolti), e quale sia il contesto in cui nascono le esperienze FaD
(se siano libera iniziativa dei docenti o facciano parte di contesti e progetti più ampi quali progetti
internazionali, nazionali, di Facoltà o dello specifico corso di laurea).
Modelli didattici
Svolta l’analisi di contesto, si è proceduto andando a verificare quali tipi di modelli didattici FaD
siano stati utilizzati a oggi nell’Ateneo genovese. La formazione in presenza e quella totalmente a
distanza rappresentano i due estremi di un continuum all’interno del quale, le esperienze formative
possono posizionarsi su uno qualsiasi dei punti, anche su quelli intermedi. Ne derivano diversi
modelli didattici, ognuno fortemente caratterizzato dalle tecnologie scelte per la sua realizzazione.
Inoltre la presenza di sistemi di gestione delle esperienze formative è stato considerato quale
elemento costitutivo del fattore in esame.
Articolazione del corso
Gli aspetti relativi all’articolazione del corso sono stati indagati considerando elementi quali la
tipologia di accesso riservata agli utenti (se riservata e possibile solo mediante l’immissione di un
nome identificativo e di una parola chiave o se, altrimenti, libero all’intero pubblico della rete
internet), la tipologia di supporto alla didattica (indice del corso, sinossi, bibliografia, contatto e-
mail, parti del corso a distanza, testi di esami, link utili o altro), l’impiego di strumenti di
valutazione sia della performance dei partecipanti che valutativi della qualità e fruibilità dello
strumento utilizzato. Quest’ultimo aspetto costituisce a oggi uno degli aspetti qualificanti la
produzione di metodiche FaD.
Tipologia dei materiali didattici
La tipologia dei materiali utilizzati per la didattica a distanza, costituisce oggi uno dei temi “caldi”
della letteratura del settore. Se “il medium è il messaggio”, ad ogni medium competono forme e
organizzazioni differenti dei materiali d’utilizzo. I materiali sulla rete, ad esempio, trovano
compiutezza di espressività nella ipertestualità e multimedialità. Il focus dell’analisi del presente
Indagine d’Ateneo sull’utilizzo di strumenti FaD 4
fattore è stato pertanto costituito dai seguenti elementi: quali le tipologie (testi, lucidi,
questionari,…), i formati e le destinazioni primarie d’uso dei materiali didattici utilizzati nelle
esperienze FaD realizzate nell’ambito dell’Ateneo genovese (se lucidi di supporto alle lezioni in
presenza, o capitoli di libro, o materiali redatti appositamente per essere erogati a distanza).
Strumenti di distribuzione
Altro fattore caratterizzante l’erogazione di corsi con il supporto delle tecnologie, è la tipologia
degli strumenti di distribuzione dei corsi stessi. Senza distinzione se si tratti di strumenti per
veicolare contenuto o forme di comunicazione e di condivisione, è stato indagato quale tipologia di
canale di distribuzione venga utilizzato. Gli elementi presi in considerazione come costitutivi di tale
fattore sono stati: il World Wide Web (WWW), il protocollo di trasferimento dati (ftp), la
distribuzione mediante sistemi intranet, l’utilizzo di posta elettronica, di sistemi di conferenza
testuale (come forum di discussione, newsgroup), l’utilizzo di titoli multimediali, la distribuzione di
materiali tramite CD o audio/video cassette, l’impiego di audio/video conferenze.
Modello di Comunicazione
La duplice possibilità di realizzare forme di comunicazione sincrona e asincrona tramite le
tecnologie per la comunicazione e l’informazione, è stato il tema di fondo che ha guidato l’analisi di
tale fattore. Questo al fine di verificare la tipologia di interazione concessa all’interno delle
esperienze date, fra partecipanti e docenti e fra partecipanti. Diverse forme di comunicazione, infatti
concedono tempi e forme diverse di interazione, rendendo possibile effettuare forme di didattica
differente: la comunicazione sincrona supporta, ad esempio, il modello formativo detto “classe
virtuale” caratterizzata dalla presenza del docente mediata da strumenti quali l’audio o la video
conferenza o, nel caso di comunicazione basata su testo, da sistemi chat. La comunicazione
asincrona, mediante la possibilità di contatto fra docente e studenti e fra studenti all’interno di
newsgroup o forum di discussione, rende possibile il processo di apprendimento collaborativo,
tipico della didattica sostenuta dalle tecnologie. L’apprendimento collaborativo è quel processo che
enfatizza gli sforzi di cooperazione fra gli utenti (attraverso il confronto fra le esperienze e opinioni
personali e quelle altrui) a favore dell’acquisizione di nuove competenze, processo che si realizza
all’interno di forme di comunicazione perlopiù asincrone.
Indagine d’Ateneo sull’utilizzo di strumenti FaD 5
2. Analisi dei dati
I dati raccolti tramite il database Access, sono stati analizzati con il programma di analisi statistica
SPSS. Su questi è stata effettuata un’analisi di tipo descrittivo con lo scopo di tracciare un disegno
dello scenario di impiego della FaD all’interno dell’Ateneo genovese.
2.1 Analisi di contesto
Utilizzo FaD.
Ha risposto al questionario sull’utilizzo della Formazione a Distanza nell’Ateneo genovese, il 2,8%
del personale docente pari a 52 soggetti. Di questi 34 hanno dichiarano di aver fatto uso di tale
modalità didattica. In termini percentuali, il 65% degli intervistati, fa uso di metodiche FaD. Dati per Facoltà
Sul 100% delle esperienze FaD realizzate nell’Ateneo genovese -secondo i dati raccolti con il
questionario - il 35,3% è stato realizzato presso la Facoltà di Ingegneria, il 29,4% presso la Facoltà
di Scienze Matematiche, il 11,8% presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, l’8,8% presso la Facoltà
di Scienze Politiche, il 5,9% presso le Facoltà di Scienze della Formazione e di Economia e
Commercio, il 2,9% presso la Facoltà di Medicina (figura 1).
8,8%
29,4%
5,9%
2,9% 11,8%
35,3%
5,9% Scienze Politiche
Scienze MFN
Scienze della Formazione
Medicina e Chirurgia Lettere e Filosofia
Ingegneria
Economia
.
Indagine
Figura 1. Utilizzo della FaD per Facoltà all’interno dell’Ateneo di Genova
d’Ateneo sull’utilizzo di strumenti FaD 6
Numero studenti coinvolti
Gli studenti che hanno partecipato a corsi che hanno fatto uso di metodiche FaD sono stati 1862 sui circa 40.080 iscritti (a.a. 2000/2001), pari al 4,6% della popolazione studentesca.
Numero docenti/tutor coinvolti
I docenti e/o i tutor coinvolti nelle esperienze documentate sono stati 70 con una media di 2 docenti e/o tutor per corso.
Contesto di progettazione e/o realizzazione.
Le esperienze didattiche che vedono l’impiego delle tecnologie per la formazione sono
principalmente inserite in un contesto più ampio rispetto alla libera iniziativa dei docenti. Le
frequenze risultano così distribuite (figura 2):
il 26,5% delle esperienze rientra in progetti di Facoltà dove quella più attiva risulta essere
Ingegneria;
il 17,6% è costituito da esperienze interne ai singoli Corsi di studio;
il 11,3% è costituito da progetti nell’ambito di più ampi progetti internazionali;
il 5,9% è costituito da progetti di ambito nazionale;
il 23,5% da esperienze di altro genere.
Non rispondono alla domanda il 14,7% degli intervistati che ha dichiarato di far uso di metodologie
FaD.
23,5%
17,6%
26,5%
5,9%
11,8%
14,7%altro
progetto interno
progetto di Facoltà
progetto nazionale
progetto internazionale
Missing
Figura 2. Contesto di realizzazione esperienze FaD
Indagine d’Ateneo sull’utilizzo di strumenti FaD 7
2.2 Modelli didattici
Esperienze di supporto o totalmente a distanza. Il modello didattico maggiormente adottato, è
quello di supporto alla didattica in presenza che vede il 91,2% delle esperienze così organizzate
contro il 2, 9% dei corsi erogati completamente nella modalità a distanza (figura 3).
5,9%
2,9%
91,2%
altro
totalmente distanza
supporto didattica
Figura 3. Formazione totalmente a distanza o a supporto di quella in presenza
A spiegazione dei modelli FaD impiegati, ecco di seguito alcune delle verbalizzazioni fornite dai
soggetti:
“Lo studente accede tramite username e password ai testi delle esercitazioni personalizzate.
Allo stesso indirizzo fornisce le soluzioni e riceve automaticamente la valutazione. Le
informazioni sono salvate su un apposito data base consultabile dal docente”
Indagine d’Ateneo sull’utilizzo di strumenti FaD 8
“Lo strumento viene utilizzato a supporto della didattica in presenza; per distribuire
ulteriori materiali e informazioni; per ricevere gli elaborati finali; per, successivamente,
mantenere i contatti colla classe”.
“Si tratta di FaD ibrida, moduli in presenza con lavoro a distanza e moduli interamente a
distanza”
Sistemi di gestione.
Utilizza sistemi di gestione dei corsi erogati il 15,7% degli intervistati. Il concetto di “gestione” è
stato variamente implementato a seconda delle esperienze: da sistemi di gestione automatica
realizzato grazie a tecnologie ad hoc, al supporto personale fornito ai singoli studenti per la
consultazione e fruizione dei materiali didattici. Si registrano pertanto i seguenti sistemi di gestione:
- sistemi sviluppati in proprio
- guida agli studenti nella visitazione di siti internet
- ambienti per e-learning (ARIADNE)
- Sistema "NetPro" per la gestione di progetti cooperativi in rete
- NETTUNO
- Sistemi disponibili in rete (E-groups)
2.3 Articolazione dei corsi
Accesso.
L’accesso agli ambienti didattici progettati per la FaD risulta libero nel 50% delle esperienze
documentate, e solo il 29% risulta essere dedicato esclusivamente – mediante la presenza di un
nome utente registrato e di una specifica parola chiave – ai partecipanti ai singoli corsi (tabella 1).
Tipo di accesso Percentuale di utilizzo
Accesso libero 50%
Accesso riservato 29,4%
Non risponde 20,6%
Tabella 1. Tipo di accesso ai corsi a distanza
Indagine d’Ateneo sull’utilizzo di strumenti FaD 9
Supporto alla didattica.
L’analisi dei singoli elementi componenti il corso (dai materiali, alla tipologia di comunicazione
utilizzata, ai riferimenti disciplinari) è stata condotta per ottenere due risultati: da un lato
individuare l’utilizzo dei singoli supporti, dall’altro verificarne il grado di integrazione.
I dati mostrano come il supporto più utilizzato sia la posta elettronica che rende possibile il contatto
con il docente (presente nel 79,4% delle esperienze FaD documentate nella presente indagine),
seguono i supporti relativi ai materiali didattici forniti agli studenti sotto forma di indice del corso
(il 67% delle esperienze ne fa uso), di bibliografia (61,8%), di link ad argomenti o a siti correlati
(58,8%), di sintesi degli argomenti (38,2%). La presenza dei testi d’esame è presente nel 35,3%
delle esperienze analizzate, mentre esigua risulta la presenza di parti interamente a distanza (8,8%).
Solo alcune singole esperienze fanno uso di test di autovalutazione, esercitazioni, simulazioni, spazi
dedicati a forum di discussione (tabella 2).
Tipo di supporto alla didattica Percentuale di utilizzo Commenti Contatto e-mail 79.4%
Indice del corso 67.7%
Bibliografia 61.8%
Link Utili 58.8%
Sinossi 38.2%
Testi di esami 35.3%
Parti del corso a distanza 8.8%
Altro 35.3% - Supporto iconografico a completamento di lezioni frontali, seminari ed esercitazioni
- test completi di controllo dell'avvenuto apprendimento
- Dispense corrispondenti alle lezioni svolte in aula.
- parti del corso su CD - parti del corso su dischetti - esercitazioni, simulazione - Dispense corrispondenti al contenuto delle
lezioni svolte in aula, esercizi. - Simulatore circuitale PSPICE - Disponibilità delle lezioni videoregistrate
con "testo a fronte” - Progetti cooperativi in rete - Risoluzione di testi di esame - Lucidi presentati a lezione - Forum
Tabella 2. Supporto alla didattica utilizzato
Indagine d’Ateneo sull’utilizzo di strumenti FaD 10
L’integrazione fra i diversi tipi di supporto, non appare molto elevata, e dall’analisi dei dati si
evidenziano delle tendenze comuni di utilizzo.
Nell’ambito delle esperienze prese in esame, si nota come al decrescere dell’integrazione fra i
supporti utilizzati (indice, sinossi, bibliografia, e-mail, parti a distanza, testi di esame, link utili)
vada diminuendo l’utilizzo di classi omogenee di supporti (tabella 3):
Una sola esperienza (il 3,1 % del totale) integra l’intera gamma dei supporti citati nel
questionario (www.imperia.unige.it/DAMS- www.milly.laboratorium.dist.unige.it);
I sei corsi FaD (18,7% del totale), che utilizzano 6 dei sette supporti citati sono accomunati
dal non utilizzare parti esclusivamente a distanza;
I cinque corsi FaD (15,6% del totale), che utilizzano 5 dei sette supporti citati, sono
accomunati dall’utilizzo dell’indice, della bibliografia, del contatto e-mail, dei testi d’esame,
di link utili. Scema la presenza di sintesi del corso e dei link utili;
I sei corsi FaD (18,7 % del totale), che utilizzano 4 dei sette supporti citati vedono la
presenza di indice, bibliografia, e-mail e la progressiva scomparsa dei testi d’esami e dei
link utili;
I quattro corsi (12,5 % del totale), che utilizzano 3 dei sette supporti citati vedono
scomparire la messa in linea dei testi d’esame;
I dieci corsi (31,2% del totale), che utilizzano 2 o 1 dei sette supporti citati, sono accomunati
dall’esclusivo utilizzo della posta elettronica e dalla fornitura dei materiali su supporto fisico
(CD, DVD, Floppy).
3,1% dei corsi Indice Sinossi Bibliografia e-mail Parti a distanza Testi d’esame Link utili
18,7% dei corsi Indice Sinossi Bibliografia e-mail Testi d’esame Link utili
15,6% dei corsi Indice Sinossi Bibliografia e-mail Testi d’esame Link utili
18,7% dei corsi Indice Bibliografia e-mail Testi d’esame Link Utili
12,5% dei corsi Indice Bibliografia e-mail Link Utili
31,2% dei corsi e-mail altro
Tabella 3. Al decrescere dell’integrazione fra i supporti utilizzati diminuisce l’utilizzo
integrato di classi omogenee di supporti.
Indagine d’Ateneo sull’utilizzo di strumenti FaD 11
Strumenti di valutazione
Il numero più consistente di esperienze FaD non prevede l’impiego di moduli valutativi né della
qualità dell’apprendimento dei partecipanti né valutativo della qualità e della fruibilità
dell’intervento formativo stesso (tabella 4).
Utilizzo di strumenti di valutazione Percentuale di utilizzo
sì 8.8%
no 85.3%
Tabella 4. Utilizzo strumenti di valutazione
2.4 Materiali didattici
Tipologia dei materiali utilizzati
Le tipologie di materiali più utilizzati nei corsi FaD, risultano essere quelle del testo in formato
Word e degli esercizi messi a disposizione degli studenti. Entrambi le tipologie risultano utilizzate
dal 58,8% dei soggetti che hanno affermato nel questionario in esame di aver realizzato
un’esperienza FaD.
Segue l’impiego di lucidi (usati dal 35% dei soggetti), di materiali audio/audio multimediali
(29,4%), di questionari (14,7%) e di simulatori, utilizzati quest’ultimi solo dall’11,8% dei soggetti
(tabella 5).
Tipologia materiali utilizzati Percentuale di utilizzo Formato
Testi 58.8% Word, .rtf, html
Esercizi 58.8%
Lucidi 35% Power Point Adobe Acrobat,
Audio/Video Multimediale 29.4% Html, dreamweaver, frontpage, .gif,
.jpg
Questionari 14.7% Access
Simulatori 11.8%
Tabella 5. Tipologia dei materiali didattici utilizzati
Indagine d’Ateneo sull’utilizzo di strumenti FaD 12
La frequenza maggiore si ha nella compresenza di testi ed esercizi, come pure di lucidi e di
esercitazioni.
Finalità di progettazione dei materiali
I soggetti che hanno risposto al questionario affermano per il 61% che i materiali utilizzati sono
stati costruiti ad hoc per la rete. Nonostante siano stati costruiti per i corsi FaD, i materiali non
risultano comunque avere una struttura ipertestuale o multimediale (tabella 6).
Finalità dei materiali utilizzati
Percentuale di utilizzo Commenti
Materiale costruito ad hoc per la rete
61.8%
Materiale usato per la lezione frontale
55.9%
Capitoli di libro 5.8% Altro 5,8% progetti realizzati
collaborativamente dai corsisti
Tabella 6. Finalità di progettazione dei materiali didattici utilizzati
2.5 Strumenti di distribuzione
Il sistema di distribuzione più utilizzato risulta essere il World Wild Web (73,5% degli utilizzatori
FaD) strumento capace di integrare in sé diverse funzionalità come la distribuzione di materiali
didattici, la comunicazione fra utenti sia in modalità sincrona che asincrona, esperienze di
simulazione e altro.
Al secondo posto (64, 7%) si registra l’utilizzo della posta elettronica, e a seguire (17,6%) l’impiego
di CD Rom per veicolare i contenuti delle lezioni. La tecnologia del File Transfert Protocol non
trova un largo impiego, forse perché meno “divulgativa” rispetto al WWW. Si registra un uso
esiguo di altri strumenti di distribuzione come esplicitato nella tabella sotto riportata (tabella 7).
Indagine d’Ateneo sull’utilizzo di strumenti FaD 13
Strumento Percentuale
di utilizzo
Commento
www 73.5% http://www.formazione-medica.it www.ingegneria.unige.it/professori/bianchi/bianchi http://www.dip.unige.it/esami Tutti i principali siti di enti e istituzioni assicurative http://www.disi.unige.it/person/MagilloP/GEOMOD01/geomod01.html http://www.disi.unige.it/person/MagilloP/GRAFIC01/grafica01.html http://www.dima.unige.it/STAFF/DIBENEDE/inf.html http://www.dima.unige.it/STAFF/DIBENEDE/mat.html http://www.sdf.unige.it/Video-Fad/videofad.html www.aserc.ca/Projects/SoftWorld http://www.disi.unige.it/person/MagilloP/INTERF01/interfa01.html www.ali.dibe.unige.it http://tdg.dima.unige.it/index.html http://www.dif.unige.it/epi/hp/penco/teach.htm http://esng.dibe.unige.it/netpro/index.htm http://ginevra.dibe.unige.it/ISIP/DIDATTICA/index.htm http://www.mm.eutelsat.org http://sabatino.scpol.unige.it http://spt.dibe.unige.it/co.html http://fad2001.sdf.unige.it www.imperia.unige.it/DAMS
e-mail 64,7%
Altro 20.6% Streaming video Floppy su CD EESS.KIT sono presenti materiali didattici e il simulatore circuitale open source Video CD Trasmissione su canale satellitare RAI NETTUNO SAT 1 e 2 DVD software collaborativi
CD 17,6%
ftp 8.8% ftp://spol.unica.it/didattica/venturino ftp://fad2001.sdf.unige.it www.milly.laboratorium.dist.unige.it
Audio/Video
Cassette
8.8%
Intranet 5.9%
Audio/Video
Conferenze
5,9%
Newsgroup 2,9%
Titoli
multimediali
2,9%
Tabella 7. Strumenti di distribuzione dei corsi FaD
Indagine d’Ateneo sull’utilizzo di strumenti FaD 14
2.6 Forme di Comunicazione
La modalità di comunicazione maggiormente adottata nelle esperienze FaD realizzate, è quella
asincrona. Lo confermano alcuni dei risultati più sopra presentati quali il largo impiego di posta
elettronica (utilizzata nel 64,7% delle esperienze realizzate) e dall’esiguo impiego di audio/video
conferenze come strumento di erogazione di didattica a distanza, presente nel solo 5,9% delle
esperienze realizzate.
In linea con le caratteristiche proprie della Formazione a Distanza, non si verificano esperienze in
cui la comunicazione sia esclusivamente sincrona, mentre sussistono casi in cui non è previsto alcun
tipo di interazione comunicativa fra studenti e docente, e fra studenti (figura 4).
11,8%
70,6%
17,6% sincrona e asincrona
asincrona
nessuna comunicazione
a
Indagine d’Ateneo sull’utilizzo
Figura 4. Forma di comunicazione utilizzat
di strumenti FaD 15
3. Commento
Il primo elemento che si evidenzia dall’analisi dei dati raccolti, è l’esiguità del numero dei docenti
che hanno fatto esperienza di Formazione a Distanza nell’ambito dell’ateneo genovese: il 65% dei
soggetti che hanno risposto al questionario affermano di aver fatto esperienze FaD, ma solo il 2,8%
del personale docente ha risposto al questionario. La scarsità delle risposte può essere interpretata
come una limitata confidenza della maggior parte dei docenti al tema in questione: non sembra
azzardato ipotizzare, infatti, che chi non ha risposto l’ha fatto perché, non avendo realizzato alcuna
forma di FaD e sentendosi lontano da tale ambito didattico, non si è ritenuto un soggetto adeguato al
compito richiesto.
Approfondendo, poi, il profilo di chi ha dichiarato di aver fatto esperienze di Formazione a
Distanza, si rileva che fra questi, ben il 47,1% afferisce a Facoltà scientifiche (il 35,3% a Ingegneria
e l’11,8% a Scienze Matematiche). Questo dato suggerisce quanto la competenza di tipo
tecnologico sia importante e costituisca il discriminante per poter iniziare a pensare di realizzare
una qualsivoglia forma di Formazione a Distanza. Tale interpretazione pare confermata dal rilevare
come le esperienze più significative in termini di completezza di strumenti utilizzati, modelli di
comunicazione adottati e materiali prodotti, siano state realizzate nell’ambito di Facoltà scientifiche
(ad esempio www.aserc.ca/Projects/SoftWorld, www.imperia.unige.it/DAMS) o da docenti che
afferiscono a tale area disciplinare (ad esempio http://fad2001.sdf.unige.it ).
L’analisi dei dati evidenzia l’ancora non compiuta maturità delle esperienze realizzate. Per la
verifica del grado di maturità possono essere considerati in modo complessivo i risultati ottenuti
dall’analisi e precisamente elementi quali le strategie didattiche utilizzate e l’articolazione dei corsi
erogati, la tipologia dei materiali didattici, dei supporti tecnologici per l’erogazione della FaD e le
tipologie di comunicazione impiegate.
Nell’ambito dell’Ateneo genovese, la FaD risulta a oggi per la stragrande maggioranza di supporto
alla didattica in presenza: il supporto solo in pochi casi – in cui sono disponibili esercizi, moduli
valutativi, possibilità di interazione fra studenti – diventa “integrazione” della didattica in presenza.
La funzione di supporto è da intendersi come possibilità di consultazione dei materiali didattici,
presenza di riferimenti bibliografici e link ad argomenti correlati, presenza di bacheche informative,
contatto con il docente. Sebbene queste funzioni siano presenti nei corsi FaD realizzati, sono molte
(il 43,7%) le esperienze FaD che hanno visto la sola presenza dell’indice del corso e il contatto e-
mail con il docente, mentre una sola (3,1% del totale) ha utilizzato l’intera gamma dei supporti
Indagine d’Ateneo sull’utilizzo di strumenti FaD 16
formativi a disposizione. Solo alcune singole esperienze, come detto, hanno proposto test di
autovalutazione, esercitazioni, simulazioni, spazi dedicati a forum di discussione. Le strategie
didattiche che ne derivano risultano pertanto elementari e caratterizzate da scarsa integrazione. Tale
considerazione spiega il fatto che l’accesso ai corsi risulta essere riservato ai soli utenti nel 29,4%
dei casi, dato infatti da interpretarsi alla luce del contenuto dei corsi stessi. Questi sono in
maggioranza costituiti da una indicazione degli argomenti del corso (l’indice è presente nel 67,7%
delle esperienze, la presenza di una bibliografia sull’argomento in oggetto nel 61,8%), e dal contatto
tramite posta elettronica con il docente nel 79,4%, elementi che non presuppongono la necessità di
uno sbarramento d’ingresso. E’ nei corsi che prevedono infatti la messa in rete di lucidi,
esercitazioni specifiche e comunicazione fra partecipanti, che si registra la richiesta di “nome
utente” e parola chiave (ad esempio http://ginevra.dibe.unige.it/ISIP/DIDATTICA/index.htm) .
La tipologia dei materiali didattici, intesa come formato elettronico di produzione e come
destinazione d’uso, non risulta completamente consona al tipo di supporti utilizzati per l’erogazione
dei corsi a distanza e più in generale alla tipologia dei materiali da usarsi nella Formazione a
Distanza. Lo strumento più utilizzato per veicolare gli interventi di FaD considerati, risulta essere il
World Wide Web, utilizzato dal 73,5% delle esperienze, e la rete costituisce il supporto più consono
per una comunicazione di tipo ipertestuale e ipermediale. La maggior parte dei materiali, invece è
costituito da testi -realizzati in formato testo- (il 58,8%), da esercizi (il 58,8%), dai lucidi utilizzati
nelle lezioni in presenza dai docenti –realizzati in formato Power Point- (35,5%). Sono presenti in
percentuale minore materiali prodotti nei formati più consoni alla Formazione a Distanza supportata
da supporti digitali (Web, CD o floppy), quali presentazioni ipertestuali o multimediali: il 29,4%
delle esperienze fa uso di materiali audio/video multimediali e l’11,8% di strumenti di simulazione.
I docenti, inoltre, interrogati sulla destinazione d’uso dei materiali prodotti, hanno risposto per il
61,8% che si tratta di materiali costruiti ad hoc per il corso a distanza. Questo dato può essere
interpretato secondo una duplice prospettiva: da un lato può testimoniare la non completa
preparazione di chi produce materiali per la FaD, che, convinto di realizzare un prodotto ad hoc,
elude i principi per una produzione secondo criteri di qualità riconosciuti in ambito internazionale.
Il dato può suggerire altresì che i docenti intenzionati a costruire corsi FaD non abbiano avuto a
disposizione adeguati supporti tecnologici per una produzione consona al mezzo di erogazione.
Il fatto di aver utilizzato come supporto di erogazione nella maggior parte dei corsi il Web,
testimonierebbe infine l’approccio innovativo dei docenti che hanno realizzato moduli FaD,
confermando l’intento di coprire, nel modo più veloce ed efficace, la distanza fisica fra loro e i loro
Indagine d’Ateneo sull’utilizzo di strumenti FaD 17
utenti. La rete si conferma strumento più adatto a veicolare diversi tipi di media, e capace di
supportare tutte le forme di comunicazione. Si può pertanto affermare che l’approccio dei docenti è
conforme alle più avanzate teorie e pratiche concernenti la Formazione a Distanza.
Come frequente nella Formazione a Distanza, la forma di comunicazione più utilizzata è quella di
tipo asincrono. La comunicazione sincrona – che si caratterizza per la presenza di chat, video o
audio conferenze, strumenti per il lavoro collaborativi di gruppo - risulta propria di forme avanzate
di Formazione a Distanza e non sempre funzionale in corsi che si propongano in primiis come
supporto alla didattica in presenza. La comunicazione asincrona, dunque, è caratteristica della
comunicazione in rete, capace di svincolare gli utenti dalle costrizioni spazio-temporali della
comunicazione in presenza, ma nelle esperienze FaD realizzate non è stata sfruttata nell’intera
gamma delle sue potenzialità. La forma di comunicazione più utilizzata è stata infatti quella che
permette l’interazione a una via fra studente e docente, tramite il contatto di posta elettronica. Sono
pochi i casi in cui siano concesse forme di comunicazione fra studenti (solo nel 2,9% delle
esperienze sono presenti newsgroup) e fra docenti e l’intera utenza (nel 5,9% delle esperienze FaD
sono state utilizzate audio o video conferenze). Questo comporta una sostanziale asimmetria del
processo comunicativo che esclude il realizzarsi di quell’apprendimento collaborativo che si
produce dall’interazione fra utenti nell’ambito dei corsi FaD. Per apprendimento collaborativo si
intende infatti il processo che enfatizza gli sforzi di cooperazione fra gli utenti, un’attività che
comporta il confronto, il misurarsi con una logica di condivisione e di rivalutazione delle esperienze
e opinioni personali a favore dell’acquisizione di nuove competenze.
Infine, è da rilevare come il 17,6% di esperienze non prevedano alcun tipo di contatto fra docente e
studenti (è il caso di esperienze che fanno uso di supporti fisici come floppy o CD per veicolare “a
distanza” la conoscenza).
Indagine d’Ateneo sull’utilizzo di strumenti FaD 18
4. Conclusioni
Il quadro che emerge dalla presente analisi è quello di un’offerta FaD nell’ambito dell’Ateneo
genovese scarsa in quantità e disomogenea. Le indicazioni funzionali alla costruzione di un modello
FaD disponibile e fruibile a livello di Ateneo, sono le seguenti:
1. l’importanza di informazione e di diffusione della cultura della FaD:
la scarsità delle esperienze realizzate e il numero esiguo di docenti che hanno risposto al
questionario proposto, testimonia tale esigenza;
2. l’importanza di condivisione e di individuazione di “best practice” per una crescita integrata a
livello d’ateneo
la scarsità e frammentarietà -per Facoltà e Corsi di laurea- delle esperienze realizzate, suggerisce la
necessità di momenti di condivisione e riflessione collettiva su cosa significhi fare Formazione a
Distanza a livello universitario, per l’individuazione di elementi comuni di qualità su cui costruire
un’offerta formativa congiunta e omogenea;
3. l’importanza della diffusione e della disponibilità delle tecnologie per la FaD:
le esperienze ad oggi realizzate, ricadono nell’ambito di corsi i cui docenti sono in possesso di
competenze tecnologiche, dato che indica la fondamentale importanza -in fase di avvio- della
capacità di costruire, utilizzare e gestire strumenti per l’erogazione di contenuti formativi. Inoltre
l’utilizzo, nella maggior parte delle esperienze realizzate, di strumenti poco sofisticati e fra loro
scarsamente integrati (come ad esempio la posta elettronica) indica la necessità di un’offerta più
variegata e avanzata in considerazione delle possibilità a oggi a disposizione.
4. l’importanza di formazione adeguata alla progettazione di corsi FaD:
la sostanziale “semplicità” delle strategie didattiche adottate e lo sbilanciamento –nella direzione
della tecnologia- delle competenze a oggi messe in campo per la realizzazione di corsi FaD, indica
la necessità di una formazione adeguata sugli aspetti pedagogici, e comunicativi necessari per la
progettazione della didattica a distanza. Questo al fine di fornire quelle competenze necessarie alla
costruzione di percorsi formativi articolati e completi, all’organizzazione e alla produzione di
Indagine d’Ateneo sull’utilizzo di strumenti FaD 19
materiali didattici consistenti con i mezzi di erogazione adottati, all’utilizzo delle forme di
comunicazione più consone agli scopi prefissati.
I presenti risultati, ottenuti sulla base di dati di tipo quantitativo, possono essere efficacemente
completati e approfonditi da indicazioni di tipo qualitativo, da ottenersi mediante tecniche di analisi
qualitative. La realizzazione di alcuni focus group con gli utenti della Formazione a Distanza in
ambito universitario – docenti e studenti – può fornire valide indicazioni sulle aspettative, sulle
difficoltà, sulle possibili soluzioni per un’offerta FaD semplice da realizzare, di qualità, efficiente e
rispondente alle reali esigenze formative dell’utenza.
I temi da approfondire con gli utenti-docenti dovrebbero pertanto riguardare: le aspettative di
supporto alla didattica che un corso a distanza può fornire (quali le condizioni di reale aiuto
all’attività didattica), le difficoltà che si sono incontrate o che si pensa di incontrare nella
progettazione e realizzazione della FaD, la definizione del modello di utente tipo.
I temi da approfondire con gli utenti-studenti dovrebbero riguardare: le aspettative di aiuto alla
fruizione delle lezioni che la FaD può fornire, le possibili difficoltà di fruizione dei corsi FaD, il
modello di corso a distanza ottimale.
Indagine d’Ateneo sull’utilizzo di strumenti FaD 20
ALLEGATO I – Questionario inviato al Personale Docente
1) Utilizza metodologie e tecniche per FAD?
Si No
Denominazione insegnamento
Corso di Studi
Facoltà
Numero Studenti coinvolti
Numero ore realizzate
Numero docenti /tutor coinvolti
2) L’iniziativa fa parte di un progetto più ampio?
Si No
Progetto internazionale
Progetto Nazionale
Progetto di Facoltà
Progetto interno al corso di Studi
Altro
3) Come utilizza metodologie e tecniche FaD?
A supporto della didattica in presenza
Corsi svolti interamente a distanza
Altro
4) Quali sono gli strumenti di distribuzione?
Sito WWW
ftp
area intranet
newsgroup
titoli multimediali
CD
Audio/Video Cassette
Audio/Video Conferenze
Altro
5) Nel caso di utilizzo della rete, quale modalità di accesso?
Riservata con Password
Libera a tutti
Indagine d’Ateneo sull’utilizzo di strumenti FaD 21
6) Di che tipo è il materiale utilizzato?
Testi
Lucidi/diapositive
Audio/video/ titoli multimediali
Esercizi
Questionari
Simulatori
Altro
7) Ha usato programmi per la creazione del materiale didattico?
Si No
8) Ha usufruito di sistemi di gestione di corsi on-line?
Si No
Se sì, quali?
9) Quale tipo di supporto alla didattica viene fornito?
Nessuno
Sinossi
Bibliografia
Contatto e-mail
Parti del corso a distanza
Testi esami
Link utili
Altro
10) Quale tipo di interazione in rete studente/docente viene utilizzata?
Nessuna
Sincrona
Asincrona
11) I materiali messi in rete sono:
Materiale usato dal docente durante la lezione frontale
Materiale costruito ad hoc per la rete
Capitoli di libro
Altro
12) Utilizza strumenti di valutazione finale in linea?
Si No
13) Note
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