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Progetto per la ricerca Regione Marche LUNARIA ANALISI DELLA STRUTTURA E DELL’OCCUPAZIONE DEL SETTORE DEI SERVIZI SOCIALI NELLA REGIONE MARCHE Progetto esecutivo 21 febbraio 2010 Indice Introduzione 1 Il disegno della ricerca 1.1 Ricognizione complessiva del lavoro e delle professionalità nel settore dei servizi sociali 1.2 Ricognizione dei fabbisogni informativi del Sistema Informativo sui Servizi Sociali in ambito di professioni sociali 1.3 Allargamento degli studi di dettaglio dei singoli ambiti 1.4 Approfondimento su alcuni profili professionali sociali 2 Integrazione dei risultati, organizzazione, tempi di esecuzione e risultati della ricerca Allegato Il questionario per le analisi sugli ambiti

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Progetto per la ricerca Regione Marche

LUNARIA

ANALISI DELLA STRUTTURA E DELL’OCCUPAZIONE

DEL SETTORE DEI SERVIZI SOCIALI NELLA REGIONE MARCHE

Progetto esecutivo

21 febbraio 2010

Indice

Introduzione

1 Il disegno della ricerca

1.1 Ricognizione complessiva del lavoro e delle professionalità nel settore dei servizi sociali

1.2 Ricognizione dei fabbisogni informativi del Sistema Informativo sui Servizi Sociali in ambito

di professioni sociali

1.3 Allargamento degli studi di dettaglio dei singoli ambiti

1.4 Approfondimento su alcuni profili professionali sociali

2 Integrazione dei risultati, organizzazione, tempi di esecuzione e risultati della ricerca

Allegato

Il questionario per le analisi sugli ambiti

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Introduzione

La ricerca, sulla base del bando di gara, ha l‟obiettivo di analizzare la struttura e l‟occupazione nel

settore dei servizi sociali nelle Marche prevedendo, sul piano operativo, l‟articolazione del lavoro in

quattro macro-aree:

a) Ricognizione complessiva del lavoro e delle professionalità nel settore dei servizi sociali

b) Ricognizione dei fabbisogni informativi del Sistema Informativo sui Servizi Sociali in

ambito di professioni sociali

c) Allargamento degli studi di dettaglio dei singoli ambiti

d) Approfondimento su alcuni profili professionali sociali.

Nel corso della ricerca saranno individuate le attività svolte a livello regionale nel settore dei servizi

sociali, i flussi informativi esistenti, le tipologie dei soggetti economici titolari/gestori/erogatori di

tali servizi - enti pubblici, organizzazioni nonprofit o imprese private - le posizioni lavorative e

contrattuali, le qualificazioni dei lavoratori esistenti.

Il campo di analisi riguarderà, in particolare, le seguenti aree di intervento: Famiglia e Minori,

Disabili, Dipendenze, Anziani, Immigrati e nomadi, Povertà, disagio degli adulti e dei senza fissa

dimora.

In termini di settori di riferimento, saranno considerati i servizi socio-assistenziali, socio-sanitari,

socio-educativi/culturali e di inserimento lavorativo. Le attività di servizio sociale e l‟occupazione

relativa fanno riferimento a unità locali che possono assumere la natura di soggetti pubblici (enti

locali, ambiti territoriali, asl, etc.); organizzazioni nonprofit (cooperative sociali, associazioni, etc.);

imprese private for profit.

L‟analisi dell‟occupazione sarà articolata in base al genere, alla tipologia di posizioni lavorative

(lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, collaboratori, tenendo conto anche dell‟eventuale

presenza di volontari), alle tipologie contrattuali, all‟attività lavorativa svolta e ai livelli di

qualificazione esistenti. Si tratta di un‟esplorazione resa difficile dalla frammentazione dei settori di

attività, dalla diversità nella natura dei soggetti e nei sistemi contrattuali, dall‟inadeguata

definizione dei profili professionali, e dalla mancanza di un quadro normativo e informativo

coerente. Una particolare attenzione verrà dedicata a rilevare le criticità del sistema dei servizi

sociali e nelle forme di occupazione esistenti, come vengono percepite dai protagonisti del settore.

Il gruppo coinvolto nel progetto di ricerca comprende:

Mario Pianta, Professore ordinario di Politica Economica presso la Facoltà di Economia

dell‟Università di Urbino, coordinatore delle sezioni 1.1b e 1.3a della ricerca

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Federico Palazzo, Esperto di sistemi informativi e di ricerca nel settore delle politiche sociali; fino

al 2009 coordinatore dell‟Osservatorio per le Politiche Sociali della Regione Marche; coordinatore

della sezione 1.2 della ricerca, collaborerà alle sezioni 1.1 e 1.3 della ricerca.

Giovanna Vicarelli, Professore ordinario di Sociologia Economica presso la Facoltà di Economia

G. Fuà dell‟Università Politecnica delle Marche, coordinatrice della sezione 1.4 della ricerca.

Yuri Kazepov, professore associato di Sociologia dell‟Ambiente e del territorio presso la facoltà di

Sociologia dell‟Università „Carlo Bo‟ di Urbino, coordinatore delle sezioni 1.1a e 1.3b della ricerca.

Giulio Marcon, già Presidente dell‟associazione Lunaria e Presidente del Comitato Tecnico-

Scientifico della Scuola del Sociale della Provincia di Roma. E‟ Professore a contratto alla Facoltà

di Sociologia dell‟Università di Urbino (corso di laurea specialistica di “Organizzazione e gestione

delle politiche sociali”), collaborerà alla sezione 1.1 e 1.3a della ricerca.

Giovanna Fanci, Assegnista di ricerca presso il Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla

Vittimologia e sulla Sicurezza dell'Università di Bologna, svolgerà la parte 1.4.b della ricerca.

Angela Genova, Professore a contratto della Facoltà di Sociologia dell‟Università „Carlo Bo‟ di

Urbino, svolgerà la parte 1.3.b della ricerca.

Carla Moretti Ricercatrice confermata di Sociologia dei processi economici e del lavoro presso il

Dipartimento di Scienze Sociali della Facoltà di Economia dell‟Università Politecnica delle Marche,

svolgerà la parte 1.4.a della ricerca.

Grazia Naletto, Ricercatrice e Presidente dell‟associazione Lunaria, parteciperà alle parti 1.1, 1.2 e

1.3.a della ricerca.

Anna Villa, Ricercatrice di Lunaria, parteciperà alle parti 1.1, 1.2 e 1.3.a della ricerca.

Jacopo Cherchi, Ricercatore di Lunaria, parteciperà alla parte 1.3 della ricerca

La direzione della ricerca sarà assicurata congiuntamente dal gruppo dei quattro coordinatori: Yuri

Kazepov, Federico Palazzo, Mario Pianta e Giovanna Vicarelli.

Il presente progetto esecutivo illustra nella sezione 1 il disegno della ricerca illustrando gli obiettivi,

le specifiche attività di ricerca, i contenuti operativi, le metodologie e i risultati attesi per ciascuna

delle quattro macro-aree di ricerca individuate dal bando di gara, l‟organizzazione del progetto, i

tempi di esecuzione e i risultati attesi. La sezione 2 illustra le metodologie di integrazione dei

risultati.

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1. Il disegno della ricerca

Il progetto di ricerca proposto prevede una ricerca articolata in 3 fasi di lavoro, oltre alla presente

definizione del progetto esecutivo, e in quattro macro-aree tematiche suddivise in due sotto-aree di

attività.

analisi di contesto finalizzata a ricostruire il quadro complessivo del sistema dei servizi

sociali marchigiano sulla base della ricognizione e della rielaborazione dei dati statistici

ufficiali disponibili e dei risultati prodotti dalle indagini più recenti realizzate sul tema;

indagini sul campo che consentiranno di raccogliere dati e informazioni aggiornati sui

fabbisogni informativi relativi alle professioni sociali, sulla struttura dell‟occupazione e sul

funzionamento dei sistemi locali dei servizi sociali di otto ambiti territoriali sociali nonché

sulle caratteristiche proprie di 4 profili professionali sociali in essi presenti. Nel corso di

questa fase sarà redatto un rapporto intermedio sulle attività svolte.

integrazione dei i risultati raggiunti in un quadro coerente e ad elaborare il rapporto finale.

Le attività di ricerca previste per ciascuna delle aree di indagine individuate dal bando di gara sono

sintetizzate nella tabella seguente:

AREA DI RICERCA ATTIVITA'

1.1 Ricognizione complessiva del lavoro e

delle professionalità nel settore dei servizi

sociali

1.1.a Analisi del sistema regionale dei servizi sociali

1.1 b Analisi delle dimensioni e caratteristiche dell'occupazione e delle

professionalità coinvolte

1. 2 Ricognizione dei fabbisogni

informativi del Sistema Informativo sui

Servizi Sociali in ambito di professioni

sociali

1.2.a Analisi dei fabbisogni informativi

1.2.b Definizione degli indicatori/debiti informativi e delle modalità organizzative di raccolta dei dati

1.3 Allargamento degli studi di dettaglio

dei singoli ambiti

1.3.a La struttura dell‟occupazione nei servizi sociali

1.3.b Istituzioni e reti dei servizi sociali: processi decisionali e ruoli

professionali

1.4 Approfondimento su alcuni profili

professionali sociali

1.4.a Professionisti del sociale: competenze e occupazione

1.4.b. La professionalizzazione tra modelli contrattuali e ambiente

istituzionale

Data la molteplicità delle attività previste e delle metodologie di indagine adottate, nei paragrafi 1.1,

1.2, 1.3 e 1.4 verranno illustrate in dettaglio le attività di ricerca proposte per ciascuna delle aree

tematiche individuate dal bando di gara, i contenuti operativi, gli obiettivi perseguiti, le

metodologie e le tecniche di indagine adottate e i risultati attesi.

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1.1 Ricognizione complessiva del lavoro e delle professionalità nel settore dei servizi sociali.

Obiettivi

La prima fase della ricerca è finalizzata a descrivere lo scenario complessivo del sistema dei servizi

sociali delle Marche, all‟interno del quale sarà analizzata, in termini quantitativi e qualitativi, la

struttura dell‟occupazione nel settore. In particolare la ricerca svolta in questa prima fase consentirà

di:

a) disegnare una mappatura della tipologia dei servizi erogati e degli attori pubblici e privati

del sistema;

b) ricostruire le dimensioni economiche e sociali del sistema (spesa e utenza);

c) analizzare l'occupazione nei servizi sociali regionali.

Attività

L‟attività di ricerca verrà articolata in due sotto-aree:

1.1.a Analisi del sistema regionale dei servizi sociali

1.1.b Analisi delle dimensioni e caratteristiche dell‟occupazione e delle professionalità

coinvolte.

Contenuti operativi

1.1.a Analisi del sistema regionale dei servizi sociali

Dimensioni e caratteristiche della rete dell’offerta di servizi

L‟analisi del sistema regionale dei servizi sociali descriverà e analizzerà i seguenti aspetti:

la rete dei servizi sociali regionali, inquadrata nel contesto nazionale e disaggregata per aree

organizzative (interventi, strutture e trasferimenti in denaro) e per aree territoriali (Ambiti

Territoriali Sociali);

la rete degli enti-attori sociali, disaggregata per tipo di ruolo svolto nel servizio (titolare e

gestore) e per natura giuridica (area pubblica; area privato nonprofit; area privato profit);

la spesa sociale dei Comuni singoli e associati analizzata per area organizzativa dei servizi

(interventi, strutture, trasferimenti in denaro) e per area di utenza.

Ciò consentirà di “restituire” la “mappa dei punti di erogazione dei servizi” e la “mappa dei datori

di lavoro” con informazioni relative a:

il tipo di servizi erogati

la natura, pubblica o privata, dei datori di lavoro

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l‟entità dei servizi erogati, in termini di valore economico della spesa e di numero di utenti.

Metodologie di ricerca

Si procederà alla ricognizione e alla rielaborazione dei dati statistici ufficiali di fonte nazionale e

regionale e all‟analisi della letteratura più recente prodotta in materia.

L‟analisi del sistema regionale dei servizi sociali utilizzerà le seguenti fonti:

Banca dati anagrafica dei servizi e degli enti-attori sociali delle Marche

Variabili disponibili:

Tipo di servizio (nomenclatore nazionale)

Localizzazione territoriale del servizio (Comune; ATS)

Natura giuridica di Titolare e Gestore del servizio

Riferimento temporale:

Quadro aggiornato al 31/12/2008

Per analizzare le dimensioni economiche del sistema dei servizi sociali nelle Marche saranno

utilizzati i dati delle seguenti rilevazioni promosse dalla Regione sulle attività pubbliche e sugli

attori sociali:

a. Indagine su interventi e i servizi sociali dei comuni singoli e associati (ISTAT-SIS Marche)

b. Rilevazione sui presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari (ISTAT-SIS Marche)

Variabili disponibili:

Tipo di servizio (nomenclatore nazionale)

Spesa sostenuta dal Comune singolo o associato (fonte a); volume affari struttura (fonte b)

Compartecipazione utenza

Localizzazione territoriale della spesa

Natura giuridica di Titolare e Gestore del servizio

Riferimento temporale

Quadro aggiornato al 31/12/2006

1.1.b Analisi delle dimensioni e caratteristiche dell’occupazione e delle professionalità

coinvolte.

L‟analisi delle dimensioni e delle caratteristiche dell’occupazione e delle professionalità

coinvolte compirà una ricognizione dei dati statistici ufficiali disponibili sull‟occupazione e le

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professioni in ambito sociale comparando le diverse fonti ed elaborando una stima del lavoro dei

servizi sociali nella regione Marche. Saranno presi in considerazione i risultati di indagini già

condotte da parte della Regione Marche e del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche

Sociali (d‟ora in avanti citato come Ministero).

Le indagini statistiche che consentono la raccolta di dati rilevanti per il nostro progetto

comprendono le seguenti attività:

a. Indagine su interventi e servizi sociali dei comuni singoli e associati (ISTAT-SIS Marche)

b. Rilevazione sui presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari (ISTAT-SIS

Marche);

c. Rilevazione sui servizi per la prima infanzia (ISTAT-SIS Marche);

d. Rilevazione delle cooperative sociali (ISTAT-SIS Marche);

e. Banca dati amministrativa – Personale SSR (Agenzia Regionale Sanitaria)

Variabili disponibili:

Aree professionali di occupazione

Natura giuridica di Titolare e Gestore del servizio

MacroTipo di servizio (interventi, strutture semiresidenziali e residenziali)

Riferimento temporale

Quadro aggiornato al 31/12/2005

La metodologia di ricerca dell‟attuale progetto svilupperà i lavori contenuti in due studi

approfonditi recenti, realizzati da ricercatori che fanno parte del gruppo di ricerca dell‟attuale

progetto:

“Il lavoro nel settore dei servizi sociali e le professioni sociali” (Rapporto CNR

realizzato da Lunaria) in cui si definisce la metodologia per la rilevazione

dell‟occupazione nei servizi sociali a livello nazionale e regionale, sulla base

dell‟integrazione di fonti statistiche differenziate e si realizza un‟analisi sperimentale

per la realtà degli ambiti di Pesaro e Urbino.

La ricerca che ha portato alla pubblicazione del volume Il welfare nelle Marche

(Carocci, Roma, 2008) in cui si delinea un primo quadro del sistema dei servizi sociali

nella regione e che ha posto particolare attenzione all‟analisi del modello di

governance regionale nel settore delle politiche e dei servizi sociali, adottando una

prospettiva comparata regionale.

Le attività che verranno svolte in questa macro-area sono sintetizzate nella tabella che segue:

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1.1 Ricognizione complessiva del lavoro e delle professionalità nel settore dei servizi sociali.

Attività Tempi Obiettivi Contenuti operativi Metodologie Gruppo di

ricerca

a) Analisi del sistema regionale dei servizi sociali.

Mesi 1-3

Mappatura della tipologia dei servizi erogati e degli attori pubblici e privati del sistema.

Ricostruzione delle dimensioni economiche e sociali del sistema (spesa e utenza).

a.1 Analisi del sistema organizzativo dei servizi sociali; a.2 Ricostruzione della rete degli enti-attori

sociali; a.3 analisi della spesa sociale dei Comuni singoli e associati.

Analisi quantitativa dei dati statistici ufficiali nazionali e regionali disponibili.

Yuri Kazepov (coordinatore), Angela Genova, Federico Palazzo

b) Analisi delle

dimensioni e delle caratteristiche dell‟occupazione nei servizi sociali e delle professionalità coinvolte.

Mesi 1-3

Mappatura delle

professionalità presenti nei servizi sociali

b.1 Analisi dei dati

statistici disponibili sull‟occupazione e le professioni sociali; b.2 Comparazione dei dati e stima delle dimensioni dell‟occupazione in ambito sociale nella regione Marche

Analisi quantitativa e

qualitativa tramite: a) l‟analisi dei dati statistici ufficiali nazionali e regionali disponibili; b) l‟analisi dei risultati emersi dalle indagini regionali e nazionali più recenti svolte in tema di occupazione e professioni

nei servizi sociali.

Mario Pianta

(coordinatore), Giulio Marcon Federico Palazzo Grazia Naletto, Anna Villa

1.2 Ricognizione dei fabbisogni informativi del Sistema Informativo sui Servizi Sociali in

ambito di professioni sociali.

Questa fase della ricerca è finalizzata all‟analisi dei fabbisogni informativi necessari per tenere sotto

osservazione i caratteri strutturali dell‟occupazione del settore dei servizi sociali e, quindi, alla

definizione di un sistema di indicatori di base comuni a tutto il territorio nazionale, che costituisca

debito informativo delle Regioni verso il Sistema Informativo nazionale sui Servizi Sociali (SISS).

L‟attività di ricerca verrà articolata in due fasi operative:

1.2.a Analisi dei fabbisogni informativi e individuazione degli indicatori;

1.2.b Definizione dei debiti informativi e delle modalità organizzative di raccolta dei dati.

1.2.a Analisi dei fabbisogni informativi e individuazione indicatori

L‟analisi prenderà in considerazione i risultati delle indagini promosse dal Ministero in tema di

professioni sociali, nonché i risultati di indagini e ricerche realizzate dalla Regione Marche in tema

di organizzazione dei servizi e di professioni sociali. Si procederà quindi ad una sintesi del lavoro

mirata ad individuare:

i profili professionali (o gruppi di profili omogenei) oggetto di monitoraggio;

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i caratteri fondamentali che descrivono il rapporto di lavoro (tipo contratto, tempo di lavoro;

etc.) e il lavoratore (genere, età, etc.), che costituiranno il contenuto del monitoraggio;

i contesti organizzativi della rete dei servizi, sia in riferimento alla natura giuridica del datore

di lavoro, sia in riferimento alle diverse aree organizzative in cui si articola il sistema degli

interventi e delle strutture sociali, che costituiranno gli ambiti di analisi del monitoraggio.

L‟analisi sarà condotta analizzando le seguenti fonti:

Il lavoro nel settore dei servizi sociali e le professioni sociali (CNR-Lunaria)

Analisi della struttura e dell‟occupazione del settore dei servizi sociali (FORMEZ)

Occupazione e professioni nel settore dei servizi sociali – Indagine sulle Regioni italiane

(ricerca coordinata dalla Regione Veneto)

Linee Guida per il consolidamento e lo sviluppo del Sistema informativo delle Politiche Sociali

della regione Marche

In termini di classificazione delle variabili che sostanzieranno gli indicatori, si farà riferimento:

per la rete dei servizi, al nomenclatore nazionale servizi sociali;

per gli Enti/Soggetti titolari e gestori dei servizi, alla classificazione ISTAT delle nature

giuridiche e del privato non profit;

per le professioni, alla classificazioni delle professioni (ISTAT-ISCO) e ai risultati delle

indagini di cui sopra.

1.2.b Definizione dei debiti informativi e delle modalità organizzative di raccolta dei dati.

Attraverso questa fase della ricerca saranno verificate diverse possibilità operative finalizzate alla

raccolta dei dati necessari al monitoraggio delle professioni sociali. La verifica sarà condotta su tre

versanti:

Rilevazioni statistiche periodiche di livello nazionale e regionale

Sistemi informativi regionali

Flussi amministrativi di natura previdenziale

Attraverso lo studio saranno quindi individuate i possibili modelli di monitoraggio delle professioni

sociali, implementabili nel breve e medio periodo a livello regionale e nazionale, specificandone i

contenuti e le modalità di raccolta dei dati.

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Versante a: Rilevazioni statistiche periodiche di livello nazionale e regionale

Saranno analizzate le rilevazioni statistiche periodiche inerenti il settore dei servizi sociali, sia

quelle previste nel Programma Statistico Nazionale, sia eventuali altre rilevazioni promosse dalle

Regioni:

a. Indagine su interventi e servizi sociali dei comuni singoli e associati

b. Rilevazione sui presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari

c. Rilevazione sui servizi per la prima infanzia

d. Rilevazione delle cooperative sociali

e. Rilevazione delle organizzazioni di volontariato

f. Censimento delle Istituzioni nonprofit

Saranno inoltre analizzate le rilevazioni statistiche periodiche relative al settore lavoro-occupazione.

Lo studio prenderà in esame i seguenti aspetti:

metodologia e periodicità di raccolta dei dati

universo di riferimento

oggetto della rilevazione

informazioni raccolte

limiti e potenzialità della rilevazione.

L‟obiettivo finale sarà quello di valutare una ipotesi di monitoraggio integrato delle figure

professionali, individuando le azioni e le condizioni necessarie a tal fine.

Versante b: Sistemi informativi regionali

Oltre alle Marche, saranno presi in esame alcuni sistemi informativi regionali: quelli delle Regioni

più impegnate in tal senso, ed in particolare, sul monitoraggio delle professioni sociali.

Considerando i risultati fin qui presentanti dal gruppo di ricerca coordinato dalla Regione Veneto

(Occupazione e professioni nel settore dei servizi sociali – Indagine sulle Regioni italiane) si

ipotizza, in prima approssimazione di approfondire tre-quattro casi regionali, da selezionare tra:

Piemonte, Liguria, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana.

Per ogni caso di studio saranno analizzati i seguenti aspetti.

Organizzazione generale del sistema informativo sociale

Monitoraggio delle professioni sociali (Indicatori e modalità di raccolta dei dati elementari)

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Obiettivo di questa fase sarà quello di

valutare lo stato dell‟arte in termini di monitoraggio delle professioni sociali ed individuare

eventuali prospettive di sviluppo;

individuare buone prassi e scelte “esportabili”;

individuare eventuali arricchimenti del set minimo di indicatori per il monitoraggio delle

professioni sociali

Versante c: Flussi amministrativi di natura previdenziale

In questa parte dello studio saranno analizzati i dati INPS relativi ai lavoratori e ai datori di lavoro

che versano i contributi previdenziali, con l‟obiettivo di valutare l‟eventuale sfruttamento della

base informativa in ottica di monitoraggio delle professioni sociali.

Lo studio sarà concluso con una sintesi dei risultati emersi e con la descrizione delle ipotesi

praticabili di monitoraggio delle professioni sociali.

1.2 Ricognizione dei fabbisogni informativi

del Sistema Informativo sui Servizi Sociali in ambito di professioni sociali.

Attività Tempi Obiettivi Contenuti operativi Metodologie Gruppo di

ricerca

a). Analisi dei fabbisogni informativi

Mesi 2-6

Individuazione del fabbisogno informativo minimo per il monitoraggio

dell‟occupazione nel settore dei servizi sociali.

a.1 Individuazione dei profili professionali oggetto di monitoraggio; a.2 Individuazione delle

variabili rilevanti che descrivono il rapporto di lavoro e il lavoratore; a.3 Individuazione delle variabili rilevanti per la descrizione del contesto organizzativo dei servizi.

Analisi quali-quantitativa dei dati statistici ufficiali nazionali e regionali disponibili e delle

indagini precedentemente svolte sul campo.

Federico Palazzo (coordinatore), Anna Villa

b) Definizione indicatori/debiti informativi

Mesi 2-6

Individuazione di possibili modelli di monitoraggio delle professioni sociali in termini di contenuti e di

modalità di raccolta dei dati.

b.1 Ricognizione delle fonti statistiche e amministrative disponibili; b.2 Individuazione e analisi dei sistemi informativi regionali

più strutturati sul piano della raccolta di informazioni sulle professioni sociali; b. 3 Selezione delle variabili rilevanti. b.4 Definizione delle modalità di raccolta dei

dati.

Analisi quali-quantitativa dei dati statistici ufficiali nazionali e regionali disponibili e delle indagini precedentemente svolte

sul campo; Analisi dei flussi informativi di alcuni sistemi informativi regionali sulle politiche sociali.

Federico Palazzo (coordinatore), Grazia Naletto, Anna Villa (ricercatori)

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1.3 Allargamento degli studi di dettaglio dei singoli ambiti

Obiettivi generali

Questa fase della ricerca è finalizzata a disegnare il quadro dei sistemi locali dei servizi sociali e

dell‟occupazione esistente, con riferimento alla tipologia dei servizi, ai modelli organizzativi e

decisionali, al lavoro, alle competenze e alle professionalità impiegate.

La ricerca prevede indagini sul campo di tipo quali-quantitativo che saranno condotte su un

campione di otto Ambiti Territoriali Sociali (ATS) della regione Marche, compresi gli ATS di

Pesaro e di Urbino, già inclusi come casi di studio nella ricerca condotta dal Ministero delle

Politiche Sociali ("Il lavoro nel settore dei servizi sociali e le professioni sociali").

La definizione dei casi di studio

La definizione specifica degli otto ATS è stata stabilita di comune accordo con la Regione Marche

Sono stati individuati gli otto casi sulla base dei criteri definiti nel progetto di ricerca iniziale; la

Tabella qui sotto presenta gli ambiti selezionati con le informazioni sulle loro principali

caratteristiche.

ATS Pr. Comune

Capoluogo

Provincia

Costa

Collina

Interno

Numero

comuni

Spesa Sociale Netta (2006) Popolazione

Residente

2008

Note

Totale

Milioni di €

Procapite

Pesaro PU Si Costa 9 17,8 135,20 135.340

Urbino PU No Interno 9 5,3 123,50 43.468

Ancona AN Si Costa 1 13,1 128,39 101.424

Jesi AN No Collina 21 10,6 100,18 107.208 Azienda

consortile

Macerata MC Si Collina 9 8,6 91,50 94.798

Camerino MC No Interno 13 1,7 116,08 14.702 Comunità

Montana

Porto S.Elpidio FM No Costa 3 4,0 83,44 49.661 Ascoli Piceno AP Si Interno 9 6,6 90,50 73.398

Totale 8 ATS 74 67,7 619.999 Regione 246 150,5 98,20 1.553.063

Attività

L‟attività di ricerca sarà articolata in due sotto-aree, illustrate nei paragrafi seguenti:

1.3.a La struttura dell‟occupazione nei servizi sociali

1.3.b Istituzioni e reti dei servizi sociali: processi decisionali e ruoli professionali

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1

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Metodologie di ricerca

L‟analisi empirica, comune alle due sotto-aree di ricerca, si basa sulla raccolta di dati di fonti

comunali o regionali già disponibili, e - soprattutto - sui dati ottenuti attraverso la somministrazione

del questionario semi-strutturato che riprende ed è compatibile con quello utilizzato nella ricerca

CNR-Lunaria per il Ministero e che viene allegato in appendice.

La ricerca è, quindi, realizzata attraverso una metodologia articolata nell‟analisi delle fonti primarie

di informazioni tramite questionario e focus group e nell‟analisi secondaria dei documenti

istituzionali formali di programmazione e di costruzione della rete del sistema locale dei servizi

come gli accordi di programma, i protocolli di intesa, i contratti con i diversi soggetti pubblici,

privati o del privato sociale per la programmazione e gestione dei servizi.

Il questionario sarà somministrato a circa 10 soggetti pubblici e privati per ciascun caso studio,

scelti tra i responsabili della programmazione, della gestione o della erogazione dei servizi sociali.

Gli intervistati saranno scelti in modo da coprire le seguenti figure: coordinatori degli ATS

interessati, rappresentanti e dirigenti dei Comuni, dei Distretti Sanitari e delle Asur, delle istituzioni

nonprofit (cooperative sociali,

In modo propedeutico allo svolgimento delle interviste saranno organizzate riunioni con gli attori

locali che partecipano al processo di governance delle politiche sociali, sia per coinvolgerli nella

ricerca che per far emergere un primo quadro generale del funzionamento della rete degli interventi.

Negli incontri negli ambiti saranno consultati anche associazioni di promozione sociale,

organizzazioni di volontariato e sindacati. Tale attività potrà essere integrata con lo svolgimento dei

focus group prevista dalla sezione 1.4 della ricerca.

1.3.a La struttura dell’occupazione nei servizi sociali

L‟analisi della struttura dell‟occupazione nei sistemi locali dei servizi sociali ha l‟obiettivo di

approfondire la conoscenza delle caratteristiche quantitative e qualitative del lavoro nei casi di

studio considerati. In particolare verranno indagati i seguenti aspetti:

dimensioni quantitative del lavoro nei sistemi locali dei servizi sociali

dimensioni quantitative e qualitative delle professioni presenti nei servizi sociali (profili

professionali, competenze, mansioni, requisiti formativi e titoli di studio richiesti,

inquadramento contrattuale, come illustrato nella sezione sulle metodologie e

nell‟illustrazione del questionario)

tipologia giuridica dei datori di lavoro

tipologia dei rapporti contrattuali di riferimento

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livelli di retribuzione degli operatori

contesto organizzativo di riferimento (processi decisionali/sistemi di relazione).

Una volta somministrati i questionari saranno svolte analisi comparative tra i risultati raccolti nei

diversi casi di studio.

In particolare, saranno analizzati gli "incroci" più rilevanti tre le variabili raccolte attraverso i

questionari, in modo da evidenziare caratteristiche e problemi dell‟occupazione nei servizi sociali

nelle Marche. I principali aspetti che saranno esplorati - anche con l‟uso di tabelle e grafici per

sintetizzare la complessità dei risultati che emergeranno - comprende le seguenti dimensioni:

le relazioni tra settore di attività (pubblico, non profit, privato) e tipologia dell‟occupazione

le relazioni tra settore di attività (pubblico, non profit, privato) e tipologia di contratti di

lavoro

la distribuzione dell‟occupazione per le singole aree di intervento (famiglia e minori,

anziani, disabili ecc.)

la distribuzione degli occupati per settore di attività, genere e titolo di studio

la distribuzione degli occupati per tipologia istituzionale e profilo professionale

la distribuzione degli occupati per tipologia istituzionale e tipologia della funzione svolta

la retribuzione media degli occupati per tipologia istituzionale

Risultati attesi

Il lavoro sulla struttura dell'occupazione nei servizi sociali consentirà di quantificare le dimensioni

delle attività svolte negli otto casi analizzati e di sviluppare analisi qualitative sulle principali

caratteristiche, delineate nei paragrafi precedenti. L‟analisi comparata degli otto casi - confrontata

con gli studi già realizzati a livello nazionale dal Ministero - consentirà di evidenziare i fattori di

forza e debolezza dei servizi sociali locali e dell'occupazione relativa.

I risultati offriranno infine strumenti ulteriori per la valutazione del funzionamento complessivo dei

sevizi sociali negli ATS indagati, individuando i fattori chiave che possono contribuire a migliorare

efficienza ed efficacia dei servizi, la qualificazione degli occupati, la professionalizzazione del

personale.

1.3.b Istituzioni e reti dei servizi sociali: processi decisionali e ruoli professionali

Questa parte del progetto si pone lo scopo di analizzare i modelli di governance che caratterizzano il

sistema regionale dei servizi sociali, quindi l‟insieme delle relazioni formali e informali che

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caratterizzano l‟interazione fra diversi attori e figure professionali concentrandosi su 8 ambiti

territoriali selezionati della regione Marche.

Sulla base degli obiettivi identificati e delle ipotesi formulate il progetto esecutivo si articola in due

fasi:

A) L‟analisi del sistema locale dei servizi sociali

B) L‟analisi delle figure professionali che partecipano alla rete dei servizi del territorio

Di seguito vengono descritte le azioni e fasi operative del progetto esecutivo.

A) La prima fase si pone l‟obiettivo di analizzare il sistema locale dei servizi sociali della

regione e sarà realizzata attraverso una metodologia quantitativa e qualitativa. In particolare,

sulla base dei dati raccolti dal sistema informativo regionale verrà svolta una prima analisi

dei processi implementati nei diversi ambiti territoriali al fine di costruire una tipologia delle

diverse esperienze realizzate a livello regionale.

L‟analisi sarà arricchita dai dati raccolti con metodologie qualitative.

Questa fase operativa si articola nelle seguenti azioni:

1. Analisi dei dati disponibili

2. Costruzione di una prima tipologia sulla base dell‟analisi dei dati

quantitativi

3. Revisione della tipologia sulla base delle informazioni qualitative

raccolte

4. Stesura del report

B) La seconda fase si pone i seguenti obiettivi:

1. analisi dei processi comunicativi e decisionali fra gli attori del sistema dei servizi

sociali e fra le diverse figure professionali e i loro ruoli formali e informali

nell‟ambito del design istituzionale delle politiche, della loro gestione e attuazione.

2. analisi delle relazioni fra obiettivi, proposte, intenzioni, input dei diversi attori e le

politiche e l‟output, ovvero le azioni intraprese nel concreto delle politiche.

3. analisi delle competenze necessarie per poter ricoprire i ruoli istituzionali identificati

e poter integrare i vari interessi in modo efficace.

Tali obiettivi saranno perseguiti attraverso una metodologia definita in accordo con le altre

parti del progetto complessivo. Le informazioni saranno raccolte tramite questionario

strutturato, interviste semi-strutturate e focus group.

Le interviste semi-strutturate e i focus group coinvolgeranno le diverse figure professionali

presenti negli ambiti territoriali e interesseranno queste aree conoscitive:

- Quali sono gli attori e le figure professionali coinvolte?

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- Che ruolo svolgono nel design, gestione e attuazione delle specifiche politiche?

- Le figure professionali che partecipano sono in possesso di competenze specifiche,

formali (per esempio titolo di studio) o informali (esperienze professionali), adeguate

per garantire decisioni efficaci?

- Quali sono le figure professionali eleggibili per partecipare ai processi decisionali e

concertativi, gestionali e attuative e come sono selezionate?

- Esistono dei sistemi di rendicontazione per i vari ruoli ricoperti sul raggiungimento

degli obiettivi concordati?

- Ci sono interessi importanti o prospettive che sono escluse dalle fasi decisionali?

- Quali sono le principali caratteristiche dei processi comunicativi?

- Come le diverse posizioni espresse dai diversi attori e professioni sociali vengono

effettivamente legate alle azioni svolte?

Questa fase operativa si articola nelle seguenti azioni:

1. Definizione e condivisione degli strumenti metodologici

(questionario, traccia delle interviste semi-strutturate e focus)

2. Raccolta informazioni

3. Analisi dei dati

4. Stesura del report

CRONOGRAMMA

FASE AZIONE FEB MAR APR MAG GIU LUG

A 1. Analisi dei dati disponibili X

2. Costruzione di una prima tipologia sulla base

dell‟analisi dei dati quantitativi X

3. Revisione della tipologia sulla base delle

informazioni qualitative raccolte X

4. Stesura del report X

B 1. Definizione e condivisione degli strumenti

metodologici (questionario, traccia delle

interviste semi-strutturate e focus)

X

2. Raccolta informazioni X X X X

3. Analisi dei dati X

4. Stesura report X

Le attività che verranno svolte in questa macro-area sono sintetizzate nella tabella che segue:

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1.3 Allargamento degli studi di dettaglio nei singoli ambiti

Attività Tempi Obiettivi Contenuti operativi Metodologie Gruppo di

ricerca

1.3.a).la struttura dell‟occupazione nei servizi sociali

Mesi 1-6

Ricostruzione della struttura dell‟occupazione nei servizi sociali in 8 Ambiti Territoriali sociali

a.1 Individuazione delle variabili rilevanti e elaborazione del questionario a.2 Realizzazione

dell‟indagine sul campo a.3 Elaborazione dei risultati.

Indagine empirica quali-quantitativa tramite la somministrazione di un questionario semi-strutturato.

Mario Pianta (coordinatore), Grazia Naletto, Giulio Marcon, Jacopo Cherchi, Anna Villa

1.3. b) Istituzioni e reti dei servizi sociali: processi

decisionali e ruoli professionali

Mesi 1-6

1. analisi del sistema locale dei servizi sociali della regione

2. analisi dei processi comunicativi e decisionali fra gli attori e le figure professionali 3. analisi delle relazioni fra input e output delle politiche

4. analisi delle competenze delle figure professionali

b.1 Individuazione delle variabili rilevanti e

elaborazione del questionario b.2 Realizzazione dell‟indagine sul campo b.3 Elaborazione dei risultati.

Indagine empirica quali-quantitativa tramite la

soministrazione di un questionario semi-strutturato; Integrazione dei risultati dell‟indagine empirica con i dati raccolti nella fase 1 della ricerca.

Yuri Kazepov (Coordinatore), Angela Genova

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1.4 Approfondimento su alcuni profili professionali sociali

Obiettivi

La quarta fase della ricerca è finalizzata ad approfondire la conoscenza delle caratteristiche di alcuni

profili professionali presenti nei servizi sociali della regione Marche. Verranno esaminate in primo

luogo le competenze delle professioni individuate e i relativi percorsi formativi, per poi procedere

alla verifica delle relazioni intercorrenti tra le attività degli operatori e il contesto istituzionale di

riferimento.

Attività

L‟attività di ricerca sarà articolata in due sotto-aree:

1.4 a Professionisti del sociale: competenze e formazione

1.4.b La professionalizzazione tra modelli contrattuali e ambiente istituzionale

1.4.a Professionisti del sociale: competenze e formazione

Le attuali politiche di welfare chiedono alle professioni sociali più consolidate di rinnovare le

proprie competenze e fanno emergere attività professionali che se da un lato sono caratterizzate da

nuove competenze, dall‟altro potrebbero entrare in concorrenza con profili professionali già

presenti.

Si tratta di un tema ampiamente dibattuto e attorno al quale il Ministero del Lavoro e delle Politiche

Sociali ha già avviato una serie di ricerche. La più recente, effettuata nel 2009, dal titolo “Analisi

multidimensionale dei profili professionali e predisposizione di una proposta progettuale di

riordino. Indagine per il riordino di alcune professioni sociali” è stata commissionata alla

Fondazione Irso ed è stata svolta ad integrazione ed ampliamento di una precedente indagine

realizzata nel 2008 su “Il lavoro nel settore dei servizi sociali e le professioni sociali”.

La ricerca in oggetto si è posta una duplice finalità: da un lato quella di approfondire la

metodologia di analisi e rappresentazione del lavoro utilizzata e validata nella precedente fase di

indagine; dall‟altro quella di avviare una valutazione ed un sostegno rispetto al percorso di

creazione di professioni a banda larga (broad professions) del lavoro sociale.

Entrambi gli obiettivi sono stati perseguiti nell‟ottica più generale di pervenire ad un riassetto del

settore delle professioni sociali, ovvero di fornire indicazioni propositive sugli aspetti da normare in

termini di vincoli e opportunità.

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A tale scopo è stato approfondito l‟esame di quattro profili professionali, già oggetto della

precedente indagine, quello dell‟Educatore Professionale, dell‟Operatore Socio Sanitario (OSS), del

Mediatore culturale e dell‟Assistente familiare, indagando, per ciascuno di essi, il contesto

organizzativo di appartenenza, le caratteristiche occupazionali e la storia, ovvero la traiettoria

personale e il sistema sociale di riferimento.

Sintetizzando i risultati, dall‟indagine relativa a ciascun profilo occupazionale, è emerso che:

- l‟Assistente familiare si configura più come una occupazione che come una professione vera e

propria, il cui il ruolo è esercitato soprattutto presso il domicilio dell‟utente, ruolo per il quale non

esiste un profilo di riferimento nazionale omogeneo seppure a livello regionale emergano iniziative

differenti. L‟istituzionalizzazione e il riconoscimento formale di tale figura professionale appare più

legato all‟esigenza delle famiglie di accedere ad un sistema formale di incontro domanda-offerta e

di ottenere garanzie rispetto alle competenze e all‟affidabilità delle persone, che non alla necessità

manifestata in tal senso dal profilo professionale in questione.

- l‟Operatore socio-sanitario viene descritto come una figura professionale consolidata e omogenea

a livello nazionale, rispetto alla quale le differenze nel ruolo agito derivano dal contesto operativo di

lavoro (domicilio dell‟utente o struttura sanitaria e socio-sanitaria) e dal contesto organizzativo di

appartenenza (Sociale o Sanitario). Si prospetta la necessità di individuare percorsi di sviluppo e

specializzazione, già attivati in alcune regioni.

- anche quella dell‟Educatore professionale risulta essere una professione consolidata. Rispetto a

tale profilo professionale la principale criticità emergente, e che richiede quindi di essere affrontata,

risiede nell‟esistenza di un doppio canale formativo per l‟accesso a due professioni analoghe: quella

dell‟Educatore formato all‟interno delle Facoltà di Scienze della Formazione, che in genere lavora

nel sociale, e la figura dell‟Educatore professionale formato nella Facoltà di Medicina, che opera

nel sanitario. Ulteriori aspetti critici fanno riferimento: 1. all‟esistenza di diversi gradi di

specializzazione; 2. all‟esistenza di una complessa articolazione in sotto-figure professionali

riconducibili comunque alla professione dell‟Educatore (Animatore Sociale, Operatore di comunità,

Educatore di strada, Educatore di comunità, Educatore per portatori d‟handicap, ecc); 3. alla

necessità di prevedere sistemi formali per il riconoscimento e la valorizzazione dell‟esperienza sul

campo degli Educatori “storici”.

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0

- il Mediatore culturale risulta essere un Operatore sociale che opera per l‟inserimento sociale e

l‟autonomia dei soggetti, ruolo che, in altri momenti di sviluppo del sistema dei servizi, sarebbe

stato svolto dall‟Assistente Sociale. Tale situazione è in parte derivata da un processo di

specializzazione di quest‟ultima professione che l‟ha vista crescere, trasformarsi ed

istituzionalizzarsi passando da un ruolo di Operatore sul fronte, che opera direttamente con gli assistiti,

a un ruolo di gestore e pianificatore di processi e risorse realizzati da altri soggetti.

Stante questo quadro e a partire dagli esiti emersi dall‟indagine condotta dall‟IRSO, la ricerca della

Regione Marche si propone di focalizzare l‟attenzione su due profili professionali: quello

dell‟Operatore Socio-Sanitario e dell‟Educatore. Riguardo al primo profilo emerge la necessità di

approfondire alcuni aspetti legati al ruolo agito in relazione al contesto entro cui esercita la propria

attività (sociale e/o sanitario), oltre che di individuare canali formativi atti a conferirgli un più

elevato livello di specializzazione.

Con riguardo alla figura dell‟Educatore l‟ulteriore approfondimento che si intende realizzare è

motivato dalla ricerca delle possibili integrazioni tra il profilo dell‟Educatore, formato all‟interno

delle Facoltà di Scienze della Formazione, e quello dell‟Educatore Professionale formato nelle

Facoltà di Medicina e Chirurgia. Integrazione da ricercare sia a livello di percorsi formativi sia

rispetto all‟ambito delle competenze e ai settori di intervento.

Si è deciso per contro di non soffermare l‟attenzione sulla figura dell‟Assistente familiare che non si

configura come una professione vera e propria e che dimostra allo stato attuale una scarsa esigenza

di istituzionalizzazione. Rispetto alla figura del Mediatore valgono in parte le considerazioni fatte a

proposito dell‟Assistente familiare. Si tratta, infatti, di un‟occupazione che svolge una variegata

gamma di funzioni ascrivibili al dominio professionale di altre professioni quali l‟Educatore e

l‟Assistente sociale.

Ai fini della presente indagine si è scelto poi di approfondirne l‟analisi delle caratteristiche

professionali dell‟Assistente sociale soprattutto in virtù dei due livelli previsti: Assistente sociale e

Assistente sociale specialista. L‟interesse verso la figura dell‟Assistente sociale deriva altresì dalla

peculiarità che ne contraddistingue l‟iter professionale che ha portato tale profilo ad acquisire lo

status di professione. In particolare è rilevante notare, in questa sede, come il processo di

professionalizzazione, legato all‟innalzamento di status quindi all‟assunzione di nuovi compiti e

nuove responsabilità, abbia dato luogo ad un parallelo processo di delega di funzioni che ha favorito

la nascita e lo sviluppo di nuove figure sociali.

Le finalità che la ricerca si propone sono le seguenti:

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1. la ridefinizione degli ambiti di competenza dei profili

professionali/occupazionali individuati. Per ciascuna figura professionale si

andranno a verificare:

o le competenze specifiche;

o le competenze di confine;

o l‟integrazione possibile delle diverse competenze in una logica di integrazione

socio-sanitaria

2. l‟individuazione di percorsi formativi che tengano conto:

o dell‟attuale offerta formativa universitaria italiana;

o del “Rapporto sul futuro della formazione in Italia” elaborato dalla Commissione

di studi e di indirizzo sul futuro della formazione in Italia nel novembre 2009;

o del Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualification Framework) quale

codice unico di riferimento per tutti gli Stati Membri, nell‟ottica della

formazione continua (lifelong e lifewide learning).

1.4.b La professionalizzazione tra prassi contrattuali e ambiente istituzionale.

Questa parte della ricerca intende porre l‟accento sulla eterogeneità del processo di

professionalizzazione alla luce di una supposta connessione tra le politiche di riordino delle

professioni sociali e le modalità di regolazione delle attività professionali, ipotizzando, pertanto,

l‟esistenza di una relazione tra modelli contrattuali ed ambiente istituzionale, da una parte, e

modalità di erogazione dei servizi e qualità degli interventi, dall‟altra.

Nell‟ottica neo-istituzionalista che attribuisce un ruolo determinante all‟ambiente istituzionale

l‟ipotizzata relazione tra l‟attività dell‟operatore socio-sanitario, dell‟educatore professionale e

dell‟assistente sociale da una parte, e le prassi contrattuali ed organizzative, dall‟altra produce

effetti anche sui percorsi di professionalizzazione.

Sulla base delle risultanze ottenute nella parte 1.4a relativa alla diversificazione dei circuiti

formativi delle tre figure professionali oggetto d‟indagine saranno analizzati due aspetti:

1. le tecniche di identificazione di ciascun profilo professionale che possono essere

indagate attraverso una analisi documentale degli strumenti regolativi di volta in

volta adottati (provvedimento legislativo; accordo di programma; certificazione delle

competenze acquisite);

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2. la regolazione contrattuale che disciplina ruolo e posizione dell‟operatore sanitario,

dell‟educatore professionale e dell‟assistente sociale attraverso al definizione del

rapporto di lavoro;

3. il diverso rilievo assunto da tali figure professionali nella programmazione e nella

implementazione delle politiche sociali a livello locale nei vari ambienti di

riferimento;

4. i metodi di pianificazione dei percorsi formativi mediante l‟esame della domanda di

formazione manifestata dagli operatori sociali.

In questa prospettiva assumono particolare rilevanza:

i. lo studio della pluralità dei modelli organizzativi diffusi tra le agenzie,

pubbliche e private, dei servizi alla persona;

ii. l‟analisi della multiforme dimensione contrattuale (pubblica, del non profit

e del privato for profit) senza trascurare le modalità di contracting out che

regolano i rapporti tra pubblico e privato, così come evidenziato dal citato

articolo 2 del Protocollo d‟intesa.

Una riflessione sui diversi modelli contrattuali e, parimenti, sui paradigmi organizzativi adottati

agevola l‟indagine sull‟incidenza dell‟ambiente sull‟azione dell‟operatore sociale. Con un

opportuno collegamento alla tipologia di professioni sociali elaborata nelle fasi precedenti e

attraverso una attenta analisi degli esiti di queste indagini il controllo empirico della suddetta ipotesi

contribuisce a spiegare eventuali differenze riguardanti le modalità di erogazione dei servizi alla

persona e di allocazione delle risorse.

Metodologie e tecniche di ricerca

L‟approccio metodologico seguito nella prima sotto-area di ricerca (area 1.4.a) è di tipo qualitativo.

La ricerca verrà svolta attraverso le seguenti fasi:

a. I fase: a partire dalla ricognizione delle ricerche realizzate in questo ambito, verrà effettuata

un‟indagine bibliografica nazionale ed internazionale relativa ai tre profili professionali

coinvolti;

b. II fase: verranno effettuate 20 interviste in profondità a testimoni privilegiati così suddivise:

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- 1 intervista al Presidente dell‟Ordine Regionale degli Assistenti Sociali e 1 al Presidente

Regionale dell‟ANEP (Associazione Nazionale Educatore Professionale);

- 18 interviste a sei coordinatori degli Ambiti Territoriali Sociali, a sei Direttori di Distretto

e a sei rappresentanti del Terzo Settore;

c. III fase: saranno organizzati otto focus group, uno per ciascun Ambito Territoriale Sociale

individuato nel paragrafo 1.3, del presente progetto. I focus saranno orientati ad indagare le

seguenti aree tematiche:

- tre focus group prenderanno in esame le competenze specifiche e di confine dei profili

professionali individuati;

- tre focus group verteranno sul tema dell‟integrazione delle competenze in una logica di

integrazione socio sanitaria;

- due focus group saranno finalizzati alla ridefinizione dei percorsi formativi.

Rispetto alle prime due aree tematiche individuate, ogni focus group analizzerà un

settore sociale di intervento: minori, disabilità, anziani, salute mentale, dipendenze

patologiche, emarginazione.

I soggetti che parteciperanno ai focus group (circa 120), suddivisi per i diversi

profili, verranno selezionati sulla base dei seguenti criteri:

- tipologia di settore di intervento (sociale/sanitario);

- tipologia di organizzazione entro cui svolgono la propria attività (natura

pubblica o privata dell‟ente);

- area di competenza, ovvero il tipo di utenza cui le prestazioni sono rivolte

(minori, disabili, anziani, ecc.);

- livello di formazione e specializzazione conseguito.

d. IV fase: verrà organizzata una tavola rotonda sul tema dei percorsi formativi cui

prenderanno parte le agenzie formative che operano nel territorio marchigiano. Nello

specifico, saranno coinvolti:

- i responsabili regionali della formazione,

- i responsabili della formazione delle quattro Province marchigiane,

- i presidi delle facoltà e i coordinatori dei corsi di laurea delle professioni in oggetto,

- il responsabile dell‟ufficio scolastico regionale,

- i rappresentanti dell‟ANEP regionale e dell‟Ordine degli Assistenti Sociali.

La tavola rotonda avrà come finalità principale quella di valutare l‟efficacia degli attuali

percorsi di apprendimento e di verificare l‟opportunità di predisporre nuovi itinerari di

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studio che integrino conoscenze teoriche e competenze e che potrebbero costituire una base

comune a più profili professionali.

e. V fase: una volta conclusa la fase empirica si procederà alla sistematizzazione delle

informazioni ottenute. Verranno, quindi, riletti i contenuti e le dinamiche osservate durante i

focus group e sintetizzate le informazioni emerse nella tavola rotonda al fine di evidenziare

gli aspetti più rilevanti rispetto alle finalità perseguite.

La metodologia adottata nella seconda sotto-area di ricerca (1.4.B) si incardina sui seguenti aspetti

di indagine:

I FASE: ricognizione della letteratura neo-istituzionalista, nazionale ed internazionale,

sulla professionalizzazione e sull‟influenza dell‟ambiente istituzionale sull‟azione.

II FASE: rassegna delle più frequenti tecniche di identificazione (certificazioni; accordi

sindacali; ecc.) e dei contratti esistenti che regolano gli interventi dell‟operatore socio

sanitario, dell‟educatore professionale e dell‟assistente sociale. Queste ultime due fasi si

concluderanno con la stesura di un report parziale relativo alla ricerca bibliografica e

documentale finora svolta.

III FASE: inserimento della problematica relativa alla dimensione contrattuale e a quella

organizzativa nella predisposizione del focus group di cui alla parte 1.4.a sollecitando il

gruppo a riflettere sul ruolo degli operatori nella programmazione e nella

implementazione delle politiche sociali.

IV FASE: approfondimento dei metodi di pianificazione dell‟offerta formativa in

occasione dell‟incontro/dibattito di cui alla parte 1.4.a.

V FASE: analisi ed interpretazione delle indicazioni emerse durante il focus group e

l‟incontro/dibattito al fine di confermare o smentire l‟ipotesi di ricerca.

Risultati attesi

Le informazioni che emergeranno dall‟elaborazione dei dati (analisi delle dinamiche dei focus

group e delle interviste ai testimoni privilegiati) consentiranno di pervenire sia alla ridefinizione dei

confini delle competenze di ciascun profilo professionale che alla individuazione dei percorsi

formativi più idonei.

Le attività che verranno svolte in questa macro-area sono sintetizzate nella tabella che segue:

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1.4 Approfondimento su alcuni profili professionali sociali

Attività Tempi Obiettivi Contenuti operativi Metodologie Gruppo di

ricerca

1.4.a). Professionisti nel sociale: competenze e formazione

Mesi 2-6

Approfondimento della conoscenza delle caratteristiche di 3 profili professionali sociali presenti nei servizi sociali

della regione Marche

Analisi di 3profili professionali sociali: operatore socio-sanitario, educatore professionale, assistente sociale, con riferimento alle caratteristiche della professione, sia in

termini di competenze che di percorsi formativi.

Indagine empirica qualitativa tramite il ricorso a:

- ricognizione delle ricerche esistenti e rassegna della letteratura

nazionale e internazionale

- interviste in profondità a testimoni privilegiati;

- focus group su specifiche

tematiche - incontro/dibat

tito con i rappresentanti delle agenzie formative locali.

Giovanna Vicarelli (coordinatore), Carla Moretti

b) 1.4.b La professionalizzazione tra prassi contrattuali e ambiente istituzionale

Mesi 2-6

Verifica delle relazioni intercorrenti tra le attività degli operatori e il contesto

istituzionale di riferimento grazie all‟analisi delle prassi contrattuali e organizzative

Raccolta di dati e informazioni sulle tipologie contrattuali, sulle tecniche di identificazione professionale, sul tipo

di inquadramento degli operatori e sulle aree di competenza.

Indagine empirica qualitativa attraverso la rassegna delle tecniche di identificazione e dei contratti; l‟inserimento della

dimensione contrattuale e organizzativa nei focus group e della discussione sui metodi di pianificazione formativa nell‟incontro/dibattito realizzati nella fase 1.4.a

Giovanna Fanci

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2 Integrazione dei risultati, organizzazione, tempi di esecuzione e risultati della

ricerca

2.1 Integrazione dei risultati

L‟integrazione dei risultati raggiunti è realizzata tramite un‟azione di coordinamento e di analisi

comparata e trasversale alle singole aree di ricerca. La costruzione di tabelle e grafici sinottici

supporterà l‟integrazione dei risultati raggiunti e permetterà il delinearsi di un quadro conoscitivo

articolato, strutturato, ma unitario che possa mettere in luce i principali risvolti operativi e le

relative implicazioni nel campo delle politiche.

Le differenti azioni proposte, articolate sulle quattro macro-aree di intervento previste si connettono

reciprocamente, seguendo il sentiero di riflessione tracciato nella premessa. Le quattro aree di

lavoro, sebbene debbano rispondere rispettivamente alle specifiche richieste conoscitive e operative,

sono tuttavia fortemente interconnesse dagli obiettivi generali del progetto.

In particolare le attività svolte nell‟ambito dell‟area 1.1, finalizzate a ricostruire il quadro

complessivo del lavoro e delle professionalità sociali nel sistema sociale marchigiano, sono

preliminari e complementari alle attività che vengono svolte nelle altre tre aree di ricerca. L‟analisi

delle flussi informativi e delle modalità di raccolta delle informazioni (area 1.2) integrata con lo

studio quali-quantitativo del lavoro sociale e del funzionamento organizzativo dei sistemi locali di

servizi sociali (area 1.3) consentirà di individuare le carenze informative attuali e gli indicatori utili

a migliorare le capacità conoscitive del sistema informativo regionale. L‟analisi in profondità di

alcuni profili professionali (area 1.4) aggiungerà ulteriori elementi conoscitivi utili a individuare le

variabili chiave in vista di un ridefinizione del sistema delle professioni sociali.

Alle quattro linee metodologiche illustrate nei paragrafi precedenti, va quindi aggiunta quella

dell‟integrazione fra le diverse azioni di progetto, che verrà attuata tramite un costante

coordinamento e dialogo fra i vari segmenti del programma di ricerca, con l‟obiettivo esplicito di

garantire una perfetta complementarietà sia ai percorsi di ricerca sia all‟elaborazione degli strumenti

che andranno a configurare i prodotti finali del progetto.

2.2 Organizzazione, tempi di esecuzione e risultati attesi

La direzione della ricerca sarà assicurata congiuntamente dal gruppo dei quattro coordinatori.

Il coordinamento sarà effettuato attraverso riunioni periodiche fra i responsabili delle aree di ricerca

e dei ricercatori direttamente coinvolti.

Il gruppo di ricerca ha attivato un costante rapporto con la Regione e il Ministero, e sta realizzando

incontri periodici sulla base delle esigenze comuni che emergono.

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Il progetto sarà concluso entro luglio 2010, secondo il timing riportato di seguito.

Il progetto esecutivo è stato consegnato entro la fine del primo mese a partire dal

conferimento dell‟incarico, nel febbraio 2010.

il rapporto intermedio, contenente i risultati finali della sezione 1.1 e lo stato di

avanzamento dei lavori relativi alle altre sezioni; il rapporto sarà consegnato entro la fine di

aprile 2010.

il rapporto finale, che sarà consegnato entro la fine di luglio 2010.

I risultati della ricerca saranno presentati presso la Regione Marche nelle modalità che saranno

definite di comune accordo (presentazione informale, seminario interno, o incontro pubblico).

I risultati saranno inoltre presentati - nelle modalità da concordare con la Regione Marche - ai

funzionari pubblici e agli operatori dei servizi sociali e delle cooperative sociali che saranno

coinvolti nelle interviste, questionari e incontri previsti dal progetto.

Il gruppo di ricerca sarà inoltre disponibile ad adattare il rapporto finale della ricerca per eventuali

pubblicazioni da definire.

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Tempi di esecuzione delle attività

Fasi e attività

Mesi

1 2 3 4 5 6

1 Elaborazione del progetto esecutivo

2 Ricognizione complessiva del lavoro e delle professionalità nel settore dei servizi

sociali

a Raccolta ed elaborazione dati

b Analisi e organizzazione risultati

d Report

3 Fabbisogni e flussi informativi

a Analisi fabbisogni

b Flussi – Rilevazioni statistiche

c Flussi – Amministrativi INPS

d Flussi – Sistemi informativi regionali

e Analisi e organizzazione risultati

f Report

Allargamento degli studi di dettaglio nei singoli ambiti

a Definizione metodologia

b Rilevazioni sul campo

c Elaborazione dati

d Analisi e organizzazione risultati

e Report

Approfondimento su alcuni profili professionali sociali

a Analisi dibattito teorico

b Definizione metodologia

c Rilevazioni sul campo

d Elaborazione dati

e Analisi e organizzazione risultati

f Report

4 Sintesi risultati – Report conclusivo