programma di attività 2010

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Programma promozionale delle camere di Commercio italiane all'estero per l'anno 2010

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Page 1: Programma di attività 2010

 

 

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maggio 2010

Page 2: Programma di attività 2010

 

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maggio 2010

Page 3: Programma di attività 2010

 

 

 N  

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Indice 

 

1. Il network delle Camere di Commercio Italiane nel mondo p.2

2. Il programma promozionale 2010 p.2

2.1. Le attività delle Camere: principali tipologie p.2

2.2. I settori delle attività promozionali 2010 p.4

3. Focus per aree geo-economiche p.5

3.1. Asia – Sud Africa p.5

3.2. Australia p.7

3.3. Centro-America p.9

3.4. Europa p.10

3.5. Mediterraneo p.12

3.6. Mercosur p.14

3.7. Nafta p.15

4. La programmazione delle CCIE tra innovazione e multilateralità p.16

5. I Partner e le collaborazioni delle CCIE p.17

6. Progetti Multimercato 2010 p.18

6.1. Progetto sulla Sostenibilità Ambientale p.18

6.2. Progetto nel Settore Aerospaziale p.19

6.3. I finanziamenti europei a portata di click per le PMI italiane grazie all’e-learning e alle nuove tecnologie nelle relazioni con i Paesi dell’Area di Vicinato (Area danubiano-balcanica e Mediterraneo orientale) e dell’America Latina p.19

6.4. Porti: Aspetti Infrastrutturali e Logistica. Un’Opportunità per le Imprese Italiane p.20

6.5. Authentically Italian – Promozione dei Prodotti Agroalimentari Italiani nel Sistema della Ristorazione di Qualità negli USA p.21

6.6. Il Franchising in America Latina p.21

6.7. Agroalimentare: Conservazione, Packaging e Marketing dei Prodotti Alimentari p.22

6.8. Made in Italy in Australia, tra tradizione e innovazione p.22

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Page 4: Programma di attività 2010

 

     O  

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1. Il network delle Camere di Commercio Italiane nel mondo  

Il sistema delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE) è una rete per la promozione del Made in Italy nel mondo costituita da organizzazioni, a base associativa imprenditoriale di natura bi-nazionale, nate e sviluppatesi nei luoghi di maggiore presenza italiana.

Le CCIE sono 751, attive in 49 Paesi del mondo con 140 uffici e oltre 24.000 imprese associate, costituite per il 70% da aziende locali interessate ad operare con l’Italia, e dispongono di oltre 600 dipendenti, ai quali si aggiungono oltre 1.300 amministratori delle strutture camerali.

L’attività svolta dalle CCIE si caratterizza per:

una forte capacità di comprensione ed analisi dei mercati internazionali, frutto del radicamento sui territori esteri e del legame con le comunità d’affari e le istituzioni locali;

una particolare predisposizione al rapporto diretto con le aziende, dovuta alla loro natura di associazioni di imprenditori al servizio di altri imprenditori;

una spiccata propensione a lavorare secondo parametri di efficacia ed efficienza tipici di una struttura aziendale, requisito necessario per assicurarsi risorse finanziarie sul mercato.

2. Il programma promozionale 2010

Oltre 1.800 iniziative per un investimento complessivo di circa 58 milioni di euro, di cui 48 milioni costituiti da attività riconosciute dal Ministero dello Sviluppo Economico: questi i numeri del programma promozionale delle CCIE per il 2010, che vede un incremento delle risorse investite del 12% rispetto al 2009 ed evidenzia il percorso di crescita delle Camere, nonostante la difficile situazione economica internazionale.

 

2.1. Le attività delle Camere: principali tipologie

Le iniziative programmate dalle CCIE riguardano principalmente azioni di:

orientamento al mercato;

aggiornamento e qualificazione delle competenze imprenditoriali;

                                                            1 Di queste, 73 sono ufficialmente riconosciute dal Governo italiano tramite L. 518/70.

Page 5: Programma di attività 2010

 

 

 P  

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matching tra domanda e offerta delle imprese;

assistenza personalizzata alle aziende.

Risorse Investite per Tipologia di Attività

2010

Orientamento almercato

16%Assistenza

tailor made alle imprese

15%

Formazione imprenditoriale

9%

Attività di network

3%

Matching domanda-

offerta delleimprese

56%

 

 

Il matching tra la domanda e l’offerta di prodotti e servizi delle imprese italiane ed estere intercettate dalle CCIE costituisce, con una quota pari al 56%, il core business delle attività promozionali.

Rientrano in questo ambito l’organizzazione di missioni imprenditoriali e incontri BtoB in Italia e all’estero e la partecipazione a manifestazioni fieristiche italiane e internazionali. Il supporto delle CCIE si traduce anche in azioni di follow up e gestione del business per consolidare eventuali contatti e/o accordi stabiliti in queste occasioni.

Accompagnano questo tipo di attività le azioni di orientamento al mercato, che rappresentano il 16% della programmazione 2010 e hanno lo scopo di fornire agli imprenditori gli elementi conoscitivi funzionali all’inserimento nel mercato di interesse. Informazioni su trend settoriali e normative vigenti in ambito doganale e fiscale, vengono erogate attraverso l’attività di appositi desk presso le strutture camerali, la realizzazione di studi di settore e l’organizzazione di seminari.

Le attività dedicate al training e alla formazione imprenditoriale (il 9% delle iniziative previste) sono realizzate in partnership con strutture specializzate nel trasferimento di conoscenze e hanno come obiettivo quello di fornire agli operatori una formazione professionale più qualificata e approfondita su tematiche specifiche.

Si tratta di corsi e workshop organizzati per favorire lo scambio di know-how e approfondire argomenti già oggetto di attività di primo orientamento, come la

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     Q  

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disciplina contrattualistica locale, la presenza di incentivi agli investimenti esteri, l’iter burocratico per la commercializzazione di prodotti e/o l’apertura di filiali all’estero, etc..

L’assistenza e consulenza tailor made rappresenta il 15% delle attività 2010 e viene incontro a specifiche richieste delle imprese, anche attraverso il supporto di professionisti specializzati collegati alle Camere.

Gli ambiti di assistenza vanno dall’individuazione di canali di vendita e distribuzione, all’analisi di mercato, alla diffusione di informazioni riguardo eventi fieristici, alle procedure per il recupero crediti e IVA.

Infine, il 3% delle attività riguarda l’organizzazione di momenti di confronto tra le CCIE per favorire la definizione di piattaforme programmatiche comuni e la diffusione e condivisione, all’interno del network, di modalità di lavoro innovative e funzionali al costante miglioramento dei servizi erogati.

 

 

2.2. I settori delle attività promozionali 2010

Le CCIE intercettano tendenze ed evoluzioni della domanda globale e aiutano le aziende a riposizionarsi sui segmenti di mercato più promettenti e nei settori a più alto contenuto di innovazione, complessità tecnologica e know-how, anche in considerazione delle difficoltà che il Made in Italy tradizionale (con la sola eccezione dell’agroalimentare) sta incontrando sui mercati esteri a causa della forte contrazione del commercio mondiale (-12% nel 2009).

Ai progetti che puntano a valorizzare i settori più rappresentativi della “qualità italiana” – con una netta prevalenza dell’agroalimentare (41,1%) e del turismo (8,3%, in crescita di oltre due punti percentuali rispetto al 2009), importante volano per il consumo di prodotti italiani perché legato a cultura e tradizioni dei territori in cui questi si originano – si affiancano iniziative in settori maggiormente internazionalizzati (come i beni strumentali e intermedi), in cui la qualificazione del capitale umano, l’expertise tecnica e l’innovazione svolgono un ruolo fondamentale e in cui le partnership estere possono rappresentare un importante strumento di sviluppo per le PMI italiane: la logistica (10,5%) – che incrementa la propria quota di oltre 6 punti percentuali e rappresenta il terzo settore focus per il 2010 – la meccatronica (3,5%) e l’edilizia (3%). Anche i servizi occupano una posizione di rilievo e costituiscono il 19% delle iniziative previste. Tra queste rientrano, ad esempio, tavole rotonde su tematiche legate all’energia e sostenibilità ambientale, real estate, banche e assicurazioni, istruzione, etc…

 

   

 

 

 

Page 7: Programma di attività 2010

 

 

 R  

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Settori di attività 2010

0,7%

1,0%

3,0%

3,5%

5,9%

7,0%

8,3%

10,5%

19,0%

41,1%

Ricerca e Sviluppo

ICT

Edilizia

Meccatronica

Moda

Abitare

Turismo, Tempo Libero, Editoria

Logistica

Servizi

Agroalimentare

 

Settori di attività 2009

0,8%

2,1%

2,9%

3,2%

4,2%

5,9%

7,5%

10,8%

21,7%

41,0%

ICT

Ricerca e Sviluppo

Edilizia

Meccatronica

Logistica

Turismo, tempo libero, editoria

Moda

Abitare

Servizi

Agroalimentare

 

 

3. Focus per aree geo-economiche  

3.1. Asia - Sud Africa

Le CCIE dell’Area Asia-Sud Africa prevedono nel 2010 la realizzazione di oltre 200 attività, per un valore di 3,8 milioni di euro (l’8% degli investimenti promozionali complessivi del network).

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     S  

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Le Camere concentrano il 24,1% delle iniziative in azioni di orientamento al mercato, locale e italiano, per gli imprenditori (rispetto invece ad una media generale del 16%). In particolare, vengono organizzati seminari e corsi di formazione per approfondire i meccanismi che regolano l’accesso ai mercati asiatici (dazi, incentivi, regimi di tassazione, etc.) e per promuovere presso consumatori, importatori e distributori locali le caratteristiche dei prodotti italiani, soprattutto in settori come l’agroalimentare e il vino, che faticano ad affermarsi non solo per la presenza di barriere tariffarie e non, ma anche a causa di una scarsa informazione.

 

Risorse Investite per Tipologia di AttivitàArea Asia - Sud Africa

Orientamento al mercato

24,1%

Attività di network

3,8%

Formazione imprenditoriale

7,1%

Assistenza tailor made alle imprese

16,4%

Matching domanda-

offerta delle imprese48,6%

 

 

Tra i settori d’intervento, ampio spazio viene dedicato al turismo e tempo libero (29,7%, più di tre volte superiore al dato medio generale) e alla moda (circa il 13%). L’obiettivo è quello di promuovere – attraverso workshop, eventi di presentazione, degustazioni, etc. – le diverse realtà regionali italiane e, attraverso di esse, i loro prodotti tipici nei Paesi asiatici, che vedono aumentare i soggetti dotati di un’elevata capacità di spesa e per questo più propensi al consumo di beni di fascia qualitativa medio-alta (come quelli italiani) e ad effettuare un soggiorno in Italia per conoscerne luoghi, tradizioni, cultura e sapori “in presa diretta”. A tale proposito, c’è da rilevare che nell’ultimo anno il flusso di turisti asiatici ha conosciuto un incremento del 15% rispetto al 2008 ed ha raggiunto quasi il milione di visitatori2.

                                                            2 Fonte: Banca d’Italia. Dati riferiti al periodo gennaio-novembre 2009.

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 T  

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Anche i servizi, con una quota del 29,5%, occupano una posizione di primo piano, considerate le numerose attività nel campo dell’energia e della sostenibilità ambientale (tematiche sensibili per molti Paesi dell’Area) e dell’istruzione, per promuovere più strette relazioni tra il mondo accademico italiano e quello locale e per fornire a studenti e imprenditori le conoscenze linguistiche e culturali essenziali per affrontare questi mercati.

Settori di attività 2010Area Asia-Sud Africa

1,7%

1,9%

2,2%

4,4%

6,1%

11,5%

12,9%

29,5%

29,7%

ICT

Logistica

Abitare

Edilizia

Meccatronica

Agroalimentare

Moda

Servizi

Turismo, Tempo Libero, Editoria

 

 

3.2. Australia

Le CCIE australiane hanno in programma per il 2010 la realizzazione di circa 200 attività, per un valore di 5,5 milioni di euro (con una quota dell’11,5%).

Il 64,5% delle iniziative è volto a favorire partnership ad elevato valore aggiunto tra imprenditori italiani e controparti australiane, mettendo a frutto le opportunità di sviluppo che derivano anche dallo scambio diretto di best practice e conoscenze tra le due realtà. Vista la forte presenza in Australia di centri di ricerca collegati a poli universitari specializzati nei settori dell’ICT e biotecnologie, le CCIE cercano di favorire l’inserimento di istituti e distretti italiani all’interno di network internazionali.

Page 10: Programma di attività 2010

 

     U  

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Risorse Investite per Tipologia di AttivitàArea Australia

Assistenza tailor made alle

imprese9,4%

Attività di network

4,2%

Orientamento al mercato14,7%

Formazione imprenditoriale

7,2%

Matching domanda-

offerta delle imprese64,5%

 

Le CCIE promuovono il Made in Italy nel mercato australiano con azioni integrate di informazione e promozione dei prodotti agroalimentari italiani e, attraverso di essi, del turismo incoming nel nostro Paese (con una quota rispettivamente del 48,2% e del 35,4% sul totale delle loro attività).

Per valorizzare i territori italiani e le caratteristiche dei loro prodotti, sono previsti nel 2010 diversi eventi coordinati su tutto il territorio australiano – come ad esempio, la partecipazione ai principali momenti fieristici settoriali in Italia e in Australia, serate tematiche, degustazioni, etc. – con l’obiettivo di continuare a sensibilizzare il pubblico, i media e gli operatori del settore sugli effetti benefici della dieta mediterranea. Nelle aree culturalmente e geograficamente distanti dall’Italia come l’Australia, la modalità di promozione integrata – che dal prodotto conduce alla conoscenza e all’esperienza dei luoghi in cui nasce il Made in Italy – diviene infatti una carta strategica per qualificare ulteriormente la percezione dei prodotti italiani e accrescere l’interesse locale per la realtà italiana.

Page 11: Programma di attività 2010

 

 

 V  

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Settori attività 2010Area Australia

0,4%

0,4%

0,7%

1,5%

1,6%

2,4%

3,6%

5,8%

35,4%

48,2%

ICT

Ricerca e Sviluppo

Moda

Edilizia

Meccatronica

Abitare

Servizi

Logistica

Turismo, Tempo Libero, Editoria

Agroalimentare

 

 

3.3. Centro-America

Le CCIE del Centro-America mettono in campo oltre 140 iniziative, per un investimento di 3,2 milioni di euro (corrispondente ad una quota del 6,7%).

L’informazione rappresenta circa un quarto delle attività delle Camere (ben al di sopra del valore medio) e viene erogata attraverso seminari, workshop e appositi sportelli informativi. Ad essa é strettamente collegata la formazione imprenditoriale (10,8%).

Risorse Investite per Tipologia di AttivitàArea Centro-America

Orientamento al mercato

24,6%

Attività di network

4,9%

Assistenza tailor made alle imprese

15,9%

Matching domanda-

offerta delle imprese43,9%

Formazione imprenditoriale

10,8%

 

Page 12: Programma di attività 2010

 

     NM  

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I settori oggetto dell’attività (in)formativa e, più in generale, di quella promozionale delle CCIE sono soprattutto la logistica (10,7%), la meccatronica (circa il 9%) e l’edilizia (6,1%). Questi sono infatti i comparti che presentano per le imprese italiane le maggiori opportunità di investimento nell’Area. La costruzione e gestione di un’opera infrastrutturale e delle vie di comunicazione di questi Paesi può infatti assicurare alle aziende del nostro Paese introiti costanti per un medio-lungo periodo. Gli investimenti italiani riguardano prevalentemente le reti ferroviarie, stradali e gli impianti idroelettrici e interessano soprattutto il Venezuela, verso cui si dirigono 8,5 dei 10,1 miliardi di euro destinati all’America Latina. Anche la Colombia rappresenta un mercato strategico per questi comparti (in cui rientra anche la costruzione di acquedotti e impianti per lo smaltimento delle acque e la realizzazione di strutture alberghiere), visto lo stanziamento di circa 26 miliardi di euro per la costruzione di infrastrutture recentemente effettuato dal Governo attraverso il Piano di Sviluppo Nazionale (DNP).

Settori di attività 2010Area Centro-America

1,0%

2,3%

7,4%

8,3%

13,9%

41,4%

6,1%

8,9%

10,7%

Turismo, Tempo Libero, Editoria

ICT

Edilizia

Moda

Abitare

Meccatronica

Logistica

Servizi

Agroalimentare

 

 

3.4. Europa

Le 28 Camere europee contribuiscono per circa il 44% alle risorse complessivamente investite dal sistema. Per il 2010, le CCIE sono impegnate nella realizzazione di 600 attività per un valore di circa 21 milioni di euro.

Ampio spazio viene dedicato ad iniziative che favoriscono la concreta realizzazione di partnership imprenditoriali italo-estere (circa il 55%), sia in

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 NN  

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occasione di manifestazioni fieristiche italiane ed europee, sia attraverso l’organizzazione di missioni e la gestione dei contatti sviluppati in queste occasioni.

Circa il 12% dell’attività programmata interessa invece l’ambito formativo e si traduce nell’attivazione di master e corsi di specializzazione post-universitari promossi dalle CCIE, in collaborazione con le Università italiane e straniere e con il supporto di appositi istituti di formazione, su tematiche legate al mondo della finanza, della cooperazione internazionale, degli studi europei e dell’ospitalità. Accanto a queste iniziative, viene anche fornita assistenza (one-to-one o attraverso strumenti informativi come newsletter settimanali, bollettini, etc.) per la partecipazione ai bandi comunitari a valere sui Fondi Europei 2007-2013.

 

Risorse Investite per Tipologia di AttivitàArea Europa

Formazione imprenditoriale

11,9%

Orientamento al mercato

16,5%

Attività di network

2,9%

Assistenza tailor made alle imprese

14,0%

Matching domanda-

offerta delle imprese54,9%

 

 

Tra i settori d’intervento, i servizi, con una quota del 27,1% (rispetto ad una media del 19%), occupano una posizione rilevante, in considerazione dell’ampio numero di missioni presso fiere e visite a centri di ricerca, incontri e seminari informativi sul tema dell’ambiente-energia e sull’utilizzo delle fonti rinnovabili. Anche la logistica (18,1%) rappresenta un comparto di riferimento per l’attività delle CCIE soprattutto in ambito europeo, date le opportunità che lo sviluppo dei collegamenti intermodali e l’ammodernamento dei sistemi di trasporto possono offrire alle imprese italiane interessate alla fornitura di impianti, tecnologie e servizi, in esecuzione delle opere co-finanziate dai Fondi UE.

 

 

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     NO  

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Settori attività 2010Area Europa

0,3%

0,3%

0,4%

3,2%

4,9%

5,2%

40,6%

18,1%

27,1%

ICT

Meccatronica

Turismo, Tempo Libero, Editoria

Edilizia

Moda

Abitare

Logistica

Servizi

Agroalimentare

 

 

 

3.5. Mediterraneo

Le CCIE del Mediterraneo hanno in programma circa 120 attività promozionali, per un investimento pari a 1,3 milioni di euro (il 2,8% del totale). In controtendenza rispetto all’andamento generale, i Paesi dell’Area, hanno visto crescere nel 2009 la loro quota sull’export complessivo italiano, attestatasi al 6,2%, nettamente superiore a quella detenuta da Paesi come la Cina e l’India (fermi, rispettivamente, all’1% e al 2,3%).

Le iniziative dedicate a favorire la creazione di contatti d’affari (il 61%, percentuale superiore alla media del 56%) nascono dunque dall’esigenza, avvertita dalle imprese italiane e locali e intercettata dalle CCIE, di rafforzare la partnership tra l’Italia e i Paesi della sponda sud del Mediterraneo, anche per favorire il trasferimento di conoscenze ed esperienze e quindi la qualificazione delle risorse umane locali.

Page 15: Programma di attività 2010

 

 

 NP  

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Risorse per Tipologia di AttivitàArea Mediterraneo

Orientamento al mercato

15,5%

Attività di network

5,2%

Assistenza tailor made alle imprese

14,5%

Matching domanda-

offerta delle imprese61,0%

Formazione imprenditoriale

3,9%

  

I principali settori di attività sono la meccatronica (16,8%, cinque volte superiore alla media generale del 3,5%), la Ricerca e Sviluppo (7,8%) e l’ICT (2,1%). I piani di sostegno e gli incentivi messi a disposizione dai Governi dell’Area per sostenere lo sviluppo infrastrutturale e dei trasporti, la nascita di parchi industriali, la riqualificazione degli spazi urbani, la privatizzazione delle telecomunicazioni e la creazione di strutture alberghiere, spingono infatti le CCIE ad orientare le imprese italiane, soprattutto quelle dei macchinari e della componentistica, verso investimenti in questi comparti. La forte accelerazione dello sviluppo industriale e delle infrastrutture influisce anche sul positivo andamento dell’arredo-casa e dei complementi d’ufficio, su cui si concentra il 16,6% delle attività delle CCIE del Mediterraneo.

Settori attività 2010Area Mediterraneo

4,8%

5,0%

11,2%

16,4%

19,3%

2,1%

7,8%

16,6%

16,8%

ICT

Turismo, Tempo Libero, Editoria

Logistica

Ricerca e Sviluppo

Moda

Agroalimentare

Abitare

Meccatronica

Servizi

Page 16: Programma di attività 2010

 

     NQ  

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3.6. Mercosur

Le CCIE del Sud America prevedono di realizzare oltre 300 attività, per un investimento complessivo di 4,6 milioni di euro (pari ad una quota del 9,5%).

L’assistenza e consulenza diretta alle imprese rappresenta circa il 16% delle iniziative in programma e implica la creazione di desk informativi per favorire, ad esempio, le relazioni tra l’imprenditoria femminile italiana e locale e fornire supporto in settori innovativi come le energie rinnovabili, diffondendo in Italia la conoscenza delle opportunità di investimento nell’Area e veicolando, al tempo stesso, le best practice italiane in loco.

Verranno inoltre organizzati seminari e workshop informativi (il 24,6% delle attività) sui temi di maggior rilevanza nelle relazioni con i Paesi dell’Area, come l’energia eolica e solare e la responsabilità sociale delle “aziende verdi”. Significativa è anche l’azione informativa svolta per creare un network di reti e consorzi di imprese italiane e latino-americane interessate a partecipare a progetti internazionali cofinanziati dalla Commissione Europea.

Risorse Investite per Tipologia di AttivitàArea Mercosur

Orientamento al mercato

24,6%

Matching domanda-

offerta delle imprese43,9%

Attività di network

4,9%

Assistenza tailor made alle imprese

15,9%

Formazione imprenditoriale

10,8%

  

Tra i settori, assumono particolare rilievo l’agroalimentare, che rappresenta un terzo delle iniziative, e il turismo e tempo libero (18,6%). Sono previsti studi di mercato e azioni promozionali per favorire la diffusione delle caratteristiche dei prodotti alimentari e della ristorazione italiana. Forte è infatti l’impegno delle CCIE dell’America Latina nel trasmettere la cultura e i vantaggi della dieta mediterranea e promuovere così il turismo eno-gastronomico in Italia.

Quest’anno l’attività delle CCIE si concentrerà poi sullo scambio di esperienze e procedure legate al packaging dei prodotti agroalimentari e sull’individuazione di

Page 17: Programma di attività 2010

 

 

 NR  

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aziende latino-americane intenzionate a distribuire in franchising nuovi marchi italiani.

 

3.7. Nafta

Le CCIE dell’Area Nafta prevedono di effettuare oltre 200 iniziative promozionali, per un valore di 8,5 milioni di euro (con una quota del 17,7%).

Oltre due terzi delle attività sono indirizzati all’organizzazione di missioni imprenditoriali e incontri BtoB per consolidare partnership e potenziare joint venture e accordi di distribuzione con le controparti locali. Il posizionamento dei prodotti, le certificazioni richieste e le indicazioni obbligatorie e facoltative sull’etichettatura d’origine, i visti di lavoro necessari per le diverse tipologie di attività sono invece al centro dell’assistenza agli imprenditori che le Camere forniscono (11,5%).

Risorse Investite per Tipologia di AttivitàArea Nafta

Formazione Imprenditoriale

7,2%

Orientamento al mercato

9,9%

Attività di network

2,7%

Assistenza tailor made alle imprese

11,5%

Matching domanda-

offerta delle imprese68,7%

 

Per quanto riguarda i settori, circa il 62% delle iniziative interessa l’agroalimentare e, più in generale, la ristorazione italiana di qualità. Le Camere nord-americane stanno concentrando le loro attività nella divulgazione dei benefici e delle caratteristiche dell’autentica cucina italiana, segnalando al tempo stesso i rischi della contraffazione e i pericoli legati al consumo di prodotti Italian sounding.

I workshop e gli studi sui meccanismi e le dinamiche di approvvigionamento degli operatori locali della grande distribuzione organizzata, messi in campo dalle CCIE, intendono proprio diffondere la conoscenza dei prodotti alimentari  

Page 18: Programma di attività 2010

 

     NS  

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certificati presso il consumatore locale, verificando anche la diffusione presso la grandi catene distributive e promuovendone le valenze a buyers e importatori.

Numerose, infine, sono le attività di accompagnamento nei settori più colpiti dalla flessione dei consumi in quest’Area – ovvero l’arredo-casa e la moda – che detengono rispettivamente una quota del 12,5% (superiore alle media generale del 7%) e del 6,4%.

Settori attività 2010Area NAFTA

0,6%

2,1%

2,6%

6,5%

7,5%

6,4%

12,5%

61,9%

Edilizia

ICT

Logistica

Moda

Turismo, Tempo Libero, Editoria

Servizi

Abitare

Agroalimentare

 

 

 

4. La programmazione delle CCIE tra innovazione e multilateralità  

Essere al passo con i cambiamenti della domanda globale e l’evoluzione del sistema produttivo italiano richiede un rinnovamento non solo dei settori di attività delle CCIE, ma soprattutto delle modalità di promozione, per valorizzare aspetti sofisticati e tecnologicamente avanzati legati ad alcuni settori economici e produttivi.

Per questo, la promozione multimercato viene adottata da CCIE che appartengono ad aree geografiche diverse, ma che intendono mettere a fattore comune le proprie esperienze e conoscenze per sviluppare su più mercati un tema di rilevanza strategica per le imprese. Si tratta dunque di progetti in settori fortemente innovativi, che riuniscono Paesi interessati a scambiare know-how con l’Italia.

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Nel 2010, è prevista la realizzazione di 8 progetti multimercato3, con il coinvolgimento di 48 CCIE.

Tutti i progetti delle Camere si raccordano fortemente con le Linee Direttrici emanate dal Ministero dello Sviluppo Economico per la promozione del Made in Italy, e da ciò deriva la crescente attenzione verso settori high technology and knowledge-intensive.

Aerospazio, energie rinnovabili e sviluppo sostenibile hanno visto, infatti, un sempre maggiore coinvolgimento del network: nel 2010 saranno 22 le CCIE impegnate in progetti specifici che riguardano questi comparti. Alla base dei progetti vi sono collaborazioni già attivate con Università, Centri di Ricerca e Poli tecnologici italiani ed esteri, con il sistema camerale e le Regioni.

 

 

5. I Partner e le collaborazioni delle CCIE  

La rete delle CCIE ha attivato e consolidato nel corso degli ultimi anni partnership e collaborazioni con tutti i principali soggetti della promotion italiana, sia a livello nazionale che locale.

Sempre più stretto è il raccordo con il sistema camerale italiano, le regioni e gli enti locali, le associazioni di categoria e i consorzi, che consente di utilizzare al meglio i canali e le reti presenti all’estero, sfruttando le sinergie tra risorse pubbliche e private per veicolare in modo più efficace il Made in Italy sui mercati internazionali. Per il 2010 verranno sviluppate congiuntamente diverse linee progettuali nei settori in cui la qualità dei prodotti italiani rappresenta un valore aggiunto.

Forte è anche la collaborazione con banche e istituti finanziari: in questo ambito, gli accordi siglati da Assocamerestero con i principali interlocutori italiani in campo finanziario sono esemplificativi del valore strategico che i partner italiani riconoscono alle CCIE quali soggetti di primo riferimento per rafforzare il legame con le comunità d’affari italiane all’estero.

La partnership con le Università italiane si è invece tradotta in specifiche collaborazioni attivate dalle CCIE con il mondo accademico italiano e si è ulteriormente arricchita grazie all’accordo siglato tra Assocamerestero e Conferenza dei Rettori delle Università Italiane nel 2004, in base al quale è stato varato un programma di stage, che in undici edizioni ha già portato oltre 450 giovani laureati e laureandi a fare un’esperienza di lavoro presso, in media, 50 Camere e Assocamerestero. Le candidature ricevute per l’undicesima edizione

                                                            3 In appendice è possibile consultare gli 8 progetti multimercato presentati dalle CCIE per il 2010.

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del programma sono circa 950, per un totale di 52 posizioni offerte dalle CCIE e dall’Associazione e di 57 Atenei partecipanti.

Grazie alle loro peculiari caratteristiche, le CCIE conducono una specifica azione di sensibilizzazione verso l’Italia quale meta turistica, soprattutto presso il target degli operatori esteri business, collegato a missioni d’affari nel nostro Paese. In questo campo, il sistema delle CCIE è un partner per l’ENIT (Ente Nazionale Italiano per il Turismo) in quei mercati in cui l’Ente non è presente direttamente. Per questo, sono stati attivati specifici desk dell’ENIT (denominati Osservatori), collocati presso le CCIE, che realizzano azioni sulla base di un programma definito da ENIT e valorizzato attraverso l’esperienza della Camera.

Attualmente vi sono 6 desk dell’ENIT che operano presso le Camere di Commercio Italiana in India (Mumbai), Cina (Pechino), Brasile (San Paolo), Repubblica Ceca (Praga), Ungheria (Budapest) e Portogallo (Lisbona).

 

 

6. Progetti Multimercato 2010  

6.1. Progetto sulla Sostenibilità Ambientale

CCIE Capofila: Francoforte

CCIE partecipanti: Barcellona, Belgrado, Cordoba, Istanbul, Lione, Lisbona, Londra, Lussemburgo, Monaco di Baviera, Rio de Janeiro, Rosario, Salonicco, Sofia, Stoccolma, Vancouver, Vienna, Zurigo

Principali partner: Enti Fieristici di Hannover e Vancouver, CEIPiemonte, Agenzia di Promozione Economica della Toscana, SPRINT Calabria, Città della Scienza (Campania)

L’iniziativa intende favorire l’adozione in Italia di tecnologie sostenibili (smaltimento dei rifiuti, trattamento delle acque, etc.) e stimolare il trasferimento di know-how Made in Italy all’estero. In particolare, il Progetto prevede: a) la realizzazione di un sito web e di un blog tematico con informazioni su trend e opportunità d’affari nel settore energetico-ambientale nei mercati di riferimento; b) la partecipazione all’Hannover Industrie Messe e al Globe 2010 (Vancouver), con l’obiettivo di promuovere partnership commerciali e scambi tecnologici/know-how tra aziende italiane e controparti straniere. Infine, le Camere saranno impegnate in un’attività di comunicazione-informazione su queste tematiche, sia a livello istituzionale che imprenditoriale, che prevede l’organizzazione di incontri di orientamento per incentivare gli investimenti italiani all’estero ed esteri in Italia. I primi territori interessati saranno la Calabria, la Campania, il Piemonte e la Toscana.

 

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6.2. Progetto nel Settore Aerospaziale

CCIE Capofila: Francoforte

CCIE partecipanti: Barcellona, Lisbona, Lione, Londra, Melbourne, Montreal, Praga, Sofia, Stoccolma, Toronto, Zurigo

Principali partner: Fiera di Berlino, Città della Scienza (Campania), PromoVarese, Rete dei Distretti Aerospaziali - SPRINT Puglia, Rete dei Distretti Aerospaziali – CEIPiemonte

Il Progetto intende incentivare le aggregazioni di imprese a livello distrettuale e la collaborazione tra i centri di sviluppo delle quattro Regioni coinvolte (Campania, Lombardia, Piemonte, Puglia) nell’ambito dell’innovazione tecnologica e della formazione nel settore aerospaziale, favorendo attraverso lo scambio di conoscenze, l’inserimento dei distretti italiani del comparto all’interno di reti internazionali.

Le attività che le CCIE porteranno avanti sono: a) il monitoraggio delle imprese locali e la ricerca delle opportunità d’affari sul territorio, b) la presenza a fiere e manifestazioni italiane e internazionali e la realizzazione di workshop, sessioni seminariali, visite ai distretti italiani dell’aerospazio in Campania, Puglia, Lombardia, Piemonte, per agevolare i contatti tra PMI italiane ed estere e incentivare la partecipazione delle aziende italiane a progetti e gare internazionali nel settore dell’aerospazio.

 

6.3. I finanziamenti europei a portata di click per le PMI italiane grazie all’e-learning e alle nuove tecnologie nelle relazioni con i Paesi dell’Area di Vicinato (Area danubiano-balcanica e Mediterraneo orientale) e dell’America Latina

 

CCIE Capofila: Bruxelles

CCIE partecipanti: Bratislava, Izmir, Lussemburgo, Rosario, Salonicco, Tel Aviv

Principali partner: ICE Bruxelles e uffici ICE dei Paesi coinvolti

Il Progetto mira a creare una rete di operatori italiani e delle Aree danubiano-balcanica, del Mediterraneo orientale e, in prospettiva, dell’America Latina, per la pianificazione di reti e consorzi di imprese che sviluppino conoscenze e capacità per la partecipazione a progetti internazionali cofinanziati dalla Commissione Europea. Lo strumento utilizzato per la creazione del network, ovvero l’e-learning e il sistema delle videoconferenze, garantirà la condivisione di know-how in tempo reale e di informazioni costantemente aggiornate, nonché la creazione di partenariati transazionali nei settori ricerca e sviluppo ed ambiente-energia. Lo step successivo all’attivazione dei partenariati prevede la partecipazione di reti e

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consorzi italiani/europei, con il supporto informativo e l’assistenza in ambito progettuale delle CCIE, a bandi di gara a valere sui Fondi Europei 2007-2013.

 

6.4. Porti: Aspetti Infrastrutturali e Logistica. Un’Opportunità per le Imprese Italiane

CCIE Capofila: Caracas

CCIE partecipanti: Florianopolis, Montevideo, Quito, Rio de Janeiro, San José, San Paolo, Santo Domingo

Principali partner: ICE e Ambasciata d’Italia a Caracas, Ambasciata d’Italia a Panama, Astaldi Venezuela

Il Progetto intende rilanciare il settore delle infrastrutture e della logistica legata ai servizi portuali, mettendo a sistema le conoscenze e le capacità delle CCIE partecipanti. In generale, è prevista un forte sviluppo delle infrastrutture, a seguito dell’avvio dell’ampliamento del Canale di Panama, che avrà una positiva ricaduta sui traffici marittimi (attualmente, transita nel Canale circa il 7% del traffico via mare mondiale).

Questa linea progettuale vuole: a) garantire assistenza continua alle PMI italiane dei comparti logistica-infrastrutture e legati al loro indotto, aiutandole nella pianificazione delle strategie commerciali di approccio al Centro-Sud America; b) incentivare le partnership tra aziende/società latino-americane e italiane per azioni congiunte sul territorio; c) promuovere le opportunità di business locali con un’azione informativa su gare d’appalto indette, incentivi e sussidi per gli investimenti stranieri da parte degli Stati dell’Area o di istituzioni internazionali.

Per garantire tali risultati, il Progetto prevede: a) la realizzazione di un ”Vademecum sui Porti”, che permetterà agli operatori interessati di avere un quadro sintetico del settore infrastrutture; b) l’organizzazione, in America Latina e in Italia, di seminari e workshop sul tema della logistica e la partecipazione ai principali eventi del settore (“Expo Costruzione”, Belen Heredia; “Energy for Green Ports”, Venezia, etc.).

 

 

 

 

 

 

 

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6.5. Authentically Italian – Promozione dei Prodotti Agroalimentari Italiani nel Sistema della Ristorazione di Qualità negli USA

CCIE Capofila: New York

CCIE partecipanti: Chicago, Houston, Los Angeles, Miami

Principali partner: ICE Nordamerica, Gruppo Ristoratori Italiani (GRI), Consorzio Qualivita

Promuovere le produzioni dell’agroalimentare italiano di qualità sfruttando il canale della ristorazione italiana per arrivare al consumatore statunitense: questo è l’obiettivo dell’attività proposta dalle CCIE dell’Area. In particolare, le Camere si propongono di: a) fornire agli operatori della ristorazione il know-how necessario per riconoscere i prodotti Made in Italy e garantirne il corretto utilizzo, disincentivando così il consumo di prodotti Italian sounding presenti sul mercato; b) incrementare la presenza dell’agroalimentare di qualità agendo sui canali distributivi attraverso azioni che puntino a promuovere le collaborazioni tra imprese italiane ed operatori statunitensi del settore (GDO, dettaglianti, ristoratori).

Il progetto prevede: a) la selezione di circa 50 ristoranti italiani o di cucina internazionale di alto livello, in collaborazione con gli Uffici ICE, la rete diplomatica e consolare di competenza e il Gruppo Ristoratori Italiani, b) la realizzazione di presentazioni, degustazioni, e la diffusione di materiale informativo sulle caratteristiche della cucina italiana originale presso i consumatori finali; c) organizzazione di un evento promozionale sull’agroalimentare italiano della durata di due settimane.

 

6.6. Il Franchising in America Latina

CCIE Capofila: San Paolo

CCIE partecipanti: Asuncion, Belo Horizonte, Bogotà, Buenos Aires, Cordoba, Mendoza, Montevideo, Rio de Janeiro, Rosario

Principali partner: Assofranchising Milano

Obiettivo dell’iniziativa è la promozione delle opportunità che derivano dal ricorso al franchising come modalità di presenza in Sud-America, cui si ricorre in misura sempre maggiore nell’Area (l’apertura di attività ha subito negli ultimi anni un incremento medio del 15%), con un’azione informativa presso gli operatori italiani. Le CCIE dell’Area, in collaborazione con Assofranchising Milano, incentiveranno la sottoscrizione di accordi tra franchisors italiani e franchisees locali, offrendo alle aziende assistenza e consulenza sia in fase di orientamento che di approccio al mercato.

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Il progetto prevede: a) l’individuazione di aziende latino-americane interessate ad avviare la vendita in franchising di marchi italiani; b) il supporto nella fase di sottoscrizione dell’accordo di franchising, previo controllo dell’affidabilità delle aziende interessate; c) la realizzazione di uno studio di mercato sul settore, sulla base delle esperienze delle aziende collegate alle CCIE; d) l’organizzazione di missioni in Italia e in America Latina in occasione di fiere specializzate (ABC Franchising Export, San Paolo; Rio Franchising, Rio de Janeiro; Franchising & Trade, Milano, etc.).

 

6.7. Agroalimentare: Conservazione, Packaging e Marketing dei Prodotti Alimentari

CCIE Capofila: San Paolo

CCIE partecipanti: Belo Horizonte, Bogotà, Montevideo, Rio de Janeiro

Grazie alle competenze acquisite con i progetti sull’agroindustria realizzati nel 2008 e 2009, le CCIE sud-americane intendono concentrarsi sul settore del packaging. Il Progetto si propone di rafforzare gli scambi di tecnologia e know-how tra Italia e Sud America, attraverso: a) la realizzazione di studi ed elaborazioni di presentazione del mercato latino-americano; b) l’individuazione di aziende latino-americane interessate ad approfondire con le controparti italiane innovazioni tecniche e normative che caratterizzano il processo di progettazione e realizzazione del confezionamento del prodotto; c) l’assistenza in fase di conclusione di accordi di cooperazione tecnica per lo sviluppo di soluzioni innovative; d) l’organizzazione di missioni in Italia e in America Latina in occasione di fiere specializzate sul tema del confezionamento sicuro dei prodotti alimentari e dell’eco-packaging (“Cibus”, Parma; “Fispal”, San Paolo; “Alimentec” e “Expo Empaque”, Bogotà). A margine degli eventi fieristici, verranno realizzati incontri BtoB tra aziende italiane e sud americane precedentemente individuate dalle CCIE.

 

6.8. Made in Italy in Australia, tra tradizione e innovazione

CCIE Capofila: Sydney

CCIE partecipanti: Adelaide, Brisbane, Melbourne, Perth

Principali partner: èItalia, IlSole24Ore, CCIAA di Brindisi, Alfa Romeo Club, Euromarque, Rotary Club

Il Progetto vede le CCIE australiane impegnate, da un lato, nella promozione sui territori italiani delle opportunità di business offerte dall’Australia; dall’altro, in una forte e coordinata azione di comunicazione sulle caratteristiche e valenze dei prodotti italiani nelle principali città australiane.

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In particolare, l’iniziativa sarà articolata ne: a) la realizzazione di uno “Speciale Australia”, in collaborazione con éItalia e pubblicato su Il Sole 24 Ore, e di un’apposita newsletter, “Target Australia”, per diffondere le opportunità che il mercato locale offre alle eccellenze italiane nei settori dell’automotive, arredo e agroalimentare, agevolate dalla presenza di numerosi distributori di Made in Italy nei diversi Stati australiani; b) l’organizzazione di un “Business Roadshow Australia”, un’azione di promozione diretta itinerante sul territorio italiano, che prevede seminari, workshop, visite aziendali e incontri BtoB da attuarsi col supporto delle strutture ospitanti, in particolare delle Camere di commercio italiane e degli enti territoriali.

In Australia, le CCIE focalizzeranno la loro azione promozionale su quattro comparti in cui le produzioni italiane hanno saputo ritagliarsi crescenti quote di mercato: agroalimentare, automotive, IT ed energia, con una serie di iniziative informative e attraverso la partecipazione alle principali manifestazioni fieristiche di questi settori che si terranno durante l’anno (“Fine Food”, Melbourne; Made in Italy Pavillon” e “Motori Italiani”, Adelaide; “All Italian Cars & Bikes Day”; “The Power of Red”, Brisbane).