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PROGRAMMA DI ITALIANO III H ANNO SCOLASTICO 2017-18 UNITA' DIDATTICA N°1 Firenze e il “Dolce stil novo”: 1. Sintesi della Scuola Siciliana e della lirica Provenzale 2. Nascita dei comuni e società mercantile: conseguenze: a) Guelfi e Ghibellini nell'Italia del XIII secolo b) Nascita di una cultura laica e mercantile 3. La lirica in Toscana: Guittone D'Arezzo: a) Come la Scuola Siciliana si sposta in Toscana b) Allargamento dei contenuti alla vita politica 4. Lettura, analisi e commento della poesia “Voi che per li occhi mi passaste 'l core” di Guido Cavalcanti: a) Valore esclusivo e devastante dell'esperienza amorosa b) Elaborazione di un nuovo linguaggio basato su un tessuto metaforico bellico c) Novità di contenuto e di forma rispetto alla tradizione Siculo-Toscana 5. Guido Guinizzelli come padre del “Dolce stil novo”: a) Gentilezza di cuore connaturata alla capacità di vivere l'esperienza amorosa b) La gentilezza non più legata all'origine sociale 6. Lettura analisi e commento del sonetto: “Tanto gentil e tanto onesta pare” tratto dalla Vita Nova: a) Caratteri stilnovisti della poesia

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PROGRAMMA DI ITALIANO III H ANNO SCOLASTICO 2017-18

UNITA' DIDATTICA N°1

Firenze e il “Dolce stil novo”:

1. Sintesi della Scuola Siciliana e della lirica Provenzale

2. Nascita dei comuni e società mercantile:

conseguenze: a) Guelfi e Ghibellini nell'Italia del XIII secolo

b) Nascita di una cultura laica e mercantile

3. La lirica in Toscana: Guittone D'Arezzo:

a) Come la Scuola Siciliana si sposta in Toscana

b) Allargamento dei contenuti alla vita politica

4. Lettura, analisi e commento della poesia “Voi che per li occhi mi passaste 'l core” di Guido Cavalcanti:

a) Valore esclusivo e devastante dell'esperienza amorosa

b) Elaborazione di un nuovo linguaggio basato su un tessuto metaforico bellico

c) Novità di contenuto e di forma rispetto alla tradizione Siculo-Toscana

5. Guido Guinizzelli come padre del “Dolce stil novo”:

a) Gentilezza di cuore connaturata alla capacità di vivere l'esperienza amorosa

b) La gentilezza non più legata all'origine sociale

6. Lettura analisi e commento del sonetto: “Tanto gentil e tanto onesta pare” tratto dalla Vita Nova:

a) Caratteri stilnovisti della poesia

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b) Il concetto di “Cor gentile” e gli effetti che ha sul poeta lo sguardo della donna

c) Gli effetti dolci di questa esperienza contrapposti alla poesia di Cavalcanti d) Conseguente ricerca di uno Stilnovo “Dolce”

7. Struttura e riassunto della Vita Nova, significato dell'opera nell'itinerario esistenziale del poeta

8. Gli elementi essenziali della vita di Dante:

a) Posizione della famiglia di Dante nella Firenze Guelfa

b) La stagione Stilnovista e l'amicizia con Cavalcanti

c) L'influenza di Brunetto Latini, l'esperienza filosofica e lo sperimentalismo linguistico

UNITA' DIDATTICA N°2

Dante “exul immeritus” e la Divina Commedia:

1. Impegno politico di Dante:

a) Lotta a Firenze tra Guelfi e Ghibellini

2. L'esilio di Dante e il rifiuto di rientrare a Firenze con i compagni Bianchi

3. Dante, intellettuale non più municipale

4. Volontà di rifondare la società Peninsulare attraverso la cultura

5. Scrittura del Convivio: offerta al pubblico della penisola e ai non dotti di una cultura Enciclopedica: in forma di canzone allegorica: continuità e diversità rispetto a Brunetto Latini

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6. Necessità di cercare un volgare comune a tutta la penisola e capace di servire come strumento di una società rinnovata: “De vulgari Eloquentia”

7. Lettura e analisi del I Canto della Commedia: i due livelli di lettura, uno allegorico e uno letterale

8. Differenza tra Dante pellegrino e Dante scrittore e suo significato simbolico attraverso i tre regni

9. La cultura (Virgilio) come unica salvezza di Dante pellegrino

10. La concezione Provvidenzialistica della storia in cui rientra L'Eneide e la profezia del poeta antico

11. Analisi e lettura del II Canto:

a) Protasi e Invocazione: Dante vuole creare il poema della Cristianità in diretta concorrenza

con i poemi epici di Virgilio e Omero

12. L'importanza del viaggio di Enea per l'affermazione dell'Impero Romano e del Cristianesimo

13. Il recupero del ruolo di Beatrice e dello stile Stilnovistico in una dimensione più ampia, in cui Beatrice porta in paradiso

14. Il viaggio di Dante come una nuova versione dei viaggi di Enea e di San Paolo, col fine di rifondare l'umanità cristiana corrotta

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15. Con questo obiettivo Dante realizza in pratica quel volgare che aveva già cercato inutilmente in teoria con una continua ricerca sperimentale: si basa di volta in volta sullo Stil Novo, sul Francese, sul Latino; sul piano metrico utilizza le rime incatenate che favoriscono la memorizzazione, e sperimentando le similitudini vicine all'esperienza quotidiana del lettore, diversi gradi di lettura del testo: letterale o allegorico.

UNITA' DIDATTICA N°3

Dante e l'inferno:

1. Lettura e comprensione del III Canto:

a) Dio come infinita sapienza e primo amore

b) Legge del contrapasso

c) Il Sincretismo Culturale

d) Concetto figurale del racconto

2. Lettura, analisi e commento del V Canto:

a) Sincretismo culturale e la figura di “Minosse”

b) Personaggi mitici e reali appartenenti al passato e al presente in funzione di Exempla

c) La condizione psicologica delle anime dell'Inferno: il loro sguardo rivolto al passato e il desiderio di pace

d) Il ruolo dell'amore nella vita dell'uomo e la necessità di conservare la responsabilità della ragione

e) Dante scrittore mette in discussione la sua esperienza di poeta stilnovista

f) Il ruolo diseducativo della letteratura che esalta l'amore: “Il Ciclo Bretone”

3. Lettura e comprensione del VI Canto:

a) Il Sincretismo Culturale e la Legge del Contrapasso

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b) La condizione delle anime, in un continuo ricordo del passato

4. Lettura, analisi e commento del X Canto:

a) Il Contrapasso degli eretici e la struttura morale dell'Inferno

b) Il rapporto di “reverenza” da allievo ad insegnante tra Virgilio e Dante (v.19)

c) Farinata come personaggio storico e la sua rilettura ad opera di Dante

d) Il doppio errore di Cavalcanti “L'Epicureo”

e) Farinata come “exemplum” della politica fine a se stessa (v.77)

f) La profezia di Farinata (v.79) e l'itinerario di Dante come acquisizione progressiva della

“Luce” (v.127-132)

g) Natura particolare della preveggenza delle anime (v.100)

5. Lettura, analisi e commento del XV canto:

a) Il Contrapasso dei sodomiti

b) Psicologia dei dannati e pluristilismo dantesco

c) Formazione stilnovistica, politica e filosofica di Dante

d) Brunetto Latini come precursore della Divina Commedia

e) Struttura e tecnica allegorica utilizzata all'interno dell'opera (v.88)

UNITA' DIDATTICA N°4

Il XIV sec: crisi degli Universali Medievali:

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1. Le diverse concezioni e determinazioni cronologiche della nascita e della fine del Medioevo:

- Storico-politica

- Sociale

- Economica

- Etnica

- Politico-culturale

2. La concezione Politico-culturale:

a) Gli Universali Medievali e i loro concetti portanti:

- I due Soli Concezione Provvidenzialistica della Storia Translatio Imperii

3. La crisi del Papato:

a) La vicenda di Bonifacio VIII e il trasferimento del Papato ad Avignone, la presenza di più Papi e la conseguente perdita di prestigio dell'autorità morale del Papa

4. La nascita degli Stati Nazionali (Filippo il Bello) e la crisi dell'Impero:

a) Arrigo VII di Lussemburgo e il Dante autore del “De Monarchia”

b) La “Dieta di Francoforte”

5. La peste Nera del 1348-49: i dati:

a) Sua spiegazione: ciclo di Malthus

b) Importazione dall'Oriente di nuove malattie contagiose

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UNITA' DIDATTICA N°5

Boccaccio tra cultura Mercantile e valori Cortesi:

1. Boccaccio “Napoletano”:

a) Una formazione mercantile, molto diversa da quella di Dante

b) Contatti con la letteratura Francese alla corte degli Angiò

c) Ritorno a Firenze con la crisi economica e la peste

2. Il Decamerone; la struttura complessiva e la cornice:

a) La peste come fenomeno non solo medico ma anche sociale e sulturale

b) I giovani nel contado, la ricostruzione di una società Laica scardinata dalla peste a contatto con la Natura

3. Lettura, analisi e commento della novella di “Andreuccio da Perugia:

a) Sguardo realistico di Boccaccio su Napoli

b) L'apprendistato del mercante in un mondo di approfittatori: l'uomo e la Fortuna

c) Le figure religiose della novella da un punto di vista morale Laico

4. Lettura, analisi e commento di “Chichibio e la gru”:

a) Currado come modello di magnificenze e liberalità

b) L'intelligenza di Chichibio, uomo di classe sociale inferiore

c) L'uomo e la Fortuna: Chichibio contro la realtà

d) Il motto di spirito come riconoscimento dell'Intelligenza che va oltre le classi sociali

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5. Lettura, analisi e commento di “Calandrino e l'Elitropia”:

a) La Firenze del '300, ricca di pittori e artisti

b) Il racconto di Maso: la capacità di usare le parole per illudere le persone di quello che piace

loro credere

c) Calandrino vittima dei suoi stessi desideri e al tempo stesso un presuntuoso

d) Il presunto ritrovamento della pietra; l'avidità di Calandrino e il tradimento dell'amicizia

e) La beffa finale: la giusta punizione dei suoi stessi desideri e del suo esser credulone

f) Lettura, analisi e commento di "Ciacco e Biondello":

-differenza tra il Ciacco di Dante e quello di Boccaccio

-al di qua di ogni allegorismo, realismo narrativo e linguistico del narratore

-il motto di spirito come espressione di intelligenza di una società laica e

godereccia

UNITA' DIDATTICA N°6

Petrarca come espressione interiorizzata della crisi dei valori medievali:

1. Elementi essenziali della vita del poeta:

a. La vita di Petrarca: una biografia esemplare

b. Un intellettuale non Municipale

c. La scelta di entrare nella Chiesa e la cultura come “Otium”

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d. La ricerca dei testi Classici e loro rilettura al di qua di ogni significato allegorico: Petrarca primo

Umanista

e. La distinzione tra “Humanae litterae” e “Divinae litterae”

f. Il venire meno del concetto di “Translatio Imperii”

g. La Repubblica Romana di Cola di Rienzo come ritorno all'antico

h. Le opere latine e quelle in volgare: Petrarca scrittore bilingue

2. Le opere in latino: L'Africa (breve sintesi) e il Secretum:

a. Riassunto del “Secretum”

b. Petrarca combattuto tra valori terreni, limitati dal trascorrere del tempo, e l'esigenza dei

valori religiosi assoluti

c. L'accidia: la malattia della volontà

d. La conclusione irresoluta dell'opera

3. Le opere in volgare: Canzoniere

- Lettura, analisi e commento de “I capei d'oro a l'aura sparsi”

a. La scoperta della dimensione del tempo

b. Il gioco dei tempi verbali: Laura come funzione del ricordo

c. L'apparente continuità con il Dolce Stil Novo come forma di autoinganno

d. La ricerca della perfezione del ricordo attraverso un linguaggio vago e indefinito (monolinguismo petrarchesco contro plurilinguismo dantesco)

- Lettura, analisi e commento di “Voi ch'ascoltate in rime sparse il suono”

a. Verso 11: animo contraddittorio di Petrarca come vero protagonista dell'opera

b. L'insistenza sull'area semantica del “vano” come espressione dell'autoanalisi del poeta

c. L'incapacità di rinunciare al mondo in quanto breve sogno

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d. Il superamento di queste contraddizioni attraverso la perfezione formale del sonetto anche se dissimulata

- La struttura complessiva del Canzoniere

e. un componimento a scelta dello studente da analizzare,commentare e inserire nel suddetto schema concettuale

UNITA' DIDATTICA N°7

Ideologia dell'Umanesimo:

1. L'indagine umanistica

a. l'uomo al centro dell'indagine intellettuale e posto in diretta relazione con la natura

b. ripresa delle antiche indagini sull'uomo in quanto dotato di ratio et oratio

2. Distinzione tra divinae litterae e humanae litterae

a. nascita del concetto di Medioevo

b. superamento dell'interpretazione allegorica della storia: negazione della translatio imperii

c. la natura come modello e imitazione

3. Evoluzione della figura dell'intellettuale

a. dedizione completa all'otium e abbandono del negotium

b. l'intellettuale diventa filologo

4. Riscoperta del mondo classico latino e greco

a. riscoperta materiale e studio degli antichi classici

b. l'umanista diventa collazionista

c. la stampa come risoluzione del problema delle copie

d. Aldo Manuzio e le edizioni aldine

5. il problema della lingua

a. tentativo della resurrezione della lingua latina

b. certamen coronario e il ritorno definitivo del volgare

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6. I centri culturali dell'Umanesimo

a. Napoli: Sannazzaro e “L'Arcadia”

b. Firenze: Pico della Mirandola e il platonismo, Pulci e “Il Morgante”

c. Ferrara: Boiardo “L'Orlando innamorato

UNITA' DIDATTICA N°8

Il Rinascimento come fondazione di civiltà:

1. Dall'Umanesimo al Rinascimento: l'esplosione della trattatistica: Bembo, Castiglione e Machiavelli

2. Pietro Bembo e la questione della lingua:

a) La motivazione dietro alla ricerca di una lingua scritta unitaria

b) Le tre proposte linguistiche

c) Motivazioni dell'affermazione della proposta bembesca di una lingua scritta d'arte

d) Il vocabolario della Crusca come vocabolario di imitazione

e) Dalla Crusca a Manzoni: dall'imitazione dei buoni autori all'imitazione del linguaggio fiorentino delle classi colte

3. Castiglione e “Il Cortigiano”:

a) Sintesi dell'opera

b) Struttura dialogica dell'opera

c) Il concetto di grazia e sprezzatura

d) Collocazione ideale e mitica della corte di Urbino (1506)

4. Storia d'Italia dal 1494 al 1530

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5. Machiavelli:

a) Biografia di Machiavelli: formazione anticlassicista ed esperienza politica

b) I discorsi sulla Prima Deca: una nuova concezione storiografica

c) La struttura del “Principe”

d) Capitoli XV e XVIII: le qualità del principe e la “verità effettuale”

e) Capitoli XXV e XXVI: virtù e fortuna, nuova concezione della storia, invito a realizzare un'Italia unita.

UNITA' DIDATTICA N°9

Ariosto come autocoscienza del Rinascimento:

1. Proemio (parafrasi e commento):

a) Protasi: continuazione della trama dell' “Orlando innamorato” (I ottava)

b) Finzione canterina (I ottava)

c) Invocazione: dedica ad una musa terrena (ironia sul Rinascimento) (II ottava)

d) Orlando come Ariosto (II ottava)

e) Dedica: i rapporti difficili con il cardinale Ippolito d'Este, mecenatismo, satira e critica rivolta

alle corti (III ottava)

f) Il motivo encomiastico dell'opera (IV ottava)

2. Palazzo di Atlante (parafrasi e commento canto XII, ottave 4-16):

a) Ambito inverosimile, imitazione dei cantari e ricerca della medietas linguistica (ottava 4)

b) Ambito dell'apparenza (ottava 5)

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c) Dolce Stil Novo e l'estetica della sprezzatura (ottava 6)

d) Locus amoenus e sua presa in giro (ottava 4 e 13)

e) Differenza tra arte medievale e quella rinascimentale (proiezione del mondo rinascimentale

dietro forme medievali) (ottava 5)

f) Allegoria del castello di Atlante e riflessioni sull'uomo che insegue le sue costruzioni mentali (ottava 10)

3. “La Pazzia di Orlando”(parafrasi, riassunto e commento del canto XXIII, ottave 100-136)

a) Ironia nei confronti del Dolce Stil Novo (ottava 102)

b) Autoinganno e inseguimento del vano (ottava 104)

c) mutamento del locus amoenus in luogo di sofferenza per Orlando, riferimenti dissimulati a Petrarca (ottava 106)

d) Autoironia del modello cortegiano (ottave 110 e 121)

e) Il potere della fortuna nella vita degli uomini, i limiti della ragione (ottava 117 e 121)

4. “Astolfo sulla luna”: riassunto.

UNITA' DIDATTICA N°10

1. Dante: canti XI: ordinamento morale dell'Inferno,XXVI,XXXII (vv.124-139) XXXIII (vv.1-88): parafrasi,riassunto e commento.

PROVE SCRITTE:

In forma di saggio breve, sulla base di una consultazione quotidiana del "sole 24h" e in funzione dell'acquisizione della capacità di selezionare e strutturare le informazioni in forma argomentativa sono stati affrontati i seguenti temi:

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Teoria e prassi dell'industria 4.0

L'ascesa della Cina come superpotenza, un'opportunità o un pericolo per l'Italia

Come si misura la qualità della vita in Italia

Compito in classe di italiano a conclusione dell’attività dell’ASL e della conferenza sul melodramma del prof. D’Andrea.Il compito si svolge in aula informatica e viene redatto dagli allievi al computer :

Dopo aver presentato e commentato un brano a tua scelta del melodramma italiano, affronta le implicazioni tecnico-scientifiche, filosofiche o estetiche della fruizione della musica. In alternativa puoi presentare un profilo della storia del melodramma. Dai un tuo titolo all’ elaborato specificando l’aria che hai scelto e il taglio in direzione del quale intendi sviluppare il tema.