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1 Scuola Secondaria di Primo Grado “San Giovanni Bosco – Francesco Netti” Santeramo in Colle (BA) DIPARTIMENTO DI SCIENZE MATEMATICHE Anno Scolastico 2018 – 2019 PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTALE di MATEMATICA e SCIENZE I docenti componenti il Dipartimento di Scienze Matematiche concordano il seguente curricolo di Matematica e Scienze da attuare nella scuola secondaria di primo grado “Bosco-Netti” per l’a.s.2018-19 PLESSO NETTI Prof.ssa BITETTI MARIA Prof.ssa CAFARELLI ANTONELLA Prof.re CAPONIO GIOVANNI Prof.re CARDINALE FRANCO Prof.ssa DENORA MARIA Prof.ssa GIGANTE RITA Prof.ssa SETTE ANNA PLESSO BOSCO Prof.ssa CAFARELLI ANTONELLA Prof.ssa LAERA ANGELA Prof.ssa PERRONE VITA BRUNA Prof.ssa SANTORO MARIA Prof.ssa STINGI MARIA Prof.ssa TROILO CONCETTA

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Scuola Secondaria di Primo Grado “San Giovanni Bosco – Francesco Netti”

Santeramo in Colle (BA)

DIPARTIMENTO DI SCIENZE MATEMATICHE Anno Scolastico 2018 – 2019

PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTALE

di MATEMATICA e SCIENZE

I docenti componenti il Dipartimento di Scienze Matematiche concordano il seguente curricolo di Matematica e Scienze da attuare nella scuola secondaria di primo grado “Bosco-Netti” per l’a.s.2018-19

PLESSO NETTI

Prof.ssa BITETTI MARIA Prof.ssa CAFARELLI ANTONELLA Prof.re CAPONIO GIOVANNI Prof.re CARDINALE FRANCO Prof.ssa DENORA MARIA Prof.ssa GIGANTE RITA Prof.ssa SETTE ANNA

PLESSO BOSCO

Prof.ssa CAFARELLI ANTONELLA Prof.ssa LAERA ANGELA Prof.ssa PERRONE VITA BRUNA Prof.ssa SANTORO MARIA Prof.ssa STINGI MARIA Prof.ssa TROILO CONCETTA

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PREMESSA

La presenta progettazione dipartimentale viene redatta tenendo conto del “REGOLAMENTO RECANTE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA E DEL PRIMO CICLO D'ISTRUZIONE, A NORMA DELL'ARTICOLO 1, COMMA 4, DEL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 20 MARZO 2009, N. 89.” A partire dal curricolo di istituto, i singoli docenti individueranno le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione all'integrazione fra le discipline e alla loro possibile aggregazione in aree, così come indicato dal Regolamento dell'autonomia scolastica.

INTRODUZIONE Considerato che in un tempo molto breve, abbiamo vissuto il passaggio da una società relativamente stabile a una società caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuità e che in questo nuovo scenario si moltiplicano sia i rischi che le opportunità, poiché gli ambienti in cui la scuola è immersa sono più ricchi di stimoli culturali, ma anche più contraddittori, e tenendo conto che l'apprendimento scolastico è solo una delle tante esperienze di formazione che gli adolescenti vivono oggi, occorre sempre più che la scuola promuova la capacità degli studenti di dare senso alla varietà delle loro esperienze, al fine di ridurre la frammentazione e il carattere episodico. Inoltre sempre più spesso nel suo itinerario formativo ed esistenziale lo studente si trova a interagire con culture diverse, senza tuttavia avere strumenti adatti per comprenderle e metterle in relazione con la propria. Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un'identità consapevole e aperta. La piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e dell'uguaglianza (articoli 2 e 3 della Costituzione), nel rispetto delle differenze di tutti e dell'identità di ciascuno, richiede oggi, in modo ancor più attento e mirato, l'impegno dei docenti e di tutti gli operatori della scuola, con particolare attenzione alle disabilità e ad ogni fragilità, ma richiede altresì la collaborazione delle formazioni sociali, in una nuova dimensione di integrazione fra scuola e territorio, per far sì che ognuno possa "svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società" (articolo 4 della Costituzione).

FINALITA’ GENERALI Dunque il "fare scuola" oggi significa mettere in relazione la complessità di modi radicalmente nuovi di apprendimento con un'opera quotidiana di guida, attenta al metodo, ai nuovi media e alla ricerca multidimensionale. Al contempo significa curare e consolidare le competenze e i saperi di base, che sono irrinunciabili perché sono le fondamenta per l'uso consapevole del sapere diffuso e perché rendono precocemente effettiva ogni possibilità di apprendimento nel corso della vita. Ma nello stesso tempo la scuola è anche chiamata a realizzare percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni personali degli studenti, nella prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari della personalità di ognuno.

FINALITA’ GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO

In tale scenario, alla scuola spettano alcune finalità specifiche: offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base; far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari pe apprendere a

selezionare le informazioni; promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di

fare da bussola negli itinerari personali; favorire l'autonomia di pensiero degli studenti,

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La scuola realizza appieno la propria funzione pubblica impegnandosi, in questa prospettiva, per il successo scolastico di tutti gli studenti, con una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio. Questo comporta saper accettare la sfida che la diversità pone: innanzi tutto nella classe, dove le diverse situazioni individuali vanno riconosciute e valorizzate, evitando che la differenza si trasformi in disuguaglianza; inoltre nel Paese, affinché le situazioni di svantaggio sociale, economiche, culturali non impediscano il raggiungimento degli essenziali obiettivi di qualità che è doveroso garantire. In entrambi i casi con la finalità sancita dalla nostra Costituzione di garantire e di promuovere la dignità e l'uguaglianza di tutti gli studenti "senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali" e impegnandosi a rimuovere gli ostacoli di qualsiasi natura che possano impedire "il pieno sviluppo della persona umana". Lo studente è posto al centro dell'azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva, i docenti pensano e realizzano i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato. Insegnare le regole del vivere e del convivere è per la scuola un compito oggi ancora più ineludibile rispetto al passato, perché sono molti i casi nei quali le famiglie incontrano difficoltà più o meno grandi nello svolgere il loro ruolo educativo. La scuola si apre alle famiglie e al territorio circostante, facendo perno sugli strumenti forniti dall'autonomia scolastica, che prima di essere un insieme di norme è un modo di concepire il rapporto delle scuole con le comunità di appartenenza, locali e nazionali. L'acquisizione dell'autonomia rappresenta un momento decisivo per le istituzioni scolastiche. Grazie a essa si è già avviato un processo di sempre maggiore responsabilizzazione condiviso dai docenti e dai dirigenti, che favorisce altresì la stretta connessione di ogni scuola con il suo territorio. In quanto comunità educante, la scuola genera una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, è anche in grado di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e propria. La scuola affianca al compito "dell'insegnare ad apprendere" quello "dell'insegnare a essere". L'obiettivo è quello di valorizzare l'unicità e la singolarità dell'identità culturale di ogni studente. La promozione e lo sviluppo di ogni persona stimola, in maniera vicendevole, la promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. Non basta convivere nella società, ma questa stessa società bisogna crearla continuamente insieme. Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea, quella mondiale. È quindi decisiva una nuova alleanza fra scienza, storia, discipline umanistiche, arti e tecnologia, in grado di delineare la prospettiva di un nuovo umanesimo. In tale prospettiva, la nostra scuola perseguirà alcuni obiettivi, oggi prioritari:

insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza - l'universo, il pianeta, la natura, la vita, l'umanità, l società, il corpo, la mente, la storia - in una prospettiva complessa, volta cioè a superare la frammentazione delle discipline e a integrarle in nuovi quadri d'insieme.

promuovere i saperi propri di un nuovo umanesimo: la capacità di cogliere gli aspetti essenziali dei problemi; la capacità di comprendere le implicazioni, per la condizione umana, degli inediti sviluppi delle scienze e delle tecnologie; la capacità di valutare i limiti e le possibilità delle conoscenze; la capacità di vivere e di agire in un mondo in continuo cambiamento.

diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell'attuale condizione umana (il degrado ambientale, il caos climatico, le crisi energetiche, la distribuzione ineguale delle risorse, la salute la malattia, l'incontro e il confronto di culture e di religioni, i dilemmi bioetici, la ricerca di una nuova qualità della vita) possono essere affrontati e risolti

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attraverso una stretta collaborazione non solo fra le nazioni, ma anche fra le discipline e fra le culture.

Nella consapevolezza della relazione che unisce cultura, scuola e persona, la finalità generale della scuola rimane lo SVILUPPO ARMONICO E INTEGRALE DELLA PERSONA, all'interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie. Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità,

è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un'ottica di dialogo e di rispetto reciproco.

Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità.

Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di

ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.

Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l'attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.

Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.

Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le

funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle di- verse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.

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FINALITA’ DISCIPLINARI MATEMATICA Le conoscenze matematiche contribuiscono alla formazione culturale delle persone e delle comunità, sviluppando le capacità di mettere in stretto rapporto il "pensare" e il "fare" e offrendo strumenti adatti a percepire, interpretare e collegare tra loro fenomeni naturali, concetti e artefatti costruiti dall'uomo, eventi quotidiani. In particolare, la matematica dà strumenti per la descrizione scientifica del mondo e per affrontare problemi utili nella vita quotidiana; contribuisce a sviluppare la capacità di comunicare e discutere, di argomentare in modo corretto, di comprendere i punti di vista e le argomentazioni degli altri. La costruzione del pensiero matematico è però un processo lungo e progressivo nel quale concetti, abilità, competenze e atteggiamenti vengono ritrovati, intrecciati, consolidati e sviluppati a più riprese; è un processo che comporta anche difficoltà linguistiche e che richiede un'acquisizione graduale del linguaggio matematico. Caratteristica della pratica matematica è la risoluzione di problemi, che devono essere intesi come questioni autentiche e significative, legate alla vita quotidiana, e non solo esercizi a carattere ripetitivo o quesiti ai quali si risponde semplicemente ricordando una definizione o una regola. Gradualmente, stimolato dalla guida dell'insegnante e dalla discussione con i pari, l'alunno imparerà ad affrontare con fiducia e determinazione situazioni problematiche, rappresentandole in diversi modi, conducendo le esplorazioni opportune, dedicando il tempo necessario alla precisa individuazione di ciò che è noto e di ciò che s'intende trovare, congetturando soluzioni e risultati, individuando possibili strategie risolutive. Nella scuola secondaria di primo grado si svilupperà un’ attività più propriamente di matematizzazione, formalizzazione, generalizzazione. L'alunno analizza le situazioni per tradurle in termini matematici, riconosce schemi ricorrenti, stabilisce analogie con modelli noti, sceglie le azioni da compiere (operazioni, costruzioni geometriche, grafici, formalizzazioni, scrittura e risoluzione di equazioni) e le concatena in modo efficace al fine di produrre una risoluzione del problema. Un'attenzione particolare andrà dedicata allo sviluppo della capacità di esporre e di discutere con i compagni le soluzioni e i procedimenti seguiti. L'uso consapevole e motivato di calcolatrici e del computer verrà incoraggiato opportunamente ad esempio per verificare la correttezza di calcoli mentali e scritti e per esplorare il mondo dei numeri e delle forme. Di estrema importanza è lo sviluppo di un'adeguata visione della matematica, non ridotta a un insieme di regole da memorizzare e applicare, ma riconosciuta e apprezzata come contesto per affrontare e porsi problemi significativi e per esplorare e percepire relazioni e strutture che si ritrovano e ricorrono in natura e nelle creazioni dell'uomo. I docenti del dipartimento al fine di sviluppare negli alunni la competenza matematica intesa come l'abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane, stabiliscono di porre l'accento sugli aspetti del processo e dell'attività oltre che su quelli della conoscenza pur partendo da una solida padronanza delle conoscenze aritmetico-matematiche. La competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (pensiero logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli, schemi, grafici, rappresentazioni). I docenti inoltre individuano e concordano gli obiettivi di apprendimento specifici per la matematica e per le scienze ovvero individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze, riferimenti ineludibile per ciascun insegnante. Tali obiettivi sono utilizzati dalla scuola e dai docenti nella loro attività di progettazione didattica, con attenzione alle condizioni di contesto, didattiche e organizzative mirando ad un insegnamento ricco ed efficace.

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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE IN MATEMATICA AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI

PRIMO GRADO

CLASSI PRIMA CLASSE SECONDA CLASSE TERZA

1. L’alunno sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, anche grazie a molte esperienze in contesti significativi che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato siano utili per operare nella realtà.

2. Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i Numeri Naturali; sa valutare l’opportunità di ricorrere ad una calcolatrice, stima la grandezza di un numero e il risultato delle operazioni.

3. Descrive e classifica figure in base a caratteristiche geometriche ed utilizza modelli concreti di vario tipo anche costruiti o progettati con i suoi compagni.

4. Affronta e riesce a risolvere

facili problemi mantenendo il controllo sul processo risolutivo, sui risultati e spiegando a parole il procedimento seguito.

5. Analizza e interpreta

rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni.

6. Impara a costruire ragionamenti (se pure non formalizzati) e a sostenere le proprie tesi, grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari ed alla manipolazione di modelli costruiti con i compagni.

7. L’alunno utilizza e interpreta il linguaggio matematico e ne coglie il rapporto con il linguaggio naturale

1. L’alunno sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, anche grazie a molte esperienze in contesti significativi che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato siano utili per operare nella realtà. 2. Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i Numeri Naturali e/ Razionali; sa valutare l’opportunità di ricorrere ad una calcolatrice, stima la grandezza di un numero e il risultato delle operazioni, padroneggia le diverse rappresentazioni del numero. 3. Riconosce e denomina le forme del piano, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi.. 4. Affronta e riesce a risolvere facili problemi mantenendo il controllo sul processo risolutivo, sui risultati e spiegando a parole il procedimento seguito. 5. Impara a costruire ragionamenti (se pure non formalizzati) e a sostenere le proprie tesi, grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari ed alla manipolazione di modelli costruiti con i compagni. 6. Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni. 7. L’alunno utilizza e interpreta il linguaggio matematico e ne coglie il rapporto con il linguaggio naturale

1. L’alunno sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, anche grazie a molte esperienze in contesti significativi che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato siano utili per operare nella realtà. 2. Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i Numeri Reali; sa valutare l’opportunità di ricorrere ad una calcolatrice, stima la grandezza di un numero e il risultato delle operazioni, padroneggia le diverse rappresentazioni del numero. 3. Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi. 4. Riconosce e risolve problemi di vario genere analizzando la situazione e traducendola in termini matematici, spiegando anche in forma scritta il procedimento seguito, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, che sui risultati. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico ad una classe di problemi. 5. Percepisce, descrive e rappresenta forme relativamente complesse, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo.

6. Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite. Sostiene le proprie convinzioni portando esempi e controesempi adeguarti e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta 7. L’alunno utilizza e interpreta il linguaggio matematico e ne coglie il rapporto con il linguaggio naturale. 8. Nelle situazioni di incertezza della vita quotidiana si orienta con valutazioni di probabilità

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CLASSE PRIMA: Obiettivi di Apprendimento per la Matematica

AMBITI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PER LA MATEMATICA

CONTENUTI

L’INSIEME N Il concetto di numero. Il sistema di numerazione decimale. I numeri naturali e l’insieme N. I numeri decimali. Rappresentazione grafica dei numeri.

LE OPERAZIONI FONDAMENTALI IN N L’addizione. La sottrazione. La moltiplicazione. La divisione. Le espressioni aritmetiche. LA POTENZA Una moltiplicazione abbreviata. Proprietà delle potenze. Particolari potenze. Notazione esponenziale e ordine di grandezza. LA DIVISIBILITÀ Multipli e sottomultipli. Criteri di divisibilità. Numeri primi. Scomposizione in fattori primi. Massimo comune divisore e minimo comune multiplo. Problemi sul MCD e mcm. I PROBLEMI I diversi modi di risoluzione dei problemi NOZIONI GENERALI SULLE FRAZIONI L’unità frazionaria. La frazione come operatore.

GLI ENTI FONDAMENTALI DELLA GEOMETRIA Punto, retta e piano. Semiretta e segmento. Angoli. Tipi di angoli. La perpendicolarità e il parallelismo. Spezzata e poligoni.

NUMERI

1. Eseguire addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni tra i Numeri conosciuti (Naturali e Decimali).

2. Eseguire semplici espressioni di calcolo con i numeri conosciuti

3. Rappresentare i Numeri conosciuti su una retta.

4. Eseguire semplici espressioni di calcolo con i numeri conosciuti

5. Conoscere ed utilizzare le proprietà delle potenze

6. Individuare multipli divisori di un numero naturale e multipli e divisori comuni a più numeri.

7. Comprendere il significato di M.C.D. e m.c.m.

8. Descrivere e risolvere con un’espressione numerica, la sequenza di operazioni che fornisce la soluzione di un problema.

SPAZIO e FIGURE

1. Conoscere e rappresentare punti, segmenti, rette (anche sul Piano Cartesiano).

2. Conoscere definizioni e proprietà delle figure piane e calcolare il perimetro.

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SPAZIO e FIGURE

3. Rappresentare punti, segmenti e figure sul piano cartesiano

4. Riprodurre figure e disegni geometrici, utilizzando in

modo appropriato e con accuratezza opportuni strumenti (riga, squadra, compasso, goniometro, software di geometria).

5. Conoscere definizioni e proprietà (angoli, assi di

simmetria, diagonali, ) delle principali figure piane (triangoli, quadrilateri, poligoni regolari, cerchio).

6. Descrivere figure complesse e costruzioni geometriche

al fine di comunicarle ad altri.

7. Riprodurre figure e disegni geometrici in base a una descrizione e codificazione fatta da altri.

8. Conoscere le proprietà e operare con le misure

9. Riconoscere figure piane simili in vari contesti e

riprodurre in scala una figura assegnata.

10. Risolvere i problemi utilizzando le proprietà geometriche delle figure

POLIGONI Poligoni: tipi e proprietà Poligoni congruenti e isoperimetrici Poligoni con tre lati Poligoni con quattro lati LA MISURA DELLE GRANDEZZE Concetto di grandezza e sua misura. Sistema Internazionale di Misura Sistemi di misura non decimale Il peso specifico e la densità. Problemi sulle misure. ISOMETRIE Congruenza e isometria Traslazione; Rotazione; Simmetria

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DATI E PREVISIONI

1. Rappresentare insiemi di dati, anche facendo uso di un foglio elettronico.

2. In situazioni significative, confrontare dati al fine di prendere decisioni, utilizzando le distribuzioni delle frequenze e delle frequenze relative.

3. Scegliere ed utilizzare valori medi (moda, mediana, media aritmetica) adeguati alla tipologia ed alle caratteristiche dei dati a disposizione.

4. Saper valutare la variabilità di un insieme di dati

determinandone, ad esempio, il campo di variazione.

LA STATISTICA

L’ indagine statistica a variabile qualitativa e quantitativa Elaborazione dei dati statistici: moda, media e mediana Frequenza assoluta, relativa e percentuale I grafici statistici

RELAZIONI E FUNZIONI

INSIEMI Generalità sugli insiemi Operazioni con gli insiemi

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CLASSE SECONDA: Obiettivi di Apprendimento per la Matematica

AMBITI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PER LA MATEMATICA

CONTENUTI L’INSIEME Q+ I numeri razionali e rappresentazione Le operazioni in Q+ La potenza di una frazione Espressioni con le frazioni FRAZIONI E NUMERI DECIMALI I numeri decimali Dalla frazione al numero decimale e viceversa Operazioni con i numeri decimali DALL’INSIEME Q+ ALL’INSIEME R+ La radice quadrata. Radice quadrata esatta e approssimata Proprietà della radice quadrata Uso delle tavole per il calcolo della radice quadrata. I numeri irrazionali e l’insieme R+. RAPPORTI FRA GRANDEZZE E PROPORZIONI Il concetto di rapporto Le grandezze in rapporto Rappresentazioni in scala Le proporzioni Proprietà delle proporzioni Risoluzione di una proporzione Catena di rapporti La percentuale PROPORZIONALITA’ Grandezze direttamente e inversamente proporzionali Problemi del tre semplice diretto e inverso Problemi di ripartizione semplice e composta La percentuale. Cenni di matematica finanziaria

NUMERI

Eseguire addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni tra i Numeri Razionali anche utilizzando calcolatori.

Rappresentare i Numeri Razionali su una retta.

Conoscere e applicare le proprietà delle potenze con i numeri conosciuti.

Conoscere e calcolare la Radice Quadrata come operazione inversa dell’elevamento a potenza.

Utilizzare Frazioni equivalenti e Numeri Decimali per denotare un numero

razionale in diversi modi

Descrivere Rapporti e quozienti mediante Frazioni.

Eseguire semplici espressioni di calcolo con i numeri conosciuti.

Calcolare e utilizzare nei vari contesti le percentuali.

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SPAZIO E FIGURE

Conoscere definizioni e proprietà delle figure piane e calcolare l’area.

Riprodurre figure e disegni geometrici, utilizzando in modo

appropriato e con accuratezza opportuni strumenti (riga, squadra, compasso, goniometro, software di geometria).

Rappresentare figure piane sul piano cartesiano. Descrivere figure complesse e costruzioni geometriche al fine

di comunicarle ad altri e riprodurre figure e disegni geometrici in base a una descrizione e codificazione fatta da altri.

Determinare l'area di semplici figure scomponendole in figure

elementari, ad esempio triangoli, o utilizzando le più comuni formule

Stimare per difetto e per eccesso l'area di una figura delimitata anche da linee curve.

Conoscere il Teorema di Pitagora e le sue applicazioni in matematica e in situazioni concrete.

Risolvere problemi utilizzando le proprietà geometriche delle

figure

Riconoscere figure piane simili in vari contesti e riprodurre in scala una figura assegnata

IL PIANO CARTESIANO Il metodo delle coordinate Il piano cartesiano ortogonale Punto medio e distanza tra punti Poligoni nel piano cartesiano L’AREA DELLE FIGURE PIANE Le figure piane Figure piane equivalenti Figure piane equicomposte Area del rettangolo, quadrato, parallelogramma, triangolo e di un qualsiasi poligono

IL TEOREMA DI PITAGORA Terne pitagoriche Teorema di Pitagora Applicazioni del teorema OMOTETIA E SIMILITUDINE Omotetia e sue proprietà La similitudine Poligoni e triangoli simili

I teoremi di Euclide

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RELAZIONI E FUNZIONI DATI E PREVISIONI

Rappresentare insiemi di dati, anche facendo uso di un foglio elettronico.

In situazioni significative, confrontare dati al fine di prendere decisioni, utilizzando le distribuzioni delle frequenze e delle frequenze relative.

Scegliere ed utilizzare valori medi (moda, mediana, media aritmetica) adeguati alla tipologia ed alle caratteristiche dei dati a disposizione.

Saper valutare la variabilità di un insieme di dati

determinandone, ad esempio, il campo di variazione.

In semplici situazioni aleatorie, individuare gli eventi

elementari, assegnare a essi una probabilità, calcolare la probabilità di qualche evento, scomponendolo in eventi elementari disgiunti.

Riconoscere coppie di eventi complementari, incompatibili,

ELABORAZIONI STATISTICHE Indagine statistica a variabile qualitativa Indagine statistica a variabile quantitativa Utilizzare tabelle e grafici nei diversi ambiti IL CALCOLO DELLA PROBABILITA’ Eventi aleatori e probabilità Legge empirica del caso Eventi compatibili, incompatibili e complementari

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CLASSE TERZA: OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PER LA MATEMATICA

AMBITI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PER LA MATEMATICA

CONTENUTI

L’INSIEME R L’insieme dei numeri relativi Caratteristiche dei numeri razionali relativi Operazioni tra numeri razionali relativi Espressioni con numeri razionali relativi IL CALCOLO LETTERALE Espressioni letterali Monomi ed operazioni Polinomi ed operazioni Potenze e prodotti notevoli Espressioni e problemi letterali LE EQUAZIONI Identità ed equazioni Equazioni equivalenti Principi di equivalenza Equazioni di 1°a un’incognita Equazioni determinate, indeterminate e impossibili IL PIANO CARTESIANO Il metodo delle coordinate Il piano cartesiano ortogonale Punto medio e distanza tra punti Poligoni nel piano cartesiano

NUMERI

• eseguire addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni tra i numeri reali anche utilizzando calcolatori. • rappresentare i numeri reali su una retta. • conoscere e applicare le proprietà delle potenze con i numeri reali. • eseguire semplici espressioni di calcolo con i numeri reali • conoscere e operare con i monomi e polinomi. • risolvere equazioni di i grado Esplorare e risolvere problemi utilizzando equazioni di primo grado.

RELAZIONI E FUNZIONI

esprimere e rappresentare la proporzionalità diretta e inversa come una funzione.

usare il piano cartesiano per rappresentare punti, rette,

figure, funzioni.

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RELAZIONI E FUNZIONI

Esprimere la relazione di proporzionalità con un'uguaglianza di frazioni e viceversa

Usare il piano cartesiano per rappresentare relazioni e funzioni empiriche o ricavate da tabelle, e per conoscere in particolare le funzioni del tipo y=ax, y=a/x, y=ax , y=2n e i loro grafici e collegare le prime due al concetto di proporzionalità

Interpretare, costruire e trasformare formule che contengono lettere per esprimere in forma generale relazioni e proprietà.

FUNZIONI E GRAFICI Concetto di funzione Funzioni empiriche, matematiche, inverse Equazioni di funzioni: y=ax; y=mx+p; y=a/x; y=ax2 INSIEMI Generalità sugli insiemi Operazioni con gli insiemi CIRCONFERENZA E CERCHIO Circonferenza, sue parti e arco di circonferenza Cerchio, sue parti e area del settore e del segmento circolare Circonferenza, punti e rette Angoli al centro e alla circonferenza POLIGONI INSCRITTTI E CIRCOSCRITTI Poligoni inscritti e circoscritti ad una circonferenza Triangoli e quadrilateri inscritti e circoscritti Area di un poligono circoscritto Poligoni regolari e loro area FIGURE NELLO SPAZIO Rette e piani nello spazio Tipi di poliedri e sviluppo di un solido Poliedri: prismi, parallelepipedi, cubo e piramide Solidi di rotazione: cilindro, cono e sfera Solidi equivalenti Misure di un solido: spigoli, perimetro, area; superficie laterale e totale, volume Volume, peso e peso specifico

SPAZIO E FIGURE

Conoscere il numero π e alcuni modi per approssimarlo.

Calcolare l'area del cerchio e la lunghezza della circonferenza, conoscendo il raggio, e viceversa.

Calcolare l'area e il volume delle figure solide più comuni e darne stime di oggetti della vita quotidiana.

conoscere e rappresentare le figure geometriche solide.

risolvere problemi utilizzando le proprietà delle figure geometriche solide (superficie e volume).

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DATI E PREVISIONI

• In semplici situazioni aleatorie, individuare gli eventi elementari, assegnare a essi una probabilità, calcolare la probabilità di qualche evento, scomponendolo in eventi elementari disgiunti. • Riconoscere coppie di eventi complementari, incompatibili, calcolare la probabilità degli eventi anche in campo scientifico

LA PROBABILITA’ La probabilità classica Frequenza relativa di un evento La legge dei grandi numeri e probabilità frequentistica Probabilità composta Applicazione della probabilità alla genetica

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FINALITA’ DISCIPLINARI

SCIENZE I docenti del dipartimento concordano sul significato di “competenza in scienze” ovvero la capacità e la disponibilità a usare l'insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare l problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati. La moderna conoscenza scientifica del mondo si è costruita nel tempo, attraverso un metodo di indagine fondato sull'osservazione dei fatti e sulla loro interpretazione, con spiegazioni e modelli sempre suscettibili di revisione e di riformulazione. L'osservazione dei fatti e lo spirito di ricerca deve caratterizzare un efficace insegnamento delle scienze e deve essere attuato attraverso un coinvolgimento diretto degli alunni incoraggiandoli, senza un ordine temporale rigido e senza forzare alcuna fase, a porre domande sui fenomeni e le cose, a progettare esperimenti/esplorazioni seguendo ipotesi di lavoro e a costruire i loro modelli interpretativi. La ricerca sperimentale, individuale e di gruppo, rafforza nei ragazzi la fiducia nelle proprie capacità di pensiero, la disponibilità a dare e ricevere aiuto, l'imparare dagli errori propri e altrui, l'apertura ad opinioni diverse e la capacità di argomentare le proprie. Le esperienze concrete potranno essere realizzate in aula o in spazi adatti: laboratorio scolastico, ma anche spazi naturali o ambienti raggiungibili facilmente. I docenti del dipartimento si impegnano a disporre di tempi e modalità di lavoro che consentano, in modo non superficiale o affrettato, la produzione di idee originali da parte dei ragazzi, anche a costo di fare delle scelte sui livelli di approfondimento e limitarsi alla trattazione di temi rilevanti. La valorizzazione del pensiero spontaneo dei ragazzi consentirà di costruire nel tempo le prime formalizzazioni in modo convincente per ciascun alunno. La gradualità e non dogmaticità dell'insegnamento favorirà negli alunni la fiducia nelle loro possibilità di capire sempre quello che si studia, con i propri mezzi e al proprio livello. Con lo sviluppo dei linguaggi e delle capacità di comunicazione, i ragazzi al termine del triennio dovrebbero saper descrivere la loro attività di ricerca in testi di vario tipo (racconti orali, testi scritti, immagini, disegni, schemi, mappe, tabelle, grafici, ecc.) sintetizzando il problema affrontato, l'esperimento progettato, la sua realizzazione e i suoi risultati, le difficoltà incontrate, le scelte adottate, le risposte individuate. Le scienze naturali e sperimentali sono fra loro diverse per quanto riguarda i contenuti ma, almeno a livello elementare, sono accomunate da metodologie di indagine simili. Verrà, quindi, potenziata nel percorso di studio, l'impostazione metodologica, mettendo in evidenza i modi di ragionare, le strutture di pensiero e le informazioni trasversali, evitando così la frammentarietà nozionistica dei differenti contenuti. Gli allievi potranno così riconoscere in quello che vanno studiando un'unitarietà della conoscenza. Per questo, in rapporto all'età e con richiami graduali lungo tutto l'arco dei tre anni scolastici, dovranno esser focalizzati alcuni grandi "organizzatori concettuali" quali: causa/effetto, sistema, stato/trasformazione, equilibrio, energia, ecc. Il percorso dovrà comunque mantenere un costante riferimento alla realtà, imperniando le attività didattiche sulla scelta di casi emblematici tratti dalla realtà circostante. Nell'arco del triennio, quindi, si selezioneranno e attueranno esperienze concrete ed operative coordinate con un appropriato uso del libro di testo. A tal proposito si concordano i seguenti traguardi di competenza da raggiungere alla fine dei tre anni:

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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE IN SCIENZE AL

TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 1. L'alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all'aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne

immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.

2. Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.

3. Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti.

4. Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce

nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientale.

5. È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell'ineguaglianza dell'accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili.

6. Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell'uomo.

7. Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all'uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.

Per il conseguimento dei suddetti traguardi di competenza si concordano i seguenti obiettivi specifici di apprendimento

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OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DEL TRIENNIO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO per le SCIENZE

AREA TEMATICA

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PER LE SCIENZE

CONTENUTI

FISICA E CHIMICA

Utilizzare i concetti fisici fondamentali in varie situazioni di esperienza;

raccogliere dati su variabili rilevanti di differenti

fenomeni, trovarne relazioni quantitative ed esprimerle

con rappresentazioni formali di tipo diverso.

Realizzare esperienze

Padroneggiare concetti di trasformazione chimica;

sperimentare reazioni (non pericolose) anche con prodotti chimici di uso domestico e interpretarle sulla base di modelli semplici di struttura della materia;

osservare e descrivere lo svolgersi delle reazioni

e i prodotti ottenuti.

IL METODO SCIENTIFICO SPERIMENTALE

LA MATERIA

La materia e le sue caratteristiche Gli stati di aggregazione della materia Calore e temperatura Effetti del calore

FORZE E MOVIMENTO Moto e tipi di moto Forze e movimento Forze ed equilibrio Le leve Liquidi in quiete

DENTRO LA MATERIA Atomi e molecole La tavola periodica Legami chimici Reazioni chimiche Legge di Lavoisier e legge di Proust Carbonio e suoi composti

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Costruire e utilizzare correttamente il concetto di energia come quantità che si conserva; individuare la sua dipendenza da altre variabili; riconoscere l'inevitabile produzione di calore nelle catene energetiche reali.

ELETTRICITA’E MAGNETISMO Elettricità e corrente elettrica Magnetismo ed elettromagnetismo L’energia e le sue diverse fonti Luce e radioonde

ASTRONOMIA E SCIENZE DELLA TERRA

Riconoscere, con ricerche sul campo ed esperienze concrete, i principali tipi di rocce ed i processi geologici da cui hanno avuto origine.

Conoscere la struttura della Terra e i suoi movimenti

interni (tettonica a placche);

individuare i rischi sismici, vulcanici e idrogeologici della propria regione per pianificare eventuali attività di prevenzione.

Realizzare esperienze quali ad esempio la raccolta e i saggi di rocce diverse.

Osservare, modellizzare e interpretare i più evidenti fenomeni celesti attraverso l'osservazione del cielo notturno e diurno, utilizzando anche planetari o simulazioni al computer.

Ricostruire i movimenti della Terra da cui dipendono il dì e la notte e l'alternarsi delle stagioni.

Costruire modelli tridimensionali anche in connessione con l'evoluzione storica dell'astronomia.

Spiegare, anche per mezzo di simulazioni, i meccanismi delle eclissi di sole e di luna.

Realizzare esperienze

IL SISTEMA TERRA Idrosfera, atmosfera e litosfera Ciclo dell’acqua, pressione atmosferica, composizione del suolo Ecosistemi e forme di inquinamento Dinamica endogena (Terremoti e vulcani)

DALLA TERRA ALL’UNIVERSO La Terra e il suo satellite Il sistema Solare

L’universo

BIOLOGIA

Riconoscere le somiglianze e le differenze del funzionamento delle diverse specie di viventi.

Sviluppare progressivamente la capacità di spiegare il funzionamento macroscopico dei viventi

I VIVENTI L’organizzazione dei viventi La cellula animale e vegetale Cellula eucariote e procariote

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BIOLOGIA

con un modello cellulare. Realizzare esperienze quali ad esempio: dissezione

di una pianta, modellizzazione di una cellula, osservazione

di cellule vegetali al microscopio, coltivazione di muffe e microorganismi.

Assumere comportamenti e scelte personali ecologicamente sostenibili.

Rispettare e preservare la biodiversità nei sistemi ambientali.

Acquisire corrette informazioni sullo sviluppo puberale e la sessualità;

sviluppare la cura e il controllo della propria salute attraverso una corretta alimentazione;

evitare consapevolmente i danni prodotti dal fumo e dalle droghe.

Conoscere le basi biologiche della trasmissione dei caratteri ereditari acquisendo le prime elementari nozioni di genetica.

Comprendere il senso delle grandi classificazioni, riconoscere nei fossili indizi per ricostruire nel tempo le trasformazioni dell'ambiente fisico, la successione e l'evoluzione delle specie

Realizzare esperienze

La riproduzione I cinque regni: Monere, Protesti, Funghi, Piante e Animali L’UOMO Apparato tegumentario Sistema scheletrico Sistema muscolare Apparato digerente Apparato respiratorio, fumo e salute Apparato circolatorio Apparato escretore Alimenti e nutrizione Principi nutritivi Carboidrati, lipidi e proteine Acqua, Sali minerali e vitamine Fabbisogno alimentare e valore energetico degli alimenti Principi di una corretta alimentazione Sistema nervoso centrale e periferico Le droghe e l’alcool Sistema endocrino Gli organi di senso Il sistema immunitario L’apparato riproduttore Ereditarietà e genetica

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VALUTAZIONE Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione. La valutazione è un processo dinamico molto complesso, il cui fine principale deve essere quello di favorire la promozione umana e sociale dell’alunno, la stima verso di sé, la sua capacità di valutarsi e di scoprire i punti di forza e i punti di debolezza, di auto orientare i suoi comportamenti e le sue scelte future. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Occorre assicurare agli studenti e alle famiglie un'informazione tempestiva e trasparente sui criteri e sui risultati delle valutazioni effettuate nei diversi momenti del percorso scolastico, promuovendone con costanza la partecipazione e la corresponsabilità educativa, nella distinzione di ruoli e funzioni La valutazione deve essere intesa come un evento processuale e individualizzato ed è lo strumento che permette ai docenti di misurare sia il processo di apprendimento e di maturazione dell’allievo, sia l’adeguatezza della propria programmazione alla realtà della classe. La valutazione consta di tre momenti essenziali: 1) LA VALUTAZIONE DIAGNOSTICA O INIZIALE. Serve a individuare, attraverso la

somministrazione di prove d’ingresso, il livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso dei pre-requisiti e a predisporre eventuali attività di recupero.

2) LA VALUTAZIONE FORMATIVA O IN ITINERE. È finalizzata a cogliere informazioni analitiche e continue sul processo di apprendimento. Favorisce l’autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai docenti indicazioni per attivare eventuali correttivi all’azione didattica o predisporre interventi di rinforzo/recupero. Non prevede nessuna forma di classificazione del profitto degli studenti. Non è pertanto selettiva in senso negativo, ma in senso positivo e compensativo. 3) LA VALUTAZIONE SOMMATIVA O COMPLESSIVA O FINALE. Consente un giudizio sulle conoscenze, abilità e competenze acquisite dallo studente al termine del primo quadrimestre e al termine dell’anno scolastico. La valutazione numerica delle verifiche, sia orali che scritte, è espressa in decimi, da 4 a 10. Il voto numerico deve essere sempre accompagnato da un breve giudizio motivato, nel senso che deve essere esplicitato brevemente il perché la prova è sufficiente o insufficiente. Al fine di ottenere omogeneità nelle valutazioni disciplinari, di rendere trasparente l’azione valutativa della Scuola e di avviare gli alunni alla consapevolezza del significato attribuito al voto espresso in decimi, i docenti del dipartimento concordano, ad inizio di anno scolastico, ed esplicitano in forma scritta, attraverso griglie di misurazione predisposte i criteri di valutazione delle prove scritte, sulla base di indicatori e descrittori condivisi, informando gli alunni. Le verifiche attuate dovranno essere: frequenti (seguire con regolarità ogni unità di apprendimento) precise (specificare pochi obiettivi, quelli dell’unità di apprendimento) progressive (proporre le difficoltà in modo graduale) Le verifiche verranno realizzate: dai singoli docenti, i quali riporteranno sul registro personale le osservazioni sistematiche circa gli esiti dei percorsi di apprendimento programmati dal Consiglio di Classe nelle riunioni periodiche.

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Strumenti di rilevazione dell’insegnamento/apprendimento: griglie di osservazione strutturate colloqui elaborati questionari test di comprensione quesiti vero-falso quesiti a scelta multipla prove oggettive quesiti di completamento prove di abilità/creatività Modalità della valutazione – Verranno somministrate prove di verifica al termine di ogni unità didattica e al termine dei quadrimestri. Saranno utilizzate prove orali, scritte, pratiche e test; un ulteriore strumento sarà l’osservazione sistematica per rilevare il livello affettivo e relazionale degli alunni. I criteri di valutazione verranno illustrati agli alunni per renderli più consapevoli dei loro progressi. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo. Le caratteristiche degli alunni, relativamente alle loro abilità relazionali e cognitive vengono rilevate sulla base di INDICATORI/DESCRITTORI di seguito specificati. CRITERI di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Vigilare sull’evoluzione comportamentale dell’alunno, per contribuire alla formazione della sua personalità, è sempre stato un ruolo di cui la Scuola si è sentita custode, ma negli ultimi anni i repentini mutamenti sociali (non sempre modelli positivi per gli adolescenti!) hanno indotto a restituire valore a ciò che per lungo tempo è stato avvertito come scontato e quasi “desueto”. Oggetto di valutazione del loro comportamento saranno: AREA SOCIO- AFFETTIVA RELAZIONALE Rispetto del Regolamento d'Istituto Impegno, attenzione, organizzazione del proprio lavoro scolastico Capacità di iniziativa, autonomia Responsabilità, affidabilità, metodo di lavoro Capacità di rapporti interpersonali Capacità d’interazione con l’ambiente Dalla valutazione emergerà il reale grado di maturazione di ciascun alunno, rispetto al raggiungimento degli obiettivi prefissati, tenendo in conto: la situazione di partenza dell’alunno; il ritmo di apprendimento; l’interesse dimostrato; la partecipazione offerta; l’impegno profuso; l’acquisizione delle conoscenze, delle abilità e delle competenze.

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La valutazione dell’alunno sarà la risultante della VALUTAZIONE QUANTITATIVA, QUALITATIVA e DIAGNOSTICA INIZIALE che ciascun docente effettuerà. LA VALUTAZIONE QUANTITATIVA riguarderà le conoscenze, le abilità e le competenze raggiunte dagli alunni; sarà effettuata con l’ausilio dei seguenti strumenti: colloqui, interrogazioni, questionari, test a risposta aperta o chiusa, relazioni, ricerche, prove strutturate e semistrutturate, esperienze di laboratorio, elaborazioni grafiche, produzione di materiale, esercitazioni di varia natura, tenuta degli strumenti di lavoro; verrà effettuata, secondo la normativa vigente mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi tenendo in considerazione specifici indicatori disciplinari, così come segue:

INDICATORI DI VALUTAZIONE IN DECIMI PER GLI APPRENDIMENTI DISCIPLINARI

Dieci /10 pieno e completo raggiungimento dell’obiettivo specifico di apprendimento uso corretto e logico-razionale dei linguaggi specifici, degli strumenti e delle

procedure risolutive verifiche con valore percentuale del punteggio dal 95% al 100%

Nove /10 A. completo raggiungimento dell’obiettivo specifico di apprendimento B. uso corretto e razionale dei linguaggi specifici, degli strumenti e delle procedure

risolutive C. verifiche con valore percentuale del punteggio dal 85% al 94%

Otto /10 D. complessivo raggiungimento dell’obiettivo specifico di apprendimento E. uso corretto dei linguaggi specifici, degli strumenti e delle procedure risolutive F. verifiche con valore percentuale del punteggio dal 75% al 84%

Sette /10 G. sostanziale raggiungimento dell’obiettivo specifico di apprendimento uso adeguato

dei linguaggi specifici, degli strumenti e delle procedure risolutive H. verifiche con valore percentuale del punteggio dal 61% al 74%

Sei /10 I. essenziale raggiungimento dell’obiettivo specifico di apprendimento J. sufficiente uso dei linguaggi specifici di base e degli strumenti K. verifiche con valore percentuale del punteggio dal 41% al 60%

Cinque /10 L. limitato e parziale raggiungimento dell’obiettivo specifico di apprendimento uso

non sufficiente dei linguaggi specifici e degli strumenti M. verifiche con valore percentuale del punteggio dal 25% al 40%

Quattro /10 N. mancato raggiungimento dell’obiettivo specifico di apprendimento O. gravemente insufficiente l’uso dei linguaggi specifici e degli strumenti P. verifiche con valore percentuale del punteggio ≤ 24%

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Gli alunni, ciascuno secondo la propria situazione, saranno destinatari di eventuali interventi specifici elencati di seguito. INTERVENTI PREVISTI PER IL RECUPERO:

Semplificazione dei contenuti Allungamento dei tempi di assimilazione dei contenuti Assiduo controllo dell’apprendimento Lavoro guidato in piccoli gruppi (es tutoraggio) Affidamento di compiti a crescente livello di difficoltà e/o responsabilità Valorizzazione di piccoli progressi Sollecitazione ad intervenire nel dialogo Coinvolgimento della famiglia

INTERVENTI PREVISTI PER IL CONSOLIDAMENTO:

Attività guidate a crescente livello di difficoltà Esercitazione di fissazione delle conoscenze Inserimento in gruppi di lavoro motivati Ricorso a situazioni concrete di lavoro Esercitazioni per migliorare il metodo di lavoro Valorizzazione delle esperienze positive Lavori e attività interdisciplinari

INTERVENTI PREVISTI PER IL POTENZIAMENTO:

Rielaborazione e problematizzazione dei contenuti Ricerche individuali e di gruppo Affidamento di incarichi di responsabilità Impulso allo spirito critico e alla creatività Ampliamento e valorizzazione degli interessi anche extrascolastici positivi Conoscenza ed uso di mezzi multimediali.

LA VALUTAZIONE QUALITATIVA riguarderà anche l’aspetto educativo ossia L’IMPEGNO, LA PARTECIPAZIONE, IL METODO DI LAVORO, LA SOCIALIZZAZIONE E IL COMPORTAMENTO che si traducono ciascuno in quanto segue: • IMPEGNO ad affrontare lo studio con serietà e responsabilità, a dotarsi quotidianamente del materiale didattico necessario, a eseguire le attività proposte in classe e a casa;

• PARTECIPAZIONE intesa come superamento di incertezze ed inibizione, capacità di riconoscersi ed accettarsi nei propri pregi e nei propri limiti, sensibilizzazione ai gravi ed urgenti problemi del mondo contemporaneo, dimostrazione di validi interessi al di fuori dell’ambito scolastico;

• METODO DI LAVORO cioè capacità di portare a termine compiti adeguati alle proprie possibilità, capacità di organizzare il proprio lavoro, capacità di operare autonomamente;

• SOCIALIZZAZIONE ovvero il superamento del timore e/o dell’aggressività nel rapporto con i compagni e tutto il personale scolastico, l’assunzione di un atteggiamento rispettoso, disponibile e tollerante nei confronti degli altri e del diverso, la maturazione progressiva di una personalità autonoma;

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• COMPORTAMENTO ovvero il rispetto del Regolamento di Istituto e l’acquisizione di un comportamento responsabile ed autonomo.

Tale valutazione sarà effettuata mediante: • osservazioni dirette del comportamento in classe, del modo di relazionarsi con i compagni, con i docenti e con il personale scolastico, della capacità di rispettare il Regolamento di Istituto, serietà ed impegno profusi nella partecipazione ai progetti;

• ricostruzione della storia personale tramite il dialogo costante con ciascun alunno per favorire il clima ideale per un rapporto di serenità e fiducia discente-docente; i frequenti contatti con le famiglie serviranno ad orientare in maniera opportuna l’azione educativa;

• documentazione didattica, per i soli alunni in difficoltà, che consisterà nella predisposizione di una cartellina personale nella quale tenere gli elaborati e tutto il materiale che permetterà di valutare i reali progressi ottenuti dall’anno tenendo presente il livello di partenza.

I primi quattro obiettivi, elementi della valutazione formativa che ciascun docente deve compiere alla fine di ogni quadrimestre, saranno valutati così come segue: IMPEGNO PARTECIPAZIONE METODO DI

LAVORO SOCIALIZZAZIONE

Accurato 10 Entusiastica 10 Razionale 10 Esemplare 10 Puntuale 9 Attiva e costruttiva 9 Funzionale 9 scrupolosa 9 Regolare 8 attiva 8 Ordinato 8 Equilibrato 8 Superficiale 7 Moderata 7 Approssimativo 7 Corretto 7 Discontinuo 6 Limitata 6 Dispersivo 6 Poco corretto 6 Inadeguato 5 passiva 5 Inefficiente 5 Inaccettabile 5 Assente 4 assente 4 confusionario 4 inesistente 4 Il quinto obiettivo, quello riguardante il COMPORTAMENTO, è valutato in sede di scrutinio tenendo in debito conto la griglia di valutazione del comportamento, presente nel PTOF, stabilita e adottata dal Collegio Docenti: ai sensi del DL 62 del 13 aprile 2017, art.2, comma 5 e della nota n.1865 del 10 ottobre 2017. La valutazione del comportamento delle alunne e degli alunni viene espressa, per tutto il primo ciclo, mediante un giudizio sintetico che fa riferimento allo sviluppo delle competenze di cittadinanza e, per quanto attiene alla scuola secondaria di primo grado, allo Statuto delle studentesse e degli studenti e al Patto di Corresponsabilità approvato dall’Istituzione scolastica. I risultati conseguiti dagli alunni saranno comunicati ai signori genitori costantemente sul libretto personale nonché durante gli incontri scuola/famiglia che si avranno nel corso dell’anno scolastico e durante le ore di ricevimento di ciascun docente. PROVA INVALSI Riguardo alla prova Invalsi, durante l’anno scolastico gli alunni vengono fatti esercitare mediante prove di simulazione e prove d’esame degli anni precedenti.

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PROVE D’ESAME Prova scritta di matematica La prova sarà articolata in quattro quesiti (numerici e/o geometrici) che comportino soluzioni indipendenti l’una dall’altra. Si andrà a valutare: o la capacità di calcolo; o la capacità di elaborare grafici; o la capacità di impostazione e risoluzione di problemi; o la capacità di elaborare dati e previsioni. Colloquio pluridisciplinare Il colloquio, impostato in modo da mettere a proprio agio il candidato ed in modo da valutare il livello di sviluppo complessivo raggiunto nelle varie discipline, inizierà con argomenti magari individuati dallo stesso e riguarderà anche argomenti di scienze svolti nel corso dell’anno scolastico.

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OBIETTIVI MINIMI DI APPRENDIMENTO per MATEMATICA

AL TERMINE DEL TRIENNIO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

OBIETTIVI MINIMI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PER MATEMATICA

BIENNIO

Saper leggere, scrivere, confrontare ed operare con in numeri naturali e decimali

Saper operare con le quattro operazioni Saper risolvere semplici problemi individuando i dati necessari

per la soluzione Saper svolgere semplici operazioni con le misure angolari e di

tempo Saper conoscere ed usare gli strumenti adatti ad effettuare una

misura Saper conoscere gli enti fondamentali della geometria e le

proprietà delle figure piane principali Saper risolvere semplici problemi inerenti le figure piane

principali e saperne calcolare perimetro ed area Saper raccogliere, ordinare dati e rappresentarli con grafici e

tabelle che ne facilitino la lettura

TERZO ANNO

Conoscere, confrontare ed operare con in numeri relativi Saper risolvere semplici equazioni di 1° grado Saper individuare i punti e rappresentare una retta sul piano

cartesiano Saper calcolare la lunghezza di una circonferenza e l’area di un

cerchio Conoscere gli elementi significativi e le proprietà delle

principali figure solide e saperne calcolare aree e volume

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OBIETTIVI MINIMI DI APPRENDIMENTO per SCIENZE

AL TERMINE DEL TRIENNIO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

AREA TEMATICA

OBIETTIVI MINIMI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PER LE SCIENZE

FISICA E CHIMICA

Utilizzare i concetti fisici e/o fisici fondamentali in varie situazioni di esperienza

Conoscere le principali forme e fonti di energia

Conoscere i principi essenziali dell’elettricità

Riprodurre semplici esperienze

ASTRONOMIA E SCIENZE DELLA TERRA

Conoscere la struttura interna della Terra

Descrivere i movimenti della Terra e del Sole e le loro conseguenze

Riprodurre semplici esperienze

BIOLOGIA

Riconoscere le parti essenziali delle piante e le caratteristiche principali degli animali

Conoscere strutture e funzioni essenziali del corpo umano

Conoscere gli elementi fondamentali della genetica

Riprodurre semplici esperienze

Acquisire stili di vita corretti in rapporto a se stessi ed

all’ambiente

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Santeramo in Colle, 05 Settembre 2018

II DOCENTI DEL DIPARTIMENTO DI MATEMATICA E SCIENZE

PLESSO NETTI Prof.ssa BITETTI MARIA Prof.ssa CAFARELLI ANTONELLA Prof.re CAPONIO GIOVANNI Prof.re CARDINALE FRANCO Prof.ssa DENORA MARIA Prof.ssa GIGANTE RITA Prof.ssa SETTE ANNA

PLESSO BOSCO Prof.ssa CAFARELLI ANTONELLA Prof.ssa LAERA ANGELA Prof.ssa PERRONE VITA BRUNA Prof.ssa SANTORO MARIA Prof.ssa STINGI MARIA Prof.ssa TROILO CONCETTA