programmi degli insegnamenti a scelta corso di ......essenziali per formare un soggetto esperto in...
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Programmi degli
INSEGNAMENTI A SCELTA
Corso di Laurea Magistrale
a Ciclo Unico in Giurisprudenza
“LMG/01”
Anno Accademico 2019/2020
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Insegnamenti a scelta
per i percorsi A-F
Lo studente, iscritto a uno dei percorsi A-F, può scegliere liberamente tra gli insegnamenti indicati in questa
lista seguendo, se crede, i suggerimenti proposti per ciascun percorso, riportati nei relativi piani degli studi.
SSD Insegnamento CFU Docente
IUS/05 Diritto bancario e finanziario 6 Marco SEPE
IUS/21 Diritto comparato dei gruppi di pressione 6 Da definire
IUS/10 Diritto del turismo e governo del territorio 6 Sara SERGIO
IUS/15 Diritto dell’arbitrato e risoluzione alternativa delle controversie 6 Gabriella TOTA
IUS/04 Diritto delle società 6 Katrin MARTUCCI
IUS/01 Diritto di famiglia 6 Cesare Massimo BIANCA
IUS/17 Diritto penale dell’economia 6 Vincenzo MONGILLO
SECS-P/08 Economia e gestione dei servizi pubblici 6 Paolo POPOLI
SECS-P/02 Economia internazionale e globalizzazione dei mercati 6 Piergiuseppe MORONE
SPS/01 Filosofia politica 6 Angelo Guido SABATINI
ING-IND/35 Gestione delle informazioni aziendali 6 Marta CIMITILE
INF/01 Gestione delle risorse digitali per le professioni legali 6 Stefano FARALLI
IUS/10 Giurisdizione contabile e sistema dei controlli 6 Roberto BENEDETTI
SPS/11 Governance multilivello e processi amministrativi 6 Manuel ANSELMI
IUS/01 Mediazione civile e commerciale 6 Gaetano Edoardo NAPOLI
SECS-S/01 Metodi statistici per le imprese 6 Pasquale SARNACCHIARO
SPS/07 Metodologia della ricerca sociale 6 Barbara SENA
SPS/09 Organizzazione e gestione delle risorse umane 6 Barbara SENA
SECS-P/01 Politica del credito e finanziaria 6 Cesare IMBRIANI
M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni 6 Francesco AVALLONE
M-PSI/05 Psicologia sociale forense 6 Gaetano TIERI
SECS-P/07 Revisione aziendale 6 Carmela GULLUSCIO
SPS/07 Sociologia dell’innovazione 6 Barbara SENA
SPS/11 Sociologia della sicurezza sociale 6 Manuel ANSELMI
SPS/07 Sociologia generale 6 Barbara SENA
IUS/09 Tecniche di normazione e legimatica 6 Renato IBRIDO
IUS/20 Trattamento e protezione dei dati personali 6 Wanda D’AVANZO
IUS/13 Tutela internazionale dei diritti umani 6 Nicola NAPOLETANO
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Insegnamenti a scelta
per il percorso G
Gli studenti iscritti al percorso G possono scegliere liberamente due tra gli insegnamenti indicati nel
seguente elenco:
SSD Insegnamento CFU Docente
SECS-P/07 Contabilità pubblica e privata 9 Carmela GULLUSCIO
IUS/21 Diritto del patrimonio culturale e paesaggio (Cattedra UNESCO) 9 Pier Luigi PETRILLO
IUS/13 Diritto delle organizzazioni internazionali 9 Nicola NAPOLETANO
IUS/14 Diritto europeo dell’immigrazione 9 Mario CARTA
IUS/14 Diritto europeo delle comunicazioni elettroniche e della privacy 9 Mario CARTA
IUS/17 Diritto penale e compliance normativa 9 Vincenzo MONGILLO
SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese 9 Giulio MAGGIORE
SECS-P/02 Economia internazionale e globalizzazione dei mercati 9 Piergiuseppe MORONE
INF/01 Gestione delle risorse digitali per le professioni legali 9 Stefano FARALLI
SPS/11 Governance e politiche pubbliche 9 Manuel ANSELMI
SPS/04 Scienza dell’amministrazione 9 Nicolò CONTI
SPS/11 Sociologia della sicurezza sociale 9 Manuel ANSELMI
SPS/06 Storia dei trattati e delle relazioni internazionali 9 Antonello BATTAGLIA
IUS/13 Tutela internazionale dei diritti umani 9 Nicola NAPOLETANO
In alternativa, gli studenti del percorso G possono, se credono, inserire nel loro piano di studi anche gli esami
a scelta elencati negli altri percorsi (A-F) da 6 CFU ciascuno, tenendo presente che nel percorso G sono
previsti 2 esami a scelta da 9 CFU ciascuno. Pertanto, nel caso si opti per quest'ultima soluzione, si dovranno
sostenere 3 esami da 6 CFU ciascuno.
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INSEGNAMENTO: Diritto Bancario e Finanziario (IUS/05 – CFU: 6)
DOCENTE: Prof. Marco Sepe ([email protected])
TUTOR: Michele Sances ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE Il corso si propone di trasmettere allo studente la conoscenza degli argomenti del diritto bancario e
finanziario, fondamentali per una preparazione giuridica al passo con i nuovi sviluppi legislativi e
giurisprudenziali nazionali ed internazionali e di fornire allo studente gli strumenti per la loro comprensione.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI 1. l’attività̀ bancaria in generale; 2. la raccolta del risparmio; 3. l’esercizio del credito; 4. le garanzie bancarie;
5. forme speciali di credito; 6. il project financing; 7. servizi di investimento e banche; 8. gli strumenti
finanziari derivati; 9. i contratti bancari; 10. la vigilanza; 11. disciplina delle crisi; 11. la composizione delle
controversie; 12. l’attività di mercato delle banche.
3. TESTI DI STUDIO Urbani A. (a cura di), L’attività delle banche, Cedam, Padova, 2010;
Sepe M., La nuova regolazione dei mercati finanziari, Cedam-WKI, Padova, 2016.
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI Videolezioni, e-tivity, webinar, case studies, materiali didattici
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Quiz a risposta multipla o a risposta aperta pubblicati sulla bacheca dell’insegnamento
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO Esame orale
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le conoscenze acquisite nello studio della materia possono essere applicate dallo studente in tutti gli ambiti
professionali caratterizzati da un’elevata cultura e competenze per affrontare e risolvere le problematiche
giuridiche, di diritto pubblico e di diritto bancario, afferenti al settore bancario e finanziario.
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INSEGNAMENTO: Diritto comparato dei gruppi di pressione (IUS/21 – CFU: 6)
DOCENTE: da definire
TUTOR: Azzurra Muccione ([email protected])
Programma di prossima pubblicazione
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INSEGNAMENTO: Diritto del turismo e governo del territorio (IUS/10– 6 CFU)
DOCENTE: Sara Sergio ([email protected])
TUTOR: Marco Bevilacqua ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE Il diritto del turismo e del governo del territorio svolge una funzione rilevante rispetto alla conoscenza degli
istituti sottesi alla materia turistica, strettamente connessi al governo del territorio, come condizione di base
per lo sviluppo dell’attività turistica.
Il corso permette allo studente di conoscere gli istituti costituzionali posti alla base del diritto del turismo,
essenziali per formare un soggetto esperto in economia delle aziende turistiche.
La conoscenza degli istituti fondamentali del diritto costituzionale e di quelli delineati nel codice del turismo
e nelle normative di settore sarà utile alle conoscenze applicate all’attività pratica.
Il corso si inserisce nel I anno del corso di studi e pertanto ha come obiettivo quello di consentire allo
studente una conoscenza più dettagliata delle tematiche giuridiche in tema di turismo, con capacità di
autonomia di aggiornamento in ordine agli istituti trattati durante il corso.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI Oggetto del programma è l’organizzazione pubblica del turismo. Attenzione particolare verrà soffermata sugli
istituti che, nella prospettiva giuspubblicistica, regolano ed organizzano il fondamento e le dinamiche del
turismo in quanto riconducibili all’interesse della collettività. Il corso si soffermerà sull’analisi del fenomeno
turistico nella prospettiva giuspubblicistica, nell’esperienza dell’ordinamento italiano, comunitario ed
internazionale. In particolare, uno sguardo attento verrà soffermato sul turismo nell’ordinamento italiano,
con riferimento all’evoluzione e alle direttrici fondamentali del modello repubblicano. Ed ancora, verranno
analizzati i principali attori istituzionali, l’organizzazione centrale e periferica e le fonti interne. Verrà
analizzato il rapporto tra fonti statali e fonti sub-statali ed infine verranno esaminate le varie tipologie di
turismo. Il corso sarà finalizzato alla conoscenza degli aspetti giuridici della materia del turismo, con
particolare riferimento ai profili pubblicistici, alla luce della normativa nazionale, europea ed internazionale.
Rilevante sarà l’analisi del sistema delle fonti in materia turistica anche con riferimento al governo del
territorio. I contenuti del programma sono coerenti con il metodo di insegnamento e con i risultati attesi
nell’ambito del primo anno del corso di studio. Il numero di CFU assegnati (7) è pienamente coerente al
programma di esame e ai contenuti in piattaforma.
3. TESTI DI STUDIO R. Santagata, Diritto del turismo, Utet, III ed., 2014 (limitatamente alla parte relativa al diritto pubblico del
turismo)
oppure M. Gola, A. Zito, A. Cicchetti, Amministrazione pubblica e mercato del turismo, Maggioli, 2012
oppure U. Franceschelli, F. Morandi, Manuale di Diritto del Turismo, Giappichelli, 2013 (limitatamente alla
parte I e alla parte II)
AA.VV., Diritto per il Governo del Territorio, Il Mulino, 2012 (limitatamente alla parte II).
Letture consigliate
- L. Casini, Ereditare Il Futuro, Il Mulino, 2016.
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- AA.VV., Diritto del Patrimonio Culturale, Il Mulino, 2017
- A. Morrone, Fonti normative, Il Mulino, 2018
- M. Clarich, Manuale di diritto amministrativo, Il Mulino, 2019
Testi normativi rilevanti:
- Costituzione, in particolare titolo V
- Trattato di Lisbona
- Codice del turismo
Gli studenti presteranno particolare attenzione ai materiali di aggiornamento e alle lezioni inseriti in
piattaforma
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI L’esame degli istituti è di tipo critico-discorsivo, partendo dal testo normativo, messo a confronto anche con
casi giurisprudenziali.
Gli strumenti didattici utilizzati sono video-lezioni, webinar di riepilogo del programma e webinar di
approfondimento su singole tematiche proposte dagli studenti nel forum o via mail. Colloqui in
videoconferenza periodici concordati con la docente serviranno ad affrontare particolari difficoltà segnalate
dagli studenti su tematiche specifiche.
L’interazione didattica dello studente con il docente/tutor e con gli altri studenti è promossa lungo il percorso
didattico attraverso la creazione di occasioni collettive e collaborative di apprendimento come seminari di
approfondimento in streaming. Il monitoraggio del livello di apprendimento dello studente è effettuato
attraverso momenti di autovalutazione e valutazione tramite colloqui di verifica del livello di preparazione.
I contenuti didattici sono organizzati in moduli, consentendo in tal modo allo studente di poter organizzare i
propri tempi di studio.
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Nella bacheca online dell’insegnamento sono inserite 10 domande a risposta aperta che costituiscono un
“Percorso formativo di autoverifica dell’apprendimento” che consente allo studente di verificare la
comprensione degli argomenti dopo aver seguito le video lezioni.
Le slides allegate ad ogni singola lezione redatte dalla docente costituiscono un materiale didattico di ausilio
ed integrazione anche rispetto allo studio del libro di testo e all’esame dei riferimenti normativi di volta in
volta richiamati.
La docente è a disposizione degli studenti, concordando lo svolgimento di colloqui in presenza e in
videoconferenza (es. esami simulati con gli studenti che, riprendendo gli studi dopo lunghe interruzioni, o
presentando particolari difficoltà nell’esporre con linguaggio giuridico le tematiche trattate, ritengano utile
testare la preparazione prima dell’esame di profitto).
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO L’esame di profitto consiste in una prova orale articolata in tre domande vertenti sulle diverse parti principali
del programma.
L’iscrizione all’esame avviene tramite prenotazione da parte dello studente nella piattaforma online, area
amministrativa, entro un termine che scade di regola almeno una settimana prima della data dell’appello.
L’esame può essere sostenuto senza alcuna propedeuticità.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Il diritto del turismo e governo del territorio consente allo studente di entrare in possesso degli elementi per
accedere a qualunque esperienza professionale in ambito giuridico ed economico, mediante l’analisi degli
strumenti per lo sviluppo del turismo.
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Di certa utilità gli istituti delle imprese turistiche, di quelle ricettive, delle particolari forme di turismo nonché
dell’uso turistico del demanio marittimo.
8. NOTE (EVENTUALI) Gli ambiti professionali in cui possono trovare applicazione le conoscenze acquisite nel corso sono ampi e
disparati, poiché la natura dell’insegnamento attesta come tali conoscenze siano impiegabili nelle pubbliche
amministrazioni, nell’attività presso le aziende turistiche nonché nella gestione di attività ricettive.
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INSEGNAMENTO: Diritto dell’arbitrato e risoluzione alternativa delle controversie (IUS/15 - CFU: 6)
DOCENTE: Prof.ssa Gabriella Tota ([email protected])
TUTOR: Paola Schiavone ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE Il corso mira a far conseguire allo studente la conoscenza della disciplina dell’arbitrato regolato dal codice
di procedura civile, nonché degli altri strumenti di risoluzione non giurisdizionale del contenzioso
(mediazione, negoziazione assistita, risoluzione delle controversie in via amministrativa), attraverso l’esame
sia della disciplina positiva, sia della dottrina e della giurisprudenza che hanno contribuito al sedimentarsi
della materia. Al termine del corso lo studente sarà in grado di comprendere il funzionamento dei principali
metodi di risoluzione alternativa delle controversie, oltre che di apprezzarne le differenze e i vantaggi rispetto
alla tutela erogata dall’autorità giudiziaria ordinaria. Acquisirà inoltre le conoscenze necessarie per valutare
autonomamente quando una controversia possa o debba essere risolta mediante una negoziazione assistita
piuttosto che attraverso una mediazione o un arbitrato, e saprà in che modo ciascuno di tali strumenti di
ADR sia attivabile e che tipo di risultati esso consenta di ottenere; acquisirà la terminologia di base della
disciplina e sarà in grado di comunicare efficacemente con interlocutori specialisti e non della materia.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI Il corso si articola nelle seguenti ripartizioni: mediazione; negoziazione assistita; arbitrato; tutela alternativa
del garante dei dati personali; risoluzione delle controversie ad opera di altre autorità amministrative;
risoluzione alternativa delle controversie dei consumatori.
La frequenza al corso presuppone una adeguata conoscenza del diritto civile e del diritto processuale civile.
3. TESTI DI STUDIO F.P. LUISO, Diritto processuale civile. La risoluzione non giurisdizionale delle controversie (vol. V), Giuffrè,
Milano, euro 25, ultima edizione.
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI La didattica è erogata mediante lezioni registrate in piattaforma, di durata variabile compresa tra i 30 e i 40
minuti, corredate di slides.
Vengono svolti webinar su singole aree tematiche previamente indicate dal docente, nonché webinar di
problem solving su casi concreti.
Ulteriori supporti all’attività didattica sono costituiti dai Test di verifica e feedback (batterie di quiz, risposte
brevi e componimenti), che consentono allo studente di verificare, in qualunque momento, il livello di
acquisizione delle proprie conoscenze sui contenuti del corso.
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Test di verifica e feedback (batterie di quiz, risposte brevi e componimenti) per ciascuna delle aree tematiche
nelle quali si articola il corso.
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO La valutazione avviene mediante esame orale.
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Per il superamento dell’esame finale si richiede la conoscenza degli istituti regolati dagli artt. 806-840 del
codice di procedura civile e dalle leggi speciali specificamente indicate nei materiali di studio e nel testo di
riferimento.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le conoscenze acquisite nell’insegnamento possono trovare applicazione, oltre che negli ambiti
professionali tradizionali (avvocatura in particolare), anche in numerosi settori del privato, come quelli
bancario e assicurativo. La conoscenza di base dei principali strumenti di risoluzione non giurisdizionale
delle controversie è inoltre richiesta in numerosi concorsi pubblici.
8. NOTE (EVENTUALI) Si raccomanda la costante consultazione di un codice di procedura civile aggiornato.
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INSEGNAMENTO: Diritto delle società (IUS/04 – CFU: 6)
DOCENTE: Katrin Martucci ([email protected])
TUTOR: Michele Sances ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE
Risultati di apprendimento attesi
Conoscenza e capacità di comprensione:
Acquisizione delle nozioni istituzionali del diritto del bilancio, e capacità di rielaborazione delle stesse
Conoscenza e capacità di comprensione applicate:
Capacità di rintracciare, tra le regole del diritto del bilancio, quelle idonee a fornire la soluzione di un caso
concreto
Autonomia di giudizio:
Acquisizione di un metodo che consenta di orientarsi, nell’ambito del sistema giuridico, nella ricerca degli
strumenti più consoni ad affrontare temi e problemi anche non affrontati in precedenza
Abilità comunicative:
Acquisizione di un linguaggio tecnico-giuridico ed uso vigilato dello stesso
Capacità di apprendere:
Capacità di orientarsi tra diverse, ed ugualmente ragionevoli, interpretazioni delle regole
2. PROGRAMMA / CONTENUTI 1. Le scritture contabili
2. Funzioni e struttura del bilancio civilistico
3. Le clausole generali, i principi di redazione del bilancio, la disciplina di dettaglio
4. Il patrimonio netto
5. Il capitale sociale nominale
6. Funzione e struttura del bilancio redatto secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS
7. Il fair value
8. La contabilizzazione del leasing
9. Le riserve IAS/IFRS
3. TESTI DI STUDIO E. Bocchini, Diritto della contabilità delle imprese, vol. II, Bilancio d’esercizio, Utet, 2016, con esclusione dei
capitoli XII e XIII; la parte relativa alla disciplina delle clausole generali di bilancio può essere approfondita
consultando Cagnasso-De Angelis-Racugno, Il bilancio d’esercizio. Artt. 2423-24235-ter, Giuffrè, Milano,
2018, pp. 51-87. Quest’ultimo testo è reperibile in qualsiasi biblioteca giuridica.
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G.F. Campobasso, Diritto commerciale, vol. I, Diritto dell’impresa, Utet giuridica, 2013, limitatamente alla
parte relativa alle scritture contabili (p. 124-129)
G. Strampelli, Le riserve da fair value: profili di disciplina e riflessi sulla configurazione e la natura del
patrimonio netto, in Rivista delle società, 2006, p. 243 ss.
Essenziale per un proficuo studio della materia è la consultazione dei testi normativi richiamati nei libri di
testo. Si invitano, a tale proposito, gli studenti a portare con sé in sede d’esame il codice civile, in edizione
aggiornata, e la normativa speciale pertinente (IAS/IFRS), potendo essi essere consultati in qualsiasi
momento nel corso dell’interrogazione.
Le lezioni pubblicate in bacheca e le slide ad esse allegate non valgono a sostituire i testi d’esame indicati.
Esse, tuttavia, costituiscono un valido ausilio per la comprensione e l’apprendimento della materia,
evidenziando, tra l’altro, allo studente i tratti essenziali delle diverse tematiche oggetto di studio. Se ne
consiglia, pertanto, l’ascolto.
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI Il corso utilizza:
* video lezioni (di durata pari a circa 40 minuti ciascuna);
* letture di slide in pdf, manuale e materiali di approfondimento;
* test di autovalutazione formativa;
* webinar di approfondimento;
* webinar di problem solving su casi concreti;
* webinar di riepilogo del programma d’esame.
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Sono a disposizione degli studenti numerosi test di autovalutazione formativa, i quali sono pubblicati, divisi
per argomento, nella bacheca del corso, in corrispondenza delle video-lezioni inerenti l’argomento oggetto
della verifica di apprendimento.
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO Il raggiungimento, da parte dello studente, dei risultati di apprendimento attesi (v. supra n. 1) è accertato
con un colloquio orale, nel corso del quale allo studente verranno poste tre domande relative alle diverse
tematiche d’esame indicate (v. supra n. 2). La valutazione dell’esame avviene in trentesimi.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le competenze che l’insegnamento di Diritto delle società si propone di fornire allo studente trovano
applicazione nell’ambito delle professioni di magistrato, avvocato, consulente di impresa o altro ente,
pubblico o privato, nazionale o internazionale.
8. NOTE (EVENTUALI) Si invitano gli studenti a contattare, per qualsiasi richiesta di chiarimento, la docente o il tutor agli indirizzi
di posta elettronica indicati, per concordare, eventualmente, un orario di ricevimento.
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INSEGNAMENTO: Diritto di famiglia (IUS/01 – CFU: 6)
DOCENTE: Cesare Massimo Bianca ([email protected])
TUTOR: Giulia Rugolo ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE - Conoscenza delle nozioni basilari del diritto di famiglia, che vengono sintetizzati nelle definizioni di ogni
istituto, e acquisizione delle definizioni stesse e degli essenziali profili di disciplina dei principali istituti del
diritto di famiglia;
- Capacità di comprensione dei meccanismi di interpretazione delle norme giuridiche e dei metodi
argomentativi volti all'applicazione delle regole ai singoli casi concreti;
- Cognizione degli orientamenti giurisprudenziali;
- Acquisizione, con metodo analitico, delle competenze per effettuare gli opportuni collegamenti tra le norme,
in modo da raggiungere un proprio convincimento in chiave ermeneutica;
- Capacità di esposizione delle argomentazioni giuridiche.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI 1. Nozioni introduttive;
2. Il Matrimonio;
3. Il regime personale;
4. Il regime patrimoniale;
5. L’invalidità del matrimonio;
6. La separazione;
7. Il divorzio;
8. La filiazione;
9. L’adozione;
10. Gli alimenti;
11. L’impresa familiare
3. TESTI DI STUDIO Il testo di riferimento è: BIANCA C.M., Diritto Civile, Vol. II: La famiglia, Milano, Giuffrè, 2017.
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI Esame orale, dinanzi alla Commissione presieduta dal Prof. C.M. Bianca, composta anche dai cultori, volto
ad accertare la conoscenza dei principi generali e dei singoli istituti nonché a valutare il lessico giuridico e
la capacità di ragionamento sul diritto di famiglia nel suo complesso.
Lo studente oltre alle video-lezioni dovrà approfondire la propria preparazione sul testo di riferimento.
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Nella bacheca relativa a tale insegnamento sono indicate le date dei web seminar che saranno svolti
nell’anno accademico 2019/2020. Alcuni web seminar saranno svolti in modalità “riepilogo esame”.
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6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO Esame orale, dinanzi alla Commissione presieduta dal Prof. C.M. Bianca, composta anche dai cultori, volto
ad accertare la conoscenza dei principi generali e dei singoli istituti nonché a valutare il lessico giuridico e
la capacità di ragionamento sul diritto di famiglia nel suo complesso. In caso di valutazione dei cultori, si può
sempre chiedere valutazione integrativa del presidente.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le conoscenze acquisite sono di base per le relazioni intersoggettive privatistiche, risultando utili in ogni
ambito professionale, ma in modo particolare nei seguenti: avvocatura; magistratura; notariato; attività
forensi e mediazione professionale.
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INSEGNAMENTO: Diritto penale dell’economia (IUS/17 – CFU: 6)
DOCENTE: Vincenzo Mongillo ([email protected])
TUTOR: Paola Schiavone ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE L’insegnamento offre un’opportunità di specializzazione ai fini professionali (sia con la preparazione
dell’esame, sia – eventualmente – con la redazione della tesi di laurea) per gli studenti del corso di Laurea
Magistrale in Giurisprudenza. Il diritto penale dell’economia riguarda, infatti, argomenti particolarmente
significativi ed attuali, connessi all’intervento della sanzione penale nella disciplina dei comportamenti
economici, che non dovrebbero mancare nel corredo di conoscenze di un laureato in giurisprudenza che
intenda svolgere professioni o attività che afferiscono al mondo delle imprese, del mercato e dell’economia
in generale.
Durante il corso verrà evidenziata anche la svolta intervenuta nella disciplina penale delle attività
economiche, che oggi include non solo gli strumenti di repressione penale, ma anche la fondamentale leva
della prevenzione organizzativa o gestione sistemica del rischio-reato.
All’esito del corso, lo studente dovrà avere acquisito adeguate conoscenze circa i principi e i temi generali
del diritto penale dell’economia: la definizione del settore d’indagine, il tema dei white collars crime; le
sanzioni, l’individuazione dei soggetti penalmente responsabili nelle imprese; la responsabilità degli enti da
reato e i modelli di gestione del rischio reato.
La parte speciale del corso si focalizzerà sui reati societari: verranno approfondite le fattispecie che
compongono questo settore normativo, dedicando particolare attenzione alle figure del falso in bilancio e
completando il quadro con lo studio degli illeciti relativi alla revisione legale dei conti.
Il laureato in Giurisprudenza, acquisendo conoscenze nell’ambito del diritto penale dell’economia, sarà in
grado di affrontare le complessità dei problemi giuridici relativi al tema dell’impresa e della criminalità
economica. In particolare, sarà in grado di:
- analizzare le criticità e i rischi dell’agire economico-imprenditoriale;
- definire gli strumenti di gestione di tale rischio;
- applicare quanto appreso alle realtà concrete, anche attraverso l’analisi e l’approfondimento di casi di
studio e buone pratiche.
La formazione in diritto penale dell’economia garantisce, altresì, al laureato in Giurisprudenza di fornire
giudizi critici con particolare e specifico riferimento al settore dell’economia e dell’impresa sotto il profilo
della rilevanza penale (rischio-reato da un lato, tutela dall’altro). L'autonomia di giudizio viene sviluppata
attraverso uno studio critico dei testi di legge ed eventualmente nella preparazione della prova finale. Il
raggiungimento di tali abilità è comprovato dal superamento delle prove d'esame che si svolgono in forma
orale in presenza o in videoconferenza. Queste sono condotte in modo da poter valutare anche il grado di
autonomia di giudizio del candidato.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI ARGOMENTO 0: PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso si articola in 4 argomenti e prevede 20 ore di didattica erogativa e 16 ore di didattica interattiva.
Regole da seguire per utilizzare il corso: si consiglia di vedere le video lezioni e partecipare alle attività
interattive proposte nel corso (webinar / forum di problem solving e webinar di riepilogo delle tematiche).
ARGOMENTO 1: Introduzione al corso
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– La nozione di criminalità economica e il white collar crime
– Criminologia delle organizzazioni
– Caratteristiche generali del diritto penale dell’economia
– La leva della prevenzione: la c.d. compliance penale
– Il versante repressivo: l’evoluzione degli assetti sanzionatori
– Il ruolo della confisca del profitto: il crimine economico “non deve pagare”
ARGOMENTO 2: La responsabilità penale individuale nelle organizzazioni complesse
– La nozione di reato proprio nel diritto penale dell’economia. Il concorso nel reato proprio
– L’individuazione dei soggetti responsabili
– I principi costituzionali rilevanti
– I criteri di imputazione della responsabilità
– Le posizioni di garanzia nelle organizzazioni complesse
– La valutazione del rischio
– L’individuazione del garante
– I soggetti nella normativa prevenzionistica
– La delega di funzioni
– L’amministratore di fatto
– La responsabilità negli organi collegiali della società
– I segnali di allarme e l’impedimento
– La responsabilità penale dei sindaci
– La responsabilità penale nei gruppi di società
ARGOMENTO 3: La responsabilità da reato degli enti collettivi ex d.lgs. n. 231/2001
– Gli enti destinatari del d.lgs. n. 231/2001 e i principi fondamentali della responsabilità dell’ente
– I criteri di imputazione della responsabilità all’ente collettivo
– L’interesse o vantaggio. La responsabilità delle società appartenenti a un gruppo societario
– La colpa di organizzazione e i modelli organizzativo-gestionali
– L’autonomia della responsabilità dell’ente
– Il sistema sanzionatorio
– La “parte speciale” del d.lgs. n. 231/2001: i singoli reati da prevenire
– Le vicende modificative dell’ente
– Il procedimento ex d.lgs. n. 231/2001 contro gli enti collettivi
ARGOMENTO 4: I reati societari
– Nozioni generali
– La tutela dell’informazione societaria. Le false comunicazioni sociali
– La tutela del capitale sociale: la formazione fittizia del capitale; l’indebita restituzione dei conferimenti; le
illecite operazioni sulle azioni o quote sociali; le operazioni in pregiudizio dei creditori; l’indebita ripartizione
dei beni sociali da parte dei liquidatori
– I reati di infedeltà: l’infedeltà patrimoniale; la corruzione tra privati
– La tutela della trasparenza e correttezza della vita sociale: l’omessa esecuzione di denunce, comunicazioni
e depositi; l’omessa convocazione dell’assemblea; l’illecita influenza sull’assemblea
– La tutela dell’attività di controllo e di vigilanza: l’impedimento del controllo: ambito applicativo e interesse
tutelato; l’ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità di vigilanza
– La tutela del mercato finanziario: il delitto di aggiotaggio finanziario; l’aggiotaggio bancario
– Gli illeciti relativi alla revisione legale dei conti: le falsità nelle relazioni e comunicazioni; la corruzione dei
revisori; l’impedito controllo; i compensi illegali; gli illeciti rapporti patrimoniali
– La responsabilità delle persone giuridiche e le sanzioni amministrative per illeciti societari
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3. TESTI DI STUDIO Per sostenere l’esame gli studenti dovranno studiare il seguente materiale:
- ALBERTO ALESSANDRI, SERGIO SEMINARA, Diritto penale commerciale, vol. I: I principi generali, Giappichelli,
2018, pp. 144
- SERGIO SEMINARA, Diritto penale commerciale, vol. II: I reati societari, Giappichelli, 2018, pp. 216
- Videolezioni e materiale pubblicato nella bacheca del corso
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI Al centro dell’approccio didattico vi è lo studente e i processi di apprendimento. Le modalità dell’interazione didattica con il docente/tutor e gli altri studenti sono finalizzate a promuovere
il ruolo attivo e centrale dello studente e a creare un contesto di apprendimento collaborativo volto a
supportarne la motivazione lungo tutto il percorso didattico. Il Corso utilizza:
videolezioni erogate in modalità asincrona e slides in pdf presenti in bacheca;
libri di testo, codice penale, leggi rilevanti, contributi dottrinali, materiali casistici e giurisprudenziali
indicati dal docente;
webinar (della durata di 1 ora e in modalità sincrona) dedicati all’approfondimento di un tema
fondamentale ai fini del superamento dell’esame, a novità normative, all’analisi e alla discussione
di un caso giudiziario o aziendale, o al riepilogo di argomenti del corso, secondo il calendario
pubblicato sulla bacheca del corso;
incontri in presenza o in videoconferenza con il docente o con il tutor;
partecipazione a Convegni o a Giornate di Studio, segnalati dal docente nella bacheca.
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Lo studente può verificare le conoscenze acquisite attraverso un percorso formativo di autovalutazione
online composto da n. 20 verifiche con quesiti a risposta aperta, rispondenti ai temi trattati nelle videolezioni,
sui libri di testo e nel materiale didattico fornito dal docente.
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO Lo studente, dopo aver studiato la materia, sostiene una prova, l’esame, al fine della valutazione del profitto.
L’esame si svolge in presenza, dinanzi a una Commissione presieduta dal docente titolare dell'insegnamento
o in videoconferenza. La prova di esame verte sul programma pubblicato in bacheca. La prova d’esame si
svolge in forma orale.
Per sottoporsi all’esame lo studente deve preventivamente prenotarsi, entro termini congrui adeguatamente
indicati.
Tramite l’esame di profitto viene accertato, e poi certificato, l’avvenuto raggiungimento da parte dello
studente degli obiettivi formativi prefissati per la presente materia.
La certificazione avviene mediante la redazione di un verbale, in modalità telematica, a cura del docente. Il
voto di profitto è espresso in trentesimi.
Per superare l’esame lo studente deve ottenere una votazione non inferiore a diciotto/trentesimi: tale
valutazione consente l’acquisizione dei crediti formativi universitari corrispondenti alla materia oggetto
d'esame.
Ai fini della valutazione si tiene conto anche della effettiva e attiva partecipazione alle attività didattiche
interattive.
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7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Il Corso consente di avviarsi alla carriera di Avvocato, nonché di affrontare qualsiasi concorso pubblico,
specialmente quelli nei quali il diritto penale risulta materia elettiva: Magistratura, Polizia di Stato, Polizia
penitenziaria, Guardia di Finanza, Polizia Municipale; Forze Armate (Esercito Italiano; Marina Militare;
Aeronautica Militare; Arma dei Carabinieri).
Inoltre, fornisce un’adeguata conoscenza per svolgere attività di giurista o consulente d’impresa, di esperto
della compliance penale e della gestione del rischio di commissione di reati all’interno di società
commerciali, di titolare di cariche sociali,
Infine, offre le basi per l’avviamento alla Carriera Universitaria, permettendo di affrontare con un’adeguata
preparazione l’esame di ammissione ai Corsi di Dottorati di Ricerca in Diritto Penale.
8. NOTE (EVENTUALI) Lo Studente può scegliere di svolgere la tesi di Laurea in Diritto Penale previa approvazione del Docente e
consultazione del manuale per la redazione della tesi di laurea, scaricabile a questo indirizzo:
www.unitelmasapienza.it/sites/default/files/mediaroot/documenti/vademecum_tesi_di_laurea_0.pdf
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INSEGNAMENTO: Economia e Gestione dei Servizi Pubblici (SECS-P/08 – CFU: 6)
DOCENTE: Paolo Popoli ([email protected])
TUTOR: Generoso Branca ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE
Il corso mira a trasferire conoscenze generali sugli aspetti di economia e gestione dei servizi pubblici e
collegate competenze di analisi critica. In particolare, nella prima parte del corso, il discente acquisirà
conoscenze sugli assetti istituzionali e di mercato dei diversi settori dei servizi pubblici, con riferimento sia
al contesto nazionale che a quello locali. Le competenze che il discente dovrà sviluppare riguardano la
capacità di connessione tra gli strumenti regolamentari ed i provvedimenti normativi, da un lato, e le
finalità perseguite dal legislatore, dall’altro; inoltre, capacità di interpretare il percorso evolutivo legislativo
e regolamentare in riferimento all’evoluzione del contesto ambientale. Nella seconda e terza parte del
corso, il discente acquisirà una conoscenza generale sui principi e strumenti di gestione strategica ed
operativa delle imprese di servizi pubblici. Svilupperà competenze di analisi critica in riferimento alla
contestualizzazione dei diversi principi e strumenti manageriali nello specifico settore dei servizi pubblici,
nonché acquisirà un linguaggio tecnico delle discipline economico-manageriali.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI
Parte Prima: Economia, assetti istituzionali e di mercato dei servizi pubblici
• Nozioni e caratteri del servizio pubblico
• La “nuova regolamentazione” del settore
• Le politiche per la concorrenza
• Il ruolo e le funzioni delle Authority
• I processi di privatizzazione
• I servizi pubblici locali
Parte Seconda: Introduzione allo studio dell’impresa
• L’impresa come “sistema”
• Il macro e il micro ambiente
• Risorse e competenze
Parte Terza: Aspetti di gestione delle imprese di servizi pubblici
• Problematiche e processi di produzione ed erogazione
• Il marketing dei servizi pubblici
• Le politiche di prezzo
• La gestione della qualità del servizio
• Lineamenti di organizzazione aziendale e di gestione delle risorse umane
3. TESTI DI STUDIO
Dispense a cura del docente (scaricabili dalla bacheca del corso) per quanto riguarda gli argomenti di cui
alle videolezioni n. 3, 4, 5, 6, 10, 17; per gli argomenti trattati nelle videolezioni n. 1, 2, 6bis, 7, 8, 11, 12,
13, 15 le slide integrate con i contenuti delle videolezioni stesse.
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4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI Il corso si svolge in modalità e-learning sulla base delle videolezioni del docente, corredate da slide
scaricabili dalla piattaforma. Il corso viene integrato dallo svolgimento di Webseminar di approfondimento
su specifiche tematiche che si caratterizzano per una forte interazione tra docente e discenti e per la
sollecitazione alla riflessione critica e alle connessioni tra i diversi argomenti trattati. Il corso è inoltre
supportato dall’attività di assistenza svolta dal Tutor, per delucidazioni sul programma, sulle modalità di
svolgimento degli esami e della tesi di laurea.
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE
La verifica delle conoscenze acquisite avviene in sede di esame orale, nel corso del quale si discute sia di
aspetti teorici e concettuali sia di aspetti empirici nei diversi settori di servizi pubblici nazionali e locali.
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO
La valutazione dell’apprendimento ha ad oggetto il grado di comprensione degli argomenti trattati durante
il corso, la capacità di svolgere considerazioni critiche e di connessione tra gli argomenti stessi. Inoltre, la
valutazione dell’apprendimento comprende la capacità di esporre i concetti e le considerazioni in maniera
rigorosa e con un adeguato linguaggio tecnico.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE
Le conoscenze acquisite consentono di arricchire il bagaglio culturale del discente dotandolo di una
visione generale sia degli aspetti istituzionali e di mercato, sia dei principi e strumenti manageriali adottati
nella gestione dei servizi pubblici, in modo da potenziare la duplice dimensione economica e giuridica della
propria professionalità nei contesti in cui già opera o potrà operare.
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INSEGNAMENTO: Economia internazionale e globalizzazione dei mercati (SECS-P/02– CFU: 6)
DOCENTE: Piergiuseppe Morone ([email protected])
TUTOR: Stefania Manfrellotti ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE L’Obiettivo del corso è quello di fornire gli strumenti adeguati per l’analisi della teoria e dei principi
dell’economia internazionale, al fine di valutare ed elaborare soluzioni alle questioni economiche
internazionali. A seguito del profondo cambiamento del contesto economico internazionale, anche a causa
degli effetti derivanti dalla più grave crisi economica iniziata nel 2007, sono apparse ancora più evidenti le
interdipendenze economiche nel campo commerciale, monetario, fiscale e della finanza internazionale.
Assistiamo a dei fenomeni che influenzano il benessere degli individui di tutto il mondo e spesso tali
fenomeni sfuggono al controllo delle singole nazioni, a causa, anche, dei mercati sempre più globalizzati. Ad
esempio: crescita lenta ed elevata disoccupazione; l’incremento del protezionismo che nei paesi avanzati
frena il livello di specializzazione e favorisce le guerre commerciali; l’eccessiva volatilità dei tassi di cambio
che scoraggia il commercio internazionale e favoriscono crisi finanziarie e monetarie; la povertà di molti
paesi in via di sviluppo e l’aumento delle disuguaglianze a livello internazionale che pongono problemi di
carattere morale, politico e di sviluppo economico; la scarsità delle risorse, il degrado ambientale e i
cambiamenti climatici mettono a rischio la crescita nei paesi avanzati e lo sviluppo sostenibile nei paesi
invia di sviluppo. Il corso sviluppa i principi e le teorie essenziali per una efficace comprensione
dell’economia internazionale sempre in evoluzione e sempre più globalizzata.
Gli studenti hanno la possibilità di acquisire:
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Lo studente sa analizzare l’assetto e la performance dei mercati internazionali alla luce delle teorie
economiche del comportamento e dell’interazione fra gli agenti economici coinvolti. Lo studente è in grado
di esaminare, secondo i metodi dell’analisi economica, i tipici problemi dei mercati sempre più globalizzati,
ad esempio: elevata disoccupazione; l’eccessiva volatilità dei tassi di cambio che scoraggia il commercio
internazionale e favoriscono crisi finanziarie e monetarie; la povertà di molti paesi in via di sviluppo e
l’aumento delle disuguaglianze a livello internazionale che pongono problemi di carattere morale, politico e
di sviluppo economico; la scarsità delle risorse.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Lo studente è in grado di valutare ed elaborare soluzioni alle questioni di economia
internazionale calate in contesti diversi.
Autonomia di giudizio (making judgements)
L'autonomia di giudizio viene sviluppata attraverso uno studio critico della letteratura più
aggiornata su temi dell’economia internazionale e globalizzazione dei mercati.
Abilità comunicative (communication skills)
Lo studente è in grado di comunicare in forma verbale i risultati di ricerche e lo stato della letteratura in
ambito economico. Acquisisce inoltre gli strumenti per elaborare soluzioni alle questioni economiche
internazionali.
Capacità di apprendere (learning skills)
Lo studente è in grado di apprendere i principali risultati prodotti dalla moderna letteratura economica.
Inoltre è in grado di utilizzare gli strumenti di analisi economica, di applicare i metodi di apprendimento
sviluppati ed approfondire e aggiornare in autonomia le proprie conoscenze. In fine lo studente è in grado di
individuare gli strumenti e i percorsi di formazione adeguati per lo sviluppo delle proprie conoscenze culturali
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e specialistiche e delle proprie competenze professionali. La capacità di apprendimento dello studente viene
sviluppata e verificata attraverso lo studio individuale e le attività di gruppo mediante webinar.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI Il corso introduce allo studio dell’economia internazionale, con riferimento alla globalizzazione dei mercati,
con ampi riferimenti alla realtà, in alcuni casi facendo appello all’intuizione e con limitato uso di strumenti
analitico-formali.
Il corso è strutturato attraverso la trattazione dei seguenti argomenti:
1. La globalizzazione e la governance mondiale.
2. Interdipendenza finanziaria, innovazione finanziaria, squilibri macroeconomici, crisi
finanziaria e impatto sull’economia reale.
3. Interdipendenza del fattore produttivo “lavoro” e il coordinamento dell’Unione europea
della politica migratoria.
4. Il coordinamento della politica economica internazionale e il caso dell’UME.
5. Le interdipendenze tra le nazioni e i beni pubblici globali.
6. Il coordinamento monetario internazionale.
7. L’equilibrio macroeconomico internazionale a prezzi fissi
8. Bilancia dei pagamenti, tassi di cambio, commercio internazionale e movimenti di
capitali
9. Il sistema monetario internazionale e l’esperienza europea, profili storici e istituzionali
10. Crescita, sviluppo, diseguaglianza in una prospettiva storica.
3. TESTI DI STUDIO Per gli argomenti: 1); 2); 3); 4); 5); 6).
P. Montalbano e U. Triulzi, La politica economica internazionale, Torino, UTET, 2012 (capp. 1, 5, 6, 7, 8, 10,
11). Costo € 33.00.
Per gli argomenti: 7); 8); 9); 10).
C. Imbriani, A. Lopes, Macroeconomia, un'introduzione, Torino, UTET, 2016 (capp. 4, 8, 9, 10).
Costo € 31.45.
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI L’attività formativa si svolge secondo i seguenti modi: video-lezioni, partecipazione a gruppi di discussione
mediante webinars del docente e del tutor, forum domanda/risposta, studio individuale. La didattica
comprende: lezioni prevalentemente teoriche e lezioni di natura pratica (ad esempio: discussione di casi-
studio diretta a stimolare le capacità di analisi e di ragionamento critico degli studenti).
Per l’apprendimento della disciplina vengono messi a disposizione degli studenti sulla bacheca della
disciplina video lezioni, slides e altro materiale didattico.
Il Tutor della disciplina assisterà gli studenti durante l’intero anno accademico oltre che mediante
corrispondenza per posta elettronica, attraverso una costante interazione basata su e-tivities quali webinars
e forum.
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Agli studenti viene fornito un percorso per l’autovalutazione composto. Una conoscenza
adeguata degli argomenti riportati nel percorso rappresenta una valida base per autovalutare il proprio grado
di preparazione. Questo percorso di autovalutazione rappresenta una check-list: lo studente che voglia
arrivare preparato in maniera adeguata all’esame dovrà saper elaborare un discorso articolato ed esaustivo
per ciascuno degli argomenti riportati. Per favorire il monitoraggio costante del livello di apprendimento dello
studente è consigliato il ricorso frequente ai momenti di autovalutazione (percorso e check-list) e valutazione
formativa (partecipazione a gruppi di lavoro mediante webinars).
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6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO La valutazione in sede di esame sarà effettuata attraverso una prova orale che prevede
domande aperte attinenti al programma del corso. Si consiglia di vedere le video-lezioni e partecipare alle
attività interattive proposte nel corso (webinars e forum). La partecipazione alle attività interattive valutata
in seduta d’esame.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le conoscenze e le competenze acquisite attraverso l’insegnamento possono essere applicate dallo
studente presso:
Organizzazioni governative e non governative
Organizzazioni internazionali
Centri di studio e di ricerca
Amministrazioni pubbliche e organizzazioni del terzo settore.
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INSEGNAMENTO: Filosofia politica (SPS/01 – CFU: 6)
DOCENTE: Angelo G. Sabatini ([email protected]; [email protected])
TUTOR: Annunziata Alfano ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE Conoscenza degli aspetti più rilevanti del pensiero filosofico-politico occidentale dalle origini della riflessione
sulla democrazia e sulle forme di governo nella Grecia classica sino ai nostri giorni. Capacità di comprensione del lessico e dei concetti chiave propri del linguaggio filosofico-politico ed
istituzionale. Sviluppo di un pensiero critico e di autonomia di giudizio sulle principali idee ed ideologie
espresse dalla filosofia politica, dalle diverse forme di governo e dalle organizzazioni del consenso e della
rappresentanza sviluppatesi nell’ambito della civiltà occidentale.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI L'orizzonte concettuale della democrazia e la dimensione della politica - L'idea di politica e la cultura politica - La filosofia politica e la scienza politica - Democrazia: nome, concetto e contenuto - Democrazia antica e democrazia moderna Forme di democrazia: tipologie e varietà delle forme di governo a matrice democratica
La democrazia come fondamento e matrice di: - liberalismo e socialismo - La società politica e la società civile - potere politico e potere civile - il principio di rappresentanza - i sistemi elettorali - i regimi politici tra democrazia e autoritarismo Critici contro la democrazia:
1. anarchismo 2. il governo dei custodi 3. totalitarismo
4. il valore critico della regola maggioritaria 5. il dominio della minoranza
- Antipolitica. Il sentimento critico verso la politica
3. TESTI DI STUDIO Quale introduzione ai contenuti del programma di Filosofia politica si consiglia la lettura del volume di AA.VV.
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Democrazia, istituzioni e consenso. Segni e significati di una crisi, presentazione di Angelo G. Sabatini, a
cura di Alberto Aghemo, edizioni della Fondazione Giacomo Matteotti, Roma, 2017 (in particolare la
Presentazione e i capitoli 1 “La crisi della democrazia” e 4 “Conclusione”), acquistabile in rete su www.ibs.it
Si consiglia inoltre la lettura dei volumi: AA.VV., La Costituzione italiana alla prova della politica e della storia
1948-2018, Rubbettino, Soveria Mannelli 2019, ovvero Giovanni Sartori, Elementi di teoria politica, Il
Mulino, 1987 (in particolare le voci: Democrazia; Dittatura; Opinione pubblica; Rappresentanza)
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI Gli strumenti didattici utilizzati nell’ambito del corso di Filosofia Politica sono molteplici e tra loro interagenti
nell’intento di realizzare un’offerta formativa integrata ed adeguata alle diverse esigenze degli studenti. Il corso si basa sulle video lezioni, integrate da webinar monografici tenuti con cadenza mensile sui temi di
maggior rilievo e sulle problematiche emergenti nel pensiero filosofico-politico.
Al termine dei webinar sono previste sessioni di e-tivity per l’apprendimento interattivo con i partecipanti a
cura dei Tutor.
Al fine di conseguire la più ampia partecipazione è previsto anche l’utilizzo di chat e di comunicazioni via
email con i partecipanti al corso.
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Al momento non disponibili, tenuto anche conto della peculiare natura dell’insegnamento di Filosofia
Politica. Il percorso formativo è rappresentato dal programma impostato come domanda a risposta aperta
e rappresenta il principale strumento di verifica delle conoscenze acquisite da parte dello studente.
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO La valutazione del livello di apprendimento è effettuata mediante gli esami finalizzati a verificare le
conoscenze acquisite e la capacità di comprensione del lessico e dei concetti chiave propri del linguaggio
filosofico-politico ed istituzionale.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le conoscenze acquisite nello studio della Filosofia Politica possono trovare proficua applicazione nelle
attività professionali svolte presso la Pubblica Amministrazione, ovvero nel settore privato, ove si richiedano
autonomia di giudizio, sviluppo del pensiero critico e un’approfondita conoscenza delle realtà e delle
dinamiche istituzionali.
8. NOTE (EVENTUALI) Docente e Tutor sono a disposizione degli studenti per e-tivity ed altre forme di didattica interattiva di
orientamento allo studio della filosofia politica e di approfondimento di specifiche tematiche connesse alla
materia.
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INSEGNAMENTO: Gestione delle informazioni aziendali (ING-IND/35 – CFU: 6)
DOCENTE: Marta Cimitile ([email protected])
TUTOR: da definire
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE Il corso fornisce conoscenze di base sui processi, i sistemi e le tecnologie associate all’introduzione e
l’impiego in azienda dei sistemi di gestione delle informazioni nell'attuale contesto della società
dell'informazione e dell'economica della conoscenza.
Nel corso viene posto l’accento sull’importanza rivestita dalle informazioni e dalla conoscenza e, con esse,
dai processi e i sistemi informatici per la memorizzazione e l’elaborazione di informazioni nel successo di
una realtà aziendale e in generale di una organizzazione nell’odierna società dell’informazione. Si
classificano i diversi tipi di sistemi informativi aziendali a seconda dello scopo che si prefiggono e del target
di utenza aziendale a cui si rivolgono, si descrivono le componenti hardware e software fondamentali di un
sistema informativo e sono discussi diversi casi aziendali.
Al termine del corso lo studente avrà acquisito la capacità di classificare i sistemi informativi aziendali e
individuarne le diverse componenti hardware e software, analizzare i processi aziendali che con essi è
possibile gestire, con i relativi e i dati, le informazioni e la conoscenza che da essi si genera.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI Il corso non ha propedeuticità ma il possesso di conoscenze sui sistemi di elaborazione delle informazioni e
sui database agevolano la comprensione degli argomenti del corso e la preparazione dell’esame.
Il corso tratta degli aspetti procedurali e tecnologici legati all'introduzione e all’impiego dei sistemi informativi
aziendali. Nel corso vengono trattati i concetti di dato, informazione e conoscenza, i processi di creazione
della conoscenza nei processi aziendali, i diversi tipi di conoscenza e le trasformazioni fra di essi. Vengono
classificati e descritti i diversi tipi di sistemi informativi e le componenti hardware e software su cui si basano.
Più in dettaglio, il programma del corso prevede i seguenti moduli formativi:
1. Concetti generali sull’Informatica aziendale
2. Struttura dell’azienda e del suo sistema informativo
3. Scelte organizzative
4. Sistemi operazionali
5. ERP e sistemi operazionali complementari
6. Sistemi informazionali
8. Data warehousing
9. Data Mining
10. Big Data
3. TESTI DI STUDIO SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI 3/ED. - M. Pighin, A. Marzona, Pearson 2018
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI Il corso è costituito da video lezioni erogate in modalità asincrona che lo studente può visionare anche più
volte senza vincoli spazio temporali, utilizzando un PC o un dispositivo mobile con connessione Internet
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veloce. A questa principale risorsa formativa si affiancano le slide delle lezioni in formato pdf, documenti e
riferimenti di approfondimento, e quiz di autoverifica dell’apprendimento.
La didattica asincrona è integrata da momenti di didattica sincrona e interattiva svolta attraverso web
seminar tipicamente dedicati all’approfondimento o il riepilogo di un argomento di esame, allo studio di casi,
al chiarimento di dubbi nei giorni precedenti le date di esame, e alla trattazione di temi integrativi rispetto al
programma del corso.
La comunicazione con il docente e il tutor può avvenire mediante l’invio di messaggi attraverso la
piattaforma e- learning o direttamente via email, mediante la partecipazione ai forum di discussione, alle
chat e ai webinar, o ai ricevimenti in presenza presso la sede principale dell’ateneo e quelle dei poli didattici
decentrati.
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Lo studente potrà verificare l’acquisizione delle conoscenze fornite dal corso mediante lo svolgimento di quiz
di verifica dell’apprendimento costituiti da domande a risposta multipla.
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO La valutazione delle conoscenze e delle competenze acquisite dal discente è svolta mediante un esame di
fine corso. L'esame è in forma orale. Allo studente vengono poste alcune domande sugli argomenti del corso
e può essere chiesto di presentare in modo approfondito un eventuale argomento (corredato da e-tivity)
trattato durante uno dei webinar del corso. L’esame può essere somministrato anche in forma scritta
mediante domande a risposta chiusa e aperta.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE I sistemi informativi aziendali integrano le tecnologie dell’informatica e delle reti per la gestione delle
aziende, e in generale delle organizzazioni, sia relativamente ai processi che le caratterizzano e secondo cui
funzionano, che relativamente ai dati e le informazioni che questi processi generano e utilizzano. Il loro
impiego può ritenersi condizione necessaria per il successo e il buon funzionamento di aziende e
organizzazioni di medie e grandi dimensioni. Le conoscenze e le capacità acquisite mediante il corso trovano
pertanto applicazione in tutti i contesti aziendali, e in particolare in quelli di dimensione medio e grandi, in
cui dipendenti e manager si trovano ad operare, ciascuno per il proprio ruolo, con sistemi informatici di
questo tipo. Inoltre la comprensione dei principi alla base dei sistemi informativi e del loro funzionamento
consentono un più consapevole utilizzo dei sistemi con cui si interagisce quotidianamente per lo svolgimento
di attività e l’accesso a servizi.
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INSEGNAMENTO: Gestione delle risorse digitali per le professioni legali (INF/01 – CFU: 6)
DOCENTE: Stefano Faralli ([email protected])
TUTOR: da definire
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE Le professioni legali richiedono un costante aggiornamento delle conoscenze acquisite. Si offre quindi un
percorso formativo rivolto a maturare una consapevolezza piena sulla natura delle risorse digitali, delle loro
creazione e della loro accessibilità. In particolare il corso intende sia fornire validi strumenti per effettuare
ricerche (anche complesse) su cataloghi del Web sia la conoscenza necessaria per la redazione e la
pubblicazione di documenti scientifici.
● conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding):
Il corso fornisce le basi teoriche che permettono un uso consapevole degli strumenti tecnologici e delle
metodologie di reperimento delle informazioni digitali;
● conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding):
Le metodologie presentate vengono sperimentate durante il corso direttamente nell’ambito professionale,
mediante esercitazioni pratiche e tutorial rivolti all’apprendimento dell’uso di portali per l’accesso alla
documentazione legale.;
● autonomia di giudizio (making judgements):
Nell’ambito di questo corso il discente sviluppa le capacità necessarie a misurare sia qualitativamente sia
quantitativamente un personale senso critico riguardante le caratteristiche di accessibilità e di usabilità
delle tecnologie allo stato dell’arte per il reperimento di documentazione legale;
● abilità comunicative (communication skills):
Le conoscenze teoriche e pratiche fornite dal corso permettono ad un operatore delle professioni legali di
utilizzare una corretta terminologia per riferirsi a metodologie e strumentazioni tecnologiche;
● capacità di apprendere (learning skills):
Le basi teoriche fornite nel corso e i riferimenti forniti a materiale di approfondimento rappresentano una
solida conoscenza che permetterà di continuare ad apprendere maggiori conoscenze su metodologie e
tecnologie relative alle risorse digitali.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI 1. Introduzione ai calcolatori elettronici:, le reti, il World Wide Web, i motori di ricerca;
2. I testi digitali
3. Sintassi delle interrogazioni per i motori di ricerca, keywords, modificatori, operatori logici ed
espressioni regolari;
4. Introduzione ai cataloghi documentali di interesse per le professioni legali;
5. Sintassi delle query dei cataloghi documentali;
6. Panoramica sui portali web per l’accesso documentale;
7. Strumenti per la redazione di documenti WYSIWYG
8. Linguaggi per la videoscrittura, LATEX
9. Versioning, SVN, GIT
10. Redazione di documenti mediante cloud computing
11. Standards per la specifica dei riferimenti bibliografici e loro integrazione con i software per la
produzione di pubblicazioni
12. Redazione di pubblicazioni scientifiche: Conferenze e Journal
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13. Redazione della Tesi
3. TESTI DI STUDIO Il docente fornirà tutto il materiale necessario con riferimento a risorse esterne di pubblico dominio.
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI Il corso è costituito da videolezioni erogate in modalità asincrona che lo studente può visionare anche più
volte senza vincoli spazio temporali, utilizzando un PC o un dispositivo mobile con connessione Internet
veloce. A questa risorsa formativa principale si affiancano le slide delle lezioni in formato pdf, documenti e
riferimenti di approfondimento e quiz di autovalutazione dell’apprendimento.
La didattica asincrona è integrata da didattica sincrona e interattiva svolta attraverso webinar della durata
media di un’ora e dedicati all’approfondimento e al riepilogo di argomenti del programma del corso, allo
studio di casi, al chiarimento di dubbi sugli argomenti di esame, e alla trattazione di temi integrativi rispetto
al programma del corso.
Il corso prevede anche l’assegnazione di compiti da svolgere singolarmente o organizzati in gruppo e da
consegnare online in piattaforma e-learning per la discussione, così come la partecipazione a forum di
discussione di carattere generale sul corso e forum a domanda/risposta.
La comunicazione con il docente e il tutor può avvenire mediante l’invio di messaggi attraverso la
piattaforma e-learning o direttamente via email, mediante la partecipazione ai forum di discussione, alle
chat e ai webinar, o ai ricevimenti in presenza presso la sede principale dell’ateneo e quelle dei poli didattici
decentrati.
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Lo studente potrà verificare l’acquisizione delle conoscenze fornite dal corso mediante lo svolgimento di quiz
di autovalutazione dell’apprendimento costituiti da domande a risposta chiusa nonché mediante lo
svolgimento dei compiti assegnati e/o la partecipazione ai forum di discussione.
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO La valutazione delle conoscenze e delle competenze acquisite dal discente è svolta mediante un esame di
fine corso. L'esame è in forma orale. Allo studente vengono poste alcune domande sugli argomenti del corso
e viene chiesto di presentare in modo approfondito e con spirito critico un caso aziendale di impiego dei
sistemi informativi fra quelli trattati durante il corso o di conoscenza dello studente. L’esame può essere
somministrato anche in forma scritta mediante domande a risposta chiusa e aperta.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le modalità di applicazione delle conoscenze acquisite nel corso prevedono l’utilizzo dei calcolatori
elettronici per l’accesso consapevole alle risorse disponibili nel World Wide Web.
Tale utilizzo consapevole prevede la creazione di query (anche complesse) per il reperimento di
documentazione di carattere scientifico e/o legale.
Durante il corso verranno anche affrontati gli aspetti tecnologici e metodologici per la redazione e la
pubblicazione di contenuti scientifici.
Gli ambiti professionali che trovano immediata applicazione delle conoscenze acquisite spaziano dalla
ricerca (redazione della propria tesi inclusa) fino alla consultazione di cataloghi documentali per lo
svolgimento della propria professione in ambito legale.
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INSEGNAMENTO: Giurisdizione contabile e sistema dei controlli (IUS/10 – CFU: 6)
DOCENTE: Roberto Benedetti ([email protected])
TUTOR: Marco Bevilacqua ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE 1. Conoscenza e capacità di comprensione:
Il corso si propone di fornire le conoscenze teoriche necessarie a conoscere la giurisdizione contabile ed il
sistema dei controlli nella P.A. attraverso l’esposizione delle funzioni svolte, in particolare, dalla Corte dei
conti e dagli altri soggetti operanti nel settore.
2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate: Lo studente svilupperà anche alcune competenze
metodologiche per affrontare l'analisi teorico-empirica di specifici settori di intervento giurisdizionale ed
amministrativo.
3. Autonomia di giudizio: Al termine del corso lo studente avrà la capacità di valutare in modo più critico e
consapevole gli aspetti e gli ambiti della giurisdizione contabile e del sistema dei controlli operanti nelle
principali articolazioni della Pubblica Amministrazione.
4. Abilità comunicative: Gli studenti acquisiranno il linguaggio tecnico tipico della disciplina per comunicare
in modo chiaro e senza ambiguità con interlocutori specialisti e non specialisti.
5. Capacità di apprendere: Il corso fornisce le capacità e le conoscenze adeguate per valutare e approfondire
in modo autonomo le principali tematiche della disciplina soprattutto nei contesti relativi alla giurisdizione
contabile e al sistema dei controlli operanti nelle principali articolazioni della Pubblica Amministrazione.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI Il corso propone un percorso di approfondimento della giurisdizione contabile e del sistema dei controlli
articolato in due parti principali:
1. La giurisdizione della Corte dei conti nelle materie di contabilità pubblica (art. 103 e art. 111
Costituzione)
2. Il sistema dei controlli nella P.A.: a) Le funzioni di controllo della Corte dei conti (art. 100
Costituzione); b) Funzioni ed organizzazione della Ragioneria generale dello Stato; c) Funzioni di altri
organi di controllo.
3. TESTI DI STUDIO Si ricorda che la preparazione all’esame comporta, oltre alla visione delle videolezioni, anche
l’approfondimento attraverso lo studio di documentazione consultabile sui principali siti internet, quali:
- www.corteconti.it;
- www.rgs.mef.gov.it
Ulteriori letture di approfondimento potranno essere segnalate alla fine di ciascuna videolezione e
nell’ambito delle e-tivities organizzate durante l’a.a.
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI Il corso viene erogato attraverso video lezioni relative ai principali argomenti e contenuti del programma,
accessibili tramite la piattaforma e- learning dell’ateneo. Nel corso dell’anno potranno essere anche
organizzati differenti e-tivities (webinar, wiki, forum, etc.) di approfondimento (a cura del docente e del tutor
disciplinare). A tali strumenti si associa lo studio individuale attraverso i testi d’esame riportati nel
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programma e quelli integrativi, suggeriti alla fine delle videolezioni, l’assistenza del tutor attraverso chat,
forum ed e-mail.
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Nella bacheca del corso lo studente potrà verificare le conoscenze acquisite attraverso dei quiz di
autovalutazione relativi ai contenuti di ciascun argomento trattato.
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO La valutazione dell’apprendimento viene effettuata attraverso un esame orale che si compone di alcune
domande principali tratte dal programma del corso. Nell’ambito di ciascuna domanda il docente cercherà
di capire il livello di precisione, approfondimento e chiarezza espositiva, ponendo eventualmente altre
domande più specifiche e focalizzate sugli argomenti richiesti. Nell’ambito delle risposte fornite sarà valutata
la modalità completa e pienamente corretta, precisa, puntuale e con appropriatezza di linguaggio. La
valutazione terrà conto non soltanto del livello di conoscenza degli argomenti trattati, ma anche
dell’appropriatezza del linguaggio e della competenza argomentativa. Nella valutazione finale saranno
inoltre valorizzati eventuali bonus acquisiti dallo studente attraverso la didattica interattiva.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Il corso fornisce le conoscenze teoriche necessarie per sviluppare competenze manageriali e organizzative
nell’ambito della giustizia contabile e delle organizzazioni pubbliche che si occupano dell’attuazione delle
regole di gestione della P.A. I contenuti del corso potranno essere applicati nei ruoli in cui è necessario
conoscere il funzionamento della giustizia contabile e dei settori della P.A., come possibili operatori oppure
semplici utenti.
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INSEGNAMENTO: Governance multilivello e processi amministrativi (SPS/11 – CFU: 6)
DOCENTE: Manuel Anselmi ([email protected])
TUTOR: Annunziata Alfano ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE Il corso intende fornire le nozioni principali relative alla teoria delle politiche pubbliche e alla governance,
con particolare riferimento al loro sviluppo nei governi contemporanei e alle differenti tipologie di
governance.
A conclusione del corso, lo studente avrà acquisito le conoscenze teoriche fondamentali e avrà padronanza
dell’apparato concettuale di base della disciplina, oltre a una panoramica dei più significativi casi di studio.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI ll corso affronterà le principali questioni relative alle teorie pubbliche e alla governance.
Alcune delle domande chiave che saranno affrontate durante il corso sono:
- Storia e teorie delle politiche pubbliche;
- Le teorie della governance e l’impatto;
- Analisi e valutazione delle politiche pubbliche;
- Le politiche pubbliche in prospettiva europea.
3. TESTI DI STUDIO 1- Luigi Bobbio, Gianfranco Pomatto, Stefania Ravazzi, Politiche pubbliche. Problemi, soluzioni,
incertezze, conflitti, Mondadori Università 2017.
2- Dimensione sovrannazionale e governance multilivello’ del Manuale di Scienza Politica, a cura di G.
Capano, S. Piattoni, F. Rainolo e L. Verzichelli (2014), Bologna, Il Mulino, pp. 325-350.
3- Perulli, P., Sistemi globali e sfide locali, Enciclopedia Treccani, saggio reperibile
su http://www.treccani.it/enciclopedia/sistemi-locali-e-sfide-globali_(XXI-Secolo)/
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI 14 ore di videolezioni compresive di:
- Videolezioni di portata generale (il docente presenta i contenuti in una modalità assimilabile alla
didattica frontale in aula, supportato da slide);
- Videolezioni su casi di studio (come sopra, la lezione approfondisce un caso
nazionale/sovranazionale);
12 ore di didattica interattiva comprensive di:
- Ciclo di webinar su un’area tematica (richiede allo studente una partecipazione attiva durante
l’intero ciclo, assegna un bonus ai fini della valutazione in sede di esame);
- Riepilogo del programma di esame (momento di verifica nel quale vengono ripercorsi per grandi
linee i principali contenuti e affrontati eventuali dubbi sul programma);
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- Forum di discussione tra studenti (gruppo di studio asincrono di discussione, incentrato su singoli
argomenti e aperto alla partecipazione spontanea degli studenti).
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Ai fini dell’autovalutazione della preparazione, sono previste dei quiz.
Si tratta di test disponibili online, con domande vero/falso che permettono allo studente di prendere
coscienza del proprio livello di preparazione.
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO Per mezzo di un colloquio orale.
Lo studente dovrò dare prova di aver acquisito le conoscenze teoriche fondamentali e l’apparato concettuale
di base della disciplina, oltre a una conoscenza dei casi di studio presi in esame durante il corso.
Nella valutazione finale saranno considerati eventuali bonus acquisiti dallo studente attraverso la didattica
interattiva.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le conoscenze acquisite permettono allo studente di comprendere il funzionamento di molti apparati e molte
organizzazioni pubbliche, pertanto si tratta di un sapere molto utile sia per muoversi all’interno delle
istituzioni sia per avere delle relazioni professionali da esterno con esse.
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INSEGNAMENTO: Mediazione civile e commerciale (IUS/01 – CFU: 6)
DOCENTE: Gaetano Edoardo Napoli ([email protected])
TUTOR: Giulia Rugolo ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE - Acquisizione di un metodo di analisi accurata delle norme giuridiche in materia di risoluzione alternativa
delle controversie;
- Capacità di distinzione tra regole giuridiche e prassi consolidate in materia di risoluzione alternativa delle
controversie;
- Comprensione dei metodi volti alla qualificazione in termini giuridici delle regole riscontrate nella prassi;
- Apprendimento delle capacità critiche attraverso lo studio delle interpretazioni dottrinali e giurisprudenziali;
- Apprendimento dei criteri ermeneutici da rapportare al contesto socio-economico di riferimento;
- Capacità di distinzione tra tipologie di strumenti di risoluzione alternativa delle controversie, nonché tra
essi e altri istituti orientati a scopi diversi;
- Capacità di esposizione delle argomentazioni giuridiche e di applicazione delle regole in materia di
mediazione civile e commerciale;
- Capacità di interazione con le parti di una mediazione civile e commerciale secondo i parametri dettati
dalla legge;
- Comprensione delle regole relative alla negoziazione assistita, con particolare riferimento all’ambito del
diritto di famiglia.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI I. - Parte introduttiva e ambito di applicazione
- Introduzione alla mediazione civile e commerciale.
- Distinzioni con gli altri istituti
- Definizioni
- La disponibilità dei diritti
- La condizione di procedibilità
II. - I soggetti, gli obblighi e le garanzie
- Il mediatore e gli obblighi a suo carico
- La riservatezza
- Il ruolo dell'avvocato
- La procura
III. - Il procedimento
- L'istanza di mediazione
- La nomina del mediatore
- I possibili esiti della mediazione
- L'accordo di conciliazione
- La proposta del mediatore
- Gli effetti e le sanzioni
IV. – La negoziazione assistita nel diritto di famiglia
- Diritto di famiglia e strumenti alternativi di risoluzione delle controversie
- Diritto di famiglia e negoziazione assistita
- I diversi ruoli, dell’avvocato e del pubblico ministero
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3. TESTI DI STUDIO È facoltativo lo studio di G.E. Napoli, Profili privatistici della mediazione civile e commerciale, Bologna, Il
Mulino, 2015, Euro 24.
Lo studente può essere autorizzato, previa richiesta effettuata con congruo anticipo tramite email, ad
affiancare il necessario studio delle videolezioni indicate in bacheca con lo studio di un altro trattato sulla
mediazione civile e commerciale (non un mero riassunto) autonomamente scelto e diverso da quello sopra
suggerito, purché si tratti di un trattato di recente pubblicazione.
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI Primaria fonte per l'apprendimento sono le Videolezioni e il libro di testo.
Sono previsti dei webseminar:
- sugli argomenti di maggiore attualità in ambito di diritto civile, che potrebbero essere oggetto di mediazione
civile e commerciale;
- su dei casi pratici di diritto civile, che potrebbero essere oggetto di mediazione civile e commerciale;
- per il riepilogo del programma.
A richiesta (mediante e-mail), si può svolgere un ricevimento personale (anche in chat o videoconferenza)
da parte del docente o di un cultore, per dirimere eventuali dubbi sugli argomenti in programma.
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Nella pagina dell’insegnamento viene inserito un elenco di argomenti che corrispondono ai frequenti oggetti
delle domande d'esame.
Si svolgono simulazioni dell'esame, su esplicita richiesta da parte degli studenti.
Sono previsti, oltre alle simulazioni d'esame, test di verifica dell'apprendimento, forum, nonché un glossario
degli studenti.
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO Esame orale, dinanzi alla Commissione presieduta dal prof. G.E. Napoli, composta anche dai cultori.
In caso di valutazione dei cultori, si può sempre chiedere valutazione integrativa del presidente.
Lo studente può scegliere un caso pratico da trattare, ipotizzando una mediazione sul caso stesso. Può
inoltre scegliere un primo argomento d'esame.
La Commissione rivolge normalmente tre/quattro domande sui diversi oggetti del programma e quando
acquisisce idonei elementi di valutazione interrompe l'esame.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le conoscenze che vengono acquisite in seguito all'apprendimento della materia risultano di fondamentale
importanza per le relazioni intersoggettive privatistiche.
Esse possono considerarsi utili in ogni ambito professionale, ma in modo particolare nei seguenti:
- mediazione civile e commerciale;
- arbitrato;
- altri ambiti relativi alla risoluzione stragiudiziale delle controversie
- avvocatura;
- magistratura;
- notariato;
- attività forensi;
- negoziazione assistita;
- dirigenza nel settore pubblico o privato;
- impiego in aree giuridico-legali delle p.a. o di imprese private;
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- amministrazione e controllo in p.a. o imprese private;
- direzione/controllo aziendale;
- mediazione professionale;
- negoziazione assistita;
- negoziazione in materia di diritto di famiglia;
- professioni legali o bancarie;
- formazione.
8. NOTE (EVENTUALI) Chi studia la materia è in grado di accostarsi alle controversie con capacità di negoziazione, conciliazione e
mediazione, risultando idoneo alla ricerca della migliore soluzione (giuridico-economica) in riscontro alle
istanze delle parti in conflitto.
Questa propensione appare particolarmente utile a chi intende svolgere attività gestionale o attività in
campo giuridico.
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INSEGNAMENTO: Metodi Statistici per le Imprese (SECS-S/01 – CFU: 6)
DOCENTE: Pasquale Sarnacchiaro ([email protected])
TUTOR: Carlo Cavicchia ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE L'obiettivo dell'insegnamento è fornire le competenze necessarie per l' uso coerente di modelli statistici
lineari e di tecniche di analisi multivariata al fine di estrarre, attraverso l' analisi dei dati, informazioni utili in
ambito economico e sociale.
Al termine del corso lo studente è in grado di:
- utilizzare ed interpretare un modello di regressione multipla;
- utilizzare metodi per la riduzione della dimensione;
- utilizzare metodi di raggruppamento di unità statistiche (clienti, consumatori ecc.)
2. PROGRAMMA / CONTENUTI Il corso è organizzato in 2 sezioni
Sezione N°1 – Modelli Lineari e Tecniche Fattoriali
Analisi esplorativa dei dati Analisi multidimensionale dei dati. Analisi delle componenti principali. Autovalori
e Autovettori. Scelta del numero di componenti. Rappresentazioni grafiche nello spazio delle variabili e nello
spazio degli individui.
Analisi di regressione. Regressione Lineare Multipla. Le ipotesi di base. Stima dei parametri con il metodo
dei minimi quadrati. Test d’ipotesi e diagnostica dei Residui. Bontà dell’adattamento.
Cluster Analysis. Metodi Gerarchici e non gerarchici.
Sezione N°2 – Data Mining e fonti di dati statistici
Dato statistico e dato amministrativo. Le rilevazioni statistiche. La qualità dell'informazione statistica. Qualità
e archivi statistici. Data warehousing. Data Mining. L’impresa. L’offerta di Statistiche economiche.
Contabilità Nazionale. Statistiche contabili ed extra contabili.
3. TESTI DI STUDIO Appunti del docente per la parte I
Oppure
ANALISI MULTIDIMENSIONALE DEI DATI Metodi, strategie e criteri di interpretazione (Autore: BOLASCO;
Editore: CAROCCI; Edizione: 1999, Ristampa: 2004
Per la Parte II
Appunti del docente per la parte II
Data Mining - Metodi informatici, statistici e applicazioni 2/ed Mc Graw-Hill
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI Il corso è costituito da videolezioni erogate in modalità asincrona che lo studente può visionare anche più
volte senza vincoli spazio temporali, utilizzando un PC o un dispositivo mobile con connessione Internet. A
questa risorsa formativa principale si affiancano le slides delle lezioni in formato pdf, documenti di
approfondimento, e quiz di autoverifica dell’apprendimento con domande a risposta chiusa.
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Il corso è incardinato sulle video-lezioni. La maggior parte delle video-lezioni è prevalentemente a carattere
teorico. Per ciascuna video-lezioni sono disponibili le slide e in alcuni casi approfondimenti teorici.
La didattica asincrona è integrata da momenti di didattica sincrona e interattiva svolta attraverso web
seminar tipicamente dedicati all’approfondimento o il riepilogo di un argomento di esame, allo studio di casi,
al chiarimento di dubbi nei giorni precedenti le date di esame, e alla trattazione di temi integrativi rispetto al
programma del corso.
La comunicazione con il docente e il tutor può avvenire mediante l’invio di messaggi attraverso la
piattaforma e-learning o direttamente via email, la partecipazione a forum di discussione e chat, o i
ricevimenti in presenza presso la sede principale dell’ateneo e quelle dei poli didattici decentrati.
L’interazione e la collaborazione fra gli studenti è supportata attraverso il forum di discussione
dell’insegnamento.
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Un test di verifica delle conoscenze acquisite è disponibile sulla pagina del corso.
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO L’apprendimento delle conoscenze fornite dal corso è valutato mediante un esame di fine corso. L'esame si
compone di una prova orale.
Durante la prova orale saranno analizzati tre argomenti di cui uno proposto dallo studente e altri due scelti
a campione dal Docente. La prova orale mira a verificare il livello di conoscenza acquisito dallo studente sui
diversi argomenti teorico/pratici del corso.
La valutazione finale, espressa in trentesimi, risulterà dalla prova orale.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Gli studenti che avranno superato l’esame saranno in grado di leggere e interpretare l'informazione statistica
e di estrarre dai dati l'informazione essenziale, costruendo autonomamente grafici, tabelle ed indicatori di
sintesi. Sapranno trarre le adeguate conclusioni in termini descrittivi e interpretativi. Tali Conoscenze
potranno essere applicate in qualsiasi ambito dove per assumere decisioni sono disponibili dati statistici.
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INSEGNAMENTO: Metodologia della ricerca sociale (SPS/07– CFU: 6)
DOCENTE: Barbara Sena ([email protected])
TUTOR: Annunziata Alfano ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE 1. Conoscenza e capacità di comprensione:
il corso si propone di introdurre gli studenti alla logica che guida la progettazione e la realizzazione di una
ricerca empirica in ambito sociale.
2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate: attraverso l’apprendimento di competenze sugli aspetti metodologici e sulle tecniche della ricerca, gli
studenti acquisiranno: la capacità di analizzare e valutare criticamente i risultati di una ricerca empirica; le
conoscenze necessarie per interagire con competenza metodologica con soggetti terzi, quali istituti di ricerca
e di marketing; le competenze operative di base per raccogliere e utilizzare i dati quantitativi e qualitativi; la
possibilità di contribuire alla realizzazione di attività di ricerca nella propria organizzazione.
3. Autonomia di giudizio: al termine del corso lo studente avrà la capacità di valutare la validità di una ricerca empirica, di leggerne i
risultati e di partecipare a team di ricerca, applicando con autonomia decisionale i contenuti e le skills
acquisite durante il corso.
4. Abilità comunicative: gli studenti acquisiranno il vocabolario di base della disciplina per comunicare in modo chiaro e senza
ambiguità con interlocutori specialisti e non specialisti nella metodologia della ricerca.
5. Capacità di apprendere:
il corso fornisce le capacità e le conoscenze di base della metodologia della ricerca sociale, propedeutiche
all’approfondimento delle tecniche e dei problemi epistemologici e metodologici nelle scienze sociali,
fornendo le basi per poter studiare tematiche più specifiche della disciplina richieste nei contesti lavorativi
in cui gli studenti si troveranno ad operare.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI Il programma del corso è articolato in tre parti, suddivise nel modo seguente:
I. Logica e linguaggio della ricerca sociale: a. il dibattito metodologico nelle scienze sociali; b.
strategie di ricerca e ruolo della teoria; c. la formulazione dei problemi scientifici; d. il disegno
della ricerca.
II. Metodi e tecniche di rilevazione dei dati: a. inchiesta campionaria e costruzione del
questionario; b. interviste libere e semi-strutturate; c. osservazione; d. uso dei documenti.
III. Lo studio di caso nella ricerca sociale.
3. TESTI DI STUDIO Si ricorda che la preparazione all’esame comporta, oltre alla visione delle videolezioni, anche
l’approfondimento attraverso lo studio di testi universitari.
Testi d’esame consigliati per la preparazione dell’esame:
- Corbetta P. (2014). Metodologia e tecniche della ricerca sociale, Bologna, il Mulino. Ad esclusione
del cap. IV e dell’intera parte IV (cap. XIII e XIV). COSTO: Euro 40,OO.
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Ulteriori letture di approfondimento saranno consigliate alla fine di ciascuna videolezione e nell’ambito delle
e-tivities organizzate durante l’a.a.
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI La metodologia didattica prevede i seguenti strumenti:
- videolezioni in modalità e-learning, supportate da slides, progettate per offrire una sintesi, ma
soprattutto la sequenza logica dei temi e degli argomenti trattati.
- Studio dei testi consigliati a integrazione delle videolezioni.
- E-tivities (webinar, wiki, forum, etc.) di approfondimento e di esercitazione sul programma di esame
e di approfondimento su specifici temi e/o ricerche empiriche di attualità, aventi lo scopo di
ricostruire l’intero percorso di ricerca e di illustrare come, a partire dal problema iniziale, si perviene
a specifici risultati di ricerca e alla loro interpretazione.
Le e-tivities proposte offrono un’occasione per interagire direttamente con il docente, il tutor e i colleghi per
discutere e approfondire temi, problemi e punti di vista sulle questioni oggetto dell’insegnamento.
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Allo scopo di favorire l’autoverifica periodica dell’apprendimento, le video-lezioni prevedono
alcune domande a risposta multipla sui temi affrontati.
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO La valutazione dell’apprendimento viene effettuata attraverso un esame orale che si compone di tre
domande principali tratte dal programma del corso.
Nell’ambito di ciascuna domanda il docente cercherà di capire il livello di preparazione, approfondimento e
chiarezza espositiva, ponendo eventualmente altre domande più specifiche e focalizzate sugli argomenti
richiesti. A ciascuna delle tre domande principali viene attribuita una valutazione da 0 (nessuna risposta e/o
risposta completamente errata) a 10 (risposta pienamente corretta, precisa, completa e con appropriatezza
di linguaggio).
La valutazione tiene conto non soltanto del livello di conoscenza degli argomenti trattati, ma anche
della competenza argomentativa.
Nella valutazione finale saranno inoltre valorizzati eventuali bonus acquisiti dallo studente attraverso la
didattica interattiva.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE L’insegnamento fornisce conoscenze e competenze utili a tutti coloro che operano o intendono operare
nelle organizzazioni pubbliche e private e sono particolarmente spendibili in funzioni che richiedono capacità
di lavorare con i dati empirici, con particolare riferimento a quelle di programmazione, valutazione e
controllo.
Sono altresì di utilità per tutti coloro che nella propria professione dovranno relazionarsi a soggetti terzi
che operano nel settore della consulenza e della ricerca.
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INSEGNAMENTO: Organizzazione e gestione delle risorse umane (SPS/09 – CFU: 6)
DOCENTE: Barbara Sena ([email protected])
TUTOR: Annunziata Alfano ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE 6. Conoscenza e capacità di comprensione:
il corso mira a fornire allo studente le conoscenze di base delle principali teorie organizzative e degli ambiti
più innovativi relativi alla gestione del personale sia nel pubblico che nel privato.
7. Conoscenza e capacità di comprensione applicate: lo studente sarà in grado di conoscere tutte le criticità organizzative e le modalità di gestione del personale,
acquisendo gli strumenti metodologici e conoscitivi necessari per improntare attività e piani di reclutamento,
selezione, valutazione e formazione del personale.
8. Autonomia di giudizio: al termine del corso lo studente avrà la capacità di valutare l'efficacia dei processi attivati in seno al proprio
ambito lavorativo, valutando gli approcci più innovativi e il loro impatto sull’efficienza organizzativa.
9. Abilità comunicative: il corso fornisce la più moderna terminologia nell’ambito dell’organizzazione e gestione del personale,
nonché la capacità di redigere rapporti e progetti finalizzati alla valorizzazione del personale.
10. Capacità di apprendere:
gli strumenti didattici forniti sono finalizzati a fare in modo che lo studente possa apprendere i contenuti e il
loro significato applicativo utilizzando più modalità di apprendimento, a seconda delle esigenze e delle
capacità individuali.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI Le lezioni si articolano in tre parti. Nella prima parte, di carattere generale e istituzionale, saranno analizzati
i concetti teorici fondamentali per poter comprendere l’evoluzione delle culture e dei modelli organizzativi e
lo sviluppo delle politiche di Human Resources Management, alla luce della crescente importanza assunta
dalla persona, come lavoratore e consumatore, nella determinazione di una positiva performance aziendale
o istituzionale. Nella seconda parte, più specifica sul tema del management delle risorse umane, saranno
prese in esame le principali leve strategiche necessarie per una gestione efficace del lavoro nei contesti
aziendali e istituzionali: comunicazione organizzativa; selezione del personale; valutazione e sistemi
incentivanti; sviluppo, formazione e life long learning, coinvolgimento e partecipazione; motivazione e
leadership. Infine, nella terza parte, di carattere monografico, si approfondirà il tema dell’organizzazione e
gestione delle risorse umane nell’era digitale, trattando i principali cambiamenti introdotti a livello
organizzativo e lavorativo con l’introduzione e lo sviluppo sempre maggiore delle nuove tecnologie
dell’informazione e della comunicazione.
3. TESTI DI STUDIO Si ricorda che la preparazione all’esame comporta, oltre alla visione delle videolezioni, anche
l’approfondimento attraverso lo studio di testi universitari.
Testi d’esame consigliati per la preparazione dell’esame:
1. Boldizzoni D. Quaratino L. (2014), Risorse umane, Bologna, il Mulino. COSTO: Euro 32,00.
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2. Sena B. (a cura di) (2015), La gestione delle risorse umane nell’era digitale, Milano, FrancoAngeli. COSTO:
Euro 23,50.
Ulteriori letture di approfondimento saranno consigliate alla fine di ciascuna videolezione e nell’ambito delle
e-tivities organizzate durante l’a.a.
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI Il corso viene erogato attraverso video lezioni relative ai principali argomenti e contenuti del programma,
accessibili tramite la piattaforma e- learning dell’ateneo. Nel corso dell’anno verranno anche organizzati
differenti e-tivities (webinar, wiki, forum, etc.) di approfondimento (a cura del docente e del tutor
disciplinare). A tali strumenti si associa lo studio individuale attraverso i testi d’esame riportati nel
programma e quelli integrativi, suggeriti alla fine delle videolezioni, l’assistenza del tutor attraverso chat,
forum ed e-mail.
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Nella bacheca del corso lo studente potrà verificare le conoscenze acquisite attraverso dei quiz di
autovalutazione relativi ai contenuti di ciascuna videolezione.
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO La valutazione dell’apprendimento viene effettuata attraverso un esame orale che si compone di tre
domande principali tratte dal programma del corso.
Nell’ambito di ciascuna domanda il docente cercherà di capire il livello di preparazione, approfondimento e
chiarezza espositiva, ponendo eventualmente altre domande più specifiche e focalizzate sugli argomenti
richiesti. A ciascuna delle tre domande principali viene attribuita una valutazione da 0 (nessuna risposta e/o
risposta errata) a 10 (risposta pienamente corretta, precisa, puntuale e con appropriatezza di linguaggio).
La valutazione tiene conto non soltanto del livello di conoscenza degli argomenti trattati, ma anche della
competenza argomentativa.
Nella valutazione finale saranno inoltre valorizzati eventuali bonus acquisiti dallo studente attraverso la
didattica interattiva.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Il corso fornisce le conoscenze di base per lo svolgimento delle funzioni di organizzazione e gestione del
personale nelle amministrazioni pubbliche, negli enti e nelle istituzioni locali, nazionali ed internazionali,
nelle organizzazioni private, nel terzo settore, nelle aziende private e pubbliche del comparto sicurezza e in
altri ambiti del sistema istituzionale.
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INSEGNAMENTO: Politica del credito e finanziaria (SECS-P/01– CFU: 6)
DOCENTE: Cesare Imbriani ([email protected])
TUTOR: Stefania Manfrellotti ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE Il corso si propone di offrire un quadro di insieme dei mercati finanziari, della loro struttura e del loro operare.
In tale ambito lo studente apprenderà sia i tradizionali, che i nuovi strumenti finanziari a disposizione degli
agenti economici. Le tematiche oggetto di conoscenza saranno quelle relative a:
mercato della moneta e ruolo che in esso ha la Banca Centrale,
Banche, Compagnie di Assicurazione, Fondi Pensione, Fondi Comuni, Sim e Banche di
Investimento,
Regolamentazione bancaria e finanziaria: ruolo e nuove tendenze,
Unione Bancaria Europea.
Profili storici e istituzionali del sistema monetario internazionale.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI Il corso prende in esame gli aspetti e i temi della Politica economica e finanziaria, con particolare riferimento
a Banche, Compagnie di Assicurazione, Fondi Pensione, Fondi Comuni, Sim e Banche di Investimento,
Regolamentazione bancaria e finanziaria, Unione Bancaria Europea.
Saranno approfondite tematiche quali:
introduzione ai mercati finanziari,
elementi di teoria dell’intermediazione finanziaria.
mercato della Moneta:
o offerta di moneta, il ruolo della Banca Centrale. La Banca Centrale Europea,
o domanda di moneta, le varie teorie,
o equilibrio del mercato della moneta,
le banche come categoria di intermediari finanziari,
regolamentazione delle banche: nuovi strumenti di Governance, Accordi di Basilea, MIFID,
compagnie di Assicurazione, Fondi Pensione, Fondi Comuni, Sim e Banche di Investimento,
regole di vigilanza e di gestione delle crisi bancarie,
Unione Bancaria Europea.
Il sistema monetario internazionale e l’esperienza europea: profili storici e istituzionali.
Finanza e regole di controllo, autoriciclaggio
Autoriciclaggio e mercati finanziari.
3. TESTI DI STUDIO Saunders, M. M. Cornett, M. Anolli, Economia degli intermediari finanziari, McGraw-Hill, Milano,
(costo € 57,00). Da studiare i capitoli 1, 2, 4, 10, 11, 13, 14.
Imbriani C., Lopes A., Macroeconomia, un'introduzione. Mercati, istituzioni finanziarie e politiche,
UTET, Torino, 2016, (costo € 37,00). Da studiare i capitoli 3 e 9.
Boccuzzi G., L’Unione Bancaria Europea, Bancaria Editrice, Roma, 2015, (costo € 30,00).
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4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI L’attività formativa si svolge secondo i seguenti modi: video-lezioni, partecipazione a gruppi di discussione
mediante webinars del docente e del tutor, forum domanda/risposta, studio individuale.
Per l’apprendimento della disciplina vengono messi a disposizione degli studenti sulla bacheca della
disciplina video lezioni, slides e altro materiale didattico.
Il Tutor della disciplina assisterà gli studenti durante l’intero anno accademico oltre che mediante
corrispondenza per posta elettronica, attraverso una costante interazione basata su e-tivities quali webinars
e forum.
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Agli studenti viene fornito un percorso per l’autovalutazione. Una conoscenza adeguata degli argomenti
riportati nel percorso rappresenta una valida base per autovalutare il proprio grado di preparazione. Questo
percorso di autovalutazione rappresenta una check-list: lo studente che voglia arrivare preparato in maniera
adeguata all’esame dovrà saper elaborare un discorso articolato ed esaustivo per ciascuno degli argomenti
riportati. Per favorire il monitoraggio costante del livello di apprendimento dello studente è consigliato il
ricorso frequente ai momenti di autovalutazione (percorso e check-list) e valutazione formativa
(partecipazione a gruppi di lavoro mediante webinar e forum).
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO La valutazione in sede di esame sarà effettuata attraverso una prova orale che prevede domande aperte
attinenti al programma del corso. Si consiglia di vedere le video-lezioni e partecipare alle attività interattive
proposte nel corso (webinars e forum). La partecipazione alle attività interattive sarà valutata in seduta
d’esame.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le conoscenze della Politica del credito e finanziaria sono utili per lo svolgimento di attività presso: Banche,
Compagnie di Assicurazione, Fondi Pensione, Fondi Comuni, Sim, Istituzioni bancarie e finanziarie, sia
pubbliche che private, in ambito nazionale e internazionale, Centri di ricerca di economia.
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INSEGNAMENTO: Psicologia del lavoro e delle organizzazioni (M-PSI/06 – CFU: 6)
DOCENTE: Francesco Avallone ([email protected])
TUTOR: Ilaria Bortolotti ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE In corso intende offrire un’introduzione alle dinamiche lavorative nelle organizzazioni.
In particolare lo studente:
a) dovrà acquisire una competenza di base in relazione alle variabili soggettive, organizzative e di contesto
sociale che determinano la convivenza organizzativa (Conoscenze e capacità di comprensione/Knowledeg
and understanding);
b) dovrà essere in grado di distinguere e interpretare autonomamente fatti e dinamiche organizzative anche
in relazione a specifici casi concreti (Capacità di applicare conoscenza e comprensione/Applying knowledge
and understanding);
c) dovrà essere in grado di sostenere argomentazioni idonee per risolvere specifici problemi applicativi
(Autonomia di giudizio/Making judgements);
d) dovrà essere in grado di comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni anche a interlocutori
specialisti (Abilità comunicative/Communication Skills);
e) dovrà acquisire capacità di apprendimento necessarie per intraprendere studi successivi nella materia
(Capacità di rendimento/Learning skills).
2. PROGRAMMA / CONTENUTI Significati del lavoro in diversi contesti disciplinari.
La nascita della psicologia del lavoro.
La relazione della persona con il contesto lavorativo: prestazione, abilita ̀, valori, emozioni.
La relazione della persona con il ruolo e le relazioni interpersonali.
La gestione delle relazioni: comunicare, motivare, influenzare, Soddisfazione lavorativa, infortuni, stress e salute organizzativa.
3. TESTI DI STUDIO Avallone F., Psicologia del lavoro e delle organizzazioni. Costruire e gestire relazioni nei contesti professionali
e sociali. Carocci, Roma, 2011 (solo i capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 17, 18, 19, 20, 22,
24, 26, 27 corrispondenti alle video lezioni presentate). Si consiglia, comunque, di leggere i capitoli
rimanenti.
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI l corso si articola in 26 video lezioni. Allo studente è richiesto di vederle una prima volta; di leggere i capitoli
del testo di studio relativi; di approfondirle una seconda volta e di svolgere l’e-tivity indicata nella bacheca
del docente.
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Sono in corso di preparazione delle prove di autoverifica dell’apprendimento che saranno pubblicate nella
bacheca del corso all’inizio dell’anno accademico 2019-2020.
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6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO L’esame consiste in un colloquio, individuale o in piccolo gruppo, diretto ad accertare l’avvenuta acquisizione
delle competenze indicate al punto 1. L’esame inizierà con la presentazione del lavoro predisposto da
ciascuno studente nell’ambito delle e-tivity. Lo studente poi dovrà essere in grado di illustrare almeno 13
dei 26 temi proposti, a sua scelta.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Il corso ha una particolare valenza applicativa e ben si presta non solo ad incrementare le competenze di
lettura dei fenomeni soggettivi e organizzativi ma anche a fornire prime competenze professionali nella
gestione delle risorse umane.
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INSEGNAMENTO: Psicologia sociale forense (M-PSI/05 – CFU: 6)
DOCENTE: Gaetano Tieri ([email protected])
TUTOR: Ilaria Bortolotti ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE -Conoscenza e capacità di comprensione:
Il Corso mira a fornire le conoscenze di base della Psicologia Sociale e Forense e a sviluppare le capacità di
analisi dei fenomeni psicologici individuali e sociali attraverso l’integrazione di modelli teorici, metodologie
di ricerca scientifica e strumenti per la formazione di professionisti.
-Conoscenza e capacità di comprensione applicate:
L’insegnamento aiuterà lo studente ad essere in grado di elaborare i principali fenomeni oggetto di studio
della psicologia sociale e forense che potranno trovare proficue applicazione in diversi contesti, inclusi quello
amministrativo di tipo giudiziario e penitenziario, le investigazioni pubbliche e private, e la prevenzione della
criminalità in funzione della sicurezza sociale.
-Autonomia di giudizio:
Il corso aiuterà lo studente ad acquisire un metodo per valutare in modo critico i fenomeni psicologici tra
individui e a ideare e sostenere argomentazioni idonee per risolvere specifici problemi applicativi.
-Abilità comunicative:
Gli studenti acquisiranno il vocabolario di base della disciplina e svilupperanno il linguaggio tecnico
appropriato per comunicare in modo chiaro con i professionisti del settore.
-Capacità di apprendere:
Attraverso l’acquisizione delle conoscenze teoriche di base dei fenomeni psicologici individuali e sociali, il
corso aiuterà a sviluppare le competenze necessarie per poter approfondire in modo autonomo le tematiche
più specifiche della disciplina, alla luce dei contesti lavorativi in cui gli studenti si troveranno ad operare.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI Il corso è organizzato in due parti: Psicologia Sociale (parte 1) e Psicologia Forense (parte 2).
Nella parte riguardante la psicologia sociale verrà presentata una panoramica completa della disciplina,
facendo riferimento sia agli studi classici sia alle recenti scoperte scientifiche e verranno affrontate le
tematiche di maggior rilievo della psicologia sociale, quali la cognizione e la percezione sociale, l’influenza
sociale e le interazioni sociali.
La seconda parte si focalizzerà sugli aspetti teorici di base della psicologia forense, con riferimento al suo
inquadramento teorico, analizzando il contributo proveniente dalle altre discipline quali ad es. la psicologia
giuridica e la criminologia, e approfondendo i concetti teorico/pratici di base del ruolo applicativo della
psicologica nel campo forense e nella valutazione della pericolosità sociale.
Questa seconda parte prevede, inoltre, degli approfondimenti sulla capacità di intendere e di volere nei
sistemi giudiziari, la perizia\consulenza tecnica neuropsicologica e la metodologia valutativa a fini forensi
del danno cognitivo.
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3. TESTI DI STUDIO - Diapositive allegate alle video lezioni;
- libri di testo:
a) E Aronson, T. D. Wilson, S.R. Sommers (2019), Psicologia Sociale, quinta edizione, Il Mulino.
b) A. Stracciari, A. Bianchi, G. Sartori (2010), Neuropsicologia forense, Il Mulino.
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI Il corso è strutturato attraverso una serie di video lezioni, accessibili tramite la piattaforma e-learning
dell’Ateneo, che copriranno le principali tematiche del programma del corso. Per ogni video lezione verranno
messe a disposizione le relative diapositive in formato PDF.
Inoltre, nel corso dell’anno saranno organizzati dei webinar di approfondimento sulle aree tematiche di
maggior rilevanza per il programma e dei seminari di riepilogo del programma di esame.
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Sono previsti dei questionari di autovalutazione con domande a scelta multipla relative ai contenuti di
ciascuna video lezione. I questionari sono scaricabili dalla bacheca del corso.
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO La modalità di valutazione finale dell’apprendimento sarà effettuata attraverso un esame orale sulle
principali tematiche trattate durante il corso.
Durante la prova orale verranno valutate 3 tematiche per ciascuna parte del corso (Psicologia Sociale e
Psicologia Forense), di cui, una proposta dallo studente e altre due scelte dal Docente.
Per ogni domanda verrà valutato il livello di preparazione, di sintesi, di chiarezza espositiva e di collegamento
fra gli argomenti, con possibilità di porre eventualmente altre domande più specifiche e focalizzate sugli
argomenti richiesti.
La valutazione sarà espressa in trentesimi e ad ogni domanda verrà attribuita una valutazione da 0 a 5 (0=
nessuna risposta e/o risposta completamente errata; 5= risposta pienamente corretta, precisa, completa e
con appropriatezza di linguaggio).
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Il corso fornisce le conoscenze di base della Psicologia Sociale necessarie a sviluppare una consapevolezza
dei fenomeni sociali e relazionali nell’ambito di diversi ruoli in organizzazioni private e amministrazioni
pubbliche. Inoltre, le conoscenze acquisite durante la parte del corso di Psicologia Forense potranno trovare
le loro applicazioni nelle attività pubbliche e private riguardanti la prevenzione e l’intervento nel contesto
amministrativo, giudiziario ed investigativo penale e civile.
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INSEGNAMENTO: Revisione aziendale (SECS-P/07 – CFU: 6)
DOCENTE: Carmela Gulluscio ([email protected])
TUTOR: Stefania Mele ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE 1. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): comprendere le diverse
tipologie di revisione e i soggetti coinvolti in tale processo; descrivere le fasi del processo di revisione contabile; descrivere l’evoluzione nel tempo delle norme relative alla revisione dei conti; illustrare i principi di revisione e i principi contabili. 2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding): predisporre
dei campionamenti e dei test; stabilire l’estensione dei test; documentare il programma di revisione interna ed esterna; individuare le aree di maggiore criticità di un sistema informativo aziendale. 3. Autonomia di giudizio (making judgements): effettuare una valutazione preliminare sul rischio di
revisione; effettuare una valutazione intermedia del sistema di controllo interno e dell’adattamento del programma di revisione alla singola entità aziendale oggetto di analisi; formulare un giudizio sui test effettuati su singole aree oggetto di analisi; formulare un giudizio sul bilancio oggetto di revisione. 4. Abilità comunicative (communication skills): spiegare con linguaggio tecnico appropriato finalità e
oggetto della revisione esterna; indicare i soggetti coinvolti nel processo di revisione interna e di revisione indipendente esterna spiegando le differenze nelle rispettive posizioni; delineare le principali tipologie di rischi cui si può incorrere nel processo di revisione; indicare le tipologie di esiti che possono scaturire dal processo di revisione. 5. Capacità di apprendere (learning skills): analizzare e contestualizzare i dati di un’azienda al fine
implementare adeguate tipologie di controllo; formulare giudizi sui risultati dei test di verifica.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI L’insegnamento è suddiviso in quattro parti: 1) nozioni introduttive e generali; 2) l’evoluzione
dell’informazione aziendale e dei controlli societari, la disciplina giuridica della revisione, il revisore unico;
3) la revisione esterna; 4) la revisione interna (internal auditing).
Obiettivo della prima parte – “nozioni introduttive e generali” – è offrire allo Studente una conoscenza di
base sui momenti evolutivi che hanno interessato sia l’informazione aziendale sia i connessi controlli,
richiamando una serie di concetti legati alle rilevazioni contabili e al bilancio che sono propedeutici a una
corretta comprensione delle dinamiche dell'attività di revisione. Questa prima parte del corso è affrontata
esclusivamente nelle video lezioni e non sul libro di testo, trattandosi di richiami a concetti già in precedenza
affrontati in altri insegnamenti, ed è chiaramente identificabile nelle lezioni contraddistinte dalla dicitura
'concetti introduttivi e prerequisiti'.
Nella seconda parte – “l’evoluzione dell’informazione aziendale e dei controlli societari, la disciplina giuridica
della revisione, il revisore unico” – si intende delineare i tratti salienti delle norme che disciplinano l’attività
di revisione e la figura del revisore, spiegare le ragioni che rendono necessaria l’attività di revisione ed
evidenziare i vantaggi che tale attività produce.
La terza parte – “la revisione esterna” – intende fornire allo Studente conoscenze sulle disposizioni
normative in tema di revisione esterna, illustrare i principi di revisione dei bilanci e descrivere i controlli
relativi alle diverse poste di bilancio. Alcune lezioni relative a questa parte di programma riguardano i principi
di revisione ISA. Si raccomanda vivamente agli studenti la visione di queste lezioni.
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La quarta parte – “la revisione interna” – intende fornire allo Studente conoscenze sulle principali finalità
della revisione interna, illustrarne le più diffuse metodologie e i principali controlli relativi al sistema di
controllo interno dell’azienda.
3. TESTI DI STUDIO Livatino, Pecchiari, Pogliani – “Principi e metodologie di auditing” Editore EGEA, 2012.
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI
Slide corredate alle video lezioni;
Principi contabili - disponibili sul sito OIC (http://www.fondazioneoic.eu/?cat=14);
Principi di revisione ISA Italia (http://www.revisionelegale.mef.gov.it/opencms/opencms/Revisione-
legale/principiRevisione/elencoPrincipiInternazionali/);
Riferimenti legislativi resi disponibili sulla bacheca del corso.
Codice Civile (articoli da 2423 al 2435-bis)
Le video lezioni (corredate da slide) possono essere stampate e usate per prendere appunti a margine.
Lo studente deve studiare:
- sul libro di testo;
- sulle video lezioni contraddistinte dalla dicitura “video lezione obbligatoria”;
Lo studio delle video lezioni la cui visione non è contrassegnata come obbligatoria è comunque vivamente
consigliato a tutti gli studenti.
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Al fine delle verifica delle conoscenze acquisite, gli studenti possono avvalersi:
1) dei test di autovalutazione disponibili sulla bacheca dell’insegnamento;
2) dei webinar di riepilogo pre-esame;
3) dei webinar di riepilogo post-esame, previsti per gli studenti che non abbiano superato la prova
d’esame.
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO È previsto un esame scritto che include da 3 o 6 domande a risposta aperta alle quali rispondere nell'arco
di un'ora.
Prova orale a discrezione della docente.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le conoscenze acquisite nell'insegnamento possono trovare applicazione nella gestione pratica di varie
problematiche connesse alle attività di controllo e di revisione dei bilanci.
I principali sbocchi professionali riguardano il settore della revisione aziendale e della consulenza aziendale.
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INSEGNAMENTO: Sociologia dell’innovazione (SPS/07– CFU: 6)
DOCENTE: Barbara Sena ([email protected])
TUTOR: Annunziata Alfano ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE 1. Conoscenza e capacità di comprensione
Il corso affronta le principali tematiche del rapporto tra innovazione e società fornendo una presentazione
di base delle principali teorie, problemi e strumenti per la comprensione, dalla prospettiva sociologica, dei
fenomeni e dei processi di innovazione sociale ed economica.
2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Lo studente sarà in grado di sviluppare la riflessione sulle innovazioni, sui processi sociali e istituzionali che
le determinano, al fine di promuovere la capacità di analizzare come diversi fattori tra cui le relazioni tra gli
attori, le condizioni istituzionali e normative, i sistemi capitalistici e i modelli di impresa, possono
condizionare lo sviluppo di innovazione in ambito socio-economico.
3. Autonomia di giudizio
Al termine del corso lo studente avrà la capacità di valutare in modo più interdisciplinare e critico i differenti
modelli e significati di innovazione da una prospettiva sociologica.
4. Abilità comunicative: Gli studenti acquisiranno il linguaggio tecnico tipico della disciplina per comunicare in modo chiaro e senza
ambiguità con interlocutori specialisti e non specialisti.
5. Capacità di apprendere:
Il corso fornisce le capacità e le conoscenze adeguate ad approfondire in modo autonomo le principali
tematiche della disciplina soprattutto nei contesti lavorativi in cui gli studenti si troveranno ad operare.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI Obiettivo del corso è quello di fornire allo studente una visione non strettamente economica né tecnica
dell’innovazione, bensì focalizzata sui fattori sociali, istituzionali e culturali che determinano i processi di
innovazione o ne impediscono la realizzazione, in settori e attività produttive e organizzative differenti.
Nella prima parte saranno presentate le principali teorie sociologiche che hanno affrontato il tema
dell’innovazione, partendo da autori classici come Smith, Marx, Durkheim, Weber e Schumpeter fino ad
arrivare alle teorie più contemporanee sui modelli di innovazione.
Nella seconda parte si tratteranno le tematiche più specifiche dell’innovation come l’invenzione, la creatività,
i sistemi di innovazione nazionali, regionali e locali, i distretti dell’high-tech.
L’ultima parte sarà dedicata ad approfondire le sfide del futuro dell’innovazione, applicata a temi emergenti
come le start up, lo sviluppo tecnologico, le reti di imprese.
3. TESTI DI STUDIO Si ricorda che la preparazione all’esame comporta, oltre alla visione delle videolezioni, anche
l’approfondimento attraverso lo studio di testi universitari.
Testi d’esame consigliati per la preparazione dell’esame:
1) Ramella F. (2013), Sociologia dell’innovazione economica, Bologna, il Mulino. Costo: 24 euro.
Un testo a scelta tra i seguenti due:
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1) Abirascid E. (a cura di) (2015), L’innovazione che non ti aspetti. Contesti e visioni per l’impresa,
Milano, FrancoAngeli. Costo 28 euro.
2) Mazzucato M. (2014), Lo stato innovatore, Bari, Laterza. Costo 18 euro.
Ulteriori letture di approfondimento saranno consigliate alla fine di ciascuna videolezione e nell’ambito delle
e-tivities organizzate durante l’a.a.
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI La metodologia didattica prevede i seguenti strumenti:
- videolezioni in modalità e-learning, supportate da slides, progettate per offrire una sintesi, ma
soprattutto la sequenza logica dei temi e delle argomentazioni trattati.
- Studio dei testi consigliati a integrazione delle videolezioni.
- E-tivities (webinar, wiki, forum, etc.) di approfondimento e di esercitazione sul programma di esame
e di approfondimento su specifici temi e/o ricerche empiriche di attualità, aventi lo scopo di
ricostruire l’intero percorso di ricerca e di illustrare come, a partire dal problema iniziale, si perviene
a specifici risultati di ricerca e alla loro interpretazione.
Le e-tivities proposte offrono un’occasione per interagire direttamente con il docente, il tutor e i colleghi per
discutere e approfondire temi, problemi e punti di vista sulle questioni oggetto dell’insegnamento.
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Nella bacheca del corso lo studente potrà verificare le conoscenze acquisite attraverso dei quiz di
autovalutazione relativi ai contenuti delle videolezioni e dei testi d’esame.
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO La valutazione dell’apprendimento viene effettuata attraverso un esame orale che si compone di tre
domande principali tratte dal programma del corso.
Nell’ambito di ciascuna domanda il docente cercherà di capire il livello di preparazione, approfondimento e
chiarezza espositiva, ponendo eventualmente altre domande più specifiche e focalizzate sugli argomenti
richiesti. A ciascuna delle tre domande principali viene attribuita una valutazione da 0 (nessuna risposta e/o
risposta completamente errata) a 10 (risposta pienamente corretta, precisa, completa e con appropriatezza
di linguaggio).
La valutazione tiene conto non soltanto del livello di conoscenza degli argomenti trattati, ma anche
della competenza argomentativa.
Nella valutazione finale saranno inoltre valorizzati eventuali bonus acquisiti dallo studente attraverso la
didattica interattiva.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Il corso fornisce le conoscenze sociologiche necessarie per sviluppare competenze gestionali, manageriali
e imprenditoriali nell’ambito di organizzazioni private e amministrazioni pubbliche. I contenuti del corso
potranno essere applicati nei ruoli in cui è necessario conoscere il funzionamento dei mercati, i diversi
modelli di impresa e le tipologie di innovazione nei diversi ambiti della produzione economica.
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INSEGNAMENTO: Sociologia della sicurezza sociale (SPS/11 – CFU: 6)
DOCENTE: Manuel Anselmi ([email protected])
TUTOR: Annunziata Alfano ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE Il corso intende fornire le nozioni principali relative alla teoria della sicurezza sociale dal punto di vista
sociologico. Fornisce infatti la possibilità di approfondire le principali teorie sul tema e di inquadrare il
dibattito contemporaneo sulla sicurezza sociale dal punto di vista di differenti approcci.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI ll corso affronterà le principali questioni relative alle teorie della sociologia della sicurezza:
-Che cosa è la sicurezza sociale?;
- Che cosa è il rischio sociale?
- Teorie sociologiche della sicurezza sociale;
- Politiche della sicurezza in contesti di non emergenza;
- Politiche della sicurezza in contesti di emergenza.
3. TESTI DI STUDIO Maria Grazia Galatino, La società della sicurezza. La costruzione sociale della sicurezza in situazioni di
emergenza, edizioni Franco Angeli.
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI 14 ore di videolezioni compresive di:
- Videolezioni di portata generale (il docente presenta i contenuti in una modalità assimilabile alla
didattica frontale in aula, supportato da slide);
- Videolezioni su casi di studio (come sopra, la lezione approfondisce un caso
nazionale/sovranazionale);
12 ore di didattica interattiva comprensive di:
- Ciclo di webinar su un’area tematica (richiede allo studente una partecipazione attiva durante
l’intero ciclo, assegna un bonus ai fini della valutazione in sede di esame);
- Riepilogo del programma di esame (momento di verifica nel quale vengono ripercorsi per grandi
linee i principali contenuti e affrontati eventuali dubbi sul programma);
- Forum di discussione tra studenti (gruppo di studio asincrono di discussione, incentrato su singoli
argomenti e aperto alla partecipazione spontanea degli studenti).
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Ai fini dell’autovalutazione della preparazione, sono previste dei quiz.
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Si tratta di test disponibili online, con domande vero/falso che permettono allo studente di prendere
coscienza del proprio livello di preparazione.
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO Per mezzo di un colloquio orale.
Lo studente dovrà dare prova di aver acquisito le conoscenze teoriche fondamentali e l’apparato concettuale
di base della disciplina, oltre a una conoscenza dei casi di studio presi in esame durante il corso.
Nella valutazione finale saranno considerati eventuali bonus acquisiti dallo studente attraverso la didattica
interattiva.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le conoscenze acquisite permettono allo studente di comprendere il funzionamento di molti apparati e molte
organizzazioni pubbliche, pertanto si tratta di un sapere molto utile sia per muoversi all’interno delle
istituzioni sia per avere delle relazioni professionali da esterno con esse.
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INSEGNAMENTO: Sociologia generale (SPS/07– CFU: 6)
DOCENTE: Barbara Sena ([email protected])
TUTOR: Annunziata Alfano ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE 1. Conoscenza e capacità di comprensione:
L’insegnamento mira a sviluppare le capacità di analisi delle società contemporanee, sulla base di teorie e
concetti provenienti sia dagli autori classici della sociologia sia dai contributi più recenti alla disciplina.
Attraverso un approccio che fa interagire teoria e ricerca empirica, si intende fornire un bagaglio di concetti
di base e di strumenti di analisi per comprendere i fenomeni sociali e per interpretarne i mutamenti.
2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate: Lo studente sarà in grado di conoscere i concetti di base della sociologia e di comprenderne gli aspetti più
rilevanti dal punto di vista teorico e pratico.
3. Autonomia di giudizio: Al termine del corso lo studente avrà la capacità di valutare in modo critico i problemi della società e il
mutamento delle principali organizzazioni, acquisendo una sensibilità sociologica allo studio e alla
comprensione della società.
4. Abilità comunicative: Gli studenti acquisiranno il vocabolario di base della disciplina per comunicare in modo chiaro e senza
ambiguità con interlocutori specialisti e non specialisti.
5. Capacità di apprendere:
Il corso fornisce le capacità e le conoscenze di base della sociologia generale necessarie per poter
approfondire in modo autonomo le tematiche più specifiche della disciplina soprattutto nei contesti lavorativi
in cui gli studenti si troveranno ad operare.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI Le lezioni saranno divise in tre parti: nella prima si presenteranno i contributi teorici degli autori classici della
sociologia, in particolare, di Marx, Weber, Durkheim e Parsons, ponendo in evidenza soprattutto gli elementi
di attualità del loro pensiero, alla luce delle problematiche della società contemporanea; nella seconda parte
verranno presentati alcuni autori della sociologia contemporanea che hanno avuto maggiore rilevanza nello
sviluppo della disciplina, tra cui Garfinkel e Goffman. Nella terza parte si affronteranno i concetti di base del
linguaggio sociologico, presentandone le definizioni, nonché gli aspetti teorici e applicativi. Nel corso delle
lezioni si farà cenno anche a temi più specifici e d’attualità della sociologia, come la globalizzazione, la
salute, la disuguaglianza, l’immigrazione.
3. TESTI DI STUDIO Si ricorda che la preparazione all’esame comporta, oltre alla visione delle videolezioni, anche
l’approfondimento attraverso lo studio di testi universitari.
Testi d’esame consigliati per la preparazione dell’esame:
1. Millefiorini A. (a cura di) (2017), Lineamenti di sociologia generale, Santarcangelo di Romagna,
Maggioli Editore.
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Ulteriori letture di approfondimento saranno consigliate alla fine di ciascuna videolezione e nell’ambito delle
e-tivities organizzate durante l’a.a.
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI La metodologia didattica prevede i seguenti strumenti:
- videolezioni in modalità e-learning, supportate da slides, progettate per offrire una sintesi, ma
soprattutto la sequenza logica dei temi e delle argomentazioni trattati.
- Studio dei testi consigliati a integrazione delle videolezioni.
- E-tivities (webinar, wiki, forum, etc.) di approfondimento e di esercitazione sul programma di esame
e di approfondimento su specifici temi e/o ricerche empiriche di attualità, aventi lo scopo di
ricostruire l’intero percorso di ricerca e di illustrare come, a partire dal problema iniziale, si perviene
a specifici risultati di ricerca e alla loro interpretazione.
Le e-tivities proposte offrono un’occasione per interagire direttamente con il docente, il tutor e i colleghi per
discutere e approfondire temi, problemi e punti di vista sulle questioni oggetto dell’insegnamento.
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Nella bacheca del corso lo studente potrà verificare le conoscenze acquisite attraverso dei quiz di
autovalutazione relativi ai contenuti di ciascuna videolezione.
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO La valutazione dell’apprendimento viene effettuata attraverso un esame orale che si compone di tre
domande principali tratte dal programma del corso.
Nell’ambito di ciascuna domanda il docente cercherà di capire il livello di preparazione, approfondimento e
chiarezza espositiva, ponendo eventualmente altre domande più specifiche e focalizzate sugli argomenti
richiesti. A ciascuna delle tre domande principali viene attribuita una valutazione da 0 (nessuna risposta e/o
risposta completamente errata) a 10 (risposta pienamente corretta, precisa, completa e con appropriatezza
di linguaggio).
La valutazione tiene conto non soltanto del livello di conoscenza degli argomenti trattati, ma anche
della competenza argomentativa.
Nella valutazione finale saranno inoltre valorizzati eventuali bonus acquisiti dallo studente attraverso la
didattica interattiva.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Il corso fornisce le conoscenze sociologiche necessarie per sviluppare competenze di analisi e
interpretazione dei problemi sociali e relazionali nell’ambito di diversi ruoli in organizzazioni private e
amministrazioni pubbliche. I contenuti del corso potranno essere applicati nelle attività professionali in cui
è necessario conoscere il funzionamento della società, le problematiche sociali più diffuse e le relazioni tra
attori/utenti/cittadini e organizzazioni.
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INSEGNAMENTO: Tecniche di normazione e legimatica (IUS/09 – CFU: 6)
DOCENTE: Renato Ibrido ([email protected])
TUTOR: Maria Caterina Amorosi ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE Il corso si articola su due livelli di approfondimento.
Il primo livello – richiesto per il positivo superamento dell’esame – intende offrire una panoramica dei metodi
e delle strategie utilizzate nell’ambito dei processi di progettazione-produzione normativa, nonché dei
concetti chiave della legimatica.
Il secondo livello si rivolge agli studenti che – anche nell’ottica di specifici interessi professionali nel campo
degli affari legislativi ed istituzionali – desiderano potenziare la loro preparazione, raggiungendo un livello
più avanzato di conoscenza degli strumenti di drafting (formale e sostanziale) e delle tecniche di valutazione
legislativa.
Conoscenza e capacità di comprensione: inquadramento, con metodo interdisciplinare, dei principali istituti
e tecniche di normazione, alla luce delle loro implicazioni di ordine costituzionale. Conoscenza dei principi
di base della legimatica e comprensione del ruolo delle tecnologie informatiche nell’ambito dei processi di
produzione normativa.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate: capacità di comprendere e applicare le regole di
formulazione tecnica dei testi legislativi, anche attraverso il supporto delle tecnologie informatiche.
Autonomia di giudizio: capacità di comprendere criticamente: i) i riflessi istituzionali ed economici della
better and bad regulation nonché le potenzialità delle tecnologie informatiche nell’ambito dei processi
normativi; ii) gli “incentivi” ed i “disincentivi” posti dalle procedure parlamentari e di produzione normativa
rispetto al ricorso a determinate tecniche di normazione.
Abilità comunicative: saper utilizzare in maniera appropriata il “linguaggio delle leggi”; capacità di
comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni nella progettazione di atti normativi.
Capacità di apprendere: capacità di apprendere i principi che guidano la redazione dei testi legislativi;
sapersi orientare nei contesti informatici di progettazione normativa.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI Il corso è composto da cinque moduli tematici, i quali presuppongono peraltro una buona conoscenza delle
fonti del diritto (tema già oggetto di studio nell’ambito di altri insegnamenti di area pubblicistica).
Piano del corso
Modulo 1
Introduzione allo studio delle tecniche di normazione e alla legimatica
1. Tecniche di normazione e legimatica: oggetto, metodo e evoluzione storica
2. Tecniche di normazione e sistema delle fonti. Progettazione di clausole di abrogazione e novelle
3. Le norme sulla normazione
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4. Redazione di atti normativi e interpretazione giuridica. Progettazione di leggi di interpretazione
autentica
5. Modelli di regolazione e costi della “cattiva” legislazione
Modulo 2
Drafting e valutazione legislativa: strumenti ed istituti
6. La (buona) scrittura degli enunciati normativi sul piano tecnico-formale
7. Semplificazione e riordino della normativa. In particolare: delegificazione, testi unici misti, codici di
settore e taglia-leggi
8. Istruttoria legislativa, comparazione con altre opzioni regolatorie e processo di concertazione degli
interessi. Le relazioni a corredo degli atti normativi
9. La valutazione legislativa ex post e le consultazioni pubbliche
10. Ciclo di quantificazione degli oneri e progettazione di clausole di copertura finanziaria
Modulo 3
La qualità della legislazione: esperienze
11. Qualità della legislazione e principi costituzionali
12. Tecniche di normazione nell’Unione europea e modelli di recepimento delle direttive
13. Tecniche di adeguamento dell’ordinamento italiano agli obblighi UE
14. La qualità della legislazione nei Regolamenti parlamentari e nelle circolari dei Presidenti delle
Camere. Il Comitato per la legislazione
15. La qualità della legislazione nel diritto regionale
Modulo 4
Tecniche di normazione e iter legis
16. Iniziativa legislativa e fase pre-parlamentare della progettazione legislativa
17. Tecniche di normazione in Commissione
18. Tecniche di normazione in Assemblea
19. Promulgazione e pubblicazione della legge
20. Efficacia ed entrata in vigore della legge. Progettazione di clausole transitorie
21. Progettazione di deleghe legislative e atti del Governo aventi forza di legge
Modulo 5
Legimatica
22. Strumenti informatici di normazione
23. L’informatizzazione del drafting legislativo
24. Digitalizzazione dei testi normativi, banche dati giuridiche e divulgazione legislativa
3. TESTI DI STUDIO Il superamento dell’esame richiede lo studio delle slide fornite dal docente nonché del seguente manuale:
- Enrico Albanesi, Teoria e tecnica legislativa nel sistema costituzionale, Napoli, Editoriale scientifica,
2013 o più recente edizione.
In una apposita guida alla preparazione dell’esame verranno indicate, per ogni tema trattato a lezione, le
corrispondenti pagine del manuale (considerate obbligatorie ai fini della preparazione dell’esame), nonché
eventuali letture facoltative.
Per gli studenti che non hanno affrontato lo studio delle fonti del diritto nell’ambito di precedenti
insegnamenti si suggerisce di integrare la preparazione con la lettura del capitolo sulle fonti di un manuale
di diritto pubblico o di diritto costituzionale.
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4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI Alle video-lezioni verrà affiancato un ciclo di web seminars dedicati alle class presentations degli studenti
su “La qualità della legislazione: case studies”. I web seminars costituiranno altresì l’occasione per fornire
chiarimenti sui metodi di preparazione dell’esame nonché per approfondire singole tematiche proposte dagli
studenti nel forum o via e-mail.
Specifiche difficoltà segnalate dagli studenti potranno inoltre essere affrontate nell’ambito di colloqui in
videoconferenza concordati con il docente.
L’interazione didattica dello studente con il docente è promossa lungo tutto il percorso didattico, anche
attraverso l’organizzazione di momenti di confronto con esperti e attori istituzionali.
Ulteriori occasioni collettive e collaborative di apprendimento potranno essere organizzate sulla base delle
proposte degli studenti, le quali sono fortemente incoraggiate.
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Nella bacheca online dell’insegnamento sarà messo a disposizione un test di verifica a risposta aperta.
Il docente è a disposizione degli studenti per l’organizzazione di prove di autovalutazione individualizzate,
concordando lo svolgimento di colloqui in presenza e in videoconferenza.
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO L'esame di profitto consiste in una prova orale articolata in 3 domande vertenti sulle diverse parti del
programma.
Gli studenti possono richiedere di sostituire alcune parti del manuale con la presentazione di un paper
(individuale o di gruppo) su un tema concordato con il docente.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Il corso combina due diversi livelli di approfondimento (cfr. par. 1: conoscenze e competenze da conseguire).
Il primo livello offre alcuni strumenti di base utili per qualsiasi esperienza professionale in ambito giuridico,
inclusa l’attività forense. A questo primo stadio, il corso intende altresì contribuire a promuovere la cultura
della better regulation, educando a gestire i processi di produzione normativa secondo le best practices
riconosciute a livello nazionale e internazionale.
Il secondo livello – di carattere più avanzato – si propone di formare tecnici della legislazione in grado di
operare come esperti all’interno degli uffici giuridico-legislativi di enti privati (gruppi parlamentari,
organizzazione di interessi, società di lobbying, etc.) e degli apparati di supporto delle istituzioni pubbliche
(Governo, amministrazioni delle Camere, Regioni, etc.).
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INSEGNAMENTO: Trattamento e protezione dei dati personali (IUS/20 – CFU: 6)
DOCENTE: Wanda D’Avanzo ([email protected])
TUTOR: Giulia Rugolo ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE Il corso si propone di far acquisire agli studenti una preparazione di base relativa:
- alla nascita e alla evoluzione nel tempo del diritto alla riservatezza;
- alla normativa e giurisprudenza europea sul trattamento e la protezione dei dati personali;
- alla normativa e alla giurisprudenza nazionali sul trattamento e la protezione dei dati personali.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI Il corso si articola in tre parti:
- Prima parte: inquadramento generale della tematica; analisi comparata dei sistemi giuridici che
disciplinano il tema della privacy; approfondimento della normativa europea;
- Seconda parte: Analisi del codice in materia di protezione dei dati personali, d.lgs. 30 giugno 2003,
n. 196, alla luce delle più recenti modifiche intervenute;
- Terza parte: Approfondimenti sulla giurisprudenza in materia di privacy e sul nuovo GDPR.
3. TESTI DI STUDIO Per lo studio della materia si consiglia la lettura:
1) degli articoli presenti sul sito http://consulenzalegale.altervista.org/category/numero-4-ott-
dic.2018;
2) F. Di Resta, La nuova ‘Privacy europea’. I principali adempimenti del regolamento UE 2016/679 e
profili risarcitori, Giappichelli, 2018.
Per lo studio della materia gli studenti devono dotarsi di un Codice in materia di protezione dei dati personali
aggiornato al 2019. Il codice è disponibile sulla bacheca dell’insegnamento.
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI Il corso di Trattamento e protezione dei dati personali è erogato tramite:
- Videolezioni di durata compresa tra i 15 e i 40 minuti;
- Materiali didattici disponibili sulla piattaforma e-learning dell’Ateneo;
- Comunicazioni via posta elettronica, forum didattico e webinar, a disposizione degli studenti per
tutti i chiarimenti e le informazioni sugli argomenti del corso.
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE La verifica dell’apprendimento prevede la consegna periodica di elaborato su argomenti indicati dal docente
e quiz a risposta multipla resi accessibili sulla piattaforma e-learning di Ateneo.
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO La verifica dell’apprendimento alla fine del corso si svolge in forma orale. Il raggiungimento dei risultati attesi
viene valutato in trentesimi. La valutazione mira a verificare il livello delle conoscenze acquisite, specie sulla
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normativa di riferimento, la chiarezza nella esposizione, l’acquisizione e l’appropriatezza del linguaggio
giuridico.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le competenze acquisite con lo studio della materia di Trattamento e protezione dei dati personali trovano
applicazione in tutti i principali ambiti operativi delle professioni legali. Danno accesso alla carriera di Data
Protection Officer nelle pubbliche amministrazioni e nelle aziende private che trattano dati personali e
sensibili.
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INSEGNAMENTO: Tutela internazionale dei diritti umani (IUS/13 – CFU: 6)
DOCENTE: Nicola Napoletano ([email protected])
TUTOR: Michele Sances ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE L’insegnamento intende illustrare i lineamenti generali della tutela internazionale dei diritti umani e, nello
specifico tratterà dell’evoluzione del sistema di protezione dei diritti umani, delle fonti del diritto
internazionale dei diritti umani (trattati, diritto internazionale generale, ius cogens e obblighi erga omnes),
dei diritti protetti, degli organi di controllo sul rispetto dei diritti umani sia a livello universale che regionale,
con particolare riferimento alla Convezione europea dei diritti umani, del rapporto e dell’applicazione del
diritto internazionale dei diritti umani e del diritto umanitario nei conflitti armati, dei crimini internazionali,
che da sempre sono stati oggetto delle discipline internazionalistiche e che oggi, più che nel passato,
continuano a caratterizzare la comunità internazionale in maniera significativa.
L’insegnamento di Tutela internazionale dei diritti umani, che si pone in linea di continuità con lo studio del
Diritto internazionale, e si propone di fornire agli studenti la possibilità di acquisire una piena capacità di
analisi e di comprensione del sistema internazionale di protezione e di controllo sul rispetto dei diritti umani,
dell’incidenza di tale sistema normativo sui principi e sulle norme del diritto internazionale, e dei rapporti
con gli ordinamenti statali, nonché l’abilità ad impostare, in forma scritta e orale, le linee di ragionamento e
di argomentazione adeguate per un corretto esame di questioni connesse con la tutela internazionale dei
diritti umani.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI 1. Genesi ed evoluzione della tutela dei diritti umani nel diritto internazionale.
2. Dialogo interculturale e universalità dei diritti umani. La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
3. Il sistema internazionale di protezione e garanzia dei diritti umani. I Patti delle Nazioni Unite sui diritti
dell’uomo e i sistemi regionali di protezione dei diritti umani.
4. Il Consiglio d’Europa e la Convenzione europea dei diritti umani. Le procedure di ricorso dinanzi alla Corte
europea dei diritti umani. Le condizioni di ricevibilità dei ricorsi individuali. L’applicazione della
Convenzione europea nell’ordinamento interno. L’esecuzione delle sentenze della Corte europea dei
diritti umani.
A titolo propedeutico, si consiglia lo studio del Diritto internazionale.
3. TESTI DI STUDIO P. PUSTORINO, Lezioni di tutela internazionale dei diritti umani, Cacucci, Bari (ultima edizione)
Ulteriore materiale didattico e/o bibliografica di riferimento
Fonti digitali normative e/o giurisprudenziali menzionate, commentate e/o utilizzate durante le video-lezioni
dell’insegnamento di Tutela internazionale dei diritti umani sono disponibili agli studenti, e scaricabili
direttamente dalla pagina Moodle del corso.
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI Le video-lezioni dell’insegnamento di Tutela internazionale dei diritti umani sono somministrate in modalità
e-learning, e sono accompagnate ed integrate da webinar su specifici argomenti inerenti lo studio della
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materia, che si terranno ad intervalli regolari nel corso dell’intero anno accademico. Il calendario dei webinar
di tutela internazionale dei diritti umani è disponibile nella pagina Moodle del corso.
La partecipazione a ciascun webinar è aperta non solo a tutti gli studenti che desiderano approfondire e/o
chiarire taluni aspetti del tutela internazionale dei diritti umani, ma anche a tutti coloro che non hanno
ancora iniziato lo studio della materia. Per questi ultimi, il webinar rappresenta un’occasione avvicinarsi alla
tutela internazionale dei diritti umani, per esporre e condividere con il docente esigenze e necessità
particolari, nonché per apprendere e confrontarsi con gli altri partecipanti e con il docente sulla corretta
metodologia di studio.
Attraverso i webinar, pertanto, il docente non solo si prefigge di esporre in maniera analitica l’argomento
oggetto del seminario, ma ha la possibilità di interagire direttamente con gli studenti, rispondendo in
maniera diretta ed immediata a domande e/o richieste di chiarimenti formulati da questi ultimi.
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Il percorso formativo delineato con riferimento all’insegnamento di Tutela internazionale dei diritti umani ha
come obiettivo principale quello di sviluppare e approfondire la conoscenza dei lineamenti generali della
tutela internazionale dei diritti umani e, nello specifico delle fonti del diritto internazionale dei diritti umani,
dei diritti protetti, del funzionamento e delle competenze degli organi di controllo sul rispetto dei diritti umani
sia a livello universale che regionale, con particolare riferimento alla Convezione europea dei diritti umani,
del rapporto e dell’applicazione del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto umanitario nei conflitti
armati, dei crimini internazionali, dei rapporti tra il diritto internazionale dei diritti umani e gli ordinamenti
statali.
A tal fine, il percorso formativo costituisce un ausilio didattico per lo studente che intenda sviluppare al
meglio tali conoscenze, approfondire la comprensione dei principali aspetti della tutela internazionale dei
diritti umani e verificare in via autonoma la propria preparazione ai fini dell’esame.
Con tale intento, è stata elaborato un elenco di quesiti a risposta aperta, che hanno ad oggetto i profili
istituzionali e normativi della tutela internazionale dei diritti umani, e che lo studente può utilizzare sia come
strumento di ausilio nello studio e per la comprensione della materia, sia come strumento di
autovalutazione.
L’elenco dei quesiti è disponibile e può essere scaricato direttamente dalla pagina Moodle del corso. Detto
elenco non costituisce un insieme completo ed esaustivo delle domande che il docente potrà formulare allo
studente in sede d’esame di profitto.
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO In sede dell’esame di profitto di Tutela internazionale dei diritti umani, la verifica dell’apprendimento delle
conoscenze e della capacità di comprensione si svolgerà in modalità orale ed avrà ad oggetto sia gli
argomenti indicati nel “Programma di studio”, sia quelli trattati nel corso delle video-lezioni, delle e-tivity e
dei webinar.
Inoltre, concorreranno alla valutazione finale:
a. la capacità di applicare la conoscenza e la comprensione acquisita attraverso le video-lezioni, lo studio
dei manuali consigliati, e dei materiali didattici forniti, sia della partecipazione, anche critica, dimostrata
nell’ambito delle discussioni e dibattiti relativi a problematiche attuali che caratterizzato le relazioni
internazionali degli Stati e la comunità internazionale nel suo complesso che si sono sviluppati nei
webinar e sul forum.
b. l’autonomia di giudizio e le abilità comunicative dimostrate, oltre che in sede di verifica finale, anche in
occasione della partecipazione ai webinar e ai forum, con riferimento ai quali è valutata anche a capacità
dello studente di esprimere il proprio parere in relazione alle tematiche e discusse in tali ambiti.
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7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE L’insegnamento di Tutela internazionale dei diritti umani contribuisce a formare un giurista fornendogli una
preparazione specialistica nell’ambito delle discipline giuridiche internazionali, utile e necessaria a coloro
che sono interessati sia all’esercizio delle professioni legali dinanzi ad istante internazionali ed europee,
quali i tribunali arbitrali, organi di controllo sul rispetto diritti umani, giurisdizioni internazionali ed europee,
sia all’impiego nella carriera diplomatica, nell’ambito della cooperazione internazionale, presso organi ed
istituzioni dell’Unione europea e di organizzazioni internazionali, nonché nelle imprese che operano a livello
nazionale, europeo ed internazionale.
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INSEGNAMENTO: Contabilità pubblica e privata (SECS-P/07 – 9 CFU)
DOCENTE: Carmela Gulluscio ([email protected])
TUTOR: Stefania Mele ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE
1. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding):
individuare diverse tipologie di azienda (private e pubbliche), identificare i tratti distintivi di queste tipologie
di azienda, distinguere la contabilità finanziaria dalla contabilità economico-patrimoniale, identificare i
documenti contabili (di previsione e di rendicontazione) delle aziende pubbliche; identificare i documenti
(di rendicontazione) delle aziende private.
2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding):
determinare le principali grandezze calcolate in contabilità finanziaria (es. residui attivi e passivi, risultato
di cassa, fondo di cassa, risultato di amministrazione), determinare i principali risultati di bilancio delle
aziende pubbliche (es. avanzi e disavanzi finanziari ed economici, patrimonio netto, ecc.), effettuare
rilevazioni in contabilità economica generale, chiudere i conti a fine anno, determinare il risultato
economico/reddito e il patrimonio a fine anno, riaprire i conti a inizio anno, identificare le principali
differenze tra i risultati contabili e di bilancio delle aziende pubbliche e private.
3. Autonomia di giudizio (making judgements): effettuare una valutazione sui risultati di bilancio delle
aziende private e delle amministrazioni pubbliche.
4. Abilità comunicative (communication skills): spiegare con linguaggio tecnico appropriato finalità e
oggetto della contabilità pubblica e della contabilità privata; descrivere strumenti contabili, documenti di
bilancio e risultati di gestione delle amministrazioni pubbliche e delle aziende private.
5. Capacità di apprendere (learning skills): analizzare e contestualizzare la situazione di un'azienda
pubblica e di un'azienda privata.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI
0. Presentazione del corso e modalità di svolgimento dell'esame
1. Oggetto di studio dell'economia aziendale
2. Definizioni di azienda e articolazione delle aziende
3. Alcuni concetti introduttivi: le amministrazioni pubbliche
4. Il processo di aziendalizzazione nella pubblica amministrazione
5. L'aziendalizzazione in sanità: un esempio
6a. Introduzione alla contabilità economico patrimoniale - Il sistema di contabilità economico-patrimoniale
nel settore pubblico
6b. Introduzione alla contabilità economico-patrimoniale: capitale e reddito
7. La contabilità economico-patrimoniale: i conti numerari
8. La contabilità economico-patrimoniale: i conti economici
9. Esercitazione sulla contabilità economico-patrimoniale (parti 1 e 2)
10. La contabilità economica generale: il regolamento differito degli scambi
11. La contabilità economica generale: l'IVA
12. Esercitazione sull'IVA
13. Anticipi, rettifiche di acquisti e vendite e cambiali
14. Le cambiali (parte 2)
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15. I finanziamenti
16. Il prestito obbligazionario
17. Competenza economica e scritture di assestamento: le scritture di integrazione (ratei, fatture da
emettere e ricevere, fondi rischi e spese, interessi)
18. Scritture di rettifica e ammortamenti (risconti, rimanenze di magazzino, spese capitalizzate, costruzioni
in corso, ammortamenti)
19. Le scritture di riapertura
23. Il bilancio in contabilità economico-patrimoniale: lo stato patrimoniale
24. Il bilancio in contabilità economico-patrimoniale: il conto economico
25. La riforma del bilancio in contabilità economico-patrimoniale
26. Introduzione alla contabilità finanziaria: i bilanci di previsione
27. Cenni alla contabilità finanziaria: residui attivi e passivi
28. Cenni alla contabilità finanziaria: risultato di amministrazione
29. Cenni alla contabilità finanziaria: economie e diseconomie di residui
30. Classificazione delle voci in contabilità finanziaria
31. Il rendiconto
32. Test di autoverifica apprendimento
3. TESTI DI STUDIO
Per la parte di programma relativa alla contabilità finanziaria, il testo di riferimento è il seguente:
S. ROTA, M. SICILIA, I. STECCOLINI, Bilancio e misurazione delle performance nelle amministrazioni pubbliche, Maggioli
Editore, Santarcangelo di Romagna, qualunque edizione (costo circa € 32,00).
Per la parte di programma relativa alla contabilità economico-patrimoniale (le cui videolezioni sono contraddistinte
dalla lettera C), il testo di riferimento è il seguente:
S. ARDUINI, Appunti di ragioneria generale, Cedam, Padova, qualsiasi edizione (costo circa € 22,00).
Per la parte di programma relativa agli aspetti generali dell'Economia aziendale (le cui video lezioni sono
contraddistinte dalle lettere EA), il testo di riferimento è il seguente:
G. ZANDA, Lineamenti di economia aziendale, Kappa, Roma (capitoli I, II, IV, V, VI, VIII, IX, X, XI, XII, oltre al
paragrafo 2 del capitolo VII), qualsiasi edizione (costo circa € 23,80)
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI
Gli studenti possono prepararsi all’esame in base a una delle seguenti modalità:
a) studiando i libri di testo (eventualmente corredati da testi di supporto)
b) studiando le video lezioni;
c) studiando sia i libri di testo (eventualmente corredati da testi di supporto) sia le video lezioni
N.B.: alcune video lezioni sono comunque obbligatorie per tutti gli studenti. La loro visione obbligatoria è
chiaramente segnalata nella pagina web del corso. Inoltre, il corso prevede anche alcune dispense
obbligatorie per tutti gli studenti.
Le sole slide del corso, essendo dei documenti sintetici volti a coadiuvare gli studenti nel processo di
preparazione all’esame, non sono sufficienti. Esse devono essere corredate dall’ascolto delle video lezioni.
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE
Nella bacheca dell'insegnamento sono presenti dei test di verifica delle conoscenze 6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO
Il corso di Contabilità pubblica e privata prevede il sostenimento di un esame finale, normalmente
strutturato in due parti:
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1) una prova scritta;
2) una successiva prova orale, alla quale possono accedere (a discrezione del docente) solo gli
Studenti che hanno ottenuto un punteggio sufficiente nella prova scritta.
1) Prova scritta:
prevede lo svolgimento di 5 domande, di norma così articolate:
a) una o due domande a risposta aperta
b) un esercizio di collocamento di voci contabili nei prospetti di bilancio (conto economico e stato
patrimoniale);
c) un esercizio in contabilità finanziaria (per esempio: calcolo di residui attivi e passivi, calcolo del
fondo di cassa finale e iniziale, calcolo del risultato di amministrazione, ecc.)
d) uno o due esercizi in contabilità economico-patrimoniale, che prevede/prevedono la rilevazione in
partita doppia (nel libro giornale e nel libro mastro) di operazioni di gestione.
Il tempo a disposizione per lo svolgimento della prova scritta è di norma un’ora e mezza, ma il docente può
comunicare variazioni della durata in base al numero di domande e alla loro complessità.
2) Prova orale:
La prova orale si struttura in due parti:
a) prima di tutto il docente mostrerà il compito corretto, sul quale potranno essere poste delle
domande;
b) a seguire verranno poste delle domande (sia a risposta aperta sia relative allo svolgimento di
esercizi).
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE
Le conoscenze, competenze e capacità acquisite con il corso di Contabilità pubblica e privata trovano
applicazione in tutti gli ambiti professionali legati alla contabilità, al bilancio e alla gestione aziendale delle
aziende pubbliche e private.
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INSEGNAMENTO: Diritto del patrimonio culturale e paesaggio (cattedra UNESCO) (IUS/21 – CFU: 9)
DOCENTE: Prof. Pier Luigi Petrillo ([email protected])
TUTOR: Azzurra Muccione ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE Lo studente, al termine del percorso di studio, dovrà comprendere le forme giuridiche introdotte
dall’ordinamento italiano e da alcuni tra i principali ordinamenti giuridici mondiali al fine di valorizzare e
tutelare il patrimonio culturale di ciascuna Nazione.
In particolare lo studente dovrà conoscere, al termine del percorso di studio:
1) il concetto giuridico di patrimonio culturale anche in chiave internazionale
2) il ruolo svolto dall’UNESCO per promuovere e salvaguardare il patrimonio culturale
3) le modalità di trasformazione di un bene in quanto tale in bene culturale e le sue pratiche
conseguenze
4) le forme di valorizzazione del patrimonio culturale al fine di consentire la più ampia fruizione
possibile
Ci si attende che lo studente, a conclusione del corso, possa:
1) elaborare concetti e scrivere elaborati sul tema del patrimonio culturale, anche fornendo spunti di
riflessione comparati;
2) riflettere sulle possibili innovazioni da introdurre nell’ordinamento giuridico italiano al fine di
rendere il contesto nazionale più efficiente con riferimento alla valorizzazione del bene culturale;
3) individuare i principali meccanismi giuridici di tutela del patrimonio culturale nazionale.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI Il diritto del patrimonio culturale nel contesto internazionale
1. La dimensione giuridica del patrimonio culturale
2. Patrimonio culturale e Cultural Heritage
3. Patrimoni materiali e patrimoni immateriali
4. Il “sistema” UNESCO
Patrimonio e beni
1. Beni culturali, beni paesaggisti, ecosistema
2. Il patrimonio culturale nella Costituzione italiana
3. La nozione giuridica di bene culturale
4. Individuazione dei beni culturali
5. Struttura, natura e caratteri dei beni culturali
6. Caratteri e condizione giuridica dei beni culturali in quanto beni patrimoniali
Poteri e interessi
1. Il sistema del patrimonio culturale: soggetti pubblici e soggetti privati
2. Lo Stato e le autonomie territoriali
3. I privati: ruoli e interventi
4. L'organizzazione statale: il ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo (Mibact)
Tutela, valorizzazione e fruizione
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1. La tutela tra protezione e conservazione
2. La circolazione dei beni culturali
3. Dalla tutela alla valorizzazione
4. La dicotomia pubblico/privato nella valorizzazione (e nella fruizione)
3. La fruizione e la gestione
4. Il coinvolgimento dei privati tra Art Bonus e sponsorizzazioni
Il paesaggio
1. Il paesaggio e la sua dimensione giuridica
2. Paesaggio, ambiente, governo del territorio: relazioni e differenze
3. Il contesto costituzionale di riferimento in tema di paesaggio: principi generali e riflessi sull’articolazione
dei ruoli e delle competenze
4. La disciplina del paesaggio tra Convenzione europea e Codice
5. I beni paesaggistici
6. Le funzioni di tutela e valorizzazione
7. Gli strumenti di azione
8. I controlli e le sanzioni amministrative e penali
Profili comparati del diritto del patrimonio culturale
1. Gran Bretagna
2. Spagna
3. Francia
4. Canada
5. USA
3. TESTI DI STUDIO CARLA BARBATI, MARCO CAMMELLI, LORENZO CASINI, GIUSEPPE PIPERATA, GIROLAMO SCIULLO, Diritto del
patrimonio culturale, Il Mulino 2017
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI La didattica è impartita mediante video lezioni con il supporto di webinar e chat periodiche con gli studenti.
Accanto alle video lezioni sono state registrate lezioni di approfondimento che toccano i temi considerati
dagli studenti più problematici.
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Lo studente potrà trovare nella bacheca del corso un percorso di autovalutazione basato su domande
ricorrenti e il collegamento ipertestuale alla lezione registrata in cui vi è affrontato il tema (e quindi la
risposta) della domanda.
Inoltre sartanno pubblicate alcune lezioni di sintesi su tematiche ricorrenti in cui sono evidenziati i classici
errori compiuti dallo studente in fase di preparazione, al fine di evitarne la ripetizione. Nel corso della
preparazione dell’esame, lo studente potrà in qualsiasi momento confrontarsi per email o durante il
ricevimento in presenza con il docente al fine di verificare lo stato dell’apprendimento.
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO La valutazione avviene, a conclusione delle lezioni, mediante un esame orale al fine di verificare l’effettivo
apprendimento di quanto insegnato e la capacità dello studente di sviluppare un ragionamento autonomo
sui concetti acquisiti.
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7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Il corso fornisce utili e indispensabili strumenti conoscitivi per chiunque sia chiamato a ricoprire incarichi
pubblici, anche elettivi, ovvero appartenga alla carriera del pubblico impiego o dell’avvocatura, ovvero voglia
rivestire incarichi in aziende e imprese, anche del settore privato, che professionalmente abbiamo rapporti
con paesi diversi dall’Italia.
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INSEGNAMENTO: Diritto delle Organizzazioni internazionali (IUS/13 – CFU: 9)
DOCENTE: Nicola Napoletano ([email protected])
TUTOR: Michele Sances ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE L’insegnamento intende illustrare i lineamenti generali del diritto delle organizzazioni internazionali e, in
particolare, il funzionamento delle Nazioni Unite e gli sviluppi più recenti della prassi dell’organizzazione, al
fine di fornire allo studente gli elementi necessari ed indispensabili per approfondire la conoscenza e
migliorare la comprensione critica di alcuni fenomeni, quali la gestione dei conflitti armati di carattere interno
ed internazionale, le azioni a tutela della pace e della sicurezza internazionale, la tutela dei diritti umani, che
da sempre sono stati oggetto delle discipline internazionalistiche e che oggi, più che nel passato, continuano
a caratterizzare la comunità internazionale in maniera significativa.
L’insegnamento di Diritto delle organizzazioni internazionali, che si pone in linea di continuità con lo studio
del Diritto internazionale, ha l’obiettivo di approfondire il fenomeno delle organizzazioni internazionali, dal
punto di vista della loro istituzione, organizzazione interna, competenze e funzioni, ruolo sulla scena
internazionale, rapporti con gli Stati parte e gli Stati terzi.
L’insegnamento di Diritto delle organizzazioni internazionali si propone, inoltre, di fornire agli studenti la
possibilità di acquisire una piena capacità di analisi e di comprensione dei profili istituzionali e normativi
delle Nazioni Unite, riconoscendone le specificità rispetto ad altre organizzazioni internazionali, nonché
l’abilità ad impostare, in forma scritta e orale, le linee di ragionamento e di argomentazione adeguate per
un corretto esame di questioni connesse con il diritto delle organizzazioni internazionali.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI 1. Le organizzazioni internazionali: nascita e sviluppo del fenomeno; l’istituzione; la personalità
giuridica; le competenze; le funzioni; gli organi interni.
2. La Carta delle Nazioni Unite: origini, natura pattizia dello Statuto, interpretazione e attuali
proposte di revisione.
3. Le Nazioni Unite: l’appartenenza all’organizzazione; gli organi; le funzioni (il mantenimento della
pace, la protezione dei diritti umani, la funzione giurisdizionale); gli atti.
A titolo propedeutico, si consiglia lo studio del Diritto internazionale.
3. TESTI DI STUDIO B. CONFORTI, C, FOCARELLI, Le Nazioni Unite, CEDAM, Padova (ultima edizione).
Ulteriore materiale didattico e/o bibliografica di riferimento
Fonti digitali normative e/o giurisprudenziali menzionate, commentate e/o utilizzate durante le video-lezioni
dell’insegnamento di Diritto internazionale sono disponibili agli studenti, e scaricabili direttamente dalla
pagina Moodle del corso.
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI Le video-lezioni dell’insegnamento sono somministrate in modalità e-learning, e sono accompagnate ed
integrate da webinar su specifici argomenti inerenti lo studio della materia, che si terranno ad intervalli
regolari nel corso dell’intero anno accademico. Il calendario dei webinar di Diritto delle organizzazioni
internazionali è disponibile nella pagina Moodle del corso.
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La partecipazione a ciascun webinar è aperta non solo a tutti gli studenti che desiderano approfondire e/o
chiarire taluni aspetti del diritto delle organizzazioni internazionali, ma anche a tutti coloro che non hanno
ancora iniziato lo studio della materia. Per questi ultimi, il webinar rappresenta un’occasione avvicinarsi al
diritto delle organizzazioni internazionali, per esporre e condividere con il docente esigenze e necessità
particolari, nonché per apprendere e confrontarsi con gli altri partecipanti e con il docente sulla corretta
metodologia di studio.
Attraverso i webinar, pertanto, il docente non solo si prefigge di esporre in maniera analitica l’argomento
oggetto del seminario, ma ha la possibilità di interagire direttamente con gli studenti, rispondendo in
maniera diretta ed immediata a domande e/o richieste di chiarimenti formulati da questi ultimi.
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Il percorso formativo delineato con riferimento all’insegnamento di Diritto delle organizzazioni internazionali
ha come obiettivo principale quello di sviluppare e approfondire la conoscenza dei lineamenti generali del
diritto delle organizzazioni internazionali e, in particolare, delle Nazioni Unite e della sua prassi più recente
in materia di gestione dei conflitti armati di carattere interno ed internazionale, di azioni a tutela della pace
e della sicurezza internazionale, di tutela dei diritti umani, nonché del fenomeno delle organizzazioni
internazionali dal punto di vista della loro istituzione, organizzazione interna, competenze e funzioni, ruolo
sulla scena internazionale, rapporti con gli Stati parte e gli Stati terzi.
A tal fine, il percorso formativo costituisce un ausilio didattico per lo studente che intenda sviluppare al
meglio tali conoscenze, approfondire la comprensione dei principali aspetti del diritto e del funzionamento
delle organizzazioni internazionali e verificare in via autonoma la propria preparazione ai fini dell’esame.
Con tale intento, è stata elaborato un elenco di quesiti a risposta aperta, che hanno ad oggetto i profili
istituzionali e normativi delle Nazioni Unite, e che lo studente può utilizzare sia come strumento di ausilio
nello studio e per la comprensione della materia, sia come strumento di autovalutazione.
L’elenco dei quesiti è disponibile e può essere scaricato direttamente dalla pagina Moodle del corso. Detto
elenco non costituisce un insieme completo ed esaustivo delle domande che il docente potrà formulare allo
studente in sede d’esame di profitto.
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO In sede di esame di profitto di Diritto delle organizzazioni internazionali, la verifica dell’apprendimento
delle conoscenze e della capacità di comprensione si svolgerà in modalità orale ed avrà ad oggetto sia gli
argomenti indicati nel “Programma di studio”, sia quelli trattati nel corso delle video-lezioni, delle e-tivity
e dei webinar.
In sede dell’esame di profitto di Diritto delle organizzazioni internazionali, la verifica dell’apprendimento
delle conoscenze e della capacità di comprensione si svolgerà in modalità orale ed avrà ad oggetto sia gli
argomenti indicati nel “Programma di studio”, sia quelli trattati nel corso delle video-lezioni e dei webinar,
sia quelli che sono oggetto dei forum.
Inoltre, concorreranno alla valutazione finale:
a. la capacità di applicare la conoscenza e la comprensione acquisita attraverso le video-lezioni,
lo studio dei manuali consigliati, e dei materiali didattici forniti, sia della partecipazione,
anche critica, dimostrata nell’ambito delle discussioni e dibattiti relativi a problematiche
attuali che caratterizzato le relazioni internazionali degli Stati e la comunità internazionale
nel suo complesso che si sono sviluppati nei webinar e sul forum.
b. l’autonomia di giudizio e le abilità comunicative dimostrate, oltre che in sede di verifica finale,
anche in occasione della partecipazione ai webinar e ai forum, con riferimento ai quali è
valutata anche a capacità dello studente di esprimere il proprio parere in relazione alle
tematiche e discusse in tali ambiti.
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7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE L’insegnamento di Diritto delle organizzazioni internazionali contribuisce a formare un giurista fornendogli
una preparazione specialistica nell’ambito delle discipline giuridiche internazionali, utile e necessaria a
coloro che sono interessati sia all’esercizio delle professioni legali dinanzi ad istante internazionali ed
europee, quali i tribunali arbitrali, organi di controllo sul rispetto diritti umani, ICSID, giurisdizioni
internazionali ed europee, sia all’impiego nella carriera diplomatica, nell’ambito della cooperazione
internazionale, presso organi ed istituzioni dell’Unione europea e di organizzazioni internazionali, nonché
nelle imprese che operano a livello nazionale, europeo ed internazionale. L’insegnamento di Diritto delle
organizzazioni internazionali contribuisce a formare un giurista fornendogli una preparazione specialistica
nell’ambito delle discipline giuridiche internazionali, utile e necessaria a coloro che sono interessati sia
all’esercizio delle professioni legali dinanzi ad istante internazionali ed europee, quali i tribunali arbitrali,
organi di controllo sul rispetto diritti umani, ICSID, giurisdizioni internazionali ed europee, sia all’impiego
nella carriera diplomatica, nell’ambito della cooperazione internazionale, presso organi ed istituzioni
dell’Unione europea e di organizzazioni internazionali, nonché nelle imprese che operano a livello nazionale,
europeo ed internazionale.
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INSEGNAMENTO: Diritto europeo dell’immigrazione (IUS/14 – CFU: 9)
DOCENTE: Mario Carta ([email protected])
TUTOR: Azzurra Muccione ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE Il corso si propone l’obiettivo di fornire agli studenti gli strumenti giuridici e le competenze necessarie per
interpretare, conoscere ed approfondire le sempre più ampie competenze che l’Unione europea ha
acquisito, nel corso del processo di integrazione, in relazione al diritto ed alle politiche in materia di
immigrazione e asilo. A tal fine lo studente dovrà applicare tali conoscenze e competenze con autonomia di
giudizio e spirito critico sia per analizzare e risolvere problemi e casi pratici sia per inquadrare ed interpretare
le caratteristiche di una materia, il diritto europeo dell’immigrazione appunto, quanto mai attuale ed in
continua evoluzione.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI Il corso si propone di esaminare le dinamiche alla base dell’evoluzione istituzionale del processo di
integrazione europea, in generale, e nel settore dell’immigrazione e dell’asilo in particolare. In una prima
parte del corso, dunque, saranno affrontati alcuni argomenti di carattere generale relativi all’ordinamento
giuridico dell’Unione europea, precisamente il funzionamento delle istituzioni europee, il sistema delle fonti
e il processo decisionale, nonché i rapporti tra il diritto dell’Unione europea e l’ordinamento giuridico italiano.
Nella seconda parte del corso saranno analizzati i temi relativi alla disciplina dell’immigrazione, in
particolare: il controllo delle frontiere esterne, la tutela dei diritti dei migranti sia nel sistema dell’Unione
europea che nel sistema della Convenzione europea dei diritti umani, le politiche europee e nazionali di
integrazione dei migranti, le problematiche connesse al diritto di asilo.
3. TESTI DI STUDIO - Lineamenti di diritto dell’Unione europea, Roberto Adam, Antonio Tizzano, Quarta edizione, Giappichelli,
2016, pp. V-181; pp. 403-439.
- Scritti sul diritto europeo dell’immigrazione, Giandonato Caggiano, Giappichelli, 2016, pp. 1-259.
- Unione europea e migranti, Itinerari giuridici, Mario Carta, Teseo editore, 2019. È richiesto lo studio di tre
saggi a scelta dello studente. Per l’acquisto del volume è possibile rivolgersi alla casa editrice al seguente
indirizzo: http://www.teseoeditore.it./
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI Le modalità dell’interazione didattica tra lo studente ed il docente/tutor sono ispirate alla finalità di
valorizzare il ruolo centrale e attivo dello studente, cercando a tal fine di creare un contesto di
approfondimento collaborativo. Tale percorso didattico si avvale di: videolezioni dalla durata di circa 30/40
minuti; webinar (della durata 1 ora e in modalità sincrona) di analisi e discussione di una sentenza o un caso
giudiziario; webinar (della durata 1 ora e in modalità sincrona) di riepilogo degli argomenti del corso; letture
del manuale e dei materiali di approfondimento con illustrazione dei temi con slides in pdf; test di
autovalutazione formativa con feedback didattico; forum di discussione generale sugli argomenti trattati nel
Corso e nei testi di studio; forum domanda/risposta di problem solving con feedback didattico.
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5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Per ogni argomento del corso lo studente può avvalersi dei test di autovalutazione formativa con feedback
didattico. Il livello di raggiungimento da parte dello studente dei risultati di apprendimento attesi viene
valutato in trentesimi e accertato con un esame di fine corso che mira a verificare il livello di conoscenza
acquisito e la capacità di comunicare in modo corretto e chiaro tali conoscenze.
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO L’esame di fine corso si svolge in forma orale dinanzi ad una commissione presieduta dal docente titolare
dell’insegnamento con valutazione della prova in trentesimi. Ai fini della valutazione, si tiene conto della
effettiva e attiva partecipazione alle attività didattiche interattive: test di auto-valutazione formativa; forum
domanda/risposta di problem solving; almeno un webinar di simulazione, discussione e soluzione di un caso
giudiziario con consegna di compito; almeno un webinar di riepilogo.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le conoscenze e le competenze che il corso di Diritto europeo dell’immigrazione è volto a fornire allo
studente mirano a formare l’odierna figura professionale del giurista europeo che opera in tutti gli ambiti di
applicazione della normativa in materia di immigrazione e asilo. Dunque, la realtà delle professioni legali di
avvocato, magistrato, degli enti pubblici o privati che si occupano delle problematiche relative ai migranti e
richiedenti asilo, della pubblica amministrazione a livello nazionale, regionale e comunale, delle
organizzazioni internazionali, delle istituzioni dell’Unione europea e delle ONG.
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INSEGNAMENTO: Diritto europeo delle comunicazioni elettroniche e della privacy (IUS/14 – CFU:
9)
DOCENTE: Mario Carta ([email protected])
TUTOR: Azzurra Muccione ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA CONSEGUIRE Il corso si propone l’obiettivo di fornire agli studenti gli strumenti giuridici e le competenze necessarie
per interpretare, conoscere ed approfondire il fenomeno quanto mai attuale e delicato della protezione
dei dati personali, quale diritto fondamentale della persona, nel contesto europeo intendendosi per tale
sia il diritto dell’Unione europea che il sistema della Convenzione europea dei diritti umani. A tal fine, lo
studente dovrà applicare tali conoscenze e competenze con autonomia di giudizio e spirito critico sia
per analizzare e risolvere problemi e casi pratici sia per inquadrare ed interpretare le attuali
caratteristiche del diritto europeo delle comunicazioni elettroniche e della privacy.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI Il corso si propone di esaminare le dinamiche alla base del processo di integrazione europea, in
generale, e nel settore delle comunicazioni elettroniche e della privacy, in particolare. In una prima
parte del corso, dunque, saranno affrontati alcuni argomenti di carattere generale relativi
all’ordinamento giuridico dell’Unione europea, precisamente il funzionamento delle istituzioni europee,
il sistema delle fonti e il processo decisionale, nonché i rapporti tra il diritto dell’Unione europea e
l’ordinamento giuridico italiano. La seconda parte del corso sarà dedicata, invece, all’esame della
disciplina della protezione dei dati personali assicurata sia dall’Unione europea che dalla Convenzione
europea dei diritti dell’uomo, con specifica attenzione al ruolo fondamentale nel settore svolto dalla
giurisprudenza di Lussemburgo e di Strasburgo. L’obiettivo della seconda parte del corso è, in
definitiva, esaminare le problematiche legate alla evoluzione ed alla attuazione della regolamentazione
in materia di protezione dei dati personali, dalla direttiva di armonizzazione 95/46 al nuovo
regolamento 2016/79, dinanzi alle sfide poste alla privacy dalle nuove tecnologie.
3. TESTI DI STUDIO - Lineamenti di diritto dell’Unione europea, Roberto Adam, Antonio Tizzano, Quarta edizione
Giappichelli, 2016, pp. XXXVI-181; 403- 439.
- Privacy e il diritto europeo alla protezione dei dati personali. Dalla direttiva 95/46 al nuovo
Regolamento europeo. Franco Pizzetti, seconda ristampa, Giappichelli, 2016, pp. XVI-312.
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI Le modalità dell’interazione didattica tra lo studente ed il docente/tutor sono ispirate alla finalità di
valorizzare il ruolo centrale e attivo dello studente, cercando a tal fine di creare un contesto di
approfondimento collaborativo. Tale percorso didattico si avvale di: videolezioni dalla durata di circa
50 minuti, webinar (della durata 1 ora e in modalità sincrona) di analisi e discussione di una sentenza o
un caso giudiziario; webinar (della durata 1 ora e in modalità sincrona) di riepilogo degli argomenti del
corso; letture del manuale e dei materiali di approfondimento con illustrazione dei temi con slides in
pdf; test di autovalutazione formativa con feedback didattico; forum di discussione generale sugli
argomenti trattati nel Corso e nei testi di studio; forum domanda/risposta di problem solving con
feedback didattico.
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5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Per ogni argomento del corso lo studente può avvalersi dei test di autovalutazione formativa con
feedback didattico.
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO Il livello di raggiungimento da parte dello studente dei risultati di apprendimento attesi viene valutato in
trentesimi e accertato con un esame di fine corso che mira a verificare il livello di conoscenza acquisito
e la capacità di comunicare in modo corretto e chiaro tali conoscenze. Ai fini della valutazione si tiene
conto della effettiva e attiva partecipazione alle attività didattiche interattive: test di auto-valutazione
formativa; forum domanda/risposta di problem solving; almeno un webinar di simulazione, discussione
e soluzione di un caso giudiziario con consegna di compito; almeno un webinar di riepilogo.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le conoscenze e le competenze che il corso di Diritto europeo delle comunicazioni elettroniche e della
privacy è volto a fornire allo studente mirano a formare la odierna figura professionale del giurista
europeo capace di confrontarsi, in tutti gli ambiti di applicazione della normativa europea in materia di
privacy, con le delicate problematiche che la protezione dei dati personali solleva. Dunque, la realtà
delle professioni legali di magistrato, avvocato, notaio, consulente di impresa o di altro ente pubblico o
privato, della pubblica amministrazione, a livello nazionale, regionale o locale, delle organizzazioni
internazionali, delle istituzioni dell’Unione europea, delle agenzie e delle istituzioni che operano nel
settore della sicurezza
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INSEGNAMENTO: Diritto Penale e compliance normativa (IUS/17 – CFU: 9)
DOCENTE: Vincenzo Mongillo ([email protected])
TUTOR: Paola Schiavone ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE Il corso mira a far comprendere la trasformazione del diritto penale riguardante le attività economiche
determinata dall’introduzione della responsabilità “da reato” degli enti collettivi (d.lgs. n. 231/2001) e
dal legame così instauratosi con la compliance normativa, intesa come conformità a leggi, regolamenti,
codici di condotta o altri standard normativi ottenibile attraverso un processo gestionale avente finalità
preventive. Per effetto di questa fondamentale innovazione legislativa, infatti, le società commerciali
sono chiamate ad adottare, implementare e attuare efficacemente modelli di organizzazione volti a
prevenire la commissione di reati nel corso della loro attività. Una medesima strategia è stata adottata,
successivamente, nel settore pubblico con la legge n. 190/2012, che ha richiesto l’adozione di piani di
prevenzione della corruzione e della trasparenza nelle amministrazioni pubbliche.
Anche al di là del diritto penale in senso stretto, la compliance normativa è divenuta elemento cardine
dell’attività di impresa e oggetto di una specifica funzione aziendale in vari settori regolati (finanziario,
bancario, assicurativo).
Nel ramo della compliance penale o normativa sono sorte numerose nuove professioni che richiedono
competenze interdisciplinari, ma per il cui corretto svolgimento il sapere penalistico si rivela decisivo.
All’esito del corso, lo studente dovrà avere acquisito adeguate conoscenze circa la nozione di
compliance, la struttura della responsabilità dell’ente collettivo ai sensi del d.lgs. n. 231/2001, gli
elementi essenziali dei modelli di gestione del rischio-reato e dei piani di prevenzione della corruzione
nelle pubbliche amministrazioni e nelle società in controllo pubblico, degli illeciti penali più comuni in un
contesto societario o amministrativo e delle principali modalità di prevenzione, anche al fine di non
incorrere in sanzioni punitive dirette all'ente o alle persone fisiche responsabili.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI
ARGOMENTO 0: PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso si articola in 5 argomenti e prevede 30 ore di didattica erogativa e 24 ore di didattica interattiva.
Regole da seguire per utilizzare il corso: si consiglia di vedere le video lezioni e partecipare alle attività
interattive proposte nel corso (webinar / forum di problem solving e webinar di riepilogo delle tematiche).
ARGOMENTO 1: Introduzione al corso
– Sviluppo e origine della compliance normativa. Il concetto di compliance in relazione al diritto penale
– Criminologia delle organizzazioni
– L’etica aziendale
– La responsabilità penale individuale nelle organizzazioni complesse
– La responsabilità penale delle persone giuridiche: inquadramento storico-comparatistico
– Il rapporto tra responsabilità delle persone giuridiche e compliance normativa
ARGOMENTO 2: La responsabilità da reato degli enti collettivi ex d.lgs. n. 231/2001
– Gli enti destinatari del d.lgs. n. 231/2001 e i principi fondamentali della responsabilità dell’ente
– I criteri di imputazione della responsabilità all’ente collettivo
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– Il sistema sanzionatorio
– La “parte speciale” del d.lgs. n. 231/2001: i singoli reati da prevenire
– Le vicende modificative dell’ente
– Il procedimento ex d.lgs. n. 231/2001 contro gli enti collettivi
ARGOMENTO 3: I requisiti essenziali dei modelli di organizzazione, gestione e controllo del rischio-reato
– Il rapporto tra il modello organizzativo e i sistemi di gestione dei rischi aziendali. L’integrazione tra i
diversi sistemi gestionali
– Identificazione e analisi dei rischi penali (risk assessment). La c.d. mappatura delle aree a rischio reato
– Codice etico e sistema disciplinare
– I protocolli di prevenzione del rischio di commissione dei reati
– Flussi informativi, canali di denuncia e whistleblowing. La legge n. 179 del 2017
– Il ruolo dell’organismo di vigilanza ex d.lgs. n. 231/2001 e il rapporto con gli altri organi e funzioni di
controllo aziendale
– Il modello organizzativo nelle PMI
ARGOMENTO 4: Prevenzione dei reati nell’impresa e nelle amministrazioni pubbliche
– Le tre dimensioni normative della prevenzione del rischio reato: hard law, soft law, best practice
– La prevenzione della corruzione nelle imprese private (d.lgs. n. 231/2001) e nelle amministrazioni
pubbliche (l. n. 190/2012). Il ruolo del responsabile della prevenzione della corruzione e della
trasparenza nelle amministrazioni e società pubbliche.
– Il raccordo tra modello organizzativo e piano di prevenzione della corruzione nelle società in controllo
pubblico
– Prevenzione dei reati informatici
– Prevenzione del riciclaggio e del finanziamento al terrorismo
– Prevenzione dei reati lesivi della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
– Prevenzione dei reati ambientali
ARGOMENTO 5: L’intervento del giudice penale e dell’autorità amministrativa nella gestione societaria
– Commissariamento giudiziale ex d.lgs. n. 231/2001
– Confisca antimafia delle aziende
– Amministrazione e controllo giudiziario delle aziende in base al codice antimafia
– Commissariamenti prefettizi delle imprese
– Interdittive antimafia
3. TESTI DI STUDIO
Per sostenere l’esame gli studenti dovranno studiare il seguente materiale:
- M. SCOLETTA, La responsabilità da reato delle società: principi generali e criteri imputativi nel
d.lgs. n. 231/2001, in Canzio – Cerqua – Luparia (a cura di), Diritto penale delle società, vol. I, 2014,
p. 861-928.
- V. MONGILLO, Il giudizio di idoneità del Modello di Organizzazione ex d.lgs. 231/2001: incertezza
dei parametri di riferimento e prospettive di soluzione, in La responsabilità amministrativa delle società
e degli enti (rivista), n. 3-2011, pp. 69-100.
- V. MONGILLO, L’organismo di vigilanza nel sistema della responsabilità da reato dell’ente:
paradigmi di controllo, tendenze evolutive e implicazioni penalistiche, in La responsabilità
amministrativa delle società e degli enti (rivista), 2015, n. 4, pp. 83-107.
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- V. MONGILLO – N. PARISI, L’intervento del giudice penale e dell’autorità amministrativa nella
gestione societaria, tra impresa lecita, “socialmente pericolosa” e mafiosa: alla ricerca di un disegno,
in Rassegna economica, 2019, pp. 167-215.
- ANAC, Nuove linee guida per l’attuazione della normativa in materia di prevenzione della
corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipati
dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici (Determinazione n. 1134 del
8/11/2017)
- Sentenza della Cassazione penale, sez. V, 18 dicembre 2013, n. 4677 (caso Impregilo).
- Ulteriore materiale in formato pdf pubblicato sulla bacheca.
-
Al fine di facilitare l’acquisizione dei materiali di studio è possibile contattare via mail il tutor.
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI
Al centro dell’approccio didattico vi è lo studente e i processi di apprendimento.
Le modalità dell’interazione didattica con il docente/tutor e gli altri studenti sono finalizzate a
promuovere il ruolo attivo e centrale dello studente e a creare un contesto di apprendimento
collaborativo volto a supportarne la motivazione lungo tutto il percorso didattico.
Il Corso utilizza:
videolezioni erogate in modalità asincrona e slides in pdf presenti in bacheca;
libri di testo, codice penale, leggi rilevanti, contributi dottrinali, materiali casistici e
giurisprudenziali indicati dal docente;
webinar (della durata di 1 ora e in modalità sincrona) dedicati all’approfondimento di un tema
fondamentale ai fini del superamento dell’esame, a novità normative, all’analisi e alla
discussione di un caso giudiziario o aziendale, o al riepilogo di argomenti del corso, secondo il
calendario pubblicato sulla bacheca del corso;
incontri in presenza o in videoconferenza con il docente o con la tutor;
partecipazione a Convegni o a Giornate di Studio, segnalati dal docente nella bacheca;
Project Work (la lista dei Project Work proposta dal docente sarà resa nota nel mese di gennaio
2019).
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE
Lo studente può verificare le conoscenze acquisite attraverso un percorso formativo di autovalutazione
online composto da n. 20 verifiche con quesiti a risposta aperta, rispondenti ai temi trattati nelle
videolezioni, sui libri di testo e nel materiale didattico fornito dal docente.
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO
Lo studente, dopo aver studiato la materia, sostiene una prova, l’esame, al fine della valutazione del
profitto. L’esame si svolge in presenza, dinanzi a una Commissione presieduta dal docente titolare
dell'insegnamento o in videoconferenza. La prova di esame verte sul programma pubblicato in bacheca.
La prova d’esame si svolge in forma orale.
Per sottoporsi all’esame lo studente deve preventivamente prenotarsi, entro termini congrui
adeguatamente indicati.
Tramite l’esame di profitto viene accertato, e poi certificato, l’avvenuto raggiungimento da parte dello
studente degli obiettivi formativi prefissati per la presente materia.
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La certificazione avviene mediante la redazione di un verbale, in modalità telematica, a cura del docente.
Il voto di profitto è espresso in trentesimi.
Per superare l’esame lo studente deve ottenere una votazione non inferiore a diciotto/trentesimi: tale
valutazione consente l’acquisizione dei crediti formativi universitari corrispondenti alla materia oggetto
d'esame.
Ai fini della valutazione si tiene conto anche della effettiva e attiva partecipazione alle attività didattiche
interattive.
In alternativa, lo studente potrà concordare con il docente un Project Work, che consiste in una breve
tesina su uno degli argomenti proposti dal docente (della lunghezza di 10 cartelle pari a 25.000
caratteri). Il Project Work dovrà essere inviato al docente 30 giorni prima della data di esame. In caso di
valutazione positiva, verranno attribuiti ulteriori 2 punti al voto d’esame.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE
Il Corso consente di avviarsi alla carriera di Avvocato, nonché di affrontare qualsiasi concorso pubblico,
specialmente quelli nei quali il diritto penale risulta materia elettiva: Magistratura, Polizia di Stato, Polizia
penitenziaria, Guardia di Finanza, Polizia Municipale; Forze Armate (Esercito Italiano; Marina Militare;
Aeronautica Militare; Arma dei Carabinieri).
Inoltre, fornisce un’adeguata conoscenza per svolgere attività di giurista o consulente d’impresa, di
esperto della compliance penale e della gestione del rischio di commissione di reati all’interno di società
commerciali, ovvero di Amministrazioni o Enti pubblici, con particolare attenzione, sotto quest’ultimo
profilo, al ruolo di responsabile della prevenzione della corruzione e della traparenza.
Infine, offre le basi per l’avviamento alla Carriera Universitaria, permettendo di affrontare con
un’adeguata preparazione l’esame di ammissione ai Corsi di Dottorati di Ricerca in Diritto Penale.
8. NOTE (EVENTUALI)
Lo Studente può scegliere di svolgere la tesi di Laurea in Diritto Penale previa approvazione del Docente
e consultazione del manuale per la redazione della tesi di laurea, scaricabile a questo indirizzo:
www.unitelmasapienza.it/sites/default/files/mediaroot/documenti/vademecum_tesi_di_laurea_0.pdf
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INSEGNAMENTO: Economia e gestione delle imprese (SECS-P/08 – CFU: 9)
DOCENTE: Giulio Maggiore ([email protected])
TUTOR: Generoso Branca ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA CONSEGUIRE
Il corso di propone di far acquisire agli studenti le seguenti conoscenze e competenze:
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): conoscenze relative alle
caratteristiche e al funzionamento delle imprese, al fine di favorire lo sviluppo delle capacità
necessarie alla comprensione delle principali problematiche di governo e di gestione nell’ambito di
organizzazioni imprenditoriali complesse.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding): conoscenze
teoriche e capacità pratiche di problem solving con riferimento al contesto e ai processi tipici delle
imprese, anche attraverso l’utilizzo delle principali tecniche e degli strumenti utili alla risoluzione delle
problematiche aziendali.
Autonomia di giudizio (making judgements): capacità di analisi critica per la formulazione di giudizi ai fini
del decision making in relazione alle peculiari problematiche di gestione delle imprese.
Abilità comunicative (communication skills): capacità relazionali e di comunicazione necessarie per la
gestione dei rapporti con i principali stakeholder interni ed esterni alle imprese.
Capacità di apprendere (learning skills): capacità dinamiche di sviluppo delle conoscenze di governo e di
gestione dell'impresa in contesti ad elevata complessità.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI
La gestione dell’impresa, tra teoria e pratica aziendale. L’impresa e il suo ruolo economico e sociale. I
rapporti tra l’impresa e l’ambiente socio-economico. I protagonisti nella vita dell’impresa: la teoria degli
“stakeholder”. Le finalità imprenditoriali. L’orientamento strategico della gestione. Le strategie
competitive. I percorsi di sviluppo aziendale. Il processo di direzione e i problemi organizzativi. Il
coordinamento e la programmazione. Il sistema di controllo direzionale. La conduzione del personale e la
leadership. Il sistema informativo aziendale. Le funzioni di base e il marketing. Il processo di produzione
e l’impianto. La gestione della finanza. Il processo logistico e gli approvvigionamenti. Il processo di
innovazione del prodotto. La gestione amministrativa. Applicazione delle tecniche di gestione di
programmazione e controllo e di valutazione dell’efficienza aziendale.
Il valore strategico dell'Information Technology. IT e performance: un rapporto controverso. L'IT come
fonte di vantaggio competitivo: il quadro teorico. L’IT per la creazione del valore: un modello processuale.
3. TESTI DI STUDIO Si ricorda che la preparazione all’esame comporta, oltre alla visione delle videolezioni, anche
l’approfondimento della materia attraverso lo studio di testi universitari.
Testi d’esame consigliati per la preparazione dell’esame:
Sciarelli Sergio, La gestione dell’impresa tra teoria e pratica aziendale, Woulters Kluwer - Cedam, 2017,
€ 43,00. Il primo testo deve essere studiato integralmente.
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Maggiore Giulio, Il valore strategico dell’Information Technology, Il Mulino, 2014, € 28,00
(esclusivamente con riferimento ai capitoli 1, 2 e 3).
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI
Il corso si basa su una serie di video-lezioni che presentano i principali argomenti del programma.
Sono previsti anche webinar con contenuti tematici e metodologici, che offrono agli studenti la possibilità di
interagire con il docente e con il tutor.
Si utilizzano, inoltre, altri strumenti di interazione (forum, wiki, chat) per creare dei momenti di confronto e
per stimolare gli studenti ad un utilizzo critico delle conoscenze acquisite, anche al fine di procedere ad una
verifica in itinere dell’apprendimento.
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Ai fini della verifica in itinere dell’apprendimento sono stati attivati alcuni Forum Domanda/Risposta al
termine di ogni argomento, così da favorire un’autovalutazione basata sul confronto dialettico e sullo
sviluppo di uno spirito critico di natura non meramente nozionistica. Inoltre, sono previsti alcuni quiz a
risposta multipla, per consentire una verifica più puntuale di alcuni aspetti specifici del programma.
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO L’apprendimento viene verificato tramite colloquio orale sugli argomenti del programma. Durante il
colloquio, che tiene conto anche della partecipazione ai momenti interattivi della didattica, particolare
attenzione viene dedicata alla capacità critica dello studente con riferimento agli obiettivi relativi
all’autonomia di giudizio.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le conoscenze e le competenze acquisite potranno essere impiegate sia nell’ambito di una carriera
manageriale all’interno di un’organizzazione di impresa, sia nell’ambito della libera professione nel settore
della consulenza direzionale. Inoltre, potranno trovare un’utile applicazione anche nel contesto della
pubblica amministrazione e delle organizzazioni non profit, dove si sta diffondendo un’ampia
consapevolezza del valore del ricorso ai principi e alle tecniche di management.
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INSEGNAMENTO: Economia internazionale e globalizzazione dei mercati (SECS-P/02 – CFU: 9)
DOCENTE: Prof. Piergiuseppe Morone ([email protected])
TUTOR: Stefania Manfrellotti ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE L’Obiettivo del corso è quello di fornire gli strumenti adeguati per l’analisi della teoria e dei
principi dell’economia internazionale, al fine di valutare ed elaborare soluzioni alle questioni economiche
internazionali. A seguito del profondo cambiamento del contesto economico internazionale, anche a causa
degli effetti derivanti dalla più grave crisi economica iniziata nel 2007, sono apparse ancora più evidenti le
interdipendenze economiche nel campo commerciale, monetario, fiscale e della finanza internazionale.
Assistiamo a dei fenomeni che influenzano il benessere degli individui di tutto il mondo e spesso tali
fenomeni sfuggono al controllo delle singole nazioni, a causa, anche, dei mercati sempre più globalizzati. Ad
esempio: crescita lenta ed elevata disoccupazione; l’incremento del protezionismo che nei paesi avanzati
frena il livello di specializzazione e favorisce le guerre commerciali; l’eccessiva volatilità dei tassi di cambio
che scoraggia il commercio internazionale e favoriscono crisi finanziarie e monetarie; la povertà di molti
paesi in via di sviluppo e l’aumento delle disuguaglianze a livello internazionale che pongono problemi di
carattere morale, politico e di sviluppo economico; la scarsità delle risorse, il degrado ambientale e i
cambiamenti climatici mettono a rischio la crescita nei paesi avanzati e lo sviluppo sostenibile nei paesi
invia di sviluppo. Il corso sviluppa i principi e le teorie essenziali per una efficace comprensione
dell’economia internazionale
sempre in evoluzione e sempre più globalizzata.
Gli studenti hanno la possibilità di acquisire:
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Lo studente sa analizzare l’assetto e la performance dei mercati internazionali alla luce delle teorie
economiche del comportamento e dell’interazione fra gli agenti economici coinvolti. Lo studente è in grado
di esaminare, secondo i metodi dell’analisi economica, i tipici problemi dei mercati sempre più globalizzati,
ad esempio: elevata disoccupazione; l’eccessiva volatilità dei tassi di cambio che scoraggia il commercio
internazionale e favoriscono crisi finanziarie e monetarie; la povertà di molti paesi in via di sviluppo e
l’aumento delle disuguaglianze a livello internazionale che pongono problemi di carattere morale, politico e
di sviluppo economico; la scarsità delle risorse.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Lo studente è in grado di valutare ed elaborare soluzioni alle questioni di economia internazionale calate in
contesti diversi.
Autonomia di giudizio (making judgements)
L'autonomia di giudizio viene sviluppata attraverso uno studio critico della letteratura più aggiornata su temi
dell’economia internazionale e globalizzazione dei mercati.
Abilità comunicative (communication skills)
Lo studente è in grado di comunicare in forma verbale i risultati di ricerche e lo stato della letteratura in
ambito economico. Acquisisce inoltre gli strumenti per elaborare soluzioni alle questioni economiche
internazionali.
Capacità di apprendere (learning skills)
Lo studente è in grado di apprendere i principali risultati prodotti dalla moderna letteratura economica.
Inoltre è in grado di utilizzare gli strumenti di analisi economica, di applicare i metodi di apprendimento
sviluppati ed approfondire e aggiornare in autonomia le proprie conoscenze.
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Infine lo studente è in grado di individuare gli strumenti e i percorsi di formazione adeguati per lo sviluppo
delle proprie conoscenze culturali e specialistiche e delle proprie competenze professionali. La capacità di
apprendimento dello studente viene sviluppata e verificata attraverso lo studio individuale e le attività di
gruppo mediante webinar.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI Il corso introduce allo studio dell’economia internazionale, con riferimento alla globalizzazione dei mercati,
con ampi riferimenti alla realtà, in alcuni casi facendo appello all’intuizione e con limitato uso di strumenti
analitico-formali.
Il corso è strutturato attraverso la trattazione dei seguenti argomenti:
1. La globalizzazione e la governance mondiale.
2. Interdipendenza finanziaria, innovazione finanziaria, squilibri macroeconomici, crisi finanziaria e impatto
sull’economia reale.
3. Interdipendenza del fattore produttivo “lavoro” e il coordinamento dell’Unione europea della politica
migratoria.
4. Il coordinamento della politica economica internazionale e il caso dell’UME.
5. Le interdipendenze tra le nazioni e i beni pubblici globali.
6. Il coordinamento monetario internazionale.
7. L’equilibrio macroeconomico internazionale a prezzi fissi
8. Bilancia dei pagamenti, tassi di cambio, commercio internazionale e movimenti di capitali
9. Il sistema monetario internazionale e l’esperienza europea, profili storici e istituzionali
10. Crescita, sviluppo, diseguaglianza in una prospettiva storica
11. Teoria del commercio internazionale.
12. La teoria dei costi comparati.
13. Il teorema di Heckscher e Ohlin e il paradosso di Leontief.
14. Mercati non perfettamente concorrenziali e commercio internazionale.
15. Il ruolo del progresso tecnico.
16. Le politiche del commercio internazionale.
3. TESTI DI STUDIO Per gli argomenti: 1); 2); 3); 4); 5); 6).
P. Montalbano e U. Triulzi, La politica economica internazionale, Torino, UTET, 2012 (capp. 1, 5, 6, 7, 8, 10,
11). Costo € 33.00.
Per gli argomenti: 7); 8); 9); 10).
C. Imbriani, A. Lopes, Macroeconomia, un'introduzione, Torino, UTET, 2016 (capp. 4, 8, 9, 10).
Costo € 31.45.
Per gli argomenti: 11); 12); 13); 14), 15), 16).
Salvatore D., Economia internazionale 1, Bologna, Zanichelli, 2016 (capp. 3, 2, 5, 6, 7, 8, 9).
Costo € 34.00.
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI L’attività formativa si svolge secondo i seguenti modi: video-lezioni, partecipazione a gruppi di discussione
mediante webinars del docente e del tutor, forum domanda/risposta, studio individuale. La didattica
comprende: lezioni prevalentemente teoriche e lezioni di natura pratica (ad esempio: discussione di casi-
studio diretta a stimolare le capacità di analisi e di ragionamento critico degli studenti).
Per l’apprendimento della disciplina vengono messi a disposizione degli studenti sulla bacheca della
disciplina video lezioni, slides e altro materiale didattico.
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Il Tutor della disciplina assisterà gli studenti durante l’intero anno accademico oltre che mediante
corrispondenza per posta elettronica, attraverso una costante interazione basata su e-tivities quali webinars
e forum.
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Agli studenti viene fornito un percorso per l’autovalutazione composto. Una conoscenza adeguata degli
argomenti riportati nel percorso rappresenta una valida base per autovalutare il proprio grado di
preparazione. Questo percorso di autovalutazione rappresenta una check-list:
lo studente che voglia arrivare preparato in maniera adeguata all’esame dovrà saper elaborare un discorso
articolato ed esaustivo per ciascuno degli argomenti riportati. Per favorire il monitoraggio costante del livello
di apprendimento dello studente è consigliato il ricorso frequente ai momenti di autovalutazione (percorso
e check-list) e valutazione formativa (partecipazione a gruppi di lavoro mediante webinars).
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO La valutazione in sede di esame sarà effettuata attraverso una prova orale che prevede domande aperte
attinenti al programma del corso. Si consiglia di vedere le video-lezioni e partecipare alle attività interattive
proposte nel corso (webinars e forum). La partecipazione alle attività interattive valutata in seduta d’esame.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le conoscenze e le competenze acquisite attraverso l’insegnamento possono essere applicate
dallo studente presso:
Organizzazioni governative e non governative
Organizzazioni internazionali
Centri di studio e di ricerca
Amministrazioni pubbliche e organizzazioni del terzo settore.
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INSEGNAMENTO: Gestione delle risorse digitali per le professioni legali (INF/01 – CFU: 9)
DOCENTE: Stefano Faralli ([email protected])
TUTOR: da definire
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE Le professioni legali richiedono un costante aggiornamento delle conoscenze acquisite. Si offre quindi un
percorso formativo rivolto a maturare una consapevolezza piena sulla natura delle risorse digitali, delle loro
creazione e della loro accessibilità. In particolare il corso intende sia fornire validi strumenti per effettuare
ricerche (anche complesse) su cataloghi del Web sia la conoscenza necessaria per la redazione e la
pubblicazione di documenti scientifici. ● conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding):
Il corso fornisce le basi teoriche che permettono un uso consapevole degli strumenti tecnologici e
delle metodologie di reperimento delle informazioni digitali;
● conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding):
Le metodologie presentate vengono sperimentate durante il corso direttamente nell’ambito
professionale, mediante esercitazioni pratiche e tutorial rivolti all’apprendimento dell’uso di portali
per l’accesso alla documentazione legale.;
● autonomia di giudizio (making judgements):
Nell’ambito di questo corso il discente sviluppa le capacità necessarie a misurare sia
qualitativamente sia quantitativamente un personale senso critico riguardante le caratteristiche di
accessibilità e di usabilità delle tecnologie allo stato dell’arte per il reperimento di documentazione
legale;
● abilità comunicative (communication skills):
Le conoscenze teoriche e pratiche fornite dal corso permettono ad un operatore delle professioni
legali di utilizzare una corretta terminologia per riferirsi a metodologie e strumentazioni
tecnologiche;
● capacità di apprendere (learning skills):
Le basi teoriche fornite nel corso e i riferimenti forniti a materiale di approfondimento
rappresentano una solida conoscenza che permetterà di continuare ad apprendere maggiori
conoscenze su metodologie e tecnologie relative alle risorse digitali.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI 1. Introduzione ai calcolatori elettronici:, le reti, il World Wide Web, i motori di ricerca;
2. I testi digitali
3. Sintassi delle interrogazioni per i motori di ricerca, keywords, modificatori, operatori logici ed
espressioni regolari;
4. Introduzione ai cataloghi documentali di interesse per le professioni legali;
5. Sintassi delle query dei cataloghi documentali;
6. Panoramica sui portali web per l’accesso documentale;
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7. Strumenti per la redazione di documenti WYSIWYG
8. Linguaggi per la videoscrittura, LATEX
9. Versioning, SVN, GIT
10. Redazione di documenti mediante cloud computing
11. Standards per la specifica dei riferimenti bibliografici e loro integrazione con i software per la
produzione di pubblicazioni
12. Redazione di pubblicazioni scientifiche: Conferenze e Journal
13. Redazione della tesi
14. Analisi automatica dei testi digitali
15. Applicazioni avanzate di analisi automatica dei testi digitali
3. TESTI DI STUDIO Il docente fornirà tutto il materiale necessario con riferimento a risorse esterne di pubblico dominio.
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI Il corso è costituito da videolezioni erogate in modalità asincrona che lo studente può visionare anche più
volte senza vincoli spazio temporali, utilizzando un PC o un dispositivo mobile con connessione Internet
veloce. A questa risorsa formativa principale si affiancano le slide delle lezioni in formato pdf, documenti e
riferimenti di approfondimento e quiz di autovalutazione dell’apprendimento.
La didattica asincrona è integrata da didattica sincrona e interattiva svolta attraverso webinar della durata
media di un’ora e dedicati all’approfondimento e al riepilogo di argomenti del programma del corso, allo
studio di casi, al chiarimento di dubbi sugli argomenti di esame, e alla trattazione di temi integrativi rispetto
al programma del corso.
Il corso prevede anche l’assegnazione di compiti da svolgere singolarmente o organizzati in gruppo e da
consegnare online in piattaforma e-learning per la discussione, così come la partecipazione a forum di
discussione di carattere generale sul corso e forum a domanda/risposta.
La comunicazione con il docente e il tutor può avvenire mediante l’invio di messaggi attraverso la
piattaforma e-learning o direttamente via email, mediante la partecipazione ai forum di discussione, alle
chat e ai webinar, o ai ricevimenti in presenza presso la sede principale dell’ateneo e quelle dei poli didattici
decentrati.
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Lo studente potrà verificare l’acquisizione delle conoscenze fornite dal corso mediante lo svolgimento di quiz
di autovalutazione dell’apprendimento costituiti da domande a risposta chiusa nonché mediante lo
svolgimento dei compiti assegnati e/o la partecipazione ai forum di discussione.
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO La valutazione delle conoscenze e delle competenze acquisite dal discente è svolta mediante un esame di
fine corso. L'esame è in forma orale. Allo studente vengono poste alcune domande sugli argomenti del corso
e viene chiesto di presentare in modo approfondito e con spirito critico un caso aziendale di impiego dei
sistemi informativi fra quelli trattati durante il corso o di conoscenza dello studente. L’esame può essere
somministrato anche in forma scritta mediante domande a risposta chiusa e aperta.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le modalità di applicazione delle conoscenze acquisite nel corso prevedono l’utilizzo dei calcolatori
elettronici per l’accesso consapevole alle risorse disponibili nel World Wide Web.
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Tale utilizzo consapevole prevede la creazione di query (anche complesse) per il reperimento di
documentazione di carattere scientifico e/o legale.
Durante il corso verranno anche affrontati gli aspetti tecnologici e metodologici per la redazione e la
pubblicazione di contenuti scientifici.
Gli ambiti professionali che trovano immediata applicazione delle conoscenze acquisite spaziano dalla
ricerca (redazione della propria tesi inclusa) fino alla consultazione di cataloghi documentali per lo
svolgimento della propria professione in ambito legale.
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INSEGNAMENTO: Governance e politiche pubbliche (SPS/11 – CFU: 9)
DOCENTE: Manuel Anselmi ([email protected])
TUTOR: Annunziata Alfano ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE Il corso intende fornire le nozioni principali relative alla teoria delle politiche pubbliche e alla governance,
con particolare riferimento al loro sviluppo nei governi contemporanei e alle differenti tipologie di
governance.
A conclusione del corso, lo studente avrà acquisito le conoscenze teoriche fondamentali e avrà
padronanza dell’apparato concettuale di base della disciplina, oltre a una panoramica dei più significativi
casi di studio.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI ll corso affronterà le principali questioni relative alle teorie pubbliche e alla governance.
Alcune delle domande chiave che saranno affrontate durante il corso sono:
- Storia e teorie delle politiche pubbliche;
- Le teorie della governance e l’impatto;
- Analisi e valutazione delle politiche pubbliche;
- Le politiche pubbliche in prospettiva europea.
3. TESTI DI STUDIO 4- Luigi Bobbio, Gianfranco Pomatto, Stefania Ravazzi, Politiche pubbliche. Problemi, soluzioni,
incertezze, conflitti, Mondadori Università 2017.
5- Dimensione sovrannazionale e governance multilivello’ del Manuale di Scienza Politica, a cura di
G. Capano, S. Piattoni, F. Rainolo e L. Verzichelli (2014), Bologna, Il Mulino, pp. 325-350.
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI 21 ore di videolezioni compresive di:
- Videolezioni di portata generale (il docente presenta i contenuti in una modalità assimilabile alla
didattica frontale in aula, supportato da slide);
- Videolezioni su casi di studio (come sopra, la lezione approfondisce un caso
nazionale/sovranazionale);
12 ore di didattica interattiva comprensive di:
- Ciclo di webinar su un’area tematica (richiede allo studente una partecipazione attiva durante
l’intero ciclo, assegna un bonus ai fini della valutazione in sede di esame);
- Riepilogo del programma di esame (momento di verifica nel quale vengono ripercorsi per grandi
linee i principali contenuti e affrontati eventuali dubbi sul programma);
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- Forum di discussione tra studenti (gruppo di studio asincrono di discussione, incentrato su singoli
argomenti e aperto alla partecipazione spontanea degli studenti).
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Ai fini dell’autovalutazione della preparazione, sono previste dei quiz.
Si tratta di test disponibili online, con domande vero/falso che permettono allo studente di prendere
coscienza del proprio livello di preparazione.
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO Per mezzo di un colloquio orale.
Lo studente dovrò dare prova di aver acquisito le conoscenze teoriche fondamentali e l’apparato
concettuale di base della disciplina, oltre a una conoscenza dei casi di studio presi in esame durante il
corso.
Nella valutazione finale saranno considerati eventuali bonus acquisiti dallo studente attraverso la didattica
interattiva.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le conoscenze acquisite permettono allo studente di comprendere il funzionamento di molti apparati e
molte organizzazioni pubbliche, pertanto si tratta di un sapere molto utile sia per muoversi all’interno delle
istituzioni sia per avere delle relazioni professionali da esterno con esse.
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INSEGNAMENTO: Sociologia della sicurezza sociale (SPS/11 - CFU: 9)
DOCENTE: Manuel Anselmi ([email protected])
TUTOR: Annunziata Alfano ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE Il corso intende fornire le nozioni principali relative alla teoria della sicurezza sociale dal punto di vista
sociologico. Fornisce infatti la possibilità di approfondire le principali teorie sul tema e di inquadrare il
dibattito contemporaneo sulla sicurezza sociale dal punto di vista di differenti approcci.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI ll corso affronterà le principali questioni relative alle teorie della sociologia della sicurezza:
- Che cosa è la sicurezza sociale?;
- Che cosa è il rischio sociale?
- Teorie sociologiche della sicurezza sociale;
- Politiche della sicurezza in contesti di non emergenza;
- Politiche della sicurezza in contesti di emergenza.
3. TESTI DI STUDIO 1- Ulrick Beck, La società del rischio. Verso una seconda modernità, Carocci 2013.
2- Maria Grazia Galatino, La società della sicurezza. La costruzione sociale della sicurezza in situazioni
di emergenza, edizioni Franco Angeli.
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI 21 ore di videolezioni compresive di:
- Videolezioni di portata generale (il docente presenta i contenuti in una modalità assimilabile alla
didattica frontale in aula, supportato da slide);
- Videolezioni su casi di studio (come sopra, la lezione approfondisce un caso
nazionale/sovranazionale);
12 ore di didattica interattiva comprensive di:
- Ciclo di webinar su un’area tematica (richiede allo studente una partecipazione attiva durante
l’intero ciclo, assegna un bonus ai fini della valutazione in sede di esame);
- Riepilogo del programma di esame (momento di verifica nel quale vengono ripercorsi per grandi
linee i principali contenuti e affrontati eventuali dubbi sul programma);
- Forum di discussione tra studenti (gruppo di studio asincrono di discussione, incentrato su singoli
argomenti e aperto alla partecipazione spontanea degli studenti).
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Ai fini dell’autovalutazione della preparazione, sono previste dei quiz.
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Si tratta di test disponibili online, con domande vero/falso che permettono allo studente di prendere
coscienza del proprio livello di preparazione.
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO Per mezzo di un colloquio orale.
Lo studente dovrò dare prova di aver acquisito le conoscenze teoriche fondamentali e l’apparato concettuale
di base della disciplina, oltre a una conoscenza dei casi di studio presi in esame durante il corso.
Nella valutazione finale saranno considerati eventuali bonus acquisiti dallo studente attraverso la didattica
interattiva.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le conoscenze acquisite permettono allo studente di comprendere il funzionamento di molti apparati e molte
organizzazioni pubbliche, pertanto si tratta di un sapere molto utile sia per muoversi all’interno delle
istituzioni sia per avere delle relazioni professionali da esterno con esse.
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INSEGNAMENTO: Storia dei trattati e delle relazioni internazionali (SPS/06 – CFU: 9)
DOCENTE: Antonello Battaglia ([email protected])
TUTOR: Annunziata Alfano ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE A fine corso gli studenti dovranno aver acquisito adeguate conoscenze e capacità di analisi delle vicende
politiche della storia internazionale del periodo 1814-1990 e dovranno saper cogliere i nessi fra politica
interna e politica estera, riconoscere e valutare le principali dinamiche della vita internazionale. Dovranno
essere in grado, inoltre, di collocare gli eventi nel contesto globale, determinandone nessi causali.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI Il corso – soffermandosi sull’analisi dell’attività diplomatica e sugli accordi internazionali, quale principale
linguaggio e prassi delle relazioni internazionali – analizza le complesse dinamiche internazionali europee
nell’ambito di una fase di grande cambiamento per il “vecchio continente” caratterizzata dal ripristino dello
status quo ante le guerre napoleoniche e l’affermazione dei principî di “restaurazione” geopolitica. Dopo la
chiusura del Congresso di Vienna, il “risveglio delle nazionalità non storiche” e la “primavera dei popoli”
provocano una vasta destabilizzazione dell’ordine appena ristabilito a cui le potenze europee fanno fronte
in tempi e modalità differenti. L’affrancamento di alcune nazionalità, il Risorgimento italiano, quello europeo
e l’affermazione di nuovi protagonisti sulla scena internazionale determinano il progressivo mutamento degli
equilibri internazionali e l’affermazione di blocchi d’alleanze che conducono il “vecchio continente” allo
scoppio della Grande Guerra.
La seconda parte del corso si occuperà dell’approfondimento dell’evoluzione degli equilibri internazionali a
partire dalla Conferenza della Pace di Versailles, dai problemi rimasti irrisolti e la deflagrazione del Secondo
conflitto mondiale. Proseguirà con l’analisi dell’avvento delle superpotenze, l’instaurazione del bipolarismo,
le varie fasi della Guerra Fredda, il lungo declino dell’URSS, il crollo del blocco sovietico, l’unipolarismo
americano e il multipolarismo contemporaneo.
3. TESTI DI STUDIO • Appunti del corso, con particolare riferimento al periodo compreso tra il 1814 e il 1919;
• A. Varsori, Storia Internazionale. Dal 1919 a oggi, il Mulino, Bologna 2015.
• A. Battaglia, La capitale contesa. Firenze, Roma e la Convenzione di Settembre (1864), Nuova
Cultura, Roma, 2013;
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI Lezioni con l’ausilio di slides per l’approfondimento tematico e cartografico della materia. Saranno analizzati
anche i documenti, i testi dei trattati, gli articoli di particolare rilevanza storica.
Sono previsti anche webseminar per l’approfondimento di alcune tematiche affrontate a lezione al fine di
permettere, allo studente, un confronto diretto con il docente e verificare lo stato dell’apprendimento della
materia.
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE È previsto un quiz di verifica delle conoscenze acquisite, al fine di favorire l’autovalutazione
dell’apprendimento da parte dello studente.
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6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO Colloquio orale.
Lo studente dovrà dimostrare conoscenze e capacità di comprensione delle vicende internazionali
dell’epoca 1814-1990, collocando gli specifici eventi nel tempo e collegandoli al quadro complessivo delle
relazioni internazionali. Lo studente dovrà essere in grado di impiegare le competenze acquisite per valutare
le politiche estere e formulare argomentazioni con un linguaggio adeguato
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Il corso intende fornire allo studente un approccio multidisciplinare che permetterà di comprendere a fondo
i collegamenti fra i vari fenomeni giuridici, economici e storico-politici e consentirà di analizzare, con spirito
critico, i problemi sempre più sovranazionali di un mondo sempre più globalizzato.
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INSEGNAMENTO: Scienza dell’amministrazione (SPS/04 – CFU: 9)
DOCENTE: Nicolò Conti ([email protected])
TUTOR: Annunziata Alfano ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE Il corso intende fornire gli strumenti concettuali per la conoscenza e l’analisi del fenomeno
amministrativo in generale e una conoscenza approfondita sulle strutture e il funzionamento delle
amministrazioni pubbliche relativamente al caso italiano.
A conclusione del corso, lo studente 1) avrà acquisito le conoscenze teoriche fondamentali; 2) avrà
padronanza dell’apparato concettuale di base della disciplina; 3) avrà conoscenza di alcuni strumenti
metodologici per la ricerca in campo politico-amministrativo, 4) sarà in grado di utilizzare le principali
conoscenze teoriche per la comprensione di casi concreti; 5) saprà comunicare in maniera sistematica
le conoscenze acquisite a interlocutori specialisti e non; 6) avrà sviluppato capacità di apprendimento
autonomo tali da rendere possibile l’approfondimento, in maniera auto-diretta, di conoscenze avanzate
nel medesimo settore disciplinare.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI Il corso è così strutturato:
- Analisi degli apparati pubblici e delle principali dimensioni dell’organizzazione amministrativa, con
particolare riferimento ai problemi di struttura e alle modalità di azione.
- Analisi della crisi del modello burocratico e rassegna delle riforme che hanno operato per
trasformare le strutture e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche.
- Analisi del quadro completo delle pubbliche amministrazioni italiane e ricostruzione dei percorsi di
cambiamento, prestando particolare attenzione ai principali paradigmi organizzativi che si
sono susseguiti e ai modelli teorici che li interpretano.
3. TESTI DI STUDIO Testi ai fini della preparazione dell’esame:
- Girotti, F. (2007), Amministrazioni Pubbliche, Roma, Carocci.
- Capano, G. e Gualmini, E. (2011), Le pubbliche amministrazioni in Italia, Bologna, Il Mulino.
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI 30 ore di didattica erogativa:
- videolezioni di portata generale (il docente presenta i contenuti del corso, in una modalità assimilabile
alla didattica frontale in aula, supportato da slide);
- videolezioni su casi di studio (come sopra, tuttavia la lezione approfondisce dei casi di studio);
- videolezioni con ospite (approfondimento di un tema del programma a cura di un ospite esperto).
12 ore di didattica interattiva:
- cicli di webinar su un’area tematica, richiedono allo studente la partecipazione attiva durante un
intero ciclo e la stesura di un elaborato finale, assegnano un bonus ai fini della valutazione in sede di
esame.
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Inoltre, al fine di supportare la motivazione dello studente lungo l’intero percorso didattico e per
monitorarne il livello di apprendimento attraverso momenti di autovalutazione e valutazione formativa,
sono stati creati dei contesti di apprendimento collaborativo:
- riepilogo del programma di esame attraverso webinar (momento di verifica nel quale vengono
ripercorsi per grandi linee i principali contenuti e affrontati eventuali dubbi sul programma);
- forum di discussione tra studenti (gruppo asincrono di discussione, incentrato su singoli argomenti o
su temi generali e aperto alla partecipazione spontanea degli studenti).
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Sono previste delle batterie di domande, disponibili online alla pagina dell’insegnamento, che offrono
allo studente elementi utili all’autovalutazione della preparazione, quindi circa l’opportunità di
proseguire nel programma, oppure ripassare gli argomenti già studiati.
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO A conclusione del corso, lo studente dovrà dare prova di sapere applicare le conoscenze teoriche
fondamentali e l’apparato concettuale di base della disciplinaall’analisi delle amministrazioni
pubbliche, sotto il profilo dei principali problemi di struttura e di funzione amministrativa.
L’esame di profitto consiste in una prova orale.
La partecipazione alle e-tivity, in particolare la frequentazione attiva di un ciclo di webinar tematici e la
stesura di un elaborato finale, daranno luogo a un bonus di 2 punti ai fini della valutazione in sede di
esame di profitto.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Il corso mira a sviluppare nello studente la capacità di apprendimento e applicazione sul campo delle
nozioni apprese, al fine di poter proseguire nell’approfondimento delle conoscenze in maniera auto-
diretta. Le conoscenze acquisite permettono di applicare modelli e teorie della Scienza
dell’amministrazione all’espletamento di funzioni di tipo amministrativo, attraverso il collegamento
dell’apparato teorico di base della disciplina a problemi concreti della funzione amministrativa. In
particolare, le conoscenze acquisite trovano una diretta applicazione nell’ambito delle funzioni in seno
alla Pubblica amministrazione, in particolare all’amministrazione centrale dello Stato.
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INSEGNAMENTO: Tutela internazionale dei diritti umani (IUS/13 – CFU: 9)
DOCENTE: Nicola Napoletano ([email protected])
TUTOR: Michele Sances ([email protected])
1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA ACQUISIRE L’insegnamento intende illustrare i lineamenti generali della tutela internazionale dei diritti umani e, nello
specifico tratterà dell’evoluzione del sistema di protezione dei diritti umani, delle fonti del diritto
internazionale dei diritti umani (trattati, diritto internazionale generale, ius cogens e obblighi erga omnes),
dei diritti protetti, degli organi di controllo sul rispetto dei diritti umani sia a livello universale che regionale,
con particolare riferimento alla Convezione europea dei diritti umani, del rapporto e dell’applicazione del
diritto internazionale dei diritti umani e del diritto umanitario nei conflitti armati, dei crimini internazionali,
che da sempre sono stati oggetto delle discipline internazionalistiche e che oggi, più che nel passato,
continuano a caratterizzare la comunità internazionale in maniera significativa.
L’insegnamento di Tutela internazionale dei diritti umani, che si pone in linea di continuità con lo studio del
Diritto internazionale, e si propone di fornire agli studenti la possibilità di acquisire una piena capacità di
analisi e di comprensione del sistema internazionale di protezione e di controllo sul rispetto dei diritti umani,
dell’incidenza di tale sistema normativo sui principi e sulle norme del diritto internazionale, e dei rapporti
con gli ordinamenti statali, nonché l’abilità ad impostare, in forma scritta e orale, le linee di ragionamento e
di argomentazione adeguate per un corretto esame di questioni connesse con la tutela internazionale dei
diritti umani.
2. PROGRAMMA / CONTENUTI 1. Genesi ed evoluzione della tutela dei diritti umani nel diritto internazionale.
2. Dialogo interculturale e universalità dei diritti umani. La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
3. Il sistema internazionale di protezione e garanzia dei diritti umani. I Patti delle Nazioni Unite sui diritti
dell’uomo e i sistemi regionali di protezione dei diritti umani.
4. Il Consiglio d’Europa e la Convenzione europea dei diritti umani. Le procedure di ricorso dinanzi alla Corte
europea dei diritti umani. Le condizioni di ricevibilità dei ricorsi individuali. L’applicazione della
Convenzione europea nell’ordinamento interno. L’esecuzione delle sentenze della Corte europea dei
diritti umani.
5. La nascita e sviluppo della tutela dei diritti umani nell’ambito dell’Unione europea: l’evoluzione del
sistema di tutela tra prassi e trattati istitutivi; la specificità della tutela nella visione di alcune corti
costituzionali degli Stati membri. I diritti fondamentali e l’azione esterna dell’Unione europea.
Problematiche attuali in materia di tutela dei diritti fondamentali dei migranti e dei richiedenti asilo e
politiche comunitarie in materia di immigrazione. La dimensione economica, sociale, culturale ed
ambientale della tutela dei diritti umani in Europa.
A titolo propedeutico, si consiglia lo studio del Diritto internazionale.
3. TESTI DI STUDIO Programma da 9 CFU
C. FOCARELLI, La persona umana nel diritto internazionale, il Mulino, Bologna (ultima edizione)
oppure
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L. PINESCHI, (a cura di), La tutela internazionale dei diritti umani. Norme, garanzie, prassi. (Ristampa con
addenda di aggiornamento a maggio 2015), limitatamente alle seguenti pagine: 1-40; 67-172; 203-231;
314-408; 607-615; 663-710; 752-821; 827-889
Ulteriore materiale didattico e/o bibliografica di riferimento
Fonti digitali normative e/o giurisprudenziali menzionate, commentate e/o utilizzate durante le video-lezioni
dell’insegnamento di Tutela internazionale dei diritti umani sono disponibili agli studenti, e scaricabili
direttamente dalla pagina Moodle del corso.
4. METODO, STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI Le video-lezioni dell’insegnamento di Tutela internazionale dei diritti umani sono somministrate in modalità
e-learning, e sono accompagnate ed integrate da webinar su specifici argomenti inerenti lo studio della
materia, che si terranno ad intervalli regolari nel corso dell’intero anno accademico. Il calendario dei webinar
di tutela internazionale dei diritti umani è disponibile nella pagina Moodle del corso.
La partecipazione a ciascun webinar è aperta non solo a tutti gli studenti che desiderano approfondire e/o
chiarire taluni aspetti del tutela internazionale dei diritti umani, ma anche a tutti coloro che non hanno
ancora iniziato lo studio della materia. Per questi ultimi, il webinar rappresenta un’occasione avvicinarsi alla
tutela internazionale dei diritti umani, per esporre e condividere con il docente esigenze e necessità
particolari, nonché per apprendere e confrontarsi con gli altri partecipanti e con il docente sulla corretta
metodologia di studio.
Attraverso i webinar, pertanto, il docente non solo si prefigge di esporre in maniera analitica l’argomento
oggetto del seminario, ma ha la possibilità di interagire direttamente con gli studenti, rispondendo in
maniera diretta ed immediata a domande e/o richieste di chiarimenti formulati da questi ultimi.
5. PROVE DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Il percorso formativo delineato con riferimento all’insegnamento di Tutela internazionale dei diritti umani ha
come obiettivo principale quello di sviluppare e approfondire la conoscenza dei lineamenti generali della
tutela internazionale dei diritti umani e, nello specifico delle fonti del diritto internazionale dei diritti umani,
dei diritti protetti, del funzionamento e delle competenze degli organi di controllo sul rispetto dei diritti umani
sia a livello universale che regionale, con particolare riferimento alla Convezione europea dei diritti umani,
del rapporto e dell’applicazione del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto umanitario nei conflitti
armati, dei crimini internazionali, dei rapporti tra il diritto internazionale dei diritti umani e gli ordinamenti
statali.
A tal fine, il percorso formativo costituisce un ausilio didattico per lo studente che intenda sviluppare al
meglio tali conoscenze, approfondire la comprensione dei principali aspetti della tutela internazionale dei
diritti umani e verificare in via autonoma la propria preparazione ai fini dell’esame.
Con tale intento, è stata elaborato un elenco di quesiti a risposta aperta, che hanno ad oggetto i profili
istituzionali e normativi della tutela internazionale dei diritti umani, e che lo studente può utilizzare sia come
strumento di ausilio nello studio e per la comprensione della materia, sia come strumento di
autovalutazione.
L’elenco dei quesiti è disponibile e può essere scaricato direttamente dalla pagina Moodle del corso. Detto
elenco non costituisce un insieme completo ed esaustivo delle domande che il docente potrà formulare allo
studente in sede d’esame di profitto.
6. MODALITÀ DI VALUTAZIONE FINALE DELL’APPRENDIMENTO In sede dell’esame di profitto di Tutela internazionale dei diritti umani, la verifica dell’apprendimento delle
conoscenze e della capacità di comprensione si svolgerà in modalità orale ed avrà ad oggetto sia gli
argomenti indicati nel “Programma di studio”, sia quelli trattati nel corso delle video-lezioni, delle e-tivity e
dei webinar.
Inoltre, concorreranno alla valutazione finale:
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a. la capacità di applicare la conoscenza e la comprensione acquisita attraverso le video-lezioni,
lo studio dei manuali consigliati, e dei materiali didattici forniti, sia della partecipazione, anche
critica, dimostrata nell’ambito delle discussioni e dibattiti relativi a problematiche attuali che
caratterizzato le relazioni internazionali degli Stati e la comunità internazionale nel suo
complesso che si sono sviluppati nei webinar e sul forum. b. l’autonomia di giudizio e le abilità comunicative dimostrate, oltre che in sede di verifica finale,
anche in occasione della partecipazione ai webinar e ai forum, con riferimento ai quali è valutata
anche a capacità dello studente di esprimere il proprio parere in relazione alle tematiche e
discusse in tali ambiti.
7. MODALITÀ E CONTESTI DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE L’insegnamento di Tutela internazionale dei diritti umani contribuisce a formare un giurista fornendogli una
preparazione specialistica nell’ambito delle discipline giuridiche internazionali, utile e necessaria a coloro
che sono interessati sia all’esercizio delle professioni legali dinanzi ad istante internazionali ed europee,
quali i tribunali arbitrali, organi di controllo sul rispetto diritti umani, giurisdizioni internazionali ed europee,
sia all’impiego nella carriera diplomatica, nell’ambito della cooperazione internazionale, presso organi ed
istituzioni dell’Unione europea e di organizzazioni internazionali, nonché nelle imprese che operano a livello
nazionale, europeo ed internazionale.