prospettive e quadro normativo per i sistemi tram … · 2016-02-12 · settimo san pietro. esempi...
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MobilityTech – Città Elettriche – 2^ sessione: «Sistemi di
trasporto rapido di massa e soluzioni per la mobilità nelle aree
metropolitane e nei centri urbani» – Milano, 23 ottobre 2012
Ing. Sergio Viganò
UNIFER – Presidente 4^ Sottocommissione
PROSPETTIVE E QUADRO
NORMATIVO PER I SISTEMI
TRAM-TRENO IN ITALIA
23 ottobre 2012
SOMMARIO
pag. 3 TRAM-TRENO COME SISTEMA
pag. 13 QUADRO NORMATIVO IN ITALIA
pag. 19 PROSPETTIVE DEL TRAM-TRENO
Tram-treno: sistema di trasporto che integra fra loro linee ferroviarie e tranvie o tranvie veloci
utilizzando veicoli progettati per circolare principalmente nelle reti tranviarie e in grado di circolare,
senza rotture di carico, su entrambi i tipi di infrastruttura (“veicoli tram-treno”), normalmente con il fine
di connettere il territorio extraurbano con la città.
Ci si riferisce al tram-treno inteso come sistema, che nella sua accezione più completa comprende:
i veicoli tram-treno;
l’infrastruttura tranviaria: linee tranviarie sulle quali sono ammessi a circolare i veicoli tram-treno;
l’infrastruttura ferroviaria: linee e impianti (stazioni, depositi, ecc.) di ferrovia sui quali sono
ammessi a circolare i veicoli tram-treno;
i tram operanti sull’infrastruttura tranviaria, insieme con i veicoli tram-treno;
i veicoli ferroviari circolanti sull’infrastruttura ferroviaria sulla quale sono ammessi a circolare
veicoli tram-treno.
23 ottobre 2012 3 Prospettive e quadro normativo per i sistemi tram-treno in Italia
TRAM-TRENO
COME
SISTEMA in corso di finalizzazione da parte del Gruppo di lavoro costituito fra
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ANSF, ASSTRA, UNIFER, RFI
e Confindustria
LINEE GUIDA TRAM-TRENO
Sistema tram-treno tipo 1 (TT1): sistema comprendente un’infrastruttura ferroviaria esercita
soltanto con veicoli tram-treno.
Sistema tram-treno tipo 2 (TT2): sistema comprendente un’infrastruttura ferroviaria esercita con
veicoli ferroviari e veicoli tram-treno in fasce temporali diverse.
Sistema tram-treno tipo 3 (TT3): sistema comprendente un’infrastruttura ferroviaria esercita
promiscuamente con veicoli ferroviari e veicoli tram-treno.
Per completezza si cita anche il sistema treno-tram, inteso come sistema comprendente
un’infrastruttura tranviaria esercita con veicoli progettati per circolare principalmente nelle reti
ferroviarie, eventualmente in promiscuità con tram. Tale sistema non è oggetto delle Linee Guida.
23 ottobre 2012 4 Prospettive e quadro normativo per i sistemi tram-treno in Italia
TRAM-TRENO
COME
SISTEMA
adottata nelle Linee Guida Tram-Treno
CLASSIFICAZIONE PROPOSTA DA UNIFER
È il caso in cui l’infrastruttura conservi almeno alcune delle sue caratteristiche ferroviarie
(armamento, banchine delle stazioni, eventuale elettrificazione, ...).
Diverso è il caso di infrastruttura ferroviaria dismessa e trasformata in metrotranvia (es. Parigi T2,
Cagliari Repubblica – Monserrato Gottardo, Bergamo FS – Albino).
Esempi:
Manchester
Aulnay-sous-Bois – Bondy (linea T4 di Parigi)
Sassari stazione – Santa Maria di Pisa (tratta della ferrovia ARST Sassari – Sorso)
23 ottobre 2012 5 Prospettive e quadro normativo per i sistemi tram-treno in Italia
TRAM-TRENO
COME
SISTEMA
TT1 – Infrastruttura ferroviaria esercita soltanto con veicoli tram-treno
CLASSIFICAZIONE ADOTTATA NELLE LINEE GUIDA TRAM-TRENO
TT1 – Infrastruttura ferroviaria esercita soltanto con veicoli tram-treno
23 ottobre 2012 6 Prospettive e quadro normativo per i sistemi tram-treno in Italia
TRAM-TRENO
COME
SISTEMA CLASSIFICAZIONE ADOTTATA NELLE LINEE GUIDA TRAM-TRENO
Il Manchester Metrolink può essere considerato per certi
aspetti un tram-treno. Il profilo ruota è compatibile sia con
le rotaie e gli scambi ferroviari sia con quelli tranviari.
La ferrovia delle SNCF Aulnay-sous-Bois – Bondy
(“Ligne des Coquetiers”), nell’Ile de France, è esercita
con veicoli tram-treno dal novembre 2006.
Tipicamente: treni merci soltanto durante l’interruzione notturna del servizio passeggeri, svolto
con veicoli tranviari per tutta la giornata;
ma anche: servizi passeggeri diversi (treni e tram-treni) fra ore di punta e ore di morbida, come
nel progetto relativo alla tratta della ferrovia ARST Cagliari – Mandas da Monserrato Gottardo a
Settimo San Pietro.
Esempi del primo tipo:
Stadtbahn di Colonia
Wiener Lokalbahnen
Kassel – Hessisch-Lichtenau (linea RegioTram RT 2)
23 ottobre 2012 7 Prospettive e quadro normativo per i sistemi tram-treno in Italia
TRAM-TRENO
COME
SISTEMA
TT2 – Infrastruttura ferroviaria esercita con veicoli ferroviari e veicoli
tram-treno in fasce temporali diverse
CLASSIFICAZIONE ADOTTATA NELLE LINEE GUIDA TRAM-TRENO
TT2 – Infrastruttura ferroviaria esercita con veicoli ferroviari e veicoli
tram-treno in fasce temporali diverse
23 ottobre 2012 8 Prospettive e quadro normativo per i sistemi tram-treno in Italia
TRAM-TRENO
COME
SISTEMA CLASSIFICAZIONE ADOTTATA NELLE LINEE GUIDA TRAM-TRENO
La Köln-Bonner Eisenbahn, inserita nella rete
di Stadtbahn di Colonia, svolge anche il servi-
zio merci per importanti complessi industriali.
Scambio a cuore mobile sulle Wiener Lokalbahnen, per risolvere
la compatibilità fra i rodiggi dei rotabili tranviari (foto) e quelli dei
treni merci che circolano durante la notte.
NOTA: il “vero” tram-treno.
Esempi:
Karlsruhe (1992)
Saarbrücken (1997)
Kassel RegioTram (2007)
Mulhouse (2010)
23 ottobre 2012 9 Prospettive e quadro normativo per i sistemi tram-treno in Italia
TRAM-TRENO
COME
SISTEMA
TT3 – Infrastruttura ferroviaria esercita promiscuamente con veicoli
ferroviari e veicoli tram-treno
CLASSIFICAZIONE ADOTTATA NELLE LINEE GUIDA TRAM-TRENO
Il veicolo di Saarbrücken è stato il primo tram-treno
a pavimento ribassato.
TT3 – Infrastruttura ferroviaria esercita promiscuamente con veicoli
ferroviari e veicoli tram-treno
23 ottobre 2012 10 Prospettive e quadro normativo per i sistemi tram-treno in Italia
TRAM-TRENO
COME
SISTEMA CLASSIFICAZIONE ADOTTATA NELLE LINEE GUIDA TRAM-TRENO
In alto: linea S5 di Karlsruhe.
A destra: RegioTram di Kassel.
NOTA: “casi più unici che rari”.
Esempi:
Zwickau
Alicante
Trenton – Camden
23 ottobre 2012 11 Prospettive e quadro normativo per i sistemi tram-treno in Italia
TRAM-TRENO
COME
SISTEMA
Infrastruttura tranviaria esercita con veicoli ferroviari, eventualmente
in promiscuità con tram (“treno-tram”)
CLASSIFICAZIONE ADOTTATA NELLE LINEE GUIDA TRAM-TRENO
Le automotrici ferroviarie leggere “Regio-
sprinter” della Vogtlandbahn penetrano nel cen-
tro di Zwickau attraverso una linea tranviaria
attrezzata con doppio scartamento.
Infrastruttura tranviaria esercita con veicoli ferroviari, eventualmente
in promiscuità con tram (“treno-tram”)
23 ottobre 2012 12 Prospettive e quadro normativo per i sistemi tram-treno in Italia
TRAM-TRENO
COME
SISTEMA CLASSIFICAZIONE ADOTTATA NELLE LINEE GUIDA TRAM-TRENO
Il sistema di Alicante (Spagna) può essere considerato un
“treno-tram” perché i tren-tram (a sinistra) circolano in promi-
scuità con i tram, lungo una linea che alterna tratte con ca-
ratteristiche ferroviarie e altre con caratteristiche tranviarie.
La River Line Trenton – Camden, in New Jersey
(Stati Uniti), comprende una tratta in sede promiscua
in cui le automotrici ferroviarie diesel (tipo GTW di
Stadler) percorrono curve fino a 40 m di raggio.
a) Infrastruttura ferroviaria nazionale:
D.lgs. 10 agosto 2007, n. 162, Attuazione delle direttive 2004/49/CE e 2004/51/CE relative alla
sicurezza e allo sviluppo delle ferrovie comunitarie.
b) Linee interconnesse all’infrastruttura ferroviaria nazionale:
al momento:
D.P.R. 11 luglio 1980, n. 753, Nuove norme in materia di polizia, sicurezza e regolarità
dell'esercizio delle ferrovie e di altri servizi di trasporto;
D.lgs. 8 luglio 2003, n. 188, Attuazione delle direttive 2001/12/CE, 2001/13/CE e 2001/14 in
materia ferroviaria;
a regime: come a).
c) Linee non interconnesse all’infrastruttura ferroviaria nazionale:
D.P.R. n. 753/1980.
d) Tranvie (e metropolitane):
D.P.R. n. 753/1980.
23 ottobre 2012 13 Prospettive e quadro normativo per i sistemi tram-treno in Italia
QUADRO
NORMATIVO
IN ITALIA relativa alla sicurezza delle ferrovie e delle tranvie
NORMATIVA ESSENZIALE
a) Per la circolazione sull’infrastruttura ferroviaria nazionale:
Decisione 2011/291/UE della Commissione del 26 aprile 2011 relativa ad una specifica tecnica
di interoperabilità per il sottosistema «Locomotive e materiale rotabile per il trasporto di
passeggeri» del sistema ferroviario transeuropeo convenzionale;
Disposizione RFI n. 1/2003 del 21 gennaio 2003, Disposizioni per i requisiti normativi
regolamentari e tecnici del materiale rotabile (e s.m.i.).
b) Per la circolazione sulle linee interconnesse all’infrastruttura ferroviaria nazionale:
al momento: come c);
a regime: come a).
./.
23 ottobre 2012 14 Prospettive e quadro normativo per i sistemi tram-treno in Italia
QUADRO
NORMATIVO
IN ITALIA disposizioni che definiscono la compatibilità tecnica del materiale
rotabile alle infrastrutture ferroviarie e tranviarie
NORMATIVA ESSENZIALE:
c) Per la circolazione sulle linee non interconnesse all’infrastruttura ferroviaria nazionale:
Circolare del Ministero dei Trasporti n. 201/83 relativa alle disposizioni per l'approvazione del
materiale rotabile ferroviario;
disposizioni delle singole ferrovie.
d) Per la circolazione sulle tranvie:
Circolare del Ministero dei Trasporti n. 201/83;
UNI 7156, Tranvie e tranvie veloci – Distanze minime degli ostacoli fissi dal materiale rotabile e
interbinario – Altezza della linea aerea di contatto;
UNI 11174, Materiale rotabile per tranvie e tranvie veloci – Caratteristiche generali e prestazioni.
23 ottobre 2012 15 Prospettive e quadro normativo per i sistemi tram-treno in Italia
QUADRO
NORMATIVO
IN ITALIA disposizioni che definiscono la compatibilità tecnica del materiale
rotabile alle infrastrutture ferroviarie e tranviarie
NORMATIVA ESSENZIALE:
a) Infrastruttura ferroviaria nazionale: Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF).
b) Linee interconnesse all’infrastruttura ferroviaria nazionale:
al momento: come c);
a regime: come a).
c) Linee non interconnesse all’infrastruttura ferroviaria nazionale: Ministero delle Infrastrutture e
dei Trasporti.
d) Tranvie: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
23 ottobre 2012 16 Prospettive e quadro normativo per i sistemi tram-treno in Italia
QUADRO
NORMATIVO
IN ITALIA Organismo preposto al rilascio delle autorizzazioni, agli effetti della
sicurezza, di un sistema di trasporto e di suoi sottosistemi
AUTORITÀ COMPETENTE
incrociano alcune problematiche tecniche fondamentali, tipiche dei sistemi e dei veicoli
tram-treno (sistemi di controllo della marcia, crashworthiness dei veicoli, interfaccia sala-binario,
accessibilità dai marciapiedi delle fermate, …) con il quadro normativo:
• che si applica per le ferrovie, a seconda che l’infrastruttura ferroviaria sulla quale devono
circolare i veicoli tram-treno appartenga all’infrastruttura ferroviaria nazionale, sia una linea
interconnessa oppure sia una linea non interconnessa,
• che vige per le tranvie,
stabilendo alcuni criteri fondamentali;
./.
23 ottobre 2012 17 Prospettive e quadro normativo per i sistemi tram-treno in Italia
QUADRO
NORMATIVO
IN ITALIA
Le Linee Guida Tram-Treno, essenzialmente:
PRINCIPI DELLE LINEE GUIDA TRAM-TRENO
indicano che deve essere condotta un’analisi globale di sicurezza del sistema, che tenga conto
del contesto applicativo del sistema tram-treno quale, ad esempio, lo scenario infrastrutturale, le
tipologie dei veicoli utilizzati, ecc. Tale analisi deve essere condotta:
• in conformità al regolamento CE n. 352/2009 per i sistemi tram-treno che interessano
l’infrastruttura ferroviaria ricadente nel campo di applicazione del D.lgs n. 162/2007;
• in conformità alla CEI EN 50126 per i sistemi tram-treno che interessano le restanti infrastrutture
ferroviarie.
Deve essere garantito un livello di sicurezza almeno pari a quello dei sistemi ferroviari e tranviari
già operanti.
23 ottobre 2012 18 Prospettive e quadro normativo per i sistemi tram-treno in Italia
QUADRO
NORMATIVO
IN ITALIA
Le Linee Guida Tram-Treno, essenzialmente:
PRINCIPI DELLE LINEE GUIDA TRAM-TRENO
Condizioni favorevoli per integrare la ferrovia e la tranvia:
tranvia con standard moderni e non troppo diversi da quelli della ferrovia (raggi di curva ≥25 m,
larghezza dei tram di 2,65 m, …);
ferrovia elettrificata.
Possibile sbocco della ferrovia in studio:
servizio a breve distanza, con tutte le fermate (alcune aggiunte ex-novo), svolto con veicoli tram-
treno che attraversano la città lungo la rete tranviaria e, in periferia, si immettono sulla ferrovia;
servizio a più lunga percorrenza svolto con treni che, nel tratto coperto anche dai veicoli tram-treni,
fermano solo nelle stazioni principali.
Si tratta dunque di un sistema TT3.
./.
23 ottobre 2012 19 Prospettive e quadro normativo per i sistemi tram-treno in Italia
PROSPETTIVE
DEL TRAM-
TRENO ferrovia secondaria, sottoutilizzata perché poco attrattiva, che fa capo a
una città di medie dimensioni dotata di rete tranviaria, o che intende
dotarsene.
1° CASO DI STUDIO (IPOTETICO, VEROSIMILE):
È il caso di Mulhouse (F), dove:
nel 2006 è stata inaugurata una rete
tranviaria moderna, con standard
orientati verso lo sviluppo tram-treno;
nel dicembre 2010 la rete tranviaria è
stata integrata con la ferrovia Mulhouse
– Kruth, con veicoli tram-treno bicorrenti
25 kV/750 V che, dopo avere attraversa-
to il centro città, si spingono fino a Thann
(circa 20 km da Mulhouse), mentre le
automotrici ferroviarie diesel continuano
ad assicurare il servizio fino a Kruth.
Circolano anche treni merci. La tratta
Mulhouse Lutterbach – Thann è stata
appositamente elettrificata a 25 kV c.a.
23 ottobre 2012 20 Prospettive e quadro normativo per i sistemi tram-treno in Italia
PROSPETTIVE
DEL TRAM-
TRENO ferrovia secondaria, sottoutilizzata perché poco attrattiva, che fa capo a
una città di medie dimensioni dotata di rete tranviaria, o che intende
dotarsene.
1° CASO DI STUDIO (IPOTETICO, VEROSIMILE):
Problemi possibili:
passaggi a livello chiusi a lungo;
difficoltà, con l’esercizio ferroviario tradizionale, di aggiungere nuove fermate e nuove corse,
perché, fra l’altro, aumenterebbe ulteriormente il tempo di chiusura dei passaggi a livello.
L’utilizzo di mezzi leggeri (veicoli tram-treno) al posto dei treni, grazie alle elevate prestazioni di
trazione/frenatura, permette:
di aggiungere nuove fermate, senza penalizzare la velocità commerciale;
di ridurre il tempo di chiusura dei passaggi a livello, grazie alle prestazioni di frenatura (frenatura di
emergenza con pattini elettromagnetici).
./.
23 ottobre 2012 21 Prospettive e quadro normativo per i sistemi tram-treno in Italia
PROSPETTIVE
DEL TRAM-
TRENO ferrovia in area densamente urbanizzata, che crea una cesura urbana e
fornisce un servizio insoddisfacente in termini di capillarità e frequenza.
2° CASO DI STUDIO (IPOTETICO, VEROSIMILE):
Possibili sbocchi della ferrovia in studio:
trasformazione in tranvia, con conversione dei passaggi a livello in attraversamenti semaforizzati di
tipo stradale (esempio: Cagliari T1):
• vantaggi urbanistici; semplicità normativa dell’operazione;
• svantaggi: bassa velocità commerciale, rinuncia alla circolazione dei treni;
esercizio soltanto con veicoli tram-treni (sistema TT1; esempio: Paris T4):
• vantaggio: relativa semplicità dell’operazione;
• svantaggio: rinuncia alla circolazione dei treni;
circolazione di treni e veicoli tram-treno in fasce temporali diverse (sistema TT2; esempio: Kassel
RT2) oppure promiscuamente (sistema TT3):
• vantaggio: circolazione di treni merci e/o passeggeri a lunga percorrenza;
• svantaggio: complicazioni normative e tecnologiche crescenti.
23 ottobre 2012 22 Prospettive e quadro normativo per i sistemi tram-treno in Italia
PROSPETTIVE
DEL TRAM-
TRENO ferrovia in area densamente urbanizzata, che crea una cesura urbana e
fornisce un servizio insoddisfacente in termini di capillarità e frequenza.
2° CASO DI STUDIO (IPOTETICO, VEROSIMILE):
23 ottobre 2012 23 Prospettive e quadro normativo per i sistemi tram-treno in Italia
PROSPETTIVE
DEL TRAM-
TRENO
veicolo tram-treno tipo Sirio (AnsaldoBreda) in costruzione per la ferrovia a
scartamento metrico Genova – Casella, esercita da AMT Genova.
UN PRIMO CASO CONCRETO A GENOVA:
MobilityTech – Città Elettriche – 2^ sessione: «Sistemi di
trasporto rapido di massa e soluzioni per la mobilità nelle aree
metropolitane e nei centri urbani» – Milano, 23 ottobre 2012
Ing. Sergio Viganò
UNIFER – Presidente 4^ Sottocommissione
Grazie per la cortese attenzione
23 ottobre 2012