protezione civile. quale formazione?
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4 novembre 2006
Osservatorio Nazionalesulla formazione
in ambito di Protezione Civile
Presentazione indagine 2005
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Quale Formazione?
Il ciclo delle attività di protezione civilee la formazione necessaria
Gianmario GnecchiFunzionario Tecnico
Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
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LA FORMAZIONEE’ IL MOTORE
DI TUTTO IL SISTEMA
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Chi fa che cosa
• Durante l’evento• Dopo l’evento• Prima del prossimo evento
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i tempi dell’emergenza
InizioIniziodell’eventodell’eventoSalvataggioSalvataggioe stabilizzazionee stabilizzazioneAssistenza Assistenza alla popolazionealla popolazione
Ripristino e Ripristino e avvio della normalitàavvio della normalità
Prevenzione Prevenzione e previsionee previsione
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E’ necessario chele Funzioni di Comando siano esercitate da quella Struttura che,in quel momento della gestione dell’emergenza,
rappresenta la Risorsa che può e deve dare il massimo,
in quella determinata fase.
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• Quando una delle Strutture Operative di P.C.è quella che in quel momentodeve fissare le priorità di interventoe deve determinare le scelte strategiche/operativeper la risoluzione dell’emergenza in atto,allora TUTTE le altre strutturesi mettono -per così dire- “a disposizione”fino a quando quella non ha terminatoil suo compito.
• A sua volta, quandola priorità di intervento cambia, la Struttura che prima ha ricevuto il supporto si mette poi a disposizione delle altre.
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1 le persone direttamente coinvolte nell'incidente(operai, conduttori dell'impianto, autotrasportatori)
2 le persone, non direttamente coinvolte, che vengonoman mano a conoscenza dell'incidente(altri operai, impiegati, altri utenti della strada, passanti)
3 le squadre di primo soccorso(vigili del fuoco,ambulanze, forze dell'ordine)
4 il personale specialista(squadre speciali dei vigili del fuoco, tecnici aziendalio di altri stabilimenti, ASL, società per la bonifica)
5 le autorità(sindaco, responsabile dell'azienda, ecc.)
Le diverse fasi della gestione operativa dell’intervento
Sviluppo incidente
Stabilizzazione
Conclusione
Ripristino servizi essenziali
Bonifica e ritorno alla normalità
Lato “esterno”:Lato “esterno”: interfaccia tra i soccorritori e il resto della popolazione interfaccia tra i soccorritori e il resto della popolazione
interfaccia diretta tra i soccorritori e le vittimeinterfaccia diretta tra i soccorritori e le vittimeLato “interno”Lato “interno”
118 115 112/113 Autorità
LA R
ESTAN
TE PO
POLA
ZION
E I G
ESTOR
I D
ELL’EMER
GEN
ZALE
VITTIME
Lato “esterno”:Lato “esterno”: interfaccia tra i soccorritori e il resto della popolazione interfaccia tra i soccorritori e il resto della popolazione
interfaccia diretta tra i soccorritori e le vittimeinterfaccia diretta tra i soccorritori e le vittimeLato “interno”Lato “interno”
LA R
ESTAN
TE PO
POLA
ZION
E I G
ESTOR
I D
ELL’EMER
GEN
ZALE
VITTIME
118
115
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“autorità”
a)a) Il Corpo Nazionale Il Corpo Nazionaledei Vigili del Fuoco, dei Vigili del Fuoco, quale componente fondamentalequale componente fondamentaledella Protezione Civiledella Protezione Civile
b) b) Le Forze ArmateLe Forze Armate
c) c) Le Forze di PoliziaLe Forze di Polizia
d) d) Il Corpo Forestale dello StatoIl Corpo Forestale dello Stato
e) e) I Servizi Tecnici NazionaliI Servizi Tecnici Nazionali
f)f) I gruppi nazionali di ricerca scientifica, l’Istituto I gruppi nazionali di ricerca scientifica, l’Istituto naz.le di geofisica ed altre istituzioni di ricercanaz.le di geofisica ed altre istituzioni di ricerca
g) g) La Croce Rossa ItalianaLa Croce Rossa Italianah) h) Le strutture del Servizio Sanitario NazionaleLe strutture del Servizio Sanitario Nazionalei) i) Il VolontariatoIl Volontariatol)l) Il Corpo Nazionale di Soccorso Alpino Il Corpo Nazionale di Soccorso Alpino
Art. 11 L. 225/92:
Art. 11 L. 225/92:
costituiscono
costituiscono
strutture operative
strutture operative
nazionali
nazionalidel Servizio
del Servizio Nazionale
Nazionaledi Protezione Civile
di Protezione Civile
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Prima del prossimo
evento
Dopol’evento
Durante l’evento
“Autorità”Sistema di soccorsoPopolazioneATTORI
AZIONI
Griglia attori / azioni
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FORMAZIONE ON-LINE
E-LEARNING
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http://training.fema.gov/
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http://training.fema.gov/EMIWeb/IS/
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http://www.vigilfuoco.it/
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http://www.vfdcf.it/vvf_fad/doceboLms/
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http://www.teexwmdcampus.com
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http://www.vigilidelfuoco.bergamo.it/home.htm
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http://www.vigilidelfuoco.bergamo.it/formazione/downloaddidattica.htm
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FORMAZIONE ON-SITE
Le Scuole e i Centri di Addestramento
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Attività della Scuola Vigili del Fuoco di Dalmine
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LOGISTICA• Reception / centralino• 24 posti letto in
12 camerette doppie (TV e internet veloce in camera)
• Ristorante self- service da 150 pasti-ora
• Zona bar• 2 sale convegno / lettura
DIDATTICA• 4 aule didattiche da 25
posti• 1 aula informatica• 1 aula magna da 100 posti• 1 biblioteca• 3 uffici direzionali e
segreterie• 1 archivio
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Self-service e salone ristorante
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Aule didattiche(4 da 25-30 posti cad.)
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Aula Magnada circa 100 posti
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Aula magna riconfigurata per workshop internazionale
33 / 5012052420/11 - 24/118° Corso TPSS Regionale
4022020/11 - 21/112° Corso provinciale patenti IV grado
16053213/11 - 17/112° Corso provinciale patenti III grado
30010306/11 - 15/123° Corso Nazionale NBCR 3° liv.
21213-setPianificazione missione Antartide
390152611/9-13/102° Corso Nazionale NBCR 3° liv
5051026/6-30/63° corso Provinciale Computer
130065205/6-20/101° corso 300 ISPETTORI nazionale
330152222/5-23/61° /06 Corso Nazionale NBCR 3° liv
7051415/5-19/52° Corso Provinciale Computer
605128/5-12/57° Corso T.P.S.S. Regionale
582294/5-5/54° Seminario naz. consegna UCL
422212/5-3/53° Seminario naz. consegna UCL
5822927/4-28/42° Seminario naz. consegna UCL
4222120/4-21/41° Seminario naz. consegna UCL
382193/4-5/4Working Group internazionale esercitazione LEMAN III
150101527/3 - 7/42° Corso U.S.A.R. nazionale
3021520/3 - 19/42° Corso Provinciale Nuoto Base
450251820/3 - 21/4506 CAPI SQUADRA nazionale
13010136/3 - 17/31° Corso U.S.A.R. nazionale
5551127/2 - 3/31° Corso Provinciale Computer
10052013/2 - 17/26° Corso T.P.S.S. Regionale
4714724-gen4° Seminario sicurezza aeroportuale
222060371/1 - 14/460° VIGILI PERMANENTI nazionale
GG. x PP.DURATAALLIEVIPERIODOCORSO
Da gennaio 2006 a novembre 2006:
Da gennaio 2006 a novembre 2006:
Oltre 6.200 giorni x uomo di formazione
Oltre 6.200 giorni x uomo di formazione
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• Togliendo I periodi di Vacanza (agosto, Natale e Pasqua) considerando quindi 45 settimane da 5 giorni si ottiene una disponibilità di 225 giorni all’anno
• Moltiplicati per la capienza media di 100 posti (4 aule da 25) Si ottengono 22.500 giorni x uomo all’anno
• Con 6200 siamo a poco meno di un terzo della capacità massima.
La logistica, invece, è stata sfruttata oltre il 100% dato che in alcuni casi si è fatto fronte alle esigenze di alloggio mediante gli spazi disponibili presso il vicino distaccamento di Dalmine.
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CORSI NBCR
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CORSI “TECNICHE DI COMANDO”Incident Command System
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Corsi Soccorso in maceriaU.S.A.R. Urban Search and Rescue
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Corsi di aggiornamento in
collaborazione con la Sezione
Operativa Internazionale
VVF di Pisa
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Altri Corsi innovativi svolti e in progettazione
• Interventi d’emergenza in caso di Dissesto idrogeologico (in collaborazione con il Politecnico di Milano sede di Lecco)
• Tecniche di ventilazione e controllo degli incendi nei fabbricati civili e industriali (in collaborazione con la Scuola Provinciale Antincendi di Trento)
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Il Centro di Addestramento di Bovisio Masciago (MI)
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Comune di Bovisio Masciago
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Immagini al 24 marzo 2004
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Pano
ram
ica
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0°
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QUALI CORSI MANCANO ?
• Corso per l’individuazione dei doppionie il risparmio di denaro pubblico
• Corso per l’aumento di sinergia tra i sistemie la eliminazione di poltrone in eccesso
• Corso per la individuazione delle reali necessita’e la trasformazione degli “hobbies”
• Corso per l’individuazione di chi è davvero “volontario” e chi fa finta di esserlo.
• Corso per l’aumento di consapevolezza sul fatto chela prevenzione e’ molto piu’ efficace della protezione.– “assessorato alla prevenzione delle situazioni incidentali e
all’abbattimento del rischio residuo”
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Alcuni suggerimenti• Ogni “coagulo formativo” (parolone con le quali intendo dire: ogni punto del
territorio nel quale si intende svolgere attività formativa) dovrebbe riuscire a sviluppare le proprie “vocazioni” e specializzarsi su quelle
• Ogni “vocazione” sviluppata viene messa “in rete” e resa disponibile per la fruizione. A volte spostando gli allievi, a volte spostando i docenti, a volte senza spostare nessuno (e-learning).
• I “laboratori di prova pratica” (cioè i campi di addestramento) sono molto preziosi (costano!) e vanno condivisi il più possibile.
• I “doppioni” hanno senso solo se questo consente di distribuire sul territorio l’offerta formativa, altrimenti la soluzione è: FARE SINERGIA. Non possiamo far ricadere sulle prossime generazioni il nostro puntiglio “questo è mio e me lo tengo io”.
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GRAZIE PER LA VOSTRA PAZIENZA