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PROVE & PRODOTTI di Andrea de Prisco Olympus Camedia C-1400L Olympus Camedia C-1400L Costruttore: Olympus Optical Co. Ltd. San-Ei Building, 2-22, Nishi Shinjuku 1-chome, Shinjuku-ku, Tokyo, Japan Distributore: Polyphoto SpA Via C. Pavese 11(13 - 20090 Opera (MI) Tel.: (02) 530021 Prezzi al pubblico (IVA inclusa): Camedia C-1400L + DeLuxe Kit L. 2.600.000 SmartMedia Card 8 MB RAM L. 185.000 Adattatore PCMCIA per SmartMedia L. 190.000 zione della casa giapponese in campo fotografico ha spalancato le porte anche al mercato più propriamente consumer con alcuni apparecchi reflex di fascia (e fattura) ben più economica e con la for- tunata famiglia di ultracompatte della serie "Miju". Anno Domini 1996 Agli appassionati di fotografia (tradi- zionale ... ormai dobbiamo sempre spe- cificare l'effettivo campo d'utilizzol) il marçhio Olympus non dovrebbe risulta- re per nulla nuovo. Chi, come il sotto- scritto, si occupa di fotografia da un ventennio e più, ricorderà certamente due pietre miliari nell'evoluzione delle fotocamere prodotte in passato, deno- minate Olympus OM-l e OM-2. Erano due apparecchi estremamente compatti (per un lunghissimo periodo hanno rap- presentato la massima espressione del- la miniaturizzazione giapponese per le fotocamere reflex) cuore di un sistema fotografico professionale che già allora comprendeva accessori di ogni tipo, obiettivi di ottima qualità (Zuiko Lens) e perfino dispositivi per l'acquisizione fo- tografica in campo medico, dove Olym- pus era già presente con i suoi micro- scopi ottici. Pressoché identiche nell'estetica, l'OM-l e l'OM-2 si diffe- renziavano per il fatto di essere una completamente meccanica, l'altra com- pletamente elettronica. E che elettroni- ca (per quei tempi)! L 'OM-2, oltre ad 236 essere stata la prima reflex con lettura TTL della luce lampo (una cellula, all'in- terno del corpo macchina rivolta verso la pellicola, leggeva e dosava l'emissio- ne del lampeggiatore dal punto di vi- sta ... dell'emulsione fotografica) sfode- rava un rivoluzionario sistema di misura- zione esposimetrico della luce ambien- te, anche in questo caso effettuando la lettura direttamente sulla pellicola e/o sulla prima tendina dell'otturatore nell'utilizzo dei tempi d'esposizione più brevi. Una sofisticazione tecnologica co- sì spinta (stiamo parlando della fine de- gli anni Settanta) che erano finanche possibili aggiustamenti in tempo reale - durante l'esposizione stessa! - in segui- to a repentini cambiamenti delle condi- zioni d'illuminazione. Fossero anche av- venuti nei pochi millesimi di secondo d'esposizione in luce diurna. Negli anni successivi le professionali OM-1/0M-2 sono state sostituite ri- spettivamente dalla nuova coppia OM- 3/0M-4 (tuttora in produzione, sempre una con otturatore meccanico e l'altra con otturatore elettronico), ma la produ- Si è dovuta attendere la scorsa edizio- ne della Photokina di Colonia, svoltasi nell'ormai lontano 1996, per assistere al grande salto nel mondo dei" bit colora- ti" da parte di Olympus. In realtà anche all'edizione ancora precedente, avvenu- ta nel giurassico 1994, c'era qualcosa di digitale allo stand della casa giappone- se: si trattava di una fantomatica fotoca- mera marchiata Deltis che, per quanto ci risulti, non è mai arrivata sul nostro mercato. Tornando al '96, la prima gran- de iniezione di prodotti fotodigitali da parte di Olympus si concretizza con il lancio simultaneo di tre apparecchi foto- grafici, una stampantina a colori a subli- mazione, uno scanner per pellicole e diapositive, molto compatto e in grado di fornire una dignitosa risoluzione di 1.770 punti per pollice (file da 11.5 me- gabyte per il fotogramma 24x36 del 35mm). Le tre fotocamere digitali, con sensore CCD da 350.000 e 810.000 pixel, avevanol'interessante caratteristi- ca di collegarsi direttamente alla stam- pantina a colori (senza passare per il PC) per ottenere al volo fotografie in "carne ed ossa" dai nostri scatti assolu- tamente digitali. MCmicrocomputer n. 183 - aprile 1998

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PROVE & PRODOTTI di Andrea de Prisco

Olympus Camedia C-1400L

Olympus Camedia C-1400L

Costruttore:Olympus Optical Co. Ltd.San-Ei Building, 2-22, Nishi Shinjuku 1-chome,Shinjuku-ku, Tokyo, Japan

Distributore:Polyphoto SpAVia C. Pavese 11(13 - 20090 Opera (MI)Tel.: (02) 530021

Prezzi al pubblico (IVA inclusa):Camedia C-1400L + DeLuxe Kit L. 2.600.000SmartMedia Card 8 MB RAM L. 185.000Adattatore PCMCIA per SmartMedia L. 190.000

zione della casa giapponese in campofotografico ha spalancato le porte ancheal mercato più propriamente consumercon alcuni apparecchi reflex di fascia (efattura) ben più economica e con la for-tunata famiglia di ultracompatte dellaserie "Miju".

Anno Domini 1996

Agli appassionati di fotografia (tradi-zionale ... ormai dobbiamo sempre spe-cificare l'effettivo campo d'utilizzol) ilmarçhio Olympus non dovrebbe risulta-re per nulla nuovo. Chi, come il sotto-scritto, si occupa di fotografia da unventennio e più, ricorderà certamentedue pietre miliari nell'evoluzione dellefotocamere prodotte in passato, deno-minate Olympus OM-l e OM-2. Eranodue apparecchi estremamente compatti(per un lunghissimo periodo hanno rap-presentato la massima espressione del-la miniaturizzazione giapponese per lefotocamere reflex) cuore di un sistemafotografico professionale che già alloracomprendeva accessori di ogni tipo,obiettivi di ottima qualità (Zuiko Lens) eperfino dispositivi per l'acquisizione fo-tografica in campo medico, dove Olym-pus era già presente con i suoi micro-scopi ottici. Pressoché identichenell'estetica, l'OM-l e l'OM-2 si diffe-renziavano per il fatto di essere unacompletamente meccanica, l'altra com-pletamente elettronica. E che elettroni-ca (per quei tempi)! L 'OM-2, oltre ad

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essere stata la prima reflex con letturaTTL della luce lampo (una cellula, all'in-terno del corpo macchina rivolta versola pellicola, leggeva e dosava l'emissio-ne del lampeggiatore dal punto di vi-sta ... dell'emulsione fotografica) sfode-rava un rivoluzionario sistema di misura-zione esposimetrico della luce ambien-te, anche in questo caso effettuando lalettura direttamente sulla pellicola e/osulla prima tendina dell'otturatorenell'utilizzo dei tempi d'esposizione piùbrevi. Una sofisticazione tecnologica co-sì spinta (stiamo parlando della fine de-gli anni Settanta) che erano financhepossibili aggiustamenti in tempo reale -durante l'esposizione stessa! - in segui-to a repentini cambiamenti delle condi-zioni d'illuminazione. Fossero anche av-venuti nei pochi millesimi di secondod'esposizione in luce diurna.

Negli anni successivi le professionaliOM-1/0M-2 sono state sostituite ri-spettivamente dalla nuova coppia OM-3/0M-4 (tuttora in produzione, sempreuna con otturatore meccanico e l'altracon otturatore elettronico), ma la produ-

Si è dovuta attendere la scorsa edizio-ne della Photokina di Colonia, svoltasinell'ormai lontano 1996, per assistere algrande salto nel mondo dei" bit colora-ti" da parte di Olympus. In realtà ancheall'edizione ancora precedente, avvenu-ta nel giurassico 1994, c'era qualcosa didigitale allo stand della casa giappone-se: si trattava di una fantomatica fotoca-mera marchiata Deltis che, per quantoci risulti, non è mai arrivata sul nostromercato. Tornando al '96, la prima gran-de iniezione di prodotti fotodigitali daparte di Olympus si concretizza con illancio simultaneo di tre apparecchi foto-grafici, una stampantina a colori a subli-mazione, uno scanner per pellicole ediapositive, molto compatto e in gradodi fornire una dignitosa risoluzione di1.770 punti per pollice (file da 11.5 me-gabyte per il fotogramma 24x36 del35mm). Le tre fotocamere digitali, consensore CCD da 350.000 e 810.000pixel, avevanol'interessante caratteristi-ca di collegarsi direttamente alla stam-pantina a colori (senza passare per ilPC) per ottenere al volo fotografie in"carne ed ossa" dai nostri scatti assolu-tamente digitali.

MCmicrocomputer n. 183 - aprile 1998

con escursione ottica 35-105 mm utiliz-zabile, quindi, nella maggior parte delleoccasioni. Anche la luminosità massimaè piuttosto interessante: alla focale mi-nima (grandangolo) è pari a f/2.8, allamassima (tele) si riduce a f/3.9 non es-sendo uno zoom dallo schema otticosofisticato e in grado di mantenere co-stante l'apertura del diaframma al varia-re della lunghezza focale. Il suo schemaottico semplificato, formato da setteelementi ottici in sette gruppi, provocainoltre un'evidente distorsione a barilot-to presente alle focali minori che diven-ta prontamente a cuscinetto a quellemaggiori. La messa a fuoco è natural-mente automatica e varia tra 60 cm el'infinito: sfruttando la "posizione ma-ero" (va be', non esageriamo!) dell'otti-ca è possibile fotografare anche ad unadistanza compresa tra 30 e 60 cm.

L'esposizione è automatica program-mata, con i diaframmi che variano didue soli valori (da 2.8 a 5.6 nella posi-zione grandangolo o da 3.9 a 7.8 in po-sizione tele), mentre i tempi d'esposi-zione, ottenuti elettronicamente dalsensore CCD, variano senza soluzionedi continuità tra 1/4 e 1/.10.000 di se-condo. La misurazione esposi metrica èTTL (attraverso l'obiettivo di ripresa) eavviene a lettura media con prevalenzaal centro dell'immagine inquadrata. Ilpiccolo flash integrato, "caricato a mol-la" sulla parte superiore del gruppo otti-co, ha un numero guida di 20, sufficien-te ad illuminare correttamente (e auto-maticamente) fino a circa 3 metri di di-stanza dalla fotocamera. Dispone inol-tre della tipica funzionalità "anti occhi

Estetica futuribile perf'Olympus Camedia 7400,ma comandi principali po-sizionati in maniera abba-stanza tradizionale. Inno-vazione sì, ma non dalpunto di vista ergonomi-co. Meno male ...

tagli da 4 e da 8megabyte (con lafotocamera sonofornite due card da4 M B) possono di-ventare compatibiliPCMCIA, ad esem-pio per l'immediatoutilizzo con uncomputer portatile,

attraverso un piccolo adattatore opzio-naie. In tutti gli altri casi, l'interfaccia-mento col computer avviene tramiteporta seriale (e opportuno software digestione) sia "verso" la piattaformaWindows che verso quella MacOS, perle quali sono forniti a corredo i relativicavetti di connessione e un CD-ROMutilizzabile su entrambi i sistemi.

Già dal punto di vista puramente fun-zionale la Camedia 1400 offre caratteri-stiche tecniche di tutto rispetto. L'obiet-tivo zoom, come detto in precedenza,ha un'escursione focale 3x ed è dotatodi comando motorizzato (in realtà un po'rumoroso nell'esemplare in nostro pos-sesso). La focale ottica varia tra 9.2 e28 mm che corrisponde, nel formato fo-tografico 135, all'incirca ad uno zoom

Come supporto di memorizzazione la Camedia 7400 utilizza SmartCard da 4 o da 8 megabyte.

Ma il vero e proprio salto nell'iperspa-zio si è avuto solo quest'anno, con lacommercializzazione del modello Came-dia 1400, in prova in queste pagine, ac-creditato di una risoluzione (interpolata)di ben 1280x1 024 pixel, grazie al senso-re CCD da 1.4 milioni di pixel. Oltre aqueste caratteristiche spiccatamentenumeriche, la Camedia 1400 pur essen-do offerta ad un prezzo di vendita deltutto paragonabile a quello di molte al-tre concorrenti (poco più di due milioni,oltre l'IVA) è in realtà un apparecchio fo-tografico reflex, con ottica zoom 3x, fla-sh e display a colori a cristalli liquidi in-tegrato.

Come supporto di memorizzazioneutilizza schede di memoria in standardSmardMedia. Disponibili attualmente in

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Close I Quattro scherma te tratte dal plug-in di Photoshop per accedere alla fotocame-ra digitale direttamente dall'applicazione. Oltre a scaricare le immagini abbia-mo la possibifità di settare molti parametri e di telecomandare l'apparecchio.

rossi" con la quale sono emessi un cer-to numero di prelampi in rapida sequen-za per stimolare la contrazione dell'iridenei soggetti ripresi. In realtà è possibilenotare un'emissione multipla di lampi inrapidissima sequenza, probabilmenteutilizzati dal sistema esposimetrico fla-sh, anche disabilitando la funzionalità

"anti occhi rossi". E questo, in alcunicasi, può rappresentare un vero e pro-prio problema. In che senso? Parlandomolto francamente, non sono riuscito afotografare il mio gatto siamese con gliocchi aperti. Evidentemente il suo ine-guagliabile scatto felino si manifesta an-che attraverso il suo "dispositivo" an-

tiabbagliamento incorporato nelle palpe-bre: pur essendo stato ripreso quandoaveva gli occhi ben spalancati, in foto-grafia appariva sempre con gli occhichiusi o semichiusi! Fortunatamente lostesso problema non si manifesta congli esseri umani ...

In tutti gli altri casi, ovvero trascuran-

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Look spazialeDal punto di vista estetico possiamo

dire che la Camedia 1400 tutto sembrameno che una macchina fotografica. Inrealtà lo stesso succede anche con al-cune fotocamere tradizionali dell'ultimagenerazione, realizzate tanto da Olym-

quando una distribuzione stocastica de-gli stessi?), sugli algoritmi di interpola-zione software per minimizzare l'aberra-zione cromatica dei sensori, sulla con-versione analogico/digitale, sulla fedeltàcromatica, sulla qualità delle ottiche in-tercambiabili, sui display a colori inte-grati nelle fotocame~e ... insomma avre-mo di che parlare (e sparlare) per molto,molto altro tempo ancora.

do questa piccola incompatibilità di ca-rattere col mio gatto siamese, la qualitàimmagine ottenibile con la Camedia1400 - lo anticipiamo subito per gli im-pazienti - è davvero eccezionale in rap-porto alla fascia di prezzo della fotoca-mera. Non possiamo ancora parlare del-la tanto attesa qualità fotografica asso-luta (personalmente, come molte di-chiarato in questa e in altre sedi, smet-terò di lamentarmi pedantemente soloquando verrà infranto il muro dei tre mi-lioni di pixel per gli apparecchi consu-mer!), ma senza ombra di dubbio ... co-minciamo proprio a ragionare. Certouna buona risoluzione del CCD da solanon basta, bisognerà poi lavorare anco-ra sugli schemi di microfiltratura RGB (a

gata direttamente alla fotocamera, dicancellare singole immagini. Gli stessitasti, in modalità registrazione, permet-tono di impostare la lettura esposime-trica a misurazione spot, di agiresull'automatismo flash (per utilizzare lafunzionalità anti occhi rossi e/o per atti-vare/disattivare forzatamente il funzio-namento del lampeggiatore), di inserirela messa a fuoco a distanza ravvicinata,di attivare l'autoscatto con ritardo fissodi 12 secondi.

Le pile stilo (o le batterie ricaricabili)necessarie all'alimentazione si inseri-scono dentro l'impugnatura laterale. AIsuo interno trova posto anche una pic-cola pila di backup che mantiene in vi-ta l'orologio interno alla macchina: perogni immagine ripresa, infatti, vienetenuta traccia anche dell'ora e delladata dello scatto. Proprio come si ad-dice ad un file di dati qual è un'imma-gine digitale.

Per mettere in opera la Camedia1400 è sufficiente inserire le quattro pi-le stilo (o le batterie ricaricabili fornite acorredo), la scheda di memoria nellaquale verranno memorizzate le immagi-ni e iniziare a scattare. Dopo ogni ripre-sa, durante i secondi necessari alla me-morizzazione/compressione digitale,l'immagine compare sul display LCDdella macchina per poter verificare la

P t" "'ron I... via.

/I display Leo si utilizzaper le regolazioni damenu e per la visualizza-zione delle immagini.

tore coassiale a quest'ultimo per com-mutare ripresa e visualizzazione delleimmagini, il già citato pulsante di scattoe il comando per lo zoom motorizzato.A ridosso del pulsante di scatto (pre-muto a metà corsa attiva la misurazio-ne esposimetrica e la messa a fuocoautomatica) è presente un piccolo di-splay LCD che visualizza costantemen-te lo stato di alcune funzionalità dellamacchina e un LED rosso che lampeg-gia durante il conto alla rovesciadell'a utoscatto.

Il lato posteriore è quello più ricco diparticolari interessanti. Troviamo il di-splay a colori LCD dalla visibilità più chesoddisfacente (naturalmente la sua ri-soluzione non ha nulla da spartire,nemmeno lontanamente, con quella of-ferta dal sensore CCD da 1.4 milioni dipixel!), l'alloggiamento per la scheda dimemoria SmartCard e ben otto pulsantiper attivare e controllare le molte fun-zioni offerte dalla Camedia 1400, lamaggior parte di queste accessibili damenu visualizzati sul pannello LCD.

In modalità di riproduzione, i quattrotasti superiori permettono rispettiva-mente di accedere all'indice delle im-magini, di scorrere tutti gli scatti effet-tuati a mo' di slideshow, di effettuarestampe utilizzando la stampante colle-

Per l'alimentazione dellafotocamera si utilizzanoquattro comunissime pi-le stilo o le "capienti" ri-carica bili da 1.3 Ah ("'1fornite a corredo assie-me al caricabatterie.

pus quanto da altri produttori giappone-si particolarmente avveniristici (almenoper quel che riguarda il design). Dicia-mo, più in generale, che ha un look viadi mezzo tra quello delle fotocamere equello delle videocamere. Naturalmen-te le dimensioni sono molto più conte-nute e anche il peso (470 grammi sen-za batterie e scheda di memoria) nonprovoca certo grossi inconvenienti peril trasporto.

Comunque, ringraziando Iddio,l'obiettivo è situato· sul lato frontale,l'impugnatura è a destra, il mirino sulretro, il pulsante di scatto sul lato supe-riore e la maggior parte dei comandisecondari sono sacrosantamente a por-tata di pollice.

Sul lato sinistro dell'apparecchio, co-perto da uno sportelli no in gomma mor-bida, troviamo le connessioni perl'esterno: l'ingresso per l'alimentatoreopzionale, l'uscita seriale per il collega-mento al computer (PC/Mac), una portaparallela per la stampantina dedicataOlympus. Manca all'appello, strana-mente, un'uscita video per poter visua-lizzare via presa SCART su televisore leimmagini appena riprese: senza colle-gamento al computer, l'unico modo èdi guardarle a turno sul piccolo displaya colori LCD incorporato nell'apparec-chio. Poco sopra èpresente la regola-zione diottrica per ilmirino reflex e ilcomando di sbloc-co per il flash "aserramanico" .

Sul lato superioretroviamo il pulsantedi accensione spe-gnimento dellamacchina, il devia-

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mente. Una volta tanto ci troviamo difronte un prodotto offerto ad un prezzodi vendita (FINALMENTE!) allineato conle reali caratteristiche offerte, dotato diun signor sensore CCD in grado di for-nire una qualità immagine ben più cheaccettabile, facile ed immediata da uti-lizzare, completa sotto molti aspetti,con un look sì un po' "plasticoso" manon al punto da sembrare un giocattoli-no da due soldi, come accade con altriprodotti dal marchio finanche più blaso-nato di Olympus. In definitiva un ottimoprodotto, con alcuni dettagli minori mi-gliorabili (i fotografi più smaliziati avreb-bero gradito un maggior controllodell'esposizione e qualche informazionein più nel mirino) che, soprattutto, nonfarà pentire dell'acquisto dopo aver ef-fettuato i primi scatti. Cosa che general-mente succede con le fotocamere digi-tali di fascia bassa tuttora in commer-cio. Si spera ancora per poco ...

Oltre alle batterie NiMH, al caricabatterie e alla se-conda SmartCard da 4 MB fa parte del DeLuxe Kitanche questa borsa morbida per il trasporto.

L'Olympus Camedia 1400, come giàavrete capito leggendo quest'articolo, ciha soddisfatto ... un bel po'. Non rappre-senta certo la perfezione assoluta ri-guardo le fotocamere digitali "consu-mer-ma-non-troppo" che aspettiamo datempo, ma ci si avvicina significativa-

In conclusione

fotocamera) nonché di effettuare sem-plici operazioni di editing (rotazione, ri-flessione, ridimensionamento), agiresulla resa cromatica, modificare il nu-mero di colori utilizzato dall'immagine otrasformarla a livelli di grigio.

Sul lato sinistro, protette da uno sportellino ingomma morbida, le connessioni per l'esterno.

due SmartCard fornite a corredo).Tra le rimanenti opzioni seleziona bili

da menu apprezziamo molto la presen-za della compensazione manualedell'esposizione (di tre stop in sovra o insottoesposizione) anche se avremmogradito un accesso più immediato aquesta importante funzione, tipo un pul-santino o una rotellina sempre a portatadi dito.

Il software di gestioneSia per piattaforma MacOS che nel

caso di Windows è fornita a corredoun'utility stand-alone di interfacciamen-to con la fotocamera oltre al consuetoplug-in (driver TWAIN nel caso di Win-dows) per importare le immagini diret-tamente all'interno dei programmi di fo-toritocco come Photoshop. Possiamo,inoltre, pilotare da computer la fotoca-mera per la ripresa di immagini, così co-me impostare i parametri di funziona-mento e setta re automaticamente datae ora dell'apparecchio, sincronizzandolecon quella del PC collegato.

L'utility permette inoltre di effettuarel'upload delle immagini (da computer a

/I flash elettronico si apre a ribalta sullato superiore della fotocamera.

corretta esposizione e la mes-sa a fuoco, operata automati-camente dai circuiti elettronicidell'apparecchio. Il mirino re-flex, dal canto suo, pur offren-do una visione prospettica-mente corretta della scena in-quadrata, manca del consuetoschermo di messa fuoco tipicodelle fotocamere tradizionali equindi non è detto che un'im-magine che ai nostri occhi ap-pare correttamente nitida siaaltrettanto a fuoco sul sensoreCCD. Un'altra "stranezza" delmirino della Camedia 1400 riguarda ilfinto ribalta mento dello specchio reflex(peraltro assente nella fotocamera) almomento dello scatto (l'immagine spa-risce per un attimo alla vista dell'utente)al solo scopo di confermare l'effettivaripresa.

All'interno del mirino è visibile un rife-rimento circolare per la messa a fuocoe per l'eventuale misurazione spotdell'esposi metro. Premendo a metàcorsa il pulsante di scatto la fotocameraeffettua e blocca entrambe le misura-zioni, permettendo in questo modo di ri-comporre a proprio piaci mento l'imma-gine senza correre il rischio che il sog-getto principale, magari decentratonell'inquadratura, venga fuori fuoco osottoesposto/sovraesposto. Sempre nelmirino sono visibili un LED verde e unLED giallo: il primo segnala la corretta ol'impossibilità di effettuare correttamen-te la messa a fuoco, il secondo si riferi-sce alla ricarica del flash o alla necessitàdella luce lampo in condizioni di illumi-nazione ridotte.

Tra uno scatto e il successivo è ne-cessario attendere circa otto secondi af-finché l'immagine ripresa sia compressae salvata all'interno della memoriaSmartCard. Da menu possiamo selezio-nare tre differenti formati file: SHO eHO utilizzano una risoluzione di1280x1024 pixel, SO si limita a fornireimmagini 640x512. Tra HO e SHO la dif-ferenza risiede solo nel grado di com-pressione JPEG utilizzato, ma dalle no-stre prove effettuate appare praticamen-te inutile utilizzare quest'ultima moda-lità, molto più costosa in termini di occu-pazione di memoria (circa un megabytead immagine) a fronte di una qualità im-percettibilmente superiore. In modalitàHO, pur sfruttando la massima risoluzio-ne, si riescono a salvare da 12 a 15 im-magini in una scheda di memoria da 4megabyte, mentre accontentandosi del-la risoluzione inferiore di 640x512 pixeldel modo SO l'autonomia risulta esserequattro volte maggiore (in media si rie-scono a salvare una cinquantina di scattinei consueti 4 megabyte di ognuna delle

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