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PROVINCIA DE CASTEDDU RASSEGNA STAMPA 14 APRILE Prime pagine Pag. 2 Taccuino avvenimenti Pag. 4 Provincia di Cagliari Pag. 6 Cronaca e politica regionale Pag. 23 Viabilità e trasporti Pag. 33 La rassegna stampa è stata ultimata alle ore 7.55 PROVINCIA DI CAGLIARI

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PROVINCIA DE CASTEDDU

RASSEGNA STAMPA 14 APRILE

Prime pagine Pag. 2Taccuino avvenimenti Pag. 4Provincia di Cagliari Pag. 6Cronaca e politica regionale Pag. 23Viabilità e trasporti Pag. 33

La rassegna stampa è stata ultimata alle ore 7.55

PROVINCIA DI CAGLIARI

TACCUINO AVVENIMENTI DI OGGI - Manifestazione di protesta con corteo di auto da Sassari a Cagliari contro Equitalia organizzata da Irs-Indipendentzia Repubrica de Sardigna (Sassari - partenza dal distributore di via Budapest - ore 8; Cagliari - raduno parcheggi Sant'Elia - ore 11) - Manifestazione "Energy day" con la partecipazione delle scolaresche promosso da Sardegna Ricerche e Crs4 nell'ambito della "Settimana europea per le energie sostenibili" (Macchiareddu - laboratori Sardegna Ricerche e Crs4 - sesta strada Ovest-Uta - ore 9) - "Progettare e realizzare buone pratiche di conciliazione: art. 9 Legge 53 del 2000 - azioni per lo sviluppo integrato della Rete Territoriale in tema di conciliazione vita-lavoro" e' il tema del convegno organizzato dal Comitato Imprenditoria femminile di Cagliari in collaborazione con la Consigliera di parita' della Provincia di Cagliari (Cagliari - sala riunioni - Camera di Commercio - Largo Carlo Felice 72 - ore 9) - "La qualita' nei servizi di informazione al cittadino in Sardegna" e' il tema della prima conferenza regionale degli operatori degli sportelli della Pubblica amministrazione organizzata dalla Regione. Interviene l'assessore regionale agli Affari generali Mario Floris (Cagliari - palazzo dei Congressi - foyer primo piano - Fiera Internazionale - viale Diaz - ore 9.30) - "L'attualita' del pensiero di Augusto del Noce, filosofo e maestro" e' il tema del convegno organizzato dal prof. Antonio Delogu, ordinario di Filosofia morale dell'Universita' di Sassari. Aprono i lavori l'assessore regionale alla Programmazione Giorgio La Spisa e il rettore Attilio Mastino (Sassari - aula umanistica - facolta' di Lettere - via Zanfarino 62 - ore 9.30) - Si riunisce la commissione Autonomia del Consiglio regionale, allargata alla rappresentanza di tutti i gruppi consiliari, per esaminare le modalita' di attuazione dell'ordine del giorno dell'Assemblea sulle iniziative da assumere in materia di riforme (Cagliari - aula prima commissione - Consiglio regionale - via Roma, 25 - ore 10) - Conferenza stampa delle segreterie regionali Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil e Confederdia per illustrare le ragioni della mobilitazione dei lavoratori dell'Associazione regionale allevatori Sardegna (Aras) in programma il 19 aprile (Cagliari - sala Cgil - viale Monastir 35 - secondo piano - ore 10.30) - Conferenza stampa del Rettore dell'Universita' di Sassari in occasione dell'iniziativa "Le Giornate di Orientamento: studiare a Sassari e in Europa" organizzata dal Centro Orientamento dell'Universita' di Sassari (Sassari - Polo Bionaturalistico - via Piandanna 4 - ore 10.30) - La commissione Diritti civili del Consiglio regionale esamina il documento sull'attivita' del Corecom per il 2011 e il testo unificato in materia di adozioni e affidi (Cagliari - aula seconda commissione - Consiglio regionale - via Roma, 25 - ore 10.30) - Conferenza stampa del presidente dell'Autorita' portuale di Cagliari per illustrare l'iter che rendera' il molo Ichnusa accessibile alle grandi navi da crociera (Cagliari - Terminal crociere - molo Ichnusa - sala conferenze - ore 10.30) - Il sindaco di Oristano e l'assessore comunale all'Ambiente presentano il concorso di idee "Obiettivo alluminio" riservato alle scuole superiori della citta', organizzato dal Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo dell'alluminio (Oristano - sala Giunta - Palazzo Campus Colonna - piazza Eleonora - ore 10.30) - "112 anni di astronomia e radioastronomia in Sardegna: dagli albori al presente" e' il tema della conferenza a cura di Andrea Possenti, direttore dell'Osservatorio astronomico di Cagliari, organizzata nell'ambito della Settimana nazionale dell'astronomia "Scienziati e scienza per l'Unita' d'Italia" (Cagliari - aula magna - liceo scientifico Pacinotti - ore 11.30) - "Saturno e Saturnino?" e' il tema della conferenza a cura di Rossana Martorelli dell'Universita' di Cagliari per il ciclo di incontri del giovedi' in Pinacoteca "Il Medioevo in Sardegna: architettura e arti figurative in un crocevia del Mediterraneo" organizzato dalla Soprintendenza per i Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le Province di Cagliari e Oristano (Cagliari - Pinacoteca nazionale - Piazza Arsenale - ore 17) - Presentazione dello spettacolo "Sotto le unghie delle fate" della cooperativa Sirio Sardegna Teatro in collaborazione con il Teatro Immagini di Rieti, in programma sabato prossimo a Quartu in

prima nazionale (Quartu - Teatro Centrale Alidos - viale Marconi - ore 17) - Manifestazione "Il Parco in festa" organizzata dalla Provincia di Cagliari. In programma lo spettacolo "Bau-Brigata di armonizzazione urbana" della compagnia Theatre en vol, l'incontro letterario "Teatro civile" con il giornalista Daniele Bacchessi accompagnato alla chitarra da Matteo Sau e il concerto di Alberto Sanna (Cagliari - Parco di Monte Claro - ore 17) - "Utopie, fasti imperiali e funzionale politezza: l'architettura in Italia nella prima meta' del Novecento" e' il tema della conferenza a cura di Cristina Pittau per il ciclo di incontri "L'alfabeto dell'arte - Architettura e fotografia tra Ottocento e Novecento" organizzata dalla Galleria comunale d'arte di Cagliari (Cagliari - Galleria comunale d'arte - Largo Dessi' - ore 17.30) - "Autodeterminazione dei popoli. L'esempio tibetano e birmano" e' il tema del convegno organizzato dall'associazione studentesca Fuan Caravella (Cagliari - via San Gregorio Magno 7 - ore 18) - Si riunisce il Consiglio comunale di Oristano (Oristano - sala consiliare - Palazzo degli Scolopi - ore 18) - "Angeli tra restauro e simboli di passione" e' il tema della conferenza organizzata dal Comune di Sassari e dalla Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed atnoantropologici per le Province di Sassari e Nuoro nell'ambito degli appuntamenti della Settimana Santa (Sassari - Chiesa di Sant'Antonio Abate - ore 19) TACCUINO AVVENIMENTI DI CULTURA E SPETTACOLO - Presentazione alla stampa del libro "Su Pallosu e i suoi gatti" di Andrea Atzori, Gilberto Linzas e Marco Porcu, alla presenza degli autori (San Vero Milis - colonia felina di Su Pallosu - via Tziu Triagus 12 - ore 10.30) - Si conclude la tournee dello spettacolo "Come fu che in Italia scoppio' la rivoluzione e nessuno se ne accorse" di Davide Carnevali per la regia di Eleonora Pippo (Macomer - Liceo Galileo Galilei - ore 11) - Il Balletto di Sardegna mette in scena lo spettacolo "Palos" nell'ambito della XIII Settimana della cultura (Senorbi' - centro culturale polivalente Casa Lonis - piazza Municipio - ore 11.30) - Lo scrittore Luciano Marroccu presenta il suo libro "Farouk" (Sassari - Biblioteca comunale - piazza Tola - ore 17.30) - Presentazione del libro "Il fondo gesuitico della Biblioteca universitaria di Sassari" di Rosa Maria Pinna (Sassari - sala di consultazione - Biblioteca universitaria - piazza Universita' - ore 18)- Incontro con Stefano Tassinari autore del libro "D'altri tempi" (Cagliari - salone Cineteca sarda - viale Trieste 126 - ore 18.30) - Presentazione del libro "Il popolo shardana. La civilta', la cultura, le conquiste" di Marcello Cabriolu, alla presenza dell'autore, per il ciclo "Aperitivi culturali" organizzato dall'associazione Itzokor (Cagliari - sede Itzokor - via Lamarmora 123 - ore 19) - Il sindaco di Cagliari e l'assessore comunale alla Cultura inaugurano la mostra "Un sorriso per Aung San Suu Ki. Il 'fondo Canese' dalla Birmania per il Museo Cardu" (Cagliari - Museo d'arte siamese "Stefano Cardu" - Cittadella dei Musei - piazza Arsenale - ore 19) - Concerto dell'Orchestra e del Coro del Teatro Lirico di Cagliari diretti da Alessandro Cadario per l'XI Festival di Sant'Efisio (Cagliari - Teatro Lirico - via Sant'Alenixedda - ore 20.30) - La compagnia L'Effimero Meraviglioso mette in scena lo spettacolo "La casa di Bernarda Alba" di Federico Garcia Lorca per la regia di Maria Assunta Calvisi, nell'ambito della Stagione di prosa del XXXI Circuito teatrale regionale sardo organizzato dal Cedac (Arzachena - Auditorium comunale - ore 21) (AGI) Sol/Cog

Sardegna del Nord

Dichiarazione Presidente Provincia Milia su incidente Saras Notizie dalla Sardegna - Provincia di Cagliari "Quanto accaduto alla Saras è una nuova pagina di morte sul lavoro, che sconcerta e addolora. In quell’impianto pare che non sia cambiato niente dal 2009, gli incidenti si ripetono e più di una volta sono state sfiorate altre tragedie. A poco servono il cordoglio e la disponibilità a posteriori se non si mettono in campo tutte le iniziative atte a prevenire simili drammatici eventi. Sono vicino alla famiglia di Pierpaolo Pulvirenti, ai feriti e alle loro famiglie, ai colleghi di lavoro e accanto a quelle organizzazioni sindacali come la CGIL regionale, che con determinazione si è costituita parte civile nel processo per i fatti del 2009."

PROVINCE: CAGLIARI; SI CERCA SPONSOR PER ANFITEATRO ROMANO CAGLIARI (ANSA) - CAGLIARI, 13 APR - L'Anfiteatro Romano di Cagliari come il Colosseo: e parte la caccia allo sponsor per restaurare il monumento. La proposta l'ha lanciata questa mattina il neoassessore alla Cultura della Provincia di Cagliari Francesco Siciliano durante la presentazione a Palazzo Regio della rassegna a Monte Claro "Il parco in festa". "Occorre un intervento degli enti locali - ha detto Siciliano - presto andremo dal ministro Giancarlo Galan per parlare di questo progetto: uno sponsor o una cordata di privati che si occupino di rimettere a posto l'Anfiteatro. Che, naturalmente rimane un bene identitario se la cultura continua a vivere dentro quello spazio. In questo modo potremo avere tempi certi per la restituzione alla città del monumento e nel frattempo pensare ad un'alternativa per gli spettacoli. E anche in questo caso la Provincia è pronta a mettersi intorno a un tavolo per cercare subito una soluzione. Inutile ora suggerire questo o quello spazio: bisogna parlarne tutti insieme". Il valore di mercato dei lavori di restauro? "Non mi intendo di marketing - ha detto Siciliano - ma l'Anfiteatro romano e le sue stagioni di spettacolo sono conosciute e apprezzate dappertutto. E' uno spazio che ha un nome conosciuto". (ANSA).ANFITEATRO CAGLIARI: SI 'ARRENDONO' ORGANIZZATORI SPETTACOLI CAGLIARI (ANSA) - CAGLIARI, 13 APR - Stagione estiva all'Anfiteatro a un passo dall'addio: si arrendono anche gli organizzatori degli spettacoli. "Tra pochi giorni - ha detto Massimo Palmas di Sardegna Concerti intervenendo questa mattina alla conferenza stampa di presentazione della rassegna a Monte Claro 'Il parco in festa' - porteremo via le nostre attrezzature dal palco: ormai siamo costretti a parlare al passato". "La nota negativa è che si interrompa una cosa che funziona - ha continuato Palmas - senza aver trovato un'alternativa. I tempi? Gli altri esempi in Sardegna non sono incoraggianti, pensiamo a Nora: è chiuso da diversi anni. Se facciamo la proporzione con gli interventi all'Anfiteatro, quanto si dovrà aspettare?". E ora si cerca una soluzione alternativa: "Stiamo pensando - spiega Robi Massa, organizzatore di concerti - a un anfiteatro da realizzare magari alla Fiera: il disegno è pronto". Non sono in forse gli spettacoli di Zucchero e del musical Notre Dame: "Ma erano previsti all'Anfiteatro - spiega Palmas - quest'anno cerchiamo una soluzione alternativa. Ma è chiaro che dal prossimo anno, senza quello scenario che molti artisti ci richiedono, portare a Cagliari certi spettacoli sarà molto dura". (ANSA).

ANFITEATRO CAGLIARI: PROVINCIA CAGLIARI PER RESTAURO CON SPONSOR (AGI) - Cagliari, 13 apr. - Trovare sponsor privati per restaurare l'anfiteatro di Cagliari: e' la proposta di Francesco Siciliano, neo assessore alla Cultura e Spettacolo della Provincia di Cagliari. "Bisogna guardare a esempi positivi come i lavori per il teatro la Scala di Milano e i finanziamenti ottenuti da Roma per il Colosseo: quasi 25 milioni di euro offerti da Della Valle. Le istituzioni si sono unite per cercare l'aiuto dei privati. Questi garantiscono fondi e tempi certi", ha spiegato Siciliano durante una conferenza stampa questa mattina. "L'anfiteatro e' un luogo identitario e vivo ma va preservato. Comune, Provincia e Regione devono al piu' presto sedersi a un tavolo e trovare una soluzione anche per gli spazia alternativi, salvando cosi' l'imminente stagione estiva", afferma Siciliano. "Assieme dobbiamo poi chiedere un incontro ufficiale con il ministro alla Cultura Giancarlo Galan, perche' aiuti Cagliari a trovare degli sponsor privati. La Provincia si fara' promotrice di un incontro tra gli enti locali. E' necessario sottrarre l'anfiteatro dello scontro politico che spesso poi dimentica l'oggetto". (AGI) Ca4/Rob/Cog

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LA PROPOSTA. Parla il neo assessore provinciale «Uno sponsor privato per rimetterlo a nuovo» «L'Anfiteatro romano di Cagliari necessita di un intervento istituzionale degli enti locali. Come Provincia ci proponiamo ente capofila per andare dal ministro Galan a discutere di un progetto in cui uno sponsor o una cordata di privati possano dare un futuro al monumento in tempi certi». Così il neoassessore provinciale alla cultura Francesco Siciliano ieri a Cagliari, al termine della presentazione della manifestazione culturale “Il Parco in festa”, da oggi sino a domenica a Monte Claro. «Credo che questa proposta possa essere fatta con maggiore facilità proprio da una persona non sarda, in quanto non storicamente parte in causa», spiega ai giornalisti.LA PROPOSTA «Lanciare in questo momento la palla al Comune significa tornare al punto di partenza», dichiara il nuovo componente dell'esecutivo di Graziano Milia, convinto del bisogno di un'azione congiunta e più ampia. «Ma senza inventarsi nuovi paradigmi», precisa prendendo ispirazione dal restauro del Colosseo di Roma, a seguito dell'accordo tra Ministero ai Beni culturali e la Tod's spa. Il gruppo capitanato da Diego Della Valle finanzierà infatti la realizzazione del piano degli interventi con un impegno di spesa pari a 25 milioni di euro in massimo 36 mesi.IL MONUMENTO «Ci sono perizie che attestano che l'Anfiteatro è oggi in una fase delicata, ma la sua valenza trova una testimonianza nelle migliaia di persone che hanno assistito a eventi importanti». Convinto assertore di una cultura da intendersi come volano economico profondo, Siciliano ritiene che il monumento resti un bene identitario, sempre che la cultura continui a viverci.L'EMERGENZA Nel frattempo occorre trovare un'alternativa per gli spettacoli, ma l'assessore rifiuta di proporre una sua indicazione ed esclude comunque Monte Claro se non per le iniziative in cui il parco possa essere sì fruito ma contemporaneamente preservato. «È inutile suggerire questo o quello spazio. Occorre invece aprire un tavolo con gli attori pubblici e privati coinvolti per trovare rapidamente una soluzione». Attendono gli operatori. Tra loro ieri al Palazzo Regio erano presenti Massimo Palmas di Sardegna Concerti e Roby Massa di Spettacoli e Musica.MANUELA VACCAI manager «Per noi il tempo è scaduto, i concerti si faranno alla Fiera» Il tempo per gli organizzatori dei concerti è scaduto: «Prendiamo atto del fatto che l'Anfiteatro non sarà disponibile e sarà una mazzata terribile per la città, perché le attività culturali saranno ridotte. Il Comune ci dica dove dobbiamo farli». Il presidente di Sardegna concerti interpreta l'apertura dell'inchiesta come la fine di tutte le trattative: «Sì, perché un'indagine in corso non consente di sedersi attorno a un tavolo e parlare tranquillamente. A questo punto l'Anfiteatro cessa di essere una risorsa e diventa un problema che la prossima amministrazione dovrà risolvere». Cosa succederà ora? «Già dai prossimi giorni cominceremo a portar via le attrezzature dall'arena. Dobbiamo decidere entro questa settimana se sospendere la vendita dei biglietti di Paolo Conte. E scegliere che fare con gli altri artisti. Ma ormai è chiaro che andremo alla Fiera». Ma anche in questo caso non sarà così facile: bisognerà prima realizzare una struttura adatta ad accogliere 4-5000 persone. E potrebbe essere già troppo tardi: «Infatti la stagione concertistica ha già subito un danno enorme», aggiunge Roby Massa, di Spettacoli e musica. «L'importante è che si prenda una decisione finale. E che non ci siano sconfinamenti di competenze: le strutture lignee sono sotto il controllo della commissione provinciale per la sicurezza e dei vigili del fuoco. La sovrintendenza può dirci in che stato è il monumento». ( m.r. )

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Cercasi sponsor per l’anfiteatro Il neo assessore alla Cultura della Provincia chiede un incontro a Galan Gli organizzatori di spettacoli in crisi perché ormai è certo che non c’è uno spazio per gli eventi programmati ALESSANDRA SALLEMI

CAGLIARI. Il nuovo assessore alla Cultura della Provincia, Francesco Siciliano, chiederà subito un incontro al ministro Galan con una rappresentanza di Regione, Provincia e Comune per trovare uno o più sponsor che restaurino l’anfiteatro romano e lo restituiscano alla sua naturale vocazione di luogo di spettacolo. Per il 2011 il monumento è chiuso, in forse la stagione estiva.Ieri nella prima conferenza stampa del nuovo assessore, gli organizzatori degli spettacoli estivi hanno preso atto «che l’anfiteatro romano quest’anno è chiuso» e che, a questo punto, è serissimo il rischio di non trovare in fretta uno spazio alternativo. Siciliano su questo non ha bluffato: non ha in tasca uno spazio grandi eventi pronto all’uso («Monte Claro non può essere buttato così sul piatto, altrimenti si rompe e io devo tutelarlo...»), ma siccome «sono serie le considerazioni degli operatori e serie le perizie della soprintendenza, bisogna lavorare rapidamente per trovare una soluzione e bisogna farlo assieme a Regione e Comune perché più siamo uniti attorno a uno stesso tavolo più sarà possibile trovare una soluzione alternativa valida». Massimo Palmas di Sardegna concerti ha ribadito come non vada bene «che si interrompa una cosa che funziona senza un’alternativa, a Nora siamo senza teatro da 5 anni, Nora è un decimo dell’anfiteatro, per questo quanti ce ne vorranno? Di trovare alternative se ne parla da anni: Tuvixeddu, Calamosca, ma l’anfiteatro è stato messo lì dai Romani perché era al riparo dai venti, un ambiente così non si improvvisa... l’auspicio è che la politica faccia la sua parte, l’intervento della Provincia ora può essere determinante, ci spiace che la chiusura non sia contemporanea con l’individuazione di un nuovo spazio, continuiamo a contestare che le tribune siano pericolanti, c’è un collaudo che scade il 25 maggio...». Siciliano: «Per l’anfiteatro la soluzione va cercata superando lo scontro che alla fine lascia soltanto le barricate. L’anfiteatro è un luogo identitario e lo resterà se rimarrà vivo, cioè luogo di spettacoli. Ma è anche un monumento che ha problemi oggettivi di conservazione e restauro, così come le tribune. Io credo che per risolvere i problemi dell’anfiteatro non ci siano paradigmi nuovi, ma si debba guardare al passato, con l’operazione pubblico-privata che fu fatta per restaurare la Scala di Milano, chiusa e riaperta in 3 anni durante i quali le stagioni furono allestite nel teatro degli Arcimboldi, oppure al presente con il Colosseo, monumento simbolo, sul quale l’imprenditore Della Valle ha investito 25 milioni di euro. La sintesi delle due soluzioni può essere utilizzata a Cagliari: il destino dell’anfiteatro deve essere quello di restare vivo, perché questo succeda ci vuole un intervento istituzionale da parte di Regione, Provincia e Comune, affinché il ministro dei Beni culturali Galan ci aiuti per trovare uno sponsor o una cordata di più imprenditori che finanzino lo smontaggio delle tribune, il restauro del monumento secondo le indicazioni della soprintendenza e quindi un nuovo allestimento per gli spettacoli. E’ la strada più corretta per dare una prospettiva risolutiva al problema». Siciliano non ha dubbi sul fatto che l’anfiteatro, pur non essendo il Colosseo, può trovare sponsor: la qualità degli artisti che si sono esibiti in quello spazio e la quantità di pubblico che ha attirato sono la migliore garanzia. Si sa che il sindaco ha chiesto ai tecnici del Comune una perizia sulle condizioni dell’anfiteatro, ma la relazione degli ispettori dell’Istituto centrale del restauro è così dettagliata e preoccupante che secondo Siciliano risulta difficile pensare di trovare un apparato comunale pronto ad andare contro il parere della soprintendenza. L’assessore però dice: io non aspetterei tutto questo, «la Provincia chiederà in tempi rapidi un incontro a Galan».

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Un’interrogazione del deputato Pdl sulla perizia dei tecnici dell’Istituto del restauro Pili: «Relazione di incompetenti» CAGLIARI. Sulla relazione degli ispettori dell’Istituto del restauro si abbatte l’interrogazione del deputato PdL Mauro Pili (nella foto). «Ora che la magistratura ha aperto un’inchiesta sulla relazione degli ispettori ministeriali immagino che tutti sceglieranno il silenzio. Mi sia permesso - scrive il deputato sardo al ministro per i Beni culturali Galan - di non fare altrettanto. Mi sia consentito di dire ciò che penso su questa grottesca vicenda». Secondo Pili, nella relazione «c’è inconsistenza, superficialità, incompetenza e per manifesto abuso di potere, nel momento in cui con il loro agire utilizzano la propria funzione di ispettori per sostenere tesi confutabili da chiunque abbia un minimo di buon senso e un minimo di competenza». «Nella relazione - sostiene Pili - si passa dall’erba scambiata per piante, dall’umido riscontrato laddove c’era la raccolta delle acque piovane, per arrivare ai vortici che provocano un processo di erosione della pietra». «Si arriva persino a valutare ad occhio nudo la staticità delle strutture lignee che sarebbe minata dall’incedere di pseudo colonie fungine. Affermare, poi, sempre con attenta valutazione ad occhio nudo che la struttura lignea perde resistenza meccanica è come sostenere che uno pilastro in cemento armato è messo in pericolo da un chiodo arrugginito. Siamo dinanzi a valutazioni che denotano la più totale incompetenza funzionale degli estensori ad affrontare questioni che esulano totalmente dai propri ruoli... Mi domando: come sono state accertate la staticità e la stabilità della struttura? con quale rigore scientifico? con quale professionalità? chi degli ispettori ha l’unico titolo di ingegnere abilitato a valutare staticità e stabilità? Sono state eseguite prove di carico? quale società è stata incaricata di svolgerle? dove sono i certificati di prova statica?». «Un dato è certo: con questo comportamento irresponsabile e destituito di rigore scientifico e tecnico - è sempre Pili che scrive - si è deciso di condannare l’anfiteatro di Cagliari al degrado perenne e sicuro. Ognuno si assuma la propria responsabilità ben sapendo che nessuno avrà il coraggio di contrastare ciò che è palesemente infondato e frutto di una visione ideologica che farà morire il monumento archeologico più importante della città di Cagliari». A giorni la relazione del Corpo Forestale sul carteggio Comune-Sovrintendenza sarà consegnata al pm Caria Danni all’arena, la Procura chiama la Corte dei Conti MAURO LISSIA CAGLIARI. L’azione di danneggiamento dell’anfiteatro è in corso, più cresce il ritardo tra la richiesta di demolizione delle tribune avanzata fin dal 2000 e più s’allunga la filiera delle responsabilità penali. E non solo penali: la Procura della Repubblica si appresta a coinvolgere la Corte dei Conti nell’indagine sull’arena romana. Per una ragione semplicissima: chi non ha smontato le gradinate nei tempi stabiliti ha arrecato anche un danno erariale, perchè il restauro della struttura antica avrà costi elevatissimi che non potranno ricadere sulle casse pubbliche. Qualcuno insomma dovrà metter mano al portafogli, sempre che il reato venga accertato. Nelle prossime ore il nucleo investigativo del Corpo forestale consegnerà al sostituto procuratore Daniele Caria i documenti acquisiti all’assessorato comunale alla cultura e in quello dei lavori pubblici. Si tratta per ora del carteggio, piuttosto fitto, tra l’amministrazione comunale e gli uffici ministeriali. Caria intende ricostruire la cronologia della vicenda, stabilire dove si è fermato l’iter per lo smantellamento della tribuna lignea e soprattutto chi ha lavorato perchè si fermasse. Finora c’è solo un dato certo: è accaduto tutto sotto l’amministrazione di Emilio Floris. Perchè la scelta di spendere sei miliardi di lire per installare le tribune è stata assunta dal sindaco Mariano Delogu nel 2000, ma la decisione di tenerle in piedi è del successore. Fino al dopo 2006, quando il Tar si è pronunciato con chiarezza sulla legittimità del provvedimento di demolizione firmato dalle sovrintendenze. A quel punto sembrava che il caso fosse chiuso e che le fortissime pressioni arrivate dal mondo della cultura e dell’ambientalismo avessero fatto breccia sulla resistenza dell’amministrazione comunale. Niente di tutto questo: il

Comune ha eluso la necessità di restituire il monumento al suo stato naturale e storico. Al contrario ha continuato imperterrito ad affidare l’arena romana alle imprese di spettacolo dei fratelli Palmas, una forma di concessione senza procedura ad evidenza pubblica che per il pm Caria è fuorilegge. Gli anelli stile San Siro sono rimasti dov’erano, la Fondazione del teatro lirico ha rinunciato definitivamente ad allestire opere all’anfiteatro e l’amministrazione comunale ha insistito in una sorta di navigazione a vista, con le associazioni culturali, gli archeologi e alcuni giornalisti impegnati a denunciare invano una situazione inspiegabile. La Procura è decisa a mettere in fila questi fatti, in gran parte pubblici e comunque riferiti ad atti pubblici, per definire una volta per tutte le responsabilità. Non sarà disposto invece - almeno per il ora - il sequestro giudiziario del monumento: il pubblico ministero si è rifiutato di spiegare la scelta, ma l’impressione è che serva a consentire la demolizione delle gradinate. Con l’arena sotto sigilli l’amministrazione Floris avrebbe un comodo alibi per non procedere, lasciando la gatta da pelare alla prossima giunta comunale. Col fiato della polizia giudiziaria sul collo invece è difficile che il Comune possa ancora tergiversare. Forse adesso finirà il balletto ridicolo di chi - malgrado l’autorevolezza delle relazioni tecniche e i danni evidenti - tenta di tenere in piedi la legnaia col parere di attori ignari e cantanti da balera.

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ANFITEATRO. Il Comune si prepara al collaudo delle strutture: le verifiche saranno affidate alla facoltà di Ingegneria «Il report sull'arena? Carta straccia» Pili accusa Minoja: «Impone le sue idee a nostre spese» Ormai è chiaro: sull'Anfiteatro è in corso una guerra e ognuno utilizza le armi che ha. Dalla trincea della Sovrintendenza ai Beni culturali attaccano inviando la relazione dell'Istituto superiore per la conservazione e il restauro in Procura. E la magistratura, come è ovvio che sia, apre un'inchiesta. Sull'altro fronte, Comune, organizzatori di concerti e parlamentari rispondono come possono. Contestando la relazione e chiamando in causa addirittura l'artiglieria pesante del ministro Galan, che non più tardi di una settimana fa è stato molto chiaro: «L'arena deve ospitare gli spettacoli estivi del 2011». Il deputato Mauro Pili ha messo l'elmetto fin dalle prime battute e ora che il gioco si fa duro, tra sequestri di documenti e indagini della Forestale, attacca: «L'invio della relazione alla Procura è l'ultimo gesto, in ordine di tempo, del disegno scellerato di chi come il sovrintendente ha deciso di imporre sulla testa di tutti le sue scelte e la sua visione ideologica dell'archeologia». I magistrati fanno il loro compito: «È un atto dovuto. Sono certo che svolgeranno sino in fondo il loro compito».STORIA DI UNA BATTAGLIA Marco Minoja ha chiarito la sua posizione sull'Anfiteatro subito dopo il suo arrivo (alla fine del 2009) sulla poltrona più alta di Cagliari, quella di piazza Indipendenza, dove ha sede la sovrintendenza ai Beni Archeologici. «Se davvero si vuole difendere la qualità archeologica della città si elimini quell'impalcatura da centro fiere». In realtà lo «smontaggio» è previsto da un espresso accordo - precedente all'insediamento di Minoja - nel quale il Comune si impegnava a eliminare gli spalti. Cosa mai avvenuta, e che dovrebbe diventare realtà non prima di ottobre. Oggi l'assessore ai Lavori pubblici Raffaele Lorrai potrebbe chiedere alla giunta comunale di approvare il progetto, che gli altri componenti dell'esecutivo hanno esaminato una settimana fa. Poi andrebbe avanti con la procedura, cioè preparazione del bando, aggiudicazione dell'appalto e infine i lavori. Il collaudo delle strutture dovrebbe essere commissionato dal Comune la prossima settimana. I soldi ci sono, a eseguire le verifiche sarà la facoltà di Ingegneria dell'università di Cagliari. Ma questo era già deciso, a prescindere dall'intervento della Procura. Ecco perché Pili accoglie come uno “strappo” la scelta di Minoja: «Quando un funzionario dello Stato anziché collaborare con le amministrazioni competenti sceglie la linea della guerra e dello scontro tra istituzioni pur di affermare una propria tesi, significa che non esiste più nemmeno quel minimo senso di leale collaborazione tra istituzioni. Siamo dinanzi alla più ottusa impostazione vetero-statalista di chi, con argomentazioni infondate e superficiali, usa l'arma dell'allarme a tutti i costi pur di perseguire i suoi obiettivi».LA RELAZIONE Ma in questa guerra c'è chi contesta anche la regolarità delle armi: la relazione dell'Iscr andrebbe oltre le proprie competenze. Questo lo sostiene il Comune - lo ha detto l'assessore Lorrai -, questo sostiene anche Pili. In particolare, gli ispettori del ministero avrebbero fondato il loro lavoro sulla stabilità delle tribune e non sulla conservazione del monumento. Sconfinando nel lavoro di vigili del fuoco e commissioni provinciali. «Se fossimo in uno Stato di diritto - sostiene Pili - la relazione comporterebbe l'immediata sollevazione dei suoi estensori per la manifesta inconsistenza, superficialità, incompetenza e per manifesto abuso di poteri». Nel documento sarebbero contenuti «tanti e tali strafalcioni - tecnici e storici - che non potrebbero appartenere nemmeno alla più superficiale valutazione di un neofita. Si passa dall'erba scambiata per piante, dall'umido riscontrato laddove era ubicata la raccolta delle acque piovane, per arrivare ai vortici che provocano un processo di erosione della pietra». Insomma: l'umidità sarebbe stata registrata nelle cisterne e le «piante arboree» sarebbero semplici capperi. Pili sostiene che gli architetti dell'Istituto siano andati oltre le loro competenze: «Mi domando: come sono state accertate la staticità e la stabilità della struttura? Chi degli ispettori ha l'unico titolo di ingegnere abilitato a valutare staticità e stabilità? Sono state eseguite prove di carico?». MICHELE RUFFI

IMMIGRATI: ON LINEA GUIDA MULTILINGUE PER STRANIERE SUD SARDEGNA (AGI) - Cagliari, 13 apr. - E' on line e multilingue la "Guida al lavoro in Sardegna per le donne straniere" presentata stamane dalle Province di Cagliari e Medio Campidano che nel 2008, per realizzare questo progetto, hanno partecipato a un bando del ministero dell'Interno vinto nel 2008. Le straniere - la comunita' piu' numerosa nella provincia di Cagliari e' quella romena - potranno trovare informazioni sui corsi per imparare l'italiano, per conseguire la patente di guida, per iscriversi alla formazione professionale e l'elenco di tutte le associazioni e le strutture competenti. Il progetto, curato dal centro di documentazione e studi delle donne, e' costato 200 mila euro di cui 100 mila cofinanziati dalle due Province sarde. La guida, per ora tradotta in arabo, francese, inglese e spagnolo (ma si stanno preparando manuali in altre lingue per un totale di dieci), e' stata realizzata dall'assessorato alle Politiche sociali, Famiglia ed Immigrazione della provincia di Cagliari e dall'assessorato al Lavoro della Provincia del Medio Campidano. L'iniziativa rientra nel progetto "ProJob, promozione dell'occupabilita' delle donne straniere", approvato dal ministero dell'Interno e finanziato con i fondi Unrra (United Nations Relies and Rehabilitation Administration). Per le straniere il testo si propone come strumento di orientamento con informazioni su accoglienza, istruzione, formazione professionale, lavoro, servizi sociali, assistenza sanitaria e, infine, su cultura e tempo libero. "Abbiamo deciso di non stampare ma di pubblicare la guida on line perche' le informazioni possono cambiare continuamente", ha precisato l'assessore Angela Quaquero della Provincia di Cagliari. "E' importante continuare su questa strada, cercando di fare rete fra Province ma anche tra associazioni", ha aggiungo Simona Lobino, assessore alle Politiche del Lavoro del Medio Campidano. "Gli stranieri sono cittadini da integrare". (AGI) Ca4/Rob/Cog

Lavoro e donne straniere, presentata a Cagliari una guida on lineE' stata presentata oggi a Cagliari dagli assessori alle Politiche sociali della Provincia di Cagliari e del Medio Campidano, Angela Maria Quaquero e Simona Lobina, la “Guida al lavoro in Sardegna per le donne straniere”. Si tratta di 60 pagine con consigli utili sul mondo del lavoro, messe a disposizione sul sito internet di entrambe le Provincie.

CAGLIARI - La Guida, articolata ma di semplice consultazione e lettura, consta di 60 pagine ricche di informazioni dettagliate sui servizi pubblici offerti nelle due province, ma anche di note informative sulla normativa nazionale e locale in materia di impiego e salute, non esclusi utili riferimenti al mondo associativo e della solidarietà, elementi, questi, che possono facilitare il percorso di inclusione sociale e lavorativa delle donne straniere nel territorio locale.

La guida. Tradotta al momento in inglese, francese, spagnolo e arabo, sarà resa disponibile nel portale internet delle due amministrazioni provinciali. La decisione di non stampare la guida è insita nel fatto che tutte le informazioni presenti nella stessa (recapiti telefonici, indirizzi, etc) potrebbero subire cambiamenti in qualsiasi momento, variazioni che potranno quindi essere subito apportate alla Giuda senza dover spendere ingenti risorse per la sua ristampa.

La realizzazione. Realizzata grazie al lavoro del “Centro di documentazione e di studi delle donne” e alla collaborazione dei Centri per i Servizi per il Lavoro della Provincia di Cagliari e del Medio Campidano, la Guida fa parte di un più ampio progetto denominato “ProJob - Promozione dell'occupabilità delle donne straniere” finanziato al 50% dal ministero dell’Interno attraverso i fondi UNRRA (United Nations Relief and Rehabilitation Administration) e per il restante dalle due amministrazioni provinciali, per un costo complessivo di progetto pari a circa 200mila euro.

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Provincia Interrogazione sul Cacip, Milia nominerà un legale «Qual è la reale situazione del Cacip»?È l'interrogativo posto, nell'ultima seduta del consiglio provinciale di Cagliari, dal capogruppo dei Rossomori, Antonio Atzori, al presidente della Provincia, Graziano Milia, in seguito alle notizie apparse sulla stampa in relazione allo stato e alle condizioni giuridiche del Cacip.«È opportuno - ha detto Atzori - un approfondimento per capire i reali termini della questione in modo che il Consiglio possa eventualmente discuterne e prendere le decisioni opportune».«La Provincia, così come gli altri enti coinvolti - ha risposto Milia - nominerà un legale. Anche il sistema delle autonomie locali rappresenterà le sue osservazioni attraverso i suoi legali».

MUSICA, TEATRO E READING A MONTE CLARO PER 'PARCO IN FESTA' CAGLIARI (ANSA) - CAGLIARI, 13 APR - Musica, incontri letterari e teatro da domani al 17 aprile a Monte Claro con la rassegna "Il parco in festa". L'iniziativa, patrocinata dalla Provincia di Cagliari e organizzata dall'associazione Enti locali per lo spettacolo in collaborazione con Jazz in Sardegna, rientra nel cartellone della Settimana della cultura. Nel calendario di appuntamenti è prevista anche un'anteprima dello European jazz expò, manifestazione internazionale in programma a fine maggio sempre a Monte Claro. Tra i momenti clou, sabato alle 18 il reading del poeta americano Jack Hirschman. "Il Parco - ha spiegato il neo assessore provinciale della Cultura Francesco Siciliano - deve essere un luogo vivo di attività culturale, uno spazio che sia centro di aggregazione". (ANSA).

PROVINCIA CAGLIARI: MUSICA E TEATRO DA DOMANI A MONTECLARO (AGI) - Cagliari, 13 apr. - Comincera' domani "Il parco in festa", manifestazione di musica, cultura, teatro e street art che fino al prossimo 17 aprile, si terra' a Cagliari a Monte Claro. Gli eventi sono pensati per le famiglie, come ha precisato stamane Giuseppe Palmas, presidente degli Enti locali dello spettacolo, durante la conferenza stampa di presentazione. Tra gli appuntamenti in programma per domani c'e' il "Teatro civile" di Daniele Biacchessi, giornalista di Radio24, che alle 18, accompagnato dalla chitarra di Matteo Sau, raccontera' i misteri italiani. Sara' ospite della manifestazione anche Jack Hirschman, grande poeta americano che sabato alle 18 fara' un reading dei suoi lavori. Di rilievo anche il concerto di domenica: alle 12 Francesca Corrias con il Sunflower quartet, presentera' "Frattale", l'ultimo disco. Si esibira' anche Mario Brai, artista di Carloforte, che venerdi' alle 12 presentera' il disco "Cuntinuite'". (AGI) Ca4/Rob/Cog

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RASSEGNE. Da oggi “Il Parco in festa”, musica, teatro e incontri Aria sessantottina a Monte Claro: arriva il poeta Jack Hirschman Il polmone verde cagliaritano di Monte Claro respirerà aria sessantottina con l'arrivo di Jack Hirschman. Presentato dal giornalista Celestino Tabasso e accompagnato dal chitarrista Domenico Cocco, il poeta americano è atteso sabato alle 18. Occasione propizia è la cornice della manifestazione, da oggi sino a domenica, “Il Parco in festa”, ventaglio di iniziative di musica, teatro e incontri letterari patrocinato dalla Provincia per la tredicesima edizione della Settimana della cultura.Un calendario pensato per tutti i gusti e per le famiglie, disseminato di installazioni degli artisti sardi della street art, colorato dalla painting art e movimentato con la break dance. E, in più, con la voglia di presentare un'anteprima dell'European Jazz Expo di maggio.Nasce sui materiali di recupero lo spettacolo “Bau, Brigata di armonizzazione urbana” del Theatre en Vol che dà il via al programma, stasera alle 17. Un'ora dopo il giornalista di Radio 24 Daniele Biacchessi, sulle note della chitarra di Matteo Sau, presenta una narrazione sui misteri italiani nel suo “Teatro civile”. E alle 19 “Canzoni per (r)esistere”, concerto di Alberto Sanna.Domani a mezzogiorno la presentazione di “Continuité”, nuovo lavoro del carlofortino Mario Brai. Alle cinque della sera il dj&live precede l'appuntamento delle 18: Elio Arthemalle, con le incursioni di musica casanzina di Joe Perrino, legge i brani del libro “Tzacca Stradoni!Racconti della mala cagliaritana” di Gianni Mascia, che sarà presente con Giovanni Manca e Nino Nonnis. Alle 19 le note della nuova formazione cagliaritana Signor Palomar.Spazio ai ragazzi, sabato alle 11 con il Manovella Circus del Teatro Tages. Quindi alle 12 l'Expo si aspetta con il nuovo cd di Mauro Palmas “Il Colore del Maestrale”. Bolle di sapone, alle 17, con lo spettacolo per ragazzi “Ouverture des saponettes”, di e con Michele Cafaggi. E alle 18 il reading Jack Hirschman è il momento letterario di grido. Seguirà, alle 19 il concerto di Zaman. La giornata conclusiva di domenica comincia alle 11 con “Anima e Coru”, la nuova produzione teatrale per ragazzi dei burattinai di Is Mascareddas. La splendida voce di Francesca Corrias in concerto con i Sunflower Quartet alle 12. Si chiude alle 13 con un dj&live set. E un altro giro nel parco. (m.v.)

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Dal poeta Hirschman ai suoni di Palomar Aspettando l’Expò a Monte Claro, tra musica, teatro e letteratura

PABLO SOLE

CAGLIARI. European Jazz Expo’: si parte. O quasi. Se è vero che la serata inaugurale si terrà solo il 26 maggio, un nutrito assaggio della kermesse di Jazz in Sardegna si avrà già domani alle 19 al parco di monte Claro con le «Canzoni per (r)esistere» di Alberto Sanna. L’appuntamento è inserito nel cartellone del «Parco in festa» della Provincia. La punta di diamante è Jack Hirschman, poeta americano sodale di Allen Ginsberg e Gregory Corso, di scena sabato alle 18 con il giornalista Celestino Tabasso e il chitarrista Domenico Cocco. Tornando all’anteprima del Jazz Expo’ la scelta è quella di «dare maggiore visibilità agli artisti sardi». E dunque, dopo Sanna, venerdì alle 19 ecco i Signor Palomar, interessante formazione che stravolge le grandi canzoni d’autore, da Paoli a Tenco e guarda verso mostri sacri come Radiohead e Jeff Buckley. In scena, Cristiano Sanna, Alice Marras, Stefano Ferrari, Michele Sanna e Gianluca Piras. Poche ore prima, alle 12, il cantautore carlofortino Mario Brai presenta il nuovo disco «Continuitè». Infine, spazio all’opera di Mauro Palmas «Il colore del maestrale» (sabato alle 12) e i Sunflower, domenica alle 12. Infine, gli appuntamenti teatrali e letterari. Il via giovedì alle 17 con il Theatre en vol e un’ora dopo il teatro civile di Dianele Biacchessi con il chitarrista Matteo Sau. Venerdì alle 11 Manovella circus e alle 17 Ouvertures des saponettes mentre alle 18, presentazione del libro «Tzacca stradoni» di Gianni Mascia sulle storie della “mala” cagliaritana con le incursioni di musica “casanzina” di Joe Perrino. Si prosegue sabato con il grande Hirschman e domenica, alle 11, «Anima e coru», produzione originale della compagnia di teatro di figura Is Mascareddas.

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Midollo Il “Levi” primo al concorso della Provincia L'istituto tecnico “Levi” si aggiudica il primo e il secondo premio messi in palio dalla Provincia, nella campagna di prevenzione contro le lesioni midollari. Gli studenti dell'istituto di Pitz'e Serra sono stati i protagonisti della cerimonia che si è svolta nei giorni scorsi a Palazzo Regio, a conclusione della campagna di sensibilizzazione sui pericoli legati ai traumi alla colonna vertebrale.Ogni istituto superiore era stato invitato a presentare un elaborato. Grazie a una canzone, della quale testo e musica sono stati curati dagli studenti, i ragazzi della seconda D si sono aggiudicati un viaggio di due giorni ad Alghero (primo premio). Quelli della seconda B, che hanno elaborato un video, potranno partecipare a una gita di un giorno nella zona di Barumini. (g. mdn.)

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Nuova rotatoria Sinnai. La Provincia realizzerà una rotatoria sulla strada per Cagliari, vicino alla zona industriale. L'opera renderà più sicuro il traffico. (ant. ser.)

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Villasalto Comune, marciapiede sulla Provinciale 27 L'Amministrazione comunale di Villasalto ha ottenuto il parere favorevole e le relative autorizzazioni da parte della Provincia per la realizzazione di un marciapiede lungo la strada provinciale 27, che dal centro abitato conduce all'intersezione con la strada di penetrazione agraria di San Cristoforo.«Il progetto», dice il sindaco Giorgio Murtas, «prevede anche la realizzazione dell'illuminazione, di una condotta per acqua potabile e di alcune aree di sosta, posizionate lungo il percorso, dotate di fontanella, oltre che di panchine e cestini portarifiuti. L'obiettivo è quello di creare un agevole tracciato di 1800 metri, sino all'innesto con la strada di penetrazione agraria che conduce poi alla chiesa campestre di San Cristoforo».I lavori saranno realizzati dalla società consortile "Geoparco Scarl": un progetto mirato soprattutto alla riscoperta di un territorio di straordinaria bellezza qual è l'altipiano di Villasalto. Un'opera fortemente voluta dall'amministrazione comunale e che potrà essere messa anche al centro di un percorso naturalistico e turistico di grande interesse. (ant. ser.)

TURISMO: AUDIZIONE UPS IN COMMISSIONE CONSIGLIO SU TAGLI RISORSE (AGI) - Cagliari, 13 apr. - La commissione Industria del Consiglio regionale, presieduta da Alberto Randazzo (Pdl) ha sentito in audizione una delegazione dell'Unione province sarde, allargata agli assessori provinciali del Turismo di tutta la Sardegna, sul problema delle risorse necessarie per lo svolgimento delle funzioni degli ex Ept (Enti provinciali per il turismo) e delle disciolte Aziende autonome di soggiorno. Il vice presidente dell'Ups Ignazio Congiu ha esposto in apertura le cifre: "I tagli in questo settore sono drammatici. A fronte della disponibilita' di 6.5 milioni per il triennio 2011-2013 le risorse sono calate a 2.5 milioni, nemmeno sufficienti per pagare il personale, che ha un costo di circa 4 milioni. E tutto e' avvenuto senza un minimo di concertazione, con le Province che in questi anni hanno fatto grandi sacrifici e che comunque continuando ad investire nel turismo risorse proprie. Ma questa e' una questione di forma e di sostanza: la regione deve dire se vuole che le province chiudano". Congiu ha quindi dato la parola, per alcuni approfondimenti "bipartisan", a due assessori provinciali del turismo, uno del nord e uno del sud dell'isola, di diverso orientamento politico: Piero Comandini di Cagliari e Giuseppe Baffigo di Olbia-Tempio. Comandini ha detto di aver condiviso, in occasione degli stati generali del turismo, il progetto della regione che vuole creare un vero "sistema turistico" capace di generale sviluppo e occupazione. Ma, ha osservato, "per lavorare a questo obiettivo in cui tutti crediamo servono strumenti. A suo tempo le autonomie locali, quindi anche i comuni, hanno sottoscritto un vero e proprio contratto, impegnandosi a svolgere al meglio le funzioni che prima erano della regione, ed anche ad assumere il personale. Ora anche questo personale e' a rischio". Molto negative, a giudizio di Comandini, le conseguenze dei tagli sui territori: "dovremo chiudere gli info-point, smettere di elaborare dati sui flussi turistici per conto della regione, interrompere la classificazione delle strutture, e smettere di rappresentare un riferimento per le agenzie di viaggio e per chi intende esercitare le professioni turistiche".Baffigo ha invece sottolineato il "profondo disagio" nel vedere che, da una parte, la regione chiede collaborazione alle Province per costruire assieme un nuovo progetto turistico per la Sardegna ma, dall'altra impedisce ai territori di lavorare per raggiungere questo risultato. "Le Province fanno molto e vogliono fare ancora meglio per migliorare il servizio turistico, ma devono essere messe nelle condizioni di farlo. Il problema della raccolta e dell'analisi dei dati, sotto questo profilo, e' emblematico: conoscere la realta' e saperne interpretare le tendenze e' indispensabile per programmare bene, fare le scelte migliori ed ottenere risultati. Ora non vogliamo tornare indietro, navigando a vista. Anche perche' rappresentiamo la Sardegna a livello nazionale e internazionale". L'assessore del Turismo di Olbia-Tempio ha infine chiesto alla commissione un intervento presso il consiglio e la giunta regionale sul problema del caro-tariffe nei trasporti marittimi "che colpisce da vicino i nostri operatori, gia' alle prese con una stagione piena di difficolta'". Dopo gli interventi degli amministratori locali, hanno preso la parola Giampaolo Diana (Pd), Antonio Luigi Dessi' (Psd'Az), Antonello Peru (Pdl) e Tarcisio Agus (Pd), tutti concordi nel ritenere fondate le richieste dell'Ups e delle amministrazioni provinciali dell'isola. Il presidente della commissione Randazzo, in particolare, si e' impegnato a concordare un emendamento congiunto con la commissione Bilancio da presentare in aula (essendo scaduti i termini per la presentazione in commissione) al momento dell'esame del collegato alla finanziaria. (AGI) Red/Cog

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Morte alla Saras, indagati due dirigenti Il padre della vittima: per mio figlio era la prima volta nell'Isola «Per mio figlio era la prima volta in Sardegna. Era venuto per lavorare». Purtroppo da questa trasferta Pierpaolo Pulvirenti tornerà a Catania da morto, con al fianco il papà Salvatore e la madre Milena ad accompagnarlo nell'ultimo viaggio verso casa. I due genitori sono da ormai tre giorni a Cagliari, chiusi in una camera d'albergo e stretti nel dolore che solo chi ha perso un figlio forse può comprendere.«È UN DOLORE» Il ragazzo, 23 anni, un impiego sicuro e a tempo indeterminato in una società - la Star Service - che si occupa di manutenzione di impianti petroliferi, ha perso la vita mentre si accingeva a entrare in una colonna dell'impianto Dea 3 della Saras il cui interno doveva essere stato bonificato. Invece, aperto il portello, è fuoriuscito un gas che l'ha fulminato bloccandogli cuore e polmoni. Erano le 19 dell'11 aprile. Solo un mezzo miracolo dei medici del 118 è riuscito a farlo sopravvivere sino alle 5 del giorno successivo. «È un momento doloroso», spiega il padre con una lucidità invidiabile in una hall deserta, «siamo ancora sotto choc. Ho avuto appena il tempo di prendere i suoi effetti personali e incrociare velocemente i genitori di Gabriele, poi abbiamo ricevuto una busta dai carabinieri il cui contenuto stiamo leggendo ora».INDAGATI È la comunicazione ufficiale nella quale sono contenuti anche i nomi dei primi indagati. Per questa tragedia, e per quanto accaduto ad altri due colleghi della vittima (Gabriele Serranò, 23 anni, di Augusta, risvegliato dal coma farmacologico solo ieri mattina, e Luigi Catania, 42, cavatosela con un lieve ferita alla testa), il sostituto procuratore Emanuele Secci contesta l'omicidio colposo e le lesioni a Guido Grosso, direttore della raffineria (sarà difeso dai legali Francesco Onnis e Alfredo Diana), e Innocenzo Condorelli, direttore tecnico della società per la quale lavorava Pulvirenti. Un'iniziativa presa per dar modo ai responsabili delle due aziende di partecipare con un proprio consulente agli approfondimenti medici e tecnici al via oggi.LE ANALISI Questa mattina infatti nell'istituto di medicina legale del Policlinico di Monserrato è in programma l'autopsia, e per consentire a chi non è parente della vittima di parteciparvi è necessario essere parte in causa. Dunque, indagato. Il consulente del pm è Roberto Demontis, che sarà affiancato da quello dei familiari (Ernesto D'Aloja) e dei dirigenti societari (Antonio Osculati, medico legale di Varese). Saranno effettuati i classici e previsti esami istologici e tossicologici più altri eventuali da valutare al momento. Per i risultati, che dovrebbero accertare quale tipo di gas sia fuoriuscito dalla colonna, serviranno circa tre mesi. Nei prossimi giorni cominceranno anche gli accertamenti tecnici dell'ingegnere Salvatore Gianino, che verificherà le cause della presunta mancata bonifica della colonna. La difesa di Grosso ha incaricato il professore Antonio Viola.LA TRAGEDIA Secondo una prima ricostruzione, la squadra della Star Service - nove persone che si dovevano occupare della manutenzione di quell'impianto - stava lavorando intorno alla colonna: ogni operaio aveva il suo compito, quello di Pulvirenti e Serrabò era entrare nella torre. Investito dalla nube di gas, il primo è caduto a terra da un'altezza di circa due metri e il secondo ha perso subito conoscenza. Catania per correre in loro aiuto è caduto a sua volta ferendosi alla testa. I documenti che davano il via libera all'ingresso erano stati compilati. Dunque, di chi sia la responsabilità di una bonifica evidentemente effettuata male - o non effettuata - è ancora da appurare. ANDREA MANUNZA Secondo giorno di sciopero per gli operai, che accusano l'azienda «Sicurezza, un fallimento» «Se ci troviamo qui a discutere di un altro morto sul lavoro significa che gli investimenti fatti dalla Saras per migliorare la sicurezza non hanno dato le risposte attese: è ora di chiedere la collaborazione degli operai delle ditte d'appalto». Samuele Piddiu, segretario provinciale della Fiom, parla davanti ai cancelli della raffineria dove ieri mattina si sono dati appuntamento i dipendenti delle imprese che, come martedì, hanno scioperato per otto ore.Un operaio appoggia al cancello azzurro un mazzo di fiori per ricordare Pierpaolo Pulvirenti,

scomparso a soli 23 anni, e poi, dopo un minuto di raccoglimento, l'applauso delle tute blu squarcia il silenzio e l'assemblea può cominciare. «Non vogliamo individuare singole responsabilità, spetta alla magistratura, ma è evidente che ci troviamo davanti al fallimento delle procedure di sicurezza aziendali - dice Nicola Marongiu, segretario confederale della Cgil -. Serve un cambiamento del sistema, è giunto il momento che la Saras veda gli operai delle imprese d'appalto come sentinelle grazie alle quali si possano risolvere davvero questi problemi. Sappiamo che per i precari è difficile, perché spesso devono sottostare al ricatto del rinnovo contrattuale, ma chiediamo a tutti di denunciare ogni situazione di pericolo».Gli fa eco Samuele Piddiu, che critica la “patente a punti”. «Non è ritirando i tesserini che si ottengono i risultati - attacca il delegato Fiom - perché così gli operai vedranno sempre le squadre di sicurezza come nemiche e non come alleate nella lotta agli infortuni. È necessario puntare il dito sulla politica degli appalti e pretendere da ogni impresa che i costi legati alla sicurezza non siano soggetti a ribassi». Tore Sini, segretario provinciale Uil, denuncia invece «la mancanza diffusa di una vera e propria cultura della sicurezza che è alla base della tutela della vita di ogni lavoratore».Dalla riunione in Confindustria dell'altra sera, cui hanno partecipato i rappresentati della Saras e dei sindacati, è stata lanciata la proposta di un comitato paritetico. «I rappresentanti sindacali di chimici, edili e metalmeccanici potrebbero sedersi periodicamente allo stesso tavolo con le rls e discutere dei problemi sul posto di lavoro», spiega Sini. Sarebbe un punto di partenza importante anche per Marco Nappi della Cisl: «In passato un tavolo di questo tipo ha permesso di costruire la Sarlux senza il minimo rischio. È giunto il momento di rimboccarsi le maniche e fare fronte comune: le polemiche delle ultime ore non servono a migliorare la sicurezza».IVAN MURGANA

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Undici consiglieri nei guai Regione, chiusa l'inchiesta sui fondi ai gruppi Dopo Silvestro Ladu ecco la chiusura della seconda tranche dell'indagine sui fondi ai gruppi del Consiglio regionale. Quella più corposa: dodici componenti del Gruppo Misto in carica nella legislatura 2004-2009 sono indagati per peculato. Dal gruppetto inizialmente sotto indagine esce soltanto Pietro Pittalis, Pdl. A tutti gli altri è stato notificato ieri l'avviso di conclusione delle indagini, l'atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. Con sorpresa: al presidente del gruppo del Psd'Az, Giuseppe Atzeri, vengono contestati 135.616 euro prelevati in contanti e utilizzati per pranzi e cene da consiglieri regionali non identificati.SPESE INGIUSTIFICATE Sono, invece, spese effettuate personalmente coi soldi destinati all'attività politico-istituzionale del gruppo quelle che non hanno saputo - o voluto - giustificare l'europarlamentare Giommaria Uggias (Idv), i consiglieri regionali Tore Amadu, Oscar Cherchi e Renato Lai del Pdl, Mario Floris dell'Uds, Alberto Randazzo dell'Udc, gli ex consiglieri regionali Giuseppe Atzeri del Psd'Az e Beniamino Scarpa (anche lui Psd'az e poi Pd), i socialisti Maria Grazia Caligaris, Raimondo Ibba e Pierangelo Masia, Raffaele Farigu del Nuovo Psi: 136.61 in quattro anni e mezzo la Caligaris; 135.185 in cinque anni Ibba; 129.511 in cinque anni Floris; 117.528 in meno di quattro anni Scarpa; 81.920 in tre anni Cherchi; 78.922 in quattro anni Masia; 74,366 in meno di tre anni Farigu; 32.500 in un anno Uggias; 30.350 Randazzo in un anno; 24.200 in due anni Lai; 18.500 in sette mesi Amadu. L'imputazione di peculato è uguale per tutti: «In qualità di consigliere regionale, nell'ambito del Gruppo Misto, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso indebitamente percepiva, appropriandosene, le somme di denaro delle quali aveva la disponibilità per ragione del suo ufficio, erogate dal Consiglio regionale in favore del gruppo di appartenenza».SOLDI PER PASTI Solo per il presidente del Gruppo Misto Atzeri le accuse vanno oltre il peculato: abuso d'ufficio, maltrattamenti, lesioni e falso. Le prime e si riferiscono alla vicenda di Ornella Piredda, la dipendente del gruppo che ha dato il via all'inchiesta con le sue denunce. Il falso invece è strettamente legato al peculato: «In qualità di presidente e amministratore del gruppo ha sottoscritto i rendiconti sull'impiego dei fondi attestando falsamente che quei soldi fossero stati destinati alle prescritte finalità istituzionali». Con l'aggravante di aver commesso il fatto per assicurarsi l'impunità dal peculato che, a differenza degli altri, gli viene contestato in concorso con consiglieri del gruppo non identificati. Secondo il pm Marco Cocco - che ha coordinato le indagini della sezione di polizia giudiziaria della Finanza e dei Carabinieri - Atzeri avrebbe «disposto che fossero corrisposti in contanti ai consiglieri del gruppo gli importi indicati in ricevute e scontrini da loro presentati e attestanti la consumazione di pasti, senza che risultasse chi ne avesse fruito e per quali motivi. Quelle spese, nella situazione finanziaria al 12 marzo 2009, relativa all'anno 2008, da lui predisposta e sottoscritta in qualità di presidente e amministratore del gruppo, erano imputate alle voci Spese di amministrazione e diverse». Quelle somme, secondo l'accusa, sono state «corrisposte, percepite e trattenute senza che fosse documentata - con giustificazione certa, puntuale e coeva - la loro destinazione nell'ambito delle specifiche finalità pubbliche e istituzionali per la quali erano state erogate dal competente organo del consiglio regionale».IL MOBBING Nell'avviso di conclusione delle indagini anche la vicenda della dipendente è descritta nel dettaglio: Ornella Piredda (assistita dall'avvocato Andrea Pogliani) era stata assunta da Atzeri nel 2005 a tempo indeterminato con un livello inferiore rispetto al precedente inquadramento. In questo modo le avrebbe arrecato un danno ingiusto legato al demansionamento e alla successiva decurtazione di stipendio pari a 200 euro mensili. Non solo: evitava di salutarla e di parlarle e l'avrebbe pure isolata nell'ambiente di lavoro che le faceva percepire come ostile. Poi, nel 2008, senza alcuna comunicazione preventiva, aveva trasferito la Piredda, assente per malattia, in un'altra stanza e i suoi beni erano stati trasportati e lasciati incustoditi nella nuova postazione di lavoro. Tutto questo aveva determinato l'emarginazione lavorativa dal momento che la dipendente

era stata privata anche del collegamento internet e della possibilità di effettuare telefonate interurbane. A questo proposito, Atzeri avrebbe omesso di avanzare la richiesta di abilitazione del telefono all'ufficio Provveditorato e amministrazione del Consiglio regionale. A causa di tutto questo la Piredda era caduta in una «depressione di media gravità e in un marcato stato ansioso che avevano comportato lunghi periodi di degenza». Fin qui le accuse contestate dal pm Cocco al termine di un'indagine lunga e difficile. Ora gli indagati potranno consultare gli atti e sollecitare nuovi atti istruttori, depositare memorie, chiedere di essere interrogati attraverso i loro avvocati (Annamaria Busia, Riccardo Floris, Francesco Macis, Benedetto Ballero, Paolo Loria, Silvio Piras, Federico Palomba, Alberto Filippini, Agostinangelo Marras). PROSCIOLTO PITTALIS In questa fase l'unico a uscirne indenne è il consigliere regionale del Pdl Pietro Pittalis (difeso dall'avvocato Mariano Delogu): ha dimostrato in modo inconfutabile di aver utilizzato i fondi solo ed esclusivamente per l'attività politico-istituzionale del gruppo.Resta, dunque, la terza tranche dell'inchiesta, quella che coinvolge Adriano Salis dell'Idv, Carmelo Cachia del Pd, Giuseppe Giorico ex Udeur, Sergio Marracini dell'Udc e Salvatore Serra della Sinistra autonomista. Anche questa parte dell'inchiesta è in dirittura d'arrivo, nelle prossime settimane sarà notificato l'avviso di chiusura delle indagini. Soltanto allora si saprà se l'accusa di peculato è confermata per tutti o se per qualcuno il pm ha deciso di archiviare.MARIA FRANCESCA CHIAPPE

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I pastori pronti a bloccare le produzioni Floris (Mps): «Senza risposte sul prezzo del latte sarà lotta dura» DAL NOSTRO INVIATO LORENZO PIRASBITTI Cagliari a maggio, Bruxelles (forse) a fine giugno o nella prima settimana di luglio. L'agenda dei pastori è già piena, l'ora delle manifestazioni sta per scoccare di nuovo, puntuale. Come ogni estate sarà lotta dura. E senza confini, con la minaccia del blocco delle produzioni di carni e latte: «Non metteremo gli arieti per la riproduzione, così chi mangia alle nostre spalle vedrà che cosa significa tirare a campare». Felice Floris, leader del Movimento dei pastori sardi, per ora non va oltre. Parla al microfono di un'assemblea di 120 allevatori, riuniti a Bitti e ripresi dalla troupe di una nota trasmissione della Rai nazionale «per serrare le fila in vista», e sono parole testuali, «di un'altra estate rovente». A Cagliari i pastori marciano oggi, con Irs e altri movimenti, per chiedere una tregua a Equitalia, che ha notificato a diverse aziende sarde cartelle esattoriali «anche da 50 mila euro». A Cagliari torneranno a maggio per chiedere un prezzo del latte più equo e poi andranno Bruxelles per un confronto con il commissario dell'Agricoltura e con alcuni rappresentanti del Parlamento europeo. I TEMI SUL TAPPETO L'argomento è di stretta attualità: la nuova Pac, politica agricola comunitaria 2014-2020, su cui i pastori sardi vogliono incidere partecipando alla stesura. «Un docente dell'Università di Sassari», prosegue Floris, «sarà il referente per le nostre istanze». E a Bruxelles gli allevatori si presenteranno in forze: in seimila almeno - fa sapere il leader del Movimento - con dieci treni speciali che partiranno da Genova: «Combatteremo un'unica grande battaglia assieme ai pastori della Corsica, del resto della Francia e della Grecia. Non daremo tregua neppure a Bruxelles, perché se muore la pastorizia sarà la fine dell'economia sarda e non solo».L'ASSEMBLEA L'accusa del Movimento dei pastori sardi è contro le multinazionali. «Ed è assurdo», spiega ancora Floris, «che il 68 per cento dei contributi destinati all'agricoltura e alla pastorizia, parliamo di 4.300 miliardi di euro, finiscano nelle mani del 10 per cento delle industrie nazionali, che uccidono i produttori. Serve un'inversione di tendenza». Gli esempi si sprecano: «L'anno scorso il latte veniva pagato 90 centesimi al litro, già allora meno dei costi di produzione», dice Mauro Farina, allevatore: «Oggi i costi del gasolio agricolo sono passati da 60 a 90 centesimi al litro e sono aumentati i prezzi del foraggio. Quindi non so dove andremo a finire». Tesi ribadita da Maria Barca, giovane portavoce del movimento: «Senza obblighi, ma è il caso di iniziare a pensarci, potremmo decidere di bloccare le produzioni, di non produrre latte e agnelli, così tutti si accorgeranno dell'importanza dei pastori». IL MOVIMENTO Il prezzo del latte è il punto fermo, il nodo da sciogliere. Costi quel che costi. Tra i pastori c'è chi contesta le scelte fatte dopo l'occupazione del Consiglio regionale: «Avevamo in pugno la Regione, potevamo far dimettere la Giunta», tuona Betty Ena, vicesindaco di Bitti e moglie di un allevatore. «Invece, dopo una settimana di occupazione, è stato siglato un accordo con la Regione che salva le cooperative ma che lascia irrisolte le questioni dei 15 mila euro per azienda dei de minimis e del prezzo del latte. Per questo motivo molti pastori non sono qui, perché alla politica è riuscita l'impresa di dividerci, di spaccare in due il movimento». Tesi rigettata da Floris, secondo cui la battaglia «non deve fermarsi ora che l'unità c'è e cresce» e l'occupazione della Regione non poteva non concludersi con un accordo: «Intesa che ha permesso di salvare le cooperative e, purtroppo, anche i loro dirigenti». LA SFIDA Cagliari e Bruxelles sono anche tappe cruciali per evitare stranezze del mercato. A cominciare dal pecorino rumeno «finanziato con i soldi dello Stato italiano», dice Floris, «di uno stato mafioso». E a chi gli ricorda che a carico del ministro dell'Agricoltura Saverio Romano è in corso un procedimento per gravi imputazioni, il leader di Mps ricorda: «Che ne vogliamo fare, una questione morale? L'importante è che ci riceva e che prenda atto anche lui che il latte è nostro e che il prezzo lo fisseremo noi, a costo di bloccare le produzioni».

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Regione Cappellacci nomina i manager delle Aziende miste Il presidente della Regione Ugo Cappellacci, con due diversi decreti e d'intesa con i rettori delle Università di Cagliari e Sassari, ha ufficializzato i manager delle aziende ospedaliero-universitarie. A Cagliari resta il commissario uscente Ennio Filigheddu, cagliaritano, 54 anni, mentre a Sassari ritorna Alessandro Carlo Cattani, sassarese di 52 anni, che a gennaio si era dimesso dopo la nomina a direttore amministrativo della stessa azienda. I due manager, così come quelli scelti dalla maggioranza di centrodestra per guidare le Asl e l'ospedale Brotzu, hanno prorogato l'incarico ai dirigenti amministrativi e sanitari in carica almeno per sessanta giorni. Una scelta dal forte sapore politico, con il centrodestra impegnato nella campagna elettorale in 98 Comuni e fermamente deciso a non crearsi ulteriori problemi interni con scelte così delicate in piena campagna elettorale. Dopo le elezioni, arriveranno anche i nuovi direttori della sanità regionale, mentre la legge di riforma è ancora ferma in commissione Sanità. ( e. p. )

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Ieri l’incontro della delegazione regionale di Confindustria con la presidente nazionale che appoggia la vertenza con lo Stato Marcegaglia: «Per l’isola serve una svolta» Putzu: «Stiamo gestendo soltanto l’emergenza, ora prepariamo un piano d’azione»

CAGLIARI. Emma Marcegaglia incontra gli industriali sardi, guidati da Massimo Putzu, e ribadisce quanto aveva detto il giorno prima agli imprenditori di Lecco: «La politica ci ha lasciati soli». Un atto d’accusa che gli industriali sardi condividono anche perché le imprese sarde sono state lasciate sole non da oggi ma da sempre. Per la Sardegna, spiega Putzu, occorre una vera inversione di tendenza e la Marcegaglia sposa la tesi: chiederà prestissimo al ministro per lo Sviluppo economico, Romani, un confronto sul caso dell’isola abbandonata. «Nel dibattito politico in questo momento non c’è spazio rispetto ai temi della crescita e del lavoro e, ovviamente, questo non può continuare», afferma Emma Marcegaglia. «Imprese e lavoratori fanno fatica», sostiene Massimo Putzu, «e non si vedono prospettive immediate». La delegazione della Confindustria regionale è composta, oltre che dal presidente Putzu, dal direttore Roberto Saba e dai presidenti delle Associazioni del Nord Sardegna, Stefano Lubrano, della Sardegna centrale, Salvatore Nieddu, della Saredgna meridionale, Alberto Scanu, e di Oristano Antonello Garau, tutti decisi, nonostante le difficoltà oggettive, a continuare a fare impresa in Sardegna. In una situazione davvero unica: anche se la ripresa fosse davvero iniziata in campo nazionale, alla Sardegna non sarebbe sufficiente. «Il nostro obiettivo è arrivare a un accordo unitario con il Governo», afferma Massimo Putzu, «e per questo il confronto che si aprirà deve vedere la partecipazione anche dei sindacati e della Regione». Emma Marcegaglia ha messo a disposizione la struttura confindustriale, (il Centro studi, il Servizio energia), per elaborare un dossier tecnico sulla Sardegna che non sia basato solo sulle singole vertenze, naturalmente importantissime. Il mondo dell’impresa chiede alla politica le risposte sulla crescita e lo sviluppo. Se in campo nazionale la Marcegaglia indica tra le priorità la riforma fiscale e una nuova attenzione sui temi della ricerca e dell’innovazione, per la Sardegna occorre mettere in campo idee nuove. «Noi vogliamo portare al tavolo di confronto proposte concrete», assicura Putzu, «ed è per questo che stiamo predisponendo un dossier tecnico. Le rivendicazioni devono essere accompagnate dalle proposte sulle priorità». L’incontro era stato preceduto da uno scambio di lettere. Dopo l’allarme lanciato da Massimo Putzu per il disfacimento della base produttiva nell’isola, la Marcegaglia aveva rilevato «una parcellizzazione, inconcludente, con cui viene affrontata la questione Sardegna». Un concetto ribadito ieri: «Sì ci sono tanti tavoli aperti sulle crisi aziendali in corso ma c’è troppa lentezza nelle risposte». Da qui la decisione di promuovere un confronto «che sia concreto» con il Governo. Per la Sardegna - ha suggerito Emma Marcegaglia - occorre elaborare un «Action plan» per affrontare i mali cronici dell’economia regionale. Il dossier allo studio di Confindustria si propone di individuare gli investimenti prioritari, produttivi e infrastrutturali, e le misure più idonee per cercare di alleviare lo svantaggio che deriva dall’insularità. «Si deve paassare a un approccio unitario», conclude Putzu, «da troppo tempo ci limitiamo a gestire sole le emergenze».

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Elezioni Pd, predisposta metà lista: ecco i primi venti nomi Metà lista è pronta, il resto sarà definito nelle prossime ore. Ma per ora tra i candidati del Pd in Consiglio comunale non c'è nessuna sorpresa. Questi i primi venti nomi: c'è Davide Carta, già coordinatore provinciale della Margherita, i consiglieri uscenti Maurizio Chessa, Claudio Cugusi, Goffredo Depau, Francesco Ballero e Andrea Scano, le docenti universitarie Grazia Maria De Matteis e Cristina Lavinio, Andrea Clarkson, Paola Cannas, Francesco Atzeni, Vasco Cogotti, Matteo Lecis Cocco Ortu, Ornella Loi, Aldo Piras, Alberto Rodin, Marco Murgia, Fabrizio Marcello, Tanino Marongiu, Marco Benucci.Il tempo per definire le liste è quasi finito: tra domani (dalle 8 alle 20) e sabato (dalle 8 alle 12) i Comuni riceveranno gli elenchi dei candidati.I candidati a sindaco per le elezioni del 15 maggio sono Massimo Fantola (sostenuto da Pdl, Udc, Riformatori, Uds, Psd'az, lista Fantola, Centro giovani, La Destra, Mpa, Movimento per l'Italia), Massimo Zedda (Pd, Sel, Idv, lista civica “Meglio di prima non ci basta”, Rossomori, Fed. Sinistra, Verdi, Socialisti), Ignazio Artizzu (Fli e Movimento civico sardo), Claudia Zuncheddu (lista Zuncheddu, Irs, Sardigna Natzione, lista civica Paris), Ornella Demuru (ProgReS), Michela Melotti (Parito comunista dei lavoratori), Pietro Ambrosio (Lega Italia) e Gianmario Muggiri (Msi).

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Tre candidati sindaci rispondono alla lettera aperta di Cgil, Cisl e Uil sul futuro della città «Ecco la nostra risposta ai sindacati» I programmi di Fantola, Zedda e Claudia Zuncheddu Pianificare lo sviluppo assieme alle amministrazioni dell'hinterland e coinvolgendo tutti i grandi attori economici e sociali, attuare politiche contro lo spopolamento, l'invecchiamento della popolazione, la povertà e a favore dell'occupazione, interventi a sostegno degli universitari. Con una lettera aperta, Cgil, Cisl e Uil hanno chiamato i candidati sindaci ad esprimersi sui temi caldi della campagna elettorale. Ecco che cosa rispondono i leader del centrodestra, del centrosinistra e del polo indipendentista.MASSIMO FANTOLA «Una governance comune dell'area vasta che coinvolga anche cittadini e imprese che hanno gli stessi problemi e le stesse prospettive è fondamentale oggi più che mai affinché Cagliari possa competere con realtà urbane più forti sul piano demografico e produttivo. Quanto al coinvolgimento dei grandi attori, ho detto più volte che occorre un patto per Cagliari che preveda la condivisione di un progetto comune tra istituzioni e privati: la nostra città è di fronte a una svolta che ci impone di progettare e costruire insieme una nuova identità economica. Anche perché Cagliari ha assoluto bisogno di lavoro. Bisogna che la città riprenda la sua crescita in favore dei cagliaritani e dei giovani che vanno a cercare lavoro fuori ma anche dei ragazzi sardi che pensano che non ci sarà futuro in Sardegna se non c'è futuro a Cagliari. C'è, inoltre, la necessità di creare nuove abitazioni per i giovani e per il ceto medio: uno degli strumenti che abbiamo di fronte è quello del social housing che deve essere sfruttato appieno. Sui trasporti, il primo obiettivo è quello di concludere l'anello della metropolitana leggera delle Fds. Ma occorrono anche parcheggi fuori dalla sede stradale per non far morire un sistema commerciale già in crisi e per togliere le auto dalle strade del centro facilitando le corsie preferenziali del bus e favorendo altre forme di mobilità, soprattutto quella ciclabile. Agli studenti bisogna dare trasporti, biblioteche, luoghi di incontro. Inoltre servono sia un campus universitario che un campus diffuso da realizzare prevalentemente nelle aree storiche». MASSIMO ZEDDA «I temi che pongono i sindacati sono gli stessi che poniamo noi: in primis quello della concertazione con tutti gli attori della società cagliaritana, dal sindacato alle forze imprenditoriali e ai commercianti. Con loro sui diversi temi ci deve essere un confronto continuo e una condivisione delle scelte. Credo inoltre che il sindaco di Cagliari debba essere autorevole perché spetta a lui porre all'attenzione delle istituzioni le questioni della città capoluogo di Regione perché - questo occorre sottolinearlo - lo sviluppo della Sardegna passa attraverso lo sviluppo della città nella cui area vasta si concentra un terzo della popolazione dell'Isola. L'autorevolezza ci dev'essere nel porre le questioni di interesse della città all'attenzione della Regione, dei Comuni dell'area vasta, dei grandi soggetti economici come Cacip, Camera di commercio, Autorità portuale, associazioni che rappresentano le imprese. Per me il sindaco di Cagliari deve essere colui che assume un ruolo-guida nella regione, che interloquisce con tutti, che stimola progetti di sviluppo. Quanto ai giovani, la città deve offrire servizi, non può invecchiare precocemente ma deve ringiovanire diventando ospitale per gli studenti universitari».CLAUDIA ZUNCHEDDU «Lo spopolamento è il simbolo del degrado e dell'impoverimento della città, che ha costi della vita non più sostenibili per ampi strati della popolazione. Il problema abitativo potrebbe essere risolto recuperando migliaia di appartamenti esistenti, di proprietà pubblica e da destinare a prezzi accessibili a quei cittadini che necessitano di un tetto. Ciò creerebbe occupazione oltre a restituire il decoro ai quartieri. Il superamento della crisi economica è possibile solo se si aiutano le imprese di tutti i settori, dal commercio, all'artigianato, alla pesca, al turismo con una drastica riduzione del carico fiscale sia comunale che regionale. Il Comune può intervenire su Equitalia e altre società delegate per la riscossione di imposte e tributi comunali, per una moratoria rinunciando agli interessi sul debito e dilazionando il dovuto. La metropolitana di

superficie può essere un'occasione per razionalizzare i flussi da e per la città, ma il rilancio del servizio pubblico di trasporto si può avere solo con la riduzione del costo del biglietto. Serve anche un piano ciclabile integrato. Sulla cultura, Cagliari può essere una capitale che crea ricchezza e benessere per se stessa e tutto il territorio con, ad esempio, Molentargius che oltre a circuiti turistici potrebbe riprendere in parte l'estrazione e la lavorazione del sale. I beni artistici, presenti nei quartieri storici, da Tuvixeddu, all'anfiteatro, alle chiese, al cimitero monumentale di Bonaria, ai palazzi storici, alle vestigia romane e puniche sono tutti motori di attrazione turistico-culturale e volano di occupazione concreto. Tutto ciò è realizzabile con un piano coordinato dove il Comune ha ruolo di guida e di unione fra pubblico e privato. Purtroppo Cagliari, con la zona industriale di Macchiareddu da una parte e la Saras dall'altra, è tutt'altro che esente dall'inquinamento ambientale. La salute di Cagliari e della sua popolazione è ad alto rischio».FABIO MANCA

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Sabatini (Pd): servono 190 milioni per completare l'Orientale sarda «Mancano fondi per la 125» Mancano all'appello quasi 190 milioni di euro per completare i lavori sulla strada statale 125 “Orientale sarda”, che collega Cagliari con Tortolì. In particolare mancano le risorse per i tratti da Tertenia a San Giorgio (all'altezza del Poligono di Perdasdefogu), ossia circa 160 milioni in due lotti, e una parte di quelle per il tratto tra il bivio di Cea e Tortolì (32 milioni di euro, di cui 8 già disponibili).La denuncia arriva dal consigliere regionale del Partito democratico Franco Sabatini, che in una conferenza stampa (insieme ai colleghi del Pd Luigi Lotto e Gavino Manca) ha spiegato di avere avuto la conferma dei dati finanziari dal direttore del compartimento Anas della Sardegna, Oriele Fagioli, sentito di recente dalla commissione Lavori pubblici del parlamento regionale.INCIDENTI MORTALI Il ritardo nell'esecuzione dei lavori, sottolinea Sabatini, crea anche gravi problemi per la sicurezza degli automobilisti: in cinque anni, stando ai dati della polizia stradale, gli incidenti hanno provocato undici morti e sessantuno feriti in un tratto di strada di appena sei chilometri, tra Cea e Tortolì. «Il 2 ottobre 2009 - ricorda il consigliere - era stata firmata un'intesa generale quadro tra Governo e Regione, che indicava la nuova Orientale come opera strategica di primario interesse regionale».Se la disponibilità di quelle risorse non c'è «significa che quell'intesa tanto sbandierata è carta straccia. Si tratta di un altro schiaffo alla Regione - attacca Sabatini - e si tratta anche del mancato rispetto degli impegni presi in quell'accordo, perché le risorse si sarebbero dovute recuperare dai ribassi delle gare d'appalto per altre opere».LO STATO DELL'OPERA Dei tre lotti, solo uno (prima parte del primo stralcio Tertenia-San Giorgio) può contare su un progetto esecutivo completato. Uno dei tre lotti, quello tra lo svincolo di Cea e Tortolì, non sarà ultimato prima del 2015: «Purtroppo - ripete Sabatini - è quello tristemente noto per i gravi incidenti stradali. Chiediamo alla Giunta un intervento immediato per il rispetto dell'intesa e per il recupero delle risorse», conclude l'esponente democratico: «Abbiamo già presentato un'interrogazione a cui non è stata data risposta, ora stiamo pensando di presentare una mozione e portare l'argomento in aula».