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RELAZIONE DI INZIO MANDATO 2014-2018
PROVINCIA DI LECCO
RELAZIONE DI INIZIO MANDATO 2014-2018 (articolo 4-bis del decreto legislativo n. 149 del 6 settembre 2011)
RIFERIMENTI NORMATIVI
Prot. n. 3789 interno
Tit. 1 Cl. 8 Fasc. 2015|1
DECRETO LEGISLATIVO n. 149 del 6 settembre 2011,
Meccanismi sanzionatori e premiali relativi a Regioni, Province e Comuni, a norma degli articoli 2, 17 e
26 della legge 5 maggio 2009, n. 42.
Art. 4-bis
(Relazione di inizio mandato provinciale e comunale).
1. Al fine di garantire il coordinamento della finanza pubblica, il rispetto dell'unità economica e
giuridica della Repubblica e il principio di trasparenza delle decisioni di entrata e di spesa, le Province e
i Comuni sono tenuti a redigere una relazione di inizio mandato, volta a verificare la situazione
finanziaria e patrimoniale e la misura dell'indebitamento dei medesimi enti.
2. La relazione di inizio mandato, predisposta dal Responsabile del Servizio Finanziario o dal Segretario
Generale, é sottoscritta dal Presidente della Provincia o dal Sindaco entro il novantesimo giorno
dall'inizio del mandato. Sulla base delle risultanze della relazione medesima, il Presidente della
Provincia o il Sindaco in carica, ove ne sussistano i presupposti, possono ricorrere alle procedure di
riequilibrio finanziario vigenti.
NOTA DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI – IL MINISTRO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE
AUTONOMIE n.1/2014 Legge 7 aprile 2014 n. 56 Chiarimenti in merito a talune problematiche sulle
funzioni dei nuovi organi
Si ritiene, inoltre, che anche alle Città metropolitane e alle nuove Province spetti presentare la
relazione di inizio mandato, ai sensi dell'art. 4 bis del d.lgs. 149/2011. Tale obbligo scatta per le
Province dalla data di insediamento dei nuovi organi e, dunque, dalla data di insediamento del
Consiglio Provinciale…..
… In entrambi i casi, comunque, la predisposizione della relazione è di competenza degli uffici e in
particolare del Segretario Generale.
RELAZIONE DI INZIO MANDATO 2014-2018
PREMESSA
Questa relazione viene redatta dalla Provincia di Lecco ai sensi dell’articolo 4-bis del decreto
legislativo n. 149 del 6 settembre 2011 recante: "Meccanismi sanzionatori e premiali relativi a
regioni, province e comuni, a norma degli articoli 2, 17, e 26 della legge 5 maggio 2009, n. 42" per
descrivere la situazione economico finanziaria dell’ente e la misura dell’indebitamento all’inizio del
mandato amministrativo avvenuto il 13 ottobre 2014.
Sulla base delle risultanze della relazione, il Presidente, ove ne sussistano i presupposti, può ricorrere
alle procedure vigenti di riequilibrio finanziario.
L’esposizione dei dati finanziari viene riportata secondo schemi già adottati per altri adempimenti di
legge in materia, per operare un raccordo tecnico e sistematico fra i vari dati rilevati e desumibili dai
provvedimenti a oggi formalmente adottati dagli organi provinciali, con la finalità di non aggravare il
carico di adempimenti degli enti.
La maggior parte delle tabelle di seguito riportate, sono desunte dagli schemi dei certificati al bilancio
(articolo 161 del Tuel) e dai questionari inviati dall’organo di revisione economico finanziario alla
competente Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, ai sensi dell’articolo 1 - comma 166 e
seguenti della Legge n. 266/2005. Pertanto, i dati riportati trovano corrispondenza nei citati
documenti, oltre che nella contabilità dell’ente.
DATI GENERALI
Popolazione
Popolazione residente al 31 dicembre 2013: 341.214.
Condizione giuridica dell’Ente:
Il 3 giugno 2014 il Consiglio provinciale ha deliberato con atto 36/2014 la decadenza dalla carica di
Presidente della Provincia di Daniele Nava, prendendo atto della sua incompatibilità, avendo
accettato la carica di Sottosegretario in Regione Lombardia. Il Vicepresidente Vicario Stefano
Simonetti ha svolto le funzioni di Presidente. La Giunta e il Consiglio, presieduti dal Vicepresidente
Vicario, sono stati mantenuti fino alla data della scadenza naturale del mandato
dell’Amministrazione della Provincia di Lecco (9 giugno 2015). Successivamente il Vicepresidente
Vicario ha assunto anche i poteri consiliari, affiancato dalla Giunta in carica, ai sensi dell’articolo 82
della Legge Delrio 56/2014 fino all’insediamento dei nuovi organi a seguito di elezioni provinciali
(Decreto del Presidente della Repubblica del 24 giugno 2014).
L’insediamento della nuova Amministrazione non proviene da un commissariamento dell’ente ai
sensi dell’articolo 141 o dell’articolo 143 del Decreto Legislativo 267/2000, bensì dalle elezioni
provinciali di secondo livello.
Organi elettivi:
Ai sensi della legge di riforma delle Province 56/2014, i nuovi organi sono il Presidente della
Provincia, il Consiglio Provinciale e l’Assemblea dei Sindaci.
Il Presidente presiede il Consiglio e l'Assemblea dei Sindaci.
Il Presidente dura in carica 4 anni, il Consiglio Provinciale dura in carica 2 anni.
Gli incarichi di Consigliere Provinciale, di Presidente della Provincia e di componente dell'Assemblea
dei Sindaci sono esercitati a titolo gratuito.
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Le elezioni provinciali si sono svolte il 12 ottobre 2014.
Presidente POLANO FLAVIO PROVINCIA INSIEME
Consigliere BRAMBILLA SERGIO PROVINCIA INSIEME
Consigliere PANZERI UGO PROVINCIA INSIEME
Consigliere CARDAMONE ROCCO PROVINCIA INSIEME
Consigliere CRIPPA BRUNO PROVINCIA INSIEME
Consigliere MALDINI MARINELLA PROVINCIA INSIEME
Consigliere MAZZOLENI ANNA PROVINCIA INSIEME
Consigliere CRIMELLA FABIO PROVINCIA INSIEME
Consigliere SCACCABAROZZI
GIUSEPPE
PROVINCIA INSIEME
Consigliere CANALI MATTEO LIBERTA’ E AUTONOMIA – PROVINCIA DI LECCO
Consigliere CASALETTO ALFREDO LIBERTA’ E AUTONOMIA – PROVINCIA DI LECCO
Consigliere SIMONETTI STEFANO LEGA NORD PER L’INDIPENDENZA DELLA PADANIA
Consigliere ZAMBETTI ELENA LEGA NORD PER L’INDIPENDENZA DELLA PADANIA
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
La struttura organizzativa provinciale è attualmente articolata come da organigramma approvato con
deliberazione di Giunta Provinciale n.49 del 26 marzo 2013, così riassunto:
SETTORE DIRIGENTE
Segretario e Direttore Generale Amedeo Bianchi
Risorse Umane Antonella Cazzaniga
Bilancio e Finanze – Appalti di Forniture e Servizi –
Patrimonio Mobiliare – Economato – Gestione dei
Beni sequestrati e confiscati
Corrado Conti
Pianificazione Territoriale Ernesto Crimella
Appalti di Lavori - Contratti Espropri – Centro
Servizi Territoriale
Barbara Funghini
Formazione Professionale – Istruzione – Lavoro –
Interventi Sociali – Politiche Giovanili
Roberto Panzeri
Ambiente ed Ecologia – Agricoltura – Caccia e
Pesca
Luciano Tovazzi
Cultura, identità e tradizioni – Beni culturali –
Servizio Civile
Clotilde Zucchetti
Patrimonio edilizio e immobiliare – Demanio –
Attività Economiche - Turismo
Pietro Francesco Canali
Viabilità e Grandi Infrastrutture Angelo Valsecchi
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I titolari di Posizioni Organizzative apicale in posizione di staff alla Direzione Generale sono:
SERVIZI RESPONSABILE
Protezione Civile – Trasporti e Mobilità Fabio Valsecchi
Affari Generali Luciana Rondalli
Polizia Provinciale e Sicurezza Pubblica Raffaella Forni
I titolari di Posizione Organizzativa sono:
SERVIZI RESPONSABILE
Progettazione e manutenzione – Demanio e
Patrimonio Immobiliare
Raffaella Ferrario
Sistema Bibliotecario Provinciale Silvia Ponzoni
Cultura, identità e tradizioni – Beni culturali Cristina Casarin
Pianificazione e SIT Davide Spiller
Istruzione - Formazione Professionale –
Servizi per l’Impiego – Lavoro –
Collocamento Disabili e Fasce Deboli –
Accordo di programma politiche sociali della
provincia di Lecco
Marino Bottà
Gestione trattamento economico
previdenziale – gestione giuridico
amministrativa – reclutamento selezione e
formazione
Nadia Bergamaschi
Appalti di lavori – Contratti Maria Benedetti
Rifiuti – Aria – Energia – Acque e suolo Adolfo Faletra
Centro Servizi Territoriale Fabio Annoni
Agricoltura Pietro Gatti
Interventi Sociali e Politiche Giovanili Cristina Pagano
Progettazione e direzione lavori –
Manutenzioni - Concessioni stradali
Andrea Sesana
Faunistico Marco Aldrigo
Turismo – Attività Economiche Orietta Colturri
Le unità di personale al 31 dicembre 2013 sono diminuite rispetto a quelle al 31 dicembre 2012 a
causa del collocamento a riposo ovvero dimissioni, mobilità e trasferimenti. A seguito dei fortissimi
vincoli normativi relativi al personale degli Enti Locali non è stato possibile assumere personale per
ricoprire i posti vacanti.
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Le spese riferite al personale dal 2011 al 2013, desunte dall’ultimo consuntivo approvato, sono:
SPESE DEL PERSONALE DAL 2011 AL 2013
in €
VOCI STIPENDIALI 2011 2012 2013
Assegni fissi e indennità 7.561.678,64 6.959.995,46 6.862.679,26
Compenso lavoro straordinario 113.011,00 78.390,76 44.322,36
Contributi obbligatori 2.213.779,19 2.072.264,58 1.840.354,39
Totale intervento personale 9.888.468,83 9.110.650,80 8.747.356,01
Irap 627.577,07 603.706,69 530.259,60
Totale spese per personale 10.516.045,90 9.714.357,49 9.277.615,61
-801.688,41 -436.741,88
Il prospetto riportato tiene conto non solo delle spese formalmente inserite nell’intervento 01
“Personale” ma del costo complessivo (comprensivo di l’IRAP).
Vi è una diminuzione complessiva nel 2013 della spesa di € 436.741,88 rispetto al 2012.
La riduzione della spesa è dovuta al blocco per legge della contrattazione collettiva e delle dinamiche
salariali, al venir meno del personale senza possibilità di sostituzione nel 2013, sia per i tempi
indeterminati (anche in seguito al divieto assoluto di assunzione di cui all’articolo 16 – comma 9 del
Decreto Legge n.95/2012 convertito nella Legge n. 135/2012) che per quelli determinati, essendo in
vigore il limite del 50% rispetto alla spesa 2009, oltre al quale non è possibile procedere a nuove
assunzioni di personale a tempo determinato.
Inoltre vi è stata una forte riduzione del lavoro straordinario.
Il numero totale di personale dipendente dal 2011 al 2013 è:
Le tabelle relative al personale dipendente descrivono lo sviluppo della voce finanziaria e numerica
nell’arco del triennio 2011/2013. Il numero di dipendenti è riferito al 31 dicembre di ogni anno e non
tiene conto del fatto che, per ogni esercizio finanziario, il costo di un nuovo dipendente cambia se
viene assunto all’inizio o alla fine dell’anno. Il costo medio poi non tiene conto dei dipendenti cessati.
La riduzione del personale dal 2010 (quando erano in servizio 297 dipendenti), a causa delle
normative restrittive evidenziate, è pari a 43 unità al 31 dicembre 2013, che corrisponde a quasi il
15% in meno.
L I V E L L I 2 0 1 1 2 0 1 2 2 0 1 3
2 ° L iv e l lo - o r a q u a l i f ic a A 1 0 0 0
3 ° L iv e l lo - o r a q u a l i f ic a A 1 4 4 4
4 ° L iv e l lo - o r a q u a l i f ic a B 1 4 8 4 2 4 1
5 ° L iv e l lo - o r a q u a l i f ic a B 3 1 5 1 4 1 4
6 ° L iv e l lo - o r a q u a l i f ic a C 1 1 0 7 1 0 5 1 0 4
7 ° L iv e l lo - o r a q u a l i f ic a D 1 4 4 4 3 4 1
8 ° L iv e l lo - o r a q u a l i f ic a D 3 2 8 2 7 2 7
1 ° D i r ig e n z ia le 9 9 9
P e r s o n a le s t r a o r d in a r io 2 1 1 9 1 3
S e g r e t a r io g e n e r a le F a s c ia
" A " 1 1 1
T o t a le 2 7 7 2 6 4 2 5 4
R a p p o r t o
p o p o la z io n e / d ip e n d e n t i= u
n d ip e n d e n t e
o g n i… . a b it a n t i 1 .2 3 2 1 .2 9 5 1 .3 4 4
C o s t o m e d io p e r s o n a le 3 7 . 9 6 4 ,0 6 3 6 . 7 9 6 ,8 1 3 6 .5 2 6 ,0 5
S c o s t a m e n t o % - 0 ,7 4 %
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Come evidenziato in precedenza l’organico è ormai ridotto ai minimi termini ed evidenzia l’indirizzo
politico del Governo centrale che, insieme al taglio dei trasferimenti, e ancora prima dell’attuazione
della L. n. 56/2014, ha svuotato svuotare di fatto le funzioni delle Province.
L’articolo 1 - comma 557 della legge finanziaria 2007 (Legge n. 296/2006) come successivamente
modificato dall’articolo .76 del Decreto Legge n.112/2008 convertito nella Legge n.133/2008 stabilisce
che gli Enti sottoposti al patto di stabilità assicurano la riduzione delle spese di personale.
Questo Ente è riuscito anche nel 2013 a rispettare il principio di riduzione delle spese di personale di
cui all’articolo 1 - comma 557 della Legge n. 196/2006 utilizzando i seguenti criteri:
- riduzione progressiva anno per anno (richiesta da recenti pareri delle sezioni regionali di
controllo della Corte dei Conti e dalla deliberazione n.2 del 12 gennaio 2010 della Sezione
Autonomie della Corte dei Conti);
- le spese sono state considerate al netto degli oneri degli intervenuti contratti collettivi di
lavoro ( come stabilito dalla citata deliberazione della Sezione Autonomie);
- le spese sono state considerate al netto di quelle finanziate da trasferimenti regionali o di altri
Enti pubblici destinati al finanziamento di personale per i servizi gestiti come Ente capofila,
ovviamente nei limiti degli accertamenti di questi trasferimenti vincolati.
La spesa netta del personale risulta la seguente:
2006 7.924.712,66
2007 7.775.538,35
2008 7.660.952,72
2009 7.649.715,33
2010 7.420.306,90
2011 7.323.289,47
2012 6.886.570,05
2013 6.452.812,26
La riduzione della spesa di personale netta è dovuta alla forte riduzione del personale sopra
evidenziata.
Personale in servizio
Nella Relazione Previsionale e Programmatica e nel Documento Unico di Programmazione 2014-2016
approvata con deliberazione di Consiglio Provinciale n. 3 del 13 gennaio 2014 è indicato il numero
totale di personale dipendente al 31dicembre2012:
*di ruolo n° 243
*fuori ruolo n° 20, di cui:
n. 1 Dirigente tempo determinato – n. 15 dipendenti a tempo determinato – n. 1 dipendente in
Comando “in” – n. 3 Lavoratori Socialmente Utili come risulta dalla tabella seguente:
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PERSONALE
Q.F.
PREVISTI IN
PIANTA
ORGANICA N°.
IN SERVIZIO
NUMERO Q.F.
PREVISTI IN
PIANTA
ORGANICA N°.
IN SERVIZIO
NUMERO
DIR. 9 9 B3 20 19
D3 35 28 B1 51 42
D1 50 46 A1 4 4
C1 119 115
Totale 288 263*
* di cui n.20 fuori ruolo
A questo personale si aggiunge il Segretario e Direttore Generale.
In particolare è riportata la suddivisione per aree di intervento:
AREA TECNICA
Q.F. QUALIFICA PROF.LE N° PREV. P.O. N° IN SERVIZIO
DIR. Dirigente 2 2
D3 Funzionario tecnico 4 5
D1 Istruttore direttivo tecnico 3 3
C1 Istruttore tecnico 15 15
B3 Capo operaio 6 6
B1 Operaio specializzato 29 27
A1 Operaio qualificato 1 1
Totale 60 59
AREA ECONOMICO – FINANZIARIA
Q.F. QUALIFICA PROF.LE N° PREV. P.O. N° IN SERVIZIO
DIR. Ragioniere Capo 1 1
D3 Funzionario 3 2
D1 Istruttore direttivo 2 2
C1 Istruttore 11 12
B1 Esecutore 1 1
Totale 18 18*
* di cui 4 a tempo determinato
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AREA DI VIGILANZA
Q.F. QUALIFICA PROF.LE N° PREV. P.O. N° IN SERVIZIO
D3 Commmissario Capo di p.l. 1 1
D1 Commissario aggiunto di p.l. 1 0
C1 Agente di polizia locale 18 15
C1 Istruttore 0 1
B3 Collaboratore 1 0
Totale 21 17*
* di cui 1 a tempo determinato
AREA DEMOGRAFICA / STATISTICA
Q.F. QUALIFICA PROF.LE N° PREV. P.O. N° IN SERVIZIO
/ / / /
/ / / /
/ / / /
/ / / /
PERSONALE IMPIEGATO IN ALTRE AREE
Q.F. QUALIFICA PROF.LE N° PREV. P.O. N° IN SERVIZIO
DIR. Dirigente 6 6
D3 Funzionario 27 20
D1 Istruttore direttivo 44 41
C1 Istruttore 75 72
B3 Collaboratore professionale 13 13
B1 Esecutore 21 14
A1 Operatore 3 3
Totale 189 169*
* di cui n.1 Dirigente a tempo determinato - n. 10 dipendenti a tempo determinato - n. 1 dipendente
in Comando “in” - n. 3 Lavoratori Socialmente Utili.
Resta in vigore il divieto di assumere personale a tempo indeterminato da parte delle Province, ai sensi
dell’art. 16, comma 9, del Decreto Legge n. 95/2012, convertito in Legge n. 135/2012, come
recentemente confermato espressamente dall’articolo 3, comma 5 del Decreto Legge n. 90/2014,
convertito in Legge n. 114/2014.
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SITUAZIONE FINANZIARIA
Situazione di contesto
La situazione delle Province in continua evoluzione, la drastica riduzione delle risorse erariali e la
diminuzione del gettito tributario non hanno consentito all’Ente di approvare il Bilancio di Previsione
2015 e neppure di declinare gli obiettivi specifici correlati. Attualmente è possibile compiere soltanto
l’attività ordinaria con grandissime restrizioni derivate dalla mancanza di risorse.
L’incertezza istituzionale e finanziaria in cui versa l’Ente non consentono al momento la pianificazione
strategica necessaria per il territorio. Si spera che in futuro si approvino le dovute modifiche
normative e si attui un processo di modifica istituzionale, che consenta a questo Ente di programmare
la propria attività.
Condizione finanziaria della Provincia
Fino a questo momento non sono stati adottati provvedimenti di dichiarazione di dissesto
finanziario ai sensi dell’articolo 244 del TUEL, o di pre-dissesto finanziario ai sensi dell’articolo 243-
bis del TUEL.
Per tutti i precedenti esercizi finanziari 2009-2013 i parametri di deficitarietà strutturale, approvati
con l’articolo 242 del Decreto Legislativo n. 267/2000 e con decreto del Ministero degli Interni del 18
febbraio 2013, confermano che la Provincia di Lecco non si trova in condizioni strutturalmente
deficitarie. All'inizio del mandato risulta positivo, e quindi non rispettato, uno solo degli otto
parametri da parte dell’Ente e questo deriva soprattutto dall’impegno di spese collegate a
trasferimenti per funzioni delegate per notevoli importi, specie nei settori della formazione,
dell’apprendistato e dei trasporti.
Il Decreto Legislativo del 23 giugno 2011 n. 118 introduce negli enti locali l’obbligo di adozione di
sistemi contabili e di schemi di bilancio uniformi con quelli delle altre Pubbliche Amministrazioni.
Alla contabilità finanziaria si affianca, a fini conoscitivi, un sistema di contabilità economico-
patrimoniale, che garantisce la rilevazione unitaria dei fatti gestionali, ricomprendendo anche le
Istituzioni e gli altri organismi strumentali che fanno capo all’Ente.
La Provincia di Lecco, su sua richiesta, è stata inserita con Decreto del Ministero dell’Economia e delle
Finanze n. 92164 del 15 novembre 2013 nella sperimentazione della nuova contabilità di tutte le
Pubbliche Amministrazioni redatta su principi, bilanci e piano dei conti uniformi.
La sperimentazione è iniziata nel 2014; dal 2015la nuova contabilità sarà adottata da tutti gli Enti
Locali.
Gli Enti Locali che hanno partecipato alla sperimentazione hanno potuto avere un premio con benefici
in termini di patto di stabilità interno che nel 2014 per questo Ente hanno comportato una riduzione
dell’obiettivo di quasi 2,5 milioni di euro.
Le novità più rilevanti discendono dall’applicazione del nuovo principio della “competenza
potenziata” secondo il quale “le obbligazioni attive e passive giuridicamente perfezionate, che danno
luogo a entrate e spese per l’ente di riferimento, sono registrate nelle scritture contabili con
l’imputazione all’esercizio nel quale esse vengono a scadenza, ferma restando, nel caso di attività di
investimento che comporta impegni di spesa, che vengono a scadenza in più esercizi finanziari, la
necessità di predisporre, sin dal primo anno, la copertura finanziaria per l’effettuazione della
complessiva spesa dell’investimento”.
RELAZIONE DI INZIO MANDATO 2014-2018
Il principio della competenza potenziato consente di:
- conoscere i debiti effettivi delle amministrazioni pubbliche
- evitare l’accertamento di entrate future e di impegni inesistenti
- rafforzare la programmazione di bilancio
- favorire la modulazione dei debiti secondo gli effettivi fabbisogni
- avvicinare la competenza finanziaria a quella economica.
Il Bilancio di previsione per l’esercizio 2014 è stato approvato con deliberazione di Consiglio
Provinciale n. 3 del 13 gennaio 2014, sia con gli schemi tradizionali, solo a fini conoscitivi, che con i
nuovi modelli di cui al Decreto Legislativo n. 118/2011.
Inoltre con deliberazione del Vicepresidente facente funzioni n.46 del 22 luglio 2014 è stato
adottato il provvedimento di salvaguardia degli equilibri di bilancio ex articolo 193 Decreto
Legislativo n. 267/2000, approvando contestuali variazioni al Bilancio di previsione 2014.
Politica tributaria locale
Le aliquote dei tributi, imposte, tasse e tariffe di competenza provinciale sono state stabilite per
l’anno 2014, confermando quelle dell’anno 2013, sulla base delle deliberazioni di Giunta n. 234,
235 e 236 del 11 novembre 2013, come segue:
tributo provinciale
aliquota
massima di
legge
Aliquota
applicata
Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT) 30% 25%
Imposta sulle assicurazioni RC Auto (RCA) 16% 16%
Tributo Provinciale per i servizi di tutela, protezione e igiene
dell’ambiente
5% 5%
In merito ai tributi le previsioni definitive del Rendiconto 2013 sono complessivamente più basse
rispetto a quelle previste.
Solo per l’IPT si sono potute accertare e riscuotere entrate maggiori di € 73.000,00 rispetto alla
previsione assestata, attestando il gettito complessivo arrotondato a € 7.736.000,00.
Il 2012 aveva visto un gettito di € 7.189.000,00. Il 2011 si era chiuso con un gettito di € 5.989.000,00,
superiore ai € 5.534.000,00 del 2010, al 2009 € 5.648.000,00, al 2008 € 5.812.000,00 e inferiore solo
al 2007 € 6.611.000,00.
Nel 2014 l’aliquota dell’IPT era del 25% mentre quest’anno l’aliquota è 30% nel 2015 come da
Decreto Deliberativo del Presidente n.7 del 24/11/2014.
Anche l’andamento delle riscossioni dell'imposta RCA, la cui aliquota è del 16%, è in diminuzione.
Il gettito annuo è stato inferiore di € 110.000,00 rispetto all’assestato che era già stato ridotto, in
sede di salvaguardia, di 459 mila €. In totale si sono riscossi € 14.475.000,00.
Nel 2012 il gettito è stato di € 14.786.000,00. Nel 2011 si era avuto un gettito di € 13.071.000,00,
mentre nel 2010 si è avuto un gettito effettivo di € 11.594.000,00, nel 2009 di € 11.788.000,00, nel
2008 di € 12.302.000,00 e nel 2007 di € 13.411.000,00 mila.
Per quanto concerne il tributo ambiente provinciale la riscossione è risultata (considerando anche le
quote riscosse ad inizio gennaio 2014) di € 1.102.000,00 inferiore di € 215.000,00 rispetto alla
previsione assestata.
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Il gettito definitivo è sempre di difficilissima previsione considerato che molti Comuni provvedono a
riscuotere direttamente, e non più tramite concessionari, la TARI.
L’aliquota corrisponde al 5% della tassa rifiuti (TARI).
Per quanto concerne l’addizionale sull’energia elettrica il tributo non è più di competenza provinciale
e doveva essere sostituito con un incremento dei trasferimenti erariali che, in realtà, a causa dei tagli
del decreto legge “Salva Italia” prima e ora del decreto legge sulla “spending review”, è stato
annullato.
Tuttavia le ditte obbligate al suo versamento hanno effettuato pagamenti a favore della Provincia sia
nel 2012 che nel 2013 in relazione a conguagli relativi ai consumi 2011.
Alla fine si sono accertati e riscossi € 225.000,00.
Dal 2015 l’Ente ha deliberato l’aumento dell’aliquota dell’IPT.
Le due imposte RCA e IPT garantiscono ancora più del 73% delle entrate tributarie, nonostante la crisi
del mercato automobilistico.
*è possibile la sua valorizzazione solo in sede previsionale
Sintesi dei dati finanziari del bilancio dell'ente:
ENTRATE
(IN EURO)
Ultimo rendiconto
approvato 2013
(D. Lgs. 267/2000)
Bilancio di
previsione
assestato 2014
(D. Lgs. 118/2011)
TITOLO 1 - ENTRATE CORRENTI DI NATURA TRIBUTARIA,
CONTRIBUTIVA O PEREQUATIVA 30.065.794,19 28.480.577,00
TITOLO 2 - TRASFERIMENTI CORRENTI 4.823.984,00 9.264.356,00
TITOLO 3 - ENTRATE EXTRATRIBUTARIE 5.168.569,81 6.065.630,00
TITOLO 4 - ENTRATE IN CONTO CAPITALE 284.770,60 5.944.922,41
TITOLO 5 - ENTRATE DA RIDUZIONI DI ATTIVITA’
FINANZIARIE 0,00 0,00
TITOLO 6 – ACCENSIONE DI PRESTITI 6.408.644,90 5.000.000,00
TITOLO 9 – ENTRATE PER PARTITE DI GIRO 2.634.089,15 4.533.719,00
FPV parte corrente - 10.537.492,99
FPV parte in conto capitale - 42.885.758,78
AVANZO 2013 applicato 2014* - 5.138.029,00
TOTALE 49.385.852,65
117.850.485,18
RELAZIONE DI INZIO MANDATO 2014-2018
SPESE
(IN EURO)
Ultimo rendiconto
approvato 2013
(D. Lgs. 267/2000)
Bilancio di
previsione
assestato 2014
(D. Lgs. 118/2011)
TITOLO 1 - SPESE CORRENTI 38.442.793,53 54.620.647,99
TITOLO 2 - SPESE IN CONTO CAPITALE 6.689.447,71 56.441.504,19
TITOLO 4 - RIMBORSO DI PRESTITI 2.148.169,21 2.254.614,00
TITOLO 7 – SERVIZI C/TERZI E PARTITE DI GIRO 2.634.089,15 4.533.719,00
TOTALE 49.914.499,60 117.850.485,18
La differenza tra gli importi 2013 e 2014 non dipende, oltre che dalla fisiologica differenza tra dati
consuntivi e dati preventivi, da un reale aumento di entrate e spese ma dalla diversa impostazione tra
il bilancio (Decreto Legislativo n. 267/2000) e il nuovo bilancio armonizzato (Decreto Legislativo n.
118/2011).
In particolare il nuovo bilancio armonizzato prevede la valorizzazione in entrata, come singole voci, e
in uscita, all’interno del totale dei titoli, programmi e missioni del Fondo Pluriennale Vincolato, che
identifica le entrate dell’Ente già acquisite che finanziano spese in corso di svolgimento con esigibilità
differita negli anni successivi.
Equilibri del bilancio consuntivo:
EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE (per il 2014 senza FPV)
Ultimo
rendiconto
approvato
2013
Bilancio di
previsione
2014
Totale titoli (I+II+III) delle entrate 40.058.348,00 43.810.563,00
Avanzo applicato parte corrente 1.463.338,45 2.812.206,00
Spese correnti titolo 1 38.442.793,53 44.083.155,00
Rimborso prestiti parte del titolo IIl 2.148.169,21 2.254.614,00
Saldo di parte corrente 930.723,71 285.000,00
RELAZIONE DI INZIO MANDATO 2014-2018
Gestione di competenza. Quadro Riassuntivo
EQUILIBRIO DI PARTE CAPITALE (per il 2014 senza FPV)
2013 2014
Totale titolo IV 284.770,60
5.944.922,41
Totale titolo V** 6.408.644,90
5.000.000,00
Totale titoli (lV+V) 6.693.415,50 10.944.922,41
Spese titolo II 6.689.447,71 13.555.745,41
Differenza di parte capitale 3.967,79 -2.610.823,00
Entrate correnti destinate ad investimenti 0,00 0,00
Utilizzo avanzo di amministrazione applicato alla spesa in
conto capitale [eventuale] 0,00 2.325.823,00
SALDO DI PARTE CAPITALE 3.967,79 -285.000,00
** Esclusa categoria I "Anticipazione di cassa"
Risultato di amministrazione di
cui: 2013
Vincolato 15.467.647,52
Per spese in conto capitale 932.723,81
Per fondo ammortamento 0,00
Non vincolato 228.053,97
Totale 16.628.425,30
Rendiconto dell’esercizio 2013
Riscossioni (+) 39.737.162,84
Pagamenti (-) 29.064.116,22
Differenza (+) 10.673.046,62
Residui attivi (+) 9.648.689,81
Residui passivi (-) 20.850.383,38
Differenza -11.201.693,57
Avanzo (+) o Disavanzo (-) -528.646,95
RELAZIONE DI INZIO MANDATO 2014-2018
Risultati della gestione: fondo di cassa e risultato di amministrazione
Il servizio di tesoreria è stato affidato per il periodo 2008/2012 a Intesa Sanpaolo spa e rinnovato
per il biennio 2013/2014.
Descrizione 2013
Fondo cassa al 31 dicembre 57.905.835,73
Totale residui attivi finali 88.357.308,40
Totale residui passivi finali 129.634.718,83
Risultato di amministrazione 16.628.425,30
Utilizzo anticipazione di cassa NO
Il fondo di cassa al 31 dicembre 2013 risulta così composto:
CONTRIBUTI STATO / REGIONE E ALTRI VINCOLI 27.356.017,02
FONDI VINCOLATI DA MUTUI 399.171,78
FONDO DISPONIBILE 30.150.646,93
TOTALE 57.905.835,73
Il fondo di cassa a inizio mandato (13 ottobre 2014) ammonta a € 50.082.137,24
Complessivamente il fondo di cassa al 31 dicembre 2013 si riduce rispetto al 31 dicembre
2012. La riduzione del fondo è in particolare la conseguenza dello sblocco, soprattutto
grazie al Decreto Legge n.35/2013, dei pagamenti in conto capitale per gli importi esigibili
al 31 dicembre 2012, autorizzati in deroga ai limiti del patto, per circa 16,9 milioni di €uro.
Rispetto al 2012 vi sono state maggiori riscossioni sia di tributi che di trasferimenti, sia
correnti che in conto capitale, di altri Enti, mentre sono leggermente diminuite le
riscossioni di entrate extratributarie e di mutui.
Per pagamenti invece abbiamo una riduzione sostanziale del volume dei pagamenti delle
spese correnti rispetto al 2012, mentre abbiamo una forte aumento, dovuto agli spazi
finanziari concessi da Stato e Regione sul patto di stabilità, dei pagamenti per spese di
investimento. Si riducono i pagamenti per rimborso delle quote capitale dei mutui in
seguito al fatto che nel 2012, in via straordinaria, si era proceduto alla estinzione
anticipata dei mutui.
Il fondo di cassa rimane molto alto e con una quota di fondi non vincolati notevolissima,
garantendo forte liquidità all’Ente che tuttavia non viene utilizzata come potrebbe a causa
del permanere del meccanismo del saldo di competenza mista per il patto di stabilità.
RELAZIONE DI INZIO MANDATO 2014-2018
Il Tesoriere custodisce inoltre i seguenti titoli di proprietà dell’Ente:
Titoli Numero
Azioni Banca Popolare Etica 100
Azioni Polo Logistico Integrato Bione 397.613
Azioni Milano Mare Milano Serravalle 4.248
Avanzo di amministrazione:
Il risultato di amministrazione del 2013 (rendiconto 2013 ex D.Lgs. n. 267/2000) è di
€ 16.628.425,30 così costituito:
a) vincolato 15.467.647,52
b) per spese in conto capitale 932.723,81
c) per fondo ammortamento 0,00
d) per fondo svalutazione crediti 0,00
e) non vincolato 228.053,97
L’avanzo di amministrazione è stato così utilizzato:
2013
Reinvestimento quote accantonate per ammortamento 0,00
Finanziamento debiti fuori bilancio 0,00
Salvaguardia equilibri di bilancio 2.466.077,00
Spese correnti non ripetitive 346.129,00
Spese correnti in sede di assestamento 0,00
Spese di investimento 2.325.823,00
Estinzione anticipata di prestiti 0,00
Totale 5.138.029,00
RELAZIONE DI INZIO MANDATO 2014-2018
Gestione dei residui (Conto 2013 D.Lgs 267/2000)
Totale residui di inizio mandato ( certificato consuntivo – quadro 11)
Iniziali Riscossi Maggiori Minori Riaccertati Da riportare
Residui
provenienti
dalla gestione
di
competenza
Totale residui di
fine gestione RESIDUI ATTIVI
Primo anno del
mandato
a b C d e = (a+c-d) f = (e-b) g h = (f+g)
Titolo 1 – Tributarie 2.315.892,90 2.315.892,90 0,00 0,00 2.315.892,90 0,00 1.054.814,99 1.054.814,99
Titolo 2 - Contributi e
trasferimenti
4.944.301,85 3.904.099,59 0,00 671.587,24 4.272.714,61 368.615,02 1.276.811,65 1.645.426,67
Titolo 3 - Extratributarie 2.182.248,27 1.080.231,80 20.500,00 658.804,60 1.543.943,67 463.711,87 817.993,55 1.281.705,42
Parziale titoli 1+2+3 9.442.443,02 7.300.224,29 20.500,00 1.330.391,84 8.132.551,18 832.326,89 3.149.620,19 3.981.947,08
Titolo 4 - In conto
capitale
83.263.095,02 12.701.104,41 0,00 8.079.212,41 75.183.882,61 62.482.778,20 80.000,00 62.562.778,20
Titolo 5 -
Accensione di prestiti
18.190.595,80 2.293.099,43 186.853,05 703.762,34 17.673.686,51 15.380.587,08 6.408.644,90 21.789.231,98
Titolo 6 -
Servizi per conto di
terzi
30.726,87 12.277,44 0,00 5.523,01 25.203,86 12.926,42 10.424,72 23.351,14
Totale titoli
1+2+3+4+5+6
110.926.860,71 22.306.705,57 207.353,05 10.118.889,60 101.015.324,16 78.708.618,59 9.648.689,81 88.357.308,40
RELAZIONE DI INZIO MANDATO 2014-2018
Analisi anzianità dei residui distinti per anno di provenienza
Iniziali Pagati Minori Riaccertati Da
riportare
Residui
provenienti
dalla gestione di
competenza
Totale residui di
fine gestione RESIDUI PASSIVI
Primo anno del mandato
a b c d=(a-b) e = (d-b) f g=(e+f)
Titolo 1 - Spese correnti 27.442.359,50 14.245.971,57 2.383.277,36 25.059.082,14 10.813.110,57 13.984.538,10 24.797.648,67
Titolo 2 - Spese in conto
capitale
143.531.332,46 25.691.024,60 20.555.729,87 122.975.602,59 97.284.577,99 6.656.447,71 103.941.025,70
Titolo 3 -
Spese per rimborso di
prestiti
0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Titolo 4 -
Spese per servizi per
conto di terzi
1.154.467,71 462.749,38 5.071,44 1.149.396,27 686.646,89 209.397,57 896.044,46
Totale titoli 1+2+3+4 172.128.159,67 40.399.745,55 22.944.078,67 149.184.081,00 108.784.335,45 20.850.383,38 129.634.718,83
Residui attivi al 31.12 2009
e precedenti 2010 2011 2012 2013
TITOLO 1
ENTRATE TRIBUTARIE 0,00 0,00 0,00 0,00 1.054.814,99
TITOLO 2
TRASFERIMENTI DA STATO, REGIONE ED
ALTRI ENTI PUBBLICI
38.332,00 215.110,38 10.451,67 104.720,97 1.276.811,65
TITOLO 3
ENTRATE EXTRATRIBUTARIE 34.653,97 15.934,30 133.987,37 279.136,23 817.993,55
Totale 72.985,97 231.044,68 144.439,04 383.857,20 3.149.620,19
CONTO CAPITALE
TITOLO 4
ENTRATE DA ALIENAZIONI E
TRASFERIMENTI DI CAPITALE
4.325.280,10
54.812.230,46 1.871.216,72 1.474.050,92 80.000,00
TITOLO 5
ENTRATE DERIVANTI DA ACCENSIONI DI
PRESTITI 2.282.420,15 3.258.148,18 5.000.000,00 4.840.018,75 6.408.644,90
Totale 6.607.700,25 58.070.378,64 6.871.216,72 6.697.926,87 9.648.689,81
TITOLO 6
ENTRATE DA SERVIZI PER CONTO DI TERZI 8.951,61 3.685,58 289,23 0,00 10.424,72
TOTALE GENERALE 6.689.637,83 58.305.108,90 7.015.944,99 6.697.926,87 9.648.689,81
RELAZIONE DI INZIO MANDATO 2014-2018
Considerando questi dati sull’anzianità dei residui, si evidenzia un netto miglioramento conseguente
anche all’adesione alla contabilità sperimentale.
Patto di Stabilità interno 2013 e 2014
L’Ente è soggetto al patto di stabilità interno.
Il meccanismo del patto di stabilità e il sistema sanzionatorio collegato al mancato raggiungimento
degli obiettivi è stato più volte modificato anche se il meccanismo rimane quello della competenza
mista.
La legge di stabilità 2013 (L.228/2012) aveva già imposto un forte aumento dell’obiettivo annuale.
Con la deliberazione n.83 del 19.12.2012 il Consiglio Provinciale aveva approvato il bilancio di
previsione 2013 con la consapevolezza di non poter rispettare il patto di stabilità, tanto è vero che alla
proposta di bilancio 2013/2015 era stato allegato un prospetto previsionale che dimostrava
l’impossibilità di rispettare gli obiettivi di competenza mista previsti dalla normativa vigente.
Il rispetto dell’obiettivo tuttavia era stato un obiettivo intersettoriale strategico e prioritario del Piano
delle Performance - Piano Esecutivo di Gestione e linea di indirizzo costante per tutti i Settori operativi
dell’Ente.
Durante la gestione, si erano attivate fin da gennaio misure operative, approvate dalla Giunta
Provinciale con deliberazione n. 18 del 29.01.2013 per il controllo del rispetto della programmazione,
evitando l’effettiva violazione della normativa che peraltro poteva essere accertata solo al termine
dell’esercizio.
L’emanazione del D.L. n.35/2013 convertito nella L. n.64/2013 ha consentito di poter effettuare
pagamenti per 16.941 mila euro in conto capitale, per debiti esigibili al 31.12.2012, che si è potuto
sterilizzare ai fini del raggiungimento dell’obiettivo del patto 2013. Inoltre il patto di stabilità
territoriale, attivato dalla Regione Lombardia, ha consentito di ridurre l’obiettivo annuale di 3,1 milioni
di €. Solo grazie a questi “bonus” ottenuti durante l’anno è stato possibile raggiungere l’obiettivo del
patto di stabilità 2013.
Residui passivi al 31.12 2009
e precedenti 2010 2011 2012 2013
TITOLO 1
SPESE CORRENTI
2.245.377,78 2.757.082,77 1.121.455,30 4.689.194,72 13.984.538,10
TITOLO 2
SPESE IN CONTO CAPITALE
10.802.666,20 70.441.242,41 8.075.545,21 7.965.124,17 6.656.447,71
TITOLO 3
RIMBORSO DI PRESTITI
0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
TITOLO 4
SPESE PER SERVIZI PER CONTO TERZI
373.582,77 82.635,07 93.312,56 137.116,49 209.397,57
RELAZIONE DI INZIO MANDATO 2014-2018
I risultati (in migliaia di euro) infatti sono stati:
ENTRATE FINALI (al netto delle esclusioni previste
dalla norma) +
52.965
SPESE FINALI (al netto delle esclusioni previste
dalla norma) -
47.226
SALDO FINANZIARIO + 5.739
OBIETTIVO PROGRAMMATICO considerato al
netto bonus patto verticale regionale
- 4.321
DIFFERENZA TRA RISULTATO NETTO E OBIETTIVO
ANNUALE E SALDO FINANZIARIO
+ 1.418
Il prospetto contenente le previsioni, di competenza e di cassa degli aggregati rilevanti ai fini del patto
di stabilità 2014/2016, allegato al bilancio 2014, approvato con deliberazione consiliare n.3 del
13.01.2014, risultava coerente con i nuovi obiettivi di competenza mista per il 2014 ma non per il 2015
e 2016.
L’obiettivo del 2014 risultava aumentato a causa delle modifiche normative introdotte dalla legge di
stabilità 2014 (L. n.187/2013). L’obiettivo iniziale per il 2014 era di € 7.806.243,88.
Per il solo esercizio 2014 la possibilità di raggiungere l’obiettivo è aumentata per due opportunità che
la normativa prevedeva per il nostro Ente: la prima riguardava il “premio”, in termini di riduzione
dell’obiettivo del patto di stabilità 2014, per gli Enti come il nostro che hanno aderito alla
sperimentazione della nuova contabilità degli Enti Locali e la seconda riguardava il fondo di 1 miliardo
di euro che in base alla proposta di legge di stabilità 2014 è stato destinato per ridurre l’impatto del
patto di stabilità degli Enti Locali.
Il primo “premio” è stato determinato durante il 2014 in circa 2,5 milioni di euro. Il secondo è invece
stato determinato in 751 mila euro che hanno aumentato la possibilità di pagamento in conto capitale.
Da ultimo è già stato approvato lo “sconto” sul patto grazie al patto regionale verticale che ha portato
ad uno “sconto” sull’obiettivo di 4,9 milioni di euro.
Per poter raggiungere meglio l’obiettivo la Giunta aveva peraltro approvato un provvedimento di
indirizzo ai Settori (deliberazione n.36 dell’11.02.2014) in cui si stabilivano precise priorità per i
pagamenti in conto capitale.
Questi miglioramenti hanno consentito di raggiungere l’obiettivo 2014.
Indebitamento
Le entrate derivanti da accensioni di prestiti al 31 dicembre 2013 (Tit. V ctg. 2-4) (Questionario Corte
dei Conti - bilancio di previsione) sono:
2013
Residuo debito finale 53.833.882,15
Popolazione residente 341.214
Rapporto tra residuo debito e popolazione residente 157,77
RELAZIONE DI INZIO MANDATO 2014-2018
Nel 2013 e 2014 non sono stati assunti nuovi mutui (come anche nel 2012 e 2011) salvo la devoluzione
di un importo pari a € 93.644,90 su mutui già assunti in passato e destinati a opere pubbliche.
Nel bilancio 2013 e 2014 sono stati inseriti solo gli stanziamenti relativi a mutui flessibili già assunti
dalla Provincia con la Cassa DD. PP. negli esercizi precedenti.
Le quote dei mutui flessibili inserite nel bilancio 2013 e 2014 sono servite per finanziare investimenti,
come risulta chiaramente dall’apposito allegato al Conto 2013 e quindi è stato pienamente rispettato
quanto previsto dall’art.119 ultimo comma della Costituzione. Il Collegio rileva che l’importo annuale di
interessi impegnati dall’Ente, nel 2013 pari al 3,73 % e che per questo il limite d’indebitamento è stato
rispettato. Le devoluzioni di mutui sono state destinate ad un investimento relativo ad un’opera di
manutenzione straordinaria della viabilità provinciale.
L’andamento del predetto limite di indebitamento ha avuto la seguente evoluzione triennale:
2011 2012 2013
3,67% 3,11% 3,73%
Gli oneri finanziari per l’ammortamento dei prestiti e il rimborso delle quote capitale registrano la
seguente evoluzione:
anno 2011 2012 2013
Quota interessi 1.700.286,18 1.689.615,76 1.566.939,77
Quota capitale 2.064.453,21 3.038.644,11 2.148.169,21
Totale 3.764.739,39 4.728.259,87 3.715.108,98
L’indebitamento dell’Ente ha avuto la seguente evoluzione:
Anno 2011 2012 2013
Residuo debito 49.211.316,07 47.146.862,86 50.029.608,75
Nuovi prestiti 6.500.000,00 5.921.390,00 6.408.644,90
Prestiti rimborsati -2.064.453,21 -3.038.644,11 - 2.148.169,21
Altre variazioni +/- - 6.500.000,00 0,00 - 456.202,29
Totale fine anno 47.146.862,86 50.029.608,75 53.833.882,15
Anche nel corso del 2014 sono state attuate operazioni di riduzione dell’indebitamento come del resto
indicato anche negli atti di programmazione 2014.
L’importo massimo dell’anticipazione di cassa concedibile ai sensi dell’art. 222 del TUEL è, per l’anno
2013, di € 10.480.168,21 ma la Provincia di Lecco non ha fatto ricorso nel 2013, come negli anni
precedenti, a nessuna anticipazione di cassa.
Strumenti di finanza derivata
L’Ente non ha in carico nessun contratto di finanza derivata e non ha stipulato contratti di locazione
finanziaria.
RELAZIONE DI INZIO MANDATO 2014-2018
Debiti fuori bilancio
Durante l’esercizio finanziario 2013 non risultano essere state segnalate gravi irregolarità contabili e
finanziarie da parte del Settore Bilancio né da altri Settori dell’Ente e soprattutto non sono stati
riconosciuti debiti fuori bilancio.
Inoltre dalle certificazioni dei vari Settori della Provincia non è emerso nessun nuovo debito fuori
bilancio riconoscibile e da finanziare al 31.12.2013.
Nel 2014 sono stati riconosciuti due debiti fuori bilancio:
a) € 1.500,00 per spese legali connesse alla soccombenza in giudizio in materia di PGT. Si precisa
che a seguito di un accordo transattivo intervenuto con l’altra parte soccombente alla Provincia
sono stati rifusi € 750,00
b) € 52.857,80 per una procedura esecutiva mobiliare presso terzi.
Entrambi i debiti sono stati finanziati e pagati.
SITUAZIONE PATRIMONIALE E ECONOMICA
Conto del Patrimonio al 31/12/2013.
L’Ente tiene una contabilità patrimoniale affiancata a quella finanziaria, che ha consentito la
registrazione di tutti i movimenti con valenza patrimoniale. A tale scopo viene anche tenuto un registro
dei beni ammortizzabili che viene continuamente aggiornato.
Nello stesso tempo è stato predisposto un piano dei conti che, associando alle poste di bilancio fattori
economici e patrimoniali e attraverso opportune implementazioni delle procedure informatiche, ha
consentito la contemporanea tenuta anche di una contabilità economica.
Sono stati regolarmente redatti il Conto economico, tramite la compilazione del prospetto di
conciliazione secondo il modello n° 18 del DPR 194/1996 e la ricostruzione a posteriori delle poste
rettificative (ratei, risconti, insussistenze e sopravvenienze) degli accertamenti e degli impegni della
competenza 2013 ed il Conto del Patrimonio, secondo i modelli n° 17 e n° 20 previsti dal DPR 194/96.
Per quanto concerne il prospetto di conciliazione, si attesta che è stato redatto tenendo conto delle
"Raccomandazioni" fornite dal Ministero dell'Interno, delle note per una nuova modulistica del
prospetto di conciliazione elaborate dall’Osservatorio per la finanza e la contabilità degli Enti Locali,
nonché del “Principio contabile n.3 per gli Enti Locali – il Rendiconto degli Enti locali” e che le poste di
rettifica e di integrazione dei dati del conto finanziario per pervenire al Conto Economico sono quelli
indicati nel prospetto di conciliazione allegato al Rendiconto esaminato e riassunti nel seguente
prospetto:
RISCONTI PASSIVI INIZIALI TOTALI € 2.830.873,65
RISCONTI PASSIVI FINALI TOTALI € 438.667,86
RATEI ATTIVI INIZIALI TOTALI € 2.977.722,09
RATEI ATTIVI FINALI TOTALI € 3.424.299,23
RISCONTI ATTIVI INIZIALI TOTALI € 917.079,47
RISCONTI ATTIVI FINALI TOTALI € 2.354.317,21
RATEI PASSIVI INIZIALI TOTALI € 0,00
RATEI PASSIVI FINALI TOTALI € 0,00
COSTI ANNO FUTURO – anno 2013 € 4.318.953,19
RELAZIONE DI INZIO MANDATO 2014-2018
INSUSSISTENZE DEL PASSIVO € 639.250,28
SOPRAVVENIENZE ATTIVE € 401.128,98
INSUSSISTENZE DELL’ATTIVO € 1.527.474,06
ONERI STRAORDINARI € 6.238.503,25
AMMORTAMENTI – anno 2013 € 7.443.549,40
Il Conto del patrimonio è stato correttamente predisposto secondo il modello n° 20 del DPR 194/96,
prendendo come consistenze iniziali quelle finali dedotte dal rendiconto 2012.
Il Conto del Patrimonio, allegato al rendiconto, evidenzia i seguenti risultati:
CONTO DEL PATRIMONIO
Risultanze finali riepilogative
ATTIVO 31/12/2012 31/12/2013 Variazioni
Immobilizzazioni immateriali € 1.115.545,99 € 968.963,03 - € 146.582,96
Immobilizzazioni materiali € 203.832.084,08 € 209.431.629,41 € 5.599.545,33
Immobilizzazioni finanziarie € 3.918.636,58 € 4.073.331,62 € 154.695,04
Totale immobilizzazioni € 208.866.266,65 € 214.473.924,06 € 5.607.657,41
Rimanenze € 0,00 € 0,00 € 0,00
Crediti € 110.944.974,71 € 88.375.416,40 - € 22.569.558,31
Altre attività finanziarie € 0,00 € 0,00 € 0,00
Disponibilità liquide € 65.325.829,09 € 57.905.835,73 - € 7.419.993,36
Attivo circolante € 176.270.803,80 € 146.281.252,13 - € 29.989.551,67
Ratei e risconti € 3.894.801,56 € 5.778.616,44 € 1.883.814,88
TOTALE DELL’ATTIVO € 389.031.872,01 € 366.533.792,63 - € 22.498.079,38
Conti d’ordine €155.003.025,67 € 118.320.453,96 - € 36.682.571,38
PASSIVO 31/12/2012 31/12/2013 Variazioni
Patrimonio netto € 134.243.477,75 €130.988.815,82 - € 3.254.661,93
Conferimenti € 177.391.787,64 €162.601.387,73 - € 14.790.399,91
Debiti di finanziamento € 50.029.608,75 € 53.833.882,15 € 3.804.273,40
Debiti di funzionamento € 17.676.728,75 € 17.774.994,61 € 98.265,86
Debiti per IVA € 0,00 € 0,00 € 0,00
Debiti per somme anticipate da
terzi
€ 1.154.467,71
€ 896.044,46
- € 258.423,25
Altri debiti € 5.704.927,76 € 0,00 - € 5.704.927,76
Debiti € 74.565.732,97 € 72.504.921,22 - € 2.060.811,75
Ratei e risconti € 2.830.873,65 € 438.667,86 - € 2.392.205,79
TOTALE DEL PASSIVO € 389.031.872,01 € 366.533.792,63 - € 22.498.079,38
Conti d’ordine € 155.003.025,67 € 118.320.453.96 - € 36.682.571,71
Il patrimonio contiene i valori riportati nell’inventario dell’Ente. I criteri addottati per la valutazione di
tali beni sono conformi a quelli previsti dall’art. 230 del D. Lgs. n.267/2000.
RELAZIONE DI INZIO MANDATO 2014-2018
CONTO ECONOMICO
Il risultato economico d’esercizio 2013 di - € 3.254.661,93 evidenzia i componenti positivi e negativi
secondo criteri di competenza economica così sintetizzati:
A Proventi della gestione + 44.735.434,65
B Costi della gestione - 39.222.867,14
RISULTATO DELLA GESTIONE + 5.512.567,51
C Proventi ed oneri da aziende speciali e partecipate - 487.465,00
RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA + 5.025.102,51
D Proventi ed oneri finanziari - 1.554.166,39
E Proventi ed oneri straordinari - 6.725.598,05
RISULTATO ECONOMICO D’ESERCIZIO - 3.254.661,93
Confrontando il conto economico della gestione al 31 dicembre 2012 e quello al 31 dicembre 2013, i
componenti positivi e negativi, secondo i criteri di competenza economica, risultano così sintetizzati:
2012 2013
A Proventi della gestione + 46.944.556,39 + 44.735.434,65
B Costi della gestione - 40.411.504,65 - 39.222.867,14
Risultato della gestione (A-B) + 6.533.051,74 + 5.512.567,51
C Proventi (+) ed oneri (-) da aziende speciali partecipate - 513.095,55 - 487.465,00
Risultato della gestione operativa (A-B+/-C) + 6.019.956,19 + 5.025.102,51
D Proventi (+) ed oneri (-) finanziari - 1.569.955,22 - 1.554.166,39
Risultato della gestione ordinaria + 4.450.000,97 + 3.470.936,12
E Proventi (+) ed oneri (-) straordinari - 4.228.024,70 - 6.725.598,05
Risultato economico di esercizio (A-B+/-C+/-D+/-E) + 221.976,27 -3.254.661,93
Il risultato della gestione operativa è il vero parametro cui far riferimento per una valutazione della
gestione.
Come si può notare il risultato della gestione operativa (+ € 5.025.102,51) è fortemente positivo anche
se inferiore a quello del 2012 (- € 994.853,68).
La riduzione rispetto al 2012 è dovuta sostanzialmente a queste cause:
- riduzione del gettito tributario e, in misura minore, delle entrate extratributarie non vincolate;
- annullamento dei trasferimenti erariali e necessità di prevedere dal 2013 un fondo per la restituzione
allo Stato delle imposte per un importo pari all’incapienza del volume dei trasferimenti 2012 rispetto ai
tagli effettuati nel 2013;
- impossibilità di contenimento della spesa corrente ripetitiva per compensare le minori entrate
nonostante il forte contenimento dei costi di gestione (specie del personale), con conseguente
necessità di applicare l’avanzo libero di amministrazione 2012 alla parte corrente del bilancio 2013.
Anche il risultato economico depurato della parte finanziaria (saldo proventi ed oneri finanziari) è
positivo (+ 3.470.936,12) e questo rimane, al netto della gestione straordinaria, un indicatore positivo
che garantisce l’equilibrio economico, condizione essenziale ai fini della funzionalità dell’Ente.
Il permanere del risultato positivo è particolarmente significativo se si pensa all’altissimo volume di
costi relativi agli ammortamenti (7,4 milioni di euro) che rappresentano una partita non inserita nelle
voci del bilancio finanziario che incide in maniera fortemente negativa sul risultato del Conto
economico.
RELAZIONE DI INZIO MANDATO 2014-2018
Il risultato della gestione straordinaria (- € 6.725.598,05) è invece negativo ed è peggiorato rispetto al
2012 quando era di - € 4.228.024,70. In particolare possiamo rilevare tre tipologie di oneri straordinari
che spiegano questo aumento del saldo negativo della gestione straordinaria tra il 2012 e il 2013:
- i trasferimenti in conto capitale a Enti pubblici, finanziati con entrate proprie dell’Ente in particolare
avanzo di amministrazione ed eccedenze di entrate correnti (in sostanza l’utile della Provincia viene
destinato all’aiuto dei Comuni e altri enti pubblici della Provincia), che contribuiscono ad opere che
accrescono il patrimonio di questi Enti. Questi oneri straordinari sono tipici per le Province che
realizzano in via sussidiaria una gran parte delle loro funzioni istituzionali attraverso contributi in conto
capitale soprattutto a Comuni, Comunità Montane e Consorzi. A differenza del 2012 quando i forti
vincoli del patto di stabilità hanno bloccato la massima parte dei pagamenti di questi trasferimenti
riducendoli drasticamente a poco più di 569 mila euro completamente finanziati da trasferimenti di
altri Enti, nel 2013 gli spazi extra patto hanno consentito di pagarne per circa 2,1 milioni di euro;
- l’alto volume di spese una tantum di competenza del bilancio 2013 per complessivi 2,2 milioni di euro;
- l’importo elevato dei costi anno futuro (CAF) 2012 e precedenti che sono divenuti costi economici
straordinari ovvero hanno comportato economie di spesa (per 1,5 milioni di euro) nel 2013, collegato
soprattutto a prestazioni di servizio e trasferimenti di carattere non ricorrente per il completamento
del passaggio delle risorse finanziarie alla nuova Azienda Speciale Ufficio d’Ambito ATO per la gestione
del servizio idrico.
Il risultato è stato determinato, utilizzando il prospetto di conciliazione in base allo schema di cui al DPR
194/96, partendo dai dati finanziari della gestione corrente del bilancio.
Il risultato economico coincide con le variazioni del Netto Patrimoniale del Conto del Patrimonio.
Le quote di ammortamento rilevate negli ultimi tre esercizi sono le seguenti:
Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013
7.518.946,55 7.478.353,25 7.443.549,40
Una tra le voci più rilevanti tra gli oneri straordinari riguarda le operazioni straordinarie collegate con il
trasferimento della gestione del servizio idrico integrato alla nuova società Idrolario srl e con la nascita
dall’01/01/2012 dell’Azienda speciale Ufficio d’Ambito che ha comportato la necessità di impegnare in
un’unica soluzione e in via straordinaria tutti i fondi (CAF) accantonati a questo scopo negli anni
precedenti. Occorre però sottolineare che questo importo è molto più basso del 2012.
I contributi in conto capitale pagati e finanziati con mezzi propri di bilancio e trasferiti a Enti Pubblici o
soggetti privati per investimenti ammontano per l’anno 2013 a € 2.060.529,59.
CONCLUSIONI
Sulla base delle risultanze della relazione di inizio mandato della Provincia di Lecco la situazione
finanziaria e patrimoniale fino al 31 dicembre 2013 non presenta squilibri.
Tuttavia i fortissimi tagli ai contributi erariali, dal 2012 ad oggi, hanno portato la Provincia in situazione
di squilibrio di parte corrente aggravata dal forte calo del gettito dei tributi provinciali, in particolare
dell’imposta RCA.
Per gli esercizi 2013 e 2014 lo squilibrio è stato ripianato solo con l’applicazione dell’avanzo di
RELAZIONE DI INZIO MANDATO 2014-2018
amministrazione libero di € 1.316.101,00 nel 2013 ed € 2.812.206,00 nel 2014.
La bozza tecnico–contabile per la predisposizione del bilancio 2015 ha evidenziato:
- uno squilibrio di parte corrente di oltre - 12,9 milioni di euro che sale a -20,2 milioni di euro in
seguito ai nuovi tagli della legge di stabilità 2015. Inoltre si conferma l’impossibilità per l’Ente di
garantire il rispetto degli obiettivi del patto di stabilità per il 2015 e 2016 anche senza prevedere
nessun nuovo investimento od opera pubblica nel triennio 2015/2017
- tale squilibrio è destinato a salire nel 2016 di ulteriori 7,5 milioni di euro (arrivando a -27,7
milioni di euro) e nel 2017 (arrivando a – 35,2 milioni di euro)
- il quadro finanziario 2015 che ne esce era già chiaro quando è stata inviata al Ministero
dell’Interno la “due - diligence” da cui si evidenziava uno squilibrio tendenziale 2015 di circa –
5,7 milioni di euro, solo considerando le spese obbligatorie
- le ragioni principali di questo squilibrio non sono assolutamente da addebitare alla gestione
dell’Ente ma bensì a fattori esterni ed in particolare:
1. al taglio dei trasferimenti erariali e all’aumento del contributo alla finanza pubblica stabilito
con successivi provvedimenti legislativi, da parte delle Province (la Provincia di Lecco ha già
subito dal 2010 ad oggi una riduzione di risorse statali di quasi 14 milioni di euro e dal 2013
restituisce allo Stato, con pagamenti e ritenute sulle imposte importi pari a 3,3 milioni di
euro nel 2013 e 6,6 milioni di euro nel 2014)
2. alla riduzione ormai costante del gettito dei tributi provinciali con particolare riguardo a
quelli legati al mercato dell’auto (imposta RCA e IPT)
- allo stato attuale, pur rendendosi necessario aumentare al massimo tutte le imposte provinciali
(compresa anche l’IPT), non è matematicamente possibile garantire il pareggio di bilancio di
parte corrente annuale 2015, anche solo considerando le spese obbligatorie e contrattualmente
non comprimibili (es. personale in servizio; oneri mutui; utenze; obblighi di quote di adesione a
Enti partecipati)
- di conseguenza con le risorse disponibili non è comunque possibile per tutta l’annualità 2015 il
finanziamento di altri servizi finora garantiti nel 2013 e 2014 solo grazie all’utilizzo dell’avanzo
di amministrazione libero, che tuttavia non è ipotizzabile in sede di approvazione del bilancio
iniziale 2015
- l’Ente, come del resto preannunciato con la “due diligence”inviata al Ministero all’Interno il
28.07.2014, non potrà, in assenza di ulteriori modifiche normative, che prendere atto che, al
momento, si profila una situazione che potrebbe configurare, durante il 2015, l’applicazione
dell’ art.244 del TUEL “”Dissesto finanziario” in cui “” non può garantire l’assolvimento delle
funzioni e dei servizi indispensabili
- la situazione è comune alla quasi totalità delle Province italiane, come rilevato dall’Unione delle
Province Italiane (UPI) nell’audizione parlamentare sul disegno di legge di stabilità 2015 dove ha
evidenziato che si è vicini ad una situazione complessiva di “”default di comparto “” in quanto le
simulazioni operate sono chiare e “”… indicano l’impossibilità di mantenere alcun tipo di servizio
neanche minimo: la prospettiva è di azzerare completamente le risorse destinate alla erogazione
dei servizi connessi alle funzioni svolte dagli enti di area vasta….. i dati finanziari proiettati
dimostrano come dal 2015 si finanzieranno in disavanzo sia le funzioni proprie fondamentali sia
le funzioni da trasferire””.
Lecco, 27 gennaio 2015
IL PRESIDENTE
f.to Flavio Polano