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PRPC – Area RISTORANTE AL GALLO Precenicco UD - Zona omogenea G4 Comparto E1 Relazione illustrativa
PROVINCIA DI UDINE
COMUNE DI PRECENICCO
LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO RISTORANTE AL GALLO
Comune di Precenicco F.1 mapp. 93
Committenti SERPILLO ANNUNZIATA
Progettisti: GEOM. GROP GIACOMO Via A. VOLTA 18/B – 33050 PORPETTO (UD)
TEL / FAX : +39338/6054964 0431/60058 [email protected]
ING. COLAVIN GIULIO Via Montegrappa, n. 64/1 Gonars (UD)
Cell. 3335845885 [email protected]
Oggetto: VERIFICA DI NON ASSOGGETTABILITÀ
A VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Zona omogenea G4– RISTORANTE AL GALLO (E1)
ING. COLAVIN GIULIO GEOM. GROP GIACOMO
PRPC – Area RISTORANTE AL GALLO Precenicco UD - Zona omogenea G4 Comparto E1 Relazione illustrativa
PREMESSA
Il presente documento costituisce la verifica preliminare di assoggettabilità a Valutazione
Ambientale Strategica del Piano Attuativo Comunale della zona G4 Comparto E1 relativa
all'attività Ristorante AL GALLO.
Come noto, la procedura di VAS comprende :
- l’elaborazione di un rapporto concernente l’impatto sull’ambiente conseguente all’attuazione di
un determinato piano o programma da adottarsi o approvarsi,
- lo svolgimento di consultazioni,
- la valutazione del rapporto ambientale e dei risultati delle consultazioni nell’iter decisionale di
approvazione di un piano o programma,
- la messa a disposizione delle informazioni sulla decisione.
La Valutazione Ambientale Strategica degli strumenti di pianificazione e programmazione
(VAS) è stata introdotta a livello europeo con la Direttiva del Parlamento Europeo e del
Consiglio 2001/42/CE del 27 giugno 2001, quale strumento metodologico per l’integrazione
delle considerazioni di carattere ambientale nell’elaborazione e nell’adozione di taluni piani e
programmi che possono avere effetti significativi sull’ambiente.
La valutazione ambientale è dunque una procedura che garantisce che gli effetti dell’attuazione
dei piani e dei programmi siano presi in considerazione durante la loro elaborazione, in modo da
poter adottare le soluzioni più sostenibili e più efficaci al fine di mantenere un elevato grado di
protezione dell’ambiente.
Con la Legge regionale 6 maggio 2005 n.11 la Regione Friuli Venezia Giulia ha recepito i
contenuti della Direttiva, anticipando la legislazione nazionale, che avrebbe dovuto essere
emanata entro luglio 2004.
La legge regionale di cui sopra prevede che, al fine di promuovere uno sviluppo sostenibile e
assicurare un elevato livello di protezione dell’ambiente, la Regione, gli enti locali e gli altri enti
pubblici provvedono alla preventiva valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e
programmi (P/P) aventi effetti significativi sull’ambiente.
La legge individua i piani ed i programmi che sono soggetti a VAS e specifica in quali casi si
debba ricorrere alla verifica di non assoggettabilità (piani e programmi che interessano aree di
modesta entità, di interesse locale o che comportano modifiche di rilevanza minore).
La L.R. n°11/2005 è stata parzialmente abrogata e sostituita con le disposizioni contenute nelle
L.R. 13/2009 e n°16/2008 che demandano alle disposizioni della normativa nazionale.
Il Decreto Legislativo 152/2006 recante “Norme in materia ambientale” rappresenta il
recepimento nazionale della Direttiva Europea 2001/42/CE. Tale decreto, la cui applicazione era
stata sospesa in vista di una sua rielaborazione, è entrato in vigore il 31 luglio 2007 e costituisce,
pertanto, formale recepimento della citata Direttiva Europea.
Nello specifico, il Decreto Legislativo stabilisce all’art. 7 comma 2, che siano sottoposti a
valutazione ambientale strategica “… i piani e programmi che presentino entrambi i seguenti
requisiti :
1.concernenti i settori agricolo, forestale, della pesca, energetico, industriale, dei trasporti, della
gestione dei rifiuti e delle acque, delle telecomunicazioni, turistico, della pianificazione
territoriale o della destinazione dei suoli
2. contenenti la definizione del quadro di riferimento per l’approvazione, l’autorizzazione, l’area
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di localizzazione o comunque la realizzazione di opere ed interventi i cui progetti siano
sottoposti a valutazione di impatto ambientale in base alla normativa vigente …”
Con l'entrata in vigore del D.Lvo 16 gennaio 2008 n°4 (Ulteriori disposizioni correttive ed
integrative del decreto legislativo 3 aprile 1006 n°152 recante norme in materia ambientale) la
procedura di VAS è stata definitivamente adeguata ai canoni della direttiva comunitaria
2001/42/CE. Esso stabilisce, tra l’altro, la prevalenza delle disposizioni regionali in materia o, in
caso di carenza, il ricorso alle norme del decreto medesimo.
Con la recente L.R. n°16 del 5 dicembre 2008, sono stati individuati i limiti di applicazione del
D.L. n°152/06 alla pianificazione locale. In particolare si definiscono :
“... a) proponente: l'ufficio comunale o il soggetto privato che elabora il piano urbanistico;
b) autorita' procedente: l'organo cui, ai sensi della normativa vigente e dell'ordinamento
comunale, compete l'adozione e l'approvazione degli strumenti di pianificazione urbanistica
comunale;
c) autorita' competente: la Giunta comunale;
d) soggetti competenti in materia ambientale: l'ARPA, l'Azienda per i servizi sanitari competente
per territorio, la Regione, gli uffici comunali, gli altri soggetti pubblici o privati con competenze
in materia ambientale.
2. Ai sensi dell'art. 6, c.3, del decreto legislativo 152/2006, sono considerate piccole aree a
livello locale:
a) le aree oggetto di varianti non sostanziali agli strumenti urbanistici comunali di cui all'art.
63, c. 5, della legge regionale 23 febbraio 2007, n. 5 (Riforma dell'urbanistica e disciplina dell'
attivita' edilizia e del paesaggio);
b) le aree interessate dai piani particolareggiati comunali ancorché comportino variante agli
strumenti urbanistici nei limiti di cui alla lettera a).
3.Per i piani urbanistici di cui all'art. 6, c. 3, del decreto legislativo 152/2006, che determinano
l'uso di piccole aree a livello locale cosi' come definite al comma 2 e per tutti i piani e varianti
agli strumenti urbanistici comunali di cui all'art. 6, c. 3 bis, del decreto legislativo 152/2006,
l'autorita' competente valuta, sulla base della relazione allegata al piano e redatta dal
proponente con i contenuti di cui all'allegato I della parte II del decreto legislativo 152/2006, se
le previsioni derivanti dall'approvazione del piano possono avere effetti significativi
sull'ambiente...”
La L.R. n°16/2008 è stata parzialmente modificata dall'art. 35 della L.R. n°13/2009 e dall'art. 3
comma 25 della LR n° 24/2009 (stralcio della lettera d) del comma 1 di cui sopra).
Si ritiene che per il presente PAC siano applicabili le disposizioni sopracitate relative alle
“piccole aree a livello locale” e che pertanto si possa procedere alla sola verifica preliminare di
“non assoggettabilità”.
1 Caratteristiche del piano o del programma
Localizzazione dell’intervento in progetto
L’area oggetto dell’intervento, individuata catastalmente al Foglio 1 Mappali 93, e 76 del
comune di Precenicco, presenta allo stato attuale oltre che i terreni pure un fabbricato ad uso
turistico-ricettivo risalente agli anni ‘70.
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Le aree non occupate dagli edifici risultano in parte asfaltate, destinate a parcheggio dei mezzi
dei dipendenti e dei clienti (lato nord verso Strada Statale 14 VE-TS), e gran parte (lato Sud)
sono caratterizzati da manto erboso o piccoli arbusti e/o coltivate (proprietà Viotto).
L’area risulta prevalentemente pianeggiante, con la sola pendenza necessaria allo smaltimento
delle acque (come risulta dalla tavola di rilievo), ha una superficie catastale pari a mq. 6038 ed è
servita da ogni tipo di rete tecnologica proveniente dalla direttrice di Via San Salavtore; è dotata
da una rete di smaltimento e trattamento delle acque reflue in acque superficiali previo
trattamento primario delle acque corrispondente alle normative vigenti in materia.
La proprietà è della Ditta SERPILLO Annunziata con insegna Ristorante AL GALLO con sede
in Precenicco, viale Cresenzia n° 9 e confina a nord con la statale n° 14 VE-TS, ad est con strada
comunale Via San Salvatore ed a sud ed ad ovest con proprietà private con destinazione
urbanistica analoga.
Parametri progettuali
It max: 2,50 mc/mq
Qmax 50 %
H max: ml 13,50
Distanza da strada statale: minima in allineamento con gli edifici esistenti
Distanza da strada: ml. 5,00
Distanza da confine: minima ml 5,00;
nella zona edificabile posta lungo il confine est è
possibile costruire a confine con altezza max di ml
5,50
Area a verde, per parcheggi, servizi: minima 10% dell’intera superficie esclusa viabilità
Per la residenza: max mc 500 da destinare alla realizzazione
dell’alloggio
per il custode o il titolare dell’attività
Opere di urbanizzazione primaria
Dal rilievo si evince che tutta l’area di Piano è già servita da tutte le infrastrutture, facilmente
individuabili nel loro tracciato e nelle loro derivazioni che provengono tutte dalla viabilità della
Statale n° 13 “Pontebbana” (viale Venezia).
Tutti gli scarichi fognari e quelli delle acque reflue invece, dopo che quelli che necessitano
siano stati trattati a norma dagli impianti esistenti, vengono scaricati nel collettore principale
comunale presente a sud dell’area.
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Obiettivi del Piano Attuativo
Il presente Piano Attuativo Comunale di iniziativa privata rappresenta un approfondimento
progettuale su un’area già individuata dal P.R.G.C. vigente come “Zone omogenea H2 per
attività commerciali” ed è situata lungo la statale n° 14 delle Venezie VE-TS posta a nord
dell’abitato del capoluogo.
L’area oggetto dell’intervento, individuata catastalmente al Foglio 1 Mappali 93 e 76 del comune
di Precenicco, presenta allo stato attuale oltre che i terreni pure un fabbricato ad uso turistico-
ricettivo risalente agli anni ’80.
Le aree non occupate dagli edifici risultano asfaltate per la sola parte di area neccessaria
all’accesso al fondo sia che si provvenga dalla S.S. 14 che da via San Salvatore, e in parte
sistemata a ghiaino destinate a parcheggio dei mezzi dei dipendenti e dei clienti (lato nord verso
Via Cresenzia), mentre gran parte del mappale 93 e caratterizzati da manto erboso o piccoli
arbusti. Il mappale 76, di proprietà dei Sig.ri VIOTTO è attualmente utilizzato quale seminativo
agricolo.
L’area risulta prevalentemente pianeggiante, con la sola pendenza necessaria allo smaltimento
delle acque (come risulta dalla tavola di rilievo), ha una superficie catastale pari a mq. 6036 ed è
servita da ogni tipo di rete tecnologica proveniente dalla direttrice di Via San Salvatore; è priva
tuttavia di una rete di smaltimento e trattamento delle acque reflue centralizzata causa assenza di
rete comunale.
Considerate le caratteristiche del contesto già sufficientemente infrastrutturate, le dimensioni, la
configurazione dell’ambito di intervento perimetrato ed il favorevole assetto proprietario si è
ritenuto opportuno che la previsione costituisse quasi una sorta di “completamento” del tessuto,
quindi il PAC descrive quali sono i modi e le regole che determineranno gli spazi edificati e non,
definisce le prescrizioni atte a garantire il risultato voluto e ammette altresì delle possibili
modifiche e soluzioni alternative sottoposte a dimostrazione del risultato planivolumetrico.
Il PAC interessa:
- una superficie fondiaria di mq 6036,00;
- un volume edificabile di mc 2000,00;
1.1 Influenza del Piano Attuativo su altri piani o programmi, inclusi quelli
gerarchicamente ordinati
L’intervento proposto dal PAC di iniziativa privata “RISTORANTE AL GALLO” andrà ad
attuare la programmazione comunale vigente, definita dei P.R.G.C. del comune di Precenicco.
Il Piano non influisce sui piani sovraordinati o sottordinati.
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1.2 Pertinenza del Piano Attuativo per l'integrazione delle considerazioni ambientali,
in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile,
L’intervento proposto dal PAC di iniziativa privata “RISTORANTE AL GALLO” si inserisce
all’interno di una programmazione a scala comunale e particolareggiata approvata da parte delle
Autorità competenti, che nell’iter approvativo hanno seguito puntualmente le indicazioni
normative vigenti.
Il presente PAC ha come finalità il controllo della qualità urbana e, per quanto possibile,
architettonica, degli interventi previsti.
Si prevede l’integrazione degli edifici futuri con la situazione edilizia esistente.
Il sistema del verde verrà realizzato con specie autoctone sia per quanto riguarda il parcheggio
verso la Strada Statale 14 sia per quanto riguarda l’area a verde posizionata verso sud.
L’impostazione progettuale deriva dai seguenti ragionamenti:
- Le destinazioni d’uso: la logica progettuale è dettata da una situazione esistente importante
con la presenza in loco di molte attrezzature e da una distribuzione funzionale già collaudata
dall’organizzazione lavorativa;
- la percezione degli edifici dalla strada statale n° 14: la situazione attuale presenta un edificio
che caratterizza per la sua quasi interezza il prospetto lungo la Statale 14, per la piccola parte
rimanente ricadente all’interno dell’area edificabile lungo il confine ad est, le norme tecniche
d’attuazione prevedono la costruzione al massimo in continuità con l’allineamento attuale e
con materiali e soluzioni formali tipologicamente similari;
- l’accessibilità meccanica all’area ed i parcheggi: l’accessibilità meccanica esistente risulta
già ampliamente collaudata, con un accesso lungo Via Cresenzia e uno da Via San Salvatore
che permettono un facile e funzionale raggiungimento di tutti i vari servizi e quindi non si
pensa di alterarla in modo sostanziale.
Due fasce individuate come zone a verde, parcheggi e servizi delimiteranno a sud ed a nord
l’area oggetto del piano, fornendo i necessari indici urbanistici in merito e divenendo a nord
parcheggio per i clienti mentre a sud, grazie a sistemazione dell’accesso carraio esistente per
le autovetture dei dipendenti e di ulteriori clienti.
- Il verde: l’uso del verde è stato pensato concentrato nelle due zone parcheggio, ma mentre a
nord questo diventa di fatto arredo urbano, a sud viene proposto, come filtro fra l’attività
lavorativa e la nuova zona non residenziale presente.
Comunque tutte le specie arboree che saranno utilizzate dovranno essere scelte tra quelle
tipiche della zona, conformemente alle indicazioni dell’ art. 24 del P.R.G.C. vigente.
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1.3 Problemi ambientali pertinenti il Piano Attuativo
Le problematiche ambientali generate dall’iniziativa pianificatoria in progetto sono legate
esclusivamente alla regolamentazione della possibilità costruttiva e dell’aumento del volume
edilizio.
Dato l’ormai consolidato fattore ambientale privo di significativi valori e prospiciente la strada
statale n° 14, si ritiene che non ci siano trasformazione tali da creare problematiche ambientali di
sorta.
1.4 Rilevanza del Piano Attuativo per l'attuazione della normativa comunitaria nel
settore dell'ambiente
Il Piano Attuativo proposto non si ritiene abbia alcuna rilevanza relativamente all'attuazione della
normativa comunitaria nel settore dell'ambiente.
2 Caratteristiche degli effetti e delle aree che possono essere interessate
L’area su cui insiste il PAC è caratterizzata dalla presenza di un edificio di tipo turistico ricettivo
con un’altezza di circa 8 metri che si conforma con le realtà dei contesti limitrofi.
Si tratta di aree già in gran parte impermeabilizzate in cui le zone a verde servono esclusivamente
da arredo urbano o da cuscinetto con la strada statale 13 che ne delimita il lato nord e comunque
sono connotate dalla presenza di specie vegetali comuni e legate alla presenza antropica.
2.1 Probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli effetti
Si può osservare che l’intervento pianificatorio in esame, data l’area in cui esso viene proposto:
- non interviene in habitat naturalisticamente rilevanti
- non danneggia specie animali o vegetali naturalisticamente rilevanti
- non prevede la perdita di suolo agrario.
Relativamente alle altre componenti ambientali gli effetti antropici degli interventi generati dal
piano in questione sono i seguenti:
- aria: l’intervento in oggetto non genera emissioni in atmosfera; le azioni indotte da tale piano
sul traffico e sulla qualità dell’aria sono da ritenersi di modesta entità. Il bacino di utenza di
questi interventi è comunque molto ridotto e di carattere locale;
- acqua e sottosuolo: non ci sono effetti significativi su tali componenti in quanto tale area è
servita dalle opere di urbanizzazione quali acquedotto, gas ed enel e l’intervento previsto va
ad utilizzare tali strutture;
- suolo: viene prevista una possibile perdita di suolo pari a circa mq 1500 per la realizzazione di
viabilità, marciapiedi, parcheggi e sedime di fabbricati e che verrà solo parzialmente
impermeabilizzato perdendo parte della capacità drenante dello stesso in maniera modesta;
- fattori climatici: l’intervento non genera effetti significativi sul clima né viceversa;
- flora e fauna: il piano non danneggia specie animali o vegetali naturalisticamente rilevanti in
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quanto tale area non presenta habitat naturali per specie animali o vegetali;
- biodiversità: il P.A.C. non causa riduzione della biodiversità;
- paesaggio: l’intervento non genera impatti significativi sul paesaggio in quanto va ad
integrarsi con il sistema dell’urbanizzato già esistente, realizzando strutture conformi e in
armonia con il contesto in cui verrà localizzato; l’area di studio dell’intervento in progetto non
risulta soggetta a vincoli di tutela introdotti dal D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 né sono presenti
nel sito e nella zona circostante beni paesaggistici;
- beni materiali: il piano non va ad insistere sui beni materiali presenti nell’area;
- patrimonio culturale, architettonico e archeologico: il piano non interviene su beni di rilevanza
culturale, architettonica e archeologica; l’area più prossima al sito d’intervento, non evidenzia
situazioni puntuali di presenza di beni culturali, ai sensi del D.Lgs. 42/2004;
- salute umana: nessun rischio per la salute umana;
- la popolazione: nessuna incidenza sulla popolazione.
Nel caso specifico ci troviamo di fronte ad un intervento che presuppone:
- in base all’analisi fatta che non vi siano effetti significativi sul sistema ambientale;
- la durata di impatti sul sistema ambientale si protrarrà per tutto il periodo di tempo entro il
quale verranno realizzate e gestite le nuove opere di urbanizzazione e durante il periodo di
utilizzazione dei siti;
- la reversibilità degli effetti sull’ambiente si esaurirà allorché l’iniziativa avrà termine; in
questa fase non è possibile definire i tempi entro i quali queste evenienza potrà realizzarsi.
2.2 Carattere cumulativo degli effetti
Gli effetti dell’attuazione delle previsioni del Piano Attuativo, si sommano al carico ambientale
complessivo che si genera in prossimità della strada statale n° 14 a nord dell’abitato di
Precenicco; comunque si deve considerare che l’attività attuale praticata all’interno dell’area di
PAC sostanzialmente non viene alterata o aumentata in maniera consistente e che i nuovi volumi
porteranno esclusivamente nuovi servizi a supporto di quelli già in essere, senza per questo
portare aumenti considerabili di produzione di rifiuti e di consumo di acqua, gas o energia
elettrica (per altro parzialmente prodotta da un impianto fotovoltaico previsto sulla copertura del
fabbricato).
Gli impatti sul sistema ambientale locale, già alterato dall’intervento antropico nelle aree
riguardanti la relativa impermeabilizzazione dei suoli che ne determina sicuramente una perdita
irreversibile, non presentano valori ecologici di sorta, sia dal punto di vista vegetazionale che
ecologico.
Per contro, la piantumazione di elementi arborei autoctoni ora non presenti, aumenta l’attività
foto sintetica nell’area.
2.3 Natura transfrontaliera degli effetti
Il Piano Attuativo proposto non avrà incidenze transfrontaliere.
L’unica eccezione ipotizzabile è il potenziale indotto di cittadini stranieri che andranno ad
utilizzare le nuove strutture definite in sede di PAC una volta che esso verrà realizzato nella sua
totalità.
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L’altra eccezione ipotizzabile riguarda la possibilità che in sede di realizzazione delle opere in
progetto, i lavori vengano affidati ad imprese che utilizzano manodopera straniera.
2.4 Rischi per la salute umana o per l'ambiente
Le attività ammesse dal Piano Attuativo non presentano, in linea di massima, rischi per la salute
umana o per l’ambiente.
Gli unici rischi ipotizzabili si potranno verificare in fase di cantiere, sia relativamente al
personale impiegato, sia con la dispersione di sostanze pericolose nel contesto territoriale locale.
2.5 Entità ed estensione nello spazio degli effetti
Il Piano Attuativo proposto esplicherà le proprie ricadute spaziali nel ristretto ambito
d’intervento o in un raggio di 200 metri al massimo con l’eccezione della componente traffico
indotto, che per altro risulta difficilmente quantificabile allo stato attuale e che risulta irrilevante
nei confronti di quello già esistente lungo la strada statale n° 14.
2.6 Valore e vulnerabilità dell'area che potrebbe essere interessata a causa:
- delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale,
- del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite,
- dell'utilizzo intensivo del suolo
Il PAC proposto esplicherà le proprie ricadute spaziali nel ristretto ambito comunale o al
massimo, in misura assai più contenuta, nei comuni contermini.
Valore e vulnerabilità dell'area che potrebbe essere interessata a causa:
A) delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale:
l’area oggetto di PAC non avrà effetti sulle aree tutelate in quanto si trova ad una significativa
distanza dalle stesse;
B) del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite:
l’area oggetto di PAC non avrà effetti significativi sulla qualità ambientale e sui suoi valori
limite;
C) dell'utilizzo intensivo del suolo:
i siti oggetto di PAC sono costituiti prevalentemente da aree già urbanizzate prospicienti la
strada statale n° 14, e non vanno a modificare in maniera significativa il rapporto tra
l’urbanizzato e l’ambiente naturale circostante.
Valori ambientali
Nell’area oggetto dell’intervento non risultano elementi o parti soggette ai vincoli di tutela
introdotti dal D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42.
La parte di territorio circostante soggetta a tutela ambientale è il S.I.C. delle Risorgive dello
Stella, che peraltro presenta una distanza significativa dall’area oggetto di P.A.C.
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Altri vincoli
Gli altri corsi d’acqua e la maglia d’irrigazione presente nell’area indagata non sono soggetti alle
indicazione del D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42.
2.7 Effetti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario
o internazionale
Il PAC proposto non avrà effetti sulle aree tutelate in quanto si trova ad una significativa distanza
da esse.
Contesto antropico dell’area d’intervento (PRGC Precenicco)
CONTENUTI DEL PIANO ATTUATIVO
Il Piano Attuativo della zona industriale zona G4 Comparto E1definisce l'assetto di un'ambito
della superficie di circa 6038 ha posto ai limiti nord-occidentale del centro abitato di Precenicco.
La superficie coperta dagli edifici esistenti è pari a mq 270 circa.
Il Piano Attuativo prevede la possibilità di ampliamento degli edifici di ulteriori mq 330 per
complessivi mq. 600.
La rete fognaria interna non è collegata al collettore comunale in quanto non presente, con
smaltimento delle acque reflue.
L'approvvigionamento idrico è assicurato da pozzi artesiani esistenti.
L'approvvigionamento energetico è assicurato dal collegamento con la rete del gas metano, ai
margini dell'ambito.
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Lungo la roggia del Molino è previsto il potenziamento della fascia di verde arborato di
protezione paesaggistica.
Impatti
Impatti sulla componente qualità dell'aria
Per quanto riguarda l'inquinamento da traffico veicolare non emergono attualmente particolari
situazioni di criticità. In funzione della sicurezza e della razionalizzazione del traffico, si rileva
che sono già state eseguite opere di allargamento dell’accesso che dalla Statale 14 accede a Via
San Salvatore a seguito dell’intervento PAC denominato ”AL BORGO”. L'attività produttiva non
provoca immissioni nocive nell'atmosfera essendo essenzialmente un'attività turistico-ricettiva.
Impatti sulla componente acqua
La previsione di infrastrutturazione di una consistente superficie territoriale comporta un
incremento delle superfici impermeabilizzate e del fenomento di corrivazione delle acque
meteoriche. La sottrazione di superfici verdi comporta rischi rispetto alla sicurezza idraulica, già
valutati in sede di formazione di PRGC.
Impatti sulla componente salute umana
L'attuazione del piano non provocherà incremento della produzione di emissioni in atmosfera,
stante la tipologia produttiva esistente, che rimarrà invariata.
Impatti sulla componente paesaggio
L'infrastrutturazione e l'edificazione all'interno dell'ambito non provocherà impatto rispetto ai
corsi d'acqua pubblica vincolati ai sensi del D.Lgs 42/2004.
Si prevede comunque, una adeguata forma di tutela paesaggistica, che il Piano Attuativo
persegue mediante la formazione di una fascia verde, tale da assicurare un sufficiente
mascheramento tra le costruzioni previste.
Interventi di mitigazione
Monitoraggio della qualità dell'aria e compensazioni attraverso nuove piantumazioni
Per ridurre la quantità di CO2 ed altri gas nocivi, prodotta dal traffico veicolare lungo le arterie
prospicienti l'ambito di Piano Attuativo, è prevista la formazione di barriere arboree ed il ricorso
a forme di approvvigionamento energetico della zona, che privilegino l'utilizzo di fonti pulite
(rete del gas metano) o rinnovabili (solare-fotovoltaico-geotermico, ecc.).
CONCLUSIONI FINALI
Alla luce delle considerazioni sopra riportate, conformemente ai requisiti per la determinazione
dei possibili effetti significativi sull’ambiente di cui all’Allegato II della Direttiva Comunitaria
2001/42/CE, si ritiene che per l'attuazione dell'ambito di zona G4 Comparto E 1 dell'azienda
SERPILLO Annunziata non sia necessario attivare una ulteriore procedura di Valutazione
Ambientale Strategica (VAS) in quanto:
- non vengono determinati effetti significativi negativi sull’ambiente, trattandosi della mera
attuazione di un programma di sviluppo previsto dallo strumento urbanistico comunale
generale;
PRPC – Area RISTORANTE AL GALLO Precenicco UD - Zona omogenea G4 Comparto E1 Relazione illustrativa
- non si stabilisce un nuovo quadro di riferimento di valenza territoriale;
- non ricorre la fattispecie di cui all’art. 3, comma 2, lettera B) della citata Direttiva
2001/42/CE;
- non è rilevante in termini di attuazione delle normativa ambientale comunitaria.
- il PAC non avrà effetti sulle aree tutelate in quanto si trova ad una significativa distanza da
esse.
- l’intervento ammesso dalla strumentazione urbanistica non rientra tra le categorie di opere
assoggettabili a procedura di V.I.A. definite dal D.lgs 152/2006 - allegato III, elenco A ed
elenco B;
Ciò premesso, si ritiene che la realizzazione del Piano Attuativo dell'ambito G4 Comparto E1
non avrà effetti significativi sull’ambiente, pur potendo nel suo complesso contribuire in modo
coerente alla promozione dello sviluppo sostenibile.
ING. COLAVIN GIULIO GEOM. GROP GIACOMO