psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - der weg · delle sue tensioni interne ed...

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Psicopatologia evolutiva e ti i lità Psicopatologia evolutiva e ti i lità antisocialità antisocialità fabio madeddu fabio madeddu UNIVERSITA’ MILANO BICOCCA- PD Lab Milano-Parma

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Page 1: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

Psicopatologia evolutiva e ti i lità

Psicopatologia evolutiva e ti i litàantisocialità antisocialità

fabio madeddufabio madeddu

UNIVERSITA’ MILANO BICOCCA- PD Lab Milano-Parma

Page 2: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti
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à“Ogni società si interroga sulle cause della variazione esistente fra i suoi membri. Alcune culture attribuiscono un’influenza particolare alla data di nascita o alla magia, altre a fattori più materiali, come il clima, l’ li t i l bi l i d ll’i di id U iù i di i tàl’alimentazione e la biologia dell’individuo. Un numero più esiguo di società, inclusa la nostra, ha stabilito che le esperienze dei primi anni di vita (soprattutto la cura amorevole e il gioco interattivo della madre biologica con il neonato) rappresentano la forza più potente nel plasmarlo”il neonato) rappresentano la forza più potente nel plasmarlo”

“Gli avvenimenti dei primi anni diGli avvenimenti dei primi anni di

vita avviano il bambino piccolo su

una particolare strada ma è una stradauna particolare strada, ma è una strada

sulla quale incontrerà innumerevoli incroci”

(Il fascino del determinismo della prima(Il fascino del determinismo della prima

infanzia – J. Kagan, 1998)

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“ Il piccolo essere umano è ben dotato per combattere contro le vicende delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere neldelle sue tensioni interne ed esterne. A noi importa poter riconoscere nel processo clinico quali sono gli effetti di questa lotta e vedere come abbia inciso sul carattere dell’adulto”Masud KhanMasud Khan

I i lt ti d li t di l it di li id iI risultati degli studi longitudinali evidenziano, attraverso il confronto di follow up eseguiti in tempi diversi, quali dimensioni intrapsichiche, comportamentali sociali e ambientalicomportamentali, sociali e ambientali giochino un ruolo significativo come fattori di rischio, di protezione e di mediazione o moderazionemoderazione.

L’attenzione è posta su continuità e discontinuità, su effetti di avvenimenti della vita, sulla possibilità di prevedere gli esiti futuri

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O S O ’LO SVILUPPO E’…

“… un processo attivo e dinamico, che comprenda sia la processualizzazione (cognitiva e affettiva) sia

il crescente significato soggettivo attribuito alle esperienze, processo nel quale la biologia

dell’individuo non solo influenza il modo con cui questi reagisce alle esperienze di vita, ma ne è al

tempo stesso influenzata”

(Dante Cicchetti, 1998)

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Central Concepts in Developmental Psychopathology

Central Concepts in Developmental Psychopathology

(Rutter& Sroufe, 2000)(Rutter& Sroufe, 2000)

1. Causal Processes : risk factors vs risk mechanisms

2. Role of Development : personal effects on environment vs. environmental effects on person

3. Continuities and Discontinuities : between lit d th lnormality and pathology

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“Lo studio della disfunzione clinica nei d d l ”

“Lo studio della disfunzione clinica nei d d l ”processi di maturazione e di sviluppo”

(Kazdin, 1989)processi di maturazione e di sviluppo”

(Kazdin, 1989)( , )( , )

Approccio life span oriented

Esame del disturbo nel suo esordio nel Esame del disturbo nel suo esordio, nel suo sviluppo nel tempo, fino alla sua

stabilizzazione o al suo declinostabilizzazione o al suo declino

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In particolare, l’ADOLESCENZA

In particolare, l’ADOLESCENZA appare come: appare come:

• Un periodo in cui risulta fondamentale d l distinguere i comportamenti non patologici da quelli devianti, che hanno spesso origine q , p gin periodi evolutivi antecedenti e che sono

presenti in una minoranza della popolazione presenti in una minoranza della popolazione. (Moffitt, Caspi, Dickinson, Silva, Stanton,

1996)1996)

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Ogni anno circa il 20% degli individui è vittima di agiti violenti o subisce comportamenti illegali non

i l ti d t di t i (U S B f J tiviolenti da parte di terzi (U.S. Bureau of Justice Statistics, 2002)

Secondo il World Report on Violence and HealthSecondo il World Report on Violence and Health (World Health Organization, 2002) è in continua

crescita l’indice di mortalità, di disagio, disabilità e , g ,compromissione del proprio modo di vivere causati

da coloro che commettono abusi all’interno della famiglia ed altri crimini violenti

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A partire dal 1970 la constatazione che meno delA partire dal 1970 la constatazione che meno del 10% degli individui commette più del 50% dei

crimini riportati (Wolfgang, Figlio e Sellin, 1972) ha indotto i ricercatori a studiare e definire le carriere criminali individuali (Blumstein e Cohen, 1987) e

ad esaminare le origini durante l’infanzia deiad esaminare le origini, durante l infanzia, dei cosidetti criminali recidivi o “persistenti”

La concentrazione familiare del comportamento antisociale potrebbe essere spiegata dall’ereditarietà genetica di tale pattern comportamentale, ma anche

dalla trasmissione sociale quindi non geneticadalla trasmissione sociale, quindi non genetica, all’interno della famiglia

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COME DEFINIRE L’ANTISOCIALITA’?COME DEFINIRE L’ANTISOCIALITA’?

Categoria diagnostica Dimensione continuauna sindrome

ontologicamente e semanticamente ben

un’etichetta attribuita a comportamenti e tratti

di personalitàsemanticamente ben definita

di personalità pluridefinibili

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DEVIANT CHILDREN GROWN UPDEVIANT CHILDREN GROWN UPR bi L 1966 1978R bi L 1966 1978

DEVIANT CHILDREN GROWN UPDEVIANT CHILDREN GROWN UPR bi L 1966 1978R bi L 1966 1978Robins L. 1966, 1978Robins L. 1966, 1978Robins L. 1966, 1978Robins L. 1966, 1978

Follow-up di 406 bambini che avevano frequentato una child guidance clinic per comportamenti antisociali

A 30 anni di distanza:

• 75% M e 45% F arresto per grave crimine

• M con DC più grave violenza sessuale e omicidio

• F con DC più grave > rischio di partner violenti

• Bambini antisociali rischio 5 volte maggiore di• Bambini antisociali rischio 5 volte maggiore didiventare adulti antisociali

Remissione 12% dei soggetti; il 27% abbassato livello gravità; 60% miglioramento poco percettibile

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The outcomes of childhood and adolescent conduct problems are

often antisocial behaviour in adulthood

HOMOTYPIC CONTINUITYCONTINUITY

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Epidemiological Catchment Area

Il comportamento antisocialeIl comportamento antisociale nell’infanzia è il predittore più

significativo per il comportamentosignificativo per il comportamento antisociale e per il DAP in età adulta, ma soltanto una limitata percentualema soltanto una limitata percentuale

di bambini antisociali (35-39%) procedono verso il comportamentoprocedono verso il comportamento

antisociale manifesto in fasi successive della vita.successive della vita.

(Robins, 1978; Robins & Regier, 1991)

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Paradosso di Robins:

Il comportamento antisocialeIl comportamento antisociale nell’infanzia è uno dei più significativi predittori delsignificativi predittori del

comportamento antisociale in età adulta, ma la maggior parte deiadulta, ma la maggior parte dei

bambini antisociali, crescendo, non diventano adulti antisocialidiventano adulti antisociali

(Robins, 1978)

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A focus on homotypic continuities is too narrow:yp

SOCIAL AND RELATIONSHIPSOCIAL AND RELATIONSHIPSOCIAL AND RELATIONSHIP SOCIAL AND RELATIONSHIP FUNCTIONINGFUNCTIONING (Zoccolillo,

Pickles, Quinton e Rutter, 1992)

EARLY CONDUCT

)

CONDUCT PROBLEM

PHYSICAL HEALTHPHYSICAL HEALTHPHYSICAL HEALTHPHYSICAL HEALTH(Laub e Vaillant,

2000)DIFFERENT DIFFERENT

DIAGNOSIS DIAGNOSIS (Kim-Cohen e al 2003)Cohen e al., 2003)

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DISTURBO DELLA CONDOTTA (DSM-IV)DISTURBO DELLA CONDOTTA (DSM-IV)DISTURBO DELLA CONDOTTA (DSM IV)DISTURBO DELLA CONDOTTA (DSM IV)

1) Modalità di comportamento ripetitiva e persistente in cui i diritti fondamentali degli altri o le principali norme o regole societarie appropriate per l’età vengono violati nei 12 mesi precedenti:appropriate per l età vengono violati nei 12 mesi precedenti:

-Aggressioni a persone e animali-Distruzione della proprietàp p-Frode e Furto-Gravi violazioni di regole

2) L’anomalia del comportamento causa compromissione clinicamente significativa del funzionamento sociale, scolastico,clinicamente significativa del funzionamento sociale, scolastico, lavorativo.

) l h i di i3) Il soggetto non ha più di 18 anni

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DISTURBO OPPOSITIVO PROVOCATORIO (DSM IV)

DISTURBO OPPOSITIVO PROVOCATORIO (DSM IV)(DSM-IV)(DSM-IV)

• Modalità di comportamento negativistico, ostile e p gprovocatorio, che dura da almeno 6 mesi.

• L’anomalia del comportamento causa compromissione clinicamente significativa del funzionamento sociale, g ,scolastico o lavorativo.

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ODDO

CDASPD

31-38%

ADHD

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CONDUCT DISORDER IS ASSOCIATED WITH MANY PSYCHIATRIC OUTCOMES

CONDUCT DISORDER IS ASSOCIATED WITH MANY PSYCHIATRIC OUTCOMESMANY PSYCHIATRIC OUTCOMESMANY PSYCHIATRIC OUTCOMES

3,54

2,53

3,5

ds ra

tio

11,5

2odd

1anxiety

depression

maniaeating

schizophre

substance

APSDon renia

e

From Kim-Cohen et al, Arch. Gen Psychiatry., 2003

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L’ esordio precoce del DisturboL esordio precoce del Disturbo della Condotta è un key-validator

di una molteplicità di disturbidi una molteplicità di disturbi successivi

HETEROTYPIC CONTINUITYCONTINUITY

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BEHAVIOUR BEHAVIOUR AT AN EARLY AT AN EARLY

AGEAGEAGEAGE

IIs predictive

ofof

BEHAVIOUR BEHAVIOUR OF OF

APPARENTLYAPPARENTLYAPPARENTLY APPARENTLY DIFFERENT DIFFERENT TYPE AT A TYPE AT A

LATER AGELATER AGE

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Equifinalità: punti di partenza diversi portanoEquifinalità: punti di partenza diversi portano allo stesso esito finale

Multifinalità: punti di partenza identici portano a esiti diversia esiti diversi

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Similarità – dissimilarità del persorso evolutivo

Similarità – dissimilarità del persorso evolutivoevolutivoevolutivo

EquifinalitàEquifinalità

“In qualsiasi sistema aperto, quale è losvilupp individuale esist n diversisviluppo individuale, esistono diversipercorsi, inclusi eventi fortuiti, chepossono condurre allo stesso esito”possono condurre allo stesso esito”

(Sroufe, 1989)( , )Prof. Fabio Madeddu

Associato in Psicologia ClinicaDipartimento di Psicologia

Università di Milano-Bicocca

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I FATTORI DI RISCHIO segnalano una maggiore probabilità di sviluppo del comportamentoprobabilità di sviluppo del comportamento

antisociale. La loro capacità di preannunciare la successiva escalation di sintomi dipende:successiva escalation di sintomi dipende:

GRAVITA’ dellePERIODO DI

ESPOSIZIONEGRAVITA’ delle caratteristiche di

personalità e degli MOMENTO DI

ESPOSIZIONE: più è prolungato il

tempo in cui unpersonalità e degli eventi ambientali

che costituiscono gli COMPARSA:

più precocemente i ll’

tempo in cui un soggetto è esposto ad una condizione

elementi di rischio compaiono nell’arco evolutivo, più gravi e persistenti sono le

di rischio, maggiore sarà la probabilità di lpersistenti sono le

patologie di cui aumentano la

di comparsa e la gravità della

patologiaprobabilità di

sviluppo

patologia

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COSTRUTTOprecede l’emergenzadi un esito negativo

contemporaneo

FATTORE DI RISCHIOCORRELATO

indicatori di rischioindicatori di rischio(marker)

fissi/variabili meccanismi dii hirischio

(fattore causale)

ESITO NEGATIVOESITO NEGATIVO

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PROPENSIONE ALL’ANTISOCIALITA’

DIMENSIONI TEMPERAMENTALI COME ANTECEDENTI ECOLUTIVI PER CD

NEGATIVE EMOTIONALITY

Sperimenta emozioni negative f t t i t t

correlazione positiva con ASPD e CDfrequentemente, intensamente,

con bassa provocazioneASPD e CD

DARINGDARING

↑ Sensation Seeking(Zuckerman) ↓ Behavioral Inhibition (Zuckerman)

↑ Novelty Seeking (Cloninger)

(Kagan)

(Cloninger)

PROSOCIALITY Simpatia e preoccupazione per gli altri

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PROFILI TEMPERAMENTALI E PROPENSIONE ALL’ANTISOCIALITA’PROPENSIONE ALL’ANTISOCIALITA’

↑Negative Emotionality

↑DaringPropensione all’antisocialità↑Daring

↓Prosocialityall antisocialità

↓ Negative↓ Negative Emotionality

↓ Daring

Propensione all’antisocialità↓ Daring

↑ Prosociality

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Nel child development project , 18 fattori di rischio, tra disposizioni individuali, contesto ed esperienze di vita, che, considerati singolarmente rendevano conto di percentuali scarsamente

significative della variabilità della condotta individuale, secompresenti giustificavano il 45% dei problemi della condotta

presentati dai soggetti nel corso dei 5 anni successivi alla fase di A t (D d B t P ttit 1998)Assessment (Dodge, Bates e Pettit, 1998)

Cumulative or addictive interaction

between risk factorsbetween risk factors

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FATTORI DI RISCHIOFATTORI DI RISCHIOFATTORI DI RISCHIO FATTORI DI RISCHIO DISTALI E PROSSIMALIDISTALI E PROSSIMALI ESITIESITI

PROCESSI PROCESSI PROSSIMALIPROSSIMALI•Temperamento PROSSIMALIPROSSIMALITemperamento

difficile;•svantaggi

Comportamento violento;

socio-culturali;•esperienze di vita

iReazioni emotive

violento;devianza

precoci;•rifiuto dei pari;

•disciplinaInterpretazioni

cognitivedisciplinainadeguata

cognitive

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MODELLI TRANSAZIONALIMODELLI TRANSAZIONALI

Esperienze di vita con genitori, coetanei, istituzionisociali mediano i rischi determinati da predisposizionibiologiche e contesti socioculturalibiologiche e contesti socioculturali

Esperienze di vita (come disciplina fisica) spieganostatisticamente gli effetti significativi di un temperamentoresistant su CD nell’adolescenza

(Dodge, 1996)

I 2/3 d li ff tti t ti ti i d ll tà f ili llI 2/3 degli effetti statistici della povertà familiare sulladelinquenza nell’adolescenza possono essere spiegati datre fattori parentali: disciplina rigida, scarsa supervisione,debole relazione genitore-figlio

(Sampson & Laub, 1994)

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Altri fattoriAltri fattoriAltri fattoriAltri fattori

• Durezza disciplina• Carenza calore• Carenza calore• Teaching behavior• Esperienze con coetanei (pubertà)• Esposizione a violenza espressa da gruppo• Esposizione a violenza espressa da gruppo

coetanei (prescolare)• Rifiuto dei pari (nicchie attaccamento

alternativo; Fonagy)alternativo; Fonagy)

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I FATTORI DI RISCHIOI FATTORI DI RISCHIOI FATTORI DI RISCHIOI FATTORI DI RISCHIO

• Fattori Cognitivi

• Funzioni parentali

• Fattori Sociali

• Genetica = Interazione gene-ambienteG g

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COGNITIVE RISK FACTORS FOR ANTISOCIAL BEHAVIOUR

COGNITIVE RISK FACTORS FOR ANTISOCIAL BEHAVIOURANTISOCIAL BEHAVIOURANTISOCIAL BEHAVIOUR

• Low IQ

• Low verbal skills

• Deficits in executive functioning includingDeficits in executive functioning, including attentional problems

• Poor academic attainments• ? Cause or effect? Cause or effect

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PARENTAL RISK FACTORSPARENTAL RISK FACTORSPARENTAL RISK FACTORS PARENTAL RISK FACTORS

• Marital discord• Paternal criminalityPaternal criminality• Maternal depression• Poor parental supervision• Poor parental supervision• Harsh and inconsistent discipline

Are family factors environmental or genetic?Are family factors environmental or genetic?Are they causal or responsive?

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SOCIAL RISK FACTORS FORSOCIAL RISK FACTORS FORSOCIAL RISK FACTORS FOR ANTISOCIAL BEHAVIOUR

SOCIAL RISK FACTORS FOR ANTISOCIAL BEHAVIOUR

• Family poverty

• Minority ethnic statusMinority ethnic status

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WHAT DO WE KNOW ABOUT PRECURSORS WHAT DO WE KNOW ABOUT PRECURSORS OF ANTISOCIAL BEHAVIOR?OF ANTISOCIAL BEHAVIOR?

SchoolCognitive

School

Family Behavioural &Family Behavioural &Personality--IndividualIndividual

Neighbourhood

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PROPENSIONE ALL’ANTISOCIALITA’PROPENSIONE ALL’ANTISOCIALITA’Emozionalità negativa

FATTORI DI MEDIAZIONE

DaringSensat Seeking

ComportamentiEsternalizzanti

MULTIPLE

Sensat. SeekingNov. Seeking

BAS/BISB h I hib/di hi

PROBLEM

BEHAVIORBehav. Inhib/disnhin. DisturbiOppositivi

FUNZIONI GENITORIALI,CONTESTO FAMILIARE,

ATTACCAMENTO

O

ProsocialityAgreableness

Coscientiousness

COINVOLGIMENTOPRECOCE CON COETANEI

PROBLEMATICI

Abilità Cognitive

BASSA PERFORMANCESCOLASTICA

Abilità CognitiveBASSI INDICI DI

FUNZIONAMENTO SOCIALEE DI OPPORTUNITA’ SOCIALI

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DIFFICULT N.Fattors Spread varianceTEMPERAMENT

LOW SOCIAL

+0

variance

7%LOW SOCIAL

STATUS +1

411-30%

57%EARLY

LIFE EVENTS

+ 57%

LIFE EVENTS

PEERS+

REJECTION =

ANTISOCIAL CONDUCT

IN ADOLESCENCEIN ADOLESCENCE

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Fattori rischio antisocialitàFattori rischio antisocialità(entro i cinque anni di vita)(entro i cinque anni di vita)

1. Biologici iperattività behavioral facilitating system, ipoattività behavioral inhibition system, determinanti temperamentali

2. Socioculturali affollamento, povertà, etnia, livello istruzione genitori e reddito, divorzio, madre single e con meno di g gvent’anni

3. Esperienze precoci Abusi, qualità genitoriale

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Difficult or ODDoppositive

temperament

ODDSensation seeking

TEMPERAMENTTEMPERAMENT

An important risk factor for antisocial behaviour inantisocial behaviour in

adulthood

Harm avoidanceHarm avoidance or behavioral

inibition

Reward dependence

Social Phobia

inibition

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1 A direct influence of genetic on1 A direct influence of genetic on1. A direct influence of genetic on 1. A direct influence of genetic on antisocialityantisociality

The developmental propensity modelThe developmental propensity modelThe developmental propensity modelThe developmental propensity model

NEGATIVE NEGATIVE EMOTIONALITYEMOTIONALITY

PROSOCIALITYPROSOCIALITY

llhighhigh

DARINGDARING

lowlow

DARINGDARING

highhigh

(L h 2003)(L h 2003)(Lahey, 2003)(Lahey, 2003)

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Il percorso evolutivo è caratterizzato da processi di :

CONTINUITA’ DISCONTINUITA’

Continuità cumulativa

ContinuitàTurning point effect

Continuità interazionale

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MODELLI INTERATTIVIMODELLI INTERATTIVI

Alcuni fattori di rischio distali operano soltanto inpresenza (o assenza) di un altro fattore di rischio

Modelli diatesi-stress: determinate esperienze di vitaaumentano il rischio di sviluppo di CD soltanto in certibambini (es. quelli predisposti geneticamente) o indeterminati contesti culturali

Fattori protettivi possono interagire riducendo l’effetto d l t i di t til t l t i ti òdeleterio di uno stressor; uno stile parentale restrictive può smorzare gli effetti di un temperamento difficile sullo sviluppo di un bambino

L’impatto dello stile parentale è culturally-bound (alti livello di disciplina ⇔ calore familiare)

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CONDIZIONE DICOMPORTAMENTO

PREDISPOSIZIONE

ALL’ANTISOCIALITA’

COMPORTAMENTO

ANTISOCIALE

FATTORI DI

MEDIAZIONE

Fattori individuali: es temperamento difficile elicita reazioniFattori individuali: es. temperamento difficile elicita reazioni punitive,poco empatiche o supportive;

Contesto socio culturale: stress ripetuti disorganizzazioneContesto socio-culturale: stress ripetuti, disorganizzazione sociale, scarse possibilità di accesso alle risorse

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COME ? CHE COSA?

VULNERABILITA’ ALL’ANTISOCIALITA’ MEDIATORI ANTISOCIALITA’

Sensation seeking, impulsività, deficit cognitivi, disturb

MEDIATORI

Frequentazione di gruppi devianti

Incapacità di conformarsi alle norme legali, disonestà, g

oppositivo provocatorio, quartiere di residenza con

elevato tasso di

gruppi devianti, Disturbo della

Condotta

o e ega , d so es à,impulsività, aggressività,

irresponsabilità, mancanza di rimorso

criminalità…MODERATORI

PROTETTIVI: relazione genitoriale dispensatrice di calore, sostegno, supervisone, controllo e

solida disciplina…DI RISCHIO l i it i l di f i lDI RISCHIO: relazione genitoriale disfunzionale, genitori troppo autoritari o permissivi, Deficit di

Attenzione/Iperattività

PERCHE’ ?

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Come ? Che cosa ?

Vulnerabilità alla Antisocialitàp

Pred

Vulnerabilità alla antisocialitàSensation seeking, impulsività deficit

MediatoriFrequentazione di gruppi devianti,Disturbo della

AntisocialitàIncapacità di conformarsi alle norme legali, disonestà, impulsività, aggressività

atold

isp

impulsività, deficit cognitivi, disturbo oppositivo, quartiere di residenza con elevato tasso di criminalità

condottaaggressività, irresponsabilità, mancanza di rimorso

logip

osi

tasso di criminalità ia

izio

ModeratoriPROTETTIVI. Relazione genitoriale ‘buona’, sostegno, supervisione, o

ne

, g , p ,controllo con affetto, disciplinaDI RISCHIO. Relazione genitoriale disfunzionale, genitori troppo autoritari o permissivi, deficit di p ,attenzione Iperattività

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TRANSACTIONAL TRANSACTIONAL MODELSMODELSMODELSMODELS

The predictor variables are correlated wich each The predictor variables are correlated wich each e p ed cto a ab es a e co e ated c eace p ed cto a ab es a e co e ated c eacother, life experiences mediate the effect, the other, life experiences mediate the effect, the

predictive relations are not linearpredictive relations are not linear

Life events with parents, peers, social institutionS can mediate betweenbiological risk predisposition and socio-cultural environmentg p p

Life events statistically explain the outcomes of resistant temperament in CDduring adolescence (Dodge, 1996)

2/3 f ff f2/3 of statistical effects of poverty on delinquency inadolescence can be explained by three factors: hard andphysical parents discipline, low parents monitoring and poorparent-child relations(Sampson & Laub, 1994)

Page 49: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

Which mechanisms could mediate continuities and Which mechanisms could mediate continuities and discontinuities in psychopathology?discontinuities in psychopathology?

Susceptibility to environmental

Kindling effects

hazardssensibility to

Genetic influences on persistence

stressors

persistence How people conceptualise what

is happening to themis happening to them

Major likelihood of exposure to risk

Ways in wich individuals manage

vulnerabilitiesenvironment vulnerabilities (coping)

Page 50: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

DIFFICULT N.Fattors Spread varianceTEMPERAMENT

LOW SOCIAL

+0

variance

7%LOW SOCIAL

STATUS +1

411-30%

57%EARLY

LIFE EVENTS

+ 57%

LIFE EVENTS

PEERS+

REJECTION =

ANTISOCIAL CONDUCT

IN ADOLESCENCEIN ADOLESCENCE

Page 51: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

TURNING POINT EFFECT:

Expansion of opportunity, a radical change of the environment , origine of multiple

positive effects on self-esteem, on ti f lf ffi tperception of self-efficacy, on expectancy

and individual point of view on the surrounding worldsurrounding world

(Rutter, 1996)

Page 52: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

La ricerca ha dimostrato come alcuni soggetti, i cosiddetti sperimentatori, si affidino temporaneamente ad una via, per poi p , p , p pabbandonarla nella tarda adolescenza o nella prima età adulta e come, invece altri, definiti multiproblematici, avanzino, durante la crescita, su più tracciati contemporaneamente, persistendo nel comportamento

Page 53: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

Turning points( ff l i )

Turning points( ff l i )(effetto cumulativo)(effetto cumulativo)

• Rapporto di coppia con partner non deviante (E. Bunker), legato al posporredeviante (E. Bunker), legato al posporre matrimonioA i• Autostima

• Ingresso in esercitog• Terapie ? (revolving door…., BDL)

Page 54: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

DEVELOPMENTAL MODELS EVIDENCE DEVELOPMENTAL MODELS EVIDENCE MEDIATIONAL ROLE PLAYED BY EMOTIONAL

DYSREGULATIONMEDIATIONAL ROLE PLAYED BY EMOTIONAL

DYSREGULATION

a. > child aggressive reactions without considering consequences

b. > social cognition impairmentc. > peer rejection

d. > emotional arousal > deficit in processing parental messages > deficit in internalization

of parental norms“ i h ”e. > “coercion theory”

Page 55: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

LL’’ ANTISOCIALITANTISOCIALITÀÀ COMECOMEDEFICIT DI AUTODEFICIT DI AUTO REGOLAZIONEREGOLAZIONE

LL’’ ANTISOCIALITANTISOCIALITÀÀ COMECOMEDEFICIT DI AUTODEFICIT DI AUTO REGOLAZIONEREGOLAZIONEDEFICIT DI AUTODEFICIT DI AUTO--REGOLAZIONEREGOLAZIONEDEFICIT DI AUTODEFICIT DI AUTO--REGOLAZIONEREGOLAZIONE

C t ll I l t i C t ll Eff tf lControllo Involontario - Controllo Effortful

Disregolazione EmotivaDisregolazione Emotiva

Antisocialità Tipo 1 (PHINEAS GAGE)Antisocialità Tipo 1 (PHINEAS GAGE)

Page 56: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

IL TEMPERAMENTO ALLA BASE DELIL TEMPERAMENTO ALLA BASE DEL COMPORTAMENTO ANTISOCIALE

ü La propensione temperamentale

ü La disfunzionalità dei meccanismi auto-regolatoriregolatori

ü La fearful inhibition

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L’ ANTISOCIALITA’ COME SEGNO DI PROPENSIONE TEMPERAMENTALE

(Lahey, 2003)

NEGATIVE EMOTIONALITY

Sperimenta emozioni negative

In alcuni studi correlazione positiva con ASPD e CDSperimenta emozioni negative

frequentemente, intensamente, con bassa provocazione

In altri studi nessuna correlazionecon delinquenza o CD

DARING

↑ Sensation Seeking(Zuckerman)

↑ No elt Seeking

↓ Behavioral Inhibition(Kagan)

↑ Novelty Seeking(Cloninger)

PROSOCIALITY Empatia e preoccupazione per gli altri

Page 58: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

CD ad esordio precoce

ADHD ODD

SI CO-MANIFESTANO

ifl tt i l t l triflettono essenzialmente lo stesso temperamento sottostante e le stesse propensioni cognitive

IL PROFILO DI TEMPERAMENTO AD ALTO RISCHIO NON E’ SPECIFICAMENTE ASSOCIATO A CD MA E’NON E’ SPECIFICAMENTE ASSOCIATO A CD MA E’

UN PROFILO DI RISCHIO PER TUTTI I DISTURBI ESTERNALIZZANTIESTERNALIZZANTI

Page 59: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

From longitudinal study…From longitudinal study…

I di id l diff i i l tIndividual differences in involuntary processes can be distinguished in the first

f lif (K ll 1990 N iyear of life (Kagan e coll., 1990: Nagin, Tremblay e coll., 1996)

Eff tf l t l di i b i l t dEffortful control dimension begins later and shows significant developmental changes

thro ght childhood (Derr berr andthrought childhood (Derryberry and Rothbart, 1997)

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2. Indirect influence through singular dimensionof temperamentp

Negative EmotionChild t d t t t l t i t lChild tendency to react strongly to environmental

events with emotions of negative valence (rage but also sadness irritability fear anxiety)but also sadness, irritability, fear, anxiety)

Different types of negative emotions haveDIFFERENT NEUROLOGICAL SUBSTRATES

1. Anger – frustration intolerance > risk for conduct bl (E l O t Lif C P i t tproblems (Early Onset-Life Course Persistent

Type)2 Fear Anxiety Sadness > Internalizing2. Fear, Anxiety, Sadness > Internalizing

psychopathology-protective for conduct problems (Low Chronic Type)( yp )

Page 61: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

Effective strategies in emotion regulation are f i i i f i ipart of cognitive executive functioning:poor

inhibitory control, deficit in ability to delay ifi i i l igratification, poor attentional persistence

Problem in poor effortful control of emotion hibit d b hild ith CD fexhibited by children with CD come from

a) deficit in regulation of anger hostility ora) de c t egu at o o a ge ost ty o

b) broader deficit in executive cognitive f tifunctions

Page 62: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

COS’ È LA REGOLAZIONE EMOZIONALE?COS’ È LA REGOLAZIONE EMOZIONALE?COS’ È LA REGOLAZIONE EMOZIONALE?COS’ È LA REGOLAZIONE EMOZIONALE?

fLa maggior parte delle definizioni include diversi elementi di base, ma soprattutto si focalizzano i processi

interni ed esterni coinvolti nell’iniziareinterni ed esterni coinvolti nell iniziare, mantenere e modulare il manifestarsi

l’i t ità l’ i d lll’intensità e l’espressione delle emozioni.

Page 63: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

2 PROCESSI GARANTISCONO UNA 2 PROCESSI GARANTISCONO UNA REGOLAZIONE EMOTIVAREGOLAZIONE EMOTIVA

CONTROLLO CONTROLLOINVOLONTARIO EFFORTFUL

Page 64: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

A. CONTROLLO INVOLONTARIOA. CONTROLLO INVOLONTARIOA. CONTROLLO INVOLONTARIOA. CONTROLLO INVOLONTARIOCO O O O O OCO O O O O OCO O O O O OCO O O O O O

Si riferisce alle risposte automatiche delbambino agli stimoli emozionali

(Grey, 1982; Nagg, 2000)

Q i i li diff i di id liQueste risposte implicano differenze individualiin:

a) intensità della reattività automatica agli ti li i listimoli emozionali

b) tipi di stimoli emozionali in grado di evocare i i tireazioni emotive.

Page 65: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

B. CONTROLLO VOLONTARIO/ B. CONTROLLO VOLONTARIO/ EFFORTFULEFFORTFULB. CONTROLLO VOLONTARIO/ B. CONTROLLO VOLONTARIO/ EFFORTFULEFFORTFUL

Si riferisce all’abilità del bambino di prestareattenzione e di inibire risposte comportamentalip pper regolare comportamenti ed emozioni(Rothbart & Bates, 1998).

Due componenti fondamentali dell’ effortful controlsono (Eisenberg et al., 1997):- Spostare e focalizzare l’attenzione (e.g. essere capace di

spostare l’attenzione al di là di uno stimolo che elicitaun’emozione)- Inibire comportamento (e g l’abilità di inibire una risposta- Inibire comportamento (e.g. l abilità di inibire una rispostacomportamentale dominante)

Page 66: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

NOTE SUI DUE MECCANISMI DI CONTROLLONOTE SUI DUE MECCANISMI DI CONTROLLONOTE SUI DUE MECCANISMI DI CONTROLLONOTE SUI DUE MECCANISMI DI CONTROLLOO SU U CC S CO O OO SU U CC S CO O OO SU U CC S CO O OO SU U CC S CO O O

• Le differenze individuali nelle risposte automatiche/involontarie possono essere distinte all’inizio del primo anno di vita nei bambini. Il controllo effortful si sviluppa invece nella prima infanzia. (Kagan et al., 1990, 2004; Kochanska et al., 1997)

• Bambini altamente reattivi ma con alti livelli di effortful control sono meno a rischio di problemi nella regolazione delle emozioni rispetto a bambini con bassa reattività ma basso effortful. (Derryberyy & Rothbart, 1997; Eisenberg et al., 2000)

• Vi è evidenza empirica che le variazioni di entrambe le dimensioni siano collegate allo sviluppo del Disturbo di Condotta. (Caspi 2000; Rothbart et al., 1994; Frick et al., 2003; Eisenberg et al., 1996; Keenan K & Shaw D., 2003)

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I bambini con Disturbo della Condotta mostrano un d fi it ll f i i di ff tf l t l ll b d lldeficit nelle funzioni di effortful control alla base della regolazione emotiva

lti li lli di tti ità i l ti ( llalti livelli di reattività emozionale negativa (collera, ostilità, rabbia)

aumenta la possibilità che il danno coinvolga le funzioni cognitive esecutive (deficit nella capacità difunzioni cognitive esecutive (deficit nella capacità di ritardare la gratificazione, bassa persistenza nel comportamento e nelle funzioni attentive)

il fenomeno è stato dimostrato anche in indagini prospettiche (persistenza in adolescenza)prospettiche (persistenza in adolescenza)

Page 68: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

Developmentally, emotional dis-regulation

accounts ONLY for types of conduct

problems displayed in context of high

emotional arousal : overt and angry

confrontation with others; defiance,

argumentativeness, fighting, assault ( Frick, Morris, 2003).( )

Page 69: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

CRITERI DIAGNOSTICI DSMCRITERI DIAGNOSTICI DSM--IVIVCRITERI DIAGNOSTICI DSMCRITERI DIAGNOSTICI DSM--IVIVC G OS C SC G OS C SC G OS C SC G OS C S

A Un quadro pervasivo di inosservanza e di violazione dei diritti degli altriA. Un quadro pervasivo di inosservanza e di violazione dei diritti degli altri,che si manifesta fin dall’età dei 15 anni, come indicato da tre o più deiseguenti elementi:

1. incapacità di conformarsi alle norme sociali per ciò che concerne il comportamento legale,i di t d l i t i di d tt ttibili di tcome indicato dal ripetersi di condotte suscettibili di arresto;

2. disonestà, come indicato dal mentire, usare falsi nomi o truffare gli altri ripetutamente, perprofitto o per piacere personale;

3. impulsività o incapacità di pianificare;4 i it bilità i ità i di t d t i lti fi i i i t ti4. irritabilità e aggressività, come indicato da scontri o assalti fisici ripetuti;5. inosservanza spericolata della sicurezza propria e degli altri;6. irresponsabilità abituale, come indicato dalla ripetuta incapacità di sostenere un’attività

lavorativa continuativa, o di far fronte ad obblighi finanziari;7 di i i di t d ll’ i diff ti d l i li d7. mancanza di rimorso, come indicato dall’essere indifferenti o dal razionalizzare dopo

avere danneggiato, maltrattato o derubato un altro.

B. L’individuo ha almeno 18 anni.

C. Presenza di un Disturbo della Condotta con esordio prima dei 15 anni di età.

Page 70: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

C t ll I l t i C t ll Eff tf lControllo Involontario - Controllo Effortful

Disregolazione Emotiva

Antisocialità Tipo IPhineas GagePhineas Gage

Page 71: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

TEMPERAMENTAL PATHWAYS TO TEMPERAMENTAL PATHWAYS TO ANTISOCIALITYANTISOCIALITY

TYPE IITYPE II TYPE ITYPE ITYPE IITYPE II

Antisocial / Antisocial /

TYPE ITYPE I

AntisocialAntisocialPsychopathPsychopath

Callous and Reactive, externalizingunempathic traits externalizing,

antisocial behaviourbehaviour

Page 72: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

PHINEASGAGE

DISREGOLAZIONE EMOTIVA

AGGRESSIVITA’ REATTIVA

Page 73: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

Disruptive, angry preschooler reactive REATTIVApreschooler, reactive aggression, crying, whining, defiance

Keenan K, 2003

whining, defiance

Toddler caregiving

Behaviorally difficult toddler low Toddler caregiving

overresponsive to child’s emotions,

frustration tolerance,

tichild s emotions, few demands

placed on child

overactive, demanding

Irritable infant, intense crying, long latency to

Infant caregiving: difficulty reading cues, tendency tocrying, long latency to

quiet, difficulty with self-soothing

reading cues, tendency to overstimulate

Page 74: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

TEDBUNDY

I TRATTI “CALLOUSNESSUNEMOTIONALITY”

AGGRESSIVITA’ PREDATORIA

Page 75: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

Callous, unemotional preschooler steeling lying PROATTIVApreschooler, steeling, lying, deliberate fighting, violating

rules

Keenan K, 2003

rules

Toddler caregiving

Behaviorally difficult toddler Toddler caregiving

underinvolved, alternates between

persistent & unresponive to

i h t hi halternates between lax and harsh

discipline

punishment, high sensation seeking

Underaroused infant, underresponsive to

Infant caregiver: difficulty reading cues, tendency tounderresponsive to

stimulationreading cues, tendency to

understimulate

Page 76: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

ITEM DELLA ITEM DELLA PSYCHOPATHY CHECKLISTPSYCHOPATHY CHECKLIST2 FATTORI: 1 BEHAVIORAL / 2 AFFECTIVE2 FATTORI: 1 BEHAVIORAL / 2 AFFECTIVE--INTERPERSONALINTERPERSONAL

ITEM DELLA ITEM DELLA PSYCHOPATHY CHECKLISTPSYCHOPATHY CHECKLIST2 FATTORI: 1 BEHAVIORAL / 2 AFFECTIVE2 FATTORI: 1 BEHAVIORAL / 2 AFFECTIVE--INTERPERSONALINTERPERSONAL

FATTORE di appartenenza

1121

1. Affabilità, fascino superficiale2. Grandiosità3. Bisogno di stimolazione

1111

4. Menzogna patologica5. Raggiro, comportamento manipolatorio6. Mancanza di rimorso e senso di colpa7 Affettività superficiale 1

122

7. Affettività superficiale8. Insensibilità, mancanza di empatia9. Stile di vita parassitario10. Scarso controllo sul comportamento

-222

p11. Promiscuità sessuale12. Problemi comportamentali ad esordio precoce13. Mancanza di obiettivi realistici a lungo termine

221-

14. Impulsività15. Irresponsabilità16. Incapacità di assumere responsabilità delle proprie azioni17. Numerose relazioni di breve durata

22-

17. Numerose relazioni di breve durata18. Delinquenza giovanile19. Revoca della libertà condizionata20. Versatilità criminale

Page 77: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

LowArousal

Low Fearful

I hibitiInhibitionNo arousal/response to distress

(Blair 1995, 2006)

Impaired internalization of societal norms

< scores on measure of conscience development

p

( Kochanska 1995, 1997, 2002)

ANTISOCIALITA’ TIPO II / PSICOPATIA/ TED BUNDY

Page 78: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

La diagnosi di PSICOPATIA nei bambiniLa diagnosi di PSICOPATIA nei bambiniPSD (Frick, Hare)PSD (Frick, Hare)

La diagnosi di PSICOPATIA nei bambiniLa diagnosi di PSICOPATIA nei bambiniPSD (Frick, Hare)PSD (Frick, Hare)( , )( , )( , )( , )

1. Poor Impulse Control-Conduct Problems

2. Callous-Unemotional (CU) Traits( )

- Non si preoccupa dei compiti a casap p p-Non si sente mai cattivo o in colpa-Le emozioni sembrano superficiali e false-Non mostra emozioni e sentimenti-Vuole affascinare ma appare falso-Non è toccato dai sentimenti degli altri

Page 79: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

There is emerging evidence of

High rates of callous-unemotional (CU) traitsin:

b f i i l h i j il f isubgroup of antisocial youth in juvenile forensicfacilities (Caputo, Frick & Brodsky, 1999; Silverthorn, Frick &

Reynolds, 2001),

outpatients mental health clinics (Christian, Frick, Hill, Tylerp ( , , , y& Frazer, 1997)

school-based samples (Frick Bodin & Barry 2000)school-based samples (Frick, Bodin & Barry, 2000)

.

Page 80: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

C d t bl INSTRUMENTAL (l i t liConduct problems INSTRUMENTAL (lying, stealing,vandalism, abuse) not associated with high level ofnegative affects (Frick Ellis 1999)negative affects (Frick, Ellis,1999)

“Unprovoked and for personal gain, instrumental,premeditated, proactive low level autonomicarousal (lower baseline skin conductance, lowerh t t d d b i ti it )” (R i 2002)heat rate, reduced brain activity)” (Raine, 2002)

Low level of arousal can be experienced as anLow level of arousal can be experienced as anaversive state that leads individual to seek noveland dangerous activities (i.e. fearless behavior).Covert antisocial behavior (i.e. burglary, vandalism)= a form of thrill-seeking behavior(Raine 2002; Farrington 1997)(Raine,2002; Farrington, 1997)

Page 81: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

TYPE ITYPE II

Related to negative parentingUnrelated to parenting and family context

L ffili iL ffili i

High negative affectsLow negative affects

High anxiety and low fearLow anxiety and low fear

Low affiliationLow affiliation

High anxiety and low fearLow anxiety and low fear

High physiological arousal at baseline

Low physiological arousal both at baseline and as response at

punishmentp

Page 82: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

DISTURBO ANTISOCIALE DI PERSONALITA’ (DSM IV)

DISTURBO ANTISOCIALE DI PERSONALITA’ (DSM IV)(DSM-IV)(DSM-IV)

1,5 - 3,5 % della popolazione generaleIncapacità di controllare il comportamento e di rispettare le leggiIncapacità di controllare il comportamento e di rispettare le leggiAggressività reattiva e assenza di sensi di colpaInadeguatezza e fallimenti lavorativiAlta frequenza nella popolazione carceraria (70%)Rischio di malattie internistiche e di morte violentaRischio di abuso sostanzeRischio di abuso sostanze

Page 83: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

LowArousal

Low Fearful

I hibitiInhibitionNo arousal/response to distress

(Blair 1995, 2006)

Impaired internalization of societal norms

< scores on measure of conscience development( Kochanska 1995, 1997, 2002)

ANTISOCIALITA’ TIPO IITed Bundy

Page 84: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

CALLOUS/UNEMOTIONAL AND ANTISOCIAL BEHAVIOUR IN 7 YEAR

CALLOUS/UNEMOTIONAL AND ANTISOCIAL BEHAVIOUR IN 7 YEARANTISOCIAL BEHAVIOUR IN 7 YEAR

OLDSANTISOCIAL BEHAVIOUR IN 7 YEAR

OLDS

Callous/unemotional Antisocial• Does not show feelings or emotions• helpful if someone is hurt, upset or

feeling ill

• Often has temper tantrums or hottempers

feeling ill• feels bad or guilt when done

something wrong• generally obedient, usually does

what adults request• considerate of others’ feelings• kind to younger children• concerned about how well s/he is

• often lies or cheats• concerned about how well s/he is

doing in school • steals from home school orelsewhere

Viding et al., 2005

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CALLOUS UNEMOTIONAL CHILDREN MAKE CALLOUS UNEMOTIONAL CHILDREN MAKE MORE ERRORS RECOGNIZING

SAD/FEARFUL FACESMORE ERRORS RECOGNIZING

SAD/FEARFUL FACESSAD/FEARFUL FACESSAD/FEARFUL FACES1,6

1,2

rs

0 4

0,8

erro

0

0,4

Sad Fear Happy Surprise Disgust Anger

CU ComparisonCU Comparison

From Blair et al, 2000

Page 86: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

WHERE MENTALIZATION FAILS, ,VIOLENCE RESULTS

(Fonagy, 2003)

1) Individuals poor at recognizing mental states in othersthrough facial expressions of vocal tones may not fullyacquire mentalisation and thus inhibit their natural violence(Blair, 2001).( , )

2) Individuals may be unable to interpret minds because theyhave never had the opportunity to learn from mental states inhave never had the opportunity to learn from mental states inthe context of appropriate attachment relationship, orbecause their attachment experiences were disrupted.

3) Caregiver generates anxiety about his/her feelings andthoughts about the child avoidance of thinking about

bj ti i f th ( d CALLOUSNESS)subjective experience of other (secondary CALLOUSNESS)

Page 87: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

Attachment and Mentalization: the loose coupling

Attachment and Mentalization: the loose couplingcoupling

a key dysfunction in Cluster B PDscoupling

a key dysfunction in Cluster B PDs

Maternal and romantic attachment appeared systematically to suppress brain activity in regions associated withto suppress brain activity in regions associated with emotionally charged memories, negative emotions, and those associated with mentalizing and social

j d tjudgments.This finding suggests that strong emotional ties to an other

(infant or partner) not only inhibit negative feelings ( p ) y g g(System A)

but also impede the functional of neural networks that might assist in generating social judgments about themight assist in generating social judgments about the

attachment figure (System B).

(Bartels & Zeki, 2000, 2004)

Page 88: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

1. Speculation for Deficit of Mentalizationin BPD and Antisocial Type 2

Mentalization deficit can be secondary to the abnormal functioning of the attachment system (i eabnormal functioning of the attachment system (i.e.

hyperactivity and hyperesponsiveness due to developmental early dysfunctions and/or traumatic p y y

events in the attachment context)

Deficit in mentalization occurs because capacity to mentalize is taken offlinementalize is taken offline.

(Bateman, Fonagy, 2004; Bateman, Fonagy, 2006)

Page 89: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

2 S l ti f D fi it f M t li ti2 S l ti f D fi it f M t li ti2. Speculation for Deficit of Mentalizationin BPD and Antisocial Type 2

2. Speculation for Deficit of Mentalizationin BPD and Antisocial Type 2

Activation of capacity of mentalizing in the context of

attachment relationship ® anxiety in individuals with

hyperresponsive attachment system ® further yp p y

decoupling of mentalization ® increased vulnerability p g y

to interpersonal traumap

Page 90: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

GLI STUDI LONGITUDINALI: COME SI DIVENTA ANTISOCIALI

GLI STUDI LONGITUDINALI: COME SI DIVENTA ANTISOCIALI

P 24 M 2007Parma, 24 Marzo 2007,

SERGIO DAZZI, FABIO MADEDDU

Università degli Studi di Milano-Bicocca

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Ogni anno circa il 20% degli individui è vittima di agiti violenti o subisce comportamenti illegali non

i l ti d t di t i (U S B f J tiviolenti da parte di terzi (U.S. Bureau of Justice Statistics, 2002)

Secondo il World Report on Violence and HealthSecondo il World Report on Violence and Health (World Health Organization, 2002) è in continua

crescita l’indice di mortalità, di disagio, disabilità ecrescita l indice di mortalità, di disagio, disabilità e compromissione del proprio modo di vivere causati

da coloro che commettono abusi all’interno della famiglia ed altri crimini violenti

Page 92: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

A partire dal 1970 la constatazione che meno delA partire dal 1970 la constatazione che meno del 10% degli individui commette più del 50% dei

crimini riportati (Wolfgang, Figlio e Sellin, 1972) ha indotto i ricercatori a studiare e definire le carriere criminali individuali (Blumstein e Cohen, 1987) e

ad esaminare le origini durante l’infanzia deiad esaminare le origini, durante l’infanzia, dei cosidetti criminali recidivi o “persistenti”

La concentrazione familiare del comportamento antisociale potrebbe essere spiegata dall’ereditarietà genetica di tale pattern comportamentale, ma anche

dalla trasmissione sociale quindi non geneticadalla trasmissione sociale, quindi non genetica, all’interno della famiglia

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Analizzando le review sugli studi longitudinali molti ricercatori hanno concluso che le ricerchericercatori hanno concluso che le ricerche

sull’antisocialità sono ancorate allo stadio dei fattori di rischio (Farrington, 1988, 2003; Hinshaw, 2002; ( g , , ; , ;Rutter, 2003) e che attualmente solo pochi studi

hanno pianificato disegni di ricerca in grado di fornire f i i h ll lità d l di t bconferme empiriche alla causalità del disturbo (Rutter, Pickles, Murray e Eaves, 2001)

La variabile definita come fattore di rischio, se da un lato è in grado di documentare una relazione

predittiva con esiti antisociali fornendo indicazionipredittiva con esiti antisociali, fornendo indicazioni riguardo alla probabilità che questi si

sviluppino,dall’altro lato non può essere considerata pp , palla base di una relazione causale

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Il limite fondamentale degli approcci basati sui fattori diIl limite fondamentale degli approcci basati sui fattori di

rischio é che non considerano i problemi

comportamentali nel loro evolversi,

non sono in grado di descrivere il developmentalnon sono in grado di descrivere il developmental

process dell’antisocialità

(K.A.Dodge, G.S.Pettit, 2003)

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ETEROGENEITA’ DEL ETEROGENEITA’ DEL COMPORTAMENTOCOMPORTAMENTOCOMPORTAMENTO COMPORTAMENTO

ANTISOCIALEANTISOCIALE(R tt 1998)(Rutter 1998)

PERSISTENZA DESISTENZA

GRAVITA’ PATTERNGRAVITA’ PATTERN

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Panorama della letteratura sugli studi Panorama della letteratura sugli studi longitudinali:longitudinali:

Carolina Longitudinal StudyCarolina Longitudinal Study, (R.Cairns e B.Cairns), iniziato , (R.Cairns e B.Cairns), iniziato nel 1981 con un campione di 685 soggetti sottoposti ad nel 1981 con un campione di 685 soggetti sottoposti ad

t li t i 9 i 13 it li t i 9 i 13 iassessment annuali tra i 9 e i 13 anniassessment annuali tra i 9 e i 13 anniStudio di Cohen e Brook,Studio di Cohen e Brook, iniziato nel 1975 con un campione iniziato nel 1975 con un campione di 975 soggetti, sottosposti, insieme alle madri a tre fasi di di 975 soggetti, sottosposti, insieme alle madri a tre fasi di il i d ti l 1975 l 1983 l 1985il i d ti l 1975 l 1983 l 1985 8686rilevazione dati: nel 1975, nel 1983 e nel 1985rilevazione dati: nel 1975, nel 1983 e nel 1985--8686Great Smoky Mountains Study of Youth,Great Smoky Mountains Study of Youth, (Costello e (Costello e Angold), con un campione di 1416 soggetti di età compresa tra i Angold), con un campione di 1416 soggetti di età compresa tra i 9 e i 13 anni e follow up annuali9 e i 13 anni e follow up annualiCambridge Study in Delinquent DevelopmentCambridge Study in Delinquent Development (Farrington (Farrington e West), con un campione di 411 soggetti reclutati nel 1961e West), con un campione di 411 soggetti reclutati nel 1961--62, 62, ), p gg), p gg ,,quando avevano 8quando avevano 8--9 anni e sottoposti a follow up ogni due9 anni e sottoposti a follow up ogni due--tre tre anni fino ai 32 annianni fino ai 32 anni

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Pittsburgh Youth StudyPittsburgh Youth Study (Loeber, Stouthamer(Loeber, Stouthamer--Loeber e Farrington, Loeber e Farrington, con 1517 soggetti intervistati a 7, 10 e 13 anni dal 1988con 1517 soggetti intervistati a 7, 10 e 13 anni dal 1988

Cambridge Somerville Youth StudyCambridge Somerville Youth Study (J.McCord e W.McCord, con 650 (J.McCord e W.McCord, con 650 ragazzi tra i 10 e i 15 anni segnalati dalle scuole per problemi ragazzi tra i 10 e i 15 anni segnalati dalle scuole per problemi comportamentali o difficoltà di apprendimento follow up dal 1975 alcomportamentali o difficoltà di apprendimento follow up dal 1975 alcomportamentali o difficoltà di apprendimento, follow up dal 1975 al comportamentali o difficoltà di apprendimento, follow up dal 1975 al 19801980

Oregon Youth StudyOregon Youth Study (Patterson), con un campione di 206 soggetti (Patterson), con un campione di 206 soggetti i t i t ti ti d l 1984 d 10 i t tti t i t ti ti d l 1984 d 10 i t ttintervistati a partire dal 1984, quando avevano 10 anni e tuttora intervistati a partire dal 1984, quando avevano 10 anni e tuttora sottoposti a follow upsottoposti a follow up

Denver Youth SurveyDenver Youth Survey (Huizinga e Elliot), con un campione costituito (Huizinga e Elliot), con un campione costituito d 1500 tti i ti d ti i d lt i hi di Dd 1500 tti i ti d ti i d lt i hi di Dda 1500 soggetti provenienti da quartieri ad alto rischio di Denver, da 1500 soggetti provenienti da quartieri ad alto rischio di Denver, intervistati a 7, 9, 11, 13 e 15 anni a partire dal 1988intervistati a 7, 9, 11, 13 e 15 anni a partire dal 1988

Inner London and Isle of Wight Inner London and Isle of Wight Studies,Studies, (Rutter e Quinton), iniziato (Rutter e Quinton), iniziato

nel 1970 con 1689 soggetti di 10 nel 1970 con 1689 soggetti di 10 anni e con un secondo campione di anni e con un secondo campione di

1279 soggetti dell’isola di Wight. 1279 soggetti dell’isola di Wight. Entrambi i campioni sono stati Entrambi i campioni sono stati

it t ti 14 i tti f llit t ti 14 i tti f llritestati a 14 anni e soggetti a follow ritestati a 14 anni e soggetti a follow up a 25 anniup a 25 anni

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Dunedin StudyDunedin Study (Silva e Moffit),(Silva e Moffit),Dunedin StudyDunedin Study (Silva e Moffit), (Silva e Moffit), con un campione di 1037 soggetti con un campione di 1037 soggetti

nati nel 1972nati nel 1972--73. Il primo 73. Il primo assessment avviene quando i assessment avviene quando i qq

soggetti hanno 3 anni e l’ultimo soggetti hanno 3 anni e l’ultimo follow up quando ne anno 21follow up quando ne anno 21

Montreal Longitudinal Study ofMontreal Longitudinal Study ofMontreal Longitudinal Study of Montreal Longitudinal Study of Disruptive BoysDisruptive Boys (Tremblay), con (Tremblay), con un campione di 1161 soggetti in un campione di 1161 soggetti in età prescolare sottoposti a follow età prescolare sottoposti a follow p pp p

up fino a 12 anniup fino a 12 anni

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Studio di S.Glueck e Studio di S.Glueck e E.GlueckE.Glueck, con un campione di , con un campione di 500 delinquenti frequentanti500 delinquenti frequentanti500 delinquenti frequentanti 500 delinquenti frequentanti

scuole correttive del scuole correttive del Massachusetts e 500 non Massachusetts e 500 non

delinquenti, intervistati a 14, 25 e delinquenti, intervistati a 14, 25 e q , ,q , ,31 anni a patire dal 193931 anni a patire dal 1939

Studio di VerhulstStudio di Verhulst,, con un con un campione di 2600 soggetti tra i campione di 2600 soggetti tra i 4 e i 16 anni, iniziato nel 1983 4 e i 16 anni, iniziato nel 1983 con follow up ogni due annicon follow up ogni due anni

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L’ANTISOCIALITA’ COME DIMENSIONE COMEL ANTISOCIALITA COME DIMENSIONE, COME PATTERN DI COMPORTAMENTI DISTINGUIBILI

SULLA BASE DELL’ETA’ DI ESORDIO

DUNEDIN MULTIDISCIPLINARY DUNEDIN MULTIDISCIPLINARY HEALTH AND DEVELOPMENT STUDYHEALTH AND DEVELOPMENT STUDY

•1000 bambini Neozelandesi, nati tra il 1972 ed il 1973

•Valutazioni alla nascita ed a 3, 5, 7, 9, 11, 13, 15, 18, 21 26 i21, 26 anni

•Raccolta dati: ragazzo, genitori, insegnanti, amici/partners Polizia/Corte giudiziariaamici/partners, Polizia/Corte giudiziaria

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LA CONTINUITA’ ETEROTIPICA NELLO SVILUPPO Moffit et alNELLO SVILUPPO- Moffit et al.

10% 5% 26%8%

ESORDIO INFANTILE

LOW

ADESORDIO

ADOLESCENZIALE

LCPESORDIO INFANTILE ASTINENTI

LOW CHRONIC

TRANSAZIONE

ADOLESCENZIALE

DANNO

INFANTILE

TRANSAZIONEEVOCATIVAContinuità

interazionale

DANNO NEUROPSICOLOGICO E

AMBIENTE

TRANSAZIONETRANSAZIONE

REATTIVA

COMPORTAMENTI IMITATIVI

PROATTIVAContin.

cumulativa

REATTIVA

MULTIPLEMULTIPLE PROBLEM BEHAVIOR

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FOLLOW-UP A 26 ANNI

ASTINENTI nessun crimine, disturbo psichiatricoo problema di adattamento

LOW- CHRONIC 1/3 diagnosi di depressione o disturbid’ansia; elevato neuroticismo;isolamento sociale; bassoisolamento sociale; bassocoinvolgimento con droga o alcol

Si differenziano da AL perLIFE-COURSE PERSISTENT

comportamenti violenti; profilo dipersonalità psicopatica; problemipschiatrici e comportamentali; bassop p ;livello di istruzione e funzionamentolavorativo; problemi di dipendenza dasostanzesostanze

ADOLESCENCE-LIMITED

Migliore funzionamento lavorativo esociale rispetto a LCP; presentanodi t bi i hi t i i di d ddisturbi psichiatrici, dipendenza dasostanze, problemi di adattamento

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L’ANTISOCIALITA’ COME DIMENSIONE, COME PATTERN DI COMPORTAMENTI DISTINGUIBILI

SULLA BASE DELLE MODALITA’ DI MANIFESTAZIONE E DEI DIFFERENTI PERCORSIMANIFESTAZIONE E DEI DIFFERENTI PERCORSI

EVOLUTIVI

PITTSURGH YOUTH STUDYPITTSURGH YOUTH STUDY

(Loeber, Farrington, Stouthamer-Loeber, 1998)

Campione: 1517 soggetti, seguiti dai 7 ai 18 anni

•Raccolta dati: ragazzo genitori insegnanti•Raccolta dati: ragazzo, genitori, insegnanti, Polizia/Corte giudiziaria

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TRE PERCORSI EVOLUTIVI CONNESSITRE PERCORSI EVOLUTIVI CONNESSI ALLA MANIFESTAZIONE DI AGITI

DEVIANTI:DEVIANTI:

CONFLITTO CON LE

ANTISOCIALITA’ OVERT ( if t )CON LE

AUTORITA’OVERT (manifesta)

ANTISOCIALITA’ COVERT

(nascosta)

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Page 106: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

FOLLOW-UP A 26 ANNI

ASTINENTI nessun crimine, disturbo psichiatricoo problema di adattamento

LOW- CHRONIC 1/3 diagnosi di depressione o disturbid’ansia; elevato neuroticismo;isolamento sociale; bassoisolamento sociale; bassocoinvolgimento con droga o alcol

LIFE-COURSE PERSISTENT

Si differenziano da AL perPERSISTENT comportamenti violenti; profilo di

personalità psicopatica; problemipschiatrici e comportamentali; bassop p ;livello di istruzione e funzionamentolavorativo; problemi di dipendenza dasostanzeADOLESCENCE sostanzeADOLESCENCE-

LIMITEDMigliore funzionamento lavorativo esociale rispetto a LCP; presentanodisturbi psichiatrici, dipendenza dadisturbi psichiatrici, dipendenza dasostanze, problemi di adattamento

Page 107: Psicopatologia evolutiva e anti i litàtisocialità - Der Weg · delle sue tensioni interne ed esterne A noi importa poter riconoscere ... sulla possibilità di prevedere gli esiti

PATHWAY VERSO L’ANTISOCIALITA’ DI TIPO LCPPATHWAY VERSO L’ANTISOCIALITA’ DI TIPO LCP

Emozionalità negativaFATTORI DI MEDIAZIONE

DaringSensat Seeking

ComportamentiEsternalizzanti

multipleproblem Sensat. Seeking

Nov. SeekingBAS/BIS

Beha Inhib/disnhin

behavior/delinquenza/antisocialita’Behav. Inhib/disnhin. Disturbi

OppositiviFUNZIONI GENITORIALI,CONTESTO FAMILIARE,

ATTACCAMENTOProsociality

AgreablenessCoscientiousness

COINVOLGIMENTOPRECOCE CON COETANEI

PROBLEMATICI

Abilità Cognitive

BASSA PERFORMANCESCOLASTICA

b tà Cog t eBASSI INDICI DI

FUNZIONAMENTO SOCIALEE DI OPPORTUNITA’ SOCIALI

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Three developmental pathways of antisocial behaviorThree developmental pathways of antisocial behavior

ANTISOCIAL LIFE COURSE

ANTISOCIAL ADOLESCENCELIFE COURSE

PERSISTENTADOLESCENCE

LIMITED

ANTISOCIAL LOW LEVEL

CHRONICS

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The followed observations, during the follow up carried out on subjects wich

are 26 and 32 years confirmed the category of adolescent limited and lifecategory of adolescent limited and life course persistent antisocial, but didn’t

confirm the existence of low level chronics antisocial, wich is substitued by

two categories:

ANTISOCIAL ANTISOCIALANTISOCIAL ABSTAINERS

ANTISOCIAL RECOVERIES

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Distribution of antisocial categories in the sample of Dunedin Study

Non CABST25% ABSTREC

52%25%

10%9% 4%

LCPAL

4%

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Personality traits NON ABSTAINERS RECOVERIES LIFE COURSE ADOLESCENT yCLASS. PERSISTENT LIMITED

Stability/ Neuroticism -.20 -.68 .08 .67 .31

Insensibility/Agreableness

.07 .14 -.11 -.39 -.02g

Impulsivity/ 07 88 03 09 38Coscientiousnes

.07 .88 .03 .09 -.38

Introversion/ Extraversion .03 -.02 -.13 -.08 .03

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Dunedin Study (Moffitt, Caspi, Rutter, Silva, 2001)

1000 bambini, maschi e femmine (1972-1973, Nuova Zelanda)

Dai tre anni in poi ogni due anni (comportamento delinquenziale 13-32 aa)Dai tre anni in poi, ogni due anni (comportamento delinquenziale 13-32 aa)

SOGGETTI LIFE COURSE PERSISTENT ; numero esiguo, manifestano durante l’infanzia i primi agiti devianti che tendono a divenire sempre piùdurante l infanzia i primi agiti devianti, che tendono a divenire sempre più gravi e a persistere fino all’età adulta, quando assumono tutte le caratteristiche aderenti alla diagnosi di Personalità antisociale

SOGGETTI ADOLESCENCE LIMITED ; numerosi e caratterizzati da comportamenti delinquenziali emergenti durante la pubertà e limitati al periodo adolescenzialep

SOGGETTI LOW LEVEL CRONICS ; commettono attività delinquenziali mediamente non gravi né molto frequenti, ma in modo persistente dall’infanzia all’adolescenza e dall’adolescenza all’età matura

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I fattori di rischio della prima tipologia sembrano di natura individuale mentre per quelli del secondo tipo prevalgono aspetti sperimentali ementre per quelli del secondo tipo prevalgono aspetti sperimentali e normativi. La condotta antisociale limitata al periodo adolescenziale è risultata significativamente associata alla delinquenza del gruppo di pari frequentato dal gruppo del soggettofrequentato dal gruppo del soggetto.

Studi successivi hanno permesso di introdurre due ulteriori gruppi:

SOGGETTI ANTISOCIALI RECOVERIES ; un piccolo gruppo di individui che aveva esibito forme estreme, pervasive e persistenti di comportamenti antisociali durante l’infanzia, che sorprendentemente sfociavano, duranteantisociali durante l infanzia, che sorprendentemente sfociavano, durante l’adolescenza, in bassi livelli di delinquenza, che rimaneva poco grave o scompariva

SOGGETTI ABSTEINER ; assenza di comportamenti devianti

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Pittsburgh youth study (Loeber, Farrington, Stouthamer, 1998)

1517 soggetti di sesso maschile

10 anni (intervalli di sei mesi e poi di un anno)10 anni (intervalli di sei mesi e poi di un anno)

Fattori di rischio:

• elevata impulsività• Scarsa intelligenza• Bassi livelli di inibizione e alta sensibilità a emozioni negative• atteggiamento favorevole alla delinquenza• umore depresso• basso livello arousal di base e sensation seeking

f• famiglie multiproblematiche• genitori antisociali• residenza in zone di basso livello socio-economico ed elevata criminalità

f t i di t i d i ti• frequentazione di coetanei devianti

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Natura agiti devianti :

Delinquenza lieve

Tre itinerari evolutivi:•Conflitto con autoritàDelinquenza lieve

Forme moderateForme gravi

•Antisociali covert•Antisociali overt

Tassonomia con sette tipi di ‘aggressori’

1. Stabilmente non delinquenti2. Sperimentatori3. Stabilmente moderati4. In escalation5. Stabilmente gravi6 I di i i6. In diminuzione7. Definitivamente inoffensivi

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In generale

1 Acuirsi di tratti legati al persistere di condizioni avverse : persistenza o1. Acuirsi di tratti legati al persistere di condizioni avverse : persistenza o non persistenza sono influenzate da esperienze successive

2 Alcuni individui abbandonano la carriera criminale piuttosto che2. Alcuni individui abbandonano la carriera criminale piuttosto che continuarla

3. Se individui ad alto rischio incontrano fattori ambientali ‘positivi’,3. Se individui ad alto rischio incontrano fattori ambientali positivi , possono raggiungere un punto di svolta tale da produrre un reale cambiamento

4. Tutti i mutamenti osservati possono essere messi in relazione con esperienze di grande portata, dall’impatto pervasivo

5. Le esperienze importanti sono influenzate dal comportamento del soggetto

6. Continuità cumulativa: l’interazione del soggetto con l’ambiente, quando nasce sulla base di un comportamento antisociale, tende a portare a esperienze negative che rafforzano il comportamento e lo stile

i i l ff di iantisociale; un effetto di accentuazione.

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RICERCA SU DEVIANZA E ANTISOCIALITA’RICERCA SU DEVIANZA E ANTISOCIALITA

• dimensionalità vs categorialità

• approccio top down (DSM) vs approccio bottom up

• la logica bottom up parte dai dati ottenuti su specifici problemi in ampi g p p p p pcampioni di individui (quanto un soggetto è aggressivo, quanto è limitato nel sostenere l’attenzione)

• si derivano costrutti tassonomici da cui raggruppamenti sindromici (cioè gruppi di problemi che si comanifestano)

ff• gradazioni piuttosto che cut-off

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La ricerca in psicopatologia:La ricerca in psicopatologia:p p gp p gL’individuazione di:

Una tassonomia emergente

Le traiettorie evolutive

La gravità della prognosi

Conclusioni: esistono diverse tipologie dit t d i t hcomportamento deviante che presuppongono

diverse linee evolutive

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Devianza-uso di sostanze: il l l

Devianza-uso di sostanze: il l lil legame temporaleil legame temporale

• Uso/abuso di sostanze aumentano, per frequenza in adolescenza (Elliott 1985)frequenza, in adolescenza (Elliott, 1985)

• I due comportamenti si amplificano in modo parallelo (Rutter e Smith, 1995)p ( , )

• Esiste una forte correlazione fra le due • Esiste una forte correlazione fra le due condotte (Thornberry, 1995)

Prof. Fabio MadedduAssociato in Psicologia Clinica

Dipartimento di PsicologiaUniversità di Milano-Bicocca

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• Devianza e abuso di sostanze hanno• Devianza e abuso di sostanze hannospesso esordio nell’adolescenza : tra gliadulti abusatori di sostanze l’87%adulti abusatori di sostanze l 87%sperimenta le prime assunzioni a 13-14anni, il 47% a 15-17 e solo il 5% ha i,primi contatti con le droghe dopo i 18anni (Fishbourne, 1980);

• Consumo di sostanze e agiti antisocialisono tanto diffusi tra gli adolescentisono tanto diffusi tra gli adolescentida essere considerati normativi(Shedler e Block, 1990)( , )

Prof. Fabio MadedduAssociato in Psicologia Clinica

Dipartimento di PsicologiaUniversità di Milano-Bicocca

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Il P bl m b h i d m :Il P bl m b h i d m :Il Problem-behavior syndrome:Il Problem-behavior syndrome:Una serie di comportamenti deviantitende a manifestarsi in associazionetende a manifestarsi in associazionepiuttosto che in maniera isolata

co-manifestarsi di delinquenza-

uso di sostanze- aggressività Prof. Fabio Madeddu

Associato in Psicologia ClinicaDipartimento di Psicologia

Università di Milano-Bicocca

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Gli agiti devianti e l’uso/abuso di sostanze assolvono spesso per l’adolescente le

Gli agiti devianti e l’uso/abuso di sostanze assolvono spesso per l’adolescente le assolvono spesso per l adolescente le

funzioni di:assolvono spesso per l adolescente le

funzioni di:

• sperimentazionesperimentazione• trasgressione• adultità• fuga• fuga• rito di iniziazione e di legame

Prof. Fabio MadedduAssociato in Psicologia Clinica

Dipartimento di PsicologiaUniversità di Milano-Bicocca

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Agiti devianti e abuso: lo sviluppo dalla i d l ll’ tà d lt

Agiti devianti e abuso: lo sviluppo dalla i d l ll’ tà d ltprima adolescenza all’età adulta.prima adolescenza all’età adulta.

10090100

75

60708090

escalators

50405060

late starterexperiment

25

102030

0

13-1414-1515-1616-17

0

Prof. Fabio MadedduAssociato in Psicologia Clinica

Dipartimento di PsicologiaUniversità di Milano-Bicocca

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Quali differenze tra experimenter ed escalators?

Quali differenze tra experimenter ed escalators? escalators?

(Wills, McNamara, Vaccaro e Hirki, 1996)escalators?

(Wills, McNamara, Vaccaro e Hirki, 1996)P i f i di i i t diPrima funzione discriminante: gruppo dicoetanei deviante ed elevata pressionesociale (83%);sociale (83%);

S d f i di i i t b diSeconda funzione discriminante: abuso disostanze da parte dei genitori epredisposizioni personali alla devianza;predisposizioni personali alla devianza;

T f i di i i t diTerza funzione discriminante: assenza dicontrollo e supporto genitoriale

Prof. Fabio MadedduAssociato in Psicologia Clinica

Dipartimento di PsicologiaUniversità di Milano-Bicocca

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Moffit (1993)Moffit (1993)

Adolescence limited: Esordio nell’adolescenzaAdolescence limited: Esordio nell adolescenza

Estinzione naturale

nella prima età adulta

Esordio precoceLifeLife--course persistentcourse persistent::Permanenza durante

le fasi di sviluppole fasi di sviluppo

Prof. Fabio MadedduAssociato in Psicologia Clinica

Dipartimento di PsicologiaUniversità di Milano-Bicocca

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Loeber (1998)Loeber (1998)a) Tipo misto: ) Ti d li ta) Tipo misto:

(esordio nella secondai f i si t i

c) Tipo delinquente:(esordio nella seconda

infanzia adolescenzialeinfanzia, sintomi internalizzanti e t ti d li i li)

infanzia, adolescenziale.Uso di sostanze e grave

delinquenza in assenza di comportamenti delinquenziali)

qsintomi internalizzanti)

b) Tipo internalizzante:( s di d l sc n i l

d) Tipo non deviante:( di d l i l (esordio adolescenziale,

ansia, depressione in assenza di comportamenti

(esordio adolescenziale, uso di sostanze in assenza di comportamenti devianti e di comportamenti

delinquenziali)p

sintomi internalizzanti ed esternalizzanti)

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Dipartimento di PsicologiaUniversità di Milano-Bicocca

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Cloninger:Cloninger:• Alcoolismo tipo I:Alcoolismo tipo I

di entrambi i sessi, esordio tardo, disturbomoderato, presenza di ansia e senso di colpa;, p p

• Alcoolismo di tipo II:prevalentemente maschio, aggressivo e impulsivo,p , gg p ,esordio precoce, disturbo severo, agiti antisociali

Babor:Babor:Abuso di cocaina tipo A:Abuso di cocaina tipo A:

esordio tardo, scarsi livelli di dipendenza, assenzadi psicopatologie compresenti

Abuso di cocaina tipo B:Abuso di cocaina tipo B:esordio precoce, dipendenza severa,p pantisocialità e patologie

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ZuckerZucker

• Antisocial alcoholism:esordio precoce con manifestazione dicomportamenti devianti e problemi dip pcondotta e successiva comparsa dei sintomipropri del Disturbo di Personalità Antisociale

• Developmentally limited alcoholism:esordio adolescenziale connesso ad agitiesordio adolescenziale connesso ad agitiantisociali e devianza, con declino in etàadulta

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Quali i meccanismi sottesi ll’ i i d i b di

Quali i meccanismi sottesi ll’ i i d i b di all’associazione devianza-abuso di

sostanze?all’associazione devianza-abuso di

sostanze?

Fattori di rischio comuni

La relazione uso di sostanze-risposta deviante

Comportamento antisociale predisponente ll’ i di d h all’assunzione di droghe

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1. Fattori di rischio comuni1. Fattori di rischio comuniIl futuro deviante o tossicomane può essere Il futuro deviante o tossicomane può essere,

durante l’infanzia:aggressivo con agiti ostili e ribelli aggressivo, con agiti ostili e ribelli

Disturbo oppositivo;con difficoltà nelle attività orientate al con difficoltà nelle attività orientate al compito e scarse performance scolastiche deficit delle capacità cognitivo esecutivedeficit delle capacità cognitivo-esecutiveiperattivo, impulsivo, facilmente distraibile

d fi i di i i i i àdeficit di attenzione con iperattivitàcon frequenti atti di vandalismo, lotte,

d l b i f i assenze da scuola, bugie e furti Disordine della Condotta

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con una famiglia caratterizzata da:genitori che assumono sostanze (Zuckergenitori che assumono sostanze (Zucker,1994), genitore single, basso status socio-economico, elevata conflittualità, mancanzad l lldi coinvolgimento e supporto emotivo nellarelazione genitore-figlio, disciplinainconsistente stile troppo permissivo oinconsistente, stile troppo permissivo oautoritario (Baumrind,1983), scarso controllodel figlio, comunicazione disfunzionale(R ill 1979)

g(Reilly, 1979)inserito in un gruppo di pari caratterizzato da:da:agiti devianti, tolleranza o incoraggiamentodell’abuso di sostanze non aderenza alledell abuso di sostanze, non aderenza allenorme e agli obiettivi convenzionali (Duncan ecoll., 1995)

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Brook e Cohen (1998)Brook e Cohen (1998)( )( )

Fattori comuni Fattori diversificantiFattori comuni Fattori diversificanti

• ambiente familiare(livello di conflittualitàtra e con fratelli e

• devianza predetta da variabilicontestuali(zona abitativa,b t t i itra e con fratelli e

genitori);

l ( di

basso status socio-economico,mancanza del padre);

• scuola (rendimento ecomportamento);

• abuso di sostanze predettodai rapporti genitore-figlio(identificazione con la madre e• gruppo di pari (tempo

trascorso con gli amici,attività devianti)

(identificazione con la madre elegame assente con il padre)

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attività devianti)

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2. La relazione uso di sostanze-i t d i t

2. La relazione uso di sostanze-i t d i trisposta devianterisposta deviante

• Modello psicofarmacologicocrimine direttamente causato dagligeffetti dell’assunzione (disinibizione,incapacità di giudizio, alterazioni

hi i h )neurochimiche…)• Criminalità indiretta

agiti devianti aventi la finalità diprocurarsi denaro per l’acquisto della

tsostanza• Modello sistemico

crimini e violenze connesse al contesto didistribuzione della sostanza

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3. La relazione comportamento antisociale-risposta di uso di sostanze

3. La relazione comportamento antisociale-risposta di uso di sostanzer sposta uso sostanzr sposta uso sostanz

Gli adulti consumatori di sostanze duranteGli adulti consumatori di sostanze durantel’infanzia possono essere impulsivi, irrequietie distraibili (Caspi e Moffit 1988) cone distraibili (Caspi e Moffit, 1988), conelevati livelli di aggressività interpersonale,di ribellione devianza e la precocedi ribellione, devianza e la precocemanifestazione di agiti deliquenziali (Brook,Witheman Cohen Shapiro e Balke 1995)Witheman, Cohen, Shapiro e Balke, 1995)

Disordine della Condotta

Disturbo di Personalità AntisocialeProf. Fabio Madeddu

Associato in Psicologia ClinicaDipartimento di Psicologia

Università di Milano-Bicocca

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La doppia direzione della relazione abuso di sostanze-antisocialità

(Pitt b h Y th St d )

La doppia direzione della relazione abuso di sostanze-antisocialità

(Pitt b h Y th St d )(Pittsburgh Youth Study)(Pittsburgh Youth Study)Le caratteristiche della

“L’uso di sostanze predispone

Le caratteristiche della personalità antisociale

(impulsività, aggressività, al comportamento antisociale

e criminoso riducendo le capacità inibitorie causando

( p ggsensation seeking) e i

comportamenti devianti i d ll i t i capacità inibitorie, causando

difficoltà nei rapporti familiari, costringendo

inducono alla sperimentazione di alcool e droghe attraverso la non adesione al codice di familiari, costringendo

adattivamente l’individuo a costruire una cultura del

la non adesione al codice di norme convenzionali e

l’imitazione dei modelli di gruppo dei pari” abuso forniti dalla cultura

deviante di appartenenza Prof. Fabio Madeddu

Associato in Psicologia ClinicaDipartimento di Psicologia

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In conclusione:In conclusione:L’importanza di queste prospettive risiede nell’enfatizzarep q p p fcome dietro presentazioni cliniche apparentemente simili visiano quadri sostanzialmente diversi.

Le traiettorie di sviluppo sono complesse e dinamiche, fruttodelle interazioni dialettiche (risk-protective) e cumulativet f tt i di i hi t tti i d ll’i t i i ditra fattori di rischio e protettivi e dell’interposizione dimediatori e moderatori

Solo una un’approfondita ricostruzione dei pattern evolutivipuò guidare la comprensione della situazione specifica, conpossibili ricadute nei programmi terapeuticipossibili ricadute nei programmi terapeutici.

L’approccio life span oriented induce a considerare ognil l ll l à ll

pp p gdisturbo sotto l’influenza delle peculiarità delle diversetappe evolutive ed il particolare significato che gli agitidevianti e le patologie assumono nel corso dell’adolescenzap g

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