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PTOF IC MURMURA 2015-2018
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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
Testo approvato dal Collegio Docenti il 30 ottobre 2017
www.istitutocomprensivomurmura.gov.it/
Elaborazione linee generali A cura del Collegio docenti
Progettazione, coordinamento e stesura definitiva A cura della Funzione
strumentale Area 1
professoressa Ersilia Adamo
Progetto grafico e impaginazione A cura dell’Animatore digitale
professoressa Ersilia Adamo
Istituto Comprensivo Statale “Murmura”
Cod. Mecc. VVIC83400Q Codice Fiscale 96012630792 Via
S. Aloe n. 20, 89900 - Vibo Valentia
Telefono 0963.42002 - Fax 0963.471968
e-mail: [email protected] Pec [email protected]
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Indice
1. Premessa 5
2. Presentazione dell’Istituto 6
2.1 Scuola dell’infanzia (n. 3 classi) 6
2.2 Scuola primaria (n. 10 classi) 6
2.3 Scuola secondaria di I grado (n. 15 classi) 6
3. Analisi del contesto territoriale 7
4. Analisi dei bisogni educativi 8
5. Finalità 9
6. Obiettivi con riferimento al RAV 10
6.1 Area contesto e risorse 10
6.2 Area esiti 10
6.3 Area processi e pratiche educative e didattiche 10
6.4 Area processi e pratiche gestionali e organizzative 10
6.4.1 Risultati nelle prove standardizzate nazionali 11
6.5 Area esiti degli studenti 13
6.5.1 Priorità 13
6.5.2 Azioni 13
6.5.3 Obiettivi misurabili 13
6.5.4 Risorse umane e finanziarie 13
6.6 Area obiettivi di processo (Curricolo ed offerta formativa) 14
6.6.1 Priorità - Elaborare un curricolo verticale 14
6.6.2 Azioni 14
6.6.3 Obiettivi misurabili 15
7. Fabbisogno delle risorse umane 16
7.1 Situazione attuale 16
7.2 Proiezioni 17
7.3 Richieste di posti di Organico potenziato 18
8. Risorse materiali 18
9. Piano di formazione dei docenti 20
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10. Organizzazione della didattica 23
10.1 Scuola dell’infanzia 23
10.1.1 Educazione psico-motoria 24
10.1.2 Approccio alle lingue straniere 24
10.1.3 Educazione alle emozioni 24
10.1.4 Approccio alla lettura 24
10.1.5 Consulenza psico-pedagogica 24
10.2 Scuola primaria 25
10.2.1 Obiettivi generali del processo formativo 25
10.2.2 Integrazione alunni stranieri e intercultura 26
10.2.3 Alimentazione, salute e benessere 26
10.2.4 Il nostro territorio 26
10.2.5 Arte, Musica, Movimento, Teatro 26
10.2.6 Sport 26
10.2.7 Tecnologia 26
10.2.8 Consulenza psico-pedagogica 26
10.3 Scuola secondaria di I grado 26
10.3.1 Accoglienza e orientamento 27
10.3.2 Educazione alla cittadinanza e costituzione 27
10.3.3 Educazione ambientale 27
10.3.4 Educazione stradale 27
10.3.5 Linguaggi misti e attività espressive - Potenziamento Lingua inglese 27
10.3.6 Area extracurriculare 28
10.3.7 Arte e immagine 28
10.3.8 Sezione musicale 28
10.3.9 Teatro 28
10.3.10 Promozione benessere 28
11. Organigramma 36
11.1 Area dirigenziale 36
11.1.1 Dirigente scolastico 36
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11.1.2 Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi 36
11.1.3 Il Nucleo Interno di Valutazione 37
11.2 Staff di direzione 37
11.3 Funzioni Strumentali 37
11.4 Rapporti con le famiglie 37
11.5 Rapporti tra diversi ordini di scuole 37
12. Allegati 38
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1. Premessa
Il Piano triennale dell’offerta formativa dell’Istituto Comprensivo Statale “Murmura” di
Vibo Va- lentia, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n.
107, recante la “Ri- forma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per
il riordino delle disposizioni legislative vigenti”.
La presente rielaborazione del documento triennale, è stata effettuata dal Collegio dei
Docenti, sulla base delle linee definite dal Dirigente Scolastico con proprio atto di indirizzo (prot. 2921 II.V del 1 settembre 2017) e successivamente integrato con le
innovazioni introdotte dai decreti legislativi di cui all’art.1, comma 181 della Legge
107/2015:
D.Lgs. n° 60 - Norme sulla promozione della cultura umanistica, sulla
valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della
creatività.
D.Lgs. n° 62 - Norme in materia di valutazione e certificazione delle
competenze nel primo ciclo ed esami di Stato.
D.Lgs. n° 66 - Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli
studenti con disabilità.
- Linee guida per l’educazione alla pace e alla cittadinanza glocale - programma
educativo di formazione e ricerca dal titolo “La pace si insegna e si impara”.
- Piano per l’Educazione alla Sostenibilità
Ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei docenti, che lo ha approvato, nella
seduta del 30 ottobre 2017. È pubblicato sul sito web della scuola
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2. Presentazione dell’Istituto
2.1. 1 Scuola dell’infanzia (n. 3 classi)
L’orario delle attività didattiche si svolge in n. 45 ore settimanali distribuite in sei
giorni, di cui cinque con orario antimeridiano e pomeridiano (dal lunedì al venerdì) e
uno con solo turno antimeridiano (il sabato).
È così articolato:
• dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 16.00
• sabato dalle 8.00 alle ore 13.00
Risorse:
• un’aula dotata di LIM
• servizi comunali
• mensa
2.2 Scuola primaria (n. 11 classi)
L’orario settimanale delle attività didattiche si svolge:
• dal lunedì al sabato dalle ore 8.15 alle ore 13.15
Risorse:
• tutte le classi sono dotate di LIM
• aula multimediale con 20 postazioni
• sala polifunzionale
2.3 Scuola secondaria di I grado (n. 16 classi)
L’orario settimanale delle attività didattiche si svolge:
• dal lunedì al sabato dalle ore 8.25 alle ore 13.25 Risorse:
• tutte le classi sono dotate di LIM
• aula multimediale con 20 postazioni
• sala polifunzionale
• palestra coperta
• campetto in erba sintetica
• laboratorio scientifico
• laboratorio artistico
• biblioteca
• è in allestimento il laboratorio di robotica
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3. Analisi del contesto territoriale
L’Istituto Comprensivo “Murmura” di Vibo Valentia comprende la Scuola Secondaria di
primo grado, la scuola dell’Infanzia e la Primaria, tutte ubicate nel medesimo edificio.
È collocato nella zona nord della città di Vibo Valentia, nel popoloso quartiere di
Stanislao Aloe, anticamente sede di insediamenti romani, come testimoniano i recenti
scavi archeologici. La città e il suo territorio sono prettamente a vocazione turistica per
via della felice posizione geografica, sul mar Tirreno.
Vibo Valentia conta circa 35.000 abitanti; le principali fonti di sostentamento nel
comune possono essere individuate nell'industria, nel turismo e nella produzione agricola, oltre che nell’artigianato. Il nucleo industriale è situato nella zona tra Vibo
Marina, Porto Salvo, Vena e Maierato, dove sorgono piccole e medie imprese. Il porto di
Vibo Marina è un importante centro commerciale e turistico da cui partono inoltre
collegamenti per le Isole Eolie.
La condizione economica del territorio del centro capoluogo è medio alta, ma si
abbassa notevolmente man mano che ci si sposta verso la periferia.
Il territorio di pertinenza della scuola non è molto ampio, ma la provenienza degli
alunni è diversificata, in quanto accoglie alunni residenti nei comuni limitrofi,
pertanto sono diversificate anche le condizioni economico sociali delle famiglie
dell’utenza.
Sul piano socio-culturale non mancano peculiarità e tratti distintivi di questo
ambiente, tuttavia, i ragazzi vivono ormai gli effetti della trasformazione in atto con
tutte le conseguenti contraddizioni compresa l’immigrazione. Infatti, si rileva in questi ultimi anni, la presenza di extra-comunitari che si sono sforzati di integrarsi e di
conseguenza sono stati accettati dalla comunità. Pertanto, anche nell’azione didattica,
si deve tenere conto delle loro diversità culturali e religiose presenti in un territorio
multietnico.
Le famiglie, nella quasi totalità, fanno grande affidamento sull’operato della scuola,
dimostrando consenso nelle scelte valoriali di questa, non trascurando tuttavia le
offerte delle varie agenzie educative presenti sul territorio.
Scuola Famiglia
Territorio
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4. Analisi dei bisogni educativi
Il nostro Istituto, ispirandosi alla normativa vigente, ha deciso di perseguire la politica
dell’inclusione con il fine ultimo di garantire il successo scolastico a tutti gli alunni
che presentano una richiesta di speciale attenzione, anche a coloro che, non avendo
una certificazione né di disabilità, né di dislessia - le due condizioni riconosciute dalla
legge, (L. 104/92 e L. 170/2010)
• fino ad oggi non potevano avere un piano didattico personalizzato con obiettivi,
strumenti e valutazioni pensati su misura per loro.
Per riuscire in questo intento, il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) stende il Piano Annuale per l’Inclusione (PAI), attuando una rilevazione sui Bisogni
Educativi Speciali (BES) presenti nelle diverse scuole, raccogliendo la
documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere e fornendo, su
richiesta, supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie per la gestione di
particolari problematiche.
Il GLI propone al Collegio Docenti una programmazione degli obiettivi da perseguire e
delle attività da porre in essere e, al termine dell’anno scolastico, il Collegio procede
alla verifica dei risultati raggiunti.
Continuando in quest’ottica inclusiva e rifacendosi al D.Lgs. n° 66 – Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, il nostro istituto al
fine di verificare il grado d’ inclusività della scuola mette in atto le seguenti
strategie/procedure:
• somministrazione a docenti e famiglie di un questionario di rilevazione dimensioni
dell’inclusione , rispetto alla capacità della scuola di: creare culture inclusive,
produrre politiche inclusive, sviluppare pratiche inclusive. ( se ne riporta una copia in
allegato Tale questionario prevede tre momenti di somministrazione: iniziale,
intermedia e finale.
Il processo di inclusività, calibrato sempre sul singolo caso, segue degli step di seguito
elencati:
• Incontro conoscitivo, subito dopo le iscrizioni (mese di marzo circa), con la famiglia e con l’eventuale esperto che segue il bambino, affinché la scuola possa attivarsi e
coinvolgere tutte le figure necessarie
• Ad avvio d’anno scolastico incontro collegiale con il team che deve accogliere il
bambino, finalizzato alla condivisione delle problematiche ed alla progettazione di
attività di accoglienza che coinvolgano tutto il gruppo classe
• Prevedere un periodo di inserimento con l’insegnante dell’ordine precedente per le
classi ponte o nell’eventualità anche lo spostamento del bambino, per un migliore
adattamento nella fase iniziale;
• Superata la fase di osservazione del bambino e delle sue dinamiche relazionali ,
programmare collegialmente la strategia didattica e condividerla con la famiglia
• Prevedere tempi più lunghi di discussione e confronto nei consigli di classe in cui si
trova l’alunno diversamente abile
• Istituire uno sportello di ascolto per docenti e studenti interno alla scuola (figura di
riferimento)
• Promuovere attività che partano dagli interessi o dalle competenze dell’alunno
diversamente abile per coinvolgere poi l’intero gruppo classe come si è già fatto in altre
occasioni coinvolgendo, ove possibile oltre alle famiglie, associazioni presenti sul territorio (a titolo di esempio, si riporta la manifestazione per la giornata nazionale
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della scrittura Braille, che ha visto protagonisti i nostri studenti, insieme
all'associazione provinciale ciechi);
• Programmare un corso di formazione docenti su dinamiche relazionali e inclusione
con la possibilità di analizzare e discutere i dati emersi dai questionari di rilevazione per poter intervenire concretamente sulle problematiche emerse e rendere la scuola
maggiormente inclusive.
Rispondendo alle richieste dell’utenza, la scuola attua alcune attività facoltative che si
svolgono in orario pomeridiano:
• corsi organizzati in collaborazione con la Volley Tonno Callipo;
• corsi con insegnante madrelingua inglese per il conseguimento della certificazione “Trinity” per studenti e adulti, così da qualificare sempre maggiormente l’offerta
formativa della scuola, consentendo di utilizzare anche in paesi dell’U. E. i crediti
formativi acquisiti;
• corsi pomeridiani, utilizzando le risorse previste per le aree a forte processo
immigratorio, per l'apprendimento della lingua italiana e progetti artistico-musicali-
ludico-teatrali, che hanno lo scopo di favorire l'integrazione degli studenti stranieri e
dei diversamente abili, nel gruppo;
• mentre la promozione dello sviluppo di competenze sociali e civiche avviene
attraverso esperienze e attività concrete di accoglienza, collaborazione, aiuto reciproco, condivisione, solidarietà: partecipazione attiva alle manifestazioni Telethon,
Fondazione Veronesi “Uniti come una pigna”, Unione ciechi, collaborazione con varie
associazioni benefiche, inoltre il nostro istituto è scuola polo A.D.M.O. In tale contesto
si inserisce perfettamente la promozione di quanto espresso nelle Linee guida per
l’educazione alla pace e alla cittadinanza glocale - programma educativo di formazione e ricerca dal titolo “La pace si insegna e si impara” meglio esplicitato alla pagina 19 del
presente documento;
• partecipazione a seminari, manifestazioni, concorsi organizzati dalle forze dello Stato,
come Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco ecc.
5. Finalità
Il presente documento viene predisposto ai sensi dell’articolo 1, comma 1 della Legge
n. 107 del 15 luglio 2015. Si ispira alle finalità complessive della legge che possono
essere così sintetizzate:
• affermazione del ruolo centrale della scuola nelle società della conoscenza;
• innalzamento dei livelli di istruzione e delle competenze degli studenti;
• contrasto alle disuguaglianze socio-culturali e territoriali;
• prevenzione e recupero dell’abbandono e della dispersione scolastica;
• realizzazione di una scuola aperta;
• garanzia del diritto allo studio, delle pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini attraverso la piena attuazione dell’autonomia delle
istituzioni scolastiche, anche in relazione alla dotazione finanziaria.
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6. Obiettivi con riferimento al RAV
Il Rapporto di Auto Valutazione (RAV), redatto ed inviato nel mese di giugno 2017 da
parte della Funzione strumentale Area1, ha restituito il seguente quadro
dell’istituzione scolastica:
6.1 Area contesto e risorse
Buono il contesto territoriale dal punto di vista socio-economico e delle
opportunità di collaborazione con le amministrazioni comunali e le associazioni
presenti
6.2 Area esiti
La scuola non perde studenti nel passaggio da un anno all’altro e accoglie
alunni provenienti da altre scuole. La distribuzione degli studenti per fasce di
voto evidenzia una situazione di equilibrio. I criteri di selezione adottati dalla
scuola sono adeguati a garantire il successo formativo degli studenti
Esiti positivi da parte della totalità degli studenti. Infatti, dalla pubblicazione
degli scrutini delle scuole superiori, emerge una forte corrispondenza tra la
valutazione effettuata in uscita dalla nostra istituzione scolastica e quella degli anni di corso successivi, soprattutto dei licei, anche grazie alla
personalizzazione dei percorsi educativi.
6.3 Area processi e pratiche educative e didattiche
La scuola sta elaborando un proprio curricolo a partire dai documenti
ministeriali di riferimento. Sono stati definiti i profili di competenze per le varie
discipline e anni di corso. Le attività di ampliamento dell'offerta formativa sono
inserite nel progetto educativo di scuola. Gli obiettivi e le abilità/competenze da
raggiungere con queste attività sono definiti in modo chiaro. Nella scuola sono
presenti referenti e/o gruppi di lavoro sulla progettazione didattica e/o la valutazione degli studenti e dipartimenti disciplinari cui partecipa un buon
numero di insegnanti. Gli incontri tra docenti dei diversi ordini sono
gradualmente in via di implementazione. La scuola utilizza forme di
certificazione delle competenze.
I docenti utilizzano criteri di valutazione comuni e usano strumenti diversificati
per la valutazione degli studenti (prove strutturate, rubriche di valutazione,
ecc.). L'utilizzo di prove strutturate comuni è sistematico e riguarda la maggior parte degli ambiti disciplinari e tutti gli indirizzi/ordini di scuola. I docenti
utilizzano regolarmente alcuni strumenti comuni per la valutazione avendo
effettuato anche prove di verifica condivise e per classi parallele in gran parte
delle discipline e hanno momenti di incontro per condividere i risultati della
valutazione. La progettazione di interventi specifici a seguito della valutazione
degli studenti è una pratica frequente ma andrebbe migliorata.
6.4 Area processi e pratiche gestionali e organizzative
Positiva l’organizzazione dell’Istituto, ma da migliorare il passaggio delle
informazioni alle famiglie anche attraverso il sito e il registro elettronico. Già dallo scorso anno scolastico si sono attuati diversi corsi di formazione per i
docenti. Tali attività di formazione proseguiranno sulla base di una
progettazione che tenga conto delle priorità nazionali, dei bisogni dei docenti e
delle esigenze dell’istituto emerse dal RAV e dal Piano di Miglioramento
(PDM), della vocazione propria della scuola, delle sue eccellenze e delle innova-
zioni che si intendono perseguire.
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6.4.1 Risultati nelle prove standardizzate nazionali
L’INVALSI nell’intento di fornire informazioni affidabili e utili per la
progettazione didattica, restituisce alle scuole in forma riservata i dati delle
rilevazioni sugli apprendimenti, mettendo a confronto i risultati delle singole classi e della scuola con quelli di classi e scuole con pari condizioni sociali o
vicine geograficamente e con l’Italia nel suo complesso.
La lettura di questi dati permette di ottenere importanti informazioni per il
miglioramento ed il potenziamento dell’offerta formativa e delle pratiche
didattiche.
I dati restituiti dall’invalsi riguardano fondamentalmente tre aspetti:
• l’andamento complessivo dei livelli di apprendimento degli studenti della
scuola rispetto alla media d’Italia, dell’area geografica e della regione di
appartenenza.
• l’andamento delle singole classi delle prove di Italiano e di Matematica nel
loro complesso.
• Effetto scuola.
A partire dai risultati delle prove 2016, l’INVALSI restituisce alle scuole e all’intero sistema scolastico anche il cosiddetto valore aggiunto, ossia il peso dell’effetto scuola sugli esiti delle prove, al netto di fattori che non dipendono dall’operato di ciascuna istituzione scolastica. Che cos’è il valore aggiunto?, è possibile pensare di scomporre l’esito di una prova standardizzata in due parti: 1. una parte dipendente da condizioni esterne sulle quali la scuola non può intervenire direttamente (contesto sociale generale, origine sociale degli studenti, preparazione pregressa degli allievi, ecc.), ossia dipendente dai cosiddetti fattori esogeni; 2. una parte determinata dall’effetto scuola, ossia dall’insieme delle azioni poste in essere dalla scuola per la promozione degli apprendimenti (scelte didattico-metodologiche, organizzazione della scuola, ecc.). Il valore aggiunto è la quantificazione dell’effetto scuola, ossia di quella parte del risultato di una prova che non dipende dai fattori esogeni che la scuola a cui ci si riferisce non può
modificare.
In sintesi
Classi 5 primaria
Restituzione dati 2017
Italiano e matematica sopra i livelli nazionali, macroarea e regione
0 percentuale di cheating in italiano; 3,4 in matematica.
Dal 2013 più o meno sopra tutti i livelli, non sempre costante il miglioramento del
cheating.
Il risultato complessivo della prova di ITALIANO raggiunto nelle classi quinte risulta
significativamente superiore, equivalente al 59,8% di risposte corrette rispetto alla
media della Calabria (47,7%), alla media del Sud (51,6%) ed alla media del punteggio
nazionale (55,8%).
Effetto cheating azzerato.
Il risultato complessivo della prova di MATEMATICA raggiunto nelle classi quinte
risulta significativamente superiore , equivalente al 63,73% di risposte corrette rispetto alla media della Calabria (44,3%), alla media del Sud (49,1%) ed alla media del
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punteggio nazionale (53,9 %). Presente l’effetto cheating in due classi su tre, 6,4%
(418050350502) - 3,4% (VVIC83400Q).
ANDAMENTO NEGLI ULTIMI ANNI
Sia per l’italiano che per matematica, la classe quinta presenta un miglioramento nel
punteggio rispetto ai dati degli anni precedenti.
Effetto scuola, in Italiano, raggiunge la parità a livello regionale, macroarea e
nazionale.
In matematica leggermente positivo sia nella regione, nella macroarea e pari alla media
nazionale.
In sintesi
Classi 3 sec.primo grado
Restituzione dati 2017
Italiano uguale alla media nazionale, superiore alla macroarea e regione;
Matematica sotto la media nazionale, superiore alla macroarea e regione;
Effetto cheating 0,8 Italiano, azzerato in Matematica.
Dal 2013 in Italiano più o meno uguale alla media nazionale, superiore alla macroarea
e regione;
matematica sotto alla media nazionale ma superiore alla macroarea e regione.
Cheating sempre sotto un punto percentuale.
Il risultato complessivo della prova di Italiano raggiunto nelle classi terze, equivalente
al 61,15%, risulta superiore rispetto alla media della Calabria (56,9%), alla media del
Sud (56,9%), e uguale alla media del punteggio nazionale (61,9%).
Effetto cheating 1,4%
Il risultato complessivo della prova di Matematica raggiunto nelle classi terze,
equivalente al 45,31%, risulta superiore rispetto alla media della regione Calabria
(43,4%), alla media della macroarea (44,9%), inferiore alla media del punteggio
nazionale (50,06 %).
Effetto cheating 0,46.
Effetto scuola pari alla media della regione Calabria, alla macroarea e alla media
nazionale in Italiano.
In Matematica risulta leggermente negativo solo rispetto alla media nazionale.
ANDAMENTO NEGLI ULTIMI ANNI
Sia per l’italiano che per matematica, l’istituzione scolastica nel suo complesso
presenta un miglioramento nel punteggio rispetto ai dati degli anni precedenti.,
punteggio superiore alla regione ed alla macroarea ma uguale alla media nazionale in
italiano, leggermente piu basso alla media nazionale in matematica.
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6.5 Area esiti degli studenti
6.5.1 Priorità
1) Realizzare una maggior equità nei risultati dell’apprendimento diminuendo
le percentuali di alunni collocati nei livelli 1 e 2 nelle prove INVALSI e
aumentando le percentuali nei livelli 3, 4 e 5.
2) Ridurre la varianza tra le classi.
3) Ridurre la differenza in negativo in matematica rispetto ad altre scuole con
contesto socio- economico e culturale simile e strutturare prove comuni di
competenza organizzate dall’Istituto, rafforzando le capacità di comprensione,
di riflessione, di ricerca di strategie per risolvere problemi in ambiti diversi.
6.5.2 Azioni
Stilare ed effettuare prove di verifica iniziali, di metà anno e comuni per tutte le
classi per italiano e matematica, sullo stile di quelle dell’INVALSI, per abituarsi
a nuovi modelli di insegnamento, di apprendimento e di valutazione, (attività da intensificare in tutte le classi non solo in quelle interessate dalla prova
INVALSI). Con risorse del fondo di istituto saranno attivati corsi pomeridiani
finalizzati allo svolgimento delle prove INVALSI per le classi terze della scuola
secondaria di I grado a partire dal mese novembre anche alla luce delle
modifiche introdotte che prevedono la prova di inglese e il CBT
6.5.3 Obiettivi misurabili
1) Avere risultati maggiori – nei livelli 3, 4, 5, - per ogni prova somministrata,
riducendo lo scarto tra le classi dell’Istituto.
2) Avere una maggiore collaborazione tra i docenti per un’azione didattica più
incisiva e condivisa.
6.5.4 Risorse umane e finanziarie
Tutti i docenti di Italiano e Matematica della Scuola Primaria, impegnati
durante le ore curricolari, lavorando in compresenza su piccoli gruppi, senza
ulteriore dispendio monetario da parte dell’Istituzione e utilizzo dei docenti di
potenziamento.
Nello specifico alla scuola secondaria di primo grado è attivato un progetto di cittadinanza attiva in orario curriculare dal titolo: “Io Cittadino..libero e
consapevole” e per le ore residue (3 ore pomeridiane ) alfabetizzazione musicale
alla scuola primaria e alla scuola secondaria (gli studenti in prosecuzione
dall’anno precedente).
Prosegue per il terzo anno consecutivo il progetto pomeridiano (3 ore
settimanali) di arte applicata.
Alla scuola primaria, una risorsa è impegnata come figura di sostegno
aggiuntivo per I tre casi gravi di autismo presenti e momentaneamente, in
attesa delle figure assegnate dall’Ente locale, è assorbita nelle attività
curriculari anche la seconda unità.
E’ programmato tuttavia un progetto di lingua inglese , per 6 ore settimanali da svolgersi in orario pomeridiano con le classi terze, quarte e quinte della scuola
primaria.
La scuola si attiva ad intercettare risorse (PON, POR ecc.) da destinare al
consolidamento degli apprendimenti in Italiano e Matematica e Lingua inglese.
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6.6 Area obiettivi di processo (Curricolo ed offerta formativa)
6.6.1 Priorità - Elaborare un curricolo verticale.
L’idea di un progetto che verta sul curricolo verticale e sulla continuità
educativa nasce dall’esigenza di elevare gli standard di apprendimento. Si
intende lavorare sul curricolo di scuola come fattore significativo di promozione
delle competenze degli studenti, attraverso anche un consistente intervento in merito alla formazione dei docenti. Da questa constatazione nasce l’esigenza di
investire sul curricolo verticale, sulla coerenza e la consistenza di un percorso
formativo unitario, dalla scuola dell’infanzia alla scuola superiore, con
particolare riferimento allo snodo scuola media-biennio obbligatorio.
6.6.2 Azioni
A.S. 16/19 - Elaborare il curricolo verticale mettendo in atto la nuova
progettazione con incontri periodici di verifica tra i docenti dei diversi ordini;
A.S. 16/19 - Progetto didattico “Ambiente e territorio”, che in maniera
trasversale analizzerà gli aspetti della cultura e tradizione vibonese per
consentire uno sviluppo del saper fare in tutti gli ambiti disciplinari, creando
momenti di incontro, confronto e circolarità tra i docenti dell’Istituto;
Attività programmata nel gennaio 2016 e che si inserisce perfettamente nelle azioni richieste dal D.Lgs. n° 60 - Norme sulla promozione della cultura umanistica, sulla
valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della
creatività.
A.S. 16/19 - Progetto “Curricolo valutazione”, che mira alla realizzazione di un
percorso che va dalla stesura del Curricolo verticale di Istituto, passa per la
creazione di prove strutturate per classi parallele per ambiti disciplinari, per poter
giungere alla realizzazione di una reale didattica e valutazione per competenze in
verticale;
Gli incontri collegiali ed il percorso formativo seguito in questi anni hanno portato alla
condivisione del documento seguente:
Si allega al presente e si recepisce nella sua interezza la nota MIUR 10.10.2017, Prot .
n° 1865 recante indicazioni in merito a valutazione, certificazione delle competenze
ed Esame di Stato nelle scuole del primo ciclo d’istruzione
A.S. 16/19 - Coordinamento del personale della scuola (Staff di direzione,
figure di sistema e assistenti tecnici) in attività di riguardanti il Piano Nazionale
Scuola Digitale (PNSD).
A.S. 16/19 - Interventi di sensibilizzazione e informazione sulle innovazioni introdotte dalla L. 107/15 destinato ai genitori che hanno ruoli nella gestione
della scuola;
A.S. 16/19 - Corso di formazione sulla genitorialità destinato ai genitori degli
alunni. Con I fondi Pon per il corrente anno scolastico sarà avviato il progetto “
Ti accompagno”.
Per l’attuazione dei progetti elencati saranno intercettate risorse (PON- POR ecc.)
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6.6.3 Obiettivi misurabili
1) Avvenuto aggiornamento/formazione di tutto il personale docente sulla
didattica per competenze, con ricaduta sull’azione didattica quotidiana
(incontri plenari di spiegazione e di restituzione, a piccoli gruppi con compiti
operativi);
2) Creazione e consolidamento degli scambi professionali tra i diversi ordini di
scuola;
3) Attivazione della didattica laboratoriale supportata dalla metodologia Piano
Qualità e Merito (PQM);
4) Favorire e sostenere l’utilizzo di metodologie didattiche quali classi aperte,
gruppi di li- vello, eterogenei e d’ interesse;
5) Miglioramento negli apprendimenti degli studenti.
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7. Fabbisogno delle risorse umane
7.1 Situazione attuale
Il numero attuale delle classi e dei docenti è il seguente:
Scuola dell’infanzia N. Alunni
N. Sezioni
Docenti Posto comune Docenti sostegno
58 3 5 4
-- -- Religione cattolica 4h+½h --
Scuola primaria N. Alunni
N. Classi
Docenti Posto comune Docenti sostegno
256 20+4h 20+4 3+12h
Religione cattolica 22h
Religione cattolica 22h
Scuola secondaria Alunni Classi Docenti Posto comune Docenti
sostegno 363 16 43/A 8+6h 6
-- -- 59/A 5+6h -- 45/A
francese 6h
45/A spagnolo
1+8h
45/A inglese
2+9h
32/A 1+14h
33/A 1+14h
28/A 1+14h
30/A 1+14h
77/A 4 violino chitarra percussioni pianoforte
IRC 18h
Organico di potenziamento N. alunni
N. Classi
Docenti Primaria Docenti Secondaria 677 28+3
Sez. 2 2
Personale ATA N. alun
N. Classi
Ass. ammin.
DSGA Coll. scol.
677 28+3 Sez.
4 1 11
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7.2 Proiezioni
Consultando le proiezioni relative al numero degli alunni per i prossimi 3 anni, si
ritiene che:
1) si potranno formare il seguente numero di classi:
• Infanzia n. 3
• Primaria n. 12
• Secondaria n. 16
2) premettendo che sarebbe utile, ai fini di un’ottimizzazione dell’organizzazione scolastica, riportare all’interno dell’Istituto tutte le cattedre con completamento
orario esterno, per quanto riguarda i docenti di sostegno serviranno:
• Infanzia n. 4
• Primaria n. 4
• Secondaria n. 6
3) per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il
fabbisogno è così definito
• A.A. conferma degli attuali 4 posti
• C.C. ampliamento di almeno 2 unità (da 12 a 14) per consentire
l’innalzamento del tempo scuola con apertura pomeridiana di tutto l’Istituto
fino alle 18.30.
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7.3 Richieste di posti di Organico potenziato
Si richiede n. 1 posto di Tecnico di laboratorio (in base all’art. 1, c. 7, L.
107/2015).
Per quanto riguarda le Aree omogenee di attività, le richieste di posti di Organico
vengono riassunte nella seguente tabella.
Richieste N. Cl. Area Esigenza progettuale Scuola
1 A059 Scientifica Potenziamento delle competenze matematico-logiche e
scientifiche
Primaria e
Secondaria
1 A043 Socio-Umanistica Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con BES attraverso percorsi in- dividualizzati e personalizzati anche col supporto e la
collaborazione di: servizi socio-sanitari ed educativi e
associazioni di settore.
Primaria e
Secondaria
1 A033 Laboratoriale Sviluppo delle competenze digitali, con particolare ri- guardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e
consapevole dei social network e dei media nonché alla
produzione.
Primaria e
Secondaria
1 A028 Artistica e musicale Potenziamento delle competenze nella pratica e nella
cultura artistica e musicale.
Primaria e
Secondaria
1 A030 Motoria Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con par- ticolare riferimento all’alimentazione, l’educazione fi- sica, lo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo stu- dio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica.
Primaria e
Secondaria
1 A345 Linguistica Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica,
potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con BES attraverso percorsi in- dividualizzati e personalizzati anche con il supporto e
la collaborazione di: servizi socio-sanitari ed educativi e
associazioni di settore.
Primaria e
Secondaria
8. Risorse materiali
Nello scorso anno scolastico sono pervenute in dotazione alla scuola le seguenti
risorse:
Progetto “Laboratori Mobili per una Didattica Digitale” del 15/10/2015 cod. prog.
10.8.1.A3-FESRPON-CL-2015-80, finanziato per un importo di € 22.000,00.
Conclusione entro dicembre 2016.
Stampante multifunzione
• 16 Cattedre con vano porta computer e cassetti e sedie per le classi della
scuola media
• Monitor informativo
• Tavolo interattivo multimediale;
• 16 Coppie di casse acustiche
Progetto PON n.9035 del 13/07/2015 – FESR – Realizzazione-ampliamento LAN-
WLAN . Progetto “Nuove Tecnologie” cod. prog. 10.8.1.A1-FESRPON-CL-2015-97,
finanziato per un importo di € 15.000,00. Conclusione entro dicembre 2016.
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• Kit arredo modulare tipologia classe 3.0 4 composizioni circolari da 6
postazioni;
• Cablaggio strutturato
• Hard disk esterno – n°4-
• Cablaggio impianto audio video aula magna
• Notebook 15 pollici
• Apparecchiature per collegamento alla rete
• Armadio di rete
• N° 3 PC completi
• N° 6 software per utilizzo apparecchiature da parte di utenti con disabilità
• N° 1 software di rete Windows server
• N° 1 server hardware di rete
• N° 1 software per sicurezza PC
Sono state ulteriormente implementate le attrezzature per la palestra ed il
campetto esterno
Per il corrente anno scolastico è in allestimento il laboratorio di robotica realizzato con i fondi del Progetto “Atelier Creativi” del 15/10/2015 cod. prog.
10.8.1.A3-FESRPON-CL-2015-80, finanziato per un importo di € 22.000,00 e prevede
i seguenti beni
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9. Piano di formazione dei docenti
(3 ottobre 2016) Legge 107/2015
Le priorità di formazione per tutti i docenti dell’Istituto sono state individuate
attraverso un questionario di ricognizione dei bisogni formativi (somministrato a
settembre2016) da cui sono emerse le richieste sintetizzate nel grafico seguente.
A AUTONOMIA ORGANIZZATIVA E DIDATTICA
B DIDATTICA PER COMPETENZE ED INNOVAZIONE METODOLOGICA
C COMPETENZE DIGITALI E NUOVI AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO
D COMPETENZE DI LINGUA STRANIERA
E INCLUSIONE E DISABILITA’
F COESIONE SOCIALE E PREVENZIONE DEL DISAGIO GIOVANILE
G INTEGRAZIONE, COMPETENZE DI CITTADINANZA, CITTADINANZA GLOBALE
I VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO
Pertanto a partire dall’anno scolastico 2016/2017 si sono svolte le seguenti
attività formative:
AUTONOMIA ORGANIZZATIVA E DIDATTICA
Rispetto al progetto “IL CURRICOLO VERTICALE: INSIEME PER VINCERE LA
SFIDA” in rete con altre scuole della provincia e con il Liceo Capialbi scuola capofila,
I.C. MURMURA
SECONDARIA PRIMARIA INFANZIA
0 2
0 0
6 1 2
5 5
10 11
2
11 10 6
6
11 6 12 16
15 8 5 4
A B C D E F G I
PTOF IC MURMURA 2015-2018
21
nell’anno scolastico 2015/16 hanno effettuato la formazione tre docenti per la scuola
secondaria e sei docenti per la scuola primaria.
Per l’anno scolastico ( 2016/17) hanno proseguito la formazione in qualità di
referenti/tutor quattro docenti, di cui due per la scuola secondaria, uno per la
primaria ed uno per l’infanzia.
Seguiranno, per l’ anno scolastico ( 2017/18), i corsi formazione quattro docenti, di
cui due per la scuola secondaria, uno per la primaria ed uno per l’infanzia.
DIDATTICA PER COMPETENZE ED INNOVAZIONE METODOLOGICA
Sono stati completati i corsi del Piano Nazionale di Formazione rete Ambito N° 12
attivati dal Liceo Capialbi di Vibo Valentia ed hanno richiesto la partecipazione ai
percorsi formativi:
28 docenti della scuola secondaria 13 docenti della scuola primaria
6 docenti della scuola dell’infanzia
Corso di formazione “La sfida della scuola: motivare ad apprendere” UNICAL (25
ore)
Sono stati effettuati tre incontri in presenza da tre ore ciascuno, attività di ricerca-
azione, sperimentazione didattica, lavoro in rete, approfondimento personale e/o
collegiale per tredici ore, un incontro finale in presenza per
documentazione/restituzione/rendicontazione con ricaduta nell’istituto per un totale
di tre ore.
Tutti i docenti dell’istituto
COMPETENZE DIGITALI E NUOVI AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO
FSE PON 2014-2020 Azione 10.8.4 “Formazione del personale della scuola su
tecnologie e approcci metodologici innovativi” -
Si riporta l’elenco del personale formato:
1. percorso formativo “Amministrazione digitale”, rivolto a personale
amministrativo, n° 1 corsi di 36 ore: due assistenti amministrativi
2.percorso formativo “Tecnologie per la scuola digitale nel primo ciclo”, rivolto a
personale tecnico, n° 1 corso di 36 ore: un docente di scuola secondaria di I
grado
3.percorso formativo “Disegnare e accompagnare l'innovazione digitale”, rivolto
ad animatori digitali,1 corso di 24 ore: un docente di scuola secondaria di I
grado
4.percorso formativo “Soluzioni per la didattica digitale integrata”, rivolto al Team per l'innovazione, n° 1 corso di 18 ore: un docente di scuola secondaria
di I grado e due di scuola primaria.
5.percorso formativo “Strategie per la didattica digitale integrata”, rivolto ai
docenti, n° 1corso di 18 ore: sette docenti della scuola secondaria, due della
scuola primaria ed uno della scuola dell’infanzia. Successivamente, nel corso
PTOF IC MURMURA 2015-2018
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dell’anno la formazione è stata estesa agli altri docenti che ne hanno fatto
richiesta.
INCLUSIONE E DISABILITA’
Corso di formazione “Autismo & scuola” work shop teorico pratico di tecniche e
strategie da attuare tra i banchi di scuola” organizzato da “Io autentico”
Associazione di famiglia e amici di persone con i disturbi dello spettro autistico.
Quattro incontri dalle ore 16,15 alle 19,00
Piano di Formazione “Dislessia amica” Progetto formativo di e-learning (40 ore)
11 docenti della scuola secondaria
19 docenti della scuola primaria
1 docente della scuola dell’infanzia
SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO
Corso di formazione sulla sicurezza UNICAL (25 ore)
Sono previsti quattro incontri in presenza da tre ore ciascuno, attività di ricerca-
azione, sperimentazione didattica, lavoro in rete, approfondimento personale e/o
collegiale per dieci ore, un incontro finale in presenza per documentazione/restituzione/rendicontazione con ricaduta nell’istituto per un totale
di tre ore. Tutti i docenti dell’istituto
INTEGRAZIONE, COMPETENZE DI CITTADINANZA E CITTADINANZA GLOBALE
Formazione sul Service learning “Oltre l’aula. Educazione, cittadinanza, impegno
sociale” scuola capofila I.C. “A. Vespucci” di Vibo Marina
1 docente della scuola secondaria
1 docente della scuola primaria
Seminario “L’altra esistenza” Educazione alla genitorialità. Due incontri
Corso di formazione “La scuola della salute” organizzato da L.I.L.T. lega italiana
lotta tumori educazione ad una corretta alimentazione per prevenire malattie ;
destinato a docenti, genitori, alunni secondo la seguente scansione
1 incontro con i docenti
4 incontri con i genitori
3 incontri con gli alunni
Manifestazione finale
PTOF IC MURMURA 2015-2018
23
Per il corrente anno scolastico la formazione mirerà ad approfondire le seguenti
tematiche:
didattica per competenze ed innovazione metodologica
inclusione e disabilità, prevenzione, accompagnamento, sostegno degli alunni in
situazioni a rischio o con bisogni educativi speciali
coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile, in particolare su:
crescita evolutiva, dinamiche relazionali, disagio sociale e devianza;
Di seguito, si individuano e deliberano alcune linee guida che dovranno regolare la
promozione, l’attuazione, la documentazione delle attività formative in Istituto:
• in primo luogo, finalità e modalità delle iniziative di formazione da attuare nei
prossimi anni non potranno prescindere dai seguenti criteri generali:
promuovere azioni di miglioramento – conformi al PdM;
attuare le direttive MIUR in merito ad aggiornamento e formazione
• le attività formative prevedono equilibrio tra attività in presenza, studio personale,
riflessione e documentazione, lavoro in rete e rendicontazione degli apprendimenti;
• inoltre ciascun docente certificherà a fine anno le iniziative di formazione intraprese, provvedendo ad aggiornare il curriculum professionale, costruendo un
portfolio personale del docente;
• ciascun docente potrà aderire, anche autonomamente, ad attività di formazione
“certificate”, cioè erogate da soggetti accreditati presso il MIUR; l’elenco degli enti
accreditati è consultabile sul sito del MIUR:
http://archivio.pubblica.istruzione.it/dg_pers_scolastico/enti_accreditati.shtml
10. Organizzazione della didattica e delle azioni educative dell’Istituto
Il nostro Istituto scolastico, puntando l’obiettivo di ridurre la dispersione scolastica e di favorire il successo formativo per tutti, realizza attività finalizzate al
potenziamento delle competenze e allo sviluppo delle attitudini e dei talenti degli
studenti; di seguito sono esplicitate le azioni educative che i docenti , a vari livelli
intraprendono
10.1 Scuola dell’infanzia
La Scuola dell’infanzia si inserisce in un percorso educativo iniziato in famiglia e pone
le basi degli apprendimenti futuri nella scuola primaria. Le azioni educative sono
sostenute da scelte pedagogiche di fondo che privilegiano l’esperienza come fonte di
conoscenza attraverso:
• il gioco: risorsa trasversale fondamentale per gli apprendimenti e per le relazioni;
• l’esplorazione e la ricerca: modalità propria del bambino, che impara ad indagare e
co- noscere attraverso il fare, le esperienze dirette di contatto con natura, cose,
materiali;
• la vita di relazione: contesto nel quale si svolgono il gioco, l’esplorazione e la ricerca
in
un clima sereno rispettoso dei tempi, dei ritmi evolutivi e delle capacità di ciascuno;
PTOF IC MURMURA 2015-2018
24
• la promozione dell’autonomia personale nel processo di crescita.
La Scuola dell'infanzia è particolarmente sensibile ai bisogni di ogni bambino e per
soddisfare tali necessità struttura e attua in modo condiviso il proprio lavoro
attraverso progetti personalizzati, laboratori e attività in piccolo gruppo. Le proposte
educative nascono da una attenta osservazione dei bisogni dei bambini. Ogni progetto
si articola tenendo in considerazione lo sviluppo dei seguenti campi di esperienza:
• il sé e l’altro (le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme);
• il corpo in movimento (identità, autonomia, salute);
• linguaggi, creatività, espressione (gestualità, arte, musica, multimedialità);
• i discorsi e le parole (comunicazione, lingua, cultura);
• la conoscenza del mondo (ordine, misura, spazio, tempo, natura)
Affinché il bambino diventi competente, passando dal sapere al saper fare e al
saper essere, i progetti e le unità di apprendimento possono essere di Sezione (con
attività particolari che vengono intraprese in ogni Sezione in base alle condizioni che
differenziano le Sezioni stesse), di gruppo o di intersezione (gruppo di bambini di età
omogenea). I progetti di intersezione vengono offerti ai bambini di più Sezioni suddivisi in modo da formare gruppi della stessa età; si tratta di attività pensate in relazione alle
caratteristiche di sviluppo e alle potenzialità di bambini di 3, di 4 e di 5 anni. In tutte
le scuole dell’infanzia dell’Istituto, inoltre, si attuano i seguenti progetti.
10.1.1 Educazione psico-motoria
Il progetto si propone di sollecitare la conoscenza di sé, per favorire un’evoluzione motoria, affettiva e psicologica attraverso il piacere dell’agire, di giocare e di
trasformare in modo personale l’ambiente e i materiali a sua disposizione.
10.1.2 Approccio alle lingue straniere
Incontri per un primo approccio alle lingue in forma ludica, con l’ausilio di docenti
esperti; in- contri specifici per la lingua inglese.
10.1.3 Educazione alle emozioni
Attività che permettano di giocare con le emozioni per conoscerle e riconoscerle;
cercare il mezzo che ne aiuti l’espressione; esperienze di gioco e di relazione per
imparare a conoscersi e a stare con gli altri.
10.1.4 Approccio alla lettura
Partecipazione al progetto “Nati per leggere” in collaborazione con il Sistema
Bibliotecario Vibonese.
10.1.5 Consulenza psico-pedagogica
Insegnanti e genitori possono avvalersi gratuitamente della consulenza di una
psicopedagogista
per l’esame di situazioni particolari che ostacolano il benessere scolastico dei bambini.
PTOF IC MURMURA 2015-2018
25
10.2 Scuola primaria
La scuola primaria accompagna l’alunno nell’elaborare il senso della propria
esperienza, pro- muove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione
degli alfabeti di base della cultura. I docenti progettano percorsi formativi correlati agli
obiettivi di apprendimento, come esplicitati nelle Indicazioni per il Curricolo.
10.2.1 Obiettivi generali del processo formativo
• promuovere il pieno sviluppo della persona, concorrendo, con altre Istituzioni, alla
rimozione di ogni ostacolo e perseguendo con ogni mezzo il miglioramento della qualità
del sistema di istruzione;
• promuovere l’acquisizione di tutti i tipi di linguaggio favorendo il passaggio dal
“sapere comune” al “sapere scientifico”;
• fornire le chiavi per apprendere ad apprendere, per costruire e per trasformare le
mappe dei saperi, rendendole continuamente coerenti con la rapida evoluzione delle
conoscenze e dei loro oggetti;
• abituare gli alunni ad integrare con sistematicità le dimensioni del sapere e
del saper fare;
• assicurare a tutti gli alunni le condizioni culturali, relazionali, didattiche e
organizzative per lo sviluppo integrale della persona
• praticare i valori del reciproco rispetto, della partecipazione, della
collaborazione, dell’impegno competente e responsabile, della cooperazione e
della solidarietà
• formare cittadini italiani che siano nello stesso tempo cittadini d’Europa e del
mondo
• accompagnare gli alunni nell’acquisizione di un’immagine realistica, ma
positiva di sé, in
una progressiva presa di coscienza delle proprie potenzialità ed aspirazioni
I docenti, assegnati in base all’organico di istituto, costituiscono le équipe
pedagogiche, sono
contitolari e corresponsabili del processo formativo di tutti gli alunni delle classi.
Nella Scuola primaria le attività di arricchimento dell’offerta formativa trovano la loro
applicazione e sviluppo sia nelle ore curricolari, sia nelle tre ore opzionali settimanali,
previste dalla Normativa.
Alla luce di questo, ogni modulo ha facoltà, pur nel rispetto degli indirizzi comuni
concordati e deliberati negli organismi ufficiali, di proporre ai propri alunni attività
laboratoriali diversificate espressione della specificità e delle competenze degli
insegnanti di ciascun modulo.
Variegata pertanto è l’offerta dei laboratori, che spaziano da attività di
approfondimento disciplinare ad altre espressivo-linguistiche o teatrali, musicali,
motorie e sportive.
Accanto a queste attività sono attuati i seguenti progetti che costituiscono il filo
conduttore comune a tutte le classi.
PTOF IC MURMURA 2015-2018
26
10.2.2 Integrazione alunni stranieri e intercultura
Alfabetizzazione degli alunni non italofoni.
10.2.3 Alimentazione, salute e benessere
Incontri scuola-famiglia con il supporto di Associazioni e Consultori presenti nel
territorio, es. partecipazione alla giornata mondiale dell’alimentazione con attività
laboratoriali e la presenza di un esperto in Scienze dell’alimentazione della nutrizione
10.2.4 Il nostro territorio
Percorsi di conoscenza territoriale-ambientale in collaborazione con Amministrazione
Comunale, Provinciale, Comunità montana, Guardie forestali, WWF. Progetti di
educazione ambientale (Riciclaggio, anche in collaborazione con il CREA, Conoscenza
e tutela ambientale, Risparmiamo l’acqua, Risparmiamo l’energia)
10.2.5 Arte, Musica, Movimento, Teatro
Percorsi per incentivare la diffusione del linguaggio musicale e strumentale,
partecipazione a manifestazioni esterne con Coro e orchestra della scuola e majorettes.
Realizzazione di drammatizzazioni.
10.2.6 Sport
Avviamento allo sport con il supporto di istruttori delle varie discipline con la
collaborazione del CONI ed altre associazioni sportive.
10.2.7 Tecnologia
Valutata trasversalmente alle varie discipline. Esperienze con la LIM. Produzione di
presentazioni multimediali.
10.2.8 Consulenza psico-pedagogica
Insegnanti e genitori possono avvalersi gratuitamente della consulenza di una
psicopedagogista per l’esame di situazioni particolari che ostacolano il benessere
scolastico dei bambini.
10.3 Scuola secondaria di I grado
La Scuola secondaria di I grado si propone di accompagnare gli alunni attraverso un
percorso pluriennale di crescita personale fondato su scelte educative da noi ritenute
più importanti.
• costruire una solida preparazione di base, favorendo l’acquisizione
consapevole di saperi e competenze ritenuti essenziali;
• prevenire le varie forme di disagio che possono verificarsi nelle fasi della crescita , nelle tappe dell’apprendimento scolastico e nel passaggio da un ciclo
scolastico all’altro;
• promuovere e rafforzare le diverse componenti dell’autonomia personale in ambito scolastico, sia per gli aspetti relativi all’uso e alla gestione degli strumenti,
delle tecniche e del tempo nelle varie attività scolastiche, sia per quelli relativi alle
conoscenze, alla gestione delle emozioni nei rapporti;
• favorire la relazione interpersonale nel riconoscimento e nel rispetto delle
diversità;
PTOF IC MURMURA 2015-2018
27
• educare al confronto, alla condivisione, al rispetto delle regole della
convivenza civile, favorendone sempre più l’interiorizzazione;
• promuovere il benessere in ogni alunno:
o riconoscere, accanto a possibili disabilità di vario tipo, le risorse da
valorizzare;
o conoscere e valorizzare le varie identità culturali e costruire percorsi di
accoglienza, alfabetizzazione ed integrazione degli alunni stranieri;
o conoscere e sperimentare le diverse forme di comunicazione espressiva;
o porre attenzione all’ambiente, cogliendone gli aspetti fisici e quelli propri
dell’intervento umano;
• sviluppare negli alunni il senso di identità e di appartenenza in un’ottica di
formazione di una cittadinanza attiva e consapevole;
• conoscere i linguaggi e gli strumenti multimediali della nostra società e
sperimentare l’utilizzo consapevole di alcuni di essi.
Le attività di arricchimento dell’offerta formativa, previste in orario scolastico, vengono
esplicitate nei seguenti progetti.
10.3.1 Accoglienza e orientamento
Attività di accoglienza in ingresso per gli alunni delle classi prime. Attività di
conoscenza di sé per una decisione responsabile del percorso di studio dopo la scuola
secondaria di primo grado. Incontri con docenti della scuola secondaria di secondo
grado e partecipazione agli Open day delle varie scuole per una conoscenza più
approfondita dei diversi percorsi di studio.
10.3.2 Educazione alla cittadinanza e costituzione
Percorsi di accoglienza ed integrazione degli alunni stranieri. Incontri con i
rappresentanti delle Forze dell’Ordine sulla legalità.
10.3.3 Educazione ambientale
Attività svolte in collaborazione con gli EELL per la conoscenza delle problematiche
ambientali e
l’acquisizione di comportamenti corretti.
10.3.4 Educazione stradale
Sensibilizzazione sulla sicurezza stradale.
10.3.5 Linguaggi misti e attività espressive - Potenziamento della Lingua inglese
Partecipazione a laboratori di animazione teatrale in lingua. Laboratori di
drammatizzazione. . Corsi per il conseguimento della certificazione “Trinity”.
Attività di Cineforum utilizzata frequentemente dai singoli docenti nella pratica
didattica
PTOF IC MURMURA 2015-2018
28
10.3.6 Area extracurriculare
Giochi sportivi e studenteschi. Attività sportive. Attività nel campo della
comunicazione (iniziative editoriali, giornalino).
In perfetta linea con quanto prescritto dal D.Lgs. n° 60- Norme sulla promozione della
cultura umanistica, sulla valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e
sul sostegno della creatività, nella nostra scuola si svolgono le seguenti attività
10.3.7 Arte e immagine
Laboratori creativi in orario pomeridiano, attivati con l’impiego di risorse
specializzate quali i docenti di potenziamento, per il terzo anno consecutivo e
rivolti sia agli studenti della secondaria di primo grado che a quelli della
primaria.
10.3.8 Sezione musicale
Ormai consolidato da tempo è il gruppo delle majorette. La Scuola secondaria è ad
indirizzo musicale, si viene ammessi previa prova attitudinale e si possono imparare i
seguenti strumenti: chitarra, percussioni, pianoforte e violino.
Con l’impiego di risorse specializzate quali i docenti di potenziamento, per il terzo anno consecutivo viene realizzato un percorso di alfabetizzazione musicale
nelle classi quinte della scuola primaria, in orario extracurriculare; è stato
istituito il coro della scuola aperto a tutti gli alunni.
10.3.9 Teatro
Laboratorio teatrale in orario pomeridiano con l’impiego di due ore settimanali a
disposizione dell’insegnante di religione della scuola secondaria di primo grado
10.3.10 Promozione del benessere
Sportello ascolto con la psicologa. Percorsi di educazione alimentare. Incontri con
rappresentanti del 118 o della Croce Rossa per elementi di primo soccorso.
Ad integrazione e completamento delle attività suindicate si assumono come
prescrittive le Linee guida per l’educazione alla pace e alla cittadinanza glocale - programma educativo di formazione e ricerca dal titolo “La pace si insegna e si
impara”.
PTOF IC MURMURA 2015-2018
29
L’EDUCAZIONE ALLA PACE
favorisce la
costruzione di
una comunità
educativa
cambia la didattica
e sollecita un
nuovo modo di
insegnare
contrasta la
dispersione scolastica
offrendo motivazioni e
attività originali
promuove il
dialogo educativo tra
insegnanti e
studenti
è
responsabilizzante (chiede e favorisce la
responsabilità di
studenti, insegnanti,
personale scolastico,
genitori,…)
realizza percorsi di cittadinanza e
pensiero critico
spinge al
cambiamento
favorisce il benessere e il
protagonismo giovanile
istituisce percorsi di
solidarietà
muta la
dimensione
organizzativa e
relazionale all’interno della
scuola
contrasta e riduce la violenza a scuola
costruisce reti tra
scuole, enti locali,
società civile, famiglie
sollecita una revisione del
curriculum, la
destrutturazione
e
ristrutturazione del programma
favorisce il
riconoscimento sociale
del lavoro svolto dalla
scuola
La scuola, in quanto luogo privilegiato d’incontro tra persone in crescita, non può
essere considerata solo come un luogo rigido di trasmissione di conoscenze ma come
un laboratorio. In questo laboratorio ogni anno entrano persone nuove, ogni giorno
s’incontrano storie e vicende umane diverse, che dando vita a una serie infinita di
percorsi educativi.
Per affrontare la grave crisi culturale che stiamo vivendo, vincere l’indifferenza, lo
scetticismo e la rassegnazione che minacciano anche i più giovani, evitare che
violenze, egoismo, razzismo, mafie, censure, paure e guerre di ogni genere abbiano il
sopravvento, abbiamo bisogno di generare e diffondere un’altra cultura, la cultura
della pace positiva.
La scuola è il luogo ideale per ricercare, elaborare e sperimentare questa nuova
cultura con la creatività e la partecipazione attiva degli studenti, degli insegnanti e
della comunità locale.
PTOF IC MURMURA 2015-2018
30
Conoscere la pace.
Non si può insegnare/ apprendere la pace senza conoscerla. La pace negativa
e la pace positiva. Il pluriverso della pace. I diritti umani. La complessità e la
diversità. Il multiculturalismo. I problemi della pace oggi. Le sfide globali
nell’era dell’interdipendenza (migrazioni, mutamenti climatici,
impoverimento, guerre, traffici di armi, terrorismo,…). La guerra e le guerre.
Il ruolo dell’Europa, dell’Onu e delle istituzioni internazionali.
Fare esercizi di pace.
L’esercizio è un elemento fondamentale dell’educazione.
Gli esercizi rafforzano, fanno crescere i muscoli, allenano, preparano, facilitano l’apprendimento
e lo consolidano. Così è anche per la pace. Non basta una lezione, un progetto.
Per imparare la pace occorre fare molti esercizi. Esercizi quotidiani, piccoli e grandi. L’esercizio
non deve essere accademico ma efficace. Deve cioè essere orientato nella logica della
trasformazione della realtà e della società. Per questo si svolge dentro ma anche fuori l’aula e la
scuola.
In questo senso, ogni scuola può diventare un laboratorio originale della cultura della
pace. Un laboratorio che fa della realtà glocale il principale ambiente di
apprendimento, punto di partenza e di arrivo dell’educazione e della didattica.
I percorsi, i programmi e gli obiettivi
.
.
Divenire responsabili della pace Insegnare/apprendere la pace vuol dire sviluppare la capacità di sentire la costruzione della pace e la promozione dei diritti umani come compito di ogni persona. La responsabilità personale nell’era dell’interdipendenza. La cittadinanza attiva nella relazione locale/universale.
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Progettare percorsi di pace
La progettazione di un buon percorso di pace passa attraverso sette fasi che possono
essere sintetizzate in una serie di domande che ogni insegnante può porsi:
1. AFFRONTO ALCUNE DOMANDE GENERALI
• Quali sono le competenze di cittadinanza che voglio sviluppare?
• Quali sono i miei obiettivi formativi?
• Su quale tema voglio lavorare?
• Quali sono i contenuti che voglio sviluppare?
• Come raccordo il percorso e la mia disciplina? Come promuovere l’unitarietà
del sapere?
• Con chi voglio lavorare? Chi posso coinvolgere dentro e fuori la scuola?
• Come posso comunicare al mio territorio quello che facciamo a scuola?
2. SCELGO E ANALIZZO IL CONTESTO IN CUI VOGLIO OPERARE
La classe, la scuola, le famiglie, il territorio/la comunità locale, il territorio più largo: Italia, Europa, mondo. Individuo i problemi che voglio affrontare, scelgo
le criticità per costruire positività.
3. SCELGO GLI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO DOVE INTENDO LAVORARE
Dal piccolo al grande. L’aula, la scuola, il territorio, l’Italia, l’Europa, il mondo.
Scelgo nella realtà glocale i luoghi dell’azione concreta in modo da promuovere
un’azione trasformativa.
4. INDIVIDUO LE RISORSE DEL CONTESTO DA USARE PER REALIZZARE IL
PROGETTO.
5. SCELGO GLI STRUMENTI TECNOLOGICI, DI COMUNI- CAZIONE E I NUOVI
MEDIA DA USARE. MI CHIEDO:
•Qual è il ruolo delle nuove tecnologie e dei nuovi media nel progetto?
•Quali strumenti voglio/posso usare?
6. DEFINISCO IL RUOLO DEGLI STUDENTI
• Come sviluppo una progettazione partecipata?
• Come posso ottenere la partecipazione attiva e il protagonismo degli studenti?
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• Quali sono i compiti e le azioni concrete degli studenti nelle diverse fasi del
progetto?
• Quali esercizi di pace e responsabilità posso realizzare?
7. ORGANIZZO IL LABORATORIO E LE SUE FASI: LA RICERCA/LA
SPERIMENTAZIONE/L’AZIONE
Ricercare. Studiare. Conoscere. Collaborare. Dialogare. Comunicare. Agire.
Curo il passaggio dalla dimensione cognitiva alla dimensione dell’esperienza
diretta. Collego i contenuti all’azione: (1) sviluppo le conoscenze; (2) stimolo
un’azione; (3) accresco le competenze. Prevedo lo spazio per la scelta,
l’ideazione e la realizzazione di un prodotto finale.
8. IMPOSTO LA VALUTAZIONE E L’AUTOVALUTAZIONE DEGLI STUDENTI
I percorsi di pace devono avere una valutazione finale come momento di
riflessione conclusiva e di validazione del percorso formativo. Valutare l’acquisizione delle competenze legate all’educazione alla pace e alla
cittadinanza non può ridursi all’analisi dei soli compiti cognitivi (tra questi
spiccano la ricerca e la selezione delle informazioni; la valutazione della validità
delle stesse; la spiegazione di situazioni; il riconoscere contesti e prospettive; il
comprendere conseguenze e implicazioni). Occorre utilizzare la logica della
valutazione autentica e della padronanza in situazione con compiti “veri” legati alla costruzione della pace e della cittadinanza glocale nella propria scuola e
nel proprio con- testo di vita. Ogni studente è così guidato alla riflessione su di
sé e all’autovalutazione nell’ottica di un apprendimento personale e collettivo
che si fa competenza di pace.
I percorsi di pace si possono nutrire di diversi approcci pedagogici, tecniche e
metodologie didattiche. Se ne riportano alcuni a titolo esemplificativo.
1. LA RICERCA
La pace deve essere considerata come oggetto di ricerca. Non un insieme definito di
conoscenze da apprendere ma un bene da ri-scoprire e ri-costruire. Per questo agli
studenti non deve essere proposto di ricevere nozioni ma di imparare a ricercare, ad
analizzare e a ricostruire. Il metodo didattico non deve mai essere passivo o
passivizzante ma creativo.
2. IL COMPITO DI REALTÀ
L’educazione alla pace e alla cittadinanza deve essere orientata all’azione. Un’azione
reale e autentica. Per questo si nutre di compiti di realtà. I compiti di realtà non sono esercizi scolastici decontestualizzati, pongono problemi aperti a molteplici valutazioni,
offrono l’occasione di esaminare problemi complessi da diverse prospettive teoriche e
pratiche, aprono a molte soluzioni originali e non a una singola risposta corretta
ottenuta dall’applicazione di regole e procedure, forniscono l’occasione di collaborare e
apprezzare il lavoro realizzato.
3. IL DIBATTITO
Impariamo a prendere la parola in pubblico, a dialogare, ascoltare, discutere,
comunicare, cercare insieme la soluzione di un problema. Impariamo ad organizzare e
gestire un dibattito (in classe, in assemblea, nel territorio,…) in tutte le sue fasi:
impostazione, conduzione, conclusione.
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4. IL PRODOTTO FINALE
Il percorso didattico deve avere un inizio e una fine. La scelta, la progettazione, la
realizzazione e la presentazione di un prodotto finale del percorso consente:
• il collegamento tra le fasi dell’apprendimento cognitivo a le fasi di sviluppo
delle abilità e dell’esperienza diretta;
• la valorizzazione/sviluppo della creatività e abilità degli alunni/studenti;
• la restituzione alle famiglie, alla comunità e alla società di almeno una parte
del lavoro realizzato a scuola.
5. IL VALORE DELLA TESTIMONIANZA E DELL’ESPERIENZA
Ascoltare un testimone o un esperto può contribuire a dare un volto alle cose o ad
approfondire la conoscenza di un problema e delle sue possibili soluzioni. Può essere
un modo per portare il mondo dentro la scuola o per andare incontro al mondo
uscendo dall’aula. E’ un modo per evidenziare il valore dell’impegno personale.
6. L’APPRENDIMENTO-SERVIZIO
Realizzare un servizio alla comunità, rispondere ad un problema/bisogno sociale del
territorio, è uno degli “esercizi” di pace e cittadinanza che può dare valore ad un per-
corso educativo. La proposta pedagogica del Service-Learning (apprendimento-servizio) incrocia e ripropone molti obiettivi e dimensioni dell’educazione alla pace e alla cittadi-
nanza glocale, sostituendo la logica della competizione con quella della cooperazione,
coltivando l’idea di una scuola parte attiva di una comunità, luogo di formazione alla
partecipazione, alla democrazia e alla solidarietà.
7. LA FESTA
Organizzare una festa è un modo concreto per migliorare le relazioni, per stare bene
assieme a scuola, per sviluppare la costruzione di una comunità educativa all’interno
della scuola, con le famiglie e il territorio. La festa può essere un buon modo per
avviare o concludere un percorso di pace.
8. LA MARCIA PER LA PACE
Organizzare o partecipare ad una marcia per la pace vuol dire fare un esercizio di
impegno e responsabilità, un’esperienza pratica di organizzazione, di comunicazione e
coinvolgimento del territorio, riscoprire il senso e la voglia di “camminare insieme” come condizione umana di vita, per una crescita reciproca, dare libera espressione ai
propri sentimenti di pace, offrendo a tutti l’occasione di esprimersi a modo proprio,
fare una bella esperienza comunitaria, alla riscoperta del valore della pace, della
fraternità, della solidarietà e della condivisione.
10.3.9 Inclusione alunni con BES
Il nostro Istituto riserva un’attenzione particolare agli alunni diversamente abili o in
condizioni di svantaggio culturale. Riteniamo che la scuola abbia il compito di
promuovere la piena integrazione di tutti gli alunni, partendo dalle risorse e
potenzialità di ognuno di essi per accompagnarli lungo il percorso
scolastico/formativo. Per quanto riguarda gli alunni “certificati”, ogni equipe/Consiglio di classe predispone, come prevede la normativa, un Piano Educativo
Individualizzato (PEI), in collaborazione con la famiglia e con gli specialisti dei servizi
territoriali.
Nell'Istituto è stato istituito un Gruppo di Lavoro sull'Handicap (GLH) diretto dal
Dirigente Scolastico, composto da insegnanti di sostegno, educatori e insegnanti di
classe e coordinato dalla psicopedagogista di Istituto, con il compito di:
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• organizzare al meglio le risorse assegnate e predisporre le attività da realizzare;
• confrontare, coordinare e verificare i progetti che si realizzano nelle classi.
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11. Organigramma
11.1 Area dirigenziale
L’area dirigenziale è formata dal Dirigente scolastico (DS), dal Direttore dei Servizi
Generali e Amministrativi (DSGA), dal Nucleo Interno di Valutazione (NIV).
11.1.1 Dirigente scolastico
Assicura la gestione unitaria dell'istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è
responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Spettano al DS auto- nomi poteri di direzione, di coordinamento e di
valorizzazione delle risorse umane. Organizza l'attività scolastica secondo criteri di
efficienza e di efficacia formative ed è titolare delle relazioni sindacali. Promuove gli
interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione delle
risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio, per l'esercizio della
libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologico-didattica, per l'esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie e
per l'attuazione del diritto all'apprendimento da parte degli alunni. Spetta al DS
l'adozione dei provvedimenti di gestione delle risorse e del personale. Può avvalersi di
docenti da lui individuati, ai quali possono essere delegati specifici compiti, ed è
coadiuvato dal Direttore Dei Servizi Generali ed Amministrativi, che sovrintende, con autonomia operativa, nell'ambito delle direttive di massima impartite e degli obiettivi
assegnati, ai servizi amministrativi ed ai servizi generali dell'istituzione scolastica, coor
dinando il relativo personale. Presenta periodicamente al Consiglio di Istituto una
comunicazione sulla direzione e il coordinamento dell'attività formativa, organizzativa
e amministrativa al fine di garantire la più ampia informazione e un efficace raccordo
per l'esercizio delle competenze degli organi
11.1.2 Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
Sovrintende ai servizi amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione. Ha
autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione ed esecuzione degli atti
amministrativo-contabili, di ragioneria e di economato, anche con rilevanza esterna. È
il capo del personale ATA posto alle sue dirette dipendenze e a lui è demandata la gestione delle risorse umane in termini di permessi, ferie, malattie, sostituzioni,
Direttore dei
Servizi Generali e
amministrativi
Dirigente
scolastico
Nucleo Interno di
Valutazione
Primo
collaboratore
Responsabile
Scuola primaria
Fs Area 1
Fs Area 2
Fs Area 3
Fs Area 4
Fs Area 5
Secondo
collaboratore
Responsabile
Scuola Infanzia
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turnazione, spostamenti ecc.. Coadiuva il DS nelle proprie funzioni organizzative e
amministrative.
11.1.3 Il Nucleo Interno di Valutazione
Ha il compito di valutare il raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto
d’Istituto, sulla base degli indirizzi generali individuati dal Consiglio d’Istituto, con
particolare riferimento ai pro- cessi e ai risultati che attengono all’ambito educativo e formativo, al fine di progettare le azioni di miglioramento della qualità del servizio. Per
l’attività di valutazione, oltre agli indicatori forniti dal Comitato provinciale di
valutazione, il NIV si avvale di ulteriori propri indicatori adeguati a monitorare e
valutare gli aspetti specifici del progetto d’Istituto.
Alla fine di ciascun anno scolastico il NIV elabora un rapporto annuale che è utilizzato
dagli organi dell’istituzione, in relazione alle rispettive competenze, per valutare le
scelte organizzative ed educative dell’istituzione e per aggiornare il progetto d’istituto;
il rapporto annuale è, inoltre, inviato al Comitato provinciale di valutazione e al
dipartimento provinciale competente in materia di istruzione.
11.2 Staff di direzione
L’Area dello Staff di direzione coadiuva l’Area dirigenziale nella gestione e nel presidio
di funzioni trasversali e comuni a tutta l’organizzazione; i membri dello Staff hanno il compito di indirizzare e coordinare la definizione degli obiettivi, fornire linee guida ed
indirizzi, supportare le funzioni di programmazione, monitoraggio e controllo delle
attività, garantire il necessario supporto alle scelte ed alle azioni intraprese. Prevede le
seguenti figure:
• Primo collaboratore del dirigente;
• Secondo collaboratore del dirigente;
• Responsabile della Scuola dell’infanzia;
• Responsabile della Scuola primaria.
11.3 Funzioni Strumentali
Le "Funzioni Strumentali" hanno un ruolo di supporto all'azione collegiale e di
coordinamento nell'ambito dell'organizzazione, della didattica e della formazione:
1) PTOF- POF- PdM
2) INVALSI e valutazione
3) Visite e viaggi di Istruzione; rapporti con l’esterno
4) Sito web e multimedialità;
5) Inclusione DVA/DSA/BES, accoglienza, continuità, orientamento.
11.4 Rapporti con le famiglie
Il dialogo e la collaborazione con i genitori sono considerati preziose risorse per la
costruzione, realizzazione, valutazione del progetto formativo, che è centrato sui
bisogni degli alunni.
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Fatte salve particolari situazioni che vengono di volta in volta affrontate dai singoli
docenti, dai Consigli di Intersezione, di Interclasse, di Classe o dal Dirigente, l’Istituto
offre alle famiglie un ventaglio di diverse opportunità di colloquio e di incontro:
• Dirigente Scolastico (preferibilmente su appuntamento)
• Famiglie-docenti:
o incontri a cadenza bimestrale;
o su richiesta dei genitori;
o durante le assemblee di classe;
• Organi collegiali:
o Consiglio di Istituto;
o Consigli di Intersezione;
o Interclasse e Classe con la presenza dei rappresentanti dei genitori
eletti.
11.5 Rapporti tra diversi ordini di scuole
Considerata la centralità dell’alunno, il cui sviluppo è un processo continuo nel corso
del quale egli apprende in modo differenziato a seconda dell’età, sono previste,
nell’ambito dell’autonomia, la progettazione e la realizzazione di percorsi didattico-
organizzativi a favore della continuità tra i vari ordini di scuola.
Vengono curati i rapporti tra i tre ordini di scuola attraverso la costituzione di
commissioni che propongono iniziative finalizzate a:
• passaggio di informazioni;
• realizzazione di attività comuni;
• raccordi disciplinari.
Il percorso con la Scuola secondaria di I grado prevede incontri d’orientamento.
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12. Allegati
Il PTOF rimanda a una serie di documenti che ne costituiscono una integrazione ed espansione. Tali documenti che vengono allegati al PTOF sono reperibili anche presso
la scuola e sono resi fruibili all’utenza attraverso il sito web della scuola. Essi sono:
•POF;
• Patto di corresponsabilità;
• Piano di miglioramento;
• Piano Annuale per l’inclusività;
• Piano Nazionale Scuola Digitale;
• Sicurezza e pronto soccorso.