punto impresa nr 8 - 2010

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Rubrica di Informazione dell'Ascom Confcommercio Viterbo

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PUNTO IMPRESA anno 8 n. 3maggio/giugno 2010

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ome c’era da aspettarsi, l’andamento dei flussi

turistici del Lazio ha risentito come molte altre realtà nazionali ed internazionali del particolare quadro economico che ha avuto come conseguenza il calo di fiducia delle famiglie quindi la propensione all’acquisto. Le varie stime realizzate dall’Eures sulla base dei dati dell’EBT Lazio, , dalla Camera di Commercio di Viterbo nella presentazione del rapporto 2009 sull'economia viterbese rilevano una flessione per il 2009 nel numero sia degli arrivi sia delle presenze ad un tasso tuttavia inferiore a quello registrato nel corso dell’anno precedente.. Dall’osservazione dei dati sui flussi turistici nelle città del Lazio nel 2009, rispetto a quelli dell’anno precedente, vediamo come probabilmente la crisi sia agli sgoccioli e come i primi accenni di ripresa del settore iniziano a registrarsi. Si tratta di deboli segnali che non devono essere trascurati. Sulla base di questo andamento e delle previsioni economiche internazionali, è possibile, quindi, ipotizzare la fine del periodo di maggiore criticità per il sistema turistico regionale che potrà beneficiare del graduale miglioramento dello scenario internazionale.

La debolezza dell'Euro con la relativa crescita del dollaro conseguente alla attuale crisi renderà finanziariamente più competitive molte mete turistiche italiane sopratutto nei confronti dei mercati del nord e sud America, della Cina, Giappone ed India. La leva finanziaria potrebbe però non essere sufficiente a raggiungere il livello di competitività necessario e sufficiente. Cosa fare allora. Quali azioni intraprendere per superare al meglio la crisi, ed affrontare positivamente il futuro. A darci la risposta è Paolo Guidi, docente di Economia e gestione delle imprese turistiche e di Marketing presso l’Università degli studi della Tuscia.“Per affrontare la sfida con il futuro è necessario un approccio moderno al settore-esordisce Guidi- che ci permetta una crescita sia qualitativa che quantitativa del comparto turistico in generale e ricettivo in particolare”.

Cosa intende per approccio moderno?

“Ritengo che al settore turistico non venga ancora Ritengo che al settore turistico non venga ancora data la giusta importanza strategica. Il turismo è un settore che oltre alle enormi potenzialità ancora inespresse rappresenta uno dei pochi settori in cui

C EDITORIALE

E’ arrivata un’ altra estate e come sempre le aspettative sono rivolte ai turisti che

arriveranno a visitare la Tuscia. Se la nostra terra dimostra di essere apprezzata dai più diversi visitatori, la strada da fare perché il

turismo diventi una vera risorsa economica è ancora molta. Oggi come non mai serve un

lavoro di squadra che coinvolga sia le imprese che fino ad oggi hanno fatto la parte del leone sobbarcandosi rischi e spese, sia la politica che amministra il nostro territorio . Valorizzazione del territorio, infrastrutture

adeguate ma anche eventi culturali che aiutino i turisti ad imprimersi nella mente e

nel cuore la bellezza del territorio e l’accoglienza del suo popolo. Le enormi

potenzialità del turismo enogastronomico, di quello termale e culturale, senza tralasciare l’attrattiva del litorale, possono realmente cambiare il quadro economico e sociale.

Confcommercio tutela tutti i suoi associati che contando sulle proprie forze hanno cercato in questi anni di farsi ascoltare

rompendo schemi vecchi di anni ed imponendosi all’attenzione delle autorità.

Tutela per le aziende che lavorano nel turismo, tutela contro l’abusivismo, contro i prodotti contraffatti, contro il sommerso che mina l’economia delle imprese soprattutto

l’estate, sui litorali. Tutela è anche sensibilizzare le amministrazioni verso una maggiore attenzione agli eventi culturali

spesso appannaggio del lavoro dell’imprenditore. E’anche per questi motivi che la nostra associazione ha deciso questa estate di sostenere e promuovere il Tuscia

Opera Festival, un evento ormai consolidato nel panorama culturale locale. Siamo certi che vi troverete d’accordo con la decisione presa anche perché per voi associati ci sono numerosi vantaggi per godere del Festival

con un trattamento davvero privilegiato che vi invito a scoprire all’indirizzo internet

www.confcommercioviterbo.it. Non mi resta che augurarvi buona navigazione e buone vacanze. IL PRESIDENTE

Franco Boccolini

TURISMO quattro chiacchiere ( e molti numeri) con Paolo Guidi

tra situazione attuale e scenari futuri di una provincia che si avvia a prendere il VOLO

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il nostro paese ed il nostro territorio(Tuscia ndr) possa essere competitivo con i mercati internazionali. Abbiamo molto da offrire, ma dobbiamo iniziare a farlo meglio. Anche nella rilevazione dei dati ad esempio, si utilizzano gli stessi indici statistici da sempre. Oggi è possibile introdurre nella valutazione dei flussi economico-turistici ulteriori indici di performance la cui utilizzazione consentirebbe a chi di dovere di prendere decisioni con maggiore puntualità ed efficacia. Infine, vale la pena ricordare che la provincia di Viterbo produce con il turismo solo il 5% del PIL locale contro una media italiana del 10 %.

Nell'analisi dei dati citati precedentemente, ha individuato diversi segmenti turistici, quale vede come “principale segmento” nel prossimo futuro?

“Gli indicatori dei mercati indicano chiaramente come ambiente e cultura saranno le prossime leve strategiche. Noi, nel nostro territorio, abbiamo la fortuna non solo di poterne disporre ma anche di riuscire ad affiancarci il settore termale. Ma oramai “avere” un territorio come il nostro non è più sufficiente per renderlo sostenibilmente turistico. Il turismo è cambiato come sono cambiati i turisti. Occorre impostare delle politiche turistiche che vadano in questa

direzione. Io spesso uso dire:

FARE, FARE BENE, FARLO SAPERE. Ovviamente tali politiche dovranno collimare con le scelte fatte e da fare in campo energetico. L’energia nucleare avrà inevitabilmente un impatto enorme sul territorio e sulla sua immagine turistica. Bisognerà capire in che direzione puntare per lo sviluppo del viterbese e far si che ogni scelta politica sia coerente con la strada scelta.

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PUNTO IMPRESA BIMESTRALE D’INFORMAZIONE DELL’ASCOM CONFCOMMERCIO DI VITERBO

Anno 8 Numero 3 - Maggio/Giugno 2010

Direzione, Redazione, Amministrazione 01100 –Viterbo, via Monte S.Valentino 2. TEL:0761 304060

Direttore Responsabile: Giovanni Mirulla Direttore Editoriale: Franco Boccolini Editing: Valeria Sebastiani

Registrato presso il Tribunale di Viterbo il 22/04/2002 n.500 del Registro Stampa

Spedizione in A.P.45%art.2 comma 20/B legge662/96 Filiale P.T. Viterbo. In distribuzione gratuita agli associati ASCOM e agli opinion leaders.

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Il 18 Gennaio 2010 è entrata

in vigore la delibera n°6 del

Regolamento Comu- nale dei

P.E. di Viterbo inerente il

Piano Program- matico per i

criteri di sviluppo delle attività

di sommi- nistrazione alimenti

e bevande. I requisiti sono

rimasti gli stessi di cui

avevamo discusso in

precedenza su Punto Impresa.

Non vi nascondo la mia

grande preoccupazione, ci

troviamo quasi totalmente

liberalizzati. Purtroppo la Re-

gione Lazio ha dato pochis-

simo spazio a noi associati di

categoria per poterci opporre a

questa liberalizzazione, abbia-

mo sol tanto potere consultivo.

La situazione è la stessa in

quasi tutta l’ Italia anche se la

nostra Federazione Nazionale

sta cercando in tutti i modi,

presso i Ministeri, di contra-

stare e limitare i danni che

potrebbero derivare da questa

massiccia apertura. Non dob-

biamo quindi sottovalutare

questa realtà, sia per il gestore

che da tantissimi anni è rima-

sto nel suo locale, ma soprat-

tutto per i nuovi, che sono in

prevalenza giovani, e cercano

nel P.E. un’alternativa alla

disoccupazione. Quello del

P.E. è un settore complesso da

cono scere, difficile da gestire,

maltrattato dai media e scarsa-

mente aiutato dalla politica.

Alcune volte ci capita di ca-

dere in depressione, di non

riuscire a guardare avanti, di

sentirci soli, e i problemi si

ingigantiscono tra banche e

fornitori, per far quadrare i

conti. Nel nostro settore ci

sono bravissimi professionisti

che dedicano ore di lavoro, e

di studio, per il benessere dei

clienti, contribuendo ad ele-

vare la qualità di vita e a

promuovere il patrimonio eno-

gastronomico del nostro paese.

Sono in molti a pagare sulla

propria pelle l’aver sotto-

valutato la difficoltà di gestire

un locale senza un’adeguata

preparazione. Come dicevo

prima, quello del P.E., è un

mondo complesso, perché

deve confrontarsi quotidia-

namente con una clientela

esigente ed infedele pronta a

cambiare le proprie scelte. La

sfida principale di un gestore è

proprio quella di capire queste

evoluzioni e meglio ancora

anticiparle. Le mode cambia-

no, i consumatori hanno stili di

vita diversi, si è sempre più

fuori casa per studio o per

lavoro, quindi i bar e i risto-

ranti svolgono un ruolo sem-

pre più importante anche a

livello sociale. E’ ovvio che le

esigenze crescono di conse-

guenza, e soltanto la forma-

zione continua ci potrà

permettere di non uscire dal

mercato. Ci auguriamo che

anche la politica faccia la sua

parte, intervenendo su poli-

tiche fiscali, burocrazia, costo

del lavoro, e credito bancario.

Sono sempre a Vostra dispo-

sizione, insieme agli uffici

Ascom, per sostenervi e

consigliarvi in ogni Vostra

esigenza gestionale. Buon

Lavoro.

Antonia

Biritognolo

LETTERE AGLI ASSOCIATI

LA RUBRICA di ANTONIA

BIRITOGNOLO,PRESIDENTE

PROVINCIALE FIPE

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NASCE FEDERABBIGLIAMENTO

presto a Viterbo la federazione Confcommercio

La Confcommercio di Viterbo ha incontrato nella sede di via Monte S. Valentino il presidente di Federabbigliamento Roma e coordinatore di Federabbigliamento per il Lazio, Roberto Polidori. All’incontro, oltre al direttivo dell’associazione ed al segretario di Federabbigliamento Roma, Marco Restelli, erano presenti diverse tra le aziende rappresentative del settore di Viterbo e Provincia. Finalità dell’incontro, parlare di diversi temi che riguardano da vicino il vasto settore dell’abbigliamento come il calendario dei saldi, la lotta dell’abusivismo e gli studi di settore ma anche l’intenzione di ricostituire all’interno di Confecommercio Viterbo un gruppo di aziende ed imprenditori del settore motivati a far ascoltare la propria voce in ambito regionale. A tal proposito, un riconoscimento va a Vita Sozio, già presidente del terziario Donna alla CCIAA e dell’imprenditoria femminile in ASCOM Confcommercio, da anni operatrice del settore che è stata la promotrice dell’incontro e dell’idea di ridare vita a Federabbigliamento nella provincia di Viterbo. Un prossimo incontro di carattere tecnico che coinvolgerà gli operatori della provincia e al quale interverrà il segretario della federazione romana si terrà sempre a Viterbo per discutere dei maggiori problemi locali del settore e della costituzione di un consiglio direttivo che possa portare la nuova Federazione Viterbese ai traguardi raggiunti in ambito nazionale grazie all’adesione a Moda Italia.

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La parola al direttore:

Dal Tavolo del Capranica nasce “RETE”

’esperienza del “patto del Capranica” è nata nel

2006 sulla base della condivisione di missione, di principi, valori e politiche. Il 30 ottobre di quell’anno i gruppi dirigenti di diverse confederazioni si ritrovarono nella sala del teatro Capranica, a Roma, per dire “no” all’impostazione della manovra finanziaria per il 2007. Era un “no” a troppa pressione fiscale e contributiva, un “no” a troppi rivoli di crescita della spesa pubblica, un “no” ad una concertazione rituale, che celava antiche e solide relazioni privilegiate.Quello che chiedevamo quel giorno era molto di più delle cause che ci avevano spinto a riunirci nella specifica occasione, era maggiore attenzione alle ragioni del “popolo del fare impresa”. Un popolo che ha in comune interessi e attese, comuni e di lungo corso; interessi delle nostre imprese, dei nostri imprenditori che si traducevano in domande da rivolgere alla politica ma soprattutto alle nostre confederazioni, domande sulla nostra capacità di agire per dare risposte effettive a queste ragioni. E’ per questo che il tavolo del Capranica fu l’occasione per continuare a

lavorare insieme, di esprimerci in maniera unitaria, in ogni sede istituzionale: nella Sala Verde di Palazzo Chigi, luogo simbolico della concertazione; in occasione degli incontri con il Presidente Berlusconi ed il Sottosegretario Letta; in occasione delle audizioni parlamentari. Il lavoro fatto in questo senso ha portato risultati concreti. In primis ha sollecitato la crescente consapevolezza della capacità delle piccole e medie imprese e dell’impresa diffusa di confrontarsi con il mercato; ha concorso a rendere chiaro che queste imprese non sono anomalia o contraddizione, eccezione o marginalità rispetto alla modernità; ha contribuito al definitivo riconoscimento del fatto che queste imprese sono larga parte dell’economia reale del nostro paese, quell’economia reale rivalutata dalla lezione della recente crisi economica. Lavorare insieme ha anche rafforzato il nostro convinci-mento della necessità e della possibilità di costruire una risposta nuova e più efficace al problema della rappresentanza del sistema imprenditoriale italiano che vada al di la delle frammentazioni dovute alle dimensioni, a logiche anacro-nistiche, ad antiche e cadute appartenenze politiche origina-

rie e che cerchi, invece, di fare valere al meglio il contributo delle imprese del territorio alla crescita, allo sviluppo, alla coesione del Paese. Il lavoro svolto dalle confederazioni legate dal “patto del Capranica” si è trasformato in una realtà consolidata. Il 10 maggio scorso si sono così riunite Confcommercio, Conf-artigianato, CNA, Confeser-centi, Casartigiani. Riunite per la nascita di “R.E.T.E. – Imprese Italia”. ” “Rete – Imprese Italia” è un’Asso-ciazione inter-confederale pensata come strumento unitario di rappresentanza e di confronto con le istituzioni, la politica, le altre forze economiche e sociali. Rete- Imprese Italia nasce per dire – come si legge nelle prime righe del nostro Manifesto, del Manifesto delle Imprese del Territorio – che “il futuro del Paese è inscindibilmente legato alle piccole e medie imprese ed all’impresa diffusa”. E, insieme, per chiedere – alle istituzioni ed alla politica, alle forze economiche e sociali – di condividere la responsabilità di fare quanto è necessario, affinché queste imprese possano compiutamente esprimere le loro potenzialità. “Rete – Imprese Italia ” nasce per dare, al “popolo

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del fare impresa”, identità e voce comune e dunque più forte; capacità di rappre-sentanza e di rappresenta-zione comune e dunque più forte. Comune e dunque più forte, perché il nostro obiet-tivo non è la sommatoria aritmetica dei tanti, imprese ed imprenditori, che pur siamo e rappresentiamo. Il nostro obiettivo, la nostra “ambizione” è piuttosto quella “di modernizzare, come conclude il Manifesto, la rappresentanza delle imprese per modernizzare l’economia e la società italiana. E’ una nostra responsabilità. E’un’opportunità per il Paese. Insieme, “Rete – Imprese Italia” è una Fondazione, promossa dall’-Associazione e dedicata al lavoro di approfondimento culturale e scientifico, alla costruzione di analisi e di proposte. Associazione e Fondazione agiranno in stretto raccordo, avendo come finalità statutarie la promozione delle ragioni e dei valori dell’impresa, del lavoro, dello sviluppo territoriale, ma anche lo sviluppo dell’integrazione, politica e culturale, della rappresentanza del “popolo del fare. I Presidenti delle Confe-derazioni fondatrici, che fanno parte degli Organi dell’Asso-ciazione e della Fondazione, si alterneranno nel ruolo di Presidente dell’Associazione, secondo un principio di rotazione semestrale. Oggi a capitanare Rete c’è il nostro presidente, Carlo Sangalli, un

grande riconoscimento per la nostra associazione ma, in Rete non c’è antagonismo, C’è se mai una scelta di coesione ed unità che guarda ad un futuro migliore oggi, in una fase di ancora difficile transizione, dalla recessione al ritorno alla crescita. Il modello di “Rete – Imprese Italia” non è un modello “contro”: è un modello “per”. E’ un modello programmaticamente aperto e plurale, che lavora per rafforzare le ragioni dell’unità di rappresentanza delle impre-se e della collaborazione tra le imprese ed il lavoro. Non coltiva disegni “egemonici” e, meno che meno, si propone di agire per la conquista di spazi di potere ma se mai condivide alcuni principi fondamentali per il popolo del fare impresa, come la tutela rigorosa della legalità e della sicurezza e l’-efficienza della giustizia contro ogni forma di crimi-nalità; il pluralismo imprendi-toriale come condizione strutturale di democrazia economica; l’apertura dei mer-cati e l’attenzione alle ragioni dei consumatori fondate su una concorrenza a parità di regole; l’impegno per lo svi-luppo territoriale e per una maggiore competitività dell’-intero sistema-Paese. Sono principi che Rete- Imprese Italia si propone di far valere in assoluta autonomia confrontandosi con la politica, incalzandola e quando necessario criticandola sempre sulla base di giudizi di merito e mai su pregiudizi. Rete Imprese Italia inizia ad operare

da subito, senza perdere tempo perché se è vero che il momento peggiore della crisi economica che ha portato alla scomparsa di tante, troppe PMI, è pur vero che la crisi non è conclusa, da qui la proposta dell’assemblea del 10 maggio: ripartire dai punti di forza del paese. Ognuno faccia la propria parte. E, tutti insieme, cerchiamo di condi-videre regole e riforme. Regole di collaborazione e di cooperazione tra imprese e lavoro. Regole di colla-borazione e di cooperazione tra pubblico e privato: perché si riduca la “tassa” della burocrazia ed avanzi la semplificazione, anche attra-verso la più ampia diffusione ed applicazione della posta elettronica certificata. Ma regole e scelte , ancora, per accelerare i tempi di paga-mento delle pubbliche amministrazioni. E regole e scelte che, in sintesi, ci aiu-tino a riconoscere ed a premia-re responsabilità, merito e talento: nella funzione pub-blica, nella scuola e nell’-Università, ed in generale nel mercato del lavoro, anche attraverso il decollo operativo della rinnovata architettura della contrattazione. Insieme, facciamo rapidamente avanza-re il cantiere delle riforme, ricercando la maggiore convergenza tra le istituzioni, le forze politiche, le forze economiche e sociali per le riforme istituzionali necessarie per il migliore funzionamento del circuito della decisione politica ed amministrativa, per

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le riforme economiche e sociali necessarie per un’Italia più ambiziosa e più giusta: per un’Italia, cioè, che cresca di più e meglio, producendo ricchezza, occupazione, svi-luppo, coesione sociale e territoriale. Per un futuro che può e deve essere migliore.

“Noi, il futuro, vogliamo costruirlo in nome delle buone ragioni dell’economia reale e del lavoro del nostro Paese-ha

dichiarato il presidente Sangalli chiudendo il suo discorso per l’inaugurazione di Rete- Possiamo costruirlo, perché realmente rappre-sentiamo larga parte di questa economia reale. Dobbiamo costruirlo, perché l’Italia tutta, a partire dalle imprese che rappresentiamo, merita un futuro migliore. Alla vigilia dei centocinquant’anni dell’-Unità d’Italia, questo è il compito di “Rete – Imprese

Italia”. Soprattutto, questa è l’opportunità che il “popolo del fare impresa” offre al nostro Paese.”

Noi ce la metteremo tutta. A tutti , ed anzitutto alla politica, chiediamo di cogliere questa opportunità.

Il Direttore

Mauro Barlozzini

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NOMINATION a “MIGLIOR BAR” per il GRANDORI di VITERBO

alla 15° EDIZIONE dI CIBUS, il SALONE INTERNAZIONALE dell’ALIMENTAZIONE di PARMA.

Il bar caffè “Grandori” di Viterbo, si è aggiudicato la nomination al premio “Miglior Bar d’Italia” istituito da F.I.P.E.( Federazione Italiana Pubblici Esercizi) nella 15° edizione di “CIBUS”, il Salone Internazionale dell’Alimentazione di Parma. Grande la soddisfazione della presidente F.I.P.E. provinciale, Antonia Biritognolo e dell’intero direttivo direttivo di Confcommercio Viterbo per il successo ottenuto da Andrea Ciancolini, il giovane e determinato associato, titolare del bar Grandori. “La nomination- dichiara Antonia Biritognolo-è una conferma al duro lavoro che viene svolto quotidianamente nei P.E. per raggiungere elevati livelli qualitativi. La F.I.P.E. da sempre punta alla qualità, come elemento distintivo per i nostri P.E..”Arrivano anche le personali congratulazioni del presidente Confcommercio Franco Boccolini: “ Avere qui a Viterbo uno dei dieci migliori bar d’Italia, un nostro associato, ci riempie d’orgoglio. I P.E. rappresentano un comparto fondamentale del Commercio ed il successo riportato dal Grandori, ad una manifestazione così importante come Cibus, conferma che Viterbo stà crescendo nella giusta direzione.”

QUALCHE DOMANDA AD ANDREA CIANCOLINI

proprietario del Grandori

Che effetto fa ricevere una nomination prestigiosa come quella del CIBUS?

Un bell’effetto, certamente, anche perché la notizia era del tutto inaspettata..

Inaspettata ma guadagnata ..Il Grandori è senz’altro uno dei locali più noti non solo a Viterbo, ma nell’intera provincia. Punto di ritrovo nei week-end di una clientela diversa per fasce d’età, sia per l’aperitivo, vero punto di forza del locale, che per l’after dinner. Una istituzione delle notti viterbesi. Dov’è il segreto di tanto successo?

Non c’è nessun segreto..solo tanto lavoro. Ho aperto il mio locale dieci anni fa, dopo dieci anni di lavoro come barista. Dopo vent’anni nel settore posso

affermare con sicurezza che l’esperienza è quello che più mi ha aiutato nelle scelte che ho fatto per il Grandori.

Che genere di scelte?

Caffè Grandori - P. zza Fontana Grande( Viterbo)

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NASCE IL CENTRO STUDI CONFCOMMERCIO

Lo stile del locale, il tipo di servizi per la clientela. Proponiamo ad esempio un aperitivo ricco, diverso dal solito, quasi una piccola cena che unisce a soliti ed insoliti fingers food veri e propri piatti, come la pasta.

A proposito di cena, il Grandori, da poco, è anche ristorante.. che la sera propone anche il pesce.

Si, per farlo ho dovuto ingrandire il locale, ma ho deciso di lanciarmi in questa nuova sfida: prolungare l’artmosfera dell’aperitivo in una cena in puro stile Grandori.

Sfida che a giudicare dai commenti dei clienti, si sta rivelando un successo.

Al Cibus anche Piero Guidi

Anche un altro viterbese si è imposto all’attenzione del pubblico della fiera di Parma, Piero Guidi, relatore dell’ intervento “Il successo e la convenienza del surgelato nella ristorazione.”Il Dott. Guidi, da tempo, mette la sua conoscenza di economista a disposizione di Confcommercio Viterbo collaborando, sotto numerosi aspetti, alla crescita dell’associazione. Tra le sue fatiche ricordiamo un libro che, recentemente pubblicato per i tipi Franco Angeli, è già una “bibbia” tra gli addetti alla ristorazione: “Fuori dal Piatto, Come Gestire al Meglio un Esercizio della Ristorazione.”

E’ Mauro Barlozzini, direttore di Confcommercio Imprese per l’Italia di Viterbo, ad annunciare la nascita, in seno all’associazione viterbese presieduta da Franco Boccolini, di un centro studi che si occuperà di raccolta dati ed analisi quantitative ed economiche relative alle tante imprese del commercio, dei servizi e del turismo presenti sul territorio provinciale. “Avere dei dati statistici ed un quadro economico aggiornato e reale del territorio è diventata un’ esigenza improrogabile- dichiara Barlozzini- Il centro studi che si avvia a produrre indagini sui flussi turistici e su altri argomenti di rilevante importanza economica e sociale, avrà come scopo quello di fornire dati utili all’associazione, alle imprese presenti sul territorio e a tutti quei cittadini interessati sia in qualità di consumatori che di futuri imprenditori. Gli studi verranno resi noti e pubblicati sul sito internet dell’associazione www.confcommercio.vt.it così da renderli disponibili nella massima integrità e trasparenza. Il centro studi vuole essere uno strumento di conoscenza e ci auguriamo, di orientamento e aiuto per le scelte politiche che riguradano da vicino lo sviluppo dell’economia viterbese.”

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ULTIME NOVITA’ FISCALI LE PRINCIPALI NOVITÀ DELLA “MANOVRA CORRETTIVA 2010”

Il Governo ha recentemente emanato un apposito Decreto contenente la c.d. “Manovra correttiva 2010” che introduce, a decorrere dal 31.5.2010, “misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”. Le principali novità sono di seguito sintetizzate. Non si esclude che nel corso dell’iter parlamentare di conversione in legge siano apportate alcune modifiche. Il Decreto dovrà essere convertito in legge entro fine mese. PARTECIPAZIONE DEI COMUNI ALL’ATTIVITÀ DI ACCERTAMENTO I Comuni sono tenuti a “partecipare” all’attività di accertamento fiscale e contributivo attraverso la segnalazione all’Agenzia delle Entrate, alla GdF nonché all’INPS degli “elementi utili ad integrare i dati contenuti nelle dichiarazioni presentate dai contribuenti, per la determinazione di maggiori imponibili fiscali e contributivi”. A tal fine è previsto che: • i Comuni dovranno collaborare con l’Agenzia del Territorio per la rilevazione degli immobili che non

risultano dichiarati in Catasto; • l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione del Comune le dichiarazioni dei redditi dei contribuenti ivi

residenti e, prima dell’emissione degli avvisi di accertamento invierà una segnalazione al Comune, il quale, entro 60 giorni dovrà comunicare ogni elemento in suo possesso, utile alla determinazione del reddito complessivo del soggetto accertato.

ANAGRAFE IMMOBILIARE INTEGRATA Dall’1.1.2011 è attivata la “Anagrafe immobiliare integrata”, costituita e gestita dall’Agenzia del Territorio, con la quale viene attestato ai fini fiscali lo stato di integrazione delle banche dati disponibili per ciascun immobile, individuando il soggetto titolare dei relativi diritti reali.

IMMOBILI CHE NON RISULTANO DICHIARATI AL CATASTO titolari di diritti reali su immobili che: • non risultano dichiarati in Catasto; • a seguito di interventi edilizi sull’immobile, non hanno dichiarato in Catasto la conseguente variazione di

consistenza o destinazione; entro il 31.12.2010 sono tenuti a presentare la dichiarazione di aggiornamento catastale. DATI CATASTALI NEGLI ATTI IMMOBILIARI Dall’1.7.2010, per gli atti pubblici e le scritture private autenticate tra vivi aventi ad oggetto il trasferimento, la costituzione o lo scioglimento di comunione di diritti reali su fabbricati già esistenti, per le unità immobiliari urbane: • il notaio è tenuto a verificare preventivamente gli intestatari catastali e la loro conformità con le

risultanze dei registri immobiliari; • è necessario indicare, a pena di nullità, oltre all’identificazione catastale, il riferimento alle planimetrie

depositate in Catasto e la dichiarazione, resa dagli intestatari, della conformità dei dati catastali e delle planimetrie allo stato di fatto dell’immobile.

Anche per gli atti aventi ad oggetto la registrazione di contratti di locazione o affitto di beni immobili, nonché la loro cessione, risoluzione o proroga, si rende necessaria l’indicazione dei dati catastali degli immobili. L’omissione è punita con la sanzione dal 120% al 240% dell’imposta. LIMITAZIONI ALL’USO DEL CONTANTE Il limite all’uso del contante e dei titoli al portatore, dalla soglia attuale di € 12.500, è portato a € 5.000 e pertanto: • il trasferimento di denaro contante, di libretti bancari o postali al portatore e di titoli al portatore è possibile

soltanto per importi inferiori a € 5.000; • gli assegni bancari e circolari ed i vaglia postali e cambiari di importo pari o superiore a € 5.000 devono

riportare il nome o la ragione sociale del beneficiario e la clausola di non trasferibilità;

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• il saldo dei libretti di deposito al portatore bancari o postali dovranno essere estinti o “riportati” ad importi inferiori alla soglia di € 5.000 entro il 30.6.2011.

Le sanzioni previste per la violazione di tali limitazioni sono, in ogni caso, non inferiori a € 3.000. “RITORNO” DEGLI ELENCHI IVA Al fine di contrastare le frodi IVA, è previsto l’obbligo di comunicare telematicamente all’Agenzia delle Entrate le operazioni rilevanti ai fini IVA di importo pari o superiore a € 3.000. Le modalità e termini di presentazione saranno fissati con un apposito Provvedimento l’Agenzia delle Entrate. NUOVO REDDITOMETRO Con riferimento all’accertamento sintetico dei redditi per i quali il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi non è ancora scaduto, è applicabile il “nuovo redditometro” che, seppur basato come in passato sul principio che le spese sostenute dal contribuente derivano da un reddito conseguito, è caratterizzato da nuove modalità di calcolo del reddito sinteticamente determinato. In particolare, si segnala che: • i contribuenti sono suddivisi in base al nucleo familiare e all’area territoriale di appartenenza; • le spese sostenute hanno un impatto diverso a seconda che siano voluttuarie ovvero “di base”; • assumono rilevanza le spese che si considerano sostenute con i redditi conseguiti nell’anno preso in

esame, con l’esclusione quindi dei c.d. incrementi patrimoniali; • per la determinazione del reddito assumono rilevanza soltanto gli oneri deducibili di cui all’art. 10, TUIR e le

detrazioni d’imposta normativamente previste; • resta ferma in capo al contribuente la possibilità/l’onere di provare che le spese sono state sostenute

con redditi conseguiti in anni precedenti o con redditi diversi da quelli che hanno concorso alla formazione del reddito imponibile.

N.B. L’accertamento da redditometro potrà essere applicato quando, anche solo per un anno (non più per 2 periodi d’imposta), lo scostamento del reddito dichiarato da quello presunto è pari al 20% (non più 25%).

CONTROLLO DELLE IMPRESE “APRI E CHIUDI Le imprese che cessano l’attività entro 1 anno dalla data di inizio saranno inserite in una lista di selezione dei soggetti da sottoporre a controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate, della G.d.F. nonchè dell’INPS. CONTROLLO DELLE IMPRESE “IN PERDITA SISTEMATICA” Particolare attenzione nella programmazione dei controlli fiscali sarà rivolta alle “imprese che presentano dichiarazioni in perdita fiscale, non determinata da compensi erogati ad amministratori e soci, per più di un periodo d’imposta”.

L’artista: Piero Lanzetta

Scorcio (Olio su Tela)

Nato ad Alessandria d’Egitto tra le due guerre mondiali, da una famiglia di imprenditori italiani frequenta fin dall’infanzia numerosi intelletuali ed artisti che contribuiscono ad accrescere la sua personale inclinazione artistica. Tornato in Italia per frequentare il Liceo Artistico di Roma decide di intraprendere in seguito qui gli studi di architettura per poi dedicarsi completamete alla carriera artistica. Le sue opere risentono profondamente degli studi universitari. Alla perfezione delle prospettive e alla pulizia delle linee unisce una personalissima visione della realtà ed un uso del colore che rendono unico pogni scorcio ritratto. Famosi sono i suoi panorami romani anche se la pittura del maestro cambia profondamente nel corso degli anni risentendo delle correnti artistiche in cui ama immergersi e dei paesi che visita, di cui assorbe le più intime atmosfere. Organizza numerose personali sia in Italia che all’estero. Da vent’anni residente a Tuscania ha raccolto e studiato gli stemmi delle famiglie del luogo disegnandone oltre 200. Sempre a Tuscania ha scoperto l’origine delle sei statue di marmo conservate nel Duomo cittadino, appartenenti all’altare seicentesco della chiesa di S. Agostino.

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RITENUTA D’ACCONTO PER PAGAMENTI PER I QUALI SI BENEFICIA DI DETRAZIONI/DEDUZIONI Dall’1.7.2010, in presenza di un pagamento con bonifico bancario o postale da parte di soggetti che per la spesa sostenuta beneficiano di una deduzione o una detrazione d’imposta, la banca o la Posta è tenuta ad operare una ritenuta del 10% a titolo di acconto all’atto dell’accreditamento al beneficiario. In altre parole, coloro che effettuano operazioni con clienti che beneficiano di una deduzione/detrazione incasseranno l’importo spettante al netto della predetta ritenuta del 10% a titolo di acconto. L’Agenzia delle Entrate ha recentemente disposto che la citata novità è applicabile ai bonifici effettuati da parte di soggetti che hanno sostenuto spese per il recupero del patrimonio edilizio nonché per il risparmio energetico per i quali fruiscono della detrazione IRPEF del 36% ovvero della detrazione del 55%. OPERAZIONI INTRACOMUNITARIE E DICHIARAZIONE DI INIZIO ATTIVITÀ I soggetti che intendono effettuare operazioni intracomunitarie dovranno comunicare tale volontà nella comunicazione di inizio attività, la cui mancata autorizzazione potrà essere emessa dall’Ufficio entro 30 giorni dall’attribuzione della partita IVA. DIVIETO COMPENSAZIONE SOMME ISCRITTE A RUOLO Dall’1.1.2011 è vietata la compensazione dei crediti relativi a imposte erariali fino a concorrenza degli importi a debito, di ammontare superiore a € 1.500, iscritti a ruolo per imposte erariali e relativi accessori e per i quali è scaduto il termine di pagamento. In caso di inosservanza, è applicata la sanzione pari al 50% dell’importo indebitamente compensato. Con un apposito Decreto saranno disciplinate le modalità con le quali sarà possibile utilizzare la compensazione con le somme iscritte a ruolo. DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ANTIRICICLAGGIO In materia di antiriciclaggio è previsto che ai fini dell’individuazione delle operazioni sospette da cui deriva l’obbligo di segnalazione all’UIF, il Decreto in esame dispone che costituisce un elemento di sospetto: “il ricorso frequente o ingiustificato a operazioni in contante, anche se non in violazione dei limiti di cui all’articolo 49, e, in particolare, il prelievo o il versamento in contante con intermediari finanziari di importo pari o superiore a 15.000 euro”. NOTIFICA DI ATTI ED ELEZIONE DEL DOMICILIO DA PARTE DEL CONTRIBUENTE Qualora il contribuente, ai fini della notificazione degli avvisi e degli atti, intenda eleggere domicilio presso una persona o un ufficio del Comune del proprio domicilio fiscale, il domicilio prescelto deve risultare da un’apposita comunicazione (e non più dalla dichiarazione annuale) da inviare al competente Ufficio a mezzo raccomandata A/R ovvero in via telematica con modalità che saranno stabilite dall’Agenzia delle Entrate con uno specifico Provvedimento. Inoltre, è previsto che ai fini delle notificazioni, le variazioni dell’indirizzo hanno effetto dal trentesimo giorno successivo a quello della variazione anagrafica (per le persone fisiche) o della comunicazione di inizio attività o dal modello previsto per l’attribuzione del codice fiscale per i soggetti non obbligati alla presentazione della dichiarazione di inizio attività ai fini IVA. NOTIFICA DELLA CARTELLA DI PAGAMENTO L’Agente della riscossione può notificare al contribuente la cartella di pagamento anche mediante posta elettronica certificata (PEC), all’indirizzo risultante dagli elenchi previsti dalla legge. REDDITI DA PENSIONE Nei confronti dei titolari di redditi di pensione non superiori a € 18.000 è previsto che: – le imposte dovute in sede di conguaglio di fine anno, se di importo superiore a € 100, sono prelevate in

un numero massimo di 11 rate, senza interessi, a partire dal mese successivo a quello in cui è effettuato il conguaglio e non oltre quello relativamente al quale le ritenute sono versate nel mese di dicembre;

– può essere richiesto all’ente che corrisponde tale reddito di trattenere l’importo del canone RAI in un numero massimo di 11 rate, senza interessi, a partire dal mese di gennaio e non oltre quello relativamente al quale le ritenute sono versate nel mese di dicembre. La richiesta deve essere presentata entro il 15.11 dell’anno precedente a quello cui si riferisce l’abbonamento RAI.

Le medesime modalità di trattenuta mensile possono essere applicate, su richiesta dell’interessato, anche con riguardo ad altri tributi. ESCLUSIONE COMPILAZIONE QUADRO RW DEL MOD. UNICO È prevista l’esclusione dall’obbligo di compilazione del quadro RW del mod. UNICO PF con riguardo:

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• alle persone fisiche che prestano lavoro all’estero per lo Stato italiano, per una sua suddivisione politica o amministrativa o per un suo Ente locale;

• alle persone fisiche che lavorano all’estero presso organizzazioni internazionali cui aderisce l’Italia, la cui residenza fiscale in Italia è determinata in base ad accordi internazionali ratificati.

N.B. Per i predetti soggetti l’esonero in esame si applica esclusivamente per il periodo in cui l’attività lavorativa è svolta all’estero;

SOSPENSIONE ADEMPIMENTI FISCALI SOGGETTI COLPITI DAL SISMA IN ABRUZZO A favore dei soggetti, titolari di reddito d’impresa / lavoro autonomo, con volume d’affari non superiore a € 200.000, colpiti dal sisma verificatosi in Abruzzo il 6.4.2009 è disposta la sospensione fino al 15.12.2010: • degli adempimenti e dei versamenti tributari. La sospensione non riguarda le ritenute da operare su

redditi diversi da quelli d’impresa / di lavoro autonomo; • relativamente ai contributi previdenziali ed assistenziali e dei premi INAIL. Non è previsto il rimborso di quanto già versato. AGEVOLAZIONE IRAP PER NUOVE ATTIVITÀ NEL MEZZOGIORNO In relazione all’IRAP applicabile nei confronti delle nuove iniziative produttive, alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia è consentito, con propria legge, modificare, fino ad azzerare, le aliquote applicabili nonché disporre esenzioni, detrazioni e deduzioni. Il periodo d’imposta a decorrere dal quale saranno applicabili le predette eventuali agevolazioni è individuato con apposito Decreto RIENTRO IN ITALIA DI RICERCATORI RESIDENTI ALL’ESTERO A favore dei docenti e ricercatori: – in possesso di titolo di studio universitario o equiparato; – non occasionalmente residenti all’estero; – che hanno svolto documentata attività di ricerca o docenza all’estero presso centri di ricerca pubblici

o privati o Università per almeno 2 anni continuativi e che al 31.5.2010 ed entro 5 anni successivi rientrano in Italia per svolgere la propria attività, ivi acquisendo la residenza fiscale;

è riconosciuta, relativamente al 90% degli emolumenti percepiti, l’esclusione dalla formazione del reddito di lavoro dipendente / autonomo ai fini IRPEF nonché dalla formazione del valore della produzione ai fini IRAP. L’agevolazione che decorre dall’1.1.2011, è applicabile nel periodo d’imposta in cui il ricercatore diventa residente in Italia e nei 2 successivi. IMPOSTA SOSTITUTIVA SU PREMI PRODUTTIVITÀ A favore dei lavoratori dipendenti del settore privato con reddito non superiore a € 40.000, è disposto l’assoggettamento, per il periodo 1.1 – 31.12.2011 e fino al limite di € 6.000 lordi, ad un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali con riguardo alle somme erogate per gli incrementi di produttività, redditività, qualità, innovazione ed efficienza organizzativa. È altresì previsto uno sgravio dei contributi dovuti dal lavoratore e dal datore di lavoro. La misura del beneficio fiscale e contributivo sarà individuata entro il 31. 12. 2010

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GELATI – APERITIVI - CAFFE’

COKTAIL’S – CATERING

P.zza Verdi 1/c - VITERBO