quaranta (40) hadith di imam an-nawawi...questo hadith è sahih (vero, forte) e i sapienti sono...

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Quaranta (40) Hadith di Imam an-Nawawi Spiegazione di Shaykh Ibn Daqîq al-'îd Hadith 1: Le azioni valgono secondo le intenzioni ed ogni uomo avrà secondo il suo intento. Hadith 22: Limitarsi alle Opere Obbligatorie è Sufficiente per entrare nel Paradiso. Hadith 2: Hadith di Jibril Hadith 23: Affrettarsi a compiere il Bene. Hadith 3: L'Islam poggia su cinque pilastri. Hadith 24: La Proibizione dell’Oppressione. Hadith 4: Il Paradiso e l’Inferno sono vicini quanto la distanza di un braccio. Hadith 25: I Ricchi hanno tutte le Ricompense. Hadith 5: Il Rifiuto delle Opere Malvagie e delle Innovazioni. Hadith 26: Ogni articolazione di ciascuna persona ha il compito di fare la carità. Hadith 6: Il Halaal è chiaro e, il Haraam è chiaro. Hadith 27: La Rettitudine (al-Birr) è nel Buon Carattere. Hadith 7: La Religione è Nasiihah (Consiglio Sincero). Hadith 28: L’obbligo di Aggrapparsi alla Sunnah.

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  • Quaranta (40) Hadith

    di Imam an-Nawawi Spiegazione di Shaykh Ibn Daqîq al-'îd

    Hadith 1: Le azioni valgono secondo le

    intenzioni ed ogni uomo avrà secondo il suo

    intento.

    Hadith 22: Limitarsi alle Opere

    Obbligatorie è Sufficiente per entrare nel

    Paradiso.

    Hadith 2: Hadith di Jibril Hadith 23: Affrettarsi a compiere il Bene.

    Hadith 3: L'Islam poggia su cinque pilastri. Hadith 24: La Proibizione

    dell’Oppressione.

    Hadith 4: Il Paradiso e l’Inferno sono vicini

    quanto la distanza di un braccio.

    Hadith 25: I Ricchi hanno tutte le

    Ricompense.

    Hadith 5: Il Rifiuto delle Opere Malvagie e

    delle Innovazioni.

    Hadith 26: Ogni articolazione di ciascuna

    persona ha il compito di fare la carità.

    Hadith 6: Il Halaal è chiaro e, il Haraam è

    chiaro.

    Hadith 27: La Rettitudine (al-Birr) è nel

    Buon Carattere.

    Hadith 7: La Religione è Nasiihah

    (Consiglio Sincero).

    Hadith 28: L’obbligo di Aggrapparsi alla

    Sunnah.

  • Hadith 8: Mi è stato ordinato di combattere

    contro gli uomini finché testimonino.

    Hadith 29: Quello che ti porta in Paradiso.

    Hadith 9: Gli obblighi sono in base alle

    capacità.

    Hadith 30: I Diritti di Allah ta’ala.

    Hadith 10: Limitare se stessi al Gradevole

    Halaal.

    Hadith 31: La realtà dell’ascetismo.

    Hadith 11: Essere Prudente nel Dubbio. Hadith 32: Non causare danno e non

    rispondere al danno col danno.

    Hadith 12: Il Musulmano deve lasciare ciò

    che non lo riguarda.

    Hadith 33: L'onere della prova spetta a chi

    reclama mentre il giuramento compete a

    chi nega.

    Hadith 13: Desiderare per il tuo Fratello

    ciò che Desideri per Te-Stesso.

    Hadith 34: Proibire il male è dall'Iman

    (fede).

    Hadith 14: La Proibizione del Sangue di un

    Musulmano e i Casi in cui si può Versare

    Hadith 35: La Fratellanza nell'Islam.

    Hadith 15: Le maniere Islamiche. Hadith 36: Le virtù della riunione per la

    recitazione del Corano e Ricordare Allah.

    Hadith 16: La Proibizione della Rabbia. Hadith 37: La Grazia di Allah ta’ala e la

    Sua Misericordia.

    Hadith 17: L’Ordine di Uccidere e

    Macellare nel Miglior Modo.

    Hadith 38: L’adorazione di Allah è il

    mezzo per avvicinarci a Lui.

    Hadith 18: Il Buon Carattere. Hadith 39: L’indulgenza per colui che

    sbaglia, che dimentica e che viene forzato.

    Hadith 19: Ricordati sempre di Allah e

    Allah ti Proteggerà.

    Hadith 40: Il mondo è il mezzo e la

    piantagione per ottenere l’aldilà.

    Hadith 20: Se non ne provi vergogna, fai

    quello che vuoi.

    Hadith 41: Il segno della Fede.

    Hadith 21: Dì: “Io credo in Allah” e poi sì

    fermo/saldo.

    Hadith 42: La grandezza del Perdono di

    Allah l’Altissimo.

  • 40 Hadith di Imam an-Nawawi

    Spiegazione di Shaykh Ibn Daqîq al-'îd

    Hadith 1: (Le azioni valgono secondo le intenzioni ed ogni

    uomo avrà secondo il suo intento).

    Abu Hafs Omar ibn al-Khattab (radi Allaahu ‘anhu- Che Allah sia soddisfatto di lui) ha detto: Ho

    sentito dire al messaggero di Allah (sallAllahu ‘alayhi wa sallam – che Allah lo elogi e lo preservi):

    “Le azioni valgono secondo le intenzioni ed ogni uomo avrà secondo il suo intento. Chi emigra per

    Allah e il suo messaggero sappia che la sua emigrazione vale come fatta per Allah e il suo

    messaggero; mentre chi emigra per avere dei benefici materiali o per sposare una donna, sappia che

    la sua emigrazione vale per lo scopo per cui è emigrato.”

    [Riferito da Imam Bukhari e Imam Muslim]

    Spiegazione del Hadith

    Questo Hadith è sahih (vero, forte) e i sapienti sono tutti d’accordo sulla sua autenticità, ed è

    collezionato in entrambe le collezioni di al-Bukhari (Hadith nr 1) e Muslim (Hadith nr 1907).

    Questo Hadith è grande per i suoi benefici e per la sua importanza, ed è stato detto che la Religione

    dell’Islam gira intorno ad esso.

    Alcuni sapienti (Imam Shafi'i – rahimahullah – che Allah abbia misericordia di lui) hanno detto che

    esso vale un terzo (1/3) della Sapienza, perchè le azioni (le opere) dell’uomo includono il suo cuore, la

    sua lingua e i suoi arti, mentre l’intenzione nel cuore è un terzo (1/3) di essa.

    Altri sapienti (come Imam Ahmad - rahimahullah) hanno detto che tutta la religione è riassunta in tre

    Hadith:

    1- Le azioni valgono secondo le intenzioni ed ogni uomo avrà secondo il suo intento. Chi emigra per

    Allah e il suo messaggero sappia che la sua emigrazione vale come fatta per Allah e il suo messaggero;

    mentre chi emigra per avere dei benefici materiali o per sposare una donna, sappia che la sua

    emigrazione vale per lo scopo per cui è emigrato.

    Hadith di Nu'man bin Bashir (radi Allaahu 'anhu):

    2- Il Halaal (le cose non proibite, lecite) è chiaro e il Haraam (ciò che è proibito) è chiaro, tra loro ci

    sono questioni dubbiose in merito alle quali le persone non sanno se sono halaal o haraam. Colui che le

    evita avendo come scopo la salvaguardia della sua religione e il suo onore è sicuro, mentre se qualcuno

    si impegna in una parte di esse può fare qualcosa di haraam, come uno che pascola i suoi animali nei

    pressi della Hima (terreni che sono riservati agli animali appartenenti al Re, che sono proibiti per gli

  • altri animali); è quindi molto probabile che alcuni dei suoi animali andranno in esso (nel terreno). In

    verità, ogni re ha un Hima, e la Hima di Allah è quello che Egli ha proibito.

    Quindi state attenti, nel corpo vi è un pezzo di carne; se esso è buono, tutto il corpo è buono, - se esso è

    corrotto, tutto il corpo è corrotto, danneggiato, ed esso è il cuore.”

    [Bukhari; Muslim; Abu Dawud; Tirmidhi, Nasai; Ibn Majah, Ahmad].

    3- Hadith di ‘Aishah (radi Allaahu ‘anha):

    “Chiunque introduce nella nostra questione (Islam) una cosa che non fa parte di essa, gli sarà respinta

    (da Allah).”

    Alcuni sapienti hanno detto che questo Hadith deve essere menzionato all’inizio di ogni libro, per

    stabilire che la ricerca della sapienza si fa solo per l’amore di Allah, e non per qualcos'altro.

    L'intenzione è il fondamento di ogni azione.

    Il suo (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) detto:

    “In verità (innama), le azioni valgono secondo le intenzioni.” e in una narrazione “le azioni valgono

    secondo le intenzioni” - entrambe le dichiarazioni dettano il vincolo [sul fatto che tutte le azioni hanno

    bisogno dell’intenzione] secondo il parere corretto.

    Un’azione che apparentemente può sembrare buona come ad esempio, fare la carità, sarà respinta se

    l’intenzione dietro questo gesto fosse sbagliata, ovvero, se è stata fatta per esibirsi (per mostrare agli

    altri che io sono generoso).

    Infatti, Il Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) ha narrato da Allah che:

    “Se una persona fa un’opera per l’amore di Allah e anche per l’amore di un’altro, allora Allah

    rifiuterà tutta la sua opera e la lascerà per il partner per cui l’ha fatta.”

    Questo ci fa vedere quant'è grave il peccato dello Shirk (associare qualcuno in adorazione ad Allah,

    politeismo) – è l’unico peccato che Allah non perdonerà mai.

    Nel Hadith, la parola (avrà) significa che la persona sarà ricompensata solo per ciò che intendeva.

    Quindi, come menzionato nel Hadith, se una persona fa l’Hijra (immigrazione) con l’intenzione

    sbagliata allora lui non sarà ricompensato per l’azione dell'Hijra.

    La parola “azioni, (opere)” si riferiscono a quelle azioni che fanno parte della Shari’ah dell’Islam

    (Legislazione Islamica). Cosi, qualsiasi azione della Shari’ah – ad esempio, fare il wuduu’ (l’abluzione

    prima della preghiera) oppure il ghusl (lavare tutto il corpo, tutte le sue parti perché hai avuto un

    rapporto sessuale, oppure lo fai quando entri nell'Islam ecc.) oppure fare il tayammum (forma di

    abluzione che si fa con la polvere in assenza dell’acqua), oppure il salat (preghiera), o il zakaat (dare

    una parte della tua ricchezza, che deve aver raggiunto un certo valore, circa il 2,5% ogni anno ad u

  • povero ecc...), oppure il digiuno, o il Hajj (pellegrinaggio alla Macca), e ogni altra froma di culto - non

    sarà accettata e ricompensata a meno che non sia fatta con l’intenzione corretta.

    L'intera religione invita a fare le azioni ordinate (prescritte dalla Sharia'ah) e di stare lontani dalle

    azioni proibite e fermarsi davanti alle questioni dubbiose come è stato riferito nel Hadith di Nu`man bin

    Bashir (radi Allaahu ‘anhu). E, tutto questo è perfezionato da due cose:

    1) Che esteriormente l'azione sia fatta come insegnata dalla Sunnah (insegnamenti del Profeta, siano

    essi detti, azioni, approvazioni), e questo è riferito nel Hadith di ‘‘Aishahh (radi Allaahu 'anha):

    “Chiunque introduce nella nostra questione (Islam) una cosa che non fa parte di essa, gli sarà

    respinta.”

    2) Che interiormente l'azione sia fatta per cercare il Volto di Allah, come è riferito nel Hadith:

    “In verità, le azioni valgono secondo le intenzioni.”

    Fudayl bin Iyadh ha detto a proposito del Suo detto: “per mettere alla prova chi di voi meglio opera”

    [Al Mulk:2] – che è sincero in essa e corretto in essa.

    L'azione, se è sincera ma non corretta, non sarà accettata. Se è corretta ma non sincera, non sarà

    accettata. Sarà accettata soltanto quando è sia sincera che corretta. Ed è sincera quando è per amore di

    Allah, e corretta quando è fatta secondo la Sunnah. La prova di ciò che ha detto Fudayl sta nel versetto:

    “Chi spera di incontrare il suo Signore compia il bene e nell'adorazione non associ alcuno al suo

    Signore.” [Al Kahf:110]

    Riepilogo:

    - Ogni cosa che noi facciamo deve essere fatta per Allah, se noi vogliamo essere sicuri che sarà

    accettata da Lui e che non interferisca in qualche modo nel sostegno del Suo Diin (Religione).

    - Un’azione buona con l’intenzione sbagliata non ci darà alcuna ricompensa nell'aldilà.

    Hadith 2: (Hadith di Jibril)

    ‘Umar ibn al-Khattab (radi Allaahu 'anhu – che Allah sia soddisfatto di lui) riferisce:

    “Un giorno, mentre eravamo seduti accanto al Messaggero di Allah (sallAllahu ‘alayhi wa sallam –

    che Allah lo elogi e lo preservi) ecco apparirci un uomo dagli abiti candidi e dai capelli di un nero

    intenso; su di lui non traspariva traccia di viaggio, ma nessuno di noi lo conosceva. Si sedette di fronte

    al profeta (che Allah lo elogi e lo preservi), mise le ginocchia contro le sue e appoggiando le palme

    delle mani sulle sue cosce gli disse:

    ‘O Muhammad, dimmi cos'è l'Islam?’

  • ‘Il Messaggero di Allah (che Allah lo elogi e lo preservi) disse: l'Islam è che tu testimoni che non c'è

    altro dio tranne Allah (Allah solo merita di essere adorato) e che Muhammad è il Messaggero di Allah;

    che tu compia la preghiera rituale, versi la zakat, digiuni nel mese di Ramadan e faccia il pellegrinaggio

    alla Casa (la Qaaba, la sacra casa di Allah), se ne hai la possibilità (Possibilità fisica e materiale).

    Tu dici la verità! disse l'uomo.

    Ci sorprese che fosse lui ad interrogare il profeta e lo approvasse.

    Gli chiese allora: ‘Dimmi che cos'è l'Iman.’

    Egli rispose: ‘è che tu creda in Allah, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri, nei Suoi Messaggeri e

    nell'Ultimo giorno e che tu creda nel decreto divino, sia nel bene che nel male.

    Tu dici la verità! Replicò l'uomo, chiedendo: ‘Dimmi che cos'è l'Ihsan (fare opere buone e lasciare

    quelle malvagie).’

    Egli rispose: ‘è che tu adori Allah come se lo vedessi; perché anche se tu non Lo vedi, certamente Egli

    vede te.’

    L'uomo disse: ‘Dimmi cos'è l'Ora (Il Giorno del Giudizio).’

    Egli rispose: ‘L'interrogato non ne sa più di chi lo interroga.’

    L'uomo disse: ‘Parlami allora dei segni premonitori.’

    Egli rispose: ‘Quando la schiava genererà la sua padrona e quando vedrai i pastori, miseri, scalzi e nudi

    competere nelle costruzioni più elevate.’

    Dopodiché l'uomo sparì e io rimasi assorto. Allora il profeta (che Allah lo elogi e lo preservi) mi

    chiese: ‘Umar, sai tu chi mi ha interrogato?’ Io risposi: ‘Allah e il Suo Messaggero ne sanno di più.’

    Era Jibril (L'arcangelo Gabriele) - disse - che è venuto per insegnarvi la vostra religione.” [Riferito da

    Muslim].

    Spiegazione del Hadith

    Questo è senza dubbio un grande Hadith (detto del Profeta - sallAllahu ‘alayhi wa sallam), in quanto

    comprende tutte le azioni che sono visibili esteriormente e le azioni interiori.

    Perciò, alcuni studiosi hanno definito questo Hadith la Madre/il Nucleo della Sunnah (Umm as-

    Sunnah), proprio come il Sura al-Fatihah (il Capitolo Aprente – che sarebbe il primo capitolo del

    Corano) è stato chiamato la Madre (Umm al-Corano), grazie alla sua spiegazione breve e concisa, che

    contiene tutto il Messaggio del Corano.

    In questo Hadith (dalla menzione del vestito bianco e dei capelli neri), deriva la prova per

    l'abbellimento dell’aspetto di qualcuno, quando entra dagli studiosi, dai pii e dai Re, come Jibril

  • (angelo Gabriele - alayhi as-salaam, pace sia su di lui) andò a insegnare al popolo con la sua

    apparizione, con le sue dichiarazioni e con le sue azioni.

    Il fatto che ‘l’uomo’ non aveva alcun segno di viaggio su di lui, eppure il fatto che nessuno lo aveva

    mai visto prima, sorprese i Sahaba (Compagni del Profeta), siccome egli non viveva tra loro, com'è

    comparso ‘dal nulla’?

    In questo modo, Jibril (alayhi as-salaam) è stato in grado di attirare la loro attenzione riguardo a ciò che

    avrebbe detto in seguito.

    La sua dichiarazione 'O Muhammad' piuttosto che il rispettoso 'O Messaggero di Allah' che era

    obbligatorio per i Sahaabah, ha contribuito ad ottenere la piena attenzione dei Sahaabah.

    Le sue domande riguardanti l'Islam, l’Iman (la fede) e l’Ihsaan (cercare di fare il bene ed evitare il

    male) ci mostra che essi sono tre livelli distinti, e il livello dell’Ihsaan è quello più alto.

    È importante notare che questi termini quando usati insieme indicano significati specifici, mentre se

    usati separatamente possono comprendere i significati degli altri termini.

    Che cosa significa questo, verrà spiegato dettagliatamente in seguito, inshaa’Allah.

    Il termine ‘Islaam’ nel suo significato specifico si riferisce alle azioni visibili esteriormente – come la

    Shahaadah (Testimonianza di Fede), la Preghiera, pagare il Zakaat ecc. Se una persona ha la quantità

    basilare di Iman (fede) richiesto a lui e poi esegue queste azioni principali che sono esteriori – tutti le

    vediamo, siamo testimoni (della Shahaadah, Preghiera e Zakat ecc), in tal caso lui è al livello

    dell’Islaam.

    Il termine 'Iman' (fede) nel suo significato specifico si riferisce alle credenze interiori del cuore, e se

    una persona vuole entrare nel sistema dell’Islam, lui deve aderire alle credenze di base menzionate in

    questo Hadith.

    Tuttavia, in senso più generale, il termine Iman denota le credenze e le azioni del cuore (esempio:

    ‘Aqidah-il credo e il timore da Allah sono opere invisibili, stanno dentro al cuore, nessuno sa quanto

    temi o ami il Signore dentro nel tuo cuore), le dichiarazioni della lingua (esempio: dhikr- menzionare,

    ricordare Allah) e le azioni degli arti (ad esempio: combattere nel Jihad – sforzarti, sacrificarti per la

    causa di Allah).

    Se una persona raggiunge le azioni esteriori di base dell’Islam, e poi cresce in termini di fede e nel fare

    opere buone, allora egli alza il livello del suo Iman (fede).

    Avere Iman in Allah significa attestare che Allah - Gloria a Lui - esiste, ed è descritto con gli Attributi

    Alti e Perfetti, che Lui è libero da tutte le forme di carenza/imperfezioni. Include anche il credo che Lui

    è l’Unico, la Verità, l’Indipendente, e che Lui è l’Unico Creatore di tutto ciò che esiste. Lui cambia il

    creato come vuole e Lui fa nel Suo Regno qualsiasi cosa vuole, e che Allah Solo merita di essere

    adorato.

  • Il credo negli Angeli significa testimoniare che loro sono i Suoi servi onorati, e che essi non agiscono

    se non in base al comando di Allah.

    Il credo nei Messaggeri significa testimoniare che loro sono Veritieri, Affidabili in tutto ciò che hanno

    trasmesso da Allah, e che sono stati aiutati da Allah nei miracoli che loro hanno fatto vedere per

    dimostrare la loro veridicità, e che loro hanno trasmesso e spiegato il Messaggio su quello che Allah ci

    ha ordinato di fare. Inoltre, dobbiamo rispettare e onorare tutti i Messaggeri, e non dobbiamo

    differenziare tra di loro. *

    L’Iman nell'Ultimo Giorno comporta la testimonianza (l'attestazione) che saremo riportati in vita dopo

    la nostra morte, e saremmo radunati nel Giorno del Giudizio, e in quel Giorno ci sarà la contabilità

    delle nostre azioni, la pesatura nel Miizaan (bilancia), e la traversata del Siraat (ponte sull’Inferno), e

    infine l’entrata nel Paradiso o nel fuoco dell’Inferno. Il credo che il Paradiso è il luogo dove sono

    premiati chi opera il bene, mentre l’Inferno è il luogo di punizione per chi opera il male.

    Il credo nel Qadr (Predestino Divino) include la convinzione che Allah conosce tutto quello che è

    accaduto e tutto ciò che accadrà, e che ha scritto questo nella Tavola Protetta (al-Lawh al-Mahfuudh),

    che è con Lui, e che nulla può accadere, senza il Desiderio e il Permesso di Allah.

    E la via dei Salaf (Predecessori) e degli Imam (Guide, Studiosi) dei tempi successivi è stata quella in

    cui chiunque attesti (testimoni) e crede in queste cose con ferma convinzione e senza dubbi in esse,

    allora egli sarà contato tra i veri credenti, indipendentemente se egli sia arrivato a questi credi

    attraverso studi dettagliati delle prove intellettuali o meno.

    Il termine 'Ihsaan' si riferisce al terzo livello, il più alto. Esso si raggiunge, come indicato nel Hadith,

    quando la persona adora Allah come se lo vedesse, e anche se egli non vede Allah, allora adora Lui

    sapendo che Allah lo vede.

    Gli studiosi hanno osservato che il livello più elevato di adorare Allah - come se uno lo vedesse, è il

    livello di mushaahadah. Ciò, implica che la persona adora Allah vedendo l'effetto dei Nomi e degli

    Attributi di Allah, in tutte le cose che gli stanno attorno.

    Ad esempio, quando vede misericordia tra un animale e il suo piccolo, lui vede questo come l'effetto

    della Misericordia di Allah sulla Sua creazione, e così via.

    Quindi qualunque cosa il servo vede intorno a lui, si ricorda degli Attributi Perfetti di Allah ‘azza wa

    jall. Ciò non significa che il servo vede Allah con i suoi occhi, in quanto questo ru'yaa (vedere) è solo

    per i credenti nel Giorno della Resurrezione.

    Il secondo livello di Ihsaan, che è inferiore al primo, è quello in cui il servo è costantemente

    consapevole che Allah lo guarda in ogni momento.

    La dichiarazione del Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) che "L'interrogato non ne sa più di chi lo

    interroga" dimostra che anche il Profeta, (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) non era a conoscenza di quando

    sarà l'Ultima Ora. Questa conoscenza appartiene ad Allah, e ad Allah solo.

  • Per quanto riguarda i segni del Giorno del Giudizio, sono stati menzionati due di essi in questo Hadith.

    Il primo afferma che una ragazza-schiava darà alla luce il suo padrone.

    - Alcuni degli studiosi hanno suggerito che questo potrebbe significare che la gente degenererà a tal

    punto che essi venderanno le proprie donne che avevano come schiave, dalle quali hanno già avuto

    figli. Questi bambini possono poi inconsapevolmente acquistare le loro madri come schiavi, e diventare

    così i loro padroni.

    - Altri hanno suggerito che i bambini diventeranno così cattivi, mal educati e insolenti nei confronti dei

    genitori e li tratteranno come se fossero i loro schiavi - e questo è ciò che vediamo nella società di oggi.

    Il secondo segno è che i poveri, i pastori indigenti faranno concorrenza tra loro nella costruzione di

    edifici alti. Dobbiamo solo guardare alla Penisola Arabica e vedere come le persone che erano dei

    beduini del deserto solo qualche decennio fa, adesso stanno letteralmente in concorrenza tra loro nella

    costruzione di grattacieli.

    E ci sono alcuni Hadith dal Messaggero (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) che indicano che la costruzione

    di edifici alti è odiato, se non c'è un reale bisogno per farlo.

    Quindi, questo Hadith contiene una spiegazione dell'Islam, del’Iman (Credo) e dell’Ihsaan.

    È stato raccontato da studiosi del passato, come Imaam Abuu al-Huasain ibn Bataal al-Maalikii che

    Ahl-us-Sunnah wa al-Jamaa’ah (i Seguaci del Sunnah – detti, approvazioni del Profeta - e del Gruppo

    dei Musulmani) concordano sulla comprensione dell’Iman (Fede) che consiste di Credenze col Cuore,

    Parole e Azioni degli arti, e che l’Iman cresce con l’obbedienza ad Allah e decresce nel

    disobbedendoGli.

    Questo è in contrasto con l'affermazione di alcune delle sette deviate che dicono che: l’Iman (Fede) è

    fisso o costante, e una persona o ce l’ha o non ce l’ha.

    Quindi, diverse persone hanno diversi livelli di Iman, e non siamo tutti uguali a questo riguardo.

    Piuttosto, sappiamo dalla dichiarazione del Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) che l’Iman di Abu

    Bakr (radiAllahu anhu) era maggiore rispetto all’Iman del resto del popolo (escluso il Messaggero di

    Allah, naturalmente).

    Noi impariamo da questo Hadith, che la persona che attesta la shahaada (testimonianza di fede) e

    mostra i principali aspetti esteriori dell'Islam è considerato Musulmano, mentre chi va oltre ed aumenta

    le proprie azioni rette e le credenze si chiama Mu'min (credente).

    Così il Mu’min è in una stazione superiore rispetto al Musulmano.

    [E colui che raggiunge il livello di Ihsaan, è il migliore dei tre e si chiama Muhsin – che Allah azza wa

    jall ci renda Muhsin].

    Riepilogo:

  • - è venuto proprio l'angelo Jibril per insegnare i fondamenti della Fede ai Compagni facendo delle

    domande al Messaggero (sallAllahu ‘alayhi wa sallam).

    - Che si può insegnare agli altri, chiedendo di ciò che loro già conoscono.

    - Se qualcuno vuole conoscere l’Islam in generale, allora egli dovrebbe essere avvisato dei pilastri che

    lo costituiscono.

    - L’Islam è costruito su cinque pilastri che devono essere attuati con Iman e ihsaan. Negando uno di

    questi pilastri e non volendo eseguire qualcuno di essi, la persona diventa non-Musulmano/miscredente

    (Kafir).

    - La fede in ciò che Allah ha destinato a noi, indipendentemente se viene percepita come buona o

    meno, è parte dell’Iman (fede), e senza credere in essa, il nostro Iman sarebbe incompleto e lacunoso.

    - Uno deve accettare i Messaggeri inviati da Allah.

    - Si deve sviluppare il livello proprio dell’Ihsaan in tutto ciò che si fa, in modo tale da essere sempre

    più consapevole che Allah guarda ogni mossa che fai.

    - Parte delle maniere Islamiche è che l'insegnante dovrebbe essere pronto di accettare e dire che non sa

    la risposta, o che non sa meglio del richiedente.

    - I segni dell'Ultima Ora sono reali, riguardano il nostro modo di vivere e i nostri comportamenti.

    - Anche se i compagni sono stati i migliori dell’umanità e furono i più sapienti, non interruppero la

    conversazione con le loro risposte, né mostrarono impazienza all’interrogatore. Pertanto, fa parte delle

    maniere, educazione Islamica, che se qualcuno fa una domanda al professore in un gruppo, gli altri del

    gruppo dovrebbero tacere (cosi solo l’insegnante risponda) finché ad uno di loro viene chiesto aiuto/il

    parere.

    - Non è lecito dire che c’è un certo periodo di tempo rimasto prima della fine del mondo, perché

    nessuno lo sa a parte Allah, e non lo sapeva nemmeno il Messaggero (sallAllahu ‘alayhi wa sallam).

    *Al-Qurtubi ha detto: Non c’è differenza tra i Profeti per quanto riguarda la Profezia, il Messaggio da

    trasmettere è stato lo stesso per tutti senza differenziare. Piuttosto la differenziazione ha a che fare con

    le circostanze, le caratteristiche, i miracoli, e le parole.

    Per quanto riguarda la Profezia stessa, non vi è differenza, ma piuttosto la differenziazione ha a che

    fare con altre questioni che sono separate da questa. Perciò alcuni di loro erano Messaggeri di

    risoluzioni (decisioni) ferme, solide (ulu'l-'azm), alcuni sono stati presi come amici stretti (Khaliil), ad

    alcuni di loro Allah ha parlato direttamente e alcuni sono stati sollevati nello status.

    Hadith 3: (L'Islam poggia su cinque pilastri)

  • Abu Abdul-rahman Abdullah figlio di Omar ibn al-Khattab (radiAllahu ‘anhu - Che Allah sia

    soddisfatto di lui) riferisce: Ho sentito dire dal Messaggero di Allah (che Allah lo elogi e lo preservi):

    L’Islam poggia su cinque pilastri:

    1. la testimonianza che non c’è altro dio che Allah e che Muhammad è il messaggero di Allah,

    2. il compimento della preghiera rituale,

    3. il versamento della Zakat,

    4. il pellegrinaggio alla Casa (la Qaba a Mecca) e…

    5. il digiuno nel mese di Ramadan.

    [Riferito da al-Bukhari e Muslim].

    Spiegazione del Hadith

    Abu al-'Abbaas al-Qurtubii (rahimahu Allahu – che Allah abbia misericordia di lui) ha detto che questo

    Hadith significa che questi cinque elementi sono la base e i principi fondamentali su cui si fonda la

    religione dell al-Islaam. L'Islam viene evidenziato con questi cinque elementi. Il Profeta, (sallAllahu

    alayhi wa sallam – che Allah lo elogi e lo preservi) ha particolarizzato questi cinque elementi e non ha

    menzionato il Jihad insieme a loro (anche se è attraverso il Jihad che l'Islam ha predominato e la

    resistenza dei miscredenti è sminuita), perché queste cinque cose sono obbligatorie in ogni momento su

    tutti i Musulmani, mentre il Jihad è un Fard Kifaayah* che può non essere richiesto in determinati

    periodi.

    In alcune narrazioni di questo Hadith (come quello citato sopra), il Hajj (pellegrinaggio) è stato

    menzionato prima del Digiuno del Ramadan. Tuttavia, e Allah conosce meglio, la forma corretta è la

    collocazione del Digiuno prima del Hajj, come è stato narrato da Ibn ‘Umar (radiallahu anhu – che

    Allah sia compiaciuto di lui) che ha corretto un narratore che ha cambiato l’ordine dicendo:

    “Ecco come l’ho sentito dire dal Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam).”

    Questo episodio ci mostra la precisione dei Sahaabah e degli studiosi del Hadith che sono venuti dopo

    di loro nel preservare le parole del Messaggero (sallAllahu alayhi wa sallam), e come non potrebbe

    essere cosi, quando Allah azza wa jall ha detto (interpretazione del significato):

    “Noi abbiamo fatto scendere il Monito (il Corano), e Noi ne siamo i custodi.” [Al Hijr 15: 9].

    E il Dhikr (Ricordo) o il Wahii (Rivelazione) rivelati al Profeta (sallAllaahu alayhi wa sallam)

    comprende entrambi il Corano e la Sunnah, come Allah dice (interpretazione del significato):

    "Il vostro compagno non è traviato, non è in errore; e neppure parla d'impulso (dal suo desiderio):

    non è che una Rivelazione ispirata." [An-Najm 53: 2-4].

    È stato narrato da Ibn ‘Umar (radiAllahu anhu) che il Messaggero (sallAllaahu alayhi wa sallam) ha

    detto: “Islaam è costruito sull’adorazione di Allah (adorare solo Lui) e non credere (nell’adorazione) di

    tutto ciò che esiste tranne Lui; sabilire la Preghiera, ... (fino alla fine del Hadith).”

  • Nel Hadith si verifica la frase 'stabilimento' della preghiera (come iqaam as-salaah), in

    contrapposizione a 'prestazione (esecuzione)' della preghiera.

    Gli studiosi hanno menzionato che questo indica che la preghiera deve essere eseguita nel modo più

    perfetto, dopo aver completato il wuduu’ (l’abluzione) nel modo più perfetto, nel Masjid (moschea) con

    il Jama’ah (gruppo) per gli uomini, e così via. Questo significa che, eseguire semplicemente i

    movimenti della Preghiera nel modo minimale, non è ciò che noi desideriamo (e non è solo questo

    quello che viene richiesto a noi di fare), piuttosto, dovremmo sforzarci in questa vicenda, tenendo

    presente nella testa che la Preghiera è la prima questione della quale verremmo chiesti nel Giorno della

    Resurrezione – se essa sarà accettata il resto delle nostre azioni saranno accettate, se essa sarà respinta

    il resto delle nostre azioni saranno respinte.

    Riepilogo:

    L’Islam è costruito su cinque principi:

    1. La testimonianza che Allah è il nostro Unico Dio e Muhammad (sallAllaahu alayhi wa sallam)

    è il Suo Messaggero, venuto a mostrarci come soddisfare (realizzare, compiere, appagare) la

    nostra esistenza su questa terra da Musulmani;

    2. La Preghiera;

    3. Il Zakah;

    4. Il Digiuno e …

    5. Il Hajj.

    Quindi, uno deve soddisfare (compiere) questi pilastri con la massima cura, preoccupazione e priorità,

    e una persona deve normalmente fare così, prima di essere coinvolto con gli altri aspetti del Din (della

    Religione).

    *[Nota: Fard Kifaayah è un obbligo che è richiesto dai Musulmani in modo tale che se un gruppo di loro lo soddisfa allora

    l'obbligo non sussiste più per tutta la comunità].

    Hadith 4: (Il Paradiso e l’Inferno sono vicini quanto la

    distanza di un braccio.)

    Abu Abdulrahman Abdullah ibn Masud (Che Allah sia soddisfatto di lui) ha detto - Il Messaggero di

    Allah (che Allah lo elogi e lo preservi), e lui è il Veritiero, il Fedele ha riferito:

    "In verità, la creazione di ciascuno di voi nel ventre di sua madre, si compie in quaranta giorni sotto

    forma di nutfah (seme, goccio), poi diventa ‘alaqah (grumo di sangue) per uno stesso periodo e poi

    diventa mudghah (un pezzo di carne) per uno stesso periodo. Dopo gli viene inviato l'angelo che gli

    soffia lo spirito di vita e gli ordina quattro parole prescritte: il suo rizq (sostentamento), la durata della

    sua vita, le sue azioni e la sua infelicità o felicità (se entrerà o no nel Paradiso).

  • Giuro in Allah, oltre il quale non c’è altro Dio, in verità uno di voi compie le opere della gente del

    Paradiso fino alla distanza di un braccio tra lui ed esso (il Paradiso), e ciò che è stato scritto lo coglierà

    (supererà, sorpasserà), e cosi, egli agirà come le genti dell’Inferno e in esso entrerà.

    E, in verità uno di voi farà opere della gente dell’Inferno, fino alla distanza di un braccio tra lui e

    l’Inferno, e ciò che è stato scritto lo coglierà (supererà, sorpasserà), e cosi, lui agirà come le genti del

    Paradiso e in esso entrerà."

    [Riferito da al-Bukhari e Muslim].

    Spiegazione del Hadith

    La dichiarazione di Ibn Mas'ud (radiAllahu anhu) che il Profeta (sallAllaahu alayhi wa sallam) era “il

    Veritiero, il Creduto (il Fedele)”, significa che egli (sallAllaahu alayhi wa sallam) era Veritiero nei suoi

    discorsi e lui era Creduto in tutto ciò che ha portato dalla Wahii (inspirazione, rivelazione).

    Per quanto riguarda l'affermazione che "la creazione di ciascuno di voi nel ventre di sua madre, si

    compie in quaranta giorni..." alcuni studiosi (sapienti dell’Islam) hanno commentato dicendo che ciò

    significa che lo sperma e le uova sono inizialmente separate all'interno del ventre della madre, e Allah

    le fa riunire (per formare lo zigote) e rimangono in questo stato ‘di base’ per un periodo di quaranta

    giorni. [Si noti che questo commento è stato fatto prima dell’8° secolo dall’Hijraa (Immigrazione del

    Profeta da Mecca a Medina), mostrando la conoscenza degli 'Ulamaa (sapienti) in quel tempo - è

    un’ulteriore prova della veridicità di ciò che ha portato (la rivelazione) il Messaggero (sallAllahu alayhi

    wa sallam).]

    L’ulteriore descrizione dell'embrione nelle varie fasi di 'alaqah e mudghah sono incredibilmente

    accurate - e nel nostro tempo il Dr. Keith Moore ha descritto dettagliatamente nei suoi libri sullo

    Sviluppo Umano.

    L'angelo che viene inviato all'embrione è l'angelo che è deputato con la responsabilità del grembo

    (ventre) materno.

    Per quanto riguarda l'affermazione “In verità, uno di voi compie le opere della gente del Paradiso...”

    noi capiamo che questo significa che una persona può compiere buone azioni correttamente fino a

    quando si trova alla distanza di un braccio dal Paradiso, ma poi ciò che è stato già scritto su di lui (cioè

    il suo Qadar) si sovrappone (lo supera) e lui compierà cattive azioni, e quindi entrerà nell'Inferno.

    Questo è in conformità con l’Hadith che “le opere sono con le loro azioni finali (le opere dipendono

    dalle opere finali).”

    Visto che la trasformazione di una persona dal bene al male è rara (se lui è stato buono per tutta la vita)

    e non accade normalmente, mentre la trasformazione di una persona dal male al bene è molto più

    comune (uno si pente e torna alla Verità), questo è dalla Bontà e dalla Misericordia di Allah

    subhaanahu, la Cui Misericordia non conosce confini, e noi ringraziamo e lodiamo Lui per questo. Noi

    sappiamo dal Messaggero (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) che Allah ha detto:

  • “In verità la Mia Misericordia precede la Mia Ira.”

    e in un’altra narrazione:

    “In verità la Mia Misericordia supera la Mia Ira.”

    In questo Hadith, si trova la costituzione della credenza nel Qadar (Predestino), e questo è il Credo

    degli Ahl-us-Sunnah wa al-Jama'ah. Noi crediamo che tutte le occorrenze sono dal Pre-destino (Pre-

    Ordinamento) di Allah (cioè tutto quello che accade è già stato decretato da Allah) e tutto ciò che

    accade è solo per la Sua volontà – entrambi, il bene e il male.

    Allah azza wa jall ha detto nei confronti Se-stesso nel Suo Nobile Libro:

    "Non sarà Lui ad essere interrogato, sono loro (la creazione) che lo saranno." [Al-Anbiyaa 21: 23]

    Allah agisce come Lui Vuole nel Suo Regno, e nessun altro può agire se non con la Sua Volontà.

    Imam as-Sam'aani ha detto: “Il percorso per la comprensione di questo argomento [di Qadaa' e Qadar]

    avviene attraverso la guida del Corano e della Sunnah, e non attraverso l'analogia e l'intelletto puro.

    Quindi, chi si allontana dalla guida di questi due [del Corano e della Sunnah] lui è fuorviato e smarrito

    in uno stato confusionale, e lui non ottiene né la purificazione dell'anima, né il raggiungimento di ciò

    che accontenta il cuore. [Questo succede] Perché al-Qadar è qualcosa che è Nascosto tra i Segreti

    Nascosti di Allah ta'aalaa, che Egli ha conservato solo per Sé, e lo ha nascosto alle menti ed alla

    comprensione della creazione.

    E Allah ta'aalaa, ha velato la conoscenza di al-Qadar da tutta la creazione, in modo che nemmeno gli

    angeli o i Messaggeri lo comprendano. Ed è stato detto che i segreti di al-Qadar saranno rivelati a loro

    quando entreranno in Paradiso, ma non prima.”

    E in altri Hadith è stato affermato che una persona non dovrebbe lasciare il compimento delle buone

    azioni, dipendendo da ciò che è già stato scritto per lui nel suo Qadar, invece lui deve agire secondo ciò

    che è stato prescritto per lui nella Shari’ah.

    Per chi appartiene al popolo della Beatitudine allora Allah renderà facile per lui le azioni della Gente

    della Beatitudine, mentre chi appartiene al popolo della Afflizione (Tristezza) allora Allah renderà

    facile per lui le azioni del Popolo della Afflizione, come riportato nel Hadith. E c’è anche il detto di

    Allah azza wa jall nel Suo Nobile Libro:

    “A chi sarà stato generoso (fa carità) e timorato e avrà attestato la verità della cosa più bella,

    faciliteremo il facile (spianeremo a lui la strada del facile, della bontà); a chi invece sarà stato avaro

    e avrà creduto di bastare a se stesso e tacciato di menzogna (e ha smentito) la cosa più bella,

    faciliteremo il difficile (spianeremo per lui la strada del male, delle difficoltà, della miseria).” [Al-

    Lail 92: 5-10]

    Alcuni degli studiosi hanno detto: “È obbligatorio avere Iman [la fede] nel Libro di Allah, e nel Lawh

    (La Tavola Protetta) e nella Sua Penna [che è stata ordinata di scrivere ogni cosa nel Lawh], ma per la

  • natura precisa di queste e della loro modalità oppure 'il come' (kayfiyyah) allora questa conoscenza è

    con Allah soltanto, e nessuno ottiene qualcosa dalla Sua sapienza, tranne ciò che Egli vuole, e Allah

    conosce meglio.”

    Riepilogo:

    - L’angelo della vita soffia l’anima nel feto quando è grande di 120 giorni, quindi senza dubbio,

    terminare la vita di un feto quando è maggiore di 4 mesi è sicuramente un omicidio.

    - Ogni bambino che nasce ha il suo sostentamento, quanto lunga sarà la sua vita, cosa farà e come

    finirà, registrato prima della nascita poiché Allah conosce il passato e il futuro e permette al bambino di

    essere ciò che sarà.

    - Poiché la vita, il sostentamento, l’abilità e l'esistenza è nelle Mani di Allah e sono curate da Lui, uno

    che sa questo, non si ingannerà o non si dispererà riguardo a queste cose, ma adorerà Allah

    costantemente e con pazienza.

    - I risultati sono nelle Mani di Allah e uno deve cercare di fare ciò che è meglio in accordo con il Suo

    Din (Religione).

    - Uno non sa mai come una persona cambierà, nel bene o nel male, quindi non si dovrebbe rinunciare a

    cercare di fare (di provarci).

    - È lecito dire "per Allah" per enfatizzare qualcosa.

    - Dobbiamo cercare rifugio presso Allah dal cadere nel male.

    Hadith 5: (Il Rifiuto delle Opere Malvagie e delle

    Innovazioni)

    La moglie del Profeta Umm Abdullah ‘‘Aishahh (radiAllahu anha - Allah si compiaccia di lei) riferisce

    che il Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam - che Allah lo elogi e lo preservi) ha detto:

    “Qualsiasi azione non conforme ai nostri insegnamenti sarà respinta.”

    [Riferito da al-Bukhari e Muslim]

    In una versione di Muslim si legge:

    “Colui che fa un atto che non abbiamo comandato, gli sarà respinto [da Allah].”

    Spiegazione del Hadith

  • Questo Hadith è un grande principio tra i Principi della Religione, ed è un esempio del discorso perfetto

    e conciso del Messaggero (sallAllahu alayhi wa sallam), in quanto in esso si trova un chiaro rifiuto ad

    ogni innovazione nella religione (bid'ah) e di ogni innovatore (mubtada).

    Questo Hadith è usato anche come una prova della nullità (invalidità) di ogni contratto vietato dalla

    Shari’ah, e viene usato anche da alcuni degli studiosi di Usuul ul-Fiqh (Fondamenti della

    Giurisprudenza Islamica) quando dicono che il divieto implica la nullità (l’invalidità) di tale azione

    (che non è stata prescritta o detta dal Profeta sallAllahu alayhi wa sallam).

    Nella seconda narrazione che dice: "Colui che fa un atto che non abbiamo comandato, gli sarà

    respinto.", c’è un comando chiaro ed inequivocabile di lasciare tutte le cose nuove introdotte nella

    religione, indipendentemente se la persona inventa la nuova azione da se stesso o segue qualcun altro

    che lo ha preceduto.

    In verità, alcuni degli innovatori ostinati, danno come prova per la loro innovazione il fatto che non

    sono stati loro ad introdurre l’innovazione, ma piuttosto stanno seguendo l’azione di qualcun altro - e

    loro usano il primo Hadith sopra per dimostrare che non sono degni di biasimarli.

    Questo Hadith dovrebbe essere attuato meticolosamente in tutte le nostre faccende, e dovrebbe essere

    preservato e diffuso tra la gente ed essere utilizzato come prova per dimostrare la nullità di tutte le

    innovazioni e delle cattive azioni, per la verità l’Hadith include nel suo significato tutto questo.

    Tuttavia, per quanto riguarda i Furuu (i rami) della conoscenza che sono state stabilite dall’Usuul

    (Principi di Base) e che non partono dalla Sunnah, allora questo Hadith non si riferisce a questi Foruu

    (rami).

    Ad esempio, scrivere il Corano come un Mus-haf (Raccolta del Corano in un unico libro) da ‘Uthman

    (radiAllahu anhu), o l'istituzione dei vari madhhabs nel Fiqh (Scuole di Giurisprudenza), che sono dalla

    comprensione degli studiosi Mujtahid del Fiqh, coloro che costruirono le questioni di Furuu sull’Usuul

    (che sono le dichiarazioni del Profeta, sallAllahu alayhi wa sallam – i rami della giurisprudenza

    Islamica sono costruite sempre sulle basi del Corano e della Sunnah.)

    Tra le materie non incluse in questo Hadith ci sono la scrittura di libri su argomenti come la

    Grammatica, o la Matematica, o le Leggi sull’Eredità, e altre scienze che sono state costruite sulle

    dichiarazioni e sui comandi del Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam).

    Riepilogo

    - Qualsiasi cosa nuova introdotta negli atti di culto, che non è stato già autorizzata dal Corano e dalla

    Sunnah non sarà accettata da Allah.

    - Qualsiasi cosa nuova incorporata nel Diin (Religione) deve essere gettato via e respinta dai

    Musulmani.

  • Hadith 6 - Il Halaal è chiaro e, il Haraam è chiaro

    Abu Abdullah an-Numan figlio di Bashir (radiAllahu anhumaa - che Allah si compiaccia di loro)

    riferisce di aver sentito dal Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam - che Allah lo elogi e lo

    preservi) dire:

    “Il Halaal (ciò che è lecito) è chiaro e, il Haraam (ciò che è vietato) è chiaro e tra loro ci sono

    questioni dubbiose in merito alle quali le persone non sanno se sono halaal o haraam. Colui che li

    evita al fine di preservare la sua religione e il suo onore - è sicuro; mentre colui che si impegna in una

    parte di essi può fare qualcosa di haram, come un pastore che pascola i suoi animali nei pressi della

    Hima (terreni che sono riservati agli animali appartenenti al Re, che sono proibiti per gli altri

    animali); è, quindi, molto probabile che alcuni dei suoi animali andranno in esso (nel terreno). In

    verità, ogni re ha una Hima, e la Hima di Allah è quello che Egli ha proibito. Quindi state attenti, nel

    corpo vi è un pezzo di carne; se esso è buono, tutto il corpo è buono, - se esso è corrotto, tutto il corpo

    è corrotto, ed esso è il cuore.”

    [Riportato da al-Bukhari and Muslim]

    Spiegazione del Hadith

    Questo Hadith è un grande Principio dei Principi della Shari'ah, tanto che il noto Muhaddith Abu

    Dawud as-Sijistani - ha detto:

    “Al-Islam ruota intorno a quattro Hadith.”, ed poi ha menzionato questo Hadith tra di loro. Vi è

    consenso tra la Gente della Conoscenza sullo status grande di questo Hadith e dei suoi immensi

    benefici.

    La dichiarazione del Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam): “Il Halaal (ciò che è lecito) è chiaro e, il

    Haraam (ciò che è vietato) è chiaro e tra loro ci sono questioni dubbiose...” implica che le questioni

    sono di tre tipi:

    1) Qualunque cosa che Allah abbia istituito di essere permissibile, allora è il Halaal ‘chiaro’, come ad

    esempio la dichiarazione di Allah ta'aalaa:

    “Oggi vi sono permesse le at-Tayyibat (tutti i tipi di cibo leciti, come il latte, verdure, frutta, carne di

    vitello macellato correttamente, ecc.) e vi è lecito anche il cibo di coloro ai quali è stata data la

    Scrittura (cristiani ed ebrei), e il vostro cibo è lecito a loro”. [Al-Maa'idah 5: 5]

    2) Qualunque cosa Allah abbia vietato nel testo, allora è il Haraam ‘chiaro’, come ad esempio la

    dichiarazione di Allah ta'aalaa:

    “Vi sono vietate le vostre madri, figlie, zie paterne e zie materne, le figlie di vostro fratello e le figlie di

    vostra sorella...” [An-Nisa 4: 23]

  • Cosi come la proibizione dei fawaahish (passioni malvagie e desideri), ciò che di esso è evidente e

    anche ciò che è nascosto. Ogni vicenda sulla quale Allah ha stabilito un limite su di essa oppure lo ha

    associato ad essa una punizione o una minaccia, allora quella vicenda (questione) è inclusa nel Haraam

    ‘chiaro’.

    3) Per quanto riguarda le ‘vicende dubbiose', sono quelle questioni che appaiono (alle persone non

    hanno conoscenza sulla vicenda) in opposizione alle evidenze dal Libro e della Sunna, e quindi in

    questo caso il restringimento per loro è dalla religiosità.

    Gli studiosi hanno avuto opinioni differenti per quanto riguarda le regole sulle vicende dubbiose

    menzionate dal Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) in questo Hadith.

    - Un parere è che tutte (le cose dubbiose) sono Haraam, a causa del detto del Messaggero (sallAllahu

    alayhi wa sallam): “... per preservare la sua religione e il suo onore...”, quindi chiunque non

    salvaguarda la sua religione e il suo onore è sicuramente caduto in Haraam.

    - Un altro parere è che sono Halaal, a causa della dichiarazione del Profeta (sallAllahu alayhi wa

    sallam): “...come un pastore che pascola i suoi animali nei pressi della Hima...”, quindi questo indica

    che queste azioni sono permissibili, ma lasciarle è dalla devozione (religiosità).

    - Un terzo parere è che non si pronunciano riguardo le questioni dubbiose, non dicono che sono Halaal

    e nemmeno che siano Haraam, come il Profeta (sallAllahu alayi wa sallam) le ha collocate tra il chiaro

    Halaal e il chiaro Haraam. Perciò è necessario che ci asteniamo dal giudizio, e anche questo è dato

    dalla devozione (religiosità).

    Nel Hadith riportato da ‘Adiyy ibn Haatim che chiese al Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam):

    “O Messaggero di Allah! [A volte] Io mando il mio cane da caccia dopo lo sparo (sull'animale), dopo

    aver pronunciato 'bismillaah' su di esso, ma quando raggiungo la preda trovo anche un altro cane lì

    (sul quale non avevo pronunciato il nome di Allah).” Così il Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam)

    rispose: “Non mangiate da esso (dalla preda), in verità tu hai pronunciato il nome di Allah sul tuo

    cane, ma non sull’altro cane.”

    Così il Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) ha dato un verdetto sulla base di un dubbio, temendo che

    il cane che avrebbe ucciso la preda sarebbe stato l’altro cane su cui il nome di Allah non era stata

    pronunciato, rendendo così il sacrificio della preda uccisa per altri, diversi Allah.

    Allah ha detto su questo: “Non mangiate ciò (la carne) su cui non sia stato pronunciato il Nome di

    Allah (nel momento della macellazione): sarebbe certamente Fisq (peccato e disobbedienza ad Allah)

    ...” [Al-An'aam 6:121]

    Questo verdetto contiene prove per avere cura delle azioni o degli eventi che coinvolgono qualche

    giudizio su ciò che è Halaal o Haraam, a causa della somiglianza tra le diverse situazioni. E questo è

    compreso nel significato della dichiarazione del Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam): “Lascia ciò che

    ti causa dubbi, per ciò che non ti fa causare dubbi.”

  • [Narrato da ane-Nasaa’ii]

    Alcuni studiosi hanno detto che le questioni dubbiose possono essere suddivise in tre tipologie:

    1) Quella faccenda che la persona sa che è Haraam, ma che egli dubita se la sua proibizione è ancora

    valida o meno.

    Ad esempio: Una persona non può mangiare la carne di un animale finché ne è certo che è stato

    macellato in modo Islamico, e così se ha dubbi su questa cosa (sulla macellazione) poi, la proibizione

    di mangiare continua fino a quando la certezza della corretta macellazione viene realizzata. L’origine di

    questo è nel Hadith di ‘Adiyy menzionato prima.

    [Nota: questa si riferisce a una situazione simile a quando ‘Adiyy venne a scoprire l’altro cane vicino

    alla preda - e non quando il tuo macellaio dice che la carne è Halaal e tu ne dubiti!]

    2) L’opposto di questo, dove la vicenda è originariamente Halaal, e la persona ha dei dubbi riguardo al

    fatto che essa sia diventata Haraam. E tutto ciò che è simile a questo caso viene considerato

    permissibile, fino a quando la sua proibizione viene chiaramente dimostrata. E l’origine di questo è nel

    Hadith di Abdullah bin Zayd, per quanto riguarda il dubbio del wuduu’ (abluzione); quando uno è

    sicuro che in precedenza aveva fatto il wudu'.

    [Vale a dire si prosegue sul presupposto di avere il wuduu’ fino a quando diventa chiaro che il wuduu’

    è stato perso]

    3) Il terzo tipo è quando uno ha dei dubbi su una questione e non si sa se essa sia Halaal o Haraam, e la

    questione potrebbe essere di una delle due, e non vi è alcuna chiara evidenza per stabilire una regola.

    Allora, in questa situazione la migliore cosa da fare è il contenimento.

    Ad esempio: Una volta il Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) trovò un dattero in casa sua, ma non lo

    mangiò perché temette che fosse di quelli dati come sadaqah (elemosina) (e al Profeta (sallAllahu

    ‘alayhi wa sallam) gli è stato proibito di prendere dalla sadaqah).

    Tuttavia, se una persona sceglie il contrario di ciò che è chiaramente evidente a causa di un dubbio

    immaginario non avendo alcuna evidenza, il contenimento in tale situazione è follia, e viene dai

    sussurri di Satana.

    Ad esempio: Una persona si può trattenere dalla preghiera in un luogo che non ha tracce visibili di

    sporcizia, semplicemente per il timore che forse un po’ di urina potrebbe essere caduta lì e adesso si è

    seccata.

    Oppure una persona può lavare il vestito semplicemente per il timore che qualche sporcizia (najaasah)

    sia caduto in esso, ma che non lo ha effettivamente visto.

    In entrambi i casi, in cui non vi è alcun dubbio 'reale o evidente', è necessario che uno non lasci il

    dubbio (quindi preghi, e consideri il vestito pulito).

  • La dichiarazione del Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) “...le persone non sanno...”, significa che

    molte persone non conoscono le regole della shari’ah su tali questioni. Tuttavia, la Gente della

    Conoscenza (gli studiosi) potrebbero essere in grado di associare tali questioni insieme agli altri

    principi che devono seguire, ed ottenere quindi, una regola su queste questioni, se esse sono Halaal o

    Haraam, cosicché cessano di essere argomenti dubbiosi.

    Per quanto riguarda l’affermazione: “mentre colui che si impegna in una parte di essi (dei dubbi) può

    fare qualcosa di haram”, allora questo viene visto da due angolazioni:

    a) Colui che non teme Allah e indulge in questioni dubbiose, col tempo potrebbe iniziare a praticare

    anche le opere Proibite, e diventa indulgente in queste cose. È come alcuni degli ‘ulamaa (studiosi)

    hanno detto: “I piccoli peccati portano a quelli grandi, i grandi peccati portano al kufr (miscredenza).”

    b) Colui che indulge spesso in questioni dubbiose opprime se stesso, cosi come il suo cuore viene

    privato della Luce della Conoscenza e della Luce della Misericordia, così lui finisce per cadere nel

    Haraam senza rendersene conto.

    Cosi come il Re ha un terreno (una proprietà), dove i pastori devono mantenere le loro pecore lontano

    da esso, così anche Allah ha specificato alcune cose come Proibite per i Suoi servi, dalle quali si

    devono astenere - come l’omicidio, gli interessi (ribaa), il furto, bere l’alcol, la maldicenza, le bugie, e

    altre cose simili, dalle quali dobbiamo stare tutti lontano per paura di cadere in loro.

    Per quanto riguarda la dichiarazione del Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) “... nel corpo vi è un

    pezzo di carne; se esso è buono, tutto il corpo è buono...”, Allah ta'aalaa ha benedetto solo l’uomo e gli

    animali con questo organo speciale - il cuore - e attraverso esso noi vediamo che anche gli animali

    riconoscono ciò che benefica loro e ciò che li danneggia. Poi, Allah ha distinto al-Insaan (l’uomo) fra

    tutti gli animali con la facoltà dell'intelletto e altre facoltà aggiuntive all’interno del cuore.

    Allah dice:

    “Non percorrono dunque la terra? Non hanno cuori per capire e orecchi per sentire? Ché in verità non

    sono gli occhi ad essere ciechi, ma sono ciechi i cuori nei loro petti.” [Al-Hajj 22: 46]

    I diversi arti (parti) del corpo sono sottomessi al cuore, quindi qualsiasi cosa decida il cuore,

    quell'azione appare negli arti. Quindi, se il cuore è buono allora le azioni degli arti sono buone, e se il

    cuore è corrotto allora le azioni degli arti sono corrotte.

    Se questa questione viene compresa, allora la dichiarazione del Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam)

    “...nel corpo vi è un pezzo di carne; se esso è buono, tutto il corpo è buono, - se esso è corrotto, tutto il

    corpo è corrotto...” - diventa chiara.

    Chiediamo ad Allah il Maestoso di purificare la corruzione dei nostri cuori.

    O Cambiatore dei Cuori, stabilisci i nostri cuori nel Tuo Diin (Religione)!

    O Controllore dei Cuori, rivolgi i nostri cuori verso la Tua obbedienza (ad obbedire Te)!

  • Riepilogo

    - Quelle cose che sono Haraam sono chiare e necessitano di prove evidenti.

    - Colui che fa cose dubbiose è possibile che stia facendo ciò che è Haaram.

    - è difficile vivere onestamente quando si fanno cose dubbiose.

    - Allah è il Re; il Re di tutti i re.

    - È comprensibile che Allah abbia cose proibite per noi.

    - Il terreno di Allah in cui non dobbiamo entrare, sono tutte quelle cose che Egli ha reso Haraam per

    noi. Quindi dobbiamo sapere che cosa è Haraam ed evitarli definitivamente.

    - Fare cose dubbiose oppure ciò che è proibito influisce negativamente il cuore.

    - È importante rendere e mantenere il cuore puro, poiché esso influisce (incide) sul resto di noi. Così,

    dobbiamo cercare modi che purifichino e preservino il nostro cuore dalla corruzione.

    Hadith 7: La Religione è Nasiihah (Consiglio Sincero)

    Abu Ruqayya Tamiim ibn Aus ad-Daarii (RadiAllahu anhu) trasmette che il Profeta (sallAllahu ‘alayhi

    wa sallam) ha detto:

    “Il Diin (la religione) è nasiihah (consiglio/sincerità).” Abbiamo detto “Per chi?” Lui ha detto: “Per

    Allah, per il Suo Libro, per il Suo Messaggero, per i leader (governatori) dei Musulmani e la loro

    gente comune.”

    [Riportato da Muslim]

    Spiegazione del Hadith

    Questo è l'unico Hadith narrato da Tamiim-Daarii (Radi Allahu 'anhu). 'Nasiihah' è una parola

    comprensiva, il cui significato implica il desiderio (la volontà) di tutto il bene possibile per colui che

    viene consigliato. E questa parola 'an-Nasiihah' è molto concisa nel discorso, e non c'è nessun’altra

    parola nella lingua araba che spiega completamente e precisamente il suo significato, proprio come si

    dice per quanto riguarda la parola 'al-Falaah' (il successo) che non c'è nessun’altra parola nella lingua

    araba che descrive precisamente e concisamente il bene di questo mondo e dell’aldilà.

    Il significato della sua dichiarazione: “Il Diin (la religione) è nasiihah (consiglio/sincerità)”, è che il

    pilastro principale della Religione e della sua Rettitudine si trova nel concetto di Nasiihah. E questo è

    simile alla dichiarazione del Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) "Il Hajj è 'Arafah", ovvero il

    pilastro principale del Hajj è la permanenza su 'Arafah (montagna vicino a Mecca, parte obbligatoria

    del pellegrinaggio).

  • Per quanto riguarda la spiegazione dettagliata di Nasiihah, al-Khattaabee (rahimahu Allah – Allah

    abbia misericordia di lui) e altri tra gli 'ulamaa (studiosi) hanno detto: “Nasiihah per Allah ta'aalaa si

    riferisce alla fede in Lui e la negazione di tutto il shirk (assocciare qualcuno o qualcosa ad Allah

    nell'adorazione), e lasciare l’eresia e la miscredenza riguardo i Suoi Attributi; mentre Egli si deve

    descrivere con gli Attributi Perfetti e Completi, tutti gli Attributi sono Competi e Perfetti, ed esentarLo

    di tutte le carenze. Ciò implica di essere fermi nella Sua obbedienza e tenersi lontani dal peccato; amare

    per l’amore di Allah ed odiare per l’amore di Allah, e fare Jihad contro coloro che non credono in Lui

    (non atti terroristici o suicidi in mercati o pizze tra gente civili – gli studiosi dell’Islam considerano il

    Jihad nel suo senso di azione militare come obbligatorio solo a livello comunitario, non prendendo

    iniziative individuali. Gli episodi terroristici attribuiti ai Musulmani non c’entrano con il Jihad).

    Riconoscere i Suoi favori su di noi e ringraziarLo per questo, essere sinceri con Lui in tutte le nostre

    faccende, e supplicare a Lui con tutti i Suoi Nomi e Attributi che Lui ha menzionato (nel Corano e nella

    Sunnah), incoraggiare gli altri in questo e avere un comportamento cortese con la gente.”

    Al-Khattaabee ha detto anche: “La realtà di queste caratteristiche tornano al servo stesso, nel

    consigliare se-stesso, poiché in verità Allah subhaanahu wa ta'aalaa non ha alcun bisogno di qualche

    consiglio/consulenza dai Suoi servi.”

    Per quanto riguarda il Nasiihah per il suo libro, allora questo avviene credendo che esso sia la Parola di

    Allah ta’aala, e ciò che Egli ha fatto scendere come Rivelazione, e che non c'è alcuna somiglianza tra il

    Discorso di Allah e il discorso del genere umano. Nessuno tra le creature è in grado di produrre

    qualcosa di simile. E ancora, la glorificazione del Suo Libro e recitarlo come dovrebbe essere recitato e

    soddisfare i suoi Diritti, abbellire la recitazione e avere khushuu' (umiltà, sottomissione), e stabilire la

    pronuncia corretta delle sue lettere. Difendere il Corano dalle false interpretazioni degli innovatori,

    avere fede in tutto ciò che c’è in esso, capire la sua scienza ed esempi, accettare i suoi versetti

    mutashaabih (nascosti, poco chiari), e fare du'aa (supplica - la supplica con i versetti si fa avendo

    l'intenzione di fare la supplica con essi, non avendo l'intenzione di recitare il Corano mentre fai la

    supplica; ad esempio quando stai in sujuud - prostrazione - tu hai l'intenzione di fare du'a con i versetti

    ma non l'intenzione di recitarli come fai quando stai recitando in piedi) con esso.

    Per quanto riguarda il Nasiihah per il Suo Messaggero (sallAllahu alayhi wa sallam), allora si tratta di

    credere alla sua Missione come Messaggero, e avere fede in tutto ciò che egli ha portato, obbedirgli in

    tutto ciò che ha ordinato o proibito, aiutarlo sia nella sua vita che dopo la sua morte, avere inimicizia

    con tutti coloro che hanno inimicizia con lui, essere fedeli a tutti coloro che sono stati (e sono) fedeli a

    lui, soddisfare i suoi Diritti, onorare lui e far rivivere i suoi modi e la sua Sunnah, rispondere al suo

    da'wah (chiamata all’Islam) e diffondere la sua Sunnah, capire i suoi significati e le scienze della

    Sunnah, chiamare in essa, essere desideroso di studiarla, mostrare rispetto quando viene menzionato (la

    Sunnah), astenersi dal parlare su di essa senza sapere, stare insieme alla gente della Sunnah,

    comportarsi con il carattere insegnato dalla Sunnah, mostrare amore verso i familiari del Profeta

    (sallAllahu alayhi wa sallam), amore per i Compagni (radiAllahu anhum – che Allah sia compiaciuto di

    loro), stare lontani da coloro che innovano nella sua Sunnah o da coloro che rifiutano/si oppongono a

    qualcuno dei suoi compagni, o qualcosa di simile.

  • Per quanto riguarda il Nasiihah per i leader dei musulmani, allora si tratta di aiutarli nella Verità,

    obbedire a loro, ordinare loro con la Verità, di ricordare loro con essa (la Verità) con gentilezza e

    parole gentili, far sapere/consigliare loro di ciò che hanno trascurato, informarli dei diritti dei

    Musulmani, non ribellarsi contro di loro con la spada, raccogliere i cuori della gente per obbedirgli,

    pregare dietro di loro, combattere in Jihad insieme a loro, e fare suppliche (ad Allah) per la loro

    correzione.

    Per quanto riguarda il Nasiihah per la gente comune tra i Musulmani, sono tutti loro che non sono

    governatori, allora questo comprende la loro guida verso ciò che correggerà i loro affari sia di questa

    vita che dell’altra, e aiutarli in questo. Si tratta di proteggerli dal male, di aiutarli nei momenti di

    bisogno, di acquisire ciò che è benefico per loro, ordinare loro con al-Ma'roof (il bene) e proibirli dal

    al-Munkar (dal male) con la gentilezza e sincerità, mostrando misericordia nei loro confronti. In ciò è

    compreso anche l’onore e il rispetto per gli anziani, mostrare gentilezza ai loro giovani e sostenerli con

    buoni consigli.

    Non ingannare loro, non essere gelosi di loro, ed uno deve volere per loro la bontà che vorrebbe per sé

    stesso, e che uno deve odiare per loro il male che odierebbe per se stesso, proteggere la loro ricchezza e

    il loro onore e proteggerli dalle parole e azioni (non buone). Questo implica anche, l’incoraggiamento

    in tutti i tipi di Nasiihah che abbiamo accennato sopra, e Allah conosce meglio.

    E dare Nasiihah (consigli) è una Fardh Kifaayah (obbligo collettivo), tale che se un numero sufficiente

    di persone lo fanno allora l'obbligo viene tolto (alzato) dall’intera comunità, ed è obbligatorio in base

    alla capacità del singolo.

    Nella lingua araba 'Nasiihah' significa 'purificazione/chiarimento', e si dice: “Ho purificato (nasahtu) il

    miele.” e Allah conosce meglio.

    Riepilogo

    Che non si può adorare Dio con sincerità, senza essere sinceri con ciò che Egli ha rivelato, e senza

    essere sinceri con la gente in base alla loro posizione nella vita. Inoltre si deve rispettare e onorare il

    Suo Messaggero (sallAllahu alayhi wa sallam), che significa rispettare e onorare ciò che egli ha detto,

    fatto, approvato o raccomandato, e amarlo per quello che era e ciò che era.

    Hadith 8: Mi è stato ordinato di combattere contro gli uomini

    finché essi testimonino...

    Sotto l’autorità del figlio di ‘Umar (radiallahu anhu – che Che Allah sia soddisfatto di lui), il

    Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam – che Allah lo elogi e lo preservi) ha detto:

    “Mi è stato ordinato di combattere contro gli uomini finché essi testimonino non c'è nessuno che merita

    di essere adorato all’infuori di Allah e che Muhammad è il Messaggero di Allah, finche loro

    stabiliscono il Salaah (la preghiera) e versino la Zakat (%-ale della richezza che si deve dare almeno

  • una volta all’anno). Se faranno questo si guadagneranno la mia protezione per la loro vita e le loro

    proprietà, a meno che non siano colpevoli verso l'Islam e in tal caso dovranno saldare i loro conti con

    Allah.”

    [Riportato da Bukhari e Muslim]

    Spiegazione del Hadith

    Questo è un Grande Hadith e un Principio tra i Principi della Religione.

    Inoltre è stato narrato da Anas (RadiAllahu anhu) nella sua versione menziona:

    “Fino a quando non testimoniano che non c’è nessuno degno di adorazione tranne Allah e che

    Muhammad è il Suo servo e Messaggero, accettare la nostra Qiblah (direzione della Qabah, a Mecca),

    mangiare da quello che noi macelliamo e pregare il nostro salaah (preghiera). E se tutti lo fanno,

    allora il loro sangue e la loro ricchezza è protetta da diritti tranne dai Diritti dell'Islam. E per loro

    vale quello che vale per i Musulmani e su di loro vale quello che vale sui Musulmani.”

    Ed è registrato in Sahih Muslim dalla narrazione di Abu Hurayra (radiAllahu anhu):

    “Finché essi testimoniano che non c'è nessuno degno di adorazione tranne Allah, credono in me e in

    quello con cui io sono venuto (la rivelazione).” e questo ha lo stesso significato con quello che Ibn

    'Umar ha narrato.

    Per quanto riguarda il significato di questo Hadith, allora gli studiosi del siirah (biografia, storia del

    profeta) hanno detto:

    “Dopo la morte del Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam), Abu Bakr as-Siddiiq (radiAllahu anhu)

    diventò il Khaliifah (Capo dei Musulmani, leader), e alcune delle tribù arabe commisero apostasia, cosi

    Abu Bakr si preparò a combatterli. Tra loro c’erano coloro che si rifiutavano di pagare il zakaah, ma

    che non avevano esplicitamente commesso apostasia.

    Cosi, 'Umar (radiAllahu anhu) disse a Abu Bakr: ‘Come fai a combattere un popolo che ha detto 'laa

    ilaaha illaa Allah' e il Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) ha detto: ‘Mi è stato ordinato di

    combattere la gente finché dicono ‘laa ilaaha illaa Allah'?’

    Abu Bakr (radiAllahu anhu) rispose: ‘Per Allah! Se si rifiutano di pagare (il zakaah) un capretto che

    usavano a pagare al Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam), io li combatterò!’

    E ‘Umar (radiAllahu anhu) lo seguì in questo.

    Per quanto riguarda la dichiarazione del Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam): “Mi è stato ordinato di

    combattere contro gli uomini finché essi testimonino non c'è nessuno che merita di essere adorato

    all’infuori di Allah...”, al-Khattaabii (rahimahuAllah – che Allah abbia misericordia di lui) e altri hanno

    detto:

  • “Le persone di cui si sta parlando sono coloro che adorano gli idoli e i mushrik degli arabi, e coloro

    che non credono eccetto la Gente del Libro (ebrei e cristiani). Chiunque approva il Tawhid (Unicità di

    Allah) lasciandosi dietro il Kufr (miscredenza), la sua dichiarazione 'laa ilaaha illaa Allah' non è

    sufficiente per proteggere il suo sangue e la sua ricchezza, cosi come è venuto in altre narrazioni che

    dicono che uno deve anche credere che Muhammad è il Messaggero di Allah, e stabilire la salaah

    (preghiera), e pagare il zakaah (la decima).”

    E Shaykh Muyii ad-Din an-Nawawi ha detto:

    “è necessario che egli creda tutto questo e ciò che il Messaggero (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) ha

    portato, come viene menzionato nel Hadith di Abu Hurayrah: “Finché essi testimoniano che non c'è

    nessuno degno di adorazione tranne Allah e credono in me e in quello con cui io sono venuto.”

    E il significato della sua (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) dichiarazione: “e il loro conto sarà con Allah”

    si riferisce a quelle questioni che loro nascondono dalla gente (lo mantengono dentro, non lo fanno

    vedere alla gente - ipocrisia, doppia faccia), vale a dire quelle cose diverse da quello che è visibile

    esteriormente dalle opere obbligatorie (come la preghiera).

    Al-Khattaabii cita questo e poi dice:

    "E da questo ricaviamo che colui che mostra l’Islam esteriormente, ma mantiene segretamente il Kufr

    (la miscredenza), allora il suo Islam è accettato esteriormente dalla gente, e questo è il parere della

    maggior parte delle persone della conoscenza".

    Nella sua (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) dichiarazione: “Mi è stato ordinato di combattere contro gli

    uomini finché essi testimoniano che non c’è nessuno degno di adorazione tranne Allah e credono in me

    e in quello con cui io sono venuto.” è una prova chiara della posizione della Gente della Verità e la

    maggior parte dei Salaf (Pii predecessori) e i Khalaf (successori), che è sufficiente che una persona

    creda nella religione dell'Islam con convinzione ferma ed incrollabile, senza che sia necessario capire le

    prove dei Mutakallimuun (la gente della retorica) per quanto riguarda il 'riconoscimento' di Allah

    attraverso l'intelletto.

    E questo è in opposizione alla dichiarazione di coloro che dicono che è una condizione obbligatoria per

    la correttezza dell’Iman (Fede) di una persona. Questo è evidente dal fatto che il Profeta (sallAllahu

    ‘alayhi wa sallam) ha menzionato solo at-Tasdiiq (la fede, l'affermazione) e non ha imposto alcuna

    condizione per essa attraverso il riconoscimento intellettuale.

    Questo Hadith appare diverse volte nel Sahiih, e insieme raggiungono il rango di mutawaatir (narrato

    da molte persone), senza dubbio rendendo conoscenza precisa, e Allah conosce meglio.

    Riepilogo

    - I miscredenti si combattono fino a quando l’Islam trionfa.

    - Questo è un ordine di Allah e quindi è waajib (obbligatorio).

  • - L'Amiir (il Capo) dei Musulmani impone la tutela della vita e delle proprietà dei Musulmani.

    - Se un Musulmano fa qualcosa che merita una punizione secondo le Regole dell'Islam, poi l'Amiir (il

    Capo) dei Musulmani deve applicare questo (non regole fai da te).

    - Le pene devono essere date indipendentemente da quello che Allah Giudicherà per loro (cioè Allah li

    può punire o li può perdonare nell'aldilà).

    Hadith 9: Gli obblighi sono in base alle capacità

    Abu Hurayra (Che Allah sia soddisfatto di lui) ha detto: Ho sentito il Messaggero di Allah (sallAllahu

    ‘alayhi wa sallam) dire:

    “Evitate ciò che vi ho proibito e fatte ciò che vi ho ordinato come meglio potete. In verità, quanti vi

    hanno preceduto (i popoli precedenti) si sono perduti proprio per le loro troppe domande e per i loro

    disaccordi con i loro Profeti.”

    [Riferito da al-Bukhari e Muslim]

    Spiegazione del Hadith

    Le parole di questo Hadith in Sahih Muslim, da Abu Hurayra (radiAllahu anhu), sono:

    Il Messaggero di Allah (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) si rivolse a noi dicendo:

    "O gente! Il Hajj (Pellegrinaggio a Mecca) è stato reso obbligatorio su di voi, quindi fatte il Hajj".

    Così un uomo chiese: "Vale per ogni anno, o Messaggero di Allah?" Così il Profeta (sallAllahu ‘alayhi

    wa sallam) rimase in silenzio fino a quando l'uomo ripetette la sua domanda tre volte. Poi disse: "Se

    avessi detto 'si' allora sarebbe diventato obbligatorio su di voi [cioè farlo ogni anno] , e non sareste

    stati in grado di farlo. Non mi chiedete di ciò che ho lasciato [senza specificare], per la verità le

    nazioni prima di voi sono state distrutte dalle loro domande eccessive e dal loro disaccordo con i loro

    Profeti. Quindi, se io vi ordino con qualcosa, allora fatte il più che potete se siete in grado, e vi

    proibisco di allontanarvi da questo."

    Gli studiosi di Usuul (fondamenti) hanno diverse opinioni sulla questione del Comando per eseguire

    un'azione - se questo Comando implica una ripetizione? Sarebbe a dire, se siamo stati ordinati di fare

    qualcosa allora, questo implica automaticamente che noi dobbiamo farla ripetutamente? Oppure

    significa che farlo una volta è sufficiente finché viene specificato diversamente?

    Ad esempio: Noi siamo stati ordinati a fare il Hajj ma questo si fa una volta nella vita (l’obbligo è

    quello di farlo almeno una volta nella vita se si ha la possibilità economica e fisica), ma siamo stati

    ordinati anche di fare il salaah (preghiera) e questo si fa ogni giorno.

  • Così la maggior parte dei Fuqahaa (giuristi) hanno deciso che un comando non implica

    automaticamente la ripetizione.

    Altri hanno detto che non diciamo che il comando implica la ripetizione ma nemmeno che non implica

    la ripetizione, se non con un ulteriore prova che ci indica l’uno o l'altro. E questo Hadith è una prova

    per coloro che sotengono quest'ultimo parere.

    Se ci fosse una regola automatica implicita per il ripetersi o per il non ripetersi, allora il Profeta

    (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) non avrebbe risposto: “Se avessi detto 'si' allora sarebbe diventato

    obbligatorio su di voi [cioè farlo ogni anno], e non sareste stati in grado di farlo.”

    Piuttosto, se ci fosse stata un'implicazione automatica della ripetizione o del contrario, allora l'uomo

    non avrebbe fatto la domanda.

    Per quanto riguarda la sua (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) dichiarazione: “Non mi chiedete di ciò che ho

    lasciato [senza specificare]”, allora ciò indica apparentemente che un comando non comporta la

    ripetizione e che l’origine di tutte le cose è che esse non sono waajib (obbligatorie), fino a quando la

    Shari'ah (Legislazione Islamica) li indichi come waajib.

    E questa è la posizione corretta in base alla maggioranza degli studiosi di Usuul (Fondamenti – nella

    Giurisprudenza).

    E la sua (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) dichiarazione: “Quindi, se io vi ordino con qualcosa, allora fate

    il più che potete se siete in grado.”, è un Principio importante nell'Islam, e viene dal suo discorso

    Conciso.

    Sulla base di questo principio ci sono innumerevoli provvedimenti - come ad esempio:

    - La preghiera di chi non è in grado di completare alcuni dei suoi pilastri o alcune condizioni, allora lui

    fa quello che è in grado di fare da ciò che rimane (dal resto dei pilastri o condizioni).

    - Colui che non può lavare tutti gli arti (parti del corpo) necessari del wudu' (abluzione), lava ciò che è

    in grado di lavare.

    - Nel caso della rimozione del male, se uno non è in grado di eliminarlo completamente allora deve

    eliminare ciò che si è in grado di eliminare.

    E molti altri casi simili a questi, sono ben noti nei libri di Fiqh (Giurisprudenza). E questo Hadith è

    simile alla dichiarazione di Allah ta'aalaa (Esaltato):

    “Abbiate Taqwa (temono e rispettano) di Allah, per quello che potete...” [at-Taghaabun 64:16]

    E la sua dichiarazione:

    “O voi che credete, temete Allah come Egli deve essere temuto e non morite non musulmani.” [Ali

    Imraan 3: 102], allora è stato detto che questo è abrogato dalla Aayah (versetto) “Abbiate Taqwa

    (temono e rispettano) di Allah, per quello che potete”.

  • Comunque, ciò che è corretto è che non è stata abrogata, ma piuttosto la Aayah di prima [Ali Imraan 3:

    102] è una spiegazione di questo Aayah [at-Taghaabun 64:16], e rende chiaro che cosa si intende in

    esso.

    Ed è stato detto che: “temete Allah come Egli deve essere temuto”, significa obbedire a Lui in tutto ciò

    che Egli ha comandato, e stare lontani da tutto ciò che Egli ha proibito, e Allah subhaanahu (Glorificato

    è Lui) non ci ordina se non con quello che siamo in grado di fare, come in verità Allah ha detto:

    “Allah non impone a nessun'anima al di là delle sue capacità.” [Al-Baqara 2: 286]

    “Egli vi ha scelti e non ha posto nulla di gravoso nella religione, quella di vostro padre Abramo che vi

    ha chiamati “musulmani”.” [al-Hajj 22: 78]

    Per quanto riguarda la sua (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) dichiarazione: “Evitate ciò che vi ho

    proibito”, allora questo si deve applicare generalmente in tutte le situazioni, tranne sé si ha una

    necessità, come mangiare la carne proveniente da un animale che non è stato macellato correttamente

    se la sua vita è in pericolo o casi simili a questo, allora ciò non è considerato proibito.

    Tuttavia, in tutte le altre condizioni oltre a quella della necessità, l’individuo non è considerato di avere

    adempiuto tale proibizione del Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) finché tale individuo non lascia

    tutte quelle cose che la Shari’ah proibisce. Così lui non soddisfa la proibizione, se continua a praticare

    anche una sola cosa di quelle proibite. Questo è in opposizione ai comandi (alle regole da seguire), e

    per quanto riguarda i comandi, dobbiamo fare tutto ciò che siamo in grado di fare.

    E nella sua (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) dichiarazione: “...In verità, quanti vi hanno preceduto (i

    popoli precedenti) si sono perduti proprio per le loro troppe domande e per i loro disaccordi con i loro

    Profeti.”, questo è stato menzionato, dopo il suo detto: “Non mi chiedete di ciò che ho lasciato [senza

    specificare].”

    Questo implica che noi non dobbiamo essere eccessivi nel fare le domande, perché saremmo simili ai

    Bani Israel (Figli di Israele) quando è stato detto a loro: "Sacrificate una mucca". Se avessero preso

    queste parole con il significato apparente e avressero sacrificato una mucca qualsiasi, avrebbero

    adempito l’ordine (il comando). Ma poiché loro insistettero facendo molte domande riguardo il suo

    colore, il suo aspetto, il suo lavoro ecc, la questione diventò difficile per loro, finché non furono in

    grado di trovare una vacca simile a quella che stavano cercando dopo una grande ricerca e dopo aver

    pagato una grossa somma di denaro. Così sono stati biasimevoli per questo, e il nostro Profeta

    Muhammad (sallAllahualayhi wa sallam) ha temuto la stessa cosa per la sua Ummah.

    Riepilogo

    - Ciò che è haraam (illecito, proibito) deve essere evitato.

    - Ci si debba assicurare che abbiamo un motivo sufficiente da presentare ad Allah per non fare ciò che

    il Messaggero (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) ha ordinato.

  • - Non si devono fare troppe domande. Idealmente, uno deve voler conoscere solo cosa dice l'Islam [su

    una cosa], e farlo.

    - Fare troppe domande ed essere in disaccordo con il Messaggero di Allah (sallAllahu ‘alayhi wa

    sallam) può provocare la nostra distruzione. Se è successo ai popoli precedenti, potrebbe capitare anche

    a noi.

    Hadith 10: Limitare se stessi al Gradevole Halaal

    Abu Hurayrah (radiAllahu anhu – che Che Allah sia soddisfatto di lui) riferisce di aver sentito dire dal

    Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam - che Allah lo elogi e lo preservi):

    “Allah l’Onnipotente è buono e accetta solo ciò che è buono. Allah ha ordinato ai Credenti di fare ciò

    che Egli ha comandato ai Messaggeri.”

    “L'Onnipotente ha detto: “O messaggeri! Mangiate del Tayyibaat (le cose buone e lecite, halaal) e fate

    il bene.” [Al-Mu'minun 23:51].

    E ancora:

    “O voi che credete! Mangiate le cose buone e lecite che vi abbiamo fornito.” [Al Baqara 2:172].

    Poi citò il caso dell'uomo che avendo fatto un lungo viaggio, scarmigliato e impolverato, tende le mani

    al cielo dicendo: “O Signore! O Signore! Mentre il suo cibo è haraam (illecito), la sua bevanda è

    haraam, le sue vesti sono haraam; si è nutrito con haraam, quindi, come potrebbe (la sua supplica)

    essere esaudita?!”

    (Riferito da Muslim)

    Spiegazione del Hadith

    Questo è uno di quei Hadith sul quale vengono costruiti i Principi e le Regole dell'Islam. In esso c’è

    l'incoraggiamento di spendere in ciò che è Halaal (lecito), e la proibizione di spendere nel Haraam

    (illecito).

    Ciò che si mangia, che si beve, che si indossa e tutte le cose simili dovrebbero essere puramente Halaal,

    senza alcun dubbio in esse.

    Chiunque voglia supplicare Allah, dovrebbe essere umile e deve sottomettersi davanti al suo Signore

    con ciò che è Halaal. Dal Hadith, ci rendiamo conto che quando il servo spende nel bene, nelle cose

    Halaal, allora queste cose lo purificano e portano a lui prosperità.

    Mentre il cibo gustoso e saporito che non è consentito mangiare (che è Haraam) sarà invece una fonte

    del male e della punizione, e le azioni del servo, non saranno accettate da Allah.

  • La sua (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) dichiarazione: “...Poi citò il caso dell'uomo che avendo fatto un

    lungo viaggio, scarmigliato e impolverato...”, il suo significato è noto meglio da Allah, ma noi

    sappiamo da altri Hadith che la supplica del viaggiatore viene accettata più facilmente da Allah, e un

    'lungo viaggiò potrebbe far parte delle azioni di culto, come il Hajj o Jihad o altre opere dalle opere di

    devozione. E, anche in questo caso la sua supplica non viene ancora accettata perché il suo cibo, le sue

    bevande e i suoi vestiti sono Haraam.

    Quindi, che si direbbe di coloro che viaggiano per scopi del dunyaa (mondo), o per opprimere la gente,

    o coloro che sono ignoranti dei vari tipi di culto e di bontà!

    La sua (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) dichiarazione: “tende le mani al cielo” significa che alza le mani

    per supplicare Allah ‘azza wa jall, mentre allo stesso tempo egli si oppone ai Suoi comandamenti e sta

    peccando.

    E la sua (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) dichiarazione: “come potrebbe (la sua supplica) essere

    esaudita?!", e in un'altra narrazione: “quindi, come potrebbe avere una risposta (della supplica) a causa

    di questo (a causa del Haraam)?!", significa che non ci può essere una risposta per colui che possiede

    tali caratteristiche. Tale persona non può essere fra quelli la cui supplica avrà una risposta, finché Allah

    l'Onnipotente risponde a causa della Sua infinita Grazia, Gentilezza e Generosità, e Allah conosce

    meglio.

    Riepilogo

    - Allah accetta solo ciò che è buono.

    - Ogni credente è obbligato a fare ciò che i Messaggeri erano obbligati a fare (ad eccezione di ciò che è

    specificamente esentato).

    - Ogni Musulmano deve mangiare solo Halaal e deve fare molta attenzione nell’evitare di mangiare

    tutto quello che sa di essere Haraam o sospettoso.

    - Eseguire le opere buone, è waajib (obbligatorio) per ognuno di noi.

    - Spesso ci rivolgiamo ad Allah per aiuto, mentre noi non cerchiamo di mangiare, bere, mantenere sé

    stessi e guadagnare in modo Halaal - lecito.

    - Se non ci prendiamo cura di quanto detto sopra, le nostre preghiere non saranno efficaci.

    - è corretto alzare le mani mentre chiediamo qualcosa ad Allah.

    Hadith 11: Essere Prudente nel Dubbio

    Abu Muhammad al-Hasan, figlio di Ali ibn Abi Talib (Allah si compiaccia di loro), il cugino del

    Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam - che Allah lo elogi e lo preservi) uno che il Profeta

    (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) amava molto disse:

  • “Ho impresso nella memoria ciò che ha detto il Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam):

    ‘Lascia ciò che suscita in te il dubbio per ciò che non suscita in te alcun dubbio.’”

    (Riferito da at-Tirmidhi e an-Nasai; at-Tirmidhi lo considera un Hadith Hasan e Sahih)

    Spiegazione del Hadith

    Il suo significato ritorna a ciò che è già stato detto per quanto riguarda il significato del Hadith 6, che:

    “Il Halaal (ciò che è lecito) è chiaro e, il Haraam (ciò che è vietato) è chiaro e tra loro ci sono questioni

    dubbiose...”. Ed è stato narrato in un altro Hadith che il Messaggero (sallAllahu alayhi wa sallam),

    abbia detto: “Il servo non sarà mai in grado di raggiungere i gradi dei Muttaquun (uomini pii) finché

    non lascia quelle cose che sembrano di non avere qualche male in esse, temendo che esse

    effettivamente possano essere dannose o illecite.”

    Questa sarebbe una stazione superiore rispetto a quella indicata nel primo Hadith, e Allah conosce

    meglio.

    Riepilogo

    - è essenziale lasciare le cose dubbiose.

    - Non si può continuare a stare nel dubbio quando uno conosce un’altra alternativa con certezza.

    Hadith 12: Il Musulmano deve lasciare ciò che non lo

    riguarda

    Sotto l’autorità di Abu Hurayrah (radiAllahu anhu - che Che Allah sia soddisfatto di lui) che dice: Il

    Messaggero di Allah (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) ha detto:

    “Parte della perfezione del proprio Islam, è la rinuncia di ciò che non ti riguarda.”

    (Hadith Hasan riferito da at-Tirmidhi)

    Spiegazione del Hadith

    Questo Hadith è stato narrato anche da Qurrah bin 'Abd-ir-Rahmaan da [il grande Muhaddith –

    Studioso di Hadith] az-Zuhrii, da Abi Salama, da Abi Hurayrah, e lui ha considerato la catena di

    narrazione Sahiih (autentica), e poi ha detto in merito al Hadith che è un discorso comprensivo che

    contiene molti significati importanti e tutto questo in poche parole.

    Simile a questo [Hadith] è la dichiarazione di Abu Dharr (radiAllahu anhu) in alcune delle sue

    narrazioni dal Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam), che ha detto: “E chiunque considera (relaziona) il

    suo discorso con le sue azioni, allora il suo discorso sarà molto breve, tranne in ciò che lo riguarda.”

  • Imam Malik ha riferito che è giunto a lui che fu chiesto a Luqmaan: “Che cosa ti ha reso possibile di

    raggiungere ciò che vediamo in te di Grazia e Benedizione?” E lui rispose: “Dire la verità, ricambiare

    la Fiducia e lasciare ciò che non mi riguarda.”

    Ed è stato narrato da Hasan [al-Basrii] di aver detto: “Dai segni che Allah ta'aalaa si è allontanato dal

    servo, è che egli si trova continuamente impegnato in questioni che non lo riguardano.”

    E Abu Daawuud as-Sijistaanii ha detto: “I principi base della Sunnah in ogni ramo della conoscenza

    (del sapere) si fonda su quattro Hadith.”, e ha citato anche questo Hadith.

    Riepilogo

    - Ficcare il naso ed interferire negli affari altrui è un segno che non sei un buon Musulmano.

    Hadith 13: Desiderare per il tuo Fratello ciò che Desideri

    per Te-Stesso

    Sotto l’autorità di Abu Hamza Anas ibn Malek (radiAllahu anhu – che Che Allah sia soddisfatto di lui),

    il servo del Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam – pace e benedizione di Allah si su di

    lui)- il Profeta ha detto:

    “Nessuno di voi è credente se non desidera (ama