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Cronaca quotidiano l’informazione free press Direttore Responsabile: Giuseppe Tagliente - Registrato al Tribunale di Vasto n. 102 del 22/06/2002 Redazione: Corso Italia n. 1 VASTO Tel. & Fax 0873.362742 - Pubblicità: Editoriale Quiquotidiano Corso Italia,1 VASTO - mail: [email protected] Stampa Edizioni Il Castello - Martano Editrice (BA) www.quiquotidiano.it IN DISTRIBUZIONE GRATUITA TUTTI I GIORNI TRANNE LA DOMENICA E LUNEDÌ NUOVA EDIZIONE Anno 10 n. 29 - Venerdì 18 febbraio 2011 - San Simeone Pagina 7 Pagina 5 Sport: Esordio delle “Farfalline” del Centro Ritmica San Salvo: Quando Atene piange e Sparta ride I l centrosinistra vaste- se, non importa se nel- le forme (o formelle) di Partito Democratico, Ri- fondazione, Sinistra e Li- bertà, Italia dei Valori, ap- pare sempre più oggi per quello che è: un secchio di lumache pieno di corna (politiche s’intende!), bava e…lasciamo stare. L’imma- gine è un pò’greve, ma re- alistica e ci viene suggerita dal tenore dei comunicati stampa, delle interviste, delle dichiarazioni, dei messaggini telefonici che si sovrappongono di ora in ora in un turbinìo di accu- se, insulti e maleparole che Lapenna e Forte ed i ri- spettivi partigiani e sodali si vanno incessantemente scambiando. Uno spetta- colo che definire indecoro- so è forse riduttivo, tanto è il rancore, la rabbia, l’odio che sprizza dalle bocche di queste persone che non avremmo immaginato an- che privi di stile oltre che di senso politico e soprat- tutto di senso di responsa- bilità. In seconda pagina i lettori troveranno la prova di quanto stiamo afferman- do leggendo alcune “perle” appositamente selezionate dalla spazzatura politico- epistolare di questi giorni. Ma il peggio deve ancora venire, a quanto sembra. Abbiamo notizia infatti che in questo clima shakespe- ariano di complotto fervo- no anche trattative per la formazione di una nuova giunta comunale. In altre parole Lapenna, in barba alle parole di ossequio nei confronti delle Istituzioni che ha pronunciato al mo- mento delle dimissioni ( “le istituzioni devono essere salvaguardate e non usate per interessi personali e di partito”) ed evidentemen- te ben lontano dal con- fermarle allo scadere dei venti giorni previsti dalla legge, sta lavorando alla formazione di una nuova giunta comunale epurata dalle presenze di Dome- nico Molino e Lina Mar- chesani che fanno parte della squadra di Forte. Gli incontri fervono in questo senso e sono stati visti en- trare ed uscire diversi con- siglieri comunali, in primis Fiorentino Mario Olivieri e Riccardo Alinovi, dalla villa di Arcore cittadina, cioè dal villino Lapenna/ Campli in via San Biagio, numero 1. L’obiettivo che si prefigge Lapenna è di spaccare il fronte avverso e di gestirsi così nel perio- do elettorale anche tutte le risorse finanziarie messe strategicamente in serbo per accattivarsi la simpatia degli elettori, a cominciare da quelle in serbo per il piano asfalti, senza spartir nulla con Forte e company. La “sveltina” è destinata però a creare altra confu- sione e soprattutto un’altra scarica d’immondizia in un crescendo forse destina- to a rimanere proverbiale come quello mozartiano (di ben altra ed esemplare natura). Vedremo. Il centrosinistra? Un secchio di lumache A sinistra l’un contro l’altro armati “Il nostro partito ha uno statuto al quale ci siamo attenuti e che prevede uno strumento di partecipazione popolare quale le primarie. Anche il Partito Socialista Italiano (toh, ma esiste allo- ra?)entra nella polemica con- tro Lapenna e nel tritacarne in cui s’è cacciato “In questi giorni la nostra città è costretta ad assistere ad una telenovela pietosa messa in scesa dal Presiden- te del Consiglio Comunale Suona ironico anzi grotte- sco un comunicato che por- ta la firma di Vastovia, nel momento in cui visibilmen- te Vasto muore. Molino: “eravamo una riserva indiana” I Socialisti: “Lapenna dice il falso” Alinovi: Forte “è il traditore Giuda” Vastoviva mentre Vastomuore Tentato furto in un bar interrotto dai Carabinieri Chi dorme non piglia pesci e viene pure derubato Servizio a pag. 3 Servizio a pag. 3 Servizi a pagina 2

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Qui 18 gennaio 2011

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Cronaca

quotidianol’informazione free press

Direttore Responsabile: Giuseppe Tagliente - Registrato al Tribunale di Vasto n. 102 del 22/06/2002Redazione: Corso Italia n. 1 VASTO Tel. & Fax 0873.362742 - Pubblicità: Editoriale Quiquotidiano Corso Italia,1 VASTO - mail: [email protected] Stampa Edizioni Il Castello - Martano Editrice (BA) www.quiquotidiano.it in distribuzione gratuita tutti i giorni tranne la domenica e lunedì

NUOVA EDIZIONE Anno 10 n. 29 - Venerdì 18 febbraio 2011 - San Simeone

Pagina 7Pagina 5

Sport:Esordio delle

“Farfalline” del Centro Ritmica

San Salvo:Quando

Atene piangee Sparta ride

Il centrosinistra vaste-se, non importa se nel-le forme (o formelle)

di Partito Democratico, Ri-fondazione, Sinistra e Li-bertà, Italia dei Valori, ap-pare sempre più oggi per quello che è: un secchio di lumache pieno di corna (politiche s’intende!), bava e…lasciamo stare. L’imma-gine è un pò’greve, ma re-alistica e ci viene suggerita dal tenore dei comunicati stampa, delle interviste, delle dichiarazioni, dei messaggini telefonici che si sovrappongono di ora in ora in un turbinìo di accu-se, insulti e maleparole che Lapenna e Forte ed i ri-spettivi partigiani e sodali si vanno incessantemente scambiando. Uno spetta-colo che definire indecoro-so è forse riduttivo, tanto è il rancore, la rabbia, l’odio che sprizza dalle bocche di queste persone che non avremmo immaginato an-che privi di stile oltre che di senso politico e soprat-tutto di senso di responsa-bilità. In seconda pagina i lettori troveranno la prova

di quanto stiamo afferman-do leggendo alcune “perle” appositamente selezionate dalla spazzatura politico-epistolare di questi giorni. Ma il peggio deve ancora venire, a quanto sembra. Abbiamo notizia infatti che in questo clima shakespe-ariano di complotto fervo-no anche trattative per la formazione di una nuova giunta comunale. In altre parole Lapenna, in barba alle parole di ossequio nei confronti delle Istituzioni che ha pronunciato al mo-mento delle dimissioni ( “le istituzioni devono essere salvaguardate e non usate per interessi personali e di

partito”) ed evidentemen-te ben lontano dal con-fermarle allo scadere dei venti giorni previsti dalla legge, sta lavorando alla formazione di una nuova giunta comunale epurata dalle presenze di Dome-nico Molino e Lina Mar-chesani che fanno parte della squadra di Forte. Gli incontri fervono in questo senso e sono stati visti en-trare ed uscire diversi con-siglieri comunali, in primis Fiorentino Mario Olivieri e Riccardo Alinovi, dalla villa di Arcore cittadina, cioè dal villino Lapenna/Campli in via San Biagio, numero 1. L’obiettivo che

si prefigge Lapenna è di spaccare il fronte avverso e di gestirsi così nel perio-do elettorale anche tutte le risorse finanziarie messe strategicamente in serbo per accattivarsi la simpatia degli elettori, a cominciare da quelle in serbo per il piano asfalti, senza spartir nulla con Forte e company. La “sveltina” è destinata però a creare altra confu-sione e soprattutto un’altra scarica d’immondizia in un crescendo forse destina-to a rimanere proverbiale come quello mozartiano (di ben altra ed esemplare natura). Vedremo.

Il centrosinistra?Un secchio di lumache

A sinistra l’un contro l’altro armati

“Il nostro partito ha uno statuto al quale ci siamo attenuti e che prevede uno strumento di partecipazione popolare quale le primarie.

Anche il Partito Socialista Italiano (toh, ma esiste allo-ra?)entra nella polemica con-tro Lapenna e nel tritacarne in cui s’è cacciato

“In questi giorni la nostra città è costretta ad assistere ad una telenovela pietosa messa in scesa dal Presiden-te del Consiglio Comunale

Suona ironico anzi grotte-sco un comunicato che por-ta la firma di Vastovia, nel momento in cui visibilmen-te Vasto muore.

Molino: “eravamo una riserva

indiana”

I Socialisti:“Lapenna

dice il falso”

Alinovi:Forte “è il

traditore Giuda”

Vastovivamentre

Vastomuore

Tentato furtoin un barinterrotto

dai Carabinieri

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Dalla prima

Dalla prima

Dalla prima

Dalla prima

Svolgere le primarie nella nostra città a viso aperto, con lealtà ci permetterà di tornare a coinvolgere molte persone dissociatesi negli ultimi anni e che abbiamo

smarrito sull’altare della lealtà al dimissionario Sin-daco Lapenna. Ora dob-biamo ricongiungerci con il sentimento dei vastesi, con coloro che cinque anni fa ci

hanno eletti e che a volte si sono sentiti nella riserva indiana a causa di una scar-sa attenzione dei moderati, nonostante rappresentino la stragrande maggioran-

za dell’elettorato del Par-tito Democratico di Vasto. Cinque anni fa la lista di Peppino Forte prese circa cinquemila voti cosi come la lista dell’allora Marghe-rita. Un’esercito di cittadini vastesi , lo stesso che ci ha chiesto di impegnarci nel-

le primarie e che ritiene di appartenere al PD e non ad un partito di estrema sini-stra, che non vuole riconse-gnare la città alle destre ma ribadire la partecipazione e misurarsi dinanzi alla cit-tà sostenendo Forte. “

Domenico Molino

da solo il centro-sinistra, con un comunicato che riportia-mo nei suoi passi salienti (e confusi). “Apprendiamo dai giornali e blog locali, le pa-radossali e non vere affer-mazioni dell’ex(!) Sindaco di Vasto, riferite all’ indirizzo del Psi (in conferenza chia-mato SDI) il che la dice lun-ga sullo stato confusionale di Lapenna. Pertanto ci sen-tiamo in obbligo di precisa-re quanto segue: - Il Psi già nell’estate del 2010 propose “le Primarie delle Idee”. Non abbiamo ricevuto nessuna risposta. - In autunno insie-me ai Democratici per Vasto abbiamo di nuovo richiesto le Primarie di Coalizione per ricreare un percorso politi-

co programmatico tra i vari candidati. Abbiamo verifica-to la volontà contraria di SEL e RC nonché (per motivi sta-tutari) dell’IDV.- Il 19 Gennaio 2011 di fronte alle oscillazioni del Sindaco (primarie si, primarie no) e alla sua evidente volontà di presentare una lista Civica (in contrasto con le decisioni degli organi dirigenti del PD) abbiamo sollecitato le Prima-rie di Coalizione condivise e sottoscritte da tutte le forze di Centro Sinistra.- Il resto è storia degli ul-timi giorni. Giovedì scorso (10 Febbraio) l’assemblea degli iscritti del PD di Va-sto ha preso la decisione, autonomamente,di stabilire

regole e data delle primarie e la stessa veniva comunica-ta alle Segreterie Provinciali dando la disponibilita’ entro Sabato 12 di poter presen-tare un proprio candidato. Nessun partito ha presentato candidati e di conseguenza le primarie non sono di Co-alizione (come da noi richie-ste) ma solo del PD. Invitia-mo pertanto l’ ex Sindaco Lapenna a cercare altrove motivazioni delle sue dimis-sioni. Dimissioni che alla luce del mancato quorum del Consiglio Comunale scorso, (convocato per discutere dei gravi problemi della Sanita’ Vastese) SONO DOVUTE”.

Partito Socialista ItalianoDemocratici per Vasto

nonchè Segretario del PD nonché Consigliere Provin-ciale vicepresidente del con-siglio provinciale(insomma tutto lui) Peppino Forte.Tramare sotto banco per pugnalare alle spalle il pro-prio Sindaco è un’atteggia-mento che personalmente non condivido e ne tanto meno sopporto. Per que-

sto credo fermamente che il Sindaco ha fatto bene a dimettersi per porre freno a questa rincorsa squalli-da alla poltrona e al potere .Peppino Forte mai e poi mai avrebbe potuto fare il Sindaco di Vasto in quanto ha sempre sfruttato batta-glie sociali solo per il pro-prio tornaconto politico.

I vastesi ora lo conoscono e per questo lo eviteran-no”. (omissis, Alinovi tira inoppurtanamente in ballo il nome di un sant’uomo che non merita di figurare tra quelli dei meschinelli che li-tigano oggi).

Riccardo AlinoviVicepresidente Consiglio

Comunale Vasto

Lo pubblichiamo comunque per correttezza, amore di ve-rità ed a dimostrazione della profondità della frattura nel centrosinistra vastese. “Evidentemente non si ca-pisce, o non si vuol capire, che le primarie sono com-petizioni aperte tra propo-ste per il governo della città, avanzate da persone che si propongono a riferimento di tutta la coalizione. Uno strumento per costruire, tra i cittadini, l’unità della coa-lizione in vista della compe-tizione con il centrodestra per il governo della comu-nità. bInfatti oltre al rinvio oltre ogni ragionevolezza del loro svolgimento, con l’unico possibile obiettivo di andare fuori tempo massi-mo, si è provveduto a redi-gere un regolamento -dietro le quinte- che in primo luo-go ne rileva l’ostilità e poi il desiderio di orientarle e controllarle. Ci riferiamo a quei limiti imposti alle can-didature che devono essere sottoscritte almeno dal 30% degli iscritti al PD, in spregio delle regole nazionali che pongono la soglia al 15%.

Queste scelte, non certo vo-lute da noi, non ci hanno consentito la presentazione di un nostro candidato e di una nostra proposta per la città. E rischiano di relega-re, lo scopriremo con i dati di partecipazione, queste primarie a “semplice” que-stione interna al PD.D’altronde le stesse pre-se di posizione del sindaco in questi mesi, di grande chiusura sulle primarie, non hanno certo favorito l’in-staurarsi di quel processo democratico che consen-te di individuare e trovare possibili soluzioni ai pro-blemi che si sono incontrati in questi anni di ammini-strazione. Prima la disponibilità ad affrontare il confronto con l’annuncio nell’ultima as-semblea, poi le dimissioni (irrevocabili?) da sindaco della città, a suo dire, per salvaguardare le istituzio-ni ed infine la conferenza stampa dove non ha voluto chiarire se parteciperà alle primarie o solo alle prossi-me elezioni e con chi.”

Vastoviva

Le note che in questi cin-que anni sono “uscite” dal palazzo di città, le intervi-ste, gli incontri, in pratica tutta la vita amministrati-va della città, è stata con-trassegnata dalla sostan-ziale unità di intenti tra Forte e Lapenna, quasi una identificazione di due personaggi che sono stati l’uno funzionale all’altro.

Allora le reciproche mani-festazioni di affetto, i reci-proci attestati di stima, le reciproche manifestazioni di lealtà dobbiamo dedur-re, oggi, che siano state delle maschere di carneva-le, a volte tristi Pierrot, più spesso servizievoli Arlec-chini, fino ad identificar-si i miserevoli Pulcinella, esibite ad “usum delphini”,

ovvero per ingannare i cit-tadini. Manzoni concluse il suo 5 maggio con il famoso verso “Fu vera gloria? Ai posteri l’ardua sentenza” Io vorrei limitarmi a dire che, in presenza di questo che si preannuncia come un vero e proprio tornado politico, sarà opportuno che nessuno dei due “spu-ti” nel tornado!

Altro che lealtà! Era solo di facciata

Molino: con Lapenna eravamo come una riserva indiana

Anche i socialisti alzano la voce: Lapenna dice il falso

Alinovi: Peppino Forte è il traditore Giuda

Vastoviva mentre Vastomuore

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STUDIO PARRUCCHIERI

Cronaca

I Carabinieri della Con-pagnia di Vasto hanno ar-restato per tentato furto aggravato Emiliano Di Cri-stino, 37 anni, operaio di San Severo, domiciliato a Vasto. L'uomo è stato sor-preso dai militari la notte scorsa, mentre cercava di compiere un furto in un bar-tabacchi della perife-ria nord della città. In ser-vizio di perlustrazione, una pattuglia, intorno alle 3, notava che la finestra po-steriore del locale era sta-

ta forzata. Pensando che l’autore potesse trovarsi ancora in zona, i Carabi-nieri iniziavano la ricerca. Sul posto, oltre ad un crick utilizzato per aprire la fi-nestra, venivano rinvenuti anche altri strumenti atti allo scasso.Alla fine, poco distante, veniva sorpreso Di Cristi-no e, nelle vicinanze la sua auto. L'operaio pugliese, senza opporre resistenza, ammetteva le sue respon-sabilità e veniva arrestato.

Nella tarda mattinata di ieri udienza di convalida e, accogliendo la richie-sta del difensore, giudizio fissato al 24 febbraio con conferma della custodia cautelare in carcere. "Da un attento esame del mo-dus operandi - spiega il capitano Giuseppe Lo-schiavo - notata una forte somiglianza con altri due furti, tentati e consuma-ti nel recente passato, ai danni di altrettanti esercizi commerciali della città".

Tentato furto in un barArrestato un operaio di origine pugliese

Chi dorme non piglia pesci e viene pure derubato

Chi dorme non piglia pesci, come dice il pro-verbio, anzi rischia di farseli pigliare. La fon-datezza dell’antico pro-verbio, condensato di saggezza popolare, trova l’ennesima conferma da un fatto di cronaca av-venuto la notte scorsa

sulla A14 al confine tra Abruzzo e Molise. Un au-totrasportatore diretto a Campomarino, mentre dormiva nell'abitacolo del suo camion frigorifero nell'area di servizio "Tri-gno Ovest", in territorio di Montenero di Bisaccia, ha subito il furto di un

intero bancale di salumi, prosciutti e mortadelle. I ladri, rimasti ignoti, han-no forzato il portellone del rimorchio asportando tutto il “gustoso” carico. Sul furto stanno indagan-do gli agenti del distac-camento Vasto Sud della Polizia Stradale.

Il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci ha no-minato commissario del Pd di Vasto nella perso-na di Camillo Di Giusep-pe, segretario provinciale del Pd, affiancato da due vicecommissari, Camillo D'Alessandro, capogruppo

Pd alla Regione, e il senatore Giovanni Legnini. "La nomina si è resa necessaria a seguito delle dimissioni del segretario cittadino Giuseppe Forte e per la situa-zione creatasi a Vasto a causa delle polemiche interne al gruppo dirigente locale. Compito del commissario sarà tentare di rimettere il Partito nelle condizioni di competitività per affrontare con slancio le elezioni. Fin qui il comunicato del segretario regionale del PD Paolucci, che non fugano però i dubbi. Sarà possibile che dopo le reciproche accuse di slealtà di torni a col-laborare? Sarà possibile ipotizzare che non solo i due titani, ma anche i satelliti RC, SeL e IdV si ricompat-tino? La cosa non pare possibile. Crediamo anzi che i toni si alzeranno ancora di più soprattutto in presen-za di un Legnini che, sembra, sia stato l’artefice delle dimissioni di Molino a favore di Forte.

Commissariato il Pd vastese: a favore di Forte

Nel deserto della politica vastese, contrassegnata dalle lot-te intestine (mai termine fu più appropriato dal momento che i veleni tra Lapenna e Forte fanno davvero torcere le budella), il consiglio comunale non poteva che andare “de-serto”: Ieri mattina alle ore otto non c’era nessuno della maggioranza a rispondere all’appello e quindi la seduta è stata rinviata a domani. All’esame dell’Assise comunale figurano le dimissioni del sindaco che avranno effetto, ai sensi dell’art.53 del Testo unico degli enti locali, dopo ven-ti giorni dalla comunicazione in consiglio comunale.

Il Consiglio Comunale va deserto

CHIETI. Giancarlo Barrella, direttore am-ministrativo della Asl di Chieti, si è dimesso. La notizia circolava già ma solo ieri se n’è avu-ta conferma. Barrella ha dichiarato di aver preso la decisione “solo per motivi personali” escludendo qualsiasi contrasto con i vertici della Asl e con il diret-tore generale Zavatta-ro. Giancarlo Barrella aveva assunto le fun-zioni di direttore am-ministrativo nell’ago-

sto dello scorso anno dopo la rinunzia all’in-carico di Angelo Tanese. Le dimissioni sono state accettate dal direttore generale Zavattaro e de-correranno a partire dal 21 marzo prossimo. L’ab-bandono di Barrella non mancherà di produrre effetti sulla conduzione amministrativa della Asl unica Vasto-Lanciano-Chieti chiamata a fare i conti con le problemati-che relative all’accorpa-mento e con la politica dei tagli.

Asl Chieti: si dimette Giancarlo BarrellaAssemblea Pubblica sa-bato prossimo, 19 feb-braio 2011 alle ore 18,oo, presso la Sala Michelan-gelo Palazzo D'Avalos – Vasto del Movimento 5 Stelle. I grillini arrivano anche a Vasto. La sinistra si spacca sempre di più

I seguaci di Grillo a Vasto

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VASTOquotidiano

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venerdì18 febbraio 2011 4

Rametti e parti di piantine delle vicine aiuole piazzati nei buchi sull'asfalto ope-rati per la sistemazione dei tiranti del mega tendone allestito ad inizio dicembre per ospitare la 'Fiera Nata-lizia' sul lungomare Duca degli Abruzzi. Una curio-sa 'piantumazione' quella realizzata ultimamente a Vasto Marina: qualcuno si è divertito a riempire i fori rimasti sul 'campo' dopo lo smantellamento della Fiera, chiusa in largo anti-cipo rispetto ai tempi ini-zialmente previsti (doveva durare dall'8 dicembre al 6 gennaio, in pieno perio-do di feste del Natale) per lo scarso appeal che que-sta iniziativa ha suscitato, sia dal punto di vista degli

espositori che da quello dei visitatori arrivati in zona. Già qualche giorno dopo l'eliminazione del tendo-ne alcuni frequentatori dell'area avevano fatto no-tare i numerosi buchi - di piccole dimensioni comun-

que e non pericolosi per automobilisti e pedoni - ri-masti sul tracciato, dall'ini-zio del lungomare e fino almeno alla sua metà in direzione sud. Ora questo singolare 'riempimento'.

Mi.Ta.

Ha ancora senso un limite di 70 chilometri orari ini-ziamente previsto per una strada a scorrimento veloce ma che, col tempo, è stata ‘inglobata’ in un poderoso sviluppo edilizio e residen-ziale?Il tratto in questione, con l’indicazione della massima velocità consentita, è quello della Circonvallazione Isto-niense a Vasto. Nata come arteria ‘tangenziale’ alla città, la strada in questione - da qualche tempo ormai - rappresenta il primo sboc-co per diversi complessi abitativi, specie in direzio-ne sud verso i quartieri di Sant’Onofrio, San Michele e Sant‘Antonio Abate (ma an-che dall‘altra parte cantieri e nuovi palazzi continuano

a spuntare come funghi). Riconsiderarla in un am-bito urbano, con l’abbassa-mento dei limiti di velocità ed anche con una migliore organizzazione degli attra-versamenti pedonali non sembra insomma un’ere-sia. A sollecitare questo è un numero sempre maggiore di residenti. Le auto sulla circonvalla-zione (dove oltre alle abi-tazioni insiste anche un numero elevato di esercizi commerciali) sfrecciano spesso a velocità sostenuta - non soltanto di sera - ed i pericoli e le insidie, specie per chi passeggia e attra-versa la strada o svolta con le auto, sono sempre dietro l’angolo.

Rametti nei “buchi”della fiera sul lungomare

Duca degli Abruzzi

È da ieri su Quiquoti-diano on line ( www.qui-quotidiano.it) la nuova rubrica Qui con t(h)e, un talk-show con tanti ospiti invitati a gustare un the per parlare dei principali argomenti del giorno. Una tazza di The come scusa per parlare di Te.

Sabato 19 febbraio, con inizio alle ore 17,30, sarà presentato, nella cornice della Pinacoteca di Palazzo d’Avalos il libro Il consenso informato - Relazione di cura tra umanizzazione della medicina e nuove tec-nologie, di cui autrice l’on.le Paola Binetti, responsa-bile Scuole e rapporti con il mondo cattolico dell’Udc, edito da Edizioni Magi.

Il nuovo libro dell’on. Binetti

‘Il consenso informato'

La circonvallazione Istoniense,un circuito del Gran Premio?

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SAN SALVOquotidiano

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Forse Tiziana Magnacca quando (sabato scorso al coordinamento provincia-le del Pdl) ha chiesto ed ottenuto il chiarimento tra Mauro Febbo e il centrode-stra locale non si è ricordata che per la sera di mercoledì 16 febbraio era prevista una riunione del centrosinistra. Ma se se ne è ricordata ed ha voluto le due riunioni in contemporanea ha di cer-to fatto un capolavoro di strategia politica. Infatti, le riunioni di mercoledì sera hanno confermato qualcosa che già era nell’aria: unità a destra e divisioni a sinistra. Per quanto possibile, pur non avendo partecipato a nessuna delle due, tentia-mo la cronaca di esse, che (per ironia della sorta o per la richiamata strategia) si sono svolte quasi in con-temporanea.Il coordinatore provinciale del Pdl Mauro Febbo è arri-vato alle diciannove in pun-to nella sede di Via Roma. E’ entrato accolto dal sorriso della Barbara e si è assiso davanti ai dieci dirigenti

del Pdl (gli otto consiglieri più Argirò e il coordinato-re reggente Fernando Ar-tese). Durante l’incontro, abbastanza franco, Febbo ha chiesto scusa e dato la mano (due volte) al dimis-sionario Evangelista sulla storia della nomina, anche se lo ha invitato a iscriver-si al partito. L’ex segretario del Pdl, infatti, benché no-minato dallo stesso Febbo, non si era mai iscritto, ma di certo non per dissidenza col partito. Quella è arriva-ta dopo. A tal proposito, va detto che forti rilievi non sono stati mossi solo da Vito Evangelista, ma da tutto il gruppo dirigente (Spada-no ed Argirò compresi e tornati all’unisono). Tutti d’accordo sul fatto che la gestione del Pdl da parte di Febbo e del senatore Di Stefano abbia trascurato il vastese, soprattutto sull’ul-tima vicenda dell’assesso-rato concesso a De Fanis e non al consigliere regiona-le sansalvese. Ovviamente le parti hanno confermato le rispettive posizioni. Ora

spetterebbe ai vertici pro-vinciali e regionali dimo-strare che il vastese merita una qualche rappresentan-za. Infatti, se è vero che dal 2000 al 2005 da Vasto par-tivano quattro auto blu per l’Aquila e Nicola Argirò per Chieti, come assessore pro-vinciale proprio di Febbo, è altrettanto vero che passare da cinque figure di governo a zero è come cadere da ca-vallo e dire…troppa grazia Sant’Antonio. In ogni caso e nonostante l’unitarietà espressa innanzi a Febbo da parte dei dieci esponenti locali, Evangelista ha con-fermato come irrevocabili le proprie dimissioni. Resta da vedere chi sarà eletto co-ordinatore. Ah no…scusate. Resta da vedere chi sarà ora nominato coordinatore, visto che, essendo il Pdl un partito ademocratico, i di-rigenti vengono nominati e non eletti…Nella riunione di maggio-ranza in Comune, invece, le cose sono andate diversa-mente. Intanto non si sono presentati i democratici per

San Salvo, cosa che non è proprio un buon segnale, anche se qualcuno pensa che il bilancio possa passare comunque. Ma non è facile allo stato delle cose ottene-re undici voti per l’appro-vazione del documento contabile indispensabile al proseguo della legislatura. Infatti è difficile che nel prossimo mese approvino il bilancio consiglieri che ieri non hanno partecipato per polemica o consiglieri che hanno partecipato, affer-mando: “Io non garantisco nulla” oppure “Io alle pros-sime riunioni non vengo” e soprattutto dopo i batti-becchi tra ex appartenenti allo stesso partito. In mezzo a questo can can, sarebbe apparso calmo e tranquil-lo il sindaco, che continua a riproporre ai consiglieri un patto di fine legislatura. Forse la calma di Marche-se è la reazione alle varie richieste che continuano ad arrivargli: togliere Maz-zaferro, azzerare la Giunta, nominare quattro tecnici

esterni, ecc... ecc… Il sinda-co sa bene che qualunque cosa farà, potrebbe trovarsi con ulteriore casino e forse resta calmo per questo. Op-pure aspetta di vedere che lo sfiducino in aula, come pure ha più volte chiesto. Ma può anche essere che al Consiglio del bilancio i dis-sidenti non vadano proprio e quindi non avrà neanche la soddisfazione di poter guardare negli occhi quelli che lo sfratteranno. Forse Marchese medita sul gesto delle dimissioni del collega e compagno Lapenna, col quale il sindaco di Vasto si è rimesso al centro del dibat-tito politico. Molto si capirà da come andranno le pros-sime riunioni già decise: lu-nedì in Comune, a metà del-la prossima settimana nel Pd e il 28 febbraio nel Con-siglio comunale già convo-cato. Quanti e quali saranno i consiglieri partecipanti ? Da ciò capiremo per quanto tempo ancora “Atene pian-ge, mentre Sparta ride”.

Ods

Quando Atene piange e Sparta ride

L’amministrazione comunale ha rinnovato la convenzione tra Co-mune e coop. PARSIFAL per la ge-stione del Parco Archeologico del Quadrilatero e dei Musei annes-si, considerata la professionalità, la serietà e la competenza con le quali la cooperativa ha preceden-temente svolto l’incarico. I Musei saranno aperti, nel periodo invernale il sabato pomeriggio dalle 17:00 alle 20:00 o su richiesta e prenotazione rivolgendosi al seguente nume-ro: 3891812311, mentre nel periodo estivo, il sabato e la domenica dalle 21:00 alle 24:00.Il costo del biglietto è di € 3,00; usufruiscono del biglietto ridotto di € 1,50 le scolare-sche e i giovani dai 14 ai 18 anni e dell’ingresso gratuito i ragazzi fino a 14 anni, gli anziani oltre i 60 anni e i diver-samente abili. Per gruppi di 25 persone, inoltre, l’ingresso ha il costo complessivo di 70 euro.

Rinnovata la convenzioneper la gestione dei musei

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VASTOquotidiano

l’informazione free press

venerdì18 febbraio 2011 6

La storia del giornale. Nato gracilino nel 2003, un solo foglio, due faccia-te, distribuzione artigiana-le e familiare, si presenta oggi con il passaggio dalla stampa piana alla rotati-va e dal bianco e nero al colore, come un prodotto moderno e tecnicamente ineccepibile sotto l’aspetto grafico. Tutto ciò, in rapida ed efficace progressione, ha fatto sì che il giornale, aperto senza preclusioni a tutte le opinioni, sia ormai entrato nella mente e nel cuore di tanti lettori, va-stesi e non. La creazione da ultimo di un giornale on line e d’una web tele-vision, (www.quiquotidia-no.it) che si affianca ogni giorno al cartaceo, ha ri-chiamato attorno ad esso anche una vastissima pla-tea di giovani.L’esigenza di crescere e durareIn parallelo con lo svi-luppo e la crescita di Qui-quotidiano, si sta manife-stando, più di quanto non si fosse palesato prima d’ora, un problema di tol-lerabilità di costi, comune peraltro a tutti i giornali che non godono di finan-ziamenti pubblici. Per tro-vare una soluzione idonea a sopportarne la crescita senza minacciare l’indi-pendenza del giornale, è nata l’idea di proporre ai

lettori un “azionariato po-polare”.L’azionariato popolareCon l’azionariato popo-lare Quiquotidiano passa direttamente nelle mani dei lettori, almeno nella misura del 49%. Anche con una sola azione si potrà diventar proprietari del giornale ed aver diritto a partecipare alle periodi-che riunioni dell’assem-blea dei soci ed aver in quella sede diritto di pa-rola e di controllo. In pra-tica i lettori, acquisendo-ne una ancorchè minima partecipazione, diventano editori a pieno titolo della testata giornalistica.Le modalità di parteci-pazioneLa proposta di azionariato popolare si sostanzia nel-la cessione ai soci, i quali danno vita alla Associa-zione denominata Amici di Quiquotidiano, del 49% della proprietà del gior-nale. La quota minima di partecipazione viene in-dividuata in 50 euro (una tantum) e l’acquisizione anche d’una sola di esse dà diritto a partecipare alla gestione dell’azienda con diritto d’intervento alle assemblee annua-li della società editrice. È esclusa ogni responsabili-tà dei soci anche in ordi-ne ad eventuali ripiani di passività

La proprietà di una sol-tanto delle quote dà inol-tre diritto:- ad avere diritto ad inserzioni gratuite sul giornale;- al 30% di sconto sulle pubblicità, se il socio è azienda commerciale o impresa:- al 50% di sconto sulle pubblicazioni delle Edizioni Q;- ad avere informa-zioni su tutte le iniziative della Società editoriale (convegni, mostre, etc.).I versamenti potranno avvenire mediante con-segna del modulo pre-stampato direttamente presso gli uffici di Qui-quotidiano in Corso Italia, n.1, Vasto,oppure tramite bonifico bancario presso la Banca Popolare di Lan-ciano e Sulmona, sede di Vasto, con i seguenti rife-rimenti.Iban IT 97K0555077910 000000 456366 AdesioneLa richiesta di adesio-ne all’Associazione degli Amici di Quiquotidiano va consegnata o inviata in busta chiusa a:Direzione e Redazione di Quiquotidiano, Corso Ita-lia, n.1, 66054 VASTOTel./ fax 0873 362742 e-mail: [email protected]

Un azionariato popolare per QuiQuotidiano

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SPORTquotidiano

l’informazione free pressvenerdì

18 febbraio 2011 7

Nutrizione e Dietetica

Corso Italia 34/36Tel. 0873/361795

NATURHOUSE VASTO

NATURHOUSE: l’alimentazione educata

NATURHOUSE è un marchio leader nel campo dell’educazione alimentare. In Italia conta circa 300 punti vendita. La professionalità dei consulenti NATURHOUSE e un’esclusiva linea di integratori alimentari a base di sostanze naturali sono i motivi del successo di questo innovativo metodo per migliorare il proprio benessere. Il percorso di educazione alimentare proposto da NATURHOUSE consente al cliente di diventare consapevole e autonomo nelle abitudini alimentari comprendendo il perché di ogni scelta. Alla �ne di questo percorso il cliente raggiunge il proprio peso salute divenendo consulente di sè stesso. Il tutto senza so�rire la fame!

E’ certamente positivo l’esordio stagionale del-le farfalline del Centro Ritmica Vasto che hanno regalato forti emozioni a Casoli, presso il Palazzet-to dello Sport, dove si è svolto il Trofeo d’Inver-no organizzato dalla lo-cale società A.S.D. Agorà. A salire in pedana, oltre alle padrone di casa e alle vastesi, anche le bimbe dell’A.S.D. Hermes di Ca-salbordino, dell’A.S.D. Ar-mony Ortona e dell’A.S.D. Planet Lanciano. Le gin-naste del Centro Ritmica, accompagnate dall’alle-natrice Daniela Valen-tinetti, tecnico federale di ginnastica ritmica di grande spessore e ven-tennale esperienza, erano molto motivate, al punto che hanno offerto un gra-devole spettacolo durante le prove a squadre e nelle diverse categorie federali di appartenenza, eviden-ziando in alcuni casi buo-ni progressi tecnici e di presenza scenica, ma non mancherà il tempo per mi-

gliorare e regalare ancora più emozioni in occasio-ne del prossimo impegno in programma a Ortona il 10 aprile. Così l’insegnan-te Daniela Valentinetti: “A Casoli è stato un momen-to di verifica utile per in-dividuare le carenze e gli

aspetti tecnici specifici su cui lavorare sodo e con impegno raddoppiato in vista delle prossime gare primaverili che andremo a disputare a livello regio-nale e nazionale”.Pensiero condiviso dal dott. Andrea Ledda, diret-

tore del Centro Benessere Vasto, struttura presso la quale svolgono gli allena-menti le piccole vastesi, pioniere della ginnastica ritmica a Vasto e centri li-mitrofi, che ha sottolinea-to la costante crescita del-la ginnastica ritmica e il

buon lavoro svolto da tutto lo staff coinvolto nell’orga-nizzazione e gestione del settore ritmica. I verdetti finali di Casoli hanno pre-miato le ginnaste vastesi con un primo posto nella categoria Ragazze (eser-cizio con il cerchio), asse-gnando la Medaglia d’Oro al sestetto composto da Angelique Marciano, Giu-lia Camoni, Valeria Lom-bardi, Stefania D’Ercole, Eugenia Di Rosso e Cri-stiana Piccirilli. Sul podio, sempre con un primo po-sto, anche le vastesi della categoria Junior (cerchio) con Paganelli, Travaglini, Menichelli, Di Corso, Cie-ri e Crisanti, e della cate-goria Junior (palla) con Claudia Ranieri, Aurora Piedigrossi, Giorgia Major e Chiara Di Spalatro. Bel-la prestazione, infine, per il sestetto Master a corpo libero con Giorgia Major, Alessandra Miscione, Lu-dovica Del Vecchio, Chiara Di Foglio, Valeria Micucci e Viviana Iacovitti.

(mdp)

Le assenze si fanno sen-tire in casa della San Pa-olo Calcio Vasto, tant’è che dopo aver riassaporato la gioia dei tre punti tutti in-sieme, cancellando le due sconfitte consecutive di Giulianova e Atri, le ragaz-ze allenate da Francesco Mucci hanno subito l’en-nesima sconfitta stagio-nale, ben tre negli ultimi quattro turni, impattando in trasferta contro un osti-co Atletico Ortona 2004. 2-1 il risultato finale, al termine di un’ottima par-tita da entrambe le com-pagini che hanno dato il massimo in campo, anche per la sana e vecchia riva-lità che c’è tra le due belle

realtà del calcio abruzzese. Mentre la capolista Memy Team Giulianova conti-nua a vincere, proiettata, quindi, verso il salto di ca-tegoria, la San Paolo Vasto sembra dover rinuncia-re alle velleità dell’anno scorso quando salì in Serie B, categoria poi rinunciata per gli elevati costi fede-rali e di gestione. La com-pagine biancorossa del presidente Pierino Tumini è scivolata in quarta posi-zione in classifica. Tornan-do alla sfida di domenica scorsa, parte con il piglio giusto la squadra vaste-se che, appena dopo 2’ di gioco, si porta in vantaggio con Benedetti dopo una

perfetta verticalizzazione. Al 10’ è ancora Benedetti a seminare il panico in area avversaria ma il suo tiro sfiora il palo. E’ l’Atletico Ortona, a questo punto, a salire in cattedra schiac-ciando le avversarie nella loro metà campo ed è solo grazie all’attenta Nardulli se le padrone di casa non riescono a segnare in due occasioni. Il gol del pareg-gio, però, è nell’aria: al 21’, infatti, complice un rinvio tardivo e confuso della re-troguardia vastese, la palla arriva sui piedi di D’An-niballe che infila da po-chi metri per l’incolpevole portiere Nardulli. L’Ortona continua a tenere le redini

del gioco, attende le vaste-si nella propria metà cam-po per cercare, poi, di col-pire in contropiede e poco efficienti risultato le azioni imbastite dalla San Paolo. Il definitivo vantaggio del-le ortonesi arriva al 26’: di-scesa sulla sinistra di To-rosantucci, cross al centro e gol di testa di D’Annibal-le che, grazie alla doppiet-ta personale, permette alla sua squadra di migliorare la posizione in classifi-ca. La reazione della San Paolo appare alquanto ti-mida, poche e prevedibili le sortite offensive. Vaste-si pericolose solo con un bel colpo di testa di Nozzi, mentre l’Ortona controlla

bene sfruttando i conti-nui rinvii e procurandosi qualche pausa tattica fino al triplice fischio finale. “E’ come se, a un certo punto, si fosse spento l’interrut-tore - commenta amareg-giato l’allenatore Mucci a fine partita - senza più riuscire a ripartire. Stiamo attraversando un momen-to “particolare” ma non dobbiamo demoralizzarci, consapevoli della nostra forza per voltare pagina. Mi scuso con i nostri soste-nitori per i risultati discon-tinui di questo periodo ma non è facile ripetersi sugli standard dell’anno scor-so”.

(mdp)

San Paolo Calcio - Serie C Femminile

Battuta d’arresto delle vastesi ad Ortona

Trofeo d’inverno

Esordio delle “Farfalline” del Centro Ritmica

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