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Direzione Generale per le Politiche per l’
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Sistemi di premialità e governance nei servizi pubblici
La Raccolta
Differenziata in
Sicilia
Le esperienze regionali di incentivazione delle politiche
Francesco Callisti
25 luglio 2011
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OdS III: Tutelare e migliorare la qualità dell’ambiente in relazione al
sistema di gestione dei RU
Sistemi di premialità e governance nei servizi pubblici
IndicatoreBaseline
2005
Valore
2009
Target
2013
Avanzamento
2009 / baseline
Distanza
dal
target
2013
Ipotesi
premio
(Meuro)
S07 - RU smaltiti in discarica
(kg di RU smaltiti in discarica per
ab/anno)473,2 452,5 230,0 -20,7 -222,5 67,1
S.08 - RD dei rifiuti urbani
(% RU oggetto di RD su totale RU
raccolti)5,7% 6,9% 40% +1,2% 33,1% 67,1
S.09 - Quantità di frazione umida
per la produzione di compost di
qualità
(% di frazione organica e verde
trattata in impianti di
compostaggio su frazione di umido
nel RU totale per la produzione di
compost di qualità)
1,3% 7,6% 20% +6,3% 12,4% 44,8
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Il Sistema della Governance regionale del PdA
Sistemi di premialità e governance nei servizi pubblici
DIPARTIMENTO ACQUE E RIFIUTI
AUTORITA' AMBIENTALE
NVVIP
UFFICIO DEL PARTENARIATO
(Dipartimento Regionale Programmazione)
GRUPPO
INTERDIPARTIMENTALE
DIPARTIMENTO REGIONALE
PROGRAMMAZIONE
PARTENARIATO
ECONOMICO-SOCIALE E
ISTITUZIONALE
ATO
SRR
COMUNI
ALTRI
SOGGETTI
PUBBLICI E
PRIVATI
COORDINATORE
RESPONSABILE DEL
PIANO DI AZIONE
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Il contesto programmatico, giuridico e amministrativo regionale
• Passaggio di competenze fra l’Agenzia Regionale per i Rifiuti e le
Acque ed il Dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti
• Riorganizzazione del sistema (LR 9/2010) che passa da 27 ATO a
10 Società consortili per la regolamentazione del servizio di
gestione dei rifiuti (SRR)
• Presidente della regione Siciliana nominato Commissario delegato
per il superamento della situazione di emergenza nel settore della
gestione dei rifiuti e previsione di adeguamento del Piano
Regionale dei Rifiuti (O.P.C.M. 3887/ luglio 2010)
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Indagine valutativa della performance di alcuni Comuni inerente
l’indicatore S08 – RD
• Realizzazione di Casi di studio, mediante questionario strutturato con
informazioni quantitative e qualitative
• 9 Casi di studio riguardanti Comuni individuati sulla base dei criteri:
– dimensione demografica/territoriale
– performance RD (performanti/non performanti)
• Si tratta di:
– 6 Comuni capoluogo di provincia: Caltanissetta, Catania, Enna,
Palermo, Ragusa, Siracusa
– 3 Comuni che ad una dimensione territoriale e demografica
significativa associano metodi di RD e performance di particolare
interesse: Alcamo, Avola, Noto
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S08 - RD: il peso dei Comuni nel contesto regionale
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Popolazione
(ab.)
RU
prodotti
(t/a)
RD/RUBaseline
2008
Target
2013
Comuni “Casi di
studio”1.315.440 875.796 56.968 6,5% -
Sicilia 5.037.779 2.650.411 178.294 6,7% 40%
Comuni CdS / Sicilia
(%)26,1% 33% 32% - -
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Principali risultati dell’indagine valutativa: evoluzione dell’indicatore S08
Alla fine del 2009, rispetto alla baseline del 2008:
• 3 Comuni – Ragusa, Caltanissetta, Alcamo – registrano un incremento
del livello di RD di oltre il 4%
• altri 3 Comuni – Noto, Palermo, Avola – mostrano una progressione
meno marcata con un incremento del valore dell’indicatore S08 di
circa 2%
• 1 Comune – Enna – conferma sostanzialmente il livello di RD (5,3%
dei RU prodotti) della baseline (5,1%);
• 2 Comuni – Catania (- 0,7%) e Siracusa (- 0,5%) – registrano una
lieve riduzione del valore dell’indicatore S08
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Principali risultati dell’indagine valutativa: problematiche e criticità
• Enna: difficoltà finanziarie dell’ATO (in liquidazione da inizio 2009)
che hanno comportato la quasi totale interruzione del servizio di RD
• Caltanissetta: difficoltà finanziarie dell’ATO; incerta disponibilità
delle risorse necessarie per implementare il servizio di RD
• Siracusa: temporanea chiusura del CCR (fine 2009 / agosto 2010) per
adeguamenti alle norme, con problematiche rilevanti (attraverso il
CCR vengono differenziati in via prevalente i rifiuti cittadini)
• Catania: difficoltà e ritardi nella procedura di affidamento del servizio
di RD
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Principali risultati dell’indagine valutativa: le potenzialità/1
• progetto Palermo Differenzia: attualmente serve più di 75 mila/ab e
registra il 60% di RD sul totale dei RU prodotti nell’area di riferimento;
con l’attivazione di 2 ulteriori fasi prevede di servire entro marzo 2011
circa 130 mila/ab (19% popolazione), ed entro il 2012 circa 260 mila/ab
(circa 40% popolazione)
• evoluzione del sistema di RD di Siracusa: dal 2011, avvio di un primo
appalto per un servizio di RD PaP che interessa una prima area della città, a
cui seguirà nello stesso anno un secondo appalto per coprire l’intero
territorio cittadino
• potenziamento del sistema di RD di Ragusa: nuovo appalto per estendere il
servizio di RD PaP a tutta la città; attivazione di un nuovo CCR;
distribuzione di compostiere presso le famiglie
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Principali risultati dell’indagine valutativa: le potenzialità/2
• Alcamo: “completamento” del sistema di RD PaP (52% di RD nel
2010) con: attivazione di 10 isole ecologiche computerizzate;
utilizzo di un badge elettronico personalizzato con pesatura del
rifiuto conferito in modo differenziato per agevolare il passaggio
dalla TARSU alla TIA; eliminazione di tutti i cassonetti presenti sul
territorio cittadino; applicazione di una tariffa tra le più basse della
Sicilia
• Avola: avvio entro i primi mesi del 2011 del servizio di RD PaP
anche della frazione organica del RSU che consentirà di
incrementare ulteriormente il livello di RD
• Noto: nel corso del 2010 raggiunge il 24% di RD PaP; obiettivo di
estendere il servizio a tutto il territorio cittadino
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Metodi di RD e tipologie di servizi implementati / 1
• Sono adottate metodi di RD differenti in relazione: (a) alla capacità organizzativa,
tecnico-operativa, finanziaria degli Enti erogatori, (b) alle caratteristiche
urbanistiche e territoriali locali, ( c) alla dotazione impiantistica dell’area di
riferimento
• I servizi di RD PaP implementati sono variegati e risultano caratterizzati: (a) da
metodi di RD di tipo “spinto” (tutte le frazioni merceologiche), limitato alla frazione
secca del RU; “atipico” (mista con cassonetti stradali), facoltativo; (b) ampiezza
territoriale dell’area comunale interessata
• Alcuni Comuni hanno attivato la RD PaP “spinta” su tutto il territorio comunale
(Alcamo), ovvero su una parte rilevante del proprio territorio (Avola, Noto)
• Gli altri Comuni osservati assicurano la RD PaP su aree limitate della città ed in
alcuni casi (Caltanissetta, Ragusa e Palermo) la raccolta riguarda tutte le frazioni
merceologiche dei rifiuti
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1212
Metodi di RD e tipologie di servizi implementati / 2
• Alla RD PaP, generalmente si affiancano: (a) i Centri Comunali di
Raccolta (generalmente ancora lontani dai Centri Ecologici
Multimediali ipotizzati dal PdA), (b) la “chiamata diretta” degli utenti
al servizio di raccolta, ( c) i “servizi su misura” per alcune categorie di
utenti (scuole, EEPP) e/o di tipologia di rifiuti (ingombranti, RAEE)
• Nei modelli di RD adottati sono previsti sistemi premiali per l’utenza,
mentre si rileva una scarsa diffusione di politiche di agevolazione
attraverso la riduzione della tariffa
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Principali risultati dell’indagine valutativa: previsioni dei
Responsabili locali dei servizi di RD in vista del target da
raggiungere al 2012
Fascia Previsioni Responsabili locali
Alta: Alcamo (100%); Siracusa (80%)
Media: Ragusa (70%); Catania (70%); Palermo (50%)
Bassa: Caltanissetta (“non molto elevate”); Enna (20%)
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Miglioramento della governance: la cooperazione sovra comunale/1
Opinioni, giudizi e valutazioni dei Responsabili locali dei servizi di RD:
• la cooperazione sovra comunale attualmente non è strutturata adeguatamente; è
necessario un suo deciso rafforzamento per affrontare la sfida che attende gli attori
locali alla luce anche delle modificazioni in atto nel quadro normativo regionale (LR
9/2010)
• viene evidenziata una certa difficoltà degli EELL di creare strutture sovra comunali,
nonché degli ATO di assicurare un servizio sovra comunale efficiente ed efficace,
anche se viene indicata e (condivisa) come una via obbligata da percorrere
• l'ATO (e in futuro le SRR) dovrebbe avere una propria struttura tecnico
organizzativa in grado di governare adeguatamente i processi di medio/lungo
termine. Occorrerebbero figure professionali adeguate (tecnici, ingegneri ambientali,
manager, ecc.) per dare maggiore slancio all'opera di coordinamento fra i Comuni
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Miglioramento governance: la cooperazione sovra comunale/2
Opinioni, giudizi e valutazioni dei Responsabili locali dei servizi di RD:
• la riforma degli ATO (27) ed il passaggio alle nuove SRR (10) dovrà
tenere conto delle diverse realtà territoriali e delle esperienze
pregresse (dotazione impianti, capacità operativa, gestione
finanziaria, …)
• le nuove SRR potrebbero disporre degli strumenti necessari per
permettere un miglioramento della cooperazione a livello locale
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Miglioramento governance: la cooperazione istituzionale di livello regionale
Opinioni, giudizi e valutazioni dei Responsabili locali dei servizi di
RD:
– la cooperazione fra gli enti istituzionali chiamati a svolgere specifici
ruoli nell’ambito del sistema di gestione dei rifiuti, potrebbe essere
certamente migliorata
– la Regione dovrebbe rafforzare la sua capacità di svolgimento delle
funzioni di programmazione degli interventi, applicazione delle
leggi, approvazione dei Piani e dei progetti, assegnazione delle
risorse, investimenti per gli impianti di livello regionale, ecc.
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Miglioramento governance: gli esiti indotti dal sistema premiale
• Aumento della conoscenza da parte della Regione delle performance che
caratterizzano i Comuni oggetto di indagine (evoluzione dell’indicatore S08 e
probabilità di conseguimento del target finale, punti di forza e punti di debolezza
rilevati a livello locale, fabbisogni espressi dai responsabili locali,…)
• Accrescimento della partecipazione attiva dei Responsabili regionali e degli Enti
gestori del servizio di RD: (a) durante la fase di organizzazione dell’indagine
valutativa (sensibilizzazione per la messa a disposizione dei dati, responsabilizzazione
dei soggetti locali,…), (b) durante l’effettuazione delle interviste de visu, che hanno
consentito di svolgere anche un lavoro di informazione, sensibilizzazione ed
approfondimento sul meccanismo premiale degli OdS
• Individuazione di buone pratiche di servizi di RD dei RU realizzati a livello locale
che, per risultati conseguiti, metodi di RD adottati, risultati economici e ambientali
prodotti, rappresentano modelli da valorizzare per azioni di benchmark a livello
regionale
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Sistemi di premialità e governance nei servizi pubblici
I processi di governance regionale attivati dagli OdS:
l’incentivazione delle politiche nell’esperienza della RD in
Sicilia
Le funzioni della governance (principio di efficacia dell’azione pubblica)
nell’ambito del sistema di gestione dei RU:
• pluralità degli attori responsabili (alle competenze di Regione, ATO,
Comuni, si affianca quella generale del Ministero Ambiente e
Territorio)
• multidimensionalità dell’azione (politiche, amministrative, tecniche)
• integrazione delle reti decisionali pubbliche
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Criticità generali rilevate
• Monitoraggio informatizzato dei dati: disponibilità e
affidabilità dei dati rilevati a livello locale
• Necessità di accelerazione delle iniziative di
informazione e pubblicità a livello locale
• Investimenti programmati a livello locale ritardati a
seguito del protrarsi dei tempi di attivazione delle risorse
POR e FAS
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2020
Sistemi di premialità e governance nei servizi pubblici
Obiettivi dell’indagine valutativa della performance dei Comuni
• Effettuare una prima verifica dell’evoluzione dell’indicatore S.08 –
RD nelle principali realtà locali in vista del target premiale da
raggiungere al 2012
• Ampliare il quadro conoscitivo relativo a modalità di attuazione e
tipologie di servizi implementati a livello locale per la RD
• Verificare i margini di evoluzione della performance attuale, le
azioni prioritarie da intraprendere per migliorare i servizi di RD
anche in vista del target da raggiungere per il 2012 ai fini
dell’acquisizione della premialità