rapporto annuale 1o 11 - ige · 2011-12-05 · l’analisi contestuale basata sui dati brevettuali...
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Eidgenössisches Institut für Geistiges EigentumInstitut Fédéral de la Propriété IntellectuelleIstituto Federale della Proprietà IntellettualeSwiss Federal Institute of Intellectual Property
Rapporto annuale
1O11
Contenuto
Prefazione
L’analisi contestuale basata sui dati brevettuali
Riforma del diritto dei brevetti
Il settore GENE
Rapporto d’attività 2010/2011
Organigramma
Conto annuale 2010/2011
Il potenziale nascosto dei dati brevettuali
Di Roland Grossenbacher, Direttore
LCB e LTFB: obiettivo raggiunto
Proprietà intellettuale e sviluppo sostenibile: un binomio di successo
Compendio del 15o anno d’esercizio
Istituto, Consiglio d’Istituto e organo di revisione
Perdite contenute
3
5
9
11
15
32
35
3
Prefazione
Roland Grossenbacher Direttore
spondere all’evoluzione demografica. Per
quanto concerne i servizi al pubblico
abbiamo ampliato le possibilità di comuni-
cazione elettronica. In questo contesto
le parole chiave sono: comunicazione elet-
tronica giuridicamente vincolante, deposito
elettronico dei marchi e verifica automatica
delle liste di prodotti e servizi. In futuro
sono previste altre misure di interazione
elettronica diretta a favore degli utenti.
Per consentire la manutenzione e lo sviluppo
di tutte queste innovazioni è indispensa -
bile poter fare ricorso a un consolidato team
interno di informatici che disponga del
know how necessario. È questo il motivo
principale per cui, nonostante le preve-
dibili difficoltà, stiamo portando avanti
internamente un progetto di ampio respiro
teso a rinnovare la gestione elettronica
dei diritti di protezione.
Essere autonomi significa saper racco-
gliere le sfide e chi intraprende questa via
non può semplicemente seguire la cor-
rente, ma deve imparare a superare gli osta-
coli, responsabilizzarsi e prevedere oneri
e rischi superiori. Chi vuole restare auto-
nomo deve saper sfruttare i propri punti di
forza. Nel nostro caso si tratta di trovare
un equilibrio ideale tra interconnessione e
capacità di agire autonomamente in caso
di bisogno. Tale capacità va preservata e
continuamente sviluppata.
L’importanza dei beni immateriali nella
catena del valore continua a crescere. Di
conseguenza i sistemi di protezione della
proprietà intellettuale rivestono un ruolo
fondamentale nella definizione di condizioni
quadro economiche ideali. Ciò vale in par-
ticolare per la Svizzera quale paese povero
di materie prime. Il nostro Istituto è respon-
sabile della creazione e della gestione di
tali sistemi, ed è compito nostro valutarne
la validità, accrescerne la qualità per
adempiere appieno alla nostra missione.
A questo fine dobbiamo poter contare sui
nostri punti di forza. Una forza che le
aziende svizzere continuano a dimostrare
di avere anche consentendo, lo scorso
anno, al nostro piccolo paese di classifi-
carsi al terzo posto nella graduatoria
degli Stati europei con il numero maggiore
di domande di brevetto. Questo vale in
termini assoluti; in relazione alla popola-
zione la Svizzera continua a occupare
il primo posto. Uno degli elementi centrali
della nostra forza è l’adesione della
Svizzera all’Organizzazione europea dei
brevetti, che ci consente di disporre
di un’autorità competente in materia di
brevetti, l’Ufficio europeo dei brevetti,
considerata la migliore al mondo. Essa
garantisce la possibilità di ottenere
brevetti validi per la Svizzera di qualità
ineccepibile. La stessa importanza va
attribuita all’autonomia di cui godiamo, che
ci permette di concretizzare soluzioni su
misura sempre nuove tese a soddisfare le
esigenze particolari della nostra economia.
Una buona interconnessione è decisiva,
ma non per questo occorre essere onnipre-
senti. Il fatto che la Svizzera non parte-
ciperà al brevetto unico valido in 25 Stati
membri dell’UE non è, ad esempio, uno
svantaggio. Come gli altri utenti, i richiedenti
svizzeri sceglieranno questo tipo di bre-
vetto se saranno convinti della sua utilità.
Lo stesso vale, e a maggior ragione, per
le relative procedure di risoluzione delle con-
troversie. I problemi correlati daranno al
nuovo Tribunale federale dei brevetti l’op-
portunità di svolgere un ruolo chiave
nell’ambito della giurisprudenza europea
mediante una direzione del processo
orientata agli utenti e decisioni di qualità
elevata. Nel settore dei marchi possiamo
sfruttare la nostra prassi autonoma
d’esame per tenere conto, nella giusta
misura, del bisogno di disponibilità di
terzi con un occhio particolare di riguardo
per le denominazioni geografiche. Per
l’economia svizzera le indicazioni di pro-
venienza sono uno strumento di marke-
ting decisivo, è pertanto auspicabile che
nell’ambito del progetto Swissness la
soglia definita per il loro utilizzo sia elevata.
Questo non è un approccio difensivo, si
tratta, invece, di tutelare la qualità svizzera
in modo durevole e di affrontare il futuro
con spirito innovativo.
Ciò che vale per la Svizzera nel contesto
europeo e mondiale, vale anche per il
nostro Istituto in seno all’amministrazione
federale. L’autonomia economica dell’Isti-
tuto gli consente una certa dinamicità
che comporta continue innovazioni in fun-
zione del contesto mutevole e delle esi-
genze degli utenti. In passato ciò ci ha con-
sentito di attuare un diritto del personale
pionieristico nel contesto dell’amministra-
zione pubblica e ci permette ora di pro-
lungare la durata dell’impiego dei nostri
collaboratori su base facoltativa per ri-
ImpressumEditore: Istituto Federale della Proprietà Intellettuale in seno al Dipartimento federale di giustizia e polizia
Concetto, redazione, traduzione e coordinazione del progetto: Istituto Federale della Proprietà Intellettuale
Impostazione: Beat Brönnimann, grafonaut, Wabern
Immagine e fotografia: Andreas Greber, Berna (foto a pagina 3, © Ufficio europeo dei brevetti)
Composizione e lettorato: Typopress Bern AG, Berna
Stampa: Paulusdruckerei, Freiburg
© CopyrightIstituto Federale della Proprietà IntellettualeStauffacherstrasse 65/59 g, CH-3003 BernaTel. +41 (0)31 377 77 77Fax +41 (0)31 377 77 78www.ipi.ch
Il presente rapporto annuale è pubblicato in italiano, francese, tedesco e inglese. È ottenibile gratuita-mente e può essere scaricato come file PDF dal sito www.ipi.ch (rubrica Profilo/Istituto/Rapporto annuale).
Per favorire la leggibilità si è rinunciato alla forma femminile. Si ringraziano le lettrici per la comprensione.
La riproduzione è ammessa su indicazione della fonte. È gradito il deposito di una copia.
Novembre 2011
ImmaginiL’Istituto (IPI) si impegna a favore del miglioramento e della promozione della protezione della proprietà intellettuale portando avanti diversi progetti in vari paesi. Le immagini dedicate alla «Cooperazione inter-nazionale» mostrano i collaboratori dell’IPI in compa- gnia di cittadini dei paesi in cui l’Istituto ha avviato o con cretizzato simili progetti. Altre informazioni in merito: www.ige.ch/it/info-giuridiche/cooperazione- internazionale.html
• Nadja Bütler, IPI (interno copertina, pagina 2)
• Florence Thiévent (IPI) e Bui Thanh Truong, Vietnam (pagina 4)
• Eric Meier (IPI) e Danilo Manojlovic, Serbia (pagina 14)
• Esther Lomax (IPI) e Richard Brown, Giamaica (pagina 21)
• Knut Kieschnick (IPI) e Xin Zhang, Cina (pagina 25)
• Christine Progin (IPI) ed Ernest Amporful, Ghana (pagina 31)
• Benny Müller (IPI) e Samira Safarova, Azerbaigian (pagina 34)
• Matthias Schmid (IPI) e Keochay Seeli-Chanthakhot, Laos (pagina 42)
Scenografia: Wenger Zurflüh Gestaltungen GmbH, Gümligen
archiviati in banche dati strutturate e sono
dunque particolarmente adatti per un’ana-
lisi contestuale.
Le analisi contestuali si concentrano sui
contenuti tecnici, sui dati bibliografici
e sulle relazioni che intercorrono tra i docu-
menti. Non si tratta di ricercare e analiz-
zare singoli documenti di brevetto, ma di
valutare un numero sufficiente di dati
brevettuali in funzione di diversi criteri.
Strumenti e requisiti per l’analisi
contestuale
Di recente sono stati sviluppati nuovi
strumenti e metodi d’analisi che hanno net-
tamente migliorato l’analisi contestuale.
Gli strumenti con applicazioni di «text and
data mining» tramite analisi testuale
semantica permettono di ottenere risultati
convincenti. Per la prima volta è possibile
analizzare il testo integrale di volumi anche
importanti di dati e individuare collega-
menti finora irrilevabili.
Il contesto in cui operano le aziende del
settore tecnologico è sempre più com-
plesso. Con frequenza crescente informa-
zioni importanti vengono pubblicate in
lingue che non conosciamo e il volume di
informazioni tecniche ed economiche è
in continuo aumento. Per questo motivo
avere una visione d’insieme e disporre
dei dati necessari per prendere importanti
decisioni a livello aziendale è sempre
più difficile.
Le informazioni disponibili su aziende, tec-
nologie e mercati sono spesso proposte
in forme difficilmente comparabili. Mentre
la letteratura scientifica relativa alle appli-
cazioni tecnologiche è perlopiù incom -
pleta, i dati brevettuali offrono una pano-
ramica abbastanza esaustiva. Oltre a
fornire informazioni sulle tecnologie e su
chi deposita domande di brevetto, inclu-
dono importanti indicazioni relative ai mer-
cati, alle aziende e ai rami di maggiore
interesse. I dati brevettuali vengono inoltre
I mercati diventano sempre più complessi e interconnessi. L’analisi contestuale permette alle aziende di avere una visione più completa di un determinato ambito tecnologico, della concorrenza e degli sviluppi in un campo specifico. Ci con- sente loro di meglio valutare il valore economico del loro portafoglio brevet- tuale e la loro posizione strategica.
Il potenziale nascosto dei dati brevettuali
L’analisi contestuale basata sui dati brevettuali
5
La rilevanza di un’analisi contestuale
è determinata dagli strumenti utilizzati ma
anche dai fattori seguenti:
• Qualità della base di dati: la base dei dati
brevettuali da analizzare deve essere
possibilmente omogenea. Occorre unifor-
mare le differenze formali e riunire le
singole pubblicazioni brevettuali relative
a una stessa invenzione in famiglie di
brevetti. È preferibile non utilizzare dati
grezzi tratti dalle banche dati accessibili
a tutti, ma impiegare dati ottenuti da ban-
che dati specializzate come il Derwent
World Patents Index, che contengono
informazioni brevettuali riviste ed ela-
borate.
• Gli artefatti devono essere rilevati e
considerati dall’analista in sede di valuta-
zione e interpretazione dei risultati. Le
differenze a livello di legislazione brevet-
tuale nazionale possono ad esempio
avere un impatto notevole sul numero di
domande di brevetto presentate per
un’invenzione.
• Rispetto alle ricerche brevettuali tradizio-
nali, per l’analisi contestuale la colla-
borazione tra mandante e analista è parti-
colarmente importante. Una stretta
cooperazione e un procedimento per passi
consentono infatti di sviluppare e per-
fezionare i risultati in funzione delle esi-
genze del cliente.
Chi si avvale delle analisi contestuali
e a che scopo?
Chi si avvale di questo servizio lo fa
per ottenere un punto di vista indipen-
dente e diverso in merito alla situa-
zione di un’azienda. I risultati devono
essere esposti in maniera compren-
sibile ed evitando il ricorso al gergo tec-
nico dei brevetti.
Un’analisi contestuale può fornire le
seguenti informazioni utili per diversi
gruppi di utenti.
6
Management
• Panoramica degli sviluppi tecnologici,
dell’evoluzione dei mercati e della
concorrenza
• Identificazione di partner commerciali,
possibili licenziatari e concessionari
di licenze
• Rilevamento delle informazioni di base per
la valutazione dei brevetti nell’ambito delle
attività di controlling, bilancio e vendita
I risultati devono essere formulati in maniera
chiara e sintetica per chi prende le deci-
sioni a livello di management. Occorre che
anche le ricerche preliminari restino se-
grete, spesso perfino in seno all’azienda.
Ricerca e sviluppo
• Panoramica degli sviluppi tecnologici
• Introduzione rapida in nuovi ambiti
tecnologici
• Rilevamento delle lacune di sviluppo
e delle caratteristiche di distinzione
• Identificazione di soluzioni tecniche
alternative a un problema
Per questo gruppo di utenti è fondamen-
tale procedere per gradi al fine di ottenere
un risultato ottimale e convincente. Se
possibile i dati grezzi devono poter essere
ulteriormente elaborati dall’utente.
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L’analisi contestuale basata sui dati brevettuali
Divisione brevettuale e servizio giuridico
• Identificazione di possibili violazioni
di diritti di protezione altrui e propri
• Identificazione delle possibilità di
elusione e delle strategie di difesa
• Analisi del portafoglio brevettuale della
parte avversaria in caso di contenzioso
Per questo gruppo di utenti sono decisive
l’affidabilità dei risultati e la completezza
della base di dati. La valutazione deve inte-
grare informazioni dettagliate sullo stato
giuridico.
I servizi informativi commerciali dell’IPI
Ricerche sui marchi in quasi tutto
il mondo
La registrazione di un nuovo marchio
potrebbe violare i diritti di un marchio ante-
riore? Qual è il modo migliore per reagire
tempestivamente all’eventuale violazione
di un marchio? Occorre tenere d’occhio
la concorrenza? Di buoni motivi per una
ricerca sui marchi ce ne sono molti, e
per ciascuno l’IPI propone il prodotto più
idoneo. Un’esperienza pluriennale e
una conoscenza approfondita del diritto
dei marchi garantiscono una valutazione
pertinente dei risultati e un esito affida-
bile, in particolare in Svizzera, ma anche
in quasi tutto il resto del mondo.
Formazione specifica e seminari
aziendali professionali attorno alla PI
L’IPI organizza una serie di corsi introdut-
tivi e di approfondimento su brevetti,
marchi, design e diritto d’autore dedicati
ai principali aspetti dei singoli diritti
di protezione e alle relative fonti d’infor-
mazione. I diritti conferiti ai titolari
sono presentati con l’ausilio di esempi
realistici. Per consolidare e semplifi-
care l’apprendimento l’Istituto propone
anche «formazioni à la carte» ideate
per soddisfare le esigenze specifiche
delle singole aziende.
L’Istituto Federale della Proprietà
Intellettuale è un interlocutore compe-
tente per qualsiasi domanda relativa
alla proprietà intellettuale. In veste di
operatore commerciale, l’Istituto pro-
pone inoltre i servizi seguenti sotto il
nome ip-search:
Ricerche brevettuali e tecnologiche
su misura
Analisi contestuali, ricerche sullo stato
della tecnica, sulla validità giuridica o
sulle violazioni di brevetti: l’Istituto se ne
occupa garantendo qualità, competenza
ed esperienza. Tutti i servizi sono coeren-
temente elaborati in funzione delle
esigenze dei clienti. L’Istituto lavora uti-
lizzando strumenti e banche dati profes-
sionali.
La grafica mostra una mappa brevettuale
dell’ambito tecnologico «piegatura di nastri
o di fogli di carta» generata con «Thomson
Innovation». Oltre 5000 riassunti di brevetti
della banca dati Derwent World Patents
Index sono stati analizzati semanticamente.
Ad ogni documento viene assegnato un
posto sulla mappa. I documenti che presen-
tano contenuti simili vengono posizionati
uno vicino all’altro. La densità di documenti
è indicata con un profilo altitudinale come
su una mappa topografica.
Sono rappresentati i documenti di due
aziende A e B. I gruppi di parole che carat-
terizzano il contenuto di un determinato
punto mostrano che l’azienda A propone
una soluzione per la piegatura di mate -
riali sottili per rotative mentre l’azienda B
è attiva nell’ambito delle stampanti
per fogli e dell’elaborazione di immagini.
Mappa brevettuale di un ambito tecnologico
• Azienda A
• Azienda B
Proteggere il titolo per garantire
la qualità
La consulenza e la rappresentanza in mate-
ria di brevetti richiedono conoscenze
specifiche consolidate ed esperienza sul
campo. Ciononostante finora in Svizzera
i titoli di «consulente in brevetti» e «consu-
lente in brevetti europei» non erano pro-
tetti. Per questo motivo, nell’ambito della
riforma del diritto dei brevetti avviata
nel 2007, si è voluta introdurre anche una
protezione della designazione professio-
nale che conferisce maggiore trasparenza
al settore.
Prevista nel 2012 la prima sessione
d’esame per consulenti in brevetti
Dal 1o luglio 2011 la questione è risolta.
Con l’entrata in vigore della LCB, infatti,
può definirsi consulente in brevetti solo chi
è iscritto nel registro federale dei con-
sulenti in brevetti tenuto dall’IPI. Può chie-
dere l’iscrizione chi dispone di un diploma
universitario in scienze naturali o ingegne-
ria, è in grado di dimostrare di avere
esercitato l’attività di consulente in brevetti
per un periodo di tempo sufficientemente
lungo e ha superato l’esame per consulenti
in brevetti. Tale esame federale sarà di
competenza di una camera d’esame com-
posta dalle tre associazioni di consulenti
in brevetti svizzere e si terrà per la prima
volta nell’autunno 2012.
Disposizioni transitorie per persone
con lunga esperienza pratica
Per i consulenti in brevetti che esercitano
già l’attività è prevista una disposizione
transitoria della durata di due anni che con-
sente a chi può dimostrare di avere una
lunga esperienza pratica di chiedere l’iscri-
zione nel registro dei consulenti in brevetti
pur non avendo sostenuto l’esame. È pari-
menti protetta la designazione professio-
nale di «consulente in brevetti europei» di
cui può avvalersi in Svizzera chi è abilitato
8
Nel maggio 2O11 il Consiglio federale ha deciso la messa in vigore della legge sui consulenti in brevetti (LCB) il 1o luglio 2O11 e la messa in vigore definitiva della legge sul Tribunale federale dei brevetti (LTFB) il 1o gennaio 2O12. Con l’introduzione in Svizzera di una protezione per il titolo di consulente in brevetti e la creazione di un tribunale nazionale specializzato si è conclusa anche la terza tappa della riforma del diritto dei brevetti.
Riforma del diritto dei brevetti
9
LCB e LTFB: obiettivo raggiunto
L’analisi contestuale basata sui dati brevettuali
Creditori, consulenti
• Rilevamento delle informazioni per la
valutazione dei brevetti come garanzie
a fronte di un credito
• Identificazione dei punti di forza e dei
punti deboli di un’azienda in un deter-
minato ambito tecnologico
• Identificazione delle opzioni strategiche
e dei possibili partner
Chi svolge le analisi contestuali e quali
punti occorre considerare?
Le grandi aziende dell’industria utilizzano
le analisi contestuali sistematicamente
e perlopiù dispongono degli strumenti e
del know how necessari. Le esigenze a
riguardo di PMI, istituti di credito e consu-
lenti sono più puntuali e un investimento
importante per l’acquisizione degli stru -
menti e la formazione dei collaboratori per
l’analisi interna non si giustifica.
La collaborazione con un operatore esterno
permette dunque a queste aziende di
beneficiare comunque dei vantaggi com-
portati dalle analisi contestuali. Nella
scelta dell’operatore occorre considerare
gli aspetti seguenti:
• competenze nell’ambito della proprietà
intellettuale, della ricerca e dell’analisi
di dati
• accesso a una base di dati di qualità
elevata e agli strumenti di analisi neces-
sari
• affidabilità
• garanzia di segretezza assoluta
L’Istituto si presenta come il partner ideale
per questo tipo di ricerca.
10
Il settore GENE
Di cosa deve tenere conto chi intende depo-
sitare una domanda di brevetto in Svizzera
se la sua invenzione si fonda sul principio
attivo di una pianta tropicale? Come è
possibile tutelare il sapere tradizionale di
una comunità indigena? Qual è il ruolo
dei brevetti nella promozione delle tecnolo-
gie ecologiche? In che misura la proprietà
intellettuale può contribuire alla sicurezza
alimentare?
Dall’inizio del 2009 il settore GENE (dal
tedesco «Geistiges Eigentum und Nachhal-
tige Entwicklung», in italiano «proprietà
intellettuale e sviluppo sostenibile») della
Divisione Diritto & Affari internazionali
dell’IPI si occupa di rispondere a questo tipo
di domande. GENE si impegna affinché
i principi dello sviluppo sostenibile siano
integrati nella protezione adeguata ed
efficace della proprietà intellettuale auspi-
cata dall’IPI a livello nazionale e mondiale.
Pertanto, non basta che tale protezione pro-
tegga la capacità di prestazione econo-
mica, ma occorre che tenga conto in ugual
misura delle altre due dimensioni dello
sviluppo sostenibile: la responsabilità eco-
logica e la solidarietà sociale. In questo
ambito la Svizzera svolge un ruolo pionieri-
stico: l’IPI è verosimilmente la prima
ed unica autorità nazionale competente in
materia di proprietà intellettuale a livello
globale che integra il concetto di sostenibi-
lità nella propria struttura istituzionale.
Nell’ambito delle prestazioni di natura poli-
tica fornite dall’IPI, GENE partecipa a
diversi fori nazionali e internazionali dedi-
cati alle aree di contatto tra sostenibilità
e proprietà intellettuale. Tra le tematiche
approfondite in questo ambito ci sono la
biodiversità, il sapere tradizionale, l’ali-
mentazione e l’agricoltura, i diritti umani
nonché il clima e altre tematiche ambien-
tali. In questo contesto ci si occupa princi-
palmente di elaborare strategie, prese
di posizione e proposte concrete di solu-
11
Dal 2OO9 il settore GENE dell’Istituto (IPI) si occupa delle aree di contatto tra proprietà intellettuale e sviluppo sostenibile. Nell’esercizio 2O1O/2O11 sono stati fatti importanti progressi nell’ambito della biodiversità e del sapere tradizionale.
Proprietà intellettuale e sviluppo sostenibile: un binomio di successo
11
Riforma del diritto dei brevetti
dall’Ufficio europeo dei brevetti e ha
quindi superato l’arduo esame europeo
d’idoneità.
Tuttavia, l’attività di consulenza e rappre-
sentanza a titolo professionale resta aperta
a chiunque. Chi non soddisfa i requisiti
definiti nella LCB non può però chiedere
l’iscrizione nel registro dei consulenti
in brevetti e deve proporre i propri servizi
utilizzando un’altra designazione profes-
sionale. Queste persone non sottostanno
inoltre al nuovo obbligo di segreto pro-
fessionale imposto ai consulenti in brevetti,
introdotto per tutelare gli interessi dei
clienti, che impone loro il dovere della
discrezione.
Il tribunale nazionale specializzato
sostituisce i tribunali cantonali
L’obiettivo della terza tappa della riforma
del diritto dei brevetti era garantire
un’attuazione efficace della protezione
brevettuale. Il raggiungimento di questo
obiettivo non richiede unicamente una rego-
lamentazione della protezione della
designazione professionale di consulente
in brevetti, ma la creazione di un tribu -
nale specializzato in grado di risolvere
i contenziosi in materia di brevetti con rapi-
dità e competenza. Con la messa in vigore
definitiva della LTFB il 1o gennaio 2012
anche questo obiettivo sarà raggiunto. Con-
temporaneamente entrerà in funzione il
Tribunale federale dei brevetti che, in veste
di tribunale nazionale specializzato, sarà
l’istanza competente per i contenziosi in
materia brevettuale in sostituzione dei
26 tribunali cantonali.
Giudici competenti e procedure
adeguate
Il nuovo Tribunale federale dei brevetti si
compone di giudici con formazione giuridica
e tecnica. La messa in vigore parziale
delle disposizioni organizzative e istituzio-
nali della LTFB ha consentito di nominare
40 giudici non di carriera e 2 ordinari già
prima della messa in funzione del tribunale.
La nomina di una maggioranza di giudici non
di carriera garantisce la flessibilità neces-
saria per gestire il numero atteso di casi
oltre a permettere una composizione della
corte in funzione delle competenze spe-
cialistiche richieste nei diversi contenziosi.
Si tiene conto così delle caratteristiche
dei processi in materia di brevetti che
spesso sono molto complessi e richiedono
competenze specifiche.
Consulenti in brevetti con diritto
di rappresentanza
I contenziosi in materia brevettuale sono
impegnativi anche per i rappresentanti.
Per questo motivo, oltre al diritto generale
di audizione e di partecipazione di fronte
al Tribunale federale dei brevetti, ai consu-
lenti in brevetti sarà conferito anche il
diritto di rappresentanza nelle procedure di
nullità. Ciò si giustifica in particolare per-
ché questo tipo di procedura riguarda perlo-
più aspetti tecnici. La facoltà di rappre-
sentare è tuttavia riservata ai consulenti in
brevetti autorizzati a utilizzare questo titolo
professionale in Svizzera giusta la LCB.
Un tribunale interessante anche per
le aziende estere
Il Tribunale federale dei brevetti darà il via
alle sue attività a San Gallo, ma potrà
riunirsi altrove in Svizzera se le circostanze
lo richiedono. A questo fine i cantoni met-
tono a disposizione gratuitamente le
loro infrastrutture. Un’altra novità riguarda
la lingua della procedura: previo accordo
delle parti, oltre che nelle tre lingue ufficiali,
i processi potranno essere condotti
anche in inglese e i mezzi di prova presen-
tati nelle quattro lingue. La flessibilità
della regolamentazione in materia di foro,
lingua e composizione della corte rende
il Tribunale federale dei brevetti interessante
anche per le aziende estere quale prima
istanza nei contenziosi sui brevetti europei.
Non da ultimo le due nuove leggi contri-
buiscono a rafforzare la piazza innovativa
Svizzera: la LCB rendendo l’offerta più
trasparente e proteggendo le aziende e le
persone innovative da una consulenza
incompetente e la LTFB consolidando la
sicurezza e la protezione giuridica nei
contenziosi in materia brevettuale. È rag-
giunto così anche l’obiettivo della terza
tappa.
in Svizzera. Nel frattempo è sufficiente
indicare un domicilio di notifica in Svizzera
(art. 13 cpv. 1 LBI; art. 42 LPM; art. 18
cpv. 1 LDes). Tale modifica consente
un allineamento con la procedura ammi-
nistrativa e l’attuazione della prassi
dell’Istituto orientata maggiormente all’in-
dicazione di un domicilio di notifica.
I depositanti e richiedenti con sede
all’estero non sono più tenuti a desi-
gnare un rappresentante
Dall’entrata in vigore della LCB il 1o luglio
2011 non è più imperativo designare
un rappresentante, come finora previsto
dalle leggi sui brevetti, sulla prote -
zione dei marchi e sul design secondo
cui depositanti e richiedenti senza
sede o domicilio in Svizzera erano tenuti
a designare un rappresentante con sede
Il settore GENE
vegetali deve essere garantito ai piccoli
contadini e ai paesi in via di sviluppo.
In questo ambito la discussione è imper-
niata sul privilegio del costitutore e sul
privilegio degli agricoltori sancito nella legi-
slazione relativa a varietà vegetali e bre-
vetti che prevede che le sementi acquistate
possano essere utilizzate per una nuova
coltura e che il materiale del raccolto possa
essere utilizzato per una nuova pianta-
gione all’interno dell’azienda.
Svolta nell’ambito della biodiversità
Nel quadro della Convenzione sulla diver-
sità biologica (CDB), cui aderiscono 193
paesi, l’accesso alle risorse genetiche e la
ripar tizione dei benefici derivanti dal loro
utilizzo (Access and Benefit-Sharing, ABS)
zione, di attuare le leggi e i trattati inter-
nazionali esistenti e di negoziare nuovi stru-
menti multilaterali.
Questo tipo di lavoro solleva questioni
diverse. Nel quadro delle discussioni sul
clima, ad esempio, ci si chiede se i
brevetti rendano più costoso il trasferimento
delle tecnologie ecologiche ai paesi emer-
genti oppure se un solido sistema di prote-
zione dei beni immateriali rappresenti
addirittura una condizione per la ricerca e
lo sviluppo di tali tecnologie.
La protezione della proprietà intellettuale
e la promozione delle innovazioni sono cen-
trali anche in ambito agricolo, segnata-
mente in quello dello sviluppo di nuove
varietà vegetali. Al contempo l’accesso
ai risultati della ricerca e alle nuove varietà
sono stati al centro delle trattative che si
protraggono da diversi anni. Per contribuire
alle importanti discussioni sulla proprietà
intellettuale GENE ha partecipato agli incon-
tri in qualità di membro della delegazione
svizzera. Tra le altre cose ci si è interrogati
sull’opportunità di introdurre nel sistema
brevettuale un obbligo di divulgazione per
determinate informazioni sulle risorse
genetiche al fine di migliorare la traspa-
renza nell’ABS (si veda l’articolo 49a
della legge sui brevetti per la regolamen-
tazione in Svizzera). Un altro punto di
discussione è stato l’impiego degli uffici
brevettuali quali punti di controllo.
In occasione della conferenza tenutasi
a Nagoya, in Giappone, nell’ottobre 2010
le trattative sono state concluse con
12
successo con l’adozione di un protocollo
vincolante sulla CDB. Le nuove dispo-
sizioni dovranno disciplinare l’ABS a livello
globale e promuovere il mantenimento
e lo sfruttamento sostenibile della diver-
sità biologica. Anche l’accesso alle
risorse genetiche, fondamentale ad esem-
pio per la ricerca e lo sviluppo in ambito
farmaceutico, cosmetico e chimico, è
ormai disciplinato in maniera dettagliata.
Sono inoltre state considerate diverse
problematiche di importanza centrale per
i paesi in via di sviluppo e le popolazioni
indigene, che detengono la maggioranza
delle risorse genetiche e del sapere
tradizionale.
Progressi nell’ambito del sapere
tradizionale
La protezione delle risorse genetiche e del
sapere tradizionale delle comunità indigene
e locali è oggetto di dibattito anche in
un altro foro. Il «Comitato intergovernativo
dell’Organizzazione mondiale della pro-
prietà intellettuale» (WIPO-IGC) sta cercando
un modo per proteggere le risorse geneti-
che e il sapere tradizionale con l’adozione
di misure e direttive nell’ambito della
proprietà intellettuale. L’obiettivo è la rati-
fica di uno o più trattati internazionali.
Nell’anno in rassegna sono stati fatti pro-
gressi concreti. Nell’autunno 2011
l’Assemblea generale dell’OMPI deci-
derà in merito al proseguimento delle
trattative.
Alla luce delle profonde divergenze tra
paesi industriali e paesi in via di sviluppo,
settore privato, società civile e popola-
zioni indigene, trovare un consenso su
problematiche così complesse non è
semplice. Ci si chiede, ad esempio, quale
debba essere il ruolo della proprietà
intellettuale nel caso in cui un inventore
svizzero tragga ispirazione da una
determinata pianta della regione amazzo-
nica e dal sapere della popolazione
indigena locale.
Anche l’anno prossimo l’Istituto continuerà
a partecipare all’elaborazione di possi-
bili risposte in seno al WIPO-IGC e ad altre
organizzazioni internazionali.
13
Il settore GENE
Il settore GENE: sintesi degli argomenti trattati Bixa orellana - una pianta medicinale indigena
Sviluppo sostenibile
Secondo la «definizione Brundtland» è
sostenibile uno sviluppo che soddisfa
i bisogni del presente senza compromet-
tere la possibilità delle generazioni
future di soddisfare i propri bisogni. A que-
sta dimensione temporale si aggiunge
la questione del divario tra Nord e Sud.
La sostenibilità è composta da elementi
economici, ecologici e sociali.
Biodiversità/diversità biologica
Questo termine definisce la diversità degli
organismi viventi di qualsivoglia origine.
È quindi intesa la diversità all’interno delle
specie (diversità genetica), quella tra
le specie (diversità delle specie) nonché la
diversità degli ecosistemi.
Risorse genetiche
Secondo la CDB questa espressione com-
prende il materiale genetico di valore
effettivo o potenziale. Per «materiale gene-
tico», invece, si intende qualsivoglia
materiale di origine vegetale, animale,
microbica, ecc. contenente unità funzio-
nali dell’eredità (DNA).
Sapere tradizionale
Ad oggi non esiste una definizione ricono-
sciuta internazionalmente del termine.
In generale si intendono le conoscenze, le
innovazioni e i costumi di comunità indi-
gene e locali nei paesi in via di sviluppo e
in quelli industriali, che tali comunità
hanno creato, migliorato ed adeguato nel
corso del tempo alle nuove esigenze
tramandandole, spesso oralmente, alla
generazione successiva.
Le popolazioni indigene dell’America latina
utilizzano i semi della Bixa orellana a
fini spirituali, come colorante, come spezia
e per proteggersi dalle scottature solari
e dalle punture d’insetto. Le foglie sono
inoltre utilizzate come medicinale per
curare, tra le altre cose, la bronchite e le
infiammazioni degli occhi. Nei casi in cui
un’invenzione brevettata si fonda su una
pianta medicinale, si sente spesso par-
lare di «biopirateria». A questa accusa si
potrebbe rispondere sostenendo che i
brevetti sono un elemento importante della
ripartizione degli utili (benefit-sharing).
GENE
Sapere tradizionale,ad es. OMPI
Sviluppo sostenibilein generale, ad es. summit mondiale
dell’ONU 2012
Alimentazione ed agricoltura, ad es.
Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione
e l’Agricoltura
Requisiti di divulga-zione/Access & Benefit
Sharing, ad es. Organizzazione mondiale del commercio,
OMPI e CDB
Ambiente, ad es. negoziati
sul clima
L’esame anticipato: una procedura
rapida e semplice
L’esame anticipato è diventato un impor-
tante strumento per il disbrigo rapido
e semplificato delle domande di registra-
zione svizzere. Sono ammesse all’esame
anticipato le domande elettroniche la cui
lista dei prodotti e dei servizi è composta
interamente da termini proposti dall’Istituto
in e-trademark e nello strumento di assi-
stenza alla classificazione (http://wdl.ipi.ch).
I depositanti hanno la possibilità di benefi-
ciare di una procedura molto breve che pre-
vede l’esame delle domande che non pon-
gono problemi particolari entro 10 giorni
feriali e la registrazione dopo il pagamento
delle tasse. Per migliorare continuamente
il servizio, nuovi termini vengono inseriti
regolarmente nella banca dati e-trademark
e nello strumento di assistenza alla classi-
ficazione. A metà del 2011 il 42 % delle
domande depositate elettronicamente è
stato sottoposto a esame anticipato.
Divisione dei marchi
Aumenta il numero delle domande
di registrazione di marchi
L’aumento delle domande di registrazione
nazionali è proseguito nell’anno in rasse-
gna (anno precedente: 2 %). Il 92 % delle
domande è stato presentato per via
elettronica. Nel frattempo sono state depo-
sitate elettronicamente oltre 100 000
domande. Il numero di proroghe di marchi
nazionali è cresciuto addirittura del 6 %
contro la riduzione dell’1 % nell’anno prece-
dente. Analogamente allo scorso eserci -
zio, sono inoltre state presentate 635 oppo-
sizioni contro nuove registrazioni e
sono stati evasi 727 casi in sospeso.
Anche nell’anno in rassegna sono stati affrontati vari temi relativi alla proprietà intellettuale sul piano nazio- nale e internazionale. Sotto il profilo politico e pubblico ci si è concentrati sulla riforma del diritto brevettuale, sul progetto Swissness e sulla lotta alla contraffazione e alla pirateria. Il presente compendio tratta questi e altri argomenti. Altre informazioni: www.ipi.ch.
Compendio del 15o anno d’esercizio
Rapporto d’attività 1O/11
15
Il picchetto della divisione dei marchi:
un servizio orientato ai clienti
Dal 1o luglio 2010 un team di esperti esa-
minatori di marchi e giuristi specializzati
in materia risponde alle domande telefoni-
che dei clienti (picchetto marchi). Il team
segue regolarmente corsi di formazione con-
tinua per poter informare i clienti in
maniera appropriata e competente. Per un
periodo di oltre due mesi, nell’ambito
della nuova organizzazione del picchetto,
è stato eseguito un sondaggio relativo
alle esigenze dei clienti e alle possibilità
di miglioramento. Le numerose risposte
positive confermano che il pubblico
apprezza questo servizio informativo nella
sua nuova forma.
Il caso MADONNA: un marchio
scioccante?
Con decisione del 22 settembre 2010
(DTF 136 III 474) il Tribunale federale ha
dichiarato che il termine MADONNA,
nell’accezione di «vergine Maria», può risul-
tare scioccante per una parte della popola-
zione svizzera se utilizzato come marchio
per prodotti come cosmetici, orologi, abiti o
giocattoli. Il Tribunale federale non ha
pertanto ammesso la registrazione del
segno come marchio confermando le
decisioni delle istanze inferiori.
La ricorrente ha fatto valere che il termine
MADONNA può essere inteso anche
come nome proprio, citando la celebre can-
tante. Ha inoltre avanzato l’argomento
Aggiornamento e traduzione in italiano
delle direttive in materia di marchi
Il 1o gennaio 2011 è entrata in vigore la
versione aggiornata e completata delle
direttive in materia di marchi dell’Istituto.
In particolare, è stata integrata la nuova
giurisprudenza. Il capitolo 10 della parte 4
(«Imposizione nel commercio») è stato
inoltre ampliato per rendere più trasparente
la prassi, in particolare in merito alle
modalità di esecuzione di un sondaggio
demoscopico. Dal 1o luglio 2011 è inoltre
disponibile una traduzione in italiano delle
direttive. Ciò aumenta la prevedibilità
delle decisioni dell’Istituto e rende più effi-
cace il lavoro di depositanti e rappresen-
tanti ticinesi.
secondo cui il numero ridotto di destinatari
la cui sensibilità religiosa risulterebbe
offesa da un utilizzo commerciale del
termine MADONNA non giustifica l’esclu-
sione dalla registrazione.
Il Tribunale federale ha espresso l’opinione
che il segno non perde la sua valenza
religiosa solo perché una cantante lo ha
scelto come nome. Ha continuato affer-
mando che specialmente per le persone di
lingua italiana il riferimento alla «vergine
Maria» è immediato. Il Tribunale ha inoltre
statuito che l’utilizzo di nomi e simboli
religiosi come marchi è da vietare in gene-
rale e a prescindere dai prodotti e dai
servizi rivendicati con due eccezioni: i pro-
dotti e i servizi rivendicati possono essere
Giurisprudenza del Tribunale federale
Tra il 22 settembre 2010 e il 6 aprile 2011
nelle decisioni MADONNA, V, PROLED
e ZACAPA il Tribunale federale si è pronun-
ciato in merito a questioni legate a motivi
assoluti d’esclusione, al fine di proteggere
gli interessi pubblici, che pregiudicano
la registrazione di un marchio. In tutti i casi
i depositanti avevano impugnato le deci-
sioni dell’IPI e del Tribunale amministrativo
federale. Il Tribunale federale si è occu-
pato di diversi argomenti tra cui il rispetto
dei sentimenti religiosi, i segni banali e
le indicazioni descrittive che appartengono
al dominio pubblico, nonché le denomi-
nazioni geografiche protette da accordi
internazionali.
rilevanti se l’utilizzo commerciale del
segno è generalmente accettato e diffuso,
come ad esempio l’utilizzo di nomi di
santi per bevande alcoliche, o se la merce
ha evidenti legami religiosi (si vedano
gli esempi nel riquadro).
Nella fattispecie, tuttavia, non si trattava
di un caso eccezionale. Il Tribunale ha
altresì affermato che in sede d’esame
occorre tenere conto anche dei sentimenti
delle minoranze religiose dal momento
che la tolleranza religiosa e la libertà di
religione sono valori ancorati nella Costi-
tuzione.
16
Rapporto d’attività 1O/11
Evoluzione nell’ambito dei marchi
Domande di registrazione e registrazioni Opposizioni
0
2000
4000
6000
8000
10 000
12 000
14 000
16 000
18 000
20 000
09–10 10–1108–0907–0806–0705–0604–0503–0402–032001–02
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
1600
1800
2000
Anche nell’anno in rassegna
si è osservato un leggero incremento
delle domande di registrazione.
Domande di registrazione nazionali
Registrazioni nazionali
Opposizioni presentate
17
Decisione del Tribunale federale DTF
136 III 474 – offesa al buon costume
Decisione del Tribunale federale
4A_648/2010 – carattere descrittivo
per lampade e componenti
Decisione del Tribunale federale
4A_261/2010 – segni elementari per
pelletteria, abbigliamento e giocattoli
CH 560490:
per apparecchi elettronici, stampati e
diversi servizi a contenuto religioso
CH 547762:
SAINTE-ANNE per bevande alcoliche
(esclusa la birra)
Esercizi
Marchi 2010/11 2009/10Variazione in %
rispetto all’anno 2008/09 2007/08 2006/07precedente
A livello nazionale
Domande di registrazione di marchi 15 972 15 602 1,6 15 360 17 181 15 216
– di cui con procedura accelerata 1 396 1 194 16,9 1 371 1 820 1 569
– di cui per via elettronica 14 724 14 673 0,3 14 521 15 941 12 946
Registrazioni 14 154 14 295 –1,0 14 567 13 855 12 199
Domande pendenti 2 6 701 6 689 0,2 7 283 8 503 6 881
Proroghe 9 928 9 336 6,3 9 438 7 718 8 400
Opposizioni
Nuove procedure 635 630 0,8 792 738 672
Procedure concluse 727 720 1,0 625 569 714
Procedure pendenti 2 895 977 –8,4 1 060 893 712
A livello internazionale
Registrazioni internazionali con estensione della protezione alla Svizzera, incl. rinnovi 1 25 707 25 032 2,7 24 880 25 383 26 120
– di cui secondo il Protocollo di Madrid 1 5 164 4 447 16,1 4 482 4 456 3 947
BrevettiDomande di brevetto e brevetti nazionali
Domande di brevetto presentate 2 222 2 072 7,2 2 038 1 986 2 129
– di cui provenienza Svizzera 1 691 1 677 0,8 1 605 1 633 1 716
– di cui provenienza estera 531 395 34,4 433 353 413
Brevetti rilasciati 574 933 –38,5 873 738 884
Domande di brevetto evase 1 842 2 629 –29,9 2 579 2 460 2 489
Domande di brevetto pendenti 2 7 311 6 861 5,7 7 231 7 754 8 152
Brevetti in vigore 2 7 230 7 310 –1,1 7 602 7 709 7 956
Domande di brevetto e brevetti europei
Presentate all’Istituto e trasmesse all’UEB 203 264 –23,1 256 350 448
Totale brevetti europei rilasciati 1 – – – – – –
Brevetti europei rilasciati con validità per la Svizzera e il Liechtenstein 1 43 053 38 894 10,7 36 327 34 379 35 124
Brevetti europei in vigore con validità per la Svizzerae il Liechtenstein 2 88 317 86 047 2,6 89 419 87 177 86 515
Domande di brevetto internazionali (PCT)
Presentate all’Istituto quale ufficio riceventee trasmesse all’OMPI 319 341 –6,5 481 615 712
Totale domande trasmesse dagli uffici riceventiall’Ufficio internazionale dell’OMPI 1 – – – – – –
DesignNumero di depositi 1 008 919 –9,7 984 1 184 1 114
– numero di oggetti 3 309 3 093 7,0 3 759 4 296 3 999
Numero di seconde proroghe 599 641 –6,6 564 444 365
Numero di terze proroghe 185 200 –7,5 217 220 208
Numero di quarte proroghe 136 115 18,3 89 76 77
Numero di quinte proroghe 35 58 –39,7 45 41 1
Cancellazioni 774 822 –5,8 753 759 767
Design in vigore 2 9 332 9 094 2,6 8 996 8 763 8 337
Anni civili
2010 2009Variazione in %
rispetto all’anno 2008 2007 2006precedente
15 447 15 753 –1,9 16 587 16 424 14 311
1 317 1 204 9,4 1 704 1 759 1 501
14 334 14 984 –4,3 15 568 14 725 11 734
14 540 14 141 2,8 15 049 12 403 12 414
6 627 7 447 –11,0 7 916 8 247 6 927
10 155 9 132 11,2 8 563 8 458 7 604
668 705 –5,2 776 721 631
655 744 –12,0 597 673 616
976 946 3,2 994 793 733
24 865 24 307 2,3 26 193 24 294 23 822
4 652 4 375 6,3 4 610 4 003 3 602
2 192 2 017 8,7 2 030 2 034 2 137
1 645 1 665 –1,2 1 615 1 664 1 734
547 352 55,4 415 370 403
741 973 –23,8 787 737 948
2 175 2 833 –23,2 2 399 2 436 2 759
7 060 6 949 1,6 7 668 7 949 8 283
7 232 7 324 –1,3 7 750 7 878 7 989
251 244 2,9 316 370 596
58 108 51 969 11,8 59 819 54 699 62 780
40 669 35 096 15,9 38 484 33 393 36 318
86 915 86 849 0,1 89 018 88 229 83 874
328 400 –18,0 542 651 742
151 520 155 607 –2,6 161 024 150 069 147 500
956 911 4,9 1 106 1 162 1 022
3 009 3 572 –15,8 3 878 4 455 3 490
626 615 1,8 509 391 355
209 191 9,4 235 209 200
135 100 35,0 80 66 82
38 49 – 55 18 –
814 785 3,7 759 744 856
9 177 9 034 1,6 8 907 8 558 8 176
Compendio statistico
18 19
Il caso V: un segno troppo banale?
Con decisione del 5 ottobre 2010
(4A_261/2010) il Tribunale federale ha
confermato le decisioni dell’IPI e del
Tribunale amministrativo federale rifiutando
la registrazione del segno «V» in parti -
colare in relazione a capi d’abbigliamento
per la parte Svizzera. Il Tribunale ha sta-
tuito che il segno non si distingue sufficien-
temente dai segni elementari e che per-
tanto appartiene al dominio pubblico.
La ricorrente ha fatto valere che il segno
non rappresenta la lettera V, bensì una
forma di fantasia simile a un triangolo
isoscele. La linea tratteggiata sul lato
interno del segno contribuisce, sempre
secondo la ricorrente, a distinguerlo da
una rappresentazione banale.
In prima istanza il Tribunale amministrativo
federale non ha ritenuto convincente
questa argomentazione stabilendo che la
linea tratteggiata, in relazione con dei
capi d’abbigliamento, è piuttosto percepita
come cucitura, un elemento puramente
funzionale, e non come elemento originale.
Il Tribunale federale ha sottolineato che
la designazione del segno, che sia lettera
dell’alfabeto o triangolo isoscele, non
è decisiva. È determinante solo la perce-
zione del consumatore.
Il caso PROLED: un’indicazione
descrittiva per lampade?
Con decisione del 28 febbraio 2011
(4A_648/2010) il Tribunale federale ha
confermato le decisioni dell’IPI e del
Tribunale amministrativo federale che ave-
vano rifiutato la domanda di registra-
zione del marchio PROLED per lampade
e prodotti per l’illuminazione. Secondo
il Tribunale un termine può descrivere le
caratteristiche di prodotti e servizi anche
se si tratta di un termine innovativo,
inusuale o in lingua straniera. È inoltre de-
terminante se il termine in questione è
costituito correttamente e percepito come
descrittivo. In tal caso non può essere
Sono possibili modifiche nella metodologia di rilevamento dei dati1 Fonti: UEB, OMPI2 al 07.01.2011, risp. 07.07.2011
ammesso alla protezione come marchio.
Nella fattispecie il Tribunale federale
ha deciso che il termine PROLED è automa-
ticamente suddivisibile negli elementi
PRO e LED secondo le regole della forma-
zione della lingua. Ha inoltre sostenuto
che il termine PRO viene inteso come «pro-
fessionale» o «per» senza particolare
sforzo immaginativo e che il termine LED
è comunemente inteso come abbrevia-
zione dell’espressione «diodio ad emissione
luminosa». Il Tribunale federale ha dunque
concluso che il termine PROLED è compreso
come «diodio ad emissione luminosa
professionale» o «per diodi ad emissione
luminosa». Poiché questi significati
descrivono la qualità, le particolarità e lo
scopo dei corpi luminosi e dei prodotti
a fini di illuminazione, il Tribunale federale
ha rifiutato la domanda di registrazione
senza ulteriore possibilità di ricorso.
Il caso ZACAPA: indicazione geografica
protetta dall’Accordo TRIPS?
Con decisione del 6 aprile 2011 (4A_674/
2010) il Tribunale federale ha confermato
la decisione del Tribunale amministrativo
federale, e quindi il parere dell’IPI,
secondo cui il termine ZACAPA è un’indica-
zione di provenienza protetta dall’Accordo
sugli aspetti dei diritti di proprietà intellet-
tuale attinenti al commercio (Accordo
TRIPS). Secondo il tribunale il termine non
può essere registrato come marchio
per rum e bevande alcoliche contenenti
rum che non provengano da Zacapa in
Guatemala.
La ricorrente ha fatto valere che Zacapa è
un’indicazione geografica sconosciuta
ai consumatori svizzeri che non si aspette-
rebbero quindi che il prodotto rivendicato
provenga dalla regione in questione. La
ricorrente ha continuato affermando che la
provenienza geografica del rum non ne
determina la qualità o la rinomanza. Il Tri-
bunale federale ha tuttavia statuito che
le caratteristiche e la rinomanza del rum
dipendono invece in larga misura dalla
sua provenienza geografica e che il termine
ZACAPA rappresenta pertanto un’indica-
zione di provenienza giusta l’Accordo TRIPS.
Nei casi in cui il nome di un luogo è pro-
tetto da tale Accordo, occorre rifiutare
la domanda di registrazione come marchio
per vini e bevande spiritose indipenden-
temente dal grado di notorietà della località
tra i consumatori svizzeri.
La ricorrente ha poi affermato che non
è necessario proteggere il nome in Svizzera
dal momento che il marchio è stato regi-
strato in Guatemala. Secondo il Tribunale
federale la protezione dell’indicazione
di provenienza come marchio in Guatemala
non esclude una decisione diversa nel
caso in Svizzera, poiché i motivi alla base
della registrazione in Guatemala non
sono noti.
Caso Associazione svizzera degli hotelier
contro GastroSuisse: guerre stellari
Con decisione del 12 gennaio 2011 il
Tribunale federale si è pronunciato in
merito al caso HOTEL-STERNE (DTF 137 III
77) trattando nuovamente il bisogno
assoluto di disponibilità. Nella decisione
del 1o dicembre 2008 (4A_434/2009)
relativa al caso POST il Tribunale federale
aveva stabilito che i concorrenti della
Posta Svizzera i quali offrono servizi di con-
segna di lettere e pacchi devono poter
utilizzare liberamente il termine POST.
Secondo il Tribunale federale una tale
espressione non può essere ammessa alla
registrazione come marchio anche se
il pubblico la identifica con una determinata
azienda. Pur avendo in passato statuito
che il termine «RADIO SUISSE ROMANDE»
(4A_434/2009) non deve necessaria-
mente essere a libera disposizione dei
concorrenti nel mercato radiofonico
Rapporto d’attività 1O/11
20
Decisione del Tribunale federale DTF
137 III 77 in favore di GastroSuisse
L’utilizzo delle stelle per la classificazione
delle strutture alberghiere è imprescindibile
per i professionisti del ramo alberghiero.
A sinistra: esempio dalla serie di marchi
GastroSuisse
A destra: esempio dalla serie di marchi
Associazione svizzera degli hotelier
romando per descrivere i servizi radiofonici,
in questo caso il Tribunale ha ricono-
sciuto che gli specialisti del settore alber-
ghiero devono essere liberi di utilizzare
le stelle per designare le proprie presta-
zioni.
Il 12 gennaio 2011 il Tribunale federale
ha emesso una decisione favorevole all’As-
sociazione GastroSuisse nel suo caso
contro l’Associazione svizzera degli hotelier,
confermando la decisione del Tribunale
commerciale di Zurigo. L’Associazione sviz-
zera degli hotelier aveva chiesto che al
concorrente GastroSuisse venisse vietato
l’utilizzo dei suoi marchi ritenuti troppo
simili ai propri. Il Tribunale federale ha
respinto il ricorso contro la decisione can-
tonale negando l’esistenza del rischio
che il pubblico confonda i marchi delle due
parti. Ha inoltre affermato che, come
tutte le infrastrutture alberghiere del paese,
GastroSuisse può utilizzare delle stelle
per classificare gli alberghi in categorie.
Il Tribunale federale ha così confermato
che, in relazione ai servizi alberghieri, il
consumatore non percepisce le stelle come
marchi, ma come simboli per descrivere
il livello qualitativo dell’albergo. Tali segni
appartengono al dominio pubblico e non
possono pertanto essere monopolizzati
come marchi.
Il Tribunale federale ha altresì ribadito che
i segni appartenenti al dominio pubblico
e divenuti familiari possono svolgere la
funzione di marchio se si sono imposti
nel commercio, tuttavia solo nella misura
in cui non vi sia un bisogno assoluto
di disponibilità che ne escluda la registra-
zione come marchio imposto. Tale biso-
gno è dato se i concorrenti devono neces-
sariamente utilizzare il segno che deve
pertanto restare a libera disposizione. Il
bisogno di disponibilità va valutato in
funzione delle circostanze e in particolare
dei prodotti o dei servizi in questione.
Questi principi valgono anche per i marchi
di garanzia utilizzati da diverse aziende
tra cui i membri dell’Associazione svizzera
degli hotelier. Secondo il Tribunale federale
l’utilizzo delle stelle per la classificazione
delle strutture alberghiere è imprescindibile
poiché non esistono alternative equipara-
bili con lo stesso effetto sul pubblico. Per
questo motivo le stelle devono restare
a libera disposizione dei professionisti del
ramo alberghiero.
Formazione continua a Ginevra
Nel maggio 2011 si è tenuto a Berna il
nono seminario dedicato alle ultime
evoluzioni nel diritto dei marchi, organiz-
zato sotto l’egida dell’Istituto e di
LES-CH (Licensing Executives Society).
Anche quest’anno oltre 50 interessati
hanno partecipato alla manifestazione prin-
cipalmente dedicata alle peculiarità
dei contratti relativi ai marchi, al nuovo
diritto processuale civile, alla giuri-
sprudenza delle Commissioni di ricorso
dell’Ufficio per l’Armonizzazione nel
Mercato Interno (UAMI) e all’utilizzo dei
marchi in Internet.
Ricerca sui marchi ip-search
Il bilancio relativo alle ricerche sui marchi
dell’Istituto è positivo nel primo anno
sotto la divisione dei marchi. La cifra d’af-
fari si è stabilizzata attorno al milione
di franchi e anche la copertura dei costi
è stata chiaramente positiva. Il risultato
positivo è principalmente riconducibile alla
situazione economica favorevole e a
una gestione dei costi scrupolosa.
La reintegrazione della ricerca sui marchi
nella divisione dei marchi ha consentito
di intensificare il trasferimento di cono-
scenze e di consolidare il team di ricer-
catori. Diversi nuovi collaboratori, tra cui
due esperti esaminatori di marchi,
hanno seguito un’intensa formazione per
l’attività di ricercatore di marchi. L’IPI
intende così posizionarsi in testa alla clas-
sifica degli specialisti nelle ricerche sui
marchi. In particolare intende continuare a
garantire termini di disbrigo brevissimi
e risultati affidabili con un numero soddi-
sfacente di domande di registrazione
depositate.
Grazie agli ottimi risultati finanziari l’IPI può
continuare a investire nella qualità dei
suoi servizi, in particolare nella formazione
continua, nell’ottimizzazione delle banche
dati e nella semplificazione dei rapporti di
ricerca elettronici.
22
Rapporto d’attività 1O/11
Un anno di comunicazione elettronica giuridicamente vincolante – un successo al passo con i tempi
Questo sistema innovativo sta dimostrando
la sua efficacia. In pochi mesi il numero
di comunicazioni trasmesse elettronica-
mente ha raggiunto e addirittura superato il
numero di comunicazioni cartacee. Nella
primavera del 2011 il 75 % delle comunica-
zioni relative alla procedura di deposito
di un design è stato trasmesso per via elet-
tronica. Per quanto concerne i marchi
circa il 62 % delle comunicazioni viene tra-
smesso per e-mail, senza contare le do-
mande di registrazione di marchi svizzeri e
internazionali e le comunicazioni rela-
tive alla procedura di opposizione. Anche
nell’ambito dei brevetti oltre la metà delle
comunicazioni è stata trasmessa elettro-
nicamente.
Nell’elaborazione di questa soluzione,
molta importanza è stata data alla scelta
di un sistema possibilmente semplice
che al contempo soddisfi le esigenze legali
e i requisiti di sicurezza odierni. Ogni comu-
nicazione trasmessa a uno degli indirizzi
e-mail sopraelencati può essere dotata di
firma digitale e criptata con un certificato
dell’IPI. In aggiunta è possibile formulare
le comunicazioni utilizzando un sito web
codificato SSL e trasmetterle all’IPI in
maniera sicura (> ekomm.ige.ch > Web-
Mailer).
In ragione del successo riscontrato, l’IPI ha
deciso di estendere questa possibilità
di inoltrare le domande elettronicamente
via e-mail alla procedura di opposizione
nell’ambito di marchi e brevetti a partire
dal 1o luglio 2011.
Il processo di trasmissione elettronica è
molto semplice (si veda la grafica):
l’istanza viene inviata all’indirizzo e-mail
corrispondente mediante un semplice
messaggio di posta elettronica. Dopo la
verifica dell’e-mail ricevuta viene inviata
un’e-mail di conferma con la data di rice-
vimento giuridicamente vincolante. Al
contempo l’istanza è inoltrata al destina-
tario all’interno dell’IPI. Nel caso in cui
la comunicazione contenga allegati non
ammessi o problematici (ad es. file
eseguibili), al mittente viene inviata una
relativa notifica. L’istanza stessa viene
cancellata per motivi di sicurezza.
L’Istituto risponde ad ogni comunicazione
inviando un’e-mail di conferma contenente
un documento in PDF digitale che riporta
la data di ricevimento giuridicamente
rilevante e confermata:
L’IPI ha introdotto la comunicazione elet-
tronica mediante e-mail nel luglio 2010.
È ormai possibile trasmettere domande
e prese di posizione inerenti i diversi
ambiti di protezione in maniera semplice
e giuridicamente vincolante per via
elettronica. A tale fine l’IPI ha uniformato
la propria regolamentazione in materia
di comunicazione e rinunciato in larga
misura ad esigere la firma autografa.
L’utente non è tenuto neppure a utilizzare
una firma digitale.
Ogni ambito di protezione dispone
di un indirizzo e-mail specifico:
Marchi: [email protected]
Brevetti: [email protected]
Design: [email protected]
MittenteRicevimento
e-mailVerifica
dell’e-mail
E-mail di conferma con data di ricevimento vincolante
Le e-mail sono eliminate se– contengono allegati non ammessi– sono indirizzate a destinatari
sconosciuti
➔ Comunicazione al mittente
Destinatario all’IPI
Marcatura oraria
23
Divisione dei brevetti
Crescita record
Nell’anno in rassegna la tendenza è stata
marcatamente crescente in tutti i settori.
Dopo che nel 2008, sulla scia della crisi
globale e della conseguente recessione,
il numero di mandati soprattutto commer-
ciali era nettamente diminuito, nella
seconda metà del 2009 i servizi della divi-
sione dei brevetti hanno conosciuto un
rinnovato successo. Lo stesso vale per le
domande di brevetto nazionali. Nell’eser-
cizio considerato questa evoluzione non è
solo proseguita, ma si è intensificata
in modo tale da rendere necessario un
aumento delle risorse umane a dispo-
sizione. A fine 2010 è pertanto stata presa
la decisione di assumere quattro esperti
in brevetti supplementari entrati in servizio
nel giugno 2011. La prima eccezione
alle misure di risparmio adottate a livello di
Istituto. La decisione si è rivelata previ-
dente e soprattutto necessaria, poiché
dall’inizio del 2011 la cifra d’affari
relativa ai servizi commerciali è salita a
livelli record a un ritmo elevato. Anche
il numero di richieste di ricerche relative
alle domande di brevetto svizzero è
aumentato in maniera significativa.
Di conseguenza è stato nuovamente neces-
sario adottare misure tese a garantire
il rispetto dei criteri qualitativi e delle sca-
denze. Ciò ha richiesto che venissero
assegnate nuove priorità ai lavori in
sospeso, che alcuni lavori fossero accan-
tonati e altri fossero rimandati. Quando
nel mese di marzo anche queste misure si
sono mostrate insufficienti l’Istituto ha
sospeso i lavori di riclassificazione che dal
2009 conduce per conto dell’Ufficio
europeo dei brevetti (UEB). Nel mese di
maggio è poi arrivata l’autorizzazione
per le ore supplementari pagate e si è
messo in conto che non sarebbe stato pos-
sibile rispettare alcuni standard.
Infatti, l’obiettivo relativo alla cifra d’affari
nell’ambito dei servizi commerciali fissato
a 3,6 milioni di franchi è stato ampiamente
superato, mentre altri obiettivi della divi-
sione dei brevetti non sono stati raggiunti o
sono stati raggiunti di stretta misura.
In particolare diversi collaboratori non sono
riusciti a esaminare il numero previsto
di dossier. Alcuni collaboratori esperti hanno
seguito con successo la formazione
relativa alla «Written Opinion» organizzata
dall’UEB, ma la messa in pratica delle
conoscenze acquisite eseguendo mandati
per l’Organizzazione mondiale della pro-
prietà intellettuale (OMPI) ha subito ritardi.
Attualmente per molti collaboratori la
mole di lavoro ha raggiunto livelli troppo
elevati. Si ritiene tuttavia che, dopo
una fase formativa intensa e necessaria,
in autunno i nuovi esperti in brevetti
potranno contribuire in misura crescente
all’adempimento dei compiti chiave.
Ciò consentirà all’Istituto di tornare a lavo-
rare ai ritmi abituali anche nell’ambito
dei brevetti.
Possibilità di sviluppo del sistema
brevettuale svizzero
Nel primo semestre dell’esercizio in rasse-
gna un gruppo composto da membri
di diverse divisioni ha elaborato un docu-
mento strategico in merito alle possibilità
di sviluppo del sistema brevettuale svizzero.
L’approfondimento della questione è
stato stimolato soprattutto dalla creazione
di un brevetto unico per l’UE che, dopo
anni di ostruzioni, pare si stia rapidamente
concretizzando. Tra i modelli abbozzati
ce n’è uno particolarmente vantaggioso che
prevede da una parte un sistema con
brevetti completamente esaminati, dall’altra
brevetti più facili da ottenere senza esame
approfondito del contenuto. La realizza-
zione di questo progetto presuppone l’intro-
duzione di un esame completo facoltativo
richiesto dal depositante o da terzi. Una
seconda possibilità prevede la creazione di
un modello d’utilità accompagnata da
una valorizzazione del brevetto svizzero tra-
mite l’introduzione di un esame supple-
mentare relativo a novità e attività inventiva.
Esame brevettuale
Nell’anno considerato il numero delle
domande di brevetto depositate è salito da
2072 a 2222 (+7,2 %). L’incremento si
inserisce nell’intervallo di oscillazione degli
scorsi anni. In ragione della scarsezza di
risorse, giocoforza impiegate nei servizi di
ricerca, sono state esaminate 644 do-
mande di brevetto, un numero inferiore al
previsto. Ciò ha comportato un aumento
del tempo che intercorre fra il deposito e
l’inizio dell’esame tecnico.
Attualmente, per la maggioranza dei settori
tecnici, l’esame del brevetto inizia entro
32 mesi. Si tratta di un termine accettabile
nel confronto internazionale e conside-
rato che le domande trattate secondo la
procedura d’esame accelerata sono
tutte state liquidate tempestivamente. Que-
sta evoluzione ha comportato un nuovo
aumento delle pendenze, il che si è tradotto
in un aumento del numero di domande di
brevetto in attesa d’esame.
Visto il calo del numero di domande esami-
nate nell’anno in rassegna, il manteni-
mento della routine d’esame è stato al cen-
tro di continue discussioni. Per continuare
a garantire un’elevata qualità dell’esame
relativo al contenuto, nello scorso esercizio
finanziario la procedura d’esame era
stata rivista ed era stata introdotta una
procedura di esame collettivo sul modello
di quella dell’Ufficio europeo dei bre-
vetti. Tale misura è stata consolidata
nell’anno in rassegna.
Ricerche brevettuali e tecnologiche
Dopo il marcato calo nell’ambito dei servizi
commerciali durante la crisi finanziaria
e le conseguenti perdite in termini di cifra
24
Rapporto d’attività 1O/11
Rapporto d’attività 1O/11
26 27
d’affari, nell’anno in rassegna è stato regi-
strato un fatturato record di 4,17 milioni
di franchi con un utile di un milione di fran-
chi. Questa evoluzione è perlopiù ricondu-
cibile alla ripresa congiunturale, a una certa
necessità di recupero e alla crescente
importanza attribuita alla PI nella gestione
strategica. La richiesta di ricerche di
qualità elevata, complesse e complete si
è ulteriormente rafforzata. L’attuazione
coerente di criteri di qualità ambiziosi e la
cura dei rapporti con la clientela conti-
nuano pertanto a essere fattori decisivi per
un operatore che offre servizi a prezzi ele-
vati come l’IPI.
Nell’ambito dei servizi di natura pubblica
la ricerca assistita continua ad essere
molto apprezzata. Una tendenza confermata
dai 434 mandati eseguiti e dalle reazioni
generalmente positive dei clienti. Le inno-
vazioni relative alla ricerca assistita
introdotte nel quadro del progetto, nel frat-
tempo portato a termine, PMI-PI hanno
dato i frutti auspicati. In più di 280 casi è
inoltre stata eseguita una ricerca facol-
tativa su una domanda di brevetto svizzero.
Da gennaio 2011 l’IPI partecipa a un
programma dell’OMPI a sostegno degli uffici
dei brevetti nelle economie emergenti.
Le ricerche e le opinioni scritte in questo
contesto contribuiscono in misura signi-
ficativa a migliorare la qualità dei sistemi
brevettuali a livello mondiale. Al con-
tempo consentono all’IPI di conservare
ed ampliare le proprie competenze
nell’ambito dell’esame della novità e dell’at-
tività inventiva. Per garantire che gli
esperti in brevetti dell’IPI dispongano delle
competenze necessarie in questo ambito
è stata organizzata una formazione in colla-
borazione con l’Ufficio europeo dei bre-
vetti.
Nell’ambito dei servizi commerciali ci si
è principalmente concentrati sullo sviluppo
dell’analisi contestuale (si veda l’articolo
a pagina 5). Continua a crescere la domanda
di valutazioni di dati brevettuali da utiliz-
zare come base per la presa di decisioni
strategiche. Nuovi strumenti di ricerca
e analisi con applicazioni di «text mining»
integrate e la possibilità di eseguire
analisi semantiche aprono nuove opportu-
nità nel quadro dell’utilizzo delle infor-
mazioni brevettuali disponibili in forma
completa e ben strutturata.
Design
Nell’anno in rassegna sono stati iscritti
oltre 1000 nuovi design, con un aumento
di quasi il 10 % rispetto all’esercizio pre-
cedente. Anche le 965 domande di proroga
hanno contribuito al risultato complessivo
positivo. La tendenza che vede i titolari pro-
rogare la protezione dei design sembra
confermarsi.
Ha fatto segnare un nuovo aumento anche
il numero di domande internazionali per
la registrazione di disegni e modelli con
designazione della Svizzera presso
l’OMPI a Ginevra. Ciò è riconducibile alle
nuove adesioni all’Accordo dell’Aja e
all’intensa campagna informativa dell’OMPI.
Continuano a riscuotere successo anche
i servizi gratuiti dell’Istituto: nell’anno in
rassegna è stato inviato un numero impor-
tante di documenti di priorità e anche le
modifiche di registrazioni si sono mantenute
su un livello costante. Gli standard di
servizio sono stati osservati in tutti i casi
nonostante l’aumentato onere lavorativo.
Diritto & Affari internazionali
La Divisione Diritto & Affari internazionali
si occupa in primo luogo della preparazione
di progetti politici per la Confederazione.
Il seguente resoconto non può fornire che
una panoramica generale degli sviluppi
più importanti in questo campo. Per saperne
di più sui diversi dossier è possibile
consultare la pagina Internet dell’Istituto
(www.ipi.ch < Info giuridiche), abbonarsi
alla newsletter elettronica oppure consul-
tare la «Pagina dell’Istituto» («Seite des
Instituts») sulla rivista di diritto della pro-
prietà intellettuale, dell’informazione
e della concorrenza, sic!.
Swissness
Il 18 novembre 2009 il Consiglio federale
ha adottato il messaggio relativo alla
legge sui marchi e a una nuova legge per
la protezione degli stemmi pubblici e
lo ha trasmesso al Parlamento. Anche
nell’esercizio in esame il cosiddetto
progetto «Swissness» è stato uno dei prin-
cipali dossier trattati nell’ambito dei
servizi di natura politica svolti dall’Istituto.
Con il progetto si intende rafforzare la desi-
gnazione di provenienza «Svizzera» e la
croce svizzera nell’interesse dei produttori,
dei fornitori e dei destinatari di prodotti
e servizi svizzeri e tutelarne il valore a lungo
termine. Il progetto definisce soprattutto
nuove regole, ancorate nella legge sulla pro-
tezione dei marchi, che stabiliscono a
quali condizioni un prodotto o un servizio
può essere definito «svizzero». Se tali
regole saranno osservate, anche i prodotti
(e non più solo i servizi) potranno essere
contrassegnati con la croce svizzera;
lo stemma nazionale continuerà invece a
essere riservato alla collettività.
La possibilità di registrare indicazioni geo-
grafiche anche non agricole (ad es.
«Genève» per degli orologi) in un nuovo
registro e su questa base chiederne la regi-
strazione come marchi geografici, con-
sente ai settori interessati di ottenere un
titolo di protezione ufficiale in Svizzera.
Ciò semplificherebbe in modo significativo
le procedure di domanda e l’attuazione
della protezione in particolare all’estero.
Le consultazioni parlamentari sono state
avviate nel gennaio 2010 in seno alla Com-
missione degli affari giuridici del consiglio
nazionale in veste di prima camera.
Il 14 ottobre 2010 la Commissione è
entrata in materia senza voti contrari. Ha,
tuttavia, chiesto che la regolamentazione
sia flessibile e che non siano introdotte
condizioni che impediscano a determinati
settori economici di utilizzare il «marchio
Svizzera» o li ostacolino eccessivamente
nel farlo. Per questo motivo la Commis-
sione ha deciso di incaricare una sottocom-
missione di svolgere un approfondito
esame pre liminare del progetto. La sotto-
commissione ha iniziato i lavori nel
novembre 2010 e ne presenterà i risultati
alla Commissione degli affari giuridici
nell’autunno 2011.
Sono ormai noti sia l’orientamento generale
comunemente accettato, sia gli interessi
divergenti in particolare in materia di criteri
di provenienza. Il Parlamento deve ora
trovare un compromesso politico che sia
orientato alla prassi e attuabile e al
contempo consenta al Parlamento di adem-
piere il suo mandato di rafforzare ade-
guatamente la protezione.
Accesso alla letteratura per
gli ipovedenti
Il dibattito internazionale sull’accesso alla
cultura suscita un interesse crescente
anche a livello nazionale. Con un’interpel-
lanza il Consigliere agli Stati Luc Recor -
don chiede ragguagli sulla posizione della
Svizzera in merito al progetto di Trattato
Società di gestione
collettiva
SUISA SUISSIMAGE PROLITTERIS SSA SWISSPERFORM
Anno di fondazione 1923 1981 1974 1986 1993
Repertorio
delle opere
Opere musicali
non teatrali
Opere audiovisive Opere letterarie,
drammatiche e
delle arti figurative
Opere dramma-
tiche letterarie e
musicali ed opere
audiovisive
Diritti di remune-
razione nell’ambito
dei diritti affini
Membri Compositori,
autori di testi,
editori di musica
Sceneggiattori,
registi, produttori
e altri titolari di
diritti del settore
cinematografico
Scrittori, giornalisti,
artisti delle arti
figurative, fotografi,
grafici, architetti,
editori di libri, gior-
nali, riviste, nonché
editori d’arte
Drammaturghi,
compositori,
sceneggiatori,
registi
Artisti interpreti,
produttori di supporti
audio e audiovisivi
e organismi di diffu-
sione
Numero di membri 28 677 2582 10 116 2582 9198
Entrate conseguite
dalla gestione
dei diritti in CHF
2009 136 859 000 49 409 000 29 330 000 19 816 000 43 031 000
2010 133 247 000 48 846 000 34 850 000 19 355 000 42 699 000
Panoramica delle società svizzere di gestione
28 29
dell’Organizzazione mondiale della pro-
prietà intellettuale (OMPI) per migliorare
l’accesso dei ciechi e degli ipovedenti ai
libri. Globalmente solo il 5 % dei libri è
disponibile in un formato accessibile agli
ipovedenti (in braille, in grandi caratteri
o in formato audio). Spesso lo scambio a
livello inter nazionale di questi formati è
ostacolato dalle legislazioni internazionali,
il che comporta onerosi doppioni nella
produzione. Il progetto di Trattato vuole con-
tribuire alla risoluzione del problema a
livello globale. Argentina, Brasile, Ecuador,
Unione europea, Messico, Paraguay e
Stati Uniti hanno presentato un progetto
che integra la proposta del Presidente
della Commissione. Il progetto incorpora
i commenti delle diverse delegazioni, tra
cui quelli della Svizzera, interessata soprat-
tutto ad assicurare che le disposizioni di
questo strumento siano conformi alla legi-
slazione nazionale. Il legislatore elvetico
ha affrontato la problematica già in occa-
sione dell’ultima revisione parziale della
legge sul diritto d’autore introducendo una
restrizione corrispondente del diritto
d’autore nell’articolo 24c.
Lotta alla contraffazione e
alla pirateria
In concomitanza con l’inizio degli esodi
estivi l’Associazione STOP ALLA PIRATERIA,
co-patrocinata dall’Istituto, ha condotto
una campagna di sensibilizzazione in mate-
ria di contraffazione e pirateria presso
l’aeroporto di Ginevra. Uno stand informa-
tivo ubicato strategicamente ha consen -
tito ai viaggiatori di confrontarsi con il feno-
meno dei prodotti pirata illustrando
altresì le insidie insite nell’acquisto di una
contraffazione. Il 28 ottobre 2010 si è
inoltre tenuta per la terza volta la giornata
STOP ALLA PIRATERIA. Alla presenza
di numerosi giornalisti è stata lanciata la
campagna informativa «La pirateria è
senza scrupoli» presso l’aeroporto di Berna-
Belp. Nell’anno in rassegna l’associa-
zione ha nuovamente acquisito nuovi mem-
bri e consolidato la sua posizione di princi-
pale rete svizzera di aziende, associazioni,
rappresentanti dei consumatori e autorità
competenti per la lotta alla contraffazione
e alla pirateria.
A livello internazionale si sono concluse le
trattative per un accordo multilaterale
per la lotta alla contraffazione e alla pirate-
ria (Anti-Counterfeiting Trade Agreement –
ACTA). L’Accordo ha lo scopo di combattere
le contraffazioni e la pirateria su vasta
scala e a fini commerciali. A questo fine
l’ACTA prevede criteri minimi per le
misure di attuazione del diritto e doganali.
La delegazione svizzera guidata dall’Isti-
tuto ha garantito la tutela degli interessi del
nostro paese. Dal 1o maggio 2011 l’Ac-
cordo è aperto alla firma per un periodo di
due anni.
Sorveglianza sulle società di gestione
dei diritti d’autore
L’IPI ha nuovamente approvato i rapporti di
gestione delle cinque società di gestione.
Su indicazione dell’Istituto SUISA ha preci-
sato il proprio regolamento di ripartizione
alla luce dell’obbligo legale di gestione
secondo disposizioni definite e lo ha sotto-
posto all’IPI per controllo. Il regolamento
di ripartizione parzialmente rivisto è stato
approvato. Lo stesso vale per il regola-
mento parzialmente rivisto di SSA. Si è
inoltre concluso l’esame di una revisione
approfondita del regolamento di ripartizione
di ProLitteris e la maggioranza delle modifi-
che richieste è stata approvata. Diverse
denunce sono nuovamente state indirizzate
all’Istituto. Un certo numero di procedi-
menti si è concluso nell’anno in rassegna.
Una denuncia contro SUISA in qualità
di rappresentante di tutte le società di
gestione, relativa alla riscossione di
compensi per l’utilizzazione di radio e tele-
visione nelle camere d’albergo e d’ospe-
dale, nonché nelle case e negli appar-
tamenti di vacanza (GT 3a) è stata accolta
dall’IPI. La procedura è ora in attesa di
decisione da parte del Tribunale ammini-
strativo federale.
Organizzazione europea dei brevetti
Il 27 giugno 2011 il Consiglio sulla compe-
titività si è espresso a favore di due
proposte relative al «brevetto unico» (un’or-
dinanza per la creazione di una protezione
brevettuale unica e una seconda ordinanza
relativa alle regole in materia di tradu-
zione) nel quadro di una cooperazione raf-
forzata tra 25 paesi membri dell’UE.
Una partecipazione della Svizzera a questa
nuova regione è palesemente esclusa.
Sta ora, tuttavia, alla Svizzera assicurare
che i costi dei relativi lavori svolti
dall’Uf ficio europeo dei brevetti (UEB) siano
coperti dai 25 Stati partecipanti, così
che non scaturiscano oneri diretti per i paesi
non membri come, appunto, la Svizzera.
Questa posizione è appoggiata anche dal
Presidente dell’UEB.
Organizzazione mondiale della proprietà
intellettuale
Nel 2010 i diversi gruppi regionali hanno
avviato un dialogo costruttivo dando origine
a una dinamica grazie alla quale è stato
possibile superare lo stallo nelle trattative
in merito a diversi dossier importanti.
A seguito dell’Assemblea generale del 2010
il movimento ha tuttavia subito una nuova
battuta d’arresto, per cui vari dossier sono
nuovamente al palo. I progressi fatti regi-
strare di recente dallo Standing Committee
on Copyright and Related Rights (SCCR)
con la convocazione di una conferenza diplo-
matica sulle rappresentazioni audiovisive,
l’elaborazione di un progetto di testo sulle
eccezione a favore degli ipovedenti e un
progetto per la ripresa dei lavori sulla pro-
tezione degli organismi di diffusione
dimostrano che l’interesse dei paesi indu-
striali e di quelli in via di sviluppo per la
creazione di un quadro equilibrato in mate-
ria di proprietà intellettuale rimane e che
Rapporto d’attività 1O/11
le divergenze, ancora troppo spesso fatte
valere per ostacolare gli avanzamenti, sono
perlopiù di natura artificiale.
All’interno dell’Organizzazione il Direttore
generale ha portato avanti le riforme
a livello di Segretariato introducendo un
sistema di gestione fondato sui risultati.
Questa misura dovrebbe contribuire alla
razionalizzazione dell’Organizzazione ed
aumentarne l’efficienza. Continuano altresì
gli sviluppi positivi relativi ai sistemi di
registrazione internazionale gestiti dall’OMPI
(PCT, Madrid, l’Aja e Lisbona) sotto il
profilo dell’utilizzazione e del rinnovo.
La Svizzera continua a partecipare attiva-
mente ai lavori dell’OMPI e sostiene le
iniziative tese a consolidare le unioni di
registrazione e lo sviluppo armonioso
del quadro giuridico internazionale nonché
le attività per lo sviluppo.
Organizzazione mondiale del
commercio/Accordo TRIPS
I lavori tecnici del Consiglio per gli aspetti
dei diritti di proprietà intellettuale attinenti
al commercio (TRIPS) sono stati portati
avanti con la partecipazione attiva della
Svizzera guidata dall’IPI. Parallelamente,
ancora una volta, le trattative per una pros-
sima conclusione del ciclo di Doha sono
sfociate nel nulla. L’esito delle trattative di
Doha, avviate ormai 10 anni fa, resta
quindi incerto. Alla luce delle divergenze
irrimediabili tra i principali blocchi è pos-
sibile una sospensione del ciclo o un ridi-
mensionamento degli obiettivi a un pac-
chetto minimale a favore dei paesi meno
sviluppati. È possibile che una soluzione
di questo genere, che non toccherebbe
verosimilmente le questioni legate alla pro-
prietà intellettuale, sia adottata in occa-
sione della conferenza ministeriale di inizio
dicembre 2011 a Ginevra. In questo caso
la Svizzera dovrà riproporre attivamente
l’obiettivo di introdurre una migliore pro-
tezione delle indicazioni geografiche
nell’Accordo TRIPS nel quadro di un pro-
gramma di lavoro dopo la conferenza mini-
steriale.
Altre organizzazioni internazionali
Nell’anno in rassegna un gruppo di lavoro
intergovernativo si è incontrato per
discutere il ruolo dell’OMC nella lotta con-
tro i medicinali contraffatti e della sua
relazione con IMPACT (International Medical
Products Anti-Counterfeiting Taskforce).
Si è tra le altre cose parlato del ruolo della
protezione della proprietà intellettuale
nella lotta ai medicinali contraffatti. Poiché
il gruppo non ha ancora potuto presen-
tare risultati concreti la 64a Assemblea mon-
diale della sanità ha deciso di prolungare
il suo mandato di un altro anno. Nel gennaio
2011 il Consiglio esecutivo dell’OMC ha
nominato 21 esperti con funzione consul-
tiva nell’ambito del coordinamento e
finanziamento della ricerca e dello sviluppo
relativi ai medicinali per combattere le
malattie che colpiscono prevalentemente i
paesi poveri. Tra gli esperti c’è anche
uno svizzero.
L’Istituto partecipa inoltre alle trattative
internazionali relative ai punti di contatto
tra proprietà intellettuale e sviluppo
sostenibile. Nell’anno considerato ci si è
concentrati in particolare sulle trattative
nel quadro della Convenzione sulla diversità
biologica (CDB) per un Protocollo sul
cosiddetto «access and benefit sharing»
nonché sui negoziati in seno all’OMC
relativi ai virus dell’influenza pandemici. In
entrambi i casi le trattative si sono con-
cluse nell’anno in rassegna con l’adozione
di nuovi strumenti.
Accordi di scambio plurilaterali
e bilaterali
Nell’ambito della preparazione dei trattati
di libero scambio a livello regionale e
bilaterale la delegazione svizzera conta
sull’Istituto per il capitolo dedicato alla
proprietà intellettuale. Nell’esercizio consi-
derato la Svizzera ha avviato le trattative
per un accordo di libero scambio bilaterale
con la Cina. Nel quadro dell’Associazione
europea di libero scambio (AELS) si sono
concluse con esito positivo le trattative per
un accordo di libero scambio con Hong
Kong e con la Bosnia Erzegovina e il Monte-
negro nell’ambito della proprietà intellet-
tuale. Sono altresì state avviate trattative
con Indonesia, Russia, Belarus e Kazaki-
stan. Sono inoltre stati portati avanti i
negoziati per un accordo di libero scambio
tra AELS e India.
Discussioni bilaterali
Sulla base di un Memorandum of Under-
standing sottoscritto con la Cina nel 2007,
sono proseguite le discussioni sulla
protezione della proprietà intellettuale con
un paese in transizione di importanza
centrale per l’economia svizzera. Nel novem-
bre 2010 si è tenuto a Berna il 4o incon-
tro di lavoro bilaterale con la Cina, durante
il quale è stato organizzato, tra le altre
cose, un secondo seminario sulla prote-
zione delle indicazioni geografiche. In
collaborazione con economiesuisse l’Isti-
tuto ha inoltre organizzato una visita
presso Syngenta a Stein, conclusasi con
una tavola rotonda che ha dato l’occa-
sione agli esponenti delle associazioni e
dell’industria elvetici di discutere
direttamente con la delegazione cinese.
Il dialogo bilaterale in materia di proprietà
intellettuale avviato con l’India nel 2007
non è proseguito nell’esercizio considerato
e resta in sospeso in attesa della con-
clusione delle trattative per un accordo di
libero scambio AELS con il paese.
La Svizzera ha poi condotto colloqui esplo-
rativi e negoziali con diversi paesi in via
di sviluppo con l’obiettivo di concludere
accordi bilaterali sulla protezione delle indi-
cazioni geografiche. L’accordo bilaterale
con la Russia ratificato lo scorso anno è
stato approvato dal Parlamento nell’anno
considerato ed entrerà in vigore nell’au-
tunno 2011.
30
Rapporto d’attività 1O/11
Cooperazione internazionale
Alla fine dell’anno considerato sono stati
conclusi i progetti dell’Istituto sulla pro-
tezione delle indicazioni di provenienza geo-
grafiche con Giamaica e Kenia. Anche
il progetto con il Vietnam finanziato dalla
Segreteria di Stato dell’economia (Seco)
è giunto a termine. Nell’anno in rassegna
sono altresì proseguiti i lavori per il pro-
getto con il Ghana teso tra le altre cose a
modernizzare il quadro giuridico e le
istituzioni nell’ambito della proprietà intel-
lettuale. È inoltre stato avviato un nuovo
progetto con il Laos finanziato dalla Seco.
È previsto anche l’avvio di nuovi progetti
con altri Stati.
Formazione
Nell’anno in rassegna si sono tenuti 125
corsi, distribuiti su un totale di 196 giorni,
per piccole e medie imprese, parchi tec-
nologici, scuole universitarie professionali,
scuole universitarie, scuole e associa-
zioni, cui hanno partecipato ca. 4800 inte-
ressati. È stato proposto un nuovo
modulo di approfondimento basato sul
modulo di base. Tutti i moduli sono
stati proposti in tedesco e in francese.
L’Istituto è inoltre presente nella
maggioranza delle università svizzere per
rafforzare la consapevolezza dell’im-
portanza di un sistema equilibrato di pro-
tezione della proprietà intellettuale.
32 33
Organigramma
Roland Grossenbacher
DirettoreFelix Addor Alban Fischer Eric Meier Ueli Buri
Matthias Günter
Diritto & Affari inter-nazionali Brevetti Marchi
Divisione di stato maggiore Informatica
Finanze e contabilità/
controlling
Kerstin Tischler
Stato maggiore
Theodor Nyfeler
Responsabili dei processi
Pascal Weibel
Theodor Nyfeler
Amministrazione
dei brevetti
Rolf Hofstetter
Esperti in brevetti
gruppo 1
Beda Bischof
Esperti in brevetti
gruppo 2
Yvonne Schumacher
Esperti in brevetti
gruppo 3
Peter Bruns
Design/Topografie
Beat Schiesser
Stato maggiore
Melchior Caduff
Ricerca sui marchi
Sylviane Darbellay
Amministrazione
dei marchi
Brigitte Bolli Jost
Esame dei marchi 1
Stefan Fraefel
Esame dei marchi 2
Alexander Pfister
Esame dei marchi 3
Marc Burki
Esame dei marchi 4
Jane Bessmann
Procedura
di opposizione
Regina Scartazzini
Ditsch
Personale
Daniela Pfander
Contact-Center
Marco Andreose
Segretariato di
direzione allargato
Rolf Plattner
Comunicazione
Lorenzetta Zaugg
Servizi linguistici
Natascha Muther Devaud
Operazioni IS
Rolf Leuenberger
Sviluppo
software
Christian Zandee
Customer
Management
Daniel Ingold
Direzione
Consiglio d’Istituto e organo di revisione
Felix Hunziker-Blum
Presidente, Dott. iur., avvocato,
Sciaffusa
Claudia Bolla-Vincenz
Dott. iur., avvocato, Berna
Roman Boutellier
Prof. Dott. sc. mat., Professore di gestione
delle innovazioni e delle tecnologie presso
l’ETH di Zurigo, Zurigo
Matthias Ramsauer
Segretario generale DFGP, Berna
Barbara Schaerer
Dott. iur., avvocato, LL.M., MBA,
Direttrice dell’Ufficio federale
del personale, Berna
Beat Weibel
Responsabile proprietà intellettuale, ABB
Asea Brown Boveri Ltd. e ABB Ltd., Zurigo
Il Consiglio d’Istituto
Il Consiglio d’Istituto, nominato dal Consiglio federale, è l’organo direttivo supremo nell’ambito della gestione aziendale dell’Istituto.
Esso approva il bilancio preventivo, il rapporto di gestione e il conto annuale. Emana il Regolamento delle tasse dell’IPI e determina la
composizione della direzione (senza il direttore). Il Consiglio d’Istituto è composto dai seguenti membri:
L’appartenenza dei membri del Consiglio d’Istituto a organi direttivi superiori di altre imprese e istituti di diritto pubblico o privato
è pubblicata sul sito Internet dell’Istituto (www.ipi.ch, rubrica Profilo > Istituto > Organigramma).
L’organo di revisione
Il Consiglio federale ha designato quale organo di revisione il Controllo federale delle finanze, che ha il compito di verificare
la contabilità e di redigere un rapporto all’attenzione del Consiglio d’Istituto.
Stato al 1o novembre 2011
Alexandra Frei
Agente di brevetti VSP, Zollikon
Jean-Pierre Maeder
Avvocato, Vicedirettore della Nestec SA,
Group Head of Trademarks Nestlé, Vevey
Vincenzo M. Pedrazzini
Lic. iur., Wollerau
Servizio di stato
maggiore Economia
Hansueli Stamm
Rapporti commerciali
internazionali
Mathias Schäli
Proprietà intellettuale
e Sviluppo sostenibile
Martin Girsberger
Formazione e Coopera-
zione internazionale
Ingo Meitinger
Servizio giuridico
Diritto generale
Jürg Herren
Servizio giuridico
Brevetti e Design
Pascal Fehlbaum
Servizio giuridico
Marchi
Anja Herren
Servizio giuridico
Diritto d’autore
Emanuel Meyer
aziendale, segnatamente nell’ambito delle
spese per il personale e per l’informatica.
Una parte cospicua dei risparmi è tuttavia
riconducibile a un semplice differimento
delle spese, soprattutto di quelle relative al
Tribunale federale dei brevetti, che ver-
ranno dunque a pesare sul bilancio in un
secondo momento. Anche determinati
ratei e risconti rivestono un ruolo di una
certa rilevanza. Non va inoltre dimenti-
cato che le prestazioni proprie per progetti
di informatica attivate il 1o luglio 2009
in virtù degli standard IFRS comporteranno
un incremento degli ammortamenti
andando a pesare sul bilancio a medio
termine.
In questo contesto non è possibile preve-
dere un quadro altrettanto positivo alla
fine dell’esercizio in corso. Questo anche
perché la riduzione del personale messa
in atto per contenere le perdite sta chiara-
mente raggiungendo i suoi limiti. A medio
termine continuiamo, tuttavia, ad auspicare
Ancora una volta le entrate generate dalle
tasse annuali per i brevetti europei sono
state inferiori alle anticipazioni, benché
queste ultime fossero già state nettamente
riviste al ribasso sulla base dei valori
attesi dall’Ufficio europeo dei brevetti. Nel
settore dei marchi le entrate hanno invece
superato le previsioni. Anche nell’ambito dei
servizi commerciali l’utile, le entrate e il
grado di copertura hanno ampiamente sor-
passato le attese, principalmente grazie
alle ricerche brevettuali. Ciò è ragguardevole
anche perché ai prezzi praticati dall’Isti-
tuto per queste prestazioni, già elevati nel
confronto internazionale, si è aggiunto,
per i clienti stranieri, il rincaro dovuto al
franco forte. Vista la riduzione delle
riserve e i bassi tassi d’interesse il red-
dito finanziario si è situato al di sotto
di quello degli esercizi precedenti.
Il risultato positivo è stato nuovamente
determinato in maniera decisiva dalle
misure di risparmio introdotte nella gestione
Conto annuale 1O/11
35
Nell’esercizio finanziario 2OO8/O9, in seguito a una serie di riduzioni delle tasse, le perdite intenzionali erano ammontate a oltre 8 mio. di CHF. Nell’anno successivo le perdite erano diminuite attestandosi a 4 mio., per scendere a O,3 mio. di CHF alla fine dello scorso esercizio, benché le entrate generate dalle tasse siano rimaste inferiori alle attese.
Perdite contenute
(in migliaia di CHF) 2010/2011
30.06.11
2009/2010
30.06.10
Liquidità 68 973 69 801
Crediti risultanti da prestazioni 896 642
Altri crediti 740 535
Ratei e risconti attivi 2 777 3 457
Attivo circolante 73 386 74 435
Immobilizzazioni 28 442 29 297
Investimenti immateriali 8 051 6 702
Attivo fisso 36 493 35 999
Totale attivi 109 879 110 434
Impegni per forniture e prestazioni verso terzi 2 680 2 345
Pagamenti anticipati dei clienti (conti correnti) 5 193 5 868
Altri impegni 4 017 3 762
Ratei e risconti passivi 7 472 7 296
Accantonamenti a breve termine 1 336 944
Capitale estraneo a breve termine 20 698 20 215
Accantonamenti per gli impegni nei confronti della cassa pensioni 21 794 22 346
Altri accantonamenti 2 472 2 654
Capitale estraneo a lungo termine 24 266 25 000
Perdite –304 –3 846
Riserve 65 219 69 065
Capitale proprio 64 915 65 219
Totale passivi 109 879 110 434
Bilancio
Conto annuale 1O/11
37
il conseguimento del pareggio di bilancio
senza dover ricorrere a un aumento delle
tasse. Il raggiungimento di questo obiettivo
dipende in larga misura dall’evoluzione
della validazione dei brevetti europei in Sviz-
zera, a sua volta condizionata in modo
significativo dalla produttività dell’Ufficio
europeo dei brevetti. Le riserve pari a
64,9 mio. di CHF in bilancio alla fine
dell’esercizio considerato ci concedono
ancora del tempo per raggiungere il
pareggio, prima che si concretizzi la minac-
cia di una riduzione degli accantonamenti
al di sotto della soglia considerata adeguata
di 50 a 75 mio. di CHF. Si tratta di un
importo definito soprattutto in considera-
zione dei rischi connessi all’adesione
della Svizzera all’Organizzazione europea
dei brevetti e all’Organizzazione mon-
diale della proprietà intellettuale sostenuti
dall’Istituto.
L’organo di revisione ha confermato senza
riserve la regolarità del bilancio.
36
Il conto annuale dettagliato, conforme
agli IFRS è scaricabile dal sito www.ipi.ch
(rubrica «Profilo > Istituto > Rapporto
annuale») o può essere ordinato gratuita-
mente mediante la cartolina-risposta
allegata.
Conto annuale 1O/11
39
Rendiconto delle variazioni di liquidità
38
(in migliaia di CHF) 2010/2011
dal 01.07. 10al 30.06.11
2009/2010
dal 01.07. 09al 30.06.10
Tasse 47 412 46 102
Prestazioni di servizi 5 173 4 397
Ricavi diversi 2 087 1 539
Prestazioni proprie per software 1 274 2 589
Ricavo lordo 55 946 54 627
Quota del 50 % delle tasse annuali per i brevetti europeicon validità per la Svizzera e il Liechtenstein versata dall’OEB –11 786 –11 498
Riduzioni in vir tù dell’articolo 8a RT-IPI – –1 660
Altre riduzioni del ricavo –312 –267
Ricavo netto 43 848 41 202
Spese per prestazioni di terzi: tasse –945 –843
Spese per prestazioni di terzi: servizi –1 143 –1 075
Altre spese per prestazioni di terzi –265 –655
Spese per prestazioni di terzi –2 353 –2 573
Spese per il personale –33 399 –34 197
Spese per l’informatica –2 413 –1 819
Altre spese di gestione –4 208 –5 355
Ammortamenti –2 482 –2 543
Tribunale federale dei brevetti –243 –
Spese di gestione –42 745 –43 914
Risultato d’esercizio –1 250 –5 285
Reddito finanziario 986 1 478
Oneri finanziari –40 –39
Risultato finanziario 946 1 439
Perdite dopo il risultato finanziario –304 –3 846
Conto economico
(in migliaia di CHF) 2010/2011
dal 01.07. 10al 30.06.11
2009/2010
dal 01.07. 09al 30.06.10
Flussi da attività operativa
Utile di esercizio(+) o perdita di esercizio (–) –304 –3 846
Ammortamenti(+) / Rettifiche di valore (–) delle immobilizzazioni 2 482 2 547
Ammortamenti(+) / Rettifiche di valore (–) dei crediti 4 –13
Incremento/Decremento accantonamenti a lungo termine –552 –143
Flusso di cassa 1 630 –1 455
Incremento/Decremento accantonamenti a breve termine 211 392
Incremento/Decremento debiti per forniture e prestazioni
– prestazioni 339 –921
– ratei e risconti 171 –373
Incremento/Decremento crediti e altri beni
– prestazioni –257 –63
– ratei e risconti 385 –416
Proventi finanziari –946 –1 440
Proventi da interessi 1 129 1 647
Afflussi(deflussi) da attività operativa 2 662 –2 629
Flussi da attività d’investimento
Investimenti esterni –2 980 –5 725
Flussi da attività d’investimento –2 980 –5 725
Flussi da attività di finanziamento
Variazione conto corrente –510 242
Afflussi(deflussi) da attività di finanziamento –510 242
Variazione netta delle disponibilità liquide ed equivalenti –828 –8 112
Disponibilità liquide ed equivalenti all’inizio del periodo 69 801 77 913
Disponibilità liquide ed equivalenti alla fine del periodo 68 973 69 801
(in migliaia di CHF) 2010/2011
dal 01.07. 10al 30.06.11
2009/2010
dal 01.07. 09al 30.06.10
Consistenza iniziale 65 219 70 223
Perdite –304 –3 846
Accantonamenti supplementari per gratificazioni per anzianità di servizio 0 –1 158
Consistenza finale 64 915 65 219
Capitale proprio
Conto annuale 1O/11
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Design 2010 ⁄ 11 2009 ⁄ 10 2008 ⁄ 09 2007 ⁄ 08
Tasse (incl. OMPI) 1 130 1 073 1 034 1 003
Prestazioni di servizi 0 0 0 0
Ricavi diversi 0 0 0 0
Ricavo netto 1 130 1 073 1 034 1 003
Spese per prestazioni di terzi: tasse –1 0 0 –120
Spese per prestazioni di terzi –1 0 0 –120
Quota di copertura 1 1 129 1 073 1 034 883
Costi fissi –455 –459 –469 –411
Quota di copertura 2 676 614 565 472
Quote –407 –370 –472 –465
Risultato del titolo di protezione 268 244 93 7
Diritto d’autore 2010 ⁄ 11 2009 ⁄ 10 2008 ⁄ 09 2007 ⁄ 08
Tasse 33 30 23 30
Ricavo netto 33 30 23 30
Spese per prestazioni di terzi: tasse 0 0 0 0
Spese per prestazioni di terzi 0 0 0 0
Quota di copertura 1 33 30 23 30
Costi fissi –532 –576 –561 – 648
Quota di copertura 2 –499 –546 –538 – 618
Quote –482 –449 –491 – 529
Risultato del titolo di protezione –981 –995 –1 029 –1 147
40
Settori di diritto di protezioneL’articolo 13 cpv. 2 LIPI, che prevedeva la copertura dei costi nella media quadriennale per i diversi settori di protezione, è stato abrogato il 1o gennaio 2006. Ciò nonostante l’IPI ha deciso di continuare a presentare i risultati dei vari settori di protezione. Non si tratta tuttavia dell’informativa di settore ai sensi dello IFRS 8.
Tutte le cifre sono da considerarsi in migliaia di CHF.
Brevetti 2010 ⁄ 11 2009 ⁄ 10 2008 ⁄ 09 2007 ⁄ 08
Tasse 26 583 26 259 27 161 28 441
Prestazioni di servizi (incl. pubblicazioni) 4 163 3 403 3 309 4 004
Ricavi diversi 43 92 4 4
./. Tasse annuali UEB quota dell’UEB –11 785 –11 498 –11 927 –12 507
Ricavo netto 19 004 18 256 18 547 19 942
Spese per prestazioni di terzi: servizi –158 –221 –255 – 330
Spese per prestazioni di terzi: tasse –913 –822 –525 – 664
Spese per prestazioni di terzi –1 071 –1 043 –780 – 994
Quota di copertura 1 17 933 17 213 17 767 18 948
Costi fissi –9 563 –9 577 –9 916 –9 140
Quota di copertura 2 8 370 7 636 7 851 9 808
Quote –10 447 –10 549 –13 234 –13 318
Risultato del titolo di protezione –2 077 –2 913 –5 383 –3 510
Marchi 2010 ⁄ 11 2009 ⁄ 10 2008 ⁄ 09 2007 ⁄ 08
Tasse (incl. OMPI) 19 465 16 892 16 672 17 999
Prestazioni di servizi (incl. pubblicazioni) 929 918 821 1 172
Ricavi diversi 0 0 1 0
Ricavo netto 20 394 17 810 17 494 19 171
Spese per prestazioni di terzi: servizi –167 –151 –120 – 209
Spese per prestazioni di terzi: tasse –33 –21 –51 – 322
Spese per prestazioni di terzi –200 –172 –171 – 531
Quota di copertura 1 20 194 17 638 17 323 18 640
Costi fissi –8 570 –9 000 –9 279 – 8 370
Quota di copertura 2 11 624 8 638 8 044 10 270
Quote –10 084 –10 261 –12 091 – 10 759
Risultato del titolo di protezione 1 540 – 1 623 – 4 047 – 489
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protezione dei marchi
protezione dei brevetti
protezione del design
diritto d’autore
ricerche tecnologiche e brevettuali
ricerche sui marchi
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