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1
Il ruolo delle donne
nella crescita economica
del territorio
Camera di Commercio di Ravenna
Comitato di promozione dell’imprenditoria con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio
di Ravenna
RAPPORTO DELLA RICERCA Il Fattore D nelle imprese della Provincia di Ravenna
Interviste di approfondimento
Ravenna, 17 maggio 2011
2
Fattore D > Idea progetto e obiettivi
• È un progetto di ricerca condotto sul sistema economico della provincia di Ravenna per misurare come e in che misura il Fattore D, cioè la presenza e le competenze delle donne, influisce sulle performance delle imprese e quindi contribuisce allo sviluppo e alla crescita del territorio
• Obiettivi – Conoscere e misurare numeri, trend,
performance e potenzialità dell‟imprenditoria femminile della provincia di Ravenna
– Capire come e in che misura il Fattore D influisce nelle performance economiche delle imprese
– Far emergere proposte, idee, e progetti che possano essere applicate da imprese, istituzioni e associazioni per fare del Fattore D un asset strategico per la crescita del territorio
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Fattore D > Piano delle azioni
1. Analisi di scenario sul Fattore D (analisi
statistica, benchmark, casi di successo
internazionali)
2. Indagine sull’influenza del Fattore D nelle
performance di un campione qualitativo di
imprese società di capitali della Provincia di
Ravenna a) Analisi dei bilanci 2004-2009
b) Interviste di approfondimento siamo qui!
3. Focus group di progetto e orientamento per
nuove politiche istituzionali, economiche e
sociali
4. Apertura e gestione del Blog Fattore D a
Ravenna
4
Fattore D > Metodologia della ricerca
• Piano della ricerca
• Campionamento di tipo qualitativo, con selezione di 120 società di capitali della provincia di Ravenna, di cui 60 femminili e 60 non femminili (per approfondimenti cfr. capitolo 2)
• Recupero dati anagrafici e di contatto
• Progetto, redazione e testing del questionario di indagine (cfr. slide successiva)
• Progetto, realizzazione e testing del database Fattore D in formato MS-Access per inputazione delle risposte
• Invio al campione della comunicazione di indagine e del relativo questionario, via e-mail*
• Realizzazione delle interviste in modalità CATI (Computer-Assisted Telephoning Interview) e imputazione delle risposte sulla banca dati, tra marzo e aprile 2011
• Classificazione ed elaborazione dei dati
• Redazione del rapporto di ricerca
* Si ringrazia la Camera di Commercio di Ravenna per il supporto e la collaborazione
Fattore D > Struttura del questionario di
indagine (a) SEZIONE I – L’INTERVISTATO E L’AZIENDA
SEZIONE II – LEADERSHIP E DIRIGENZA NELLE
AZIENDE
1. Sa che secondo numerose ricerche di livello internazionale, le
imprese con leadership femminile o con maggior numero di donne a
livello dirigenziale ottengono performance economiche migliori?
2. E‟ d‟accordo? Perché?
3. Secondo lei a livello dirigenziale quali solo le 3 caratteristiche che
contraddistinguono il talento femminile e quello maschile?
4. Secondo lei, nel territorio in cui opera, le donne hanno maggiori
difficoltà nella loro carriera professionale?
5. In termini di quote societarie com‟è la composizione del capitale
sociale dell‟azienda?
6. L‟azienda ha un Consiglio di Amministrazione?
7. Se sì, da quanti membri è composto?
8. L‟azienda ha un collegio dei revisori?
9. Se sì, da quanti membri è composto?
10. Esiste la figura del presidente dell‟azienda?
11. Amministratore Delegato (o Amministratore Unico)
12. Esiste la figura del Direttore Generale*?
13. Quante persone complessivamente ricoprono dei ruoli dirigenziali
in azienda (responsabili funzionali, quadri, etc.)?
SEZIONE III – DIPENDENTI E COLLABORATORI
14. Totale dei dipendenti e ripartizione per sesso e per tipologia di
contratto, 2008-2010
15. Totale dipendenti in maternità nell‟ultimo triennio (2008-2010)
16. Totale sostituzioni a fronte delle maternità di cui sopra
17. Negli ultimi tre anni avete fatto riscorso a forme di riduzione del
lavoro per affrontare la crisi?
SEZIONE IV – COMPORTAMENTI DELL’AZIENDA
DURANTE LA CRISI ECONOMICA
18. La sua azienda ha risentito negli ultimi tre anni della crisi?
19. Se sì, con quali effetti?
20. Per superare la crisi, quali investimenti pensa di realizzare nei
prossimi due anni (2011-2012)?
5
Fattore D > Struttura del questionario di
indagine (b)
21. Quale delle seguenti politiche di conciliazione vita-lavoro la sua
azienda ha realizzato?
22. Esiste un sistema di monitoraggio della soddisfazione dei vostri
dipendenti su queste tematiche?
23. I vostri dipendenti sono soddisfatti dei risultati raggiunti?
24. Chi ha sostenuto la necessità di adottare le politiche o iniziative
segnalate alla domanda 21?
25. Tali politiche o iniziative possono essere richieste anche dagli
uomini?
26. L‟azienda ha adottato delle misure specifiche per favorire le pari
opportunità tra uomini e donne?
27. Se sì, di che tipo?
28. Se no, ha intenzione di farlo in futuro?
29. Avete mai attuato delle iniziative di marketing e comunicazione
orientate a una clientela femminile?
30. È al corrente del fatto che secondo molti ricerche e studi le donne
decidono oltre l‟80% dei consumi?
31. È d‟accordo con la recente proposta di legge che dal 2015
obbligherà le aziende quotate in borsa a riservare nei consigli di
amministrazione una quota di donne pari almeno al 30% dei
posti?
32. A livello provinciale o regionale, quali provvedimenti reputa
necessari per valorizzare maggiormente il talento femminile
all‟interno delle aziende?
33. Infine, qual è il suo giudizio su questa iniziativa?
6
SEZIONE V – POLITICHE DI CONCILIAZIONE FAMIGLIA-LAVORO E PARI OPPORTUNITA’
7
1. Il campione di indagine
• Criteri di definizione e selezione • Analisi qualitativa delle 120 imprese
Criteri di definizione e selezione (a)
Assunzioni generali e normalizzazione della
banca dati
Assunzioni generali
• Territorio di riferimento Provincia di
Ravenna
• Universo di indagine 7.287 società di
capitali registrate nella provincia di Ravenna
al 4° trimestre 2010, di cui
– 1.010 femminili (14%)*
– 6.277 non femminili (87%)
• Fonte ufficiale Registro delle Imprese iscritte
presso la Camera di Commercio di Ravenna
Normalizzazione della banca dati
• Estrazione delle sole imprese attive
6.405 imprese, di cui
– 903 femminili (14%)
– 5.502 non femminili (86%)
• Ulteriore selezione delle imprese che hanno
iniziato l'attività prima del 2004, così da poter
analizzare quelle di cui sono disponibili i bilanci
per l‟intero periodo in esame (2004-2009).
• 4.227 imprese, di cui:
– 551 femminili (13%)
– 3.676 non femminili (87%)
• Esclusione delle imprese che indicavano un
valore della produzione pari a zero o negativo,
per un totale complessivo di:
3.376 imprese, di cui
– 479 femminili (13%)
– 2.897 non femminili (87%)
8
*Le imprese femminili sono state rilevate sulla base dei seguenti criteri:
– Maggioritaria più del 50% del capitale sociale e degli Amministratori
composto da donne
– Forte almeno 2/3 del capitale sociale e degli Amministratori composto
da donne
– Esclusiva il 100% del capitale sociale e degli Amministratori è composto
da donne
NB. se l’elenco dei soci non è presente nel Registro delle imprese, conta solo il
numero di Amministratori
Criteri di definizione e selezione (b)
Riclassificazione delle imprese
• 4 classi di valore della produzione* – Oltre 10 mln euro
– Da 2 a 10 mln euro
– Da 500 mila a 2 mln euro
– Meno di 500 mila euro
• 12 macro settori di attività, in base a classificazione ATECO 2007:
1. Agricoltura e pesca
2. Alloggio, ristorazione
3. Attività artistiche, sportive, di intrattenimento
4. Attività finanziarie, assicurative e immobiliari
5. Attività manifatturiere
6. Attività professionali scientifiche e tecniche
7. Commercio
8. Costruzioni
9. Noleggio, agenzie di viaggio, servizi alle imprese
10. Sanità e assistenza sociale, servizi alla persona
11. Servizi ICT
12. Trasporto e magazzinaggio
9
* Il VALORE DELLA PRODUZIONE è uguale al FATTURATO incrementato dal valore delle giacenze della produzione di esercizio e diminuito del
valore delle giacenze delle produzioni passate. È un dato direttamente rilevabile attraverso tecniche automatiche di lavorazione ottica dei documenti
di bilancio originali. Per questo motivo è stato utilizzato come proxi del fatturato
Criteri di definizione e selezione (c)
Composizione del campione qualitativo
Criteri di selezione imprese femminili
• Scelta preferenziale per le imprese femminili “esclusive”, in secondo ordine “forti”, in terzo “maggioritarie”
• Scelta preferenziale per le imprese con capitale sociale e numero di addetti più elevati
• All‟interno di ogni settore economico particolare attenzione rivolta a differenziare e rappresentare le singole tipologie di attività
• Aziende con completezza dei dati di bilancio per le 6 annualità in esame
Criteri di selezione imprese non femminili
• Selezione di realtà il più possibile simili e vicine a quelle femminili già selezionate, per quanto riguarda
– tipologia di attività economica, valore della produzione, capitale sociale, numero di addetti.
10
60 Imprese
femminili
60 non
femminili 120
Totale
10 aziende (di cui 5 femminili)
per ciascuno dei 12 settori di attività
Analisi qualitativa delle 120 imprese (a)
11
• 17 con presenza esclusiva • 24 forte • 19 maggioritaria
• 70% del campione è composto da micro imprese (meno di 2 mln di euro di valore della produzione)
Analisi qualitativa delle 120 imprese (b)
SEDE LEGALE
12
Analisi qualitativa delle 120 imprese (c)
• Addetti (fonte: banca dati camerale)
1.796 in totale, 15 in media
• Anno di inizio attività
– 34% dopo il 2000
– 34% negli anni ‟90
– 22% negli anni „80
– 8% negli anni „70
– 2% negli anni ‟60
• Forma giuridica
– 82,5% Srl
– 12,5% Srl con socio unico
– 5% SpA
• Capitale sociale
– 7% oltre 1 milione di euro
– 5% da 500 mila a 1 milione
– 13% da 100 mila a 500 mila
– 15% da 50 mila a 100 mila
– 17,5% da 20 mila a 50 mila
– 42% meno di 20 mila
13
14
2. Risultati delle interviste di approfondimento
Aziende che hanno aderito all’intervista
15
Nel complesso hanno aderito 80 imprese su 120 (67%), di cui:
• Le aziende che hanno aderiscono in misura maggiore sono quelle nella classe «2 - 10 mln» e «meno di 500 mila euro»
• Nell’analisi per settore economico adesione sempre superiore al 50%
RIPARTIZIONE PER
SETTORE ECONOMICO
% su totale
80 imprese
% di
adesione
Agricoltura e pesca 3 3 6 7,5 60,0
Alloggio, ristorazione 3 4 7 8,8 70,0
Attività artistiche, sportive, di
intrattenimento 4 3 7 8,8 70,0
Attività finanziarie, assicurative e
immobiliari 3 4 7 8,8 70,0
Attività manifatturiere 5 3 8 10,0 80,0
Attività professionali scientifiche e
tecniche 4 4 8 10,0 80,0
Commercio 3 3 6 7,5 60,0
Costruzioni 3 2 5 6,3 50,0
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi alle
imprese 4 3 7 8,8 70,0
Sanità e assistenza sociale, servizi alla
persona 2 3 5 6,3 50,0
Servizi ICT 5 3 8 10,0 80,0
Trasporto e magazzinaggio 3 3 6 7,5 60.0
TOTALE 42 38 80 100,0 66,7
Totale
70% di adesione 63% di adesione
39%
19%
14%
11%
14%
4%
Presidente, Vicepresidente, AD
Titolare, socio, consigliere
Dirigente
Responsabile di funzione
Referente amministrativo
Altro
Ruolo
Gli intervistati
16
• 78% degli intervistati lavora in azienda da più di 6 anni
• L’83 % occupa ruoli di vertice o dirigenziali
20%
40%
28%
10%
3%
meno di 5 anni
da 6 a 15 anni
da 16 a 30 anni
più di 30 anni
NR
In azienda da:
Imprese che ne sono a conoscenza
40,5% 34,2%
37,5%
D’accordo
76,2%
78,9% 77,5%
Studi internazionali dimostrano che “le imprese con leadership
femminile ottengono risultati economici migliori”:
Lo sapevate? Siete d’accordo?
17
• La maggior parte delle imprese non sa che le
imprese con leadership femminile sono
economicamente più performanti
• Rispetto a questo tema le IF sono leggermente
più informate rispetto alle NF
• Oltre due imprese su tre sono d‟accordo con
questo assunto, con una leggera prevalenza
delle NF
Sì, è vero, perché le donne … • “… sono più organizzate e precise, concrete e produttive, lavorano in
modo più analitico, sono più ordinate“ • “… vedono da molte angolazioni diverse, sanno fare più cose allo
stesso tempo, sono più flessibili ed elastiche, più duttili e disponibili ai cambiamenti”
• “… hanno una maggiore attitudine alla dirigenza“ • “… ci mettono più impegno e grinta, sono più tenaci e aggressive,
sono più intraprendenti"
Totale
A livello dirigenziale quali sono le caratteristiche
che contraddistinguono uomini e donne?
18
Nel territorio le donne hanno maggiori difficoltà
(rispetto agli uomini) nella loro carriera professionale?
19
Sì
57,1% 50,0% 53,8%
No
40,5%
39,5%
40,0% Totale
Perché …
IF
27,9
68,6
3,6
NF
69,5
14,2
16,4
TOTALE
44,6
42,8
9,6
Qual è la composizione del capitale sociale
dell’azienda?
• Oltre 2/3 delle quote di capitale sociale IF sono in mano a
donne
• Quasi il 70% delle quote delle NF è in mano a uomini,
mentre si riduce molto la percentuale detenuta da donne
(solo il 14,2%)
• Tra le NF la percentuale di quote in mano ad altre società è
superiore rispetto alle quote in mano alle donne
20
% di quote detenute da uomini
% di quote detenute da donne
% di quote detenute da altre società
C’è il Consiglio d’Amministrazione?
Come è composto?
21
Composizione media di un CdA • Il CdA è presente nel 52% delle IF
e nel 68% delle NF
• In media nelle IF le donne sono
più degli uomini
• Nelle NF gli uomini sono più delle
donne, ma con una differenza
molto più consistente (quasi 1
donna ogni quattro uomini)
• In totale, in media gli uomini
sono circa il doppio delle donne
Presente nel
52,4% Presente nel
68,4%
1,3
2,7
2,1 1,9
0,7
1,2
-
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
IF NF Totale
media uomini
media donne
C’è il Collegio dei revisori?
Come è composto?
22
Composizione media di un
Collegio dei Revisori • Collegio dei revisori presente nel 16,7%
delle IF e nel 21,1% delle NF
• Anche nelle IF gli uomini sono
nettamente superiori alle donne:
• 1 donna ogni 6 uomini nei
collegi delle IF
• 1 donna ogni 2 uomini nelle NF
• Considerando il totale il rapporto
donne-uomini è di 1 a 3
2,3
1,6 1,9
0,4 0,8
0,6
-
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
IF NF Totale
media uomini
media donne
Presente nel
16,7% Presente nel
21,1%
Ci sono il presidente, l’AD e il
direttore generale in azienda?
• Quasi la totalità delle
imprese ha un
Amministratore Delegato
• Più della metà ha un
presidente, con una
differenza di 13 punti
percentuali tra IF ed NF
• Il 39% ha un direttore
generale
23
48%
98%
38%
61%
95%
39%
54%
96%
39%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
120%
Presidente Amministratore delegato
Direttore Generale
IF
NF
Totale
Donne Uomini
Sesso 18 (41,9%) 25 (58,1%)
Titolo di studio
licenza media 16,7% 20,0%
diploma 50,0% 36,0%
laurea 33,3% 44,0%
Iscritti a un albo 11,1% 36,0%
Età media 54 58
Numero medio di figli 1,3 1,4
Lavora da 31 anni 36 anni
In azienda da 19 anni 20 anni
Ricopre l'attuale incarico dal 11 anni 16 anni
Compenso lordo annuo (media) € 59.500 Dato non disponibile
Innovazioni
Investimenti immateriali (R&S, acquisto brevetti,
software, certificazioni) 42,9% 41,7%
Nuovi prodotti/servizi e partnership 28,6% 25,0%
Riorganizzazione dell'azienda (innovazioni di
processo, personale, ampliamenti, etc.) - 25,0%
Investimenti materiali (acquisto macchinari e
nuove tecnologie, ricerca di immobili) 14,3% 8,3%
Benefits
Cellulare 50,0% 50,0%
Automobile 39,3% 44,4%
Computer 3,6% 5,6%
Casa 3,6% -
Rimborso spese 3,6% -
Qual è l’identikit del Presidente
dell’azienda?
24
• Su un totale di 43 presidenti
indicati:
• 25 uomini, 18 donne
• Sono di più gli uomini con la
laurea (44% contro 33% delle
donne)
• Le donne ricoprono l‟attuale
incarico da meno tempo
• Circa 60 mila euro il compenso
delle donne, dato non
confrontabile con gli uomini
perché in pochissimi hanno
voluto fornirlo
Donne Uomini
Sesso 37 (48,1%) 40 (51,9%)
Titolo di studio
licenza media 8,1% 15,0%
diploma 70,3% 50,0%
laurea 18,9% 35,0%
Iscritti a un albo 13,5% 35,0%
Età media 51 54
Numero medio di figli 1,3 1,4
Lavora da 28 anni 31 anni
In azienda dal 17 anni 18 anni
Ricopre l'attuale incarico da 13 anni 12 anni
Compenso lordo annuo (media) € 46.107 Dato non disponibile
Innovazioni
Investimenti immateriali (R&S, acquisto brevetti,
software, certificazioni) 50,0% 15,8%
Nuovi prodotti/servizi e partnership 6,3% 10,5%
Riorganizzazione dell'azienda (innovazioni di
processo, personale, ampliamenti, etc.) 25,0% 47,4%
Investimenti materiali (acquisto macchinari e nuove
tecnologie, ricerca di immobili) 18,8% 26,3%
Benefits
Cellulare 48,7% 47,5%
Automobile 43,6% 37,5%
Computer 2,6% 5,0%
Rimborso spese 2,6% 5,0%
Casa 2,6% 2,5%
Cespiti intestati all‟azienda - 2,5%
Qual è l’identikit dell’Amministratore Delegato
o Amministratore Unico?
25
• Su un totale di 77 figure di
Amministratore indicate:
• 40 uomini, 37 donne
• Di più gli uomini con la laurea
• Le donne ricoprono l‟attuale
incarico da più tempo
• Circa 46 mila euro il compenso
delle donne, dato non
confrontabile con gli uomini
perché in pochissimi hanno
voluto fornirlo
• Le donne hanno apportato in
misura nettamente superiore
innovazioni legate a investimenti
immateriali
• Per gli uomini invece più
innovazioni sul fronte
dell‟organizzazione aziendale
Donne Uomini
Sesso 12 (40,0%) 18 (60,0%)
Titolo di studio
licenza media 8,3% 16,7%
diploma 66,7% 55,6%
laurea 25,0% 27,8%
Iscritti a un albo 8,3% 27,8%
Età media 56 53
Numero medio di figli 1,5 1,7
Lavora da 35 anni 30 anni
In azienda da 23 anni 22 anni
Ricopre l'attuale incarico da 16 anni 12 anni
Compenso lordo annuo (media) € 65.171 Dato non disponibile
Innovazioni
Investimenti immateriali (R&S, acquisto brevetti,
software, certificazioni) 33,3% 16,7%
Nuovi prodotti/servizi e partnership 11,1% 8,3%
Riorganizzazione dell'azienda (innovazioni di
processo, personale, ampliamenti, etc.) 33,3% 41,7%
Investimenti materiali (acquisto macchinari e
nuove tecnologie, ricerca di immobili) 22,2% 33,3%
Benefits
Cellulare 50,0% 45,0%
Automobile 37,5% 40,0%
Computer 6,3% 5,0%
Casa 6,3% 5,0%
Rimborso spese - 5,0%
Qual è l’identikit del Direttore Generale?
26
• Su un totale di 30 figure di DG
indicate:
• 18 uomini, 12 donne
• Età media superiore di 3 anni per
le donne
• Le donne lavorano da più tempo,
di poco superiore anche
l‟anzianità aziendale
• Le donne ricoprono l‟attuale
incarico da più tempo
• Circa 65 mila euro il compenso
delle donne, dato non
confrontabile con gli uomini
perché in pochissimi hanno
voluto fornirlo
• Le donne hanno apportato in
misura nettamente superiore
innovazioni legate a investimenti
immateriali
• Per gli uomini invece più
innovazioni sul fronte
dell‟organizzazione aziendale e
degli investimenti materiali
Donne Uomini
Sesso 35 (38,9%) 55 (61,1%)
Titolo di studio
licenza media 8,6% 7,4%
diploma 62,9% 58,2%
laurea 28,6% 34,5%
Età media 44,5 46,4
Lavora in azienda da 17 anni 31 anni
Ricopre l'attuale incarico da 14 anni 16 anni
Compenso lordo annuo (media) € 33.614 € 43.743
Ruolo
Vicepresidente 2,9% 7,3%
Dirigente 14,3% 20,0%
Socio, consigliere 17,1% 18,2%
Responsabile di reparto, capo ufficio 62,9% 52,7%
Altro 2,9% 1,8%
Qual è l’identikit delle altre
figure dirigenziali in azienda?
27
• Le aziende hanno
complessivamente indicato altre 90
figure che ricoprono ruoli
dirigenziali
• 55 uomini, 35 donne
• Gli uomini lavorano in azienda e
ricoprono l‟attuale incarico da più
tempo rispetto alle donne
• Confronto tra i compensi annui:
• 33 mila euro per le donne
• 43 mila per gli uomini
• Le donne guadagnano in
media il 23% in meno rispetto
agli uomini
Qual è stato l’andamento degli addetti nel
triennio 2008 – 2010?
• In crescita il numero di addetti
nelle 80 imprese intervistate
nel triennio 2008-2010, del (+
49%), ma: – Gli uomini sono oltre 2/3 del
totale
– Gli uomini crescono in due anni
del + 52%, le donne del + 43%
• Aumenta e si consolida il gap
tra uomini e donne, che sono
di meno e crescono meno
• In media nel 2010 ogni tre
dipendenti 1 è donna e 2
sono uomini
28
2008
2009
2010
Donne
5,5
6,0
6,1
Uomini
10,9
12,1
13
Come si sono modificate le tipologie di contratto
per gli addetti nel triennio 2008-2010? (a)
• La tipologia contrattuale a tempo indeterminato
rappresenta oltre i due terzi degli addetti sia uomini
che donne, ma con una crescita superiore per i primi
• Invece la percentuale di forme „atipiche‟ per le donne
passa da 7,6 a 13,1
• Per gli uomini pesano di più i contratti a tempo
indeterminato, per le donne quelli a tempo
determinato o ‘atipici’
29
Come si sono modificate
le tipologie di contratto per gli addetti
nel triennio 2008-2010? (b)
• Complessivamente il
numero di uomini con
contratto a tempo
indeterminato cresce
ad tasso doppio rispetto
alle donne (+74% contro
+ 38%)
• Nello stesso periodo le
donne con forme
contrattuali ‘atipiche’
crescono del + 145%
contro il + 40% dei
colleghi uomini
30
Variazione % 2008-2010
uomini donne
Quante sono state le donne in maternità
tra il 2008 e il 2010?
• In totale tra il 2008 e il 2010 sono state indicate 46 donne in maternità (4,4% del totale donne)
– In media 1,5 donne nelle IF e 1,4 nelle NF
• Lievemente superiore la media nelle IF rispetto alle NF
• Comportamenti differenti relativamente alle sostituzioni delle donne in maternità:
– maggiore sensibilità nelle IF, dove il 76,2% delle donne è stato sostituito a fronte di un
36% registrato nelle NF 31
21 (1,5 in media)
76,2%
25 (1,4 in media)
36,0%
TOTALE
46 (1,4 in media)
54,3%
Donne in maternità
% di sostituzioni sulle maternità
Quante aziende hanno fatto ricorso a forme di
riduzione del lavoro per affrontare la crisi?
32
• Le IF, seppure con percentuali molto basse, hanno fatto maggiore ricorso a licenziamenti (14%) e cassa integrazione (12%)
• Le NF maggiormente a forme di riduzione dell’orario di lavoro
33% 24%
TOTALE
29%
• Circa 1/3 delle imprese ha fatto ricorso a forme di riduzione del lavoro nel triennio 2008-2010
• Lievemente superiore la percentuale di IF
Valori %
Quante aziende hanno risentito
della crisi tra il 2008 e il 2010?
Con quali effetti?
33
71,4% 71,1%
TOTALE
71,3%
• Oltre 2/3 delle imprese hanno risentito della crisi economica ancora in corso
• Differenza impercettibile tra IF e NF
• Nello specifico oltre metà delle imprese ha registrato un calo del fatturato
• Il 40% delle IF ha visto ridursi il risultato di esercizio (percentuale lievemente superiore alle NF)
• Le NF invece hanno contratto in misura maggiore gli investimenti e il personale
Quali investimenti pensa di realizzare
nel 2011-2012 per superare la crisi?
34
• In 6 tipologie su 8 le IF prevedono di investire in misura superiore rispetto alle NF
• Le differenze maggiori tra IF e NF si riscontrano per • Formazione (+ 12%) • Organizzazione aziendale e
certificazioni (+ 4%) • Partnership o reti d’impresa
(+ 3,5%) • Ricerca & Sviluppo (+ 3%)
• Più consistenti invece gli investimenti delle NF in comunicazione e marketing (+ 8% rispetto alle IF)
64,3%%
57,1%
26,2%
9,5%
2,4%
-
73,7%
65,8%
13,2%
10,5%
-
2,6%
Flessibilità degli orari di lavoro (in ingresso o in uscita) e possibilità di orario continuato
Possibilità di contratti part-time
Banca delle ore (possibilità di convertire i compensi di eventuali ore di straordinario in
ore di permesso)
Possibilità di lavorare da casa (telelavoro)
Asilo aziendale - interaziendale - convenzioni con asili
Altri servizi per i figli (centri estivi, vacanze etc…)
IF
NF
Quali politiche di conciliazione
vita-lavoro ha realizzato l’impresa?
35
• Circa 2/3 delle imprese (ma in misura superiore le NF rispetto alle IF) hanno attuato forme standard di conciliazione come la flessibilità degli orari di lavoro e la possibilità di contratti part-time
• Interessante il dato espresso alle IF relativamente alla banca delle ore (ne fa uso il 26%)
• Solo 1 azienda su 10 utilizza il telelavoro
• Quasi nessuno ha attivato servizi per i figli dei dipendenti (asili, centri estivi, etc.)
Aziende che monitorano la soddisfazione dei dipendenti
sulla conciliazione
28,6%
15,8%
Aziende che giudicano i loro dipendenti e collaboratori
«soddisfatti»
78,6%
73,7%
Monitorate la soddisfazione rispetto alle politiche
di conciliazione famiglia-lavoro adottate?
36
• Solo il 29% delle IF e il 16% delle NF
monitora il livello di soddisfazione
interna circa le politiche di
conciliazione famiglia-lavoro adottate
• Allo stesso tempo però oltre il 70%
delle imprese ritiene che i loro
dipendenti e collaboratori siano
soddisfatti
I dipendenti sono soddisfatti perché … • … c’è un ambiente lavorativo "familiare", la condivisione delle
esigenze e degli interessi, "l'azienda va incontro ai suoi dipendenti", "i dipendenti stanno bene", c’è un rapporto di equilibrio e fiducia
• … grazie alle politiche adottate “i dipendenti si organizzano meglio", "possono conciliare il lavoro con la vita privata e con la loro famiglia", "sono più autonomi e flessibili e questo li aiuta con figli e anziani a carico“
Chi ha sostenuto la necessità
di adottare in azienda delle
politiche di conciliazione?
• Sono state principalmente le dipendenti
donne a chiedere l‟attuazione di politiche
di conciliazione vita-lavoro, con un
approccio dunque tipicamente bottom-up
• In 1/3 dei casi la richiesta proviene
direttamente dal management
• Non si rilevano grandi differenze di
risposta tra IF e NF
37
47,6%%
31,0%
9,5%
-
11,9%
55,3%
28,9%
7,9%
7,9%
-
Una o più richieste da parte di collaboratrici
Il management dell'azienda
Una donna che fa parte della direzione aziendale
Altro
NR
IF
NF
52,4% 60,5%
TOTALE
56,3%
• Percentuale lievemente superiore per le NF rispetto alle IF
Avete realizzato iniziative di
marketing e comunicazione
orientate a una clientela femminile?
38
• Solo il 2,4% delle IF dice sì!
• Oltre l’85% non attua iniziative di
comunicazione rivolte specificamente al target
femminile
• Del 12% di aziende che rispondono SI, le
principali iniziative realizzate riguardano:
– progetti su salute e bambini (ad es.
comunicazioni presso pediatri e ginecologi,
giornate della prevenzione su disturbi
specificatamente femminili, pagina "Info bimbi«
sul giornale, iniziativa "Pane salute donna“)
– progetti relativi a benessere, moda e gusto,
(iniziative su agriturismi, una pubblicità su una
spa, prodotti che fanno risparmiare tempo e
sono belli esteticamente, prodotti ad hoc per le
donne)
Alcune motivazioni sui NO … • Il nostro settore (i nostri prodotti-servizi) si rivolgono solo a
uomini oppure a uomini e donne senza distinzioni: "non abbiamo (o non saprei) identificare una clientela specificatamente femminile", "le donne non sono il nostro target", "la tipologia di mercati a cui si rivolge l'azienda non permette iniziative di questo tipo»
• Non riteniamo necessario svolgere iniziative di marketing dedicate specificatamente alle donne, non ne abbiamo il tempo, non è di nostra competenza
2,4% 23,7%
TOTALE
12,5%
Eppure …
61,9
33,3
4,8
42,1
57,9
--
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
Sì No NR
IF
NF
E' al corrente del fatto che secondo molti
ricerche e studi le donne decidono oltre l'80%
dei consumi?
39
• … eppure il 53% delle
imprese intervistate sa che le
donne decidono l‟80% dei
consumi
• Forte divario in questo caso
tra IF e NF
Come valuta la proposta di legge che dal 2015 obbligherà
le aziende quotate in borsa a riservare nei CdA almeno il
30% dei posti alle donne?
• 67% delle IF e 68% delle NF è d‟accordo, in
particolare per queste ragioni:
– Pari opportunità
• "bisogna dare più opportunità alle donne, il nostro
mondo è troppo vecchio e ci sono troppi uomini",
• "è utile per combattere la diffusa mentalità
maschilista",
• "l'importante è che la quota sia paritaria per uomini e
donne"
– Capacità
• "le donne hanno grandi capacità",
• "le donne sono competenti e all'avanguardia",
• "l'esperienza femminile è l'altro lato della società",
• "le donne possono svolgere un ruolo fondamentale
nella gestione della società"
– Estrema ratio:
• "è l'unico modo per forzare un po‟ la cosa",
• "è una corsia obbligatoria",
• "altrimenti alle donne non viene dato potere"
40
• 26% delle IF e 29% delle NF NON è d‟accordo
con l‟introduzione delle quote rosa perché: – "è una questione di merito e non di sesso",
– "si entra nel cda per merito e non per legge"
– "obbligare è quasi offensivo per le donne "
– "vorrei che le donne entrassero nei cda senza vincoli",
– "obbligare è sbagliato"
– "se lo possono conquistare da sole",
– "se le donne non avanzano di carriera è colpa loro"
Quali provvedimenti ritiene necessari
per valorizzare il talento femminile (domanda a risposta aperta)
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• Ad esempio: adeguato numero di asili o creazione di asili interaziendali su modello svedese, flessibilità negli orari di ingresso e di uscita dei servizi all'infanzia e della scuola primaria, servizio post-scuola, condividere con i mariti la possibilità di accedere a opportunità di conciliazione lavoro-famiglia, eliminazione della burocrazia ("c'è troppa rigidità")
Giudizi su Fattore D
• … per il 41% è un modo nuovo per restituire
consapevolezza al ruolo delle donne:
– «in questo modo finalmente se ne parla",
– "si sente la voce delle donne ",
– "il confronto è sempre positivo",
– "da maggiore sensibilità sull'argomento ed una
maggiore consapevolezza alla donna",
– "impone una riflessione",
– "anche le donne possono dire la loro«.
• Per il 18% la ricerca permette di capire la
situazione attuale:
– "offre dati nuovi, che sono la base per decisioni
corrette",
– " offre un punto di partenza per valutare il
fenomeno",
– " più le indagini sono fatte a livello territoriale,
più possono essere utili ",
– " aiuta a conoscere".
• 5 giudizi più critici (6% degli intervistati):
– Perplessità sui risultati dell'indagine: • "non so a cosa porti",
• "non ne capisco l'utilità",
• "non so se l'iniziativa possa incidere sulle decisioni
finali"
– "Non sono d'accordo, queste indagini sono la
moda del momento"
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Team del progetto Fattore D Ravenna
• Iniziativa promossa e diretta da – COMITATO PER L’IMPRENDITORIA FEMMINILE della Camera di Commercio di Ravenna
• Coordinamento e supervisione – Paola Morigi, Segretario Generale Camera di Commercio di Ravenna
– Fabiola Licastro, segreteria tecnica del COMITATO PER L‟IMPRENDITORIA FEMMINILE e Responsabile del Servizio Statistica, Prezzi, Protesti, Brevetti e Marchi della Camera di Commercio di Ravenna
• Ideazione, sviluppo e realizzazione del progetto a cura di G&M Network Srl in collaborazione con Studio Giaccardi & Associati
– capo progetto: Lidia Marongiu
– capo analista: Andrea Zironi
– ricercatori: Marco Gambi (analisi di desk, dei bilanci e interviste), Stefania Deiana (analisi di desk), Michela Parziale (progetto strumenti, interviste ed elaborazioni), Daniela Verlicchi (analisi di desk e dei bilanci), Andrea Zironi (progetto strumenti, elaborazioni e redazione rapporti)
– Gestione e redazione blog: Chiara Scattone
– Sviluppo web http://ravenna.fattoredonna.it/ : Vito Lioce
• Con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna
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Grazie dell’attenzione
Camera di commercio di Ravenna
Comitato di promozione dell’imprenditoria con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna
Ravenna, 20 dicembre 2010
Fattore D è un prodotto originale di
G&M Network Srl in collaborazione con
Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione
© All Rights Reserved, Ravenna 16-05-2011
www.gemnetwork.it
www.giaccardiassociati.it