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Area Amministrazione, Controllo, Finanza aziendale e immobiliare Osservatorio di Revisione www.sdabocconi.it/aec/osservatoriorevisione modif Rapporto di Ricerca I giudizi rilasciati dalle società di revisione alle società quotate nel biennio 2007-08: mercato italiano e principali borse europee a cura di Mara Cameran * SDA Bocconi - Osservatorio di Revisione Giugno 2009 * Si ringrazia il Dott. Paolo Mantica per la collaborazione prestata alla stesura del presente report.

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modif

Rapporto di Ricerca

I giudizi rilasciati dalle società di revisione alle società quotate nel biennio 2007-08: mercato italiano e principali

borse europee

a cura di Mara Cameran *

SDA Bocconi - Osservatorio di Revisione

Giugno 2009 * Si ringrazia il Dott. Paolo Mantica per la collaborazione prestata alla stesura del presente report.

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INDICE 1. Introduzione pag. 1 2. La struttura del segmento delle quotate nel mercato italiano della revisione contabile pag. 1

2.1 Quote di mercato pag. 1 2.1.1 Suddivisione degli incarichi per settori di attività pag. 4

2.2 Audit firm rotation pag. 6 2.3 Partner rotation pag. 6

3. Analisi delle opinion pag. 7

3.1 Tipologie di giudizi rilasciati alle società quotate pag. 7 3.2 Le clean opinion pag. 8

3.2.1 Analisi settoriale delle clean opinion pag. 9 3.2.1.1 Tipologie di richiami di informativa pag. 10

4. Il giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio (ex D.Lgs 2/02/2007, n. 32)______________________________________ pag. 13 4.1. Tipologia di giudizio di coerenza_____________________________________ pag. 14 5. Il segmento delle società quotate: un confronto internazionale pag. 15

5.1 Quote di mercato delle società di revisione pag. 15 5.2 Le principali imprese europee: tipologie di giudizio e quote di mercato pag. 19

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INDICE DELLE FIGURE Figura 1: Quote di mercato per numero di incarichi (2007) pag. 2 Figura 2: Quote di mercato per numero di incarichi (2008) pag. 2 Figura 3: Scomposizione della quota di mercato delle società di revisione non Big (2008) pag. 3 Figura 4: Quote di mercato nel settore industriale (2008) pag. 4 Figura 5: Quote di mercato nel settore dei servizi (2008) pag. 5 Figura 6: Quote di mercato nel settore finanziario (2008) pag. 5 Figura 7: Audit firm rotation (2007/08) pag. 6 Figura 8: Partner rotation (2007/08) pag. 6 Figura 9: Quote di mercato per numero di incarichi – Spagna 2006 pag. 15 Figura 10: Quote di mercato per numero di incarichi – Spagna 2007 pag. 16 Figura 11: Quote di mercato per volume d’affari – Francia 2006/07 pag. 17 Figura 12: Quote di mercato per volume d’affari – Francia 2007/08 pag. 18 INDICE DELLE TABELLE Tabella 1: Numero clienti acquisiti/persi biennio 2007/2008 pag. 3 Tabella 2: Suddivisione degli incarichi per settori (2008) pag. 4 Tabella 3: Tipologie di giudizio sui bilanci di esercizio (Biennio 2007/2008) pag. 7 Tabella 4: Tipologie di giudizio sui bilanci consolidati (Biennio 2007/2008) pag. 8 Tabella 5: Clean opinion con richiami di informativa (Bilanci di esercizio 2007/2008) pag. 9 Tabella 6: Clean opinion con richiami di informativa (Bilanci consolidati 2007/2008) pag. 9 Tabella 7: Clean opinion per settori (Bilanci di esercizio 2008) pag. 9 Tabella 8: Clean opinion per settori (Bilanci consolidati 2008) pag. 9 Tabella 9: Richiami di informativa sul bilancio di esercizio – Settore industriale pag. 10 Tabella 10: Richiami di informativa sul bilancio consolidato – Settore industriale pag. 10 Tabella 11: Richiami di informativa sul bilancio di esercizio – Settore dei servizi pag. 11 Tabella 12: Richiami di informativa sul bilancio consolidato – Settore dei servizi pag. 11 Tabella 13: Richiami di informativa sul bilancio di esercizio – Settore finanziario pag. 11 Tabella 14: Richiami di informativa sul bilancio consolidato – Settore finanziario pag. 12 Tabella 15: Tipologie di giudizio di coerenza (2008) pag. 14 Tabella 16: Quote di mercato per numero di incarichi – UK pag. 16 Tabella 17: Quote di mercato per numero di incarichi – Germania pag. 17 Tabella 18: Quote di mercato per numero di incarichi – Confronto europeo pag. 19 Tabella 19: Opinion sulle imprese europee a maggiore capitalizzazione (2007) pag. 20 Tabella 20: Opinion sulle imprese europee a maggiore capitalizzazione (2008) pag. 20 Tabella 21: Quote di mercato sulle imprese a maggiore capitalizzazione – Confronto europeo (2007) pag. 21 Tabella 22: Quote di mercato sulle imprese a maggiore capitalizzazione – Confronto europeo (2008) pag. 21

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1. INTRODUZIONE

Il presente lavoro analizza i giudizi rilasciati dalle società di revisione sui bilanci delle società quotate nel mercato borsistico negli anni 2007 e 2008. L’Osservatorio di Revisione della SDA Bocconi ha già pubblicato un report analogo con riferimento agli anni 2005 e 2006.1 A tal fine, in primo luogo, sono state raccolte le opinion che riguardano le società italiane quotate per il biennio 2007/2008. Tali società sono sottoposte al regime della revisione legale, vale a dire la revisione richiesta da norme di legge, e debbono essere revisionate solo da società di revisione iscritte nell’Albo speciale tenuto dalla Consob che, nel periodo in esame, conta 22 soggetti2. L’esame dei giudizi rilasciati alle quotate nazionali ha consentito di evidenziare la struttura di tale segmento del più generale mercato della revisione contabile e i cambiamenti che lo hanno interessato nel biennio oggetto d’analisi. Si è, inoltre, svolto un confronto tra l’ambito nazionale e i principali Paesi europei.

2. LA STRUTTURA DEL SEGMENTO DELLE QUOTATE NEL MERCATO ITALIANO DELLA REVISIONE CONTABILE

Le analisi riportate nei paragrafi 2 e 3 si riferiscono alle società quotate in Italia, per un totale di 278 soggetti. In particolare, dalle società quotate al 31.05.09 sono state escluse: ♦ le società estere (37 unità); ♦ le matricole 2008 e 2009 (5 unità); I dati sono stati raccolti grazie alla consultazione del sito di Borsa Italiana e/o dei siti internet delle varie società oggetto di analisi. 2.1 Quote di mercato Per gli anni 2007 e 2008 sono state calcolate le quote di mercato sulla base del numero di incarichi. Fatto 100 il totale delle società del campione, è stata ricostruita la ripartizione degli incarichi di revisione contabile di bilancio tra i soggetti abilitati a svolgere tale attività, ossia Deloitte, KPMG, PricewaterhouseCoopers (d’ora in avanti PwC), Reconta Ernst & Young (d’ora in avanti RE&Y), rientranti nel gruppo delle cosiddette Big 4 e le altre società di revisione iscritte all’Albo speciale tenuto dalla Consob (d’ora in avanti non Big). Nell’interpretare i dati successivamente presentati, si ricordi che, ai sensi del D.Lgs. 303/06, è attualmente obbligatorio per le quotate cambiare società di revisione ogni 9 anni.

1 Rapporto di ricerca 2007 dell’Osservatorio di Revisione dal titolo “I giudizi rilasciati dalle società di revisione alle società quotate nel biennio 2005-06: mercato italiano e principali borse europee”, in www.sdabocconi.it/osservatoriorevisione. 2 Per l’elenco completo delle società iscritte all’Albo Consob si rinvia al Rapporto dell’Osservatorio di Revisione del Marzo 2009 dal titolo “Il mercato della revisione contabile in Italia al 31-12-2008”, a cura di M. Cameran, pag. 4.

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Figura 1: Quota di mercato per numero di incarichi (2007)

24%

12%

27%

23%

14%

Deloitte KPMG PwC REY Non big

Figura 2: Quota di mercato per numero di incarichi (2008)

23%

14%

24%

26%

13%

Deloitte KPMG PwC REY Non big

Nel 2008, RE&Y ha svolto attività di revisione per il 26% delle imprese quotate in Italia rientranti nel campione, PwC e Deloitte seguono rispettivamente con una quota pari al 24% e al 23%, KPMG, invece, ha una quota del 14%. Complessivamente, quindi, le cosiddette “Big 4” svolgono l’87% degli incarichi totali. Rispetto al 2007, PwC perde il 3% e Deloitte l’1%, mentre RE&Y e KPMG guadagnano rispettivamente il 3% e il 2%. Infine, la quota delle non Big scende di un punto percentuale. Considerando anche gli anni 2005 e 2006, il trend sopra menzionato sembra essere confermato: infatti, PwC mostrava quote prossime al 30%, mentre RE&Y quote in leggera crescita. In particolare, rispetto al 2005, è aumentata la quota delle non Big, che dal 9% è passata al 13%.3

3 Va precisato che le quote relative agli anni 2005 e 2006 si riferivano ad un campione di società diverso da quello considerato in questo report, dato che il numero e l’identità delle società quotate varia nel tempo: per

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Le variazioni delle quote di mercato sono state anche analizzate come differenza nel numero di clienti persi/acquisiti nel biennio (tabella 1).

Tabella 1: Numero clienti acquisiti/persi biennio 2007/2008

Società Delta clienti Deloitte -2 KPMG 4 PwC -7 REY 6

Non Big -1

Come già si poteva evincere dalle quote percentuali, PwC e Deloitte hanno rispettivamente perso sette e due clienti, mentre RE&Y e KPMG hanno accresciuto gli incarichi di 6 e 4 unità. Situazione pressoché invariata per le altre società (non Big) che hanno perso 1 incarico. Per quanto riguarda le non Big, dalla figura 2 emerge che svolgono incarichi per il 13% del campione esaminato. La suddivisione della suddetta quota tra le diverse società è illustrata nella figura 3.

Figura 3: Scomposizione della quota di mercato delle società di revisione non Big (2008)

3% 3% 5% 3%

22%

3%50%

8% 3%

Agn Serca Analisi Audirevi Baker Tilly BDOFidital M&G Pkf RSM Italy

Le aziende del campione non revisionate dalle “Big 4” sono in totale 37. La metà di queste (per l’esattezza 18) ha conferito l’incarico a Mazars & Guerard, segue BDO con 8 incarichi, Pfk Italia con 3, Audirevi con 2, infine Agn Serca, Analisi, Baker Tilly, Fidital, e RSM Italy titolari di un incarico ciascuna. Le società che offrono servizi di revisione alle quotate sono in totale 13 (le “Big 4” e 9 non Big), mentre 22 sono le società iscritte nell’Albo speciale Consob. Questo implica che 9 società, benché in possesso dei requisiti previsti dalla legge per lo svolgimento di servizi di revisione contabile presso aziende quotate, non sono titolari di alcun incarico. maggiori informazioni, si veda il paragrafo 2.1 del precedente report dal titolo “I giudizi rilasciati dalle società di revisione alle società quotate nel biennio 2005-06: mercato italiano e principali borse europee”.

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2.1.1 Suddivisione degli incarichi per settori di attività Le imprese quotate sono state suddivise nei seguenti macrosettori di attività, secondo la classificazione adottata da Borsa Italiana4: ♦ Industriale: sono state comprese in questa categoria le società operanti nei settori alimentare,

auto, cartario, chimica, costruzioni, elettronica, impianti e macchine, minerali, metallurgia, settore petrolifero, tessile-abbigliamento;

♦ Servizi: imprese di distribuzione, media, pubblica utilità, trasporti, turismo, implementazione di servizi informatici;

♦ Finanziario: banche, assicurazioni, società immobiliari, finanziarie di partecipazione. Fatto 100 il totale dei clienti di ciascuna Big, sono state calcolate le percentuali in termini di numero di incarichi per ciascuno dei settori precedentemente individuati (tabella 2).

Tabella 2: Suddivisione degli incarichi per settori (2008)

Aziende

industriali Aziende di

servizi Aziende

finanziarie TOTALE

Deloitte 38,5% 29,2% 32,3% 100% KPMG 28,9% 26,3% 44,8% 100% PwC 54,4% 29,4% 16,2% 100% REY 40,0% 34,3% 25,7% 100%

Mentre PwC, RE&Y e Deloitte hanno come clienti quotati prevalentemente aziende industriali, KPMG presta servizi di revisione soprattutto a aziende operanti nel settore finanziario. Nel biennio precedente la suddivisione era simile, ad eccezione di Deloitte, i cui clienti appartenevano nella maggior parte dei casi al settore finanziario. Si sono successivamente calcolate le quote di mercato per macrosettori (figure 4, 5 e 6). In questo caso si è partiti dal totale dei clienti appartenenti ai settori precedentemente individuati e si sono calcolate le quote, sempre in termini di numero di incarichi, per ciascuna società di revisione.

Figura 4: Quote di mercato nel settore industriale (2008)

21%

9%

30%

23%

17%

Deloitte KPMG PwC REY Non Big

4 Le società quotate sul mercato Expandi (36) sono state assegnate ad uno dei tre settori sulla base dell’attività economica prevalentemente svolta.

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Figura 5: Quote di mercato nel settore dei servizi (2008)

23%

12%

24%

30%

11%

Deloitte KPMG PwC REY Non big

Figura 6: Quote di mercato nel settore finanziario (2008)

27%

23%15%

24%

11%

Deloitte KPMG PwC REY Non Big

Nel 2008 netta è la dominanza di PwC nel settore industriale rispetto alle altre società (30% versus 23% di RE&Y e 21% di Deloitte), mentre la leadership nel settore dei servizi e in quello finanziario è rispettivamente di RE&Y (30%) e Deloitte (27%). Comparando le quote di mercato settoriali con quelle generali evidenziate dalla figura 2, si osserva in particolare che:

- nel macrosettore industriale PwC registra un aumento della quota del 6% rispetto a quella globale, mentre KPMG una riduzione del 4%;

- nel macrosettore dei servizi RE&Y fa registrare un + 5%; - nel macrosettore finanziario KPMG e PWC variano di 9 punti percentuali,

rispettivamente in aumento e in decremento, mentre Deloitte riporta un +4%.

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2.2 Audit firm rotation Nella figura 7 sono state evidenziate, in termini percentuali, le società clienti che hanno cambiato società di revisione nel corso del biennio 2007/2008. L’analisi è stata effettuata a partire dalle opinioni rilasciate sul bilancio di esercizio. Si tenga presente che la società incaricata di esprimere un giudizio sul bilancio consolidato è la stessa che svolge analogo compito con riferimento al bilancio d’esercizio.

Figura 7: Audit firm rotation (2007/08)

87%

13%

No rotation Sì rotation Nel 13% delle imprese del campione si è assistito ad una audit firm rotation. In tutti i casi, al mutare della società di revisione corrisponde anche la rotation del partner responsabile dell’incarico. 2.3 Partner rotation È stata ricercata l’eventuale presenza di una partner rotation in quel 87% dei casi in cui la società di revisione del 2008 è identica a quella del 2007. Anche in questo caso l’analisi è stata svolta considerando il bilancio di esercizio, in quanto il soggetto responsabile della revisione di tale bilancio è responsabile, eventualmente, anche del giudizio sul bilancio consolidato.

Figura 8: Partner rotation (2007/08)

85%

15%

No rotation Sì rotation

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Dalla figura 8 è possibile osservare una partner rotation del 15% in quei casi in cui non si è assistito ad una audit firm rotation.

3. ANALISI DELLE OPINION

3.1 Tipologie di giudizi rilasciati alle società quotate Dopo aver svolto il lavoro di audit, la società di revisione esprime, con apposite relazioni, un giudizio sul bilancio di esercizio e consolidato. Le relazioni sono sottoscritte dal responsabile della revisione contabile, che deve essere socio o amministratore della società di revisione e iscritto nel registro dei revisori contabili. I giudizi espressi dalle società di revisione possono essere di 4 tipi: ♦ Giudizio positivo senza rilievi (o clean opinion): il revisore ritiene che il bilancio di esercizio

e il consolidato siano conformi alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione. Si giudica, pertanto, che esso sia stato redatto con chiarezza e rappresenti in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, finanziaria ed il risultato d’esercizio della società (e/o del gruppo);

♦ Giudizio positivo con rilievi: il parere professionale del revisore è con rilievi a causa di una limitazione nelle procedure di revisione o di una non conformità ai principi contabili generalmente accettati. Ciononostante il bilancio è giudicato positivamente in quanto i rilievi di cui sopra non sono tali da inficiare l’attendibilità del bilancio nel suo complesso.

♦ Impossibilità di esprimere un giudizio: il revisore si astiene dall’emettere un parere perché non esiste evidenza sufficiente e adeguata per la formazione di un’opinione sul bilancio, o per mancanza del requisito di indipendenza.

♦ Giudizio negativo: il revisore ritiene che il bilancio non fornisca una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato economico in conformità ai principi contabili generalmente accettati.

Negli ultimi tre casi la società di revisione espone analiticamente nelle relazioni i motivi della propria decisione. Si riportano nelle tabelle 3 e 4 le sintesi delle analisi effettuate sui giudizi emessi dalle società di revisione con riferimento ai bilanci consolidati e a quelli di esercizio nel biennio oggetto di studio.

Tabella 3: Tipologie di giudizio sui bilanci di esercizio (Biennio 2007/2008)

Tipologia di giudizio 2007 2008 Giudizio senza rilievi 95,68% 95,67% Giudizio con rilievi 3,60% 1,08% Impossibilità di esprimere un giudizio 0,72% 2,89% Giudizio negativo 0,00% 0,36%

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Tabella 4: Tipologie di giudizio sui bilanci consolidati (Biennio 2007/2008)

Tipologia di giudizio 2007 2008 Giudizio senza rilievi 96,55% 95,02% Giudizio con rilievi 2,68% 1,53% Impossibilità di esprimere un giudizio 0,77% 3,07% Giudizio negativo 0,00% 0,38%

Sia nel bilancio di esercizio che in quello consolidato la quasi totalità dei giudizi è costituita da clean opinion.5 Nel 2008, l’unico giudizio negativo ha riguardato il bilancio di esercizio e consolidato di “Omnia Network”6: ciò è stato determinato da limitazioni nelle procedure di revisione, rilievi concernenti la voce “crediti” e incertezze in merito ai futuri sviluppi dell’operatività aziendale. L’anno precedente, invece, non era stato emesso alcun parere negativo con riferimento alle società rientranti nel campione. La “impossibilità di esprimere un giudizio” ha riguardato, nel 2008, 8 società, mentre nell’anno precedente 2: il motivo è legato principalmente alla presenza di rilevanti incertezze in merito alla continuità aziendale, ad eccezione di Sadi, per la quale l’imposibilità di espressione del giudizio va ricondotta a gravi limitazioni alle procedure di revisione. Per tre di queste 8 società (I Viaggi del Ventaglio, Socotherm e Sadi) nel 2007 era stato espresso un giudizio positivo con rilievi: per le prime due, la ragione era la non conformità ai principi contabili generalmente accettati, mentre, per l’ultima, erano le limitazioni nelle procedure di revisione. Infine, le restanti cinque società (Crespi, Eutelia, Montefibre, Tiscali e Trevisan) nel 2007 avevano ottenuto clean opinion. I giudizi con rilievi, nel 2008, sono stati 3: SS Lazio e Kerself per non conformità ai principi contabili, e Banca Intermobiliare per limitazioni relative alle procedure di revisione. Nel 2007, SS Lazio era stata giudicata nello stesso modo, mentre per Kerself si trattava di un giudizio senza rilievi; Banca Intermobiliare aveva, invece, ottenuto un giudizio con rilievi, ma per non conformità ai principi contabili. Da notare l’elevato incremento di impossibilità di esprimere un giudizio (mentre nel 2007 prevalevano sui primi i giudizi con rilievi): ciò va verosimilmente posto in relazione con il periodo di crisi economico-finanziaria che non solo l’Italia sta attraversando. 3.2 Le clean opinion Tra le clean opinion sono stati distinti i giudizi con richiami di informativa da quelli senza richiami. Fatto 100 il totale delle clean opinion, è stato calcolato quante di queste contenessero dei richiami di informativa.

5 Al momento di chiudere il presente report mancano i giudizi relativi al bilancio d’esercizio e consolidato per l’anno 2008 della società Snia S.p.a.. Pertanto si esclude tale società dalle analisi relative alle opinioni rilasciate dalle società di revisione.

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Tabella 5: Clean opinion con richiami di informativa (Bilanci di esercizio 2007/2008)

2007 2008 Clean opinion con richiami di informativa 25% 26% Clean opinion senza richiami di informativa 75% 74% Totale 100% 100%

Tabella 6: Clean opinion con richiami di informativa (Bilanci consolidati 2007/2008)

2007 2008 Clean opinion con richiami di informativa 23% 23% Clean opinion senza richiami di informativa 77% 77% Totale 100% 100%

Sia per il bilancio di esercizio sia per quello consolidato, le clean opinion con richiami di informativa sono rimaste pressoché costanti nel biennio 2007/2008, coinvolgendo all’incirca un quarto dei giudizi senza rilievi. 3.2.1 Analisi settoriale delle clean opinion Entrando più nel dettaglio, è stata svolta l’analisi sopra esposta a livello settoriale7 per il bilancio d’esercizio e consolidato 2008. Per ogni macrosettore è stato fatto 100 il numero delle clean opinion ed è stato verificato in quante sono presenti dei richiami di informativa.

Tabella 7: Clean opinion per settori (Bilanci di esercizio 2008)

BILANCIO D'ESERCIZIO 2008 Settore industriale

Settore dei servizi

Settore Finanziario

Clean opinion con richiami di informativa 22% 26% 31% Clean opinion senza richiami di informativa 78% 74% 69%

Tabella 8: Clean opinion per settori (Bilanci consolidati 2008)

BILANCIO CONSOLIDATO 2008 Settore industriale

Settore dei servizi

Settore Finanziario

Clean opinion con richiami di informativa 17% 27% 28% Clean opinion senza richiami di informativa 83% 73% 72%

Sia con riferimento al bilancio di esercizio che al consolidato sono le aziende industriali ad avere la percentuale minore di richiami di informativa. Negli altri settori i richiami aumentano sensibilmente. La percentuale maggiore di richiami di informativa riguarda il settore finanziario, sia con riferimento al bilancio d’esercizio che al consolidato. Nel biennio 2005-06, invece, il settore che mostrava la più alta percentuale di richiami di informativa era quello dei servizi, con valori attorno al 30%. Tale mutamento può forse essere

7 Per la definizione dei settori si veda quanto scritto nel paragrafo 2.1.1.

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attribuito ancora una volta alla crisi che ha interessato in modo assai marcato il settore finanziario.

3.2.1.1 Tipologie di richiami di informativa I richiami di informativa sono stati classificati in sei distinte categorie: ♦ Richiami che fanno generico riferimento ai criteri di valutazione utilizzati in specifiche voci

di bilancio (A); ♦ Richiami che fanno esplicito riferimento all’applicazione degli IAS (A’); ♦ Richiami che si focalizzano sull’impatto che alcuni contenziosi legali in corso hanno avuto o

potrebbero avere sul bilancio (B); ♦ Richiami che pongono l’attenzione sui piani di sviluppo industriale, riorganizzazioni interne e

di gruppo, sull’impatto di eventuali perdite sul futuro della società, nonché sui riferimenti alla valutazione delle poste, nell’ottica della continuità aziendale (C);

♦ Richiami riferibili ad effetti di operazioni straordinarie: fusioni, scissioni, cessioni di rami d’azienda, acquisizioni, aumenti di capitale (D);

♦ Richiami che pongono l’enfasi su operazioni infragruppo o su situazioni di attività di direzione e coordinamento unitaria (E).

L’opinion rilasciata ad una società può contenere più richiami appartenenti a diverse categorie precedentemente descritte. Fatto 100 il totale dei richiami presenti nelle relazioni di revisione sono stati ottenuti, suddivisi per settori, i risultati riassunti nella tabella 9 e seguenti.

Tabella 9: Richiami di informativa sul bilancio di esercizio – Settore industriale

SETTORE INDUSTRIALE

Richiami A

Richiami A'

Richiami B

Richiami C

Richiami D

Richiami E Totale

Bilancio d'esercizio 2007 24% 4% 16% 32% 12% 12% 100%

Bilancio d'esercizio 2008 8% 8% 14% 45% 11% 14% 100%

Tabella 10: Richiami di informativa sul bilancio consolidato – Settore industriale

SETTORE INDUSTRIALE

Richiami A

Richiami A'

Richiami B

Richiami C

Richiami D

Richiami E Totale

Bilancio consolidato 2007 26% 0% 13% 26% 9% 26% 100%

Bilancio consolidato 2008 7% 10% 14% 42% 10% 17% 100%

Nel bilancio di esercizio 2007 delle società appartenenti al settore industriale, i richiami di informativa hanno riguardato principalmente aspetti valutativi, piani di sviluppo futuri e aspetti di natura legale. Nel 2008 quasi la metà dei richiami concerne i piani di sviluppo futuri, mentre diminuiscono i rilievi sugli aspetti valutativi e aumentano quelli relativi all’attività di direzione e coordinamento.

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Nel consolidato 2007 la situazione è simile a quella del bilancio d’esercizio, ma con una maggiore presenza di richiami sui rapporti con parti correlate. Nell’esercizio successivo è posta maggiore enfasi sui piani industriali e, allo stesso tempo, si nota un aumento dei richiami relativi all’applicazione degli IAS.

Tabella 11: Richiami di informativa sul bilancio di esercizio – Settore dei servizi

SETTORE DEI SERVIZI

Richiami A

Richiami A'

Richiami B

Richiami C

Richiami D

Richiami E Totale

Bilancio d'esercizio 2007 17% 0% 20% 20% 15% 28% 100%

Bilancio d'esercizio 2008 3% 6% 27% 24% 12% 28% 100%

Tabella 12: Richiami di informativa sul bilancio consolidato – Settore dei servizi

SETTORE DEI SERVIZI

Richiami A

Richiami A'

Richiami B

Richiami C

Richiami D

Richiami E Totale

Bilancio consolidato 2007 24% 3% 24% 18% 10% 21% 100%

Bilancio consolidato 2008 8% 5% 26% 24% 16% 21% 100%

Per quanto riguarda il settore dei servizi, i richiami presenti nei bilanci d’esercizio del 2007 e 2008 evidenziano una preponderanza di quelli relativi alle operazioni infragruppo e ad aspetti legati a contenziosi in corso. In particolare, nel corso dei due anni l’attenzione si è spostata dalle tematiche valutative alle riorganizzazioni interne. Analizzando i dati dei bilanci consolidati 2007, la metà dei richiami si concentra su aspetti di natura valutativa e legale. Nel 2008, fermo restando la prevalenza dell’aspetto legale, diventano più rilevanti i richiami attinenti ai piani di sviluppo futuri e alle operazioni straordinarie.

Tabella 13: Richiami di informativa sul bilancio di esercizio – Settore finanziario

SETTORE FINANZIARIO

Richiami A

Richiami A'

Richiami B

Richiami C

Richiami D

Richiami E Totale

Bilancio d'esercizio 2007 16% 3% 7% 19% 23% 32% 100%

Bilancio d'esercizio 2008 23% 3% 7% 29% 19% 19% 100%

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Tabella 14: Richiami di informativa sul bilancio consolidato – Settore finanziario

SETTORE FINANZIARIO

Richiami A

Richiami A'

Richiami B

Richiami C

Richiami D

Richiami E Totale

Bilancio consolidato 2007 19% 4% 7% 22% 26% 22% 100%

Bilancio consolidato 2008 13% 10% 7% 30% 27% 13% 100%

Nel settore finanziario, infine, i richiami sul bilancio di esercizio 2007 si focalizzano principalmente sui rapporti con parti correlate e attività di direzione e coordinamento. Nel 2008 si spostano, invece, su aspetti di carattere valutativo o riguardanti piani di sviluppo futuri. I richiami sul bilancio consolidato si soffermano, in entrambi gli esercizi, su aspetti di natura straordinaria; si osserva una riduzione dei richiami sugli aspetti valutativi e sulle operazioni infragruppo, mentre aumentano quelli sui piani di sviluppo futuri e sull’applicazione degli IAS. Effettuando un’analisi comparata dei richiami d’informativa nel biennio d’analisi, quello che emerge è l’aumento nel 2008 del 58% dei richiami di tipo C in ogni tipologia di settore. Per la quasi totalità dei casi si tratta di situazioni di redditività instabili, unitamente ad uno scenario globale di crisi economica. In tali richiami infatti vengono più volte menzionati piani di ristrutturazione industriale e finanziaria come possibili azioni future da intraprendere per far fronte alla criticità della situazione.

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4. IL GIUDIZIO SULLA COERENZA DELLA RELAZIONE SULLA GESTIONE CON IL BILANCIO (EX D.LGS. 32/2007 n. 32) Le società di capitali italiane, dunque anche le quotate, sono tenute a seguire quanto previsto dal D.Lgs. del 2 febbraio 2007, che ha introdotto alcune modifiche all’art 2428 c.c. “Relazione sulla gestione”, con effetto a partire dall’esercizio il cui inizio è successivo all’entrata in vigore dello stesso decreto (12 aprile 2007) e quindi, nel caso di esercizi coincidenti con l’anno solare, dall’esercizio chiuso al 31 dicembre 2008. Tale decreto ha modificato il comma 1 dell’art. 2428 Codice civile. A seguito di tale novella legislativa, la relazione sulla gestione deve contenere “un’analisi fedele, equilibrata ed esauriente della situazione della società e dell’andamento e del risultato della gestione”. Sempre al primo comma dell’art. 2428 Codice civile, il D.Lgs. n.32/2007 ha introdotto l’obbligo di fornire, nella relazione sulla gestione, “una descrizione dei principali rischi e incertezze cui la società è esposta”. Infine, è stato inserito un nuovo comma nel citato articolo, secondo il quale “l’analisi di cui al primo comma è coerente con l’entità e la complessità degli affari della società e contiene, nella misura necessaria alla comprensione della situazione della società e dell’andamento e del risultato della sua gestione, gli indicatori di risultato finanziario e, se del caso, quelli non finanziari pertinenti all’attività specifica della società, comprese le informazioni attinenti all’ambiente e al personale. L’analisi contiene, ove opportuno, riferimenti agli importi riportati nel bilancio e chiarimenti aggiuntivi su di essi”. A fronte di tali disposizioni, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ha emanato il principio di revisione n. 001, avente ad oggetto “Il giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio”. La finalità di tale giudizio, da inserire nella relazione di revisione in un paragrafo aggiuntivo e successivo rispetto a quello in cui il revisore esprime il proprio giudizio sul bilancio, è quella di accertare che la relazione sulla gestione non contenga elementi che contraddicono l'informativa contenuta nel bilancio. A tal fine, le procedure di verifica attuabili dal revisore si differenziano a seconda della tipologia di informazioni analizzate. Nel caso si tratti di informazioni di tipo finanziario, è richiesto un riscontro analitico delle stesse con i dati contenuti nel bilancio, il sistema di contabilità generale e le scritture contabili sottostanti; quando, invece, sono oggetto d’analisi informazioni diverse da quelle finanziarie, al revisore è richiesto l’esercizio del proprio spirito critico sulla base della sua conoscenza della società cliente. Nel caso in cui si riscontrino incoerenze, esse devono essere comunicate agli amministratori, chiedendo che la relazione sulla gestione sia conseguentemente modificata. A conclusione di queste procedure di verifica, il revisore esprimerà il proprio giudizio di coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio, che potrà assumere, a seconda delle circostanze, diverse forme:

GIUDIZIO SULLA COERENZA DELLA RELAZIONE SULLA GESTIONE CON IL BILNACIO

Coerenza

Coerenza con rilievi Impossibilità di esprimere un giudizio

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4.1 Tipologia di giudizio di coerenza Con riferimento alle 278 società oggetto d’analisi, in tutte le opinion sui bilanci 2008 (d’esercizio e consolidati) è stato inserito il giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio. Le uniche apparenti eccezioni sono le società “Damiani” e “Piquadro”, che, però, avendo chiuso il proprio esercizio il 31 marzo 2008, non erano tenute a rispettare la nuova normativa, obbligatoria a partire dal 13 aprile 2008. Fatto 100 il totale dei giudizi di coerenza, sono state calcolate le percentuali in termini di tipologia di giudizio rilasciata per il bilancio d’esercizio (tabella 15).

Tabella 15: Tipologie di giudizio di coerenza (2008)

Bilancio d'esercizio

Bilancio consolidato

Coerenza 96,7% 96,1% Coerenza con rilievi 0,0% 0,4% Impossibilità di esprimere un giudizio 3,3% 3,5% TOT 100% 100%

Come si può evincere da dati, nella quasi totalità dei casi si ha un giudizio di coerenza tra la relazione sulla gestione e il bilancio. In entrambe le tipologie di bilancio, 9 sono stati i casi di impossibilità di esprimere un giudizio sulla coerenza e si riferiscono a società che avevano ottenuto sul bilancio diverse opinion:

- giudizio negativo (Omnia Network) - impossibilità d’espressione del giudizio per effetti connessi ad incertezze (Crespi,

Eutelia, I Viaggi del Ventaglio, Montefibre, Socotherm, Tiscali, Trevisan) - impossibilità d’espressione del giudizio per gravi limitazioni alle procedure di

revisione (Sadi). L’unica differenza fra il giudizio rilasciato con riferimento al bilancio d’esercizio/consolidato e alla coerenza della relazione sulla gestione riguarda l’espressione di un giudizio di coerenza con rilievi (relativo ad aspetti di natura valutativa e all’applicazione degli IAS) nei confronti del bilancio consolidato 2008 della società “Unipol”, la quale aveva ottenuto una clean opinion relativamente al bilancio d’esercizio, ma un giudizio con rilievi per il consolidato. Infine, confrontando le tipologie di giudizio rilasciate sul bilancio con quelle sulla coerenza della relazione sulla gestione, si può notare come le due tendano ad essere quasi sempre le stesse. Le uniche eccezioni sono rappresentate da 3 società, il cui bilancio, pur avendo ottenuto un giudizio di coerenza per la relazione sulla gestione, non aveva ottenuto una clean opinion: si tratta di Banca Intermobiliare, che ha ottenuto un giudizio con rilievi per limitazioni alle procedure di revisione, e delle società Kerself e Lazio, per le quali era stato espresso un giudizio con rilievi per dissensi rispetto ai principi contabili adottati.

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5. IL SEGMENTO DELLE SOCIETA’ QUOTATE: UN CONFRONTO INTERNAZIONALE

E’ stato svolto, infine, un confronto internazionale mediante l’analisi dei mercati di borsa spagnolo, inglese, tedesco e francese. Gli obiettivi del confronto sono stati i seguenti: ♦ studiare il grado di concentrazione del mercato della revisione nel segmento delle quotate nei

diversi Paesi; ♦ esaminare le tipologie di giudizio emesse dalle società di revisione.

Per quest’ultimo punto sono state prese come riferimento le imprese maggiormente rilevanti in termini di capitalizzazione, quotate nei suddetti mercati europei. Si tratta dei soggetti che, al 30.05.09, sono inclusi nei seguenti indici borsistici:

Italia: S&P MIB; Spagna: IBEX 35; Regno Unito: FT 30; Germania: DAX; Francia: CAC 40.

5.1 Quote di mercato delle società di revisione Le figure 9 e 10 e le tabelle 16 e 17 mettono in evidenza le quote di mercato per numero di incarichi delle società di revisione nel 2006/07 in Spagna, nel 2007/08 nel Regno Unito e nel 2005-07 in Germania. Per la Francia non erano disponibili dati aggiornati che si riferissero agli incarichi all’interno del mercato di borsa. È stato possibile ottenere alcuni dati sulle quote di mercato delle società di revisione per volume d’affari, calcolate sul mercato complessivo francese (non solo, dunque, il segmento delle quotate). Tali dati sono riportati nelle figure 11 e 12.

Figura 9: Quote di mercato per numero di incarichi – Spagna 2006

38%

6%16%

34%

6%

Deloitte KPMG PwC REY Non Big

FONTE: CNMV, Informe sobre las Auditoria de la Cuentas Anuales del ejercicio 2006 recibidas en la CNMV (excluidas SICAV), in www.cnmv.es/index.htm, Diciembre 2007

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Figura 10: Quote di mercato per numero di incarichi – Spagna 2007

36%

5%17%

37%

5%

Deloitte KPMG PwC REY Non Big

FONTE: CNMV, Informe sobre las Auditoria de la Cuentas Anuales del ejercicio 2007 recibidas en la CNMV (excluidas SICAV), in www.cnmv.es/index.htm, Diciembre 2008

Nel 2007 le Big 4 sono titolari del 95% degli incarichi di revisione presso le società quotate spagnole, lasciando alle altre società il 5%. Deloitte e RE&Y coprono da sole il 73% degli incarichi.

Tabella 16: Quote di mercato per numero di incarichi – UK

AUDITOR FTSE 100 FTSE 250 FTSE SMALL CAP / FLEDGLING AIM

FEB 08 NOV 06 FEB 08 NOV 06 FEB 08 NOV 06 FEB 08 NOV 06 NUMBER OF COMPANIES 100 100 250 250 522 542 1390 1132

PRICEWATERHOUSECOOPERS 39 42 29.2 31.2 22.2 23.1 11.1 9.8

KPMG 23 22 19.6 22.7 19.9 19.7 13.4 13.3 DELOITTE 21 18 28.9 24.3 17.2 18.1 9.9 9.6 ERNST & YOUNG 16 17 18.5 18.6 21.3 19.9 9.1 7.2

BIG FOUR SHARE 100% 100% 96% 96,80% 80,80% 80,80% 43,40% 39,90%

BDO STOY HAYWARD 0 0 2.0 2.0 2.9 3.3 10.5 11.8 GRANT THORNTON 0 0 2.0 0.4 8.2 2.6 16.0 13.8 PKF 0 0 0 0 1.7 1.3 3.7 4.1 BAKER TILLY 0 0 0 0 1.1 2.2 7.9 8.7 ROBSON RHODES 0 0 0 0 0.0 5.4 0.0 3.4 OTHERS 0 0 0 0.8 5.2 4.4 18.4 18.3

NON BIG 4 SHARE 0% 0% 4% 3.2% 19.2% 19.2% 56.6% 60.1%

FONTE: Financial Reporting Council, Choice in the Uk audit market, progress report and further consultation, May 2008.

Nel Regno Unito, se si considerano le imprese più grandi in termini di capitalizzazione (FTSE 100 e FTSE 250), il leader di mercato è PwC e il grado di concentrazione delle Big 4 è assai

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prossimo al 100%. Per quanto riguarda invece le quotate di più piccola dimensione, le Big 4 presentano gradi di concentrazione via via più bassi: esse sono titolari dell’80,8% degli incarichi sul FTSE Small Cap / Fledging e all’incirca del 40% sull’AIM. Osservando le società comprese nel principale indice del mercato borsistico tedesco, il DAX, KPMG risulta leader per tutti e tre gli anni e la quota di mercato delle Big Four aumenta sempre più fino ad arrivare al 100% nel 2007. Per quanto riguarda gli altri segmenti, la quota delle Big Four è più bassa, ma in crescita, ad eccezione che sul TECDAX. Ad avvantaggiarsene sono le non Big, specialmente nello SDAX, mercato costituito da società di piccole dimensioni, in cui esse raggiungono una quota del 30%.

Tabella 17: Quote di mercato per numero di incarichi – Germania

AUDITOR DAX MDAX SDAX TecDAX TOT

2005 2006 2007 2005 2006 2007 2005 2006 2007 2005 2006 2007 2005 2006 2007

N. incarichi 32 31 31 44 48 49 43 44 47 25 24 24 144 147 151

KPMG 18 19 20 9 12 14 7 7 6 5 5 4 39 43 44

PwC 10 11 10 15 17 17 7 6 7 6 3 3 38 37 37

RE&Y 1 1 1 7 8 7 7 8 11 7 9 9 22 26 28

Deloitte 1 0 0 3 5 5 6 7 9 2 2 2 12 14 16

BIG 4 SHARE 94% 100% 100% 77% 88% 88% 63% 64% 70% 80% 79% 75% 77% 82% 83%

Non Big 2 0 0 10 6 6 16 16 14 5 5 6 33 27 26

NON BIG SHARE 6% 0% 0% 23% 12% 12% 37% 36% 30% 20% 21% 25% 23% 18% 17%

FONTE: Quick R. and Sattler M., Marktkonzentration, Beratungshonorare und Umsatzabhängigkeit auf dem deutschen

Markt für Abschlussprüfungsleistungen, working paper, 2009.

Figura 11: Quote di mercato per volume d’affari – Francia 2006/07

16%

19%

11%14%

40%

Deloitte KPMG PwC REY Non Big

FONTE: Etude 2008:la profession comptable liberale en France, La Profesion Comptable, 314, Mars 2009.

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Figura 12: Quote di mercato per volume d’affari – Francia 2007/08

16%

19%

10%13%

42%

Deloitte KPMG PwC REY Non Big

FONTE: Etude 2008:la profession comptable liberale en France, La Profesion Comptable, 314, Mars 2009.

Per quanto riguarda il mercato francese, come già segnalato in precedenza, non è possibile fare confronti puntuali con i dati ottenuti per gli altri paesi, dal momento che le variabili oggetto d’analisi sono diverse: se finora ci si è basati sul numero di incarichi sul mercato di borsa, adesso si ha a disposizione il volume d’affari delle società di revisione, senza poter distinguere tra quello realizzato con società quotate e non. Nel 2007/08 la quota di mercato complessiva per volume d’affari delle Big Four è del 58% (in calo di 2 punti percentuali rispetto al biennio precedente): il leader nel periodo considerato è KPMG con circa il 20%, seguita da Deloitte, RE&Y e PwC. È assai rilevante la quota delle non Big. La ragione di questo fatto è senza dubbio legata alla specificità francese della “doppia società di revisione”8, che ha permesso ad una pluralità di società di revisione di affiancarsi alle Big nel co-audit delle società quotate. I dati rilevati tra il 2006 e il 2008 per l’intero mercato francese e in base al volume d’affari non sembrano essere in contrasto con quelli ottenuti nel 2005 con riferimento alle sole società quotate e in base al numero di incarichi9: anche in tal caso, infatti, la quota delle non Big era molto elevata, con valori superiori al 50%.

8 In Francia i servizi di revisione sui bilanci delle società quotate sono svolti da due società di revisione che firmano congiuntamente anche la relazione finale (G. Broye, concentration du marchè de l’audit en France: un ètat des lieux, Revue Francaise Comptabilitè, Mai 2007). 9 Per maggiori informazioni, si veda il paragrafo 5.1 del precedente report dal titolo “I giudizi rilasciati dalle società di revisione alle società quotate nel biennio 2005-06: mercato italiano e principali borse europee”.

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Tabella 18: Quote di mercato per numero di incarichi – Confronto europeo

Italia 08 Regno Unito 08 Spagna 07 Germania 07 Deloitte 23% 28,9% 36% 11% KPMG 14% 19,6% 5% 29% PwC 24% 29,2% 17% 25%

RE&Y 26% 18,5% 37% 19% TOTALE BIG 4 86% 96% 95% 84%

Non Big 13% 4% 5% 16% TOTALE 100% 100% 100% 100%

Sia in Italia che in Spagna il leader è RE&Y, rispettivamente col 26% e il 37% degli incarichi di revisione. Nel Regno Unito, invece, la leadership è detenuta da PwC (29,2%), seguita da Deloitte (28,9%). In Italia, UK e Spagna si nota una differente distribuzione delle quote di mercato. In Italia la distribuzione è abbastanza omogenea con uno scarto di 1 o 2 punti percentuali tra i tre principali competitor. Simile è la situazione del Regno Unito, dove le prime due società sono entrambe al 29%, mentre la terza (KPMG) e la quarta (RE&Y) sono poco al di sotto del 20%. Invece, in Spagna le differenze sono più nette, con un delta di 1 punto percentuale tra il leader (RE&Y) e la seconda (Deloitte) e di 20 punti percentuali tra il leader e la terza società di revisione (PwC). Infine, in Germania, a prevalere è KPMG col 29% del mercato, seguita da PwC con uno scarto di quattro punti percentuali: più distanziate risultano, invece, le altre due Big. Ma il dato più interessante è la forte presenza di non Big, con un valore pari al 16%: solo in Italia ci si avvicina, negli ultimi anni, a tale percentuale, mentre per UK e Spagna i valori continuano ad essere inferiori al 5%. 5.2 Le principali imprese europee: tipologie di giudizio e quote di mercato Mentre per i confronti riportati nel paragrafo 5.1 ci si è avvalsi di statistiche elaborate e pubblicate da altre fonti “ufficiali”, le analisi seguenti sono state effettuate grazie alla raccolta e all’elaborazione di dati ad hoc. In particolare, consultando il sito delle diverse borse europee e quello delle società clienti rientranti negli indici già citati, sono stati ottenuti i giudizi espressi dalle società di revisione sui bilanci di esercizio e consolidati per gli anni 2007 e 2008. Nelle tabelle 19 e 20 si illustrano le varie tipologie di giudizio rilasciate dalle società di revisione alle principali imprese quotate nei diversi mercati europei. Tutte le società analizzate redigono il consolidato e hanno ottenuto la stessa tipologia di opinion sia per il bilancio di esercizio che per quello consolidato, ad eccezione del mercato italiano, per il quale, nell’anno 2008, vengono riportate separatamente le statistiche relative alle due tipologie di bilancio.

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Tabella 19: Opinion sulle imprese europee a maggiore capitalizzazione (2007)

Clean opinion

Opinion con rilievi

Impossibilità di esprimere un giudizio

Giudizio negativo

S&P/MIB (Italia) 100,0% 0,0% 0,0% 0,0% FT 30 (UK) 100,0% 0,0% 0,0% 0,0% DAX (Germania) 100,0% 0,0% 0,0% 0,0% CAC 40 (Francia) 100,0% 0,0% 0,0% 0,0% IBEX 35 (Spagna) 100,0% 0,0% 0,0% 0,0%

Tabella 20: Opinion sulle imprese europee a maggiore capitalizzazione (2008)

Clean opinion

Opinion con rilievi

Impossibilità di esprimere un giudizio

Giudizio negativo

S&P/MIB esercizio (Italia) 100,0% 0,0% 0,0% 0,0% S&P/MIB consolidato (Italia) 97,5% 2,5% 0,0% 0,0% FT 30 (UK) 100,0% 0,0% 0,0% 0,0% DAX (Germania) 100,0% 0,0% 0,0% 0,0% CAC 40 (Francia) 100,0% 0,0% 0,0% 0,0% IBEX 35 (Spagna) 100,0% 0,0% 0,0% 0,0%

Con riferimento alle società che compongono gli indici sopra esposti, i giudizi rilasciati dalle società di revisione sono per la quasi totalità clean opinion. L’unica eccezione riguarda l’Italia, dove, nel 2008, si è osservato un giudizio con rilievi nei confronti del solo bilancio consolidato della società “Unipol”. Tutte clean opinion sono, invece, i giudizi relativi al mercato spagnolo, l’unico stato a presentare giudizi con rilievi negli anni 2005 e 2006. Inoltre, per nessuna delle società facenti parte dello S&P/MIB, del FT 30 e del DAX è stata rilevata la presenza di richiami di informativa nelle opinion rilasciate dalle società di revisione nel biennio 2007/2008. Invece, si segnala un notevole incremento dei richiami di informativa nei confronti delle società dell’indice francese CAC 40: infatti, si è passati da 3 richiami nel 2007 a 24 nel 2008. Infine, considerando l’indice spagnolo IBEX 35, le società che presentano richiami di informativa sono 4 nel 2008, mentre l’anno precedente ve ne era solamente una. Non si ha evidenza, infine, di casi di giudizi negativi o di impossibilità di esprimere un giudizio. Le tabelle 21 e 22 riassumono, invece, le quote di mercato (per numero di incarichi) sempre con riferimento alle sole società incluse nei 5 indici di borsa precedentemente citati10. 10 Le società francesi e una società tedesca (Deutsche Telekom) si avvalgono di due società di revisione. In questo caso, in coerenza con il metodo seguito da G. Broye in Concentration du marchè de l’audit en France: un état des lieux per la predisposizione delle quote di mercato francesi, le quote di mercato delle società rientranti negli indici CAC 40 e DAX sono state calcolate sul numero totale delle società incaricate (es. se su 30 società, 2 si sono avvalse della doppia società di revisione, la base per il calcolo delle percentuali è 32).

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Tabella 21: Quote di mercato sulle imprese a maggiore capitalizzazione – Confronto europeo (2007)

S&P/MIB

(Italia) FT 30 (UK)

DAX (Germania)

CAC 40 (Francia)

IBEX 35 (Spagna)

Deloitte 12,5% 17,0% 3,0% 25,0% 49,0% KPMG 22,5% 13,0% 61,0% 16,0% 11,0% PwC 35,0% 53,0% 29,0% 18,0% 26,0% RE&Y 30,0% 17,0% 7,0% 25,0% 14,0% Non Big 0,0% 0,0% 0,0% 16,0% 0,0% TOTALE 100% 100% 100% 100% 100%

Tabella 22: Quote di mercato sulle imprese a maggiore capitalizzazione – Confronto

europeo (2008)

S&P/MIB

(Italia) FT 30 (UK)

DAX (Germania)

CAC 40 (Francia)

IBEX 35 (Spagna)

Deloitte 12,5% 20,0% 3,0% 28,0% 46,0% KPMG 22,5% 10,0% 61,0% 15,0% 11,0% PwC 32,5% 50,0% 29,0% 15,0% 26,0% RE&Y 32,5% 20,0% 7,0% 26,0% 17,0% Non Big 0,0% 0,0% 0,0% 16,0% 0,0% TOTALE 100% 100% 100% 100% 100%

Considerando l’indice italiano S&P MIB, RE&Y, leader nel più ampio segmento delle quotate, è raggiunta al primo posto da PwC, mentre la quota di KPMG, pari al 14% esaminando la totalità delle quotate, diventa quasi il doppio per le imprese dello S&P/MIB. Deloitte, terza come quota di mercato generale, presenta, invece, sempre con riferimento alle imprese a maggiore capitalizzazione, la percentuale più bassa tra le Big. Nel Regno Unito si riproduce anche per le società comprese nel FT 30 la situazione evidenziata dalla quota di mercato calcolata su tutte le quotate e, quindi, la netta prevalenza di PwC col 50%. Diversa è la situazione del mercato spagnolo: rispetto all’IBEX 35, la leadership appartiene a Deloitte con una quota doppia rispetto alla seconda, RE&Y, che invece risulta prima, anche se di poco, considerando l’intero campione delle società quotate. In Germania, le imprese che compongono l’indice DAX sono revisionate pressoché totalmente da PwC e KPMG11 e quest’ultima detiene una quota di mercato del 61% in entrambi gli anni oggetto d’analisi. In Francia Deloitte e RE&Y da sole coprono più del 50% dell’indice CAC 40, ma quel che colpisce è la significativa presenza di società di revisione non Big, assenti negli altri indici considerati. Il motivo di questa situazione deriva dalla normativa sulla “doppia società di revisione” già menzionata nel paragrafo precedente. Dall’analisi congiunta dei dati del biennio considerato si può osservare una lieve riduzione della quota di PwC a favore di RE&Y in Italia, mentre nel Regno Unito la riduzione riguarda PwC e KPMG a favore di Deloitte e RE&Y. In Germania si nota un ulteriore rafforzamento della posizione di KPMG, mentre in Spagna si assiste a una riduzione della quota di Deloitte e un analogo aumento di quella di RE&Y. In Francia, infine, si ha un aumento della quota di mercato di PwC e di RE&Y, e una flessione di quella di Deloitte e di KPMG. 11 RE&Y effettua servizi di revisione congiuntamente a PwC in Deutsche Telekom.

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Rispetto alle quote di mercato sempre calcolate sulle imprese a maggiore capitalizzazione, ma con riferimento al biennio 2005-06, non si riscontrano significative differenze: i leader di mercato sono rimasti gli stessi (ad eccezione del mercato italiano, dove RE&Y prevaleva su PwC) e le quote percentuali sono variate in modo leggero, eccezion fatta per l’erosione del 10% della quota di mercato di Deloitte in Spagna a favore delle altre Big.