rassegna stampa - provincia.ra.it 18... · 18/12/11 sanità e politiche sociali 19 le facce che...

136
Ufficio stampa Rassegna stampa domenica 18 dicembre 2011 Pagina 1 di 136

Upload: trinhdien

Post on 16-Feb-2019

215 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Ufficio stampa

Rassegna stampadomenica 18 dicembre 2011

Pagina 1 di 136

Il Resto del Carlino Ravenna

Corriere Romagna Ravenna

INDICE

Prima Pagina18/12/11 Prima pagina 6

Allarme 5 stelle: «Tracce di diossina nel latte di due mamme»18/12/11 Sanità e Politiche sociali 7

Pdl al veleno: «Quanti problemi in città E la giunta non è in grado di risolverli»18/12/11 Politica 10

Regione, due consiglieri Pd ‘senzatetto’ Bazzoni (Pdl) possiede immobili in centro18/12/11 Politica 12

«Salviamo il castello dimenticato»18/12/11 Turismo, Cultura, Spettacoli 14

L’eterna attesa del palazzo dell’orologio La facciata aspetta la Madonna da due secoli18/12/11 Turismo, Cultura, Spettacoli 15

Babini punta ancora sui ‘veterani’18/12/11 Sport 16

«Basta con i luoghi comuni Il mosaico è un’arte contemporanea»18/12/11 Turismo, Cultura, Spettacoli 17

La Roberta tiene per metà gara18/12/11 Sport 18

Bimbi in coro pensando ai meno fortunati Il Natale ravennate si scopre solidale18/12/11 Sanità e Politiche sociali 19

Le facce che vogliono cambiare la Darsena18/12/11 Economia e Territorio, Edilizia e Infrastrutture 20

Madre e figlia travolte da un’auto18/12/11 Cronaca 21

Mezzo chilo di ‘ero’: due arresti18/12/11 Cronaca 22

Rubata tv ai bimbi in Pediatria18/12/11 Cronaca 23

Servizi pubblici, domani sciopero I nodi ravennati: Inpdap e Provincia18/12/11 Lavoro 24

L’appello: ‘Tuteliamo le nostre tipicità agroalimentari’18/12/11 Economia e Territorio 25

Un assaggio di vento per il futuro18/12/11 Economia e Territorio 26

Crisi, la politica ristabilisca l’equità18/12/11 Economia e Territorio 27

prima pagina faenza lugo18/12/11 Prima pagina 28

Questionari analizzati: i cittadini si dividono sul piano sosta18/12/11 Viabilità 29

A gennaio arrivano due nuove sezioni Comune e dirigenti incontrano i genitori18/12/11 Istruzione 30

Da gennaio tre pediatri a Faenza18/12/11 Sanità e Politiche sociali 31

pubblicità: hobelix18/12/11 Turismo, Cultura, Spettacoli 32

prima pagina18/12/11 Prima pagina 33

L’allarme: «Diossina nel latte materno»18/12/11 Sanità e Politiche sociali 34

La Lega raccoglie le ricette del territorio18/12/11 Agricoltura 35

Tentata estorsione, i carabinieri proseguono le indagini18/12/11 Cronaca 36

Pagina 2 di 136

La Voce di Romagna Ravenna

Rossella Urru non sarebbe nelle mani di Al Qaeda18/12/11 Cronaca 37

Sorpresi mentre prelevano mezzo chilo di eroina18/12/11 Cronaca 38

Accusata senza prove di aver fatto prostituire una connazionale, ribaltata in appello la condanna subita inprimo grado18/12/11 Cronaca 39

Senza fissa dimora ma con una bici di valore18/12/11 Cronaca 41

Minieolico, il porto diventa green18/12/11 Ambiente, Economia e Territorio 42

Ultimo attracco al terminal crociere18/12/11 Turismo, Cultura, Spettacoli 44

“La Darsena che vorrei” Consegnato il documento18/12/11 Economia e Territorio, Edilizia e Infrastrutture 46

Daini di Classe in salmì18/12/11 Ambiente 47

Quei temerari sui motoscafi volanti18/12/11 Turismo, Cultura, Spettacoli 48

Due classi in più per le materne18/12/11 Istruzione 49

Pediatria, il comitato canta vittoria18/12/11 Sanità e Politiche sociali 50

«Ordine del giorno dettato del Pd alla Lega» Accuse del Pdl agli alleati di centrodestra18/12/11 Politica 52

prima pagina18/12/11 Prima pagina 53

Le strategie di politica sportiva e il censimento delle attività in un libro bianco per lo sport18/12/11 Sport 54

Ravenna: oggi si gioca, domani chissà18/12/11 Sport 55

La Cmc prova il sacco di Roma18/12/11 Sport 56

La Kia lascia a piedi la Roberta18/12/11 Sport 57

“Allarme diossina nel latte materno”18/12/11 Sanità e Politiche sociali 58

Ecco a voi tutta “La Darsena che vorrei”18/12/11 Economia e Territorio 59

Inaugurato l’impianto eolico18/12/11 Economia e Territorio 60

A Mirabilandia il brivido sfreccia in acqua18/12/11 Turismo, Cultura, Spettacoli 61

Via Zalamella Travolte da un’auto due ragazze18/12/11 Cronaca 62

Militari ai binari18/12/11 Cronaca 63

Senzatetto e senza lavoro ma la bici è da 2.500 euro18/12/11 Cronaca 64

Una raccolta di prodotti tipici18/12/11 Agricoltura 65

Minaccia col coltello18/12/11 Cronaca 66

Un accordo contro gli atti in nero18/12/11 Cronaca 67

Ex caserma Dal Comune piatto appetitoso18/12/11 Edilizia e Infrastrutture 68

Casal Borsetti ieri e oggi Tutto in un nuovo libro18/12/11 Cronaca 69

Portuali “Uno di noi”18/12/11 Cronaca 70

Per il rosa18/12/11 Politica 71

Pdl autarchico18/12/11 Politica 72

Scuole infanzia Liste d’attesa buone nuove La “Gulli” apre 2 nuove sezioni18/12/11 Istruzione 73

Pagina 3 di 136

Corriere della Sera

Il Giornale

Il Resto del Carlino

Il Sole 24 Ore

Schianto in via Granarolo Una donna all’ospedale18/12/11 Cronaca 74

Pediatria, hanno vinto i faentini18/12/11 Sanità e Politiche sociali 75

Al Mic c’è Moira Orfei18/12/11 Turismo, Cultura, Spettacoli 76

“Rinunciamo allo stipendio” Comitato Faventia: grazie Mic18/12/11 Turismo, Cultura, Spettacoli 77

Ospedali, tagli alla specialistica18/12/11 Sanità e Politiche sociali 78

Il turismo scorre lungo il Canale dei Mulini18/12/11 Turismo, Cultura, Spettacoli 79

L’inaugurazione di Ravenna18/12/11 Turismo, Cultura, Spettacoli 80

Costa tanto produce poco18/12/11 Economia Nazionale, Politica Nazionale 81

Sull'articolo 18 non ci sono totem E dico sì al contratto unico18/12/11 Lavoro, Politica Nazionale 82

Liberalizzazioni e modifiche La tentazione milleproroghe18/12/11 Economia Nazionale, Politica Nazionale 84

La manovra? Sembra fatta da mio zio18/12/11 Lavoro, Politica Nazionale 85

Il Colle loda il Parlamento 'Una grande prova'18/12/11 Politica Nazionale 86

Quei quattromila finti poveri che non pagano asili e atenei18/12/11 Sanità e Politiche sociali 87

No del Pd all'amnistia Palma chiede limiti18/12/11 Sanità e Politiche sociali, Politica Nazionale 89

Adulti e giovani, chi proteggere?18/12/11 Lavoro 90

Quanti errori commessi dall'Europa Ma l'Italia ce la farà a riprendersi18/12/11 Economia Nazionale 91

Che delusione, nessuno tocca la spesa18/12/11 Economia Nazionale, Politica Nazionale 93

Basta incentivi alle imprese, giù le tasse18/12/11 Economia Nazionale 94

DAL FOLCLORE ALLA STANGATA18/12/11 Agricoltura 95

La patata locale è l’arma in più per far volare un settore in ripresa18/12/11 Agricoltura 96

E a Bruxelles si chiede la tutela del nostro olio extravergine d’oliva18/12/11 Agricoltura 97

Bruni: «Europa, serve coraggio Così vinceremo le nuove sfide»18/12/11 Agricoltura 98

I CONTI IN TASCA ALLA GIUNTA18/12/11 Politica Nazionale 99

Emilia, l’assessore Bianchi è il ‘paperone’ della Regione18/12/11 Politica Nazionale 101

Le banche salva-debito? Un grave errore18/12/11 Economia Nazionale 102

Una politica delle idee per battere la crisi18/12/11 Economia Nazionale 103

Dalla Camera grande prova18/12/11 Economia Nazionale, Politica Nazionale 104

Sviluppo: misure mese per mese18/12/11 Economia Nazionale, Politica Nazionale 105

Bonanni boccia il decreto18/12/11 Economia Nazionale, Politica Nazionale 107

Sacrifici veri, ma c'era il rischio Grecia18/12/11 Economia Nazionale 109

Pagina 4 di 136

La Repubblica

La Stampa

Unità

Varato il rigore: ora la sfida è tagliare la spesa18/12/11 Economia Nazionale 113

Pensioni, Imu, beni all'estero: cura (dolorosa) di equità18/12/11 Edilizia e Infrastrutture, Lavoro, Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 116

Dopo l'Irap priorità a lavoro grandi opere e concorrenza18/12/11 Edilizia e Infrastrutture, Lavoro, Economia Nazionale 118

La manovra necessaria all'Italia18/12/11 Economia Nazionale, Politica Nazionale 120

COMINCIA DOPODOMANI LA MANOVRA DEL DRAGONE18/12/11 Economia Nazionale 121

Ora tocca ai tagli di spese scure sugli sconti fiscali per aiutare i disoccupati18/12/11 Economia Nazionale 124

“Manovra fatta da chi non capisce niente”18/12/11 Lavoro, Economia Nazionale, Politica Nazionale 127

La marcia dell’Italia anti razzista18/12/11 Sanità e Politiche sociali 128

Salgono gli assegni per gli autonomi ma ai giovani solo il 40% del reddito18/12/11 Lavoro 129

Vola la cassa integrazione e arriva a 900 milioni di ore18/12/11 Lavoro 130

Il governo riparte con lavoro e liberalizzazioni18/12/11 Economia Nazionale 131

«Scelte recessive? No, garantiscono più equità»18/12/11 Politica Nazionale 133

A pezzi l’asse del Nord Centrodestra diviso nel voto di primavera18/12/11 Politica Nazionale 135

Imposte sulla casa, affitti e bollette: 2012 con tanti rincari18/12/11 Edilizia e Infrastrutture, Sanità e Politiche sociali 136

Pagina 5 di 136

.c11. ."4 "̀\ ‘̀ • ..4t9'T̀\‘‘a-a

GGI, IL , iTO VENDI A

PANFIL1A,66 RAVENNA E' APERTO

DALLE 9,00 ALLE 12 $ 0 E DALLE 15.,30 ALLE 19D0

TEL 0544 66658

I conti in tasca ai politici

Consiglieri regionali.: redditi, auto e proprietà

In Nazionale e a pagina 5

interAèta della domenca ad Aníko Ferreira da Silva.: «La mía è un'arte» e A pagina 9

a

° I

yRy

BASTA ALEDUCAZONE,

:.10iSTA:DEBRADO,

DA TA DMAGO. BASTA SPRECiii

campagna •••.:4-4ock:4444:,1 sa elnà•

eogtro 110100" Por q4441444a4mr, bisogno di voi

..:idlIgh.:,$egnalatecl cid che' edete i:da4 44r.i. Vi placo. litendated 4be.h0:dedio &affluii& Un nostro gigroljekinteiverre in tempo male r:S44CM. e loulete le logniegini e:

Ingleando nell'oggetto 1 a€Aigtnete618 Odi&

.:Nktit%1 étkidiaWN •

••••••:":"I",l2

aao•

'.••• • • •

s:• - k", `

4 3 O

‘ 'IN. ''':‘ ,.Z. •.\\:\k',.:.\\,

.N.

press unE il Resto del Carlino 18/12/2011

Ravenna

h 1., k1,,4hhio Obb hhh.b.•

www.arestodetcartinoitiravenna e-mai/: cronacasavennaffitcarlino.net

[email protected] Domenica 18 dicembre 2011

Redazione: via Salare 40, 48100 Ravenna Teí. 0544 249611 Fax 0544 39019 Ed Pubbl dtà: S.P.E. Ravenna - L.E. A1berti, 60 Tet. 0544 278065/ Fax 0544 270457

«Tracce di diossina nel latte materno» Denuncia. dei. gillirli dopo il risultato delle analisi di. laboratorio su due donne e Servizi

alle pagine 2-3

IL tour del Carlino

Tappa a Castiglione ,

Investite madre e figlia Drammatico incidente ieri sera in via Zalamella

Cervia: parcheggio interrato

Piazza Costa, c'è chi dice sì

e Alte pagine 6-7 , e A pagina 13 e A pagina 37

NEMA TY \ ...-.‘,

Ginama iiy Raat#rnll Via Scotto 8ini-boia 0544 500410 ..\..~. : .k. ;,.: .

60150N .,\:\\, •

1,‘„■,.\ ,,,, ,,,k

',...:■,..\\\ \ \ \ \ \ \\..4,\,,,,,...

18

Pagina 6 di 136

pressunE

il Resto del Carlino 18/12/2011 Ravenna

1 e 5 stelle: «Tracce di diossina nel latte di due mamme» «Le donne abitano a Savarna e a Porto Corsini, nell'area di ricaduta delle polveri dell'inceneritore Hera»

DIOSSINA nel latte materno. E non poca: se si trattasse di latte vaccino, sarebbe ritirato dal mer-cato, in quanto i valori superano anche di quattro volte i limiti di legge. A lanciare l'allarme è il Mo-vimento 5 stelle, che un anno fa ha chiesto al consorzio Inca di Marghera di analizzare due cam-pioni di latte materno, provenien ti da due donne di Savarna e di Porto Corsini, non fumatrici e re-sidenti nelle località da più di cin-que anni. I risultati — per quanto privi di valore statistico, dal momento che riguardano solo due soggetti — impressionano: sulla prima do-natrice, quella di Savarna, la pre-senza di diossina ammonta a 23,435 picogrammi per ogni grammo di massa grassa. Sull'al-tra, il dato è di 15,704 picogram-mi per grammo. In pratica, quasi tre e quattro volte il limite di leg-ge stabilito per il latte di mucca, che è pari a 6 miliardesimi di mil-ligrammo. Mentre l'Organizzazio-ne mondiale della sanità indica, come limite di riferimento per l'uomo, una dose giornaliera che va da uno a quattro picogrammi. «Le due località scelte — sottoli-nea Pietro Vandini, capogruppo dei grillini in consiglio comunale

— si trovano entrambe all'inter-no dell'area di ricaduta delle dios-sine prodotte dall'inceneritore di Fiera. Inoltre risentono dell'in-fluenza del polo chimico. Con queste analisi vogliamo mostrare che, anche se le emissioni di un impianto rispettano i limiti di leg-ge, questo non significa che deter-minate sostanze 'spariscano': al contrario, si accumulano ed entra-no nella catena alimentare».

SECONDO i Cinque stelle, man-ca del tutto un monitoraggio del-la presenza di diossina nelle matri-ci biologiche: «Lo studio Mani-ter della Regione — dice Vandini — è costato tre milioni, ma è in-completo, perché non include un biomonitoraggio, pur avendo co-

IL DATO

pkogrammì su grammo La presenza di diossina net latte di una delle due madri. quattro volte il li

„ „ mrte per il latte vaccino

nninque reso noto che il princi-pio di precauzione è sempre da ap-plicare quando si parla di incene-rimento dei rifiuti. La diossina è il più pericoloso tra i veleni, ed è per questo che diremo sempre no

ATTENUTA I RISULTATI, PER QUANTO PRIVI DI VALORE STATISTICO DAL MOMENTO CHE RIGUARDANO SOLO DUE SOGGETTI, RESTANO IMPRESSIONANTI

RFFRONTO I VALORI RILEVATI SONO QUASI TRE E QUATTRO VOLTE IL LIMITE STABILITO PER IL LATTE VACCINO, CHE L016 MILIARDESIMI DI MILLIGRAMMO

RISULTATI PER LA MADRE DI SAVARNA ACCERTATI 23,435 PICOGRAMMI PER OGNI GRAMMO DI MASSA GRASSA, PER QUELLA DI PORTO CORSINI 15,704

DOW\TRIel IL CONSORZIO INCA DI MARCHERÀ HA ANALIZZATO IL LATTE DI DUE DONNE NON FUMATRICI E RESIDENTI NELLE LOCALITÀ DA OLTRE 5 ANNI

Pagina 3

Pagina 7 di 136

di doe zu--niae„

press LinE

il Resto del Carlino 18/12/2011 Ravenna

alla costruzione di nuovi impian-ti di combustione. Chiediamo inoltre la chiusura degli inceneri-tori a favore di una gestione dei ri-fiuti alternativa: non pretendia-mo che il cambiamento avvenga in un giorno, ma dobbiamo inizia-re a costruire un nuovo modello». Il consigliere del Movimento 5 stelle ricorda che già nel 2006 «l'Ordine dei medici provinciale aveva espresso le nostre stesse pre-occupazioni, sulla base di studi scientifici».

«I DATI non lasciano spazio a dubbi — aggiunge Pietro Massa-roli, responsabile salute del Movi-mento 5 stelle — la quantità di diossina è sufficiente a causare pa-tologie». Per questo, in un ordine

del giorno in consiglio comunale, i grillini chiedono al sindaco di di-sporre un biomonitoraggio su lar-ga scala, affidando ad Ausl e Arpa gli approfondimenti del caso: «E assurdo — conclude Vandini — che con i soldi pubblici si presen-tino ricorsi (il riferimento è a quel-lo contro la sospensiva del Tar per la centrale a biomasse di Rus-si, ndr), ma non si facciano con-trolli per tutelare la salute dei cit-tadini».

LA BATTAGLIA contro gli in-ceneritori (supportata da Associa-zione naturista, Ravenna viva, Le-ga mb iente circolo Matelda, comi-tato Articolo 32) ha un preceden-te recente. Prende infatti le mosse dall'analoga esperienza di Forlì, dove l'associazione Medici per l'ambiente guidata da Patrizia Gentilini mesi fa ha sottoposto allo stesso consorzio Inca una se-rie di campioni biologici: polli al-levati a breve distanza dagli ince-neritori di Fiera e di Mengozzi ri-fiuti sanitari, uova di galline e anche in quel caso — latte mater-no. I valori relativi alle madri for-livesi, anch'essi superiori ai limiti di riferimento per il latte anima-le, erano comunque più bassi di quelli rilevati nel latte delle due donne di Savarna e Porto Corsini.

?\ZCZZ)Z,NTC INIZIATIVA DELL'ASSOCIAZIONE 'MEDICI PER L'AMBIENTE'

campioni interessati anche polli e uova

di.ì.sina nei poi/i, oLi/e inno c nc/ no nella carnc c nelle nata di Oi0- zeu'ne ;OsTiu,m:) un grnpp.ìdi lazo-

Pagina 3 ~ZII MEM MEM

N.,1■ 1■ A 11. 11115 IlL0 FM1,2

Pagina 8 di 136

press LinE

il Resto del Carlino 18/12/2011 Ravenna

Pre eviamo circa 500 campioni ogni anno. Nei rari casi di positività, La produzione viene immediatamente sospesa

L'EWERTO PAOLO GH NASS1, DR ORE DEL DIPARTIMENTO SANITÀ PUBBLV2A

M<<Sabiaigfeliriaotorripearn

nertore

lare di emergenza o è poco studiato» lato»

d. PAOLO Chinassi é il d del Dipartimento di sanità pub-blica dell'Ausl. I dati rilevati sui due canipio. riti di latte materno sembrano preoccupanti: quattro volte oltre i limiti stabiliti

il lar- te animale... t«Nroilueacorril

'

corretto ricondurre da" ti si latte ma -

i rilevati

initi previsti per latte ai li- no: quest'ultimo è prodotto vacc

esattamente l'alimentazione. di cui conosce dsL-a

e lente l'alimentazione.

stabilito latte umano non e stato

pere, il livello base, proprio

o

. ao

2131/1elitaZiOne è varia Ciò nons on toglie che la dio-:

bile

ia una sostanza cancero n ; heral ,, Peraltro, tra le sostanze

te e prodotte dai 'uomo m

,‘è

alcuni inali d t, pio otti in

CRITICA s'\\L «Non si può paragonare a Latte materno a quello prodotto da anima i>

M ETOD

più persistente na.„.1, 11 ierite», „,

Anche i'-`1-ente nelle

emi,„, sioni sono non „

derivante

ngirni

e do rela tivamente

dovuti a glia sti o azioni

Gnlearimstaania o taunl,n Belgio. Nn c'è einza Non

all'attività ordinaria di incene-rimento dei rifiuti, Non e il ca-so di lanciare allarmi» .

Per quanto riguarda i prodotti di origine animale (latte, uo- va), quanti controlli vengono svolti ogni anno ?

«Nella nostra provincia vengo- no prelevati circa 500 campio-

r)o tà n i snireigyliialle:omnoienti, I casi di

Quando si rileva un'anomalia, viene immediatamente blocca- ta la produzione, tpe rodotto

cause, Lalisaltrtinto e si ricercano

le b analizzando man<ximi c u

le abbeverate», fraudolente, come nel caso di

Pagina 3 sz .̀ i ~aceti di (Lie rnanae„.

ETHOS

R„Erou rTuss ■ Emxo

Pagina 9 di 136

mio

PAURA In estate rraaxìríssa ín va Cavour

Abbiamo 'svegliato noi il consiglio ponendo il tema delta sicurezza

NEREO FOSCH

press unE il Resto del Carlino 18/12/2011 Ravenna

Pdl al veleno: «Quanti proble città E la giunta non è in grado di risolverli» Critiche su tutti ifronti dei gruppo all'amministrazione »meticci

LO SCAMBIO degli auguri di fi-ne anno diventa occasione per un resoconto, alla cittadinanza, dell'attività svolta nella prima par-te della legislatura dal consiglio comunale e dalla giunta Matteuc-ci. Questi i presupposti dell'incon-tro promosso ieri dal gruppo con-siliare del Pdl. C'erano tutti, ad esclusione di Francesco Baldini, e non hanno risparmiato critiche e frecciate ad un consiglio, quello dì Palazzo Merlato, definito dal capogruppo Nereo Foschini, «ad-dormenuato». Un clima soporife-ro, ha ripetuto il leader dei pidiel-lini, «mai venuto meno, se non quando noi, come opposizione, abbiamo chiesto esplicitamente, dopo gli episodi di via Cavour, di affrontare il tema della sicurez-za». Nessuno sconto poi sull'ope-rato del sindaco, responsabile, ha aggiunto Foschini, «di due ordi-nanze, una sui Giardini Speyer, l'altra su Marina, che emesse in se-greto, senza consultare il consi-glio, non hanno risolto neanche lontanamente i problemi che le avevano originate».

È POI intervenuta Caterina Gra-ziani: ha definito la politica scola-stica dell'amministrazione «ari-da, distaccata, prettamente orga-nizzati va e totalmente indifferen-

te alla sorte di insegnanti e studen-ti». Maurizio Bucci è stato ancora più duro. «La giunta Matteucci — ha detto — sarebbe da commis-

sanare perché non ha fatto niente per affrontare la crisi e non ha sa-pino gestire tutta la partita della Darsena che rimarrà un bel pro-

Pagina 4

tt'laI eleDq. ‹121w1i. prublerli c , 1,1 L la .,■LPILInot,

• •

Pagina 10 di 136

«Le ordinanze su Marina hanno mortificato L modello tuilstico. E ora si è riportato indietro l'orologio»

il \\\. •k4

od*

press unE il Resto del Carlino 18/12/2011 Ravenna

getto sulla carta». Bucci è interve- nuto anche sulla questione Mari- na. «Il sindaco — ha sottolineato —è riuscito in cinque anni di or-dinanze a raffica, a mortificare e massacrare un modello turistico. Per concludere, nelle ultime setti-mane, con un'ordinanza che, in pratica, riporta tutto a come era prima, durante l'era Mercatali».

BUCCI NON SI È risparmialo poi sul Ravenna Calcio. «Sarebbe stato sufficiente — ha assicuralo — fare chiarezza sulla situazione finanziaria della società, consul-tando i bilanci depositati. Docu-menti accessibili a tutti. Avevamo dato la disponibilità al sindaco a collaborare, ma non è servito a niente. Attorno al Ravenna han-no ruotato sempre ingerenze e po-teri forti, da quando era sindaco Mercataii. Ed ecco come è finita. Su tutto questo è calato il silenzio assoluto, ma l'Amministrazione deve assumersi le sue responsabi-lità». L'intervento finale è stato di Alberto Ancarani che ha rimarca-to la gestione 'creativa', da parte di Palazzo Merlato, delle cariche nei consigli di amministrazione delle mu n icipal izzate, definendo Ravenna Holding «vera cassafor-te» del Comune.

Annamaria Corrado

Mbil NE CRITERI 'CREATIVI' NELLA SCELTA DEI CONSIGLIERI DELLE SOCIETÀ CONTROLLATE

LE ACCUSE '•'•'•'•'•'•'•'•'•'•'•'•'•'•'•'•>'■'>'S>'>'>'>'>'>'>'>'>'>'>">'•••'>'>'>">'•••••••••••••••••••••••

«La giunta non ha fatto nulla per affrontare La crisi economica e dare gambe al progetto della Darsena»

«La politica scolastica di questa giunta è arida, indifferente alta sorte di insegnanti e studenti»

RAVENW\ C.,‘UX10 UNA TRAGEDIA ANNUNCIATA, SU CUI ORA È CALATO UN SILENZIO ASSOLUTO

Pagina 4

hrl dl WleDq. ‹1211.1i. prublemi in cui L la .1o, lanor, grado iii ia,1. uil ;86.

Pagina 11 di 136

GOVERNATORE Vasco Errani è comproprietario di una casa a Ravenna

('di po,iJe

press unE il Resto del Carlino 18/12/2011 Ravenna

Regione, due consiglieri Pd 'senzatetto Bazzoni (Pd1) possiede "r": ";";°bili in centro Le dichiarazioni dei redditi 2010 dei ravennati eletti in via Aldo Moro

SI VA dal ricco proprietario di immobili, (lianguido Bazzoni, esponente del Pdl, ai due consi-glieri del Pd Miro Fiammenghi e Mario Mazzotti che non saranno sfiorati dal problema della reintro-duzione dell'imposta sulla prima casa: non risultano intestatari di alcun fabbricato. Quanto ai loro garage, nessuna follia: le auto so-no quasi tutte datate, fatta eccezio-ne per la fiammanteToyota del 2011 del 'solito' Bazzoni.. Sono al-cuni dei dati che emergono dalla lettura delle dichiarazioni dei red-diti 2010 degli assessori e dei con-siglieri regionali, pubblicati sul bollettino ufficiale dell'ente di via-le Aldo Moro.

NELLA LISTA, tra i ravennati, compare naturalmente anche il presidente Vasco Errani che figu-ra nelle posizioni piùalte della classifica, quanto a reddito, men-tre il primato assoluto spetta a Pa-trizio Bianchi, titolare dell'asses-sorato all'istruzione con una di-chiarazione 2009 da 196.778 euro. Il primato tra i consiglieri è di Ti-ziano Alessandrini del Pd, con 191.127 curo. I ravennati si collo-cano comunque nella fascia più al-la della clssifica. Errani ha dichia-rato 137.178 euro e risulta coni-

proprietario al 50 per cento con la moglie di una casa con garage a Ravenna. L'auto del governatore è una Volvo del 2007. Da notare che un altro esponente della giun-ta regionale risulta proprietario di. immobili nella nostra provincia: è Teresa Marzocchi, assessore al

),velfare, (imponibile di 34.079 cu-ro) comproprietaria di una casa a Lido di Savio. Venendo ai membri dell'assem-blea legislativa, la 'fotografia' dei ravennati è estremamente compo-sita. Da una parte c'è dunque Baz-zoni, coordinatore provinciale

Pagina 5

Zro5X119.i-

• .1-1 Pagina 12 di 136

(rdi po,icJe

press unE il Resto del Carlino 18/12/2011 Ravenna

del Popolo della libertà che nel 2010 ha dichiarato 26.462 euro (ri-feriti però al 2009, l'anno prima delle elezioni, che quindi non in-cludono ancora l'indennità di con-sigliere). E titolare di una Toyota e di uno scooter, immatricolati quest'anno. Ma, soprattutto, ha un sostazioso portafoglio immobi-liare: possiede il 100 per cento di un terreno non meglio identifica-to a Grosseto, il 33 per cento di un immobile in via Cairoli (l'ex cine-ma Sala Italia) e di uno in via Gor-dini, e il 100 per cento di altri fab-bricati a Ravenna. E socio acco-mandan le della Colibrì sas e sin-daco revisore di diverse aziende. Per la sua campagna elettorale ha speso 40.420 curo.

NESSUN immobile di proprietà, invece, per Fiammenghi e Maz-zotti. L'ex segretario provinciale del Pd ha dichiarato nel 2010 80.246 euro e una Peugeot del 2006. Per la campagna elettorale Fiamnienghi ha speso 33,555 cu-ro, Mazzotti, già sindaco di Bagna-cavallo, ha denunciato un reddito di 94.175 curo e la proprietà di una Mazda del 2006. Per la sua rie-lezione all'assemblea legislativa regionale, ha segnalato una spesa pari a 33,997 curo.

Marcalo Petronelli

•>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>.,,

UNO PER UNO

GIANOUIDO BAZZONI consiigliereiDdl

Ha dichiarato 26,468 euro ma non era ancora stato getto. Ha un terreno a Grosseto e quote di fabbricati in pieno centro

MIRO FIAMMENOHI consigliere Pd

li suo reddito è di 80.246 euro. Nessun immobile di proprietà. Guida una Peugeot del 2006. Spese elettorati per 33.555 euro

MAURO MAZZOTT1 consigliere Pd

Ha presentato un 730 da 94A75 euro. Nessuna portecipazione in società

di immobili. Possede una Mazda

Pagina 5

Zro5X119.i- •

• .1-1 Pagina 13 di 136

press unE il Resto del Carlino 18/12/2011 Ravenna

iSUONÌ Di RAVENNA L'INSERIMENTO DELL'AREA NEL PARCO DEL DELTA RIDÀ QUALCHE SPERANZA

«Salvi o il castello d.. Da anni gli abitanti invocano il recupero dell'antico edificio a rischio degrado

I DUEMILA abitanti di Casti-glione di Ravenna hanno un so-gno, che è lo stesso da anni ma tar-da ad avverarsi: fare rivivere l'an-tico Palazzo Grossi che tutti, chiamano 'il Castello'. Un gioiel-lo di architettura, a pochi metri dall'argine del Savio. Un edificio fOrtificato che nel 1560 il capita-no di ventura Piero Grossi, al sol-do dei Veneziani, utilizzava come palazzo di caccia. Dopo vari utiliz-zi nel corso dei secoli, non ultimo quello di essicatoio del tabacco, il Comune di Ravenna lo ha acqui-stato negli anni Ottanta, su solleci-tazione degli stessi castiglionesi,

CULTURA

L'associazione 'terapeutica':

ha fan ovunque

salvandolo inizialmente da un oblio e un degrado che dopo vent'anni, tuttavia, si ripresenta-no rischiando di diventare irrever-sibili. Prima un concorso di idee per giovani progettisti poi l'idea di farne un centro universitario di restauro architettonico — che già finanziato si sarebbe insabbia-to a Roma — sono entrambi rima-sti al palo. Ma oggi, l'inserimento dell'area del castello nel Parco del Delta del Po ha dato nuovo slan-cio alle speranze di un recupero, che pure comporterebbe investi-menti considerevoli. «Il Castello è il vanto di Castiglione, ma ad ec-cezione del parco, che già viene

Che Budellone, tra Costituzione

e braciolate

utilizzato per iniziative estive, non è accessibile e fruibile», spie-gano Domenico Asioli. e Mina Venzi, presidente e consigliera del neonato comitato cittadino, creato per colmare il vuoto della defunta circoscrizione. E che ora, al pari delle numerose associazio-ni del paese, mira al recupero di un edificio storico mai troppo considerato dalle istituzioni in virtù della sua collocazione di con-fine e poiché privo di un particola-re rilievo storico. Ma arrendersi, in questa terra dove la suadra di calcio non a caso si chiama 'Ribel-le', non è vocabolo conosciuto,

Lorenzo Pitiviato

TRA i principali 'sponsor' del recupero del castello c'è senza dubbio Angelo Gaspe-roni (nella foto), presidente dell'associazione culturale intitolata a Umberto Fo-schi, che fu scrittore e stori-co locale. Nata nel '98 per creare un punto di incontro culturale e ricreativo, oggi raccoglie ben 500 iscritti, anche da fuori provincia e regione. L'associazione è un punto di riferimento per la comunità castiglionese: organizza pedalate turisti-che e viaggi in Italia e all'estero, promuove incon-tri con scrittori, tombole be-nefiche e concerti come quello gospel che si terrà a Campiano il 28 dicembre. «Molte persone chiedono di potersi iscrivere all'associ-zione perché ci dicono racconta Gasperoni — che siamo 'terapeutici'»,

SI CHIAMA 'Il Budellone' in memoria dello stanzone, lungo come il budello della salsiccia, dove i giovani si ri-trovavano. Nato un paio di anni fa su iniziativa di ami-ci tutti sedicenni, e col sup-porto dell'allora presidente di circoscrizione Catia Gelo-si, l'associazione giovanile è un piccolo capolavoro di socialità. I membri, che si ri-trovano nei locali messi a di-sposizione dall'Arci, sono diventati cinquanta, tra un-der e over, Giovanni Roc-chi e Sonia Dallara (foto) trainano il gruppo che fa progetti di teatro, ha realiz-zato cortometraggi su Costi-tuzione e libertà, promuove la pedalata del 25 aprile, fa volontariato col Banco ali-mentare e in estate organiz-za la 'Maialata',, una festa a base di braciole e salsicce al-la brace: il tema del budello-ne ritorna sempre.

— „ -

dumnticatc,”

Pagina 14 di 136

. . • • .

. . . •

. . , .........

- ;

'ts"-.•••

. ..........

........... ... " • •

• •

...............

GRANDE ARCHITETTO Camillo Morigia, nel tondo, realizzò il progetto della facciata del Palazzo dell'orologio, in piazza del Popolo. Sopra: il disegno originale dell'edificio. Nel 1785 il bassorilievo della Madonna venne rimosso e da allora non è più tornato nella sua originaria destinazione

Pagina 8

RJbO'l] dir

press unE il Resto del Carlino 18/12/2011 Ravenna

°SPARTO' IL BASSORILIEVO DELL'IMMAGINE SACRA

L'eterna attesa del palazzo dell'orologio La facciata aspetta la Madonna da due secoli

di FRANCO GANCI

DA TEMPI ormai immemorabi-li il finestrone di mezzo del palaz-zo dell'orologio in Piazza del Po-polo si presenta vuoto. Non è di certo un 'bel vedere' e l'abitudine, come si dice, fa il naso a tatto, pe-rò non sarebbe male restituire alla facciata, che è di Camillo Morigia, la fisionomia originaria e riempi-te il vuoto con il bassorilievo della Madonna col Bambino che un tempo alloggiava in quella nic-chia e che i ravennati chiamavano la 'Madonna dell'orologio'. Il bas-sorilievo, un manufatto cinque-centesco in pietra d'Istria, si trova-va fra due nicchie che ospitavano le immagini di Sant'Apollinare e San Vitale dipinte su rame da un

NICCHI VUOTA In realtà l'opera, in pietra Ostia, può essere ammirata al Museo Nazionale

pittore veneziano. Successivamen-te questi quadri vennero trasferiti nella cappella all'interno del mu-nicipio, dedicata alla Concezione e soppressa il 10 luglio 1867.

FIN DALLA METÀ del Cinque-cento il bassorilievo della Madon-na si trovava sulla facciata dell'edi-ficio fatto costruire dal rettore ve-neto Baldassarre Trevisan nel 1483 e che all'epoca ospitava due chiese: San Marco e la più antica San Ridilli°, detta poi San Seba-stiano dei Servi. Nel 1785, quan-do il Morigia rifece la facciata, la Madonna fu trasferita provvisoria-mente sulla facciata del palazzetto veneziano che sta di fronte. Ma

nel nostro Paese tutto ciò che è provvisorio quasi sempre diventa definitivo e così la Madonna rima-se a far compagnia alle statue di San Vitale e Sant'Apollinare an-che se il Morigia nella sua ristrut-turazione aveva pensato di bene di predisporre una nicchia per al-loggiarla. Alla fine del 1899 repub-blicani, socialisti e radicali conqui-starono il municipio e il 20 genna-io del 1890 per ordine della giunta la Madonna venne rimossa, ma, anziché riportarla sotto l'orologio, fu trasfe.rita al Museo e nel punto dove era il bassorilievo venne aperto un nuovo 'occhio' che, a detta di Santi Muratori, «diede al-la già brutta facciata una desolan-te monotonia». E da quel lontano 1890 il bassorilievo della Madon-na è al Museo Nazionale. Qualche volta, anche in tempi recenti, si so-no alzate voci per far ritornare la Madonna al suo posto, ma poi la cosa è rimasta lettera morta e oggi la facciata continua a essere corba'.

ALLA Madonna dell'Orologio erano legati antichi riti. Nel 1567 il presidente di Romagna Monte de' Valenti da Trevi diede ordine che ogni sera, al segno del copri-fuoco, si accendessero due torce al-la Madonna dell'Orologio. Nel 1630, per ringraziare la Vergine d'aver preservato Ravenna e la Ro-magna dal flagello della peste, il vi-celegato monsignor Ottavio Corsi:- M fece ornare la nicchia con due colonnette di paonazzetto antico e vi pose sotto un'iscrizione. Il rito delle torce, conservato anche quando la Madonna passò sulla facciata del palazzo comunale, ve-niva annunciato dal suono di una campanella appesa all'angolo con l'attuale via Cairoli (allora detta Palserrat

LA TELENOVELA

Fin dalla metà del '500 il bassornievo della Madonna si trovava sulla facciata dell'edificio fatto costruire nel 1483 dal rettore veneto Raldassarre Trevisan

•, • .1••

-•

Net 1785, quando Camillo Morigia rifece la parete, l'opera venne spostata 'provvisoriamente sul patazz•tto veneziano che si trova dì fronte a quello dell'orologio

Net 1899, repubblicani, socialisti e radicali conquistarono IL municipio e poco dopo la giunta ordinò che immagine sacra scomparisse dalla piazza

Pagina 15 di 136

press unE il Resto del Carlino 18/12/2011 Ravenna

qn..T.,,yq 41,9. peq..n Oggi alle 18 al. Pala De André la Robur affronta LL U'IL la Roma di Zaytsev e Fabbi, cercando conferme

dopo la bella vittoria di Piacenza. Nel sestetto dì partenza gli artefici della promozione dalla 42

Babini punta ancora sui 'veterani Ravenna

SE È VERO che il campionato della Ro-bur Cmc Ravenna è iniziato domenica scorsa, allora la seconda giornata, quella delle conferme, è ancora più importante della prima. In realtà è la decima giorna-ta, e i 5 punti che i roburini vantano in classifica hanno un peso specifico decisa-mente superiore a tutti gli altri perché conquistati quasi tutti nelle ultime due giornate. Quella di oggi pomeriggio al 'Pala De André' contro la M.Roma — fi-schio d'inizio alle 18, arbitri Braico di Orbassano e Piersanti di Perugia, diret-ta sui 97.0 di Radio Italia diventa dunque una di quelle sfide sulle quali puntare per muovere ulteriormente la classifica. Ma, dando uno sguardo al cammino dei capitolini, l'entusiasmo la-scia subito il posto al realismo.

CERTO, 13 punti, e quattro sconfitte su nove, non sono un bottino da big per Ro-ma, ma, andando a leggere tra le righe, risulta che il sestetto di Andrea Gialli ha vinto tutte le gare che doveva vincere, ed è invece uscito sconfitto nei quattro match contro i `marziani' di Modena, Macerata, Trento e Cuneo. Il tecnico di Roma il cui obiettivo è arrivare fra le prime otto al giro di boa per acquisire il diritto a disputare la fase finale della Coppa Italia — dovrà rinunciare al cen-trale croato di nazionalità serba Bjelica, che si è infortunato al ginocchio e che dovrà essere operato di menisco. Il regi-sta è l'ex azzurro Boninfante, che ha co-me opposto Sabbi, ventunenne astro na-scente del volley italico, scuola Sisley, lo scorso anno avversario della Robur quando vestiva la maglia di Isernia. Al centro giocano il trentunenne veterano ceco Lebl, che è al decimo campionato di Al consecutivo, e il ventunenne au-straliano Passier, che ha preso il posto di Bjelica. Gli schiacciatori sono il pez-zo forte della squadra, ovvero Maruotti e Zaytsev, cui finiscono buona parte dei palloni. Anche il libero, ovvero Paparo-ni, è una garanzia.

DALL'ALTRA parte della rete, coach Ba-

beni darà necessariamente fiducia al se-sten° che ha espugnato Piacenza, rega-lando la prima storica vittoria in serie Al alla Robur. Spazio dunque ai reduci della A2 (Sirri, Tabanelli, Corvetta, Mengozzi e Moro), con Quiroga (netta fato) — ripresosi brillantemente da un acciacco alla caviglia — e Brunner a completare lo starting six. :Nonostante un paio di contrattempi — ha dichiara-to coach Babini — in settimana ci sia-mo allenati al massimo e con determina-zione. Ci troveremo di fronte una gran-de squadra come Roma e il nostro obiet-tivo sarà quello di regalare una bella sod-disfazione al nostro pubblico. Tutti noi ci aspettiamo un 'Pala De André' ancora gremito, stimolo ulteriore per tentare di vincere la prima gara casalinga».

GRAZIE alle iniziative promozionali per scuole e società affiliate, il colpo d'oc-chio — biglietterie aperte dalle 16.30; ta-gliandi in vendita a 12 curo (ridotti a 8 curo; gratis per i nati dal 2001) — sarà ancora una volta ad effetto. Per i meno giovani l'amarcod sarà per le sfide anni Ottanta quando, al PalaCostd, si affron-tavano Grondplast e Toseroni.

Pagina 9 whitii.aocora 'veZeiaar

Pagina 16 di 136

L - -5

,Bbstà con i 11,0,b i comuni il miro 110 artt,

press unE il Resto del Carlino 18/12/2011 Ravenna

«Basta con i luoghi comuni Il mosaico è un'arte contemporanea»

Aniko H erreira da Silva crea le sue opere nello studio CaCO3 in via di Roma

HA i CAPELLI scuri raccolti e un grembiule dal tessuto spesso, per ripararsi dalle schegge delle tessere. Sulle pareti, tutto attorno, mosaici con particolari tratti dall'iconografia antica, bizantina, ma soprattutto con spggett i origi-nali, contemporanei. Aniko Ferrei-ra da Silva, ravennate classe 1976, è nello studio di via di Roma di Ca-CO3, gruppo di ricerca artistica musiva fondato nel 2006 assieme a Giuseppe Donnaloia e a Pavlos Mavromatidis, con cui continua 3 collaborare. il gruppo espone in Italia e all'estero e ha all'attivo pre-mi e riconoscimenti.

In quale progetto siete impe- gnati in questo momento?

,AI lavori che stiamo creando parte-ciperanno a una serie di mostre il prossimo anno».

A Ravenna o fuori? «All'estero. In particolare in Fran-cia, a Paray le Monial, una città che ha una forte tradizione legata al mosaico contemporaneo. Ogni estate attira artisti da tutto il mon-do. Ognuno di noi poi segue un

CAPITALE DELLA CULTURA

Ravenna ha molte potenzialità. Gli elementi per renderla competitiva ci sono tutti. Sono venute fuori tante idee

percorso parallelo». Di che tipo?

«Oltre che mosaicisti siamo restau-ratori. \Teniamo dalla Scuola per il restauro del mosaico. E poi c'è l'as-sociazione culturale Marte che riu-nisce diversi artisti e critici, e che organizza mostre. Ma non solo».

Di che cos'altro si occupa? «In collaborazione con la coopera-tiva Libra e con l ato oscuro della costa stiamo portando avanti un progetto rivolto agli adolescenti».

,In che cosa consiste? «E un laboratorio di mosaico a sca-denza settimanale che si tiene al Cisim di Lido Adriano e che ha co-me tema la mappa. Si concluderà a giugno con una mostra dei lavori realizzati dai ragazzi. Si intitolerà 'M'appare Lido Adriano' e vedrà lavori esposti in diverse strade e zo-ne della località marittima, quasi a formare una mappa, un percorso ideale e parallelo».

Che ruolo può avere og un'arte così antica come quel la musiva?

«Il mosaico non è un'arte antica. E solo che, spesso, viene associato esclusivamente al passato, alle chiese bizantine simbolo di Raven-na».

E invece? «In realtà è una tecnica sì, di origi-ni antichissime, che però ha conti-rruato ad essere utilizzata nei seco-li. Si è continuamente evoluta, fi-no a oggi, fino a diventare contem-poranea. Usare la pittura a olio non significa fare il verso all'arte antica solo perché la tecnica che si usa è tale. Bisogna liberare il mo-

si sono tenuti sono venute fuori tante idee, sono emerse figu-re molto interessanti. Ma l'intento delle cinque tracce era forse quello di richiamare tutti a una maggiore collaborazione».

In che senso? «Vivo questa città, mi rendo conto della sua ricchezza dal punto di vi- sta culturale. Penso al teatro, alla

fotografia, al mosaico. Bisognereb-be forse che tra queste realtà ci fos-se una rete più forte. Anche se, in questo senso, molto si sta già muo-vendo».

E qualcosa che qui manca pro-k3no?

«Forse la vi sibilità per gli artisti più giovani. E un paradosso che ci siano così pochi spazt per chi si oc-cupa di arti visive. E importante per far crescere la città, per darle maggiore visibilità all'esterno e per accogliere quello che viene da fuori. E poi si dovrebbe puntare ancora di più sulla formazione. In questo ad esempio l'Accademia di belle arti ha un ruolo fondamenta-le».

Lei è nata a Ravenna, ma è di oriagiabi brasiliane da parte di pa re.

«Mi sento ravennate al cento per cento, perché qui sono nata e cre-sciuta. Mio padre però vive in Bra-sile e a volte penso che mi piace-rebbe 'portare qualcosa anche là'».

In una manciata di parole co- me definirebbe questa città?

«In movimento. In questo momen-to mi sembra l'aspetto più eviden-te».

saico dai soliti luoghi comuni. E poi a creare l'arte non è la tecnica, ma l'artista».

Ravenna candidato capitale europea della cultura nel 2019. Che cosa secondo lei questa città è in grado di offrii-re?

«Ha molte potenzialità. Gli ele- menti per renderla competitiva ci sono tutti. Durante i cinque incon-

Pagina 9

Pagina 17 di 136

press unE il Resto del Carlino 18/12/2011 Ravenna

La Roberta tiene per meta gara tlelne Contro la capolista Taranto faentine brave per 20 minuti, poi La resa

ROBERTA FAENZA: Fitippi 3 (112 da 3), Maurietto 14 (4/13, 2/4, 0/11, Sciacca (0/4, 0/11, Lites 6 (2/4, 2/21, Eric 20 (5/13, 2/6, 4/7), Carangeto 8 (1/3, 2/6), Bettini, Santucci ne, Hai-man ne, Morsiani ne , . ALI.. Sotaro(i. CRAS TARANTO: Vaughn 24 (10/13, 4/4), Sottana 9 (1/5, 2/3, 1/2), Ballar-dini 8 (3/7, 2/4), Godin 2 (1/4), Greco 4 (2/5, 0/1 Giauro 2 (1131, Pascatau 9 (4/9, 1/2), Siccardi, Gianotta 9 2/4, 0/1, 5/5), Mahoney ne. Alt. Ricchini. Arbitri: Nicotini di Palermo e Attard di Siracusa. Note. Spettatori 1.000 circa. Parzia-li: 14-10, 28-30, 38-53. Tiri da 2: Fa-enza 12/37, Taranto 24/50; liberi: Fa-enza 6/10, Taranto 13/17, tiri da 3: Faenza 7/19, Taranto 2/5. Rimbalzi: Faenza 27, Taranto 42. Assist: Faen-za 13, Taranto 13.

Faenza

CI HA PROVATO sino alla fine e non ha mai smesso di lottare, Ma la capolista è la capolista e, in que-sto momento la Roberta Faenza non ha le armi per lottare alla pari con la Cras 'Taranto che alla fine si è imposta 67-51. Eppure ha fat-to match pari per tre quarti, bar-collando solo nel terzo, puntando sulla difesa e l'aggressività a tutto campo, Roberta, trascinata da Eric arriva in vantaggio al primo intervallo, sopra di 4 sul 14-10, do-po aver raggiunto sul 14-9 il mas-simo vantaggio. C'è grinta e cor-sa: Taranto non ha mai un tiro co-modo e la difesa romagnola fa me-

rav figlie. Il secondo quarto inizia con tre punti di Giorgia Sottana e la Cras che si riporta sotto. Faenza ha il merito di ribattere colpo su col-po: Taranto raggiunge la prima parità a quota 17 poi vola 19-17 con Ballardini. Roberta non de-morde e un gioco da tre punti di Mania Eric riporta avanti Faen-za. Si sbaglia sempre meno in at-tacco e il punteggio lievita: anco-ra Eric tiene a galla le romagnole che pure lottano su ogni palla ma all'intervallo lungo si trovano sot-to di due punti 28-30. Sugli scudi, sino a questo momento, Eric con 15 punti, ma anche Carangelo (5) e Mauriello (5),

NEL TERZO periodo Taranto prende via via strada e punti di vantaggio: le maglie della sua dife-sa sembrano impenetrabili e Fa-enza non riesce a muovere lo sco-re con appena 2 punti nei primi 5' e così a metà del terzo tempo 'Ta-ranto è avanti 43-30, sfruttando centimetri e chili sotto canestro e nelle transizioni. E la frazione si chiude con le ospiti che volano a +15 piazzando un terrificante parziale di 23-10. Il quarto tempo è ancora giocato alla pari, ma or-mai Taranto è volata via e irrag-gi ungib ile.

Ugo Bentivegli

Pagina 10 12 Ruheril tiene Far metà gara

Pagina 18 di 136

NLtall 213111t2 si ,crorc so!'dLe

press unE il Resto del Carlino 18/12/2011 Ravenna

Bimbi in coro pensando ai meno fortunati Il Natale ravennate si scopre solidale

Tanti concerti nelle chiese: una domenica ricca di appuntamenti L'ULTIMA domenica prima di Natale è ricca di appuntamenti in musica. I bambini sono i protago-nisti del concerto dell'Orchestra Angelo Corelli che si terrà oggi pomeriggio alle 17,30 nella Chie-sa di Santa Maria Maggiore a Ra-venna. Pensando ai più piccoli, è stato coinvolto il coro di voci bian-

che della Basilica di San Vitale, di-retto da Elisabetta Agostini. Al centro sociale polivalente di via Gramsci (a partire dalle 14,30) nel corso dell'iniziativa Solidarietà sotto l'albero, è in programma il concerto del coro I Bimbi per Bimbi dell'Unicef, A Lugo (alle 17) nella chiesa del Pio Suffragio

si esibirà la corale polifonica Hen-ry Dun.ant nel concerto In Nativi-tatis Expectatione: il ricavalo sarà devoluto all'associazione Donne Protette. Nella chiesa parrocchia-le di Gambellara (ore 17) si terrà il Concerto di Natale con Roberto Noferi:ni al violino e Chiara Catta-ni al clavicembalo.

NOTE A TEMA

CORICerto dell'Orchestra Angelo Coretti oggi pomeriggio. Verranno eseguite te più celebri pagine dei, barocco e brani più amati detta tradizione natalizia

Alle MakSÈbe A Faenza, al centro Le Maiokiche (ore 16( concerto dei ragazzi del MUSiC Academy-Area 51. giovanissimi pianisti Si esibiranno spettacoto Hotel 1000

Gambeitara Nella chiesa parrocchiale di Gambettara sì terrà it Concerto di fatale con . Roberto Nofermi ai violino e Chiara Cattani al davicembalo, Vivatdi,

, Mozart, Bah

Pagina 19 di 136

press unE il Resto del Carlino 18/12/2011 Ravenna

Le facce che vogliono cambiare la Darsena Si è conclusa la prima fase del percorso parteci pativo. Tutti i progetti nei documento

di ROBERTA BEZZI

CON LA CONSEGNA del docu-mento conclusivo da parte dell'Ilievo della scuola media Montanari, Mirko Ferranti, al sindaco Fabrizio Matteuc-ci, si è conclusa ufficialmente la prima tappa del percorso di partecipazione 'La Darsena che vorrei'. Da gennaio, si proseguirà con nuovi incontri di in-formazione, intrattenimento e appro-fondimento, seguendo la filosofia del laboratorio permanente, per seguire passo passo l'iter burocratico di appro-vazione del Poc (Piano operativo co-munale) tematico che dovrebbe essere adottato dal consiglio comunale entro luglio. E, in attesa del bando per il pro-getto che dovrà risolvere il problema della 'frattura' della stazione e riquali-ficare la testata della Darsena e l'ex se-de della Dogana, già a inizio 2012 sa-ranno appaltati i lavori di demolizio-ne delle cancellate e di arredo urbano di minima (illuminazione e panchi-ne), della parte iniziale del canale Can-diano, dalla torre di Zucchi fino alla sede dell'Autorità portuale. «Studiere-mo il documento – ha assicurato il sin-daco —. La richiesta dei cittadini è chiara: non fare della Darsena la repli-ca di un altro quartiere. Avremo però due difficoltà in più da affrontare: la forte presenza di proprietari privati le cui esigenze non sono facili da conci-liare e la quasi certa mancanza di fi-

nanziamenti statali». La lunga matti-nata di ieri, è iniziata con la passeggia-ta lungo il lato sud della Darsena, con-dotta da Casimiro Calistri. Attenti gli allievi di due classi della scuola media Montanari, già coinvolti nel percorso, e una rappresentanza di ragazzi del classico Alighieri.

DOPO LA VISITA sul fronte acqua, i ragazzi sono stato protagonisti dell'installazione artistica a cura di Cada Baroncelli, 'Facce della parteci-pazione'. Su uno dei muri esterni del-la sede dell'ex dogana in via D'Alag-gio, sono stati affissi 150 fotori tratti in bianco e nero dei volti dei partecipan-ti al percorso partecipativo colti nei va-ri momenti del processo.

DALL'ALTO La Darsena di città

LE TAPPE NN no ad 3 g

Si è concLusa ufficialmente La prima

tappa del percorso di partecipazione. Ne è

uscito un documento dì un centinaio di pagine

scritte dai circa miRe partecipanti

Con L'anno nuovo si proseguirà con nuovi

incontri di informazione, intrattenimento

e approfondimento, seguendo la fiLosofia

dei. Laboratorio permanente

Lr ■ice, el \cr,jqIq e, phim e la 11,,,,end

Pagina 20 di 136

press unE il Resto del Carlino 18/12/2011 Ravenna

L'C)E1T. II CONDUCENTE DELL'AUDI HA RIFIUTATO IL TEST DELLETILOMETRO

Madre e figlia travolte da un ' auto Drammatico investimento in via Mamella. Una delle due è gravissima

DUE DONNE, madre e figlia di nazionalità bulgara, sono state in-vestite ieri alle 2030 da un'auto in via Zalamella. Dalle prime in-formazioni trapelate in serata, la madre, soprattutto, sarebbe in condizioni molto gravi. Le due donne erano appena scese di casa e stavano raggiungendo un grup-po di amici per una cena. In base alle prime testimonianze raccolte dalla polizia municipale di Raven-na, hanno tentato di attraversare la strada quando, fuori dalle stri-sce pedonali, sono state travolte da un'Audi A3 che percorreva via Zalameila in direzione di via Rot-ta. Il conducente dell'Audi, un

32enne di Ravenna, si è rifiutato di sottoporsi all'etilometro. Con lui, a bordo, c'era un amico. «Non le ho viste, sono sbucate all'im-provviso», ha detto il giovane che era al volante agli agenti dell'uffi-do infortunistica, al lavoro fino a tarda serata per ricostruire la dina-mica dell'impatto e costretti a chiudere la strada all'altezza dell'innesto con la rotonda di via Cavina. Sul posto sono intervenute due ambulanze e l'automedica del 118. Madre e figlia sono state tra-sportate in ospedale e la prima ver-sava in condizioni molto gravi.

1. p.

Pagina 21 di 136

press unE

il Resto del Carlino 18/12/2011 Ravenna

Z,:DO .*UN::‘,S0 OPERAZIONE DEI CARABINIERI

Mezzo chilo di 'ero'. due arresti DUE tunisini, di 36 e 19 anni, re-golari in Italia, sono stati arrestati dai carabinieri di Lido Adriano al termine di un'operazione, in viale Leonardo, che ha consenti-lo di recuperare oltre mezzo chilo di polvere di eroina, circa 400 cu-ro e diversi cellulari. Gli investiga-tori li hanno notati, giovedì sera, muoversi vicino a un cespuglio. Quando uno dei tunisini si è chi-nato e ha recuperato un sacchetto di plastica, che è poi risultato con-tenere la droga, i carabinieri sono intervenuti e hanno effettuato il duplice arresto.

Pagina 22 di 136

press unE il Resto del Carlino 18/12/2011 Ravenna

OSPEDALE L'AGEBO: «UN Ai i0 SPREGEVOLE»

Rubata tv ai bimbi in Pediatria L'ASSOCIAZIONE Agebo (genitori e bambini ospedalizzati) l'ha definito un gesto «ignobile». E non si può non essere d'accordo, considerando il luogo in cui è stato compiuto e chi sono le vittime. Dal `day hospital pediatrico', da poco rinnovato grazie alla generosità di donatori, sono stati rubati il televisore lcd appeso alla parete e il lettore dvd dalla stanza di degenza. A denunciare pubblicamente il

furto è stata proprio l'Agebo, unitamente allo staff medico e infermieristico del reparto di Pediatria al 'Santa Maria delle Croci'. Scopo primario dei due apparecchi rubati era quello di «rendere più 'leggera' la degenza dei piccoli pazienti ricoverati» ed è giusto chiedersi, come fa l'Agebo, «come sia possibile che, anche in questa settimana prossima al Natale, vi siano individui in grado di compiere un atto tanto spregevole».

_ 1.4,1d,e iir:IwtIvvo,tedd.n:al , ,

"k"

Pagina 23 di 136

press unE il Resto del Carlino 18/12/2011 Ravenna

Servizi pubblici, domani sciopero I nodi ravennati: Inpdap e Provincia

DOMANI sciopero nazionale dei lavoratori dei servizi pubblici, indetto da Fp-Cgil, Disl-Fp, liii-Fpl e Uil-Pa, con presidio dalle 10.30 di

onte alla Prefettura, Destano p reocc upa zio salvaguardia dei livelli occupazionali

nto attiene Provincia e inpdap.

Zrn ps.ggio di volto per ii

Pagina 24 di 136

■ •■ •

pssnggio di volto ner I fudqu

press unE il Resto del Carlino 18/12/2011 Ravenna

LEGA NORD

L'appello: 'Tuteliamo

Le nostre tipicità agroalimentarr

CON la Lega Nord Romagna a tavola. La concomitanza con le festività natalizie c'entra poco. In realtà l'iniziativa del carroccio — proposta dal consigliere Paolo Guerra attraverso un odg votato all'unanimità — nasce dal desiderio di legare un prodotto alla propria terra e al proprio comune. L'idea è infatti quella di dotare il Comune di Ravenna di un registro che raccolga prodotti agroalirnentari, e di attribuire loro la certificazione di tipicità col marchio 'cieco', ovvero denominazione comunale d'origine. «Il marchio deco — hanno spiegato Paolo Guerra, il segretario comunale Luciano Fosci e Barbara Buttazzi, 'esperta' in commissione attività produttive — diventa così un vero e proprio strumento di marketing territoriale che contribuisce allo sviluppo e alla crescita economica per quelle comunità che vedono come risorsa reale e concreta la presenza di prodotti con un forte legame al territorio. Prodotti che, grazie alla Deco, lìioriescono dalranonimato, sfruttando tutta la loro valenza identitaria». Prodotti o ricette possono essere segnalati per fax (0543.091782) o per mail (ravenna(Aeganordromag na.org).

Roberto Romin

Pagina 25 di 136

Pagina 15

lì S-fflO li volto ixrfi fikuro

press unE il Resto del Carlino 18/12/2011 Ravenna

Un assaggio di vento per il futuro Porto Corsini, inaugurato un mini impianto eolico

TAGLIO DEL NASTRO per l'impianto minieolico da 1,5 Kw nell'area del terminal crociere di Porto Corsini. Parte del progetto europeo Powered, l'impianto è stato donalo dall'azienda ravenna-te Tozzi Nord, nell'ambito di un piano al quale hanno contribuito in diversi modi Provincia, Autori-tà portuale e Ravenna Terminal Passeggeri. L'assessore provincia-le Mara Roncuzzi. ha precisato che il progetti) Powered ha come obiettivo «una sofisticata rete di anemometri nel bacino adriatico-ionico, per valutare se vi siano le condizioni per uno sviluppo dell'eolico off shore». Cosi' al mi-nieolico di Porto Corsini, il pri-mo nella provincia, «è affiancato un anemometro che raccoglierà i dati sulla forza e la direzione dei venti mettendoli in correlazione con l'effettiva produzione dell'im-pianto». Per la Provincia, la messa in fun-zione dell'impianto, ad asse verti-cale («zero emissioni, ottimale in-serimento architettonico e paesag-gistico, praticamente silenzio-so»), è il primo passo per valutare le potenzialità coliche dell'area, verso un uso dell'energia rinnova-bile nel Porto di Ravenna e sulle piattaforme off shore dell'Eni. Ieri infine con l'arrivo in mattina-ta della Msc Magnifica, la nave di ultima generazione varata nem-meno un anno fa, si è chiusa la sta-gione 2011. L'agenzia 'Le Navi Seaways' di Norberto Bezzi che gestisce l'operatività della nave nello scalo ravennate, ha organizzato il 'ben-venuto' degno delle caratteristi-che della nave da crociera, lunga 293 metri, capace di trasportare 2500 passeggeri e 1000 membri di equipaggio, dotata di ogni comfort di lusso. Il bilancio del 2011 parla di oltre 165 mila passeggeri sbarcati al ter-minal ravennale.

Pagina 26 di 136

pensa alla stagione 2012, che si aprirà il 6 aprile, e la sorpresa sì chiama 'Diverticd'. Dopo Katun ispeed, il parco si appresta ad accogi l'ere il più alto svatcr coa-ster del triondo 55 nietr" di tozzi e una veloeit.I.' di punta di 106 km orari attraverso un per-corso ricco di curve che termi-na con un vertiginoso tuffo,. E una fedele tematizzazione lega-ta al mondo degli Off Shore, che regalerà l'emozione dì pilo-tare le Formula Uno del mare,

press unE il Resto del Carlino 18/12/2011 Ravenna

APERTO IL CANTIERE PER LA NU OVA ATTRAZIONE mir, ibilandia prende fonna ,Dive VERSO L 20 2

Pagina 15

l pssnggio di volto per I fud ■ ru

Pagina 27 di 136

500. O

Novo orMEINGO FERIALI ere 29:0D FESTIVI or 18;06

V L ì Tuffi: g[orrii dalle ore 13:00

1,141 lea L o - /oki. 5-4G ,2 toconre vin

Servizio mi A pagina 27

*

*

press unE il Resto del Carlino 18/12/2011 Ravenna

,q1 „ Psto de LaFhflO ‘\, Nk3 tkv \\‘' \,\A -

.\\\ ‘Ls% " \\\\\ \\\ s ,\§

sk.'\\‘ \N\\\‘'''' >\:":":":"M‘\\*, ww•

SALA Turni G/CMiho $OO. •

wwwilrestodelcartinoit e-mait: cronacaJaenzaffitcarlino.net

[email protected]

Redazione, via XX settembre 15, 48018 Faenza - Tel. 0546 26589 - Fax 0546 664750 E Pubblicità: S.P.E. via danzi Repubblica, 2 Fusignano Tel. 0545 50690/ Fax 0545 50287

Schianto nella notte, muore a 43 Fusignano Coppia finisce in auto contro una colonna, dorma, perde la vita,

SCARDOVI m A pagina 32

Domenica 18 dicembre 2811

Il futuro della città Raffiche a 80 chitontetri orrL danni in c ttà e ne paeàí Servizio m A pag. 27

Salesiani, si va avanti Lavori al via a marzo

'X!

prima parte della riqualificazione

VECA e A pagina 22

Scuota

Asili nido, è ufficiale: nuove sezioni in gennaio

4

4.

Gioielli d Oro O I *

MONIANARI m A pagina 33

;g:g4

vvvi

Lugo

Archi e teatro per il concerto di Natale Servizio m A1.3agina 37

Feste a Lugo

Domenica con mostre e musica Servizio CA pagina 37

Vena del Gesso a Rioto

Nasce l'Arca del Parco Servizio osA pagina 31

Lugo

Inaugurato il bacino anti inondazioni

Ravenna Via Cavour - Centro Commerciale ESP Faenza Centro commerciale LE MAIOLICHE uscita autostrada A14

Pagina 28 di 136

n•n•%. 3.e

Ruff.che e 8') chi! erai il vento e) dmm rei baelnin,

press unE il Resto del Carlino 18/12/2011 Ravenna

Z,,3•CsE(ì(.ìZ M CENTRO

Questionari analizzati: cittadini si dividono

sul piano sosta VANNO presentate entro il 4 febbraio le eventu iii osservazioni al piano sosta che irasforr le a tutt i i i parcheggi del centro in posti auto a pagamento (tre le fasce tarillarie). La aelibera si può vedere alla Segreteria del settore Lavori pubblici e sul simdel Comune.. Intanto l'amministrazione ha reso noto i risultati dei 232 questionari sul tema, 99 consegnati nel corso dei tre incontri dì presentazione del piano, il resto compilati ori line. Data la scarsità del campione, non si_ptio 9erto, dire una ricerca rappresentativa, Ecco i datipiti interessanti, 11 62% dei moduli sono stati compilati da residenti in centro. 11 59% lavora in centro e il 43% utilizza la bici per spostarSI,

FRA CHI utilizza l'auto un 56% parcheggia l'auto in Parcheggi gratuiti, mentre un 10e/o la parch eggia tti,círi mura. Il 69% degli intervistati dichiara difficoltà nel trovare parcheggio in centro, e ritiene che l'attuale sistema vada migliorato il 55% ritiene giusto are traffico auto. 49% è favorevole o e a aumentare la pedonalizzazione. Infine il tema-en l l

a sosta. Il 68% è favorevole alla sosia centrale :

gratuita per i primi 20 minuti, mentre sull'introduzione di un abbonamento per residenti un 54% indica un prezzo equo/accettabile fra gli 80 e i 140 eun) Equilibrio fra risposte neoative positive sulla possibilità preveXere abbonamenti anche peri non residenti. Il 67% é favorevole all'introduzione di tariffti

applicare solo in q ,

giornalierea apprnitroSe alle mura e 60

i i 60% è cune zone

pagamereìt( della sosta a consumo. im 'ef avorUevlotilre domande

s,o,s,ta in centro come sostiene sltoiesost'l a.CFaciliterà la juletgiaintitse,ervels,st!iti,

positive dividono nfreairiS'om•une?

domanda sveulsaitsiosta3a6 35%), mentrepos aella

abitudini`` pagamento fari. cambiare le ' tl° negli s , 41%, mentre il no è

spostamenti, al 3q tamentl, il si è netto

Pagina 29 di 136

press unE il Resto del Carlino 18/12/2011 Ravenna

ASLO NIDO TROVATA LA SOLUZIONE PER GLI 80 BAMBINI IN LISTA D'A I I ESA

A gennaio «vano due nuove sezioni Comune e dirigenti incontrano i genitori

E' UFFICIALE: come anticipato nei giorni scorsi dal Carlino, tro-va una soluzione, almeno parzia-le, il nodo delle liste d'attesa per gli asili nido. Ieri l'amministrazione comunale ha annunciato ufficialmente che si stanno ultimando assieme alle dirigenti degli istituti comprensi-vi, gli atti necessari all'apertura al-le scuole ‘Gulli' di due nuove se-zioni di scuola dell'infanzia, che dovrebbero aprire entro gennaio per dare risposta ai circa 80 bam-bini rimasti senza scuola d'infan-zia. Il problema, dovuto all'au-mento demografico, era nato in se-guito al tàtto che il ministero non aveva assegnato insegnanti suffi-cienti nonostante la presenza di aule, ristrutturate dal Comune con 80mila curo l'anno scorso. A scompaginare ulteriormente le carte era arrivata l'offerta da parte della Fondazione Marri

Sant'U miltà (che ha nidi e scuole paritarie dalla materna fino alle superiori) di gestire le due sezioni della scuola pubblica, nella scuola pubblica. Ma il confronto con i privati aveva generato tensioni sia all'interno della giunta che con le dirigenti scolastiche. Dopo

DIVISIONI L'offerta di aiuto di privati aveva creato frizioni all'interno delta giunta

che l'Ufficio scolastico regionale ha fatto sapere che a questo punto dell'anno scolastico non può rico-noscere nuove sezioni di mater-na, il Comune ha affidato alle diri-genti della scuola pubblica, le ri-sorse per avvio e gestione delle due classi, circa 40mila curo repe-

riti assieme alla Provincia. Questi soldi permettono il mantenimen-to dell'orario pomeridiano nella sesta sezione della scuola materna del San Rocco, e l'apertura di due nuove sezioni alle Gulli da genna-io a giugno. Non saranno però due vere sezioni: si tratterà di un servizio integrativo mattutino, che si terrà indicativamente dalle 8.45 alle 13.15, affidato a educato-ri esterni assunti attraverso un bando pubblico.

LUNEDÌ alle 18, nell' Aula Ma-gna dell' Istituto comprensivo Matteucci, in Via Martiri Unghe-resi, 7, le dirigenti scolastiche in-contreranno le Útiniglie in lista d'attesa, «per spiegare la tipologia di servizio — spiegano scuola e

m Coune le moda' lità d'accesso e soprattutto le prospettive pre-senti e future. All'incontro sarà presente anche il Comune».

A gerline Ihr.Vano due senom Coriure e oiri.gerai iic«mr., i 3er ikri

Pagina 30 di 136

r= - 17_7:

A gnak- an\ lii Junios seneu Comune e aiigcnii itionnul51 geniten

press unE il Resto del Carlino 18/12/2011 Ravenna

S:UNZTA

Da gennaio tre pediatri a Faenza

DA GENNAIO, nell'ospedale di Faenza, ci saranno tre :pediatri per garantire l'assistenza (oggi sono due, prima degli ultimi pensionamenti erano quattro). Inoltre sarà istituita una nuova reperibilità, per il trasporto e la neonatologia, che sarà dedicata esclusivamente a Faenza e Lugo. Sono le rassicurazioni ricevute nell'incontro di giovedì dal comitato per la difesa della Pediatria con la direzione generale dell'Ausl. Nelle due ore di incontro, in cui il comitato ha consegnato le 13mila firme raccolte contro lo stop (che l'Ausl afferma essere temporaneo per insufficienza di medici) della reperibilità notturna dei pediatri, il dg Tiziano Carradori ha spiegato che, in aggiunta ai venti nomi presenti nella graduatoria del concorso appena concluso, arriverà un. concorso parallelo per i pensionamenti futuri. Non è mancata qualche stoccata: Carradori ha detto che bastava una telefonata per avere le risposte. il comitato ha risposto: :(Sperando non ci sia una prossima volta, prenderemo sul serio il suggerimento telefonandogli... in 13 mila

Pagina 31 di 136

•••., „

•"'''

ol*TAuto ch

• •••

VE'RD RIVA

.r •

Pagina 43

press unE 18/12/2011

il Resto del Carlino Ravenna

Pagina 32 di 136

press LinE 18/12/2011

Córriere

RAVENNA

FUSIGNANO. La partenza veloce alle tre di notte appe-na usciti da un bar. Pochi me-tri e lo schianto contro un pa-

lo, nella stretta via Viola in (che ha riportato ferite non la corsa disperata in ambu-pieno centro. È morta così, a gravi) si è accartocciata e per lanza verso l'ospedale di Lu-43 anni, Mariarosa Zannoni. estrarli sono dovuti interve- go. La Punto guidata dal marito nire i vigili del fuoco. Inutile • SERVIZIO a pagina 14

• SERVIZIO a pagina 6

PORTO 00555585, Il terminal crociere diventa green. Ieri mattina, DARSENA M CgTTA', Con l'arrivo della nave Msc Ma- nello scalo di Porto Corsini, è stato inaugurato un aerogeneratore mi- gnifica si chiude la stagione turistica 2011 del terminal cro-

nieolico verticale della potenza di 1,3 Kw, prodotto dalla Tozzi Nord. ciere di Porto Corsini. • SERVIZIO a pagina 6

LI REDAZIONE E PUBBLICITÀ: VIA DE GASPERI. 5 - RAVENNA-TEL 0544-218262 FAX: 0544-33793. SPEDIZIONE IN AB - D.L. 353103 (COM ,. IN L. 270254) ART. 1 GOMMA 1 - DCB PORLO ALTRE SEDI: RIMINI (0541-354111), FORLi (0543-3552n CESENA(0547-611966),FAENZA-LUGO (0546-23126), lig/A(0542-2878U RSN110549-995147) -E-MAIL: RAVENNA,UORRIEREROMAGNAJT - IN ABBINAMENTO CON LASTAMPA

11 31, DOMENICA 18 DICEMBRE 2011

ta Pausini a in concerto

due anni

4 Trappola per topi" scia Polieri a d,argeritQ

FUSIGNANO. La scorsa notte erano appena usciti da un bar. Pochi metri e la vettura è finita contro un palo

Schianto mortale in centro Mariarosa Zannoni, 43 anni, muore nell'auto guidata dal marito

Minuto di silenzio per la strage negato: polemiche a Cervia

• SERVIZIO a pagina 25

Imola, migranti in piazza contro

il razzismo • SERVIZIO a pagina 18

orriere di Ravenna Faenza-Lugo e Imola euro 1,20

Anno XIX / N. 349

DE TAUTQ di Auto-Fuoristrada-Au oca

~W<

-Via Faentina, 173 Tel. 0544.500850

RAVENNA. Analisi autofinanziate

Allarme dei grillini «Troppe diossine nel latte materno»

RAVENNA. Dalle analisi condotte sul latte materno di due donatrici del farese, emerge un'eccedenza preoc-cupante dei valori di diossina.

• SERVIZI a pagina 3

Rossella Urru prigioniera sui monti tra il Mali e il Niger

RAVENNA. Rossella Urru, la coope-rante che per alcuni anni ha vissuto a Ravenna sarebbe viva e prigioniera tra i monti al confine tra il Mali e il Niger.

• SERVIZIO a pagina 4

Faenza avrà tre pediatri Il comitato canta vittoria

FAENZA. A fine gennaio do-vrebbe concludersi l'emergen-za pediatria per Faenza e Lugo.

• SERVIZIO a pagina 13

Materne, due nuove classi per far fronte all'emergenza

FAENZA. L'emergenza do-vrebbe finire a gennaio: i bam-bini delle materne avranno due nuove sezioni alle Gulli.

• SERVIZIO a pagina 12

Lugo, un nuovo bacino per prevenire alluvioni

LUGO. Inaugurato ieri il ba-cino costato un milione per la sicurezza idrica.

• RICCI GAROTTI a pagina 15

"Imola Attiva", nuovo soggetto in politica

IMOLA. Animato dall'ex sindaco Raffaello De Brasi si è presentato il movimento - Imola Attiva".

• SALOMONI a pagina 17

GAZEBO SO Via Molína Vecchio. 9 47043 Gattoo (FC) I Tel. 0541.818088 Fax 0541.818542 I www.gaieho.it e-mail

PROGETTAZIONE

Pagina 33 di 136

Pagina 3

L'allarme: «Diossina nel latte materno.,

press LIETE 18/12/2011

Caiiere

RAVENNA

Il Movimento 5 Stelle e altre associazioni avevano finanziato analisi per ricercare la presenza della sostanza: ora chiedono altre ricerche scientifiche

L'allarme: «Diossina nel latte materno» In due casi trovati valori che sforano del triplo e del quadruplo i limiti consentiti

RAVENNA. Dalle analisi condotte sul latte mater-no di due donatrici, una residente e Savarna, l'al-tra a Porto Corsini, emerge un'eccedenza molto preoccupante dei valori della diossina presente.

Il Movimento 5 Stelle e altre associazioni (fra cui l'Associazione naturista, Ravenna Viva, Legam-biente Circolo Matelda, il Comitato Articolo 32) a-vevano infatti finanziato analisi per ricercare la presenza di diossine sul latte mater-no, che sono state com-piute, circa un anno fa, presso il la-boratorio accreditato dell'Inca (Consorzio Inte-runiversitario nazionale per la Chimica e l'am-biente) di Marghera.

I valori emersi «eviden-ziano sforamenti del tri-plo e del quadruplo ri-spetto a quelli necessari per ritirare dal mercato il latte vaccino; emergono valori altamente superio-ri ai 2 picogrammi per ki-logrammo indicati dall'Organizzazione mondiale della sanità co-me limite di assunzione massima», ha spiegato ie-ri il capogruppo consilia-re del Movimento Pietro Vandini, durante una conferenza stampa con-vocata a Palazzo Merla-to.

Ammettendo pacifica-mente che il dato raccolto non rappresenta un'inda-gine statistica, i grillini hanno affermato, però, che occorre promuovere

altre ricerche scientifi-che, questa volta dovero-samente compiute a cura degli enti pubblici, senza gravare sui bilanci di so-dalizi di privati cittadini. Quello che però sembra

assodato è che tutti gli a-bitanti «di zone indu-strializzate sono nelle stesse condizioni di espo-sizione», delle due signo-re.

L'assunzione di diossi-ne avviene in gran parte (90%) per via alimentare (soprattutto attraverso carne, pesce, latte, uova, formaggi). Tali sostanze incidono pesantemente sulle funzioni endocrine, metaboliche, neuropsi-chiche immunitarie del corpo umano. Fra le prin-cipali patologie provoca-te da questi elementi chi-mici, sono annoverati an-zitutto i tumori, l'endo-metriosi, il diabete, dan-ni cardiovascolari e pol-monari.

Il Movimento 5 Stelle, contestando l'attuale mo-dello di sviluppo indu-striale, ricorda che «l'U-nione Europea, in un cor-poso e dettagliato docu-mento intitolato Inventa-

rio europeo delle diossine, stima che l'incenerimen-to dei rifiuti e l'industria siderurgica siano i mas-simi responsabili di tali emissioni».

In un ordine del giorno, il gruppo consiliare gril-lino ha chiesto l'inter-vento immediato del Di-partimento di Sanità pubblica dell'Ausl e dell'Arpa per effettuare «verifiche analitiche» sul pericolo diossina e la co-stituzione di un osserva-torio (formato dal sinda-

co, dagli assessori all'Ambiente, alla Sanità e all'Industria, dai capi-gruppo consiliari, dai rappresentanti delle or-ganizzazioni sindacali e dei medici) per monitora-re sia la stessa indagine, sia lo stato di salute dell'ambiente e dei citta-dini. «Non accetteremo più silenzi o risposte ap-prossimative sugli ince-neritori e sugli altri im-pianti a combustione», ha promesso Vandini. (s.o.)

La precisazione I dati raccolti non rappresentano una indagine di tipo statistico

Pagina 34 di 136

Pagina 3 R

L'allarme: «Diossina nel latte materno

ne. Ad.

press LinE 18/12/2011

Caiiere

RAVENNA

Il Carroccio sollecita il Comune dopo l'approvazione unanime dell'odg sulla certificazione Deco

La Lega raccoglie le ricette del territorio Percorso di valorizzazione di prodotti caratteristici realizzati nel Ravennate

RAVENNA. Incentivare e sviluppare le produzioni agroalimentari tipiche del territorio secondo il "De-co", percorso di certifica-zione per la Denominazio-ne comunale. Ha ottenuto l'unanimità in consiglio comunale l'ordine del giorno presentato dal con-sigliere della Lega Nord Paolo Guerra, che chiede-va all'Amministrazione un impegno preciso in questo senso. Ma «nono-stante l'invito, approvato da tempo dall'intero con-siglio comunale, l'assesso-rato competente non ha ancora attivato campagne informative e di coinvolgi-

mento fra i cittadini, gli o-peratori agroalimentari e le associazioni», denuncia oggi il primo firmatario, che darà quindi il via per il periodo delle feste - in ac-cordo con i vertici del pro-prio partito - a una campa-gna informativa mediante

zionicomunali.it) che han-no lo scopo di intraprende-re un percorso di valoriz-zazione di quei prodotti, a-groalimentari o artigiana-li, locali e caratteristici realizzati all'interno dei confini comunali».

Il marchio Deco, prose-gue il consigliere della lega «diventa così un vero e pro-prio strumento di marke-ting che contribuisce allo sviluppo del territorio e al-la crescita economica per quelle comunità che vedo-no come risorsa reale e con-creta la presenza di prodot-ti con un forte legame al territorio; prodotti che gra-zie alla Deco fuoriescono

dall'anonimato mostrando e sfruttando tutta la loro valenza "identitaria"».

Le ricette si possono in-viare alla e-mail raven-n a @ leganordroma-gna.org o al fax 0543 091782.

Anche le proposte che non saranno alla fine ac-cettate dall'amministra-zione comunale, assicura-no poi i promotori della Lega, «verranno comun-que conservate e proposte ad associazioni enogastro-nomiche locali per una e-ventuale stampa finanzia-ta dalla sezione cittadina della Lega Nord Roma-gna».

la distribuzione di volan-tini con i quali si chiede di proporre un prodotto o u-na ricetta tipica del comu-ne di ravenna.

La certificazione Deco, spiega Guerra, è «un per-corso di riconoscimento previsto dalla Legge 142

del 1990 (oggi abrogata) e da un documento dell'An-ci che viene oggi confer-mato dall'art. 3 del Testo unico degli enti locali -spiega il consigliere del Carroccio -. Iniziative fat-te in tanti altri Comuni i-taliani (www.denominan-

Pagina 35 di 136

press LIETE 18/12/2011

Caiiere

RAVENNA

Gli inquirenti vogliono far luce su diversi aspetti poco chiari nella vicenda del 53enne albanese minacciato

Tentata estorsione, i carabinieri proseguono le indagini RAVENNA. In attesa della conva-

lida (fissata per domattina), prose-guono le indagini dei carabinieri in merito alla vicenda della tentata e-storsione ai danni di Ismet Mehme-ti, il 53enne albanese indagato nei mesi scorsi nell'ambito dell'inchie-sta sul calcio scommesse della Pro-cura di Cremona. Sono ancora mol-ti infatti i lati oscuri della storia che ha portato giovedì pomeriggio all'arresto di due connazionali dell'uomo di 22 e 23 anni. Secondo quanto si è appreso, Mehmeti sa-rebbe stato minacciato due mesi fa

mentre si trovava in Albania da quegli stessi ragazzi che rivendica-vano 10mila euro. Rientrato a Ra-venna, all'inizio del mese se li sa-rebbe ritrovati giorno e notte sotto casa. Giovedì, rincasando insieme al figlio, sarebbe stato nuovamente minacciato e temendo per la sorte dei propri familiari ha allertato i carabinieri, che erano già a cono-scenza della situazione. Mehmeti a-vrebbe negato di dovere soldi ai due, ma come detto la vicenda pre-senta diversi aspetti che non con-vincono. Primo tra tutti le ragioni

della richiesta di denaro e l'entità della somma richiesta. L'ipotesi che i due pensassero solamente che Mehmeti (ritenuto dal gip «il finan-ziatore occulto» del Ravenna, ma la cui posizione è poi scemata in mera conoscenza degli allora vertici gial-lorossi con cui aveva trattato an-che l'ipotesi di cessione della socie-tà per conto di alcuni imprenditori albanesi) potesse aver intascato davvero ingenti somme di denaro dalle scommesse e l'ammontare della cifra richiesta non convinco-no gli inquirenti.

Pagina 4

Rassella Umi non sarebbe nelle num di Al Qaeda

Pagina 36 di 136

Rossella Uminon sarebbenellemani di al aeda

Pagina 4

press LIETE 18/12/2011

Caiiere

RAVENNA

Rossella Urru non sarebbe nelle mani di Al Qaeda, I rapitori la terrebbero in ostaggio

sui monti tra il Mali e il Niger RAVENNA. Rossella Urru, la

cooperante di origini sarde che per alcuni anni ha vissuto a Ra-venna, sarebbe viva e prigio-niera tra le montagne al confi-

ne tra il Mali e il Niger. Inoltre il gruppo dei rapitori (mosso solo da ragioni economiche e non politiche) non avrebbe col-legamenti con Al Qaeda.

Anzi, secondo quanto si è appreso, i sequestratori avrebbero cercato di ven-dere gli ostaggi (la Urru fu catturata nell'ottobre scorso insieme ad altri due volontari spagnoli) al-la branca maghrebina del-la cellula estremista ma la trattativa sarebbe fallita, al pari di quelle avviate con altri gruppi. Le noti-zie sulla sorte della 29en-ne, che in città si è laurea-ta in cooperazione inter-nazionale spendendosi poi a sostegno della causa del popolo saharawi, sono state pubblicate da alcuni quotidiani marocchini che citano come fonte un ministro della difesa del Fronte Polisario, il movi-mento indipendentista che si oppone all'occupa-zione del Sahara occiden-tale da parte del Marocco. Sempre stando alle notizie circolate, negli ultimi giorni sarebbero anche stati arrestati altri mem-bri complici nel sequestro avvenuto il 23 ottobre scorso nel campo profughi di Rabouni, nel sud dell'Algeria, dove si trova-va la cooperante del Comi-tato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli, una organizzazione non gover-nativa attiva con progetti in varie zone del mondo.

Pagina 37 di 136

press LIETE 18/12/2011

Cailere

RAVENNA

Blitz dei militari dell'Arma di Lido Adriano; arrestati due tunisini in possesso di permesso di soggiorno per motivi umanitari

Sorpresi mentre prelevano mezzo chilo di eroina Bloccati nonostante il tentativo di fuga. Domani è in programma l'udienza di convalida

LIDO ADRIANO. Prosegue senza sosta la battaglia dei ca-rabinieri per arginare lo spac-cio di droga a Lido Adriano. Nella serata di venerdì i mili-tari della stazione dell'Arma di viale Manzoni hanno arrestato due tunisini sorpresi con oltre mezzo chilo di eroina. A finire in manette sono stati Alì Hat-nia, 26 anni, e Haytem Firyan, di 21, entrambi in possesso di permesso di soggiorno rila-sciato per motivi umanitari.

I due, che da pochi giorni e-

rano arrivati sul litorale ra-vennate, sono stati bloccati in viale Leonardo, zona finita nel mirino dei carabinieri per il via vai di spacciatori e acqui-renti. Nel corso di un apposta-mento i militari hanno scorto i due maghrebini armeggiare at-torno ad un cespuglio e recu-perare un involucro risultato contenere un panetto da mezzo chilo di hashish,

Vistisi scoperti, i due hanno tentati di fuggire e di sbaraz-zarsi dello stupefacente, ma i

rappresentanti delle forze dell'ordine sono comunque riusciti a bloccarli, seque-strando oltre al blocco di eroi-na altri 60 grammi ritrovati nel corso della successiva perqui-sizione e a 400 euro in banco-note da piccolo taglio ritenute il provento dell'attività di spaccio. Rinchiusi nella casa circondariale di via Port'Au-rea, per entrambi (difesi dall'avvocato Luca Donelli) do-mani è in programma l'udien-za di convalida.

Pagina 4

Rassella Umi non sarebbe nelle mani di Al Qaeda

Pagina 38 di 136

Rassella Umi non sarebbe nelle mani di Al Qaeda

press LIETE 18/12/2011

Caiiere

RAVENNA

Fine dell'incubo giudiziario per una 4lenne nigeriana residente nel Ravennate

Accusata senza prove di aver fatto prostituire una connazionale, ribaltata in appello la condanna subita in primo grado

RAVENNA. Accusata di aver costretto u-na connazionale a prostituirsi per anni in varie zone d'Italia, sottoponendola ad una condizione di forte soggezione con minac-ce e aggressioni fisiche, nel 2010 era stata condannata in primo grado dalla Corte d'assise di Pesaro a quattro anni di reclu-sione. Un incubo giudiziario terminato nei giorni scorsi per una 4lenne nigeria-na residente nel Ravennate; assistita dall'avvocato Davide Baiocchi, la donna è stata assolta dalla Corte d'assise d'appello di Ancona. La vicenda di cui si è ritrovata suo malgrado protagonista prende il via nel 2007 quando una 32enne nigeriana sporge denuncia alla questura di Pesaro. La donna racconta di essere arrivata in Italia nel 2001 dopo aver impiegato un an-no per attraversare a piedi l'Africa da Be-nin City e raggiungere il Marocco insie-me ad un'altra cinquantina di persone, tutte morte per gli stenti durante il viag-

gio. Dopo aver raggiunto la Spagna e poi l'Italia, avrebbe incontrato la sua aguzzi-na, un'amica della madre che vive appun-to vicino a Ravenna e che si era proposta di accoglierla per farla studiare. Invece la giovane si sarebbe ritrovata costretta a prostituirsi a Marotta poi in Abruzzo e in-fine in Veneto. Nonostante la sua rilut-tanza e i tentativi di affrancarsi dalla stra-da, sarebbe stata picchiata e in due casi ricoverata. Avrebbe trovato la libertà so-lo una volta consegnati 50mila euro alla connazionale residente in Romagna, cosa che avrebbe fatto prostituendosi per al-cuni anni prima di conoscere un italiano con cui si è sposata e che le ha dato i 10mi-

Pagina 4

Pagina 39 di 136

Rassella Umi non sarebbe nelle mani di Al Qaeda

press LIETE 18/12/2011

Caiiere

RAVENNA

la euro per saldare il conto e uscire dal giro. Solo dopo il matrimonio avrebbe tro-vato la forza per denunciare la 4lenne, condannata in primo grado. Un'accusa infamante che la donna (da tempo resi-dente in Romagna e titolare di un negozio etnico) ha sempre respinto; la signora a-veva conosciuto la connazionale mentre lavorava in un albergo nel 2001 perden-dola poi di vista. Gli unici riscontri del racconto della presunta vittima riguarda-vano la vita della 4lenne. Il luogo dove vi-ve, i lavori svolti (oltre al negozio che ge-stisce per un periodo ha fatto contempo-raneamente anche l'operaia), il grave in-cidente di cui rimase vittima nel 2002 che

la costrinse ad un ricovero in ospedale (dove, cosa piuttosto singolare, aveva ri-cevuto la visita di cortesia della conna-zionale che avrebbe sfruttato) e a limitare a lungo ogni spostamento. Nessun riscon-tro invece avrebbe fornito in merito alle accuse. Accuse peraltro contenute in un racconto da cui sono emerse incongruen-ze (come avrebbe fatto la sua carnefice a controllarla a vista lavorando a 130 chi-lometri di distanza?), lacune (troppi i det-tagli che nessuno ha potuto confermare, come il pagamento dei 10mila euro dal momento che fece in modo che il futuro marito non fosse presente), ammissioni a metà (i ricoveri effettuati erano infatti le-gati a ragioni di natura psicomotoria e le-sioni da percosse o uso di armi da taglio) e dichiarazioni (l'intento di scagionare un cugino dall'accusa di favoreggiamento della prostituzione) che hanno indotto i giudici a scagionare la 4lenne. (gi.ro.)

Pagina 4

Pagina 40 di 136

press LinE 18/12/2011

Caiiere

RAVENNA

L'uomo è stato portato in carcere

Senza fissa dimora ma con una bici di valore

RAVENNA. Senza fissa dimora ma in possesso di una bici da 2.500 euro, ha perso il velocipede (sequestrato in at-tesa di rintracciare il proprietario), trovando come tetto per i prossimi sei mesi la casa circondariale di Ravenna dove è stato rinchiuso per un residuo di pena. A finire in carcere è stato un 4lenne straniero fermato nei giorni scorsi dalla polizia municipale mentre dormiva in un giaciglio di fortuna in un seminterrato in viale Alberti. L'uo-mo aveva una bici da corsa di valore di cui non ha saputo giustificare il pos-sesso sostenendo prima di averla rice-vuta come regola e poi di averla avuta in cambio di alcuni lavori. Denunciato per ricettazione, dagli accertamenti è poi emerso che sul 41enne pendeva un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Ravenna.

Pagina 4 Crona. Raverna

Rassella Umi non sarebbe nelle nuni di Al Qaeda

Pagina 41 di 136

bit■ \\~.

=A=

press LIETE 18/12/2011

Caiiere

RAVENNA

Minieolico, il porto diventa green Presto uno studio per valutare la possibilità di fornire elettricità alle navi

Si tratta infatti di un prototipo tubolare alto 6 metri, pensato per le a-ree urbane ed edifici di altezza compresa fra i 5 e 10 metri, a zero emis-sioni, assolutamente si-lenzioso e con un gra-do ottimale di inseri-mento ar-chitettoni-co.

L'instal-lazione dell'impianto è stata realizzata grazie alla collaborazione tra Provincia di Ravenna, Autorità portuale, Ter-minal Passeggeri, Tozzi Nord che ha donato l'im-pianto sperimentale, e grazie anche ad un co-finanziamento del Pro-getto europeo Powered nell'ambito del pro-gramma transfrontalie-ro Ipa Adriatico.

«E' il primo interven-to legato a Powered - ha spiegato l'assessore pro-vinciale all'Ambiente Mara Roncuzzi - per rea-lizzare una rete di ane-mometri nel bacino A-driatico-Ionico necessa-ri a valutare se vi sono le condizioni per uno

sviluppo dell'eolico of-fshore».

Non a caso entro pochi giorni l'impianto sarà affiancato da un anemo-metro a coppette per ri-levare il potenziale dei

venti per la produzione di energia eolica in que-sto tratto.

La Provincia sta però valutando l'impiego dell'eolico nel Ravenna-te e nel porto.

«E' previsto entro il 2012 la collocazione di un secondo anemome-tro nell'area Micoperi -ha aggiunto Mara Ron-cuzzi -, sulla torre che in passato veniva utilizza-ta per bruciare gas di scarico da raffineria». L'inaugurazione dell'impianto minieoli-co ha coinciso con l'at-tracco dell'ultima nave da crociera della stagio-ne 2011.

Una coincidenza che gli organizzatori hanno

L'impianto sarà affiancato da un anemometro a coppette per rilevare il potenziale dei venti

Pagina 6 Crona. Raverna

Pagina 42 di 136

press LIETE 18/12/2011

Caiiere

RAVENNA

lificazione ecologica delle attività turistiche. La 'pala' minieolica è stata infatti collocata all'interno dell'area del Terminal crociere di Porto Corsini, accanto alla stazione per lo sbar-co passeggeri.

«L'impianto conferma il nostro impegno ad in-vestire su innovazione e ricerca per favorire lo sviluppo del terminal nel rispetto dell'am-biente - ha detto il pre-sidente dell'Autorità portuale Giuseppe Par-rello -. Nel prossimo biennio oltre ad aver previsto interventi di ri-qualificazione nell'area posteriore del terminal, sulla viabilità e la co-struzione di un terzo at-tracco per le navi da cro-ciera, investiremo altri 150mila euro per uno studio volto a verificare le possibilità di fornire energia elettrica alle na-vi utilizzando fonti di e-nergia alternativa. Pre-vediamo inoltre di ero-gare incentivi agli ope-ratori che investiranno su questo tipo di ener-gia». (s./.)

voluto collegare alle in- concluso, che aveva lo pianti in diverse aree dicazioni del progetto scopo di valutare le po- costiere d'Europa, al fi- europeo Wico da poco tenzialità di questi im- ne di favorire la riqua-

Pagina 6 Crona. Raverna

Pagina 43 di 136

Il particolare di una nave

press LinE 18/12/2011

Caiiere

RAVENNA

Lunga 293 metri, la nave è capace di trasportare 2.500 passeggeri e 1.000 membri di equipaggio

Ultimo attracco al terminal crociere Con l'arrivo della Msc Magnifica si è chiusa la stagione turistica 2011

RAVENNA. La scelta del 17 dicembre per l'i-naugurazione dell'im-pianto minieolico a Por-to Corsini riveste un si-gnificato particolare per l'attività turistica: ieri, infatti, è attraccata l'ultima nave da crocie-ra della stagione 2011.

Con l'arrivo, in matti-nata della Msc Magnifi-ca, la nave di ultima ge-nerazione varata meno di un anno fa, si chiude così la stagione 2011 del Terminal crociere di Porto Corsini.

L'ammiraglia di ca- naio scorso. Bezzi che gestisce l'ope- sa-Msc aveva inaugura- L'agenzia "Le Navi ratività della nave nello to la stagione il 14 gen- Seaways" di Norberto scalo ravennate, ha or-

Pagina 6

Minieolico, il porto diventa green

Pagina 44 di 136

press LIETE 18/12/2011

Caiiere

RAVENNA bri di equipaggio, dotata di ogni comfort di lus-so.

La Msc Magnifica è ar-rivata a Ravenna da Ve-nezia da dove prosegui-rà poi per diverse città di Grecia, Israele, Egit-to, Cipro e Croazia. In tutto una crociera di 11 giorni.

Proprio Msc sarà una delle compagnie che il prossimo anno incre-menterà gli arrivi al ter-minal di Porto Corsini.

Il bilancio del 2011 par- ganizzato il 'benvenuto' ra, lunga 293 metri, ca- la di oltre 165 mila pas- degno delle caratteristi- pace di trasportare 2.500 seggeri sbarcati al ter- che della nave da crocie- passeggeri e 1.000 mem- minal ravennate.

Pagina 6

Minieolico, il porto diventa green

Pagina 45 di 136

Crona. Raverna

-La Darsena che vorrcr , masegnato il documento

press LIETE 18/12/2011

Caiiere

RAVENNA

"La Darsena che vorrei" Consegnato il documento

RAVENNA. Si è con-clusa ieri mattina la pri-ma fase del processo partecipativo dei citta-dini sul progetto di ri-qualificazione della Darsena di città.

Nel corso di un incon-tro che si è tenuto nella sede dell'Almagià, gli o-peratori di Cittattiva hanno infatti consegna-to al sindaco Fabrizio Matteucci e agli assesso-ri all'Urbanistica e alla Partecipazione, Gabrio Maraldi e Valentina Mo-rigi, il documento con-clusivo elaborato da al-cune centinaia di perso-ne.

Si tratta di un plico di 140 pagine contenente proposte ed indicazioni elaborate a partire da settembre, nel corso de-gli appuntamenti previ-sti nell'ambito del pro-cesso di partecipazione popolare voluto dall'am-ministrazione comuna-le e dagli operatori di Cittattiva.

«Siamo soddisfatti di questa prima esperien-za di progettazione par-tecipata - hanno com-mentato gli assessori Maraldi e Morigi L'Amministrazione ne terrà conto ai fini dell'e-

laborazione del Poc del- la Darsena di città, rife- rito all'area che si esten-

borazione del Poc, che prevede: l'analisi degli uffici tecnici comunali,

la traduzione in piano urbanistico e la discus-sione in consiglio comu-nale».

I cittadini verranno coinvolti anche nelle fa-si successive del proget-to, ma prima occorre predisporre la bozza del Poc che, ha assicurato il sindaco Matteucci, ver-rà predisposta entro il 31 luglio 2012.

«Dovremo ovviamen-te leggere il documento, che è piuttosto corposo, e analizzare una per una tutte le proposte prima di entrare nel merito». «Ma fin da ora - ha pro-seguito il sindaco Mat-teucci - mi pare di poter dire che i cittadini chie-dono di realizzare un'a-rea che sappia risponde-re alle esigenze di mag-giore qualità urbanisti-ca, architettonica, edili-zia e ambientale».

«Un'area che sappia offrire nuove opportuni-tà turistiche, culturali e sociali alla nostra città. Soprattutto, i cittadini chiedono che l'interven-to di qualificazione sap-pia valorizzare forte-mente la presenza dell'acqua. Sono tutte cose che io condivido pienamente». Pagina 7

de tra il ponte mobile e la stazione, e tra via Trieste e via dell'Indu-

strie. Ora scatta l'iter previsto per legge - han- no aggiunto - per l'ela-

Pagina 46 di 136

press LIETE 18/12/2011

Cailere

RAVENNA

Il caso. Ne è stato disposto l'abbattimento perché creerebbero pericolo

RAVENNA. E ufficiale: i daini di Classe saranno abbattuti perchè troppo numerosi e pericolosi. Lo ha confermato ieri la Forestale di Ravenna, che ha spiegato come gli esemplari siano cresciu-ti in maniera eccessiva rispetto alla capacità di contenimento del terri-torio, creando danni all'agricoltura e un peri-colo per gli automobili-sti che se li ritrovano all'improvviso sulle strade.

Dopo un censimento degli animali esistenti e la relativa mappa degli abbattimenti, si procede-rà dunque alla fase ope-rativa anche se è ancora ignota la destinazione degli animali, che po-trebbero finire anche sulle tavole dei cittadini ravennati, come previ-sto dalla normativa re-gionale.

La notizia ha provoca-to lo sdegno dell'associa-zione Ravenna Punto a Capo, che ha inviato ieri una diffida al Corpo del-la Forestale contro l'ab-battimento dei daini in

La prolifera - cui si richiede «di rispet- zione tare le leggi vigenti che incontrollata prevedono piano ecologi- dei daini co (trasferimento e steri- nella pineta lizzazione) in accordo di Classe con l'Istituto nazionale sarebbe per la Fauna selvatica fonte di come previsto da Legge pericolo regionale dell'Emi-

lia-Romagna». «Non risulta a questa

associazione alcun inci-dente causato da un dai-no suicida sulla strada, ci piacerebbe che fossero un po' più precisi nel ci-tare i fatti - spiega Sa-mantha Comizzoli -. Inol-tre si parla di piano an-cora in fase di studio ep-pure la macellaia prende già le prenotazioni per la

Nella parrocchia di Gambellara

Concerto di Natale GAMBELLARA. Questo

pomeriggio, a partire dalle 17, alla parrocchia di Gambellara si terrà il concerto di Natale. Si esibiranno i giovani musicisti Roberto Noferini al violino e Chiara Cattani al clavicembalo. Al termine del concerto verranno offerti tè e vin brulè a tutti gli intervenuti. L'ingresso è a offerta libera.

carne di daino. Un daino non può disturbare la na-tura circostante, l'uomo lo fa. Sono stati importa-ti qui dall'uomo e ora l'uomo decide che danno fastidio. Invitiamo la Fo-restale, che dovrebbe far rispettare le leggi in ma-teria, ad operare per la difesa degli animali».

Daini di Classe in salmì Per la Forestale sono cresciuti in maniera eccessiva

Pagina 11 Cronau RAverna

.TP1.14,BIBII0M.11,7

Quando sono le doro' acreare abiti e accessori

Pagina 47 di 136

press LIETE 18/12/2011

Cailere

RAVENNA

L'ambientazione sarà quella delle corse off shore per un tuffo a 106 krn orari. La stagione 2012 si aprirà il 6 aprile

Quei temerari sui motoscafi volanti Prende forma a Mirabilandia la nuova attrazione dei record, alta 55 metri

RAVENNA. Comincia a prendere forma, a Mi-rabilandia, la novità della stagione 2012.

L'immagine della

tematizzazione di Divertical

Un'attrazione da record che sta scatenando la curiosità e l'attesa fra gli appassionati dei par-chi divertimenti. Diver-tical sarà il più alto coa-ster acquatico del mon-do: un percorso che ar-riva fino a 55 metri di altezza lancerà gli a-manti delle emozioni forti in un tuffo mozza-fiato a 106 km orari, con la tematizzazione sceno-grafica delle corse off shore.

Il parco della Standia-na completa così il suo tris d'assi del brivido, dopo Katun e iSpeed.

In attesa dell'inaugu-

razione ufficiale, è par-tita sul sito www.mira-bilandia.it la campagna di comunicazione web 2.0, che svelerà gradual-mente, indizio dopo in-dizio, le sorprendenti caratteristiche della grande novità che il Par-co inaugurerà nel 2012.

«Mirabilandia e Inta-min (leader mondiale tra i costruttori di rol-lercoaster) credono mol-to in questa nuova tipo-logia di coaster - affer-ma Riccardo Capo, ad di Mirabilandia, che assi-curerà il giusto mix di divertimento e adrenali-na, soddisfacendo in

questo modo sia le fami-glie che i più esigenti a-manti del brivido. Una formula vincente, in pu-ro stile Mirabilandia».

«Con l'inaugurazione di Divertical - spiega Pietro Lanciotti, diret-tore commerciale - pro-seguiamo su un cammi-no di assoluta eccellen-za, ossia inaugurare at-trazioni uniche, con al-meno un primato inter-nazionale e che sappia-no regalare emozioni mai provate in prece-denza».

Mirabilandia inaugu-rerà la stagione 2012 il 6 aprile.

Pagina 11 Cronau RAverna

.TP1.14,BIBII0M.11,7

Quando sono le doro,. acreare abiti e accessori

Pagina 48 di 136

Pagina 12

Due classi in più per le materne

m ille,

press LIETE 18/12/2011

Cailere

RAVENNA

Concluso solo ora l'intervento di ristrutturazione avviato a settembre per il quale il Comune ha stanziato 80miLa euro •• • Due classi. in più per le materne

Attivate da gennaio alla scuola Gulli. Ognuna avrà la disponibilità di 30 bambini

FAENZA. Una risposta arriva all'emergenza per la carenza di posti nelle scuole materne. Due nuo-ve classi saranno attivate già da gennaio nel ples-so Tommaso Gulli. Ciascuna sezione avrà una di-sponibilità di trenta bambini «perciò contiamo di smaltire le attuali liste di attesa che al momento delle iscrizioni contava 80 richieste» ha dichia-rato l'assessore Maria Chiara Campodoni. Nes-suno resterebbe fuori, perché nel frattempo un ventina avrebbero già trovato soluzioni alterna-tive.

Domani alle 18, nell'aula magna dell' Istituto com-prensivo Matteucci in via Martiri Ungheresi 7 le di-rigenti scolastiche incon-treranno le famiglie in li-sta di tutti gli istituti com-prensivi faentini. Saran-no spiegate la tipologia del servizio offerto, le moda-

Domani un incontro con le famiglie interessate Cordata di enti locali per salvare la sesta sezione della materna San Rocco almeno fino a giugno

lità d'accesso e soprattut-to le prospettive presenti e future di queste due nuove sezioni. All'incontro parteciperà l'ammini-strazione comunale che si è interessata al proble-ma fin dalla primavera scorsa quando sono venuti al pettine i nodi dell'eccezionale ondata di aumen-to demografico che ha coinvolto la città tre anni fa. Un aumento che ha generato una lunga lista di attesa, come non si era mai vista.

La decisione per dare una risposta concreta alle famiglie è stata di investire nella ristrutturazione all'interno della scuola Gulli, impiegando la som-ma di 80mila euro completamente a carico del Co-mune. L'intervento è iniziato a settembre ed è ter-minato solo ora. «Purtroppo - continua Campo-doni - essendo l'anno scolastico già iniziato, l'Uf-ficio regionale non ha potuto autorizzare lo sdop-piamento delle sezioni già attivate. Questo signi-fica che le due nuove sezioni svolgeranno un ser-vizio integrativo mattutino, dalle 8.45 alle 13.15, gestito dal sistema scolastico e affidato a educa-tori esterni assunti attraverso un bando pubbli-co».

In bilico, considerate le difficoltà da parte del ministero di assegnare nuove risorse alle scuole dell'infanzia statali, vi era anche il mantenimento dell'orario pomeridiano nella sesta sezione della scuola materna all'Ic San Rocco. Ebbene: una cor-data di enti locali (Regione, Provincia e Comune) è riuscita a raggranellare 40mila euro di risorse che permetteranno di prolungare tale servizio fino a giugno 2012. Cosa succederà dopo? «Si tratta di provvedimenti e finanziamenti d'emergenza -spiega l'assessore all'infanzia - le prospettive fu-ture sono incerte, dobbiamo capire come fare fron-te e come reperire le necessarie risorse». (f. d.)

Pagina 49 di 136

Con i suoi banchetti il comitato ha raccolto 13.556 firme (foto Mauro Monti)

press LIETE 18/12/2011

Caiiere

RAVENNA

La battaglia dei cittadini. Ma gli oltre 13mila firmatari restano vigili e sono pronti a riprendere la lotta se non saranno rispettati i patti

Pediatria, il comitato canta vittoria La promessa di Carradori: da gennaio inoltrato, tre medici e servizio notturno garantito

FAENZA. «Saranno tre i medici pediatri che da gennaio inoltrato garanti-ranno l'attività assisten-ziale all'ospedale di Faen-za. Uno di questi svolgerà servizio di reperibilità notturna condivisa tra i posti di Pronto soccorso di Faenza e Lugo. Un uni-co medico di notte per i due presidi».

È quanto riferisce il Co-mitato in difesa della pe-diatria dopo l'incontro a-vuto con il direttore gene-rale dell'Ausl Tiziano Carradori, tenutosi a Ra-venna.

Un taglio c'è stato. «Ve- dremo cosa succederà a gennaio, se saranno ri-spettate tali promesse, al-trimenti siamo pronti a riprendere la battaglia» ha dichiarato Stefano Ma-retti portavoce dei sette faentini presenti all'ap-puntamento, servito an-che per recapitare le 13.556 firme della petizio-ne contro la sospensione del servizio notturno. U-na sospensione che per l'Ausl è sempre stata tem-poranea.

Fatto sta che a Faenza i pediatri erano quattro, due sono andati in pensio-

ne (le dottoresse Azzaroli e Medri), quindi sono ri-masti due (Zucchini e Ric-ciardelli), ora, dopo le se-lezioni di venerdì, ne manderanno uno, perciò diventeranno tre. Il taglio dunque, a conti fatti, c'è stato. Ma la reperibilità sarà ugualmente garanti-ta.

Garanzie per il futuro. Il comitato, durante le due

ore di dibattito ha anche chiesto alla direzione di chiarire quali provvedi-menti intenderà adottare qualora si dovesse ripro-porre una diminuzione di organici legata a fattori imprevisti o a prossimi pensionamenti. «Carra-dori - continua Maretti - ci ha spiegato che, in ag-giunta ai circa venti no-minativi presenti nella

graduatoria del concorso appena sostenuto, la dire-zione intende bandire un concorso parallelo per far fronte ai pensionamenti futuri». Resterà da vedere se saranno banditi in tem-po o se vi saranno altre so-spensioni. Perciò il Comi-tato ha tutta l'intenzione di restare vigile affinchè non debbano ripetersi si-tuazioni come quella at-

Pagina 13 n-,

Pediatria, il comitato canta vittoril

Pagina 50 di 136

press LIETE 18/12/2011

Caiiere

RAVENNA

tuale. Petizione o telefonate.

Se saranno rispettati i patti il bacino di risorse umane presenti dovrebbe assicurare definitiva- mente la stabilità del ser- vizio. All'incontro si è ag- giunto anche il presiden- te della Provincia, Clau- dio Casadio al quale è sta- ta consegnata fotocopia della petizione. Proprio in merito a tale forma di pro- testa «la direzione - riferi- sce ancora il Comitato - ci ha fatto notare che in fon- do sarebbe stato sufficien- te fare una semplice tele- fonata per sistemare le co- se, piuttosto che scatena- re una simile tempesta mediatica». Questo ha un po' infastidito i faentini: «Nella speranza che non ci sia una prossima volta - replicano - prenderemo sul serio il suggerimento telefonando personal- mente a Carradori... in 13mila. Vedremo se ci ri- sponde». Insomma non è che vi sia una totale fidu- cia tra le parti, tant'è che l'attuale compromesso raggiunto, potrebbe esse- re solo una tregua, se non saranno rispettati i patti.

Francesco Donati

Pagina 13 n-,

Pediatria, il comitato canta vittoril

Pagina 51 di 136

Nientenatrto di sileui MaM11.1.ri respinge k anse di wismo

MIO e mot.Ntepoci Magarnm

. .

press LIETE 18/12/2011

Caiiere

RAVENNA

La polemica. Tassa di scopo

«Ordine del giorno dettato del Pd alla Lega»

Accuse del Pdl agli alleati di centrodestra

CERVIA. I consiglieri del Pdl Massi- mo Mazzolani, Paolo Savelli e Gianlu- ca Salomoni, "stigmatizzano" la deci- sione del consigliere della Lega Luigi Nori e della consigliera Pdl Alessandra

Coatti, di vo- tare insieme al Pd l'ordi- ne del giorno sulla tassa di scopo. «Han- no approva- to un docu-

mento - si sottolinea - che permetterà alla giunta un domani forse molto pros- simo, di aumentare la pressione fiscale e tributaria sui cervesi. Chiedendo l'a- dozione dei regolamenti attuativi per l'istituzione della tassa di scopo comu- nale, infatti, ne rappresenta di per sé la accettazione. La soluzione è invece nel- la revisione del bilancio comunale, nell'eliminazione dei molti sprechi presenti, nella riduzione della spesa, così da poter liberare maggiori risorse.

Per questo abbiamo deciso di votare contro a questo grave errore politico del Carroccio, purtroppo appoggiato, in splendido isolamento, dalla Coatti. La situazione attuale prevede già un o-neroso esborso aggiuntivo a carico de-gli italiani. Se a ciò dovesse aggiunger-si un ulteriore onere a livello locale, la nostra città risulterebbe una delle più tartassate d'Italia. I cervesi non meri-tano questo trattamento. Avevamo proposto di ridurre l'addizionale Irpef comunale, per un importo pari a quello previsto per la tassa di scopo. Avrebbe consentito di spostare la tassazione dai redditi all'Ici, con un segnale impor-tante per i proprietari di seconde, ter-ze, quarte case. E l'Amministrazione non avrebbe potuto utilizzare in altro modo quelle entrate». Il Pdl smentisce poi la previsione di 15 euro, con cui la tassa avrebbe pesato sui contribuenti. Il calcolo delle Lega viene giudicato «falso», perché divide il costo dell'ope-ra «per il numero di tutti i residenti». Infine, l'ordine del giorno contiene un «apprezzamento alla giunta in materia di solidarietà e federalismo», che il Pdl respinge. «Visto che Nori e Coatti han-no sempre bocciato i bilanci - parte l'ac-cusa - hanno forse deciso di appoggiare la politica della Giunta? Lo vedremo nei prossimi mesi. Ci auguriamo che si tratti solo di un momentaneo abbaglio. Questo odg è stato dettato dal Pd alla Lega Nord». (m.p.)

«Nori e Coatti hanno forse deciso di appoggiare la politica della Giunta?»

Pagina 25

Pagina 52 di 136

W1/49.,\‘Whh~..aynsa‘,

hS\

DOMENKA 1€t DICEMBRE 201/

"N)s.

‘‘h h

‘V,h • ,

hhh,h.

LI 4.

ti-h>

„nritab,

i

frs--t\T$1-re Le t ici 13131 ìOi31M10'O1'nlVVìMAìMi.13131131111(i1311111'31'311»'3312031

'>>

ACONTO DE1100, Atiefti

NATALE IiS31.ClI0,UIuI

4)3i4 011

001115.311 0114531 31. 0i»1$I11ii104»31»A

'3131131 iitiS404105 ” 1531

,^ q àh h

ROMAGNA RAVENNA

ESSA LUSO S IMOLA

i iNIOU

, ei i. • • • •

CASTELBOLOGNESE Preso a caíci e pugni anctieI in co di 30ft anni La friiilaCei 'NOD, oppiirre resistenza, abbiamo una pistola'

azza pestata all'uscita della discoteca

C'-mtgare rottA

Discoecd 031 '1.112:: dc.:dreck: :uul "Le

p O d i b: - : 10W,ht .n l.

.„. : Fddid Udedd

• Adilddd.,11, di

31d31312 m31-

g3,1 Cidgidri.iddEddid , d,

3 C id..

intri:330.1te' tidd

e r':, Il :.. e na

dei Ci

f,er,

ed di ,s0 , . ddd

5,013, Side, dei

• but --,t-, a pe-

stati ,.. S11:3,1 ti : i 33 pugni.

urih

I i i :eh e.

9ihd d

eddedd.

e Od idditidd d dee i 'di:i°,

ddgii: ddi,,i1 ide

dlidd

A 31113113131 30

RAVENNA ARRIVA 0060100310 11 (31',

Stop agli affitti In nero adii studenti

(,1,

,1 te di bi )hgr, dEd

Sthittrbt:thCr .r'titittedtrbtrtretsteet! shtttrirtr -ttrrtrrtiedtett:tb::::r trtttthtttittritreteeterretrretrreett

htteter31533 3113231533131313131503431„,,,

'.0 5301531

tr,nrt,;t''

Tradir() schianto: muore 43enne E- E31Mg0400 Era in auto ffiarito: a 200 metri da casa, Hanno sbandato e '10 i,) finiti addosso a

thione in pieno centro

edii3.113e, 13, - ,SiliiO3-1,•:pi, .31,,b13,h,

31 ',: radi:i :This 3bie,:di, SU di,i ...av-fr,1:n

ch,f..,113..... dell., iddi Sbage

iediddie,d 3 ed ,dedfd, dtiri3 S ,3•

1 131 31 del i I P., Dr: h i, .31 ': , » , , dudd Adild

i33, 3 deI 3 did i., :: 31,3131' verifica '3"1,-

• Medd, reIhtlidMiddi del

aieu, eeip ers. de

h• -.,13s,:la ds c3sa quhide si è iddididdii,

dr 1:3ned elS,`siddih .3i iddi

dihdi i, id Chr.,:d no.

A piniila 25

131,.) :1103111V tìbc» [' 3310 3313 110131110 42

d ,:.,11i3dlid di t

• ,3 ,V,3dZeid

.:33. ilsd

S, 's:SU ncr, 0 ,11. 311'

,1:

A 311031113113131

..............,

rittrittit:tatittrattt:::iiittitih‘h:ttittrht:ittatp:::::ip

-••••-ht.h.$6,hilhettrettstr"hrthrbrr

SANITiSL :in.5.'31 FIRME FAENTIN1 Pq-iGANO L'A,USL.

»lenza pediatri(l. è SU/ì'1 "Da Carradóri caranzie"

.. • re :a reper:b[TiUi •

perflun,ca Sld CSVdditildidi i:adidded

d1, } , ae]..za eiii -iiid 3ded

1 .iThadi, ,,,,d‘ Sdpieidld itegg,,eidd ddid, 333, -

ed1

• d ses , e i 11 :ddisiduti

d •

A pagina 23

tatill:d"iiz'i=""i""'""" •

Pagina 53 di 136

L' INIZI AT I VA coni ha presentato un V • •-.1 ;1 • "

N N., N N N N tks N , :N N N., ...»,,, «........, • :, 1,...\......., : \ s. Nk, \ 1 N ...-\k„, ...".\\`<,, ' .... \\ N ...:$ 5 , \ ...." 7r...,k,, e • ' ..5 I n R N,, \‘' z."•+ ...»,,, n \ \ 3 \-•>,.::,. e n ..x...., 3 -..,,,:k, 3.\,‘, ,,,:.\\- -% , ^ ■ kn

L... i sC -U k • .. ' t, O t .... .. , ez k..... :, §...:,-"," ‘. :., ks„, ks,...\ :., t, t.s2 h. \\•• ... j \ ‘1.... \S,A. b. bo.' k, \s: ,:' ,.t .ssZt, >. k+ k...... '....• >. s>... ,:t... b. >. s>... t+ ''?...:ZN t+ t+ N. , .s.:s.sN'..1. ks b. N N N , -.2, N N -.2, 'N ■..;

libro

N N , , •-, „»..,,, ok, ,r......,■, ;:,..,,, .., ng '■::‘,", teN -, VS.:, .:, -, "," S.,-".., , `N,Z.,,, ," "..i, • N ..:,..‘, ,.,:,,, .s. Vt...., +.,‘‘.. ,.$ ',Zz-s

L. kzt, >,„ , t: 0, L L \,,,,:,, L zt, , L A ..,-,, ,„ §, t, t, '1/4,,A,,:'' per C ,,,, A ,71 '\‘''',,,, , L

, ,.. RAVENNA Cè tutto quello che serve sapere sullo sport nella no-Slia regione (dal nUMer0 dei tCS-. seiati e dei praticanti a quelli:che abbanclorlano presto lattività puiRa, dai dad

t.oila di base al nuruero e pran-cabilità degli 1:il -pianti sportivi, dalle politiche sportive tal ruolo della sr:uoi a) riCi "Libro bianco per lo sport", curato Glarretti, „promosso dal Comitato regionale del Coni e presentato cr,rovet:ll sera. alHoli.day lian di ha-

aliep eseuze delle pali autorità s'api -live e di tanti dirigenti. Il libro., redatto al ter-mine ai :33:: dj anaUS; e COnflein:0 tra • .:;n.:;121.:01:1i. pubbli-che e sportive del territorio, na-sce come strurriento di analisi, ricerca e prograinmazione allo scopo da un lato di. proporre pOSSIdli linee g3iida di interven to straire:1co in ilicireria di sport e dall'altro iato di viilori ./2rlie ruolo sempre pii:rilevante rive-stito dallo sport nelle politiche soci'all. Il libro bianco diventa, sii me, rullo strumento di lavo-ro per tutti coloro che a vario ti-tolo operano eri esercitano nello sport., divent.ato ne.: tempo de agenzia educativri„ se inteso come sista:in sportivo, per la. SUa. capa.ciita di veicolare e far apptendere al suo intetrio .vct- 100.000 praticanti ..'",a3 Una p0p0-

cualesoieuuativ cli Irrgione d 360.000 ali:tanti. base, :ma anChe prende stru- Massimo Montanari

I ruento perii:crei:nenia:re qUa-lltà denti...vita :3.ri territotio, se inteso conie attività praticata. 11 tutto in funzione e a sostegno, per quanlo riguarda il nostro ter-ritorio, dove operano 41 delle 45 feci:à -azioni riconosciute, 12 delle 19 disicpline associate e 12 dei 113 enn dipromozione sportiva., "delle 450 società. federali, delle 53 per le discipline associate e delle 905 per gli. enti di ,proni.o-zione sportiva ha te, Supratii., presidente provincia- le del Coni C.he Cd.IWOlg017:0 CMpleS:VaMer1::e qUaS:

gir:

PEk‘ •••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• ■ • ■ • ■ • ■ •■•""

• • ■ • ■ • ■ • ■ •■•,.... • •,,,,•.• •••••• • .••••• •••

O

Le bibliotec.iti dello sport del Coni Ravenna s intitolata e (ben SIrociTh

Pagina 8

Pagina 54 di 136

,

\\ \,"*k

ARRIVA IL VILLAFRANCA (1.oritr -o veriet, ti eLro (.M t e pl...1nLi, sono ft -i 11 O'.ioesantss;hni punti in chiave s;,-i,/zz,-:), Stt ft duro potrebbero :1.- 00re sui remi:ft-netIl:o g:a:loross

De Ange s regoarmente

RAVENNA una stranissima vi-gilia cpiella che accompagna i.{1,1enna a:rrilbina partita del 201 Cein preoccuneueleine ner

futin0 incertissimo e denso di nubi dopo l'aritinticio della. proprietà. della voiontà. di vendere Ch3b con la sensazio-ne da essere anivati. Gap:Ai:C:C:a

S ;a. per 11 settore giovanile, Ufh-

Caab.delite in sc io -pero, 'io per la prima squadra, rimasta con 18 giocatori in rUrt0 e nell'incertez-za se e Game potrà nprendere la

,‘:;r3a. atha.ta. (101a0 festivlia na-talizie. loro toccherà gestire la gara oggi contro i:à/li:ah -anca e unto girone di intorno, COld

padr.dle da giocare •Uria salvezza tutta da complistare. "Chi e LnaSrn driCata Si:nrazibrre sta direiostearido 11;siero attacconeli-to maglia - sottolinea l'alle-nestore del havennií, Rodolfo G78Ct1i ai termine de::a rifinè iura - un gran rispetto per i tifosi della città; sono da elogiare in blocco per loro coniporta-

Rin:raSn Caanai 301: nella

rraViCena che rischia il naufragio Urta possibilità da salvezza, vista

io quasj. aSSOInta iìr:pbssbilfta di trovare imprendlion disposti ad accollar-: i debii, vecchi e nuovi, del club ghri:à:osso, è che il bunale possa. disporre fe.sercizio provvisorio, ihnelarido ilintto ad un curatore che vecherebbe l.apossibilita di una continuaiio-• ne deif anività, nrta quies:o n:re.- ..suppone uno stai:o dille:ai:dazio-- ne; del club che solo l'attuale proprietario può decidere di av-viare - "gialloreissi moveranno a rhirendere li buon cammino in-

tertotto a Castelfranco e chiude-re con _s:..\.........._ 20_01 t. Un 'ne-io --so cbe sarebbe anche -pe-- sante, visto che il Villafranca. - • .

evitare í playoul e hatterlo netterebbe cacciarlo sei lughezze

dietro. Non saranno della. partita Menegabi (distacco della pane alta de: nero ne) e Ainniga-io do tori al polpaccio) :mentre Saha, stringendo i d.ent, sant re-golarmente ai sito posto. E' re-ciperato pienamente, invece, e

difensore i)e Aiigeils Che :d0-

Cheral regolarmente al centro ac-canto a Mandor:ini :n una difesa composta anche dai -por•tiere Leonardi e dagli esterni. Gicirt):irri

QUita=aValla, A centrocampo, la novità è e ri:anio diSadata la foto)

il posto di .1ntonaveiglia.

In ;Panti bornber SPOsa eGiurio-la.. "}-lo preferito dare Udì tUrn0

:dpOSO a BUOnaVOglia - spiega - perchè

visio u pu tra e v nali-anca saría re parecchio e sarà quindi sario avere in canino gi:ocarori - treschi e 1.3leril Ca elinarausrno . li

panchina, •ner• eirim a volta il ••••••:. •••••••••:...., : tH.H:H.H. giovane Oenel u1,33e ■ ,1,

Centre'Cani:;:ista dalle grandi. C;313Ltà :Ma appie-dato per infortunio. Ouestzt ho parobaN'le formazione

Leornirdi: Mandorlini, De_kngelis, Quinta-valla; .... ............ Sadda, Noschese, tuhcìola. Shiba. A di-

Sp.; NIVOSU, 11re11017:5, Seller:, Buoni:voglia, A.udino, Por.apei., Egbedi.

Paolo Fìorevanti

s s ss

--- recuperarecuperam ,r,Rkv 1 difesa . N . 1.5 1 ,..1.:1:11,....2› .1•11' •

V"n ‘‘,30:Atts,1-à k.s s.s. ttL

Pagina 8

iuuii1,. (513ì Si

Oli cc

Pagina 55 di 136

\ ‘"' •sk, \ \\\

\ \ s \ \\s.„,„\ \ LL I LÌ

Al M ASC HILE Cialvanissdta dal successo cii Piace n za, la scii.; dei fa

tPflita bis contr() cluotati c:apitolini contando sull'aipoorto dei rDr()prio straordinario pubblico

RAVE.NNA Si annuncia pro - lialiiie tutto esaurito onesta se-ra 3.I Pala i)e,".irUlrb. CO313e

infatti ., il prOVedg), l'appetito vilen niangaando” e slettio pia-rii.a vitmria j.13. Cat- npiOnatO

BaVenna `,/:,:nie vincere di t:raschiate ilat sato irti-

nierisn nidi'()Stlea SI

da tiord370 la i-Z.33 a, una ittis del campionato, Si ginC3 alle i 8

(arbitrano Bralcu tarli:issano inersnd. di PC:Rigia, ditetla su

Ra..di.0 Italia, 9'7,0 Mii2:)„ e. Legftini. ane hi„:30 per facilltare so degliapipa....SSiOinan, La Crii.c. viene dalla spie - i- n:litie. prova di fiiaceriza, che è valsa. la prim.a i‘atit)ida stagionale..., e darà Sleij-

ii.i.3.1aE.;.Sirn0 per nerCare

tuove e anCOir.3.

aflinInCiaan.Che COaCh

"IOS.Siann 1:35-

Si.CUrare i nostri illesi da-e. che.,

notiostaitte pai.0 di. acciac -

eli; ,spiesia litinger r.--,,,lnad.ra Sala al (708.1picto,

SaaPtìn tenati Sellitnana

ai rtiaSSiLMO deintrnpegra:) e ttatt 3E1TC:tanta eietettilift,32,:lone,

dutiqpie. theiterento cittripo intta ia 13.0Stia '

na gratide squadra ctili .-.ne Roma

cercare. :Ilare una litilla sodi.litfit ./.ique ai nosisn

coS ClaSSidiCa e parco giocatori della squadra capitollna dico-rin, 310.13. Sarà facile St35eC3. per Slitt e compagni. La

to.rm.azione tiiister Giani infatti, att3131111exite settima a queta 1:3 punti e sin gni vanta

vittorie ed Sconfitte,

panra rarri.:".) scorsri contro

t a coraz:.tata Tienilo. Dall'altro

lato però allehe EaVerill,3„ al-ere u:ee.ata dai SilueS.S0

di :? -iaCenZa, è per() ora COD.Sa-

peVOle di poter fare riSillitatO COt: (nA3..Si tutte le prime della clasite. A rendere befie

nila partita equilibrata anche di; preCed.e.ntilia dlie fOr-

i-nazioni., Nelle due sole partite dirette, risalenti 3.ila AZ r8aSelii-

h3 2 009/ IO, doma e baverina hannO„ Vini° Urla volta per paite e il dato pita curiosci è Che d'Op.) nOVe Set

3-li. per Ravenna e Un

per Horna, difkrenYa. di

a favore .R.aVenna è SOltan-' un nincolo +3 (2(tit contro

chiave. tecnica della ".• , „.

partita sara pronalmanente net- ta battuti. e netta ................... di

tue

altaCCO, ViStO ChC

50.13.0 battn,Ori., fila SO -

pralit:fln nhinn ani,a,nan i i

Lestimo -IAa il io io

re;:ilizzazione, -mentre .P,a,Veima

Viaggia_ a;ia Media di 4-8,4 si- curamente bi.:013.a ri.031

battuta DOtrebbe

dllinglie essere Panna in i-,paide di rendere le trame ofCeRS:Ve eila foiazone di coach Andrea. Cillini e di rende-re 3. pOrt3t3 Inar10 anClie

C:sii:tal:O importante per Ra

Ven.fia..

Cgna d Natilb9 Domani sera ai Histernine La Campaza di }tos-so Ghiaia si svolgerà la C.eia

Natale della 0MG IftitaurCosta: sararmo pre.SePal dirigenza,

staffe prima SqUadra nitre al

FiniePO settore gioanile.

Siandí lottoni

N , NN uaoin: suona ,a c arica: t' h

una squadra ''Nks ', k,"\ \ metteremo

grande •'›A ^ ,b> KZ-N~ ~k.,8

,a

campo nostra gr inta" N.N•kt;N ..r'N

Pagina 10

Pagina 56 di 136

Pagina 11

". .

Lierta ma

Poch ssmopubbIco "n gn ' t ce et):a h h ts-à N • ••

' • ", Uts \v> utt,,, w11

N NN N b:Not, _t, N N • ..

Al DONNE [..0 ShO\A" cu ,

Lo ..i successo sui Club Atletico capace di rimanem fl

partita solo per due duarti. Rene Fric : un po' nascosta

ROBOrta Cr?,s 67

ROBERTA FAENZA: Carangelo 8, M-tippi 3, './iorSia.Vii D.e, Mand.eilo 14, ric Bettini, Sant:ai:ci. ne, F.;;TV -:..n

Sciacca, C, Ali: S•lara:1, CRAS 'TARANTO: 1\ilahoriey Vau gru 5Atana 9, Ba:ia.ftlin: Glauro 2, "Piiscalau 9, Goditi Slirca.rdi ("Ra- ne-33a 9, GreCO ARUTRO; NiC(_)i3 l Bagiledo Ati-tard N OTE Faenza 19/56 (12137 d3 due: 7/1'3 da tre: 6/10 liberi), tiri. Ta-ranto 20.155 (24150 da due: 2/5 da liet 13/1'7 liberi). FAENZ.Aliii di così la Roberta non potev3 -praprio fare. Nonostante tane le difficolta, Fae.D.Za reS'tla in partita per r‘astirti CODtTO (7..DO]iSta Tarar11.0„ 1.3.SCIi0 dal campo tra gli applausi dei pochissimi presenti Nrippr.n .e dir:area:m persone occupa-no spalo; e dato piu (7.1.trinS(3 C.be.

p0Che CelItinaia di Metri. 3-] Paia( Lra., pii). de,pn ;O della gen:le SilaVa Seg,Uend0 G.:Mit:3 Il ar.:311:13ie Faen-za, squa.drii di E', Nazionale. A ciascu-no le proprie valutazioni..„ ita scena se la preti:P:AI° tat'tla libri liIttra..(it0 che sostengono la loto squadra per quaranta minimi, mentre i supporters di casa sano soltanto dalle crimparse

segnalarela prima volta al Pala-- Catarri di Claudio Bagnali Lì paffita Parte s:tbi.Vr tie la partita della RObertia. rientrata dall'Olanda in mattinata lamentando un colpo di Posta al vailo, infortunio che ann perrtiette di giocare e la costringe a sedere in panchina con

ind.(333O n.13 C011are Sallitari0„ dar:- d ecosì a coach Solaroli seliant -: sei pedine da niotare e 131(ì: sola lunga di ruolo, faenza entra, comunque,

Cainp0 COn grande determinazin-ne, Sfrtillandei Fatileggiatnent0 sup-ponente 'Fatant.0 che pensa di po-ter giocare gatto col topo, 13.0. grave errore, Una 1154)1a Filipp; e un p.iaz-

zar() di Carangelo ngnno ilalti up. mini ;Eitiiingri sal 14-0 3.11'8'. A dare re

inanO atte D:atif;:ede PaSCa- pur pa.rendo Cralliver tra i

lipuziani, sbaglia due facilisSime con-clusioni da sono, Rici:tini corre ai ri-paPi inserendo Kla Vatig.h.in al posto della minima e sono proprio sei suoi punti consecutivi a valere il sorpasso Ilt-17 Raenza però noi" si fa in-

-di:noi:re e 1 03 nrrm tripla di Maur:elio si riporta avanti 23-19. in cattedra sa-- te poi ancora Vri3Ighiri che con i suoi. 12 punti i31 dieci nairnatr regala al Gras il vantaggio di 30-23 all'intervallo, match in pratica finisce pui. Thrant0 TielTtrain canino sfornirrido una. -;rier-

ftt:i difesa a zona e un p iessing a int- Ca.D.TpO, arnn COD.:P) CU: }.'aefiZa

non riesce a trovare scar.M3O, Dnon-de a Rehe un natìrrale calo fisico. La circolazione di palla porta il Gras a volare sui 45-30 al 27', concedendo alle „manfirede soltanto quattro pini d in otto niinnA.i. DiSinflescande, 61 neo uova il ba321*) de.:13.1(na'tia- -

liTìnìiltl

;',.. A fine terzo quarto punteggio di '33-33 pitne fine ai giochi r.(31:"1 Cher.;

Cranii.C;p0, Nelliiitimo perio-do Faenza torta coi (1.3C.Pe, FilO 11 ri.Stii-tati-: non ritorna mai na diSC;t3.S.SiOrie. A pochi „secondi dalla sirena fa poi it regalo di Natate anticipato ai-

diciottenne )3ettini .facendolii

LUC8 De: Favera

Pagina 57 di 136

"•••:•:.f.H o or:enti:tizio:M siile quattro volte su-peri•ri a quelli suffi-Cienr: ad obbligare il litri dal i- scalo del latte :vaccino. Sono

quelli riscontrati da: tecnici del labo- ah) rio Censo:t:zio Interuoiversita-

rie nazionale per la Ch.lirtirta e l'ami Linetai di Mai-gli:5ra su campioni

di iarre mar erno di due neo- Marbrhe ravennati Uludagine dei 'Crrillief.Ad interpellare il laboratorio 5IMov5mento 5 Stelle, in-Siente ad altre (Naturisti, fiavennavivii,3, e:::)teabiente e Comitato Articolo 32ì che si sono autotassate per finariziare le a.na11s1 1 cui. ristilltati SO00 stati presentati 1:at:3 blicti:inente ieri 5nattina dai i5yillink.

campanelle d'allarme "Le nostre a-- naliSi. - ha esordiro capogruppo Pie-tro Van,dini - non rappresentano ele-menti statisticamente provanti, dato che riguardano .solamente due sogget-ti roa, quando su tutti e due i soggetti esaminati gli è: CE sono di tale

ortata, :).redo clhe il caso di iniziare a farsi qualche domanda". Le d0315 5trld. SCCOnd.0i MOV:MC01:0 Stelle, questi. livelli ft:inquinan- ti presenti nel latte :materno delle due ravennad - donatrici di Savarna e di Porto Corsini, residenti hceelie 10C3..-

lirà. da almeno 5 anni, 0.0n firharriCi, COnSUrnarrid. di prodotti coltivati in. Io-co e alla terza.setiiinana allattaine to - 'sono un campanello di allarme che dovrebbe spingere le autorità competenti ad avviare una seria cam-pagna di indagine, completa e artico-lata co tate avvieìie negli altd. stati eu-ropei'. I valori riscontrati Per le dloSSi.ne ganizzazione :i:noni:baie per la sanità. indica 2 p.icograituni (sig1 per Chilo• grammo di peso Li ihnite :massimo di assunzione per ogni perSena- Per. il latte vaccino -- ha affermato Pierco 54a: Isoli. farmacista e resporisahile Sancta del Movinienec c o legge

lisce Lin massimo di. 5 pg per grani:in:i Se sur.)eriore prodotto viene ritirato. Una delle due rnadri aveva un valore di 15,7 e laltra, reSidente t: Sa -va:ala (a circa. 6.5 lcns dall'impianto Eletti e dt5.1 1,-)olet chimico) di 234", Dati che devono far riflettere "Ci teniamo a so -',-.olineate, come gia detto alle due Marhrtie tiOnatriCti - harinG precisato in coro Vandini e Massaroli la siiene delle (10-

39,010 è eccezionale, ina Che Ritti i cittadini di zone industrializzate sono nelle stesse con:i:zio5h di esposizione C Che, COMUnrphe, rallattamento ma-terno é :hiccoMandalo anChe d3.1101MS (Organzzazione mondiale della sa-fiiiài fino al è mese, pur in plesenzi: di invinanti, dal momento che ra.i-laltantento edi per sé fonte di benes-sere per la madre e per il birnb0 e i be-ne:nei largamente superiori ai rischi", Lergetainerno record "La nostra pro-vincia è for:ler:gente inquinata - Pance dichiarato i due esponenti La pro-duzione di dieSS).51e avviene quando .inateriale o tganiC0 è bruciato in pre-senza di cloro, questo - denunciano Vandin: e MaSSarOli - che pOSSi.aMO iinVen:ire le diossine nei processi di Cr:Irnitirirte di industrie chimiche, siderurgiche, metallurgiche, nelle cernh-UStiOni di legno e carbone e nella conibudione cc rith in soliti: Ur-

bani e di rifi5iti. speciali", 'Mangiarne dlosslua" ()di inquinanti tiasportati dalle nanoparlicelle - che non vengono .intercettate dai filtri e nenímeno dag.ii strumenti per la rile-vazione e il controllo dei fumi" si a.c CUMU:a.00 Ventend.0 acrtrtui. per il 30 percento per il via alimentare, "Ecco perché - concludono i. - cre-diamo sia ora di dire baSta agli i:ri-piani:t 3. COrctcccctìc:ne oca - conek3..- dom - di pensare a :3.0 irtOdeli0 di svi-155ppo diverso", Allarme e:e:diviso dal .2serica

si batta di una piesa di . eo lIe ideologica - chiariscono i 'grillini.' - bensì di preoccupazione per la nostra

salute e per quella delle ger:CraZOtii iiiture.)". Una preoccupazione espressa anche dall'ordine provinciale eel

io oca una lettera risa:-cc: OrMa: CinqUe anni fa ,..5.1.1- ata proprio da 1/a39,- dini'.. <laeoccupazioni. - afferma il Ca-pogruppo - che dovrebbero riaccese far 5-1f:edere í :nostri. amministratori".

blo-ro.oniteraggin SI evince quindi - secondo il 5 Stelle - come sia estremamente 5101)0 rtante controllo della quantità di diossine at-thnerso il cosiddetto "bionionitorag-gio, ovvero le analisi rIcci quanti -kat:Un piesditl su alimenti, 'Ogni singola cali': costa circa. 700 euro - affer3313.

- per questo rerto :gli enti. lo-cali a risparmiare i fondi pubblici che niVeSt000 [cc difendere i. nuovi im- pianti CitilliCOrSi nirtitidirti e a Spen- derli in tlaii

L,cc ricestadelèStelìe'icviti:t:cc sindaco, massima autorità saoitaria lo-cale, a .-cc Olgere i Ildiatrini ghi mirate e approfondite sidl'accumule di dici ne e di costitirde Uri 0,‘::Set VarOri0 net- uptmente con lo scopo di monitorare e progettare: le indagini, per poi divol- gare i.

r::::::1an C proporre i pro:V -Ve:h:- Menti atiOnat'e". enffinlarnin 'Non siamo così Sri: pi:h da pensare che sia tutta. colpa di questa arn:nini-SrraZiOne, Siari30 però decisi. a ribadire un concetto: non accetteremo pii:. Si-:CrZi. o rcccone apprOSSirlianVe in me- rilo ad ineeneritcri., ad inipanti. COIrihrtSriOne e a scelte politiche che andranno nella direzione di un au-meuto della presee- il-Fluir:anii sui

Andrea Contì

Pagina 11

Pagina 58 di 136

città iaortuali europee, per il orini o elittatlin0 il caso ravermate ecin-

traddistingde per ia presenza M nu-merosi privati con intiptietà molto t-razionate. inoltre, la speranza di °t--le:Etere plibblitet

brO.S.Sitt3. anni e bassa. Ogni imado. alcurth pritne azio-

ni sono pronte. Nel prossimi. :rrteS; si apriràil natio della Darsena, resiiniendolo aila cittadinanza, Poi. si. studierà con l'autorità portuale e le ferrovie il problema dei collega-menti., eilt.rti O 2012 sarà pronto iliPOC,

Qbantei al processo -partecipatavi),

non ferrinerà

(CITO) previsti a sa:apriti pubbiltii7zal3 sul sito ladarsenactie-

Pkiinnt:

Ecco a voi t atta La al L ena i l vorrei" CANDIANO ìsegna to si icamen te ai si ndaeo I\ la iteucci il doeliniento riTiaic dei percorso parteei pativo

nitinale (PC3C) 3311 Celebre ettiallt tete a .„. . . . . ......... •‘.

rAOSSO de ;i a Si:ari:ti:e fetttiVliaria. , ••

La riflessione si e snodata fungo diverse tappe, grazie ai iaVet0 ditSli. L

Cadetalttirl della (7.00tteratliVil SOClialt`.

Cab;O:Utl ;;3.Ct:liatiOrazdorie L ‘L,

Bàrbarit. Don:ero:chini. Mariauella Si7lavi e Sara. Serravalle.

Ci siano stare passeggiate tUril2:0 la

liariferia, gruppi temi specifici, in-

contri:formativi e l'iapen spai.7.e rech- alcune delle indicazioni rintracria.-

nolo{..p.f., ttlltirrattliati ellSCLISSiOrle :bel tIOCUniellint perché, questi infuriali:tic che si è CitnitS0 (Un Venti- bttiCeSiii. cOnSt Cita ZiOltil

(LUC jiTza)p0Stt-3 btirtne per pOrtatiO a gran nurnero di.

Le idee emerse piassorto essere ag- di. ani -bit) respiro sia di gregatt?_ ettIllttrO tibilZ1 e Carattere,

aggregaZintie e nilltitta, tit COnStderaZicine io i-

COlt la richiesta, ad. . dee ratei:i -te perclié eSertitil O, Una racco- si tratta di un iavoro doteca o battelli voluto anche dai- ;eggianii. coirne Vairinainistrazione.

ghl d'incontro, la. Mi sembra. che ci

convertiresenza tt- — - Veft ga chiesto di fatrt

, prevenenuo • • creare un nuariie:ost

funzioni -tempo ra- Che. replichi. gli aitri, nee nel rispetti) dei bene plitiblicia. ma diatato di Una Stia personalità."

Migliarare la viabilità can cos titii cortnneriUrto Nlatterucci. zione di Un f.:te: ipe.:10:flak't o ren 1)e.;.-to q;xslio, 11 sindaco pacte

derido canale. _navigabile; riiigtio- gliaréliaanChe. CeinitO alleata OStiaCtilt

rare i'ambiente, con più verde e ac- che il prete esso d; ricchi:versione que meno ifiqUinate, tratta. SU:1U t:Chbe RiSpetit0 ad altre,

une, s-pad ente --"

Ve.nnitte

COlt •

raditi egil far:hai -t:i Lica (iittiio

i.eri n:atti:ha ail'Airnagià ctettriarsi. tua_ lafl

tratni tl.e.l. 5_12in:iena ticiiiiinatiri -to riitri ld ,itti

percorsi) iaarteel.lia -rivo partito ft, stitte settembre :7.03: tiniS-

SiOlte. iitticogiierti idee utili per iiit tlefirti..zione ciperailv -o

Pagina 59 di 136

........

r-r■ 13.2 tZITA_..,

'raglio del nastro per rninieocolico 1,5 Kw installato nell'aree del termlnal crociere dt Porto Corsint L'opera., che te, parte dei progetto europeo "Powerecr, È: stata doriata dalie "102Z: Nord" e rientra un no slgli,to da Erovirìcia, Autorité.: Portgaie e R•verina Termlnal Passeggeri, "E il prlirio intervE.?ri-to legato a Povverecl nell'area ravennate N3s- sessore provinciale alle Politiche per l'Amblente, Mara Poncit77i • i 'obiettivo una re- te anemornetrl. dl tecnologie molto sofisticata., riE.?1 bad;10 dr:at:co-tonlco per valiitere se vl sieno le conddonl per uno svi-luppo shore”,

irialigUraZlOne

Pagina 13

Pagina 60 di 136

_ _ 3 3 3 .;" 3,0 ;.er;;;;;_, 3

P (As

N ci

- N "-\*

,,,,, --sk,' -:4 --,,, - " \\,, n..... —2, n,,- 7-n *,- -\, «r-1 --- - -<, ‹,,,, \ N ' \\,,

i -, , \ - k.„,,,,,,_ ,,k )_k, _k , ' _k "mk ,. \‘,.> '>';‘,..›...,,, ,,,, "k„....\\„„."‘„.....A,.., -..4, ..

tablia13.dia

SU) tris assi del larivid

nella. stagione 2012, che s; aprirà vnerdì. 6 :3.-

Dopo Ka-

turi e iSpeed, il parco si appe-sta ad accogliere Diti alito Iva.- ter coaster del inondo: 55 metri di ah:rizza e 31;3.a Velil;C;11à di.11:31;1-

ta bea 16 kin orari attraver-so un percerso ricco di curve che ierniina cori an vertiginoso tuffo. LE una fedeii.ssiina. tenia-- lizza-done 'legata al niondo de-gli Off Share, Cile regalerà le - mozione unica di pilotare le i-io -nitida Une del inare, Diverdcal sarà Diti alto ti,Taitar coaster del mondo, e assieme a Kallt3r; e iSpeed founerà ;3i: il3,0

di (11 13 del diver- timento camper: e mondiale, in

atfesa dell'inaugurazione ufil-ciaie, pailitu sai 5130 .WWV,'„fli;-

rabilandia.it C:33;31pagn:3

rianoletuLlone weiri c.tie svelerà geaduainirinte, depo in- dizio, le sorprendenti caratteri-stiche della grande noi/iati:cheil

m can 1'W -W

Wate-r C( )aer rCesanill

?aree :3"..:13.13g13.3Ter nei 2012, Le

;i'd;133,1313:321iO3 - ii saranno divi ilgate OD. 3351 Serie

inithilati"D-DAY": veri e laropri happening in cui rviiratillandia svelerai sui sito:i canali welt carililerist:he de133.1:00131 ai.- írazi(3ne.Nel primo vi.-:deo (v15-.;-

i-tiha SU voulutie) ecco Five;ata

Pa01:3110 ;JegU

Off 511.0re, bolidi Che sfrecciane sull'acqua a veloci:Ci paragona-

bili solo a quelle deile sto dì di "E' ancora presto íier svelare tont i: segreti di Diverti-C31 - afferfl3a T:lie:cardo Capo, Ad. di Mirahilandia ina coaler-nilartio che ;31t3ellin Che inaugu-reremo nel 2012 sarà il \valer coaster pia alto dei ruendo, as-solotaroente unico ne: siici ge-

stesso di water coasten MlrahI-landa e Intanalri ;leader mon-d:ride e.oasteri credono nioito que-sta nuova. tipologia di a:il:AZ:0-

Di, elle aSS;CUrerà 31 gl.335310

d3: ,„,' ,,-.3:::1 -131:31;;13 :331137enall31:3.,

SOddiSfaCend ,T) in questo modo sia le 1311131 [le che í pia esigenti anian dethrlYid0",

ID;Vet-

tiCal Spiega Pietro Lanciotti., direttore coMnierciale di Mira-

proseguiamo su un iianainino di aSS0.11.3:::::

OSSia inauvrare attniZi.03 -3:

Un:Che, COI:. alilleì3.0 31;r:i:nal:O

hiliernaZi.0: -.3;3131; e Che sappiano regalare emozioni 3i3a.; proviate in. precedenza".

Pagina 14

Pagina 61 di 136

--,

RAVENN.A Ve.rS(3 le .,ll..-lll di ieri se via 7:oli:nel-la, nei pressi del circoi o termis dei cerroplesso

dom - ar:; 'Pae° -aicrio'"„ uri'Audi SCUia ha

naViiili0 Cille glOiiani preSUiTilhihDeffie di 031-

gine S'ifliDinia Clie Siacam) 3-iiiFa\airSan10

Sii ' adii. Le due, ce.:1r3le nei: iliCani: aneziga

ar$io della poliZin MU.nicipate, sorio state pe-santemente sbalzate sull'asfcrito, 'Una e grave,

L:i -vettura le ha CilApi.ia COD. IO Spigd a

O0ie destio ikinto che io specchietto s:i è rotto e .ii 1:iatalirezza si C CrOpain lia corrispondeaZ3

del inin gai:la.

SUI DOSI° è i.D.IeFVenilia Un'ainbUlaD.Za. e un'auto con.inedico a bordo.

Secondo i Oriali rilleVi d011a pattuglia Clei-

Unillni0 inkiiiiiiiiStiCa SnaClaki alienjenilia SUI

pOS la, il SiCliSiO3 si è VeriliCafin qUsodo la vet-tura, coridoha da OD 3:enrie, stava percorreri-do la Zalarnalla in direzione di via Rotta. Le

Due ragazze travoi -,e sul1zi Zalaniella

(kW ragaZZe Silinfann Da ' , , AiD110 na:Falira patta

Or0Diail in qUel Daninenin

1.2niDallia è stato cosi forte che inia dalle dUei ha nerS0 : ,-:;i'i Sliiai.latil p 3'itlia di ri.Cadaie al

Si.1010 ed essere lì soce orsa dagli. orrieratori ci ci 118.

Pagina 15

Pagina 62 di 136

Pagina 15

Pagina 63 di 136

--st;

si

-..,,. -,^ q: ','", iz' . - ;

VALE.1 es:.:<■ sNek:s.1., .. .--,;:,,,,, el., , --:•.--q -,,, R--,. , ,, ,,,,i -R .1,----t, q ."-^ -q -,, -33,-, -,.,-:-,, -; -,k-,ti ..., AL !-,t-,›C'''', , : 1:t. -..-- i(3, litt P A .._.31: t.,. )' .:d1.3 k... :t. -..-- ,‘:-:‘,.1 _:1:.t: ;C:k

-q ,,, 0 -q: •'-', „, ,- ■ ., CI, ,,, -,±-,tr-; ,:‘, --.- R -q g.,-, -. ,,-..:.:-.,-;',. :: g“ --. C, CI, ,-,, e ,..;

1. .:::,-5,....-5,....,.3.. k...q) ,._.q.,,,,. , k k.,.q ',.....„: AA., Ad. : k.:.3 ,,'-‘sk...A: za :.: e, ,o, ',.: '3 5, ,t,'-3 -";,,... .... '

,:., --,•,' -,. _ ' q _ ::: _ 11:' _ ik., ,q.' ” -+ S., q (2:• -;',. rì 4_"_1 ••"'q ,":1 -,.. - ":: - q 1.,, - .1',.. ( , 1.,, ,,, -q:- .:- -., 4 -:: , ,-, q s , ì : \ v:: -q - R •q,'" C,-; -,:-.,,, q CI, ,.." Ni ;_-_,, V. -r-q, •'-q ,---1-1; -e. ", ''S. -q < '', -qnq 4-Th --qr q, k„ , 3_,,1 q k,„ q,,,q, ,,,,..q_ , k.,,, , Fk _,,1 ■i. :,.+, ■,,_, CA.),_;.‘:.■ ,:, V itA._,q k.;i.A...,_, qfor -, q k :, \_. I

i ..

- C -Nk Nte "Sl."

en.Za laVM- 0 e SeD.Za

tetto eppure per le stracle di Flavenna sfrecciava con ;Ma 131-

Cidela.a. da corsa marca enn aie: in era:or:io da

2.500 etiro,Uti pezzo commissio-neno su Ezrtisura; peccato piirò che te misure r3.C:31 [ .,:)sselo le 'aro così quando la polizia Municipa-le lo ha ferMatO per controllo, lo ha. denunciato a. -piede :libero per ricettazione. Protagonista della vicenda, un 4Ienne romeno Che 3.VeVa trovato riparo di fortu-na in un se -Mit:i:o:Tato diVia:e

rtr hnnia delta sorte in inno tribunale f‘d attrarre l'attenzione degli agenti che pod. hanno ese-guito le verifiche del caso, è statc: pre:pri o non comune velocipe-de.

Mia richiesta dnspiegazioni, l'uomo - con precedenti pet reali contro il patrimonio - ha prima sostenuto che si -trattava d'un or gado; quindi ha detto che era compenso perno piccoìcr lavoro da ha eseguito, senza pere: riusci-re a indicare da chi l'avesse 'arto. Ma Ma in seguito agli accorra-meno, grazie :--triche alla consu-lenza del rivenditore, la Mbnici-pale ha verificato che :.3.1e. bici. era stata p redi spc:se per r:31:".:3. perso-

na alta circa un:metro e 80 men-tre ih1:1 enne è alto poco più U.--

D.0 e 70. Dieci. centimehi di diffe-

renza. che gli sono costati l'imme-diata den.',131Cia,

hieleietta pe.: stata seque-strata in attesa di rintracciare legittimo proprietario, n. qUale

però se la nia rùrtettere noga-rage, dovrà esibire la denuncia di furto e :A nUrile..:0 di matricola purizonain SPà. tei

Per quanto riguarda 41 enne, problenti sono continuati. poco

dC9.);) Cpiand.0 dagli 3.1-ChiVi è merso che su di .1»:).i pendeVa in a

ordine di carcerazione emesso

Procura per no residuo -pii 31a di. sei PaeaL E ceirà gli agenli al-la fine lo hanno portato in carce-re.

Sui titoli di coda i questa uccisi,

un appello dei al quei citta-dini che dovessero avere subito il fitEiX: VelOCipede COI": Ca-

uitteristi che: mettelevl in contat-to con l'ufficio di polizia ha allo 05 ,14-482.T.l ,9. Main fondo chi c'è di questi -tempi che smar-risce una bici da 2300 eurn senza nemmeno :rendersene conto?

Pagina 15

Pagina 64 di 136

LEGA NORD ROMAGNA L'amministrazione rieliù amata su. a Denominazione C omunale (kiil (1,-irroccio, Due ni_esj fa era sullo approvato all'urlai:imita un. o.rdine del 2.i )rno RAVEN NA La :Lega Nord fforn.agna., attira.- verso ii proprio Consigliere CtlinUnale Paolo C"-uerra :ha prese..nt aro Un Ordine del

gi.OrnO, Voiati) zEdrUnaninl:;:a, ;)er able(lere

aU.'anunitnistrazion e di attivarsi COn_CrCta-

ffrelate SIA_ laiee:Caill.Salia0 dì in.CePai:VaZiOne

e di :t-v:in:p -1;r: delle p FO d UZiO ai agro ali-

:nenilaP.: apiChe dd territorio denominato l)fiCe; (Denominazione Comunale): è u.n percorso di ri(iclaiosciniten;0 pi-esiiallo dalla

Un docuniento dell'Anni, Nonosta.nte

io, approvai° da lienape) allinter0 Con siglio Ctimunaiti, scrive ia. :Lega, 1:3.sses-sorzito conipetentit non ha i.3G.t - ra attiva:lo

canipagne inforniative e di t0 fra i Ciiitadini, gli OperatOd agro atimen-tatil e iti associa:dori:. La Lega .NOrd }Zon3.a-

gne c or: :: prop:Cr Tniata ad, sostenitori e simpatizzanti ha ritenuto di avvitare Una

Cafripagna infOrnikaliVa affinirlia Veina310

propos:e quelle tipici -i:à locail che, pritm: rh essere dúnenticate, doicrebbero essere roteiate per contribuire a realizzare un pa.- niere in (pianto, da esperienze coi:dori:e la altri territori, è necessario acc eiTnp

griare fra loro diverse tipici -là per ottenere Un 31S:3111a -t° eCOncalTien appreZ7abile.

Quesila ini.Z;3. -dVe perrnetirà di tutelare e ' li pr(inanovere le specialità tipiche

dei. ravennate, anche arginando la "n Ori

Cid -i-ara » alinlentare e: la diffusione di Cibi prove:nen:i da ogni dr:ve. Pe. sit: mo-ivo "a partire ;da. oggi. e durante il periork;

di Natale anfsAetC1 -.13(3 una Car.npagna inomativa ntedlarite la disixibuzione di va iantini. con í quali chle:liatno di. proporr.e un prodotto o Una P:Ceallia Lip.:Ca :' -'el CO-

InUne di have.tt..13.a. Le proposte che non Sa:Can:ne, accetta te daiPAinininis :razio ne comi3.n.ale, verranno coníanque conser-vate e p tO p 0 St e ad associazioni enoga-s,ronomiche locali per: Una eVelataaile

starnpa. iLnar.`,LiaL3. daili_a mai. ♦ SeL.:Dile cit-adina della Lega Nord Rornagria.

Pagina 15

Pagina 65 di 136

MM:acoa:::::::::::::::::::::::

co

,:t.:dm:0:::1:1::15.;tAb:::::iiii ,..0,:iiito.:::::::

1::::.111•:rU:01\,...::- r:::::: HH1•2•C.);'. :'.ji•.':',Hh:, ,..g',.07:....:'ú,:: • .1',..:',.i:':HHH

HA:ji.i:: ,,,.j.:•....,:ii);:li.:..litinstr...:...i:.-1 .::.HH H•9':',•..':.......h•d•;.,,Ai•L'ú;,:h•tói'{'. : :::r:it : •;..HH

HH ,, -:t.;',:ig:.'s.:i: --.',..,•..,'.. - E;1.-1.•:.•t0(:('.4IHH H1( ..:•....;:Ldk'..'i.,•.....••••:':- ..1::•::':.•-;.:;i:::::-:iit..::: . HH

HH:.:„:1•:31 -:.<•:::1 1 .19:.01 .0r.;.::::.;117: -.:Ei.HH HHI.... ::...('.:;.;'..•:,H:':".:('.: ',...;:- .4i:..).:0;•.t:ft .".::: . . : :.'.:9;..;IH'.::H HH•.:Ibér......:; ::.3,: ;:e;:it. ::.3,:t .:.:,1 .0.ht..':oi

H .É':';?,: .: .:àt:i•'::'...i?., :;HHHHHHHH=

Pagina 15

Pagina 66 di 136

4'‘ il -*or -1'st

i' , • UNIVERS ” ITA rriva anche a havtm en zia -2 Iìtc

dedicata atni eri u ge-3 -Thh _)

dA'Agenzia dme Entrate disponibili aa 01 studenti universitari.

riChe RaVeitha ar-

andtare gli. studenti a ..1....-tertertil alta larga da-

gli affitti ths Carripagee

informa:h:e e uno sportello per fornire agii studenti con-SUlanZa Sei fiSeith.

per Chi e ilitelitie di trii rego-lare contratto affitto. one-

sto l'obiettivo della CCM.-

Vei3.2iteie SetiOSCititit ded

rnAine con la fle0one e BA-genzia delie entrare.

i:Bologna uno Spiittello dì questo tipo è atilh20 dith.0

gorìo

scorso atint3 ariChe Se :e

Me politiche Citaire gli iit-litti.

al 2007. Gli

Stildetitt eletrithiVerSita di Bologna che devono regi-strare lì contratto di hiCaZIO-

Eise oppure elle SidieRitarie

ad :dito studente e devo-no registrare li nuovo Cell-

irattit, possono rivolgersi a questo .servizio ricevere

informazioni. A itavenna un funzionario dell'Agenzia le Entrate ogni Maried: (dal-ie 9 dli12. e 30) è disponibi le a dare informazioni. Han-no aderito alla convenzione anclie gli altri Comuni te-

Magnen, teate

pia che diventa universita-ria devra litie CORR

qUnStO hitlereerw etititheli,

Mie:310 eiglehaiiieRiti, -Me-

glio prevenire.

Qtleilia degli affitti m ritiro

è Urla piaga Che aliligge

universitari maggio-ri, Toblettiv:.-2: è gtiehe COMillattere fe- nomeno degii tiere

non soM con gli, strumenti repressivi, ehe

ro)l.:1Shitile Guardia di

anche offrendo un aiuto conereto a chi. alle preSe

regisirazione dei con-tratto d..: affitto" aveva di-chiarato il Direttore Regio-reee dtlirAgen.Ziii delie

trate E:india-Ho:mgri, Ai -do-nino Gentfh„. in occasione dell'apertura dello sporien(3 helOgrieSe.

La Guardia di Finanza è im-pegnata in tutta italla un'azione di repressione di fenomeno. Sondo ìid ti aritllisi del tu inisfero dll'U-niversità e della Ricerca., da-Mia 2007, í Che Seel.

StelerEiStitedaror fuori. dtela

Prriviriciii o datia [legione di

reiaderiZa -superalkiio MeZZ(3

Mili.an e, Orla rga

h:razione, spesso in condivi sione, Lofferta di o9 eile

da parle degli „Amnei riesce r soddisfare 3 fatica il 10 per

cento delle nelleitite, Pa-

diMia, Urla delleI à uniknEn . - S:tranie pie antiche dffialia, 'r;( O) stati recuperati due mi-lioni di airo di tasse evase. ilaVeriria, Ceri SUO Migliaio.

di MaiiiCele, deve stare in. guardia. E' eli ieri la notizia che mohe deen universitari investono Selle CaSe lt ur 1„'aii-so la-to della Medaglia, tgiene de-gli. affiati iter0, si cercherà

prevenirk: can. Virifeerno-

:.-àone agii studenti. Alessandro Montanari

Pagina 16

Pagina 67 di 136

, . '• „ , URF,31kNISTILA, in d , C),.;<1,

per allinei' lare la (it.R)ta r(-.sicieri>_':iale.

Ti • •••."

. k,.. 1 'R,^ \Z '

--R2,- n; N <C"\n, -- — — ..g,,"--\\ <C"\n, "<•-' ‘2"Riit *, „‘„,„-‘,- -- n - — \-- \ n ..„;--„,

„,, .,,,,,,,_. ,,,„,,,,,,...\\) ..,,,,,,, \

A_ A _.

tCraverso le 'Pori:e lasciate aperte ! • dal Regolamento urbanistico e-

". (Rue) il Comune sta ten- ,,4-1,4:ando di rimettere Man0

COMnaria deiteX CaSenna Dante .Mighiei -1,

ilobietlivo, per quale l'Ufficio di Piano sta lavorando ad una specifica variante,

rnadffiCatC tj.3.:ZO }e limitazioni previ-ste inizialmente dal Piano strutturale co-munale (Psc) incrementai -1M) in partico-lcue SUpCrfide utile e quota di residenzia-le, Questo, ovvindaente, per rendere 'piano urbanistico' - desdnato ad andare presto all'asta in arrivo la firlin. dell'ac-cordo altuative con ministero) - più ap-

petil:030, Comune, d'altronde, punt, a molto su qd.el compatto: Per due -motivi

,, ,..as:, -venocinuo t ama ca,- :dandone quindi l'attesa riqualiilcazione) e con 'h:p:i:nasi:a Urbanj.>1232:jane, Che Can-

-tempia anche la realizzazione cli un par-CheggiO, COMpen.Sare naStj 33:11:0 clic spa-riranno C.3:;:a ViCirta 1:a2Za Kennedy: tii.alinente la. specifica scheda del Piano operativo comunale ciel. compcuto preve-de, oltre alla conservazione e valorizzi:- Anne dei. corpi di hibbrica. di valore archi-letto:dicci, "la riqualificazione di tutte le a-ree scoperte e la realizzazione cli abitazio-ni, esercizi commerciati di:vicinato, non-ché di servizi M USO pUbbliC0 C SerV:Zi

compatibili con il Centra StOde0". Ma. conie dedo - per rendere il c orapart

più. appetibile„ in una fase peraltro di:fori:e stagnazione del rnercato immobiliare, il COMUne Sta lavorarillo ad. una variante che and:il:1d agfte proprio sulla capaollà edificatoria dellarea. Una prima 1:30t,•:„.•

di. varlanie é ginIVA.Itine(D.SCOtS0 Cardi-

ruissione. Nel documento si ipotizzerebtie di. podare la quota di residenziale dal 50 al 70% della superficie utile.

tuaincme liaCCa della caserma Dante c',Iighieri interessala, escluClendo i3U-

MON"; di valore da mantenere, pre-senza di nUrner0Sì. altri edifici che hanno una sufierficie utile compCSSiVa pari. a R330 nieni' quadri., -per un VCAU:ne che su-pem rocio i :ami. Me comunale contemplerebbe .una ridu-

qUarldtà mggi presenti, con u-na superficie utile complessiva pari a. 6.670 metri quadri). Na. in virtù della pre-vista variane, la SUperileie utile verrebbe :no:cementata. rampliamerilo della quota di residenziale, tut ;;PAa, renderebbe più. complessa la realizzazione del parcheggio da.400 posti prcrvisto a: -.C3„Pic eno per ovviace a questo problema, gli ntri.C;

Starebbera studiando la lattibilità di un postet-iso 'autosilo, opera da :don

SUperfide Wile.

Pagina 17

Pagina 68 di 136

A NiANDRIOLE L'OPERA "UN TE-ZRITORO COSTRUITO SULLE CQUE" DI MIRELLA MIRANDOU E GUERRING C.:_ASADE1

LU tti t.)

II 1.. ...1q3jsk)

son0 OperC ehe haSCC,h0 d;A:=3. ,‘,..)aSSiOrie: e dail > aMOre • p).13. ali.,,CCO per la propria terra. Questi:: - -nnia v'è

4, dubbi() - unti :li nue; casi.. s\\*.siss, ,, " Si è si.folt a, CO.E:. 0;11 g'railde SU.CCeSSO PUiN3hCr), ìeti

- s cornice dena FattOria GUieCi011 - presentazione del Una) dal titoiia "Casa l Beirsa -lia.

-Un territorio costrutto sulle aCrilte". -L'o -para è i'l.r.inata da Mirella "MtrarAtill GileriT;h0 CaSa.de.à, Ci:Rad:n -1 ch Lasal Borsetti,

31 -lesto dperisarre lei storia e le origini tle]]ii. 1.0C3.1iiii) Che Si. Stende fra il P.C -h0 l'r.triaaizi e l] LarnOnC, flì±:fidL finSiCdiarnent0 C.he ha dat() arigthe ana .10Calltà.

Alla :eiierar;3. sone llatersainute tutte ie.. pcq-st].. natii:à più rappresentative di B;-)=Sienlia ShAaCO N'lahieniCei

presidente della tlederazliane delle Cottperative Loreitizo Cotti per finire can assessore.. ti.. ,,;_ireside.tate della Cafillipert,,, ,.7..le

Stnopti e etaiii CtItnalida3M.e POlig,013.C, tirC) FOCe N'lliggiore. - Si. legge in UT13.13.0ta an ;; ;?],t pre.si•dente della eale pro Loti() Gi'lffi() Vertice:Ti - st.:3;_a resa -possibile dalla pa.S.SíOne.. degh abitatiti eli Casa] Borsetti., Veire.lia. N'ilitindeli e Giiciaitio :Th.SadeL C.h.e. COI: meraviglioso tib.in con ducorici iettore aila stittperta d.eila ca -ialltà”.

Pagina 19

Pagina 69 di 136

k . .• $ b's

>•.,•;›,.• -'k,••• • \' '“"••\‘'''<

SS

3)33 10 cv13upnc 13 3ì)3'iO. nchaa cc» 33 3ì3l 3310 3)3 13 Seu al gc. Gli aliTi nn) oscucent oca. 'o'-

di iOì aia. 333' 310333: Mo ìtelì:cc

31333 31)01)01: l'ho 3:3/73 3{ooa3o av: noie :33

Pagina 20

Pagina 70 di 136

Pagina 20

1T 11 11XS2 S:OV N m di fetto? ,) N _ • . in) WI elto r (

1 esei'e , • • rx -s. nesz :,..-umastarrza ca Itivo , erRio

• ,

a Ce:rea r Ukn ■ ,

er, , e ‹•9, , 59 r re (" \ Zr.4.k k.letUk Llkia

ie..raci ancora:Mori. da :ha:velina e, precisameli-te„ a Faenza, dove in-contriamo primo cit-tadino Giovanni

ezzc lì nostro ospite e nato a Faenza nel

555 e risiede nella frazione di Errano. Laureato in. Giurisprudenza, diriger:te bancario. 29 marzo dello scorso an-no, sosterhato da st.na COallE5One di cenfrosinistra, ha ottenuto d 54,1% dei consensi ed è stato eletto prinao citta-dino della ditta lislanfreda. Alti anni, dopo Unintensa esperienza nei c ircon studenteschi, viene eletto .in comunale coree indipendente nelle fi-le della Democrazia Cristiana.. Non si ripresenta a.liè e;è7.:i0d. C.kq 1990, pre-ferendo completare gli studi, seguire gli impegni lavorativi e di volontariato. Negli stessi anni ricopre incarichi am ministrativi presso l'Alveare di Sa.enza. Isct . ilto all'Azione .Cattoii.ca, fra. 19S5 e 1995, riveste alcuni incarichi dioce-sani nellai:3.bn° della pastorale giova-rine, Sul finire degli anni <90 è consi-gliere economico di. alcuni enti. eccle-siastici, come l'Associazione Mhsio-

01 MOnd0

indiviso (che gestisce alcuni progetti socio-sanitari in Liatrea, India e

zar -da). Nel 2005 viene nominato segre- ario generale della Foncia.zione Gita-

vanni Dalle Eabiariche, successiva-mente ne diventa vice presidente fino all'elezione a Sindaco. Ecco le solite ti irmand e e le risposte de1 osire mo ospite faentino. La cosa che meno mi piace di me Non rieSCO ad ::::sere abbastanza "cat-tivo", anche quando bisognerebbe nein

avere peli sullo stomaco. Tendo a cer-ca:e di convincere gli 'avversari", piut-t,os o che a 'vincerli". Quello che Viti M piacere un uomo Apprezzo molto lo sguardo diretto ne-gli occ..fri ed una stretta di rnano con-

Quelle che mi fa piacere m12: dorma Mi piacciano le donne non aggressive, sc.hiete e trasparenti; non sopporto quando dicono "bianco" perché tu ca-pisca 'nero" (e io non ci prendo mai

QP.e110 Che ci vuole per thitentarRni.

anliCtO

Io sono amico di tutti coloro che vo-gliorio entrare in. ni]aZionè COn COn

sinceri:;à. Ma se parliamo di amicizia con la "A" maiuscola, Celi me occorre

lagnarsela condividendo obiettivi comuni e soffrendo per .raggiungerb insieme, La volta che sono stato poti Idee Il giorno M cui sono nati mi.ei figli.: vedere la vita sbocciare e sentire che qualcosa di te continuerà oltre te è U-

na Sensazione fortissima, La tolta che aceto stato pìn infelice 11:giorno in cui è morto mio padre. A-vevo 1.5 anni ed e stato Un. periodo di so fterenZa. POi Can.it0 Che la Vi;2,

un bene che ci e stato dato per essere fatto fruttare, perché chi non semina. poi non raccoglie. In eh} rdicarobi.eVeì. se avesser Si

b3CCheR3 ntagica Non riesco proprio a per:Sal:Mi sotto i

panni di Una persona diversa., Mi piac-cio conte sono, con i limiti e i miei difetti Cosa sognavo di fare da grande Da bambino e da . -3.gaz>-g.:, txd sarebbe piaciuto lavorare in campagna, visto che accompagnavo spesso mio padre nella sua attività di il:attore agricolo Quante volle mi sono iOnaninraie•

Ceintini ,2 7cine: io sono innamorato della vita. Ma ci sono tanti tipi e livelli

atnine. tanti tipi di passione: c'è l'a- coniugale, queilo paterno, quello ecc„; ma se parliamo di amore

con la maiuscola, allora la risposta è: Una v'olia soia. Pennone che non rifarei. Non scriverò inai. piti 'soqquadro" con. una sola 'q". All'esame elementa-re :mi Sbagliale la maestra mi fece seri-vere 200 volte la parola 'soqquadro" durante le vacanze! La persona che ammiro di pii': Una persona. Che non c'è più: Enrico De Giovarmi, un sindaco che :ha, fatte Ori suo impegno amministrativo una vara missione di vita La persona che riitgrazio Dio di non essere

E' Una domanda che non. mi piace. Non penso di poter ringraziare di Dio per neri essere come -Tizio",tJti è sen-za peccato, scagli la prima pietra

rosso O il nero Sono per il POSa: 'in medio star virtus"

il 1Ia virtù sia nel mezzo)

capriccio che non mi sono mai tolto Una Vacanza nti Paese esotico O ultima volta che ho pianto ti giorno :li C' inlOrt0 Mare0 Panta-

ni

vorrei che fosse il mio angelo custode

5:: la domanda è riferita ael tina perso-na dellal:dila, allorapenso a mio padre e alla mia n:les:tra elementare, due ca-pisaldi. della mia educazione Quando mi sono sentito fiero di essere italiano Nell'estate del 2005, quando ho assi stito alla sernifinale Italia-Germania in

un bar del Tirolo. Che soddisfazione! Come vorrei morire :Nessuno verrebbe morire soffrendo e neppure io. Però vorrei che ca.pitasse dandomi tempo di rendermene con-to, per itISCiare alcune unirne

(non v-orre: nial lasciare l.e "cose

Giovanni Malpezzì è sadico FaenZlE; dal :9513 e risiede 00:ki

fraItOde HT,r;no

Quando citi sono vssigognaio di essere italiano Non mi è possibile provare vergogna di essere italiano. Mai l La domanda che non mi è stata fatta Sei pentito di esserti candidato a fare lI Sindaco? No. mi piacciono le sfide e questa è una gymide sfida Otal:d0 iqiiìrd

Pagina 71 di 136

tr.k ■Atchko

Pagina 23

• Pagina 72 di 136

in. via di rlsokiZì.01-3.e 'una delle matasse pillinubugliate perla gestione M:i:pezzi: lAmministrazione e gli Istituti Corirpren-sivi statali Le:n:tini stanno infatti prepa-rando per gennaio •012 l'apertura. nel plesso .11uilf" di 2. nuove sezioni di. scuo-la dell'infanzia. h orraiú sirituo agli

dettagli. SUlla SC±ICA a materna. quest'anno b

farti abbattili -ci i'ondata dell'aumento tic:- mogi -ah:a) che tre anni L ha cc involin tiaenza genenìndo così per la prima volta Una .ij.Sta d'aiteSa di O hie 80 bambini per la scuola statale. F:39. dalla primavera scor-saè Comune ha prospettato varie ipotesi di soluzione al pro bleral investendo

da cc io nella risttutturazione della <"Sulli."; l'ini:elyento è siato completato a Setternbre, Gli Enti locali hanno poi repe-

:dio fondi per 4.0milaeuro che pennettono Mantarl;n:M:0 dell'orario porneri.diano

nella sesta sezione della scuola inaterna del 1.C. San Rocco. Purtroppo essendo i-

l'anno scolastico la Regione non a potuto auto rlzicu io sdoppia:nera:o

delle sezioni già attivate. Ciò significa che le due sezioni. che sí vanno ad aprire sa-

dalle 8.45 alle 13.15, gestito dal sisterua scolastico, e affidato a edricatori esterni ai:sunti altra re un Lande: pubblico.

Do Man; alle 18, neri Auia.Mana istituto "Matteucc i" (via :tiri 'ling:le:tesi l') le dirigenti scoLìstiche incontrano le fa, 3:13.ígile lista d'ala:esti su rutti gli Re tuO

(.1:0313pPenSiVi.iaeritliii per ree-gare ripolo-la di sen;ízi.o„ modalità d'accesso e pro-

settive di queste due sezioni..

Pagina 23

Pagina 73 di 136

For stro.,daia 1-3r3vo dopo i'li . nriatto Granar00.

FAENZA Epano le re dei p011ier;gg.:0, aGta

proprio davanti all'impianto di distribuzione de';

inetari0„ Urla faelitnia Vcilaine di iuta Fiat Bravo che ViaggiaSi 3. ht direZiane del centro a lorte velocità si è nrohahllinenle reSa a a di

auto rinaitir a ie.: nra ferma, quando ormai era trap-

p0 tardi, _A pael plia io, per non ausare ta_n3p0-

nainend0 3. aten.a,iaerz,ì io SUila sinis;ra, dove

SilaVa sopraggiungendo inia piCnn;3.1- {ylindai;

Der fOrrinia nOn_ ftUntale, Stat.0

bue; Fiati-h-3:TO, SU CU.: Snlin SCOppiad ebtraii3b; gli

air bag, ha proseguitoiiicOrSa. }1 .“,es.r dia 130

nìna lo lei iii

nendo =.1.11a fine fuori strada. in. nieZZO 31Vetba 3.ita;

piCCO.E3 Utilitaria, C:entrata SUftanen, ClOpC3 3.'1er fattci

Se SS3., Si è ai-e:la:i:i glu si o(13: ,'ara1

al cancello (ll attirano tionlieia tasso spezzato u; la co.ndileente è Stata tr. ,., 'pontato sotto shock.

dai IR in OSpedain fila apnarentenieiite le sue covidj2:,i,on,i, vinqi apparivano {-;navi: pera13;33

qne 'le della dora ;3. Sidia Braita.. La ni.n.an -..dea del- l'incidente - a grandi linee queila spiegata dal Ca-

rabinieriil siP sto per :rilievi_ Sempre ieri, ina SI -i-AVO:11a er CO .[Do del i'ort e ve

;hal° SOpPat -iint30 tOliO gitin a t Vei.wrdì, O ioRo13.-

VOrn per ;Vigili dei 1aioco alle pese con un probleni adi coppi cadnti da Un_ eilijfiCi0 di corso Matieij:_d;

dove urto storico cedro e caduto s;3.1 C0f-

cnne di lumi C3Sa; e a igeria, ih via .S..Cioala àe),

deve a Cadere è- ..SatO CinreSSO,

Pagina 23

Pagina 74 di 136

Comitato cl; cdfesa con ; bauchett; raccolto

Sotlo, :eparto laeutmo

' N "s- Nt.,,,N• N s 'r-N..\\

""' ;••• " • •.^ " ••\ - "" •‘• • •.^ " ••\ • N. IL COMITATO ".Da. Uarradori :flunien. de 1S 11 Ita

sarà dedicata solo ai bresì.di di appena sosti:n:liuto la iliteLi.Orie

'T" meno di nuovi * colpi eli scena:Deputo

• • pie:Al:111a POlt

servizii StOtillr''

ia eli Natale che, nella sostanza, riferisce li. "7oti.hitato di difesa Pediatia . a"

Che Si. è hanidi:i per ral,431iitgerEi

1 • ObleitiVO :IO dai 12 no-vembre urta raccolta firme con-tro la decisione

deilAuslraveirUla mimi: re la rene:i:iilli peii:i:Tic:: notturon sul -presdio ospecl.3iierci faentino, Ebbene li Comila.to ha Tacco:A° in v, niese 135:36

Poi giovedì s..totsc e andato a i-a-:Temili a consegnare le firiale

r.A.31ii: e ai presidente Pro

vincia„ Clasaillio troppo

spesso parse 'assente" sulla pro- testa dei S3.101 C011eirtadfrd, e che

SUO successore a sindaco Faenita,Malpeititi., ha invece sirp-

portato -- in contrasto con quella si,:iticie di politburo che e il Pd ra

-enna.te fino a S:' a. Da gennaio 20i 2 - •.scrive Cl,omitato :di•esa Pediatria nellospedale di Faenza. ci:i:n:ani:io 3t ne:Darti

bel. garantire coni -piettimente l'attività assistenziale (oggi sono solo :, priruit dertiì iitìndpensio-nanienti erano 4), Inalire Verrà. i..-

Stritlita litta iillOtra reperibiiità aWilliara a qUelle ora elitlatiiltri ner

:trasporto eli: rieonatolot-03., che

Paenza e Lugo. Queste sono garanzie Che allincontro del 15 diriernbre direi -i:ore Cura doti. ha dato ai. 7 rapmesentanti dei Comitato, quali hanno chiesto

provvedimenti. la dà:tizio:ne a:lene:di. nei caso sì. riptop on esse una diminuzione rsonaie. Risposta: in aggiunta ai 20 noml della graduatoria del concorso

bandirà un altro concorso per far fronte ai furtirl p ensionamenti; ciò dC:Vrebbe garartbre delirtitiVa

Stabilità ai servizio". Petchli ie 3556 firme? Sarebbe stola suffi

ciente Ulla telefonata, ha fatto presente Carradori.n Cornliato

ringraziato: "S no .:mimi Ci

sia una prossima volta. Ma.„ nel caso„ gli telefoneremo In 13mila,

Pagina 23

Pagina 75 di 136

"CIRCO DELLA PACE" .,.‘k . ' -",,

(,, .R .* * ..„, ..., -:,,--, • -•,-9.5, -,:k \ • - ",..8' --'," \,,:",

FAENZA COrdlimano .b--:. gior.

hrteinazionate delle Cerami-che. iornate di grande fervore al MilSe0 detkis. Cerairdeb.e. Ne::

giorni stams; a -:, Iriarettit assistito

all'apertura della nuove Sezio ne il3i.dattice coordinata dal direttore

del Ca-

sali e da Dario Valli e Anna Maria. Lega; poi :eri ai ritorno della .dar-eza contemporanea

con to spettacolo '133)1ì; -In0"a

Clíta delia Conipagnia li.is„ E

oggi p omerigt,-zio (1(3.30), a p O-

eln i-2,,dDril; dallThizie, dC.11;E: rinu,,,a. edizi.n.ne del Cir:CO della

PaCe d..; Bagnacavailo, il Mie, spita (ngresso libero) ia. prima assobita di “t:Arctit delta Pace' il dor:ti-filen eli Nei Wilnis e Carlos Sandovai Che raCCOrna

1.3. Stra0:Cdj.13.aria eSpe;';e13.Za

cielEedtzion.e 20i Di li che lia avuto par pa otigonisti i gi.CATI-

111 art:S .d. dCila 12 031:132;101Tle

Mobile Mj.131 CirCUS fi)r Chil-

d.te.n. th KaIMI—AfghainiS;.; -)A1,

successivaitienre, a'': te.riMi-

PC della proiezione COnega-

;I:e.:3t) I:":: dite:t:l COR .MOira

Orfel, , ICOP;E:.» per eccellenza dei CfrCO italliario, che saluler

r'l frUbh;iC0 e Vi iTtro:F:ente i -

n; --,;;IgUPaZiO ri.e della 31UOVa e-

diZiOne del Cit(7.(3 della Pace, che e un progetto di .RUggerti S;n110131 ;Accade:mia Perdutaifioniagne'leerel) e lessandro Serena per il (1.0111U-ne di .BagfiaCaVal10,

Pagina 23

Pagina 76 di 136

CRISI & APPLAUSI E piaciuta la decisione di Pierantoni IWola &

-s,

sf-s`sNk". \\ or`s' zsik \.% r (.1

FA N ZA "Ccrmitath 1' 13d0' (ha. Sede là_

C u no e tiVC

O riet tiralPtiiita det dort. Pierantinno Rivola e dei Consiglio di Arnininistrazione dei MierU ndernaà di (T.:3.-

TiCti »,

IO Otttilla'e. SCatliti CiAhltalti Far:mita - spiega it )triavce timarineie M anelò VlSte Ctitililtà

SttiSSO eltp: .eSSirt, 'V:Ah -eli:O-i

la seguente proposta:. che la carica di 1-'res -i-dente del 1\/.1 -11s.ssrt Internazionale deilks. Cera-t-nicht- 5 fosse sv -oRe a titolo Oh orifico".

"Oggi - continua ia :letta -apprendiamo dai-

súrrnpa che lì. doti. Rivola e Cda della Fon-dazi:Jne del:Mso dedo,

do nostro appello ; di non percepire pin unii compenso e di svoigere linCariCo fino al tern -due del uninclato a -Molo totalmente gra-

questo pirmod Comitato Fasientiii. così conci -n:1(s . à (1011I, }uvota e l'intere (. -':onsgho 17nriroirdstra7.iorie per - la. sensibilità dirriostraiia. IhnilOVand(n.3li gli ad-

ini di un proiìcno litvona a favore di un'isti-tuzione tanto importinalf per la nostra Città,

sicuri che Celtliírtilerà SVOISCre pre-

stigioso COti. CtiC ha fin_

Pagina 24

N,;;;;..11-1 Su k; t:110 è1:11;1:1 11 '1,:a1,

Pagina 77 di 136

Tìzízmo rrader dg Ausl d: Rà`,Serlha

SANITÀ I I direttore generale del Pais!: per risparmiare e inigliorare l'assistenza non duplichiamo le eccellenze nei -tre presidi. "Noi comunque non vo0iamo impoverire l'assis Lenza"

Ospedali, a s celati canti sono 0eflclic so- no, e i'As : progetta di riorganizzare Mini il. si-

- assistenza (3- Sned3herii, "Nen iagliande,

eVinitidiii di creare dupli-cali costosi nel campo dei srvizi. di specialistica, valo-

:de COSÌ CieCellenZe accreseendu pre-CiSa TrE13110 Carraddri., di-retfOre generale deil'Ausl. di flaVerinà gitiVedf Sera in CO31-

comunaie frigo ba il-lustrato le linee guida dell'a-zienda +in ftditre incerto sul fionte firranzia.rio, con la previsione

per legge di dovere coprire dal. 2012. la spesa per gli ani.- MOttaniend sugli itivcstimen-ti già fard, Per r.kii.st, si tratta

limilioni cii. curo. QUertri ett qUatire ManCait tta-

Stennienit. di 70Milie ai di ell-r(3 ai 2(lini. "Noi comun-que non VOgliaMO inip(Werne l'aSSiSteriZa. Ree:fp:i:a:1d°

Sanitaria è consumo di fai- - ' ' OSPetia -

ge r centrando in questo (3 OUOi

p010 fin:E/inni. Sin:dai:3n 313.ZklIti dirtitkitde Ctin

Siedi Costi e rischio di impo-verire la qualità dei servizio".

in questo setise Cairadiin - A trasferimento a RaVerill a, almeno per la metà dell'orario di lavoro. del pii-mario deH>OCtiiiStiCa ftoh osi',

'3 :si D'Ifinseo. ehe di- venta ninSpOnSabile del servi-zio per tedi3 hi provincia. "Non togliamo nulla a firgo - replica C:à:Di':ideai ai timori di spogliare Plimberto I di Un'eeCeliten.213 niednia Ma

diamo un maggiore smazio rutta la nostra provincia". Così per il. p rinlarii arieriedià, che comacida tut io il diparti-mento degli ospedali raven-nati. Per qucinto rigitarda pheUrnOirigi.a, Carradrin ha'

spiegato là ManCat a assun-ZiOne di lin. prin:fritt, per a-spettare che gli specialisti Che già lavorano a Lugo, .1a preier:Sienatità è Mita, rnahr-31130 3 reddiSiii heCeSSati per essere pron-inssi a ditigenti, "LliVeMairienie, preludere da O non è detto dici sia pr3)303- in come i nasui medici inter-ni", dieci efirradOrt, Che -va mpgno sul centrri della fito p atol o i2;.; a. della ript Odit- Zrine, dopo l'addio della dot-

()culistíca:

azwrickaEc

tateSSa passata ai privata. Nei piani dell'Ai-1A., un rapporto conia stessa professionista sarà tieSSibile intUrn, nelle frit:- Me e I 303 Medi Una colla- borazione che Sarà definita nelle prOSSirrie Seitirriane. " -c---nag ,01 anatomia patoto-Oca, Cari-adori ha difeso la SCelia di concentrare il servi-

Ravenna e di trasferire rano super iaboratorio Pieve 10533 300 "Per i pazienti non cambierà nulla, perehe sarà il Medico ehe sEspostetà pe: hiepSie eidiveìa3 o-spedali, concentrando invece

ini.pdri di. eteCellenZa i'attiviià.di

Pagina 26

Pagina 78 di 136

• ':>>';‘.% • r

Li r Isrno scorre urgo Canale ciè Mulb LUGO La cresdta t.:3 turismo lo-cale grazie al Canale dei ivbitri;, E » la proposta di egatribiecite, che ha presentato venerdì ;n ROCCa Ln90 Una ondaalla scoperta della storia e del pae-sagglo della "Elasse Romagna". t,Zealizzato in epoca rnE.?ctieVa per fornwe adeguata potenza l-et2ulica macine dei mulini cittadni, canale scorre per cr-

a collegando numerosi ceritn abitati ESa;;Hta da tempo

sna funzione primaria ; il naie rappresenta un importante, d pcnite delle lavandaie E.? forse nico itinerario stotico che ricollega un ampio territorio della ;pianura tomaga e ne disegna canne posslbilità di - ilancio dell'agricoltura qualità e sviluppo di nuceve attività turlstichE.?. "L'obiettivo che vogiiamo raggiungere con questa guida realizzata grazie al contributo della hondazione Del Monte di Btplogna e Ra-

nna sottolinea Lrc Rambelit presidente di Legambiente u -

ritt:h0 è :a prOMOZ:Or:e della conoscenza stoncolnaturaiisuca del territorlo attraversato dal canale ; visltarido :e arpe naturalisti-che presenti :ungo il suo fOrS0 E --?;C:erfOR'end0 gi: itinerari segnalati, in tnodo che questa pie.wia eradita di un passato nemmeno trop-po locittEgio continui a vivE.:Te, ad eSSzEne conosciuta ; vaioi,t,tata e tuteiata"_ Lurig ,.) li corso d'acqua è posslbiie rise:aprire manufer-itti dl ofi9lne medievale opem di mginià7ione idraulica), aree dl rir?guilibrio ecologlco e di interest:a natutalistico (Ponte della Lavandaie. Parco del Leito Bosco d: Piserva tura;E:, (11Aalonsine), "Accolgo favorevolmente la pubbliCaZiOn e na diellarato hiotenzo Badn; ., aSSeSsow erte c cotriae.

di big() che età Un ulteriore contributo alla scoperta di un cor- naturaltstico che deve ancora essere apprezzato nel suo

gEnsto ‘„-alre, Un percorso che anche l'amministrazone comunale di t lig° con gli ultiml lciterventi aree di equilibriP ecolngirn E.? sulla centunazpone romana sta cercando di ,•aiorizzare dal lato storico. ambientale e turistico". gulda, di 48 pagine„ presenta

ihrierario a tappe, indicando neb cartograha i: percorse) cori-sigliate) lungo corso d'acqua ed una serie di informa:ioni pra-tiche utiii alla visita. La guida, disponiblle nei prossirldl gloml a tutti i cittadini che ne faranno richiesta, è consultablle online sito viww.legambienteturismo.lt.

Pagina 26

Pagina 79 di 136

Pagina 41

L'OCCASIONE FA IL LADRO Ai 're at t-o Alighieri la farsa arte; ; (il •;?Tliìe3..3..0

LOCCaSkiNe ia:drO, nel 1987, fu tniO spettacoli

nella. storia dei idossin: Opera Lesti-va, Ripreso a Pesaro altrOVe.

.S1) 13 it030 alliment°diTean-Pierre

Ponnelle (una delle ultime fatiche :li' regista parigino prima della s'ira ininlatniTascamarsa) ha 33133ntenrx-

i3 inta110 013113 smEdto„'Ulora ra apparsa iuoito l'idea. di coniugare hadizionalissime stime dipinte e OIM.i (iepOCa 33MCCea-

in.i33733.i 3e31 3333i .:Cgaii ai baCk-stage,

I on i -tecnici13 salopet te che sposta-no i MObiii. montano a \rigaLe sce-B.C. diSVei3Ment0 Clelie OperaZiani.

Cl3e 33:_3n3ì0 dietro alta :messip,scena

teatrale é ulteriormente sottolineato dagli interpreti elle si (:3: :313) 311 o

io sguardo diveibto del pubblico, dopo essere usciti dalla valigia. scambiata, alla base dell'equivoco SU 3333 53 tonda il libretto, Oggi que-ste trovate 30:33 1313 -33Ute CO3i1SUete,

invitate da innumerevoli registi, ep-1353 é difficile armonizzarle ( -xisì be-

ne COnTICineHO SpettaC0k) PeranCt

l'e, senza dare miti Fitti:p:tessi:me di

MACCtlinOSità. e. soprattutto, riu-scendo a irnanrenere fluido IL rittno 313..na3 iVa: U -13a ('11 133)3(33 indi-

spensaHe a -vtilorizzare 33 perfetto contgegno comico (OSSin131:0.

ralleStinWin.t.,0, in seguito i - i:prese da Sonja Frisell, tri inaugurato 13.

stagione del ' 3 'eati'0 .Alighiet la dif-ferenza che più si. nota tra il vecchio SpettacrAo pesarese p quello di tAa.

Venna a riatie rilainealiZa degli

ombrelli grondanti acqua spruzzata a vista per simulate la pioggia.-- é na certa perdita di quelfirripiacabile nigramiggio a orologeria così con-naturato alla comicità rossirnana, POnnetie (Or.Se 11 più grande Fe0FAla

W3 :33333') di tutti i tertipi:

33333 170ildito fIlgeri cosi comie (-::::triat --eiti-ola blit-bieté) Ce

ne è d'alliTOD.Cie :113.0 S010, ina datO

3170 ana Friseil di essere stenti una corretta ed efficace reimpaginatri-ce.

lei 33333 1357 133333 Da-

niele .linstioni 331 ventattemie già catapultato SUi grandi palcoscenici nilleiTna..?:iOnali, COrgerinal'a una. (re-tati:Va) CatenZa di li giovane direttore ha infatti optato per una lettura costruita 33 333 paratatlica

SUCCeSSiOne ;Apar:Citi, StaCeatKi0

fin 3-33)310 33 (3)3 53333'' loro, senza andare all:1 ricerca di quel sot-tili raccordi -- che inVeCe

13133 1333:333 i 1 cui 1 arti- colata la scarisione musicide -- re-sponabili dellinitariei -ei della par-titura, Liesta fl merito ;li aver fatto

suonare correttarnente .lreliestra deliAccadernia della Scala, cori re-citativi al cergbalo (Vincenzo Scate-ni) realizzati davvero mollo bene.

Andie gì i i31.e33)reri dello spetta-colo t -averti -late prOvenlvano quasi: biati (13 .3(3333 di canto dell'Acca-damia scidigeia: giovani che, liroba-bilinerge„ devono ancora affinare le loro qualità,. il basso Filippo Poli:nei:h ha alfmntatO personaggio di Par-

nieiOne Che usurpa iln.› .idCitilit.à

tiOn sua, purgando soprattutto sull$. simpatia fisica, percli la VOCe è ab-bastanza disoinogenea, e lieti tini-butta solo nel registro ceritralt. a sito agio nei passaggi -virtuosistic: che nei cantabili, 33 .333)31333 Marika GUIOnliaVa., nel panni della pl'OniCS-

Sa Sp0Sa fllireince, aveva puttroppo urta dizione preSSOCtié iriCOrnpren-

sibile, sottraendo cosi ogni comicità al persouaggio, come riellesilaranié duetto M cui. interroga Parmertione per SCop -dre egli sia. Filippo A-

CaFFiera píù anni e da

Se33313re 333 COnfid.enZa COn ROSSini,

era.il conte Affitirto, espropriato 033-

La SUa identità athaverso 10 scambio di Una Valigia. 1- ,C nOte aCUte riChie-

Ste dal 331:10 Ci 50310 ndie; 33 133.p0'

:Men° i a tecnica per Mariteri ere sal-da l'intonazione ad Ogni tqUOta.

SfOdeVare iMpaVidaMente

13:333 3333131$ rapida della Sna ì333)3131 33 $(3$,

1-vis :Multi é stata una 533331 :333 Eine-stina, foise più soubrette (3)3 3'3333 "seconda d'Orina li 33a1310n.0

Tortnanov. voce non 30b0533 ni

gtl33e\ - 33e 51 ■=2 fattO appreZZare in-

YeCe "p;..,r le sue qtgani di attore e la. scioltezza 3033 Ci:i affionta la SUa gag

tperfettairiente orchestrata nello spettacolo) all'inizio dell'opera. Dalt 3)333(33 33 suo perSO333333-7i0

Se1103-Aat1 - in0 'in:a sorta di Lepo-rello in sedicesirnit e costituisce quasi. tui pOnte tra l'arte dC113.

:3131,333 313 irt Mboirt e la entniCita 30553-

Vantioní

Pagina 80 di 136

COSTA TANTO, PRODUCE Poco SEGUE DALLA PRIMA

LA LENTA E OPACA MACCHINA STATALE

COSTA ILY\ TO PRODUCE POCO) di. ANGELO PANEBTANCO

cl momento in cui si chiede che i

\ conti bancari dei .‘•, cittadini, e quin-

di le loro vite, risultino to-talmente trasparenti agli occhi dello Stato, diventa lecito chiedersi se lo Stato sia poi altrettanto traspa-rente, nel suo operare, agli occhi dei cittadini. Basta chiederselo per capire subi-to che non è così: l'opacità, non la trasparenza, caratte-rizza la macchina a ,TIMID1-. strativa. nelle sue operazio-ni quotidiane.

L'opacità è tale che persi-no i ministri ignorano tan-to di quella macchina. Si vogliono fare le privatizza-zioni? Si vuole tagliare in modo intelligente (ossia, selettivo) la spesa pubbli-ca? Si vogliono eliminare i sussidi alle imprese? Per fa-re queste cose occorrono vitali informazioni, biso-gna conoscere la «macchi-na» dall'interno. Ma nem-meno il governo possiede quelle informazioni. Deve, prima di tutto, procurarse-le. Ed è una operazione lun-ga, costosa, difficile, e pro-babilmente destinata all'in-successo. Come mai? Da co-sa dipende quella opacità? Perché lo Stato è una giun-gla impenetrabile? Perché è costituito da regolamenti e pratiche così complesse e barocche che solo i vecchi squali della burocrazia, gli amministratori di lungo corso, possiedono le capa-cità per muoversi in un si-mile ambiente, così oscuro e ostile per chiunque altro?

I cittadini attribuiscono di solito ogni colpa di ciò che non va, delle disfunzio-ni quotidiane di cui hanno personale esperienza, alla classe politica. Non sanno che la classe politica è per lo più priva di cruciali risor-se (dalle informazioni alla

Se vogliamo chiederci quale sia l'ostacolo principa-le ai rilancio della crescita dobbiamo indirizzare la no-stra attenzione sul peso morto rappresentato da una macchina amministrativa incompatibile con le esigen-ze di un Paese moderno. Nessuno sa, ad esempio, di quanto potrebbe scendere la pressione fiscale comples-siva se quella macchina diventasse meno inefficiente e dispendiosa.

La complessità e il barocchismo delle regole e delle procedure amministrative hanno potentissimi effetti negativi stilla società circostante: generano inefficien-za, garantiscono tempi lunghi e anche lunghissimi agli interventi dello Stato (si pensi al settore delle in-frastrutture), innalzano spaventosamente i costi eco-nomici, alimentano una condizione di incertezza giuri-dica che rende imprevedibili i comportamenti, impedi-sce la diffusione di rapporti reciproci di fiducia fra cit-tadini e amministrazioni, e funziona da moltiplicatore delle dispute, Gli amalinistratori si difendono dicen-do che è comunque la politica a dettare le linee guida dei provvedimenti. Il che è vero. Ma sono loro a confe-zionare, e poi a interpretare, con il loro esasperato for-malismo, quei provvedimenti.

Per fare un esempio, apparentemente marginale, consiglierei al neo-ministro dell'Università, Francesco Profumo, che è anche un mio collega, di leggere con attenzione le norme da poco varate che regolano certi. concorsi (per esempio, i concorsi da ricercatore), Sco-prirà che il loro effetto principale è di fare prosperare l'industria dei ricorsi. di dare tanto lavoro agli avvoca-

ti e ai l'aro Sono certo che se, dopo avere letto quei re-golamenti iper-barocchi, il ministro ne chiedesse con-to a chi li ha messi a punto nei dettagli, si sentirebbe dire che quei regolamenti rispondono alla esigenza di garantire la <degalità» e la correttezza dei concorsi. Niente di più falso. Quelle norme nulla possono pro o contro la correttezza. La loro assurda complessità ga-rantisce solo l'incertezza del diritto, l'opacità dei proce-dimenti, la moltiplicazione delle dispute. Non c'è qua-si nessun ambito in cui operi l'Amministrazione che non abbia queste caratteristiche.

Se la certezza del diritto è un fondamentale bene pubblico, allora è sicuro che il nostro sistema giuridi-co-amministrativo è congegnato in modo da garantire la perpetua indisponibilità di quel bene. Con costi altis-simi per la società e benefici (in termini di opacità del loro operato) per gli addetti alla gestione quotidiana della macchina statale, Magari, quei giuristi ammini-strativisti che lavorano come consulenti dell'Ammini-strazione centrale e periferica qualche franca spiegazio-ne sul perché ciò accade potrebbero forse darcela.

Viviamo in tempi di antiparlamentarismo trionfan-te e il mio potrà sembrare un auspicio controcorrente. Ma trovo che i partiti, alla disperata ricerca di un ruolo nell'epoca del governo Monti, potrebbero rendere una. grande servizio al Paese. Potrebbero, e dovrebbero, promuovere una commissione di inchiesta parlamen-tare con il compito di indagare sull'operato dell'Ammi-nistrazione (organi della giustizia amministrativa in-clusi) e di segnalarne tutte le disfunzioni. Se non altro, per consentire una discussione pubblica sulle vere cau-se del nostro declino,

Angelo Painebianco

expertise amministrativa) e che altre istituzioni sono di fatto, quando si tratta dei meccanismi quotidiani ri funzionamento dello Sta-to, molto più potenti, Si di-ce: «11 Parlamento è sovra-no». Ma queste sono solo parole. L'alta burocrazia, i vertici delle strutture regio-nali, la Corte dei conti, il Consiglio di Stato, contano assai più del Parlamento, e di qualunque governo, nel-la gestione della macchina amministrativa. Basta che scelgano di non cooperare, di fare resistenza passiva, e la classe politica viene ri-dotta alla impotenza.

ll politico eletto, diceva sociologo Max Weber, è

di fronte all'amministrato-re di professione nella con-dizione del dilettante. Ma qui siamo andati molto più in là. Non è più solo una questione di dilettanti-smo contro professioni- smo. E questione di una macchina statale autorefe-renzkle, che dispone degli strumenti (a cominciare dal monopolio sulla inter-pretazione delle regole am-ministrative) necessari ai fi-ni della propria difesa e ri-produzione.

Si badi che non sono so-lo in gioco interessi (Finte: ressedegli amministratori o delle magistrature ammi-nistrative a garantire rincontronabilità del pro-prio operare da parte di Chiunque: governo, Parla-mento, pubblica opinio-ne). Pesano anche le tradi-zioni culturali. C'è un'inte-ra cultura giuridico-ammi-nistrativa, cui danno un contributo essenziale tanti giuristi amministrativisti, che è quotidianamente mo-bilitata a difesa del mante-nimento della complessità dei sistema e, quindi, della sua opacità.

Pagina 1

press unE 18/12/2011 CORRIERE DELLA SERA

Pagina 81 di 136

«Sull'articolo 18 non ci sono totem E dico sì al contralto unico»

ROMA — Adesso che la riforma delle pensioni è passata alla Camera e nessuno dubita che passerà al Senato, si possono tirare le somme con il ministro del Lavo-ro, Elsa Fornero, economista, torinese, 63 anni, che mai avrebbe pensato, fino al-la chiamata nel governo Monti, di essere protagonista della riforma della previ-denza più dura nella storia d'Italia.

Ministro, non ha usato la mano trop-po pesante? Non poteva fare una rifor-ma un po' più graduale?

«Noi, col decreto "salva Italia" ci siamo trovati in emergenza. Nei decenni passa-

ti erano state fatte riforme tutto somma-to buone, ma è come se le avessimo ac-cantonate proprio perché eccessivamen-te graduali. Questa volta la riforma non poteva che essere :forte. La priorità è sta-ta quella di mandare un segnale deciso all'Europa sulla nostra capacità di riequi-librare il sistema secondo equità interge-nerazionale».

Lei aveva promesso equità anche sul fronte dei privilegi. Che cosa è riuscita a fare?

«Intanto siamo intervenuti sui regimi speciali (elettrici, telefonici, trasporti, di-rigenti d'azienda, ndr), attraverso un contributo di solidarietà. Inoltre, per i la-voratori autonomi, che godevano di pen-sioni generose in rapporto ai contributi versati, abbiamo previsto un aumento graduale degli stessi fino al .24%. Infine c'è l'inasprimento del contributo di soli-. darietà sulle pensioni sopra i 200 mila cu-ro, che io avrei voluto più alto del 1.5%».

E per categorie come i militari e i ma-gistrati?

«Per questi c'è un rinvio, ma solo per approfondire le specificità dei loro ordi-namenti. Nessuno si illuda che non inter-verremo. Stessa cosa per le casse dei pro-fessionisti. Lo so che qui dentro c'è buo-na parte della classe dirigente, ma sicura-mente procederemo».

Entro giugno, se non saranno le stes-se casse ad atitoriformarsi?

termine iniziale era il 31 marzo. E

francamente ci sembrava più Che suffi-ciente, visto quello che abbiamo fatto in 20 giorni sul sistema che riguarda tutti gli italiani. Alla fine hanno invece ottenu-to tre mesi in più. Ma insomma...»

Tenie che facciano ostruzionismo? «Lo dice lei. Sappiamo che tutti o qua-

si questi regimi non sono sostenibili nel lungo periodo. Prima o poi non avranno i soldi per pagare le pensioni. Senza inter-venti, come immagina che finirà?».

Me Io dica lei. «Come è già successo con l'Inpclai (di-

rigenti d'azienda, :ndr). Che è finita sotto l'ombrello del soccorso pubblico. Vorrei evitare che questa storia si ripetesse».

Alla Camera il governo ha accolto un ordine del giorno che chiede di togliere la penalizzazione (1-2%) per chi ha co-minciato a lavorare giovanissimo e va in pensione dopo 42 anni. La correzio-ne finirà nel decreto milleproroghe?

«Posso dire che secondo me un bricio-lo di penalizzazione deve restare, perché è la logica del contributivo. Se vai in pen-sione prima di 62 anni ci vuole un mini-mo di disincentivo, perché non dobbia-mo venir meno al principio che la pensio-ne si commisura alla speranza di vita».

Ma con questa crisi, anche occupa-zionale, ha senso tenere le persone al lavoro, in prospettiva, fino a 70 anni?

«Siamo tutti concentrati sulla contin-genza, ma questa è una riforma struttura-le. Per funzionare ha bisogno di un siste-ma in crescita. Non ci possiamo permei: - tere la stagnazione e tantomeno la reces-sione. Il punto è: il lavoro è ciò che ti dà la pensione. Un buon lavoro ti dà una buona pensione. Il messaggio è: non vi stiamo tagliando la pensione • al netto del blocco della perequazione dovuto al - l'impegno al pareggio di bilancio nel 2013 ma vi stiamo chiedendo di lavo-rare di più, perché questo vi premia;..

Lei crede che le imprese terranno le persone tino a 70 anni

«Qui tocchiamo una anomalia del no-stro sistema. La previdenza è stata trop-po spesso un ammortizzatore sociale,

per cui tutte le riorganizzazioni d'impre-sa sfociano in prepensionamenti. Accade perché se guardiamo alla curva delle re-tribuno ni , lo stipendio sale con l'anzianità mentre in altri Paesi cresce con la produttività e quindi fino all'età. della maturità professionale ma poi scen-de nella fase finale, perché il lavoratore anziano è di regola meno produttivo. Da noi non è così e questo fa si che le azien-de risolvano il problema mandando i di-pendenti più anziani e costosi in prepen•- sionamento. Anche i lavoratori hanno la loro convenienza con la pensione antici-pata. E lo Stato copre questo patto impli-cito tra aziende e lavoratori anziani a sca-pito dei giovani. Se vogliamo fare la rifor-ma del ciclo di vita, è proprio per rompe-re questo patto: non ce lo possiamo più permettere».

Ma come può il governo intervenire sulla dinamica retributiva, materia del-la contrattazione? Eppoi, gli stipendi sono già bassi...

«La riforma delle pensioni deve accom-pagnarsi a quella del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali e, anche se non è di mia competenza, della fonnazio - ne. Sono tutti aspetti di un disegno di ri -

s - ...g '.., $' g,,, ';,'■ ; ..- s ,g,,,,, - ,. - , ' -

-'. \ -s :'U -“-■ N \ s- , ,- , „' g N,--■ ,

.,... \a ;.1 . > :k ; \., <. ■ ss- - s-k k:- .-' ''. -k 1 ,'-k . :-. .'' -- .,.,),..• ,,,,,..,...,< .,,,, ek, ...

,s - ' ...,:, --.z. , ' ' -:z•-- t::$'- n • - :n'(;'" ; . k...A ..R...:Ull.ki k.: ..:....1. k.. .; k., ,, •,k.U.-

1 ....,:.) • - - - - - - \,•':. ,_ •R__ t''''• - -- - .- -- - • :- :,' , ,,.,: ..,u... -.., z,'-, -„-- .--, --,,,,,,,,„--,4-..- ------,

■-■ ' \ \ '',''''— ■ , ' . ,.N ..U. R.UR.. ..:.L,:_ a: 1) ./:) .L: ) p. : \ \\

11 tassi di disoccupazione c2m TOTALE IN ITALEA gia DISOCCUMIONE FEMMINILE un 15-24 ANNI

294 .....::•.:,.... \

3° 28,9 \\...".•• ,••••••••••••••••••••••••••••:::::5 , '.,' '`..

:.::.••••••••••:•sHglMnu..::':.,HN, '-.• \

................................- •:::,:,::•••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••...

:::::: ,,:.,,,,..,,,,,,:,...,,z .,, , . ,-...„;,,,,,,,

25

-............................................

A osto Sthmbn Ottnbre

20 ; •

15 . •

-----------

C.D.S.

Pagina 2

medirifie klaadone milleprologhe

press unE 18/12/2011 CORRIERE DELLA SERA

Pagina 82 di 136

forma del ciclo di vita. Certo che la con-trattazione è materia tra le parti. Ma noi vogliamo presentare ad esse le nostre analisi e spingerle non a ridurre i salari, ma a riflettere sulla necessità di avvici-narli il più possibile alla produttività».

La trattativa sul mercato del lavoro comincerà entro il 31 dicembre?

«Forse non ce la faremo, perché vorrei pmsentarmi alle parti con delle analisi ap-profondite sulle diverse questioni».

Sicuramente, tra queste, c'è quella giovanile, come ci ha ricordato ieri 11- stat: il 40% dei disoccupati ha meno di 30 anni e clid lavora, ha quasi sempre contratti precari.

«Giovani e donne sono i più penalizza-ti perché la via italiana alla flessibilità ha riguardato solo loro, risparmiando i lavo-ratori più anziani e garantiti. Sono rima-sta molto colpita nel sentire i pensionati che si lamentano perché devono mante-nere anche i nipoti. Questo è un ciclo per-verso. Non è possibile che la pensione di un nonno debba mantenere dei giovani né che questi si adagino su una prospetti-va di vita bassa».

Come se ne esce? «Penso che un ciclo di vita che funzio-

ni è quello che permetta ai giovani di en-trare nel mercato del lavoro con un con-

(en.r. ma.) Che si apra prima o dopo Capodanno, la trattativa sulla riforma del mercato del lavoro partirà in salata. Il governo dovrà attrontare non solo il no dei sindacati sull'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, ma anche le resistenze della Confindustria rispetto a proposte come quella del »contratto unico». Resistenze che nascono dal timore di dover subire un aumento dei costi. La fase che si apre e molto difficile. La riforma delle pensioni costringe le imprese a tenere i lavoratori !il a lungo in servizio, in prospettiva 11110 a 70 annì, facendo saltare i piani di molte di esse che speravano in un alteggeriiriento degli or unici che le avrebbe aiutate a superare la crisi. Se poi dovessero arrivare sul tavolo proposte modello 'chino, che prevedono cioè ctoe la possibiltta di licenziare dietro il pagamento di un indennizzo economico, ma accollando alle imprese anche costi aggiuntivi di sussidio finché il lavoratore non abbia trovato una nuova occupazione, allora Confindustria preferirebbe restare nel sistema attuale.

tratto vero, non precario. Ma un contrat-to che riconosca che sei all'inizio della vi-ta lavorativa e quindi hai bisogno di .for- ,

!nazione, e dove parti con una retribuzio-ne bassa che poi salirà in relazione alla produttività. Insomma, io vedrei bene un contratto unico, che includa le perso-ne oggi escluse e che però forse non tute-li più al 100% il solito segmento iperpro - tetto».

I sindacati non ci stanno a toccare l'articolo 18 dello Statuto dei lavorato-ri.

«Sono abbastanza anziana per ricorda-re quello che disse una volta il leader del-la Cgil, Luciano Lama: "Non voglio vince-re contro mia figlia". Noi, purtroppo, in un certo senso abbiamo vinto contro i nostri figli. Ora non voglio dire che ci sia una ricetta unica precostituita, ma anche che non ci sono totem e quindi invito i sindacati a fare discussioni intellettual-mente oneste e aperte».

Monti ha detto che le nuove regole si applicheranno solo ai futuri assunti.

«Certamente penso ci voglia maggiore gradualità nell'introduzione delle nuove gradualità

rispetto a quanto abbiamo fatto sulle pensioni».

Oltre ai giovani, le donne sono molto penalizzate.

«Sono anche ministro delle Pari oppor-tunità, che non considero figlie di un dio minore. Sulle donne bisogna invertire la logica delle compensazioni. Non voglia-mo queste, ma la parità. Quando sento dire "io lavoro molto e poi devo anche oc-cuparmi di mio marito e della casa" dico che le famiglie condividono ancora trop-po poco i lavori di cura».

Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, dice che una manovra come la vostra poteva farla anche suo zio che non sa nulla di economia.

«Lascio a Bollami il suo giudizio. Vor-rei invitarlo a discutere delle cose che stanno in questa manovra e penso di ave-re la presunzione di poterlo convincere che l'equità c'è, magari non quanto lui vuole, e il rigore c'è, e non ne potevamo fare a meno, pena la messa a rischio dei risparmi degli italiani e il non pagamen-to delle tredicesime».

Un avuto tempo di occuparsi anche della sicurezza del lavoro? In Italia ci so-no ancora troppe morti bianche.

«Non ci può essere tolleranza soprat-tutto in una fase di crisi dove magari qualcuno può pensare che è meglio un lavoro anche non sicuro che niente. Agli ispettori del ministero ho detto che devo-no andare nelle imprese come amici e collaboratori ma anche con intramigen-za piena».

Le sue lacrime sulla perequazione delle pensioni hanno fatto discutere.

«E stata una commozione dovuta alla tensione. Può sembrare che io sia una donna dura, ma non è così. E successo che quando dovevo dire la parola sacrifi-ci mi si è soffocata in gola, anche perché in quel momento ho pensato ai miei geni-tori, che di sacrifici ne hanno fatto mol-ti».

lirico Marro R ■ PRODUZIONE P1SEPVATA

N/Tornio resistenze Co i &stria

L'Inicarlco Eninia Nlarcegaglia, 45 anni, nel 2008 e stata eletta alla presidenza dì Contìnd3striZ3 Per il quadriennlo 2008- 2012

1.400 euro: è il tetto (pari a tre volte la minima) al di sotto del quale le pensioni evitano di incorrere nel blocco deUindicizzaziorue previsto dal governo Monti per il prossimo biennio.

20 rnilliardi Una volta a regime, nel 2018, risparmi sulle

pensioni dopo la «cura Monti» ammonteranno a tale cifra. Tra l'altro, sarà accelerata l'equiparazione dell'età pensionabile tra donne e uomini.

Pagina 2

press unE 18/12/2011 CORRIERE DELLA SERA

Pagina 83 di 136

Lo sconark Nel testo gli ordini del giorno accolti dal governo

iberalizzazioni e modifiche 1,a tentazione milleproroghe Nel decreto probabili le correzioni sulle pensioni

ROMA La manovra da 33 mi- liardi, dopo l'approvazione della. Camera, passerà la prossima setti-mana anche al Senato, ma già è in preparazione un'appendice alla stessa per correggere e completare alcuni capitoli, dalle pensioni alle frequenze televisive, dall'Imu alle liberalizzazioni. Il veicolo potreb-be essere il solito decreto millepro-roghe di fine anno, quello che di-spone il rinvio dei termini non ri-spettati per adempimenti vari di legge. Al milleproroghe, che sarà presto varato dal governo, ha fatto ieri esplicitamente riferimento l'ex ministro del Lavoro, Cesare Damia-no (Pd), come provvedimento ca-pace di raccogliere i due ordini del giorno accettati l'altro ieri dall'ese-cutivo sulle pensioni dei precoci e dei lavoratori licenziati al di fuori dì accordi sindacali.

I precoci sono coloro che hanno cominciato a lavorare giovanissi-mi, 15-16 anni, e che, alla luce del-le nuove regole previdenziali, po-trebbero sì andare in pensione do-po 42 anni e un mese di contribu-ti, ma subirebbero un taglio dell'as-segno per ogni anno di anticipo ri-spetto all'età anagrafica di 62 anni. Così un lavoratore che per esem-pio andasse in pensione a 57 anni, cioè 5 anni prima di 62, ricevereb-be un trattamento rid otto dell'8%: un taglio di un punto su ciascuno dei primi due anni di anticipo e di due punti su ciascuno degli altri tre anni. Obiettivo del Pd è ottene-re la cancellazione delle penalizza-

zioni. Il ministro del Lavoro, Risa. Fornero, pensa invece che andreb - bero solo ridotte.

L'altro ordine del giorno sulle pensioni riguarda invece quei lavo-ratori che sono stati licenziati o si sono licenziati al di fuori di accor-di sindacali, magari in seguito a un incentivo dell'azienda, in previ-sione del fatto che di lì a poco avrebbero preso la pensione che adesso invece si è allontanata in al-cuni' casi di 5-6 anni. Secondo i sin-dacati si tratta di decine di miglia-ia di persone, che dovrebbero esse-

Le norme In prima fila gli aggiustamenti su lavoratori precoci e Imu Per farmaci e taxi l'opzione di un provvedimento ad hoc 11

re ammesse al pensionamento se-condo le vecchie regole. Fornero ri-tiene che prima di ogni decisione vada fatto un censimento rigoroso della situazione. Altre correzioni, infine, potrebbero riguardare l'at-tenuazione del cosiddetto scalone. Uno dei relatori di maggioranza, Pier Paolo Baretta (Pd), osserva per esempio che il sistema andreb-be completato, perché la possibili-. tà dì andare in pensione a 64 anni per chi raggiunge quota 96 «ades-so vale solo per i dipendenti priva-ti, ma francamente non si capisce che differenza c'è tra un lavoratore dell'Ibm e uno delle Poste».

Il milleproroghe potrebbe inter-venire anche sulla questione delle frequenze televisive digitali libere. Un ordine del giorno accolto dal governo prevede che sia bloccata la procedura di assegnazione gra-tuita in corso, che beneficerebbe anche :Medi aset di Silvio Berlusco-ni, e che le frequenze siano messe all'asta. Ma il Pdl è contrario.

Ugualmente controverso è il punto delle liberalizzazioni. Qui il premier Mario Monti è deciso ad intervenire. In particolare ci sono due questioni rimaste in sospeso: la libertà di vendere i farmaci di fa-scia C nelle farmacie, che è stata bloccata all'ultimo momento, e la liberalizzazione dei taxi, anche questa rinviata su pressione della lobby di settore. Lo strumento po-trebbe essere il milleproroghe op-pure un provvedimento ad hoc, co-me sembra indicare il sottosegreta-rio alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, già presidente dell'Antitrust, che promette: «A gennaio ripresenteremo tutto».

Infine, nel milleproroghe po-trebbe finire anche qualche corre-zione sull'Imu. Una sembra neces-saria: l'alleggerimento del prelievo sui pensionati senza figli e a basso reddito. E dovrebbe essere tradot-to in legge l'ordine del giorno che impegna il governo a ricondurre anche il settore delle strade e delle autostrade sotto la neonata Autori-tà dì vigilanza sui trasporti.

Enr. Ma, O R,P1-Z0),1730NIIRSERvATA

Pagina 3

da I di, 1,11, [O EI LUI -.bio

press unE 18/12/2011 CORRIERE DELLA SERA

Pagina 84 di 136

«La manovra? Sembra fatta da mio zio» Bollami attacca: solo la Marcegaulia ha avuto soldi. b • E la Cgil: cassa integrazione record

ROMA • «Questa manovra sembra fatta da mio zio che non capisce nulla di econo-mia». Davanti a poco più di un centinaio di manifestanti che hanno dato vita ad un sit in an-timanovra a piazza Montecito-rio (ma la Camera, dove si è vo-tato venerdì, era deserta) il se-gretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, usa l'imma-gine dello zio per dire che per farla non c'era bisogno dei pro-fessori della Bocconi. Sventola-no bandiere di tutte le sigle sindacali. E Bonanni promette che i sindacati incalzeranno Monti: «Non gli daremo tre-gua. Deve tassare i grandi pa-trimoni, immobiliari e mobi-liari, è lì che farà giustizia e tro-verà i soldi». Insomma, taglia-re le tasse a lavoratori e pensio-nati e alle imprese «che inve-stono» e non «dare» a tutte le

aziende come fa la manovra. «Marcegaglia è l'unica che ha avuto soldi da questa manovra ha detto Bonanni e a darli siamo stati noi».

Gli ha fatto eco da Padova il segretario della Cgil, Susanna Camusso che ha definito la ma-novra non equa perché «si sca-rica sulla tassazione del lavoro dipendente, pensioni e fami-glie». A una domanda sull'alli-neamento «di fatto» tra Lega e Cgil vista la posizione di netto «no» alla manovra, Camusso ha replicato sostenendo che si tratta, in realtà, di un'apparen-za perché «la Lega porta una responsabilità precisa: avere introdotto il criterio che si po-tevano progressivamente al-lungare gli anni di lavoro». In-tanto la Cgil ha reso noto che la cassa integrazione a novem-bre ha superato go° milioni di

ore e a fine anno potrebbe sfio-rare un miliardo di ore, circa 500 mila lavoratori parcheggia-ti in cassa integrazione a zero ore (per reddito perso di oltre 3,4 miliardi di euro, pari a 7.300 euro in meno a testa).

Bonanni ha dato anche una. stoccata al Guardasigilii Severi-no, che ha riferito che la gente comune fa il tifo per Monti. Il leader Cisl ha ironizzato: «Non so che panettieri frequenta il ministro, forse dei panettieri di lusso». Agli interventi di Bo-nanni ha reagito il capogrup-po Pdl al Senato, Gaspara «Se Bonanni avesse ascoltato suo zio avrebbe, forse, evitato di fa-re l'apprendista stregone au-spicando i tecnici contro i qua-li è poi sceso in piazza».

MA,C, Twitter@maricunealabro

RIPRODUZiONE RiSERVATA

Pagina 5 -A,1111ailtIlra?SeMbni falla da mie flo”rr

..•.`""%kk

press unE 18/12/2011 CORRIERE DELLA SERA

Pagina 85 di 136

DAL NOSTRO INVIATO

ASSISI Fa, molto freddo ad Assisi, sul piazzale della Basilica inferiore, quando il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano accom-pagnato dalla moglie Clio ar-riva da Roma per assistere al concerto di Natale organizza-to dai frati del Sacro Conven-to e dalla Rai. Ha trovato grandine e nevischio sull'au-tostrada; l'inverno, quello ve-ro, è arrivato anche qui, ma c'è comunque un bel gruppo di persone che lo aspetta e che applaude quando scen-de dall'auto. Napolitano salu-ta, a una signora che gli gri-da: «Presidente, abbiamo an-cora bisogno di lei», rispon-de «Faccio del mio meglio»,

poi rivolge ai giornalisti po-che parole riguardo all'ap-provazione della manovra in Parlamento: «È un passo im-portante», dice il presidente.

Soltanto dopo il concerto, con l'animo rinfrancato dal-le belle musiche suonate dal-l'orchestra sinfonica nazio-nale della Rai e per i canti di una straordinaria Ran.dy Crawford e del coro di voci bianche del Teatro alla Sca-la, uscendo nell'ampio piaz-zale della Basilica superiore il presidente sente di dover dire qualche parola in più. Rispondendo a chi gli chie-de se per superare la grave crisi economica gli italiani debbano sperare nell'aiuto di San Francesco, se debba- no erecre•Der,--,Dere; ,L1 con

v erello, Napolitano replica che «gli italiani devono ag-grapparsi soprattutto a loro stessi, è in sé stessi che de-vono avere fiducia». E ritor-na sull'approvazione della manovra, complimentando-si con deputati e senatori: «Il Parlamento ha dato una grande prova nel seguire la

discussione e nel corona-mento con l'approvazione», dice.

Prima di sedersi su una poltrona dorata al centro del corridoio della chiesa, cir-condato dagli affreschi di Giotto, con l'orchestra diret-ta da Steven Mercurio siste-mata sull'altare, prima di

La scheda

<Sete sevem vItwe II ~dm»

L'ultimo appello di Giorgio Napolitano risale a venerdì scorso: di fronte agli ambasciatori in Italia ha ribadito la necessità di scelte «coraggiose» per evitare «il disastro».

Rs%petfiva dì

2 L'i novembre, dopo uno dei giorni più neri per io spread, Napolitano aveva esortato i partiti a essere «consapevoli della necessità di una prospettiva di larga condivisione».

zaanov..-r.

3 Lo scorso 6 settembre Napolitano aveva chiesto l'approvazione della seconda manovra del governo Berlusconi: «Gli sforzi non vengano bloccati da pregiudiziali insostenibili».

ascoltare Bach, Vivaldi, Mo-zart ma anche White Chri-s t in a s cantata dalla Crawford, il presidente ha vi-sitato la tomba di San France-sco. Il custode del Sacro Con-vento gli ha anche voluto mostrare, per i 150 anni del-l'Unità d'Italia, il «famoso Co-dice 338, che contiene il Can-tico delle Creature, che è tra. i primi componimenti poeti-ci in lingua italiana», ha det-to padre Piemontese.

«Mia moglie Clio mi ha rimproverato per aver tocca-to il prezioso testo», ha poi scherzato il presidente nel re-fettorio del Sacro Convento, dove i frati francescani han-no servito a Napolitano e a. decine di cittadini un sempli-ce pranzo, cotechino e lentic-chie, penne al pomodoro e girello di vitello con croc-chette di patate e fagiolini.

Per dolce, sono stati offer-ti tre panettoni ricoperti di glassa nei tre colori della bandiera italiana e il presi-dente ha scherzato ancora: «Vi ringrazio per questi pa-nettoni, naturalmente l'av-vertenza che devo rivolgervi è di intaccarli tutti e tre nel tagliare le fette, perché se si prendesse un solo colore sa-rebbe un'altra cosa». Battuta che ha scatenato una risata generale.

Mariana lossa miossa(corriere.it

RIPRODUZIONE RSERVA -!1,

Il Colle loda il Parlamento «Una grande prova» Per Mpolliano il si alla manovra «asso imporlante»

Pagina 8 il Colle khla il t',1:1,11E)ellit,

ihigrusyle

press unE 18/12/2011 CORRIERE DELLA SERA

Pagina 86 di 136

Le frodi 810 22071329822129809 0991799999

farsa astocerumena 711 4001100

re'4'4'"

tace Orsts:42:31i 11Ikr:srells

o i» 00110000' jitadada

P70922210»41802180 222201288 O assenIn eraterta

O assegn: per rader lati ar , Ler :IP fig: rmon

O ad i d10 P noroi bel Cirdansie O prestazioni eco eghole

O frassonarrsenlo det penech lunssodeqesza

0 finti ntover n einerienza

med si ai base riss ottengono :s 11 IO rstsKsi ad alpd d:

trnorb esnigralli

ao slirneetra 10 11a1a criciit sarò ottpnew r -ffe. seSs O egersdartors per :s tasse

°dm-starle ds,upeírste O SeNIZI dleledadati densirSlied

O agetresstzbn nsS nagarresto 11101: e gas

2889 2018

-,-- tOOl

N

:s mss's Persone

249200 1 894 C3)

14272

274.0391129

7257 (9) s):

NN\ ....§ogookOO)

1.7~1

172099) soda))

.10 047(r)(00r002"0 1101 0000101III] III) solspne io op:sme 0r0(20r0d 0»(90)»(02900 » n:osarlo ura

msts.seg,o,n,e, reard: Sr,:t,

-rss a

IssI ione ed esse ,alno vIole 0)0 e le quello lipplubo Sth 000 004401110

81

toaSsAng iSsesAssrli 'ne and e d1 11111111 ne, s s ell'arnirsstrasiane pletsbe,

10' '01100

1.145

4,994 ,rgs,sti lObo 10011

Dansiraraia1001 io 27281712414 , a3,ad 1.707.421.54 ,

Interv.: 'fe,tati

Persone genssecote sdi cui in stato

strrstrsgsrsrs:stsrstr,ts::::ssiss! . tsr7::,:stssstusartszttsS,Srst:Ss:r

lI 1 111 Pri

press unE lì3/12/2011 CORRIERE DELLA SERA

QUEI UATTR{) MILA FINTI POVERI CHE NON PAGANO ASILI E .ATENEI Una famiglia controllata sii tre imbroglia e ottiene sconti

FIORENZA SARZANINI

ROMA —Ricchi nella realtà, po-veri per lo Stato. E proprio grazie a questa finta indigenza migliaia di italiani sono riusciti a ottenere be-nefici per i figli dagli asili nido gratuiti alle agevolazioni sulle tas-se universitarie per i parenti an-ziani con i servizi sanitari a domici-lio. Ma anche riduzioni sulle bollet-te di luce e gas. Su circa 1.4.000 fa-miglie controllate nei primi io me-si di quest'anno, quasi 4..(-)o0 aveva-no illecitamente dichiarato di esse-re sotto la soglia minima fissata dalla legge. Vuoi dire, una su tre. E uno dei dati più eclatanti che emer-ge dal rapporto annuale della Guar-dia di Finanza sugli sprechi della spesa pubblica. Si tratta del bilan-

cio di un'attività diventata strategi-ca nel momento in cui si cerca di risanare i conti dello Stato. A legge-re i resoconti appare evidente co-me tra i settori in sofferenza nei quali si deve intervenire con ur-genza effettuando un monitorag-gio costante anche da parte delle stesse autorità di controllo, c'è quello della Sanità. Ma la cifra più eclatante continua a rimanere quel-la legata al danno erariale provoca-to dai dipendenti statali che com-mettono abusi, falsi o accettano mazzette: da gennaio a ottobre 2011 ha abbondantemente supera-to un miliardo e 700mila., sono ben 3.736 persone denunciate alla Corte dei Conti.

Nel complesso, le azioni illecite e le verifiche inesistenti nella spe-

sa pubblica causano ogni anno un mancato introito di circa tre miliar-di di euro. In totale negli ultimi tre anni gli sprechi hanno superato la cifra record di dieci miliardi di cu-ro. E infatti nella relazione si evi-denzia come «il contrasto alle fro-di, che da un punto di vista ragio-nieristico pesa quanto e forse più di quello delle entrate fiscali, oggi traspare in maniera ancor più evi-dente in ragione del perdurante

momento di crisi e degli impegni politici assunti dall'Italia nei con-fronti della comunità internaziona-le, i quali impongono che le risor-se disponibili siano spese sino al - l'ultimo euro per sostenere l'eco-nomia e le classi più deboli, elimi-nando sprechi, inefficienze e, nei casi più gravi, distrazioni di fondi pubblici che rappresentano un ostacolo alla crescita del Paese». Una considerazione che trova fon - damento anche nelle sempre più frequenti frodi comunitarie che hanno causato, soltanto nel 2011,

una perdita di oltre 120 milioni di euro che sale fino a 700 milioni di euro calcolando gli «aiuti indebita-mente percepiti da privati e impre-se» negli ultimi tre anni.

Finti ricoveri e pazienti deceduti

«Il controllo della spesa sanita-ria sottolineano gli analisti del-le Fiamme Gialle — stante la sua particolare importanza nell'ambi-to del bilancio pubblico e le sue di-namiche di crescita rappresenta

Pagina 87 di 136

una delle priorità inderogabili per il raggiungimento degli obiettivi di politica economica». La realtà appare però ben lontana dal rag-giungimento di questo obiettivo se si calcola che nei primi dieci me-si dì quest'anno sono stati effettua-ti 1.507 controlli e sono finite sot-to inchiesta 1.866 persone. La per-dita calcolata per lo Stato è pari a 274 milioni di euro, addirittura il triplo dì quanto era stato accertato nel 2009. E proprio in questo setto-re si sbizzarrisce la fantasia dei pa-zienti, ma soprattutto quella degli operatori: medici, infermieri e re-sponsabili delle strutture.

La violazione più frequente ri-guarda l'autocertificazione di citta-dini che attestano un falso isee (l'indicatore della situazione eco-nomica equivalente) e ottengono prestazioni mediche totalmente esenti da ticket. Ma la «voce» che provoca il maggior danno al bilan - cio dello Stato riguarda i ricoveri: perché ci sono alcuni medici e pa-ramedici che certificano di aver ef-fettuato prestazioni in day hospi-tal anziché in ambulatorio e altri in servizio presso le cliniche convenzionate — che attestano di essere arrivati attraverso il pronto soccorso in modo da ottenere il rimborso delle spese dal servizio sanitario nazionale che altrimenti non sarebbe previsto. E poi ci so-no i dottori «di base» che fanno ri-sultare in cura pazienti che in real-tà sono morti o si sono trasferiti al-l'estero e in questo modo continua-no a percepire il compenso. Per avere un'idea dell'incidenza basta calcolare che le ispezioni condotte nel 2008 e nel 2009 hanno consen-tito di scoprire 67.000 «fantasmi»

e denunciare 347 medici che aveva-no percepito illegalmente 22 milio - ni e mezzo di euro. «La necessità di pervenire al risanamento dei conti pubblici — evidenziano gli analisti delle Fiamme Gialle — im-pone un'oculata attività di conteni-mento e razionalizzazione della spesa, accompagnata da una mira-ta azione di controllo finalizzata al-l'individuazione delle condotte ne-gligenti o illecite che, consenten-do sprechi, diseconomie o ineffi cienze possono rappresentare una variabile sensibile nelle funzioni di crescita delle uscite dì bilan-cio».

Asili nido e assegni sociali

Assegno per chi ha almeno tre fi-gli minori, assegno di maternità, asilo nido, mensa scolastica, libri, borse di studio, sconti sulle tasse universitarie e una serie di servizi di assistenza agli anziani o ai mala-ti come le cure a domicilio: sono le agevolazioni previste per nuclei familiari a basso reddito. Peccato che ad usufruirne siano spesso ric-chi professionisti che presentano dichiarazioni poco superiori allo zero. I numeri contenuti nel dos-sier della Finanza forniscono il quadro della situazione. Si scopre così che «nel triennio 2007/2oog ci sono stati 41.000 interventi che hanno portato alla denuncia di 12.256 soggetti per falso ideologi-co commesso dal privato in atto pubblico e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pub-bliche». L'esborso per lo Stato è stato di ben quattro milioni di eu-ro. Boom di richieste anche per gli ultimi due anni con un totale di cir-

la pratica di erogazione e poi sono rientrati nel Paese di origine facen-do così venir meno il requisito del-la residenza nello Stato italiano ne-cessario per continuare a ottenere il sostegno che, in tal modo, sì tra-mutava in una "pensione d'oro" considerato il differente costo del-la vita rispetto all'Italia». Anche molti nostri connazionali hanno il sussidio: «Emigrati in Argentina che hanno fatto rientro in Italia e vi hanno soggiornato il tempo ne-cessario a vedersi riconoscere l'as-segno, poi sono nuovamente espa-triati. I controlli sono appena ini-ziati, il risultato è sorprendente: 571 illeciti scoperti con un esborso di ben i milioni dì euro, vuol dire un guadagno illecito che per ogni abusivo è stato di zomila euro.

f5(112aTtiT i i@CO rriere, 1911):201,11710NE RISERVA Ti\

ca 9.000 persone scoperte e un danno che supera i tre milioni dì euro. Il record di denunce è stato in Toscana con 683 segnalazioni al-la magistratura, poi il Lazio con 567 illeciti accertati.

Truffe e raggiri sono stati sco-perti in tutta Italia pure per il cosid-detto «assegno sociale» destinato a chi ha più di 6 anni e un reddito inferiore ai 6.000 euro annui. «È stato riscontrato sottolineano finanzieri — che molti cittadini ex-tracomunitari hanno perfezionato

Pagina 12

IS

press unE 18/12/2011 CORRIERE DELLA SERA

Pagina 88 di 136

Celle piene L'apertura del ministro Severino riaccende la discussione tra i partiti

No del Pd stia Palma chiede limiti L'ex guardasigilli: dieci anni di pena sono troppi

ROMA — L'Osservatore Ro-mano» scrive che il decreto «svuota carceri» varato venerdì dal governo é stato accolto die-tro le sbarre come «un regalo del Papa». E probabilmente og-gi nel carcere romano di Rebib-bia — dove Benedetto XVI si re-cherà in visita — i carcerati rin-grazieranno anche il Guardasi-gilli Paola Severino che però, da domani, si dovrà misurare con il Parlamento per la conver-sione del decreto legge. E in par-ticolare con le polemiche sul trattenimento nelle 706 camere di sicurezza dei commissariati e delle caserme degli arrestati in flagranza di reato in attesa (massimo 48 ore) della convali-da da parte del giudice.

Ora contro questa norma — che prevede il dimezzamento della custodia pre cautelare (da g6 a 48 ore) ma introduce il trat-tenimento degli arrestati nelle camere di sicurezza (comprese quelle della polizia municipale)

si sono già espressi i sindaca-ti degli agenti: «Attenzione, co-sì il personale di polizia destina-to alla custodia verrà necessa-riamente sottratto al controllo del territorio», avverte Claudio Giardullo, segretario del Silp. E si è mosso anche l'ex sottose-gretario all'Interno, Alfredo Mantovano (Pdl), che parla di «tnicro celle, adatte per lo più a trattenere per qualche ora, ma inadeguate, per dimensioni e arredo, a ospitare per qualche giorno». Emanuele Piano e An-drea Orlando del Pd, pur «rin-graziando il ministro per la priorità assegnata al problema carcere», chiedono al governo un incontro per «verificare ipo-tesi alternative dopo un con-fronto con i sindacati di poli-- zia». L'alternativa, sulla linea in-dicata dall'ex Guardasigilli Francesco Nitto Palma, viene in-dividuata anche da Patrizio

Gonnella, presidente di Antigo-ne, negli arresti dorniciliari ob-bligatori in attesa della convali-da.

Ma sul piatto c'è anche la ti-mida apertura del ministro sul-l'amnistia: «Se il Parlamento la propone certamente non mi op-porrei». Tanto basta, dunque, per riaprire un dibattito che so-lo i radicali hanno tenuto in vi-ta. Ma il Pd risponde negativa-mente: «L'amnistia sarebbe un alibi, che in breve tempo si rive-lerebbe anche inutile», taglia corto Luciano Violante. Nel 1Pdl, invece, l'ex ministro Altero Mal teoli è «favorevole affinché il Parlamento discuta e voti un'amnistia». Per l'ex ministro Palma, tuttavia, bisognerebbe chiarire qual è la portata dei-

Promotore ministro della Giustizia,

Paola Severino, promotore del decreto svuotacarceri per tentare di risolvere

problema del sovraffollamento. Sopra una protesta a San Vittore

l'amnistia: «Fino 3-4 anni oppu-re fino a io anni come propon-gono i radicali? in questo caso, fuori da ogni prassi, andrebbe-ro amnistiati reati gravissimi come la corruzione, il peculato, parte delle violenze sessuali».

Oggi davanti al Papa, come anticipato a Radio Vaticana, il ministro annuncerà che ora il governo punta su un provvedi-mento finalizzato al reinseri-mento del detenuto. E padre Fe-derico Lombardi, portavoce del-la sala stampa vaticana, ha già fatto capire qual é il timore di Benedetto XVI: «Le preoccupa-zioni per la crisi economica non devono far dimenticare chi è ai margini della società».

Dino Martrano RIPRODUZIONE RCER'ATA

Pagina 27

444.44.4244.4:14.444 4'444

l'alli ,: ,5).7i:IbsiibilIki,

9

a entraie: i ede

a

entlearu11^PaPa

ci sarà c' í c'

benedirà

aalle

dpP joerite. rst

ta dalle

nneP'0°tgutet?tgiPugier eln?tt rrlie a'.

i.; lle celle in : ,a inlbs i ., e: ,>: ,0(1 ileeohPt

e a

edPri:u:

cieli visita.

oli

a. 9:::epiantator."

circa

..a I I e

a ricordo verà ull

della

remano

agi ele r Gini e rispetto

, oos P: Pt eoetntc. tQajz .t3 Pa

ola

alla aela .15> Papa

1s : 73 :ti

0- 7ospita

eff e t ri v'YÌ'izaj a li °

,..„ u „ . .1 •

Sev Ilistiz: o ..polriolarlipSIM,,r,

press unE 18/12/2011 CORRIERE DELLA SERA

Pagina 89 di 136

press unE 18/12/2011 CORRIERE DELLA SERA

POLITICA SOCIALE

Aclulii e gio\ am, chi proteggere. SEGUE DALLA PRIMA

Penso piuttosto al bisogno di evitare quei più profondi fenomeni di disgregazio-ne sociale che si producono quando seg-menti significativi della società sono con-dotti a un autentico e repentino impoveri-mento, quando lo Stato non è percepito co-me qualcosa di proprio, quando prevale la sfiducia e viene meno una mobilitazione corale per la crescita.

ll governo Berlusconi ritenne doveroso privilegiare la protezione degli adulti me-diante forme straordinarie di sostegno al reddito, conservazione del supporto di la-voro anche nell'inattività, gradualità nei pur necessari percorsi di innalzamento del-l'età di pensione. Immaginò che costoro, spesso con familiari a carico, uscendo dal mercato del lavoro in un tempo di crisi, avrebbero potuto non più rientrarvi. Nono-stante le politiche attive in carico alle Re-gioni. Ai giovani furono riservate invece ri-forme strutturali per l'occupabilità come quelle dell'istruzione, dell'apprendistato, del collocamento liberalizzato.

C>ra invece si avvertono i segni di un ap-pmccio astratto che non prefigura ii con-creto impatto sulla mappa sociale delle di-sposizioni a parità di saldi finanziari. Nel nome di un teorico patto intergeneraziona-le, gli adulti — soprattutto le donne — so-no improvvisamente esposti al rischio di dovei' attendere per anni nella disoccupa-- zioDe la pensione mentre i giovani sareb-bero i primi destinatari di un costoso sala-rio minimo garantito. I primi, scontando anche qualche sussidio, potrebbero a un certo punto non sapere a che santo votar-si. l secondi, bisognosi più di opportunità formative e di esperienze pratiche che di reddito, sarebbero deresponsabilizzati in un contesto che già li vede frequentemen-te vittime del nichilismo indotto da cattivi genitori e cattivi maestri formatisi negli an-ni Settanta. Tanto è fondata la preoccupa-zione per gli adulti che il 'overno stesso ha sottratto al drastico innalzamento del-l'età di pensione ben 65 mila lavoratori in base ad accordi collettivi già sottoscritti. Con il risultato di future disparità di tratta-mento. L'esperienza e li vincolo di finanza

pubblica consigliano la conferma di un '- pianto di ammortizzatori sociali, da esten-dere e razionalizzare con particolare ri-guardo alla disoccupazione, fondato su una base assicurativa e accompagnato dal ruolo sussidiario degli attori sociali. Que-sti, pur tra molti difetti, appaiono ancora. in grado di concorrere al complesso equili-brio tra numeri e persone attraverso la ge-stione condivisa dei processi aziendali e dei mercati territoriali del lavoro tramite accordi collettivi ed enti bilaterali. L'idea di un sistema semplificato confligge non solo con la complessità dei cambiamenti e delle condizioni umane ma soprattutto con la convinzione che la risposta alla di-soccupazione stia più nella prossimità e nella forza relazionale dei soggetti colletti-vi che non nella capacità delle burocrazie regionali e nel meccanismo di un sussidio automatico. E i modelli nordici descrivono solo solitudine e disperazione nonostante la apparente generosità dello Stato.

Ex ministro del Lavare) e delle Politiche sociali

Adulti e giovani Chi proteggere? di MAURIZIO SACCONI

r§. aro direttore, a manovra sostanzialmente definita,

una breve considerazione sulla dimensione sociale delle politiche pubbliche nel tempo straordinario che viviamo. i governi sono chiamati a operare faticosamente tra numeri e persone, tra il necessario riordino strutturale della finanza pubblica e la non meno necessaria coesione sociale. E non mi riferisco ai consenso formale delle parti sociali, dato che talora e talune sono portate a resistere anche all'evidenza.

CONTINUA A PAGINA 38

C M PRODUZ,), E RISERVA

Pagina 90 di 136

VOI EUROPEI (VANTI ERRORI MA LIT MIA CE TA FARÀ. di MARTIN FELDSTEIN

T l recente summit dell'eurozona è stato un

doppio fallimento. Non è riuscito a realizzare una maggiore integrazione politica dell'Europa, obiettivo primario della cancelliera tedesca Angela Merkel e degli altri leader politici europei. E non è riuscito a migliorare le prospettive dei titoli di Stato dell'eurozona, perché i politici hanno continuato a insistere sul fatto che solo un'unione fiscale e un'integrazione politica avrebbero potuto porre un limite ai tassi d'interesse sul debito sovrano.

rnrvin- qm, 1A ADA 22

MERCATI E RIFORME

Quanti errori commessi dall'Europa Ma l'Italia ce la farà a riprendersi di MARTINI-ITI)STEIN

SEGUE DALLA PRIMA

Il comunicato post summit afferma che ogni Paese dell'eurozona dovrà avere una norma costituzionale che obblighi al pareggio di bilancio, dovrà adottare misure correttive se il suo deficit «strutturale» sarà superiore allo 0,5% del Prodotto interno lordo, e verrà sanzionato se il suo deficit effettivo supererà il 3% del Pii. La cancelliera Merkel aveva sperato che queste regole fossero inserite in una revisione dell'attuale trattato dell'Ue e che potessero pertanto essere fatte valere dalla Commissione europea attraverso la Corte di giustizia europea. La riluttanza della Gran Bretagna a modificare il trattato esistente senza che vi fossero ulteriori garanzie per l'economia. britannica significa però che le nuove regole si applicheranno solo ai 17 Paesi dell'eurozona e agli altri che vorranno unirsi a loro, ma, non essendo parte di un trattato ufficiale dell'Unione, non potranno essere imposte dalla Commissione e da altre istituzioni dellre. Non c'è quindi nessun meccanismo di imposizione delle nuove regole di bilancio, anche se tutti i governi dell'eurozona hanno accettato di sottoscrivere un nuovo accordo. il risultato sembra un replay del vecchio Patto di stabilità e di crescita, che aveva scopi e sanzioni simili, ma che fu ben presto violato dalla Germania e dalla Francia, e fu poi annacquato al punto da divenire del tutto inefficace. Anche se la cancelliera Merkel, il presidente francese Nicolas Sarkozy e il presidente dell'Unione Europea Herman van Rompuy hanno cercato di usare la crisi attuale per far progredire il loro obiettivo politico di integrazione europea, la loro incapacità a raggiungerlo non deve necessariamente impedire un abbassamento dei tassi di interesse dei titoli di Stato dell'Italia., della Spagna e di altri Paesi. Quei tassì possono essere ridotti dalle politiche dei singoli Paesi per abbattere il deficit corrente e quello futuro. L'Italia ha buone possibilità di persuadere gli investitori che la sua prospettiva di bilancio, a lungo termine, sarà favorevole, Il deficit è ora inferiore al 4% del Pil. Anche prima della stretta attuata dal nuovo governo di Mario Monti, il Fondo monetario internazionale prevedeva che l'Italia avrebbe avuto un bilancio in pareggio nei 2013. Anche se i recenti inasprimenti fiscali potrebbero deprimere il Pii italiano del 2013 e aumentare temporaneamente il deficit, la modifica ala normativa pensionistica ridurrà i deficit futuri e porrà il rapporto tra debito e Pii su un percorso discendente. Se il nuovo governo riuscirà anche ad avviare cambiamenti nelle regole del lavoro e a creare incentivi agli investimenti che portino la crescita del PII a un tasso del 2% annuo, in Italia il rapporto tra debito e Pii potrebbe scendere ai 60% in meno di 15 anni.

P.; sbagliato mettere Grecia e Italia sullo stesso piano, come hanno fatto i pOlitici dell'eurozona quando sostenevano che bisognava salvare la Grecia per prevenire un default dell'Italia. Questo mina la fiducia nei confronti dell'Italia. La Grecia ha un deficit al 9% del PII, un disavanzo dell'Ssc e un PII che sta scendendo a un ritmo di più del 5% all'anno. La Grecia non può sperare di riportare sotto controllo il deficit in tempi abbastanza rapidi da stabilizzare il proprio debito e attrarre finanziatori privati. Invece di rimanere in permanenza una sorvegliata speciale della Germania e del Fini, la Grecia dovrebbe abbandonare l'idea di onorare il suo debito, lasciare i'eurozona e tornare a una dracma più

competitiva. Mario Draghi, nuovo presidente della Banca centrale europea, ha chiaramente e correttamente respinto la proposta francese che la Bce debba annunciare che acquisterà titoli italiani e spagnoli in quantità tali da mantenere i loro tassi di interesse a bassi livelli. Una cosa del genere sarebbe in contrasto con le regole della Bce fissate dal trattato di Maastricht, che vietano il salvataggio dei governi insolventi membri della zona curo. In questo modo verrebbe meno anche l'incentivo per i politici italiani e spagnoli a mettere in atto le misure, politicamente difficili, per ridurre il disavanzo futuro. E si indebolirebbe la fiducia internazionale nella Bce, e quindi nell'euro. Anche se la Bce può occasionalmente acquistare titoli di Stato per evitare le impennate dei tassi, interesse, per la banca la vera priorità è affrontare la crisi del credito privato che sta minacciando le economie europee. I prestiti interbancari stanno venendo meno perché le banche nutrono dubbi sulla liquidità e solvibilità delle potenziali controparti. Il fatto che le banche siano esposte

Pagina 38 CORRIERE DELLA S

press unE 18/12/2011 CORRIERE DELLA SERA

Pagina 91 di 136

ai debiti deli'eurozona richiama alla mente in modo terribile la malsana situazione in cui si sono trovati i mercati del credito nel 2008 negli Stati Uniti, quando le banche erano esposte ai debito dei subprime e dei titoli garantiti da ipoteca. r problema è aggravato dalle norme sull'aumento di capitale che inducono le banche europee a ridurre i prestiti. Draghi dovrebbe dire che la lice migliorerà la disponibilità di credito privato fornendo alle banche prestiti garantiti da beni collaterali privati. Ma dovrebbe anche chiarire che questi prestiti non devono essere utilizzati dalle banche commerciali per liberare fondi per l'acquisto di titoli di Stato di nuova emissione. Sulla stessa linea, dovrebbe anche respingere la

proposta che 1117mi usi i depositi della Bce per acquistare titoli italiani e spagnoli. Ma che cosa si dovrebbe fare se gli investitori privati internazionali non fossero disposti ad acquistare i 300 miliardi di erro di bond italiani che devono andare sul mercato nei prossimi 12 mesi? Fortunatamente, per finanziare il deficit previsto bastano circa do miliardi di curo, mentre il resto è necessario per

regolare alla scadenza le obbligazioni esistenti. Una possibilità sarebbe quella di ricorrere al Fondo monetario internazionale, che sta già sorvegliando lo stato dei deficit italiano. 11 :Fini dovrebbe essere disposto a fornire il credito necessario senza pone condizioni più dure. Ma se così non fosse, l'Italia potrebbe tagliare le spese e aumentare le tasse per eliminare il deficit, e ripagare il debito in scadenza con nuove obbligazioni piuttosto che in denaro. Mostrando determinazione e capacità di ridurre i deficit futuri, l'Italia dovrebbe essere in grado di recuperare l'accesso al mercato dei capitali. La squadra Merkel--Sarkozv dovrebbe riconoscere di aver preso una strada sbagliata. L'Europa ha bisogno di riforme adattate ai singoli Paesi, non di una rinnovata spinta all'unione fiscale e all'integrazione politica.

Martiri Feldstein, professore di economia ad Harvard, collaboratore

dei Wall Street journal, è stato a capo negli anni Ottanta dei consulenti

economici del presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan

(Traduzione di Maria Sepa) RIPRODUZCHE RISERVATA

Pagina 38 CORRIERE DELLA S

press unE 18/12/2011 CORRIERE DELLA SERA

Pagina 92 di 136

Pagina 5

«Che delusione, .nessuno tocca la spesa»

press LITE 18/12/2011 il Giornale

Ma teli G i rias a e 31111111

«Che delusione, nessuno tocca la spesa» L'ex ministro: «Non è la nostra manovra, troppe tasse. L'abbiamo appoggiata battendoci per migliorarla. Ora le riforme»

Andrea Cuomo

Roma Mariastella Gelmini, la manovratargata Monti hadivi-so il Pdl dalla Lega e anche al suo interno. «Bisogna essere schietti. Que-

sta non è la nostra manovra. Noi l' avremmo costruita diversamen-te, utilizzando i tagli alla spesa pubblica piuttosto che operare sulla leva fiscale. È per questo che molti parlamentari del Pdl hanno vissuto il voto come un momento di particolare tribolazione».

Ma il grosso del Pdl ha detto sì. «Non c'era alternativa a questa

manovra a meno di non essere di-sponibili a lasciare l'Italia in pre-da a un'instabilità politica oltre che economica».

Le Lega, invece... «La Lega ha deciso di andare su-

bito all'opposizione, noi abbia-mo deciso di appoggiare questa manovra battendoci per miglio-rarla per quanto possibile. L'aver posto il problema dell'alleggeri-mento dell'Ici è una vittoria del Pdl. E poi abbiamo raggiunto an-che altri risultati che non ho visto sui giornali».

Ad esempio? «Ad esempio ilripristino dell'in-

dicizzazione per una fascia di pen-sioni importante, risultato al qua-le ha contribuito anche il Pd; l'au-mento del co efficiente di rivaluta-zione delle rendite catastali per le banche; la diminuzione del peso degli oneri bancari dei commer-cianti; la modifica nel senso del-

l'equità di alcune tasse, come le supertasse sui veicoli di lusso che colpiva anche i piùvetusti. Risulta-ti che non avremmo ottenuto limi-tandoci a fare opposizione».

Malgrado ciò non la sento sod-disfatta. «Diciamo che il primo tempo

della manovra è stato deludente, e che sospendo il giudizio in atte-sa del secondo tempo. Quello in cui dovrebbero entrare in campo alcune misure, come la riforma del lavoro, la delega fiscale, gli in-centivi alle imprese, che sono atte-si in particolare dal Nord».

Ecco, il Nord. «Nel Nord c'è un forte malesse-

re che non possiamo fare intercet-

tare soltanto dalla Lega, perché è lo stesso di molti elettori del Pdl. Vede, al Nord sono abituati a fare sacrifici in una prospettiva rigo - nale, ma vogliono sentire lo Stato vicino nella loro fatica di produr-re. Questi nostri elettori credono ancoranellanecessità di alleggeri-re lo Stato prima di aumentare le tasse, non si accontentano di sen-tirsi dire che noi votiamo questa manovra altrimenti si mettereb-bero a repentaglio stipendi e ri-sparmi, cosa peraltro vera, ma chiedono al governo di più, la rea-lizzazione delle riforme che noi avevamo preparato ma che non siamo riusciti a ultimare, come quelle legate al mercato del lavo-

ro, alle liberalizzazioni, alla sem-plificazione fiscale. Non possia-mo fare ingoiare rospi continua-mente al nostro elettorato».

Anche perché altrimenti que-sto elettorato si rivolge alla Le-ga, non è così? «Ma guardi che l'elettorato del-

la Lega è diverso nei modi ma non nella sostanza dall'elettorato di Silvio Berlusconi».

Durerà il governo Monti? «Per quanto ci riguarda non ab-

biamo posto un termine all'espe-rienza del governo Monti, ma è chiaro che questo secondo tem-po, quello dello sviluppo, devepa-lesarsi al più presto. Siamo pronti ad appoggiare Monti anche fino

alla fine del mandato se fa il bene dell'Italia».

E nel frattempo? «Questi mesi che ci separano

dalle elezioni devono servire a ri-scrivere le regole, per restituire al-la politica potere decisionale e ve-locità, rafforzando il premier, ri-formando i regolamenti parla-mentari e riscrivendo la legge elet-torale in modo da difendere la pro-spettiva bipolare e da dare chia-rezza all'elettore. E nel centrode-stra ad allargare l'alleanza eletto-rale in modo da intercettare il sen-timento dei cittadini. Dobbiamo riunificare il centrodestra».

Aprendo al Terzo polo? «Sì, ma da parlamentare del

Nord dico a Casini che non deve pensare di liquidare frettolosa-mente il tema Lega. Primo, per-ché una Lega isolata mi spaventa. Secondo, perché il suo malcon-tento deve essere fatto confluire in un progetto politico».

Questione di numeri? «Non solo. Se la prospettiva di

un'alleanza con il Terzo polo nel Centro-Sud è interessante e con-divisibile, al Nord la presenza del-la Lega è fondamentale. Vede, io non considero la Lega un'estre-ma da recidere al pari di Idv e Sel a sinistra, perché l'alleanza con la Leganon è mai stata di convenien-za elettorale ma di contenuti. In-fatti continuiamo a governare in-sieme in Piemonte, Lombardia e Veneto. La Lega da sola non vince, masenza laLegarischiamo di con-segnare il Nord alla sinistra».

Pagina 93 di 136

Basta incentivi alle imprese, giù le tasse I sussidi di Stato alle aziende sono inutili, bisogna alleggerire il fisco. Monti l'aveva promesso ma temporeggia

di Vittorio Macioce

i È un odore che il capitalismo italiano si porta sulla pelle da una vita, una sorta di maledetta ano-malia che puzza di burocrati e clientele. Le imprese dovrebbero cercare gloria e profitti sul merca-to. Qui da noi invece troppe azien-de si sono preoccupate di conosce-re qualcuno nei «palazzi», al mini-stero, un amico in regione, un lob-bista bravo a navigare nel sottobo-sco dei privilegi, un amico degli amici bravo a strappare risorse a uno Stato troppo grasso e troppo grosso.

È un vizio che danneggia i veri

SENZA EQUITÀ L'intervento pubblico favorisce solo alcuni e inquina il mercato

mossamammeenessmwwwwww

imprenditori e inquina lapolitica. Qualcuno aveva sperato che Mon-ti chiudesse certi rubinetti.

Non lo ancora fatto. Così ora la polemica sui sussidi alle imprese agitai libertari del Foglio, diventa dotta conversazione tra gli acca-demici di economia, fa arrabbiare i blogmeno qualunquisti della ga-lassia di Grillo e approda anche nelle rivendicazioni liberali di una parte del Pdl.

La domanda in fondo è cruda. A che servono questi sussidi? Fan-no bene all'economia italiana? Quanti sono? Dove sono? Chi li prende? Non è meglio tagliarli e abbassare le tasse su imprese e la-voratori?

Non c'è dubbio che questo stru-mento non sia equo e non hanulla diliberale.Lo Stato dài soldi a que-sta azienda e a l'altra no, favorisce un settore invece di un altro. Se ab-bassi le tasse a tutti invece non ci sono figli di un Dio minore.

Marco Cobianchi, giornalista diPanorama, su questo argomen-to ha scritto un pamphlet ricco di notizie. Il titolo è Mani bucate. «Il problema è che nessuno, nemme-no la Confindustria, ha mai quan-tificato a quanto ammontino an-nualmente le

risorse «vere» che dalle casse del- lo Stato passano ai portafogli degli imprenditori.Tantomenoè in ga- do di farlo lo Stato, immobilizzato da una burocrazia di fronte alla quale anche i magistrati della Cor- te dei conti hanno dovuto piegare la testa. Gli unici dati ufficiali ri- guardano i fondi europei. Nel 2008 le aziende hanno incassato 5,8 miliardi saliti a 9,5 miliardi nel 2009. Ma i soldi provenienti dalla Ue sono unaparte (addirittura tra- scurabile) del tutto, perché la sola legge 488, quella conosciuta per

avere fatto piovere sul si- stemaimprenditoria-

le italiano aiuti "a pioggia",

costa da sola alle casse pubbliche più di I miliardo l'anno».

L'altra domanda, ancora più fondamentale, è: ma servono? Se-condo Bankitalia no. Ne12009, po-chi mesi dopo che Marcegaglia stessa aveva chiesto al governo «denari a sostegno delle impre-se», Draghi disse: «I sussidi alle im-prese sono stati generalmente inefficaci. Si incentivano spesso investimenti che sarebbero stati effettuati comunque; si introduco-no distorsioni di varia natura pe-nalizzando frequentemente im-prenditori più capaci. Non è per-tanto dai sussidi che può venire uno sviluppo durevole delle attivi-tàproduttive». Possibile? Cobian-

chi scrive: «A supporto di questa affermazione ci sono centinaia di numeri, diagrammi, percentuali. Ma ne basta uno solo. Tutti i sussi-di alle imprese impiegati nel Mez-zogiorno hanno fatto crescere il Pil del Sud di appena lo 0,25 per cento rispetto a una crescita tra lo 0,6 e lo 0,9 per cento fatta registra-re dalle aree depresse degli altri paesi europei».

Forse non servono neppure i nu-meri. Basta guardare. Ricordare. Ci sono pezzi di Italia dove il capi-talismo è stato solo di Stato. Gran-di industrie cresciute e morte al-l'ombra dell'assistenza pubblica. Negli anni '70 c'è gente che con la

PRECEDENTE NEGATIVO I fondi a pioggia al Sud in 40 anni non hanno creato occupazione

1~11101111~1~1~~1~141~00

Cassa del Mezzogiorno è passata da muratorea imprenditore edile e si è scoperto miliardario. Soldi regalati, soldi buttati, soldi di clientele, soldi in nome dell'occu-pazione dove gli occupati erano nomi fittizi di parenti e amici, sol-di in cambio di voti. Soldi che non creano ricchezza.

La beffa è che gli imprenditori veri, come racconta Dario DiVico sul Corsera, si ammazzano per-ché lo Stato gli deve 250mila euro per lavori finiti e mai pagati.

Ecco. Monti queste cose le sa, le ha scritte. Meno sussidi e meno tasse. Magari così lo Stato trova il tempo, i denari e l' onore perpaga-re i suoi debiti con le imprese.

Pagina 7 Basta incentivi alle imprese, giù le lasse

press LITE 18/12/2011 il Giornale

Pagina 94 di 136

T

DAL FOLCLORE ALLA STANGATA

LORENZO SOLDATI

FU PROFETICO l x ministro Galan quando lasciando il mini-stero agricolo denunciò «l'assen-za nel nostro Paese di una qual-che forma di autentica e ricono-sciuta centraliù dell'universo dell'agricoltura». Come dire: il settore vale, ha im-magine ma 7 non ha peso. Come si vede dagli effetti della manovra salva-Italia del governo Monti. Di specifico per la crescita del set-tore non c'è nulla, in compenso viene caricata di tasse la terra e si aggiunge l'Ima sui fabbricati il cui reddito era già ricompreso ira quello dei terreni. In pratica urna duplicazione d'imposta. Confagricoltura su una azienda di 50 ettari a seminativi con 4 fòbbricati calcola un aggrava? del 300% (6400 euro in più). Coldiretti valuta un conto totale di .1 miliardo di euro a carico del-le imprese agricole già stremate dalla congiuntura difficile, dai prezzi bassi in campagna e dallme 'aunto dei costi produttivi. La parola magica è `Competitività' , troppo a lungo trascurata a favore di una visio-ne folcloristica, dopolavoristica. In sostanza si tratta di riportare l'agricoltura dalla pagina della cucina, dei cuochi, del week-end a quella economica dei giornali, perché il comparto è fatto di im-prese che devono far reddito, altri-menti chiudono. (In grande gior-nalista agricolo, Ernesto Bassa-

'Istigava il settore perché chiedeva solo «suevenzioni e de-tassazioni». Ma qui adesso la stangata assomiglia troppo ad un colpo di grazia. E ad una beffa per chi ha sempre pagato tutto, mentre chi ha evaso le multe sulle quote latte (con la complicità del-la politica) continua a fare spal-lucce.

a ramta I'd e I annain pk1 Pc^ it, rvol^re un scure r,pr,sr

press unE 18/12/2011 il Resto del Carlino

Pagina 95 di 136

s\U\s

Polli Manchi' a terra Peaantl a Uova naturali

Vaellonerornagnolo__

,NpecDpeRAINI 4IfitYMone CrtorMaie e líncoìr7.1t7leancesì 67G-72

k IAA IAA Foril

IAA! Madt

801 110 Pesante 1 60-180 k anlova €/kg Grano tenero ~to

fino nazionale Mota naz€onala Parnag§ano Reggiano 12 metà

24 mesi ..... .........

IAA Bologna €it

i Bologna M/

Parma €/kg 16

m Parma €fk 1_

IL BORSINO ALL'INGROSSO RILEVAZIONE PREZZI SETTIMANALI 12-16 DICEMBRE

La patata locale è l a in più per far volare un settore in ripresa

Produzione cresciuta nel 2011 dopo il calo dell'anno precedente

Lorenzo FrassoidatI BOLOGNA

DOPO un 2010 caratterizzato da produzioni inferiori alla media, d raccolto di patate nel 2011 è ritor-nato su valori normali nei princi-pali paesi produttori. ti L'Osservatorio nazionale della pa-tata, promosso dal Centro di di-vulgazione (Cepa) di Bologna, pre-vede per la produzione nazionale un buon andamento commercia-le grazie ad un livello qualitativo particolarmente elevato. Anche se il nord Europa, che ha incre-mentato le rese produttive (Fran-cia 4-15%, Germania + 9,5%), pre-me sul fronte dei prezzi ma «con un livello qualitativ o medio-bas-so, inferiore rispetto al 2010, e pro-blemi di conservabilita in Fran-cia», dice l'Osservatorio.

IN ITALIA la produzione è cresciu-ta (rispetto al 2010) del 5% nelle regioni più vocate riportando le rese a livelli normali: Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Friuli e Lazio. «In un mercato con con-sumi in calo e con temperature quasi estive durate fino a ottobre le quotazioni ne hanno risentito.

Peggiore la situazione in Europa dove i prezzi hanno raggiunto va-lori anche di pochi centesimi al chilo per merce che nulla ha a che fare con la qualità italiana«, com-menta Giulio Romagnoli, presi-dente del settore patate di Frui-timprese, l'organizzazione che raggruppa i principali operatori del settore.

A BOLOGNA la patata è al cen tro di un sistema (circa 2 milioni di

L'AL LA M E «Ora bisogna definire parametri salutistici

e quelli quatitativi»

quintali'' prodotti su circa 15 a''li-. vello na tonale) che fa perno su un territorio unico per qualità, or-ga:nizzazio ne e innovazione (la Bo-logna Dop, la Selenella, la Borsa patate, ecc.). «Pero anche questo sistema deve fare i conti col mer-cato, attivandosi per rafforzare il ruolo di guida e traino dell'intera produzione nazionale. Produzio-ne che non è sufficiente al fabbiso-gno del mercato italiano (l'import medio è di 6 ml. di quintali all'an-

no); esistono pertanto gli spazi per crescere« aggiunge Romagno-li. Una crescita imperniata su pro-getti innovativi, che partendo dal-la riorganizzazione della produ-zione, offrano al mercato «la diffe-renza" tra una patata commodity indifferenziata (import) ed una patata con caratteristiche di pro-dotto (made in Italy).

«IL MONDO della produzione ita-liana e del commercio devono tro-vare il coraggio di fare autocritica, mettendo in luce le cose che non vanno», aggiunge Romagnoli. «Dalle rese ettaro troppo basse — l'areal.e emiliano/romagnolo pro-duce mediamente 400 quintali/et-taro - alla mancanza di disciplina-ri di produzione che definiscan.o oltre i parametri salutistici anche i parametri qualitativi». Oggi esi-ste un alleato in più, il «locali-smo>:, ovvero si sta diffondendo la cultura del «mangiai-si il territo-rio», che fa apprezzare sempre più i prodotti regionali e locali.

LA PATATA è. uno dei prodotti che può trarne immediati benefi-ci. La pataticoltura rischia però dì perdere competitività anche per la concorrenza del mercato dei_ biodigestori 'drogato' dagli in-centivi. «Il rischio di finire ai mar-gini è concreto -- conclude Roma-gnoli — aprendo spazi a importa-zioni di prodotto di dubbia quali-tà. Quando saremo dipendenti dall'estero per le importazioni ali-mentari, saranno i consumatori in primis e tutto l'indotto a paga-re un prezzo altissimo».

Pagina 35

e rio itt ripre,

press unE 18/12/2011 il Resto del Carlino

Pagina 96 di 136

E a Bruxelles si chiede la tutela del nostro olio extravergine doUva INIZIATIVA biparlisan al Parla-mento europeo per salvaguar-dare i produttori di olio extra-vergine d'oliva e per contrasta-re la diffilsio ne di miscele im-pure con olio lampante. Con una interrogazione, che vede primi firmatari Sergio Silve-stris (Pdl) e Paolo De Castro (Pd), è stato chiesto alla Com-missione europea l'abbassa-mento del parametro degli al-

chil esteri, che individua i feno-meni ferme arativi e degradati-vi di olive di scarsa qualità, da 75 mg/kg a 30 mg/ kg. «La richiesta — è detto in una nota — arriva in un momento di difficoltà per il comparto: la speculazione sui prezzi dell'ex-travergine sta determinando ri-svolti negativi nei confronti delle aziende che producono olio di eccellente qualità».

Pagina 35

press unE 18/12/2011 il Resto del Carlino

Pagina 97 di 136

press unE 18/12/2011 il Resto del Carlino

Bruni: «Europa, serve coraggio Così vinceremo te nuove sfide»

IN OCCASIONE dell'ultima ses-sione annuale del Consiglio dei ministri agricoli dell'Unio-ne Europea, Paolo Bruni presi-dente di Cogeca, ha incontrato a Bruxelles la presidenza di tur-no polacca. In merito alla pro-posta di regolamento sullo svi-luppo rurale, Bruni ha precisa-to: «Registriamo con soddisfa-zione l'introduzione di alcuni elementi positivi, come il pas-saggio da un approccio per assi

ad uno tematico e la rimozione delle soglie dimensionali per l'accesso al sostegno in materia di trasformazione e commer-cializzazione dei prodotti agri-coli. Guardiamo inoltre con grande interesse alle proposte relative alla gestione del ri-schio in agricoltura. Ritenia-mo tuttavia che per raccogliere le nuove sfide affidate alla no-stra agricoltura servano misu-re più coraggiose».

Pagina 35

a ramta ci 2,1 rn pc, l'rryol^re un scle, r,pr-,sr

Pagina 98 di 136

Le Lep Ove dei consiglieri

1) Tiziana Alessandrini (Pd) Imponibile di 191.127 euro, comproprieta di una casa con garage a Ferii' insieme alla moglie, comproprieta' dell'abitazione di sua madre

a Cesenatico, una Lexus del 2007 2) Roberto Corrodi (Lega Nord) imponibile di 160.837 euro, comproprieta' di due immobili a Medesano (Parma) e alcuni terreni a Fontanellato, una Jaguar del 2000 e un'Aprilia del 2004 3)Silvia Noe' (Ude) Reddito di 159.518 euro, comproprieta' di una casa (11 vani) e di un garage (quasi 100 metri quadrati) a Bologna. Titolare di un'azienda (Creazioni Marsil), una Smart del 2010 4) Enrico Aimi (Pdl) Imponibile di 147,444 curo, cinque proprieta' a Modena, una casa in comproprieta' a Santa Teresa di Gallura, in Sardegna, una Bmw dei 2007, una Renault Megane del 1998 e una Porsche del 1973. In borsa: 525 azioni Mediobanca, 1.120 azioni Fiat, 1.300 azioni Parmalat e 4.285 azioni Telecom Italia 5) Monica Donini (Prc) Reddito di 138.766 euro, comproprieta' di una casa con garage a Cesena : una Varia del 2002

press unE 18/12/2011 il Resto del Carlino

I CONTI IN TASCA ALLA GIUNTA DICHIARAZIONI 2010 RIFERITE AI REDDITI 2009

Patrizie Bianchi„ assessore all'Istruzione Imponibile di 196.788 euro, una casa e un capannone a Ferrara, una Fiat Punto del 2004, 100 azioni Carife

Carlo lamenti, assessore alla Sanità Imponibile di 154.139 euro, comproprieta' di una casa a Reggio Emiiia, una Seat Ibiza dei 2002 e una Mazda 3 del 2005

Vaso Errani„ presidente \ Imponibile di 137.178 curo, una casa

con garage a Ravenna in comproprieta' ai 50% con la moglie, una Volvo del 2007

Alfredo Peri, assessore ai Trasporti

Imponibile di 121.646 curo, una casa a Collecchio, un altro immobile in comproprietà

nello stesso Comune del Parmense e una Citroen C1 dei 2009

Alfredo Sedetti, sottosegretario alla presidenza Imponibile di 120.075 euro, proprieta' di un fabbricato a Copparo — in provincia di Ferrara e di una Volkswagen Sharan del 1999

Giancarlo Muzzarelli, assessore alle Attività produttive Imponibile di 117.915 euro, cinque immobili a Fananc, di cui tre in affitto, una casa con garage e un terreno a Savignano sul Panaro, una Fiat Multipla del 2007

Tiberio Rabbeni, assessore airAgricoltura Imponibile di 114.754 euro

Donatella Bortolazzi„ assessore alle Pari opp, Imponibile dí 108.816 euro, proprietà al 50% di una casa a Baricelia, nel Bolognese, e una Renault Clic del 2008

Simonetta Sallera„ vicepresidente Imponibile di 57.126 euro, proprieta' dì un fabbricato dato in affitto a Pianoro (Bologna) e di una Renault Twingo del 2002

Maurizio Meturci„ assessore al Turismo Imponibile di 53.468 euro e una serie di comproprieta' in Riviera (tra cui la casa della madre e un immobile in affitto), oltre a un Opel Zafira dei 2004

Sabrina Freda, assessore alt'Ambiente Imponibile dí 44.834 euro, proprieta' di una casa a Piacenza e una Honda Jazz del 2009

Teresa Marzocchi, assessore al Welfare Imponibile di 34.079 curo, una casa a Sasso Marcarli (Bologna), comproprieta' di una casa a Lido di Savio (Ravenna) e una Varia del 2010 Massimo Mezzetti, assessore alla Coltura Imponibile di 30.974 euro, una casa a Modena in comunione dei beni e una Volvo del 2007

Paola Gazzeto, assessore atta Difesa del sudo Reddito di 20.260 euro, proprieta' al 50% di un immobile a Calendasco, in provincia di Piacenza, e un'Alfa Mito del 2010

N .• oPb morto 1) Giovanni Favia (M5s) Reddito di 8.133 euro 2) Roberta Mori (Pd) Reddito di 14.756 • euro, una Mercedes

Classe A del 2004 3) Franco Grillini (Idv) Reddito di 19.752 euro, due case, una in centro a Bologna e una a Monterenzio (con terreno), un'Alfa Mito del 2009 4) Galeano Bignami (Pdl) Reddito di 21.667 euro, comproprieta' di una casa a Bologna, una Golf del 2006 e 50 azioni della Banca Etruria 5) Muro Malagoti (Pdl) Reddito di 23.835 euro, una casa a Quartesana, nei Ferrarese, una Brnw Touring del 2000

Pagina 99 di 136

' — ' --:-;"''''''''"'":::"":'"":)":""""tléttool301:3@99%:::... „h1011(:".:(§,g?S%"f:::b111.11"::01111,:t.ITiiir:ii.til"6n°r1211,17"°i4,0",

,‘ , ‘ '' ' '..'....,..N',.::::`:::::::::::::::::::::"'-- iiit)::::AM000:::

\\ , s, n ,,-,I',.3-'...',,:'-:-'8::::::;:::::::::::,:,::,":::",:,:,96::téit:::84-ffi9::99•11,100,0

m , \\ M ' '''.:‘,..'„:',,,,,::::;:::::::,,,,,,:::::::::Iii,dffid----.:

,n h:; ' :;:::::::::::::::::,...h,,

,,,,,:,,,f,:::(rdv:::::4939t "g9r514-2-.:::M1:004:-Mlgii

40.0.41tli'ihilgteg:I.R."1.44.111s::-iiit-Oh.-OrpljP,,t-km::::::1

sa,,..,.....;J:::..-:::::::,--:::etistp:(Pui:::.-::::Isilété:::Fermn::

g:,,,,„:ii,,iidi,h1:,(Lega,,,,R,

::35:MAF-R:!F..g-5:7,-A1:27::g::.„::›:::fil:::---,(pd:::(3A-:.:::.:.:1,,,::,fig.i.' RO,..-:,,,-,-,.:,,,,,'--Aig--:::::-ftity:::maor„::::-,,:::::édr-m

..:46,.:,.„-,,,4--::::4§::-ihom

íaPg"'-"----y --atrn&-----------'----íitt)'''Ga -3--------"'-'246'.e.'"

---'---- ". - " " " " - " " h" Ma: : " I

..-....."1"'"." -5"."°u"Li'''.."'"":"."'"."'"...."-

0101.9.99tidiiiittí:F1493:%.-1:jéhétt"0::Q4r,#::%, -""Pd::"01Y,,,:prio,,glil,à1,:0,,i1,1,0":0!r0,r,r,1.9I.,15,gr F}:619LNe9,,,,t19Arolir,""" i IviVoPttd,e01!!aíc):::,fi'!fti:iii!1,,,,,

'99T:",!g9biii"-r-itdV24g111:g2p. -,5g07::00-•:;::‘,St:

oorAMg9::,-..:tiviíkko99-0(PI-mm-tv(R.,k9-411:4„-, : , - ----Robert:Q

---- ": ----- '":"'""iibm

91:::35.3::"RW9)'":----:--h-'''"..:-:'''''"'<"."Mano-----------02Teto , ,,30„3076..

oy,-,-, .--,---,,--- -::-Itim ----,-„,-,---- .--.,-Htl . .:, „,. _ •ti...„--rd--"t"(Pdt,,-::12:4„49:::::::'::::::::::::::::,'"0 (

9:,--,1,3: -- - - - .„7:00,,,,...: .....i..í.

'n-k-'' .. '"AlbtW

m01hOM499,--,--'-'hilelia::::-,g-----:-t turab::,::::::::::::::::::::::::::::::::..

-,-,,,,,,,,,,,,P,..0....11,21,..411,::,,01--1::i."1.(.1.,0,:3.:-d.9,.....:t.1°...",10:!:'.7r-",::;:,,,,..::::01:dgg'i.p:,',:'"',"1:"..!'ti''4-:".99:".8;::192."'"" '.....":".

LF?0111,i,1,,P::::,:,:".0,119:::::1:::":"9:9„.::::::::::::::::::::::::::::::„.

l- 99,9g,--: isozogrq,..„uva

• .1„:,.(pcb::P,..,6,...„,..:8„m-,9,---vislis,'";171y.""O."%:t:11114a:,,m,"'...9:::-"iio:le:n:(1P d''' .. - "<"........." .• :lagtom0:,,,(,,m

.....,.,..?„...

.1.!9 ,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,, Llar":".:-:.:(PdV105' :---„,,,,----r,:ao ..„.:.:9::. legg:!!)r-d11:12-.S.A." :.0,:.otk-b--::-::ùél:::2.019 ,

,--,- z°deni.::::::."":Cdt .OT:ritaa- " - :`::.-diftwm 1".""PdY'w -----ddrtl' - „:„C,g,:!.2:ds,2d1"3"0";Y"."0"m".:2.:0:0.:.11:.;:e;-::-,- e ":" " la.,:,.,.:.:„..-----

press unE 18/12/2011 il Resto del Carlino

Pagina 100 di 136

l'assessore Bianchi è il paperone' della Regione

Redditi 2010: in Consiglio svelta Alessandrini (Pd) n

E un mosaico variegato quello dette dichiarazioni dei redditi 2010 dei consigtieri regionali: it più ricco e Alessandrini (Pcli; in giunta rex rettore di Ferrara sfiora i 200mita eur

Andrea Ropa BOLOGNA

LA CASTA? Non abita in viale Al-do Moro. Lo dimostrano i redditi 2010 della giunta e dei consiglieri regionali dell'Emilia Romagna, che dipingono il quadro di un gruppo dirigente variegato e so-stanzialmente benestante. Senza eccessi, ma con qualche eccezione. Per esempio il portafoglio titoli del consigliere Fabio Filippi (Pd1), che ha partecipazioni azio-narie in 15 aziende. Oppure il de-mocratico Thomas Casadei, che ha presentato solo la dichiarazio-ne dei redditi della moglie. E poi c'è il grillino Giovanni Favia, che dichiara redditi per appena 8.133 elif0.

BRICIOLE rispetto ai 191.127 curo di Tiziano Alessandrini (Pd), il `paperone dell'assemblea, che pe-rò possiede solo due case in comproprietà (una con garage

certo permettere il consigliere gril-lino Giovanni Favia, che sta dalla parte opposta della classifica con 8.133 curo, ttreddito spiega di un anno passato nella prima par-te a fare campagna elettorale, quin-di guadagnando zero, e nella se-conda parte sui banchi del consi-glio comunale di Bologna, retribui-to perciò solo con gettoni di pre-senza». Fra quelli che dichiarano meno fi- gura Roberta Mori del Pd, con un imponibile di 14.756 euro e, in ga-

rage, una Mercedes Clas- se A del 2004. Mori è an- che presidente (ma a titolo . gratuito) del Sem, il network no probi di enti locali italiani e svedesi.

PIÙ ALTI, in media, i redditi dei componenti della giunta che gui- da la regione. Ivieta'degli assessori, compresi il governatore Vasco Er-rani e il sottosegretario alla presi-denza Alfredo Benelli, ha infatti

un imponibile da oltre 100mila curo e

qualcuno sfio- ra i

200mila, come il titolare della dele- o t?a all'Istruzione, Patrizio Bianchi (nel tondo), che è il più ricco della giunta e ha dichiarato nel 2010 un imponibile di 196.788 curo. L'as-sessore è anche proprietario di una casa e di un capannone a Fer-rara, di una Punto del 2004 e di 100 azioni Carife.

ERRAN I dichiara un imponibile da 137.178 curo, a cui si aggiunge una Volvo del 2007 e una casa con garage a Ravenna in comproprietà con la moglie. La...p.iwleo~ ...èp ola Cjazzolo, assesso.te alla Difesa del suolo ha dichiarato un red-dito di 20.260 curo, a cui si aggiun-ge la proprietà al 50% di un inuno-bile a Calendasco, in provincia di Piacenza, e un Alti Mito nuova di zecca.

Forlì e un'altra a Cesenatico). Po-ca roba rispetto ad Enrico Airni, esponente del Pdl, che ha un impo-nibile di soli (si fa per dire) 147444 euro rna cinque proprietà a Modena, a cui si aggiunge una ca-sa in comproprietà a Santa Teresa di Gallura, in Sardegna. E un gara-ge piuttosto affollato, con una Bmw del 2007, una Renault Mega-ne del 1998 e una Porsche del I 973, Aími conta anche una discre-ta altività a Piazza Affari, con 525 azioni Mediobanca, 1.120 Fiat, 1.300 Parmalat e 4.285 Tele- com Italia. Una di \Tr- sificazione che non si può

press unE 18/12/2011 il Resto del Carlino

Pagina 101 di 136

press unE 18/12/2011

Il Sole12

Banche salva-debito? Le banche salva-debito? Un grave errore di Guido Tabellini

a quando la Bce ha annun- ciato che offrirà liquidità alle banche su un orizzon-

te di tre anni, si va diffondendo un'idea sbagliata e pericolosa. E l'idea che forse si è trovato un mo-do per uscire dalla crisi dell'area euro: le banche acquisterebbero il debito pubblico dei Paesi del Sud Europa, finanziandosi a bas-so costo presso la Bce. In questo modo, le banche tornerebbero a fare profitti, lucrando sulla diffe-renza tra i tassi d'interesse; la do-manda di debito pubblico torne-rebbe a salire, ridando fiato ai governi; e il conseguente guada-gno di capitale sul debito dete-nuto in portafoglio dalle banche risolverebbe definitivamente la situazione.

Purtroppo non è così sempli-ce. Nel corso del 2009, quando la Bce iniziò a offrire liquidità su un orizzonte di 12 mesi, molte ban-che effettivamente ne approfitta-rono per riempire i bilanci di tito-li di Stato. Ma allora il debito pub-blico di quasi tutti i Paesi dell'eu-ro sembrava ancora privo di ri-schi. Oggi non è più così, e le ban-che sicuramente rimpiangono amaramente quelle decisioni. Le banche del Nord Europa, pur es-sendo piene di liquidità, stanno cercando di sbarazzarsi del debi-to dei Paesi periferici dell'euro, e si guarderanno bene dal ricom-prarlo. Perché mai le banche del Sud Europa dovrebbero sceglie-re spontaneamente di comportar-si diversamente? Tra sei mesi l'Autorità bancaria europea con-durrà un altro stress test sui bilan-ci delle banche, e come è già suc-cesso, il debito pubblico sarà valu-tato ai prezzi di mercato. A quel punto, se la crisi non sarà rientra-ta, le banche che hanno acquista-to debito a rischio potrebbero do-versi ricapitalizzare di nuovo. Chi mai vorrà esporsi a questa in-cognita se non vi è costretto?

Continua t pagina 11

Inoltre, le banche del Sud Euro-pa già stentano a finanziarsi sul mercato, e dovranno usare la liqui-dità offerta dalla Bce per evitare di strozzare il credito al settore privato. Come ha dichiarato l'am-ministratore delegato di UniCre-dit, Federico Ghizzoni, oggi la prioritàper le banche italiane è fi-nanziare l'economia reale, non lo Stato. Vi è una risposta possibile a questa obiezione: le autorità mo-netarie e i governi del Sud Europa dovrebbero esercitare pressioni sulle banche dei loro Paesi, per vincere la loro riluttanza e indurle a comportarsi in modo "patriotti-co". Un acquisto coordinato di de-bito pubblico da parte delle ban-che colmerebbe il vuoto aperto dalla sparizione degli acquirenti esteri e farebbe guadagnare tem-po, consentendo agli Stati di riac-quistare la credibilità perduta

Questo ragionamento rivela per-ché l'idea, oltre a essere sbagliata, è anche pericolosa, soprattutto per l'Italia. Tanto per cominciare, le di-

mensioni del debito in scadenza so-no troppo grandi: solo nel 2012 lo Stato italiano dovrà collocare oltre 400 miliardi di debito, circa 1150% in più di tutto il debito già detenuto dallebanche italiane. Ma soprattut-to, spingere le banche italiane a comportarsi da acquirente di ulti-ma istanza, al posto di una banca centrale che abdica a questo ruolo, rischia di essere controproducen-te. Oggi circa i140% del debito pub-blico italiano è detenuto all'estero, in prevalenza dalle banche tede-sche e francesi. È bene che resti co-sì, perché questa "spada di Damo-cle" che pende su Germania e Fran-cia è l'unicanostraarmacontrattua-le. I negoziati su come ridisegnare le istituzioni europee sono tutt'al-tro che finiti, e l'autorevolezza per-sonale del presidente del Consi-glio potrebbe non bastare a difen-dere gli interessi nazionali. Inoltre, anche l'atteggiamento della Bce nei confronti dell'Italia non può non dipendere dalle conseguen-ze che un eventuale aggravarsi

della crisi italiana avrebbe sulle banche d'oltralpe.

Infine, il debito pubblico italia- no detenuto all'estero è anche un'assicurazione se la crisi doves- se aggravarsi. Non dipende solo dalle azioni di questo Governo se riusciremo a riacquistare la fiducia dei mercati. L'eventuale uscita del- la Grecia dall'euro, o l'aggravarsi della recessione, potrebbero ren- dere tutto molto più difficile, indi- pendentemente dai nostri sforzi. Come già stiamo constatando, tan- to più è grande la quota di debito pubblico detenuto dallebanche ita- liane, tanto più l'Italia è isolata nel circuito del credito. Più in genera- le, l'avere spinto le nostre banche a rimpatriare il debito potrebbe favo- rire i creditori stranieri, a scapito deicontribuenti italiani Neiprossi- mi mesi vi sarà l'esigenza di guada- gnare tempo, nell'attesa che le cose migliorino. La tentazione di spinge- re le nostre banche a comportarsi da acquirente di ultima istanza, so- stituendosi alla banca centrale, po- trebbe essere molto forte. Ma cede- re a questa tentazione potrebbe ri- velarsi un errore fatale per i1 Paese.

Guido Tabellini

Pagina 102 di 136

I risultati di questa mancanza sono noti: la finanza internazionale, con la sua enorme liquidità, può oggi continuare

a speculare su una moneta non unica (una quasi moneta), quale quella dei titoli del debito pubblico dei singoli Stati, collo-cati sui mercati.

Compito primario del nuovo governo Monti è dunque quello di collaborare ad al-tissimo livello, come d'altraparte gli è possi-bile per l'autorevolezza europea del pre-mier e di alcuni ministri, a rimuovere l'impe-dimento di un'Europa gravemente incom-pleta. Questospiega i limiti della Banca cen-trale europea, che non può essere prestato-re di ultima istanza, e risolvere così la con-

traddizione tramonetaunica e debitipubbli-ci nazionali, né occuparsi istituzionalmente della disoccupazione, oltre che dell'inflazio-ne, come la Fed americana. Ciò spiega an-che le ragioni per cui le politiche di crescita e di equità per gli Stati, come quello italiano, gravemente indebitati devono essere po-stergate alla riduzione del debito e a una ini-ziale politica di austerità, ma non dimentica-te. Attenzione, perché l'austerità aumenta le ineguaglianze e favorisce la disoccupazio-ne, la quale più alta è più diminuiscono le en-trate fiscali, sicché il deficit del bilancio sta-tale non cala, provocando una ancora mag-giore austerità. Bisogna interrompere que-sto circolo vizioso. La Grecia è un esempio

paradigmatico che l'austerità continuata, oltre a essere antiespansiva, non produce alcun effetto positivo, come del resto ha dimostrato un accurato studio su molti Pa-esi del Fondo monetario internazionale del 2010 (World Economic Outlook: Reco-very, Risk, and Rebalancing).

In verità un programma di austerità si può presentare, come in Italia, particolar-mente necessario per il largo deficit, soprat-tutto per fare il primo passo d'uscita dalla depressione, cercando di imbrigliare la spe-culazione. Tuttavia, non appena siapossibi-le, tanto a seguito delle politiche europee quanto a quelle interne, pare essenziale una politica di diminuzione delle tasse per le classi meno abbienti e le imprese, e di sti-moli anticiclici alla spesa pubblici, come è stato fatto, ad esempio, dal governo Obama inlarga misura (anche attraverso assegni al-

le famiglie) e dalla stessa Germania, che ha 1 attuato un aggressivo programma di finan-

ziamento alle imprese per mantenere i po-sti di lavoro durante la depressione. Solu-zione che hapermesso a quest'ultima di det-tare spavaldamente regole europee per combattere il deficit di bilancio, anziché la depressione e la disoccupazione. In conclu-sione, pur nelle difficoltà attuali, è eviden-te che provvedimenti a favore dell'occupa-zione, soprattutto giovanile, con particola-re riguardo all'istruzione, coperti magari da entrate ottenute dalla vendita di molti beni inutilmente di proprietà dello Stato, se rapidamente posti in essere, lasciano ben sperare che il catastrofismo delle va-rie Cassandre possa essere sostituito da una più serena politica delle idee.

Guido Rossi RIPRODUZIONE RISERVATA

Pagina 1

La manovra necessaria all'Italia

Una politica delle idee per battere la crisi di Guido Rossi

Richard Posner, un po' scherzando e un po' no, riferisce che la battuta

più frequente tra gli economi-sti è oggi la seguente: «La re-cessione è quando il tuo vici-no perde il lavoro; la depres-sione è quando sei tu stesso a perderlo» e aggiunge che gli economisti possono fare gli spiritosi sulle recessioni e sul-le depressioni, perché loro non ne sono mai toccati. La ve-rità è che dopo la Grande De-pressione del 1929, si è solo parlato dí recessione, che nel linguaggio comune pare mol-to meno grave della depressio-ne, sicché anche quella attuale viene più volentieri denomina-ta, in giro per il mondo, Gran-de Recessione. Anche in Italia la previsione per il 2012 - am-messane l'attendibilità - di un calo del Pil dell'1,6% e 800mila posti di lavoro in meno, hanno fatto dichiarare al Centro stu-di della Confindustria che l'Ita-lia è in recessione, affermazio-ne condivisa anche dal mini-stro Passera. Personalmente sarei più del parere di Posner che in verità quella attuale, pur con altre caratteristiche, non pare diversa dalla Grande Depressione del 1929. Sulle cause s'è ormai scritto tutto e il suo contrario.

Resta ora da,verificare quali possono essere le possibili vie d'uscita e della ripresa. Tra queste, per quanto ci riguarda, la prima è certamente quella di continuare verso la creazio-ne di uno Stato federale euro-peo. Ciò comporta la modifica dell'attuale sistema dell'Unio-ne, che ha eliminato dagli Stati membri la sovranità moneta-ria e finanziaria, e ha creato una moneta e un mercato uni-co, senza un corrispondente governo.

Continua . pagin

press unE 18/12/2011

Il soler /,1

Pagina 103 di 136

«Dalla Camera grande prova» Napolitano: bene il sì alla manovra - Monti prepara la «fase 2» su crescita e lavoro Marco Mobili ROMA

Il decreto salva-Italia è al rush finale e approda a Palazzo Madama forte anche del con-senso del Capo dello Stato. «Il Parlamento ha dato una grande prova nel seguire la discussio-ne sulla manovra e nel coronar-la con l'approvazione», ha affer-mato ieri ad Assisi il Presidente della Repubblica, Giorgio Na-

LE NVODIFICRE CESSIVE L'attenuazione delle penalizzazioni peri lavoratori precoci chiesta dal Pd dovrebbe entrare nel decreto milleproroghe

politano, senza dar troppo peso al dibattito su assenze e presen-ze che hanno caratterizzato il voto di fiducia di venerdì sera.

Nei programmi del premier Mario Monti l'approvazione de-finitiva della manovra corretti-va dovrà arrivare prima di Nata-le. Il Governo, infatti, è già al la-voro sulla cosiddetta fase due sulla crescita con una serie di ta-voli che porteranno ad approva-re una misura al mese. Si partirà da infrastrutture, banda larga e liberalizzazioni (si veda il servi-zio in pagina).

Il decreto blindato dal voto di fiducia dell'Aula di Monteci-torio da domani sarà all'esame delle commissioni Bilancio e Fi-nanze congiunte di Palazzo Ma-dama. Lunedì pomeriggio sarà avviata la discussione generale e martedì i lavori proseguiran-no con l'esame degli emenda-menti che certamente non man-cheranno prima che sia dato il mandato ai relatori. Salvo inat-tesi colpi di scena le Commis-sioni dovrebbero licenziare il testo senza alcuna correzione per consegnarlo così come è uscito dalla. Camera all'esame definitivo dell'Aula. Il Governo dovrebbe chiedere la fiducia e giovedì o al più tardi venerdì ar-riverà il via libera definitivo al decreto.

Un percorso che per il Gover-no potrebbe non essere poi così semplice. A partire dai capitoli rimasti aperti alla Camera e cari al partito democratico. Sul fron-te delle pensioni il Pd chiedeva un'attenuazione ulteriore delle penalizzazioni per i lavoratori precoci, mentre sul tema libera-lizzazioni puntava al ripristino della norma originaria su farma-cie e autostrade.

Temi che però il Governo è fortemente intenzionato a ri-prendere in considerazione sol-tanto in un provvedimento suc-cessivo, a partire dal cosiddetto

ti

Decreto in Senato Il decreto blindato dal votd

di fiducia incassatoa a Montecitorio da domani sarà all'esame delle commissioni Bilancio e Finanze congiunte di Palazzo Madama.tunedì pomeriggio il provvedimento verrà incardinato e sarà avviata la discussione generale, martedì i lavori proseguiranno con la votazione degli emendamenti (che comunque non mancheranno) e il mandato al relatore.

Nessuna modifica Salvo improbabili e

inattesi colpi di scena le commissioni dovrebbero licenziare il testo senza alcuna correzione per consegnare il testo così come è uscito dalla Camera all'esame definitivo dell'Aula.

Via libera prima di Natale Il governo, così come ha

fatto alla Camera, dovrebbe chiedere la fiducia e giovedì o al massimo venerdì arriverà ilvialibera definitivo al decreto.

milleproroghe per quanto ri-guarda almeno le pensioni e con il disegno di legge sulla con- 4' correnza per le modifiche da ap-portare alle liberalizzazioni.

A non considerare immodi-ficabile il decreto salva-Italia sono soprattutto i sindacati. La Cgil, assieme agli altri sin-dacati, non rinuncia all'idea di cambiare una manovra econo-mica ritenuta poco equa. Ieri a Padova la leader Susanna Ca-musso ha messo nel mirino so-prattutto le pensioni separan-do nettamente le posizioni tra Cgil e Lega.

La Camusso ha sottolineato come «la riforma fatta sulle pen-sioni sia vissuta in modo molto penalizzante, c'è un'idea di un modello figlio delle assicurazio-ni e non più della previdenza co-me strumento di Welfare e di ga-ranzia per le persone». Per il se-gretario generale della Cisl sui patrimoni si sarebbe dovuto fa-re di più: «Monti deve tassare i grandi patrimoni. È lì che può trovare giustizia e soldi». Dal palco del presidio dei sindacati a Montecitorio, Raffaele Bonan-ni ha precisato che «bisogna spostare le tasse dalle persone ai consumi, come ha detto lo stesso presidente del Consiglio in Parlamento. Anche perché spende pure chi evade».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pagina 2 »Dalla Camera grande prova» Bonan

Camusse,

VO

press unE 18/12/2011

Il Sole12

Pagina 104 di 136

1.1-11.sUre mese per

It pia di Passera. Interventi per settori specifici: in agenda opere pubbliche, banda larga e liberalizzazioni

Sviluppo: misure mese per mese ROMA

Sullo sviluppo sono in arri-vo «provvedimenti mese per mese». E tavolo per tavolo. Do-po aver blindato i conti pubbli-ci con la manovra di Natale, per la "fase 2" dedicata alla crescita si ragionerà su dossier temati-ci. Almeno quattro i fascicoli già aperti dall'Esecutivo: uno di competenza del ministro del Welfare, Elsa Fornero, (la rifor-ma del lavoro) e tre in mano al titolare dello Sviluppo econo-

OLO LAVORO Elsa Fornero ha il delicato compito di avviare il confronto con le parti sociali: reddito minimo garantito e «flex-security»

mico, Corrado Passera (libera-lizzazioni, banda larga e infra-strutture).

Molto probabilmente si par-tirà proprio da quest'ultimo punto. L'antipasto potrebbe es-serci prima delle festività nata-lizie quando è atteso un nuovo Cipe per dare certezza finan-ziaria alla programmazione e mettere in sicurezza le opere pubbliche a rischio (su cui si ve-da altro articolo a pagina 5). Co-me anticipato ieri su questo giornale in ballo ci sono circa io miliardi: 3 per tagli ai fondi

Fas ancora da fare e 7 destinati a cantieri ancora non aperti e dunque a rischio revoca.

Tra Capodanno e l'Epifania il pacchetto infrastrutture potreb-be essere completato da un de-creto legge che renda più appeti-bile il ricorso al project finan-cing. Nelle settimane successi-ve dovrebbero poi arrivare l'at-tuazione del «piano per il Sud» appena varato dal ministro per la Coesione territoriale, Fabri-zio Barca, e le azioni volte a sbloccare una decina di miliardi da destinare in via prioritaria a investimenti nei settori auto-stradale e ferroviario.

Che le reti siano in testa alle priorità del Governo lo testi-monia anche l'intenzione di provare a fare decollare l'agen-da digitale, Intesa innanzitutto come potenziamento della ban-da larga al Mezzogiorno. Nelle intenzioni di Corrado Passera le misure italiane dovranno es-sere quanto più possibile coe-renti con le linee guida euro-pee. Come concordato venerdì in un incontro con il vicepresi-dente vicario dell'Europarla-mento Gianni Pittella: oltre al-la banda larga citata tra i temi prioritari ci sono il potenzia-mento ecosostenibile delle reti energetiche e di trasporto ma anche l'importanza di euro-bond e project bond per lancia-re piani di investimento previ-sti dalla Strategia Ue 2020 nelle

Corrado Passera, ministro per lo Sviluppo

W,N

Infrastrutture Il primo dei «prowedimenti

mese per mese» annunciati dal Governo dovrebbe riguardare le opere pubbliche. Il pacchetto di interventi è corposo: si va da un nuovo Cipe che consenta di mettere in sicurezza risorse per 10 miliardi di euro all'avvio del «piano per il Sud» presentato dal ministro Barca fino a un nuovo decreto sul project financing

Banda larga i Altro tema destinato a tornare presto d'attualità è il rafforzamento della banda larga, in particolare al Sud

Liberalizzazioni Il dossierverrà riaperto a

gennaio. Il Governo punta a ripresentare le misure su taxi e farmacie bocciate alla Camera. Lo strumento potrebbe essere il Ddl annuale sulla concorrenza previsto dalla legge sviluppo del 2009 ma mai varato. Al suo interno potrebbero finire anche interventi su carburanti e gare per trasporto regionale e gas

Riforma del lavoro L'iniziativa spetta al ministro

Fornero che discuterà con le parti sociali di «flex-security» e reddito minimo garantito

press unE 18/12/2011

Il Sole12

Pagina 105 di 136

press unE 18/12/2011

Il Sole12

infrastrutture e nella ricerca. Come ammesso dal sottose-

gretario alla presidenza del Con-siglio, Antonio Catricalà, da gen-naio verrà riaperto il dossier sul-le liberalizzazioni per superare tutte le resistenze lobbistiche che, durante il primo passaggio parlamentare alla Camera, han-no annacquato ulteriormente i già blandi interventi di apertura alla concorrenza contenuti nel-la versione originaria del decre-to "salva-Italia".

L'idea sarebbe quella di recu-perare il Ddl annuale sulla con-correnza prevista dalla legge svi-luppo del 2009 ma finora accan-tonata. Al suo interno potrebbe-ro finire sia le misure stoppate al-la Camera su taxi e farmacie sia la liberalizzazione della rete dei carburanti. Ma sul tavolo potreb-bero finire anche le gare nel tra-sporto regionale, la riduzione della durata delle concessioni au-tostradali e aeroportuali e le ga-re per la distribuzione del gas. Sempreché le resistenze di setto-re non stoppino di nuovo sul na-scere gli intenti dell'Esecutivo.

Ultimo capitolo la riforma del mercato del lavoro. Qui il "boccino" è in mano al mini-stro Fornero che punterà a in-trodurre nel nostro sistema una massiccia dose di flex-secu-rity da accompagnare al riasset-to degli ammortizzatori socia-li. Tutte novità, a cominciare dall'introduzione del reddito minimo garantito, che andran-no prima discusse con le parti sociali e poi sottoposte al va-glio del Parlamento.

Eu. B. RIPRODUZIONE RISERVATA

Pagina 106 di 136

Le confederazioni. Il leader Cisl: sembra fatto da mio zio che non sa di economia

Bonanni boccia il decreto Camusso: interventi iniqui Nicoletta Picchio ROMA.

V" La battuta è di quelle esplici-te e boccia la manovra dei pro-fessori: «Sembra sia stata fatta da mio zio che non capisce nien-te di economa». Raffaele Bonan-ni non risparmia le critiche par-lando al presidio di ieri in Piaz-za Montecitorio. «Non ci rasse-gnamo a questa manovra ini-qua, non daremo tregua a gover-no e Parlamento», ha incalzato Bonanni, annunciando che il presidio resterà fino a Natale.

Contesta il leader della Cisl, contesta la numero uno della Cgil, Susanna Camusso, parlan-do a Padova: «La manovra non ha i tratti di equità che avrebbe dovuto avere e che bisogna pro- var. e ad ottenere. È penalizzante per tutto il mondo del lavoro, specie sulle pensioni perché c'è un modello tutto vicino alle assi-curazioni e non alla previdenza come strumento di welfare e di garanzia delle persone». La Cgil continuerà la battaglia, «per cambiarla in sento antirecessi-vo». Prossimo appuntamento, dopo lo sciopero generale di lu-nedì 12, (che è stato unitario) quello del pubblico impiego, do-mani, con presidi nelle piazze e a Montecitorio.

Per il sindacato l'intervento del governo avrà effetti recessi-vi, incide sul lavoro dipenden-te, sulle pensioni e sulle fami-glie, con ripercussioni sul pote-re d'acquisto. «Questo tratto

va corretto - ha sottolineato la Camusso - in termini di contra-sto alla progressiva riduzione dell'apparato produttivo». La Cisl rilancia la patrimoniale: «Monti deve tassare i grandi pa-trimoni. È lì che può trovare giustizia e soldi», ha detto Bo-nanni, insistendo per spostare la tassazione dalle persone ai consumi, «come ha detto il pre-sidente del Consiglio in Parla-mento, anche perché spende pure chi evade».

Altro punto su cui insiste Bo-nanni è la concertazione: «Non tollereremo più che il governo non ricorra alla concertazione, non può farla sulle materie che dice e su altre no». E dà una moti-vazione anche politica: «tutti i partiti pensano ad elezioni anti-cipate e vogliono ridurre il pote-re di Monti. Ecco perché noi gli diciamo: apri alla concertazio-ne, si troveranno soluzioni più eque e più idonee per il paese».

Per Cisl e Cgil la Confindu-stria è l'unica ad aver beneficia-to della manovf a.«La Marcega-glia esulta perché è l'unica ad aver ricevuto soldi e glieli abbia-mo dati noi», ha detto Bonanni. E la Camusso: «Abbiamo visto un atteggiamento di Confindu-stria molto`favorevole, per alcu-ni versi comprensibile perché sono gli unici ad aver ricevuto soldi freschi». Ma la numero uno Cgil mette in guardia gli im-prenditori: «credo che ci sia da parte loro una grande sottovalu-

tazione degli effetti che ci saran-no sui consumi e quindi sulle prospettive di crescita».

Altro tema, i costi della politi-ca: il segretario generale della Cisl insiste sul taglio delle pro-vince, che «devono saltare co-me tutti quegli enti che esisto-no per favorire oligarchie e non per offrire servizi». In questo clima sindacale incandescente il governo dovrà presto affron-

LE CRITICHE DELLA CGIL «Provvedimento ancora profondamente squilibrato sulla tassazione del lavoro dipendente, sulle pensioni e sulle famiglie»

tare un altro tema sollecitato dall'Europa, la riforma del mer-cato del lavoro: ammortizzato-ri sociali, superamento di quel dualismo che vede troppo pro-tetto chi è dentro e troppo poco tutelato chi è fuori dal mercato del lavoro. Se ne dovrebbe par-lare ai primi di gennaio. Il sinda-cato ha già messo le mani avan-ti: «Se pensano di discutere so-lo di licenziamenti stanno fre-schi», sono state le parole di Bo-nanni; la Cgil ha indicato l'arti-colo i8 dello Statuto «un nume-ro magico intoccabile». Mentre per la Confindustria non è più tempo di tabù.

RIPRODUZIONE RISERVATA

Pagina 2

Wmannibxriaddrereto Comusso:ffiWnvimiqui

press unE 18/12/2011

Il Sole12

Pagina 107 di 136

Dalla scuola alla sanità, a rischio i servizi pubblici domani per lo sciopero nazionale unitario indetto dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, per chiedere una manovra più equa. Peri lavoratori pubblici lo sciopero sarà di 8 ore mentre per il settore della conoscenza le modalità sono diverse: per la scuola sarà di un'ora mentre peri lavoratori dell'università, della ricerca e Afam (Alta formazione artistica, musicale e coreutica) sarà per l'intera giornata. In concomitanza con lo sciopero, in tutta Italia ci saranno quindi presidi e manifestazioni per chiedere «un cambio radicale della manovra nel segno dell'equità».

Pagina 2

Wmannibxriaddrereto Comusso:ffiWnvimiqui

EMBLEMA

press unE 18/12/2011

Il Sole12

Pagina 108 di 136

press unE 18/12/2011

II soler /,1

«Sacrifici veri, ma c'era il rischio-Grecia» Grilli: ora siamo più credibili - Sulle liberalizzazioni abbatteremo tutte le barriere d'ingresso

di Fabrizio Forquet e Marco Mobili

1 Parlamento ha dato un segnale di di< coesione e responsabilità, ora sia-3‘, mo più credibili». Non è ben chiaro

se il viceministro ci creda fino in fondo. Ma sono le u di sera, la Camera ha appena ap-provato la prima manovra del Governo Monti e lui, Vittorio Grilli, rientrando al mi-nistero dell'Economia, ha certamente una gran voglia di crederci.

Viceministro, si era detto rigore, equità e crescita. Il rigore è, dolorosamente, sot-to gli occhi di tutti, ma equità e crescita?

E stato fatto un grande sforzo per l'equità e anche per la crescita ci sono interventi im-portanti. Ma l'azione del Governo andrà giudicata al di là di questo primo interven-to di emergenza. Non finisce qui.

Intanto gli italiani sono chiamati a sa-crifici molto pesanti.

Questo è vero. Spesso con le manovre si incide sulla disponibilità finanziaria delle persone. Qui siamo stati costretti a farlo in modo pesante: in alcuni casi chiediamo un vero e proprio cambio nelle abitudini di vi-ta. Sono sacrifici importanti.

Serviranno? I mercati sembrano aver rapidamente digerito queste misure: tassi e spread sono tornati maledetta-mente alti.

Questo è un approccio sbagliato. Biso-gna domandarsi: dove saremmo senza que-sta manovra? E la risposta, mi creda, è tutt'altro che ipotetica. Direi che è quasi una certezza. Il futuro era la Grecia. Non amo fare paragoni, ma questa verità va det-ta con chiarezza altrimenti si possono fare gravi errori di valutazione. L'Italia sarebbe arrivata lì: e allora i cambiamenti per gli ita-liani sarebbero davvero stati devastanti.

Ma l'economia italiana non è paragona-

bile a quella greca. Abbiamo fondamenta-li molto migliori. Siamo il secondo paese industriale d'Europa, abbiamo un forte attivo patrimoniale e un risparmio priva-to da record.

In questa tempesta, purtroppo, le diffe-renze strutturali vengono travolte. L'evolu-zione dei tassi dimostra un progress comu-ne davvero preoccupante. Grecia, poi Irlan-da, Portogallo, quindi Spagna e ora Italia: le curve dei rendimenti si rincorrono come in un film già visto. Noi abbiamo voluto inter-rompere quel film. E le reazioni di consen-so che raccogliamo in tutta Europa e nel mondo ci fanno pensare che siamo sulla strada giusta.

Non faremo la fine della Grecia anche se sapremo evitare di avvitarci in una spi-rale di bassa crescita. Non si poteva fare di più sul fronte dei tagli di spesa, evitan-do interventi troppo depressivi sul lato delle entrate?

Sulla spesa pubblica è stato fatto molto già in questi anni. Non ci sono più tesori o tesoretti da andare a colpire con facilità. Serve un'analisi approfondita dei bilanci dei ministeri e degli Enti locali per poi pro-cedere con tagli e riforme molto mirati. E la spending review che stiamo rilanciando.

Chi se ne sta occupando? Il ministro della pubblica amministrazio-

ne avrà certamente un ruolo importante, come lo avranno evidentemente la Ragio-neria e Palazzo Chigi, ma saranno tutti i mi-nisteri a dover dare il loro contributo. Solo chi gestisce direttamente le spese per i vari programmi e missioni può indicare con effi-cacia dove si può andare a tagliare.

Ma i tempi? Detta così sembra un po' vaga.

Non lo è. È un lavoro serio che tutti noi, a

partire dal presidente del Consiglio, consi-deriamo tra le priorità di questo Governo. Lo completeremo nei tempi necessari.

Intanto la spesa pubblica continua a crescere. Nell'ultimo decennio è passata da 600 a 750 miliardi. Ed è soprattutto quella corrente a spingere verso l'alto.

Nell'ultimo anno, però, si è registrata per la prima volta una inversione di tendenza. E in attesa della spending review non si può certo dire che stiamo con le mani in mano. Quello sulle pensioni è un intervento sulla

LE PROSSIME TAPPE «Non c'era tempo per tagli di spesa più incisivi: li faremo con la spending review. In arrivo le misure per la crescita: infrastrutture, Sud, reti»

NON PAGANO I SOLITI NOTI «Siamo stati attenti all'equità: gli interventi pesano soprattutto sui patrimoni più grandi e gli evasori Vantaggi per giovani e donne»

spesa pubblica. Ed è un intervento mirato ad eliminare quella che è una delle anoma-lie strutturali dell'economia italiana: la pre-videnza pesava per un terzo sulla spesa pubblica italiana, solo da noi è così, è uno squilibrio evidentemente non sostenibile.

Sulle pensioni è stata fatta una riforma importante e coraggiosa. Va reso merito alla ministra Fornero.

Assolutamente, il suo è stato un lavoro difficilissimo. Le pensioni d'anzianità, in particolare, erano l'emblema di un tratta- •

ma c'era il rischio-Grecia

Pagina 109 di 136

press unE 18/12/2011

Il Sole12

mento troppo favorevole per la nostra struttura economica. Gli altri Paesi euro-pei, anche più ricchi del nostro, erano me-no generosi. Molti dicono: ma nel medio-lungo periodo il sistema era in equilibrio. È vero. Ma andava reso sostenibile subito. Perciò, più che cambiare, abbiamo accele-rato al massimo il percorso che era già pre-visto. Certo, questo ha significato un dolo-roso cambio di abitudini e prospettive di vi-ta per alcuni. Ma anche qui c'è il tentativo di rispettare un principio di equità, equità generazionale in questo caso.

Intanto però la manovra ricorre pesan-temente alla leva fiscale. Tra Irpef, Imu e altri prelievi il Sole ha calcolato nuove imposizioni per 25 miliardi.

L'emergenza ci imponeva di intervenire senza attendere i tempi dei tagli di spesa. Usare la leva fiscale era una necessità. Ma come in tutti i capitoli di questa manovra abbiamo provato a farlo correggendo le anomalie strutturali della nostra econo-mia. Il fisco italiano pesa troppo sulle attivi-tà produttive e poco sulle ricchezze priva-te. Eppure il Paese è forte su patrimoni e ri-sparmi e debole sul lato della crescita. Ser-ve un riequilibrio. E noi abbiamo provato a cominciare a farlo.

Si è detto che a pagare saranno i soli-ti noti.

Questo non è giusto. Abbiamo chiesto di contribuire soprattutto a chi ha patrimoni e ricchezze e abbiamo cercato di favorire i °

giovani e le donne, attraverso la decontri-buziohe che li riguarda, e di dare una spinta alle attività produttive attraverso gli sgravi sull'Irap e sulla capitalizzazione d'impresa.

L'addizionale Irpefpesa sui soliti noti. E vale da sola 2,2 miliardi di nuove imposte.

Dobbiamo vedere cosa faranno gli Enti locali. E comunque va valutato il comples-

so delle misure. Sull'Ici/Imu siamo stati molto attenti a garantire una forte progres-sività del prelievo. Abbiamo introdotto una franchigia di zoo euro, il bonus per i fi-gli e soprattutto una forte differenziazione delle aliquote sulle seconde e terze case. Se-guendo lo stesso principio abbiamo libera-to dal bollo chi ha conti correnti sotto i 5mi-la euro e abbiamo esteso il prelievo a tutti gli investimenti finanziari. E infine siamo intervenuti sulle evidenze di ricchezza: dai capitali scudati ai beni di lusso.

Sull'evasione non si poteva fare di più? I prelievi sui patrimoni e sui conti titoli

sono anche un modo per far pagare final-mente chi evade. Perché è chiaro che i soldi che non compaiono nella dichiarazione dei redditi vanno a finire da qualche parte.

Magari all'estero. E infatti proviamo a inseguire quei flussi

tassando anche immobili e attività finanzia-rie all'estero. Ma contro l'evasione saranno soprattutto importanti le comunicazioni, che abbiamo previsto, da parte delle ban-che all'Agenzia delle entrate dei dati sulle movimentazioni dei conti correnti.

Berlusconi vi ha accusato di introdur-re uno "Stato di polizia tributaria".

Chi non evade non ha nulla da temere. Anche perché questo strumento sarà utiliz-zato con grande cura e rispetto. Il modo in cui queste informazioni saranno comunica-te sarà nel pieno rispetto della privacy e del-la tranquillità di ciascuno.

Abbiamo parlato molto di tasse. Tor-niamo ora alla questione iniziale. La Con-fmdustria ha stimato una crescita negati-va per il prossimo anno dell'1,6 per cento: non si poteva fare di più per lo sviluppo?

Dovevamo mettere in sicurezza i conti e dovevamo farlo subito. Ciononostante non

ma c'era il rischio-Grecia

Pagina 110 di 136

press unE 18/12/2011

Il Sole12

abbiamo rinunciato ad alcuni interventi per la crescita: dall'Irap ai capitali d'impresa. Di certo ora il presidente del Consiglio e il mini-stro Passera stanno lavorando a un pacchet-to di interventi che sarà presentato presto.

Con quali priorità? Infrastrutture, Sud, reti, internazionaliz-

zazione, liberalizzazioni. Ma non sono io a doverne parlare.

Sulle liberalizzazioni intanto si è persa un'occasione. Il premier che da commis-sario europeo aveva tenuto testa a Bill Gates si è piegato davanti alle lobby dei tassisti e dei farmacisti...

Non è questo. Certamente sulle liberaliz-zazioni lo sforzo non è completo. Ma il pro-blema è stato anche che lo strumento del decreto poco si prestava a un intervento complessivo. E in un Paese come l'Italia, con le sue forti corporazioni, sulle liberaliz-zazioni puoi e devi intervenire solo con mi-sure generalizzate, che aprano le attività economiche a 36o gradi. Qualcosa comun-que è stato fatto: dai poteri dell'Antitrust agli orari dei negozi erga omnes.

Avete subito il niet delle corporazioni in Parlamento. Monti ha assicurato che ci riproverà, con quali tempi?

I tempi li decideranno Monti e Passera. Di certo c'è la volontà forte di togliere tutti gli sbarramenti che frenano l'ingresso dei giovani nelle attività produttive, in tutte le attività produttive. La protezione ultima per qualsiasi settore dovrà essere la cresci-ta economica non le barriere all'accesso. Su questo siamo determinati.

Intanto i mercati, dopo una prima acco-glienza favorevole, sembrano ignorare i vostri sforzi e sono tornati a mettere sot-to pressione l'Italia e i suoi titoli.

Ripeto: bisogna chiedersi dove sarem-mo se non avessimo fatto tutto questo. Sia-mo però consapevoli di dover ancora fare e dimostrare molto. Ma c'è di più. Perché l'Italia oggi è sicuramente la prima chiave per la stabilità finanziaria europea, ma ci so-no anche altre chiavi non meno importan-

ti. Sappiamo tutti che l'Europa non è stata ancora in grado di convincere i mercati che il set-up della governance e le misure anti-crisi siano sufficienti. Serve più integrazio-ne e servono strumenti efficaci, non ci sia-mo ancora.

Non crede che l'accordo europeo sul li-sca' compact sia debole? Soprattutto per l'incertezza sui tempi.

È un'intesa importante che garantirà sta-bilità all'euro nel medio e lungo termine. L'Italia l'ha sostenuta con convinzione. Ma è chiaro che nel breve, contro la crisi della moneta unica, vanno rafforzati subito gli strumenti di salvataggio, come i fondi Efsf e Esm. Bisogna poi aiutare un recupero di liquidità, che è il vero problema di tutta Eu-ropa. Le banche si sono ritirate in se stesse, nessuno presta più a nessuno.

In questo senso la Bce deve cambiare il suo ruolo, come da più parti si chiede?

I governi dei Paesi dell'Unione moneta-ria non esprimono mai giudizi sull'operato della Banca centrale, ne rispettiamo l'auto-nomia e l'assoluta competenza.

Intanto lunedì saranno a Roma gli ispettori del Fondo monetario interna-zionale...

È una missione di monitoraggio. Non ci vengono a dire cosa dobbiamo fare, non sia-mo entrati in un programmi di aiuti. È solo il monitoraggio che avevamo noi stessi chiesto al vertice di Cannes con il preceden-te Governo.

A proposito di precedente Governo, lei è stato - come direttore generale del Teso-ro - un importante collaboratore di Giulio Tremonti. Come vive questa esperienza in un Governo che è chiamato a fare quel-lo che il precedente non è riuscito a fare?

Io sono un tecnico. Eppoi governo vuol dire tante cose. Dal punto di vista di questo ministero c'è molta continuità: rigore, Eù-ropa, stabilità finanziaria. Mi sento coeren-te con me stesso. Glielo assicuro: non mi ri-tengo schizofrenico.

RIPRODUZIONE RISERVATA

ma c'era il rischio-Grecia>

Pagina 111 di 136

Medie annue '70-'79 '80-'89d '90-'99 '00-'08

Variazione annua '09/'08 '10,09

ma c'era il rischio-Grecia

press unE 18/12/2011

II soler /,1

I numeri dell'Italia

PREVISIONI A CONFRONTO

Rau?. Variazione %

2011

0,5 0,6 0,7

Ocse (28/11)

Deficit/Pil

2012 2013

2011 2012

0,1 0,3 -0,5 0,7 1,2 0,5 4,0 4,0 3,6 2,3 2,4 1,6

2013

1,2 1,1 0,1

Commissione europea (10/11) .[Fmi (20/09) I I

Pil

SPESA PRIMARIA CORRENTE .

Risultati del 2010 in prospettiva storica. Variazioni percentuali

Valori nominali Redditi da lavoro 18,9 16,1 5,1 4,0 0,8 0,5 Consumi intermedi 18,6 18,1 5,5 5,5 6,5 0,4 Prestazioni sociali 20,0 17,1 7,2 4,3 5,2 2,3 Tot spesa primaria corrente 19,5 16,6 5 ,9'' 4,6 4,2 1,3

Valori reali Redditi da lavoro 5,0 3,7 0,6 1,4 -1,5 -0,1 Consumi intermedi 4,8 5,6 0,1 2,9 4,2 -0,2 Prestazioni sociali 5,9 4,7 2,6 1,7 2,9 1,7 Tot. spesa pr maria corrente 5,5 , 4 2 , 1,4 2 0 1 9 0 7 , In percentuale del Pil (variazioni assolute) Redditi da lavoro 0,1 0,1 -0,2 0,0 0,4 -0,2 Consumi intermedi 0,1 0,2 -0,1 0,1 0,5 -0,1 Prestazioni sociali 0,2 0,3 0,2 0,1 1,5 0,1

Tot spesa;primaria corrente 0,4 0,5 0,0: 0,4 3,0 -0,3

Pagina 112 di 136

o il rigore: o la

calare. la sper

press unE 18/12/2011

Il sule/ /,1

Varato il rigore: ora la sfida è tagliare la spesa La stretta antideficit basata su fisco e previdenza vale 20 miliardi (1,3% sul Pil), due terzi della manovra

di Dino Pesole

1 primo tempo della manovra Monti è quasi interamente improntato al rigore. Scelta per molti versi obbligata: quando

la casa brucia, occorre spegnere in fretta l'incendio. Il risultato è nelle cifre del decre-to che affronta ora l'esame del Senato: 20,2

miliardi nel 2012 interamente diretti alla ri-duzione del deficit, 21,3 miliardi nel 2013, 21,4 nel 2014. Se si considera che la manovra lorda, comprensiva delle misure per lo svi-luppo, ammonta nel 2013 (anno del pareg-gio di bilancio) a 34,4 miliardi, il conteni-mento del deficit assorbe due terzi dell'inte-ra correzione. La manovra complessiva net-ta è pari all'1,3% del Pil. Si rafforza in tal mo-do l'impianto delle due precedenti mano-vre del governo Berlusconi (luglio e ago-sto), e la modifica più rilevante dei saldi di finanza pubblica riguarda il maggior gettito atteso dalla riforma fiscale e assistenziale

La stretta fiscale Si è di fatto deciso di sostituire la vecchia modalità di copertura (clausola di salva-guardia): se prima si agiva attraverso il ta-glio "lineare" delle agevolazioni e degli sconti fiscali, ora ci si affida all'aumento di due punti delle aliquote Iva del io e 21%, che scatterà dal i° ottobre 2012. Un gettito certo in sostituzione di una manovra dalla dubbia realizzabilità, anche per i costi che avrebbe comportato in termini di equità sociale. Dal punto di vista della distribuzione degli inter-venti, se l'effetto cumulato delle due mano-vre di luglio e agosto collocava al 6o% per cento l'apporto delle maggiori entrate, ora si vola oltre il 70 per cento.

Basterà una correzione così imponente, che inevitabilmente comporterà un ulterio-re effetto depressivo in un contesto che già vede proiettata l'economia nazionale verso la recessione? Il governo prevede in propo-sito una contrazione del Pil nel 2012 dello 0,4%, ma già la Confindustria stima un sec-co -1,6 per cento.

La manovra del governo Monti contiene misure, che per la gran parte operano una riduzione strutturale del deficit. E il fisco la fa da padrone: u miliardi attesi dall'introdu-zione dell'Imu con annessa rivalutazione delle rendite, 5,9 miliardi dall'aumento del-le accise che gravano sulla benzina, 3,3 mi-liardi dall'aumento dell'Iva, tanto per citare le voci più rilevanti. Oltre questo limite è dif-ficile spingersi, con la pressione fiscale che già volerà al di sopra del record storico del 44,5% del Pil. La vera incognita è la crescita.

Nella relazione presentata al Parlamento a corredo della manovra, il governo prevede che dopo la contrazione del 2012 (pari ap-punto a -0,4%), si passi allo o,3% nel 2013 e finalmente all'i% nel 204. Se si guarda alla media del triennio la prospettiva è tutt'altro che rosea. Ulteriori e poco auspicabili cadu-te del Pil imporrebbero la necessità di nuo-vi interventi correttivi sul deficit. Da que-sto punto di vista potremo probabilmente far conto su una lettura meno "rigorista" in sede europea, che di fatto sterilizzi almeno in parte gli effetti di maggior deficit provo cati dall'ulteriore peggioramento del ciclo economico.

Fermo restando che potrebbe apparire il-lusorio puntare su tassi di crescita più consi-

mopirraRAGGio DEI COSTI Adesso si tratta di avviare, anche attraverso la nuova spending review, un'accurata ricognizione della spesa e per ottenere risorse destinate al sostegno dell'economia

LA LOTTA AWEVASIONE A differenza dei suoi predecessori Monti ha saggiamente evitato di indicare stime sui proventi (sempre incerti) del contrasto al sommerso

stenti, in presenza di un ciclo economico in-ternazionale ed europeo in particolare che resta negativo, si aprono tuttavia degli spa-zi per potenziare le misure a sostegno della domanda interna. E qui siamo alla sfida dei prossimi mesi. Lo spazio non può che esse-re individuato attraverso la riduzione della spesa corrente.

Ridurre la spesa Nella manovra magna pars dei risparmi di spesa è affidata agli effetti a regime della ri-forma previdenziale. Secondo i calcoli del governo, «le economie al netto degli effetti indotti e del fondo per l'incremento dell'oc-cupazione giovanile e delle donne» ammon-tano a 8,5 miliardi nel 2014. È l'effetto preva-lente del congelamento dell'indicizzazione delle pensioni al di sopra del 1.400 euro e della revisione dei requisiti per l'accesso al pensionamento. Ora si tratta di avviare, an-che attraverso la nuova spending review,

un'accurata ricognizione della spesa e otte-nere per questa via risparmi consistenti da destinare al sostegno dei consumi. Da que-sto punto di vista, la leva fiscah +trà che essere manovrata d'ora in poi in direzio-ne opposta a quella perseguita fino ad oggi: valga dire per ridurre l'imposizione.

Non vi è stata manovra di finanza pubbli-ca degli ultimi anni che non abbia indicato, tra i suoi addendi principali, i proventi della lotta all'evasione. Saggiamente, e corretta-mente dal punto di vista dell'ortodossia con-tabile, il governo Monti non ha indicato ci-fre. Stabilire ex ante quanto si stima di incas-sare è prassi corrente, ma rischia di alterare gli equilibri di bilancio. Se dal complesso de-gli strumenti messi in campo, il nuovo reddi-tometro, lo spesometro, il tetto di i.000 eu-ro alla tracciabilità e l'estensione di fatto del-le indagini finanziarie, si otterranno i risulta-ti attesi, allora il maggior gettito non potrà che essere destinato alla riduzione delle tas-se, a partire dai redditi medio-bassi.

Nel 1998, quando entrammo nell'euro, l'avanzo primario era al 5% del Pil. Poi è sta-to sostanzialmente azzerato. Nello scena-rio a legislazione vigente, si dovrebbe rag-giungere nel 2013 il 4,9%, ma occorre fare i conti con l'incremento esponenziale della spesa per interessi. È l'effetto spread, che dal 4,9% di quest'anno proietterà il totale della spesa necessaria per sostenere il no-stro debito pubblico al 6,1% nel 2013 e al 6,2% nel 2014.

Tra «six pack» e «fiscal compact» La questione è tuttora sul tappeto ed appa-re di una certa rilevanza per il nostro paese. Nella nuova governance economica euro-pea, ribattezzata «six pack», nel ribadire il principio che i paesi ad alto debito devono ridurlo di un ventesimo l'anno, relativa-mente alla differenza tra il valore attuale e il 6o%, si elencano al tempo stesso tutti gli altri fattori rilevanti. In sostanza, si potrà far valere la consistenza dell'attivo patrimo-niale, lo stato di salute del sistema bancario e l'effetto delle riforme strutturali già realiz-zate. Il riferimento però non compare nel nuovo «fiscal compact», vale a dire nella nuova e più rigorosa disciplina di bilancio decisa dal Consiglio europeo 1'8 e 9 dicem-bre, e ora al vaglio dei governi. Diplomazia al lavoro, dunque, perchè l'assenza del rife-rimento ai «fattori rilevanti» non appare rassicurante per un paese, come il nostro, che chiuderà il 2011 con un debito al 120,6% del Pil.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pagina 113 di 136

EFFICACIA: ALTA MEDIA MEM BASSA •

CRESCITA

IRAP: sarà possibile dedurre i ntegratrnente dalle imposte dirette t'Irap pagata sul costo del lavoro. Deduzione forfeta ria del 10% sugli interessi passivi

LIBERALIZZAZIONI: vanno in soffitta alcuni vincoli fra cui il . divieto di esercizio di un'attività al di fuori di una certa area geografica.Rinvio per trasporto taxi, farmacie e autostrade

POTENZIAMENTO ANTITRUST: si allargano i poteri dell'Autorità, che potrà agire anche nei confronti di regolamenti, atti . . . . . .

atti amministrativi generali e provvedimenti emanati dalla Pa

press unE 18/12/2011

Il Sole DIS

IMU: anticipo a t 2012 della nuova imposta municipale sugli immobili con aliquota del 4 per mille sulla prima casa e del7,6 per mille dalla seconda casa

IMU: rivalutazione delle rendite catastali con aumento del 60% del moltiplicatore da applicare agli immobili di categoria A

TASSA RIFIUTI: Introduzione dal2013 del nuovo tributo comunale su rifiuti e servizi indivisibili prestati dai Comuni che sotuità la Tarsu

IRPEF: aumento dell'aliquota di base dell'addizionale regionale Irpef dallo 0,9% attuale all'1,23%

SCUDO FISCALE: imposta di bolla annuale sui capitali scudati: 10 per mille net 2012, 13,5 per mille nel 2013 e4 per mille strutturale da l2014 in poi

PENSIONI: estensione del sistema contributivo per tutti i lavoratori dal 1 ° gennaio 2012

PENSIONI: eliminazione pensioni di anzianità.S1 a ndrà in pensione con 42 anni e un mese (gli uomini) e 41 a nni e un mese (le donne). Disincentivi per chi esce prima

PENSIONI: aumento di età pensionamento dette donne, nel 2012 serviranno 62 anni per uscire dal lavoro. L'adeguamento a regime net2018

PENSIONI: aumento graduale delle aliquote peri lavoratori autonomi: nel 2018 per artigiani e commercianti arriveranno al 24%

TAGLI: disposta una riduzione dei trasferimenti per Regioni a statuto speciale (920 milioni), Comuni (1,4 miliardi) e Province (415 milioni)

TAGLI: alla voce rid uzione costi degli apparati compaiono i ncorporazione di Enpals e In pda p netrInps, riduzione componenti di Cnel, Authority e Province

SANITÀ: le Regioni sotto piano di rientro dovranno dimostrare „5,7 entro 5 anni, di aver realizzato i miglioramenti concordati col Governo. Albi menti perderanno le quote premiali accantonate

IVA: dal 1 ° ottobre 2012 fino al 31. dicembre 2013 le aliquote Iva del 10 e del 21% sono incrementate del 2%, dati ° gennaio 2014 le aliquote saranno ulteriormente incrementate di un altro 0,5%

ACCISE: aumentate le aliquote delle accise relative ai carburanti per autotrazione: per la benzina si arriva a 704,2 millesimi per ogni litro. Ma i proventi andranno alte Regioni •

ANTIEVASIONE: Scende da 2.500 a 1.000 eli ro it limite per l'utilizzo del contante in tutte te transazioni

BOLLO TITOLI: l'imposta di bollo sulle attività finanz iarie diventa proporzionate (0,1%e 0,15% net 2013) e iriclude più strumenti (ad esempio fondi e polizze) I

IRAP: per donne e giovani sotto i 35 anni scatta il taglio del cuneo fiscale.Sui nuovi contratti la deduzione sale da 4.600 a 10.600 eu ro (al Sud da 9.200 a 15.000)

ACE: le imprese che vogliono finanziarsi con capitale proprio potranno dedurre la componente che deriva da un rendimento nazionale di nuovo capitale proprio del 3 per cento

SOSTEGNO ALLE ESPORTAZIONI: riassegnati 300 milioni di euro al Fondo di dotazione di Mediocredito centrale per le • attività di sostegno finanziario all'export

INFRASTRUTTURE: durata minima della concessione a50 anni peropere superiori al miliardo, possibilità per (e assicurazioni di destinare le riserve tecniche agli investimenti in infrastrutture

GARANZIE BANCHE: lo Stato potrà garantire te passività dette banche, con scadenza da 3 mesi fino a 5 anni o, a partire dal 1 °

gennaio 2012, a 7 anni per le obbligazioni garantite

INFRASTRUTTURE: Sgravi 'rese Irap peri soggetti concessionari che realizzano nuove infrastrutture autostradali con it sistema detta finanza di progetto (project firtancing)

'BONUS ENERGIA: proroga a131 dicembre 2012 per gli sconti fiscali in materia di tiqualificazioneertergetica del patri mania edilizio (55%). Dal 2013 cambierà anche l'agevolazione del 36%

FONDO DI GARANZA PMI: la dotazione del Fondo di garanzia a favore delle piccole e medie imprese viene aumentata di 400 milionidi euro per ciascuno tlegh anni 2012,2013 e 2014

FONDI STRUTTURALI: nei saldi del patto di stabilità non .a oa s a e rglia spesa

verranno calcolate le spese dette Regioni a valere sulle proprie tongore ra l fid a rcla --- --

risorse, nonché su quelle statali loro trasferite

'• _

Pagina 4

Pagina 114 di 136

LE MAGGIORI ENTRATE E LE MINORI SPESE

Miliardi di euro

2012 12013 2014

Maggiori entrate

Minori entrate

Maggiori entrate nette

Minqri spese

Maggiori spese

Minori spese nette

Riduzione 20,2

indebitamento 21,3

netto 21,4

6,8

10,5

13,0

2,3

6,9

9,3

25,5

24,6

24,1

7,8

10,2

12,0

17,9

14,4

12,1

4,6

3,6

3,6

IMPATTO 5W CONTI PUBBLICI

Rapporto deficit/Pil

Vecchie stime (Def - aprile 2011) Nuove stime (Manovra di Natale - dicembre 2011)

2011

2012

2013

press unE 18/12/2011

Il Sole12

CsC: i segnali dí austerity L'effetto della manovra sui saldi

Così gli italiani cambiano abitudini: meno ristoranti, più discount Nicola Barone ROMA

AW, Si taglia sul cinema, tragitti in auto ridotti al necessario e cena a casa. Persino lo scaffale delle medicine non straborda più come una volta. La vita di sacrifici che tocca gli italiani sta tutta qui, nel ritratto amaro che ne fa il Centro studi di Confmdustria in un approfondimento del rapporto di dicembre sugli scenari economici. E se i consumi si abbassano, l'ultima chance per non abbandonarsi alla rinuncia resta dunque il discount.

La capacità di risparmio delle famiglie, nel secondo trimestre di quest'armo, ha raggiunto il minimo storico all'n,9% del reddito disponibile lordo. Stringere la cintola non basta purtroppo a difendere il regime di sempre e allora si tenta l'ultima carta: cambiare abitudini. Strategie che -secondo gli economisti di via dell'Astronomia - mostrano comunque «segnali di austerità e allineamento all'impoverimento del reddito».

I dati sulla spesa descrivono «un crescente ricorso alla grande distribuzione», alla ricerca dei prezzi più bassi. Secondo i dati dei primi nove mesi dell'anno, «si sta delineando un ulteriore calo delle vendite al dettaglio di beni, -0,8%». L'urto peggiore è per i piccoli esercizi (-1,1%), ma per la prima volta anche nelle grandi catene si fa vedere il segno meno (-0,4%). Qui volano i prodotti «private labe/», quelli etichettati col marchietto "di casa": dal 33,8% del 2007 al 41,1% nella prima metà del 2011. Ma l'elenco di sacrifici è più lungo. Tanto per dare un'idea, si fanno meno chilometri in macchina (dal 2007 i consumi di carburanti sono diminuiti del 21%) e il numero delle notti passate in albetgo nel 20n, rispetto all'anno precedente lo scoppio della crisi, è calato del 4,7 per cento. Non è certo (più) una dolce vita.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

r5'3. apre

go

Pagina 115 di 136

Pensioni, Imu, beni all'estero: cura (dolorosa) di equità Ma una crisi finanziaria sarebbe la forma più letale di «ingiustizia»

di Fabrizio Galimberti

C os'è una manovra "equa"? L'olio di ricino che ci davano da bambini (al-le giovani generazioni è risparmia-

ta quella disgustosa esperienza) era una medicina "equa"? Il decreto "salva-Italia" può essere giudicato da molti punti di vi-sta, e in queste righe cercheremo di valu-tarlo secondo le convenzionali misure di equità. Ma non dobbiamo nasconderci dietro un dito. Anche l'iniquità può essere equa, se evita una iniquità più grossa. E quel che l'Italia rischiava era la più letale forma di ingiustizia: una crisi finanziaria che avrebbe precipitato il Paese nella re-cessione (e con il Paese probabilmente l'Europa e il mondo, via disfacimento dell'euro).

Giudizio secondo equità

Giudicare la manovra secondo equità è un esercizio che deve allora astrarre da principi morali e guardare al profilo di equità secondo criteri eminentemente pratici. Cioè a dire: la manovra deve esse-re approvata - non solo legislativamente -per avere effetto: approvata non solo nel-la "giuria" del Parlamento ma anche nella "giuria" dell'opinione pubblica. Altrimen-ti si rischia che venga rigettata nelle piaz-ze e dia luogo a un contenzioso infinito, in cui, come in Grecia, l'austerità viene com-battuta dal malcontento e la crescita - uni-ca vera medicina della crisi - viene negata dalla contesa sociale.

Il criterio allora è questo: le misure pre-se sono tali da facilitare o ostacolare l'ac-cettazione della manovra nel cuore e nel-la mente degli italiani? Vediamone i prin-cipali aspetti, ma prima è necessario sotto-lineare un'importante fattezza dell'equi-tà. Supponiamo che Tizio e Caio si trovi-no nella stessa situazione ma vengano tas-sati diversamente: Tizio paga ioo e Caio pagaio. Equità vorrebbe che pagassero lo stesso. Ma l'equità si può ristabilire in due direzioni: tassando di più Caio o tassando di meno Tizio. E una triste necessità della manovra sta nel fatto che in generale 1'«equità», qualunque cosa voglia dire questa complessa parola, è stata ricercata nel senso di allineare le fattispecie verso l'alto (l'alto della tassazione o delle condi-zioni di pensionamento).

Le misure fiscali Vediamo dapprima le misure fiscali. Il ri-torno dell'Ici-Imu sulla prima casa è equo? Ecco una prima cartina di tornaso-le per il concetto di equità. Non è equo, nel senso che è difficile da digerire per tante famiglie che erano state irresponsa-bilmente detassate da un Governo che si voleva "federalista" e che aveva, per cal-colo elettorale, tolto una tassa che nella maggior parte dei Paesi è la principale fonte di entrata per gli enti radicati nel ter-ritorio. Ma è "equo" (assieme alla rivalu-tazione delle rendite catastali) perché viene a tassare una fattispecie che era trat-tata meno pesantemente dei redditi da la-voro. Insomma, un'equità, come detto pri-ma, "in salita".

L'aumento dell'Iva non è una misura equa nel senso che colpisce í consumi, e, dato che i meno abbienti consumano una parte maggiore del reddito rispetto agli abbienti, l'effetto è regressivo. I consuma-tori possono reagire cambiando la compo-sizione dei consumi, cercando opportuni-tà di acquisti online e/o presso dettaglian-ti discount. Gli aumenti delle accise sui carburanti soffrono dello stesso giudizio, ma qui il problema dell'equità potrebbe assumere, un'altra dimensione: tassare l'energia è sempre positivo perché spinge al risparmio di un consumo inquinante, e potrebbe perfino far risparmiare soldi. Se la benzina aumenta del 5% e questo au-mento spinge a rottamare la macchina vecchia e prenderne una nuova che consu-ma il15% di meno, l'effetto netto, sulla spe-sa per il carburante, sarà positivo per l'am-

biente di tutti e per il portafoglio dei singo-li (ma non, ovviamente, per gli incassi del-la manovra: non si può avere tutto!). Con-siderazioni analoghe si possono fare per l'aumento delle accise sul consumo "pec-caminoso" del tabacco sfuso. Mentre la tassa sulle auto di lusso, natanti e aerei pri-vati rappresenta chiaramente un tentati-vo di compensare, nell'immaginario del cittadino, l'effetto regressivo dell'aumen-to dell'Iva con la visione di qualche stanga-ta sui ricchi.

Gli indicatori rivisti

Oggi molte provvidenza e sussidi vengo-no dati sulla base di un parametro - l'Isee, Indicatore della situazione economica equivalente - che serve a filtrare i casi di effettivo bisogno. Una norma stabilisce di-versi criteri di calcolo dell'Isee, così come modifica i campi di applicazione. Dal provvedimento sono attesi risparmi: indi-ce, quindi, di condizioni più restrittive. Si

Pensioni, Imu. beni:A:estero: cura (dolorosa) di equità

iorità a lavoro concorrenza

Pagina 5

press unE 18/12/2011

Il Sole12

Pagina 116 di 136

tratta di una misura equa? I sostenitori po-trebbero dire di sì, perché mira a non favo-rire coloro che non hanno bisogno di esse-re favoriti. Gli oppositori potrebbero dire che rendendo più restrittivo il campo di applicazione si rischia di togliere un soste-gno anche a chi si trova solo formalmente fuori dalle regole ma è in effettivo stato di bisogno. In ogni caso, però, i risparmi atte-si da queste norme sono finalizzati ad al-tre politiche di natura assistenziale.

Le attività finanziarie Sempre in tema fiscale, l'estensione del bollo esentai conti correnti (e i buoni frut-tiferi postali) con giacenze/valori mode-sti. C'è un elemento di equità in queste esenzioni, ma si tratta sempre di una stan-gata, per la quale valgono le considerazio-ni fatte all'inizio su equità/iniquità.

La tassa sui capitali scudati? Nella mi-sura in cui le condizioni originali dello scudo fiscale erano molto (troppo) favo-revoli per i beneficiari (Paesi che hanno adottato misure analoghe sono stati mol-to più esigenti) la norma si può considera-re equa (sempre nel senso di "equità ver-so l'alto"!). Lo stesso si può dire per il bol-lo su immobili e attività finanziarie dete-nuti all'estero da residenti in Italia: colo-ro che detengono attività sull'estero non costituiscono la parte più povera della popolazione.

Nella partita "sgravi Irap" (finalmente un po' di "equità verso il basso"!) c'è un aspetto equitativo nelle maggiori agevola-zioni per lavoratrici e "under 35". Altri aspetti equitativi si rinvengono in alcune facilitazioni per chi abbia a che fare con Equitalia.

I tagli agli stipendi dei parlamentari hanno sofferto di qualche dietrofront ri-spetto alle formulazioni originarie, ma so-stanzialmente si tratta, assieme ai tetti su-gli stipendi dei manager pubblici, di misu-re intese a lenire le ferite della manovra con provvedimenti di alta visibilità ma di scarso contenuto di risparmio.

Le pensioni L'aspetto che desta più problemi di equi-tà è quello della previdenza. Chiaramen-te, il passaggio al metodo contributivo pro-rata, a 16 anni dalla sua introduzio-ne, è meno controverso di quanto non sa-rebbe stata, nel 1995, una sua immediata applicazione a tutti i lavoratori. Si tratta di una misura di equiparazione che to-glie un vantaggio (il retributivo finisce col ridare al lavoratore molto di più di quanto ha versato nella vita lavorativa) ma che ferisce legittime aspettative. La misura è equa in senso macroeconomi-co, ma naturalmente viene percepita co-me iniqua da chi ne è colpito.

Lo stop alle indicizzazioni delle pensio-ni è un altro punto difficile. Solo il fardello record della previdenza (il rapporto pen-sioni/Pil in Italia è fra i più alti del mondo) poteva giustificare il fatto che già in prece-denza il complesso delle pensioni in esse-re non era interamente indicizzato all'in-flazione: caso praticamente unico nel con-testo internazionale, dato che altrove le pensioni sono pienamente indicizzate o all'inflazione o ai salari. La sospensione dell'adeguamento ai prezzi aggiunge ini-quità, solo temperata dall'esenzione per i trattamenti più bassi: equità nell'iniquità, insomma.

Da ultimo, la questione femminile L'aumento dell'età minima per andare in pensione per uomini e donne mantiene età più basse per queste ultime, salva una equiparazione a 66 anni per i due sessi dal 2018. Anche qui, la macroeconomia dice che è una misura equa, tenendo con-to anche del fatto che le donne pensiona-te ricevono più soldi lungo l'arco della vi-ta residua, dato che vivono più a lungo. Le interessate, naturalmente, penseran-no altrimenti...

[email protected]

©RIPRODUZIONE RISFRVA I A

Pensioni, Imu, beni:A:estero: cura (dolorosa) di equità

iorità a lavoro concorrenza

Pagina 5

press L.IfE 18/12/2011

Il Sole12

Pagina 117 di 136

• , Dopo 1'Irap priorità a lavoro' grandi opere e concorrenza Gli aiuti alla crescita varati vanno integrati con riforme robuste

di Giorgio santitti

La politica, tutta insieme, maggioranza e opposizioni, invoca la crescita e chie-de al Governo di fare subito di più su

questo fronte. Le due misure potenti conte-nute nella manovra - deduzione Irap e Ace per favorire la capitalizzazione delle impre-se - sono strumenti efficaci in potenza ma hanno bisogno di un quadro complessivo fa-vorevole alla crescita per produrre risultati concreti. Il cavallo non beve alla fonte se non ha sete, pur in presenza di acqua. In fase recessiva la maggiore convenienza ad assu-mere e a ricapitalizzare deve essere confor-tata da prospettive e nuove occasioni di svi-luppo. Quanto alle liberalizzazioni, le mez-ze misure contenute nella manovra uscita dalla Camera, sono poco più di zero e hanno bisogno di nuove iniziative a tutto campo nella distribuzione, nei servizi pubblici (so-prattutto locali), nelle professioni. È quindi più che mai urgente una "fase 2", che inclu-da liberalizzazioni vere, un'indicazione chiara delle priorità infrastrutturali e dei re-lativi finanziamenti, con l'attuazione del "piano Sud", un programma di dismissioni, l'annunciata riforma del mercato del lavo-ro, il rilancio delle politiche per l'internazio-nalizzazione delle imprese e misure per ri-cerca e innovazione.

«Misure in tempi rapidissimi»

Monti ha già detto che nuove misure per la crescita sono necessarie e si faranno «in tempi rapidissimi». Un gruppo di ministri, guidati da Corrado Passera che ha nello svi-luppo la ragione sociale del suo megamini-stero, è già al lavoro. L'attuale modello di sviluppo, basató sulla politica del debito pubblico, è al capolinea. Se lo Stato deve ri-durre il perimetro della propria azione alle funzioni programmatorie e regolatorie e ri-trarsi dall'attività produttiva, anche nel campo dei servizi e delle infrastrutture, è ne-cessario creare rapidamente e con un dise-gno coerente il quadro di regole che aiuti le imprese, i professionisti e i consumatori a entrare nel nuovo regime.

Oltre a regole fiscali e amministrative vantaggiose per fare spazio ai privati, è ne-cessario che lo Stato dica dove, come e a che scopo spenderà le risorse che restano, pur ridimensionate: le infrastrutture hanno su-bito un taglio degli stanziamenti del 35% ne-gli ultimi 4-5 anni e la riduzione degli investi-

menti pubblici dal 2 all'1,6% del Pil nel 2012

(deciso da Tremonti). Se le risorse saranno meno, il loro valore strategico - di segnala-zione delle priorità reali e di attrazione di capitali privati - aumenta.

La confusione e l'incertezza della pro-grammazione economica, in materia di in-frastrutture ma non solo, è stato il principa-le limite dell'azione del governo Berlusconi e dello stesso Tremonti. Si è pensato di favo-rire il ritiro dello Stato e la fine della politica centrata sul debito pubblico, tagliando sen-za un disegno, promettendo fondi pubblici che venivano poi frenati o revocati, pagan-do le imprese con mesi o anni di ritardo. Quella stagione va chiusa.

Il primo Cipe dell'era Monti-Passera, die-ci giorni fa, ha dato in questa direzione qual-che elemento di prima chiarezza che dovrà diventare una chiarezza definitiva con il Ci-

LE OPERE STRATEGICHE In agenda un nuovo Cipe per capire quali progetti salvare e quali sacrificare: si lavora . su coinvolgimento dei privati e più servizi al Mezzogiorno

pe pre-natalizio. Sarebbe un ottimo inizio per tutti, se il Governo dicesse chiaramen-te quali opere salvare e cosa sacrificare e, nel definire questo mix, indicasse un indi-rizzo strategico: più servizi al Sud per fare sviluppo, più privato per aprire la nuova stagione, piccole opere territoriali oltre al-le grandi infrastrutture prioritarie per ga-rantire la vivibilità dei nostri sistemi urba-ni, manutenzione del territorio per dare qualità allo sviluppo.

Lo stesso discorso che si fa per la pro-grammazione vale per le nuove regole che Monti e Passera hanno cominciato a scrive-re con la manovra e dovrebbero completa-re con un decreto di Capodanno o della Be-fana. Anche qui non è la strada giusta quella che era stata perseguita dal vecchio Gover-no con la legge di stabilità di pensare di pro-muovere il project financing con deboli in-centivi fiscali ai capitali investiti per le rea-lizzare nuove infrastrutture solo in sostitu-zione di contributi pubblici precedente-mente concessi a un Ifistretto numero di opere stradali. Serve una politica di svilup-

po e di reale incentivo al settore privato.

Regole e concorrenza

Soprattutto serve un cambio profondo di cul-tura e qui è richiesto alla politica un salto de-gno di una fase costituente come, per certi versi, questa è. La difesa delle lobby e degli in-teressi particolari non garantirà più crescita, che viceversa sarà possibile solo con un nuo-vo modello di sviluppo che faccia largo all'ini-ziativa privata Vale per il trasporto locale e per le infrastrutture, per gli investimenti ne-gli acquedotti e nei depuratori o nei termova-lorizzatori, vale per adeguare il nostro siste-ma aeroportuale a uno standard europeo e per ridare ai nostri porti una missione strate-gica. Qui non si tratta di garantire ai conces-sionari scappatoie o trattamenti di favore. Piuttosto occorre definire un nuovo patto in cui lo Stato dettale regole, uguali per tutti, de-finisce un assetto regolatorio indipendente e autorevole, garantisce di rispettare per pri-mo le regole che si dà come legislatore ma an-che come stazione appaltante o come part-ner di un'infrastruttura

Liberalizzare e privatizzare è necessario. Riformare il modello della concessione e limi-tare la concessione (che significa esclusiva e monopolio) solo là dove il mercato non arriva è un'operazione complessa ma indispensabi-le, se si vuole garantire una nuova partenza Se le nostre ferrovie non sono in grado di ga-rantire dignitosi collegamenti ferroviari con gli aeroporti, mettiamoli in gara. Se le aziende pubbliche non forniscono servizi adeguati, sciogliamole e, salvando ilpersonale, chiamia-mo privati e stranieri. Sapendo che questo mo-dello chiede anche un'uscita dalla retoricapo-litica che ha condizionato il nostro sviluppo per anni: la retorica dei servizi pubblici gratis, delle infrastrutture senza pedaggio, della vir-tù del settore pubblico che è stata ancora esal-tata dall'ultimo referendum sull'acqua e inve-ce ha prodotto solo monopoli dilaganti (an-che dove non necessari), appalti in house sen-za gare e senza controlli, aumento dei costi e delle inefficienze Le garanzie ai cittadini- ne-cessarie per servizi pubblici e privati ancora largamente al di sotto degli standard europei-si dà con uno Stato che programma, definisce un quadro di incentivi fiscali chiaro e uguale per tutti, regola e controlla il rispetto dei patti, lasciando ai privati - alle imprese, ai giovani, alle associazioni di cittadini - l'iniziativa per rafforzare un mercato oggi troppo debole.

Pensioni, lin cura (dolorosa)

Dopo rlrap priorità a lavoro grandi opere e concorrenza

i

O RIPRODUZIONE RISERVATA

Pagina 5

press unE 18/12/2011

Il Sole12

Pagina 118 di 136

EQUITA

IMU: per l'abitazione principale detrazione di 200 euro. Maggiorazione di 50 euro di sconto per ciascun figlio di età non superiore a 26 anni sino a un massimo di 400 euro

TASSA IMMOBILI ALL'ESTERO: tassazione de17,6 per;mille su tutti gli immobili situati all'estero. Eventuali patrimonia li pagate oltreconfine ridurranno la pretesa italiana fino anche ad azzerarla

PENSIONI: equiparazione nel2018 dell'età di pensiona mento tra uomini e donne. L'uscita dal mondo del lavoro sarà per tutti al

. ,

compimento del sessantaseiesimo di età '

PENSIONI: salve sia per il 2012 che per il2013 dallo stop alle indicizzazioni le pensioni fino a tre volte i t trattamento minimo Inps, circa 1.400 euro

PENSIONI: eccezione peri nati nel 1952 con 35 anni di contributi nel 2012 che potranno uscire con 64 anni; così come te lavoratrici private

PENSIONI: passa dallo a115% il contributo di solidarietà sulle pensioni d'oro. Il prelievo colpirà esclusivamente la parte eccedente i 200.000 euro

REVISIONE ISEE: il numero dei componenti della famiglia e il loro stato patrimoniale peseranno di più nelca [colo dell'Isee per la concessione di agevolazioni fiscali e benefici assistenziali.

BOLLO CONTI CORRENTI: esentati dall'imposta di bollo i conti correnti con una giacenza media annua non superiore a 5.000 euro

dati

TAGLIO AL COSTO DEL LAVORO: salgono peaech1r06. o h , 0.eure (e a 15.200 euro a l Suoi) le deduzioni

co o

assume donne() giovani n d er35 a 111 organico

TASSA LUSSO: sarà versata dai propnetari di auto potenti (oltre 185 kvv), barche oltre 110 metri e aeromobili. Per auto e yacht prelievo scontato secondo la vecchiaia del mezzo

RISCOSSIONE: possibilità di dilazione nel pagamento (una sola volta) si no a 72 mesi se peggiora la situazione economica del contribuente. Non si decade dalla rateazione se si salta una rata

PUBBLICA AMMINISTRAZIO

E: tetto fissato allo stipendio del primo presidente della Corte di

Cassaz.ione * PreViste «derogheN p motievragteli»s piepretnedpioatlig posizioni apicali

Pagina 5 Pensioni, Imu,l cura (ddorosa)

Dopo rlrap priorità a lavoro grandi opere e concorrenza

,,„

press unE 18/12/2011

Il Sole12

Pagina 119 di 136

La manovra necessaria all'Italia Inevitabile, anche se recessiva, per rivitalizzare la civiltà del lavoro

di Stefano Fassina

rischi per l'euro non derivano dagli squi- libri di finanza pubblica dei Piigs. A par- te la Grecia, caso eccezionale, le condi- zioni di finanza pubblica erano solide

nell'area euro fino alla "crisi". I dati di Spagna ed Irlanda erano migliori di quelli della Ger-mania. Anche il nostro avanzo primario nel 2007 superava quello della Germania. Per noi, pesava la zavorra del debito pubblico, ma era in alleggerimento, dopo il peso messo su nella legislatura 2001-2oo6.I rischi per Peu-ro derivano dai divergenti andamenti della produttività tra le aree della moneta unica. La variabile chiave da considerare è il deficit della bilancia commerciale, non il deficit dei conti pubblici.

In tale quadro, il decreto "salva Italia" non è spiegato da ragioni economiche. L'Italia pre-decreto Monti, in condizioni di tenuta dell'economia, avrebbe di gran lunga la mi-gliore performance dei conti pubblici nell'area euro nel prossimo biennio. Il recen-te Economie Outlook dell'Ocse indica per noi un deficit strutturale di -0,3% nel 2012 e un surplus dell'1,4% del Pil nel 2013; per l'area eu-ro, i corrispondenti valori sarebbero -1,3% e -0,3%; per la Germania -o,8% e -0,4 per cento. Datala scia di recessione-stagnazione-reces-sione alle nostre spalle, ,il decreto alimenta i rischi di depressione e, conseguentemente, l'ulteriore innalzamento del nostro debito pubblico. La sequenza delle nostre manovre

Eppure, il mostro dell'indebitamento e del debito pubblico non piega la testa. Arri-va, così, il turno del governo Monti che riem-pie il buco ricevuto in eredità dal governo Berlusconi (i 20 miliardi di euro all'anno a partire dal 204 dovuti dallidelega fisco-assi-stenza) e, per il piano di saldo zero al 2013, in-terviene per altri 21 miliardi all'anno (aggiun-tivi ai 20 utilizzati per coprire ilbuco eredita-to). In sintesi, l'obiettivo del pareggio dibilan-cio, raggiungibile con misure per 31 miliardi all'anno secondo le prudenti previsioni di crescita del 2008, richiede, nel quadro reces-sivo, oltre roo miliardi di euro all'anno (la spe-sa per interessi non incide sulla differenza, dato l'andamento dei tassi rispetto alle previ-sioni elaborate nel 2008).

evidenteche neanche i roo e più miliardi all'anno bastano a cogliere la meta. Il Pil va sempre più giù, colpito dalle mazzate indiriz-zate al mostro del debito pubblico, ma ricevu-te dall'economia reale, in un quadro europeo dominato da scelte analoghe. All'Emi discu-tono per l'Italia di una previsione di Pil 2012 a meno 2,5 per cento. Cosicché, persistere sul-la rotta della deflazione con ulteriori mano-vre correttive e ulteriore compressione dei costi e delle condizioni del lavoro, è autole-sionismo. Invocare o promettere crescita at-traverso "riforme strutturali" non è credibi-le, poiché le riforme strutturali sono carbu-rante per una macchina con il motore ingrip-pato. La verità amara, data la linea di politica di bilancio imposta all'area euro dai conser-

vatori tedeschi, è che la crescita è impossibi-le: l'alternativa per l'area euro è tra "rottura finanziaria" a breve della moneta unica e una "rottura politica" a medio termine, a valle di una stagione di depressione, elevata disoccu-pazione, impoverimento delle classi medie.

Nonostante le valutazioni economiche, il decreto "salva Italia" è necessario. È necessa-rio per rispondere alle ineludibili domande ideologiche (utilizzo il termine senza alcuna sfumatura negativa) e politiche oggi presen-ti nel Paese leader. È necessario al governo Monti, ossia all'Italia, per riconquistare un qualche potere negoziale a Bruxelles, in parti-colare verso il governo conservatore di An-gela Merkel dopo la verticale caduta di credi-bilità del governo Berlusconi. È necessario per tentare di riorientare di 180 gradi la rot-ta della politica economica dell'area euro: Bce prestatore o garante di ultima istanza; Agenzia europea per il debito; investimen-ti alimentati da euro-project bonds e dalla tassa sulle transazioni finanziarie; coordi-namento delle politiche retributive e della tassazione; legittimazione democratica delle sedi di sovranità condivisa.

Insomma, il decreto "salva Italia" è ne-cessario, certo non sufficiente, per provare a rivitalizzare nel "secolo asiatico" la civiltà del lavoro e la democrazia delle classi me-die nel vecchio continente.

Stefano Fassina è responsabile

economia e lavoro del Pd

RIPRODUZIONE RISERVATA

descrive il circolo vizioso in atto: nell'estate 2008, il Mef prevedeva una correzione di cir-ca 31 miliardi all'anno per arrivare nel 2012 al pareggio del conto delle pubbliche ammini-strazioni, nonostante una prospettiva piutto-sto modesta per il Pil (poco sopra l'1%). Nella primavera del 2009, di fronte alla pesante ca-duta dell'economia, il traguardo veniva posti-cipato e per il 2o131'obiettivo di indebitamen-to diventava il 2,7% del Pil. La manovra dell'estate 2009, pertanto, veniva presentata come "di mantenimento". Ma un anno dopo, per raggiungere l'obiettivo ridimensionato (deficit al 2,7% del Pil nel 2013), la manuten-zione non basta. Serve una correzione di 25 miliardi all'anno. Infine, ad aprile scorso, lo scatto rigorista: prima, si riporta l'obiettivo del pareggio al 204; poi, la pressione politica e finanziaria tra luglio e agosto, lo anticipa al 2013. Per conquistare l'ambiziosa meta s'im-bastisce una manovra di 6o miliardi all'anno a partire dal 2014. Da notare che la netta pre-valenza di aumenti di tasse (2/3) rispetto alla diminuzione delle spese (1/3) è "merito" del Pdl e della Lega.

Pagina 18

La manovra necessaria all'Italia

political] clu2

press unE 18/12/2011

Il Sole12

Pagina 120 di 136

COMINCIA DOPODOMANI LA MANOVRA DEL DRAGONE

EUGENIO SCALFA PI

S IAMO in recessione, lo di-cono tutti, le proiezioni dei centri-studi, le Autorità

economiche internazionali, i governi, i mercati. Lo dice l'espe-rienza quotidiana di ciascuno di noi, ricchi e poveri, occupati e di-soccupati.

Il reddito in Europa non cre-sce, le esportazioni languono e languono investimenti, consu-mi, ricostituzione delle scorte. Il rigore è necessario ma altrettan-to lo è la crescita.

Il governo promette che entro gennaio varerà provvedimenti importanti di crescita, affidati soprattutto alle liberalizzazioni; in parte sono già stati varati nei decreto approvato dalla Camera l'altro ieri; quelli sulle farmacie, sulle aste delle frequenze televi-sive, sugli ordini profe ssionall, lo saranno entro un mese. Così si è impegnato a fare l'ex commissa-rio europeo alla concorrenza Mario Monti, che merita d'esser creduto e merita un appoggio senza riserve daipartiti che lo so-stengono; m a i risultati d'una pii' attiva concorrenza cominceran-no a manifestarsi non prima d'un anno e saranno a regime tra due o tre.

Che cosa accadrà nel frattem-po? Lasceremo che la recessione si trasformi in depressione? «Ah, padron, siam tutti morti» canta Leporell o quando appare il Commendatore a fare le sueven- d ette su Don. Giovanni. E questo ha detto Monti alla Carriera mentre inf urlavano i lazzi della Lega e le scriteriate rampogne di Di Pietro: senza il rigore sarem-mo già saltatiin aria, ma senza un rilancio della crescita con effetti rapidi saremo morti egualmente tra poche settimane.

SEGUE A PAGINA 29

press unE 18/12/2011

la Repubblica uesto è il punto sul quale occorre ora concentrarsi. Scrissila settimana scorsa che ero ottimista e tuttora

lo sono. A patto che l'eterogenea maggioranza parlamentare faccia fino in fondo il suo dovere e sosten-ga il governo collaborando ad affi-nare i suoi interventi e non invo can-do elezioni anticipate. Berlusconi prevede elezioni generali a maggio e Bossi borbotta lo stesso vaticinio. Significa che staccheranno la spina a marzo? Nel pieno della stagione di scadenza d'una mole enorme di ti-toli pubblici e di obbligazioni ban-carie in Italia e in tutta Europa? Una strategia di questo genere p ortereb-be dritti all'uscita dell'Italia dall'eu-ro e c'è perfino qualcuno che pensa d'un ritorno alla lira come ad una panacea perché «la lira si può svalu-tare ,.›. Ivla sono matti?

in Europa c'è una crisi finanzia-ria e una crisi dell'economia reale. La prima ha il suo nocciolo nel bloc-co del circuito bancario, la seconda nella caduta della domanda di con-sumi e di investimenti. L'una influi-sce sull'altra ei mercati registrano e influiscono a loro volta e questo è il gomitolo che occorre dipanare.

Capita spesso che sia i cosiddetti esperti sia la pubblica opinione non vedano quale sia ilfilo che serve a di-panare il gomitolo o vedano un filo sbagliato che invece di dipanarlo lo arniffa ancora di piii. L'ottimismo di cui ho detto prima mi viene dal fatto che l'unica istituzione euro-pea itiCliperidente, cioè la Banca centrale guidata da Mario Draghi, ha individuato il filo giusto da tirare ed ha già predisposto le misure per effettuare la manovra necessaria. Ne ho scritto piii volte nelle scorse settimane, ora ci siamo, quella ma-novra avrà inizio martedì prossimo 20 dicembre quando le banche d el-l'eurozona chiederanno alla Ecc e alle Banche centrali dei rispettivi Paesi prestiti per cifre illimitate del-la durata di 36 mesi, eventualmen-te rinnovabili p er quelle banche che avranno corrisposto alle aspettati-ve della Ecc, la quale ha messo a di-sposizione un plafond che può arri-vare complessivamente fino al tet-to di duemila miliardi,

Le banche dovranno offrire equivalenti garanzie che la Bce ha indicato in tre possibili "collatera-li": titoli dei debiti sovrani alloro va-lore di rating, obbligazioni emesse dalle banche che chiedono i presti-ti, crediti cartolarizzati dalle mede-sime banche nei confronti della lo-ro clientela. Il tasso per questa gi-gantesca operazione è fissato all'i per cento.

La Ecc si aspettai seguenti risul-tati: lo sblocco del credito interban-cario, la ripresa in grande stile del credito alle imprese, l'ampia pre-senza delle banche alle aste dei de-biti sovrani in scadenza i cui titoli hanno rendimenti oscillanti per quanto riguarda l'Italia ---- tra il 6,50 dei decennali e il 5 per cento dei biennali. Il differenziale a favore delle banche tra il costo del riscon-to (1 per cento) e il rendimento alle aste è tale che le banche avranno tutto l'interesse ad acquistare quei titoli provocando in tal modo una costante diminuzione dei rendi--menti che equivale aduna rivaluta-zione dei titoli del debito sovrano e ad una diminuzione dello "spread".

Ho già notato domenica scorsa che la maggiorparte dei "media" ha quasi sottaciuto le dimensioni e l'importanza di quanto sta per ac-cadere; laBce dalcanto suo haman-tenuto un basso profilo, probabil-mente per non attizzare le critiche di quei Paesi che sono ossessionati dall'idea di dover aiutare Paesi "scialacquatori". Ma la Bce con questa manovra sta perfettamente nei limiti del suo statuto: non finan-zia gli Stati ma sblocca il "credit-crwich" del sistema bancario euro-peo e modera l'impennarsi degli Pagina 121 di 136

press unE 18/12/2011

la Repubblica "spread". I mercati se ne sono già accorti: le emissioni di titoli a breve scadenza — da sei mesi fino a due anni—hanno già da una settimana rendimenti in diminuzione; i de-cennali non registrano ancora be-nefici e la ragione è evidente: scon-tano i rischi della recessione che i ti-toli a breve non considerano o con-siderano meno. I decennali cioè aspettano di vedere quali saranno gli effetti dello sblocco del credito sull'economia reale,

Segnalo un altro obiettivo della manovra di. Francoforte: sblocca anche la. segmentazione nazionali-stica del -mercato dei titoli pubblici. Rispetto al 20071e banche dei paesi del nord-Europa hanno diminuito del 44 per cento i titoli pubblici del sud-Europa che avevano larga-mente acquistato, stimando che il rischio di averli in portafoglio era divenuto eccessivo.

L'operazione che la B ce metterà in. atto tra tre giorni può indurre le banche tedesche, olandesi, austria-che, francesi, a tranquillizzarsi per quanto riguarda i titoli italiani e spagnoli che hanno ancora in por-tafoglio e probabilmente a ripren-

derne l'acquisto, visto che possono usarli come graditi collaterali per accedere ai prestiti della B ce; un ri-sultato molto importante per "eu-ropeizzare" la segmentazione del :mercato dei debiti sovrani.

Lo sblocco del credito e l'even-tuale discesa degli "spread" e dei tassi di rendimento costituiscono obiettivi necessari anche se non sufficienti al rilancio della doman-da di consumi e di investimenti. Per rendere positivamente influente questo risultato prelimin.are occor-re utilizzare le diseguaglianze come da tempo suggerisce Stiglitz ed altri .

autorevoli economisti. Utilizzare le disuguaglianze, che sono estrema-mente aumentate negli ultimi dieci anni in Italia ma anche in Europa e in America, significa tentare di farle diminuire tra ricchi e poveri, tra Nord e Sud ma anche all'interno delle regioni ricche, non meno di-segnali di quelle povere.

Il ministro dello Sviluppo e quel-lo della Coesione territoriale, Pas-sera e Barca, sono gli attori princi-pali di questa strategia che dev'es-

sere messa in campo mobilitando in parte risorse esistenti (io hanno già fatto sbloccando tre miliardi e mezzo già accantonati ma non uti-lizzati dal precedente governo e de-stinati a finanziare infrastrutture in ferrovie, porti, scuole, carceri), ma in gran parte cercandone di nuove. Non sirilancia la crescita a costo ze-ro, salvo le liberalizzazioni che ope-rano a tempo medio-lungo.

Il governo ha avviato la mappa-tura della "spending review" ; cioè dei tagli di spesa mirati nei settori dei trasferimenti. Una parte cli que-sti tagli è già contenuta nel decreto e riguarda la sanità. Un'altra fonte, verrà (a tempo medio-lungo) dalla riforma della giurisdizione civile e dall'accorpamento delle strutture giudiziarie inutilmente dissemina-te sul territorio. Un altro analogo accorpamento riguarda i piccoli Comuni. Ma il grosso concerne l'acquisto di beni e servizi della pubblica amministrazione e la sel-va dei trasferimenti a sostegno di categorie di imprese, privi di utilità, veri e propri sprechi e regalie eletto - ralistiche.

Ci sono varie stime su questi pos-

sibili tagli di spesa, la piìt prudente delle quali fissa intorno ai 10-15 mi-liardi l'ammontare di questi rispar-mi. In attesa d'una mappatura più attenta e più. estesa ---- che va avvia-ta subito un taglio limitato agli sprechi uni evidenti che frutti nei 2012 la cifra di 10 miliardi sarebbe un passo avanti notevole. Senza dubbio un'altra fonte dovrebbe ve-nire dalla lotta all evasione che p erò non si può limitare al tetto del con-tante spendibile fissato a mille eu-ro. Vincenzo Fisco prese provvedi-menti molto efficaci a questo pro-posito e sarebbe oltremodo oppor-tuno che Monti e il suo vice -ministro del Tesoro, Grilli, lo consultassero e lo imitassero. L'evasione e i tagli al-le spese di spreco potrebbero forni-re le risorse necessarie a finanziare due obiettivi; il rilancio della do-manda e i provvedimenti p errinno - vare il welfare con l'occhio ai giova-ni e ai precari.

I partificollaborino e sosten.gano senza se e senza ma perché questo governo non ha alternative.

*

Non ha alternative per questa e-

Pagina 1

Pagina 122 di 136

press unE 18/12/2011

la Repubblica gislatura ma, in quanto governo istituzionale, non ha a mio avviso neppure alternative per il futuro nel senso che, al di là dell'emergenza che lo ha reso necessario, la sua na-scita corrisponde ai principi e alla normativa prescritta dalla Costitu-zione, soverchiata per mezzo seco-lo dalla partitocrazia.

Questo avevo scritto in prece-denti articoli e questo mi è stato rimproverato, con molto garbo, in un articolo di fondo sul Corriere della Sera, di domenica scorsa da Galli della Loggia che vede un erro-re grave in ciò che avevo scritto sul-la natura istituzionale dei governi e sui poteri del Capo dello Stato a questo riguardo.

Della Loggia si è rammaricato che i costituzionalisti non siano fi-nora intervenuti in proposito la-sciando il dibattito nelle mani dei giornalis ti. Ma ora molti costituzio-nalisti di notevole prestigio hanno detto la loro: Gustavo Zagrebelsky su questo giomaleilgiorno stesso in cui della Loggia scriveva la rampo-gna a me diretta e quindi senza an-cora averlo letto; più tardi Capoto-sti, Onida, De Sien

Tutti senza eccezione hanno ri-tenuto infondati i rilievi mossi dal-l'editorialista del Corriere nei con-fronti di Napolitano (e diretti a me che ne sostenevo l'assoluta corret-tezza costituzionale).

Alcuni di loro tuttavia (e De Sier-vo in particolare) hanno criticato anche me; la titolarità esclusiva del presidente della Repubblica nella nomina del presidente del Consi-glio ignorando ipartiti, sarebbegiu-stificata dall'emergenza ma non lo sarebbe quando si tornasse alla normalità.

Che senso ha questo distinguo? Con tutto il rispetto: nessun senso. Se la procedura di Napolitano è ri-conosciuta corretta è perché conforme alla' ostituzione laddo-ve attribuisce in via esclusiva al ca-po dello Stato la «n.o mina del presi-dente del Consiglio e su sua propo-

sta dei ministri». partiti, secondo l'articolo 49,

«concorrono con metodo demo-cratico a determinare la politica na-zionale». Cioè — come spiegano i lavori della Costituente — raccol-gono il consenso popolare e deter-minano l'indirizzo politico attra-verso i membri del Parlamento che aderiscono a quei partiti. I [ governo deve avere la fiducia del Parlamen-to per nascere e sussistere; il Capo dello Stato, quando nomina il pre-sidente del Consiglio, dovrà dun-que preventivamente esser consa-pevole che la sua scelta dev'essere soddisfacente per la maggioranza parlamentare e quindi interpellerà i gruppi parlamentari per conosce-re quale sia il loro «indirizzo politi-co» il loro programma di legislatu-ra, ricavandone l' identikit del nuo-vo «premier».

Lo sceglierà lui e il prescelto gli farà le sue proposte in un rapporto fiduciario che passa tra capo dello Stato – presidente del Consiglio - ministri.

Questo percorso esclude le fami-gerate "delegazioni" dei partiti al-l'interno del governo e impedisce che la partitocrazia defornii gli stes-si partiti e la democrazia parlamen-tare.

Queste sono le procedure corret-te, non lo dico io ma lo dice la Costi-tuzione. Si può obiettare che i parti-ti di maggioranza definiranno »go-verno amico» e non «loro governo» quello così formato. E' probabile, ma questo sarebbe un ottimo risul-tato. I governi hanno una nr,ggio-ranza di riferimento ma sono indi-pendenti in quanto istituzione così come la maggioranza parlamenta-re è autonoma nelle sue determina-zioni se non altro perché ha il com-pito di legiferare ma anche di con-trollare, insieme all'opposizione, il governo e la pubblica amministra-zione.

Governo amico: va benissimo così.

RiPRODUZiONE RiSERVATA

Pagina 1

Pagina 123 di 136

Pagina 2

press unE 18/12/2011

la Repubblica

Ora tocca ai tagli di spese scure sugli sconti fiscali per aiutare i disoccupati Tetto ai pagamenti, risparmipossibili per 10 miliardi

L'aumento della spesa pubblica

Bankilia

in % dei Pii

DOPO tasse e pensioni ora tocca alla spesa pubbli-ca e alle agevolazionifisczili. Appena incassato il via libera definitivo alla m anovra è giàin agenda un ap-p untamento che coi nvol ge rà ilpresidente del Con-siglio Monti e i maggiori ministri economici, da Giarda a Passera, per aprire il dossier spesa pubbli-ca. Due le misure sul tavolo: blocco dell'aumento della sp esa primaria al50 p er cento della crescita del Pil e sfoltimento dei 720 sconti fiscali, tra famiglie e imprese, che costano al nostro sistema 253 miliar-di. Oltre a una stre tta su beni e servizi e sprechi vari. Nel complesso, sul versante della spesa, si potreb-bero risparmiare circa 10 miliardi aggiuntivi.

UN RENUND LE WENN

Sul tavolo dell'incontro una tabella con cifre im-pressionanti: al netto delle pensioni e degli interes-si la spesa pubblica italiana ha raggiunto i 480 mi-

Eludi di curo. Troppo per essere sostenibile e trop-po sperequataperaderire at unii crismi dell'equità.

a montagria della spesa non fa neppure differen.- ze o discriminazioni tra centro e periferia: è distri-buita — secondo le ultime osservazioni de] gover-no — a150 per cento tra amministrazione centrale e Regioni-Comuni-Province.

RNUREN REINU'R

La cornice all'interno della quale si muoverà il governo per aggredire la spesa pubblica, al netto delle pensioni sulle quali si è già operato, è quella della spendi/1.g nevi erti, cioè la selezione tra sprechi e spese necessarie. Main mano all'esecutivo, vota-to con l'ultima legge di Stabilità che porta la firma dell'ex ministro Tremonti del settembre scorso, c'è anche il cosiddetto emendamento Morando, dal nome del senatore del Pd che l'ha presentato e fat-

to approvare dall'assemblea di Palazzo Madama, e elle ora il governo Monti vuole rendere immediata-mente operativo. La norma prevede che la spesa. priva aria deibilancio dello Stato non possa aumen-tare interrnini nominali (cioè inflazione compresa) più de150 per cento della crescita del Pil stimata dal Documento di economia e finanza. Unavera e pro-pria mordacchia ai conti pubblici che, unita al pa-reggio di bilancio inserito in Costituzione, renderà stazionario lo stato dei conti pubblici italiani.

ENUENALEUMN NRYNDERR E NURVU .'AnN NUN ~NN

Ma non basta: il governo sta studiar] do tre mosse d7le comportano un 'azione pressante e coordinata. Il primo fronte si chiama federalismo fiscale: spin-to a tappe forzate dalla Lega nella prima parte del 2011 ora- , anche in vista dei nuovi equilibri politici,

Pagina 124 di 136

press unE 18/12/2011

la Repubblica dovrà essere rivisto. Il secondo fronte si chi ama "ta-gli lineari": serve un intervento per modificare la tecnica "proporzionale" e indiscriminata adottata eia Tremonti per tagliare la spesa pubblica che ha ormai "congelato" bilanci di enti e amministrazio-ni costretti ad incorporare le nuove regole. Terzo fronte, il patto di stabilità interno: i Comuni hanno avuto parte delle risorse per l'aumento delle impo-ste e l'introduzione della tassa sui servizi, ma resta la necessità di rivedere pesi e impostazioni.

MEW AUWCIAMM Nnl'M

A completare il quadro dell'agenda delle prime settirn an e dell'anno, che sarà oggetto della ricogni-zione governativa tra Natale e Capodanno, c'è il ta-glio delle agevolazioni fiscali eccessive, inutili o che si sovrappongono ad analoghe provvidenze assi-stenziali Inps. La norma è nata sotto l'emergenza dell'estate scorsa e prevedeva, nel caso di mancata attuazione, l'introduzione automatica e indiscri-minata di tagli lineari del 5 per cento fin dal prossi-mo anno, Il governo, considerando i tempi assai stretti per attuare la delega, l'ha accantonata e co-perta per ora con l'aumento dell'ilva che scatterà da ottobre. Ma l'intenzione dell'esecutivo è quella di evitare l'aumento dell'Iva (o di ridimensionarlo) e di approvare in tempi rapidi la legge di riforma del fisco, praticando tagli selettivi delle agevolazioni fi-scali per circa 3-4 miliardi. Senza sacrificare quelle basilari, come le detrazioni per figli e lavoro dipen-dente.

AMMCM.ZAM

Con i risparmi che arriveranno dal taglio delle agevolazioni si dovrebbe finanziare la riforma del-l'assistenza e degli ammortizzatori sociali, per aiu-tare soprattutto i disoccupati. La giungla degli sconti sui quali il governo si propone di operare è enorme: dalla Commissione presieduta dall'attua-le sottosegretario all'Economia Vieri Ceriani è emerso che n el no stro sistema ci sono 720 agevo la zioni fiscali che costano allo Stato 253 miliardi.

9WPM:M5M-MM

Ma soprattutto è la confusione che regna. Per de-trazioni per abbonamenti a bus e metro, per pale-stre, per spese funebri bisogna rivolgersi al Fisco.

La giungla degli sconti fiscali (in gran parte indipendenti dal reddito)

Asili nido

O Spese istruzione

O Spese funebri

O Spese palestra figli e altro ancora

O Mutui prima casa

O Spese sanitarie

O Assicurazione vita

O Contributi colf

O Affitti

O Spese mediche per portatori di handicap

O Spese per badanti per portatori di handicap

Spese acquisto cani guida

O Sconto Iva per acquist o auto per disabili

O Assegno periodico al coniuge

O Assegni alimentari

O Contributi previdenziali e assistenziali e ai fondi integrativi

O Somme ai dipendenti uffici elettorali

O Contributi alle ONG

O Contributi per Chiesa cattolica e confessioni religiose

O Spese per adozione internazionale

O Erogazioni per enti ricerca e enti parco

Oneri immobiliari

Spese veterinarie

CY O Spese restauro beni vincolati

Erogazioni liberali a enti, associazioni e partiti

O Erogazioni liberali per la Biennale di Venezia

O Spese docenti per aggiornamento

O Sostituzione frigo

O Acquisto condizionatori

O Acquisto mobili

O Acquisto box

O Pannelli solari

O Erogazioni per Ospedale ~era di Genova

O Borse di studio Trento e Bolzano

O Collaudo motori navi e aerei

.................................................................................

O Diplomatici

O Immobili a uso culturale

O Costruzioni rurali

O Detassazioni premi di produttività

O Docenti e ricercatori che rientrano in Italia

O Settore editoriale

O Prodotti agricoli

O Materiali ecologici

o Contribuenti "minimi"

O Società cooperative e per tutela ambiente

O Attività artistiche o cinematografiche

Per esperimenti come la so cial card per anziar di gen ti, oppure bonus bebè da 1.000 curo p er i nuo-vi nati, bisogna bussare all'Inps. Fisco e assistenza, erario e frips sono due torri di Babele. Dove, nel co r-so degli anni, si sono cumulate detrazioni con fina-lità assistenziali che spesso si sovrappongono con

analoghi esimili interventi ad erogazione diretta da parte dell'inps. Di fatto due Welfare. Che cammi-nano ciascuno per conto proprio.

UfflUMIg W:M SC~ MSM.:

Dentro questo marasma— che prevede circa 80 vo ci di agevolazioninella denuncia dei re dditi—c'è di tutto. Alcune fanno sorridere come quella per le cure veterinarie di cani e gatti di cui beneficiano 60 mila amici degli animali. Altre sono duplicazioni come le agevolazioni per le donazioni alla Bienna-le di Venezia o all'Ospedale Galliera, ottime i stilli-zionimache cornimque potrebbero beneficiare d el sistema phirn ode rn o del5 per mille. Ma ci sono po i aiuti ben più importanti e gettonati, come quelliper i mutui prima casa (ne beneficiano 3,8 milioni di contribuenti) e quelli per le assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni (6,6 milioni di contribuenti). O ancora quelli sulle spese sanitarie: sono 18 milioni gli italiani che le detraggono regolarmente dalle tasse, e sarà difficile intervenire qui. Dove si pensa di affondare la lama è siine agevolazioni Iva e quel-le sulle accese (che ad esempio facilitano autotra-sporto e traffico aereo).

RIPRODUZIONE RiSERvATA

Pagina 125 di 136

press unE 18/12/2011

la Repubblica La manovra anti-deficit, voce per voce (nel 2012)

... ::.

...

...

~tmlitild t

:Iiorerizs:5.,:..::„,n., di eurd

...........:•:•:•:•:•::::::::::::::1:1:1:1:1:::::::::::::::::::::::% :„

imu

11111 valor i in milioni ...• RISPE".:.:.:.:.:............ • • • • • •

.::::: v i • • •••••••••••••••••••

• • ... 11: Tagli Regioni

••• ... ... Tasse lusso \.7)1N11

11111 a statuto speciale

... •• ... ... ... ..... ....• Accise ....• ..... ...

,;.., •;,,,,;,,,, ::::, i Tagli Province

... ...

.„,,,,.\,,,I,,....,:.:,o ralTaontravIe Comuni Tagl

ra 111 .., .,..,,,n ::::::::::::::::::::::::::..

......

.„,26,zoo.,. Detrazioni ristrutturazione i

Bollo su attività scudate ,,,,,‘,'-:.e.,,,7,3?2,21ilil ''''- .- ''* .Z::•-k.'.‘ ::::::4A65,

,,,,,,,,,,,,,, ,,..._.,. .... , Deindicizzazione .......................... ............ tt.,,..y.,.,,.,.,.,.,.,.,. ......................... , • ' :I : I l

:0::00.. • r.0,,'• Bollo sui titoli \\;;.‘ tz.',..2'::::•2::: •••• \., III:: pensioni ''' ..0. ' ''.0.t0a..

e

\,,‘,,, -,,,..1'.•N•:::::::::::9:3,: ,,,,,,,,,,

Iva ,,,,,,\ ,z\lz,„ nE.:. .. :, , /.• ,:,:7,,n ,...:1 praelvtrideemnzislauirie

Incremento aliquota

..., , A., ..... &..,k-..g*,,,, ... previdenziali .

•• ••••• .

..... ... Addizionale regionale :1, ,.... ,, ,,..,...;.i.. /11111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111:1:1:1:1:1:1:1:1:1:1:1:1:1:1:1:1:1::::::::::1:1 1 l11::••

.:.:. ... ••• Contr. solidarietà fondi Inps

,,,,.„„ ,...„...r„ 1 zz..g.• :1.,:mr.zs , :..• • oGrommgrigf~:::::::::::::::::::::::::::::::::111 1:1:::: , ... ...„

.•

i

: .•: .• Sterilizzazioni

lei rurale 7537 Ace (sconto capitaliz. imprese)k 1 1 1 1 1:

milìoni di pace k

Deducibilità :raiz) giovani e donne mg.011 di Oro Fondo trasporto ns, dì Nro

Effetti fiscali deindicizz. pubblico locale - 11111 pensioni e

\ , n contributo solidarietà 1:11• Altre spese

Fonte: elaborazione su dati Tesoro

MØ1 ThM Congelamento taglio . detrazioni (delega fiscale) rz29 n

Deducibilità Irap

Scudo fiscale 1111l Fondo sviluppo e

sn 11111 Fondo giovani e donne ••• 1:1:1

Fondo garanzie Pmi

:1

11:1

11:1 Fondo export

• • • • • • ,,,•••••••••••••••,,,,

• ...y.••••••••• •

.... ......

• :...,..........,..,..,...„..::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::,...•

.... .....

Pagina 2

Pagina 126 di 136

Gliaviwalimoallahe aNO.teMiFiniePiCr,Rdedb

press unE 18/12/2011

la Repubblica

"Manovra fatta da chi non capisce niente" L'attacco dei sindacati, Napolitano: Parlamento ha dato una grandeprova UMBERTO ROSSO

ROMA — «Sembra fatta da mio zio, che di economia non capi-sce un bel nulla: è pensata solo per far cassa subito, senza toc-care i grandi patrimoni». Alza il tiro la Cisl, che presidia insieme a Cgil e Uil piazza Montecitorio contro una manovra «ingiusta e iniqua». E Raffaele Bonanni, dopo aver "bocciato" in econo-mia premier-bocconiano, in-voca un tavolo di conce nazione col governo anche perché «il gioco vero dei partiti è puntare alle elezioni anticipate, Monti perciò farebbe bene ad aprirsi al confronto con noi nel suo stes-so interesse». Durissima anche la Carnusso, che annuncia un nuovo presidio a Montecitorio del pubblico impiego in sciope-ro domani, «è una stangata re-cessiva, squilibrata, iniqua e noi andremo avanti nella nostra battaglia per modificarla».

Messo sotto pressione dai sindacati, che manifestano l'in-tenzione di «non dare tregua neanche a Natale», Monti p‘ uò contare invece sull'appoggio che arriva sempre dal Colle. 11 presidente Napolitano va ad Assisi, per assistere al concerto di Natale nella B asilica e visitare la tomba di San Francesco, e a cronisti che vogliono sapere (lei 61 voti in meno per l'esecutivo alla Camera la mette "in positi-vo". «io non so come sono an-date le cose dal punto di vista delle assenze e delle presenze—dice il presidente della Repub-

WORdì sCRa a;en-U:, zuntla ,z:,:nsano vz:Z'z: Cankass:z msa ac•o

PRESIDENTE Giorgio Napolitano ieri ad Assisi, Sopra Bonanni, leader Cisi

Mica ma credo che comun- que il Parlamento abbia dato una grande prova nel seguire la discussione sul] a m anovra e co-ronarla con l'approvazione». Un «passo importante» l'ap- provazione del provvedimeli- - to, insiste, lanciando dunque segnali di ottimismo sulla tenu-ta e il cammino dell'esecutivo, Ma gli italiani, oltre che a Mon-ti, devono aggrapparsi anche a San Francesco patrono d'Italia? «Dobbiamo aggrapparci so-

prattutto anoi stessi», è la rispo s ta di Napolitano, che poli ospi-te a pranzo in convento daifran - cescani taglia una torta fatta con tre panettoni rosso, bianco e verde e scherza, «l'importante è che lafetta sia di tre colori, per-ché con un solo colore sarebbe un'altra cosa...».

Con la richiesta di concerta-zione diBonanni,«espressacon la consueta franchezza», si schiera Beppe Fioroni del Pd. Sollecita il governo a non rifiu-

tare, perché sostenere che la previdenza non è materia di cui discutere coni sindacati è «un errore concettuale e di merito». Contro il le ader della Cisl invece il capogruppo del Pdl al Senato Gasparri, che ironizza: «Se Bo-nanni avesse ascoltato vera-mente suo zio non esperto in economia avrebbe forse evitato di fare l'apprendista stregone che ha preso le distanze dal pre-cedente governo, auspicando i tecnici contro i quali è poi sceso

in piazza». Ma altre bordate contro la

manovra arrivano dalla Cgil, con Su sann a Camusso che con-tinua ad attaccare un decreto che pesca solo dai redditi di la-voratori e pensionati «senza in-taccare le grandi ricchezze », Per la verità, il segetario della Cgil qualche timido segnale di in-versione di tendenza lo intrave-d e nella tassazione innalzata sui capitali scudati ma «è poca cosa, rispetto ad una vera patri -

moniale», Resta perciò -una m a-novra profondamente squili-brata, un tratto che, va corretto «anche per gli effetti recessivi che avrà sul paese in termini di potere d'acquisto». I dati sulla produzione industriale, rileva la Camusso, sono in totale calo, le previsioni sull'occupazione pessime, «ma gli effetti antire-ce ssivi dellamanovra economi-ca che erano necessari non ci so no ».

«PRODUZIONE RISERVATA

....... Manowa l'alta da. chi non capisce niente"

Pagina 127 di 136

L a ira eia dentaha atti razzista

Pagina 13

press unE 18/12/2011

la Repubblica

La marcia dell'Italia arati

ista

Inventimila a Firenze per ricordare Salili) e Diop. Cortei da Milano a Napoli SIMONA POLI

FI RENZE Samb Modou e Diop M or, uccisi martedì scorso da un killer razzista a colpi di pistola, vengono ricordati a Firenze in una sorta di funerale civile, un ri-to collettivo e silenzioso a cui partecipano oltre ventimila per-sone, come se il male provocato da uno solo si potesse distribuire in parti uguali tra tanti. Aprendo il corteo la comunità senegalese intona un canto di preghiera per i due fratelli morti nei mercati di piazza Dalmazia e San Lorenzo ma poi sceglie di marciare per le strade senza cori né slogan, scandendo un'unica frase: «Ba-sta razzismo». Anche i politici in cammino Bersani, Vendola, Rosy Bindi, Paolo Ferrero, il lea-der della Fiom Landini, Fabio Evangelisti, persino exministro Rotondi — tentano di rendere meno ingombrante la loro pre-senza rinunciando a parlare dal palco e lasciando che a rappre-sentare le istituzioni sia il presi-dente toscano Enrico Rossi, che rivolge un appello a Napoletano «perché conceda subito la citta-dinanza italiana ai tre giovani ri-masti feriti nell'attentato» e al Parlamento «perché approvi mi-sure più efficaci per combattere la diffusione di culture razziste e

Conuue>. víAhue

„ .

"UbZ

Cure czn~1.-z-t

dRse.-inlinuAz :ne"

Verona il sindaco leghista Flavio Tosi che a sorpresa si unisce al corteo dei senegalesi riunito in piazza Fra, mentre a Milano la manifestazione da piazzale Lo-reto alla stazione Centrale lungo il percorso viene messa in crisi quando alcuni migranti gridano «assassini» ad agenti e carabinie-ri. in tenuta andsommmossa, Anche Bologna si mette in mar-cia contro il razzismo: uno dei portavoce senegalesi, Sene Ba-sir, dice «Ci sentiamo italiani e

invece ci chiam ano clandestini». Sfilano le comunità africane a Torino e a Genova, dove il mini-stro Andrea Riccardi, in visita al museo del Mare, sottolinea co-me «troppo si è parlato con du-rezza e asprezza di gruppi etnici minoritari e le parole tante volte diventano armi, pesantissime armi».

A Napoli sono oltre 1500 le persone riunite in piazza del Ple-biscito mentre a Bari il sindaco Michele Emiliano è in prima fila

nel corteo degli immigrati ed è proprio a lui che gli esponenti lo-cali di CasaPound rivolgono un messaggio in tono seccato: «Sia-mo sereni e nonostante le pole-miche sollevate in gran parte dal sindaco non accetteremo provo-cazioni». A CasaPound risponde Pape Diaw da Firenze: «Noi non abbiamo bisogno di scuse. Loro, piuttosto, dovrebbero vergo-gnarsi. E non solo di fronte a noi. ma davanti al mondo intero».

PRODUZIONE R!S ERVATA

REPUBBLICLIT ` Da Firenze a Napoli

l'Italia ant razzista in piazza: video, foto e interviste

xenofobe troppo a lungo tollera-te».11leader storico deisenegale-si fiorentini Pape Diaw invita in-vece la politica «a voltare pagina sulle politiche per l'immigrazio-ne. Solo così», aggiunge, «questa tragedia non sarà stata inutile».

Nessun incidente, la inanife-stazione scorre ordinata come vuole la comunità senegalese, che si occupa anche di organiz-zare un robusto servizio d'ordi-ne che con metodi molto con-vincenti tiene alla larga chi sem-bra volersi agitare un po' troppo. A provocare l'unico momento di tensione una decina di ragazzi dei centri. sociali che se la preti-dono con. Renzi e gli urlano «co-munista rosé» e «fascista, sei il primo della lista».

Non viene contestato invece a Pagina 128 di 136

La pensione dei lavoratori autonomi

Data di nascita e inizio contribuzione: grugno

Scenario demografico: 'STAI storico Pensioni superiori aZavolte l'assegno sociale per pensione anticipata

47%

42% 45?ib 43%

'47% 40%

'56% 55%

6 2 e 10 6

età età inizio contribuzione anagrafica attuale

età età inizio contribuzione anagrafica 9n 26 attuale

67 e 5 : 68e

66 e : 69 1

e

64 e 2 67 e

8 68e8

66 e 10 66 e 10 66 e 10

8 e 8 :68 e 8 68 e 8

45%

'49%

68%

n Crescita Pil reale annuo M%

Crescita retribuzione annua 1%

r•r•i Retribuzione annua prima del pensionamento: : curo

età età inizio contribuzione anagrafica nr attuale

11N1111Q, ,,11 hnil: dl h

età età inizio contribuzione anagrafica attuale

40%

38% %

49% 43%

Salgono gli assegni per gli autonomi ma ai giovani solo il 40% del reddito

pensione sarà di soli 760 curo.

UWA

La riforma Fornero prevede -per gli autonomi come per i di-pendenti - che sia possibile an-dare in pensione a «soli» 63 anni purché siano staff versati alme-no venti anni di contributi e che la pensione maturata sia pari al-meno al 2,8 per cento di quella minima. La n orma p erò vale solo per chi ha una previdenza com-pletamente integrativa, quindi non è applicabile a chi alla fine dei 1995 aveva almeno un anno

dilavoro e di contrib utivers atial-le spalle. Ciò fa sì che un autono-mo di quarant'anni che ha ini-ziato a lavorare a23 andrà in pen-sio ne, più tardi rispetto al coeta-neo che ha aperto bottega a 29 o 32 anni: la sua pensione infatti non è completamente integrati-va. Va detto che, svantaggiato sull'età, l'autonomo in questio-ne sarà avvantaggiato sull'asse-gno: il suo tasso di sostituzione sarà del 49 percento, contro il 40 o il 38 dei colleghi che ha iniziato più tardi la loro vita lavorativa.

RI P ROD UZ ON E RISERVATA

Pagina 9

Salgono : nel outontmli max giovani solo i14:r ode] red,liDa

press unE 18/12/2011

la Repubblica PER commercianti e artigiani i problemi scatteranno alla terza settima del mese. Gli assegni pensionistici che, con le nuove norme, andranno a riscuotere i lavoratori autonomi saranno si-curamente più alti di prima, ma copriranno al massimo, nel caso dei cinquantenni, :158% del red-dito conseguito durante il mese. Per mantenere il livello di vita as-sicurato negli anni di lavoro, la categoria dovrà quindi pensare in tempo ad una previdenza in-tegrativa. D'altra parte, anche se la riforma Fornero ha alzato le aliquote co ntrib utive richieste ai lavoratori autonomi, le quote da loro versate restano decisamen-te più basse rispetto a quelle dei garantite dai lavoratori dipen-denti. E in un sistema che pog-gerà esclusivamente sui versa-menti, la differenza si vedrà.

L.AUWM

Dal prossimo gennaio artigia-ni e commercianti verseranno più contributi. Le aliquote au-menteranno di 1,3 punti nel 2012 e dello 0,45 per gli anni succ essi-vi fino a ra ggiungereiltetto de124 per cento nel 2018. Un rialzo che la categoria ha contestato - an-che se, visto il sistema completa-mente contributivo permetterà loro di avere assegni più alli - e che i sindacati, ai contrario, han-no giudicato troppo timido per-ché troppo lontano dalla parifi-cazione con le altre categorie, I lavoratori dipendenti versano infatti il 33%.

TRMSM;RUA

Meno contributi versati, me-no pensione intascata. Il tasso di sostituzione medio della catego-ria (il rapporto fra la prima pen-sione e l'ultimo reddito) resterà infatti ancorato al di sotto del 50%, più o meno la metà del red-dito di cui un lavoratore autono-mo dispone ogni mese. Ciò vuoi dire che se l'artigiano o il coni-merciante vorrà mantenere, una volta uscito da bottega, lo stesso livello di vita assicurato durante gli anni di lavoro saràmeglio che cominci a pensare per tempo ad un'integrazione previdenziale. In assenza di ciò, alla terza setti-mana il suo reddito sarà a quota zero. Facendo media ai 50 per cento, va detto che si può conta-re da un massimo del 58 ad un minimo del 35 per cento, varia-zione dovuta all'età magnifica e a momento in cui si è iniziato a lavorare e quindi a versare, Ecco allora che il giovane lavoratore autonoi n O che oggi ha 40 anni e che ha iniziato a versare contri-buti a 29 anni andrà il pensione a 66 anni e 10 mesi, ma anche se oggi il suo reddito è di duemila curo al mese, domani la sua

Pagina 129 di 136

press unE 18/12/2011

la Repubblica

Vola la cassa integrazione e va a 900 milioni di ore

MILANO — Cresce il ricorso alla cassa integrazione, che con no-vembre sfiora 900 milioni di ore da inizio anno, sempre più vicina alla soglia del miliardo per il 2011. Si confermanoparcheggiatiiu cig circa 500rnila lavoratori a zero ore che hanno perso nel loro reddito oltre 3,4 miliardi di euro, pari a 7.300 euro in meno a testa. A lan-ciare l'allarme è l'osservatorio cig del dipartimento settoripro dutti-vi della Cgil, che ha rielaborato i dati Inps relativi a novembre.

«Numeri di un'economia in re-cessione», si osserva nel rapporto del sindacato dove si sottolinea come stia «peggiorando grave-mente il quadro economico men-tre il settore industriale, con la sua profonda crisi, resta il grande ma-

ShaSo della z 500 adle leva~M ha.~ zmmo %-nedla 7200 eam 2annz: ;es;a

lato del nostro paese». I numeri dello studio del sindacato guidato da Susanna Carnusso lo confer-mano il 72,66% delle ore di cassa integrazione ordinaria (cigo), il 91,21% di quelle di cassa integra-zione straordinaria (cigs) e il 40,70% di cassa integrazione in

deroga (cigd) sono infatti richie-ste dal solo settore industriale, «Il rigore iniquo della manovra si renderà inutile se il paese non ri-prenderà a crescere mettendo al centro illavoro», spiega il segreta-rio confederale della Cgil,Vincen-zo Scudiere. «Bisogna affrontare le carenze strutturali della nostra struttura industriale che nulla hanno a che fare con la modifica dell'articolo 18», aggiunge, Il te-ma, secondo la cgd, «non è agevo-lare ilicenziamenti, ma inteive ai-re sulle debolezze delle nostre aziende: dimensione, qualità dei prodotti e ricerca e sviluppo».

Scudiere osserva che bisogna par-t ff e dalle emergenze. «Il prossimo anno — dice — sarà complicatis-simo tralarecessione e ilrischio di migliaia di lavoratori senza più ammortizzatori e lontani dalla. pensione, Una questione che va. affrontata e risolta altrimenti non. solo i lavoratori ma anche la 'im-prese ne pagheranno le conse-guenze».

Non si ferma la crescita conti-nua delle aziende che fanno ricor-so ai decreti di cassa integrazione straordinaria, con quasiil 60% per in o tivi di crisi aziendale, , Da inizio anno a novembre i decreti sono stati 6.333 con un aumento del +3,24% sullo stesso periodo del 2010. I decreti investono 9.863 unità aziendali territoriali con un + 16,27%, sempre sui primi undici mesi dello scorso anno, in conse-guenza, spiega il rapporto, «di un aumento maggiore di gruppi in-dustriali con insediamenti in più territori piuttosto che di aziende presenti in un unico territorio». Mentre aumentano i casi di crisi strutturale delle aziende per falli-mento, concordato preventivo e per amministrazione straordina-ria, restano sempre «inconsisten-ti» gli interventi che prevedono percorsi di reinvestimento e Mi-no vamento strutturale delle aziende, che sono il 7,58% del to-tale deidecreti.Leregionidelnord si segnalano ancora una volta per il ricorso più alto alla cassa inte-grazione da inizio anno. Seguono il Piemont e e il Lazio mentre per il mezzogiorno è la Campania la re-gione dove si segna il maggiore ri-corso alla cig. Infine, per quanto riguarda i settori è la meccanica dove si conta il ricorso più alto al-lo strumento della cig seguita dal commercio estero e l'edilizia

Pagina 26

Pagina 130 di 136

press unE 18/12/2011 LA STAMPA

Il governo riparte con lavoro

e liberalizzazioni E prima di toccare le regole sui licenziamenti saranno riformati gli ammortizzatori sociali

ROBERTO GIOVANNINI ROMA

Archiviata alla Camera la ma-ximanovra, il governo Monti adesso vorrebbe avere un po' di tempo per rifiatare e racco-gliere le idee. Di tempo non ce n'è: è imminente - anche se non porterà sorprese - la di-scussione del provvedimento al Senato. E subito dopo ci sa-rà il lavoro di preparazione del decreto milleproroghe di fine anno, un appuntamento ormai fisso dei lavori parla-mentari. Secondo certi osser-vatori, il «milleproroghe» po-trebbe essere il veicolo giusto per nuovi significativi provve-dimenti di riforma. Addirittu-ra, una massiccia dose di libe-ralizzazioni. Ma come spiega-no fonti di governo, in questo decreto sarà possibile inseri-re soltanto modeste correzio-ni alle misure varate con la maximanovra, aggiustando in aspetti limitati errori o im-precisioni dell'articolato par-torito a Montecitorio.

C'è un pesantissimo prece-dente a suggerire al governo di usare prudenza: l'anno scorso Giulio Tremonti farcì il «milleproroghe» di molte misure «non proroga». Il pre-sidente della Repubblica Na-politano non gradì, e manife-stò pesanti dubbi sulla costitu-zionalità. Certo è che alcune, limitate, modifiche ci saran-no. Alcune le vogliono i parti-ti, altre sono in pratiche dovu-te per sciogliere una serie di

incertezze e dubbi interpreta-tivi. Della prima lista fa parte il tentativo del Pd di elimina-re la penalizzazione per chi va in pensione prima dei 62 anni. Della seconda, un'ambiguità che riguarda le detrazioni per i figli ai fini del pagamento del-la nuova Imu sugli immobili.

IL MILLEPROROGHE Nel decreto ci saranno

solo «piccole modifiche» alle misure di austerità

Per vedere un possibile ri-torno di fiamma delle libera-lizzazioni e per il varo delle al-tre grandi riforme annuncia-te da Monti al momento del suo insediamento (ovvero am-mortizzatori sociali e merca-to del lavoro) invece bisogne-rà attendere. Probabilmente, almeno la seconda metà di gennaio Del resto, lo stesso premier ha affermato che le misure finora varate rappre-sentano «un inizio di un per-corso» che proseguirà «nelle prossime settimane con ele-menti più meditati ed organi-ci». Ora ci sarà spazio invece per un pacchetto di interventi su opere pubbliche, infra-strutture e sostegno alle im-prese su cui sta lavorando il ministro dello Sviluppo Eco-nomico Corrado Passera.

Un tempo di riflessione, in-somma, è necessario. Come spiega il sottosegretario al Te-

soro Gianfranco Polillo, «dopo questa prima fase un po' con-vulsa adesso bisogna vedere co-me reagiranno i mercati, e so-prattutto il decantamento del quadro internazionale». E poi, perché se finora l'urgenza non ha permesso riflessione e con-fronto, per riprendere le fila del discorso sulle liberalizzazioni e per avviare la delicatissima partita sulla mercato del lavoro e ammortizzatori sociali sem-bra farsi strada la volontà di non andarci giù con l'accetta. Ma di cercare piuttosto - alme-no nei limiti del possibile - il dia- ORDINI PROFESSIONALI logo per trovare L:esecutivo cerca un certo consen- so di aprire un dialogo

Non sarà faci- Non sarà facile le. Anche perché se fuori dal governo c'è chi inci-ta l'Esecutivo ad affondare la spada con coraggio, Monti è consapevole che la strada è as-sai stretta. E che i provvedi-menti vanno presentati in Par-lamento con la certezza di non avere brutte sorprese. Per quanto riguarda le liberalizza-zioni, nelle stanze di Palazzo Chigi ancora non si è deciso se andare all'assalto all'arma bian-ca o cercare una collaborazio-ne con le categorie interessate, ad esempio gli ordini. Per quan-to riguarda la riforma del mer-cato del lavoro, per adesso le uniche due certezze sono la vo-lontà di aprire un tavolo di con-

fronto con i sindacati, e soprat-tutto il percorso metodologico. Ovvero, si partirà prima dalla riforma degli ammortizzatori sociali per chi il lavoro lo ha perso, rischia di perderlo o lo perderà. Per arrivare solo suc-cessivamente ad affrontare il nodo dei licenziamenti, insom-ma dell'articolo 18.

O almeno: queste sono le ri-chieste formulate a Monti e al ministro del Welfare Elsa For-nero dal Pd, che altrimenti si troverebbe in serio imbarazzo nel mandar giù un boccone tan-

to amaro e indi-gesto. E forse non ce la farebbe proprio a ingoiar-lo. Certamente, spiega il deputa-to del Pd Pier Pa-

olo Baretta, «una riforma della rete di protezione sociale di fat-to renderebbe relativamente marginale la questione dell'arti-colo 18». Per il momento, i sin-dacati confederali dicono com-patti di no, cosa che porterebbe il Pd ad allinearsi.

Qualcuno già prevede che di mercato del lavoro se ne parle-rà solo in primavera. Sempre a primavera, poi, si aprirà un al-tro nodo complicato: la trattati-va sulla delega fiscale-previden-ziale-assistenziale. Bisogna tro-vare risparmi per 4 miliardi; al-trimenti scatterà l'aumento del-l'Iva, che Palazzo Chigi vorreb-be evitare.

Pagina 5

Pagina 131 di 136

LE FAMIGLIE ITALIANE IN UN RAPPORTO DI CONFINDUSTRIA

La spesa dell'austerità si fa al discount

sm« Gli ital a r al cinema, meno a l te, fanno meno chilometri in

auto, e comprano anche me-no farmaci se non sono stret-

consntni in calo, <da necessari. Con

l i sceouenftamiglie tiene solo al di-

d l spesa

», Secondo il eentro studi di Confindustria l nessere scende ancora, ed

ha colpito la storica capacità tà di spar chmio delle famiglie italiane e nel secondo tri- mest

re di quest'anno ha rag-

giunta il minimo storico:

11,9% del reddito disponibile lordo. Nel 2011, «si sta deline- ando un ulteriore calo delle vendite al dettaglio di beni, -0,8%». Soffrono di pilai pic- coli negozi (1,1%), ma per prima volta dall'inizio dell e

ridi an,che per la grande di s umane c e il segno me- no (-0,4%). È invece in au- mento dell'1,4% la spesa nei discount. E nella grande di- tribuzione decollano i pro

dotti «private label», quelli

on etichettati da grandi che ma contraddistinti

dal marchio della catena di supermerca- ti che lì mette in vendita: la quota è salita dal 33,8% d

e 2007 al 41,1% nella prima me- l m à di quest'anno. Dal 2007

consumi di carburanti sono d minuiti del 21%; gli italiani perCorronO meno chilometri

auto ma non spendono eno, con il caro-benzina il

o al distributore è sa del 22,6%.

press unE 18/12/2011 LA STAMPA

Le manovre del 2011 (dati

2011

IL DENARO RECUPERATO (maggiori

Manovra luglio 4.028

mi in passato

milioni di giuro (dati in miliardi di giuro}

seg ni

"'"",,,̀",*,, \ 16 Manovra luglio..

Manovra agosto 1- --................----------"" 1 822 :". 65.111 - -

Totale manovre 2 . 840••''••-••-----''' --- 54.••,2 ••••••51• , ' 59-794

Berluscon

luglio e agosto..... 145... -, 1_. 7_.5 q:.-3 -_-:‘: ..,,,!.,:,.. jr,

Decreto Salva-Italia

„,,,,,,,,,,,,,,.,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,3.,, 27

i .,....,...........„„„„„„„....„.

20185 21311 21 424 -..".- • - 0 t›,,,..,.`": . 35

0,2% ' ' .

1.. - • , ..,:...:,:v211 1 ,

1(1'''. ''..7:,,,,ri 'u:s,,,,,,,,:"°n‘,„`;s1 .,:, . . 1 3

— , .

in °/a del P i i ' 75 ' ..,,.;...",....‘:-..,1,7.>2.... .>›,..:13e: - ;.....•,..›.- ...,‘: ,..,‘ :\ :%:': \ <.'. ‘l‹. l- -

TOTALE 2 8441 . 48-461 ''. 5,.,.” '... 1 ' 213 ' ' ::..,. ‘'

Numero f Costo lordo 9e e

9 ha. : _ _ ise.erl,...1uscs:.°nsi.1,...‘,,

i- 1 1

difamiglie 1 -,2 ...1.,,,4,.„. _ _,,,,_ _ - ..:13

164 13e0 - am 3 ' ,%, ,,',1,, ,,,(,-9,,,̀..,';'

24.780.000 ‘,,,,,,, ,>, ..,.,, . Ce Arretn-LA STAMPA

Cpeor fstoa

min gttp .crielle manovre . ;,..;.-- ,..,..,, ,.t,,. ,n,x ,.\,, ‘,.\\.

ha ''.'''.":''' i

''1.:1 'E 8.398 . ''''''.."‘"°. \::......::: .\:::::k. '«-«:

Decreto Salva Italia

TOTALE

Manovra agosto

Decreto Salva Italia

IL DENARO SPESO

Manovra luglio

Manovra agosto

,..'h'..:, . ,',',',‘,‘,,. \

1.920 4 584 1 862 •

11151 D'Alema ik-is.,'<.ii, i,,.,:» ,\ \sri

7 2.239 213321 2.780 rn D'Aiea ..-. - .. -...a -,„,.... .......— ..-.8 'M.

12.141 13.808 15.669 41.6-in Amato

64 15.983 18.875 55.649 ''''''''''''' Berlusconi

il: , 4i.".rm o tí4gN 17

:- 101++ '" ......----- Berlusconi ,‘„,„ .......,......s> .,„...., , :,>,::>:.,<,,s.s.s. ,,, ,...s.s., -,,,,.,%.

ll'indebitamento netto

e de

''''...—"...'''' :::51/4'e9r i'lc ,,p,r-,,IS illl\l‘lillill'ill''.:llllll i \ 'l'''' 20 tto)

24.406 47.972 80.064 ,I.,>,,' ,":::;:::;?„::',„ ,',"

Andreotti 2012 2013 2014 TOTALE ","%:',"k"'"""""""‘‘""" ."" 29

Amato

104.22-°'

16

37.093

2

32.43226

100.093

2 4 \-\\

3 'TAL E

35.119

,44 263-,

Frodi

2.8 5

,P•r, 3;, \ 13

inori spese)

91 .315

entrate e m 57

I

e! elaborazione

INIPATTO NETTO ríduzío

Pagina 5

e"

50.8 • „

25

' ll'NN

10.162

6 •801 3 24. 30.07-

7

Pagina 132 di 136

press unE 18/12/2011

«Scelte recessive? No, arantiscono più equità»

nal;'a della Coesione territoriale: «I sacrifici sono trasparenti e gli effetti della manovra sono simili in tutte le aree. E il Sud non è penalizzato»

BIANCA D GIOVANNI

ROMA

anovra recessiva? Chi sostiene questo fa un errore da con- tabile. Non lo è af- fatto, anzi oso dire

che sia addirittura espansiva, per- ché in assenza di questo intervento la situazione italiana sarebbe stata di gran lunga peggiore, e molto più iniqua». Così Fabrizio Barca ribalta l'immagine della manovra Monti, Dopo un quindicennio di leghismo scatenato al potere, l'analisi del di- vario tra Nord e Sud con Barca cam- bia alfabeto e punti di riferimento, e

«Ho litigato con le Regioni ma alla fine siamo arrivati a soluzioni innovative Una sconfitta? Le liberalizzazioni» arriva a una sfida finale e definitiva per il sud: ricostruire il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato. A poche settimane dall'insediamento il mini-stro può vantare già dei risultati con-creti. Lo sblocco di risorse per tutte le Regioni, una misura contro l'esclusione sociale nel .Mezzogior-no, un'intesa con le amministrazio-

ni del Sud sull'utilizzo di un'altra tranche di fondi di coesione, che riattiva la capacità di spesa e fa gua-dagnare stima all'Italia in sede euro-pea. «Un accordo che vale doppio», commenta. Una sola bruciante scon-fitta, per tutto il governo: quella sul-le liberalizzazioni. Lei ha promesso: d riproveremo, Quando? Con li milleproroghe? «Trattandosi di una vera guerra, cre-do che serva anche la tattica. Non credo che Napoleone rivelasse in an-ticipo le sue mosse. Preferisco non dire nulla». Cosa è stato inserito nel testo della manovra da/ suo ministero? «Una norma che consente a tutte le Regioni (sia del Centronord che del Sud) di utilizzare una somma di un miliardo in deroga al patto di stabili-tà per il cofinanziamento dei fondi comunitari nel t:denti:io 2012-14. Non si tratta di fondi aggiuntivi, ma di una iniezione di liquidità. La nor-ma serve a non scoraggiare le Regio-ni a utilizzare i fondi europei, man-tenendo sotto controllo i conti. In una parola a unire rigore e svilup-po. Per le Regioni del Centronord il meccanismo è stato automatico, per quelle del Sud è stato subordina-to all'applicazione di un accordo (si-glato il 15 dicembre) per la riqualifi-cazione dei fondi. in cambio le 5 Re-gioni cosiddette della convergenza

(quelle appunto dei Mezzogiorno) hanno avuto più fondi, circa tre mi-liardi e 100 milioni». Si era impegnato a chiudere l'accor-do anche a costo di litigare con qual-cuno. Con quale Regione ha litigato? «Con tutte, e anche molto vivacemen-te. Siamo partiti da posizioni distan-ti. Ma io voglio rivalutare il conflitto. Senza conflitto non si arriva a soluzio-ni innovative. Alla fine abbiamo desti-nato circa la metà dei fondi alle Ferro-

vie, un miliardo alla scuola, 400 mi-lioni all'agenda digitale e 140 milioni all'inclusione nel lavoro dei soggetti deboli, come le donne, i disoccupati di lungo periodo, gli ultra 50enni».

Sud uscirà vivo dagli effetti recessivi della cura Monti? «Contesto il fatto che sia recessiva. Recessiva rispetto a cosa? È vero che riduce il reddito delle famiglie e fa spendere meno, ma meno rispetto a quale livello di possibili consumi? Se

non si fosse fatta la manovra i rischi di perdita di ricchezza degli italiani sarebbero stati assai più gravi, con la caduta non solo dei redditi ma anche del patrimonio, elemento essenziale per l'a.ndamento dei consumi, come insegnava Modigliani. L'alternativa sarebbero stati sacrifici molto più in.-cui, con una caduta dei valori colpiti a caso dall'irragionevolezza della flut-tuazione del mercato. Oggi ci sono si sacrifici, ma sono visibili, trasparen-

Pagina 133 di 136

press unE 18/12/2011

ti, regolati da norme che saranno an-che contestabili, come legittimamen-te fanno i sindacati, ma sono in ogni caso ragionevoli e intelligibili. In ogni caso la manovra ha un effetto simile in ambedue le aree del Paese». Durante il governo Berlusconi ll cen-trosinistra ha denunciato tao scippo dei fondi Fas (oggi Fondi di sviluppo e coesione), Quanto è rimasto in cassa? «Il governo precedente ha fatto due scelte molto diverse tra loro. Il fondo ex Fas del centro (cioè statale) è stato effettivamente stornato per le emer-genze finanziarie, tanto da essere quasi completamente esaurito, ma mancano ancora dati precisi. Al con-trario, l'ex Fas regionale non è stato definanziato grazie alla vigilanza del Parlamento. In più il mio predecesso-re (Raffaele Fitto, ndr) negli utlimi illesi aveva avviato una strategia di concentrazione di fondi regionali su assi di intervento importanti, Uno è quello delle ferrovie, su cui abbiamo continuato a lavorare, l'altro è la ri-cerca, su cui lavoro in stretta collabo-razione con il ministro Profumo», La Lega continua a parlare di assisten-zialismo. Ha ragione? <‹Della Lega voglio dire che in Parla-mento ha presentato emendamenti alla mia proposta perché fosse am-pliata, evidentemente andava bene, Certamente alcune preoccupazioni sul cattivo utilizzo dei fondi a Sud. so-no ragionevoli, anche se ci sono pa-

recchie mitologie da sfatare. Per esempio quella che la maggior parte delle risorse sia destinata a sussidi per le aziende. Falso. Solo il 2% è uti-lizzato per sussidi generalizzati, e l'8% per gli investimenti in ricerca e innovazione. Il resto serve per i servi-zi ai cittadini, come la scuola, l'assi-stenza, il servizio idrico, la cura dei bambini e degli anziani». Al Sud sono state destinate molte ri-sorse per molti anni. Perché non sono servite a nulla? «Questo sarebbe l'inizio di un'altra in-tervista. Quello che ci si può chiedere è perché la trappola del sottosvilup-po è così tenacemente resistente a po-litiche assai. diverse tra loro. La rispo-sta breve è che forse non è stato ag-gredito il problema dei problemi: l'as-soluta assenza di fiducia delle masse dei cittadini nei confronti dello Sta-to. L'entità pubblica viene vissuta co-me soggetto che soddisfa interessi specifici e particolari e non bisogni collettivi. Svolteremo quando riusci-remo a ricostruire pezzetti di questo rapporto di fiducia con lo Stato. Chiu-do con l'accordo del 15: noi puntia-mo su scuola, ferrovie, internet. Que-sti servizi dovranno essere analoghi a quelli del nord. E se non lo saranno i cittadini dovranno chiederci: dov'è la scuola, dove sono i treni, dov'è la tecnologia che mi avevate promes-so?».•

Pagina 134 di 136

Pagina 8

ti.

A pezzi l'asse dei Nord Centrodestra nei voto di primavera

oggi iieapore ,teci per

press unE 18/12/2011

---> Da Al..-ss:z1 a Monza, da Verona a Corno saltano le alleanze elettorali tra Pdl e Lega Cc :o ìnc:-m in Liguria ed Emilia. Calderoli: se Silvio non fa cadere Monti separati per sempre

A pezzi l'asse del Nord Centrodestra diviso nel voto di primavera Nei Comuni del. Nord che an-dranno al voto nel 2012 l'asse Lega-Pdl è a pezzi. Carroccio da solo a Como, e quasi sicuramen-te ad Asti e Alessandria. A Vero-na Tosi snobba il Pdl. Maroni: «Soli anche a Monza».

Se a Roma l'alleanza Lega-Pdl piange, al Nord non ride. E neppu-re sorride. Tra Piemonte, Lombar-dia e Veneto, è praticamente im-possibile trovare un Comune di un qualche rilievo in cui il fu «Asse del Nord» sia pronto alla sfida delle amministrative di primavera con una coalizione in buona forma. Con l'eccezione di Verona, dove però a godere di buoni sondaggi è

sindaco leghista. Flavio Tosi, pronto a correre con il Carroccio e con la sua civica, mentre il. Pdl è diviso al suo interno, e potrebbe addirittura presentarsi alle urne in due tronconi: gli ex fornisti con To-si, gli ex An per conto loro.

Tolto il capoluogo scaligero, ci sono solo fotogrammi da un divor-zio ormai consumato. A Como, ad esempio, dove il sindaco uscente, il pidiellino Stefano Bruni, è la be-stia nera dei leghisti. «Una delle peggiori amministrazioni a guida Pdl», sintetizza. Matteo Salvini, che definisce «assai probabile» una corsa in solitaria del Carroc-cio. «Siamo stati fin troppo tolle-ranti...». Le cose cambiano di poco a Monza. Il sindaco uscente è il le-ghista Marco Mariani, i rapporti coi Pdl sono altalenanti, ma Bobo Maroni sia forzando per una corsa in solitaria. Brutta aria anche in Piemonte. Ad Asti il Pdl sta pensan-do di non ricarididare il sindaco in carica Giorgio Galvagno, e la Lega dovrebbe schierare un suo assesso-re. Ad Alessandria la bufera sui

conti del Comune (c'è stato un inter-vento della Corte dei Conti) ha por-tato a una forte tensione tra la Lega e il sindaco Piercario Fabbio, che a. sua volta ha ritirato le deleghe agli assessori del Carroccio. Per calmare gli animi è dovuto intervenire il pre-sidente della Regione Roberto Cota, ma il clima resta pessimo. Non va meglio in Emilia. A Parma la Lega ha tuonato per settimane contro la giunta civica di centrodestra sindaco Vigilali, costretto alle dimis-sioni dopo una seria di scandali che hanno riguardato la sua giunta. As-sai improbabile, dunque, che il Car-roccio abbia la tentazione di intrup-parsi in coalizione con un Pdl. così ammaccato. Anche a Piacenza, per ora, nessuna intesa. Nel Pdl sono al-meno in otto a contendersi la candi-datura. E tra i leghisti già si fanno i

nomi di alcuni papabili candidati a sindaco, tra cui ll deputato Massimo Polledri.

Altra. nota dolente é Beli:uno, do-ve il Pdl a ottobre ha sfiduciato il pre-sidente della provincia leghista Gianpaoio Bottacin. Un antipasto che la dice lunga sul clima che si re-spira a pochi mesi dalle comunali. Nemmeno in Liguria, per ora, si se-gnalano intese sui candidati da con-trapporre ai sindaci uscenti di cen-trosinistra di Genova e La Spezia.

L'ULTIMATUM D CALDEROLI

«Pdi e Lega da sole non riuscirebbe-ro a conquistare nessun capoluogo senza trovare una qualche forma di accordo», spiega il politologo Rober-to D'Alimonte. «Non ci si fa del male da soli, una sintesi bisognerà trovar-la», auspica il deputato berlusconia-

no Osvaldo Napoli. Certo, se Berlu-sconi dovesse decidere di rompere col governo Monti e andare a elezio-ni nei 2012, tutto sarebbe destinato a cambiare. A partire dai piani di Ma-roni, che scommette sulla durata del governo tecnico per consolidare il suo potere nella Lega e sganciarla definitivamente dall'asse col. Cava-liere. Per ridiscutere nuovi equilibri col suo successore, Alfano o Formi-goni (con una preferenza ormai chiara per il governatore lombar-do),

Nella Lega, del resto, sui rapporti futuri col Pdl. non mancano le divi-sioni. Maroni vuole strappare («Non è vero che al Nord perdiamo da soli»), Bossi è più prudente. Cal-deroli prova a sintetizzare con una sorta di ultimatum: «Berlusconi ha mangiato la mela avvelenata che gli ha porto il serpente tentatore Mon-ti. Ma una volta votata questa mano-vra bisogna staccare la spina al go-verno e tornare a votare, se no le no-stre strade si divideranno per sem-pre». Un ultimatum dai toni ancora piuttosto concilianti. Bossi prende tempo e dichiara che «saranno i ter-ritori a decidere le alleanze». Se fos-se vero, dell'asse del Nord restereb-be ben poco. Anche a Varese il Pdl ha ripreso a "sparare" sul sindaco le-ghista Attilio Fontana, per vicende urbanistiche. in primavera si vota a Traslate e Cassano Magnago, città natale del Sena.tur. E di alleanze, per ora, neppure l'ombra.-›

Pagina 135 di 136

Pagina 18

neat, sona mq:a, affitti e bollette 20[2 con tanti rincari

press unE 18/12/2011

stima un aggravio medio di 53 euro per luce e gas

:= sulle imprese per 1159 euro. Cgil: aumenti delle locazioni

Imposte sulla casa affitti e bollette: 2012 con tanti rincari Gli effetti della manovra? imme-diati e relativi alle spese basilari degli italiani, come bollette, im-poste sulla casa e anche il costo degli affitti. Lo confermano gli studi svolti da Nomisma Ener-gia, Cgia di Mestre e Cgil.

MARCO VENTIMIGL1A

MILANO

Che il portafoglio degli italiani sia destinato a restringersi ulterior-mente, ormai lo hanno capito un po' tutti. Ma adesso cominciano ad. arrivare i conteggi più esatti relati-vi all'impatto della manovra, ed i dolori si fanno più avvertibili. Bol-lette, tasse sulla casa e costo degli affitti: i rincari non lasceranno scampo, tanto da generare subito un forte impatto psicologico che condizionerà l'approccio all'immi-nente Natale, con la prevista ridu-zione delle spese per i regali e dei viaggi turistici.

AI LIVELLI RIASSUMI EUROPEI Iniziamo dalle tariffe elettriche, og-getto di ben poco incoraggia.nti pre-visioni effettuate da Nomisma energia: dal primo gennaio sono at-tese ad una crescita del 4.8%, con un aumento di 0,8 centesimi ai chi-lowattora. Un incremento che per una famiglia "tipo" (2.400 chi-lowattora consumati in un anno e 3 kw di potenza impegnata) si tra-durranno in un aumento di 21,5 eu-ro su base annua. Per il gas, invece, è atteso un aumento del 2,7%. Va-le a dire 2,3 centesimi al metro cu-bo che, per la stessa famiglia tipo (1.400 metri cubi di metano consu-mati in un anno), comporteranno un aggravio di quasi 32 curo an-nui. 'Tirando le somme, l'ennesima stangata che in assenza di corretti-vi comporterà un aggravio fa.mi-gliare superiore ai 53 euro. «A spin-gere i nuovi rincari - spiega l'esper-

to tariffario di Nomisma, Davide Ta-barelli - giocano le quotazioni del greggio schizzate negli ultimi mesi ai record di 110 dollari al barile, ma i maggiori costi legati alle fonti rinno-vabili e ai prezzi di trasmissione. Do-po la stangata sui prezzi della benzi-na, che l'hanno spinta nei distributo-ri italiani ai massimi d'Europa, arri-va un'altra batosta con le tariffe di luce e gas, a conferma che l'Energia è il bene più tartassato peri consu-matori finali».

Dalle bollette alla casa, la musica non cambia, anche se questa volta la rilevazione condotta dalla Cgia di Mestre si è soffermata sugli effetti per le attività imprenditoriali. Nel 2012 l'introduzione dell'Imu com-porterà un aumento medio delle im-poste a carico delle attività economi-che pari a 11..159 euro. L'Imu, è bene ricordarlo, a partire dal 2012 grave-rà sulle prime case, assorbirà e l'Irpef sui redditi fondiari delle se-conde case e sostituirà l'Ici sugli im-mobili strumentali (vale a dire i ne-gozi commerciali, i laboratori arti-gianali, gli uffici e í capannoni indu-striali). Alla luce di questo cambia-mento legislativo, la Cgia ha dunque calcolato gli effetti della nuova tassa-zione per le imprese proprietarie de-gli immobili dove vengono svolte le attività imprenditoriali, il tutto ipo-tizzando un'aliquota del 7,6 per mil-le oltre che tenendo conto della riva-lutazione delle rendite catastali.

ANCHE GLI AFFITTI Ma l'applicazione dell'Imu rischia a.nche di far salire il costo degli affit-ti, che in fase di rinnovo dei contratti potrebbero passare da concordati a liberi con un aumento stimato tra il 20 e il 30%. Lo rileva uno studio del Dipartimento ambiente e territorio della Cgil. Per le seconde case, infat-ti, i Comuni potranno applicare una maggiorazione all'aliquota base e non c'è distinzione tra appartamen-

to affittato a canone libero o concor-dato: la tassazione aumenta comun-que, Per questo, secondo l'indagine, «è presumibile che in fase di rinnovo contratti concordati (circa 600mila

secondo le stime della Cgil) divente-ranno liberi, senza limite di canone e con un aumento stimato tra il 20 e il 30%». In questo modo per un allog-gio medio di circa 80 mq in zona se-micentrale a Milano, dove con un contratto concordato si riusciva a far applicare un canone di circa 950 eu-ro, in fase di rinnovo, con il passag-gio a un ca.none libero, la cifra sali-rebbe a circa 1.400 euro. A Roma, per la stessa tipologia di immobile, si potrà passare da 900 a 1.300 e a Napoli da 700 a

Pagina 136 di 136