rassegna stampa del 18-4-2012

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Ufficio stampa Rassegna Stampa Idv ER del 18-4-2012 Pagina 1 di 26

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Rassegna Stampa del 18-4-2012

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Ufficio stampa

Rassegna Stampa Idv ER del 18-4-2012

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extra IDV

Bologna

Piacenza

Reggio Emilia

Modena

Ferrara

Nazionale

Nessuna cartella

INDICE

L’esposto anti Pd non si trova in Procura18/04/12 Il Giornale di Reggio Emilia 4

«T-days, è ora che Merola prenda una posizione»18/04/12 Il Resto del Carlino Bologna 5

«T» pedonale, Sel contro Idv «Stop a motorini in centro»18/04/12 Unità edizione Bologna 7

Aperture alla domenica, 3.000 «no» raccolti dalla Cgil18/04/12 Unità edizione Bologna 8

Il pareggio di bilancio entra nella Costituzione18/04/12 Libertà 9

«Parco Galleana diventa maxi»18/04/12 Libertà 10

Soldi ai partiti Lega, Pd, Pdl: Ok18/04/12 Gazzetta di Reggio 11

L’esposto anti Pd non si trova in Procura18/04/12 Il Giornale di Reggio Emilia 4

“Faremo bene e attireremo investitori”18/04/12 Il Giornale di Reggio Emilia 13

Per le presidenze vince la legge dell'ex I redditti dei Cda delle società partecipate18/04/12 Il Resto del Carlino Reggio 14

Ai vigili nuovi mezzi efficaci anche con la neve18/04/12 Il Resto del Carlino Modena 16

Sitta-day 2, il nodo è l’Urbanistica Pighi verso la rottura con il partito18/04/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 17

E oggi Pighi presenta il «Salva Sitta» Lifting al programma del cemento e un assessore per il partito diVendola18/04/12 Modena Qui 19

La polizia municipale si rifà il parco macchine18/04/12 Modena Qui 20

Gli imprenditori spronano i candidati18/04/12 La Nuova Ferrara 21

ANTONIO DI PIETRO,18/04/12 Il Resto del Carlino 22

Ma è già pronto un altro ‘tesoretto’18/04/12 Il Resto del Carlino 23

Abbandoni l'Idv? Allora sgancia18/04/12 Italia Oggi 24

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Bocche cucite sul blitz alla Commerciale18/04/12 La Voce di Romagna Rimini 26

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Angelo Alessandri

MisteroIl leghista Parenti ha detto di aver inviato le carte due anni fa, Bologna: pm ascolta un accusatore di Alessandri

L'esposto anti Pd non si trova in Procura I consiglieri leghisti Carlotti e Giovannini chiedono ai magistrati se risultano tra gli indagati ALLE 13 di ieri non era stato ancora trovato, in procura della Repubblica, l'esposto conto un imprecisato dirigente del Pd che il consigliere leghista Andrea Parenti ha detto di avervi inviato due anni fa. Di atti a nome Andrea Parenti ne sono stati trovati 5, ma potrebbe trattarsi di omonimi. I primi due fascicoli che ii procuratore Giorgio Grandinetti „a avuto modo di vedere non

parlano di dirigenti Pd, ma di liti condominiali ed altro. Intanto il consigliere provinciale Francesca Cadotti e il capogruppo comunale Giacomo Giovannini si sono rivolti agli avvocati. Gianiuca Vinci e Matteo Iotti per chiedere formalmente alla procura se è vero, come è girata voce, che i due esponenti leghisti sono tra quelli indagati per l'esposto presentato da Marco Lusetti, ex braccio destro di Angelo Alessandri. L'avvocato Vinéi, parlando con i giornalisti nel cortile del tribunale, ha detto che molti conisiglieri leghisti di comuni del reggiano gli hanno fatto presente di aver anche loro inviato esposti in procura., senza esito.

Intanto a Bologna il pm Morena Piazzi, chi sui conti leghisti indaga con la Digos, ila ascoltato un altro storico accusatore di Alessandri, l'ex revisore dei conti Alberto Magaroli, anche lui poi espulso. A suo tempo Magaroli aveva presentato un esposto ai carabinieri bolognesi affirtchè lo facessero pervenire alla procura reggiana (la cassa della Lega Ernilia è infatti nella città del Tricolore).Magaroli avrebbe confermato le accuse mosse a suo tempo, anche ad Alessandri: alcune delle quali, però, per "sentito dire" da altri.

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IfiAOREFIC Ogni giarn

: l flOmila pemon

il Resto dei Carlino BOLOGNA

press LITE 18/04/2012

PEDN LZ2AZiONE C, , ;- DO Di' ACOM

«T-days e ora che Merda

prenda una posizione»

L'ASCOM invoca l'intervento del sindaco Alerola, «perché dia un segnale forte su qual è il suo ruolo in questa vicenda». All'indo-mani dello scontro tutto interno alla maggioranza, con Pasquale Caviano dell'Idv che accoglie le ri-chieste di Ascom sulla pedonaliz-zazione e boccia i T-days di Co-lombo, ecco l'appello della Con-fcommercio. «Il piano di pedona-lizzazione di Andrea Colombo della zona 13 — ricorda il diretto-re Giancarlo Tonelli (nella foto) — fu bloccato dal sindaco Coffera-ti, .Me rola non vorrà essere da me-no... (ride, ndr)». il confronto di ie-ri in commissione consigliare è piaciuto ad Ascom, «perché abbia-mo visto un'attenzione da parte di tutti i gruppi alle nostre propo-ste, a partire da Lega e Pdl, ma an-che le osservazioni di Bugani del Movimento cinque stelle, così co-me l'atteggiamento dei consiglie-ri del Pd», E poi svela un retrosce-na: «Alcuni di loro erano in chia-ro imbarazzo davanti alle parole di Colombo e Gabellini: abbiamo ricevuto telefonate da parte di consiglieri del Pd che hanno avan-zato dubbi sulla proposta della giunta».

UN MAL di pancia tutto interno ai democratici che, se esistesse per davvero, per ora rimane 'in-confessabile'. «Proprio alla luce di tutto questo chiediamo al Pd di avere più coraggio» La prima pro-posta, che avanza anche Confeser-centi, è quella di limitare i T-days solo alla domenica. Un'idea che il consigliere dell'Idv, Pasquale Ca-viano, aveva rilanciato in commis-sione. «Faremo partire da questo weekend una campagna d'infor-mazione per i cittadini — spiega Tonelli — per fare i T-days solo di domenica in via sperimentale, per vedere l'impatto sulle attività commerciali. Se ci fosse da parte dell'amministrazione un'attenzio-ne nei confronti di questa propo-sta, da parte nostra ci sarebbe una nuova disponibilità per collabora-re al funzionamento dei T-days». Tonelli risponde direttamente all'assessore Colombo, che in commissione aveva stroncato l'idea di creare una flotta di navet-te per il centro («costerebbe trop-po: 10 milioni», aveva detto). «E inaccettabile che un'amministra-zione che rischia di sperperare 180 milioni di Civis — dice — og-gi ci spieghi che non si può creare la flotta di navette perché coste-rebbe 10 milioni».

Saverio Migliari

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Resto dei Co ino

BOLOGNA press LITE

18/04/2012

...

Ara t 4Se d si abitua -e La propensione agii acquisl

«aAsTA con questo teat rino ìd f ll nuovo responsabile detta Mh Pd, Daniele Ara, ammette ch:(< parcheggi a Bologna sono un po< ca se si vuole venire in auto si puo»v M optare peri mezzi pubblici o ecolog‘ci Però, «perché se si vuole usare il m- zzo

privato sì paga la cosiddetta e na ste L' ne9ativa' e cioè il danno che si crea ,\\\ alt ambiente circostante»>, Ara riflette poi sulla spaccatura creata dalfidv, che si è cetta contrar T-da. «Ho paura che all'interno degli stessi partiti p detta città gli associati siano più avanti dei toro rappresentanti», Così come per quanto rig o

uarda associazioni di categoria «Una volta avviate le padonallzzazioni in città, saranno gli stess‘l

C°M) rc a chiedere che venga r10 ampliate. Perché se l ahe"Itua gente ad andare i n centro storico a piedi anche

propensione all'acquisto aumenta», Poi aggiunge un'idea di marketing: «Altre città hanno festivat della fitosofia della latteratura noi potremmo caratterizzarci come la città con hestival del pedone Iride nd-

earetts (Pd

'raia sat TRA ì più contraria questo tipo di pedonalizzazioni c'e Daniele Carena Pdt, che più volte ha chiesto una riflessione più pacata e tecnica per procedere cara centr o st orico:

— d ice ho anche visto i

vigili urbani intenti a fare decina a decin dì multe su tutti i motorini in via Rizzai, così comincia quanto prefigurato dalle giunta». La polizia municipale, infatti,ta monitorando via Rizzoti, che nei giovai SCO d ì statti per motorini. E così é iniziata «enttansva n it

Carella che ha visto i vigili in azion e maggior parte dei bolognesi l'unica sa

centro storico, E chi la utilizza non lo fa per s v Pura e semplice necessità». Poi aggiunge uncora rr ent potitico-tecriico sul piano detta giunta; «Lassessore And Colombo non sa di cosa parla quando cita Le altre città europee. Perché non esiste da nessun altra parte

una et così monotematica come quella operata da tui: è una vera follia»,

aii Ili \^` II problema AsosTsunugogallega p pottownviohomterviong:11.: 'oordìriatore provinciate dell'ldv, Sane4andinL «Pur condividendola

di diipiàoee00040woed000tà !ok • ••• ••:Atiéto•logeffieo eki:»preyyjse,„ '-

assolutamente intempestiva». t da i t4nedetotpm::00 :popoppwojR,9!, , ,

dipielristi riguarda i parcheggi in centri orke;:gberogootepokoetemotoogg.ny.

eIetomeewoomomorongniMt0,Mid:ié::i)éithé, :$0pgjookmkoitobooe..:001606ffitot0000bb

durante le primarie — spiega aduni — lo steso lvlera spiegatp9hesiStevg::gùeStprOblerinaEto:poeMhi upa:prpposta::opgore0000::oithootótt6íkitUtW gi#0004g000KM4ffiliN:i0Oiti'àfidedefTAS":"' dimezzati, solo alla s or enìca^ <Partire s bito gala tutto ì

eeilend ciel 1 n1 maggio è eccessivo; mi auguro che rio :spIApotteeWNowetoitiodelfintedianientddetta

piano n n ela a e r elle ere a della giunta

sui T-days arrivano dalla politica pi sospettabile. il Movimento cinque elle «La pedorializzazione va icuramente fatta, ma con più crite piega Massimo Bugani, capogruppo de

in Comune Penso d soprattutto alla situazione elle donne che usciranno

durante le ore serali e dovranno tornare a casa. Come faranno senza trasporti pubblici?› It problema della di o secondo Bugani. «Pare centinaia di metri a piedi di ni ili — sottolinea — può essere pericolosa. La giunta n f

ancora atto molte valutazioni necessarie. Ad esempio, quanto riguarda lavoratori, come faranno ad arrivare

are P centro agilmente ì pasticceri che iniziano a lavar dei notte?», Nonost ante NonOstgnte questo Bugani ribadisce la bontà del

PoeJ to°9nrafatlz2ianzvK'ian:rr' n< eArliosa, fbaacteov,ogduaavnvedoroaviet negozio di

th us' settimanale. Ma lo facevo proprio grazie al grande sso

dì peoni d

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CRITICHE alfa

i pensi Munse»

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Page 7: Rassegna Stampa del 18-4-2012

È scontro aperto in maggio-ranza sulla «T» pedonale tutti i weekend, provvedimento che entre-rà in vigore il 12 maggio. Dopo la levata di scudi targata Idv di ieri, in-sorge la lista Vendola-Frascaroli. «Osservazioni sopra le righe dopo tre mesi di discussione in maggio-ranza», definisce Cathy La Torre

(Sei) quelle del collega dipietrista Pa-squale Caviano. «Mi stupisco - dice la capogruppo perchèl l'Id.v ha sotto-scritto il programma elettorale e ha sostenuto Merola fin dalle primarie». Ma La Torre, ospite ieri a Radio Tau, insinua un dubbio. «Non sarei così si-cura che quella del consigliere Cavia-- no sia la posizione del partito e dei

militanti dell'Idv». in realtà già il se-gretario dipietrista Sandro Mandini, pur senza parlare di «foga talebana», aveva criticato l'amministrazione. Pronta la replica di Caviamo: «I mili-tanti sono con noi», La vendoliana, poi, ricorda di aver chiesto all'assesso-re alla Mobilità, Andrea Colombo, la linea dura proprio su quei motorini peri quali è scesa ín campo l'Italia. dei valori. «Penso che sia un nonsense che 10-12.000 ciclomotori attraversi-no ogni giorno il centro, magari per andare da una parte all'altra evitan-do viali, Bisogna porre fine a questa usanza»..›

«T» pedonale, Sei contro Idv «Stop a motorini in centro»

Pagina 6

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press LinE 18/04/2012

l'Unità

Emilia Romagna

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Sebp,0 n-del,,E77371,,Ile ."2"».■ 31da frel.

Aperture alla domenica, 3.000 «no» raccolti dalla Coli

Sono oltre 3.000 le firme raccolte dalla Filcams-Cgil di Bo-logna in meno di tre settimane di mobilitazione (nei luoghi di lavo-ro e nelle piazze) contro la libera-lizzazione degli orari di lavoro nel commercio e le aperture do-menicali dei negozi.

I delegati della Camera dei la-voro sono stati impegnati a «di-scutere e parlare con centinaia di cittadini», riferisce una nota della Filcams.

«Le tante firme raccolte - affer-ma. Sonia Sovilla, segretaria pro-vinciale della Filcams - dimostra-no che non c'è sul tema delle libe-ralizzazioni degli orari di lavoro quella unanimità di opinioni che i padroni e il Governo ci vogliono raccontare. Vi è, e ne eravamo cer-ti, una grande fetta della società che ritiene che ii commercio non possa essere considerato un'attivi-tà alla stregua del servizio pubbli-co essenziale e che la domenica debba rimanere una giornata di riposo e di socialità». Insomma, il

settimo giorno non si tocca. E poi da «sfatare - aggiunge la

sindacalista - la leggenda dei pic-chi di vendita domenicali. I gua-

commerdo La segretaria Sovilla: difende la :festività: «Non porta guadagni...»

da.gni dei negozi, dai dati in no-stro possesso, vengono semplice-mente spalmati su sette giorni in-vece che su sei» e per S o villa «non poteva non essere così in un mo-mento di recessione nel quale reddito disponibile di lavoratori e pensionati continua a diminui-re».

A risentirne invece sono le con-dizioni di vita dei lavoratori del settore, già sottoposti ad orari e regimi «estremamente flessibili. E questo per noi è, insopportabi-le», protesta la sigla sindacale.

La mobilitazione della Filcams non si ferma e ora troverà spazio nello sciopero indetto dalla Came-ra del lavoro di Bologna che ha deciso di tenere proprio davanti i cancelli di un centro commercia-le, l'Essefunga. di Casalecchio di Reno, uno dei due presidi della giornata di lotta..›

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l'Unità

Emilia Romagna

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ROMA - Il pareggio di bilancio en-tra nella Costituzione, così come il controllo dei conti pubblici da parte di un «organismo indipen-dente›>: questi obblighi, previsti dal Fiscal compact approvato dal Vertice europeo di marzo, sono contenuti nella riforma dell'arti-colo 81 della Carta, approvata ie-ri in quarta lettura dal Senato con 235 «s'i», 11 «no» e 34 astenuti; u-na maggioranza superiore ai due terzi che eviterà il referendum. confermativo, previsto quand.o non si registra in Parlamento que-sto quorum. Tra i «s).›> quello di Mario Monti che, in quanto sena-tore a vita, ha voluto solennizza-re questo passaggio parlamenta-re. «E un voto importante - ha detto - Bisognava esserci e io c'e-ro».

La riforma è quindi definitiva e mette l'Italia in condizione di «a- ver fatto i compiti» richiesti dal-

pur tra dubbi di una parte degli 'economisti di scuola keyne- siana, compresi cinque premi Nobel, che contestano il rigori- sino fiscale imposto dalla Germa- nia. Le critiche si sono levate già

fanno scorso, quando dopo le ri-chieste Ue tutti i partiti hanno presentato disegni di legge che introducevano questa riforma: tra le voci dissenzienti quelle di Tito Boeri, Fausto Panunzi. e Giu-seppe Pisauro, Poche settimane fa, poi, l'appello di cinque Nobel (Kenneth Arrow Peter niamond, William. Sh arpe, Eric Maskin, Ro-bert. Solow), diffuso dal sito Key-nesblog. com. Solo gli investi-menti, è la tesi, possono far cre-scere l'economia e rendere anche sostenibile il debito pubblico, Ma Keynes in questo momento non gode di buona stampa in un'Eu-ropa a guida Ppe.

Sul piano politico, ai «sì» di Pdl, Pd e Terzo Polo non si sono som-mati quelli di Id.v e Lega, che pu-re avevano votato a favore nei. tre precedenti passaggi al Senato e alla Camera. Addirittura l'Idv è stato il primo partito a presenta-

re un ddl per il pareggio di bilan-cioil 24 marzo del 2011. Eviden-temente la necessità di non esse-re accomunati a partiti di mag-gioranza li ha portati a questo «ri-baltone». Che segnerà una cesura profonda nei due schieramenti. • Il nuovo articolo 81 afferma che «lo Stato assicura l'equilibrio tra le entrate e le spese del pro-prio bilancio, tenendo conto del-le fasi avverse e delle fasi favore-voli del ciclo economico». «Il ri-corso all'indebitamento è con-sentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Ca-mere adottata a maggioranza as-soluta, al verificarsi di eventi ec-cezionali».

La riforma demanda poi a una legge ordinaria di attua. zione il compito di definire quali sono gli «eventi eccezionali» che permet-tono lo sforamento di bilancio,

tra cui sono annoverate «gravi re-cessioni economiche, crisi finan-ziarie, gravi calamità naturali». In caso di sforamento ci dovrà però essere anche un «piano di rien-tro». Insomma, se un arino fini-sce in deficit poi andrà recupera-to e non finirà per accrescere il debito. E comunque la legge at-tuativa indicherà anche quale sarà il «limite massimo dello sco-stamento ciclico cumulato rispet-to al Pii, al superamento del qua-le occorre intervenire con misure correttive». Il che significa che se il deficit supererà tale limite, sarà obbligatorio per il Governo in ca-rica fare una manovra, senza temporeggiare o demandare la grana a chi gli succede.

E nella legge di attuazione ci sarà la seconda grande novità, cioè l'istituzione «presso le Ca-mere, nel rispetto della relativa autonomia costituzionale, di un organismo indipendente al quale attribuire compiti di analisi e ve-rifica degli andamenti di finanza pubblica e di valutazione dell'os-servanza delle regole di bilancio»

Giovanni innamorati

Il pareggio di bilancio entra nella Costituzione

Pagina 3

Pasta treq inflamma il vertIce

press LinE 18/04/2012 LIBERT

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un C'è il sostanziale raddop-pio del parco della Galleana e la creazione di una nia)d area verde che si colleghi al parco di Montecucco nei program-mi del candidato sindaco del centrosinistra Paolo Dosi (so-stenuto da Pd, Idv, Sinistra Piacentina e dalla civica Mo-derati e Piacentini per Dosi).

11 progetto è stato presenta-to ieri: si tratta di utilizzare 154mila metri quadrati di campi in più, nello spazio compreso tra l'attuale Gallea-na e la tangenziale sud. 11 camminamento verde co- steggerebbe anche il canale della fame, per arrivare all'in-gresso della Besurica,

Gran parte di questi spazi sono di proprietà di. privati o altri enti, ma Dosi si è mostra-to molto determinato a por-tarli nella disponibilità di Pa-lazzo Mercanti, per destinarli

a parco. «E' uno dei punti più quali-

ficanti del programma del centrosinistra — ha spiegato -e permetterà alle famiglie e ai

ragazzi dì entrare a piedi, per esempio, dall'ingresso del parco "Giovanni Paolo II testi-mone di Pace" in via Manfre-di e camminare attraverso

un'area di verde pubblico fi-no alla Besurica. Uniremo il parco di Montecucco con quello della Galleana».

Nel progetto presentato dal candidato sindaco si inseri-scono anche circa quindici. spazi comunali destinati agli "ortisti", ossia a quelle perso-ne che chiedono uno spazio in cui poter coltivare ortaggi.

Attualmente il parco "Gio-vanni Paolo II testimone di Pace" si attesta su 218mila metri quadrati di superficie, quello di Montecucco su circa 185mila metri quadri, mentre 1 'ampliamen to previsto tra via Lanza e la tangenziale sud porterebbe ad altri 154mila

II progetto di Dosi (centrosinistra): altri 154mila metri quadrati di verde da via Lanza alla tangenziale per raddoppiare il parco della Galleana e unirlo al parco di Montecucco

«Parco Galleana diventa maxi» Dosi presenta il progetto di raddoppio fino alla Besurica

metri di verde pubblico. «E' in un documento fon-

damentale per il futuro di Piacenza come il Psc che è presente la vocazione natura-listica di questa area — ha con-cluso Dosi ed è previsto che la prossima amministrazione lo legherà all'ampliamentc della rete dei parchi pubbli-ci».

IL TOUR NELLE FRAZIONI - "Gio- vedì al Point" per Paolo Dosi. Nei giovedì precedenti il votc del 6 e 7 maggio, e dunque anche oggi, il candidato sin-daco del centrosinistra sarà presente al poiffi elettorale di via Cavour 16, dalle 10 alle 12, Gli elettori porgli domande sui programmi per la città, Prosegue intanto il suo tour nelle frazioni: dopo Mu cinas-so, Roncaglia e Ivaccari, ieri Dosi era a San Bonico.

Michele Rancati

Pagina 12 didati a confronto, sotto à lente

e problematiche del centro storico

Cust rold mit vita aie

press LinE 18/04/2012 .1,..JBYRT

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Page 11: Rassegna Stampa del 18-4-2012

press LinE 18/04/2012 GAllETTA DI REGGIO

Soldi ai partiti Lega, Pd, Pdl: Ok I segretari reggiani dei tre partiti si ritrovano d'accordo «Altrimenti si consegna la politica alle lobby» Cambiare tutto (regole, con-t volli, maggior trasparenza) per non cambiare nulla e non toccare il gruzzolo che finisce ai partiti. Alfano, Bersani e Ca-sini hanno messo mano alla norma che regola i rimborsi elettorali ai partiti che in me-dia spendono il 20% di quanto ricevono. Ma anche nel Pd e nel Pdl qualche esponente chiede di rinunciare subito al-la tranche di luglio. Anche a Reggio, dove tutti i partiti de-nunciano una scarsità di finan-ziamenti che arrivano in peri-feria, ("Facciamo con quelli che abbiamo", dice Roberto Ferrari dei Pd, "Arrivano con il contagocce", dice invece Ro-berta Bigon. nel Pdl, e per Ga-briele Fossa della Lega "ne arri-vano meno di quanti ce ne aspetterebbero."), la richiesta è di salvare una parte del finan-ziamento pubblico, pur modi-ficando le norme e garanten-do pitt trasparenza. Idv e grilli-

ni invece dicono basta al finan-ziamento pubblico.

Per Gabriele Fossa della Le-ga, «un partito non deve avere un bilancio in attivo e dare uti-li. I partiti debbono poter vive-re in modo autonomo senza dipendere da lobby di potere o da miliardari. Un finanziamen-to che consenta di svolgere l'attività tutto l'anno, Bisogna

Roberto Ferrar!

tagliare il finanziamento attua-le ma non azzerarlo, lasciando un minimo garantito tutti gli anni e un margine In base ai voti per l'organizzazione e lo svolgimento della vita quoti-diana». Per quanto riguarda il finanziamento che arriva a Reggio, Fossa è chiaro: ne arri-vano pochi. «Meno di quanto ci aspetterebbe a Reggio e in

Gabriele Fossa

tutta Le spese grosse sono sostenute dal partito cen-trale, Irta in ogni caso sono me-no di quelli che ci aspettereb-bero».

Per Roberta Rigori del Pdl, «c'è necessità di maggiori con-trolli sui bilanci e sull'utilizzo del finanziamento, che deve essere usato per l'attività sul territorio e permettere a tutti

Roberta Rigori

Pagina 17 Soldi ai partiti Lega, Pd, Ok

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Page 12: Rassegna Stampa del 18-4-2012

press LinE 18/04/2012 GAllETTA DI REGGIO

di fare politica. Non vorrei arri- sono arrivato i soldi per il refe-vassimo a una politica fatta so- rendum. Le spese sono ridotte lo da chi è espressione di una e il materiale per le campagne lobby o ha grandi disponibilità elettorali arriva dal :naziona-economiche. Già oggi molti le'', parlamentari o eletti in altri or- Per il segretario provinciale ganismi sono espressione di del Pd Roberto Ferrari esiste lobby. I giovani non potrebbe- una condizione irrinunciabile: ro fare politica senza l'aiuto Il finanziamento pubblico de-del partito. Il facile moralismo ve esistere, ma i partiti devono di oggi di Italia dei Valori e dei garantire il proprio funziona-Grillini assomigliano alla le- mento, con i congressi e ren-zioncina di chi nel frattempo der conto agli iscritti del bilan-ha fatto finanza creai:h/a». do, Altrimenti niente soldi

«Con il contagocce, ma indi- pubblici. Giovedì poi a Reggio spensabili», è la quantificazio- proprio per parlare di questi ne di Roberta Rigon del finan- terni arriverà il tesoriere nazio-ziamento che arriva al Pdl reg- nale del Pd giano. «Si potrebbe fare qual- «Sarebbe un ottimo gesto cosa in più a condizione che spiega Ferrari se i partiti deci-vengano utilizzati per iniziati- dessero di dimezzare da subi-ve di partito. Noi abbiamo un to il finanziamento pubblico, sistema che ci obbliga a giusti- anticipando la scelta fissata ficare ogni uscita». per 2015, per salvare il princi-

Chi è assolutamente contro pio del finanziamento, altri-il finanziamento pubblico è menti prevale demagogia e il Liana Barbati di Idv. «La politi- populismo. Occorre rendere ca dice deve essere un servi- trasparente la propria attività, zio e non una professione. Ci sia finanziaria sia politica, per-sono polemiche sulle indenni- ché chi ha sottratto soldi per fi-tà per gli eletti. Il problema ni proprio l'ha fatto perché ci non è quanto vengono pagati sono partiti in cui la base non è ma quanto rendono. I soldi ai in grado di controllare i vertici. partiti arrivano attraverso tes- Sono per finanziare solo chi si sere e voti e c'è già stato un re- attiene rigidamente alle nego-ferendum che l'aveva boccia- le».Per quanto riguarda Reg-to. La legge prende per i fon- gio, «il bilancio 2011 ha chiuso delli i cittadini. Mano, Bersani con un leggero disavanzo, ma e Casini non si rendono conto facciamo con quello che abbia-della debolezza della politica mo ed è stato presentato all'as-nei confronti dei cittadini, semblea del partito, mentre mentre serviva uno scatto di quelli del Pd regionale e nazio-urgoglio». nale sono certificati. I )a quan-

Per quanto :riguarda Reggio, do si è insediato Bersani rice-Liana Barbati dice che "Conti- viamo una quota di circa 70mi-nuiamo di fare con le nostre la euro, 1110% del hilancio pro-forze e con il contributo dei vo- vinciale e tiriamo avanti con lontari. Abbiamo qualche rap- tesseramento, feste e volonta-presentante nelle Istituzioni riato», conclude Ferrari. che versa il 10',70 della sua in- Roberto Fontanili dennità e adesso dal nazionale ©RIPRODUZIONE F;ISERVA1A

Pagina 17 Soldi ai partiti Lega, Pd, Ok

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il municipio di Campegine e la foto di Paolo Cervi

e Verso le elezioni del 6 e 7 maggio. Parla il candidato di Pd, Idv e Se l, Paolo Cervi: "Starò tra la gente

"Faremo bene e attireremo investitori" "Il paese è, stato amministrato con giudizio, continueremo così. I servizi al cittadino non si tagliano"

CAMPEGINE «Campegine lià

le carte in regola per fare be- ne nei prossimi cinque anni, e diventare anche attrattiva per delle realtà economiche». Si mostra fiducioso sul futuro del suo paese Paolo Cervi, candida t o sindaco di Pd, Idv e Sei alle elezioni amministrative del 5 e 6 maggio. in quelle date Campegine- è l'unico Comune reggiano chiamato alle urne, per sce- uliere successore di River tr, Tagliavini. Cervi, renne laureando in ingegneria, attuale segretario del circolo Pd locale e nipote di uno dei sette fratelli Cervi, è il grande favorito per la competizione, che vedrà impe-gnate cinque liste, dopo aver vinto le primarie di centro-sini-stra.

Ora è impegnato a tempo pieno nella campagna elettorale: «Si svolgerà Principalmente nelle piazie, nei mercati, incontrando la gente, sino ad un evento con-clusivo il 4 maggio», spiega Cervi. Che ha anche le idee chiare sulla futura squadra di governo, se eletto. «Con le riforme amminstrative, a Campegine la giunta sarà di tre persone più il sindaco. La nostra lista ha due punti fermi, componenti dell'attuale giunta, ll vicesindaco Luigi Arata e l'assessore

all'Urbanistica Gianiuca Catellani». Il terzo assessore?

«Valuteremo i risultati elettorali, e le preferenze».

E alla continuità si punta anche nel programma, che deve far fronte ad una situazione economica globale molto com-plessa ed è stato presentato pub-blicamente ieri sera ali' au ditoriu m comunale.

«Campegine ha avuto la fortuna di essere stata amministrata bene, con giudizio, in questi anni», afferma Cervi. «Noi sicuramente continueremo a dare la massima priorità ai servizi alla persona, alla cura della comunità. Sono un caposaldo del nostro programma, se proprio fosse necessario si possono chiedere sacrifici su altri settori, ma non sui servizi».

Dal punto di vista urbanistico, invece, «ci sono piazze e strade da risistemare, nella viabilità comunale. E io si farà, sono interventi importanti». Anche perché, conclude Cervi con ottimismo, Io «credo che Campegine abbia le carte in regola per fare bene nei prossimi cinque anni, e anzi possa attirare anche nuove realtà economiche».

ADRIANO ARATI

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"Faremobenceat fremo Inves ore

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Per le presidenze vince la legge dell'ex e

I redditi del Cda delle scuciae partecipate

Alla guida di Acer Fcr e Rete dopo essere stati assessori o consiglieri DALLA politica alla presidenza di una partecipata_ Un destino che accomuna Acer, Rete ed Fcr (come altre società partecipate), dove gli incarichi - indipendente-mente dalla validità della persona prescelta - non passano attraverso concorsi, ma tramite scelte fidu-ciarie decise dal mondo politico. Acer è guidata da Marco Corradi, 57 anni, ex assessore Ds ai lavori pubblici a Reggio. Franco Colosi-mo, 60 anni, ex consigliere comu-nale della Margherita, alle ultime elezioni amministrative si presen-tò con la lista «Cittadini per Delrio», Raffaele Leoni, 60 anni, esponente Pd, è stato assessore a Formazione e Ricerca della Pro-vincia dal 1995 al 2004.

ACER ha un Cda snello, compo-sto da tre persone. Queste le in-dennità (compensi lordi, lo stipen-dio annuale è di dodici inensiliià). o Marco Corradi (pre-sidente), mensile 3,036,77 euro, annuo 36_441,24 curo. o Alfonso Chiessi (vicepresidente), mensile 3.036,77 euro, annuo 23.686,80 cu-ro. o Federico Pozzi (consiglie-re), mensile 1.822,60, annuo 21.871,20 euro.

FCR, controllata al 100% dal Co-mune di Reggio, ha un presidente e quattro consiglieri, Lo stipen-dio del presidente è pari al. 32.445% dell'indennità del sinda-co, quella dei consiglieri è il 40% di quella del presidente_ Le inden-nita sono poi siate ridotte del 10% con la Legge finanziaria 2006 e di.

A A

MARCO CORRADI lACER) 36,441,24 euro

È stato presidente delta terza circoscrizione 11900 -19881, quindi consigliere comunale eassessorwat Lavori pubblici a Regìo

un altro 10% in base alla legge 78/2010. Questi i compensi lordi. o Franco Colosimo (presidente), mensile 3.040,29, annuo 36.483,48 euro. o Paolo Cavando-li, Sara Paderni, Marco Massari e Benedetta Negri (consiglieri), mensile 608,06 euro, annuo 7.296,72 curo.

FRANCO COLOSIMO (FCR) 36,483,48 euro

Ex consigliere comunale detta Margherita, atte unirne elezioni ha promosso la lista 'Cttachnl per Dell'io -

RETE ha un presidente, un vice-presidente e tre consiglieri. 11 Co-mune di Reggio ha il 97%, altri sei comuni (Albinea, Bagnolo, Cadel.- bosco, Castelnovo Sotto, Quattro Castello e Vezzano) possiedono ognuno lo 0,5%. Questi i compen-si lordi del Cda. o Raffaele Leoni

&b: RAFFAELE LEONI METEI

24.420 euro

Ha ricoperto per dieci anni (dal 1995 al 2004) in Provincia l'incarico

aessort' ala

(presidente), annuo 24.420 curo, sso Giuseppina Parisi (vicepresi-dente) e Pierpaolo Salvarani, Francesco Fantarai e Diego Ser-raino (consiglieri), gettone di pre-senza di 200 euro con limite di 24 gettoni in un anno (pari a un mas-simo di 4.800 euro lordi).

Paolo Patria

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GLI STIPENDI

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il Resto del Carlino

REGGIO

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press LinE 18/04/2012

il Resto del Carlino

REGGIO

GLI INCARICHI

Tra gli ex si può ricordare Angelo Matagoti (foto), assessore all'urbanistica d Reggio dal 1995 al 2004, passato poi alta presidenza detrAct

arco Corredi, presidente Acer, è anche vice di sFinc. asa e presidente della

ocletà per la casa di Casalgrande, entrambi

lì a compenso zero

Nelle nomine dei componenti dei Cda delle società partecipate si trovano spesso esperti scelti dai partiti di

agg pranza (Pd, Idv , Sei.)

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Cda come quello Fcr ha due consiglieri di

erva": votano soltanto di assenza di uno

dai ari", ma guadagnano la stessa cifra

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press LinE 18/04/2012

il Resto del Carlino

MODENA

ORAN DUE FIAT SEDO E UN 'ALFA ROMEO HANNO INTEGRATO IL PARCO AUTO

Ai vigili nuovi mezzi efficaci anche con la neve

- FIORANO -

LA POLIZIA municipale di Fio-rano ha integrato il suo parco au-to con tre nuovi mezzi, che sono stati presentali pubblicamente in questi giorni: due Fiat Sedici e una Alfa Romeo 159. Le Fiat sedi-ci a trazione integrale sono state acquistate per i servizi di pronto

intervento su tutto il territorio co-munale. Il tipo di veicolo e la tra-zione a quattro ruote motrici per-mettono maggiore efficacia negli interventi anche in luoghi o con-dizioni particolari, per esempio nei mesi invernali e con la neve. La nuova Alfa Romeo 159 verrà invece utilizzata per servizi specia-

li, trasferte di lunga distanza e ser-vizi di scorta La dotazione mezzi della municipale include anche un furgone Fiat Scudo, acquista-to nel 2011, che viene utilizzato per l'infortunistica stradale e i ser-vizi notturni e che è stato allestito come ufficio mobile, in grado di svolgere ogni tipo di funzione pro-pria dei vigili direttamente sul ter-ritorio; una Fiat Multipla a meta-no per i servizi di prossimità nei vari quartieri e frazioni di Fiora-no e nei mercati di Fiorano e di Spezzano. «L'amministrazione — spiega l'assessore alla sicurezza Alessandro Borghetti — ha mes-so a disposizione degli operatori della municipale veicoli scelti per offrire le massime garanzie di effi-cienza e funzionalità durante l'at-tività di controllo del territorio, al fine di garantire una maggiore si-curezza dei cittadini e delle perso-ne che vivono il territorio comu-nale e anche sovracomun.ale».

tre nuovi mezzi in dotazione alla polizia municipale di Fiorano

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Modena e Provincia

SABWE ,ACIL Oggi il vertice decisivo tra sindaco e maggioranza: sul piatto una modifica del programma

Sitta-day 2,11 nodo è l'Urbanistica NE4

Pighi verso la rottura con il partito di LUCA CARDINALE

on tanto la persona, ma piuttosto il ruolo. Perché ognuno può girar-

la come vuole, ma il nodo della querelle Sitta, che oggi vivrà il secondo giorno decisivo - il primo, quello di lunedì, de-cisivo non lo è stato - è l'assessorato all'Urbanistica: se la proposta del sin-daco Pighi non dovesse prevedere un passaggio della delega ad un assessore diverso da Daniele Sitta, iiPd prenderà atto che il problema non è stato risol-to.

U nuovo ncontro E' questo il punto cruciale della que-

stione nata attorno alla pista di Marza-gita ed esplosa quando l'assessore Sitta ha accusato il segretario cittadino Giu-seppe Boschini. di essere passato dalla parte dei guastatori' di Modena attiva. Così, dopo i due incontri a vuoto di lu-nedì scorso, oggi vertice di maggio-ranza dovrebbe tenersi. alle 18.30 - pri-mo cittadino tenterà nuovamente di ri-solvere la questione. Pighi, in sostan-za, metterà sul piatto una proposta pro-grammatico-esecutiva che punterà a u-scire dalle sabbie mobili in cui giunta e partito sono finiti. Una proposta di rimpasto che potrebbe prevedere l'u-scita di scena di un assessore (forse Marcella Nordi, in quota socialista e ti-tolare del Personale, o Graziano Pini, titolare delle Politiche economiche) e l'ingresso in giunta di Sel, con Gianni Ballista in pole position. Il tutto senza rinunciare a un assessore che per Pi-gli rappresen ta una figura imprescin-dibile, e cioè proprio Daniele Sitta, e so-

prattutto lasciandogli la delega dell'Urbanistica.

In realtà, in questi giorni di. confron-ti serrati, il Pd ha fatto una richiesta chiara: non tanto la 'testa' dell'assesso-re, quanto il passaggio di mano dell'Ur-banistica. Rispetto ai giorni infuocati. dello scontro tra Sitta e Boschini, in-somma, la querele si è spostata dal pia-no personale a quello politico: non tan-to lo scontro violento tra assessore e chi non la pensa come lui. (nel caso spe-cifico il segretario cittadino, ma altre volte sono stati altri, rappresentanti del partito), ma uno scontro tra due modi diversi di vedere lo sviluppo urbanisti-co della città.

La febbre e il termometro Il messaggio del partito ben sintetiz-

zato da un esponente del Pd che ieri ha ribadito 'd.a Sitta comprerei anche una macchina usata' - insomma, è chiaro: niente di personale contro l'assessore, ma in questi tre anni tante cose sono

cambiate, e. quindi quella politica urba-nistica non va più bene. Non va più be-ne perché la crisi economica ha ridise-gnato l'agenda delle priorità cittadine, ma anche - ed è un pensiero inevitabile per il Pd, che tra due anni andrà al voto - perché é cambiata la sensibilità sui te-mi urbanistico-ambientali di una par-te sempre più ampia di cittadini. E an-che la posizione del gruppo consiliare cambiata: se nella scorsa legislatura e-ra stato accettato di perdere 'pezzi' - da Eugenia Rossi a Giorgio Prampolini - pur di difendere la giunta, oggi non sa-rà più così. Il gruppo vuole andare a-vanti compatto, insomma, anche a co-sto di rispondere con uno schiaffo alla giunta: proprio in questo senso, resta in campo l'ipotesi (comunque impro-babile) di un voto contrario del gruppo a una delibera di giunta come risposta alla non-risoluzione del caso Sitta.

Un cambio di sensibilità, che di fatto rappresenta anche una risposta

all'aut aut di Sitta. Se l'assessore

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Modena e Provincia

aveva chiesto al Pd di prendere posizio-ne - «o con me o con Modena attiva» - la risposta del partito è arrivata, e non è quella che avrebbe preferito Sitta: «L'assessore vede Modena attiva come la 'febbre' - è un'altra efficace espres-sione di. un esponente del partito - men-tre noi la vediamo come il termome-tro».

La stratega d& sindaco Un rebus difficilissimo per il sindaco

Pighi, che oggi proverà a giocare la car-ta del cambiamento politico senza cambiare la persona: Sitta rimarrebbe con la sua delega, ma con la garanzia di una sterzata nella gestione dell'urba-nistica e con Sel in giunta. Una modi-fica del programma del 2009, come chiesto dal partito, senza però cambia-re l'attore principale: a quel punto, il sindaco avrebbe buon gioco nel dire a Pd e Sei che le loro richieste - un cam-biamento nella gestione dell'Urbani stica - sono state assecondate, e che un eventuale rifiuto della proposta equi-varrebbe all'ammissione che si tratta di una questione personale nei con-fronti di Sitta. Resta il fatto che il pro-blema posto dal Pd - la delega di Sitta - non. sarebbe risolto: difficile, infatti, pensare ad un'urbanistica gestita di-versamente se in sella c'è sempre lo stesso fantino. E a quel punto la rispo sta del Pd sarebbe quasi inevitabile: rottura con la giunta (da cui resterebbe fuori anche Sei) e dimissioni di Boschi-ni.. Una rottura che per Pighi avrebbe una controindicazione: se il sindaco vuole puntare al Parlamento nel 2013, ha bisogno del sostegno del partito.

b, in alto, l'assessore

comunale all'Ilrharastica

Danreie Sitta e M collega

al Personale

Marcella Nerdi.

A sinistra. sindaco

di Modena Giorgio Righi

e il segretario cittadino

de Partlto democratico

Giuseppe Boschini

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Bellentani Aucos,icoli

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press LITE na a.

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E oggi Pighi presenta il «Salva Sitta» Lifting al programma del cemento e un assessore per il partito di Vendola Per risolvere il caso Sitta? C'è da aspettare Sel e magari sacrificare l'amico Graziano Pini (se ne parla da mesi) che ieri non ha escluso di uscire dalla giunta. Questa (forse) una parte della ricet-ta che il sindaco presenta, questa sera alle 18,30, nella riunione politica con capigruppo e partiti sostenitori della maggioranza. I vendoliani mo-denesi s'incontrano domani e non per parlare di globalizzazione. Fino ad oggi il partito si è tenu-to con un piede dentro (la maggioranza) e con un piede fuori (la giunta) ma con le ultime evoluzio-ni c'è da fare un salto.E può entrare in giunta

RENDEZ VOU S Alle 18,30 il sindaco presenta il

suo piano al Pd e agli alleati

Gianni Ballista, nome poco conosciuto ma 'uo-mo squadra' del partito di Vendola in città. Pini, invece, sa di essere pronto ad essere sacrificato e lo dice chiaramente: «Io non rappresento nessu-na lobby e nessun interesse. Per questo, qualora dovessi essere escluso dalla giunta, il sindaco non dovrebbe rispondere a nessuno, se non a se stes-so». Lascia dei dubbi il 'se stesso' finale ma Pini prosegue « Non escludo l'ipotesi. E' il sindaco che mi ha nominato, lui puo' fare cio' che crede». Solo parole ma non tutte al vento. Si vedrà oggi. Su Sel quindi la riunione tra gli iscritti per vedere se passa la proposta di una possibile ricucitura con la giunta, fino a ieri non correva buon san-gue politico, che può essere lo snodo della crisi. E si aprono le porte per il possibile ingresso di

Gianni Ballista, poco conosciuto, come assesso-re. Questa l'ipotesi. In cambio qualche modifica del programma, come la retromarcia sulla pisci-na al parco Ferrari, e di conseguenza un Sitta se non disattivato a marcia ridotta. Questo il 'ro-spo' da ingoiare per Sel che chiede la testa dell'as-sessore all'urbanistica ma viste le condizioni at-tuali e qualche conquista programmatica può ab-bandonare la contrapposizione ed entrare in giunta. Se questa sarà la conclusione di questa crisi si indebolirebbe l'ala del Pd che fa riferimento a Sitta. Pighi ha già annunciato la `ripuntualizza-zione' del programma e sventolerebbe una serie di progetti (super contestati) bloccati. Come la piscina al parco Ferrari. Progetti che magari non hanno più gambe (finanziarie) su cui correre ma è sempre possibile farli diventare simboli di un cambiamento. Un gioco di specchi che permette al sindaco di allunguare la sua legislatura, tenersi stretto (seppur meno sanguigno) l'assessore Sitta ed avere una maggioranza (politica più che nei banchi del consiglio) più solida. In questo caso il partitone modenese non segue chi parla, sostiene e chiede un'alleanza al centro, in sostanza più stretti legami con il terzo polo. Come il presidente della provincia Emilio Sabat-tini che in una lettera al segretario provinciale Davide Baruffi, missiva che non doveva restare segreta, ha sottolineato la necessità di un'allean-za moderata. In sostanza le linee sono due e in Comune prevale quella di sinistra. E il capogrup-po Trande lo ha ripetuto all'infinito: «Abbiamo già perso l'Idv», quindi spazio anche a Sel.

(gi. ba. ni)

, ..„ . Niente più piscina al Ferrari: tutto rimandato all'anno del mai

wm hn deciso: nonPmsenterà al., progetto

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press LITE na a.

18/04/2012

La polizia municipale si rifà il parco macchine La Polizia Munici-pale di Fiorano ha integrato il suo par-co auto con tre nuo-vi mezzi, che sono stati presentati pub-blicamente in que-sti giorni, si tratta di due Fiat Sedici e una Alfa Romeo 159. Le Fiat sedici a tra-zione integrale so-no state acquistate per i servizi di pron-to intervento su tut-to il territorio co-munale. Il tipo di veicolo e la trazio-ne a quattro ruote motrici permetto-no maggiore efficacia negli interventi anche in luoghi o condizioni partico-lari, per esempio nei mesi invernali e con la neve. La nuova Alfa Romeo 159 verrà in-vece utilizzata per servizi speciali, tra-sferte di lunga distanza e servizi di scorta. La dotazione mezzi della Polizia Mu-nicipale include anche un furgone Fiat Scudo, acquistato nel 2011 con allestimento speciale, che viene utiliz-zato per l'infortunistica stradale e i servizi notturni e che è stato allestito come un ufficio mobile, in grado di svolgere ogni tipo di funzione pro-

pria della Polizia Municipale diretta-mente sul territorio; una Fiat Multi-pla a metano per i servizi di prossimi-tà nei vari quartieri e frazioni di Fio-rano e presso i mercati comunali di Fiorano e Spezzano. «L'Amministrazione comunale -spiega l'assessore alla sicurezza Ales-sandro Borghetti - ha messo a dispo-sizione degli operatori della polizia municipale veicoli scelti per offrire le massime garanzie di efficienza e fun-zionalità durante l'attività di control-lo del territorio, al fine di garantire una maggiore sicurezza dei cittadini e delle persone che vivono il territo-rio comunale e anche sovracomuna-le».

Il Pd si mette a fare Terminator Chic àtu l'eliminazione eli due u,es,sori in giunta Proposto anche 11 raglio del rliretun e generale

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Il tavolo di "Cornacchie e turismo" lunedì sera nella sal apoi 'valente di Palazzo Beli íni; a moderare Andrea Roncato

press LITE 18/04/2012 la Nuova Ferrara

Gli prenditori spronano i candidati A Comacchio lungo faccia a faccia in una gremita sala polivalente: turismo e strumenti urbanistici al centro del dibattito

COMACCHIO

Una drastica inversione di ten-denza per risollevare le sorti del turismo lagunare è quella invocata con forza l'altra sera nella Sala Polivalente San Pie-tro da Gianfranco Vitali, duran-te la presentazione del progetti lanciati da "Cornacchia è turi-smo". Il movimento apartitico, di cui Vitali è promotore e che conta già 200 imprenditori affi-liati in rappresentanza di tutte le categorie economiche, ha così gettato le basi per un con-fronto con i sei candidati a sin-daco, dopo aver snocciolato dati allarmanti del progressivo calo di turisti sulla costa. La maglia nera, come prevedibile, va alle seconde case «non più appetibili e in picchiata, in Ca-duta libera», ha commentato Vitali. Al tavolo dei relatori an-che Ted Tomasi, cl-te ha parla-to di «volontà di fare una rivo-luzione culturale sul territorio, attraverso questo movimento, perché è finito il tempo per piangersi addosso e lamentar-si, ma anzi occorre rimboccar-si le maniche e cooperare per la crescita del turismo locale».

In una sala affollatissima il moderatore dei lungo dibattito è stato Roberto Vitali di Village For Aff, massimo esperto nazio-nale di turismo accessibile, se-duto accanto adAndrea Babbi, amministratore delegato di Apt Emilia Romagna e ad altri imprenditori di "Comacchio è turismo". -La vera sorpresa è stato il "settimo candidato", come giocosamente sia defini-to Andrea Roncato, il comico bolognese, che ha strappato sorrisi e applausi, a partire dal-la gag, secondo cui «l'Italia è bagnata da 4 mari e proschiga-ta da l Mond». Per amore ver-so Comacchio e la sua costa, frequentandola da anni Ronca-to ha voluto inculcare una do-

se di ottimismo richiamandosi ai valori che .rendono speciale nel mondo la Regione Errata Romagna. «Siete emiliani e ro-magnoli, qua non c'e il mare della Sardegna, della Sicilia, del Salento, ma c'è tutto il re-sto, la vostra ospitalità e voglia di vivere e per questi motivi vengono qua i turisti e voi do-vete continuare a dare alla gen-te questo», altre al progetto per piste ciciabili di raccordo tra i -7 lidi, si è parlato :anche di

Borsa a km zero", l'iniziativa per favorire l'incontro tra im-prese locali (agricole, Ittiche, alimentari) e potenziali acqui-renti (alberghi, hotels, campeg-gi, agenzie). ha coda il momen-to più atteso della serata con 3 domande e 5 minuti a disposi-zione peri 6 candiati sindaci.

Sintonia di Intenti nei primi

GIANFRANCO VTAU

La maglia nera va alla seconde case, non più appetibili e in caduta libera. Ci vuole una rivoluzione culturale sul territorio"

100 giorni di governo è stata re-gIstrata nell'individuare un as-sessore al turismo, ma anche nel rendere più snella, celere ed efficace la macchina ammi-nistrativa. Mentre Marco Fab-bri (Movimento 5 Stelle) ha au-spicato «l'individuazione di fi-gure in Comune alla ricerca continua di finanziamenti eu-ropei», Alberto Leafini (Voce

giovane per Comacchio) ha puntato sulla «collaborazione con i privati per eventi da pro-muovere sulla riviera, istittien-do circuiti turistici con i tours operators». Fabio Cavallari (W-- fondazione, Sei. Comunisti ita-liani e Idai ha messo in chiaro che «siamo contrari a chi ha consentito di eliminare gli al-berghi che c'erano, per co-struirci sopra», caldeggiando «la partecipazione della pubbli-ca amministrazione e del priva-ti verso una unione di intenti, per il rilancio del nostro territo-rio». Maura Tomasi (Lega) criti-cando il Prg del 2002 «che ci ha rovinati, visto che non è più possibile fare varianti», ha spronato verso il Psc «pcI In-centivare gli hotel», parlando anche di rneritocrazia e di «si-nergia necessaria tra pubblico

e orivato». Alessandro Pierotti (Onda, Pd, Udc e Futura Co-macchio), fissando i paletti del-. la promozione e del marketing ha evidenziato che sia cinTeren-za la fa la qualità dell'offerta», parlando anche di «recupero del patrimonio edilio esisten- te» e. di «identità millenaria del-la nostra storia conti suo patri-monio archeologico e naturali-stico», rivendicando altresì la necessità di adottare il Piano d e li Arenlie. Antonio f)i Mi in - no (Pdlt, Il Faro. Riformisti), ri-cordando che «il turismo è vi-ta» ha rimarcato l'esigenza di «avviare nei primi 100 giorni il Psc», auspicando pure «il po-tenziamento dell'Ufficio del Turismo, nominando altresì un dirigente al turismo e uno alla ragioneria».

Katia Romagnoli

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ANTONIO DI PIETRO, leader Idv: «La gente vede che ogni giorno c'è un balzello in più e chiede di tagliare i rimborsi ai partiti. Faremo una proposta»

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CASO 200 MILIONI A DISPOSIZIONE DI DEPUTATI E SENATORI PER FINANZIARE PROGE I i I NEI LORO COLLEGI

Ma è già pronto altro tesoretto' ROMA

DUECENTO milioni di euro: a tanto ammonta il 'tesoretto" che deputati e senatori potrebbero avere a disposizione, a breve, per finanziare tanti piccoli progetti sul territorio, vale a dire nei pro-pri collegi elettorali. A fare i conti è il capogruppo del Pd in commis-sione Bilancio alla Camera Pier Paolo Baretta, che pero lancia an-che un appello: «non chiamatela — dice — legge mancia».

I FONDI esistono già e sono stati previsti dall'ultima legge di stabi-lità (per un valore di 150 milioni di euro, a cui aggiungere un resi-duo di circa altri 50 milioni) ma per passare dalle parole ai fatti necessario che il Parlamento met-ta nero su bianco l'elenco delle opere che intende sostenere. La ri-soluzione poi avrà bisogno della firma del Tesoro e successivamen-te sarà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale_ Fatto sta che la gamma dei possi-bili interventi è davvero ampia: si va dai progetti socio-culturali a quelli sportivi, passando per misu-re di sostegno al territorio. E così ciascun gruppo può scegliere su cosa puntare: i Democratici lo

scorso anno hanno deciso di fi-nanziare la ricostruzione post-ter-remoto dell'Aquila, mentre quest'anno guardano più alla cul-tura: «Abbiamo tante piccole Pompei che vanno salvate — dice Baretta — si va dal restauro della Reggia di Colorno di Parma al sentiero dei monasteri tra Subia-co e Monte Cassino passando per i siti nuragici di Olbia e il palazzo della ragione di Milano».

SECONDO il deputato del Pd lo stanziamento di questi fondi

«un'occasione unica grazie alla quale si danno risposte sul territo-rio a problemi altrimenti irrisolvi-bili». Insomma, il vero nodo non e «lo strumento in sè ma il rischio di un suo uso distorto. Dobbiamo salvarlo e renderlo inattaccabile dalle strumentalizzazioni per ga-rantire ulteriormente i cittadini». E per rafforzare il controllo su co-me vengono spesi davvero i quat-trini Baretta pensa ad introdurre, magari in parallelo con lo stanzia-mento di questa nuova tranche di risorse, «maggiori vincoli all'uti-lizzo dei fondi (che comunque possono finanziare solo in conto capitale, vale a dire solo opere strutturali come la messa a nonna di un impianto ma non pagare le bollette) e a prevedere che i bendi-

'• PICCOLE POMPEI DA SALVARE

Pier Paolo Baretta (Pd): «Non chiamatela Legge Mancia. Abbiamo tante piccole Pompei da salvare in giro per l'Italia»

ciarì formulino preventivamente un progetto esecutivo». E a proposito di legge Mancia, nei giorni scorsi, c'erano state alcune prese di posizione molto dure. <‹La legge Mancia è una colossale porcheria aveva affermato An-tonio Borghesi, vice presidente del gruppo Idv alla Camera —. L'Idv non parteciperà allo sperpe-ro di denaro pubblico». «E lunare che si parli ora di legge Mancia, noi siamo indisponibili» ha scritto su Twitter Gianiuca Galletti, vice presidente del grup-po tJdc alla Camera.

Pagina 5 Nanolihmt, i piloti P011 0,00, 'I male

fgtti., Ma la legge si olce,

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Un consigliere regionale emiliano lascia il partito. Di Pietro gli chiede 130 mila euro

Abbandoni l'Idv? Allora sgancia La vicenda esce dal partito ed entra nelle aule del tribunale

DI GIORGIO PONZIAMO

ntonio Di Pietro di aule di tribunale se ne intende perciò è sicu-o di vincere la strana

causa che ha intentato a un suo ex-compagno di partito e che sarà discussa in luglio nel palaz- zo di giustizia di Reggio Emilia.

Dagli atti che ha fatto depo- sitare si scopre una singolare procedura che l'Idv mette in atto nei con- fronti dei propri candidati che inserisce nelle liste elettorali. Essi, insieme all'accettazione della candida-tura, prevista dalla legge come documento indispensabile per la presentazione della lista, debbo-no anche sottoscrivere un altro documento, interno e riservato, in cui si impegnano, in caso il loro mandato si interrompa per dimis-sioni, espulsione, qualsiasi altro motivo non attinente la sfera di salute, a pagare all'amministra-zione dell'Idv una penale di 100 mila euro. Non solo. Il candidato si impegna anche e versare, per l'intero mandato, 3.500 euro al mese come rimborso delle spese elettorali a suo tempo sostenute dall'Idv, che vengono però ridotte

a 1.500 euro iscrivendosi al parti-to. Quindi se uno è iscritto all'Idv deve versare 1.500 euro, se non si iscrive o se ne va 3.500 al mese oltre alla penale di 100 mila. Per l'Idv è una sorta di assicurazione: ti candidiamo ma se poi te ne vai ci devi almeno dare il malloppo poiché la tua elezione ci è costata e le spese elettorali, si sa, corrono. O firmi, o niente candidatura.

Così Matteo Riva, consigliere comunale a Reggio Emilia e con-sigliere regionale a Bologna, s'è visto notificare il conto quando ha bisticciato con Di Pietro, rotto con l'Idv e si è iscritto al gruppo misto della Regione. Di Pietro non ha battuto ciglio, ha preso atto del divorzio e inviato l'ingiunzione di pagamento: 130 mila euro. Da Riva vuole infatti 100 mila euro di penale e 30 mila euro di contributi mensili. Il consigliere a suo tempo firmò e l'atto è ora nelle mani del magistrato. Ma il firmatario lo definisce illegittimo. In tribunale sarà guerra.

Per il parlamentare Idv nonché amministratore del partito non-ché braccio destro di Di Pietro, Silvana Mura, l'esito è scontato, quei soldi arriveranno in cassa: «E un meccanismo studiato in base alla legge elettorale. Tutto il partito ha collaborato all'elezio-ne, spalmata su ben 9 province, quindi anche se egli è passato al gruppo misto deve onorare l'im-pegno collettivo di chi l'ha fatto eleggere».

Matteo Riva ribatte: «Ho so-

stenuto le spese della campagna elettorale di tasca mia e nessu-no mi ha rimborsato nulla no-nostante i partiti ricevano soldi dallo Stato per le spese elettorali. Quel contratto mi è stato impo-sto, non sottoposto, quindi non è

valido». Ancora: «La

legge regiona- le sancisce che ogni componen- te l'assemblea legislativa rap- presenta la co- munità regiona- le ed esercita le proprie funzioni senza vincolo di mandato. Perciò quella 'promes- sa di pagamen- to" non è altro che l'imposizio- ne di un "vinco-

lo politico", quindi vietato dalla Costituzione e dallo statuto della Regione», dice Riva. «Poi perchè dovrei versare soldi su un conto corrente che non appartiene al partito Idv, ma a un'associazio-ne a tre (Di Pietro - Mazzoleni - Mura). Questa scelta dell'Idv è un'ulteriore offesa ai citta-dini che non vorrebbero più assistere (dopo il caso Lusi, quello della Lega e la situa-zione vergognosa che emerge sul finanziamento pubblico ai

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partiti) all'ingordigia di denaro da parte dei partiti».

Antonio Di Pietro ha affidato la pratica al suo avvocato roma-no Sergio Scicchitano che al giudice fa sapere che «a tutt'oggi il partito è creditore della somma di 30 mila euro di mancato paga-mento delle rate mensili nonché della somma di euro 100 mila a titolo di penale». Riva potrebbe pagare davvero caro il suo addio a Di Pietro, il quale però se la deve vedere anche con una fronda interna perché non tutti i suoi seguaci ap-provano la deci-sione di portare la querelle in un'aula di tri-bunale, ritenen-dola una sorta di ritorsione e quin-di eticamente cri-ticabile.

Due colle-

ghi di Riva che però non lo hanno seguito nel divorzio e continuano ad avere la tessera Idv, Clau-dio Zoboli, assessore a Luzzara (Reggio Emilia) e Salvatore Di Gregorio, assessore a Rubiera (Reggio Emilia) hanno preso carta e penna e scritto al loro leader: «Una cosa è il dibattito, pur aspro, politico. Altra cosa è il tribunale. Non si può obbligare nessuno a militare in un partito e non si può costringere alcun

eletto, dalla più piccola circo-scrizione al parlamento,

ad avere un vincolo di mandato».

La vicenda di Mat- teo Riva è incomin- ciata all'interno del gruppo regionale Idv: due consiglieri eletti ma l'uno contro l'altro armati. Tanto che Riva minacciò di denun-

ciare alla corte dei conti la

collega Liana Barbati perché dal conto del gruppo risultava-no 25 mila euro da lui definite «spese allegre». «Macchè, tutte spese istituzionali», replica la Barbati, «è Riva che ha conti-nuato a tenere sia la carica di consigliere comunale a Reggio Emilia sia quella di consigliere regionale nonostante i nostri in-viti a scegliere».

Poi viene ricordato come le idee politiche di Riva non siano ferree: è stato iscritto alla Democrazia Cristiana (è nipote di Gian Gui-do Folloni, ex direttore di Av-venire, esponente Dc vicino a Cl, già ministro per i Rapporti con il Parlamento nel 1998, attualmen-te milita nell'area dell'Udc su po-sizioni vicine a Bruno Tabacci e Savino Pezzotta), poi al Partito dei comunisti italiani, infine ap-prodò alla corte di Di Pietro.

Ci fu subito aria pesante all'in-terno della sparuta pattuglia Idv in regione, che ha a disposizione in base al regolamento regionale 438 mila euro l'anno per le pro-prie spese. Alla fine, Riva ha sbat-tuto la porta e se n'è andato al gruppo misto in Regione come in Comune a Reggio Emilia (dov'era l'unico Idv e quindi il partito è rimasto senza rappresentanti in

consiglio comunale). Adesso gli è arrivato il conto, con tanto di decreto ingiuntivo.

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TRIBUNALE Nessun commento dal commissario delle legge Di Bona I faldoni prelevati sono riconducibili a una vecchia denuncia interna

Bocche cucite sul blitz alla Commerciale M

ansimo riserbo e nessuna spiegazio-ne da parte del Tri-bunale di San Ma-

rino sul sequestro effettuato, lu-nedì sera, alla Banca Commer-ciale Sammarinese. Il commis-sario della legge Laura Di Bona, tallonata da Sm Tv mentre esce dall'istituto di credito di Doma-gnano, liquida tutto con fermez-za: "C'è un'indagine in corso non posso rendere dichiarazio-ni, la ringrazio".

Ma come succede spesso nel-la piccola San Marino, la notizia dell'arrivo della polizia giudizia-ria si è sparpagliata in fretta. Il blitz è scattato nel tardo pome-riggio, almeno dopo le 18, ed è proseguito fino alle 20,30. Alla fi-ne sono stati portati via tre sca-toloni di documenti. Nessuna connessione con le recenti indagini che hanno toccato il sistema sammarinese, probabilmente è il risultato di una vecchia querelle sorta all'in-terno del cda fra la fine del 2010 e l'inizio del 2011. Alberto D'amico, generale della Guardai di Finanza in pensione e Massimo Franceschetto che sedevano nel cda della banca denunciano per gravi irregolarità tutti gli altri componenti: il presidente Emilio Della Balda e i consiglieri Giu-

seppe Roberti, Gian Luca Bru-scoli e Nicola Alberani. Un e-sposto da parte di D'amico fu re-capitato anche alla vigilanza di Banca Centrale. Per reazione venne sciolto il cda e rinominato uno nuovo, senza D'amico e Franceschetto, a loro volta con-tro denunciati dal nuovo cda, per minacce. Partono le indagini della magistratura, i protagonisti della querelle vengono ascoltati più volte, fino ad arrivare, a lu-nedì, quando il commissario Di Bona, a fine giornata lavorativa, bussa alla banca e se ne va è con documenti e, sembrerebbe, qualche supporto informatico.

D'Amico alla Commerciale a-veva preso il posto di un altro generale della Gdf, Osvaldo Cu-cuzza, arrivato nel luglio del 2009. Una scelta, spiegarono

all'epoca dall'interno dell'istituto, per mettere la banca al riparo da una clientela a rischio. Ma la permanenza di Cucuzza a San Marino fu più ra-pida del previsto e allora si puntò su D'Amico, ma il feeling si interruppe molto presto.

Nel frattempo la Bcs è stata commissariata da Banca Centrale nell'ottobre 2011. Dopo una de- licata trattativa la banca è stata rilevata da Asset.

Antonella Zaghini

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SAN MARINO Y,nccllceucitesulblitz

Il Tribunale e l'inaugurazione della Bcs di Dogana nel 2010

Si tratta della querelle nata all'interno del cda con due componenti che non ci sono più

press LinE 18/04/2012 IAVOCEdi ilomgna

Rimini e San Marino

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