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Rassegna Stampa di venerdì 31 gennaio 2014
SNALS / CONFSAL Corriere di Verona (Corriere della Sera)
31/01/2014 MAESTRE, E' SCONTRO COMUNE-SINDACATI SULLA SENTENZA DEL TAR
Parma.repubblica.it 30/01/2014 SCHEDATURE SINDACALI, LE SIGLE "CHIEDEREMO INCONTRO AL PREFETTO"
Italia Oggi 31/01/2014 REDDITI, TEST PLUSVALENZE Il Giornale del Piemonte (Il Giornale)
31/01/2014 UN ALTRO SCIOPERO PER GTT QUESTA VOLTA DI MERCOLEDI'
Il Giorno - Ed. Lodi-Crema-Pavia
31/01/2014 "IL COMUNE PENSA ALLE POLTRONE I DIPENDENTI RISCHIANO GROSSO"
L'Unione Sarda 31/01/2014 MELI: "TORNEREMO IN SERIE A" L'Unione Sarda 31/01/2014 LAVORATORI ROCKWOOL: NESSUNA SPERANZA DALL'ASSESSORE Testate on line 31/01/2014 ARTICOLI PRESI DAL WEB Scuola, Formazione, Università, Ricerca il Sole 24 Ore 31/01/2014 I MESTIERI DEL LEGNO TROVANO LA SCUOLA il Sole 24 Ore 31/01/2014 ISTRUZIONE TECNICA, IL TAGLIO DEL MIUR Corriere della Sera 31/01/2014 INTERVENTI & REPLICHE - ITER SCOLASTICI: INIZIARE DALLE MEDIE la Stampa 31/01/2014 LA SCUOLA RISCOPRE LA MEDAGLIA AL MERITO la Stampa 31/01/2014 Int. a G.Toccafondi: "PER ME BASTANO I VOTI MA PERCHE' PRIVARSI DI
NUOVI STRUMENTI" Italia Oggi 31/01/2014 IMMOBILI, ASILI, POLIZIA E RIFIUTI Avvenire 31/01/2014 SCHIAFFO ALLE FAMIGLIE, VIA LE ESENZIONI PER GLO ASILI NIDO Avvenire 31/01/2014 PARITARIE, GRIDO D'ALLARME AL GOVERNO Avvenire 31/01/2014 PRONTI 150 MILIONI DI EURO PER LA BONIFICA DELLE SCUOLE Corriere della Sera - ed. Milano
31/01/2014 LA GIUNTA REGIONALE SI DIVIDE SUI FINANZIAMENTI ALLE SCUOLE PRIVATE
il Gazzettino 31/01/2014 LA SCUOLA ELEMENTARE RESTERA' DIVISA IN DUE la Repubblica 31/01/2014 LE RAGAZZE D'ORO DEL SOCCER NUOVE STAR DELLO SPORT USA Italia Oggi 31/01/2014 UNIVERSITAS MERCATORUM, CRESCONO OFFERTA E ISCRITTI l'Espresso 06/02/2014 POETI PER ARIA Il Secolo XIX 31/01/2014 CORSI DI SCIENZE UMANISTICHE, ECCO QUALI SONO Il Secolo XIX 31/01/2014 DOCENTI NEI CDA UN VALORE PER L'ATENEO Libero Quotidiano 31/01/2014 BONUS MATURITA', SI' AL MAXI RICORSO Il Tirreno 31/01/2014 AEROSPAZIO, ALLA KAYSER IL CENTRO-PILOTA NAZIONALE +++ Economia, Lavoro, Previdenza il Sole 24 Ore 31/01/2014 FONDO DI SOLIDARIETA', QUOTA A 0,5% il Sole 24 Ore 31/01/2014 ILVA, ACCORDO SUL TAGLIO DELLA PRODUZIONE Corriere della Sera 31/01/2014 MASTRAPASQUA E QUEI 42 MILIONI NON PAGATI ALLA SUA INPS Corriere della Sera 31/01/2014 SENZA LAVORO, IN 4 CASI SU 10 LA CRISI NON C'ENTRA la Stampa 31/01/2014 "SU ELECTROLUX NON ALZEREMO BANDIERA BIANCA" Italia Oggi 31/01/2014 IL LAVORO E' PRIORITARIO Italia Oggi 31/01/2014 SINDACATI ALITALIA: BENE PIANO, NO ESUBERI L'Unita' 31/01/2014 LETTA: COSTO DEL LAVORO E BANDA LARGA PRIORITA' PER LO
SVILUPPO Corriere della Sera 31/01/2014 "GLI EVASORI HANNO I GIORNI CONTATI"
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Maestre, è scontro Comune-sindacati sulla sentenza del Tar
VERONA - Per il Comune la «sentenza sarà applicata quanto prim(\», per i sindacati «quanto annunciato non bast(\» e Palazzo Barbieri «sarebbe ancora passibile di denunci(\». È muro contro muro, tra le due parti in causa sulla questione delle maestre delle scuole dell'infanzia comunale, che divergono in questo caso, sull'interpretazione della prima sentenza, quella relativa al comportamento antisindacale del Comune, passata in giudicato a ottobre. Due giorni fa le sigle della scuola (Cgil, Cisl, Vil e aJ hanno lanciato una diffida al Comune: o sarà applicata o arnverà la denuncia al Tribunale amministrativo regionale. La risposta dell'assessore al Personale, Enrico Toffali è la seguente: cambierà il conteggio dei cedolini - paga, che vedranno comunque la stessa retribuzione con effetti diversi su liquidità e accumulo della pensione. Allo stesso tempo si tornerà all'orario di 25 ore (contando solo le «frontalb» a settimana, ma solo per le 54 maestre (su un totale di circa 200) che hanno vinto il ricorso individuale. «Lo facciamo per applicare la sentenza - precisa Toffali - e non perché spaventati dalla diffid(\». «Non credo affatto che si possa definire applicata - è la replica che arriva da Bruno Tecchio, sindacalista Cgil che ha seguito la questione - il riconteggio dei cedolini è po-sitivo, ma sull'orario non ci siamo. Dev'essere esteso a ~ tutte le lavoratrici, per due motivi: in primo luogo per- Enrico ToffaIi ché altrimenti si configurerebbe una disparità di trattamento, ma soprattutto perché cosÌ dispone la sentenza relativa al comportamento antisindacale che impone il ritorno al contratto precedente. Infatti noi abbiamo fatto sempre riferimento a questo, i ricorsi sono altra cos(\». Tesi rigettata da Toffali: «La sentenza non entra nel merito del contratto e, per quanto riguarda il ricorso, agli enti pubblici è vietato per legge estenderne gli effetti al di fuori delle parti in caus(\». Intanto, il Partito democratico, per bocca del capogruppo Michele Bertucco chiede, al riguardo «un serio confronto con le opposizioni, che da novembre attendono la convocazione della commissione consiliare, e con le insegnanti, rischiamo di assistere all'inizio del declino del servizio. La giunta Tosi - prosegue Bertucco - continua a non voler vedere che il punto della vertenza con le insegnanti non sta tanto nell' orario di lavoro ma piuttosto nel modello educativo, che ad oggi manca per il semplice fatto che la riorganizzazione della scuola dell'infanzia è stata trattata come una qualsiasi posta di bilancio».
Infine, l'associazione dei genitori «Chiedo Asilo» annuncia un incontro pubblico che si terrà iliO febbraio a Parona con Pio Cinquetti, ex dirigente del Comune per il servizio delle Scuole dell'Infanzia.
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Data 31-01-2014 Pagina 5 Foglio 1
Asili Sempre più muro contro muro
Asilo Maestre con i bambini di una scuola dell'infanzia comunale
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SCHEDATURE SINDACALI, LE SIGLE "CHIEDEREMO INCONTRO AL PREFETTO"
Fumata grigia. E' stato interlocutorio l'incontro tra le parti sociali - Cgil, Cisl, Uil, Gilda e ~ del comparto scuola - e il dirigente dell'Ambito scolastico provinciale sulla cosiddetta schedatura sindacale. La misura, voluta dal ministero dell'Economia impone l'obbligo di far controfirmare le adesioni sindacali dei dipendenti della Pubblica amministrazione ai capi ufficio di ogni singolo lavoratore. "Non siamo soddisfatti - commenta Simone Saccani della Cgil - il provveditore ci ha detto che non è di sua competenza e prenderà contatti con la Direzione provinciale del Tesoro". Sigle che ribadiscono la loro contrarietà alla disposizione, della quale hanno già chiesto l'abrogazione. "E' una violazione della privacy, lunedì chiederemo un incontro al prefetto, vogliamo che la questione, che riguarda solo Parma, si risolva al più presto". (racas)
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E UNIONE SARDA Pagina 48 Foglio 1
IGLESIAS
Lavoratori Rockwool: nessuna speranza dall'assessore ~~ Nella galleria Villamarina l'aria, da ieri, è ancora più gelida. Dall'atteso incontro con l'assessore regionale al Lavoro Mariano Contu nessuna speranza per i 13 ex interinali Rockwool, parte dei quali è in occupazione del sito minerario di Monteponi dal 9 gennaio. A riferire l'esito del faccia a faccia con l'amministratore regionale è Giorgio Piras, ~retario della Fismic-Con-_ che sin dall'inizio sostiene la battaglia dei lavoratori: «Ci ha detto chiaramente che non può fare nulla per risolvere la vertenza, in quanto secondo lui ci sono altri 4500 lavorato-
ri nella stessa condizione». Ma il rappresentante sindacale non ci sta e accusa: «Di fatto ha tolto dall' agenda quello che era suo dovere portare avanti per ridare un lavoro agli ex interinali. La possibilità di inserirli nel cosiddetto progetto di utilizzo c'era ed era dovere di questa Giunta regionale arrivare ad un risultato positivo». La delusione tra i lavoratori è evidente, cosÌ come la rabbia. Ma la voglia di lottare, seppure le condizioni siano sempre più difficili, non cessa e nelle prossime ore la protesta potrebbe inasprirsi. (c. s.)
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Schedature sindacali, le sigle "Chiederemo incontro al prefetto" L'incontro all'ex Provveditorato si è concluso con un nulla di fatto. Cgil: "Non siamo soddisfatti, provvedimento viola la privacy" Fumata grigia. E' stato interlocutorio l'incontro tra le parti sociali - Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals del comparto scuola - e il dirigente dell'Ambito scolastico provinciale sulla cosiddetta schedatura sindacale. La misura, voluta dal ministero dell'Economia impone l'obbligo di far controfirmare le adesioni sindacali dei dipendenti della Pubblica amministrazione ai capi ufficio di ogni singolo lavoratore. "Non siamo soddisfatti - commenta Simone Saccani della Cgil - il provveditore ci ha detto che non è di sua competenza e prenderà contatti con la Direzione provinciale del Tesoro". Sigle che ribadiscono la loro contrarietà alla disposizione, della quale hanno già chiesto l'abrogazione. "E' una violazione della privacy, lunedì chiederemo un incontro al prefetto, vogliamo che la questione, che riguarda solo Parma, si risolva al più presto". (racas) (30 gennaio 2014)
ATA. Posizioni economiche, si procede al recupero somme percepite da settembre 2013. Immissioni in ruolo ATA. Posizioni economiche, si procede al recupero somme percepite da settembre 2013. Immissioni in ruolo red - La notizia giunge dall'incontro avvenuto tra sindacati e Ministero, oggi 30 gennaio 2014. I timori vengono, dunque, confermati. Il Ministero dell'Istruzione si è ancora una volta piegato alle richieste del Ministero dell'economia. Posizioni economiche In breve, il MIUR ha comunicato ai sindacati che il MEF procederà, in tempi brevi, al recupero delle somme percepite da settembre 2013 per le posizioni economiche ATA. Invece, come abbiamo anticipato questa mattina, sospenderà quelle percepite negli anni scolastici 2011/2012 e 2012/2013 Contemporaneamente, il Ministero dell'istruzione pare abbia intenzione di lavorare ad una soluzione legislativa che aggiri, o disinneschi, quell'articolo 9 comma 1 del DL 78/2010, il quale afferma che "per gli anni 2011, 2012 e 2013 il trattamento economico complessivo dei singoli dipendenti ..... non può superare, in ogni caso, il trattamento ordinariamente spettante per l'anno
2010." E che impediscono il cumulo delle somme agli ATA che superano i limiti imposti dall'articolo. I sindacati (FLCGIL, CISL, UIL, SNALS e Gilda) hanno inviato una lettera con la quale affermano che il recupero delle somme "costituirebbe motivo di inevitabile risposta sul piano sindacale oltre che di immediato contenzioso in sede legale." Novità anche per le immissioni in ruolo ATA Il MIUR ha sollecitato il MEF per accelerare l'iter per i 3740 posti. Ricordiamo che per quasi la quasi totalità saranno distribuiti tra gli assistenti tecnici e assistenti amministrativi e, forse, solo una piccola percentuale sarà assegnata al personale collaboratore scolastico.
Verona, le maestre d'asilo vincono l'ultimo round. Il Comune: "Applicheremo ora la sentenza" Sollecitata dalla diffida dei sindacati, l'amministrazione di Verona decide di dare esecutività alle parole del giudice del Lavoro che aveva dato ragione a 54 insegnanti. L'assessore al Personale: "Ma dovremo riorganizzare il servizio" Maestre degli asili, ultimo atto. Sembra destinata a concludersi con il ripristino definitivo del vecchio contratto la querelle giudiziaria tra Comune di Verona e insegnanti delle scuole materne. A vincere anche il round definitivo sono state quest’ultime, a cui già il giudice del Lavoro, a inizio gennaio aveva dato ragione. E quindi ecco che dopo la diffida dei sindacati Cgil-Cisl-Uil-Snals, l’amministrazione deve fare un passo indietro e annunciare che la sentenza di primo grado sarà applicata immediatamente. La decisione del Tribunale aveva respinto come “illegittimi” i 54 contratti contestati già dalle insegnanti e applicati dal Comune secondo la normativa degli Enti locali. Aveva così imposto di reintrodurre i contratti Scuola del 2010 (che parificano le maestre comunali alle statali). Niente più 30 ore ma 25 e personale riorganizzato. In realtà le maestre d’asilo in ballo sono quasi 200 e i ricorsi sarebbero piovuti a raffica se l’amministrazione non avesse ceduto. E’ l’assessore al Personale, Enrico Toffali, ad annunciare di accogliere il provvedimento del 9 gennaio scorso. E sulle pagine de L’Arena, motiva che “Un aspetto di questa vicenda non riguarda il merito, ma il metodo. Il giudice infatti ha dato ragione a chi aveva fatto ricorso individuando il comportamento antisindacale dell’amministrazione, ma questo è un elemento che attiene alle modalità nell'ambito della trattativa e non ha alcuna incidenza sul merito della questione” Si attendono così le motivazioni della sentenza per sapere se interamente o in che termini si dovrà tornare al contratto vecchio ma nel frattempo nei cedolini paga riferiti a gennaio si tornerà alle diciture del contratto Scuola. Si profila comunque un altro grattacapo per il Comune di Verona, che si vedrà costretto a riorganizzare servizi e personale ad anno scolastico in pieno svolgimento. Il conto si fa sulla base delle maestre che hanno presentato e vinto il ricorso, quindi 54, che faranno 5 ore in meno.. Le altre 140 lavoreranno come previsto 30 ore alla settimana, come spiega Toffali: “è chiaro che, di conseguenza, con 54 insegnanti che passeranno da 30 a 25 ore, ci vorranno templi applicativi per non creare disservizi. E ci stiamo riorganizzando”
Ai contratti delle altre 140 insegnanti per ora non si pensa, dato che “Questa sentenza fa stato solo fra le parti, quindi fra Comune e le 54 maestre. Inoltre la legge impedisce all'ente pubblico di estendere gli effetti di una sentenza resa fra due parti a soggetti che si trovano nella stessa situazione, ma non sono azionati giudizialmente” La Giunta comunale, intanto aveva deciso di contrattaccare virtualmente, mettendo a disposizione un bonus fino a 200mila euro per le famiglie che volessero iscrivere i figli alle scuole private poiché costrette a tenere i bimbi a casa per i minori posti a disposizione e le rette più alte. Il sindaco Flavio Tosi non c’era andato leggero: “Poiché non è giusto che questa vertenza sindacale, che francamente mi scandalizza, sia pagata dai bambini e dalle loro famiglie, la giunta ha deciso di dare un aiuto economico a chi dovrà iscriversi altrove: offriremo un massimo di mille euro a bambino per pagare la differenza tra la retta comunale e quella delle scuole private. In questo modo continueremo ad offrire un servizio pari a quello odierno”
Scuola: testate nazionali
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Formazione
I mestieri del legno trovano la scuola _ «È un passo importante per il futuro dei nostri ragazzi e delle aziende dell'arredo, per salvaguardare competenze e mestieri di cui l'Italia, e la Brianza in particolare, sono da sempre custodi». Giovanni Anzanisispendedaanni,conl'associazione Assarredo di cui è alla guida, per la creazione di un percorso formativo specifico nel settore dellegno-arredo, pensato per formare giovani esperti in materiali, tecnologie applicate e prodotto, con competenze anche in ambito commerciale e marketing, attraverso un percorso in forte sinergia fra teoria in aula e pratica nelle aziende.
Per questo oggi festeggia al battesimo della Fondazione -intitolata all'imprenditore Rosario Messina scomparso tre annifa - di cui è stato nominato presidente e che nascerà ufficialmente la settimana prossima, con il compito di sostenere e indirizzare il nuovo Polo formativo dei mestieri sviluppato da FederlegnoArredo e Aslam (Associazione scuole lavoro alto Milanese). Il Polo si struttura su tre livelli: il primo, destinato ai ragazzi che escono dalla scuola media, è partito lo scorso settembre e prevede una formazione di base fmalizzata al primo inserimento nel mondo del lavoro.
Il secondo, al via il prossimo settembre, sarà un percorso di Istruzione tecnica superiore (Its) per la specializzazione post-diploma, destinata a formare tecnici qualificati Infme, ci sarà un livello di formazione permanente e continua, fmalizzato al mantenimento o all'acquisizione di un livello adeguato di competenze da parte degli occupati del comparto e al loro sviluppo professionale.
Gi.M. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Data 31-01-2014 Pagina 43 Foglio 1
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Quotidiano
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formazione .. Abolite tre direzioni
Istruzione tecnica, il taglio del Miur Claudio Tucci ROMA
Scendono da u a 9le direzioni generali( dg) del ministero dell'Istruzione, e si conferma la soppressione della dg «Istruzione tecnica» che viene accorpata alla dg per gli «Ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione».
Lo schema di Dpcm di riorganizzazione del Miur, previsto in ossequio alla spending review, ha ottenuto i pareri favorevoli diMefeFunzionepubblica,eoggi arriva sul tavolo del consiglio dei ministri. Nonostante il coro di "No" di ex ministri, assessori regionali e parti sociali il governo ha deciso di tirare dritto e con un colpo di penna cancella la "cabina di regia" delle politiche scuola-lavoro, che dialoga anche con le regioni. Una decisione piuttosto miope, proprio ora che stanno decollando il piano «Garanzia giovani» e il programma sperimentale, 2014-2016, di apprendistato a scuola contenuto nel decreto Carrozza (è in corso di defInizione il provvedimento attuativo).
In totale, il Miur continuerà a essere articolato in tre dipartimenti. Ma per ciascun dipartimento scendono da quattro a tre le direzioni generali. Il personale dirigenziale dovrà calare a440 unità, cosÌ diviso: 222 dirigenti di seconda fascia, amministrativi; 27 dirigenti di prima fascia (compresa una posizione di livello generale presso gli uffici di diretta collaborazione del ministro) e 191 dirigenti di seconda fascia, tecnici. Il personale non dirigenziale dovrà toccare quota 5.978 unità. Ma nel giro di tagli e aggiustamenti si spacchettano, in modo poco razionale, alcune competenze, per esempio accorpando la gestione dei fondi strutturali per contrastare la dispersione scolastica e favorire l'occupazione giovanile con l'edilizia scolastica.
Ma il vulnus più grave è la cancellazione della dg «Istru-
zione tecnica» che finisce per essere ricompresa in una mega direzione generale degli ordinamenti e la valutazione in cui vengono accorpate, anche qui in modo poco funzionale, tutte le competenze in materia di istruzione dalla scuola dell'infanzia agli istituti tecnici superiori (post diploma).
In tutti i principali paesi europei, Germania in testa, è presente una struttura ministeriale che
INCONTROTENDENlA Cancellata la cabina di regia delle politiche scuola-lavoro alla vigilia del decollo del piano sull'apprendistato e di «Garanzia Giovani»
si occupa del raccordo tra scuola e imprese. Di qui l' opportunitàdi "recuperare",inviaamministrativa, a questo errore. Costituendo all'interno del Miur un' apposita struttura di missione (sulla falsariga di quanto fatto per «Garanzia giovani») dove far dialogare i rappresentanti del sistema produttivo e i sistemi formativi delle regioni.
IO RIPRODUZIONE RISERVATA
440 Nuovo assetto Lo schema di riorganizzazione del Miur prevede che il personale dirigenziale scenda a 440 unità, diviso tra 222 di rigenti di seconda fascia o amministrativi, 27 dirigenti di prima fascia (compresa una posizione di livello generale per gli uffici di diretta collaborazione del ministro) e 191 dirigenti di seconda fascia. Il personale non dirigenziale dovrà complessivamente toccare quota 5.978 unità
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COBBIEBE DELLA SEBA
Iter scolastici: iniziare dalle medie La lettera «Percorsi alternativi alle scuble medie» (Corriere, 25 gennaio) conferma il mio convincimento e la mia esperienza personale. Il mio iter scolastico è iniziato con le scuole elementari per poi proseguire con i tre anni di Awiamentò professionale a indirizzo industriale; altri potevano scegliere la scuola media (con il latino), l'indirizzo commerciale, o quello agrario. Dopo un esame integrativo con le materie di italiano e matematica sono stato ammesso ai cinque anni dell'Istituto per periti industriali. Successivamente, dopo avere trovato un lavoro e avere superato un esame integrativo con le materie di italiano e matematica, ho potuto frequentare la facoltà di matematica e laurearmi dopo i quattro anni'regolari. Credo che la scelta dell'indirizzo sia molto più produttiva se è fatta più presto possibile, in particolare per chi è maggiormente portato per la manualità e nello stesso tempo non impedisce, per chi lo vuole, di proseguire per altre strade.
Giovanni Ghidini, Milano
Data 31-01-2014 Pagina 51 Foglio 1
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LA STAMPA Data 31-01-2014 Pagina 1 Foglio 1 /2
Un successo la sperimentazione del ministero: quattromila gli alunni Interessati
La scuola riscopre la medaglia al merito FLA \'L\ A:\IABlLE
se a scuola tornassero medaglie, coccarde e nastri? Qualcuno ci sta seriamente pensando, anzi lo sta già facendo, convinto che i ra
gazzi vadano gratificati e che i voti - da soli - non bastino per premiare chi si impegna. Ci vuole qualcosa in più, dicono dirigenti e professori. In molti istituti ci si arrangia da soli, c'è chi usa le medaglie, chi le stellette, chi le distribuisce a fine anno e chi in occasioni particolari.
CONTINUA A PAGINA 13
Rizzato A PAGINA 13
LA CAMPAGNA «MIMERITO»
Scuola, una medaglia per i migliori È un successo l'esperimento del ministero: scudetti per valorizzare i risulta~ ma anche impegno e condotta
FLAVIA AMABILE SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
nche al ministero dell'Istruzione hanno preso in considerazione l'ipotesi e sostenu
to un progetto di successo. Si chiama «Mimerito», è stato sperimentato in 18 scuole per un totale di 185 classi su un numero approssimativo di quattromila alunni. Ogni classe ha ricevuto 40 distintivi metallici, smaltati e dal disegno accattivante. Ci sono gli Scudetti d'eccellenza riservati al rendimento scolastico, le Stelle di condotta d'oro e d'argento e i Brevetti d'impegno personale come riconoscimento per la buona volontà e l'impegno.
I distintivi vanno restituiti dopo due-tre settimane, quindi il kit comprende anche i tabelloni da appendere in classe,
Elementare Nella scuola primaria. le
medaglie vengono
distribuite agli scolari
più meritevoli ogni due-tre
settimane
classi E circa quattromila studenti hanno partecipato
alla sperimentazione
sui quali per tutto l'anno vanno scritti i nomi degli alunni che hanno conquistato i premi.
La cerimonia di assegnazione dei premi avviene periodicamente, il distintivo viene indossato sul grembiule nelle scuole primarie o appuntato sul diario nelle secondarie di primo grado. «Oggi - spiega l'ideatore di Mimerito, Andrea Conci - si vive di status symbol del tutto slegati dal merito. Volevo invece restituire un contenuto, un senso agli oggetti che amiamo avere ed esibire».
I riconoscimenti possono essere concessi per un'interrogazione particolarmente brillante, per un compito in classe d,a 10 e lode, per un approfondimento spontaneo dell'alunno. Oppure possono servire a premiare il rispetto verso i compagni e gli educatori o la buona volontà e !'impegno, anche non legati al rendimento scolasti-
I dirigenti e i prof~ssori che hanno partecipato sono entusiasti: aiuta lo studio tutto l'anno
co. In genere nella scuola primaria la cerimonia avviene ogni due-tre settimane, alle superiori dopo i consigli di classe. Ma ogni scuola è libera di adattare il metodo ai suoi bisogni. Uno dei vantaggi dell'idea è che possono essere usati molto meglio dei voti per premiare i disabili o chi presenta difficoltà nell'apprendimento, per il loro impegno. Ciò che conta, infatti, è l'impegno e la volontà di migliorare.
I dirigenti e i professori che hanno partecipato alla sperimentazione sono entusiasti. C'è chi aveva già adottato qualcosa di simile come il San Giuseppe de Merode a Roma. «Di solito, a fine anno, - racconta Maria Pia Tomassini, coordinatrice - diamo medaglie ricordo, o premi per i ragazzi più bravi, ma Mimerito li stimola in modo continuo e capillare per tutto l'anno».
C'è chi sottolinea la differenza rispetto al voto, che spesso -commenta Patrizia Vicentini
dell'istituto Leopardi di Milano -serve più ai genitori come verifica che non alla gratificazione dei ragazzi. Ci siamo quindi ritrovati totalmente nel metodo».
E c'è chi sottolinea gli effetti positivi da un punto di vista psicologico. «Si è innescata una competizione positiva fra gli alunni, con benefici a livello disciplinare: spesso i ragazzi si auto-correggono fra loro, ricordandosi che con un atteggiamento non consono potrebbero rimanere fuori dalla concessione dei distintivi per la buona condotta e l'impegno», spiega Barbara Leoncini, responsabile progetti dell'Istituto comprensivo Giovanni Pascoli di Rieti. Mentre Francesca Fedele, dirigente dell'Istituto comprensivo Nosside Pythagoras di Reggio Calabria e i suoi professori hanno ritrovato nel metodo Mimerito «echi della psicologia di scuola comportamentista, in cui il "rinforzo tangibile" è un passo importante per promuovere la motivazione».
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LA STAMPA
«Per me bastano i voti ma perché privarsi
di nuovi strumenti?» domande
a Gabriele Toccafondi
sottosegretario all'Istruzione
Distintivi a scuola per premiare alunne e alunni? Perché no, risponde Gabriele Toccafondi, sottosegretario del ministero della Pubblica Istruzione, con un lungo passato di incarichi nel mondo universitario e della formazione.
(<Di fronte a questo tipo di argomenti - spiega -non penso che esista una verità assoluta ma ritengo che ci si debba far guidare dall'istinto, soprattutto se si tratta di una sperimentazione. Sono curioso di vedere i risultati e di capire come è stata accolta. Dal mio punto di vista ritengo che i voti siano un giudizio molto chiaro, non avverto il bisogno di un altro sistema di valutazione. Se però la sperimentazione ha dato buoni risultati, perché no?»
Voti o distintivi, quello che conta è l'obiettivo?
«Penso di s1. Se i ragazzi hanno compreso meglio le richieste degli insegnanti, se attraverso questo metodo hanno risposto in modo p0-
sitivo, non vedo perché privarsi di strumenti come questo? Bisogna essere aperti alle novità nel mondo scolastico, l'importante è l'obiettivo, appunto, vale a dire far comprendere a un ragazzo che deve migliorare, che deve impegnarsi».
E i voti possono non bastare per quest'obiettivo. Ai voti è legato anche lo stress della pagella. [distintivi o le vecchie medaglie fanno leva sulla vanità, sull'orgoglio personale senza altre implicazioni.
«È vero, se si pensa allo stress del voto oggettivo e alla sensibilità dei vari ragazzi, il voto è di sicuro un dato oggettivo ma può anche essere utile affiancare qual cos'altro per motivare i ragazzi».
Esistevano meccanismi simili anche nelle scuole che ha frequentato?
«In prima e seconda elementare. Si usavano le stelline, aiutavano a comprendere che si era fatto bene. Poi ho cambiato scuola ma ne conservo un ricordo positivo. Anche se devo ammettere, però, che non mi hanno mai traumatizzato i voti che ricevevo, di qualsiasi tipo». [F. AMA.[
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Pag. 17
ItaliaOggi
Disponibilità per gli enti in Sicilia
Immobili, asili, polizia e rifiuti
Finanziare la gestione dei beni confiscati alla mafia, sostenere le attività di polizia muni
cipale, la gestione degli asili e il trasporto dei rifiuti sono gli obiettivi di una serie di bandi lanciati dalla Regione Sicilia. Una serie di circolari emanate dall'Assessorato delle autonomie e della funzione pubblica disciplinano infatti le modalità con cui i comuni siciliani possono accedere ai fondi. La scadenza per tutte le misure è fissata al 18 febbraio 2014. Una prima circolare disciplina l'accesso al Fondo per il miglioramento dell'efficienza dei servizi della polizia municipale previsto dalla lr 17/90 art. 13 che può contare su una dotazione di 10 milioni di euro. Altra circolare disciplina
i contributi in conto interessi per prestiti contratti dai comuni per la riutilizzazione dei beni confiscati alla mafia, come previsto dalla lr 15/2008, a valere su un limite decennale di impegno di 100 mila euro. Una terza circolare prevede contributi dell'80% ai comuni delle Isole minori per coprire parzialmente il servizio di trasporto rifiuti (fondo di 5 milioni di euro). La quarta circolare stabilisce le modalità di accesso ai contributi per i consorzi di gestione evalorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. L'ultima circolare prevede contributi di cui alla lr 9/2013 a sostegno delle spese per la gestione degli asili nido da parte dei comuni con meno di 10 mila abitanti, a valere su un fondo di 5 milioni di euro.
Data 31-01-2014 Pagina 38 Foglio 1
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«CosÌ l'educazione è un bene pubblico e i figli un investimento per la società» Nell'ambito dell'iniziativa «Cattedrale apertali si è svolta a Genova una serata sul tema «Europa: libertà di educazione e scuola» con la partecipazione dei cardinali Erdo, di Praga, e Bagnasco, nonché di Maria Grazia Colombo, past-president dell'Agesc, del cui intervento riportiamo l'ultima parte.
La centralità ~ell~ p~rs?na umana e pnnoplO
< essenziale di ogni avventura educativa familiare. Ma che cosa sta particolarmente a cuore ai genitori e alle famiglie? Il bene del proprio figlio. Un bene che non si riduce ad apprendimento, che chiede una formazione non solo cognitiva ma tale che favorisca la crescita della persona, del futuro cittadino. Siamo tutti convinti che !'interesse all' educazione, che ha origine con la nascita di un figlio e che accompagna ogni genitore, non rappresenta un fatto pri-
vato, bensÌ un fatto pubblico. Si parla di educazione quale bene pubblico, bene comune, di capitale umano e capitale sociale. Le relazioni personali diventano un patrimonio per tutti, il figlio un investimento per tutta la società. Si parla di sfida educativa, di progetto culturale della Chiesa italiana rivolto a tutto il Paese. Ma chi è il Paese? Siamo noi, ognuno di noi personalmente ma ancora di più ognuno di noi in relazione all'altro. La scuola non è un'isola o un recinto chiuso ma un luogo dove è possibile fare esperienze educative da proporre a tutti. La libertà richiede di essere fatta crescere ed educata in un rapporto costante con la credibilità e l'autorevolezza di coloro che hanno il compito di educare. La solitudine educativa in cui siamo immersi a volte paralizza. Una famiglia non può resistere da sola!
Perciò la preoccupazione educativa di una famiglia oggi è intelligente e umana nella misura in cui stabilisce rapporti che creino una trama sociale. CosÌ si costruisce la storia, il Paese, consegnando ai giovani la tradizione non come una nostalgia del passato ma piuttosto come fascino di un inizio. Scrive papa Francesco: «Noi stiamo vivendo un momento di crisi, lo vediamo nell'ambiente, ma soprattutto lo vediamo nell'uomo. La persona umana è in pericolo, ecco l'urgenza dell' ecologia umana! E il pericolo è grave perché la causa non è solo una questione di economia ma di etica e di antropologia. Quello che comanda oggi non è l'uomo, è il denaro, il denaro, i soldi comandano. E Dio nostro Padre ha dato il compito di custodire la terra non ai soldi, ma a noi: agli uomini e alle donne».
Maria Grazia Colombo
Data 31-01-2014 Pagina 18 Foglio 2/4
«Comunicare la bellezza della vita» Nel Duomo di Milano il dialogo fra il cardinale Scola e il mondo dell'istruzione. «Miope avere la statale come unico modello»
La scorsa settimana il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano,
ha incontrato nel Duomo milanese il mondo della scuola - oltre quattromila persone presenti - per un dialogo anche in preparazione al grande appuntamento di sabato lO maggio di tutta la scuola italiana con papa Francesco a Roma. Il cardinale ha risposto alle domande poste da un dirigente scolastico, un docente di scuola statale, un insegnante di religione cattolica, un rappresentante delle associazioni di docenti e dirigenti, un
rappresentante delle associazioni di genitori nella scuola e un gestore di scuola paritaria cattolica. Scola è partito da una citazione di Jacques Maritain, secondo cui la cosa più importante nell' educazione è l'esperienza, che è frutto di sofferenza e memoria e non può essere insegnata in nessuna scuola. Quello che conta, più della competenza, è che uomo sei, è la tua persona, il tuo io-in-relazione che entra in gioco e con esso la tua esperienza: la testimonianza è !'inesorabile, spontaneo comunicarsi della bellezza di vita di chi fa esperienza, anche della sofferenza, della fatica e delle contraddizioni. «L'educazione non è una tecnica o una serie di tecniche. L'educazione è un' arte, che usa molte tecniche». Parlando della difficoltà di costruire oggi alleanze
educative, il cardinale ha affermato che «il nemico dell'educazione è la frammentazione, non solo dei saperi, ma di chi insegna e di chi impara; è la frammentazione dell'io. Per educare bisogna partire dall'unità, da un principio esistenziale». L'unità del soggetto è punto di partenza e insieme scopo dell' educazione. Il cardinale ha citato anche Romano Guardini: educare significa aiutare un uomo a conquistare la libertà sua propria, mettere in moto una storia umana e personale. «La vita viene destata e accesa solo dalla vita», ovvero l'educazione va intesa come una condivisione fra io-inrelazione, fra libertà e testimonianza credibili. Per questo le associazioni che sono segno di un io-inrelazione sono necessarie in campo educativo. Ai genitori ha suggerito che devono chiedersi: cosa voglio io per mio figlio e
come accompagnarlo lasciandolo essere nella sua libertà? Infine, parlando della scuola cattolica paritaria, Scola ha dichiarato che il fatto che non si accetti la pluralità delle forme scolastiche restando attaccati al principio di scuola statale unica, non è solo una dolorosa e grave ingiustizia, ma è anche una forma di miopia. Non si può parlare di scuola paritaria se manca l'aspetto finanziario, e che sia purtroppo diffusa l'abitudine di chiamarla scuola privata, indica che dietro c'è una questione ideologica evidente. Il nostro è l'unico Paese con la Grecia a non riconoscere il ruolo dell'istruzione paritaria. Bisogna esser pronti ancora a fare grandi sacrifici per far sÌ che la libertà di educazione resti effettiva, cosa dle ancora nonè. (sul sito www.agesc.itil video con /'intervento di Scola)
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Per la nostra scuola ecco la Costituente
n questi giorni dovrebbe partire la Costituente per la scuola, preannunciata ~elle sco~s~ settimane sia dal premier Letta sia dal mmlstro
Carrozza, che l'ha presentata in un'intervista coll queste parole: «La CostitueIlte della scu?Ja sara la più grande domanda, e ';fil ~uguro la pm grande risposta, sulla scuola italiana cont~mpora~ nea. Non parliamo di un convegno ne .dl stati generali, non sarà neppure una. consul~azlOIle ~'a addetti ai lavori. Vogliamo apnre un dibattito m tutto il paese su questo bene primario che è la scuola. Cosa ne pensano, e come l~ vo~rebbe~<?, presidi, insegnanti, studenti, gellitoIl, p~r~ItI, fondazioni, associazioni. Domande sempliCi su dieci temi. Non si è mai fatto prima». Si tratta sicuramente di un progetto ambizioso, con la lodevole intenzione di ascoltare e raccogliere osservazioni, idee e suggerimenti. da t~~to il Paese, da singole persone e soggetti P?lItIci e della società civile: una grande operazIOne consultiva e di partecipazione democratica, che non può però non suscitare qualche domanda e qualche dubbio. ,. , Sarà possibile fare sinte~i fra ~e .tan~lsslme Ilsposte che arriveranno? .E P?ssl~Il~ Ilcav~re da una consultazione web mdICazlOlli che Ilspecchino le idee della maggioranza degli italiani?
Data 31-01-2014 Pagina 18 Foglio 3/4
Chi può garantire che non si rischia.di essere travolti dai messaggi di chi sa usare Il w~b come strumento di pressione facendo apparne maggioritarie posiziolli ~i piccoli .grup~i ben organizzati e con speCifiCi mteressl da dlf~ndere? . Riguardo poi ai con~enuti,.del~a ~ostItu~nt~, l! ministro ha annunCiato l mdlcazlOne di dieCi temi e ne ha preannunciati almeno. due: v~lutazione e autonomia. Oltre a questi due, SICUramente tra i più importanti, si possono elencare i temi della libertà di scelta educativa delle famiglie, dell'orientamento, della ~?rJll~ione professionale, della governance degli IStitUti sc<?lastici di ristrutturazione-decentramento del MIniste;o, di personalizzazione dei perco~s.i ,didattici, di scuola digitale, di corr~sp~msab~lIta e~ ducativa di famiglia-scuola-soCieta. E di temi importanti ne esistono altri: ma.è realistic<? pensare di riuscire a fare qualcosa di concreto m cosÌ tanti campi? Su tutto questo però, come giustamente sottolineava un articolo di Tuttoscuola.com ", incombe la complicatissima situazione politic~ italiana. Infatti i tempi di sviluppo della Costituente prevedono il termine della c<?ns~lt~io~e a maggio e la presentazione delle mdICazlOlli emerse a settembre; per passare dalle indicazioni ~ proposte concrete e a~icol~t~ ci vorranno altri mesi. Anche nel caso m CUi Il Governo attuale dovesse arrivare alla condusione della legislatura, nella primavera del 2015 si dovrà ~~ar~ al voto e perciò è assodato che. una posslbIleyforma derivante dalla consultazIOne non potra che essere messa in campo e attuata dai politici della prossima legislatura m,e n~ssuno oggi può prevedere chi saranno. Il IlschlO che questa grande operazione finisca nel nulla è perciò altissimo.
Ernesto Mainardi
A Rimini il Consiglio nazionale
I l Consiglio nazionale dell'Agescsi rìunis~e 1'8 e 9 fe,bbraio a Rimini nell'aula magna delle scyole Kans F~undatlOn. Ne!
pomeriggio dell'8 febbraio la sessIOne e pub?hca con la,l~ctlo magistralis dell'economista Stefano Za,magm su «Le politiche , familìari per il bene comu~e». Alle 18,lnterven~o del v~scovo di Rimini Francesco Lambiasl, su «La Chiesa per I educazione e la scuola; in preparazione al grande inco~tro di tutte le ,s~uole italiane con papa Francesco i11 q '!lagglo 2014>;. SegUira la celebrazione della Messa nella VICina parrocchia del Cuore Immacolato di Maria", Domenica 9 febbraio l'assemblea del Consiglio nazionale con le relazioni e le votazioni.
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Per velocizzare al massimo i lavori, attribuiti poteri speciali
a sindaci e presidenti di Provincia. Entro febbraio
saranno aperti 692 cantieri
Data 31-01-2014 Pagina 19 Foglio 1
Pronti 150 Illilioni di euro per la bonifica delle scuole
Roma. Sindaci e presidenti di Provincia nominati commissari governativi per la sicurezza delle scuole e, in particolare, di quelle in cui è stata censita la presenza di amianto. Lo prevede un decreto del Presidente del Consiglio, Emico Letta, che stanzia 150 milioni di euro, distribuiti su base regionale, per il finanziamento dei lavori. In tutto saranno aperti 692 cantieri, di cui 202 per interventi
di bonifica amianto. In forza dei poteri straordinari attribuiti a sindaci e presidenti di Provincia, saranno ridotti al minimo i tempi di realizzazione e consegna delle opere. Pena la revoca dei finanziamenti, i lavori dovranno essere affidati alle imprese entro il 28 febbraio e saranno pagati entro il31 dicembre, secondo gli stati di avanzamento certificati.
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L'UDU: MILLE STUDENTI ENTRANO A MEDICINA
Bonus maturità, sì al maxi ricorso Il Tar del Lazio ha accolto il maxi-ricorso dell'Unione degli Universitari sul bonus maturità: oltre 1.000 studenti che hanno fatto ricorso sono entrati a Medicina solo nell'ultima settimana. Parola di Gianluca Scuccimarra, coordinatore dell'Udu: dI presidente del Tar del lazio ha accolto il ricorso collettivo con un decreto cautelare che dovrà essere confermato all'udienza del 20 febbraio, ove si ratificheràl'ammissione con riserva agli studi». Ora gli studenti chiedono al ministero «unasanatoria per tutti i ragazzi che hanno sostenuto il test e che il tavolo sul numero chiuso annunciato dal ministro Carrozza si avvii subito». I test ad aprile sono «un tentativo di far rientrare dalla porta secondaria tanti studenti che hanno fatto ricorso, che ora rifaranno il test», dice Daniele Lanni, portavoce della Rete degli studenti medi.
Data 31-01-2014 Pagina 19 Foglio 1
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Data 31-01-2014 Pagina 15 Foglio 2/3 IL TIRRENO
IN CONTROTENDENZA »
La Stazione Spaziale Internazionale in orbita. A destra: Daniela Billi (Roma TorVergata) parla con il responsabile di progetto Aleandro Norfini (Kayser)
Energia dalle onde, oggi in vetrina la prima macchina
Oggi alle ore 12 allo VachtClub sarà presentato il generatore elettrico da onde marine R115 sviluppato dalla 40South Energy in una iniziativa in tandem con Enel Green Power. In vetrina i risultati dei primi test in mare di questa che, come spiegano gli organizzatori presentando l'evento, è «la prima macchi na mari na al mondo che produce energia elettrica dalle onde del mare". A presentare il generatore saranno MicheleGrassi (amministratore delegato 40South Energy), Francesco Starace (amministratore delegato e direttore generale Enel Green power) e Ermete Realacci, presidente della commissione ambiente di Montecitorio (foto).
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Data 31-01-2014
IL TIRRENO Pagina 15 Foglio 3/3
E a settembre doppio gran conclave Scienziati da mezzo mondo per due appuntamenti nel segno di Toscana Spazio
t LIVORNO
Non è per chissà quale bizzarria del destino che proprio a Livorno mette radici il centro nazionale che in sigla si chiama "Icaro": negli ultimi due-tre anni ha avuto una (inaspettatissima) crescita-boom il settore dell'industria aerospaziale fra Livorno e Pisa. Con un susseguirsi di iniziative che mirano anche a dare visibilità a questa galassia di piccole e medie aziende. A cominciare dal doppio appuntamento che trasformerà l'identikit di Livorno a settembre. Il primo è in cartellone dall'8 allO: è prevista la conferenza internazionale Asms 2014 dedicata alle trasmissioni dei segnali per le telecomunicazioni nello spazio e con i siste-
Marco Luise
Sabino Titomanlio
mi satellitari, calamiterà a livorno più di un centinaio di scienziati in arrivo da mezza Europa, anzi da mezzo mondo, Giappone e Usa inclusi. Il secondo è previsto per il 25 e il 26 settembre: c'è il "Tuscany Aerospace Summit", anche in questo caso a Livorno.
Queste date hanno alle spalle un'altra accoppiata di iniziative di primo piano. Stiamo parlando del fatto che a metà ottobre la Regione ha messo in campo a Palazzo Granducale il proprio assessore Gianfranco Simoncini per portare a livorno la presentazione dei bandi di "Horizon 2020" sul fronte dell'innovazione e della ricerca in un conclave al quale partecipano anche gli uomini-guida del Cluster Aerospaziale made in Italy. Ancor più importante il
convegno che agli inizi di dicembre ha tenuto banco in Camera di commercio: audio-collegamento diretto con Tokyo per costruire ponti e legami, anche in termini di business possibili insieme, il settore aerospaziale della nostra regione con il mercato giapponese. Al tavolo dei relatori due pezzi da novanta come l'ing. Enrico Saggese, presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, e il prof. Vittorio Pro di, fratello dell'ex premier Romano, ma soprattutto presidente dell'Intergruppo Sky&Space dell'EuroParlamento.
Ad avere la regia di questo moltiplicarsi di iniziative è Toscana Spazio, il fronte che anche con il coraggio di dare qualche scossone ha favorito la nascita di un network di realtà im-
prenditoriali e universitarie. In Toscana Spazio, manco a dirlo, c'è un forte zampino livornese: e non solo perché è nata da un incontro organizzato nella nostra città. Livornese è il presidente Marco Luise così come il suo vice Bruno Casali, livornese è il direttire esecutivo Sabino Titomanlio, livornesi sono i consiglieri Salvo Marcuccio, Erina Ferro e Francesco Petroni: tutti lavorano a Pisa fra università, istituti Cnr e imprese (ma Luise ha una propria azienda, la Wiser, a Livorno).
Nel lo go di Toscana Spazio c'è la silhouette di un classico paesaggio collinare toscano con tre cipressi e quattro "stelle" nel cielo che in realtà sono satelliti. Per dire - con uno slogan che è un marchio di fabbrica - che «c'è più Spazio in Toscana». (m.z.)
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Data 31-01-2014 n Sole9]{l mmrn Pagina 27
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La circolare 15 dell'Inps fissa la contribuzione in attesa del decreto istitutivo per la gestione residuale
Fondo di solidarietà, quota a 0,5% Per le aziende fuori dalla Cigs confermato il ricorso ai contratti di solidarietà
Antonino Cannioto Giuseppe Maccarone
Ilzo14registrerà un aumento del costo del lavoro per alcuni soggetti. Le aziende agricole e quelle del settore pesca iscritte nei Registri delle navi minori, subiranno un incremento del carico contributivo (o,zo% dell'aliquota Ivs). I datori di lavoro che operano in settori sprovvisti di ammortizzatori sociali dovranno sostenere il costo contributivo previsto per i fondi di solidarietà settoriali o per quello residuale.
Queste alcune delle notizie contenute nel consueto vademecum di inizio anno (circolareI5/14), recentemente diffuso dall'Inps.
Ricca di contenuti è la sezione dedicata agli ammortizzatori sociali. L'Istituto ricorda le numerose disposizioni che la legge di stabilità (legge 147/13) ha prorogato al 31 dicembre zo14. Le aziende che non grava-
In sintesi
Ol FIL D(JttìJll6NTO . Con la circolare 15/14 l'Inpsha Fornito il tradizi()hale vademecum di inizio annocorale .' principali clisposttioni In materia si sO$te~no a Il'Qct~pa~iomH:~qi.., •..... contrtbllzione'a cantodei datori di lavoro i;
021R1MCARO' Tra le priNcipati nòvità evidenziate nettèsto fornito dall'Istituto si conta l'aumento della aliquota Ivs per i dipendenti delle aziende agricole e quelle attive nel settore pesca iscritte nei Registri delle navi minori
no in orbita Cigs potranno continuare a fare ricorso - nellimite di 40 milioni di euro - ai contratti di solidarietà difensivi, finalizzati al mantenimento dei livelli occupazionali. Invece, per la solidarietà accompagnata da Cigs (legge 863/84), per il z014la maggiorazione dell'ammontare del trattamento di integrazione salariale, si riduce al 70% (fino al ZOI3' era dell'80%). Per la Cig in deroga è previsto un ulteriore finanziamento che incrementa la dote già assicurata dalla riforma F ornero (legge 9z/1z) ..
Per quanto riguarda il Fondo di solidarietà residuale (in attesa del decreto costitutivo), l'Istituto ricorda che la legge di stabilità z014ha provveduto a identificare la misura della contribuzione di finanziamento (0,50%), che sarà ripartita tra aziende (z/3) e lavoratori (1/3).
Sul fronte degli incentivi 1'Inps comunica che, per le trasformazioni a tempo indeter-
Restituzione integrale dell'addizionale Aspi per il passaggio a tempo indeterminato dei contratti a termine
minato di rapporti a termine avvenute dalI o gennaio zo14, i datori di lavoro potranno contare sulla restituzione integrale del contributo addizionale Aspi (1,40%). La restituzione può riguardare anche le stabilizzazioni dei rapporti, purché concretizzate entro sei mesi dalla cessazione del preceden-te contratto a termine. In tali casi l'importo restituito potrà continuare a essere diininuito in relazione ai mesi che intercorrono tra la scadenza e la data di effettiva riassunzione a tempo indeterminato.
La misura compensativa che supplisce alla perdita delle quote di Tfr destinate alla previdenza complementare o alla Tesoreria, subisce l'ultimo aumento, attestandosi allo 0,z8 per cento.
Anche per l'anno in corso sarà possibile accedere allo sgravio contributivo in favore delle erogazioni corrisposte nelz013, previste dalla contrattazione di secondo livello; l?er farlo, tutta-
via, occorrerà attendere l' operatività del relativo decreto interministeriale attuativo.
Nella circolare l'Inps dà notizia anche dell'incentivo in favore dei calI center che, oltre un lustro fa, hanno stabilizzato collaboratori. Per quelli ancora in forza al 31 dicembre Z013 è previsto, infatti, un beneficio pari a 1/10 della retribuzione imponibile previdenziale. La misura è subordinata all'emanazione di un decreto interministeriale; sul punto, quindi, l'lnps rinvia a successive istruzioni in merito.
Infine, l'Istituto informa dell'avvenuta entrata in vigore dei nuovi regolamenti sugij aiuti minori "de minimis";la relativa disciplina che - fatte salve alcune differenze, per lo più riferite ai gruppi di impresa - ricalca quella precedente, impatterà su tutte le norme (àd esempio, sullo sgravio apprendistato e sull'incentivo per l'assunzione di fruitori Aspi) in cui è richiesto il rispetto del "de minimis".
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Data 31-01-2014 n Sole9]{l mmrn Pagina 41
Foglio 1 /2
Siderurgia. Pre-intesa sulla solidarietà nello stabilimento di Taranto per 3.579 addetti -Ammortizzatori funzionali allo stop nelle acciaierie
UVa, accordo sm taglio della produzione Pronti a partire i cantieri previsti dall'Aia - Il prossimo settembre sarà spento l'altoforno 5
Domenico Palmiotti TARANTO
L'accordo non è stato materialmente fIrmato ma l'intesa c'è, anche se non coinvolge tutti i sindacati. In quest'anno nell'Ilva di Taranto i contratti di solidarietà saranno come tetto massimo 3.579. Qualcosa di meno sia rispetto all'anno scorso (furono 3.640 anche se l'utilizzazione effettiva è stata pen.ooo-l.lOo), sia ai numeri che nei giorni scorsi rsu e azienda avevano individuato nella verifica fatta area per area (3.763). Rispetto a quest'ultimo dato, il taglio è stato effettuato sulle aree addette alle manutenzioni e ai servizi.
Hanno accettato la pre-intesa, ritenendo concluso il discorso sui numeri, la Uilm Uil e la Fim Cisl, rispettivamente primo e secondo sindacato in fabbrica; si è riservato di fare una verifica con la base l'Usb, terza forza sindacale alle elezioni di novembre scorso (U sb
Disposti a firmare tutti i sindacati tranne la Fiom che vuole
che, secondo fonti aziendali, ha comunque mostrato un atteggiamento non ostile); ha invece manifestato dissenso la Piom Cgil, penalizzata alle elezioni per le rsu e passata dal secondo al quarto posto, la quale avrebbe voluto una trattativa nazionale.
Non c'è stato nero su bianco perché, prima di fIrmare, i sindacati vogliono verillcare se la Regione Puglia può coprire quel 10% che manca dal conto dei contratti di solidarietà in quanto, per effetto della legge di stabilità, lo
Stato ha dimezzato la sua copertura. I sindacati, per la verità, avrebbero voluto che l'Ilva garantisse la quota statale che non c'è più ma l'azienda è stata chiarissima: non ci sono le condizioni fInanziarie perché ciò avvenga, considerati i numeri complessivi e che la solidarietà nel 2014 coinvolgerà, come già avvenuto l'anno scorso, anche i siti di Genova e Novi Ligure. Già oggi i sindacati chiederanno alla Regione Puglia un incontro, ma sono consapevoli che i margini sono strettissimi. Molto diffIcile, quindi, che il ta-
la trattativa nazionale Resta il nodo risorse Contratti di solidarietà
.. I contratti di solidarietà sono accordi tra azienda e sindacati, che prevedono la diminuzione dell'orario di lavoro e della retribuzione per i dipendenti, al fine di mantenere l'occupazione in caso di crisi aziendale, evitando tagli al personale. la legge prevede due tipologie: per le aziende rientranti nel regime di CIGS; e per aziende non rientranti nel regime di CIGS o aziende artigiane.
glio del 10% sia annullato. I contratti di solidarietà a Ta
ranto saranno così ripartiti: circa 400 nell'area ghisa dove ci sono gli altiforni; 642 nelle acciaierie 1 e 2; 680 nella laminazione a caldo, area che mette insieme i treni nastri 1 e 2, il treno lamiere e la fInitura nastri; 428 nella lalllinazione a freddo; 476 tra tubillci 1 e 2 e tubillcio Erw; 428 nelle manutenzioni centrali e infIDe 514 suddivisi tra 10-gistica, servizi e piazzali. Il ricorso alla solidarietà servirà anzitutto a gestire la fermata degli impianti da risanare e ammodernare - e fra questi c'è il grande altoforno 5 il cui stop è previsto a settembre -, ma anche gli andamenti del mercato, segnato ancora da una congiuntura non felice. E così è stato previsto che si fermino alternativamente le due acciaierie, i treni nastri e i tubillci, settore, quest'ultimo, che già oggi sconta mancanza di ordini. «I numeri fissati -spiega Cosimo Panarelli, coordinatore nazionale della siderurgia per la Fim Cisl- non vogliono dire che ricorreremo necessariamente a quei contratti di solidarietà. L'esperienza del 2013 insegna: bisognerà vedere la situazione nella
sua evoluzione complessiva». Per ora, per i sindacati che hanno accettato la pre-intesa, l'elemento positivo è l'essere riusciti a contenere ulteriormente i numeri in un anno che dovrebbe essere centrale per i lavori dell' Aia visto Ghe l'azienda afferma che molti cantieri stanno per partire.
E a proposito di sicurezza degli impianti e di igiene sui luoghi dilavoro, ieri l'Ilva ha annunciato che verifIcherà nell'arco di 48 ore dalla ricezione le denunce fatte dalle rsu, fenomeno che si starebbe intensificando e che non è sfuggito all'attenzione del commissario Enrico Bondi. In pratica nelle prime 24 ore dal riscontro della segnalazione, il servizio interno di stabilimento ne accerterà la fondatezza, mentre nelle successive 24 ore il capo del reparto interessato dovràindicare cosa è necessario fare per rimuovere i fattori di rischio denunCiati. Annunciata, infIne, la messa a disposizione del direttore di stabilimento di un fondo economico dal quale potrà attingere le risorse necessarie a ordinare i lavori finalizzati a eliminare con urgenza situazioni di pericolo.
©R1PRonUZ10NE RISUWATA
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Foglio 2/2
L'impatto sullo stabilimento siderurgico di Taranto
CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ
AI, ministero delLà\loto
fu sottòscrjtto :cl giugho 2013
Nel 2014 il numero dei contratti dis,Ò'lidarietà
ma,fsim1)pré\listo pert'Itvtlqi Tarartt<l
IL DETTAGLIO
laminalione a freddo
Produzione, nastri
Altiforni· area ghisa
Acciaierie Tubffki 1~2';Erw
Manutenzioni
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logistica e serviiti
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Data 31-01-2014
COBBIEBE DELLA SEBA
Mastrapasqua e l'abile scarica barile di MILENA GABANELLI
C ome direttore generale dell'Ospedale Israelitico
di Roma non versa dal 1993 i contributi dovuti all'Inps. Come presidente dell'Inps sempre dal 1993 nonfa nulla per incassarli. Quei contributi non sono poca
cosa, ammontano a 42,5 milioni di eUro. Ai vertici dell'Ospedale e dell'Ente previdenziale c'è la stessa persona: Antonio Mastrapasqua. In chiaro conflitto d'interessi.
A PAGINA 19
Pagina 19 Foglio 1 /2
Report Il conflitto tra il ruolo di direttore generale dell'Ospedale Israelitico e quello di presidente dell'Ente previdenziale
Mastrapasqua e quei 42 milioni non pagati alla sua Inps L'aumento del debito esplode dal 2004 ~ n giallo delle cartelle esattoriali mai emesse ~I~ REPORTI
di MILENA GABANELLI Regione ha quindi ritardato i pagamenti biti dell' ospedale, che la stessa Asl Rm e l'ente previdenziale ha accum:ulato cre~ aveva riconosciuto a seguito di cessione»
Protagonisti: il direttore generale dito, senza muovere un dito. Non è certo solo in data 23 ottobre 2013. Domanda: il dell'Ospedale Israelitico (Mastra- unpro~lema~ell'Inpssel'?spedalechie- debito nasce nel 1993, si appesantisce pasqua), il presidente dell'Inps deva nmborsl non dovuti! Il p~oblema dal 2004, e a fine 2013 né l'Inps, né l'ex
(Mastrapasqua), il vicepresidente di sta ne~ fatto che Mastrapas,ua sia da un Inpdap, sanno a quanto ammonta il deEquitalia (Mastrapasqua). Il fatto: lato direttor~ generale ?ell ospedale che bito complessivo perché devono ancora l'Ospedale Israelitico di Roma ha firmato deve pagare I contnbuti, e dall'altra pre- quantificare sanzioni e interessi? Eviuna convenzione con la Regione Lazio sident~dell'~nt~ch.elideveincassare. , dentemente sì,. perché da quel che emerper avere il rimborso delle prestazioni. La cifra ~ CUI stiamo .parlm:do non e ge dalle carte la direzione centrale entraLa Regione ritarda a pagare perché non da poco: ?aI d~cumentI In~s m. nost~o te Inps fornisce i criteri di calcolo il 26 tutte le prestazioni sembrano dovute possesso Il debito per contnbuti preVI- novembre 2013. Naturalmente l'Inps si poi quella convenzione è troppo di ma~ ~e.nziaIi non pagati dall'Ospedale Israe- sta interrogando sul da farsi ritenendo nica larga e viene bloccata Antonio Ma- litico ammontano a 42.548.753 euro, di che siano necessarie <<Ulteriori verifiche strapasqua, nel 2012, convince la Polve- c~i 10·771.383 per interessi sanzionato- ed approfondimenti». rini che non c'è niente di taroccato nel- n, 2.845.695 per interessi di mora. Dal Nel più classico degli «scaricabarile» l'ospedale che lui dirige. Qualche setti _ 2004, gestione Mastrapasqua, l'ospedale del dipendente pubblico il calcolo, da cui mana fa il nuovo governatore· della ha.accumul~to i~ntérrottament~ debiti finalmente emerge che tutto il debito regione Zingaretti ha di nuovo sospeso nel ~onfr0l'!-ti dell ~ Inpdap (oggI Inps) a matUJ;ato è pari a quasi tutti i ricavi di un la convenzione. Le indagini dei carabi-un ntmo clf, 2-3 ~om all ~o. , anno dell'Ospedale Israelitico, viene innieri hanno avuto il loro corso: sembra .~a com. e po~slbile che s~anotrascorsl viato alla «direzione regionale per le vaproprio che l'ospedale chiedesse alla Re- ~tti questi anm se~. che sl.ano state ~v- lutazioni di competenza». gione rimborsi non dovuti; ci sono stati VI~te le proc~dure, di nSCOSSIOne coattiva Quindi, oggi, la Regione Lazio e non arresti, sono partite le indagini della ma _ nel ~onfronti. dell ospedale, ovvero della l'Ospedale Israelitico, dovrebbe pagare gistratura e la pronta collaborazione di R~gI?ne LazIO, se ~ovey~ ess,ere que- gliinteressiperilritardatopagamentodi """'''''''''''''-'' Mastrapasqua: «Non ne sapevo niente». st ~~ma a 0l'!-0rar~ I debiti dell ?spedale quei contributi previdenziaIi ceduti. Ma i~,!1:,"'Ì!Ì';!R"~ Il capo ha tantiincarichi, 'non può segui _ relIgIo~o? RicordIamo che eSiste l;ma dice che non pagherà perché quelle fatre tutto per filo e per segno, e odiosa- normativ~ (Le~ge n . . 388/2?O?) che lll~- ture erano gonfiate o non dovute. mente scarica sui sottoposti. Ma che in- pone. aglI entI 'prevI~enzlalI adempI- Insomma l'efficientissimo Presidente teresse può avere un medico, o un aro _ me!l~ molto stnngenti pena la loro pre- dell'Inps ha sicuramente provato a fare ~strativo, che lavora per un ente sen _ scnzIOn~. In sostanza, l'Inps, c~me l'ex gli interessi dell'Ospedale Israelitico, ma l!:'. __ 1l
za fini di lucro, nel taroccare una !ttpdap, ~ tenut? a se~ala;e all II?-presa non quelli della Pubblica amministra- tdi~~!I;:Ur,d~l richiesta di rimborso? È troppo faCile lllade~plente <<1 contnbuti ~~vu.ti. e non zione che si chiami Regione Lazio, R-ç,N1iOi l~n,tit!~t! pensare che lo fa perché qualcuno glielo pagatI alla scadenza ... (nel lImiti dena Inpdap o Inps, visto che parte di quei if.jf',dl'iç
chiede. Se non il direttore generale, chi? p~scrizione di norma 5 anni, ndr) accer- contributi probabilmente non potranno 'r.""W~",©~_",!.~r., Mentre l'indagine farà il suo corso tatI d'ufficio o tramite l'attività di vigi- più essere richiesti da Equitalia perché
spostiamo !'interesse sull'Inps. L'Ospe~ lanza» (dal sito dell'Inps). DopodiChé, prescritti. dale Israelitico dal 1993 non versa i con - entro la fine dell'anno successivo a quel-tributi dovuti, e chiede alla Asl di prov- lo contestato deve provvedere alloro re- La Regione lazio vedere a regolare i conti con gli enti pre- cupero con l'emissione delle famigerate Due anni fa il manager convinse videnziali in cambio della cessione di «cartelle esattoriali» gestite da EquitaIia l'allora governatore Polverini una parte del credito. In sostanza ricorre di cui il dottor Mastrapasqua è vicepresi- che non c'era nulla di irregolare
d te Snelle richieste di rimborsi a una legge del 1985 che consente agli en. onostateemessecartelleacarico • _________ _
enti morali di compensare i crediti per le dell'Ospedale o della Regione Lazio? prestazioni sanitarie con i debiti nei con _ Dai documenti Inps in nostro possesfronti della pubblica amministrazione. so, sembrerebbe di no, perché l'Inps, suMa chi ha certificato quei crediti come bentrato all'Inpdap dal 2012, chiede di «certi ed esigibili», visto che gli acceIta- quantificare gli «interessi che la Asl menti hanno dimostrato il contrario? La avrebbe dovuto corrispondere per i de-
Contributi prescriHi Parte di quei contributi probabilmente non potrà più essere richiesta da Equitalia in quanto prescritta
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