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Realizzazione di dispositivi protesici dentali tipo :Realizzazione di dispositivi protesici dentali tipo :
“TORONTO BRIDGE”“TORONTO BRIDGE”
Protocollo Tecnico
Esecuzione dispositivo e Case Report
Andrea De Benedetto - Dentalmaster - 22/02/2007
Modello in gesso riproducentela cresta mandibolare e laposizione degli impianti.
Il materiale “amovibile” di colorerosa simula il design dei tessutimolli.
Il modello è posto in rapportocon il suo antagonista e sirealizza il montaggio dei denti.
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Le parti occludenti in cera extradura a livello dell’ultimo molarehanno lo scopo di aumentare ilrepere occlusale.
A livello dei primi premolari dueviti passanti, per mezzo di due“mount” opportunamentemodificati, ancorano la base diprova a due degli impianti.
Montaggio denti - volutamenteprivo di ceratura dei tessuti -pronto per la prova funzionale edestetica
Dopo l’esito positivo della provaestetico funzionale sul paziente sirealizza una maschera siliconicadi servizio.
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ANDREA DE BENEDETTO - RIABILITAZIONE IMPLANTARE “TORONTO BRIDGE”
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Dettaglio della testa degli“analoghi da gesso” che“replicano” la situazioneimplantare del paziente.
Gli analoghi vengono dotati dellacomponentistica atta a trasformaregli “esagoni interni” in “esagoniesterni”.
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Visione frontale della sopradescritta procedura.
Per mezzo della maschera diservizio i denti protesici sonorelazionati con le “eminenze”implantari.
Si iniziano le procedure per ilconfezionamento della strutturametallica
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La componentistica calcinabileviene sagomata “ad hoc”.
Viene modellata in cera la futurastruttura metallica di supporto aimateriali estetici.
Visione linguale della strutturamodellata
Il modellato in cera viene dotatodelle opportune ritenzioni per imateriali estetici.
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Il manufatto visto da un’altraangolazione.
Negli opportuni siti si possonoosservare le viti di fissaggio.
Il procedimento di fusione cipermette di ottenere una strutturain lega metallica quaternaria.
Una travata dotata così dielevatissime prestazioni fisicotecnologiche e biologiche.
Serrando una sola vite si controllache la struttura sia precisamentee passivamente allocata sulpilastro più lontano.
La prova viene effettuata per ognifixture.
Visione vestibolare della strutturadopo una rifinitura iniziale.
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Visione linguale della struttura inmetallo.
Con l’ausilio della maschera insilicone i denti vengono rimontatisulla struttura metallica nellacorretta posizione.
Con del gesso a bassaespansione il modello è preparatoper le procedure di zeppatura.
Visione frontale delle fasi sopradescritte.
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La struttura metallica viene“silanizzata ed opacizzata” con unmateriale di colore rosa.
Una nuova maschera in silicone ciconsentirà la zeppatura dellaresina rosa.
I manufatti dopo l’eliminazionedella cera rosa.
Dopo il procedimento di iniezionee cottura della resina si cominciaa rimuovere i materiali di servizio(gesso e silicone).
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Una ulteriore fase di“smuffolatura”.
Vengono ricontrollati la precisionedel dispositivo ed il correttodesign delle parti rivolte verso itessuti molli.
Una prima rifinitura del dispositivoelimina i canali di colata dellaresina e mette in vista gli accessialle viti.
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Con la stessa cura si ricontrolla efinalizza la congruità dei rapportiocclusali sia statici che dinamici.
Analoghe procedure sul versanteopposto.
In basso il lavoro ultimato.
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Un ulteriore caso risoltocon un dispositivo tipo“Toronto”.
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Visione occluso coronaledel manufatto inferiore.
Anche in questo caso dueviti passanti stabilizzano ildispositivo per agevolare ilClinico nel corso delleprove sul paziente.
Il montaggio deidenti per la provaestetico funzionalesul paziente.
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L’imitazione del tessutomolle rosa ètemporaneamente rimossa
Gli analoghi da gessoiniziano ad essere dotatidella componentistica chedoterà gli impianti di“esagono esterno”.
Le opportune modifiche allacomponentistica “calcinabile”.
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La struttura metallica fusa -in questa caso il Clinico harichiesto un dispositivo inlega d’oro.
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Manufatto visto da unadiversa angolazione.
I denti vengonorimontati con cera rosasulla travatura.
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Le procedurepreliminari allazeppatura dellaresina rosa.
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Il dispositivo protesicosubito dopo la colatura ecottura della resina.
Le viti passanti vengonosvitate ed il manufatto puòessere rimosso dal modelloper essere controllato erifinito.
Dopo un ulteriore controllodell’articolazione anche laprotesi superiore è zeppatain resina.
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I due dispositivi in relazionetra loro.
In basso i due dispositiviultimati.
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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Autore:Ralf SUCKERT, Wolfram BUCKING e A.A.V.V.
Titolo:“La protesi su impianti”
Editore / Edizione:Editrice MEA - Brescia. Ed. 1995.
Contenuti:Sedici rinomati Odontotecnici di tutto il mondo presentano le loro modalità di soluzione didiverse casistiche protesico implantari .
Autore:Andrea DE BENEDETTO, Alfredo BUTTIERI
Titolo:“Manuale di laboratorio odontecnico – corso post qualifica – Volume 2”
Editore / Edizione:Zanichelli – F. Lucidano Editori - Milano 1998.