recita di natale per i bambini della parrocchia
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Piccola rappresentazione teatrale per i bimbi del Natale 2012 della parrocchia Assunzione di Maria Vergine di Cerro al Volturno (Isernia)TRANSCRIPT
Il presepe di Martina e Matteo
Recita dei bambini per il Natale 2012. Parrocchia Assunzione di Maria Vergine, Cerro al Volturno (Isernia).
Personaggi ed interpreti:
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Narratore: Mamma:
Papà: Matteo:
Martina: Angelo:
Asino: Bue:
Donna che fila: Donna che vende le uova:
Donna della polenta: Pastore:
Panettiera: Pecora Francesca:
Pecora Simona: Falegname: Contadino: Lavandaia:
Musico: Spirito del Natale:
Maria: Giuseppe:
Stella: Gaspare:
Venditrice: Melchiorre:
Baldassarre:
Pinco Pallino
Si comincia con una musica di sottofondo.
Narratore: Sono i giorni di Natale. In una famiglia due fratelli fanno il
presepe, mentre papà e mamma sono in lite.
Mamma: Non è possibile che tu venga proprio ora a raccontarmi delle storie che non stanno né in cielo né in terra. Dobbiamo essere
sentiti dai nostri figli?
Papà: Anziché borbottare sempre, cerca di tenere l'ordine in questa casa. Poi, sempre questo odore di bruciato!!
Mamma: Che cosa? Disordine, odore di bruciato?
Papà: E Matteo e Martina chi li segue? È compito tuo!
Narratore: La mamma guarda con tristezza i due fratellini e regala loro
un bel sorriso per tranquillizzarli. Essi ricambiano il sorriso. Matteo e
Martina decidono di andare a fare il presepe per distrarsi dai bisticci dei
genitori.
Matteo: Martina, vai a prendere Maria e Giuseppe così li possiamo mettere nella grotta!
Narratore: Intanto la mamma e il papà continuano a discutere.
Papà: Tocca a te, che sei mamma, seguire Matteo e Martina!
Mamma: È solo compito mio? Sono anche tuoi figli! E faresti bene
a prendertene cura.
Narratore: Nell'altra stanza i due fratelli continuano a mettere i personaggi nel presepe.
Matteo: I personaggi ci sono tutti, mancano solo i re Magi.
Martina: Ecco a te Gaspare, Melchiorre e Baldassare.
Matteo: Oh! Grazie! Forse l'abbiamo finito. Ci sono tutte le sta-tuine? Manca qualcosa...
Martina: Ma certo! Manca ancora qualcosa. Matteo, Matteo! Guar-da! Che cosa sta succedendo?
Matteo: Non lo so!
Matteo e Martina: Aiutooo!!
Narratore: Pochi secondi dopo si trovarono in un ambiente strano, che
non era quello di casa loro. Le persone che li circondavano sembravano
proprio le statuine che avevano appena messe nel presepe. I due
fratellini erano circondati dal silenzio. Tutti erano zitti e immobili. Martina molto stupita chiede:
Martina: Matteo, Matteo dove siamo? Dov'è la mamma?
Matteo: Sta' tranquilla! Forse so io dove siamo finiti! Credo che
siamo finiti nel presepe che abbiamo costruito.
Martina: Ma come abbiamo fatto?
Narratore: Matteo e Martina si guardano attorno e vedono un angelo
che sta girovagando fuori dal presepio, chiamando e interpellando tutti
gli animali per scegliere i più adatti per stare nella grotta accanto a Maria
e Giuseppe e per dare un po' di tepore al bambinello che deve nascere.
Si presentano diversi animali, ma l’angelo non li trova idonei per questo
servizio. A un certo momento l'angelo vede un asinello e un bue che
lavorano a testa bassa nei pressi della grotta.
Angelo: Miei cari, voi non avete nulla da offrire alla Santa Famiglia?
Asino: Niente, noi non abbiamo imparato nulla oltre l'umiltà e la
pazienza. Tutto il resto significa solo un supplemento di bastonate.
Angelo: Tu sarai premiato da Gesù avanti nel tempo.
Asino: Non credo.
Angelo: Gesù entrerà nella storia a dorso di un asino.
Asino: Sì!! Il nonno mi racconta sempre che più avanti nel tempo Gesù dirà: «Venite a me, voi che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro». Noi asinelli da queste parole troviamo la forza di
andare avanti e sopportare tutto.
Bue: Angelo mio, io e l'asinello potremo di tanto in tanto cacciare
le mosche con le nostre code. Manderemo del fiato caldo per riscaldarlo.
Angelo: Voi siete quelli giusti!
Bue: Grazie, tu ci dai la gioia di aiutare questa Famiglia che tanto darà al mondo intero. Così io, stupido bue posso essere d'esempio
a tanti uomini che passano indifferenti davanti alla mangiatoia.
Matteo: Martina, non abbiamo messo ancora il bue e l'asinello. Mentre ci sei, prendi anche l'angelo e lo Spirito del Natale e mettili
al centro. Che cosa ne pensi?
Martina: Certo, fratellino! Però secondo me lo Spirito del Natale
non va messo al centro, va messo in mezzo a tutta la gente!
Matteo: È vero, hai proprio ragione!
Narratore: Lo Spirito del Natale fa un giro per il presepio toccando i
personaggi. Martina non fa in tempo a finire la frase che il presepe si
anima e tutti circondano i due fratellini, facendo loro molte domande. Martina e Matteo si trovarono molto a disagio, ma affascinati.
Donna che fila: Ben trovata signora mia, come sta?
Donna che vende le uova: Non posso lamentarmi! Certo i
duemila anni cominciano a farsi sentire!
Donna della polenta: Guarda chi sta arrivando!
Narratore: Le tre donne si guardano in faccia vedendo arrivare i due bambini.
Donna che fila: Ciao, chi siete? Cosa ci fate qui? Da dove arrivate?
Martina: Io sono Martina, lui è mio fratello Matteo. Noi stiamo
bene, ma dove siamo? Ci siamo persi e ora non troviamo più la
strada di casa.
Donna che vende le uova: Non sapete dove siamo?!? Siarno a Betlemme e stiamo aspettando la nascita di un Bambino che
diventerà il re dei Giudei.
Donna della polenta: Un avvenimento che passerà alla storia di
tutti i tempi.
Matteo: Il re dei Giudei? E come si chiama questo bambino?
Donna che fila: Si chiama Gesù e io sto filando della lana per preparare una coperta calda da donare a Maria e Giuseppe per
coprire il bambinello.
Donna della polenta: Io invece preparo la polenta per sfamare Maria e Giuseppe.
Matteo: Ahhh, ma allora ho capito. Martina, la storia è questa: noi due abbiamo fatto con tanto amore il presepe: giusto?
Martina: Certo, giustissimo!
Matteo: L'amore con cui lo abbiamo fatto ci ha spinti fino a qui... a Betlemme.
Pastore: Buongiorno, signore! Ogni anno ci si ritrova!! È sempre un
piacere rivedervi!
Panettiera: Buongiorno, signor pastore! Come vanno le sue
pecorelle?
Pecora Francesca: Sto bene, grazie!
Pecora Simone: Anch'io e vado a trovare Gesù.
Falegname: Eccomi qui, ci sono anche io! Mi aggrego a voi per
raggiungere la grotta. Ho preparato una bellissima culla in legno.
Pastore: Bravo! Cosi io toso le mie pecorelle e con la lana faccio un morbido materasso per la culla.
Contadino: Questo è il latte della mia mucca Valentina: lo porto a Gesù. Le mie mucche pascolano in un territorio dove sole e aria
buona fanno crescere l'erba più tenera e buona, il latte è sostanzioso e profumato.
Panettiera: Signor contadino, il mio pane è il più profumato di
Betlemme e si sposa perfettamente con il suo latte. Così la santa
Famiglia potrà nutrirsi.
Falegname: Visto che avete tanta abbondanza, strada facendo spero possiate offrirmi qualcosa, il viaggio è stato lungo e la fame
si fa sentire.
Panettiera: Senz'altro, signor falegname, anche perché Betlemme, che significo casa del pane, non nega a nessuno un pezzo di pane.
Donna della polenta: Certamente, anch'io posso offrirvi un po' della mia buonissima polenta, e questa vi terra caldo.
Lavandaia: Buongiorno a tutti! È un po' di tempo che non ci
vediamo. Vedo che ci sono tante novità. Anch'io sto andando verso la grotta a visitare Gesù. Porto a Maria un po' di pannicelli puliti per
il cambio del bambinello.
Musico: Buon giorno, signora lavandaia! Sono il musico e mi sto
recando alla grotta perché desidero che nella notte di Natale Gesù si trovi accanto dei cuori amici. Suonerò per lui una bella ninna
nanna e poi con tutti voi accompagnati dal mio flauto canteremo: Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona
volontà.
Narratore: Matteo e Martina sempre più stupiti si incamminano con tutti i personaggi per andare alla grotta a trovare Gesù.
Spirito del Natale: Chi sono questi bambini, cosa ci fanno qui?
Matteo: Noi siamo Martina e Matteo, l'amore con cui abbiamo
fatto il presepe ci ha condotti fino a qui e credo che lei e l'arcangelo
Gabriele vogliate portare la pace e l'armonia nella direzione della nostra casa.
Martina: Certo! Con il nostro amore abbiamo fatto aprire un
vortice che ci ha portati fin qui per... come ha detto mio fratello.
Spirito del Natale: Che storia interessante! Ditemi i vostri problemi
e io sarò al vostro fianco per tutto e in tutto!
Angelo: Sì, io come messaggero mi rivolgerò direttamente a Dio e farò di tutto perché il bambinello che nascerà porti la gioia e
l'armonia in questa famiglia.
Narratore: Arrivati davanti alla grotta, tutti i personaggi offrono i loro doni e si ritrovano ben accolti da Maria e Giuseppe.
Maria: Ben arrivati! Come siete buoni! Non vi siete dimenticati di noi! Con i vostri doni potrò rendere felice il bambino Gesù che è
nato povero per voi!
Giuseppe: Maria, ci sono due personaggi nuovi in questo presepe!
Chi sono questi due ragazzi? E da dove arrivano vestiti così?
Martina: Arriviamo da un paese di nome Cerro, un paesino molto carino dove tutti si conoscono e nelle belle notti invernali e serene le
stelle indossano l'abito più bianco e leggero formando un bellissimo firmamento.
Giuseppe: Siate i ben accolti, vi ringraziamo.
Matteo: Nella nostra parrocchia abbiamo allestito anche noi un bellissimo presepe e tutti i bambini e ragazzi del catechismo sono i
personaggi del giorno d'oggi. Vestiti come noi. Ma felici di andare a visitare Gesù nella grotta.
Maria: Gesù sarà molto felice, la stella illuminerà la strada per tutti senza distinzioni.
Stella: Cari Matteo e Martina, è vero io non ho confini e indico a
tutti la via per Betlemme, è il mio compito quello di guidare tutto il mondo verso Betlemme. Mi farò carico io per guidare i vostri amici
verso la grotta.
Narratore: Intanto lo Spirito del Natale si aggira tra i personaggi ed esclama ad alta voce:
Spirito del Natale: Mi piace il presepe, novità esclusiva. Questi
fratelli hanno trasmesso un messaggio molto importante per tutti
voi. Il Signore verrà con semplicità e umiltà, come avete fatto voi, Martina e Matteo; e io farò in modo che nella vostra casa regni di
nuovo l'amore.
Asino: Ci vediamo qui tutti i Natali, ma una cosa così non l'ho mai vista.
Bue: È vero! In 2012 anni non è mai successa una cosa del genere.
Narratore: I Magi, dopo aver fatto un lungo viaggio, attraversando il
deserto e terre impervie, assistono anche loro meravigliati a tutto ciò che sta accadendo nel paese di Cerro.
Gaspare: (rivolgendosi alla donna che vende le uova): Che cosa
capita quest'anno nel presepio? Hanno sbagliato rappresentazione?
Venditrice: No, sicuramente hanno sbagliato la strada, ma noi li abbiamo accolti non come clandestini, ma con grande amore,
forse avranno qualcosa da chiedere al bambino Gesù. Perché, come vede, signor Gaspare, lo Spirito del Natale è molto agitato.
Melchiorre: Sono 2012 anni che arriviamo per ultimi. Quest'anno
ci siamo trovati in questo presepe molto tempo prima, anche perché la stella è andata a girovagare per questo paese... come
si chiama?...
Baldassarre: Si chiama, si chiama Cerro, e noi abbiamo seguito
una stella minore con poca scia luminosa, sbagliando il tempo, però è una storia interessante: passeranno altri 2012 anni prima
che ne sentiamo un'altra così.
Spirito del Natale: (rivolgendosi ai Magi): Gesù è nato per
portare la pace e farci capire che, nonostante le difficoltà, le differenze, le incomprensioni, lui ci ama tutti, ma proprio tutti e
aiuta chi è in difficoltà.
Narratore: C’è movimento questa sera in casa di Matteo e Martina, è
una sera speciale. Mamma è tutta presa nel preparare le ultime cose
necessarie per la cena di Natale. Papa è tutto intento nel ravvivare il
fuoco del caminetto che dà calore e amore. Sembra che tutta la casa
partecipi a un avvenimento speciale come una dolce musica che avvolge i
cuori. Matteo e Martina si guardano stupiti e si ritrovano nella loro casa con papà e mamma... e si sentono chiamare con amore.
Mamma: Martina!!
Papà: Matteo!!
Matteo e Martina: Eccoci!!
Martina: Dobbiamo raccontarvi cosa ci è successo.
Matteo: Una storia bellissima!
Mamma: Più tardi, più tardi.
Papà: Ora ringraziamo Gesù che ha portato l'amore in questa
nostra famiglia.
Narratore: Martina e Matteo si guardano e si abbracciano guardando
verso il cielo e dicono: «grazie!».
FINE