regolamento controlli interni

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approvato con delibera n. 5 del febbraio 2013

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L’Ass.Pallante illustra il punto all’ordine del giorno. Trattasi di un atto obbligatorio per legge che introducenuove forme di controllo per gli atti degli enti locali.

Interviene il Consigliere Di Masi che chiede chiarimenti sul regolamento, in particolare sul soggettopreposto al controllo e sugli atti oggetto di controllo.

Dati i chiarimenti da parte del Segretario, si chiude la discussione.

IL CONSIGLIO COMUNALEPremesso:

- che l’art. 3, comma 2, del D.L. 10.10.2012 n. 174, convertito nella Legge 7 dicembre 2012 n. 213,

stabilisce che le modalità di funzionamento e la disciplina delle varie forme di controllo interno devono

essere contenute in un Regolamento approvato dal Consiglio Comunale ;

- che la stesura del Regolamento richiesto dalla norma di legge richiamata al punto precedente consente di

recepire in un documento unico la disciplina delle diverse forme di controllo interno;

Richiamati i principi di economicità, efficacia, imparzialità, pubblicità, trasparenza dell’azione

amministrativa di cui all’articolo 1 comma 1 della Legge n. 241 del 7 agosto 1990 e ss.mm.ii.;

-il comma 6 dell’articolo 117 della Costituzione repubblicana, che riconosce ai Comuni la potestà

regolamentare “in ordine alla disciplina dell’organizzazione e dello svolgimento delle funzioni loro

attribuite”;

-l’articolo 4 della legge n. 131/2003 secondo il quale i Comuni hanno potestà normativa che consiste in

potestà statutaria e regolamentare;

-gli articoli 7 e 42, comma 2 lettera f), del decreto legislativo 18 agosto 2000 numero 267 (TUEL) e

ss.mm.ii.;

Rilevato che è stata predisposta la bozza del suddetto “Regolamento dei Controlli interni” che si componedi n.13 articoli che si allega sub A);

DATO ATTO che lo stesso, ai sensi dell’art.78 del vigente Statuto, è stato depositato in data 07 febbraio2013 reg.n.0108/2013 presso la Segreteria Comunale e contestualmente affisso all’Albo Pretorio in modo daconsentire a chiunque se interessato di presentare nel termine di 10 giorni osservazioni allo stesso;

CHE nel termine fissato non sono pervenute osservazioni;

Visti i pareri favorevoli espressi ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs n. 267/2000 da parte del Responsabile del

Settore interessato;

Con voti favorevoli n.9 la maggioranza consiliare e n.4 astenuti (Merola, Zanca, Di Masi ,Cibellis) , espressi

nei modi e forme di legge, su n.13 consiglieri presenti e votanti (assenti Rosania, Cetrulo, Melillo, Spatola).

DELIBERA

1.di approvare il Regolamento sui Controlli Interni del Comune nel testo allegato alla presente deliberazione

per farne parte integrante e sostanziale, che si compone di n.13 articoli;

2.di trasmettere copia del regolamento alla Prefettura ed alla Sezione Regionale di Controllo della Corte

dei Conti.

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Comune di CaposeleProvincia di Avellino

REGOLAMENTO CONTROLLI INTERNITitolo IPrincipi generaliArt. 1 Finalità e Ambito di applicazione.Art. 2 Sistema dei Controlli Interni.Art. 3 Organi di controllo.

Titolo III controlli di regolarità amministrativa e contabileArt.4 Il controllo preventivo di regolaritàamministrativa.Art.5 Il controllo successivo di regolaritàamministrativa e contabile.Art.6 Controllo contabile - Il parere di regolaritàcontabile.Art.7 Controllo contabile - Il visto di regolaritàcontabile.

Titolo IIIIl controllo di gestioneArt. 8 Definizione.Art. 9 Ambito di applicazione e responsabilità operativeArt. 10 Periodicità e comunicazioniArt. 11 Fasi del controllo di gestione.

Titolo IVIl controllo sugli equilibri finanziariArt. 12 Controllo sugli equilibri finanziari.

Art. 13 Abrogazione di norme in contrasto.

Titolo IPrincipi generali

Art. 1 – Finalità e Ambito di applicazione.1. Il presente Regolamento disciplina, nell’ambitodell’organizzazione degli uffici e dei servizi, il funzionamentodel sistema dei controlli interni del Comune di Caposele, secondo

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quanto stabilito dall’art. 147 e seguenti del D.Lgs. 18/08/2000 n.267 e s.m.i.2. Le norme statali applicabili si intendono qui richiamate anchenelle loro successive modifiche ed integrazioni.3. Si dà atto, ai fini dell’applicazione degli artt. 147 eseguenti del D.Lgs. 18/10/2000, n. 267, come inseriti e/omodificati dal D.L. 10 ottobre 2012, n. 174, che questo Comuneconta una popolazione di n.3559 abitanti.

Art. 2 – Sistema dei Controlli Interni.Il sistema dei controlli interni è strutturato nelle seguentitipologie di controllo:

a) controllo di regolarità amministrativa: finalizzato a garantirela legittimità, regolarità e correttezza dell’azioneamministrativa (art. 147, comma 1, e art. 147-bis D.Lgs.18/08/2000 n. 267);

b) controllo contabile: finalizzato a garantire la regolaritàcontabile degli atti attraverso gli strumenti del visto attestantela copertura finanziaria e del parere di regolarità contabile(art. 147, comma 1, e art. 147-bis D.Lgs. 18/08/2000 n. 267);

c) controllo di gestione: finalizzato a verificare l’efficacia,l’efficienza e l’economicità dell’azione amministrativa edottimizzare il rapporto tra obiettivi e azioni realizzate e trarisorse impiegate e risultati (art. 147, comma 2, lett. a), D.Lgs.18/08/2000 n. 267);

d) controllo sugli equilibri finanziari: finalizzato a garantireil costante controllo degli equilibri finanziari della gestione dicompetenza, della gestione dei residui e della gestione di cassa,anche ai fini della realizzazione degli obiettivi di finanzapubblica determinati dal patto di stabilità interno (art. 147,comma 2, lett. c) e art. 147- quinquies D.Lgs. 18/08/2000 n. 267);

2. Le attività di controllo vengono esperite in maniera integrataanche mediante l’utilizzo di un sistema informatico.

Articolo 3 – Organi di controllo.1. Sono soggetti del Controllo Interno:a) il Segretario Comunale;b) il Responsabile del Settore Economico- finanziario;c) i Responsabili dei Settori;d) l’Organo di revisione economico-finanziaria;f) il Servizio Controllo di Gestione e/o il Nucleo di valutazioneove costituito se previsto per legge, anche in forma associata emonocratica.2. Le attribuzioni di ciascuno dei soggetti di cui al commaprecedente sono definite dal presente regolamento, dallo Statutodell’Ente e dalle altre norme in materia di controlli sugli entilocali.

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3. Nel rispetto del principio della distinzione tra funzioni diindirizzo e controllo politico-amministrativo e funzionigestionali, ai soggetti di cui al comma 1 è garantita lanecessaria autonomia ed indipendenza.

Titolo III controlli di regolarità amministrativa e contabile

Art. 4 – Il controllo preventivo di regolarità amministrativa.(art. 147-bis, comma 1, D.Lgs. 18/08/2000 n. 267)1. Nella fase preventiva di formazione delle proposte dideliberazione giuntali e consiliari, il responsabile del serviziocompetente per materia, avuto riguardo all’iniziativa oall’oggetto della proposta, esercita il controllo di regolaritàamministrativa con il parere di regolarità tecnica attestante laregolarità e la correttezza dell'azione amministrativa, ai sensidel combinato disposto degli artt. 49 e 147-bis del TUEL.2. Su ogni proposta di deliberazione giuntale e consiliare, chenon sia mero atto di indirizzo, deve essere richiesto il parere inordine alla regolarità tecnica del responsabile del serviziocompetente per materia.3. Il parere di regolarità tecnica è richiamato nel testo delledeliberazione ed allegato, quale parte integrante e sostanziale,al verbale della stessa.4. Per ogni altro atto amministrativo, il Responsabile delservizio procedente esercita il controllo di regolaritàamministrativa attraverso la stessa sottoscrizione con la qualeperfeziona il provvedimento.5. Il Responsabile del procedimento, ai sensi dell’art. 6 dellaLegge n. 241/1990 e s.m.i. è responsabile della completezzaistruttoria, compresi gli aspetti di correttezza e regolaritàdell’azione amministrativa.

Art. 5 – Il controllo successivo di regolarità amministrativa econtabile.(art. 147-bis, commi 2 e 3, D.Lgs. 18/08/2000 n. 267)1. Il controllo successivo di regolarità amministrativa econtabile è svolto sotto la direzione del Segretario Comunale,coadiuvato dal personale del Servizio Segreteria ed da altrieventuali funzionari appositamente designati, mediante controlli acampione.2.Le determinazioni e gli altri atti amministrativi da sottoporre acontrollo successivo sono individuati semestralmente a campionedal Segretario.L’estrazione avviene anche tramite sistema informatico conprocedura standardizzata dall’elenco degli atti o dai relativiregistri, secondo una selezione casuale.3. Il Segretario generale può sempre disporre ulteriori controllinel corso dell’esercizio, qualora ne ravvisi la necessità ol’opportunità.4. Il controllo avviene sulla base dei seguenti indicatori:

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- rispetto delle disposizioni di legge e dei regolamentidell’Ente;- correttezza e regolarità delle procedure;- correttezza formale nella redazione dell’atto.5. Al termine del controllo effettuato viene redatto un verbalecon l’indicazione sintetica delle modalità operative e delleirregolarità rilevate o dell’assenza delle stesse.6. Le risultanze del controllo sono trasmesse a cura delSegretario Comunale ai soggetti indicati dall’articolo 147 biscomma 3 del decreto legislativo n.267/2000.7. Nel caso di riscontrate irregolarità, il Segretario comunale,sentito preventivamente il responsabile del servizio sulleeventuali motivazioni, formula delle direttive cui gli uffici sonotenuti a conformarsi.

Articolo 6 – Controllo contabile - Il parere di regolaritàcontabile.(art. 49 e art. 147-bis, comma 1, D.Lgs. 18/08/2000 n. 267)1. Qualsiasi proposta di deliberazione che comporta, nell’anno incorso ed in quelli successivi, riflessi diretti o indiretti sullasituazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell’ente, èsottoposta al parere di regolarità contabile del responsabile delservizio finanziario.2. Il parere di regolarità contabile deve in particolare tenere inconsiderazione le conseguenze rilevanti in termini di mantenimentonel tempo degli equilibri finanziari ed economico patrimonialinonché il corretto riferimento della spesa alla previsione dibilancio annuale, ai programmi e progetti del bilancio pluriennalee, ove adottato, al piano esecutivo di gestione.3. In caso di parere di regolarità contabile non favorevole deveessere indicata una idonea motivazione. Se la Giunta o ilConsiglio deliberano in presenza di un parere di regolaritàcontabile con esito negativo devono indicare nella deliberazione imotivi della scelta della quale assumono tutta la responsabilità.4. L’organo di revisione economico-finanziaria vigila sullaregolarità contabile e finanziaria della gestione dell’Ente,riferendo immediatamente al Consiglio Comunale le graviirregolarità di gestione eventualmente rilevate dandonecontestuale comunicazione al Segretario Comunale.

Articolo 7 – Controllo contabile - Il visto di regolaritàcontabile.(art. 151, comma 4, e art. 147-bis, comma 1, D.Lgs. 18/08/2000 n.267)1. Su ogni provvedimento comportante impegno di spesa è apposto,dal responsabile del servizio finanziario, il visto di regolaritàcontabile attestante la copertura finanziaria.2. La copertura finanziaria è attestata con riferimento aicorrispondenti stanziamenti di bilancio, per la competenzadell’anno, e del bilancio pluriennale per le spese in tutto o inparte a carico di esercizi successivi e garantisce l’effettivadisponibilità sul competente stanziamento.

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3. Il visto di regolarità contabile attestante la coperturafinanziaria è preordinato a verificare l’effettiva disponibilitàdelle risorse impegnate ed il corretto riferimento della spesaalla previsione di bilancio annuale, ai programmi e progetti delbilancio pluriennale e, ove adottato, al piano esecutivo digestione.4. Nelle proposte di deliberazioni che comportano impegno dispesa, la copertura finanziaria è attestata dal responsabile delservizio economico finanziario in sede di parere di regolaritàcontabile ai sensi del precedente articolo.

Titolo IIIIl controllo di gestione(art. 147, comma 2, lett. a) D.Lgs. 18/08/2000 n. 267)

Articolo 8 – Definizione1. Il controllo di gestione è la procedura diretta a monitorare lagestione operativa dell’ente, verificare lo stato di attuazionedegli obiettivi programmati e, attraverso l'analisi delle risorseacquisite e della comparazione tra i costi e la quantità e qualitàdei servizi offerti, la funzionalità dell'organizzazionedell'ente, l'efficacia, l'efficienza ed il livello di economicitànell'attività di realizzazione dei predetti obiettivi.

Art. 9 – Ambito di applicazione e responsabilità operative1. Il controllo di gestione ha per oggetto l'intera attivitàamministrativa e gestionale.2. Il controllo di gestione è svolto in riferimento ai singoliservizi, o centri di costo, verificando in maniera complessiva eper ciascun servizio i mezzi finanziari acquisiti, i costi deisingoli fattori produttivi, i risultati qualitativi e quantitativiottenuti e, per i servizi a carattere produttivo, i ricavi.3. Il Responsabile del Servizio Finanziario svolge le attivitàrelative al controllo di gestione assistito da una strutturaoperativa composta dal Nucleo di Valutazione e dagli altriResponsabili dei settori, anche utilizzando apposito sistemainformatico di monitoraggio e verifica.

Art. 10 – Periodicità e comunicazioni1. La verifica sull’andamento della gestione operativa attraversoil controllo di gestione, si svolge con cadenza almeno semestrale2. Entro dieci giorni dalla chiusura della verifica, ilResponsabile del Servizio Finanziario trasmette il referto aiResponsabili di Settore ed alla Giunta comunale, che nella primaseduta utile ne prende atto.

Art. 11 – Fasi del controllo di gestione1. Il controllo di gestione, si sviluppa per fasi :a) all’inizio dell’esercizio finanziario , la Giunta Comunaleapprova il Piano Esecutivo di Gestione (PEG) e il Pianodettagliato degli Obiettivi (PDO).

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Il Piano Dettagliato degli Obiettivi gestionali prevede non menodi 3 obiettivi per ciascun Settore/Area di cui si compone l’Ente.Ciascun obiettivo, oltre ai requisiti elencati dal comma 2dell’art. 5 del D.Lgs. n. 150/2009, deve possedere ove possibilele caratteristiche seguenti :- l’obiettivo deve essere motivo di miglioramento o dimantenimento di buoni livelli già conseguiti;- l’obiettivo deve poter essere misurabile, in valore assoluto oattraverso un rapporto;- l’obiettivo dovrebbe essere concertato con coloro che sonocoinvolti nel suo conseguimento;- l’obiettivo deve essere perseguibile, quindi fattibile erealistico;- l’obiettivo deve avere una scadenza, deve essere realizzatoentro un termine certo.b) nel corso dell’esercizio finanziario, con cadenza almenosemestrale, il Responsabile del Servizio Finanziario assistitodalla struttura operativa di cui all’art.9, comma 3, svolge laverifica del grado di realizzazione degli obiettivi e concorda,assieme ai Responsabili di settore, gli eventuali interventicorrettivi.Il Responsabile del Servizio Finanziario effettua i controllicontabili sulla gestione e redige il referto insieme al Nucleo diValutazione che viene poi trasmesso alla Giunta Comunale .c) La verifica dell'efficacia, dell'efficienza e dell’economicitàdell'azione amministrativa è svolta rapportando le risorseacquisite ed i costi dei servizi, ai dati risultanti dal rapportoannuale sui parametri gestionali dei servizi degli enti locali dicui all'articolo 228,comma 7, del TUEL.s.m.e.i.

Titolo IVIl controllo sugli equilibri finanziari(art. 147, comma 2, lett. c) e art. 147-quinquies D.Lgs.18/08/2000 n. 267)

Art. 12 – Controllo sugli equilibri finanziari.1. Il mantenimento degli equilibri finanziari è garantito dalResponsabile del servizio finanziario sia in fase di approvazionedei documenti programmazione, sia durante tutta la gestione. Concadenza almeno semestrale, in occasione delle verifiche di cassaordinarie svolte dall’organo di revisione, il responsabile delservizio finanziario formalizza l’attività di controllo attraversoun verbale attestante il permanere degli equilibri della gestionedi competenza, della gestione dei residui e della gestione dicassa, anche ai fini della realizzazione degli obiettivi difinanza pubblica.2. Qualsivoglia disequilibrio o scostamento rispetto agliobiettivi di finanza pubblica assegnati all’Ente, rilevato sullabase dei dati effettivi o mediante analisi prospettica, èimmediatamente segnalato dal Responsabile del servizio finanziario

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ai sensi dell’articolo 153 comma 6 del decreto legislativo n.267/2000 e secondo le disposizioni del regolamento di contabilità.

ART.13: Abrogazione di norme in contrasto.Si intendono abrogate tutte le disposizioni vigenti neiregolamenti comunali che risultino in contrasto con quantoprevisto dal presente regolamento.

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