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Regolamento per la Trasparenza e la Prevenzione della Corruzione

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RegolamentoperlaTrasparenzaelaPrevenzione

dellaCorruzione

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Sommario

1. PREMESSA....................................................................................................................................................1

1.1Ilcontestodiriferimento........................................................................................................................1

1.2PubliacquaSpA.......................................................................................................................................2

2. FINALITÀ......................................................................................................................................................3

3. PRINCIPALIINTERVENTI...................................................................................................................................3

4. SOGGETTIREFERENTI......................................................................................................................................4

4.1IlReferenteperlaTrasparenzaelaPrevenzionedellaCorruzione.........................................................4

4.2IResponsabiliorganizzativi.....................................................................................................................5

5. PREVENZIONEDELLACORRUZIONE....................................................................................................................7

5.1 LaLeggen.190/2012........................................................................................................................7

5.2 ReatiricompresinellaLeggen.190/2012.........................................................................................7

5.3 Individuazionedelleareedirischio...................................................................................................9

5.4 Areeamaggiorerischiodicorruzione.............................................................................................11

5.5 Misurediprevenzione.....................................................................................................................13

6. TRASPARENZA.............................................................................................................................................14

6.1 Premessa.........................................................................................................................................14

6.2 Obiettivi...........................................................................................................................................15

6.3 DatieAreediriferimento...............................................................................................................15

6.4 Accessoalleinformazioni................................................................................................................18

7. CODICEETICOEREGOLAMENTO.....................................................................................................................18

8. RAPPORTICONL’ODV.................................................................................................................................19

9. ADOZIONEDELREGOLAMENTO,MONITORAGGIOEAGGIORNAMENTO.................................................................19

10. TEMPIEMODALITÀDIATTUAZIONE.............................................................................................................21

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1. PREMESSA

1.1Ilcontestodiriferimento

Il28novembre2012èentratainvigorelaLegge6novembre2012,n.190recante“disposizioniperlaprevenzioneelarepressionedellacorruzioneedell’illegalitànellapubblicaamministrazione”.Illegislatore ha inteso creare un sistema di contrasto alla corruzione e dare forma e sostanza alprincipioditrasparenzacheinforma,inviagenerale,lavitadellapubblicaamministrazioneedeglientiedellepartecipatechegestisconoipubbliciservizidiinteressegenerale.

Il concetto di “trasparenza” è inteso non solo come valore in sé ma anche come uno deglistrumentiprincipalidiprevenzionedei fenomenicorruttivi strettamentecorrelatoalconcettodiintegrità.Nel2013èstato,quindi,emanatounprimoDecretoattuativodellaLegge190,ilD.Lgs.n.33/2013 recante il “Riordinodella disciplina riguardantegli obblighi di pubblicità, trasparenza ediffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”, che, in attuazione delladelegacontenutanell’art.1,comma35,dellaLegge190,hariordinatoladisciplinariguardantegliobblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubblicheamministrazioni, sistematizzando in un unico testo normativo gli obblighi di pubblicazione inmateriaditrasparenza.Successivamente,l’art.24-bisdelD.L.n.90del2014,convertitoinLegge11 agosto 2014, n. 114 recante “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenzaamministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari”, ampliando l’ambito soggettivo diapplicazione della normativa, ha modificato l’art. 11 del D.Lgs. n. 33/2013, prevedendol’applicazionedelladisciplinainmateriaditrasparenzaancheaglientididirittoprivatoincontrollopubblico.

A seguito del D.Lgs. n. 33/2013, un secondo Decreto attuativo, il D.Lgs. n. 39/2013 recante“Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubblicheamministrazioniepressoglientiprivatiincontrollopubblico,anormadell'articolo1,commi49e50,dellalegge6novembre2012,n.190”,haintrodotto,qualemisurageneralediprevenzionedeiconflitti tra interessi particolari e interesse pubblico, una nuova disciplina delle inconferibilità edelleincompatibilitàdegliincarichinellePubblicheAmministrazionieneglientididirittoprivatoincontrollopubblico.

Dopo una prima fase di applicazione della normativa anticorruzione, in considerazione delleproblematiche interpretative rilevate, la determinazione ANAC n. 8/2015 contenente le “Lineeguidaperl’attuazionedellanormativainmateriadiprevenzionedellacorruzioneetrasparenzadaparte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche

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amministrazioniedeglientipubblicieconomici”1,èintervenutaperchiarirel’ambitosoggettivodiapplicazionedellanormativa inmateriadiprevenzionedellacorruzionee trasparenzadicuiallaLeggen.190/2012edhafornitoindicazioniinmeritoall’applicazionedellemisurediprevenzionedellacorruzioneeall’attuazionedegliobblighiditrasparenza,conformandoinmododifferenziatola disciplina applicabile in ragione del diverso grado di coinvolgimento delle pubblicheamministrazioni all’interno delle società in controllo pubblico e delle società a partecipazionepubblicanondicontrollo.

1.2PubliacquaSpA

Premesso quanto sopra, si rende opportuna qualche precisazione in merito alla composizionesocietariadiPubliacquaSpA.

Publiacqua SpA (di seguito anche “Publiacqua” o “Società”), Società partecipata da 46 Comunidelle province di Firenze, Prato, Pistoia eArezzo e dal socio privatoAcqueBlu SpA, per effettodella convenzione di Affidamento dal 2001 stipulata con l’Autorità di Ambito n.3 del MedioValdarno(oggiconfluitanell’AutoritàIdricatoscana),gestiscedal1gennaio2002,ilservizioidricointegratonelterritoriodelMedioValdarno.

PuressendoilcapitalediPubliacquaSpAdiproprietàmaggioritariapubblica,lospecificomodellodi governance societaria fa sì che la Società non rientri tra le società sottoposte a controllopubblico ex art. 2359 c.c. ma che si possa ricondurre al novero delle società a partecipazionepubblicanondicontrollocosìcomedefinitedall’art.11,co.3,deld.lgs.n.33/2013.2

Ai sensidelle LineeGuidaANACprecedentemente citate, “in considerazionedelminorgradodicontrollo che l’amministrazione esercita sulle società partecipate, trattandosi di merapartecipazione azionaria, ad avviso dell’Autorità, l’attuazione della normativa in materia diprevenzione della corruzione comporta oneri minori rispetto a quelli imposti alle società incontrollo pubblico”. Nello specifico, le Società partecipate, non sono tenute ad adottare ilProgrammatriennaleperlatrasparenzael’integritànéilPianodiprevenzionedellacorruzionemaviene comunque raccomandata loro una programmazione di misure organizzative ai fini diprevenzionedellacorruzioneexLegen.190/2012eventualmente integrandoilModello231,nelcasoincuisiagiàstatoadottato,conidoneemisurediprevenzione.

Tutto ciò considerato, la scelta di Publiacqua SpA, anche alla luce della complementarietàesistente fra le strategie e le azioni di prevenzione della corruzione e di promozione dellatrasparenza, è stata quella di integrare il proprio “Regolamento Publiacqua Trasparente”,

1VediancheCircolarediUTILITALIAn.00060/AG“PubblicazioneinG.U. lineeguidaANACinmateriadiprevenzionedellacorruzioneetrasparenzanellesocietàcontrollateepartecipate”.2Questaconclusione,conlesottostantimotivazioni,èargomentatanel“Parereproveritate”richiestodaPubliacquaSpAalloStudiolegaleCalvieri&Associatiafineluglio2015edallostessorilasciatoil26agosto2015.

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approvato a gennaio 2015, con misure di organizzazione e gestione idonee a prevenire, nelleattività che vengono svolte, ulteriori fatti corruttivi in danno alla Società e alla PubblicaAmministrazione,nel rispettodeiprincipicontemplatidallanormativa inmateriadiprevenzionedellacorruzione.

Infatti, se l’obiettivo della Legge n. 190/2012 è quello di ridurre le opportunità di sviluppo difenomenicorruttivi,facilitarelaloroconoscenzaeemersionerafforzandouncontestosfavorevoleal loro diffondersi, la trasparenza, con il suo instaurare una rendicontazione permanente ecompleta delle attività e dei risultati della Società, rappresenta una delle principali misurepreventive.

Il presentedocumento, “Regolamentoper la Trasparenzae laPrevenzionedellaCorruzione”, è,quindi,unostrumentoregolatoriochecostituisceunelementodiverificaecontrollo,nellaSocietà,dello sviluppo della cultura della legalità, unitamente alModello di Organizzazione, Gestione eControlloexD.Lgs.8giugno2001,n.231giàinvigore.

2. FINALITÀConilpresentedocumento,PubliacquaSpAvuoledareapplicazioneconcretaalleindicazionidicuialparagrafoprecedente, inparticolarevengonodi seguito indicate leprincipali azionie lineediintervento che la Società intende perseguire sul tema della trasparenza e dello sviluppo dellacultura della legalità, sia all’interno della struttura aziendale sia all’esterno nei rapporti con lacittadinanza.

3. PRINCIPALIINTERVENTILa riforma strutturata del sistema di contrasto alla corruzione, incardinato su una cultura dellalegalitàedella trasparenza, intrapresagiàdaqualcheanno,hasegnatounafase imprescindibileper il rilanciodelPaese,poiché tesaad implementare l’apparatopreventivoe repressivocontrol’illegalità nella pubblica amministrazione spinta dall’esigenza di innovare un sistema normativoritenutodatempoinadeguatoacontrastarefenomenisemprepiùdiffusieinsidiosi.

Diseguitoiprincipaliriferimentinormativieinterpretativiadoggi:

Legge6Novembre2012,n.190-“Disposizioniperlaprevenzioneelarepressionedellacorruzioneedell’illegalitànellapubblicaamministrazione”.

Circolaren.1del25Gennaio2013,DipartimentodellaFunzionePubblica–“Leggen.190del2012-Disposizioni per la prevenzione e la repressionedella corruzione e dell'illegalità nella pubblicaamministrazione”.

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D.Lgs. 14 Marzo 2013, n. 33 - “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità,trasparenzaediffusionediinformazionidapartedellepubblicheamministrazioni”.

DPR 16 aprile 2013, n. 62 - “Regolamento recante codice di comportamento dei dipendentipubblici,anormadell'articolo54deldecretolegislativo30marzo2001,n.165”.

D.Lgs.8Aprile2013,n.39-“Disposizioniinmateriadiinconferibilitàeincompatibilitàdiincarichipressolepubblicheamministrazioniepressoglientiprivatiincontrollopubblico”.

Circolaren.1del14Febbraio2014,MinisteroperlaPubblicaAmministrazioneelaSemplificazione– “Ambito soggettivoedoggettivodi applicazionedelle regoledi trasparenzadi cui alla legge6novembre 2012, n. 190 e al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 in particolare, gli entieconomicielesocietàcontrollateepartecipate”.

Legge 11 Agosto 2014, n. 114 – “Conversione in legge, conmodificazioni, del decreto-legge 24giugno2014,n.90,recantemisureurgentiperlasemplificazioneelatrasparenzaamministrativaeperl'efficienzadegliufficigiudiziari”.

DeterminazioneANACn.8del17Giugno2015-“Lineeguidaper l’attuazionedellanormativainmateriadiprevenzionedellacorruzioneetrasparenzadapartedellesocietàedeglientididirittoprivatocontrollatiepartecipatidallepubblicheamministrazioniedeglientipubblicieconomici”.

Determinazione ANAC n. 12 del 28 Ottobre 2015– “Aggiornamento 2015 al Piano NazionaleAnticorruzione”.

Legge 28 Dicembre 2015, n. 208 – “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale epluriennaledelloStato(LeggediStabilità2016)”.

4. SOGGETTIREFERENTI

4.1IlReferenteperlaTrasparenzaelaPrevenzionedellaCorruzione

Publiacqua SpA a febbraio 2015 ha nominato un Referente della pubblicazione dei dati percoordinaregli interventi e le azioni relativealla trasparenzae svolgereattivitàdi controllo sugliadempimenti degli obblighi di pubblicazione. Il Referente della pubblicazione dei dati è statoindividuatonellafiguradeldott.MatteoColombi–dirigenteeResponsabiledell’areaRegolazione,ComunicazioneeRelazioniEsternediPubliacquaSpA.

Sebbene,comeindicatonelleLineeGuidadicuiallaDeterminazioneANACn.8/2015,sullesocietàapartecipazionepubblicanondicontrollononricadaalcunobbligodinominadiunResponsabiledellaTrasparenzanédiunResponsabiledellaPrevenzionedellaCorruzione,tuttavia,Publiacqua,ascopo prudenziale, a novembre 2015, nell’ambito della propria autonomia organizzativa, ha

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affidatoaldott.MatteoColombil’incaricodi“ReferenteperlaTrasparenzaelaPrevenzionedellaCorruzione”(diseguitoanche“Referente”).3

La sceltadinominareununico referenteper i dueambiti, trasparenzaeanticorruzione, riflettel’intendimentodel legislatoredirealizzaregliobiettividitrasparenzaepubblicitànell’ambitodelpiùampiocontestodi lottaeprevenzionedellacorruzioneevanelladirezionediunamaggioreintegrazioneedefficienzadeicontrolli.

IlReferente,quindi,disponeecurainterventieazioniinmateriadianticorruzioneetrasparenzaesvolgeattivitàdicontrollosugliadempimentidipertinenza,segnalandogliesitiditalecontrolloalPresidenteeall’AD.

Atalfineicompitialuiattribuitisono:

• assicurare la completezza, la chiarezza e l’aggiornamento delle informazioni pubblicatenellasezione“AmministrazioneTrasparente”delsitowebaziendale;

• coordinareilmonitoraggiodeiprocessiaziendaliilcuiprofilodirischiorichiedel’adozionedi misure idonee a prevenire e contrastare i fenomeni di corruzione, anche interni allasocietà,previaindividuazionedidetteareeeattivitàdirischio;

aggiornandoalloscopoil“RegolamentoperlaTrasparenzaelaPrevenzionedellaCorruzione”.

Lacomplementarità/correlazioneesistentetra il sistemanormativoanticorruzionee ladisciplinasullaresponsabilitàd’impresaaisensideldecreto231,elaconseguenteconnessionedelpresenteRegolamento al Modello 231 già adottato da Publiacqua SpA, rendono necessario uncoordinamentocontinuotral’azionedicontrolloesercitatadell’OrganismodiVigilanzaequelladelReferenteperlaTrasparenzaelaPrevenzionedellaCorruzione.

4.2IResponsabiliorganizzativiI Responsabili delle Strutture Organizzative, e tutti i dipendenti più in generale, collaboranoattivamenteconilReferenteperlaTrasparenzaelaPrevenzionedellaCorruzione:

• partecipano alla realizzazione delle iniziative volte, nel loro complesso, a garantire unadeguatolivelloditrasparenza;

• partecipano al processo di gestione del rischio e hanno l’obbligo di segnalare eventualisituazioni di illecito delle quali siano venuti a conoscenza nell’ambito delle rispettiveattività,compitieresponsabilitàderivantidacomportamentielusivie/ononinlineaconleprescrizioniaziendali.

3DisposizioneOrganizzativan.6/2015“ReferenteperlaTrasparenzaelaPrevenzionedellaCorruzione”.

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Diseguitol’organizzazionesocietariadiPubliacqua:

*PMTeamWFMdedicatoaunospecificoprogettooperativo.

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5. PREVENZIONEDELLACORRUZIONE

5.1 LaLeggen.190/2012

Il28novembre2012èentratainvigorelaLegge6novembre2012,n.190recante“disposizioniperlaprevenzioneelarepressionedellacorruzioneedell’illegalitànellapubblicaamministrazione”.

La Legge 190 va nella direzione di uniformare l'ordinamento giuridico italiano agli strumentisovranazionali di contrasto alla corruzione già ratificati dal nostro Paese, quali la Convezionedell'OrganizzazionedelleNazioniUnitecontro lacorruzione -adottatadallaAssembleageneraledell'ONUil31ottobre2003eratificataaisensidellaLegge116/2009-elaConvenzionepenalediStrasburgo sulla corruzione del 27 gennaio 1999, ratificata ai sensi della Legge 110/2012. Allecitate Convenzioni si aggiungono le raccomandazioni formulate all'Italia dai gruppi di lavoro insenoall'OCSEedalConsigliod'Europa,chemonitoranolaconformitàaglistandardinternazionalidellanormativainternadicontrastoallacorruzione.

In sintesi, le indicazioni provenienti dalle organizzazioni internazionali evidenziano l’esigenza diperseguire tre obiettivi principali nell’ambito delle strategie di prevenzione: 1) ridurre leopportunità che simanifestino casi di corruzione; 2) aumentare la capacità di scoprire i casi dicorruzione;3)creareuncontestosfavorevoleallacorruzione.

Con lenuovedisposizioni, quindi, il legislatore italianoproponeun’ambiziosa riformadell’interoapparatonormativo,sulduplicebinariodell’interventopreventivoedell’azionerepressiva.Daunlato, infatti, si stabiliscono rigide regole comportamentali per i pubblici dipendenti e criteri ditrasparenza dell’azione amministrativa e, dall’altro lato, s’introducono norme penali dirette acolpire,inmodopiùselettivoeafflittivo,lecondotteillecitesulterrenodellacorruzione.Dalpuntodi vista preventivo, la legge anticorruzione mira a favorire la prevenzione di tale fenomenoall’internodellepubblicheamministrazioniedeglientidallemedesimecontrollate, intervenendosulladisciplinadeicodicieticiedicondotta,delleincompatibilità,dellaresponsabilitàdisciplinare,dellaformazione,sullivelloditrasparenzadell’azioneamministrativaedeicontrolliinterni.

5.2 ReatiricompresinellaLeggen.190/2012

PoichéilRegolamentoèunostrumentofinalizzatoallaprevenzione,ilconcettodicorruzionechevienepresoa riferimentohaun’accezioneampia coincidendocon la “maladministration” intesacome assunzione di decisioni (di assetto di interessi a conclusione di procedimenti, dideterminazioni di fasi interne a singoli procedimenti, di gestione di risorse pubbliche) deviantidalla cura dell’interesse generale a causa del condizionamento improprio da parte di interessi

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particolari. Le situazioni rilevanti ricomprendono, quindi, oltra alla fattispecie penalistica, che èdisciplinata negli artt. 318, 319 e 319 ter, c.p., l’intera gamma dei delitti contro la pubblicaamministrazionedisciplinatinelTitoloII,CapoI,delcodicepenale:

• peculato(art.314c.p.);

• peculatomedianteprofittodell’errorealtrui(art.316c.p.);

• malversazioneadannodelloStatoodialtroEntepubblicoodell’UnioneEuropea(art.316-bisc.p.);

• indebitapercezionedierogazioniadannodelloStatoodialtroEntepubblicoodell’UnioneEuropea(art.316-terc.p.);

• concussione(art.317c.p.);

• corruzioneperl’eserciziodellafunzione(art.318c.p.);

• corruzioneperunattocontrarioaidoverid’ufficio(artt.319,319-bisc.p.);

• corruzioneinattigiudiziari(art.319-terc.p.);

• induzioneindebitaadareopromettereutilità(art.319-quaterc.p.);

• corruzionedipersonaincaricatadiunpubblicoservizio(art.320c.p.);

• peneperilcorruttore(art.321);

• istigazioneallacorruzione(art.322c.p.);

• peculato, concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione eistigazioneallacorruzionedimembridellaCortepenaleinternazionaleodegliorganidelleComunità europee e di funzionari delle Comunità europee e di Stati esteri (art. 322-bisc.p.);

• abusod’ufficio(art.323c.p.);

• utilizzazioned’invenzionioscoperteconosciuteperragionidiufficio(art.325c.p.);

• rivelazioneedutilizzazionedisegretid’ufficio(art.326c.p.);

• rifiutodiattidiufficio.Omissione(art.328c.p.);

• interruzionediunserviziopubblicoodipubblicanecessità(art.331c.p.);

• sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro disposto nel corso di unprocedimentopenaleodall’autoritàamministrativa(art.334c.p.);

• violazionecolposadidoveri inerentiallacustodiadicosesottoposteasequestrodispostonelcorsodiunprocedimentopenaleodall’autoritàamministrativa(art335c.p.);

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• trafficodiinfluenzeillecite(art.346-bisc.p.).

Oltre a tali reati, come più volte indicato dall’Autorità Nazionale Anticorruzione, si deve tenercontoanchedelle situazioni in cui - aprescinderedalla rilevanzapenale - venga inevidenzaunmalfunzionamento dell’amministrazione a causa dell’uso a fini privati delle funzioni attribuiteovvero l’inquinamentodell’azioneamministrativaabexterno, sia che taleazioneabbia successosia nel caso in cui rimanga a livello di tentativo. A tal fine si ricorda che in data 15/01/2017PubliacquahainvitatoilViceprefettodiFirenzeadunincontroorganizzatoconCispelToscanasultema“Anticorruzione,trasparenzadirittosocietarioneiservizipubblici:dallastratificazionedellanormativa alla semplificazione delle procedure”. Il Viceprefetto nella sua presentazione haevidenziatoilcontestoterritorialeincuioperaPubliacqua.

5.3 Individuazionedelleareedirischio

La Società ha individuato le aree e le attività aziendali nel cui ambito possano esserepotenzialmente commessi i reati di corruzione previsti dalla Legge n. 190/2012, attraversol’identificazioneelavalutazionedieventidirischiochepossonoconfigurarsi.

Ipossibilirischidicorruzionechesipossonomanifestarenellemoltepliciareediattivitàaziendaliemergono non soltanto considerando il contesto interno ed esterno in cui opera la Societàmaanchedaattivitàdiconsultazioneeconfrontotraivarisoggetticoinvoltituttociòtenendocontodellespecificitàdiciascunprocessoedellivelloorganizzativoacuiilprocessosicolloca.

Lavalutazionedelrischioriguardailprocessodianalisidelrischiodicorruzioneinsitonellevarieareeaziendali. Inparticolare, l’analisidelrischioconsistenellavalutazionedellapossibilitàche ilrischio si realizzi (probabilità) edelle conseguenze che il rischioproduce (impatto)per giungerealladeterminazionedellivellodirischiopotenziale.4

Nello specifico, a seguito di un incontro preliminare con tutti i Responsabili delle StruttureOrganizzative finalizzato a presentare e contestualizzare nella realtà di Publiacqua SpA il temadella prevenzione della corruzione, il Referente per la Trasparenza e la Prevenzione dellaCorruzione ha organizzato specifici momenti di consultazione e confronto con i singoliResponsabiliduranteiqualisonostatiidentificatiipotenzialiilleciticorruttiviperpetrabilidurantelosvolgimentodelleattivitàoperativedellaSocietàedèstatovalutatoillorolivellodiesposizioneal rischio attraverso l’utilizzo di apposite tabelle così come indicato dal Piano NazionaleAnticorruzione. Nell’analisi si è tenuto conto del sistema di controllo interno già esistente in

4Allegato5alPianoNazionaleAnticorruzione.

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azienda e della sua idoneità a prevenire gli specifici reati di corruzione nelle aree di rischioidentificate.

Unsistemadiprevenzioneecontrolloècostituitodall’insiemedelleregole,struttureorganizzativee procedure che mirano ad assicurare il corretto funzionamento ed il buon andamentodell’impresa; in particolare il sistema di prevenzione e controllo interno di Publiacqua SpAcomprende:

• ilModellodiOrganizzazione,GestioneeControlloexD.Lgs.231/2001;

• ilcodiceetico;

• leprocedureaziendali;

• ilsistemadidelegheeprocure.

Al termine degli incontri, i risultati dell’attività sopra descritta sono confluiti all’internodell’Allegato“Matricedeirischi”incuiaciascunrischiodiillecitocorruttivosonostatiassociati:

• areedirischio;• sottoareedirischio;• macroprocessi;• descrizionedelRischio–“illecitocorruttivo”;• riskowner;• rating:perladefinizionedellivellodiesposizionealrischioèstatavalutatalaprobabilitàche

si realizzino i comportamenti di illecito corruttivo ipotizzato e il relativo impattoconseguente.

Levalutazionisonostateeffettuateapplicandolametodologiaprevistanell'Allegato5delPNA–TabelladiValutazionedelRischio,considerandoiseguentiindici:

Probabilità

• discrezionalità;• rilevanzaesterna;• complessitàdelprocesso;• valoreeconomico;• frazionabilitàdelprocesso;• efficaciadeicontrolli;

Impatto

• organizzativo;

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• economico;• reputazionale;• organizzativo,economicoediimmagine.

5.4 Areeamaggiorerischiodicorruzione

Conriferimentoalleareedirischiodicuiall’art.1,comma16,dellaLegge190/2012, l’allegato2delPNA,fissaqualisonole“areedirischiocomunieobbligatorie”,eprecisamente:

• processifinalizzatiall’acquisizioneeallaprogressionedelpersonale;

• processi finalizzati all’affidamento di lavori, servizi e forniture nonché all’affidamento diognialtrotipodicommessaovantaggiopubblicodisciplinatodalD.Lgs.163/2006;

• processi finalizzati all’adozione di provvedimenti ampliativi della sfera giuridica deidestinatariprividieffettoeconomicodirettoedimmediatoperildestinatario;

• processi finalizzati all’adozione di provvedimenti ampliativi della sfera giuridica deidestinatariconeffettoeconomicodirettoedimmediatoperildestinatario.

Taleelencoèstatosuccessivamenteampliatoconl’aggiornamentoalPNAconl’aggiuntadialtrequattro aree che insieme alle quattro obbligatorie sopra elencate vengonodefinite come “areegenerali”.Questearee,caratterizzatedaunaltolivellodiprobabilitàdieventirischiosisono:

• gestionedelleentrate,dellespeseedelpatrimonio;

• controlli,verifiche,ispezioniesanzioni;

• incarichienomine;

• affarilegaliecontenzioso.

Traleareedirischiodicuisopra,quelleidentificabilinell’operativitàdiPubliacqua,comprensivediulterioriareearischio,mappateall’internodella“Matricedeirischi”,sonoleseguenti:

Areadirischio Sottoarea

Affidamentodilavoriservizieforniture

• Progettazione

• Selezionedelcontraente

• Verifica dell'aggiudicazione e stipula delcontratto

• Esecuzionedelcontratto

• Rendicontazionedelcontratto

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Areadirischio Sottoarea

Acquisizioneeprogressionedelpersonale• Reclutamento

• Progressionidicarriera

• Gestionedelpersonale

Concessioneederogazionedisovvenzioni,contributi,sussidi,vantaggieconomici. • Gestionedellesponsorizzazioni

Commerciale • Allaccioutenze

• Gestionereclami

Depurazione • Gestionedeireflui

• Gestionedellaretefognaria

Distribuzione

• Gestionedistribuzionedelleacque

• Gestione manutenzioni ordinarie estraordinariedegliimpianti

• Gestionedeiservizidifognatura

• Gestione dei lavori di lottizzazione edestensionedelservizioidrico

• Gestioneespropri

Potabilizzazione

• Gestionecaptazionedell'acqua

• Gestionepotabilizzazionedell'acqua

• Gestione manutenzioni ordinarie estraordinariedegliimpianti

Pianificazione,FiscalitàeBilancio • Definizionebudgetannuale

Gestionedelleentrate,dellespeseedelpatrimonio

• Gestionedegliincassi

• Fatturazioneattiva

• Gestionedeipagamenti

Controlli,verifiche,ispezioniesanzioni

• Gestionedeirefluiedelleacquepotabili

• Gestione dei controlli sulle manutenzionieffettuate

• Gestione delle attività di consulenzatecnica

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Areadirischio Sottoarea

Incarichienomine • Conferimentodiincarichienomine

Affarilegaliecontenzioso • Gestionedelleprocedurediconciliazione

• Gestionedelcontenzioso

Come già spiegato al paragrafo precedente, una volta definite le aree e sotto-aree a rischio, la“Matrice dei rischi” è stata completata individuando, per ogni area e sotto-area, i potenziali“rischi”, illeciti corruttivi perpetrabili durante lo svolgimento delle attività operative, e “riskowner”.

Aciascunorischioèstatopoiassegnato,dapartedeiriskownerdiriferimento,un“rating”basatosulla valutazione di due parametri: probabilità di accadimento e impatto (ai sensi di quantoprevistodall’All.5alPianoNazionaleAnticorruzione).

L’attribuzione di un rating a ciascun rischio ha permesso di creare una graduatoria di rischipropedeutica alle successive valutazioni e decisioni su come trattare i rischi e su quali rischitrattareprioritariamenterispettoadaltri.

5.5 Misurediprevenzione

A valle dell’attività di analisi dei rischi, come precedentemente descritta, c’è, quindi, la fase ditrattamentodel rischio che consistenell’individuazionee valutazionedellemisure chedebbonoesserepredisposteperneutralizzareoridurreirischidicorruzione.5

Lemisurediprevenzionehannouncontenutoorganizzativo.Conessevengono, infatti, adottatiinterventi che possono riguardare la società nel suo complesso ovvero singoli settori o singoliprocessi/procedimentitesiaridurrelecondizionioperativechefavorisconolacorruzione.6Sonomisurecheriguardanotantol’imparzialitàoggettiva(volteadassicurarelecondizioniorganizzativecheconsentonoscelteimparziali)quantol’imparzialitàsoggettivadelfunzionario(perridurreicasidiascoltoprivilegiatodi interessiparticolari inconflittocon l’interessegenerale). Senonsi cural’imparzialità fin dall’organizzazione, l’attività amministrativa o comunque lo svolgimento diattivitàdipubblicointeresse,purlegittimidalpuntodivistaformale,possonoessereilfruttodiunpressionecorruttiva.

Al fine di neutralizzare o ridurre il livello di rischio, Publiacqua ha già adottato o, comunque,pianificato,alcunemisureneiseguentiambiti:

• trasparenza;5PianoNazionaleAnticorruzione(All.1eAll.4).6DeterminazioneANACn.12/2015.

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• formazione;

• codiceetico;

• dichiarazionidiinconferibilità;

• dichiarazionidiincompatibilità.

Iltemadellatrasparenza,saràsoggettoaspecificatrattazionenelcapitolosuccessivo.Inestremasintesi,allesocietà,soggetteaspecificiobblighidipubblicazioneaisensidelD.Lgs.n.33/2013edella normativa vigente, è chiesto di individuare le misure organizzative volte ad assicurare laregolarità e la tempestività dei flussi delle informazioni da pubblicare e di adottareautonomamente le misure necessarie a garantire il diritto di accesso civico pubblicando, nellasezione“Societàtrasparente”,leinformazionirelativeallemodalitàdiesercizioditaledirittoegliindirizzidipostaelettronicacuiinoltrarelerelativerichieste.

Con riferimento alla formazione, al fine di creare una diffusa consapevolezza e cultura dellalegalità, è necessario definire contenuti, destinatari e modalità di erogazione in materia diprevenzione della corruzione da integrare con eventuali preesistenti attività di formazionededicatealModellodiOrganizzazioneeGestioneexD.Lgs.n.231/2001.

Al fine di dare attuazione a quanto previsto inmateria di incompatibilità e inconferibilità degliincarichidirigenziali,aisensidelD.Lgs.n.39/2013,lemisuredaadottaredevonoassicurareche:a)negliattidiattribuzionedegliincarichidirigenzialionegliinterpellisianoinseriteespressamentelecondizioni ostative al conferimento dell’incarico e le cause di incompatibilità; b) i soggettiinteressatirendanoladichiarazionediinsussistenzadellecausediinconferibilitàeincompatibilitàall’attodelconferimentodell’incarico.

Le attività di analisi, controllo e verifica avviate dalla Società permetteranno di implementare,progressivamente, ulteriori misure di prevenzione al fine di rafforzare il processo diminimizzazionedeirischidicorruzione.

6. TRASPARENZA

6.1 Premessa

Publiacqua SpA considera lo strumento della Trasparenza quale misura fondamentale per laprevenzionedellacorruzione,inconformitàaquantoprevistodallanormativavigentealriguardo.

In considerazione del minor grado di controllo che la pubblica amministrazione esercita sullesocietàpartecipate,laLeggen.190del2012edilD.Lgs.n.33del2013prevedono,pertalisocietà,obblighidipubblicazioneridottiintemaditrasparenza.

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PubliacquaSpApubblicasulpropriositowebistituzionale leprincipalinotizierelativeagliorganisocietari edall’attivitàdella Società relativaai servizi pubblici erogati, secondo lo schemadi cuiall’Allegato1.

Inoltre, al fine di dare concreta applicazione ai principi di eguaglianza, imparzialità, buonandamento,responsabilità,efficacia,economicità,efficienza,integritàelealtà,cherappresentanoipuntiessenzialidiriferimentoper leattivitàdelleamministrazioniedeisoggetti incaricatidellagestionediunpubblicoservizio,anchePubliacquaSpA,perfettamenteorientatasutaleambito,hapredisposto il presente documento a cui dare immediata e continua attuazione, qualeregolamento che definisce, in questa specifica sezione, le modalità di pubblicazione delleinformazioni,datalaparticolarestrutturadellaSocietà.

6.2 Obiettivi

Garantirelamassimatrasparenzanellepubblicazionidellasezione“Amministrazionetrasparente”deidati.

Aumentare il flusso informativo internodellasocietà, ilconfrontoe laconsultazionedeisoggettiinteressati.

Attuare la ricognizione e l’utilizzo delle banche dati e degli applicativi, già in uso, al fine diidentificare,eventuali,ulterioripossibilitàdiproduzioneautomaticadelmaterialerichiesto.

Assicurareunaprogressivariduzionedeicostirelativiall’elaborazionedelmaterialesoggettoagliobblighidipubblicazione.

Raccogliere le segnalazioni degli utenti per mettere meglio a fuoco i bisogni informativi deglistakeholderinterniedesterniallaSocietà.

Migliorare la qualità complessiva del sito Internet, con particolare riferimento ai requisiti diaccessibilitàedusabilità.

6.3 DatieAreediriferimento

Publiacqua SpA pubblica nella sezione denominata “Amministrazione trasparente” del sitowebistituzionale, le informazioni, idatie idocumentidicuiall’Allegato1delpresenteRegolamento.Nellospecificolasezioneèarticolatacomesegue:

• Disposizionigenerali

ü Attigenerali

ü ProgrammaperlaTrasparenzael'integrità

• Organizzazione

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ü Articolazionedegliuffici

ü Organidiindirizzopolitico-amministrativo

ü Sanzionipermancatacomunicazionedeidati

ü Telefonoepostaelettronica

• Consulentiecollaboratori

• Personale

ü Dirigenti

ü Posizioniorganizzative

• Bandidiconcorso

• Performance

ü Ammontarecomplessivodeipremi

• Enticontrollati

ü Societàpartecipate

ü Rappresentazionegrafica

• Attivitàeprocedimenti

ü Tipologiediprocedimento

ü Monitoraggiotempiprocedimentali

• Bandidigaraecontratti

• Sovvenzioni,contributi,sussidi,vantaggieconomici

ü Criteriemodalità

ü Attidiconcessione

• Servizierogati

ü CartadeiServiziestandarddiqualità

ü Classaction

ü Costicontabilizzati

ü Tempimedidierogazionedeiservizi

• Bilanci

ü Bilanciopreventivoeconsuntivo

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• Beniimmobiliegestionepatrimonio

ü Patrimonioimmobiliare

ü Canonidilocazioneoaffitto

• Operepubbliche

• Informazioniambientali

Idati,indicatiinAllegato1,sonoinseriti,aggiornatietrasmessidallestruttureorganizzativesottoladirettaresponsabilitàdeiResponsabilidiStrutturacheprovvedonoaverificarnelacompletezzaelacoerenzaconledisposizionidilegge.

L’elenco delle Strutture aziendali (primi riporti) cui compete l’individuazione e produzione deicontenuti,interminidipubblicazioneeneitempidiaggiornamento,èilseguente:

• Audit&Compliance

• Regolazione,ComunicazioneeRelazioniesterne

• Legale

• Amministrazione,FinanzaeControllo

• InformationTechnology

• RisorseUmane

• Commerciale

• ProjectManagementOffice

• ServizialBusiness

• GestioneOperativa

Idatidevonoesserepubblicatinellemodalitàprevistedall’Allegato1.

PerquelleinformazionichenonsonoinseribilidirettamentedaiResponsabilidiStruttura,glistessidovranno inviare nelle tempistiche previste una mail specifica all’[email protected],permezzodellasuastrutturapubblicheràidatientro15giornidallalororicezione.

Publiacquapromuovelapubblicazioneonline inmodoautomatico,dapartedeireferentieatalfinesvilupperàsistemi informaticiadeguati. Inquesticasi l’inserimentoèoperatodallestruttureorganizzativemediantespecificiprofilinellesezionidilorocompetenza.

I dati e tutto ilmateriale oggetto di pubblicazione devono essere prodotti e inseriti in formatoapertooinformaticompatibiliallatrasformazioneinformatoaperto.

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Nellapubblicazionedidatiedocumentiedituttoilmaterialesoggettoagliobblighiditrasparenza,deveesseregarantito,daisingoliresponsabili,ilrispettodellenormativesullaprivacy.

Le unità organizzative devono curare la qualità della pubblicazione affinché l’utente interessatopossaaccedereinmodoagevolealleinformazionienepossacomprendereicontenuti.

In particolare, i dati e i documenti devono essere pubblicati in aderenza alle seguenticaratteristiche:

Completezza

Idatidevonocorrisponderealle informazionichesi intendonodescriveree,nelcasoincui idatisiano estratti da documenti, devono essere pubblicati in modo esatto e senza omissioni, fattosalvoilrispettodeiprincipiinmateriadiprivacy.

Comprensibilità

Ilcontenutodeidatideveesserecomprensibileedesplicitato inmodochiaroedevidente.Taleobiettivosaràperseguitoevitandolaframmentazionedelleinformazioni,cioèlapubblicazionedistessetipologiedidatiinpuntidiversidelsito,cheimpediscaecomplichil’effettuazionedicalcoliecomparazioni. Inoltre,sidovràconsentirelaselezioneel’elaborazionedidatidinaturatecnica(ades.datifinanziariebilanci)inmodocheilsignificatosiachiaroedaccessibileancheperchièprivodiconoscenzespecialistiche.

Tempestivitàdell’aggiornamento

Ognidatodeveessereaggiornatotempestivamentesecondoleindicazionidicuiall’allegato1.Ingeneralelapubblicazionedeveavvenireintempitalidagarantirel’utilefruizionedell’utente.

Accessibilità

Datieinformazionidevonoesserepubblicatiinformatoapertoeraggiungibilidirettamentedallapaginadoveleinformazionisonoriportate.

6.4 Accessoalleinformazioni

Chiunque ha il diritto di richiedere documenti, informazioni o dati su cui vige l’obbligo dipubblicazione.

Larichiestadiaccessoègratuitaevapresentataagliindirizzipubblicatinell’appositasezione.

Publiacquasiimpegnaafornirelarispostaentro30giorni.

7. CODICEETICOEREGOLAMENTOLe regole di comportamento contenute nel presente Regolamento si integrano con quelle delCodiceEticoadottatodallaSocietà,ilqualerappresentaunostrumentoadottatoinviaautonoma

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e suscettibiledi applicazione sulpianogeneraledapartedella Societàallo scopodi esprimere iprincipi di “deontologia aziendale” che la Società riconosce come propri e sui quali richiamal’osservanza,dapartedituttiiDipendenti,alfinediassicurarelaqualitàdeiservizi,laprevenzionedeifenomenidicorruzione,ilrispettodeidovericostituzionalididiligenza,lealtà,imparzialitàediservizioesclusivoallacuradell’interessepubblico.

8. RAPPORTICONL’ODVL’Organismo di Vigilanza è parte integrante del sistema di prevenzione della corruzione dellaSocietà. Come specificato dall’ANAC nella determinazione 8/2015, infatti, “la definizione di unsistema di gestione del rischio si completa con una valutazione del sistema di controllo internoprevistodalmodellodiorganizzazioneegestionedelrischiosullabasedeld.lgs.n.231del2001esistente e con il suo adeguamento quando ciò si riveli necessario, ovvero con l’introduzione dinuoviprincipiestrutturedicontrolloquandol’enterisultisprovvistodiunsistemaattoaprevenireirischidicorruzione.Inognicaso,èquantomaiopportuno,ancheinunalogicadisemplificazione,chesiaassicuratoilcoordinamentotraicontrolliperlaprevenzionedeirischidicuiald.lgs.n.231del 2001 e quelli per la prevenzione di rischi di corruzione di cui alla l. n. 190 del 2012, nonchéquello tra le funzionidelResponsabiledelPianodiprevenzionedella corruzione conquelledeglialtri organismi di controllo, con particolare riguardo al flusso di informazioni a supporto delleattivitàsvoltedalResponsabile.”.

L’OdVpartecipaalprocessodigestionedelrischioconsiderandoirischi-reatoeleazioniinerentilaprevenzionedellacorruzionenellosvolgimentodeicompitiadessoattribuitiesi raccordacon ilReferenteperlaTrasparenzaelaPrevenzionedellaCorruzioneneicasiincuiuneventocriticosiarilevantenonsoloaifinidelpresenteRegolamentomaancheaifinidelModello231diPubliacqua.

L’OdV provvede, inoltre, in sede di audit alla verifica degli adempimenti degli obblighi dipubblicazione riferendo al Presidente, all’Amministratore Delegato e al Referente per laTrasparenza e la Prevenzione della Corruzione le anomalie rilevate per il miglioramento dellatrasparenzadeidati.

9. ADOZIONEDELREGOLAMENTO,MONITORAGGIOEAGGIORNAMENTOAllacorrettaattuazionedelpresentedocumento,concorronoilReferenteperlaTrasparenzaelaPrevenzionedellaCorruzionee tutte leunitàorganizzativedellaSocietà, i relativiResponsabiliel’OrganismodiVigilanza.

Il Referente per la Trasparenza e la Prevenzione della Corruzione ha il compito di verificarel’efficaceattuazionedelRegolamentoancheal finediproporreall’Organodi indirizzopolitico lemodificheche,all’esitodeicontrolli,sirendessenecessarioapportarealRegolamentostesso.

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L’attività di verifica consiste, prima di tutto, nell’accertamento del rispetto, effettivaimplementazioneedefficaciadellemisurediprevenzioneprevistenelRegolamentodapartedellastrutturaaziendaleoggettodianalisi.

Il Referente, inoltre,monitora il rispetto degli obblighi di pubblicazione così come previsto nelRegolamentoedevidenziaeinformaiResponsabilidiStrutturadelleeventualicarenze,mancanzeononcoerenzeriscontratecheglistessidovrannoprovvedereasanareentroenonoltre30giornidallasegnalazione.

Decorsoinfruttuosamentetaletermine,ilReferenteètenutoadarecomunicazionealPresidenteeall’AmministratoreDelegatodellamancataattuazionedegliobblighidipubblicazione.

IResponsabiliconcorronomedianteiltempestivoinviodellainformazionidicuiall’Allegato1.

Eventuali ritardi negli aggiornamenti previsti, che potrebbero comportare sanzioni, potrannocostituireoggettodiprovvedimentodisciplinaredapartedell’AziendaaiResponsabilidiStrutturao, eventualmente, valutata la responsabilità della mancanza, ai Responsabili delle unitàorganizzativeconnesse.

Il Referente per la Trasparenza e la Prevenzione della Corruzione propone, inoltre,l’aggiornamento del Regolamento in relazione a modifiche e/o integrazioni che si dovesserorenderenecessarie,inparticolareinconseguenzadi:

• significativeviolazionidelleprescrizionidelRegolamentocomplessivamenteinteso;

• mutamentinell’assettoorganizzativoonell’attivitàsvoltadallaSocietà;

• interventodimodifichenormativeodievoluzionigiurisprudenzialiedottrinali in temadianticorruzioneoditrasparenza;

• identificazionedinuoveattivitàsensibilialrischiodelverificarsidifenomenidicorruzioneovariazione di quelle precedentemente identificate, anche eventualmente connesseall’avviodinuoveattività;

• riscontro di carenze e/o lacune nelle previsioni del Regolamento a seguito di verifichesull’efficaciadelmedesimo,occasionaliosvoltedalReferente.

Unavoltaapprovatodell’Organodiindirizzopolitico,ilRegolamentovienepubblicatosulsitowebistituzionalediPubliacquaSpAwww.publiacqua.itevienedatacomunicazionedellapubblicazioneatuttoilpersonaledellaSocietà.

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10. TEMPIEMODALITÀDIATTUAZIONEL’attuazionedegliobiettividovràesseresvoltasecondoilseguenteRegolamento,comediseguitoindicato:

• pubblicazionedelRegolamentoperlaTrasparenzaelaPrevenzionedellaCorruzione;

• aggiornamento dei dati secondo quanto previsto dal presente Regolamento entro il 31gennaiodiognianno;

• attuazionedellemisurediprevenzioneecontrollosullaloroeffettivaimplementazione;

• valutazione dell’efficacia delle misure di prevenzione per la gestione del rischio e,eventuale,identificazionedimisureaggiuntive;

• programmazioneeiniziodelleattivitàdiformazione;

• pubblicazione e monitoraggio dei dati in attuazione degli adempimenti in materia ditrasparenza;

• promozionedimomentidiincontroediapprofondimentosuitemidellatrasparenzaedellaprevenzionedellacorruzionecongliutentiinternieconiprincipalistakeholder.