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REIKI PRATICO
DI PRIMO LIVELLO SIAMO IN MANO DI MANI
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REIKI PRATICO
DI PRIMO LIVELLO SIAMO IN MANO DI MANI
Iniziazione Reiki: effetti, consapevolezza e
trasformazione
Cosa fare dopo l'Iniziazione di Primo Livello
Chakra: Il Reiki e i Chakra
Bilanciatura al Cuore
Autotrattamento con il Primo Livello Reiki
Trattamento ad altri sporadico o d'emergenza) con il
Primo Livello Reiki
Trattamento ad altri completo con il Primo Livello Reiki
Trattamento Reiki ai Bambini
Trattamento Reiki agli amici Animali
Trattamento Reiki alle Piante
Trattamento Reiki all'Acqua
Trattamento Reiki al Cibo (Reiki e Alimentazione)
Trattamento Reiki a Cristalli e Pietre
Trattamento Reiki ai Farmaci
Trattamento Reiki a Oggetti Vari
Reiki e Sonno: Dormire bene, la benedizione del sonno
Consigli Generali per il Trattamento di Ferite, Contusioni,
Fratture
Reiki non sostituisce la Medicina Ufficiale
Primo Livello Reiki e Protezione Energetica
Pagina degli Operatori Reiki: dove trovare chi pratica i
Trattamenti
REIKI FUNZIONA! COME POSSO DIRLO AGLI ALTRI?
Avete ricevuto il Primo Livello Reiki: la vostra vita sta cambiando, così come la vostra sensibilità e la percezione della vostra capacità. Vi accorgete che Reiki funziona e provate il desiderio di condividerlo.
«In nessun caso dovrete provare a fare opera di proselitismo con le persone che vi circondano. Se qualcuno vuole provare di sua iniziativa il Reiki, bene, diversamente preoccupatevi soprattutto degli affari vostri. Non è assolutamente detto che i vostri amici e parenti debbano condividere i vostri interessi. Va già bene se rispettano i vostri hobbies e i vostri punti di vista e lo stesso, naturalmente, dovete fare voi con loro. Tolleranza e scambio di opinioni su punti di vista e preferenze personali, in maniera rispettosa e costruttiva, costituiscono una buona base su cui può crescere un vero, profondo legame affettivo. Se le persone attorno a voi vi irritano a causa del loro "materialismo" e della loro grossolanità, statevene pure in disparte, ma rendetevi conto che loro non c'entrano per niente con la vostra elevata sensibilità, che peraltro non resterà a lungo così esasperata.
Proprio in situazioni del genere potete dare prova della vostra serietà nel percorrere il cammino spirituale. Invece di tentare di modificare gli altri, utilizzate le vostre conoscenze e le vostre capacità per trarre spunti di crescita proprio dai problemi personali. Questo percorso dura molto a lungo ed è notevolmente più faticoso, ma in questo modo si cambia
sicuramente in meglio.»
Da Tecniche di Trattamento Reiki, pag. 26
EFFETTI DELL'
INIZIAZIONE REIKI TRASFORMAZIONE, PURIFICAZIONE, CONSAPEVOLEZZA
Armonizzazione Reiki: l'Inizio di qualcosa di meraviglioso
L'iniziazione Reiki (armonizzazione) di Primo Livello consiste, secondo il sistema di Mikao Usui, di quattro cerimonie attraverso le quali un rtramite chiamato Reiki Master mette in risonanza la persona con l'Energia Universale.
Il Reiki Master è un insegnante che usa l'intento, specifiche visualizzazioni e determinati simboli cosmici all'interno di un contesto rituale che vede la persona comodamente seduta, in uno stato di pace e rilassamento. In seguito all'armonizzazione (iniziazione) la persona, ora Operatore Reiki (canale Reiki) percepisce nettamente di poter disporre di una quantità maggiore di energia, e di poterla dare liberamente a chiunque ne abbia bisogno. Ogni volta che tratta qualcuno, l'energia, prima di arrivare "a destinazione", attraversa egli stesso con grande potenza per caricarlo e armonizzarlo. Nel Reiki più si dà e più, contemporaneamente, si riceve.
E l'energia che l'Operatore Reiki trasmette - o meglio, di cui è umile tramite - scorre secondo le esigenze del fruitore e agisce proprio là dove ce n'è bisogno (l'energia è intelligente…). L'Operatore Reiki si configura come guaritore, ha ancor più potenzialità di un pranoterapeuta, ma deve sempre ricercare l'equilibrio e la sobrietà, sviluppare le qualità dell'umiltà e della responsabilità, agire con amore e approfondire attraverso studio e pratica la trasmissione energetica.
Reiki come via di consapevolezza spirituale
Reiki è noto in tutto il mondo come "metodo naturale di guarigione", ma anche se dà grandissimi risultati in questo senso, il suo vero terreno di lavoro è la consapevolezza e la spinta all'evoluzione.
Già durante l'iniziazione Reiki prende avvio la trasformazione: l'energia comincia potentemente a lavorare su tutti i piani dell'essere. Possiamo sinteticamente riferirci a 4 piani:
il piano corporeo (livello della materia grossolana)
il piano emotivo (livello psichico o piano astrale)
il piano mentale (livello noetico) i piani dello Spirito
Dal momento dell'iniziazione, il Reiki regolarizza e potenzia la circolazione energetica in tutte le aree della propria unità di corpo, emozioni, mente e spirito. Reiki è una energia equilibrata ed equilibrante.
CORPO Sul piano corporeo Reiki innesca processi di disintossicazione generale che portano ad una graduale e progressiva eliminazione di tossine; aiuta a combattere i danni causati dall'inquinamento atmosferico e acustico e dall'alimentazione errata; potenzia l'azione del sistema immunitario; attenua il dolore sia acuto che cronico; aiuta a rigenerare i tessuti e a riattivare le funzioni di tutti gli organi armonizzando i sistemi circolatorio, linfatico, endocrino, digerente e urinario; aiuta a riequilibrare il sistema nervoso e il sistema neurovegetativo contribuendo sensibilmente alla realizzazione di un piacevole stato di rilassamento e distensione muscolare.
EMOZIONI Sul piano emotivo il riequilibrio energetico contrasta con profitto i disagi cui l'essere umano quotidianamente è sottoposto: e, naturalmente, aiuta a riconoscere e a rielaborare antichi traumi, conflitti, sensi di inadeguatezza e di colpa.
MENTE Sul piano mentale ridona freschezza e lucidità; aiuta a eliminare pensieri ossessivi e a venire a capo di piccole manie; stimola la concentrazione nell'attività e, nel riposo, il rilassamento. Favorisce chiarezza d'idee, capacità di connessione. Facilita la traduzione nel piano razionale dell'emisfero sinistro degli elementi astratti o intuitivi dell'emisfero destro favorendone l'integrazione.
SPIRITO
Sul piano spirituale aiuta indirettamente attraverso il sentire, ovvero risvegliando e potenziando le capacità intuitive e quelle legate alla sensibilità psichica. Il Reiki aiuta a squarciare il velo di Maya (l'illusione che copre il vero volto delle cose) fra l'essere umano e la realtà che lo circonda, a sentire le cose nella più ampia prospettiva dell'equilibrio cosmico; così, se gli sembra di essere bersagliato dal destino, o da qualche malattia o segnale del suo corpo fino a prima solo latente, l'ottica di accettazione del Reiki lo può aiutare a comprendere che sta attraversando un periodo di trasformazione, un processo di metamorfosi individuale e di profonda crescita interiore, al quale è opportuno non sottrarsi. Nell'universo non esiste il caso. Tutto avviene all'interno di una logica cosmica. Il Reiki aiuta ognuno a sentire gli infiniti messaggi che il mondo esterno di continuo gli fa arrivare e che normalmente sfuggono alla sua normale, condizionata, distratta e pigra attenzione. Disturbi latenti, fino a quel momento mantenuti tali a costo di un alto dispendio energetico, potranno allora eventualmente emergere, ma per essere riconosciuti, elaborati e "guariti" in accelerazione; infatti il Reiki accelera fortemente qualsiasi processo di guarigione.
Questa "purificazione" che si riscontra principalmente a livello corporeo è per di più semplicemente un riflesso di processi di pulizia ben più ampi che avvengono nell'essere globale dell'individuo. La propria energia personale (Ki), nei confronti della quale la sensibilità si affina, diventa tutt'uno con l'energia cosmica. Aumenta la frequenza della propria vibrazione energetica, di conseguenza muta la coscienza, a tutti i livelli: attraverso il piano del cuore la propria unità di corpo, emozioni, mente e spirito si apre ad una potenziale "comprensione" delle leggi cosmiche. Agendo sul piano del cuore, il Reiki invita e sprona ogni iniziato a spostare il suo centro dal 3° chakra (Ego, volontà di potere) al 4° chakra (amore incondizionato), a trasformare il suo egoismo, la sua importanza personale, la sua presunzione in ricerca del Sé totale, dell'Uno-Tutto e la sua volontà di potenza in potenza di volontà, d'intento e di realizzazione. La divina presenza Io Sono viene più facilmente riconosciuta. Dal momento in cui ha ricevuto l'armonizzazione di Primo Livello il Reiki scorre nell'iniziato per sempre! Iniziazione significa: l'inizio di qualcosa di meraviglioso!
COSA FARE DOPO
L'INIZIAZIONE REIKI LA PURIFICAZIONE ATTRAVERSO GLI SCAMBI REIKI
O GLI AUTOTRATTAMENTI REIKI
La trasformazione vibrazionale e il riassestamento
Dal momento in cui sei stato reso canale attivo Reiki attraverso l’armonizzazione (iniziazione) di Primo Livello puoi sperimentare gli effetti
dell’energia in diversi modi:
prima di tutto senti che l’energia scorre e agisce in te. Sono in atto potenti processi di purificazione e disintossicazione che possono manifestarsi a livello consapevole e per qualche giorno anche come reazioni di spurgo attraverso stati d’animo fluttuanti, lievi giramenti, lievi mal di testa o sensazioni di nausea, qualche linea di febbre;
puoi trattare te stesso, altre persone, animali, piante, minerali, cibo, acqua, medicinali e svariate altre cose;
fai esperienza, nel tempo, della sensibilizzazione cosciente e di crescenti potenzialità di consapevolezza. Senti in modo crescente l’energia degli altri, degli ambienti, dei luoghi e la tua Sensibilità Psichica (6° chakra) si manifesta attraverso un deciso aumento delle capacità intuitive.
La Sensibilizzazione
Per quanto concerne proprio il naturale processo di sensibilizzazione attivato dal Reiki, va detto che è un processo che avviene in ogni caso, ma la cui evidenza resta soggettiva e dipende inoltre dall’effettivo grado di apertura mentale – ma soprattutto di cuore – manifestato da ognuno. Al tempo stesso, percezioni più intense e consapevoli della realtà, così come fenomeni di acuta intuizione, vanno accolti con umiltà ed equilibrio, piuttosto che ricercati con la caparbia ossessione di dover sentire a ogni costo.
Cosa fare dopo l’armonizzazione di Primo Livello Reiki
SCAMBI ENERGETICI Dopo aver ricevuto l’armonizzazione Reiki di Primo Livello è opportuno che tu faccia degli scambi energetici con un altro operatore Reiki, di qualunque Livello (dare e ricevere 4 trattamenti di un ora ciascuno). Questi quattro scambi in giorni possibilmente consecutivi favoriscono il processo di purificazione (a livello fisico, emozionale, mentale e spirituale) iniziato con l’essere diventati canali attivi Reiki. Ovvero realizzano un grande movimento energetico di purificazione. Nel periodo che intercorre tra uno scambio e l’altro è consigliabile effettuare un bagno in acqua calda (in cui sciogli 1 Kg. di sale grosso). Effettua almeno il bagno che conclude il ciclo degli scambi!
Eventuali fenomeni di "spurgo" (reazioni fisiche o emotive all’energia) sono fenomeni transitori. Il tuo insegnante di Reiki ti può fornire i chiarimenti che dovessero essere necessari in merito a questo.
AUTOTRATTAMENTO Se ti trovi nella condizione di non poter assolutamente attuare i quattro scambi possibilmente consecutivi (per es. a causa di motivi di lavoro o perché non conosci altri operatori Reiki) puoi, come alternativa, dedicarti con impegno alla seguente procedura: pratica dopo l’armonizzazione e per 21 giorni consecutivi l’autotrattamento (nella sequenza di 5 posizioni o in modo libero) per una buona mezz'ora. È consigliabile aver effettuato i 4
scambi o essersi trattati con il Reiki almeno una settimana prima di trattare altri esseri umani affinché essi abbiano maggior tutela di pulizia. Continuare la pratica dell’autotrattamento in modo metodico anche dopo i primi 21 giorni è chiaramente consigliabile oltre che estremamente salutare. È un piacere, non un dovere. E poi Usui diceva: "Più Reiki si fa, meglio è".
REIKI E CHAKRA:
VORTICI DI LUCE LE PORTE DELL'ENERGIA
CHAKRA: i vortici di energia alla base della vita
Chakra è un termine sanscrito che significa vortice o ruota. Con questa parola si è soliti indicare i vortici di energia presenti negli esseri viventi e che consentono ad essi di essere vivi. Si tratta di ruote di luce (dischi sacri) che assorbono l'Energia Universale, la metabolizzano, la smistano all'interno del corpo fisico e collegano quest'ultimo alle varie componenti dei corpi energetici
(aura) che lo circondano.
Per quanto riguarda l'essere umano si è soliti distinguere sette corpi energetici principali o aure, o emanazioni. I Chakra sono sistemi energetici che collegano queste emanazioni tra di loro e con la realtà esterna. La vitalità e la salute stessa del corpo fisico, così come l'evoluzione personale sono in connessione con il grado di armonia e di funzionalità dei chakra. Tutti i chakra sono sempre aperti, ma sono
più o meno disarmonici. I chakra sono decine, forse addirittura centinaia, e sono situati all'interno di una fitta rete nella quale i percorsi di connessione e di trasporto dell'energia sono chiamati "meridiani".
Per quanto concerne la pratica del Reiki può essere utile durante un trattamento focalizzarsi principalmente sui sette chakra principali, i quali formano un canale energetico che, seguendo la colonna vertebrale, va dal coccige (area ano-genitale) alla sommità del capo. Ogni altro punto del corpo umano, che sia espressione di chakra rilevanti o no, è comunque degno di essere considerato con la massima attenzione e di essere trattato quando il sentire "guida" le mani dell'operatore su esso. Siamo in mano di mani. Più energia passa liberamente attraverso i chakra (le preziose porte energetiche), più noi esprimiamo salute ed equilibrio. In condizioni di equilibrio ottimale, l'energia scorre ininterrottamente attraverso i vortici di luce. Al contrario, spesso in uno o più chakra si possono manifestare disarmonie quali carenze, sovraccarichi d'energia o addirittura veri e propri blocchi energetici. A tali disarmonie corrispondono proporzionali disagi (o malattie) a livello fisico, mentale o emotivo.
La sensibilizzazione cosciente all'energia, stimolata dall'armonizzazione Reiki (e dalla pratica continuativa con i trattamenti), può portare ognuno a sentire i chakra e a dare al proprio sentire un'adeguata chiave interpretativa, una sorta di codice di riferimento. La sensibilità affinata e l'energia equilibrante del Reiki potranno così permettere all'operatore Reiki di intervenire efficacemente sui chakra, o sugli organi ad essi connessi, al fine di regolarizzare l'energia dove è in eccesso, potenziarla dove è insufficiente e sbloccarla dove ha difficoltà a fluire.
Dei sette chakra principali due sono "singoli" (1° e 7°), mentre gli altri cinque presentano un aspetto anteriore e uno posteriore; la parte frontale dei chakra è in relazione con l'aspetto emotivo della persona, mentre la parte dorsale con quello legato alla volontà.
I SETTE CHAKRA PRINCIPALI
7° CHAKRA - SAHASRARA: corrisponde alla "fontanella", alla sommità del capo; è chiamato anche chakra corona e connette l'umano allo Spirito, alla Totalità. Un ampio grado di apertura di questo chakra (e la consapevolezza che ne deriva) conducono alla completezza dell'Essere, al sentire l'Unità di tutte le cose del Creato (Io so, Io sono nell'Uno, nel Tutto). Noi siamo esseri multidimensionali: ben lungi dal limitarci ad esistere solo sul piano fisico, ci estendiamo energeticamente attraverso tutti i regni
dell'essere, dalla materia grossolana fino alle massime realtà della Luce (Teosi).
6° CHAKRA - AJNA: il "terzo occhio", così chiamato perché situato tra gli occhi fisici, sulla fronte, o "sensibilità psichica" è la sede della comprensione totale di ciò che si percepisce.È il luogo della sensibilità intuitiva, dell'accesso alla conoscenza e del riconoscimento del vero Essere; è l'organo che permette di vedere dentro e oltre la realtà fisica, anche ad occhi chiusi. Per valorizzarne appieno le potenzialità è fondamentale che anche il 2° chakra (le emozioni collegate alla mente) e il 4° chakra (l'autenticità del sentire) e, per estensione tutti i chakra, siano armonici. (Io percepisco).
5° CHAKRA - VISHUDDHA: il chakra della gola sovrintende alla comunicazione, all'espressione della propria personalità all'interno di un contesto sociale e culturale. Tirar fuori, manifestare, condividere, comunicare ciò che fa parte del proprio mondo interiore: contenuti, sentimenti, emozioni, talenti, etc. (Io esprimo).
4° CHAKRA - ANAHATA: localizzato al centro del torace nei pressi del cuore fisico è il ponte, il cuore spirituale. È la sede dell'amore totale e incondizionato; esso trasforma le energie dei primi tre chakra in disponibilità ad essere. Il piano del cuore è il passaggio inevitabile per l'evoluzione spirituale dell'Uomo: esso reca in sé la forza, la fiducia e la possibilità di trascendere l'egoismo, la presunzione e l'importanza personale. (Io amo).
3° CHAKRA - MANIPURA: localizzato presso la "bocca dello stomaco" - plesso solare - è il chakra della vitalità, del desiderio, dell'emozione pura, della razionalità, dell'azione concreta, della manifestazione, della volontà di potenza, della realizzazione. Il suo equilibrio è fondamentale per mantenere l'Ego in armonia con se stesso e con il mondo. Le qualità che manifesta quando è disarmonico sono l'arroganza, la presunzione, l'aggressività, la violenza, la manipolazione, etc.È anche la sede delle possibilità di autoguarigione - nel suo aspetto dorsale. (Io posso).
2° CHAKRA - SVADHISHTHANA: localizzato nella regione dell'Hara (Tanden o Tai T'ien), 2-4 cm. sotto l'ombelico, è legato ad aspetti riproduttivi, alla propagazione della specie, alla sessualità. Sede del Ki personale (l'energia individuale) ha a che fare con il piacere, la creatività, la bellezza, l'istintualità, le scariche emozionali ed è anche collegato all'intuizione. (Io sento).
1° CHAKRA - MULADHARA: localizzato tra l'ano e i genitali, in esso si esprime la "volontà corporea di essere". Il chakra "radice" è la base, la nostra connessione primaria all'esistenza terrena. (Io sono nella materia).
Ad ognuno dei sette chakra si è soliti associare un'emanazione energetica specifica, ovvero un preciso corpo energetico.
I chakra costituiscono una straordinaria rete multidimensionale di collegamento tra le varie dimensioni di cui siamo costituiti.
I chakra sono una sorta di "riduttori" di vibrazione: le energie cosmiche, grazie ad essi, possono adattarsi ad ognuno dei piani vibrazionali in cui ci estendiamo.
I sette corpi energetici
il corpo fisico (piano materiale grossolano secondo Daskalos) il corpo eterico: fornisce energia al corpo fisico. il corpo emozionale o astrale (piano psichico secondo Daskalos). il corpo mentale (piano noetico secondo Daskalos). il corpo causale o animico o spirituale. il corpo del Sé Superiore o cosmico. il corpo dell'Io Sono o Divino
Lavoro con i Chakra
Lavorare con i chakra significa attivare o riequilibrare questi vortici energetici. Ciò implica che durante il trattamento Reiki puoi dare, se lo ritieni necessario, un apporto di Energia Vitale aggiuntiva ad ogni "ruota di luce",
oppure puoi bilanciare le diverse attività dei chakra tra di loro.
È il sentire che di volta in volta ti indica se vi sono chakra da bilanciare, quali sono e in che ordine ciò va fatto. Come punto di partenza puoi riferirti alla conformazione del candelabro a sette braccia tipico della tradizione giudaica. Bilanci cioè il 1° chakra con il 7° (il primo braccio del candelabro è connesso al settimo), il 2° col 6°, il 3° col 5°, mentre sul 4°, il cuore spirituale, appoggi entrambe le mani. Se lo desideri puoi anche armonizzare ognuno dei chakra con il 4°.
REIKI: BILANCIATURA
AL CUORE IL CUORE COME PUNTO DI PARTENZA,
MEZZO E OBIETTIVO FINALE
Reiki: un sentiero con un cuore
Nel Reiki ogni trattamento viene sempre preceduto da un breve ma significativo gesto: la BILANCIATURA AL CUORE. Per qualche secondo poni semplicemente le mani sul cuore (le dita sono unite, il pollice appoggiato alla mano). Questo gesto non apre il "rubinetto" dell'energia e tantomeno accende l'"interruttore" dell'energia, come qualcuno della breve tradizione occidentale era solito affermare: il Reiki scorre nell'operatore Reiki 24 ore al giorno, per tutta la vita...
La sacralità del gesto sta nel focalizzare la presenza dell'operatore Reiki nel suo punto più prezioso: l'unità di luce, ovvero la scintilla divina che alberga nel cuore, nel 4° chakra. Cominciare ogni trattamento di Reiki con qualche secondo sul cuore (una buona misura porebbe essere tre respirazioni) significa portare, là dove andranno poi le mani, il timbro sacro del cuore. Mikao Usui praticava la posizione Gassho (Reiji Ho) come Bilanciatura al Cuore. Ogni volta che esegui la Bilanciatura al Cuore la tua coscienza riceve questo messaggio: "il Cuore è il mio punto di partenza, il Cuore è il mio mezzo, il Cuore è il mio obiettivo finale!"
AUTOTRATTAMENTO
REIKI DI PRIMO LIVELLO PRENDERSI CURA DI SE' IN MODO SEMPLICE
Premessa: volersi bene
L'autotrattamento è una grande opportunità d'amore. Amore verso me stesso. Nel trattare me stesso mi concedo del tempo e mi ritaglio uno spazio di pace e tranquillità in cui tento di sentirmi attraverso l'ascolto privo di
giudizi. Decido che merito amore e agisco concretamente. Quando decido di amare me stesso in modo sano e agisco concretamente a favore di tale decisione, non commetto un atto d'arroganza, di presunzione o di narcisismo sfrenato. Tento semplicemente di uscire dagli schemi rigidi della mia personalità, di uscire dal giudizio, di uscire dai miei sensi di colpa e d'inadeguatezza, di accettare i miei miei limiti umani… vado incontro all'accettazione di ciò che sono… provo a riconoscere la divina presenza Io Sono dentro di me e con tutto l'amore che posso mi riprometto di onorarla.
Secondo la legge universale della risonanza (o dell'amore, o dell'attrazione) posso esprimere fuori di me solo ciò che ho dentro di me. Posso amare altri solo se prima imparo ad amare me; posso rispettare altri solo se prima imparo ad avere rispetto per me… Nel concedermi un auto-trattamento Reiki favorisco il contatto con me stesso e stimolo l'autostima, l'autoespressione e sentimenti d'amore e rispetto per me stesso.
Approcciarmi all'altro avendo prima di tutto cura di me costituisce certamente un atto d'amore e di rispetto proprio nei confronti dell'altro, partner, amico, assistito o semplice interlocutore che sia. Oltre a stimolare processi di consapevolezza, l'autotrattamento è anche un valido strumento di prevenzione, di rinforzo dell'azione del sistema immunitario e dell'organismo in generale nonché di cura e di accelerazione dei normali processi di autoguarigione. Quindi con l'autotrattamento mi curo quando sto male, faccio attività di prevenzione quando sto bene e mi rilasso fisicamente, emotivamente e mentalmente.
Pratica dell'Autotrattamento Reiki di Primo Livello
La Scuola Free Reiki® propone due semplici modalità di auto-trattamento
AUTOTRATTAMENTO IN 5, 6 o 7 POSIZIONI FISSE (si dà energia a tutti i 7 chakra principali); questo è uno schema che può essere portato sia a 5 che a 6 che a 7 posizioni a seconda dei gusti - avendo due mani disponibili - l'importante è nutrire tutti e sette i chakra principali. Comodamente sdraiato su una poltrona, un divano o su un letto, dalla bilanciatura al cuore sposto le mani una alla volta nella prima posizione, poi dopo qualche minuto spostandole una alla volta passo alla seconda posizione e così via. Mantengo ogni posizione almeno per un minuto. La durata minima è dunque di 5 minuti, ma un buon autotrattamento dura ca. 15 minuti (meglio ancora se dura di più!).
Bilanciatura al cuore Posizione N. 1
Posizione N. 2 Posizione N. 3
Posizione N. 4 Posizione N. 5
AUTOTRATTAMENTO LIBERO (le mani possono essere posizionate liberamente su ogni parte del corpo in una sequenza guidata unicamente dal sentire e dalle esigenze particolari del momento); Dalla bilanciatura al cuore porto le mani una alla volta dove sento e sto il tempo che sento, poi una alla volta le sposto... Anche per l'Autotrattamento Libero valgono le stesse indicazioni temporali.
Puoi trattarti una o più volte al giorno, a qualunque ora. Nel Reiki più si tratta meglio è… e conseguentemente, oltre a trarre beneficio, ci si sensibilizza all'energia.
TRATTAMENTO REIKI
VELOCE
TRATTAMENTO SPORADICO O D'EMERGENZA CON IL PRIMO LIVELLO
La prima cosa da tenere presente è il contesto. Se ti trovi
coinvolto in una situazione d'emergenza, qualunque luogo
diventa idoneo per il trattamento e usi il tempo che hai,
poco o tanto che sia. Se è possibile è da preferire un
ambiente con il minimo di disturbo e distrazione, in modo
da poter essere totalmente presente alla situazione.
I casi sporadici possono essere svariati. A volte chi sta
intorno a noi soffre di disturbi fastidiosi o può subire
incidenti. E' utile citare qualche caso:
forte e fastidioso mal di testa;
ferita da taglio;
distorsione di un'articolazione;
contusione;
svenimento;
mal di denti;
mal di schiena;
frattura ossea.
Quando tratti con il Reiki è opportuno essere molto
lucido, presente e valutare i fatti con buon senso. E'
possibile trattare le parti dolenti ma conviene comunque
sempre lasciarsi guidare dal proprio sentire e lasciare
dunque che le mani vadano dove "sanno intuitivamente"
che è conveniente andare.
Ecco tuttavia alcuini consigli supplementari:
1) conviene non accavallare le gambe: questo permette di
ottenere un miglior passaggio di energia attraverso il
corpo. Anche chi viene trattato eviti di accavallare le
gambe;
2) ferite. Il Reiki è estremamente efficace nell'accelerare i
processi di cicatrizzazione delle ferite: in caso di incidente
ti invito a disinfettare la zona sanguinante prima di dare
Reiki; in caso contrario eventuali impurità potrebbero
rimanere bloccate a causa della rapidissima
cicatrizzazione e dare origine a infezioni.
Puoi trattare le ferite a contatto (appoggiando le mani ai
margini delle stesse o sopra la benda), o mettendo le mani
direttamente sopra la zona che sanguina, ma senza
toccarla, a qualche centimetro di distanza.
3) fratture. Il Reiki accelera molto i processi di guarigione
da fratture ossee; evita pertanto di trattare direttamente
una frattura fintanto che non sia stata ricomposta; quando
ciò è stato fatto puoi trattarla con efficacia anche
attraverso l'ingessatura. Una frattura guarisce rapidamente
quando viene trattata per almeno ¼ d'ora 3-4 volte al
giorno.
4) in caso d'incidente traumatico puoi aiutare la persona
ferita durante l'attesa dell'ambulanza (dopo aver espletato
le eventuali necessarie pratiche di pronto soccorso)
dandole Reiki per calmarla e per aumentare le sue difese
vitali.
TRATTAMENTO REIKI
COMPLETO IL CONTATTO CONSAPEVOLE, RISPETTOSO E AMOREVOLE TRA OPERATORE REIKI E RICEVENTE NEL TRATTAMENTO
Diversi possibili ambiti di Trattamento Reiki
È possibile fare Reiki anche solo per una crescita personale e per prarticare l'autotrattamento. Non c'è alcun obbligo a trattare altri esseri viventi. Il Trattamento ad altri si può fare in diversi modi.
Trattamento Reiki d'emergenza, estemporaneo, non strutturato Trattamento Reiki Completo, ovvero organizzato e strutturato
Trattamento Reiki d'Emergenza
Consideriamo Trattamenti Reiki d'emergenza le situazioni in cui accade qualcosa per cui un trattamento si renda utile e utilizziamo in modo non strutturato lo spazio e il tempo a disposizione. Per esempio un forte mal di testa di una persona amica mentre ci troviamo a cena insieme, oppure una storta alla caviglia durante una passegiata. Quale che sia il contesto è opportuno ricorrere a tutto il buon senso possibile per mantenere la calma,
assolvere eventuali pratiche di pronto soccorso e ottimizzare il tempo che si ha a disposizione. Per il mal di testa è opportuno spostarsi in una stanza tranquilla, per il piede è opportuno fasciarlo immediatamente, apporvi del ghiaccio e tenerlo in alto per minimizzare il gonfiore; il trattamento Reiki dura il tempo che nei vari casi d'emergenza abbiamo a disposizione.
Trattamento Reiki Completo
Per Trattamenti Reiki non d'emergenza è utile disporre di una stanza adatta (ordinata, priva di rumori disturbanti, dotata di illuminazione soffusa, che offra comodità sia per il ricevente che per l'operatore. Poter disporre di un comodo lettino terapeutico è ideale, ma anche un tavolo allungabile o un asse di legno sorretta da tre cavalletti possono eventualmente costituire efficaci alternative. Un lettino trasportabile (12-14 Kg.) è molto comodo.
TEMPERATURA - Avremo cura di avere a portata di mano anche un plaid o una coperta da usare in caso di bisogno. Spesso chi viene trattato subisce un calo della temperatura corporea in virtù del rilassamento, al contrario l'operatore Reiki tende a sentire calore nel suo ruolo di tramite.
ABBIGLIAMENTO - Abbigliamento del ricevente. La persona che viene trattata non ha bisogno di svestirsi data la forte capacità penetrante dell'Energia Reiki. È comunque buona cosa che il vestiario sia costituito il più possibile di fibre naturali (cotone, lana, lino, seta). Sia l'Operatore Reiki sia colui che riceve si tolgono le scarpe, l'orologio, così come eventuali occhiali, anelli e braccialetti. Inoltre, prima di trattare, l'Operatore Reiki si lava le
mani.
ATMOSFERA, AMBIENTE - Una musica soffusa e un buon incenso (a patto che non dia fastidio) possono servire a purificare energeticamente l'ambiente e a creare un'atmosfera di rilassamento e di armonia. La stanza in cui operiamo dovrebbe parimenti essere pulita e in ordine.
RADICAMENTO - Come Operatori Reiki sappiamo che nel trattare altre persone corriamo il rischio di assorbirne eventuali disarmonie. Per prevenire questa malaugurata circostanza eseguiamo ogni trattamento senza materie isolanti (come la gomma) sotto i nostri piedi. Possiamo agire scalzi, o con dei calzini, o con delle scarpette di cotone, cuoio o altro che ci permettano di mantenere una buona "messa a terra" e quindi consentano di scaricare qualunque influsso disarmonico attraverso i canali Reiki dei piedi. Anche durante l'iniziazione ai vari Livelli Reiki viene data grande importanza ai piedi, proprio al fine di realizzare un buon radicamento.
INVOCAZIONE DI PROTEZIONE - Quando il ricevente è sdraiato ad occhi chiusi, prima di iniziare il trattamento, chiediamo mentalmente protezione all'universo in un modo simile a questo: 1) "Chiedo all'universo di essere protetto e schermato durante questo trattamento contro qualsiasi influsso disarmonico!"; oppure 2) "Io Sono protetto e schermato durante questo trattamento contro qualsiasi influsso disarmonico!" mentre teniamo la mano non dominante protesa verso l'alto (ad antenna) con il palmo in su, la mano dominante appoggiata sul cuore.
DURATA DEL TRATTAMENTO REIKI - Al di fuori dei casi di emergenza, in cui si usa il tempo che si ha, quando un trattamento viene programmato è bene che duri circa un'ora. Una serie (4-5) di trattamenti naturalmente porta a risultati più evidenti, profondi e duraturi negli effetti benefici.
FREQUENZA - A seconda della gravità del caso, da malattie gravi alla semplice esigenza di distensione e rilassamento, possiamo stabilire la cadenza degli incontri secondo opportunità.
PROCEDURA - Eseguiamo per alcuni istanti la Bilanciatura al Cuore e poi cominciamo il trattamento secondo il nostro sentire. Imponiamo le mani delicatamente, una alla volta e stiamo in ascolto delle percezioni sotto i palmi. Le tratteniamo nella stessa posizione finché non sentiamo di spostarle, naturalmente sempre una alla volta, per non interrompere il contatto energetico e, di conseguenza, compromettere il rilassamento del ricevente. Come Operatori Reiki di Primo Livello siamo "in mano di mani" e siamo invitati ad usare entrambe le mani a contatto col ricevente al fine di creare un ottimale circuito energetico.
SENSAZIONI - l'Operatore Reiki in ascolto. Solitamente chi tratta sente
più caldo di chi riceve, in quanto quest'iultimo rilassandosi tende ad abbassare i ritmi metabolici. Quando trattiamo, non sempre le nostre mani diventano "calde": qualunque sia la nostra percezione stiamo trasmettendo ugualmente l'Energia. L'emanazione di energia equilibrata ed equilibrante del Reiki (un'energia non-polare) ci consente di aumentare la nostra sensibilità all'energia degli altri e di farci guidare da questa sensibilità durante il trattamento. Occorre allenare tale sensibilità e il cogliere tu tutte le sfumature soggettive delle proprie percezioni richiede tempo e pratica. Emanando energia armonica durante un Trattamento Reiki, quando si incontra una disarmonia, si crea una sorta di "attrito" tra le forze in gioco. Questo attrito è ciò che viviamo nelle mani come sensazione, per esempio: formicolio, punzecchiamento, bruciore, dolore più o meno forte, prurito e così via. Può anche capitare che viviamo per qualche istante delle sensazioni dolorose localizzate nel nostro corpo in perfetta corrispondenza con i sintomi nel corpo del ricevente. Questo stato non deve però durare più di qualche minuto, perché altrimenti è segno che non stiamo scaricando a terra adeguatamente le sue disarmonie; in tal caso interrompiamo momentaneamente il trattamento andandoci a sciacquare le mani sotto l'acqua corrente per circa un minuto. Può anche verificarsi la percezione di affetti o di emozioni del ricevente; questi casi di "empatia energetica" sono del tutto normali per chi lavora con il Reiki attraverso il cuore.
ACCAREZZAMENTO DEL CAMPO DI EMANAZIONE ETERICA. Conclusione del trattamento. Alla fine di ogni trattamento è opportuno eseguire per tre volte l'accarezzamento del corpo eterico del ricevente facendo scorrere piano le mani in parallelo, dalla testa ai piedi ad una distanza di circa 5 cm. dal suo corpo. Questo serve a fluidificare in tutto armonico le energie mosse durante il trattamento. Strofiniamo quindi le mani tra di loro per interrompere il contatto energetico e poi laviamole con l'acqua corrente per circa 1 minuto.
ATTEGGIAMENTO DI PRESENZA DELL'OPERATORE. È davvero importante non distrarsi, non perdersi nei sentieri tortuosi dei propri pensieri durante un trattamento. L'energia scorre con grande potenza quando noi operatori siamo totalmente presenti e assumiamo un atteggiamento di disponibilità autentica, rispettosa e amorevole. La mente tende a fuorviarci con il suo incessante e disturbante dialogo interiore. Quando ci accorgiamo di divagare torniamo immediatamente nel momento presente, evochiamo il silenzio della quiete interiore.
Alcune tra le Infinite Possibili Posizioni Reiki
Le posizioni di seguito riportate sono solamente alcune tra le tantissime possibili. Siamo costantemente invitati a sentire e sperimentare attraverso la nostra creatività quali sono, di volta in volta, quelle più adatte ad ogni specifica situazione.
In questi ultimi anni, prima della scoperta della Vera Storia del Reiki di Mikao Usui, si praticava Reiki in modo spesso "dogmatico", con precise regole e altrettanto rigidi schemi fissi. Per esempio il trattamento Reiki cosiddetto "completo" veniva strutturato in una sequenza di 21 posizioni fisse da mantenere ciascuna per tre minuti. Su questa strana e davvero occidentale regola sono poi proliferati molti CD con splendide musiche rilassanti capaci di scandire il ritmo con un campanello tibetano ogni tre minuti… forse affinché l'Operatore Reiki fosse libero di non ascoltare il proprio ritmo e le proprie sensazioni, libero di comportarsi come un perfetto automa. Per quanto io mi sforzi, non riesco proprio a immaginare il buon Mikao Usui in un contesto così rigido.
In qualunque posizione si trovino le nostre mani - non seguendo la "testa", ma l'istinto del "sentire" - il compito che ci aspetta, oltre a essere presenti a noi stessi e alla situazione, è quello di stare in amorevole e quieto ascolto di quanto accade a livello energetico.
Altre possibili posizioni nei Trattamenti Reiki 1
Altre possibili posizioni nei Trattamenti Reiki 2 Altre possibili posizioni nei Trattamenti Reiki 3 Altre possibili posizioni nei Trattamenti Reiki 4 Altre possibili posizioni nei Trattamenti Reiki 5 Altre possibili posizioni nei Trattamenti Reiki 6 Altre possibili posizioni nei Trattamenti Reiki 7
TRATTAMENTO REIKI
AI BAMBINI ENTRARE IN SINTONIA COL LORO CODICE COMUNICATIVO
Reiki ai figli: l'utilità dei Trattamenti Reiki ai Bambini
Nella pratica quotidiana capita che i figli siano le persone su cui più spesso utilizziamo l'Energia Reiki; infatti, quando il bambino è agitato, di malumore, soffre d'insonnia o si è fatto male, il Reiki dà subito risultati evidenti e confortanti.
PRESENZA E DISPONIBILITÀ ALL'ASCOLTO DELL'ADULTO - Non vi sono controindicazioni nel trattare i bambini: nel trasmettere loro Reiki (soprattutto se sono molto piccoli) è necessario dare però particolare ascolto al nostro sentire e cercare di cogliere tutti i segnali che essi inviano. Evidentemente questo vale non solo nell'ambito dei trattamenti Reiki, ma in generale nella vita di un bambino: l'adulto che si rende presente, disponibile e con atteggiamento sobrio, positivo, gioioso prende parte alla sua vita.
PUREZZA - I bambini hanno un'energia ancora molto pura e forte e i trattamenti di conseguenza possono essere brevi (a seconda dell'età anche di pochi minuti). Non forzare mai un bambino a sottoporsi a un trattamento quando non vuole e non prolungare il trattamento oltre il necessario quando egli ti dà segni evidenti di essersi stufato: i bambini sono assai più sensibili all'energia rispetto agli adulti e percepiscono con chiarezza quando ne hanno abbastanza. Ancora una volta per cogliere adeguatamente il loro codice comunicativo dobbiamo renderci disponibili all'ascolto di tutti i loro segnali. In più, una adeguata sensibilizzazione energetica che l'Operatore Reiki acquisisce con la pratica e la pazienza, permette una efficace sintonizzazione sui reali bisogni del bimbo.
TEMPISTICA - Non ha molto senso dare indicazioni sulla tempistica dei trattamenti ai bambini, in quanto sono appunto la sensibilità dell'Operatore Reiki, i segnali del bambino e, non ultimo, l'eventuale sintomo manifestatosi a dettare volta per volta i tempi opportuni. Ad ogni modo generalmente per i neonati e fino ai 3 anni 5-10 minuti di trattamento sono nella maggior parte dei casi più che sufficienti. Dai 3 ai 10 anni a seconda dei casi pare adeguato un trattamento fino a mezz'ora, sempre che loro non vogliano interromperlo prima. Dopo i 10 anni i bambini si possono trattare col Reiki quasi come se fossero adulti. IN OGNI CASO RICORDIAMO SEMPRE CHE SONO LORO A INDICARE UN TEMPO E NON LA NOSTRA MENTE!
Iniziazioni Reiki ai bambini?
Per quanto concerne la possibilità di iniziare i bambini al Reiki non sembrano esservi controindicazioni: si potrebbe diventare canale Reiki a qualsiasi età. Ma alcuni insegnanti di Reiki, come per esempio nel Centro Olistico Tolteca, si pongono un quesito etico: è opportuno, in coscienza, iniziare al Reiki persone che non hanno ancora la maturità di coglierne l'evidente aspetto spirituale? Persone che al di là del fattore utile e pratico dello star bene non sono ancora in grado di leggerne l'aspetto di disciplina e di scuola di vita come l'aveva intesa il fondatore Mikao Usui? Questi insegnanti ritengono che sarebbe più opportuno iniziare al Reiki persone capaci di operare scelte personali in piena autonomia, persone che abbiano consapevolezza sufficiente ad accogliere il sentiero del Reiki. Quindi secondo questo orientamento essi suggeriscono, come riferimento, di attendere che il bambino abbia almeno 12 anni e che mostri una convinzione sincera, e non un semplice desiderio di imitare gli adulti, nel voler ricevere il Reiki.
Naturalmente la questione è controversa e discutibile, perché c'è chi ritiene che Reiki possa essere dato anche ai neonati, oppure nei primi anni di vita. Ogni opinione è degna di rispetto e ritengo che il genitore si dovrebbe assumere la responsabilità di una scelta consona alla propria particolare situazione familiare.
Spunti di riflessione
Dare l’energia Reiki ai bambini è una bella esperienza. Oltre a stimolare forza, sostegno e accelerazione delle naturali risorse di guarigione, Reiki favorisce fortemente la calma interiore, proprio quella calma che nei momenti difficili si fatica a mantenere: la vista del bimbo malato può indurre un'agitazione inopportuna in quanto il primo a captarla è proprio il bambino.
Il farmaco serve quando il medico lo prescrive, ma sarebbe opportuno non abusarne mai e cercare anche di utilizzare il più possibile le risorse naturali. Per esempio, è vero che un antibiotico solitamente ha un'azione rapida, ma non sempre viene azzeccata la sua scelta perché i batteri sono centinaia e il farmaco solitamente selettivo colpisce soltanto alcuni ceppi. L'Argento Colloidale sembra avere un'efficacia assai maggiore senza presentare controindicazioni. Per quanto riguarda raffreddori e influenze solitamente non prendiamo tanto in considerazione la Vitamina C, che a detta del doppio vincitore del Premio Nobel Linus Pauling ha un effetto straordinario nel contrastare tali patologie. Insomma spesso per la fretta tendiamo a non utilizzare sostanze e risorse naturali ricorrendo invece in modo eccessivo ai medicinali, i quali inibiscono la risposta reattiva naturale dell'organismo.
I bambini sono mediamente più ricettivi degli adulti ed accettano senza troppe difficoltà di farsi trattare con l'Energia Reiki, così come rifiutano la stessa energia quando sentono che in quel momento non è necessaria. Qualche mamma fantasiosa ha provato a fare i Trattamenti Reiki ai bambini anche mentre dormivano e questo non è nello spirito del Reiki: occorre fare la fatica di chiedere utilizzando un linguaggio comprensibile e poi lasciare al bimbo la decisione di essere trattato.
Bambini e Trattamento Reiki alla febbre
Quando un bimbo ha la febbre bisognerebbe essere coscienti che tale sintomo è una reazione naturale dell'organismo a qualcosa che ha turbato l'equilibrio. Proprio l'innalzamento della temperatura, funzionale a "bruciare" batteri o virus appare essere è l’arma più efficace che il suo corpo sta mobilitando per difendersi da ciò che lo ha invaso. Dunque la febbre non è un nemico in sé, ma un segnale che non vale la pena di abbassare subito, ma piuttosto è da tenere sotto controllo, quando necessario anche con l'ausilio medico. La eccesso di febbre del resto, sopra i 39° per intenderci, non è più utile e debilita fortemente l'organismo fino a condurre, a livelli estremi, al delirio o alla morte. Con la febbre alta è sempre buona norma consultare un medico.
Mikao Usui suggeriva in caso di febbre di trattare molto l'area del capo, per esempio sulla fronte, sulle tempie, sulla sommità, sulla gola frontalmente e dorsalmente, avvalendoci magari dell'aiuto di asciugamani bagnati e freschi che diano sollievo e non tenendo le mani a contatto e chiuse (cosa che produirrebbe ulteriore calore), ma piuttosto a circa 10 cm. con le dita aperte.
Bambini, Reiki e Sonno - Dormire serenamente
Il sonno è una delle medicine naturali più importanti ed efficaci per l'omeostasi dell'organismo. L'essere umano che non dorme affatto muore, l'essere umano che dorme molto poco sta male, l'essere umano che dorme il giusto tempo concede all'organismo la capacità di rigenerarsi in maniera ottimale.
I bambini hanno molto bisogno di sonno, consumando quantità indicibili di energia nel loro conoscere ed affrontare il mondo, dunque, cari genitori, al di là della moderna pessima abitudine di tenerli in piedi fino a tardi, è altamente consigliabile metterli a letto presto alla sera per farli dormire 10-12 ore. Probabilmente, cari genitori, questo vi costa ulteriore impegno, come legger loro una bella favola che possa conciliare il sonno, ma è una benedizione per i bambini dormire tanto e bene. Date loro un caldo abbraccio e sussurrate un sentito "Buona Notte" colmo di Reiki e dell'Amore
che avete nel cuore.
TRATTAMENTO REIKI
AGLI AMICI ANIMALI
TRATTARE CON AMORE, RISPETTO E REIKI I NOSTRI AMICI ANIMALI
Il rapporto Animale - Uomo
Ogni animo sensibile sa perché ne ha fatto esperienza, che la comunicazione fra l'animale e l'uomo è autentica, sincera, immediata. L'amnimale non è socializzato e contrariamente all'uomo non è subdolo, ingannevole, infedele o crudele. Interagire con il mondo degli animali ci riporta in una dimensione di purezza capace di tirar fuori il meglio di noi e di coccolarci, soprattutto sul piano emotivo in modo stupefacente. Tra animale e uomo si sviluppa un reale rapporto affettivo, chiamarlo amore non è esagerato, perché l'animale ama essere amato e l'uomo può contare su un legame davvero puro in cui gioco, complicità, allegria, non-giudizio nutrono l'anima in modo meraviglioso.
L'AMORE INCONDIZIONATO DEGLI ANIMALI - Come nella buona così nella cattiva sorte gli animali si danno interamente. Sul piano psico-emozionale l'animale è in grado di suscitare l'emersione delle più autentiche profonde pulsioni umane, le quali immesse nel rapporto affettivo e captate dall'animale vengono rielaborate sotto forma di efficaci schemi comportamentali e persino tradotte in sintomi capaci di riflettere empaticamente la purezza del legame tra uomo e animale. Spiritualmente potremmo definire questa capacità dell'animale di donarsi come estremamente generosa ed elevata: sembra di scorgere una misteriosa "volontà" dell'animale di assumere su di sé certe malattie, quasi ad alleggerirne il peso nel suo compagno umano. Per di più, fortunatamente, o meglio in virtù della maggior autenticità dell'animale rispetto all'uomo socialmente irrigidito, si riscontra in esso una migliore risposta a quelle forme di medicina alternativa come l'omeopatia o le tecniche vibrazionali quali Fiori di Bach, Aura Soma, Reiki, etc.
Reiki e Amore: il corretto modo di trattare
Nel trattare un animale non dobbiamo mei prescindere dal buon senso e come per gli esseri umani va rispettata la medicina, per l'animale vanno rispettate le diagnosi e le cure veterinarie. Trattare con il Metodo Reiki gli animali significa in primo luogo instaurare anche nel momento del trattamento la stessa fiducia che contraddistingue il consueto convivere. Quindi, anche se il loro intuito permette di cogliere il nostro intento positivo, dobbiamo mettere in campo grande delicatezza e cercare anche nel momento del dolore una buona sintonia.
Non è sempre facile perché gli animali leggono anche la nostra ansia e preoccupazione nei loro confronti e questo ancor più ci invita alla massima calma. La calma del resto rende tutto più efficace.
L'APPROCCIO TERAPEUTICO - Tutti gli animali possono beneficiare del Reiki, grandi o piccoli che siano, per es. dal cavallo al criceto, le nostre mani divengono semplicemente veicolo amplificato di un amorevole intentoo di guarigione. Normalmente i nostri amici accettano volentieri l'energia Reiki mostrando persino gratitudine, del resto non hanno i nostri pregiudizi o complicazioni mentali. Loro sentono e se c'è amore lo sentono benissimo! L’intelligenza istintiva e la sensibilità fa loro riconoscere quando le nostre mani trasmettono energia d’amore e di guarigione, qualità che apprezzano molto. Quando trattiamo un animale avviciniamoci con grazia e calma interiore, osserviamo come esso si rivolge verso le nostre mani; se ci conosce già parliamogli nel modo amorevole che gli è familiare, se non ci conosce poniamoci nel modo più autentico e amorevole possibile, in ogni caso parliamogli, veicoliamo amore anche con la voce. Di solito l'animale ci indica a modo suo il punto in cui desidera essere toccato e se ci spostiamo è capace di mettersi in una posizione tale da invitarci a rimettere le mani dove lui più ha bisogno.
EFFETTO PARADOSSSALE - Quando l’animale presenta una ferita, una contusione o una slogatura puoi trattare la parte interessata a contatto, se te lo permette (rimanendo tranquillo) oppure a distanza, tenendola in scia tra le tue mani (se mostra agitazione). Talvolta infatti un dato punto non dovrebbe essere direttamente toccato perché il contatto con il Reiki potenzia immediatamente la naturale azione guaritrice innescando una sensazione momentanea di maggior dolore (simile a quando una ferita ci mostra di guarire prudendo) che l'animale associa alle nostre mani, mentre se teniamo la parte dolente in scia tra le mani a pochi centimetri questa associazione cade. Evitiamo così che l'animale sofferente associ alle nostre mani un aumento della sofferenza cosa che per di più gli causerebbe confusione. Parlare con gli animali in modo dolce e amorevole mentre li stiamo trattando contribuisce non solo a rendere più efficace il processo di guarigione veicolando ulteriormente il nostro intento, ma anche a infondere calma e comprensione.
COMPORTAMENTE, INDICAZIONI - Gli animali, a seconda di quanto sono malati, rimangono distesi e accolgono l’energia poi, di colpo, quando ne hanno abbastanza, si alzano e se ne vanno. Il gatto è particolarmente incline a scattare, questo perché è un animale molto sensibile, esotericamente si ritiene "sospeso tra i mondi": avete certamente avuto modo di osservare che a volte il gatto anche se addormentarto è capace di svegliarsi di scatto e reagire in vario modo a cose per noi perlopiù invisibili. Emette suoni gutturali, soffia, si irrigidisce o semplicemente osserva il movimento di qualcosa seguendolo con gli occhi mentre non non vediamo alcunché, avendo i sensi perlopiù tarati a non percepire determinate energie sottili, quali quelle di energie fluttuanti, entità, etc.
Oltre a dare Reiki anche semplicemente come prevenzione quando l'animale sta bene, possiamo trattarlo principalmente nei casi in cui presenta:
FERITE CONTUSIONI INTOSSICAZIONI AVVELENAMENTI ATTACCHI D'ANSIA MALATTIE
Reiki dona sollievo, calma la paura e l’ansia, anche nel caso estremo in cui è necessario accompagnare l’animale verso la morte.
Quando l’animale sta lottando per la propria sopravvivenza e rimane inerte per radunare tutte le sue forze, puoi dargli un grosso aiuto trattandolo 10-15 minuti ogni ora nelle 3-4 ore più a rischio. L'energia è così preziosa per l'animale che non ne spreca in alcun modo. Dunque l'Energia Reiki potrebbe davvero fare la differenza!
È opportuno effettuare trattamenti brevi per animali molto piccoli e di evitare il contatto diretto con uccellini e pesci. Se l’uccellino ti conosce puoi anche tenerlo fra le mani. I pesciolini possono essere trattati nell’acquario, posando le mani direttamente ai lati del recipiente intendendo infondergli grande luce.
Ogni volta che ci è possibile concludiamo il Trattamento Reiki con amorevoli carezze. Gli animali si possono ovviamente anche trattare a distanza, e questo è un modo per far loro sentire in modo continuativo la presenza, l'amore e il sostegno. Una vera e propria connessione spirituale. Facciamoli sentire che non sono soli!
TRATTAMENTO REIKI
ALLE PIANTE
TRATTARE CON AMORE LE PIANTE ATTRAVERSO IL REIKI
Puoi trattare una pianta che ha bisogno di essere
rivitalizzata o che è ammalata appoggiando le tue mani sul
suo tronco oppure sulla porzione di terra dove sono le sue
radici...
Accarezzare i corpi energetici delle piante di casa,
spazzarne via il muco eterico, parlare amorevolmente con
loro, mantenere intorno ad esse un’atmosfera armoniosa,
farle stare vicino a dei cristalli, contribuisce fortemente a
favorirne la salute.
Nel trattare un albero puoi scoprire che mentre gli dai
energia anche lui ti trasmette energia... Abbracciare un
albero diventa così sia una grande opportunità meditativa
sia una possibilità efficace di scaricare le tue tensioni a
terra attraverso le sue profonde radici.
Un’altra bella pratica meditativa di incontro e
condivisione con un albero si realizza sedendosi per terra
con la schiena appoggiata al tronco, con i palmi delle mani
rivolti verso il basso a contatto col terreno, in pace, in
ascolto, nella contemplazione del silenzio…
CARICARE DI ENERGIA
REIKI L'ACQUA TRATTARE CON IL REIKI L'ACQUA CHE BEVIAMO
PER FAVORIRE IL NOSTRO BENESSERE
La Memoria dell'Acqua
L'essere umano è acqua. L'uomo è costituito da circa il 70% di acqua. Avere piena coscienza di questo fatto e delle sue importanti implicazioni risolverebbe molti problemi di questo mondo.
Tutto ciò che esiste vibra, è vibrazione. L'acqua è estremamente sensibile a ogni variazione di vibrazione. I cristalli d'acqua si modificano quando captano le vibrazioni di diversi tipi di musica. L'acqua nella sua forma cristallina mostra un'immagine totalmente diversa se le parliamo o le mostriamo parole scritte oppure fotografie. L'acqua è sensibile alla lunghezza d'onda propria della frequenza di ogni cosa. Masaru Emoto è uno scienziato giapponese dell'acqua che per diversi anni ha studiato a fondo questo aspetto. Egli ha dimostrato come l'acqua sia in grado di percepire e copiare in modo fedele la vibrazione di ogni cosa di questo mondo ed è capace di trasformarla - a livello cristallino - in una forma a noi visibile. Il metodo
creato da Masaru Emoto ci fa vedere come le energie della coscienza e della parola si trasformano in qualcosa di visibile ad alto valore semantico. I cristalli d'acqua mostrano un'infinita gamma di significati. Masaru Emoto ha documentato con centinaia di foto esibite in tutto il mondo come ad es. l'acqua sottoposta a imput verbali a connotazione positiva quali le parole amore e grazie dà vita a splendidi cristalli regolari, mentre parole a connotazione negativa formano cristalli dall'andamento estremamente irregolare e dalla forma semplicemente brutta.
Mens sana in corpore sano
Tutto ciò che vibra, a cominciare dalle parole, manifesta sentimenti. I sentimenti con i quali noi viviamo modificano l'acqua in noi - quel 70% di cui siamo costituiti - e questa modificazione riflette i suoi effetti su tutto il corpo. Chi ha un corpo davvero sano ha anche entimenti sani. Una mente sana vive in un corpo sano.
L'enorme sensibilità dell'acqua a qualunque diversa vibrazione ci dovrebbe far riflettere su quanto noi esseri viventi siamo influenzati da ogni tipo di vibrazione che ci circonda. Dovremmo aver cura di circondarci, cominciando da casa nostra, il più possibile di vibrazioni benefiche cercando di stare alla larga da tutto ciò che sporca la nostra energia e che dunque porta detrimento anche al nostro corpo. Evidentemente le onde elettromagnetiche, l'aggressività verbale, le immagini cruente, e l'acqua mal-vibrante sono solo alcune delle vibrazioni che ci influenzano negativamente.
Trattare l'Acqua con il Reiki
L'acqua che beviamo può essere energetizzata. L'acqua ha una
straordinaria memoria di forma: una volta "caricata" con il Reiki mantiene per giorni tale carica energetica e ti aiuta a purificarti e disintossicarti dall'"interno". L’acqua trattata col Reiki è molto utile per favorire la digestione, può avere effetti diuretici e quindi aiuta i reni, è indicata per cistiti, calcolosi e difficoltà circolatorie. Per trattare efficacemente l'acqua e qualunque altra bevanda vorrai ingerire, basta tenerla tra le mani in una bottiglia per almeno 15-20 minuti mentre leggi, ti rilassi, guardi la TV, etc. Esprimere l'intento che l'acqua così trattata contribuisce al tuo benessere, aiuta a sua volta a portare l'energia proprio in quella direzione.
REIKI E CIBO
TRATTARE GLI ALIMENTI IL TRATTAMENTO REIKI DEL CIBO, DEGLI ALIMENTI:
UN ALIMENTAZIONE CURATA CON SAGGEZZA ED ENERGIA
La benedizione del cibo con il Reiki
Anche l'acqua che beviamo (vedi la Sezione Reiki e Acqua) e il cibo che mangiamo possono essere "energetizzati" con il Reiki, ovvero purificati e caricati della benefica Energia Universale.
GRATITUDINE - Per quanto riguarda il cibo il trattamento Reiki si configura come una benedizione, una spiritualizzazione della materia che ingeriamo. Il mangiare è quell'atto sacro che ci mantiene quotidianamente in vita e che purtroppo molti sul pianeta terra non possono celebrare come noi. Consideriamo dunque il mangiare per quello che è, conferendogli l'opportuna
attenzione e adottando un atteggiamento di sacralità e rispetto per il cibo che ingeriamo. Tutto ciò che noi ingeriamo come cibo era vivo e dà la sua vita per mantenere vivi noi; davvero un grande dono di cui essere consapevoli e di cui essere grati! Ringraziare in cuor nostro gli animali e i vegetali che ci stanno permettendo di nutrirci è una cosa davvero importante. Mette le cose in una prospettiva di maggior rispetto e presenza.
ATTENZIONE - Particolare attenzione e consapevolezza va dedicata anche alla scelta dei vari alimenti in termini di qualità: siamo in una società industriale che privilegia di gran lunga il profitto alla ricerca della qualità e questo dovrebbe farci stare sempre in guardia. Privilegiamo i prodotti di stagione anziché quelli che provengono da serra ed uso eccessivo della chimica, cerchiamo di leggere le etichette, limitando tutto ciò che ha troppi coloranti, conservanti e dolcificanti artificiali. Quando possibile cerchiamo prodotti di coltivazione biologica certificata o provenienti dall'agricoltura biodinamica. Certo questi cibi non sono immuni dalle scie chimiche oggi presenti sui cieli della maggior parte del territorio, ma è our sempre un buon passo rispetto all'acquisto di prodotti trattati con la chimica in modo scellerato. Probabilmente queste attenzioni richiedono tempo e denaro maggiore rispetto al buttare nel carrello di un supermercato prodotti a caso, ma in termini di salute ne veniamo certamente ripagati.
BUON SENSO - Favorire nelle nostre tavole un'alimentazione equilibrata e bilanciata nell'assunzione di carboidrati, proteine, grassi, fibre e acqua limitando l'uso dello zucchero, del sale, della carne di maiale o di eccessivi insaccati sembra un'altra misura in grado di favorire la nostra salute. La carne, il cui bisogno dipende secondo alcuni studi anche dal gruppo sanguigno di appartenenza, non dovrebbe essere tuttavia consumata tutti i giorni a pranzo e cena, ma piuttosto più opportunamente 3-4 volte alla settimana, preferendo magari quando possibile alla carne rossa quella bianca, il pesce e i legumi. Noi siamo ciò che mangiamo. Oltre a non intossicarci e inquinarci energeticamente mangiando animali in eccesso, è cosa buona mangiare in abbondanza frutta e verdura di stagione, dare spazio al riso, non eccedere con la pasta, alternando magari quella di farina di grano con quelle a base di farine di Farro, di Kamut, di Mais.
La pratica dell'Trattamento Reiki al Cibo, agli Alimenti
VIBRAZIONI E ATTEGGIAMENTO - Quando sei tu stesso a cucinare, e lo fai con amore, i cibi vengono già intrisi di vibrazioni positive. Basti pensare come gli stessi ingredienti, cucinati secondo le medesime ricette, ma da persone diverse sono capaci di dare risultati ben differenti.
Se lo desideri puoi comunque trattare il cibo con il Reiki per un paio di minuti prima di consumarlo imponendovi le mani a 5-10 cm. di distanza.
Se invece vai da parenti, amici, al ristorante o in pizzeria le cose cambiano: il cuoco potrebbe trasmettere il suo eventuale "cattivo umore" (la sua vibrazione del momento) ai cibi che sta cucinando e tu, mangiandoli, ne subiresti le conseguenze negative. Mettendo le mani ai lati del piatto (pratica che non dà nell'occhio) per ca. 1 minuto, trasformi le vibrazioni disarmoniche neutralizzandole e benedicendo letteralmente il cibo. Puoi così assorbirne i nutrienti e digerirlo in modo migliore. L'energia Reiki migliora vibrazionalmente la qualità e il valore nutrizionale di tutti gli alimenti e le
bevande.
Una volta mangiato di gusto, magari senza immagini violente alla TV, o tensioni a tavola (ricordiamoci che mangiare è un momento sacro!) anche appoggiare le mani sullo stomaco e sull’intestino ti facilita il processo digestivo e apporta sensibile benessere.
BUON APPETITO!
TRATTAMENTO REIKI AI
CRISTALLI
LUCE DALL'UNIVERSO E LUCE DALLA TERRA
I cristalli e i minerali in generale possono essere trattati
con grande efficacia con il Reiki. Essi sono dei potenti
catalizzatori e convogliatori d’energia e a contatto con
esseri umani, animali o piante che abbiano bisogno di
energia essi la donano “amorevolmente” in virtù del
naturale processo di riequilibrio che si instaura nel
contatto tra due diverse forme di energia.
CRISTALLO DI ROCCA - QUARZO IALINO
Per ricaricarsi generalmente la pietra ha solo bisogno
bisogno di luce e di un ambiente energeticamente
equilibrato. Se adoperi i cristalli durante un trattamento
dovresti avere cura di purificarli dopo l’uso. Questa
purificazione rappresenta semplicemente una
accelerazione del naturale ripristino dell'energia della
pietra.
ZOISITE - RUBINO
Come si esegue la purificazione? Puoi mettere le pietre e i
cristalli - con delicatezza - in una bacinella e cospargerli
con sale grosso e lasciarli così per un' ora e poi sciacquarli
sotto l'acqua corrente e asciugarli.
Cristalli rimasti uguali per milioni di anni possono
sbiadire, diventare opachi ed esaurirsi durante poche
settimane se posti accanto a persone estremamente
disarmoniche o ammalate o in ambienti energeticamente
malsani. A volte il semplice tocco delle mani di una
persona molto disarmonica spezza la pietra (essa cede di
colpo tutta la sua energia!) In casi di forte "esaurimento
energetico" del minerale puoi tentare di fargli recuperare
l'energia - e il bell'aspetto - attraverso il contatto
rigenerativo con la madre terra (mettendolo sotto terra,
magari vicino a un albero robusto per 1-2 settimane).
MALACHITE (burattata)
Naturalmente puoi trattare cristalli e pietre con il Reiki di
Primo Livello semplicemente trattenendoli con amore tra
le tue mani qualche minuto. Si crea così uno straordinario
interscambio: loro ricevono Reiki e noi veniamo nutriti
dalla loro energia.
Per usare i cristalli e le pietre su di te o durante i
trattamenti Reiki ad altri puoi usare inizialmente due
differenti approcci:
1) Semplicemente abbinando alla area del corpo che senti
di voler trattare il minerale del colore di risonanza del
chakra di quella area.
1° CHAKRA = ROSSO - NERO
2° CHAKRA = ARANCIONE
3° CHAKRA = GIALLO
4° CHAKRA = VERDE E ROSA
5° CHAKRA = AZZURRO BLU
6° CHAKRA = VIOLA
7° CHAKRA = BIANCO - ORO - INDACO
2) Semplicemente sentendo di volta in volta (a livello
intuitivo e non mentale) quale è la pietra o il cristallo più
adatto per ogni area da trattare.
Puoi stare circa un'ora a rilassarti nell'azione riequilibrante
e rivitalizzante dei minerali e volendo puoi farti
contemporaneamente Reiki. Su una persona che stai
trattando puoi applicare gli stessi principi.
Data la potenza e le peculiarità dell'energia in gioco, è
altamente consigliabile, tuttavia, seguire un seminario
capace di aiutare a sensibilizzare all'energia di pietre e
cristalli e capace di permettere un corretto e rispettoso
approccio ad essi.
LAPISLAZZULI
TRATTAMENTO REIKI AI
FARMACI
LA PURIFICAZIONE ENERGETICA DELLA CHIMICA DEL FARMACO
Con il Reiki di Primo Livello puoi trattare efficacemente i
farmaci. La chimica del farmaco è tale per cui “fa bene”
per alcuni aspetti ma è intossicante e ha di solito molti
effetti collaterali per cui “fa male” per altri aspetti.
Il trattamento Reiki migliora l’azione specifica e mirata
del principio attivo del farmaco (anche attraverso la
trasmissione del proprio intento affidata alle mani che
irradiano), ne riduce notevolmente gli effetti collaterali e
mette in risonanza il medicamento proprio con la stessa
energia (Reiki) con cui sei già in risonanza, favorendone
l’assimilabilità e la digeribilità.
Affinché tali effetti positivi si realizzino veramente devi
trattare il farmaco con il Primo Livello Reiki almeno tre
quarti d’ora.
Puoi trattare direttamente l’intera scatola di
medicinali mentre stai facendo altre cose,
come leggere o guardare la televisione. Ogni
tanto esprimi mentalmente l'intento che il farmaco lavori
per il tuo massimo benessere e che venga completamente
purificato. Puoi anche visualizzare ogni tanto una
splendida luce che esce dalle tue mani e inonda il
medicamento.
Qualunque farmaco merita di essere trattato (compresa la
pillola anticoncezionale).
Puoi trattare farmaci che assumi tu o che altre persone
assumono.
Se durante il trattamento senti fastidio, prurito o dolore
nelle mani significa che stai disinquinando la medicina, e
tutte le tossine che stai trasformando non le ingerirai
successivamente.
TRATTAMENTO REIKI A
OGGETTI VARI
QUALUNQUE COSA VENGA IN CONTATTO CON LE MANI DI UN REIKISTA VIENE
IRRADIATA DI REIKI
Puoi trattare qualunque cosa con il Reiki. Per esempio se
vuoi fare un regalo a una persona e desideri che essa senta
ancor di più il tuo gesto spontaneo e amorevole, tratta per
qualche minuto la confezione-regalo.
Se mandi una lettera d’amore o molto amichevole e
desideri che sia accolta bene, compresa per quello che è e
protetta durante il viaggio postale dagli influssi energetici
dell'altra posta con cui viene in contatto, trattieni la busta
con la lettera per 2-3 minuti tra le tue mani con tale
intento di cuore.
Toccare le cose, ascoltarle, scoprirne la diversa qualità
energetica e vibrazionale ci aiuta a entrare in un contatto
più stretto con esse e ad ampliare i confini della nostra
ordinaria percezione. Tutto vibra. Reiki esprime la
meraviglia di scoprire la bellezza della diversità.
TRATTAMENTO REIKI AL
SONNO
LA BENEDIZIONE DEL SONNO ATTRAVERSO UN PICCOLO GESTO, LA
BILANCIATURA AL CUORE
Anche quando sei talmente stanco da non poter dedicare
nemmeno qualche minuto all’autotrattamento ti consiglio
di effettuare per alcuni secondi la bilanciatura al cuore
prima di abbandonarti al sonno. Lo stesso vale anche
quando fai fatica ad addormentarti perché troppi pensieri
ti frullano in testa. Metti con amore le tue mani sul cuore,
come nella centratura. Ascolta le tue tensioni e
consapevolmente cerca di rilasciarle. Lascia che la tua
mente scorra su un panorama piacevole e lascia che il tuo
corpo ne apprezzi il rilassamento. Scivola tra le braccia di
Morfeo con le mani ancora amorevolmente sul tuo cuore e
la mente libera.
In questo modo dai un timbro al tuo sonno, concentri
efficacemente il tuo intento sul dormire rilassato e sereno.
Fa' che i tuoi ultimi pensieri siano pensieri positivi.
Benedici di cuore il tuo sonno e quello di chi ti sta
accanto.
Buonanotte... sogni d'oro...
TRATTAMENTI REIKI
CONSIGLI PRATICI UTILI ACCORGIMENTI IN CASO DI TRAUMI
Favorire il miglior passaggio di energia
Quando tratti con il Reiki conviene non accavallare le gambe: questo permette di ottenere un miglior passaggio di energia attraverso il corpo. Anche chi viene trattato eviti di accavallare le gambe.
Ferite
Il Reiki è estremamente efficace nell'accelerare i processi di cicatrizzazione delle ferite: in caso di incidente è opportuno disinfettare la zona sanguinante prima di dare Reiki; in caso contrario eventuali impurità potrebbero rimanere bloccate a causa della rapidissima cicatrizzazione e dare origine a infezioni. Puoi trattare le ferite a contatto (appoggiando le mani ai margini delle stesse o sopra la benda), o mettendo le mani direttamente sopra la zona che sanguina, ma senza toccarla, a qualche centimetro di distanza.
Fratture
Il Reiki accelera molto i processi di guarigione da fratture ossee; evita pertanto di trattare direttamente una frattura fintanto che non sia stata ricomposta da chi di dovere; quando ciò è stato fatto puoi trattarla con efficacia anche attraverso l’ingessatura o il supporto rigido. Una frattura guarisce assai più rapidamente quando viene trattata per almeno un quarto d’ora 3-4 volte al giorno.
Favorire la calma
In caso di forti contusioni, shock o incidenti traumatici puoi aiutare la persona ferita mentre viene da te o altri soccorsa o durante l’attesa dell’ambulanza (dopo aver espletato le eventuali necessarie pratiche di pronto soccorso) dandole Reiki per calmarla e per aumentare le sue difese vitali. Puoi fare questo "senza fare troppa inutile scena", ovvero semplicemente appoggiando una o entrambe le mani sulla persona (per esempio sulle spalle se possibile) parlandole in tono calmo e rassicurante.
REIKI NON SOSTITUISCE
LA MEDICINA UFFICIALE L'IMPORTANZA DEL RECIPROCO RISPETTO TRA MEDICINA
CONVENZIONALE E ALTERNATIVA E L'USO DEL BUON SENSO
Rispetto e buon senso
Essendo il Reiki una metodologia di trattamento naturale, esso non può, e
non intende in alcun modo, sostituire l’importante funzione diagnostica e terapeutica della medicina, della psicologia e della psichiatria.
Il Metodo Reiki è uno straordinario strumento di riequilibrio energetico che talvolta si può configurare come cura alternativa e che rientra in una concezione olistica (totale) dell’uomo. Il Reiki da questto punto di vista è dunque un valido strumento capace di affiancare efficacemente, rinforzandola, qualsiasi cura o terapia ufficiale.
Chi inizia un ciclo di trattamenti Reiki viene invitato a continuare a seguire alla lettera tutte le indicazioni e prescrizioni che gli derivano dal proprio medico curante. Spetta solamente a quest’ultimo determinare una diagnosi, decidere la cura ufficiale, prescrivere dei farmaci o stabilirne l’interruzione d’assunzione.
Quando ritenuto utile, come Operatore Reiki non mancherai di segnalare al fruitore del trattamento l’opportunità di approfondire alcune eventuali problematiche attraverso visite mediche specialistiche, naturalmente con molta discrezione e senza creare inutili paure. Per esempio, se senti che toccando il fegato della persona che tratti, la tua mano formicola o sente forte dolore, non allarmi inutilmente la persona dicendole che il suo fegato sta male; se proprio senti che è il caso, la inviti delicatamente e in modo generico a fare degli accertamenti.
Un clima di serena collaborazione – scevra di qualsivoglia competizione, e nel pieno rispetto delle reciproche competenze - tra medicina ufficiale e medicina alternativa, o naturale, non può che costituire in generale un concreto vantaggio proprio per la persona che di tali servizi fruisce. Anche se Reiki è noto in tutto il mondo come metodo naturale di guarigione, ricorda che in Italia solo la categoria medica può utilizzare termini come terapia, processo terapeutico, guarigione.
Il Centro Olistico Tolteca e la Scuola Free Reiki® di Padova e il sito REIKI INFO ricordano che una corretta modalità di trattamento Reiki NON prevede diagnosi mediche o psicologiche, NON prevede la somministrazione di farmaci, creme, unguenti o qualunque altro medicamento, NON prevede che la persona sottoposta a trattamento venga spogliata o costretta ad alcunché. Chi riceve una seduta di Reiki viene informato che il metodo Reiki consiste in una delicata imposizione delle mani o in un trattamento eseguito a distanza che non si configura mai come massaggio né prevede il contatto con parti intime. Reiki è una via di libertà e di individuazione all’insegna della sobrietà e del rispetto di ogni essere umano.
PROTEZIONE CON IL
PRIMO LIVELLO REIKI RENDERSI MAGGIORMENTE INACCESSIBILI
ALLE ENERGIE DISARMONICHE
Protezione nell'ambito di un Trattamento Reiki
Come Operatore Reiki sei protetto energeticamente da eventuali influssi disarmonici provenienti dalla persona che riceve il trattamento: squilibri energetici legati a malattie non vengono assorbiti e pertanto non hai bisogno di tutte quelle pratiche messe in atto dal pranoterapeuta a salvaguardia della sua salute. Questa protezione si realizza in misura variabile già con il Primo Livello, ma è soprattutto attraverso l’uso cosciente del Secondo Livello che manifesta pienamente le sue effettive potenzialità.
RADICAMENTO Il radicamento permette di scaricare attraverso i piedi (senza suole di gomma) eventuali influssi disarmonici.
CANALIZZAZIONE L'energia che continuamente canalizziamo con il Reiki rafforza la nostra naturale emanazione energetica.
INVOCAZIONE L'Invocazione della protezione (chiedere mentalmente: per es. «Chiedo all'universo di essere
protetto e schermato durante questo trattamento contro qualsiasi influsso
disarmonico!») costituisce un ulteriore rinforzo della protezione.
Protezione da Persone, Ambienti, Luoghi, Situazioni
Può capitare che ti trovi di fronte persone molto disarmoniche (che involontariamente o volontariamente "assorbono" energia da te, debilitandoti o facendoti sentire nausea. In realtà più che un assorbimento si tratta di un abbassamento vibrazionale, percepito come deprivazione o depredazione. Oppure può capitare che sei costretto a trovarti in un ambiente o sostare in un luogo molto disarmonico e sei cosciente del disagio o malessere che questo ti provoca. Il Reiki ti porta proprio a sentire più consapevolmente queste disarmonie; il sentire anticipa una reale possibilità di "abbassamento energetico" permettendoti per lo più di reagire per tempo.
Come si reagisce? Puoi reagire andandotene o "combattendo" con i mezzi che hai, o meglio ciò che sei: luce, amore e forza. Praticamente, in attesa di utilizzare i Simboli del Secondo Livello se vorrai approfondire la tua conoscenza del Metodo Reiki, puoi usare una semplice ed efficace tecnica che consiste di tre elementi da combinare: il mudra di triplice chiusura, una adeguata visualizzazione e un intento appropriato.
MUDRA DI TRIPLICE CHIUSURA Ti metti prima di tutto con le braccia conserte (in modo rilassato, non aggressivo) e poi infili entrambi i pollici delle mani tra gli indici e i medi. Questa posizione di potere ti sigilla energeticamente e ti predispone inizialmente a una maggior calma, utile a gestire la situazione in modo ottimale.
VISUALIZZAZIONE DI LUCE Mentre sei in posizione di difesa visualizza come dal tuo cuore nasca una forte luce che si espande e circonda tutto il corpo nella forma di uno splendido uovo luminoso color oro. Porta l'attenzione sempre sul fatto che sei difeso e giammai sul pericolo.
VERBALIZZAZIONE MENTALE DELL'INTENTO DI PROTEZIONE Intendi di difenderti e di essere protetto! Dichiara di fronte all'universo il tuo intento di essere protetto (o, se preferisci, puoi rivolgerti a qualche Maestro, come per esempio Gesù, il Buddha o Sai Baba): «Io chiedo all’universo di essere protetto e schermato, durante questa situazione, contro qualsiasi influsso disarmonico.»
Esprimere amore! Se te la senti, puoi mandare un intento d’amore e una visualizzazione di luce a chi ti sta di fronte o all’ambiente che ti circonda. Immagina che una splendida luce color verde smeraldo parta dal tuo cuore e nutra d'amore ciò che senti averne bisogno. L’amore non va mai perso e vale sempre la pena di esprimerlo, anche quando è difficile. Tutti possono usare Reiki. Ma la forza del Reiki sta tutta nel cuore. La potenza del Reiki cresce a livelli esponenziali quando apri il tuo cuore. Reiki è un potere d’amore.