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Teorie funzionali della traduzione Reiss, Snell-Hornby, Holz-Mänttäri, Vermeer, Nord

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Teorie funzionali della traduzioneReiss, Snell-Hornby, Holz-Mänttäri, Vermeer, Nord

Sommario

u Anni ‘70-’80, Germania

u Applicazione di approcci funzionalisti e comunicativi alla traduzione:

u Il contributo di Katharina Reiss sulla tipologia testuale

u l'approccio «integrato» di Mary Snell-Hornby

u L'azione traduttiva di Justa Holz-Mänttäri

u La Skopostheorie: Vermeer

u Un modello basato sull'analisi testuale: Christiane Nord

Il quadro…u Negli anni ’80 la traduzione si afferma come professione.

u Si diffonde l’uso di computer e sistemi di videoscrittura e si sviluppa quella che poi sarà chiamata industria della lingua

u Gli studiosi indirizzano il proprio interesse anche verso la traduzione non-letteraria, che acquisisce una sempre maggiore visibilità

u Tradizionalmente si dava per scontato che:u ogni testo dovesse essere tradotto più o meno completamente

u nella lingua d’arrivo la traduzione dovesse avere più o meno la stessa funzione dell’originale.

u ottica pragmatica: non sempre questo corrisponde alle esigenze del committente, a prescindere dal fatto se sia effettivamente possibile.

u Nella pratica professionale ci si rende conto che non sempre ciò che è richiesto è una restituzione scrupolosa ed «equivalente» di un testo di un’altra lingua.

u Il focus si sposta quindi dalla ricerca meticolosa di equivalenza con i testi «originali» all’individuazione della «funzione» informativa e comunicativa del testo tradotto.

u Approccio funzionalista: prendere in considerazione non la traduzione in astratto ma la traduzione in una concreta situazione comunicativa.

Katharina Reiss, Tipologia testuale

u Parte dal concetto di equivalenza

u il testo (non la parola o la frase!) è livello sul quale applicare il concetto di equivalenzau È il livello in cui viene raggiunta la

comunicazione

u Ad ogni diversa tipologia testuale corrisponde una diversa modalità traduttiva:

u «la trasmissione della funzione dominante del TP è il fattore determinante secondo il quale il TA viene giudicato»

Karl Bühler

u Si richiama a Bühler e al suo modello tripartito delle funzioni linguistiche

u «Organon model» («Teoria strumentale»)

u Teoria del linguaggio [1934]

u Modello del segno descritto in relazione a referente (oggetti/fatti), emittente e ricevente

u FUNZIONI

u «Informativa» (rappresentazione): che rappresenta oggetti e fatti

u «Espressiva» (espressione): esprime l’atteggiamento del mittente

u «Conativa» (appello): tenta di attrarre il ricevente di un testo

Katharina Reiss

u Mette in relazione funzioni, dimensioni linguistiche e tipologie testuali/situazioni comunicative nelle quali vengono utilizzate

Tipologia testuale INFORMATIVA ESPRESSIVA OPERATIVAFUNZIONE LINGUISTICA Informativa:

rappresenta oggetti e fatti)

Espressiva: Esprime l’atteggiamento del mittente

Appellativa/conativa:Tenta di attrarre il ricevente del testo

DIMENSIONE LINGUISTICA logica estetica dialogica

FULCRO DEL TESTO Incentrato sul contenuto

Incentrato sulla forma Incentrato sulla funzione appellativa

IL TA DEVE… Trasmettere il contenuto referenziale

Trasmettere la forma estetica

Ottenere la reazione desiderata

METODO TRADUTTIVO «Prosa semplice», esplicitazione se richiesta

Metodo «identificativo», adottare la prospettiva dell’autore del TP

«Adattiva», effetto equivalente

Caratteristiche delle tipologie testuali e rispettivi metodi traduttivi

u Tipologia testuale informativa

u «semplice comunicazione dei fatti»

u «traduzione in prosa semplice», senza ridondanze; usa l'esplicitazione quando richiesto

u Tipologia testuale espressiva

u «Composizione creativa»: dimensione estetica del linguaggio

u trasmissione della forma estetica ed artistica del TP → la traduzione deve utilizzare il «metodo identificativo», nel quale il traduttore adotta il punto di vista dell'autore

u Tipologia testuale operativa

u «Produrre reazioni comportamentali»: convincere/persuadere il lettore

u «metodo adattivo», tramite il quale si crea tra i lettori del TA un effetto equivalente

u Tipologia testuale audiomediale

u «metodo integrativo», integrando le parole con immagini e musica.

Chesterman 1989

Esempi di varietà testuali:

Reiss, Instruktionen

u Serie di direttive intralinguistiche ed extralinguistiche per valutare l’adeguatezza di un TA

u Criteri intralinguistici: caratteristiche semantiche, lessicali, grammaticali e stilistiche del TA

u Criteri extralinguistici: situazione, argomento, tempo, luogo, ricevente, mittente e implicazioni affettive (umorismo, ironia, emozione, ecc.)

u Sono interconnessi

u L'importanza di tali criteri varia a seconda della tipologia testuale

u Es. traduzione di testi che sono incentrati sul contenuto > conservazione dell’equivalenza semantica

u E' possibile una diversità di funzione del TA rispetto al TP:

u «Gulliver’s travels» da testo satirico (t. operativo) a testo di intrattenimento (t. espressivo)

Critiche rivolte al modello

u Esistenza di sole tre funzioni linguistiche

u Applicazione dei metodi proposti ai testi specifici

u Es. testi di finanza che contengono metafore

u Hostile take-over bids

u bullish/bearish market

u È davvero possibile operare una distinzione tra tipologie testuali?u Coesistenza di diverse funzioni nello stesso TP

u Utilizzo dello stesso TP per una varietà di scopi

u Nella scelta del metodo traduttivo entrano in gioco anche altri fattori oltre alla tipologia testuale: u ruolo e scopo del traduttore, pressioni socio-culturali, ecc.

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L'approccio integrato di Mary Snell-Hornby

u Translation studies: an integrated approach [1988]

u Passa in rassegna una vasta gamma di concetti linguistici e letterari, e li inserisce in un approccio traduttivo integrato

u Si basa sull'idea dei prototipi per la categorizzazione delle tipologie testuali.

Digressione… Problemi di categorizzazione

u Categorizzazioneu Funzione cognitiva fondamentale nei processi di pensiero

u Def. «capacità di raggruppare gli elementi che incontriamo nell’ambiente»

u A cosa serve?

u Fare inferenze sulle proprietà degli elementi

u Interagire con gli elementi

u Dare loro un’etichetta, un nome

u Fondamentale per l’apprendimento, il ragionamento e il processo di decisione: il mondo non è percepito come un insieme indistinto di oggetti e attributi, ma come un sistema in cui le entità sono raggruppate in classi (spesso tra di loro correlate)

Un esempio [1]

1. Come si chiamano questi due oggetti?2. Quali caratteristiche li definiscono?

Un esempio [2]

E questi oggetti? Sono sedie?

Sedia o sgabello?

Un altro esempio…

1. Quali caratteristiche definiscono una tazza? Quali un bicchiere?

Tazza o bicchiere?

Problemi di categorizzazione

u Teoria Classica, Modello aristotelicou Le categorie hanno confini netti e precisi u I criteri definitori sono necessari e sufficienti (assenza/presenza di proprietà

dicotomiche)

u Teoria del prototipo [Eleanor Rosch]u È un modello che mette in evidenza la continuità dei fenomeni > Nozione di Continuum

u Categorie «continue», che non hanno confini netti e precisiu PROTOTIPO: esempio tipico, centrale, punto focale della categoria

u PERIFERIA: esempi meno canonici; la categoria sfuma senza limiti precisi nelle categorie vicine

u Come si categorizza un elemento? Confronto con i prototipi delle categorie (minore o maggiore condivisione di proprietà)

u Nb: Un elemento può appartenere alla categoria anche se non ha tutte le caratteristiche del prototipo

Tornando a Snell-Hornby

u SCHEMA: tipi di testi/criteri rilevanti per la traduzioneu Lo schema deve essere letto orizzontalmente come un continuum, senza

demarcazioni nette

u Modello stratificato che procede dal generale (A) al particolare (F)

u Livello A: traduzione letteraria, generalista e specializzata

u Livello B: tipologie testuali prototipiche (es. testi letterari: Bibbia, film, poesia, etc.)

u Livello C: discipline non-linguistiche rilevanti per la traduzione (es. storia della cultura, letteratura…)

u Livello D: processo traduttivo (comprensione della funzione del TP, focus del TA e sua funzione comunicativa)

u Livello E: aree della linguistica pertinenti per la traduzione

u Livello F: aspetti fonologici (es. alliterazione, ritmo, riproduzione dei suoni nel doppiaggio, etc)

Incongruenze

u Tentativo interessante… ma fattibilità?

u Il modello presenta alcune incongruenze:

u Livello B

u Traduzione di testi giornalistici come traduzione generalista?

u Traduzione filmica come traduzione letteraria?

u Livello C

u La storia della cultura non è pertinente con la traduzione di un testo medico?

u …

u È possibile cavillare sulla forma di categorizzazione, ma l’eliminazione di rigide divisioni deve essere accolta a braccia aperte

Holz-Mänttäri e l’azione traduttiva

u «Translatorisches Handeln: Theorie und Methode» [1984]

u Riferimenti: Teoria della comunicazione, teoria dell’azione

u Obiettivo: fornire un modello e delle linee guida applicabili a una vasta gamma di situazioni traduttive

u Azione traduttiva come interazione umana mirata allo scopo ed al risultato

u «Non si tratta di tradurre parole, frasi o testi, ma di guidare in ogni caso la desiderata cooperazione attraverso barriere culturali, permettendo così una comunicazione orientata in modo funzionale»

u Processo di cooperazione e negoziazione tra vari soggetti e ruoli

Azione traduttivau Azione traduttiva = processo comunicativo che implica una serie di ruoli e partecipanti,

con i loro scopi (primari e secondari):

u Iniziatore: società/individuo che necessita la traduzione (es. casa editrice; azienda)

u Committente: individuo che contatta il traduttore

u produttore del TP

u produttore del TA: traduttore

u utente del TA: chi fruisce del TA (es. insegnante per i materiali didattici; azione per pubblicità)

u ricevente del TA: il destinatario finale (alunni; pubblico)

u L'azione comunicativa si concentra sulla produzione di un TA che sia funzionalmente comunicativo per il ricevente, non una semplice copia

u Forma e genere devono essere guidati da ciò che è funzionalmente adatto nella cultura di arrivo

u Il traduttore si deve assicurare che la trasposizione interculturale avvenga in modo soddisfacente

u Caratteristiche pertinenti del testo:

u Il contenuto, costituito da (i) informazioni fattuali (ii) strategia comunicativa complessiva

u La forma, suddivisa in (i) terminologia e (ii) elementi coesivi

Discussione

u Valore del modello: u colloca la traduzione all'interno del suo contesto socio-culturaleu descrive il profilo professionale del traduttore

u Limiti:u Complessità del gergo utilizzato

u Obiettivo è la formulazione di linee guida per la trasposizione interculturale, ma ci sono lacune nella discussione delle differenze culturali

u Troppa enfasi sul TA senza considerare troppo il TP: il testo di partenza è considerato come mero strumento per la realizzazione della funzione comunicativa di volta in volta assegnata alla traduzione

u Nord: Necessità di un rapporto tra TP e TA; la natura di tale rapporto è determinata dal fine (skopos)

Skopostheorieu gr. σκοπός (skopos), ‘fine’, ‘scopo’

u Introdotto nella teoria delle traduzione da Hans J. Vermeer negli anni ’70: fine di una traduzione e dell’azione del tradurre

u Vermeer & Reiss [1984]. «Grundlegung einer allgemeinenTranslationstheorie»: apparso prima dell’azione traduttiva di Holz-Mänttäri, parte della stessa teoria

u Azione traduttiva basata su un TP che deve essere negoziata ed eseguita, e che ha un fine e un risultato

u Si concentra sul FINE della traduzione > determina metodi e strategie traduttive da adottare per ottenere un risultato funzionalmente adeguato

u Risultato, TA = «traslatum»

u È essenziale che il traduttore sia a conoscenza del motivo per cui un TP deve essere tradotto, e quale sarà la sua funzione come TA

u Rifiuta le teorie traduttive basate sull’equivalenza incentrate sul testo di partenza, sugli obiettivi dell'autore del testo di partenza o sugli effetti di tale testo sui suoi lettori come fattori definitivi e determinanti > le traduzioni si dovrebbero concentrare sulla cultura e sulla lingua di arrivo

Vermeer & Reiss [1984]

u Vermeer & Reiss [1984]. «Grundlegungeiner allgemeinen Translationstheorie» («Towards a General Theory of Translational Action. Skopos TheoryExplained»)

u Aspirazione: teoria della traduzione generale, adatta a tutti i testi

u PARTE 1: «Theoretical groundwork» spiegazione dettagliata della Skopostheorie di Vermeer

u PARTE 2: «teorie speciali», adattamento del modello funzionale delle tipologie testuali di Reiss alla teoria generale

Skopostheorie, «regole»

1. Un traslatum è determinato dal suo skopos

2. Un TA è un'offerta di informazioni in una cultura e in una lingua d'arrivo che riguarda un'offerta di informazioni in una cultura e in una lingua di partenza

3. Un TA non dà inizio a un'offerta di informazioni in maniera chiaramente reversibile (non è detto che la funzione del traslatum nella LA sia la stessa che il TP aveva nella cultura di partenza)

4. Un TA deve essere coerente al suo interno (coerenza testuale – regola della coerenza)

5. Un TA deve essere coerente con il TP (coerenza intertestuale – regola della fedeltà)

6. Le cinque regole sopra menzionate sono applicate in ordine gerarchico e la regola dello skopos è quella predominante

Skopostheorie, coerenze e fedeltà

u Il traduttore ha un ruolo chiave!

u «Regola della coerenza»: il TA deve essere interpretato come coerente con la situazione del ricevente del TA. (Deve essere tradotto in maniera tale che risulti coerente per i riceventi del TA, tenuto conto delle loro circostanze/conoscenze)

u «Regola della fedeltà»: coerenza tra traslatum e TP e più specificamente tra:

u Le informazioni sul TP ricevute dal traduttore

u L'interpretazione che il traduttore offre di queste informazioni

u Le informazioni che vengono codificate per i riceventi del TA

«si deve tradurre, in modo consapevole e coerente, in conformità con un principio che rispetta il testo di arrivo. La teoria non indica quale sia questo principio: esso deve essere deciso a parte in ogni specifico caso»

[Vermeer 1989]

L’incarico del traduttore

u Affinché l’azione traduttiva sia appropriata, lo skopos deve essere dichiarato esplicitamente o implicitamente dal committente.

u L'incarico del traduttore deve comprendere:

u Un obiettivo

u Le condizioni secondo le quali tale obiettivo deve essere raggiunto (scadenze e compensi)

u Devono essere negoziati tra committente e traduttore.

u L’adeguatezza prevale sull'equivalenza, come misura dell’azione traduttiva

u Se il TA soddisfa lo skopos delineato dall’incarico, è funzionalmente adeguato

Discussione…

u La teoria valida solo per i testi non letterari

u L'approccio della tipologia testuale di K. Reiss e la Skopostheorie di Vermeernon possono essere accorpate

u Non dedica sufficiente attenzione alla natura linguistica del TP, né alla riproduzione delle micro-caratteristiche nel TA

u Lo skopos potrebbe essere soddisfatto, ma il livello semantico/stilistico potrebbe risultare adeguato

Analisi testuale orientata alla traduzione: Christiane Nord

u Text Analysis in Translation [1988/1991]

u Translating as a Purposeful Activity [1997]

u Modello funzionalista più adeguato

u Incorpora elementi di analisi testuale

u Comprensione delle caratteristiche del TP e scelta (conseguente) di strategie traduttive appropriate

u Rispetto ai modelli precedenti: più attenzione al TP

Tipologie di prodotto (e processo) traduttivo

u Distingue tra due diverse tipologie di prodotto e processo traduttivo:

u «Traduzione documentale»: serve come documento di una comunicazione di una cultura di partenza tra l'autore ed il ricevente del TP (traduzione letteraria, traduzione letterale, traduzioni stranianti o esotizzanti)

u «Traduzione strumentale»: serve come strumento indipendente di trasmissione di un messaggio in una nuova azione comunicativa nella cultura di arrivo ed è pensata per soddisfare il proprio scopo comunicativo senza che il ricevente sia consapevole di leggere o ascoltare un testo che, in una forma diversa, è stato precedentemente usato in una differente situazione comunicativa

u I riceventi leggono il testo come se fosse un TP scritto nella propria lingua

u function-preserving translations → manuali software;

u function-changing translations → Gulliver’s Travels di Swift come letteratura per l'infanzia

Christiane Nord[Translating as a Purposeful Activity, 1997]

u MODELLO DI ANALISI APPLICABILE A TUTTE LE TIPOLOGIE TESTUALI/SITUAZIONI TRADUTTIVE

u Nord sottolinea tre importanti aspetti degli approcci funzionalistiparticolarmente utili per la formazione del traduttore:

1. L'importanza dell'incarico traduttivo

2. Il ruolo dell'analisi del TP

3. La gerarchia funzionale dei problemi traduttivi

1. Importanza dell’incarico traduttivo

u Importanza dell'incarico traduttivo: si basa sull'analisi dei profili di TP e TA e deve fornire per entrambi le seguenti informazioni.

u Funzioni testuali desiderate

u I destinatari (mittente e ricevente)

u Il momento e il luogo di ricezione del testo

u Il mezzo (orale e scritto)

u La motivazione (perché il TP è stato scritto e perché deve essere tradotto)

u Tali informazioni consentono di stabilire le priorità

2. Il ruolo dell’analisi del TPu si analizza il TP per decidere le priorità funzionali delle strategie traduttive.

u Elenco di fattori intratestuali:

u argomento

u contenuto: compresi connotazione e coesione

u presupposizioni: fattori del mondo reale della situazione comunicativa che si presumono siano noti ai partecipanti

u composizione: comprese la micro e la macro-struttura

u elementi non verbali: illustrazioni, corsivo, etc.

u lessico: compresi dialetto, registro e terminologia specifica

u struttura della frase

u caratteristiche soprasegmentali: l'accento, il ritmo e la punteggiatura stilistica.

u Non importa quale modello di analisi si usi: è importante però che comprenda un’analisi pragmatica delle situazioni comunicative, e che venga utilizzato sia per TP che per l’incarico traduttivo

3. Gerarchia funzionale dei problemi traduttivi

u La gerarchia funzionale dei problemi traduttivi, da tenere in considerazione quando si svolge una traduzione:

u Funzione desiderata della traduzione (Documentale? Strumentale?)

u Elementi funzionali che dovranno essere adattati alla situazione dei riceventi del TA

u La tipologia traduttiva determina lo stile traduttivo (orientato verso la cultura di partenza o quella di arrivo)

u Problemi del testo a livello linguistico (Es. analisi del TP)

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