relatori: prof. cristiana di cristo prof. rui ferreira (ist, lisbona) candidato: simona di carlo...
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Relatori:Prof. Cristiana Di CristoProf. Rui Ferreira (IST, Lisbona)
Candidato: Simona Di Carlo
Matr. 0033453
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CASSINO E DEL LAZIO MERIDIONALE
VORTEX DYNAMICS IN FLOWS WITH EMERGENT VEGETATION
Tesi di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile
Dipartimento Di Ingegneria Civile e Meccanica
La vegetazione acquatica in generale riveste un ruolo di primaria importanza negli ambienti costieri e fluviali. In particolare, la vegetazione a fusto emergente rappresenta uno dei principali costituenti delle zone umide (wetlands).
La vegetazione emergente e le Wetlands
Le wetland sono ecosistemi di transizione e di collegamento tra terra ed acqua.
• Idrogeologico
Le Wetlands
• Chimico e fisico
• Biologico
Tali ecosistemi rivestono notevole importanza sotto diversi punti di vista:
Lo scopo di questo lavoro di tesi è quello di fornire un contributo allo studio sulla gestione e ripristino delle wetland, accrescendo la conoscenza dei processi fisici inerenti ad esse.
E’ stata condotta una campagna sperimentale per investigare gli aspetti cinematici relativi al fenomeno di distacco dei vortici da cilindri rigidi e circolari che simulano la vegetazione emergente. La presenza dei vortici all’interno dei corpi idrici influenza i processi di sedimentazione e dispersione.
Obiettivi
Apparato sperimentale
PIV System (Particle Image Velocimetry)
Fonte di luce laser pulsato
Generatore
Telecamera
Unità di sincronizzazione
Software di controllo ed acquisizione
Caratteristiche del canale Lunghezza 12.5 m Larghezza 0.408 m Pendenza -0.5% ÷2.5%
Prove sperimentali effettuate
Test A e A*
Test C.
Test B
Test D.
Caratteristiche cilindro Diametro 1.1 cm Altezza 20 cm
TEST FLOW U [m/s] h [m] dh/dx [-] T [°C] Rep [-]
A Steady
Uniform 0.131 0.084 0 24 1588
A* Steady 0.087 0.065 -0.014 19 941
B Steady 0.158 0.07 0.025 24 1778
C Steady 0.147 0.075 0.025 24 1778
D Steady 0.141 0.078 0.033 24 1710
Caratteristiche idrauliche dei test effettuati
Prove sperimentali effettuate
Test A
Test A*
Velocità medie temporali
Test B
Test C Test D
Prove sperimentali effettuate
Metodologia
Il presente lavoro di tesi introduce un originale metodo, implementato in linguaggio Matlab, per la rilevazione di vortici in campi di moto
bidimensionali.
1) Identificazione dei vortici
2) Monitoraggio dei vortici
4d
3d
d
Metodologia
1) Identificazione dei vortici
Criterio delle linee isovelocità
Metodologia
1) Identificazione dei vortici
Criterio delle linee isovelocità
Criterio delle linee di flusso chiuse
Metodologia
1) Identificazione dei vortici
Criterio delle linee isovelocità
Criterio delle linee di flusso chiuse
Vortici positivi
Vortici negativi
Metodologia
2) Monitoraggio dei vortici
• La traiettoria dei vortici è definita da almeno due vortici correlati tra loro.
• Le traiettorie positive sono formate da vortici positivi e le traiettorie negative sono formate da vortici negativi.
Vortici positivi
Vortici negativi
• Numero di Strouhal
Risultati dell’analisi statistica dei dati
• Frequenza media di distacco dei vortici
L’analisi dei dati effettuata è stata di tipo statistico.
• Numero normalizzato di vortici
• Distribuzione longitudinale
• Survival rate
• Distribuzione laterale
• Traiettorie medie e relativa deviazione standard
• Numero di Strouhal
Risultati dell’analisi statistica dei dati
• Frequenza media di distacco dei vortici
Test Paths Vx
[cm\s] Vy
[cm\s] fs_median
[Hz]
Strouhal Number [-] (fs_median)
fs_mean
[Hz]
Strouhal Number [-]
(fs_mean)
Rep [-]
A Positive 5.45 1.33 3.09 0.26 2.77 0.23
1588 Negative 5.25 -0.37 3.04 0.26 2.56 0.22
A* Positive 4.09 0.43 2.17 0.27 2.06 0.26
940 Negative 3.96 0.78 2.15 0.27 1.82 0.23
B Positive 5.00 0.94 3.60 0.27 3.42 0.26
1778 Negative 5.10 -0.58 3.83 0.29 3.62 0.27
C Positive 5.06 0.85 3.53 0.26 3.24 0.24
1778 Negative 4.76 -0.57 3.43 0.26 3.15 0.24
D Positive 5.03 0.55 3.53 0.26 3.45 0.26
1710 Negative 5.10 -0.95 3.59 0.28 3.41 0.26
𝑆𝑡=𝑓 𝑠∙𝐿
𝑉
fs : frequenza di distacco dei vortici
L : lunghezza caratteristica
V : velocità media di portata
Il meccanismo di distacco dei vortici è molto simile in tutti i test indagati.
Risultati dell’analisi statistica dei dati
• Numero normalizzato di vortici
𝑁𝑁𝑉=𝑁𝐷
𝑁 𝑆 ∙𝑁𝑉
Il massimo numero normalizzato di vortici è stato riscontrato nel test D.
ND : numero di vortici identificati
NS : numero di vortici che si formano nell’intervallo temporale di acquisizione
NV : numero ideale di visualizzazioni del singolo vortice
Test Flow
condition Vortexes detected
ND NV fs_median
[Hz] NNV
A Steady Uniform
Positive 3014 8.5 3.09 0.38
Negative 2791 8.9 3.04 0.35
A* Steady Positive 2278 11.0 2.17 0.29
Negative 2272 11.4 2.15 0.28
B Steady Positive 5948 9.0 3.60 0.61
Negative 6074 8.8 3.83 0.60
C Steady Positive 6013 9.3 3.53 0.61 Negative 6035 9.9 3.43 0.59
D Steady Positive 6831 8.6 3.53 0.75 Negative 6896 8.5 3.59 0.75
Risultati dell’analisi statistica dei dati
• Distribuzione longitudinale dei vortici
La distribuzione mostra un andamento approsimativamente lineare
Un’ ulteriore analisi è stata effettuata al fine di individuare la durata e la collocazione spaziale dei vortici lungo la direzione del moto.
Test C Vortici positivi Vortici negativi
Risultati dell’analisi statistica dei dati
La distribuzione longitudinale dei vortici ben si adatta alla distribuzione teorica di probabilità di Burr.
Test A Vortici positivi Vortici negativi
Test statistico di ‘bontà di adattamento’ di Kolmogorov – Smirnov
• Distribuzione longitudinale dei vortici
Un’ ulteriore analisi è stata effettuata al fine di individuare la durata e la collocazione spaziale dei vortici lungo la direzione del moto.
Risultati dell’analisi statistica dei dati• Survival rate
I risultati di tale analisi trovano spiegazione nell’interazione con la turbolenza di fondo.
Il survival rate indica il tasso di sopravvivenza dei vortici lungo la direzione del moto.
Vortici positivi Vortici negativi
La distribuzione dei vortici lungo la direzione trasversale al moto è stata indagata per comprendere meglio la collocazione spaziale dei vortici.
Risultati dell’analisi statistica dei dati• Distribuzione laterale dei vortici
Area A1 Area A2V
ortic
i pos
itivi
Vor
tici n
egat
ivi
Test B
Le distribuzioni laterali seguono la distribuzione di probabilità di Burr.
Risultati dell’analisi statistica dei dati• Traiettorie medie dei vortici e deviazione standard
Risultati dell’analisi statistica dei dati• Traiettorie medie dei vortici e deviazione standard
Test A Test A*
Vortici positivi
Vortici negativi
Test B Test C
Test D
Vortici positivi
Vortici negativi
Test Paths Amount of Paths [-]
Mean path lenght [cm]
Mean value µ [m]
Standard Deviation
σ [m]
A Positive 920 0.82 0.0070 0.0047 Negative 850 0.76 0.0065 0.0047
A* Positive 715 0.90 0.0080 0.0052 Negative 633 0.73 0.0061 0.0041
B Positive 1476 1.16 0.0099 0.0060 Negative 1592 1.10 0.0094 0.0059
C Positive 1470 1.17 0.0102 0.0064 Negative 1522 1.12 0.0097 0.0064
D Positive 1608 1.26 0.0108 0.0065 Negative 1627 1.25 0.0106 0.0065
Risultati dell’analisi statistica dei dati• Traiettorie medie dei vortici e deviazione standard
La maggiore lunghezza media delle traiettorie è stata individuata nel test D.
Il meccanismo di distacco dei vortici non è influenzato dalla particolare configurazione geometrica dei test oggetti di studio: ciò è evidenziato dai valori del Numero di Strouhal, che risultano essere mediamente uguali per tutti i test effettuati;
Il valore medio del numero di Strouhal è di St≈0.26, poco più alto del valore St=0.21 noto in letteratura per il caso del cilindro isolato (numero di Reynolds Rep=1000). Questa differenza potrebbe essere dovuta a macroscabrezze presenti sui cilindri;
Il numero di vortici rilevati positivi e negativi è mediamente lo stesso;
L’analisi relativa al survival rate ha dimostrato che nei test con distribuzione densa di cilindri i vortici perdono la loro forma molto più rapidamente rispetto ai test caratterizzati da densità minori. Il test D, ovvero il caso del cilindro isolato situato in prossimità di un gruppo di cilindri, mostra il maggiore valore del survival rate;
Conclusioni
Il test D presenta la maggiore lunghezza media delle traiettorie;
Conclusioni
I test A ed A* presentano delle distribuzioni longitudinali e trasversali entrambe pienamente adattabili alla distribuzione di probabilità teorica di Burr;
In definitiva è quindi possibile affermare che tutti i risultati ottenuti sono perfettamente in accordo tra di essi. L’ assenza di cilindri a monte del singolo cilindro indagato determina un maggiore numero di vortici e una maggiore durata spaziale e temporale di essi.
Questo comportamento è stato interpretato con una ulteriore indagine sull’interazione tra i vortici e la turbolenza di fondo mediante l’analisi delle mappe relative all’ intensità di turbolenza.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
SIMONA DI CARLO
IL LAVORO SPERIMENTALE DI QUESTA TESI È STATO ANCHE FINANZIATO DALLA ‘PORTUGUESE FOUNDATION FOR
SCIENCE AND TECHNOLOGY’ NELL’ AMBITO DEL PROGETTO DI RICERCA PTDC/ECM/11760/2010.
Una possibile spiegazione relativa all’analisi condotta sul survival rate può essere trovata in termini di produzione di energia cinetica turbolenta. Una successiva analisi ha infatti mostrato che il termine PTKE risulta essere maggiore di zero nei test A ed A* ed invece risulta essere praticamente nullo nei test B, C e D. Si può quindi assumere che è un problema di turbolenza di fondo. Questo si vede in maniera molto chiara nei grafici mostrati:
Kinetic turbulent energy production
Maps of (on the left hand side) and (on the right hand side). The colormaps are represented in SI units (m2s-2) and the arrow indicates the flow direction
P𝑇𝐾𝐸=𝑢𝑖′𝑢 𝑗
′ 𝜕𝑢 𝑗
𝜕 𝑥𝑖
Where i and j are indices running from 1 to 3; xj stands for three cartesian spatial directions; is the product of the time averaged velocity fluctuations in the directions i and j ; is the time averaged velocity in the direction j.
Test C
Test B
Test A
Kinetic turbulent energy production