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“ELITE SYNCONPATIONS” - SCOTT JOPLIN (1903) Questo è sicuramente uno dei brani più celebri del genere ragtime, genere del quale Scott Joplin è stato uno dei pionieri. Un pioniere nel vero senso del termine data la sua origine afro-americana, il padre infatti era uno schiavo che lavorava come operaio e la madre invece lavorava come donna delle pulizie all'interno delle case di ricchi bianchi, dove si dice che lui abbia avuto le prime occasioni di suonare il pianoforte. Era questa un'epoca in cui le famiglie afro-americane facevano ancora parte di quel proletariato che sin dalla colonizzazione delle Americhe era soggetto al potere dei bianchi e ovviamente della sua classe borghese. Ma era anche questa l'epoca in cui molti degli afro- americani stavano pian piano riscattando la loro posizione sociale e in questo caso anche artistica. Il genere ragtime, prima ancora di essere un genere musicale era una danza presente già nelle comunità afro- americane ed ebbe il suo successo tra il 1897 e il 1918. Prende il suo nome dalla parola ragged, che vuol dire appunto irregolare, ad identificare maggiormente il ritmo sincopato e poliritmico, di matrice africana, unito al ritmo della marcia delle bande militari occidentali, da cui il ragtime attinge non solo ritmicamente ma anche strutturalmente. Questo brano è stato scritto dopo il celebre Maple Leaf Rag (1899), e come possiamo notare anche dalla copertina della stampa di Elite Syncopations, Joplin era considerato all'epoca “The King of Ragtime Writers”. Si colloca quindi in periodo storico in cui la figura di Joplin è già affermata e storicamente riconosciuta. Il brano in questione ha la seguente struttura: Quadritematico in 2/4, in F maggiore. INTRO A A 1 B B 1 A 2 C C D D

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“ELITE SYNCONPATIONS” - SCOTT JOPLIN (1903)

Questo è sicuramente uno dei brani più celebri del genere ragtime, genere del quale Scott Joplin è stato uno dei pionieri. Un pioniere nel vero senso del termine data la sua origine afro-americana, il padre infatti era uno schiavo che lavorava come operaio e la madre invece lavorava come donna delle pulizie all'interno delle case di ricchi bianchi, dove si dice che lui abbia avuto le prime occasioni di suonare il pianoforte. Era questa un'epoca in cui le famiglie afro-americane facevano ancora parte di quel proletariato che sin dalla colonizzazione delle Americhe era soggetto al potere dei bianchi e ovviamente della sua classe borghese. Ma era anche questa l'epoca in cui molti degli afro-americani stavano pian piano riscattando la loro posizione sociale e in questo caso anche artistica. Il genere ragtime, prima ancora di essere un genere musicale era una danza presente già nelle comunità afro-americane ed ebbe il suo successo tra il 1897 e il 1918. Prende il suo nome dalla parola ragged, che vuol dire appunto irregolare, ad identificare maggiormente il ritmo sincopato e poliritmico, di matrice africana, unito al ritmo della marcia delle bande militari occidentali, da cui il ragtime attinge non solo ritmicamente ma anche strutturalmente.Questo brano è stato scritto dopo il celebre Maple Leaf Rag (1899), e come possiamo notare anche dalla copertina della stampa di Elite Syncopations, Joplin era considerato all'epoca “The King of Ragtime Writers”. Si colloca quindi in periodo storico in cui la figura di Joplin è già affermata e storicamente riconosciuta.

Il brano in questione ha la seguente struttura:Quadritematico in 2/4, in F maggiore.

INTRO su D

A A1 B B1

8vaA2 C

(trio) su SD

C D D

4 16 16 16 16 16 16 16 16 16a,b,a,b1

a,b,a,b2

a,b,a1

,ca,b,a1

,c1

a,b,a,b3

a,b,a,c

a,b,a,c1

a,b,a1

,ca,b,a1

,c1

INTRO : L'introduzione è di 4 battute ed è costruito sulla dominante di F maggiore, quindi C maggiore. Si basa su una scala discendente, all'unisono per ottava per le prime 3 battute e introduce anche 2 delle cellule ritmiche principali, su cui si basa l'intero brano.

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Nell'ultima battuta anticipa rifunzionalizzazione di altri strumenti, in questo caso un tamburo. Possiamo dire inoltre che l'introduzione parte da un timbro piano nella parte acuta della tastiera, fino a esplorare la parte bassa, creando spazio e profondità (e lo notiamo dall'ultima battuta) che dà ancor più rilievo all'entrata della sezione A.

A.a : nella melodia, che parte in levare, troviamo una figurazione ritmica presente nella musica cubana, accentuando la sincope mettendoci gli accordi. Il basso invece ha un altro ritmo (si crea poliritmia), più “largo” e cromatico ascendente fino al mi bemolle della 3a battuta e più “stretto” e cromatico dal mi bemolle fino alla 4a battuta. Dalla 3a battuta possiamo dire di avere una cellula compositiva invertita e speculare. Inoltre nella 3a battuta ritroviamo la rifunzionalizzazione del tamburo, come nell'introduzione. Armonicamente è importante notare che nell'ultimo quarto della 4a battuta troviamo un chiaro C 7 per tornare sulla tonica.

A.b : in contrasto con A.a, la melodia è più cantabile e ritmicamente richiama l'introduzione (vd. cellula ritmica n°1). Armonicamente la progressione è : | I | IV I | IV#° | V |

A.b1 : in quest'ultima parte di A, e precisamente nelle ultime 2 battute, entrano questi accordi che chiudono il discorso, infatti cadono sulla tonica, come vediamo nell'ultima battuta. Tra l'altro l'ultima battuta è uguale all'intro tranne che per il battere, in F qui e in C nell'intro.Armonicamente la progressione è : | I | IV | IV # - 7 b5 V | I |Dobbiamo notare inoltre le micro introduzioni di una battuta alle varie sezioni A,B,D, dove la battuta che introduce è anche quella che chiude il 1° ritornello.

A.b2 : nella chiusura del secondo ritornello troviamo la rifunzionalizzazione della tromba, con intro tipica della marcia.

B.a : ritroviamo la cellula ritmica iniziale (n°1) e l'inserimento di altre 2 cellule ritmiche (n°3, n°4). Inoltre qui la mano destra, è molto melodica e sul secondo ritornello la rifunzionalizzazione di un violino viene esaltata suonando la stessa frase all'ottava superiore. La mano sinistra invece ha un ritmo di marca con basso e completamento dell'accordo con i rivolti. Armonicamente la progressione è : | V | I | V | I |

B.b : progressione armonica | V Vdel V | I | V Vdel V | I V |

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B.a1: il brano cambia nell'ultimo quarto (cambia il rivolto)B.c : qui troviamo un'altra figurazione ritmica (n°5), e anche in questo caso accentua la sincope alla melodia mettendoci gli accordi e avvia la chiusura del discorso con la stessa battuta che ha preceduto l'intera sezione B. Armonicamente succede questo : II | I | V | I |

A2 : nell'ultima battuta c'è la modulazione con F7 che va sulla SD, da tonica diventa dominante di Bb. C.a : questa è una parte compositiva a contrasto, più cantabile delle altre e con figure più grandi della croma. Questo è il cosiddetto trio, derivante dal minuetto del 1600, una forma di danza tripartita e suonata da tre strumentisti. Ci sono meno sincopi e variazioni ritmiche e alla fine di ogni micro sezione (Ca, Cb) la melodia “respira”. Inoltre c'è un'altra figurazione ritmica (n°6). Armonicamente succede che : | I | IV I | I Vdel V | V (passaggio diatonico per tornare su I | Bb Eb Bb Bb C7 F7

C.b : armonicamente è : | I Vdi G- | I | V Vdel V | I V | Bb D7 G- D- A7 D- F7 stesso procedimento armonico e stessa figurazione ritmica (n°1 e n°6) di B.b

C.c : armonicamente la progressione è : | I | IV IV#° | I V | I |melodia ricca di passaggi cromaticiC.c1 : il secondo ritornello precede diatonicamente il Eb.D.a : troviamo nella melodia (di tutta la sezione D) sempre le due figurazioni ritmiche n°3 e n°6 che si alternano, con accordi per ottava superiore ad accentuare la sincope e il basso invece crea uno spostamento di accenti marcato dall'altezza delle note. Nelle prime 2 battute nella melodia c'è la triade di C-7 e nella altre 2 una quarta sotto, cioè G-7. Progressione armonica : | I | I | IV | I |

D.b : nella prime 2 battute della melodia c'è la triade di F7 e nelle altre 2 la triade di G-7. Progressione armonica : | V | V | I | I |

D.c : la prima battuta è a mio avviso la battuta chiave di tutto il brano, in cui c'è questo passaggio armonico che va su Gb7 per poi ritornare sul V | Vdel V | V | (anche se questo per me è il passaggio meno chiaro armonicamente).

Concludendo il ragtime è stato un genere quanto mai influente nella

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storia della musica afro-americana, sia per il suo forte sincretismo tra africa ed europa, sia perché è stato la matrice da cui hanno attinto anche altri generi nati successivamente come il blues, e uno dei suoi pionieri, W. C. Handy.

P.s. : ho numerato le figurazioni ritmiche, per una mia chiarezza; a lezione gliele mostrerò sul foglio su cui le ho appuntate.