relazione del mef sul comune di ferrara
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Ministero dell’Economia e delle Finanze DIPARTIMENTO DELLA
RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO
Ispettorato Generale di Finanza Servizi Ispettivi di Finanza Pubblica
___________________________
Settore IV
RELAZIONE
SULLA VERIFICA AMMINISTRATIVO-CONTABILE
eseguita con interruzione dal 6 aprile al 13 maggio 2016
al
COMUNE di FERRARA
Roma, 21 luglio 2016
1
SOMMARIO PREMESSA .............................................................................................................................. 2
1. Il Comune di Ferrara ........................................................................................................... 4
1.1. Notizie generali .................................................................................................................. 4
1.2 Assetto organizzativo .......................................................................................................... 6
2. Attuazione delle misure previste per l’anticorruzione e la trasparenza.......................... 8
2.1 Anticorruzione .................................................................................................................... 8
2.2 Trasparenza ...................................................................................................................... 11
3. La dotazione organica, l’aggregato Spesa del personale e le assunzioni ....................... 14
3.1.Gli adempimenti in materia di dotazione organica ....................................................... 14
3.2 I vincoli di contenimento della spesa di personale ......................................................... 20
3.3 Controllo della spesa di personale delle società partecipate ex art. 18 D.L. 112/200826
3.4 Assunzioni a tempo indeterminato e ricorso a forme flessibili d’impiego .................. 36
3.4.1 La programmazione triennale del fabbisogno e turn over del personale ................. 38
3.4.2 Assunzioni a tempo determinato .................................................................................. 45
4. Rapporti di collaborazione ................................................................................................ 59
4.1 Incarichi di collaborazione e consulenze del Comune di Ferrara ................................ 59
5. Incompatibilità, cumulo di impieghi e Anagrafe delle prestazioni ................................ 69
6. Contrattazione Collettiva Decentrata Integrativa ........................................................... 76
6.1 Costituzione del fondo per il salario accessorio ............................................................. 79
6.2 Modalità di utilizzo delle risorse del fondo .................................................................... 84
6.2.1 Progressioni economiche orizzontali ............................................................................ 90
7. Il trattamento accessorio del personale con qualifica dirigenziale ................................ 92
8. Trattamento accessorio del Segretario Comunale ........................................................... 98
8.1 La retribuzione di posizione ............................................................................................ 98
8.2 La retribuzione di risultato ............................................................................................ 102
8.3 I diritti di segreteria ....................................................................................................... 105
9. Rispetto dei principi e delle norme di finanza pubblica................................................ 106
10. Procedure Contrattuali .................................................................................................. 110
INDICE TABELLE .............................................................................................................. 115
ELENCO ALLEGATI ......................................................................................................... 116
2
PREMESSA
La presente relazione viene compilata per riferire sugli esiti dell’accertamento
ispettivo eseguito presso il Comune di Ferrara, disposto dal Ragioniere Generale dello Stato,
con nota prot. n. 25579 del 25 marzo 2016, ai sensi dell’art. 14 c. 1 lett. d) della legge 31
dicembre 2009, n. 196, degli artt. 23 e 24 del decreto legislativo 30 giugno 2011, n. 123, e
secondo le norme che regolano la funzione dei Servizi ispettivi di questa Amministrazione,
con particolare riferimento agli artt. 3 e 7 della legge 26 luglio 1939, n. 1037, nonché dell’art.
60, comma 5, del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, dell’art. 28, comma 1, della legge
27 dicembre 2002, n. 289 e in attuazione del protocollo d’intesa stipulato tra la Ragioneria
Generale dello Stato e il Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio
dei Ministri.
Gli accertamenti ispettivi hanno avuto ad oggetto i seguenti argomenti:
- analisi dell’andamento e delle dinamiche della spesa di personale;
- attuazione delle misure previste per l’anticorruzione (legge 6 novembre 2012, n. 190) e per
la trasparenza (decreto legislativo 14 marzo 2013, n.33), in modo specifico per quanto
concerne il rispetto degli obblighi di pubblicazione di cui al capo II e relative sanzioni;
- adempimenti in materia di dotazioni organiche con riferimento alle riduzioni previste dal
legislatore - art. 6 e 6 bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; art. 1, comma 557 e
seguenti della legge 27 dicembre 2006, n. 296;
- rispetto dei presupposti e dei limiti previsti per l’avvio di rapporti di collaborazione e per
l’affidamento di incarichi di consulenza – art. 7, d.lgs. 165/2001 – art. 110, comma 6, del
TUEL;
- adempimenti in materia di mobilità del personale, con specifico riferimento alle procedure di
ricollocamento del personale degli enti di area vasta – artt. 34 e 34 bis, decreto legislativo 30
marzo 2001, n. 165, e art. 1, commi 423, 424 e 425 della legge 23 dicembre 2014, n. 190;
- adempimenti in materia di incompatibilità, cumulo di impieghi, incarichi ed anagrafe delle
prestazioni – art. 53 d.lgs. n.165/2001 e artt. 15, 17 e 18 d.lgs. 8 aprile 2013, n. 39;
3
- osservanza della disciplina normativa e contrattuale e della più recente giurisprudenza in
ordine alle progressioni orizzontali e verticali del personale e alle stabilizzazioni;
- adempimenti in materia di contrattazione collettiva decentrata integrativa;
- rispetto dei principi dettati dalle norme sui vincoli di finanza pubblica – art. 1, comma 8, del
decreto legge 31 agosto 2013, n. 101, coordinato con legge di conversione 30 ottobre 2013, n.
125 – art. 1, commi 557 e seguenti della legge 27 dicembre 2006, n. 296; art. 9, comma 2 bis,
del decreto legge 31 maggio 2010, n.78 e art. 1, comma 456, della legge 27 dicembre 2013, n.
147;
- rispetto dei controlli circa l’adempimento della normativa in materia di modalità di
reclutamento e dei limiti alla spesa di personale da parte delle società e degli enti partecipati
ex art. 18, comma 2 bis, del decreto legge 25 giugno 2008. N. 112;
- rispetto del divieto di affidamenti di incarichi retribuiti a dipendenti in quiescenza ex art. 6
del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90;
- trattamento accessorio del Segretario Comunale;
- esame delle procedure contrattuali ai sensi di quanto previsto dal decreto legislativo 12
aprile 2006, n. 163, e dalla normativa di settore in materia di centralizzazione degli acquisti.
La verifica ispettiva, eseguita nel periodo 6 aprile - 13 maggio 2016 (con interruzione
dal 18 al 26 aprile 2016), è stata svolta dalla sottoscritta dirigente S.I.Fi.P., dott.ssa Maria Rita
Longo, con la collaborazione della dott.ssa Antonella Amodeo del Dipartimento della
Funzione Pubblica – Ispettorato – e del dott. Roberto La Paglia del Dipartimento della R.G.S.
– S.I.Fi.P., designati, rispettivamente, con nota prot. n. 29555 del 31/03/2016 e nota n. 24459
del 23/03/2016.
Ai fini dell’esecuzione dell’incarico, la scrivente ha chiesto di acquisire atti e
informazioni, di cui alla nota protocollata dal Comune di Ferrara al n. 39101 del 06/04/2016.
La documentazione richiesta è stata acquisita in formato cartaceo e/o copie digitali trasmesse
tramite posta elettronica.
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1. Il Comune di Ferrara
1.1. Notizie generali
La città di Ferrara è un Comune della Regione Emilia Romagna avente una
popolazione legale di n.132.545 soggetti residenti, secondo i dati del 15° censimento del 9
ottobre 2011. La popolazione residente nel Comune alla data del 31/12/2015 è invece di
n.133.155 soggetti.
Lo Statuto del Comune di Ferrara, approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale
n.43529/02 del 14/4/2003, ha subìto nel tempo diverse modifiche, l’ultima delle quali con atto
del C.C. n. 3/108583-15 del 9/11/2015 riguardante gli artt. 37- 41 e 69 .
Ai sensi dell’art. 37 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle
leggi sull’ordinamento degli enti locali), di seguito denominato T.U.E.L., il Consiglio
Comunale di Ferrara, organo di indirizzo e di controllo politico – amministrativo, è composto
dal Sindaco, Avv. Tiziano Tagliani, e da 32 membri eletti nelle elezioni amministrative del 25
maggio 2014. L’attuale Sindaco è stato riconfermato dalla cittadinanza di Ferrara dopo la
precedente legislatura iniziata il 24 giugno 2009, a seguito di consultazione elettorale del 6-7
e 21-22 giugno 2009.
La nomina dei componenti della Giunta Comunale (n. 9 Assessori di cui uno con
funzioni di Vice Sindaco) è avvenuta con determinazione sindacale prot. n. 46657 del 3
giugno 2014, e successive modifiche ed integrazioni.
Segretario Generale del Comune di Ferrara è la dott.ssa Ornella Cavallari, nominata
con atto del Sindaco n. 63542 del 18/07/2014.
Per il triennio 2015-2018, il Collegio dei revisori è stato nominato ai sensi dell’art. 16,
comma 25 del D.L. 13/08/2011, n. 138, convertito in legge 14/09/2011, n.148, e del relativo
Regolamento Ministeriale 15 febbraio 2012, n. 23. I revisori dell’ente, nominati con
deliberazione del Consiglio Comunale n.6 – P.G. n. 69223 del 20/07/2015, sono stati estratti a
sorte presso la Prefettura di Ferrara dall’elenco dei revisori dei conti degli enti locali,
approvato con decreto ministeriale del 27/11/2012, tramite sistema informatico predisposto
dal Ministero dell’Interno. Con nota della Prefettura n. 16139 del 15/06/2015 è stato
trasmesso al Comune di Ferrara il verbale del procedimento di estrazione dei tre revisori
dell’ente.
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Il Nucleo di valutazione o Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) attualmente
in carica presso il Comune di Ferrara, di cui all’art. 14 del decreto legislativo n. 150/2009, è
stato nominato con atto sindacale prot. n. 119506 del 23/12/2014, per un periodo
corrispondente al mandato elettorale del Sindaco. Tale organismo, nominato ai sensi dell’art.
24 del Regolamento sull’ordinamento degli Uffici e Servizi, è composto dal Segretario
Generale, con funzioni di Presidente, e da due esperti esterni scelti dal Sindaco tra esperti di
management, tecniche di organizzazione, gestione e valutazione di personale. L’avviso
pubblico per la selezione dei due componenti esterni, mediante procedura comparativa dei
curricula ed eventuale colloquio, è stato indetto con determinazione del dirigente del Servizio
Personale Prot. n. 90849 del 13/10/2014. Con atto di G.C. n.5/P.G. n.49893 del 20/12/2002,
l’Amministrazione Comunale ha provveduto a deliberare la costituzione del primo Nucleo
Tecnico di valutazione, al fine di valutare le posizioni e le prestazioni del personale con
qualifica dirigenziale e le posizioni organizzative, ai sensi dell’art. 147, lettera c) del d.lgs.
267/2000, ed è stato approvato il Regolamento sulle funzioni e sulla composizione dello
stesso. La nomina dei componenti del 1° Nucleo di Valutazione risale al 2003, giusto
provvedimento sindacale n.11131 del 17/03/2003.
Durante la verifica ispettiva è stato accertato che il Comune di Ferrara ha rispettato gli
obiettivi del patto di stabilità interno del periodo 2009-2015, come da certificazioni rese al
Ministero dell’Economia e Finanze - Dipartimento Ragioneria Generale dello Stato, ai sensi
dell’art. 77 bis, comma 15, del D.L. n. 112/2008, convertito con modificazioni nella legge n.
133/2008. Inoltre, sulla base delle certificazioni dei parametri obiettivi rese ai fini
dell’accertamento della condizione di “Ente strutturalmente deficitario”, è stato verificato che
il Comune di Ferrara nel periodo 2009-2015 non è mai stato un ente strutturalmente
deficitario.
6
1.2 Assetto organizzativo
Il “Regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi” definisce la struttura
organizzativa del Comune di Ferrara e disciplina i rapporti funzionali fra le sue componenti
per lo svolgimento delle funzioni proprie dell’Amministrazione Comunale. L’adozione del
documento è stata deliberata con atto di Giunta Comunale n.38/24465 del 20/03/2007,
modificato ed integrato con deliberazione di G.C. n.6/P.G. n.95312 dell’11/11/2008;
deliberazione di G.C. n.33/109306 del 16/12/2008; deliberazione di G.C. n.19/104732 del
15/12/2009 e deliberazione di G.C. n.20/13037 del 16/02/2010.
L’organizzazione degli Uffici e dei Servizi è previsto sia improntata a criteri di
efficacia, efficienza, funzionalità ed economicità di gestione e secondo principi di
professionalità e responsabilità. Sulla base delle disposizioni comprese nel Titolo II – artt. da
5 a 9 - del Regolamento degli Uffici, la struttura organizzativa dell’Ente locale, attuata con la
deliberazioni G.C. n.19/104732 del 15/12/2009 “Modifica Regolamento sull’Ordinamento
degli Uffici e dei Servizi. Approvazione Nuova Struttura Organizzativa Comunale”, è una
struttura complessa articolata in tre principali Aree d’intervento: ”Area Risorse”, “Area del
Territorio e dello Sviluppo Economico” e “Area Servizi alla Persona”, cui corrispondono le
posizioni dirigenziali di massimo livello di “Direttore Operativo”, “Direttore Tecnico” e
“Direttore Servizi alla Persona”. Attualmente, sono coperti i posti di “Direttore Tecnico” e
“Direttore Operativo” cui è stata attribuita la responsabilità di coordinare ed ottimizzare tutte
le attività dell’Area del Territorio e Sviluppo Economico e dell’Area Risorse nonché tutte le
altre attività dell’Ente che per la loro complessità richiedano specifiche conoscenze tecniche e
gestionali da attuare mediante le risorse strumentali e professionali rinvenibili nelle stesse
Aree.
Le Aree, a loro volta, sono articolate in “Settori” e “Servizi”, diretti da personale
dirigenziale, distinti, inoltre, in “Unità Organizzative” ed “Uffici”, secondo raggruppamenti di
competenze adeguati all’assolvimento autonomo e compiuto di una o più attività omogenee.
Le “Unità Organizzative” rappresentano le strutture organizzative di primo livello, non
dirigenziale, di particolare complessità, dirette da personale di categoria D, titolare di
posizione organizzativa, ai sensi dell’art. 8 del C.C.N.L. del 31 marzo 1999.
Risultano in posizione di Staff al Sindaco l’”Ufficio di Gabinetto/Staff” e il “Corpo di
Polizia Municipale Terre Estensi”, cui sono preposti dirigenti con contratto a tempo
determinato, assunti ai sensi dell’art. 110, c. 1, del TUEL.
7
Per quanto riguarda gli strumenti di programmazione previsti dalla normativa vigente,
è stato riscontrato che, a decorrere dall’esercizio 2013, i Piani Esecutivi di Gestione (PEG) del
Comune di Ferrara sono stati organicamente unificati con il Piano dettagliati degli obiettivi, di
cui all’art. 108, c. 1 del TUEL , e il “Piano delle Performance” di cui all’art. 10 del d.lgs. n.
150/2009, nel rispetto del comma 3 bis dell'art. 169 del TUEL, introdotto dall'art. 3 del D.L.
174/2012, convertito dalla legge n. 213/2012.
Le Relazioni sulla performance degli anni 2013 e 2014, nelle quali vengono
evidenziati a consuntivo i risultati organizzativi ed individuali raggiunti rispetto ai singoli
obiettivi programmati, ai sensi dell’art. 10 del d.lgs. n. 150/2009, sono state approvate,
rispettivamente, con deliberazioni di G.C. n.267/33931 del 16/04/2014 e n. 239/51104 del
19/05/2015, e sono state validate dal Nucleo di Valutazione con verbale n. 5 del 26 aprile
2014 e verbale n. 5 del 20 maggio 2015, nel rispetto dell’art.14, comma 6, del d.lgs. n.
150/2009, in quanto condizione inderogabile per l’accesso agli strumenti per premiare il
merito, di cui al titolo III dello stesso decreto.
Con deliberazione del Consiglio Comunale n.6/19116 del 21/03/2016, l’Amministrazione
Comunale di Ferrara ha approvato, altresì, il Documento Unico di Programmazione (DUP)
2016-2019, previsto dall’art. 170 del TUEL, come sostituito dall’art. 74 del decreto legislativo
23 giugno 2011, n. 118 – “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e
degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi”, introdotto dal
d.lgs. 10 agosto 2014, n. 126. Tale documento è lo strumento che permette l’attività di guida
strategica ed operativa degli enti locali e costituisce, nel rispetto del principio di
coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri
documenti di programmazione.
8
2. Attuazione delle misure previste per l’anticorruzione e la trasparenza
2.1 Anticorruzione
Il Piano triennale di prevenzione della corruzione (P.T.P.C) previsto dall’art. 1,
comma 8, della legge 6 novembre 2012, n. 190, rappresenta lo strumento attraverso il quale
l’Amministrazione Pubblica descrive il processo finalizzato a definire una strategia di
prevenzione del fenomeno corruttivo. In esso si delinea un programma di attività, con
indicazione delle aree di rischio e dei rischi specifici, delle misure da implementare per la
prevenzione in relazione al livello di pericolosità dei rischi specifici, dei responsabili per
l’applicazione di ciascuna misura e dei tempi.
Il P.T.P.C. non è un documento di studio o di indagine, ma uno strumento per
l’individuazione di misure concrete, da realizzare con certezza e da vigilare quanto ad
effettiva applicazione e quanto ad efficacia preventiva della corruzione.
Sulla base delle indicazioni contenute nel Piano Nazionale Anticorruzione (P.N.A.),
predisposto dal Dipartimento della funzione pubblica e approvato in data 11 settembre 2013,
con deliberazione n. 72/2013 dalla Commissione per la valutazione, la trasparenza e
l’integrità delle amministrazioni pubbliche (CiVIT) 1 (in qualità di Autorità Nazionale
Anticorruzione), il Comune di Ferrara, con deliberazione di G.C. n. 29 del 28/01/2014, ha
approvato gli strumenti di cui alla legge 6 novembre 2012, n 190 “Disposizioni per la
prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica
amministrazione”, tra i quali il Piano triennale per la prevenzione della corruzione, rivisto e
modificato successivamente con deliberazione G.C. n. 470 del 29 luglio 2014, su proposta del
dott. Moreno Tommasini, Direttore Operativo del Comune di Ferrara, nominato ai sensi
dell’art. 1, comma 7, della citata legge n. 190/2012, Responsabile della prevenzione della
corruzione, giusto decreto sindacale n.55239 del 4/07/2013. Gli aggiornamenti del P.T.P.C.
del Comune di Ferrara, di cui all’art. 1, c. 8, della legge 190/2012, per i trienni 2015-2017 e
2016-2018 risultano approvati, rispettivamente, con deliberazioni di G.C. n. 32 del
27/01/2015 e n. 30 del 26/01/2016. Nel Piano 2016-2018 sono state inseriti ulteriori specifici
strumenti di prevenzione della corruzione in analogia agli aggiornamenti 2015 del Piano
Nazionale Anticorruzione, di cui alla determinazione ANAC n. 12 del 28/10/2015. A partire
1 Con il decreto legge 24/06/2014, n. 90 viene istituita l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) cui vengono trasferite le
funzioni del dipartimento della F.P. in materia di trasparenza e di prevenzione della corruzione, trasformando la CIVIT ed
assorbendo le funzioni e le relative strutture dell’ dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e
forniture che è stata contestualmente soppressa
9
dall’anno 2016, nel P.T.C.P. del Comune di Ferrara è stato previsto, tra l’altro, di elaborare gli
obiettivi annuali per ciascun Ufficio/Servizio in modo da individuare anche quelle attività
trasversali che fanno riferimento a precisi obiettivi volti alla prevenzione e al contrasto della
corruzione, attivando nel contempo relativi strumenti di valutazione delle performance dei
dipendenti (previsione di un collegamento con il Piano e Relazione sulla performance, nonché
con il Sistema di misurazione e valutazione della performance).
Altro obiettivo per il 2016 riguarda, in particolare, una maggiore attenzione alle
responsabilità disciplinari dei dipendenti comunali, da individuarsi nell’attuazione di un più
rigoroso rispetto di quelli che sono i doveri discendenti dal Codice di comportamento,
approvato con deliberazione di G.C. n. 29 del 28/01/2014. Connesso a tale obiettivo è la
verifica, mediante report semestrali dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari, dell’uso dei poteri
disciplinari attivati da ciascun dirigente e sul loro esito. Per quanto riguarda la formazione del
personale (già completata per tutti i dirigenti di Settore e di Servizi e per i titolari di P.O.), nel
Piano 2016 è stata prevista una formazione più specialistica e differenziata per livelli di
responsabilità, soprattutto per i dipendenti del Comune che operano nel settore dei contratti
pubblici, interessato all’adozione di nuove direttive, volte all’attivazione di verifiche in caso
di paventato annullamento e/o revoca di una procedura di gara.
Nel Piano triennale di prevenzione della corruzione 2016-2018, è stata, inoltre,
puntualmente disciplinata la “Procedura per la segnalazione di illeciti e di irregolarità da
parte dei dipendenti (c.d. whistleblowing)”, nel rispetto delle direttive emanate dall’ANAC
con la determinazione n. 6 del 28 aprile 2015 - “Linee guida in materia di tutela del
dipendente pubblico che segnala illeciti (c.d. whistleblower), volte ad incoraggiare i
dipendenti pubblici a denunciare gli illeciti di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito del
rapporto di lavoro e, al contempo, a garantirne un’efficace tutela, proponendo un modello
procedurale per la gestione delle segnalazioni da adattare sulla base delle esigenze
organizzative di ogni amministrazione”. In tale ottica, l’obiettivo del Comune è quello di
fornire al segnalante indicazioni operative in ordine alle modalità di gestione delle
segnalazioni e alle forme di tutela poste in atto a garanzia della riservatezza.
La verifica dell’“efficace attuazione del piano e della sua idoneità” è contenuta nella
relazione annuale redatta dal Responsabile della prevenzione della corruzione, ai sensi
dell’art. 1, comma 14, della legge n. 190/2012, mediante l’utilizzo della scheda standard a
risposte multiple adottata dall’Autorità Nazionale Anticorruzione. Per gli anni 2014 e 2015, le
relazioni annuali, unitamente ai Piani triennali, risultano pubblicate nel sito web dell’ente
10
locale nella Sezione “Amministrazione Trasparente”, sotto sezione “Altri contenuti –
Anticorruzione”. Per l’anno 2015, la relazione sull’attuazione del piano e della sua idoneità è
stata redatta dal Segretario Comunale, dott.ssa Ornella Cavallari, nominata R.P.C., in
sostituzione del dott. Tommasini, giusto atto del Sindaco n.120466 del 29/12/2014. Nel
documento suddetto sono contenute le “considerazioni generali” nelle quali, per l’anno 2015,
il Responsabile della prevenzione della corruzione ha espresso una valutazione positiva circa
il livello di attuazione del P.T.P.C, riferita, in particolare, alle attività di formazione del
personale; al monitoraggio del rispetto dei tempi procedimentali; alla mappatura di tutti i
processi di rischio corruzione; all’automatizzazione di alcuni processi; agli obblighi di
trasparenza e all’applicazione delle disposizioni di cui al d.lgs. n. 39/2013. Nel corso del
2015, particolare attenzione è stata rivolta dal Comune di Ferrara al completamento della
“mappatura dei processi”, al fine di ottenere il riconoscimento del sistema di gestione per la
qualità UNI-EN-ISO 9001-2015. Tale sistema di gestione comprende un’analisi dei rischi di
ogni processo, commisurata alla specifica tipologia dell’Ente e alla sua organizzazione,
prevedendo sia misure per evitare il verificarsi del rischio sia le possibili soluzioni e
contromisure per affrontarli.
Per quanto concerne, invece, le criticità nell’attuazione dello stesso P.T.P.C., il
Responsabile della prevenzione della corruzione ha segnalato principalmente le difficoltà
nell’individuazione di criteri idonei per l’applicazione del principio di rotazione dei dirigenti e
del personale con funzioni di responsabilità, affinché tutelino, da un lato, le competenze
professionali specialistiche proprie degli uffici e, dall’altro, la funzionalità degli stessi. Altra
criticità per il 2015 è stata rappresentata dalla difficoltà, sia dal punto di vista organizzativo
che di quello operativo, di eseguire le verifiche sulla veridicità delle dichiarazioni rese dagli
interessati sull’insussistenza di cause di inconferibilità ed incompatibilità, ai sensi del d.lgs.
n.39/2013. Al riguardo, il Comune si è comunque impegnato a superare tali difficoltà nel
corso del 2016, prevedendo la verifica di tali dichiarazioni da parte del “Servizio Ispettivo
Interno”, mediante controlli a campione da svolgersi anche a mezzo di visure presso la
Camera di Commercio e mediante ricerche sul web tramite motori di ricerca.
Infine, per l’anno 2016, ai sensi dell’art. 1, comma 9, della legge n. 190/2012, è stata
prevista l’attività di monitoraggio per verificare la sostenibilità di tutte le misure obbligatorie
(generali) e ulteriori (specifiche) individuate nel P.T.P.C.(monitoraggio non previsto nel
Piano del 2015). Il suddetto controllo sarà incorporato nell’ambito della gestione dei sistemi
9001 e 14001, in fase di applicazione presso l’ente verificato.
11
2.2 Trasparenza
La trasparenza dell'attività amministrativa “è assicurata mediante la pubblicazione,
nei siti web istituzionali delle informazioni relative ai procedimenti amministrativi, secondo
criteri di facile accessibilità, completezza e semplicità di consultazione, nel rispetto delle
disposizioni in materia di segreto di Stato, di segreto d'ufficio e di protezione dei dati
personali. Nei siti web istituzionali delle amministrazioni pubbliche sono pubblicati anche i
relativi bilanci e conti consuntivi, nonché i costi unitari di realizzazione delle opere pubbliche
e di produzione dei servizi erogati ai cittadini. Le informazioni sui costi sono pubblicate sulla
base di uno schema tipo redatto dall'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori,
servizi e forniture, che ne cura altresì la raccolta e la pubblicazione nel proprio sito web
istituzionale al fine di consentirne un’agevole comparazione” (art. 1, comma 15, della legge
n. 190 del 2012).
L'adozione del programma triennale per la trasparenza e l'integrità, da aggiornare
annualmente, è previsto per ogni Pubblica Amministrazione dall'articolo 10 del decreto
legislativo 14 marzo 2013, n. 33 (Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di
pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni).
Il programma triennale per la trasparenza e l'integrità definisce le misure, i modi e le iniziative
volti all'attuazione degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, ivi
comprese le misure organizzative volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi
informativi.
Sulla base delle linee guida del Dipartimento della Funzione Pubblica
(successivamente ANAC) per la predisposizione del programma triennale per la trasparenza,
di cui alla deliberazione n. 105/2010 della Commissione per la valutazione, la trasparenza e
l’integrità delle amministrazioni pubbliche (CiVIT), il Comune di Ferrara con la citata
deliberazione n. G.C.-2014-29 del 28/01/2014, ha approvato gli strumenti di cui alla legge 6
novembre 2012, n 190, tra i quali, il programma triennale per la trasparenza e l’integrità
(P.T.T.I.) per il periodo 2014-2016 che rappresenta una Sezione del Piano Triennale per la
Prevenzione della Corruzione. Successivamente, con deliberazione di G.C. n. 469 del
29.07.2014, si è provveduto alla modifica del citato P.T.T.I., proposta dalla dott.ssa Luciana
Ferrari, dirigente del Settore Affari Generali, nominata Responsabile della trasparenza, con
atto del Sindaco n.13670 del 14/02/2014.
12
Gli aggiornamenti dei P.T.T.I. del Comune di Ferrara, di cui all’art. 10 del d.lgs. n.
33/2013, per i trienni 2015-2017 e 2016-2018 risultano approvati, rispettivamente, con
deliberazioni di G.C. n. 31 del 27/01/2015 e n. 29 del 26/01/2016.
In osservanza dell’art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, le informazioni previste dalla normativa
sulla trasparenza vengono pubblicate in “Amministrazione Trasparente” del sito istituzionale
del Comune di Ferrara, conformemente alla classificazione contenuta nell’allegato 12 del
decreto legislativo n. 33/2013; i “link” o Sezioni degli indicatori della trasparenza si trovano
nella posizione prevista dal suddetto allegato e la loro denominazione riporta l’indicazione
fornita dalle linee guida del Dipartimento della Funzione Pubblica.
A tale riguardo, la consultazione della “Bussola della Trasparenza dei Siti Web” del
Ministero per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, ha dato esito positivo per il
Comune di Ferrara, con un numero di indicatori soddisfatti 66 su 66.
Nel rispetto delle disposizioni contenute nella delibera ANAC n.43 del 20/01/2016,
nella Sezione “Amministrazione Trasparente” del Comune di Ferrara, sotto Sezioni
“Disposizioni generali” - “Attestazioni OIV o di Struttura analoga”, è stata pubblicata in data
12/02/2016 l’attestazione del Nucleo di Valutazione “sull’assolvimento degli obblighi di
pubblicazione svolta dal Responsabile della trasparenza”, che dichiara la veridicità e
l’attendibilità di quanto riportato nell’Allegato 2 della Delibera ANAC n.43/2016 (“Griglia
di rilevazione”) rispetto a quanto pubblicato sul sito dell’Amministrazione.
Tale attestazione del Nucleo, ai sensi dell’art. 14, c. 4, lett. g), del d.lgs. n. 150/2009 e
delle delibere A.N.AC. nn. 50/2013 e 43/2016, attiene alla verifica sulla pubblicazione,
completezza, aggiornamento e apertura del formato di ciascun documento, informazione e/o
dato elencato al 31 gennaio 2016 nell’Allegato 2 – Griglia di rilevazione – della citata
delibera n. 43/2016.
A seguito dello svolgimento della rilevazione, gli aspetti critici evidenziati dal Nucleo
di valutazione nella “Scheda di Sintesi”, di cui all’allegato 3 della delibera Anac n. 43/2016
sono i seguenti:
- nella sezione “Consulenti e Collaboratori” è stata riscontrata, in particolare, una carenza
nella parte relativa alla pubblicazione dei “curricula” dei soggetti incaricati, nonché dei dati
riguardanti “lo svolgimento di incarichi o titolarità di cariche in enti di diritto privato
regolati o finanziati dalla pubblica amministrazione o allo svolgimento di attività
2 in alcuni così sono presenti ulteriori sottosezioni come ad esempio “Burocrazia zero” non indicate nel citato
allegato n. 1 in cui viene attestato che il Comune non rientra nelle zone a “Burocrazia Zero”.
13
professionali”. Il Responsabile della Trasparenza, all’uopo interpellato, dichiara di avere già
provveduto a richiamare i responsabili dei procedimenti all’osservanza delle norme, giusta
nota del 15/01/2016, P.G. 6183;
- le dichiarazioni di cui alle voci “7A” e “7B” della griglia di rilevazione, di cui all’allegato
2 della delibera ANAC n. 43/2016, (“Enti controllati – Enti pubblici vigilati” - art. 22, c. 3,
d.lgs. n. 33/2013) non sono pubblicate nel sito “Amministrazione trasparente” del Comune,
ma si trovano nel sito dell’Ente vigilato. Analogamente, avviene per le dichiarazioni di cui
alle voci “7A” e “7B” della sottosezione “Enti controllati – Enti di diritto privato controllati”;
- nella Sezione “Bandi di gara e contratti”, gli adempimenti di cui ai numeri da 66 a 71 e n.
74 della griglia di rilevazione non sono riportati in specifiche voci di “Amministrazione
trasparente”, pur risultando le informazioni pubblicate in altre parti del sito istituzionale
dell’Ente.
Relativamente all’assolvimento degli obblighi di pubblicazione concernenti
l’organizzazione e l’attività dell’ente verificato, di cui agli artt. da 13 a 28 del Capo II del
D.Lgs. n. 33/2013, considerati gli aspetti critici rappresentati nella “Scheda di sintesi”, come
sopra delineati, non sono stati riscontrati inadempimenti, così come risulta dalla griglia di
rilevazione al 31/01/2016.
Per quanto riguarda gli adempimenti di cui all’art. 20, comma 3, del d.lgs. 8 aprile
2013, n. 39, risultano pubblicati, per ciascun dirigente, le dichiarazioni sulla “insussistenza di
cause di inconferibilità ed incompatibilità” degli incarichi, ai sensi delle disposizioni previste
nel medesimo decreto.
14
3. La dotazione organica, l’aggregato Spesa del personale e le assunzioni
3.1.Gli adempimenti in materia di dotazione organica
La disciplina generale dell’organizzazione degli uffici e delle dotazioni organiche –
nel cui contesto si inserisce l’esercizio della facoltà assunzionale – è dettata dall’articolo 6 del
d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, il quale stabilisce che nelle Pubbliche Amministrazioni,
l’organizzazione e la disciplina degli uffici, nonché la consistenza e la variazione delle
dotazioni organiche, sono determinate in funzione delle finalità di buon andamento della
pubblica amministrazione (indicate dallo stesso decreto legislativo: quali la razionalizzazione
del costo del lavoro, l’accrescimento dell’efficienza e la migliore utilizzazione delle risorse
umane), previa verifica degli effettivi fabbisogni e consultazione delle organizzazioni
sindacali rappresentative.
La determinazione degli organici e la conseguente programmazione triennale dei
fabbisogni di personale, il cui obbligo per gli Enti locali è stato formalizzato con l’art. 91 del
d.lgs. n. 267 del 2000, devono rispondere alle effettive esigenze di servizio e devono
armonizzarsi con il principio della riduzione della spesa complessiva per il personale, entro i
vincoli della finanza pubblica.
Le Amministrazioni Pubbliche che non provvedono agli adempimenti di cui all’art. 6
del d.lgs. n. 165 del 2001 non possono assumere nuovo personale, compreso quello
appartenente alle categorie protette (art. 6, comma 6, d.lgs. n. 165 del 2001).
Le norme contenute nel Testo unico sul pubblico impiego e nelle leggi finanziarie
prevedono che al fine di razionalizzare il modello organizzativo delle pubbliche
amministrazioni, la spesa complessiva prevista per il numero di posti in organico debba essere
ridotta attraverso un'attività di rideterminazione che consenta di rendere la dotazione organica
"teorica" più vicina all'effettiva disponibilità di personale dell’Ente.
L’attuazione delle politiche di riduzione del costo del lavoro pubblico rappresenta il
fondamento degli interventi e delle procedure di “spending review”, diretti a realizzare un
processo di revisione della spesa del settore pubblico favorendo la riduzione delle inefficienze
mediante la eliminazione degli sprechi e l’introduzione di innovazioni nella organizzazione
della P.A.. La disciplina della revisione della spesa, di cui al decreto legge 6 luglio 2012, n.
95, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, è intervenuta sul sistema
15
amministrativo prevedendo ulteriori e rilevanti tagli agli organici ed alle spese del personale,
incluso quello dirigenziale, e favorendo l’avvio di un nuovo processo riorganizzativo avente
come scopo principale quello di attuare una rigida verifica degli effettivi fabbisogni di
personale in relazione alle funzioni ed ai nuovi compiti da svolgere nell’ambito del contesto
di contenimento della spesa, di conseguimento di risparmi e di eliminazione degli sprechi.
Al fine di accertare gli adempimenti del Comune di Ferrara in materia di dotazione
organica, di cui agli articoli 6 e 6-bis del d.lgs. n. 165/2001, sono stati chiesti i documenti
relativi alla rideterminazione della dotazione organica dal 2010 ad oggi, nonché gli atti di
programmazione del fabbisogno di personale emessi nel periodo 2010-2016.
Con riferimento alla dotazione organica dell’ente, viene rappresentato quanto segue:
- con deliberazione di G.C. n. 10/75523 del 6/09/2011, l’Amministrazione comunale di
Ferrara, ai sensi dell’art. 6-bis del d.lgs. n. 165/2001, ha provveduto al “congelamento” dei
posti e conseguente rideterminazione della dotazione organica complessiva, a seguito
dell’affidamento ad imprese private (Cooperative) della gestione di parte dei servizi scolastici.
Considerata la decisione di affidare in appalto, nel corso del 2011, le attività di lavanderia e
guardaroba degli asili-nido e di alcune cucine delle scuole d’infanzia, nonché il servizio di
sostegno agli alunni disabili inseriti nella scuola dell’obbligo, l’ente verificato ha provveduto
alla rideterminazione della dotazione organica, mediante “congelamento” dei posti previsti in
dotazione organica, corrispondenti alle categorie di inquadramento giuridico del personale
precedentemente assunto a tempo determinato e impegnato nei servizi affidati all’esterno
(complessivamente n. 50 unità, di cui n. 30 di categ. B1, n. 9 di categ. B3 e n. 11 di categ. C).
Con il citato provvedimento è stata rideterminata la dotazione organica dell’ente in
complessivi n. 1.556 posti, di cui n. 47 posti dirigenziali, con una riduzione di n. 50 posti
rispetto alla precedente pianta organica, di cui alla deliberazione di G.C. n. 1/32407 del
20/04/2009, che contava n.1.606 unità 3. Relativamente alla quantificazione delle risorse per la
contrattazione decentrata dell’anno 2011 del personale non dirigente, nel provvedimento in
parola viene dato atto della riduzione proporzionale, rispetto al numero dei posti “congelati”,
dell’ammontare complessivo del fondo delle risorse decentrate, in osservanza delle
disposizioni del comma 2 dell’art. 6-bis del d.lgs. n. 165/2001. Per quanto concerne la spesa di
personale 2011-2013, il Comune di Ferrara con il provvedimento in parola ha assicurato la
3 La Deliberazione G.C. n.1/32407 del 20/04/2009 ha determinato una dotazione organica complessiva di n.1.606 unità, di
cui n.47 posti destinati alla qualifica dirigenziale.
16
riduzione delle spese “nel contesto degli ambiti prioritari d’intervento, disciplinati dalle
lettere a), b) e c) dell’art.1. comma 557, della legge 27/12/2006, n.296”;
- con deliberazione di G.C. n. 6/20374 del 21/03/2012, avente oggetto “Programmazione
fabbisogno del personale triennio 2012-2014 e piano annuale 2012. Rideterminazione
dotazione organica complessiva dell’ente”, il Comune di Ferrara, ha provveduto alla
rideterminazione della dotazione organica, sopprimendo i posti corrispondenti alle unità di
personale dell’ente trasferite dall’1/01/2012 alla “Fondazione Teatro Comunale “ di Ferrara,
giusta deliberazione di G.C. n.7/103144 del 13/12/2011, di approvazione dell’”Accordo sul
trasferimento del personale comunale assegnato alla Fondazione Teatro Comunale di
Ferrara, ai sensi dell’art. 31 del D.Lgs. 165/2001”. Tale trasferimento ha interessato n. 5
unità lavorative: n. 1 di categ. D3; n. 3 di categ. C e n. 1 di categ. A, con conseguente parallela
riduzione della dotazione organica a complessive n. 1.551 unità, di cui n. 47 dirigenti. Per
quanto riguarda la quantificazione delle risorse della contrattazione decentrata dell’anno 2012
del personale non dirigente, nel provvedimento in esame viene dato atto della riduzione delle
risorse del fondo, corrispondente al personale trasferito alla Fondazione Teatro Comunale, in
applicazione dell’art. 9, comma 2 bis, del D.L. 78/2010, secondo le indicazioni contenute nella
circolare n. 12 del 15 aprile 2011 della Ragioneria Generale dello Stato;
- con deliberazione di G.C. n.82/78231 del 23/10/2012 – “Programmazione fabbisogno del
personale triennio 2012-2014 - Integrazione n. 5 al Piano occupazionale anni 2012 e 2013”,
l’Amministrazione comunale di Ferrara, ai sensi dell’art. 6-bis del d.lgs. n. 165/2001, ha
provveduto al “congelamento” dei posti della dotazione organica, a seguito delle ulteriori
esternalizzazioni, decorrenti da settembre 2012, dei servizi scolastici svolti dall’“Istituzione
dei Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie”. In particolare, considerata la decisione di
affidare a ditte private (Consorzio RES, composto da Cooperative di Ferrara) la gestione delle
scuole elementari (nidi e materne) di Pontelagoscuro e Boara (“Le Margherite”), nonché la
gestione di ulteriori cucine delle scuole d’infanzia, l’ente verificato ha provveduto alla
rideterminazione della dotazione organica mediante “congelamento” di n. 37 posti previsti in
dotazione organica, corrispondenti alle categorie di inquadramento giuridico del personale
precedentemente assunto a tempo determinato, pari a n. 21 unità per quanto riguarda il
personale docente di categ. C (n. 15 insegnanti degli asili nido e n.6 delle scuole materne) e a
n. 16 unità per il personale addetto alle cucine (n. 7 cuochi categ. B3 e n. 9 aiuto cuochi di
categ. B1). Relativamente alla quantificazione delle risorse per la contrattazione decentrata
17
dell’anno 2012, nel provvedimento in parola viene dato atto della riduzione proporzionale,
rispetto al numero dei posti “congelati”, dell’ammontare complessivo del fondo delle risorse
decentrate, in osservanza delle disposizioni del comma 2 dell’art. 6-bis del d.lgs. n. 165/2001.
Con la citata deliberazione di Giunta n. 82/2012, il Comune di Ferrara prende atto, altresì, del
trasferimento di n. 9 insegnanti dell’Istituto d’Arte “Dosso Dossi” nei ruoli del Ministero
dell’Istruzione, Università e Ricerca, disposto a decorrere dal 1° settembre 2012, con atto di
G.C. n. 31/69385 del 18/09/2012, con conseguente ridimensionamento della dotazione
organica dell’”Istituzione Servizi Educativi scolastici e per le famiglie” che, per le peculiarità
dei profili professionali del personale docente e del differente contratto collettivo nazionale di
lavoro applicato allo stesso (contratto del comparto scuola), ha una pianta organica distinta da
quella dell’ente locale. Il trasferimento nei ruoli del MIUR del personale docente comunale,
distaccato funzionalmente presso l’istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “Dosso Dossi”
di Ferrara, è avvenuto a seguito di procedura di mobilità indetta in data 14/06/2012, ai sensi
dell’art. 30 del d.lgs. n.165/2001, dalla Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale,
previo accordo con il Comune verificato, e definita con l’approvazione della graduatoria, di
cui alla determinazione dirigenziale n. 855 del 5/07/2012, modificata con determinazione
dirigenziale n. 858/51054 dell’11/07/2012;
- con deliberazione di Giunta Comunale n.380/56583 del 09/07/2013, è stata rideterminata la
pianta organica del personale in complessive n. 1.541 unità, di cui n. 37 dirigenti, disponendo
la contrazione di n. 10 posti dirigenziali rispetto alla precedente dotazione organica, adottata
con la citata deliberazione di G.C. n.6/20374 del 21/03/2012. Nelle premesse del
provvedimento in parola viene rappresentata la nuova dotazione organica del personale,
distinta nelle varie categorie, rideterminata sulla base della riorganizzazione degli Uffici
dell’ente, al fine di realizzare l’obiettivo programmatico di una significativa riduzione della
compagine dirigenziale, in coerenza con la programmazione del fabbisogno di personale. La
dotazione organica approvata con il suddetto provvedimento di Giunta n. 380 del 9/07/2013
rappresenta la dotazione organica “di diritto” attualmente vigente presso il Comune di Ferrara,
riconfermata con deliberazioni di G.C. n.763/106653 del 23/12/2013 e n. 782/116185 del
15/12/2014, in occasione dell’approvazione delle programmazioni triennali del fabbisogno
2014-2016 e 2016-2018.
I dati riguardanti la dotazione organica “di diritto” e il personale in servizio vengono
sintetizzati nella Tabella n. 1 e rappresentati nel grafico 1 riportato più sotto (All. n.1)
18
Tabella 1 – Dotazione organica e Personale in servizio dal 2010 al 2015
Anni Dotazione
organica
Personale in servizio
Personale a
tempo
indeterminato
(A)
di cui
Dirigenti a
tempo
indeterminato
personale a
tempo
determinato
(B)
Totale
Personale in
servizio
(A+B)
2010 n.1.606 n.1.362 n.24 n.142 n.1.504
2011 n.1.556 n.1.322 n.20 n.69 n.1.391
2012 n.1.551 n.1.269 n.16 n.52 n.1.321
2013 n.1541 n.1.257 n.17 n.68 n.1.325
2014 n.1.541 n.1.244 n.22 n.83 n.1.327
2015 n.1.541 n.1.180 n.22 n.96 n.1.276
Grafico 1 – La dotazione organica e il personale in servizio dal 2010 al 2015
Il personale in servizio a tempo determinato, indicato nella seguente Tabella n. 2,
comprende i dirigenti e le alte specializzazioni nominati ai sensi dell’art. 110, commi 1 e 2,
del TUEL; i collaboratori destinati agli Uffici di supporto agli organi di direzione politica
(Uffici di Staff), di cui all’art. 90 del TUEL, e il personale a tempo determinato
19
dell’”Istituzione Servizi Educativi Scolastici e per le Famiglie”, compreso il personale
insegnante (categ. C) degli asili-nido e delle scuole materne comunali.
Tabella 2 – Personale in servizio a tempo determinato
Anni Dirigenti Alte
specializz. Staff
Altro
personale
a tempo
determinato
Totale
2010 n.9 n.4 n.2 n.127 n.142
2011 n.9 n.4 n.2 n.54 n.69
2012 n.8 n.4 n.2 n.38 n.52
2013 n.9** n.4 n.2 n.53 n.68
2014 n.7 n.3 n.2 n.71 n.83
2015 n.11 n.3 n.2 n.80 n.96
** n. 8 dirigenti ex art. 110, c.1, del TUEL e n. 1 dirigente ex art. 110, c.2, del TUEL
20
3.2 I vincoli di contenimento della spesa di personale
Il principio di tendenziale e progressiva riduzione della spesa di personale, di cui
all’art. 1, comma 557, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, dopo l’entrata in vigore dell’art.
14, comma 7, del d.l. 78/2010, si è progressivamente evoluto in un vero e proprio obbligo di
riduzione strutturale della spesa in termini progressivi e costanti rispetto al corrispondente
aggregato di spesa di personale relativo all’anno precedente. Tale prescrizione va attuata non
più attraverso generici interventi di razionalizzazione delle strutture burocratiche, bensì
attraverso una serie di concrete misure organizzative, da modulare autonomamente in seno ad
una serie di ambiti prioritari di intervento (elencati nella stessa norma).
La sanzione prevista in caso di mancato rispetto del limite di spesa è data dal blocco
totale e assoluto delle assunzioni a qualsiasi titolo (art. 1, comma 557-ter, legge 296/2006).
In materia di contenimento della spesa di personale, tra le novità introdotte dal decreto
legge 24/06/2014, n. 90, convertito con modificazione in legge 11 agosto 2014, n. 114, va
menzionato il comma 557 quater della legge n.296/2006, immesso dall’art. 3, comma 5 bis,
del citato decreto legge, il quale ha previsto che, a decorrere dall’anno 2014, gli enti dovranno
assicurare, nell’ambito della programmazione dei fabbisogni di personale, il contenimento
delle spese di personale con riferimento al valore medio del triennio precedente la data di
entrata in vigore della nuova normativa, ovvero, il valore medio 2011-2013 4.
Occorre sottolineare, inoltre, che l’art. 3, comma 5, del suddetto d.l. 24/06/2014, n. 90,
ha abrogato l’art. 76, comma 7, del decreto legge n. 112/2008 che vietava qualsiasi facoltà
assunzionale per i Comuni nei quali l’incidenza delle spese di personale fosse superiore al 50
per cento delle spese correnti.
La nuova normativa ha disposto, altresì, che le Amministrazioni locali devono
coordinare le politiche assunzionali delle aziende, istituzioni e società partecipate, al fine di
garantire anche per i medesimi soggetti una graduale riduzione della percentuale tra spese di
4 La Sezione delle autonomie della Corte dei conti, con la Deliberazione n. 25 del 15/09/2014, pronunciandosi sulla
questione di massima posta dalla Sezione regionale di controllo per il Piemonte, con deliberazione n. 149/2014/QMIG a
seguito del quesito formulato dal Comune di Mombaruzzo, enuncia il seguente principio di diritto: “A seguito delle novità
introdotte dal nuovo art. 1, comma 557 quater, della legge n. 296/2006, il contenimento della spesa di personale va assicurato
rispetto al valore medio del triennio 2011/2013, prendendo in considerazione la spesa effettivamente sostenuta in tale
periodo, senza, cioè, alcuna possibilità di ricorso a conteggi virtuali. Nel delineato contesto, le eventuali oscillazioni di spesa
tra un’annualità e l’altra, anche se causate da contingenze e da fattori non controllabili dall’ente, trovano fisiologica
compensazione nel valore medio pluriennale e nell’ampliamento della base temporale di riferimento”.
21
personale e spese correnti, fermo restando quanto previsto dall’art. 18, comma 2-bis del
decreto legge n. 112/2008 (divieti o limitazioni nelle assunzioni si applicano anche alle
società a totale partecipazione pubblica locale o di controllo che siano titolari di affidamenti
diretti di servizi pubblici locali) (Cfr. paragrafo 3.3).
Per quanto attiene alla spesa del personale del Comune di Ferrara, ai fini della verifica
del rispetto del contenimento della spesa nel periodo 2010-2015 sono stati chiesti i valori di
bilancio relativi agli impegni, per gli Interventi 1 e 3 – “Personale” e “Prestazione di Servizi”-
e Intervento 7 – Irap -, alle collaborazioni esterne ed altro personale a tempo determinato,
nonché agli arretrati contrattuali relativi ad esercizi precedenti.
In sede di verifica ispettiva, sulla base dei dati di bilancio è stato ricostruito
l’andamento della spesa del personale, dal 2010 al 2015, di cui si allega il prospetto contabile,
sottoscritto dal dirigente del Servizio Personale e dal Capo Ufficio “Bilanci Personale” (All.
n. 2), redatto con criteri uniformi per ciascun anno, secondo la legislazione vigente, i cui
valori in euro vengono riassunti nella seguente Tabella n.3 e rappresentati nel grafico n.2.
In osservanza dell’art. 1, comma 557 bis, della legge n. 296/2006 5, la spesa del
personale comprende anche il costo storico consolidato, calcolato sulla base delle buste paga,
del personale trasferito all’A.S.P. di Ferrara dall’1/07/2008 (n. 26 Assistenti sociali trasferiti
all’Azienda di Servizi alla Persona), pari a € 819.489,24, e del personale trasferito, dal 1°
gennaio 2012, alla Fondazione Teatro Comunale di Ferrara (n. 5 unità, di cui n.1 di categ. A;
n.3 unità di categ. C e n.1 di categ. D), di € 155.772,30.
Nel calcolo della spesa del personale si è tenuto conto, altresì, della deliberazione della
Corte dei Conti, Sezione Autonomie, n. 16 del 2009, con la quale si stabilisce che ai fini della
corretta interpretazione delle disposizioni di cui all’art. 1, comma 557, della legge finanziaria
2007, non debbano essere computati tra le spese di personale gli incentivi per la progettazione
interna, i diritti di rogito spettanti ai Segretari Comunali e gli incentivi per il recupero
dell’ICI.
Ai fini del calcolo dell’incidenza percentuale, di cui al comma 7 dell'art. 76 del
decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto
2008, n. 133, l’aggregato “Spesa di personale” è stato considerato al lordo delle componenti
escluse, così come deciso dalla Corte dei Conti - Sezioni riunite – nella deliberazione n. 27
5 Art.1, comma 557-bis , L. n. 296/2006, ai sensi del quale costituiscono spese di personale anche quelle sostenute
“…..(omissis) per tutti i soggetti a vario titolo utilizzati, senza estinzione del rapporto di pubblico impiego, in strutture e
organismi variamente denominati partecipati o comunque facenti capo agli enti”
22
del 2011, con il consolidamento, a decorrere dall’anno 2011 e fino al 2013, della spesa di
personale sostenuta da Società partecipate, considerate tali ai sensi dell’art. 2359, comma 1,
n.1 e n. 2, del codice civile e affidatarie dirette di servizio pubblico locale, controllate dal
Comune di Ferrara. Dal 2011 al 2013, sono state comprese le spese di personale delle Società
AMSEFC S.p.A e Ferrara TUA S.p.A (Parcheggi, Verde Pubblico, Servizi Cimiteriali) fuse
nel 2015 nella Società FERRARA TUA S.r.l. ; nel 2012 e 2013 sono state incluse anche le
spese della Società VERDE e DD. S.r.l., nata il 26/06/2012 e cessata il 12/02/2013 perché
assorbita da AMSEFC S.p.a., e della Società A.F.M. S.r.l. (Farmacie Ferrara).
Le modalità di computo delle spese di personale degli Organismi partecipati dal
Comune di Ferrara sono sostanzialmente in linea con le indicazioni fornite dalla Corte dei
Conti, Sezione Autonomie, con deliberazione n.14 del 28/12/2011, e conseguente connessa
deliberazione n. 3 del 17/01/2012 della Corte dei Conti - Sezione Regionale di controllo per la
Toscana (spese di personale consolidate in proporzione al valore dei corrispettivi a carico
dell’ente e dei ricavi da tariffa sul complessivo valore della produzione delle società) 6.
6 Le due Deliberazioni della Corte dei Conti forniscono indicazioni in ordine al criterio cui attenersi per il calcolo
dell’incidenza delle spese di personale delle Società partecipate sulle spese correnti, nelle more di una più precisa definizione
legislativa dei principi sottesi alla costruzione di un bilancio consolidato tra Enti Pubblici ed Organismi partecipati.
23
Tabella 3 – La spesa del personale nel periodo 2010-2015 (espressa in euro)
Anno 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Intervento I – Personale 36.923.079,88 36.423.365,22 34.647.730,96 34.045.055,47 33.165.257,28 32.458.957,92
oneri rifles. per contributi
obbligatori 10.911.541,35 10.553.236,04 9.757.030,97 9.461.740,85 9.400.718,00 9.354.855,85
altre spese riferibili a
personale (co.co.co., art.110
e art.90 Tuel) 701.060,81 1.033.357,13 869.384,18 854.309,90 817.893,80 775.684,44
oneri nucleo familiare;
equo indennizzo 197.731,76 211.183,27 202.538,64 202.070,92 200.582,10 207.174,41
Intervento III –
Prestazione Servizi 1.349.106,06 207.371,18 74.703,16 135.700,28 682.163,28 393.170,96
Spese Int. III - buoni pasto 390.000,00 341.000,00 307.909,14 330.000,00 322.600,06 326.555,46
Intervento VII – Irap 2.173.534,31 2.238.839,98 2.157.897,97 2.008.807,60 1.968.275,70 2.010.637,01
Spesa storica consolidata
personale trasferito ASP 819.489,24 819.489,24 819.489,24 819.489,24 819.489,24 819.489,24 Spesa storica consolidata
personale trasferito
Fondazione Teatro
Comunale 155.772,30 155.772,30 155.772,30 155.772,30
Totale spesa personale (A) 53.465.543,41 51.827.842,06 48.992.456,56 48.012.946,56 47.532.751,76 46.502.297,59
Quota spesa personale
Società partecipate 3.994.241,00 7.411.023,00 7.414.543,00
Totale complessivo (A1) 53.465.543,41 55.822.083,06 56.403.479,56 55.427.489,56 47.532.751,76 46.502.297,59
COMPONENTI ESCLUSE
Spese e oneri rinnovi
contrattuali 175.753,81**
Spese personale categ
protette 2.643.086,92 2.368.529,03 2.343.335,73 2.268.881,29 2.339.356,15 2.368.237,09
Spese personale comandato
altre Amm,ni 173.465,61 191.068,02 209.736,67 219.069,20 147.067,90 194.792,51
Spese personale trasferito
dalle Regioni 396.269,32 380.305,11 293.645,03 219.300,37 92.046,55
Incentivi ICI 55.000,00 55.000,00 55.000,00 61.650,00 60.950,00
Oneri progettazione interna 19.643,13
diritti rogito 29.271,21 29.107,71 37.049,50 37.048,59 14.503,23
Spesa per missioni e
formazione 147.441,91 77.252,61 65.203,16 96.550,28 84.801,97 78.626,08
ISTAT (art.50, c.2 e 7, D.L.
78/2010) 17.861,60 168.993,16 123.625,00
Spese emergenza sisma del
2012 con rimborso da parte
della Struttura
Commissariale 230.323,20 65.502,20 773.908,21 410.650,25
Totale comp. escluse (B) 3.657.793,51 3.270.255,64 3.357.918,29 2.965.001,93 3.512.634,01 3.052.305,93
Totale spesa personale
(A-B) 49.807.749,90 48.557.586,42 45.634.538,27 45.047.944,63 44.020.117,75 43.449.991,66
Spesa media 2011-2013 46.413.356,44
**Arretrati 2007-2009 della dirigenza
24
Totale complessivo Spesa
Personale (A1) 53.465.543,41 55.822.083,06 56.403.479,56 55.427.489,56 47.532.751,76 46.502.297,59
Spesa media 2011-2013
riferita a importi di (A1) 49.611.081,73
Spese correnti (C) 111.790.027,69 107.017.832,06 103.071.543,67 133.628.781,07 127.385.425,52 131.700.269,51
Quota tariffe delle Società
partecipate (§§) 7.390.602,00 24.086.662,00 23.753.385,00
Totale complessivo 111.790.027,69 114.408.434,06 127.158.205,67 157.382.166,07 127.385.425,52 131.700.269,51
Spese correnti media
2011-2013 (C2) 114.572.718,93
Incidenza % (A1/C)*100 47,83 48,79 44,36 35,22 37,31 35,31
Incidenza % (A1/C2)*100
media 43,30
(§§) I ricavi da tariffe delle Società partecipate vengono sommati anche alle spese correnti sulla base delle indicazioni
contenute nella citata Deliberazione n. 3 del 17/01/2012 della Corte dei Conti – Sezione Regionale di controllo per la
Toscana
Grafico 2 – La spesa del personale nel periodo 2010 – 2015
25
Tabella 4 – Rapporto evoluzione Spesa di personale/Spese correnti e Entrate correnti
Dati di bilancio 2011 2012 2013 2014 2015
Spesa Personale
c/ competenza 51.008.352,82 48.017.195,02 47.037.685,02 46.557.490,22 45.527.036,05
Spese correnti comp. 107.017.832,06 103.071.543,67 133.628.781,07 127.385.425,52 131.700.269,51
Entrate Correnti comp. 113.643.411,63 115.919.755,43 148.651.058,52 144.243.086,08 148.641.359,97
% incidenza spese comp. 47,66% 46,59% 35,20% 36,55% 34,57%
% incidenza entrate comp. 44,88% 41,42% 31,64% 32,28% 30,63%
Spesa Personale
c/ cassa 51.084.313,88 47.170.989,55 46.273.658,08 46.620.991,92 45.688.005,36
Spese correnti cassa 103.371.685,01 100.537.572,39 121.994.193,17 133.905.902,42 131.462.409,62
Entrate Correnti cassa 114.917.938,08 106.016.220,21 140.218.536,53 146.459.839,92 145.776.230,84
% incidenza spese cassa 49,42% 46,92% 37,93% 34,82% 34,75%
% incidenza entrate cassa 44,45% 44,49% 33,00% 31,83% 31,34%
I vincoli di contenimento della spesa del personale nel periodo 2010 - 2015 appaiono
rispettati. In applicazione del comma 557 quater della legge n.296/2006, introdotto dall’art. 3,
comma 5 bis, del decreto legge 24/06/2014, n. 90, convertito con modificazione in legge 11
agosto 2014, n. 114, e nel rispetto della deliberazione della Corte dei Conti, Sezioni delle
autonomie, n. 25 del 15/09/2014, il costo del personale degli anni 2014 e 2015 rientra nei
limiti della spesa media del personale relativa al triennio 2011-2013. Dai dati contabili
indicati nella Tabella n. 3 si evince, altresì, il rispetto del limite percentuale del rapporto delle
spese di personale sulle spese correnti, fissato al 50% dall’articolo 76, c. 7, D. L. 112 del
25/06/2008 (come modificato da ultimo dall’art. 28 c. 11-quater del decreto legge 201 del
06/12/2011)7 .Nell’anno 2015 l’incidenza percentuale della spesa di personale sulla spesa
corrente si è ridotta rispetto a quella dell’esercizio precedente, in osservanza dell’art. 1,
comma 557 lettera a) della legge 27/12/2006, n. 296, e in entrambi gli anni 2014 e 2015
risulta inferiore alla media del periodo 2011-2013.
Con riferimento ai dati contabili indicati nella Tabella n. 4, gli indicatori strutturali in
termini di competenza e cassa mostrano un andamento decrescente nel periodo 2011-2015.
7 Con riferimento alla percentuale di incidenza delle spese di personale sulle spese correnti occorre precisare che l’iniziale valore
del 40%, introdotto con decorrenza dal 1° gennaio 2011 dall’art. 14, comma 9, della legge 30 luglio 2010, n. 122, è stato portato al
50% dalla legge di conversione del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 (art. 28 c. 11 quater, legge 22 dicembre 2011, n. 214).
26
3.3 Controllo della spesa di personale delle società partecipate ex art. 18 D.L. 112/2008
In tema di società partecipate, la legislazione sul controllo della spesa di personale,
ripetutamente variegata e mutata nel tempo, è recentemente approdata nella modifica del
comma 2 bis dell’articolo 18 del decreto legge n.112/2008, convertito dalla legge n. 133/2008,
operata per effetto dell’articolo 4, comma 12 bis, del decreto legge 24 aprile 2014 n. 66,
convertito dalla legge 23 giugno 2014 n. 89, e dell’art. 3, comma 5, del decreto legge 24
giugno 2014 n. 90, convertito dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, disponendo in modo chiaro
e semplice un pieno coinvolgimento degli enti partecipanti e delle società partecipate nelle
decisioni in merito al prescritto obbligo di contenimento dei costi del personale, ferma
restando ogni altra disposizione vigente in materia, non specificamente abrogata dalla norma8.
Come già specificato nel precedente paragrafo, il controllo sull’incidenza della spesa di
personale sul totale delle spese correnti, per il periodo 2011/2013, è stato effettuato seguendo
le indicazioni riportate nella delibera della Corte dei conti, Sezioni autonomie, n. 14 del 2011,
integrate con quanto specificato dalla Corte dei conti, Sezione Toscana, nella delibera n. 3 del
2012, circa le modalità di computo delle tariffe delle società partecipate. Dalla
documentazione fornita in sede di ispezione, è stato riscontrato il rispetto delle suddette
indicazioni.
In merito al controllo del costo del personale delle società partecipate, di cui all’art. 18
del D.L n. 112/2008, vengono di seguito indicati gli “atti d’indirizzo” del Comune di Ferrara
adottati nel periodo 2014 -2016, acquisiti durante la verifica ispettiva:
8 Art. 18 D.L.n.112/2008 –“Reclutamento del personale delle società pubbliche”
1. A decorrere dal sessantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente
decreto-legge, le società che gestiscono servizi pubblici locali a totale partecipazione pubblica adottano, con propri
provvedimenti, criteri e modalità per il reclutamento del personale e per il conferimento degli incarichi nel rispetto dei
principi di cui al comma 3 dell'articolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
2. Le altre società a partecipazione pubblica totale o di controllo adottano, con propri provvedimenti, criteri e modalità per il
reclutamento del personale e per il conferimento degli incarichi nel rispetto dei principi, anche di derivazione comunitaria, di
trasparenza, pubblicità e imparzialità.
2-bis. Le aziende speciali, le istituzioni e le società' a partecipazione pubblica locale totale o di controllo si attengono al
principio di riduzione dei costi del personale, attraverso il contenimento degli oneri contrattuali e delle assunzioni di
personale. A tal fine l'ente controllante, con proprio atto di indirizzo, tenuto anche conto delle disposizioni che stabiliscono, a
suo carico, divieti o limitazioni alle assunzioni di personale, definisce, per ciascuno dei soggetti di cui al precedente periodo,
specifici criteri e modalità di attuazione del principio di contenimento dei costi del personale, tenendo conto del settore in cui
ciascun soggetto opera. Le aziende speciali, le istituzioni e le società a partecipazione pubblica locale totale o di controllo
adottano tali indirizzi con propri provvedimenti e, nel caso del contenimento degli oneri contrattuali, gli stessi vengono
recepiti in sede di contrattazione di secondo livello. Le aziende speciali e le istituzioni che gestiscono servizi socio-
assistenziali ed educativi, scolastici e per l'infanzia, culturali e alla persona (ex IPAB) e le farmacie sono escluse dai limiti di
cui al precedente periodo, fermo restando l'obbligo di mantenere un livello dei costi del personale coerente rispetto alla
quantità di servizi erogati. Per le aziende speciali cosiddette multiservizi le disposizioni di cui al periodo precedente si
applicano qualora l'incidenza del fatturato dei servizi esclusi risulti superiore al 50 per cento del totale del valore della
produzione.
3. Le disposizioni di cui al presente articolo non si applicano alle società quotate su mercati regolamentati.
27
- in osservanza dell’art. 147 quater del d.lgs. n. 267/2000, l’Ufficio Partecipazioni del
Comune di Ferrara, con nota prot. n.19632 del 5.03.2014, ha inviato ai rappresentanti
legali delle società controllate 9 uno stralcio della Relazione Previsionale e Programmatica
2014/2016, contenente la definizione degli obiettivi gestionali (generali e specifici)
assegnati alle stesse. In tale nota si legge che i contenuti della suddetta relazione
costituiscono la prima delle quattro fasi procedurali individuate dalle disposizioni
normative del sistema di controllo delle partecipate 10
;
- successivamente, in applicazione della normativa sopra richiamata, al fine di coordinare le
politiche volte al contenimento dei costi del personale delle aziende speciali, istituzioni e
società a partecipazione pubblica, la Segreteria dell’Assessore al Bilancio, con e-mail del
21.08.2014 (All. n. 3) ha inviato al Presidente della Holding Ferrara s.r.l. un prospetto
sintetico che mette in relazione i costi del personale con quelli della produzione per il
triennio 2011-2013, come evidenziati nei rispettivi bilanci di esercizio delle società
partecipate. Tale prospetto, contenente i costi del personale riportati nella sottostante
Tabella n. 5, è stato trasmesso in allegato alla relazione sui risultati conseguiti
dall’attuazione del Piano operativo di razionalizzazione delle partecipazioni societarie
direttamente o indirettamente possedute dal Comune di Ferrara, di cui all’art. 1, c. 612,
della legge n.190/2014.
Tabella 5 – Costi del personale estratti dai conti economici delle Società periodo 2011-2013
Denominazione Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013 Totali
Holding Ferrara Srl 83.222 75.029 101.973 260.224
AMSEFC SpA 3.968.942 2.748.435 3.042.711 9.760.088
AMSEF Srl 1.308.942 1.822.502 1.805.437 4.936.881
FERRARA TUA SpA 842.589 844.447 825.515 2.512.551
STU Ferrara immobiliare Spa 0 0 0 0
AFM Farmacie Comunali Srl11
3.981.758 3.853.576 3.844.297 11.679.631
ACOSEA Impianti Srl 0 0 0 0
TOTALE 10.185.453 9.343.989 9.619.933 29.149.375
9 Le società in questione sono le seguenti: Holding Ferrara Servizi Srl; AMSEFC Spa; Ferrara T.U.A. Spa; Ferrara
Immobiliare Spa; ACOSEA Impianti Srl; A.F.M. Farmacie Comunali Srl; AMSEF Srl. 10 Le altre 3 fasi sono: monitoraggio/acquisizione dei risultati; verifica degli scostamenti; correzione. 11 Nel 2011 era Azienda speciale; dal 2012 è diventata una S.r.l.
28
- con nota assessoriale prot. n. 120843 del 30.12.2014, indirizzata all’Amministratore
unico della Holding Ferrara Servizi s.r.l. (Società unipersonale del Comune di Ferrara che
gestisce le partecipazioni dell’ente locale), sono stati comunicati gli obiettivi gestionali delle
società controllate per il periodo 2015-2017, tra cui al punto 4 degli obiettivi generali è stato
indicato “il contenimento degli oneri del personale provvedendo alla riduzione annuale di tali
oneri in coerenza con il DUP e gli indirizzi per il personale del Comune”. In riscontro alla
comunicazione suddetta, l’Amministratore unico della Holding Ferrara, con lettera del
25.06.2015, acquisita al protocollo del Comune al n. 66359/2015 del 29.6.2015, ha affermato
che la “Holding Ferrara Servizi S.r.l ha adottato propri strumenti programmatici, in coerenza
con gli obiettivi gestionali definiti dall’Ente controllante”, evidenziando che “tali strumenti
consentiranno il mantenimento degli equilibri di bilancio e la riduzione complessiva - a
livello di Gruppo - degli oneri dei dipendenti, riduzione peraltro già da tempo avviata con
forte determinazione e con risultati concreti”. La lettera dell’amministratore delegato
conclude con la dichiarazione che “il quadro delle assunzioni programmate è coerente con le
cessazioni dei rapporti dirigenziali, con le riduzioni del personale, nonché con le necessità
delle società controllate che operano nel mercato”. Su questo aspetto, infatti, in relazione al
suddetto obiettivo gestionale di “contenimento degli oneri del personale”, sulla base dei dati
contabili rilevati alla data del 20/11/2015, l’Amministratore unico della Holding Ferrara, con
nota prot. n. 121331 del 23.11.2015, ha confermato un calo nel costo del personale
complessivo di circa l’1% rispetto all’anno 2014;
- con nota PG/2016/0036317 del 30.3.2016 (All. n. 4), il Settore Pianificazione e controllo del
Comune di Ferrara, in ottemperanza alle disposizioni contenute nell’art. 1, commi 611 e ss.
della legge n. 190/2014, ha trasmesso alla Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per
l’Emilia Romagna, la “Relazione sui risultati conseguiti attraverso l’attuazione di quanto
definito nel Piano Operativo di Razionalizzazione delle partecipazioni societarie,
direttamente o indirettamente possedute dal Comune di Ferrara – anno 2015”, approvata con
atto sindacale del 30.03.2016. Nel paragrafo b) della suddetta relazione, dal titolo
“contenimento degli oneri del personale”, è stato affermato che dall’analisi dei dati di
bilancio delle società partecipate poste sotto la direzione ed il coordinamento della Holding
Ferrara Servizi S.r.l. , si evince una diminuzione dell’incidenza totale dei costi del personale
sul totale dei costi della produzione di 1,56 punti percentuali, passando dal 29,91% dell’anno
2014 al 28,35% dell’anno 2015. Per maggiore dettaglio, nel prospetto illustrativo del
29
paragrafo b) della suddetta relazione sono stati indicati, distintamente, i costi del personale
riferiti al periodo 2011-2015 così come riportati nella seguente Tabella n. 6:
Tabella 6 - Prospetto relativo al “Piano operativo di razionalizzazione” trasmesso alla Corte
dei Conti – Costi del personale Società partecipate
Denominazione 2011 2012 2013 2014 2015* Totali
Holding Ferrara Srl 42.353 38.007 50.317,83 104.041,54 164.095,84 398.815,21
AMSEFC Spa12
4.008.325 3.294.162 3.001.950 3.005.464,15 0 13.309.901,15
AMSEF Srl 1.171.192 1.682.732 1.685.003 1.739.845,30 1.530.067,30 7.808.839,60
Ferrara Tua Spa 981.825 986.651 968.882 945.393,67 013
3.882.751,67
STU Ferrara
immobiliare Spa
0 0 0 0 6.231,00 6.231,00
AFM Farmacie
Comunali Srl 14
2.686.706 3.853.576 3.841.077 3.983.916,42 4.049.224,48 18.414.499,90
ACOSEA Impianti
Srl
0 0 0 0 41.690,2315
41.690,23
FERRARA TUA
Srl16
3.968.809,97 3.968.809,97
Totali 8.890.401,00 9.855.128,00 9.547.229,83 9.778.661,08 9.760.118,82 47.831.538,73
* Trattasi di dati da preconsuntivo
Al riguardo, è stato evidenziato che:
per il triennio 2011-2013, il prospetto riportato nel paragrafo b) – “Contenimento degli
oneri del personale” della relazione inviata dal Comune alla Sezione di controllo della
Corte dei Conti, ai sensi dell’art. 1, c. 162, della L.190/2014, presenta dati contabili diversi
dai costi del personale risultanti dai conti economici delle società partecipate, pubblicati
sul sito del Comune. Analoga differenza è stata riscontrata con i dati contabili indicati nel
prospetto di cui all’allegato n.3 (dal confronto dei costi del personale indicati nelle
soprastanti Tabelle n. 5 e n. 6 si può rilevare la differenza dei dati contabili per il periodo
2011-2013);
12
Compresa Verde e DD S.r.l per l’anno 2012. 13 Nelle previsioni del 2015 era previsto un compenso di euro 1.450 per l’attività di un collaboratore. 14 Nel 2011 era Azienda speciale; dal 2012 Srl. 15 Con tale importo viene retribuito un ingegnere del Comune. Tale società gestisce il solo patrimonio delle reti idriche ma non il loro
utilizzo che è stato assegnato in concessione 16 Nasce nel 2015 dalla fusione di Amsefc spa e Ferrara TUA spa.
30
per il 2014, i dati riportati nella relazione trasmessa alla Corte dei Conti - Sez. Controllo
per l’Emilia Romagna, non coincidono con quelli rilevati dai relativi conti economici
pubblicati sul sito del Comune.
Durante la verifica ispettiva, il Comune ha fornito gli opportuni chiarimenti alle
anomalie contabili evidenziate, fornendo tramite e-mail del 12.5.2016, le tabelle di
riconciliazione dei costi del personale estrapolati dai conti economici delle società con quelli
indicati nel prospetto allegato alla Relazione del Piano Operativo di razionalizzazione delle
società partecipate, trasmesso alla Corte dei conti il 30 marzo 2016. Con la stessa
comunicazione, è stata inviata alla scrivente una tabella di verifica e raffronto tra le voci B9
dei conti economici (costi del personale) e il prospetto “Oneri del personale” inserito nella
relazione al piano operativo di razionalizzazione 2015 (trasmesso alla Corte dei conti), nella
quale è stata evidenziata una differenza per arrotondamento di € 0,24 (Allegati nn. 5; 5 bis; 5
ter; 5 quater e 5 quinques.). Nella citata email del 12/05/2016 il Direttore operativo, dott.
Moreno Tommasini, si è comunque impegnato a provvedere ad integrare l’originaria
comunicazione alla Corte dei Conti con l’indicazione della conciliazione degli importi
rettificati in base ai distacchi di personale infragruppo e i dati dei conti economici.
Una volta fatta chiarezza sui dati contabili delle Società partecipate, il controllo si è
incentrato sull’andamento dei costi, ai sensi dell’art. 18 del D.L. 25.6.2008, n. 112, convertito
in legge 6.8.2012, n. 133, così come modificato dal D.L. n. 66/2014, convertito nella legge n.
89/2014.
Nella seguente Tabella n.7 sono stati riepilogati i costi del personale delle società
partecipate estrapolati dai conti economici pubblicati nel sito del Comune.
31
Tabella 7 - Andamento dei costi del personale delle Società partecipate (1^ indicazione)
Anno
Holding
Ferrara
servizi
Srl
Ferrara
traffico
urbano
auto
parking
(TUA)
S.p.A
Amsef
srl
Amsefc
S.p.A
Ferrara
Immobiliare
S.p.A (STU)
Acosea
impianti
Srl
Verde e
DD Srl 17
Ferrara
TUA Srl
(fusione tra
Amsefc
S.p.A e
Ferrara
TUA S.p.A)
200718
0 857.033 1.187.419 3.372.912 0 0
2008 99.445 987.511 1.237.895 4.278.981 0 0
2009 171.278 966.324 1.167.381 4.181.331 0 0
2010 260.184 1.157.947 1.219.447 3.988.632 0 0
2011 83.222 842.589 1.308.942 3.968.942 0 0
2012 75.029 844.447 1.822.502 2.748.435 0 0 511.139
2013 101.973 825.515 1.805.437 3.042.711 0 0
2014 166.009 761.835 1.799.143 3.180.310 0 0
2015* 144.283 019
1.698.776 0 6.231 0 3.891.108
* Dati estratti dai bilanci definitivi non ancora pubblicati sul sito.
In base ai dati contabili indicati, che rappresentano un andamento altalenante dei costi
del personale, il Comune di Ferrara, con nota n. 54580 del 12.5.2016, firmata dal Direttore
Operativo, ha provveduto a fornire opportuni chiarimenti affermando che l’andamento dei
costi nel periodo 2008-2015 ha risentito di talune operazioni straordinarie di acquisizione e
fusione che hanno interessato alcune delle società partecipate, in quanto finalizzate al loro
riassetto ottimale delle dimensioni di scala.
Un prospetto allegato alla citata nota, che si riporta nella Tabella n. 8 della pagina
successiva, dimostra che, in realtà nel periodo 2008-2015 si è avuta una complessiva
riduzione dei costi del personale pari a euro 908.272. Nella menzionata nota del 12/05/2015 il
Direttore Operativo dell’ente verificato ha dichiarato che tale risultato di contenimento dei
costi è frutto di un insieme di provvedimenti che vanno essenzialmente sotto il segno di due
indirizzi: il perseguimento di efficientamenti legati alle dimensioni di scala e una politica
generale di rallentamento (quando non di blocco) del turn over.
17
Nasce il 26/06/2012 e cessa il 12/02/2013 18
L’anno 2007 è stato preso in considerazione per rappresentare il trend dei costi prima dell’introduzione del d.l. n. 112/2008. 19
Nel 2015 le società Ferrara TUA S.p.a. e Amsefc S.p.a. si fondono nella “Ferrara TUA S.r.l.”
32
Al primo degli indirizzi citati corrisponde una valutazione in ordine all’effettivo
fabbisogno di personale con qualifica dirigenziale o di quadro, cui hanno fatto seguito
concreti provvedimenti d’incentivazione all’esodo che hanno portato a dover sopportare costi
straordinari nell’esercizio in cui si sono verificati gli esodi, ma a conseguire un risparmio
strutturale e durevole nel tempo per l’intero sistema.
Tabella 8 - Andamento dei costi del personale delle Società partecipate (indicazione definitiva)
Anno
Ferrara TUA
(traffico urbano
autoparking)
S.p.A
Ferrara
Immobili
are S.p.A
(STU)
Acosea
Impianti
Srl
Asmef srl Asmsefc
S.p.A
Verde
e DD
Srl 20
Ferrata
TUA Srl
(da fusione
tra Amsefc
SpA e
Ferrara
TUA SpA)
TOTALE
2007 857.033 1.187.419 3.372.912 5.417.364
2008 987.511 1.237.895 4.278.981 6.504.387
2009 966.324 1.167.381 4.181.331 6.315.036
2010 1.157.947 1.219.447 3.988.632 6.366.026
2011 842.589 1.308.942 3.968.942 6.120.473
2012 844.447 1.822.502 2.748.435 511.139 5.926.523
2013 825.515 1.805.437 3.042.711 5.673.663
2014 761.835 1.799.143 3.180.310 5.741.288
201521
6.231 1.698.776 3.891.108 5.596.115
Differenza
2008-2015 6.231 460.881 -1.375.384
22 -908.272
Nel prospetto elaborato dall’ente non è stata inclusa la Holding Ferrara S.r.l e, per tale
motivo si è ritenuto utile, per verificare l’effettiva riduzione dei costi, riproporre il totale della
Tabella n. 8 insieme ai dati della predetta Holding indicati nella Tabella n. 7.
20
Verde e DD Srl nata il 26/06/2012 e cessata il 12/12/2012 21
Nel 2015 le società Ferrara TUA S.p.a. e Amsefc S.p.a. si fondono nella “Ferrara TUA S.r.l.” 22
Per arrivare a tale importo bisogna sommare l’importo di €.987.511 e €.4.278.981 (costi di Ferrara TUA SpA e AMSEFC S.p.A
anno 2008); al risultato di 5.622.492 va detratto l'importo di 3.891.108 (Ferrara TUA srl anno 2015).
33
Tabella 9 - Calcolo della diminuzione dei costi del personale delle società partecipate con
inclusione della Società Unipersonale “Holding Ferrara Servizi S.r.l”
Anno A) Totale tabella n. 8 B) Holding Ferrara A) + B)
2007 5.417.364 0 5.417.364
2008 6.504.387 99.445 6.603.832
2009 6.315.036 171.278 6.486.314
2010 6.366.026 260.184 6.626.210
2011 6.120.473 83.222 6.203.695
2012 5.926.523 75.029 6.001.552
2013 5.673.663 101.973 5.775.636
2014 5.741.288 166.009 5.907.297
2015 5.596.115 144.283 5.740.398
Differenza 2008-2015 -908.272 44.838 -863.434
Diminuzione effettiva dei
costi = 863.434
Pertanto, considerato il maggior costo della Holding Ferrara di euro 44.838, la
diminuzione effettiva dei costi del personale nel 2015, rispetto al 2008, è pari a €. 863.434.
Per l’anno 2016, in previsione della stesura del bilancio consolidato previsto dal d.lgs.
n. 118 del 2011, il Comune di Ferrara, con nota (PG/2016/0001617) del 7 gennaio 2016, ha
comunicato a Società, Enti, Fondazioni, Aziende Partecipate, di aver provveduto a redigere,
con deliberazione di G.C.-2015-613, due elenchi che definiscono sia le componenti del
Gruppo Amministrazione Pubblica che gli enti, aziende e società che rientreranno nel
perimetro di consolidamento, per i quali faranno seguito specifiche direttive operative e
contabili per consentire la redazione del bilancio consolidato. Con nota del 13.4.2016, l’Ente
verificato ha comunicato alle società controllate gli obiettivi gestionali per il periodo 2016-
2019, tra i quali, al n. 3, è indicato testualmente “il contenimento degli oneri del personale
mantenendo inalterato o migliorando il valore aggiunto per addetto”, e al n. 5 ”l’attivazione
della facoltà di risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro con dipendenti che abbiano
maturato i requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici ove ammessa dalla normativa di
legge e di contrattazione collettiva”.
Una volta rilevata l’effettiva diminuzione dei costi del personale delle società
partecipate, per completare l’analisi sugli adempimenti disposti dalla normativa in esame,
34
sono stati chiesti gli atti delle società partecipate con i quali, ai sensi dell’art. 18, commi 1 e 2,
del d.l. n. 112 del 2008, hanno posto atti di indirizzo di riduzione dei costi di personale
mediante il contenimento degli oneri contrattuali e delle assunzioni, nonché per il
conferimento degli incarichi nel rispetto dei principi di cui al comma 3 dell'articolo 35 del
decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 16523
. Sul punto, in sede di verifica è stata fornita la
seguente documentazione:
1. Regolamento interno per il reclutamento del personale della AMSEFC S.p.A.;
2. Regolamento interno per il reclutamento del personale di AMSEF srl;
3. Regolamento interno per il reclutamento del personale di Ferrara TUA S.p.A.;
4. Regolamento interno per il reclutamento del personale della Holding Ferrara Servizi srl..
Per tali regolamenti è stata verificata la presenza dei 5 principi enunciati nel comma 3
dell’art. 35 del d.lgs. n. 165 del 2001; gli esiti sono riportati nella Tabella riassuntiva n.10
della pagina seguente (nelle caselle è indicato il numero dell’articolo del regolamento che
disciplina la materia).
23
Le procedure di reclutamento nelle pubbliche amministrazioni si conformano ai seguenti principi:
a) adeguata pubblicità della selezione e modalità di svolgimento che garantiscano l'imparzialità e assicurino economicità e
celerità di espletamento, ricorrendo, ove è opportuno, all'ausilio di sistemi automatizzati, diretti anche a realizzare forme dì
preselezione;
b) adozione di meccanismi oggettivi e trasparenti, idonei a verificare il possesso dei requisiti attitudinali e professionali
richiesti in relazione alla posizione da ricoprire;
c) rispetto delle pari opportunità tra lavoratrici e lavoratori;
d) decentramento delle procedure di reclutamento;
e) composizione delle commissioni esclusivamente con esperti di provata competenza nelle materie di concorso, scelti tra
funzionari delle amministrazioni, docenti ed estranei alle medesime, che non siano componenti dell'organo di direzione
politica dell'amministrazione, che non ricoprano cariche politiche e che non siano rappresentanti sindacali o designati dalle
confederazioni ed organizzazioni sindacali o dalle associazioni professionali.
35
Tabella 10 - Regolamenti delle Società partecipate - Rispetto dei principi di cui
all’art.35, c.3, D.Lgs 165/2001
SOCIETA’
Adeguata
pubblicità della
selezione e
modalità di
svolgimento
che
garantiscano
l'imparzialità e
assicurino
economicità e
celerità di
espletamento,
ricorrendo, ove
è opportuno,
all'ausilio di
sistemi
automatizzati,
diretti anche a
realizzare
forme dì
preselezione;
Adozione di
meccanismi
oggettivi e
trasparenti,
idonei a
verificare il
possesso dei
requisiti
attitudinali e
professionali
richiesti in
relazione alla
posizione da
ricoprire;
Rispetto delle
pari
opportunità tra
lavoratrici e
lavoratori;
Decentramento
delle procedure
di reclutamento;
Composizione delle
commissioni
esclusivamente con
esperti di provata
competenza nelle
materie di concorso,
scelti tra funzionari
delle
amministrazioni,
docenti ed estranei
alle medesime, che
non siano
componenti
dell'organo di
direzione politica
dell'amministrazione,
che non ricoprano
cariche politiche e
che non siano
rappresentanti
sindacali o designati
dalle confederazioni
ed organizzazioni
sindacali o dalle
associazioni
professionali.
Amsefc spa
reclutamento
personale non
dirigente
Art. 4 Art. 4 Art. 4 Art. 6: prevista
la possibilità di
avvalersi di
agenzie di
lavoro esterne
Non vi sono
indicazioni
specifiche nel
regolamento
Ferrara TUA
S.p.A.
reclutamento
di personale
Art. 4 Art. 4 Art. 4 Art. 6: prevista
la possibilità di
avvalersi di
agenzie di
lavoro esterne
Non vi sono
indicazioni
specifiche nel
regolamento
Holding
Ferrara
reclutamento
di personale
Art. 4 Art. 4 Art. 4 Art. 6: prevista
la possibilità di
avvalersi di
agenzie di
lavoro esterne
Non vi sono
indicazioni
specifiche nel
regolamento
AMSEF srl
reclutamento
del personale
Art. 4 Art. 4 Art. 4 Art. 6: prevista
la possibilità di
avvalersi di
agenzie di
lavoro esterne
Non vi sono
indicazioni
specifiche nel
regolamento
36
3.4 Assunzioni a tempo indeterminato e ricorso a forme flessibili d’impiego
La disciplina del turn over negli Enti locali sottoposti al patto di stabilità interno è
stata modificata dall’art. 3 comma 5, del D.L. 24 giugno 2014, n. 90, convertito con
modificazioni in legge 11 agosto 2014, n. 114, il quale ha abrogato l’art. 76, comma 7, del
D.L. n. 112/2008 che vietava qualsiasi tipo di assunzione nei Comuni nei quali l’incidenza
delle spese di personale fosse superiore al 50% delle spese correnti, prevedendo, per gli anni
2014 e 2015, la possibilità di procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel
limite di un contingente complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 60 per cento di
quella relativa al personale di ruolo cessato nell’anno precedente. Il turn over è esteso all’80
per cento negli anni 2016-2017 e al 100 per cento a decorrere dall’anno 2018, nel rispetto
della disciplina sulla riduzione della spesa per il personale, come definita dai commi 557,
557-bis e 557-ter della legge 296/2006 24
. Dall’applicazione dei limiti al turn over sono state
escluse le assunzioni di personale appartenente alle categorie protette, ai fini della copertura
delle quote d’obbligo.
Resta fermo il divieto di procedere ad assunzioni a qualsiasi titolo e per qualsivoglia
tipologia in caso di mancato rispetto dell’obbligo di riduzione della spesa del personale
previsto dall’art. 1 c. 557 della legge 296/2006 (c. 557 ter introdotto dall’art. 14 del decreto
legge 31 maggio 2010, n 78).
Il decreto legge 19/06/2015, n. 78, convertito con modificazioni nella legge 6 agosto
2015, n. 125, all’art. 4, comma 3, ha integrato il disposto del terzo periodo dell’art. 3, comma
5, del decreto legge n. 90/2014, con l’espresso riconoscimento agli Enti locali, a decorrere
dall’anno 2014, della facoltà di recuperare le quote di turn over non utilizzate riferite a facoltà
assunzionali del triennio precedente.
Un regime derogatorio delle assunzioni è stato introdotto dal comma 424 dell’articolo
1 della Legge 23/12/2014, n.190 (legge di stabilità 2015) che, al fine di agevolare il processo
di ricollocazione del personale soprannumerario di Città Metropolitane e Province, interviene
sul regime ordinario del turn over, prevedendo che la percentuale di turn over legata dalla
legge alle facoltà di assunzioni debba essere destinata in via prioritaria all’immissione nei
24
Il comma 5-quater, aggiunto in sede di conversione del decreto legge n.90/2014, ha inoltre definito un regime di turn over
particolarmente favorevole per gli Enti più virtuosi, la cui incidenza delle spese di personale sulla spesa corrente sia pari o
inferiore al 25 per cento. Essi possono procedere, a decorrere dal 1° gennaio 2014, ad assunzioni a tempo indeterminato nel
limite dell’80 per cento della spesa relativa al personale di ruolo cessato dal servizio nell’anno precedente. A decorrere
dall’anno 2015 è previsto per essi il turn over pieno (100 per cento).
37
ruoli dei vincitori di concorso pubblico collocati nelle proprie graduatorie vigenti o approvate
al 1° gennaio 2015. Le risorse rimanenti, ovvero quelle derivanti dalle facoltà ad assumere al
netto di quelle utilizzate per l’assunzione dei vincitori di concorsi, devono essere destinate,
sommate ai risparmi derivanti dalla restante percentuale di cessazioni (completamento a 100 –
ovvero 40% per il 2015 e 20% per il 2016) ai processi di mobilità del personale
soprannumerario 25
. Le spese di personale assorbito in mobilità secondo il comma 424 non si
calcolano al fine del rispetto del tetto di spesa di cui al comma 557 dell’art. 1 della legge
27/12/2006, n.296.
Nella Gazzetta Ufficiale n. 227 del 30 settembre 2015 è stato pubblicato il Decreto del 14
settembre 2015 del MIPA, riguardante i "criteri per la mobilità del personale dipendente a
tempo indeterminato degli enti di area vasta dichiarato in soprannumero, della Croce rossa
italiana, nonché dei corpi e servizi di polizia provinciale per lo svolgimento delle funzioni di
polizia municipale". L’articolo 1 del Decreto stabilisce i criteri per l'attuazione delle
procedure di mobilità riservate, ai sensi dell'articolo 1, commi 423, 424 e 425, della legge 23
dicembre 2014, n. 190, al personale dipendente a tempo indeterminato degli enti di area vasta
dichiarato in soprannumero.
Nella Regione Emilia Romagna, la ricollocazione del personale delle Province, a
seguito del processo di riordino delle funzioni previsto dalla legge regionale n. 13, in
attuazione della cosiddetta “legge Delrio” (l. 56/2014), ha interessato n. 1.202 unità di
personale, di cui n. 959 sono state trasferite negli organici regionali e n.243 in quelli
dell’”Arpae” – Agenzia Regionale per la Prevenzione, l’Ambiente e l’Energia. La Regione
Emilia-Romagna, dunque, ha potuto definire un percorso di piena ricollocazione del personale
coerente con la riallocazione delle funzioni provinciali sul livello regionale, secondo lo
schema tracciato dalla legge Delrio, evitando la definizione di personale in sovrannumero e la
conseguente ricollocazione sui fabbisogni occupazionali delle diverse pubbliche
amministrazioni.
25
La Circolare 1/2015 del Ministero per la Semplificazione e PA per gli Affari Regionali e le Autonomie (Dip. Funzione
Pubblica) ha fornito indicazioni utili a definire la portata applicativa del comma 424 della legge 190/2014, chiarendo che
“Nelle more del completamento del procedimento di cui ai commi 424 e 425 alle amministrazioni è fatto divieto di effettuare
assunzioni a tempo indeterminato a valere sul budget 2015 e 2016. Le assunzioni effettuate in violazione dei comi 424 e 425
sono nulle”.
Sull’argomento si richiama la Deliberazione n. 19/2015 della Sezione Autonomie della Corte dei Conti
38
3.4.1 La programmazione triennale del fabbisogno e turn over del personale
L’art. 91 del d.lgs. n. 267 del 2000, rubricato “Assunzioni”, impone agli organi di
vertice delle amministrazioni locali l’obbligo della programmazione triennale del fabbisogno
di personale, comprensivo delle categorie protette, di cui alla Legge 12 marzo 1999, n. 68,
finalizzata alla riduzione programmata delle spese del personale.
L’esame degli atti di programmazione del personale adottati dal Comune di Ferrara nel
periodo 2010-2015 appaiono rispondere alle effettive esigenze di servizio individuate in
funzione dell'adeguamento organizzativo, dei compiti e dei programmi dell'Amministrazione,
in coerenza con il principio della riduzione della spesa complessiva per il personale, entro i
vincoli della finanza pubblica, in osservanza dell’art. 39 della legge n. 449/1997 e dell’art. 91,
comma 2, del d.lgs. 267/2000. Al riguardo, il collegio dei revisori, ai sensi dell’art. 19,
comma 8, della legge n. 448/2001, ha attestato nei propri verbali il rispetto della riduzione
della spesa complessiva del personale.
In osservanza dell’art. 6, comma 4-bis, del d.lgs. n. 165/2001, come introdotto dall’art.
35, c.1, d.lgs. n. 150/2009, i documenti di programmazione triennale del fabbisogno di
personale ed i loro aggiornamenti sono stati elaborati su proposta dei competenti dirigenti che
individuano i profili professionali necessari allo svolgimento dei compiti istituzionali delle
strutture cui sono preposti. Al riguardo, ai fini della valutazione annuale delle eccedenze di
personale, in applicazione dell’art. 33 del d.lgs. n. 165/2001, nel Comune di Ferrara ciascun
dirigente ha comunicato ogni anno al Dirigente del Servizio Personale di “aver provveduto
alla valutazione delle attuali esigenze di servizio del proprio Settore e delle attività da
svolgere per le finalità e gli obiettivi individuati nei documenti di programmazione
dell’Amministrazione”, confermando, per il periodo 2010-2015, la dotazione organica del
proprio Settore, e quindi l’assenza di situazioni di soprannumero o eccedenze di personale.
Durante la verifica ispettiva, è stato accertato che in osservanza dell’art. 35, c. 4, del
d.lgs. n. 165/2001, gli atti di reclutamento del personale a tempo indeterminato e determinato
del periodo 2010-2015, sono stati adottati sulla base della programmazione triennale del
fabbisogno di personale e dei piani occupazionali annuali, in relazione alle effettive esigenze
di servizio ed in coerenza con gli strumenti di programmazione economico-finanziaria anche
pluriennale. Nelle premesse degli atti di programmazione del fabbisogno di personale,
l’Amministrazione Comunale di Ferrara ha attestato il rispetto di tutti i vincoli finanziari e
assunzionali previsti dalla normativa vigente, dando atto in particolare della riduzione della
39
spesa di personale nel contesto degli ambiti prioritari d’intervento disciplinati dalle lettere a),
b) e c) dell’art. 1, comma 557, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (finanziaria 2007):
a) riduzione dell'incidenza percentuale delle spese di personale rispetto al complesso delle
spese correnti, attraverso parziale reintegrazione dei cessati e contenimento della spesa
per il lavoro flessibile;
b) razionalizzazione e snellimento delle strutture burocratico-amministrative, anche
attraverso accorpamenti di uffici con l'obiettivo di ridurre l'incidenza percentuale delle
posizioni dirigenziali in organico;
c) contenimento delle dinamiche di crescita della contrattazione integrativa, tenuto anche
conto delle corrispondenti disposizioni dettate per le Amministrazioni statali.
In effetti, agli atti di programmazione triennale del fabbisogno risultano allegati, oltre
che i piani occupazionali degli anni compresi nel periodo di programmazione (reclutamento
del personale a tempo indeterminato e determinato), i prospetti dimostrativi del rispetto dei
limiti di cui all’art. 1, commi 557 lettera a) e 557 quater, della legge n. 296/2006, riguardanti
rispettivamente, la riduzione dell’incidenza percentuale della spesa di personale rispetto al
complesso delle spese correnti (secondo le indicazioni contenute nella Deliberazione della
Corte dei Conti Sez. autonomie n. 27/2015) e la diminuzione della spesa del personale rispetto
alla media del triennio precedente. Nei medesimi atti risultano allegati, altresì, i prospetti
contenenti i dati contabili riferiti al personale dell’ente assunto con contratto a tempo
determinato, ai fini del rispetto dei limiti di spesa di tale tipologia contrattuale, ex art. 9,
comma 28, D.L. n. 78/2010, convertito in legge n.122/2010.
Per quanto riguarda le annualità comprese nel triennio 2016-2018, l’ente verificato
non ha programmato assunzioni a tempo indeterminato, giusto atto di G.C. n.79/22504 del
22/02/2016.
Ai fini del controllo delle assunzioni operate dal Comune nell’anno 2015, anche
tramite mobilità volontaria, e dei vincoli posti dall’art. 1, commi 423, 424 e 425 della legge
23 dicembre 2014, n. 190, è stato accertato che l’Amministrazione Comunale di Ferrara, con
la programmazione del fabbisogno di personale per il triennio 2015-2017, ed in particolare
con l’integrazione n. 9 al Piano occupazionale dell’anno 2015, approvata con delibera di G.C.
n. 423/84942 del 18/08/2015, ha previsto le assunzioni a tempo indeterminato di n. 5 unità di
categ. C – profilo professionale di “Istruttore tecnico” da assegnare, nell’ambito dell’Area del
territorio e Sviluppo Economico, al Servizio Infrastrutture Mobilità e Traffico (n.2 unità); al
40
Servizio Beni Monumentali – Centro Storico (n. 1 unità) e al Servizio Qualità Edilizia del
Settore Pianificazione Territoriale (n .2 unità), mediante scorrimento della vigente graduatoria
a tempo indeterminato per pari profilo professionale. Il reclutamento a tempo indeterminato
del suddetto personale è stato programmato mediante l’utilizzo dei “resti assunzionali”
dell’anno 2013, nel rispetto dell’art. 4, comma 3, del D.L. n. 78 del 19/06/2015, convertito
con modificazione nella legge 6 agosto 2015, n. 125, e delle direttive impartite sull’argomento
dalla Corte dei Conti – Sezione delle Autonomie – con la Deliberazione n.26 del 20 luglio
2015. La normativa richiamata, come già accennato, autorizza infatti i Comuni, nel rispetto
dei vincoli di finanza pubblica e delle quote percentuali di turn over consentite per le
assunzioni di personale a tempo indeterminato, di cui all’art. 3, comma 5, del D.L. n. 90/2014,
convertito in legge n. 114/2014, ad impiegare nel 2015 l’eventuale budget residuo del triennio
2011-2013 per assunzioni di personale a tempo indeterminato, in deroga ai vincoli posti
dall’art. 1, comma 424, della legge 190/2014, (riassorbimento del personale delle Province) 26
.
Nella citata programmazione del fabbisogno dell’anno 2015, la Giunta comunale di Ferrara ha
dato atto che l’avvio delle procedure finalizzate alla copertura delle necessità assunzionali
sarebbe stata subordinata al rispetto della verifica delle ulteriori e seguenti condizioni:
- rispetto del patto di stabilità interno dell’anno precedente e limiti di contenimento
complessivo delle spese di personale;
- mancanza di situazioni strutturalmente deficitarie, di cui all’art. 242 del d.lgs. n. 267/2000
e s.m.i.;
- mancanza di situazioni di soprannumerarietà o eccedenze di personale, ai sensi dell’art. 33
del D.Lgs. n. 165/2001;
- riduzione delle spese di personale rispetto al triennio 2011-2013;
- predisposizione del “Piano triennale delle azioni positive” in materia di pari opportunità;
- rideterminazione della dotazione organica, ai sensi dell’art. 6, comma 6, del d.lgs. n.
165/2001;
- rispetto dei tempi medi di pagamento, come certificati dal Settore Finanze e Bilancio, ai
sensi dell’art. 41 del D.L. n.66/2014, convertito in legge n. 89/2014.
26 Il budget di spesa del biennio 2014-2015 riferito alle cessazioni di personale intervenute nel 2014 e nel 2015 resta
soggetto ai vincoli di destinazione posti dall’art. 1, comma 424, della legge 190/2014, finalizzati a garantire il riassorbimento
del personale delle Province.
41
In sede di verifica ispettiva, al fine di accertare il rispetto dei criteri e delle limitazioni
nelle assunzioni di personale, sono stati acquisiti i dati relativi al turn-over del periodo 2010-
2015, riepilogati nelle Tabelle n.11 e n.12 (Allegati n.6 e 7).
Tabella 11 - Il turn-over del personale nel periodo 2010-2015
Anno 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Cessazioni n.31 n.43 n.39 n.22 n.36 n.61
Risparmi di
spesa €.1.316.943 €.1.852.779 €.1.358.592 €.733.866 €.1.204.573 €.2.050.806
Assunzioni n.48 n.1 n.14 n.12 n.25 n.8
di cui
Concorso
pubblico
n.34 - n.9 n.1 n.20 n.5
Progressioni
verticali - - - - - -
Categorie
protette - - - n.3 n.1
Mobilità n.12 - n.4 n.7 n.4 n.3
Stabilizzazioni n.2 °° - - - -
Altre forme di
assunzioni
- n.1* n.1** n.1** -
°° Stabilizzazione a tempo indeterminato di n. 3 dipendenti con profilo di “Istruttore direttivo amministrativo” di
categ. D1, con decorrenza 01/01/2010 e 01/06/2010, rientranti nel programma di stabilizzazione per gli anni
2009 e 2010, approvato con determinazione dirigenziale dell’Ufficio Personale n. 113437 del 30/12/2008.
Trattasi di personale a tempo determinato in possesso dei requisiti previsti dal comma 558 dell’art. 1 della
legge n. 296/2006 (Finanziaria 2007) e dai commi 90, lett. B) e 94, lett. A) dell’art. 3 della legge n. 244/2007
(Finanziaria 2008).
* Sentenza Giudice Sezione Lavoro;
** Riammissione in servizio;
42
Tabella 12 – Risorse del turn over utilizzate per assunzioni
Annualità turn over Importo complessivo Importo Utilizzato Importo Disponibile
2011 €.974.798,39 €.301.336,80 (n. 9
assunti 2012) €.673.461,59
2012 €.1.216.898,35 €.129.043,05 (n.4
assunti nel 2013) €.1.087.855,31
2013 €.1.528.175,18 €1.039.512,55 (n.21
assunti nel 2014) €.488.662,64
2014 €.1.211.406,43
€.165.954,55 (n.5
assunti nel 2015 su
resti 2013)
€.1.045.451,89, di cui
€.722.743,80
vincolato alla
ricollocazione del
personale delle
Province
2015 €.1.558.153,48 -
€.1.558.153,48, di cui
€.512.701,59 (Legge
stabilità 2016 = 25%
solo non dirigenti)
vincolato alla
ricollocazione del
personale delle
Province
Nell’anno 2015, le assunzioni a tempo indeterminato del Comune di Ferrara hanno
riguardato:
- n. 5 unità di categ. C - profilo professionale “Istruttori tecnici”, mediante scorrimento
della vigente graduatoria a tempo indeterminato di pari profilo professionale, e utilizzo dei
resti assunzionali dell’anno 2013, in osservanza dell’art. 4, comma 3, del D.L. n. 78 del
19/06/2015, convertito con modificazione nella legge 6 agosto 2015, n. 125, così come
rappresentato nell’atto d’integrazione n. 9 al Piano del fabbisogno 2015, di cui alla citata
deliberazione di G.C. n. 423/84942 del 18/08/2015. A decorrere dal 1° ottobre 2015, come
previsto gli Istruttori Tecnici sono stati assegnati, nell’ambito dell’Area del territorio e
Sviluppo Economico, al Servizio Infrastrutture Mobilità e Traffico (n. 2 unità); al Servizio
Beni Monumentali – Centro Storico (n.1 unità) e al Servizio Qualità Edilizia del Settore
Pianificazione Territoriale (n.2 unità), giusto provvedimento dirigenziale del Settore Risorse
Umane n. 1566 del 22/09/2015. Previa attivazione di procedura di mobilità obbligatoria, ai
sensi dell’art. 34 bis del d.lgs. n. 165/2001, il reclutamento degli “Istruttori tecnici” risulta
effettuato mediante scorrimento della graduatoria di pari profilo professionale e categoria
43
giuridica, approvata con determinazione dirigenziale n. 85/104114 del 18/11/2010 e prorogata
fino al 31/12/2016 con determinazione n.2353/101308 del 08/12/2013, nel rispetto del turn-
over fissato dall’art. 3, comma 5, del d.l. n. 90/2014, convertito con modificazioni ed
integrazioni dalla legge n. 114/2014. Lo scorrimento della graduatoria vigente non è stato
preceduto da avviso di mobilità volontaria, di cui all’art. 30 del d.lgs. n. 165/2001, in virtù
della sentenza del Consiglio di Stato n. 4329 del 31 luglio 2012 che ha affermato il principio
in forza del quale la Pubblica Amministrazione nella scelta della procedura di reclutamento di
nuove unità di personale deve privilegiare lo scorrimento di graduatorie vigenti approvate per
il medesimo profilo professionale, anteponendo tale forma di assunzione alla ricerca di
personale di altre amministrazioni attraverso procedure di mobilità di cui all’art 30 del d.lgs.
165/2001. Il Consiglio di Stato chiarisce, infatti, che il comma 2 bis, dell’art. 30 del d.lgs. n.
165/2001, prevede la prevalenza della mobilità esterna solamente rispetto a nuove procedure
concorsuali, non anche con riferimento allo scorrimento di graduatorie vigenti: “Tra l’utilizzo
dello scorrimento della graduatoria e quello della mobilità volontaria il legislatore ha,
quindi, dato preferenza al primo metodo, poiché a fronte dell’idoneità di entrambi di
consentire il reperimento di personale professionalmente qualificato, la mobilità volontaria
esige di una nuova procedura, che comporta un dispendio di tempo e di risorse”.
La spesa utilizzata per le assunzioni dei 5 Istruttori tecnici di categ. C, complessivamente di
€.165.954,55, è stata impegnata sui resti assunzionali dell’anno 2013, pari a euro 488.662,64,
mentre le capacità assunzionali degli anni 2014 e 2015, pari, rispettivamente, a € 722.743,80 e
€.512.701,59 (60% della spesa dei cessati) è stata destinata al ricollocamento del personale
delle Province, ai sensi dell’art. 1, comma 424, legge n. 190/2014 (Cfr. Tabelle n.11 e n.12);
- n. 3 unità di categ. C mediante “mobilità per interscambio” tra Enti locali, ai sensi
dell’art. 30 d.lgs. n. 165/2001 (passaggio diretto di dipendenti appartenenti alla medesima
qualifica in servizio presso diverse pubbliche amministrazioni che facciano domanda di
trasferimento, previo assenso dell’amministrazione di appartenenza) e art. 7 DPCM n.
325/1988 27
. Sull’argomento, la nota del Dipartimento della Funzione Pubblica n.20506 del
27/03/2015 ha integrato le indicazioni fornite con le linee guida contenute nella circolare n.
1/2015 del Ministro della Semplificazione e PA e degli Affari regionali, chiarendo in
27
L'art. 7 del DPCM n. 325 del 05/08/1988 recante “Procedure per l'attuazione del principio di mobilità nell'ambito delle
Pubbliche Amministrazioni” così recita: “E' consentita in ogni momento nell'ambito delle dotazioni organiche di cui all'art. 3,
la mobilità dei singoli dipendenti presso la stessa od altre amministrazioni, anche di diverso comparto, nei casi di domanda
congiunta di compensazione con altri dipendenti di corrispondente profilo professionale, previo nulla osta
dell'Amministrazione di provenienza e di quella di destinazione”
44
particolare che la mobilità del personale prevista dall’art. 34-bis del d.lgs. n. 165/2001 si
riferisce al caso di reclutamento di personale mediante concorso e non all’ipotesi di mobilità
volontaria; restando comunque possibile la mobilità per “interscambio”, anche presso
amministrazioni di diverso comparto, in caso di domanda congiunta di compensazione con
altri dipendenti di corrispondente profilo professionale, ferma la necessità di accertare che non
vi siano, presso le amministrazioni coinvolte, altri soggetti contestualmente interessati.
In particolare, con Determinazioni dirigenziali del Settore Personale n.1085 del
26/06/2015, n. 1922 del 6/11/2015 e n. 2390 del 29/12/2015, nel Comune di Ferrara è stata
disposta l’assunzione per mobilità intercompartimentale, ai sensi dell’art. 30 del d.lgs. n.
165/2001 e art. 7 del DPCM 5 agosto 1988, n.325, rispettivamente, di n. 1 unità di categ.C –
“Istruttore di P.M.”, con decorrenza 1° luglio 2015, proveniente dal Comune di Occhiobello,
previo assenso dell’amministrazione di provenienza; di n.1 unità di categ. C – “Istruttore
Amministrativo”, con decorrenza 16/11/2015, proveniente dal Comune di Forlì e di n. 1 unità
di categ.C – “Istruttore Amministrativo”, con decorrenza 31/12/2015, proveniente dal
Comune di Adria, previo assenso dell’Amministrazione di provenienza.
I processi di reclutamento del suddetto personale, mediante mobilità per interscambio,
non sono sottoposti ai vincoli in materia di ricollocazione del personale delle Province e delle
Città metropolitane, di cui ai commi da 418 a 430, della legge 23/12/2010, n.190.
Per quanto riguarda le altre procedure di mobilità, avviate dal Comune nel periodo 2010-
2015, ne è stata accertata la regolarità e la conformità alle norme vigenti. In applicazione degli
artt. 30 e 34 bis del d.lgs. n. 165/2001, prima di bandire procedure concorsuali pubbliche per
il reclutamento di personale a copertura dei posti vacanti della dotazione organica, sulla base
delle programmazioni triennali del fabbisogno e Piani annuali di occupazione, il Comune di
Ferrara ha avviato sempre contestualmente entrambe le procedure di mobilità, subordinando e
condizionando la mobilità volontaria esterna all’esito negativo della mobilità obbligatoria, ex
art. 34 e 34 bis del d.lgs. 165/2001, ovvero, al riscontro da parte della Regione Emila
Romagna – Servizio Lavoro - e del Dipartimento della Funzione Pubblica dell’assenza di
dipendenti pubblici in posizione di “disponibilità”, a seguito di esuberi conseguenti alla loro
mancata ricollocazione all’interno della propria amministrazione o di altre amministrazioni, in
applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 33 del decreto legislativo n.165/2001 e
dell’articolo 2 commi 11 e 12 del decreto legge n. 95/2012.
45
3.4.2 Assunzioni a tempo determinato
Per quanto riguarda le assunzioni con contratto di lavoro flessibile, l’articolo 9,
comma 28, della L.30 luglio 2010, n. 122, di conversione del d.l. 31/05/2010, n. 78, stabiliva
che tale spesa non doveva superare (salvo che per quelle dei vigili, personale educativo e
docente e dipendenti dei servizi sociali) il tetto del 50% di quanto sostenuto allo stesso titolo
nel 200928
. La sezione Autonomie della Corte dei Conti, con la deliberazione n. 12/2012, ha
chiarito che le assunzioni dei dirigenti per la copertura di posti vacanti in dotazione organica,
ex articolo 110, comma 1 del d.lgs. n. 267/2000, non andavano comprese nel tetto, in quanto
il legislatore stabiliva uno specifico limite numerico; andavano invece compresi gli oneri per
le assunzioni dei dirigenti, dei responsabili e delle alte specializzazioni extra dotazione
organica in base al comma 2 dello stesso articolo. A giudizio della Corte dei Conti, espresso
nella deliberazione n. 11/2012 a Sezioni riunite in sede di controllo, l’adeguamento per gli
enti locali ai principi generali della norma nazionale appare teso a ricondurre il lavoro
flessibile nell’alveo naturale dei requisiti di temporaneità e urgenza previsti dagli articoli 36 e
7, comma 6, del d.lgs. 165/2001, evitando che il relativo utilizzo si trasformi in un mezzo per
colmare le lacune ordinarie dell’attività dell’ente.
Nel 2014, le scelte legislative sono state modificate dall’articolo 11, comma 4 bis, del
d.l. n.90/2014, convertito con modificazioni nella l. 11/08/2014, n.114, dove per i Comuni che
rispettano i vincoli complessivi di spesa del personale il tetto per le assunzioni flessibili è
stato elevato al 100% della spesa sostenuta allo stesso titolo nel 2009. Lo stesso decreto ha
aumentato al 30% della dotazione organica il limite per le assunzioni a tempo determinato di
dirigenti ex articolo 110 comma 1.
La Sezione Autonomie della Corte dei Conti, nella delibera n. 13 del 31/03/2015
contenente il modello di questionario al conto consuntivo 2014 che i revisori devono inviare
alla sezione regionale di controllo, ha incluso la spesa per le assunzioni a tempo determinato
dei dirigenti per la copertura di posti vacanti in dotazione organica nel tetto di spesa per le
assunzioni flessibili, modificando implicitamente la sua precedente impostazione.
L’inclusione degli incarichi dirigenziali a contratto nel vincolo della spesa di cui all’art. 9,
comma 28, del D.L. 31/05/2010, n. 78, è stata confermata con la delibera n. 14/2016 della
28
L’applicazione di queste disposizioni, considerate principi generali ai fini del coordinamento della finanza pubblica, da
parte degli enti locali è stata prevista a partire dall’1.1.2012 (l’obbligo per gli enti locali è stato aggiunto dall’art.4 c.102
legge 12 novembre 2011, n. 183)
46
Sezione Autonomie della Corte dei Conti, con un cambiamento di rotta rispetto alle decisioni
prese in passato con la delibera n.12/2012 che aveva invece decretato l’esclusione di queste
spese dai vincoli suddetti.
Nel quinquennio 2010/2015, il ricorso ad assunzioni a tempo determinato del Comune
di Ferrara ha riguardato il conferimento di incarichi dirigenziali e alte specializzazioni, ai
sensi dell’art. 110, commi 1 e 2, del TUEL, oltre alla nomina di collaboratori destinati agli
Uffici di supporto agli organi di direzione politica (Uffici di Staff), di cui all’art. 90 del
TUEL, e al personale a tempo determinato dell’”Istituzione Servizi Educativi Scolastici e per
le Famiglie”, compreso il personale insegnante (categ. C) degli asili-nido e delle scuole
materne comunali (Cfr. Tabella n.2).
Vengono di seguito rappresentate le anomalie emerse dal controllo degli atti
concernenti gli incarichi dirigenziali conferiti ai sensi dell’art. 110, c.1, del TUEL e
dell’incarico conferito al Capo di Gabinetto, ex art. 90 del TUEL;
A) Incarichi conferiti ai sensi dell’art. 110 del TUEL
L’art. 110, comma 1, del TUEL assegna allo Statuto dell'ente la possibilità di
prevedere che la copertura dei posti di Responsabili degli Uffici e dei Servizi, di qualifica
dirigenziale o di alta specializzazione, in misura non superiore al 30% dei posti istituiti nella
dotazione organica della medesima qualifica, possa avvenire mediante contratto a tempo
determinato, “fermi restando i requisiti richiesti dalla qualifica da ricoprire e previa
selezione pubblica volta ad accertare, in capo ai soggetti interessati, il possesso di
comprovata esperienza pluriennale e specifica professionalità nelle materie oggetto
dell'incarico”. La stessa norma, al secondo comma, prevede le condizioni che devono
sussistere perché possano essere stipulati, al di fuori della dotazione organica, contratti a
tempo determinato per i dirigenti e le alte specializzazioni, negli enti in cui non è prevista la
dirigenza. Per quanto riguarda la limitazione numerica del conferimento di incarichi
dirigenziali a contratto, occorre evidenziare che fino all’introduzione esplicita del nuovo
limite del 30% ad opera dell’articolo 11 del D.L n.90/2014, convertito con modificazioni nella
L. 11/08/2014, n.114, negli enti locali andava applicato il limite fissato dall’art. 19, comma 6,
del d.lgs. n. 165 del 2001 (8% della dotazione organica dirigenziale elevato al 18% dal 2012 e
fissato poi al 13%, dal 31/10/2013 al 24/06/2014, per i Comuni con popolazione superiore a
100.000 abitanti e inferiore o pari a 250.000 abitanti), come disposto dal comma 6 ter dello
47
stesso articolo 19, introdotto dall’art. 40 del d.lgs. n. 150/2009, che ha esteso tale limite
numerico a tutte le Amministrazioni Pubbliche, di cui all'art.1, comma 2 del decreto
medesimo 29
.
L’art. 79 dello Statuto del Comune di Ferrara, approvato con deliberazione del Consiglio
Comunale n.43529/02 del 14/04/2003 e s.m.i., rubricato “Dirigenza e Alte Specializzazioni”
ha previsto il conferimento dei suddetti incarichi a contratto, delegando al Regolamento
sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi la disciplina sulle modalità del conferimento, dei
tempi e della revoca degli incarichi dirigenziali. Il comma 7-bis dello stesso art. 79 ha
disposto testualmente che “Per i posti di qualifica dirigenziale, la quota degli stessi
attribuibile mediante contratti a tempo determinato, è stabilita dal R.O.U.S., e comunque non
oltre la misura percentuale massima, stabilita dalla legge, dei posti istituiti nella dotazione
organica della medesima qualifica”. Infine, il comma 8 dell’art. 79 dello Statuto statuisce che
“ E’ fatta salva la speciale regolamentazione prevista per il conferimento dell’incarico di
Capo di Gabinetto del Sindaco, che può essere attribuito ad un/una dipendente di ruolo del
Comune o assegnato ad un esterno/a assunto con contratto a tempo determinato. L’atto di
incarico ne definisce le competenze, le condizioni economiche e la durata che non può
comunque superare il mandato del Sindaco e cessa quando termini, per qualunque causa,
detto mandato”.
Gli articoli da 35 a 38 del Regolamento sull’Ordinamento generale degli Uffici e dei Servizi
del Comune di Ferrara (ROUS), approvato con deliberazione di G.C. n. 38/24465 del
20/03/2007 e s.m.i., disciplinano le modalità e i criteri per il conferimento degli incarichi a
contratto di dirigenti e alte specializzazioni previsti dall’art. 79 dello Statuto e art. 110, commi
1 e 2, del d.lgs. n. 267/2000. In particolare, l’art. 35, comma 2, del ROUS ha disposto che “I
contratti a tempo determinato di qualifica dirigenziale, ai sensi dell’art. 110, comma 1, del
d.lgs. 267/2000 e s.m.i., possono essere stipulati in misura non superiore alla percentuale
massima prevista, per gli enti locali, dalle vigenti disposizioni di legge e normativa
complementare in materia, calcolata sui posti istituiti nella dotazione organica della
medesima qualifica dirigenziale e, comunque, per almeno una unità. Fermo restando il
contingente complessivamente stipulabile dei contratti a tempo determinato, il quoziente
29
La Sentenza della Corte costituzionale, 12 novembre 2010, n. 324, e i pareri nn. 12 e 13/2011 resi in data 8 marzo 2011
dalla Corte dei Conti-Sezioni riunite in sede di controllo - hanno definitivamente risolto la questione relativa alla
compatibilità tra la disciplina dell’art. 110, comma 1, del TUEL e quella del disposto dell’art. 19, commi 6 e 6 bis del d.lgs.
165/2001, riconoscendo la diretta applicabilità agli enti territoriali di tutte le disposizioni contenute nel suddetto articolo 19
del d.lgs. 165/2001.
48
derivante dall'applicazione della percentuale massima sopra prevista, è arrotondato all'unità
inferiore, se il primo decimale è inferiore a cinque, o all'unità superiore, se esso è uguale o
superiore a cinque”, mentre l’art. 36 del Regolamento degli Uffici ha disposto che per il
conferimento degli incarichi dirigenziali, di cui all’articolo 110, commi 1 e 2, del TUEL,
l’Amministrazione comunale debba procedere mediante “selezione pubblica volta ad
accertare, in capo ai soggetti interessati, il possesso di comprovata esperienza pluriennale e
specifica professionalità nelle materie oggetto dell’incarico”. L’individuazione dei soggetti
da assumere con contratto a tempo determinato compete comunque al Sindaco, ferme
restando le procedure selettive disciplinate dall’art. 36 del ROUS (All. n. 8).
Premesso quanto sopra, l’Amministrazione Comunale di Ferrara, nel periodo 2010-
2015, ha conferito i seguenti incarichi mediante contratti a tempo determinato di diritto
pubblico, ai sensi dell’art. 110, comma 1, del TUEL:
- con determinazioni dirigenziali del 31/12/2009 n. 109741, n.109746 e n.109751, a seguito
di procedura selettiva indetta ai sensi del citato art. 36 del ROUS, sono stati conferiti
dall’1/01/2010 al 31/12/2012, rispettivamente, gli incarichi di dirigente tecnico esperto in
tematiche delle opere pubbliche e delle infrastrutture (Ing. Lanzoni Ferruccio - dirigente
del Servizio Edilizia); di dirigente del Settore Pianificazione territoriale (Ing. Tumiati
Davide) e quello di dirigente tecnico esperto in tematiche ambientali (Ing. Bassi Alberto);
- con provvedimenti sindacali n. 17622 del 24 febbraio 2010 e n. 16374 del 22 febbraio
2010, a seguito di selezione interna tra il personale di categ. D, indetta ai sensi dell’art. 34,
comma 7 del ROUS, sono stati attribuiti, rispettivamente, gli incarichi dirigenziali, per la
durata di tre anni, decorrenti dal 1° marzo 2010 fino al 28/02/2013, di dirigente del
Servizio Pianificazione Territoriale Progettazione (Ing. Paolo Perelli - Dirigente Servizio
Qualità Edilizia e ad interim del Servizio Pianificazione Territoriale) e del Comandante del
Corpo di Polizia Municipale (dott.ssa Laura Trentini) .
Gli incarichi sopra citati, ad eccezione di quello attribuito all’ing. Bassi Alberto, risultano
prorogati fino alla fine del mandato del Sindaco in carica (giugno 2014), giuste delibere di
G.C. n. 6/20374 del 21/03/2012 e n. 12/45132 del 19/06/2012, di approvazione del piano
del fabbisogno di personale 2012/2014, richiamate nella determinazione del Dirigente del
Servizio Direzione Generale – Segretario Comunale – Servizio Personale n.856/50735 del
5/07/2012 (Allegati nn.9, 10 e 11);
- con atto del Sindaco prot. n. 75415 del 25/08/2010, previa procedura di selezione pubblica,
è stato conferito l’incarico dirigenziale a tempo determinato alla dott.ssa Alessandra
49
Genesini, quale esperto in tematiche del patrimonio, decorrente dal 20/09/2010 fino alla
scadenza del mandato del Sindaco in carica (giugno 2014) (All. n.12);
- con provvedimenti del Sindaco del 29/12/2010 n. 115813 e n.115811, a seguito di
procedura selettiva indetta con determinazione dirigenziale n. 103 del 02/10/2010, sono
stati conferiti, rispettivamente, gli incarichi di Direttore dell’”Istituzione dei Servizi
Educativi, Scolastici e per le Famiglie” (Dott. Mauro Vecchi) e di dirigente esperto in
materie pedagogiche da assegnare alla Direzione pedagogica della medesima Istituzione
(dott.ssa Donatella Mauro) (Allegati nn. 13 e 14).
- Ai suddetti incarichi dirigenziali, di cui all’art. 110, c.1, del TUEL va aggiunto quello
conferito al dott. Giovanni Lenzerini il quale, come meglio specificato più avanti, è stato
nominato Capo di Gabinetto, ai sensi dell’art. 90 del TUEL, con contratto individuale di
natura dirigenziale, e successivamente gli è stato conferito l’incarico di dirigente ad
interim del Settore Attività Culturali, nell’ambito dell’Area Servizi alla Persona (Cfr.
successivo p. B).
- Con la deliberazione di G.C. n. 453/66845 del 29/07/2014 (All. n. 15), la nuova
amministrazione dell’ente locale ha riconfermato le funzioni dei dirigenti a tempo
indeterminato e determinato rinnovando gli incarichi conferiti ai sensi dell’art. 90 e art.
110 del TUEL. In particolare, essendo state già espletate le procedure di selezione
pubblica, come disposto dall’art. 110, c.1, del TUEL, a seguito della modifica introdotta
dall’art.11, c. 2, del d.l. n.90/2014, l’Amministrazione comunale di Ferrara ha provveduto
al rinnovo, fino alla fine del mandato elettorale del Sindaco neo eletto (giugno 2019), degli
incarichi sopra citati, conferiti ai dirigenti Mauro Vecchi (Direttore Istituzione), Donatella
Mauro (dirigente pedagogista) e Davide Tumiati, dirigente del Settore Pianificazione
Territoriale, nonché dell’incarico del dott. Giovanni Lenzerini, Capo di Gabinetto avente
pure la responsabilità della gestione del Settore Attività Culturali e del Museo della
Cattedrale per il periodo 1° marzo 2015-28/02/2018. Relativamente agli altri incarichi
dirigenziali, nelle more dell’espletamento delle procedure selettive pubbliche, attivate con
atto di G.C. n.635/96231 del 21/10/2014 per la copertura a tempo determinato dei posti di:
- dirigente del Servizio Qualità Edilizia e ad interim del Servizio Pianificazione Territoriale;
- Comandante del Corpo di Polizia Municipale Terre Estensi;
- dirigente del Servizio Ambiente, nell’ambito dell’Area del Territorio e dello Sviluppo
Economico;
- dirigente del Settore Attività Culturali,
50
l’Amministrazione Comunale di Ferrara ha confermato nelle proprie funzioni dirigenziali, per
il periodo 01/01- 28/02/2015, gli incarichi già assunti ai sensi dell’art. 110, c. 1, del TUEL,
fermo restando il trattamento economico attribuito agli interessati. Con successivo atto del
Sindaco n.120460 del 29/12/2014 sono state formalmente riconfermate, dall’1/1/2015 al
28/02/2015, le funzioni dirigenziali di Perelli Paolo (dirigente Servizio Qualità Edilizia e ad
interim del Servizio Pianificazione Territoriale Progettazione), Trentini Laura (Comandante
P.M.) e dell’Ing. Graldi Ivano, nominato dirigente in posizione di Staff al Direttore Tecnico,
ex art.110, c.2, del Tuel, giusta determina dirigenziale n.89/90558 dell’8/11/2013. L’Ing.
Graldi è cessato dal servizio per pensionamento il 31/10/2015 ed è stato sostituito dall’Ing.
Alessio Stabellini, dirigente del Servizio Ambiente dell’Area del Territorio, di cui al
provvedimento sindacale n.110636 del 28/10/2015.
- In data 5 giugno 2015, con determinazioni dirigenziali del Servizio Personale
n.28/57542 e n. 939/57545, il Comune di Ferrara ha indetto selezione pubblica per la
costituzione di rapporti di lavoro a tempo determinato ai sensi dell’art. 110, commi 1 e 2, del
D.lgs. n. 267/2000, rispettivamente, per la copertura di n. 3 posti di dirigente nell’ambito
dell’Area del Territorio e Sviluppo Economico e dell’Area Servizi alla persona- Settore
Attività Culturali (n. 1 Dirigente del Servizio Beni Monumentali – Centro Storico; n.1
dirigente del Servizio Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea e n. 1 dirigente del Servizio
Manifestazione Culturali e Turismo – Politiche per la Pace), e per la copertura di un posto di
dirigente, extra dotazione organica, connesso ad esigenze straordinarie dell’ente, finalizzate
ad assumere un esperto in tematiche contabili, economico-patrimoniali e finanziarie degli enti
locali che possa portare a regime l’“armonizzazione dei sistemi contabili” e degli schemi di
bilancio dell’ente, ai sensi del d.lgs. n. 118 del 2011. Con provvedimenti del Sindaco prot. n.
86188 del 24/08/2015, n. 97689 del 28/09/2015 e n. 90001 del 04/09/2015, a seguito delle
suddette procedure selettive, sono stati assunti i dirigenti a tempo determinato, ex art. 110,
commi 1 e 2, del Tuel, rispettivamente, nelle persone dell’Arch. Natascia Frasson (dirigente
del Servizio Beni Monumentali), della dott.ssa Maria Luisa Pacelli (Dirigente del servizio
Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea), della dott.ssa Maria Teresa Pinna (dirigente del
Servizio Manifestazioni Culturali e Turismo Politiche per la Pace) e la dott.ssa Letizia Baldi,
dirigente extra dotazione organica, ai sensi dell’art. 110, c. 2 del TUEL, in posizione di staff
al Direttore Operativo presso l’Area Risorse. La durata dei rispettivi contratti coincide con il
mandato elettivo del Sindaco (fino a giugno 2019).
51
Per quanto riguarda gli incarichi dirigenziali conferiti negli anni 2011 e 2013 dal
Comune di Ferrara, ai sensi dell’art. 110, c.1 del TUEL, viene fatta osservare la loro
irregolarità per il superamento del limite quantitativo fissato dall’art. 19, comma 6 quater, del
d.lgs. n.165/2001, come implicitamente richiamato dall’art. 79 dello Statuto e dall’art. 35 del
ROUS. Considerato infatti che i posti dirigenziali previsti nelle dotazioni organiche in vigore
negli anni 2011 e 2013, approvate con deliberazioni di G.C. n.10/75523 del 6/09/2011 e n.
380/56583 del 09/07/2013 sono pari, rispettivamente, a n. 47 e n. 37 unità, l’ente verificato
non avrebbe potuto conferire incarichi per un numero superiore a 8 nel 2011 (pari al 18% di
47 = 8,46 - limite in vigore dal 6/09/2011 al 28/04/2012) e a 5 nel 2013 (pari al 13% di n.37
posti previsti nella dotazione organica = 4,81 – limite in vigore dal 29/04/2012 al
24/06/2014). Pertanto, il Comune di Ferrara nell’anno 2011 e nell’anno 2013 ha superato i
predetti limiti per n. 1 unità nel 2011 e n. 3 unità nel 2013, avendo conferito negli anni 2011 e
2013, rispettivamente, n. 9 e n.8 incarichi dirigenziali a contratto, ex art. 110, c.1, del TUEL
(Cfr. Tabella n.2) 30
. Si allegano, a titolo esemplificativo, gli atti dirigenziali n. 85/2012 e n.
54/2014 relativi alle liquidazioni delle indennità di risultato dei dirigenti per gli anni 2011 e
2013, che comprendono le retribuzioni corrisposte ai dirigenti sopra menzionati, nominati ai
sensi dell’art. 110, c.1, del TUEL (Allegati nn.16 e 17)
B) Incarico di Capo di Gabinetto, ex art. 90 del TUEL
In applicazione dell’art. 90 del d.lgs. 267/2000, il Regolamento sull’Ordinamento
degli Uffici e Servizi del Comune di Ferrara ha previsto, all’art. 14, la costituzione di Uffici
posti alle dirette dipendenze del Sindaco, al fine di assicurare il migliore esercizio delle
funzioni di indirizzo e di controllo attribuite dalla legge (Cfr. All. n. 8). La nomina dei
responsabili di tali Uffici e Servizi (Ufficio di Gabinetto e Segreteria particolare; Ufficio
Stampa e incarico di “Portavoce” è di natura strettamente fiduciaria. Il quarto comma dell’art.
14 del ROUS dispone inoltre che “Al personale assunto con contratto di lavoro subordinato a
tempo determinato si applica il CCNL del personale degli enti locali. Con provvedimento
motivato della Giunta, al personale di cui al comma precedente, il trattamento economico
accessorio previsto dai CCNL può essere sostituito da un unico emolumento comprensivo dei
compensi per il lavoro straordinario, per la produttività collettiva e per la qualità della
prestazione individuale”.
30
Sull’argomento si cita la Sentenza Corte Costituzionale n. 324 del 12/11/2010 e i pareri nn.12 e 13/2011 dell’8/03/2011
della Corte dei Conti Sezioni riunite in sede di controllo
52
Come chiarito dalla costante giurisprudenza della Corte dei Conti, gli Uffici istituiti ai
sensi dell’art. 90 del TUEL possono svolgere esclusivamente funzioni di supporto all’attività
di indirizzo e di controllo, alle dirette dipendenze dell’organo politico, al fine di evitare
qualunque sovrapposizione con le funzioni gestionali ed istituzionali che devono invece
dipendere dal vertice della struttura organizzativa dell’ente (Sezione Prima Giurisdizionale
Centrale della Corte dei conti Sentenza n. 785/2012; Sez. Contr. Lombardia parere n.
43/2007). In altri termini, a differenza degli incarichi conferiti ai sensi dell’art. 110 del TUEL,
nel personale di Staff all’organo politico difettano i requisiti propri dell’attività gestionale,
intestati dalla legge ai dirigenti dell’ente locale, così come espressamente declinati nell’art.
107 del TUEL (funzioni e responsabilità della dirigenza) 31
32
.
In questo contesto è intervenuto l’articolo 11, comma 4, del D.L. 24 /06/2014, n. 90,
che ha introdotto il nuovo comma 3bis all’art. 90 del TUEL e segnatamente :“resta fermo il
divieto di effettuazione di attività gestionale anche nel caso in cui nel contratto individuale di
lavoro il trattamento economico, prescindendo dal possesso del titolo di studio, è
parametrato a quello dirigenziale”. L’intervento modificativo della norma in questione, pur
ponendosi in linea con il consolidato e richiamato orientamento giurisprudenziale, modifica
ed innova il relativo istituto. Viene ribadito il divieto per i componenti degli uffici di supporto
all'attività politica di svolgere attività di carattere gestionale, ossia tutti quei compiti di
gestione attiva in cui si concretizza l’attuazione degli obiettivi e dei programmi definiti con
gli atti di indirizzo adottati dall’organo politico e che comportano anche l’adozione degli atti e
provvedimenti amministrativi che impegnano l'amministrazione verso l'esterno.
La nuova formulazione dell'art. 90 specifica che l’eventuale parametrazione del
trattamento economico del personale assunto negli uffici di staff a quello dirigenziale non
comporta la possibilità di svolgere funzioni gestionali. Sotto questo profilo la lettera della
norma svincola la natura delle attività svolte (che non possono in ogni caso consistere in
quelle di amministrazione attiva, proprie dei dirigenti) rispetto al trattamento retributivo (che
potrebbe essere rapportato a quello dirigenziale) 33
Premesso quanto sopra, il Sindaco del Comune di Ferrara, nel periodo 2010-2015, ha
conferito al dott. Giovanni Lenzerini l’incarico dirigenziale di Capo di Gabinetto, ai sensi
dell’art. 90 e dell’art. 14 del ROUS, nonché gli incarichi dirigenziali gestionali, ex art.110,
31
Cfr. Dipartimento Funzione Pubblica - Ufficio per l’organizzazione, il reclutamento, le condizioni di lavoro ed il
contenzioso nelle PP.AA. n.0034787 del 19/06/2014 32 Corte dei Conti Sez. Giurisd. Puglia n. 241/2007;Corte dei Conti Corte Conti – Sez. Controllo Piemonte - Deliberazione n.
312/2013/SRCPIE/PAR; Sez. Controllo Lombardia, Parere n. 292/2015
53
c.1, del TUEL, come di seguito indicati:
- con nota n.114362 del 23/12/2010 (All.n.18), il Sindaco pro tempore, Avv. Tiziano
Tagliani, ha comunicato al Direttore generale dell’ente di aver individuato su base fiduciaria il
dott. Giovanni Lenzerini quale soggetto contraente cui conferire l’incarico dirigenziale di
Capo di Gabinetto, decorrente dal 31/12/2010 sino alla scadenza del proprio mandato elettivo.
Nella stessa nota il Sindaco ha specificato che “Al medesimo sarà assegnata, contestualmente
all’assunzione dell’incarico, la responsabilità dell’Ufficio Partecipazioni, attualmente
inserito nell’ambito del Settore Finanze e Bilancio, stante la professionalità acquisita in
materia”, aggiungendo, inoltre, che “In prospettiva, tenuto conto della precedente esperienza
maturata nel campo culturale presso questa amministrazione, a seguito della prossima
cessazione del rapporto di lavoro per pensionamento dell’attuale dirigente, si manifesta fin
d’ora l’intenzione di procedere alla nomina del dott. Lenzerini quale dirigente del Settore
Attività Culturali, con decorrenza 1° luglio 2011”. Al dott. Giovanni Lenzerini gli è stato
attribuito dal Sindaco il seguente trattamento economico, connesso “alle complesse ed
eterogenee funzioni e correlate responsabilità le quali non si ritrovano in nessuna delle
posizioni dirigenziali attuali e precedentemente ricoperte, essendo dirette a presidiare
competenze di valenza strategica dell’amministrazione”:
- retribuzione tabellare annua di €. 43.310,90 connessa al CCNL 03/08/2010 dell’Area
dirigenziale;
- indennità di vacanza contrattuale di €. 314,73 annui lordi;
- retribuzione di posizione di €. 66.374,37 per tredici mensilità, salvo eventuale
rideterminazione sulla base della revisione della graduazione delle posizioni dirigenziali;
- retribuzione di risultato annua, sulla base della metodologia per la rilevazione delle attività
rese rispetto agli obiettivi fissati dall’amministrazione e nel limite delle disponibilità del
fondo .
L’incarico di Capo di Gabinetto del dott. Giovanni Lenzerini e di Responsabile dell’Ufficio
Partecipazioni del Settore Finanze e Bilancio dell’ente, decorrente dal 31/12/2010 fino alla
fine del mandato del Sindaco, è stato formalizzato con decreto sindacale n. 3/TD/Staff del
28/12/2010, prot. n.115557 del 28/12/2010 (All. n. 19).
33
Sull’argomento Cfr. Nota interpretativa ANCI – UPI
54
- in data 27/06/2011, con provvedimenti sindacali n. 55907 e n. 55901, al dott. Giovanni
Lenzerini, con decorrenza 1° luglio 2011 sino alla fine del mandato del sindaco, ai sensi
dell’art. 34 del ROUS “Conferimento degli incarichi dirigenziali”, gli vengono conferiti,
rispettivamente, l’incarico di dirigente ad interim del Settore Attività Culturali nell’ambito
dell’Area Servizi alla Persona e l’incarico di “Direttore del Museo della Cattedrale (All. nn.
20 e 21). Con gli atti citati non viene variato il trattamento economico in godimento del dott.
Lenzerini;
- con atto sindacale n.51/95940 del 28/12/2012, al dott. Giovanni Lenzerini, Capo di
Gabinetto, nominato ad interim Dirigente del Settore Attività Culturali, dal 1° gennaio 2013
fino alla fine del mandato del Sindaco, gli viene attribuita la responsabilità riferita alle
competenze aggiuntive poste in capo all’Unità Organizzativa “Manifestazioni Culturali e
Turismo. Politiche per la Pace” del Settore Attività Culturali (All. n. 22);
- con atto sindacale n. 62706 del 30/07/2013, a seguito della nuova struttura organizzativa
del Comune di Ferrara, viene conferito al dott. Giovanni Lenzerini, con decorrenza 1° agosto
2013, la responsabilità del nuovo “Servizio Musei d’Arte Antica e Storico – Scientifici”,
nell’ambito del Settore “Attività Culturali” (diretto dallo stesso) (All.n.23);
- con provvedimento del Vice Sindaco n. 49605 del 12/06/2014, considerato che in data
28/05/2014 è stato riconfermato il mandato del sindaco uscente, Avv. Tiziano Tagliani,
l’Amministrazione comunale di Ferrara ha confermato fino al 31/07/2014 tutte le funzioni
assegnate ai dirigenti a tempo indeterminato e determinato, ai collaboratori a tempo
determinato con contratti di alta specializzazione di natura non dirigenziale e quelle dei
collaboratori a tempo determinato degli uffici di supporto agli organi politici (n. 3 incarichi,
ex art. 90 del Tuel, compreso quello dirigenziale di Giovanni Lenzerini) (All. n. 24);
- in data 14/07/2014, con decreto sindacale n.3/Dir/2014, prot. n.61769 (All.n.25), alla
luce della nuova formulazione dell’art. 90 del TUEL, introdotta dall’art. 11 del D.L.
n.90/2014, sono stati conferiti al direttore operativo, Dott. Moreno Tommasini, fino al
31/07/2014, gli incarichi dirigenziali precedentemente svolti dal Capo di Gabinetto, dott.
Lenzerini (lasciando comunque fermo il relativo trattamento economico di quest’ultimo). In
particolare, viene specificato nel suddetto provvedimento che, al fine di adeguare le funzioni
del Capo di Gabinetto alle disposizioni del D.L. n. 90/2014, vengono fatti cessare, fino al
31/07/2014, gli effetti dei precedenti decreti sindacali di nomina dirigenziale del Dott.
55
Lenzerini, tranne quelli di Capo di Gabinetto che rimangono in capo allo stesso fino al
31/07/2014, con il medesimo trattamento economico (€.66.374,31 di retribuzione di
posizione). Pertanto, la direzione ad interim del Settore Attività Culturali e del Museo della
Cattedrale, nonché la responsabilità dell’emanazione degli atti gestionali del Servizio
denominato “Ufficio di Gabinetto e Staff del Sindaco” vengono conferite al dott. Moreno
Tommasini, Direttore Operativo dell’ente;
- con decreto sindacale n. 3/67847 del 31/07/2014 (All.n.26), ai sensi dell’art. 90 del Tuel e
del citato art. 14 del ROUS, è stata formalizzata la nomina del dott. Giovanni Lenzerini come
Capo di Gabinetto, decorrente dal 1° agosto 2014 fino alla fine del mandato del Sindaco (30
giugno 2019). Il trattamento economico complessivo attribuito al Capo di Gabinetto, pari
all’importo lordo di €. 110.000, non si discosta da quello goduto dal dott. Lenzerini sin
dall’anno 2011, cambiando semplicemente la struttura della retribuzione mediante
l’attribuzione di un assegno ad personam, di uguale importo della retribuzione di posizione
percepita dallo stesso, pari a €.66.374,31. Pertanto, così come indicato nel decreto sindacale
citato, dal 1° agosto 2014, il trattamento economico del dott. Lenzerini è composto da:
a) retribuzione tabellare annua di €.43.310,90 CCNL Area dirigenza;
b) indennità di vacanza contrattuale di € 314,73 annui lordi;
c) assegno ad personam di € 66.374,37 annui lordi, oltre all’importo di € 6.200,00 connesso
ad obiettivi ultronei assegnati al dott. Lenzerini rispetto alle competenze ordinariamente
assegnate all’interessato.
- Nell’anno 2015, in esito alla conclusione della procedura selettiva, mediante
curriculum e colloquio, ai sensi dell’art. 110, c.1, del TUEL, per la copertura a tempo
determinato del posto dirigenziale di Capo Settore Attività Culturali previsto nella dotazione
organica dell’ente, con decreto sindacale n. 3/Dir/2015 del 27/02/2015, prot. n.20787, è stato
attribuito al dott. Giovanni Lenzerini, con decorrenza dall’1/03/2015 sino alla scadenza del
mandato sindacale, l’incarico di dirigente del Settore Attività Culturali. Al fine di consentire
l’assunzione a tempo determinato dello stesso, con decorrenza dal 1° marzo 2015 si è dato
luogo alla risoluzione consensuale del contratto di lavoro in essere di Capo di Gabinetto, ai
sensi dell’art. 90 del TUEL, con contestuale riassegnazione dell’incarico allo stesso soggetto.
Infatti, con il decreto sindacale in questione, oltre all’incarico di dirigente del Settore Attività
56
Culturali, è stato attribuito al dott. Giovanni Lenzerini l’incarico ad interim di Dirigente del
Servizio “Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea”; di dirigente del Servizio
“Manifestazioni Culturali e Turismo. Politiche per la Pace”, nell’ambito dell’Area Servizi alla
Persona, e l’incarico di Capo di Gabinetto, le cui competenze sono dirette principalmente a
supporto e collaborazione dell’attività del Sindaco, per l’efficace funzionalità dell’indirizzo
politico-amministrativo dell’ente. Il trattamento economico annuo è stato determinato in euro
85.116,17, di cui €. 41.490,54 come retribuzione di posizione, così come indicato nella scheda
allegata al medesimo provvedimento (All. n. 27). Ai suddetti incarichi dirigenziali del dott.
Lenzerini, va aggiunto quello di direttore del Museo della cattedrale, per un periodo di 3 anni,
dall’1/03/2015 al 28/02/2018, conferito, in pari data, con decreto sindacale n. 4/Dir/2015,
prot. n. 20789 del 27/02/2015 (All. n. 28);
- infine, con decreto sindacale n. 5/Dir/2015 del 14/04/2015, al dott. Giovanni
Lenzerini, dirigente del Settore Attività culturali e Capo di Gabinetto, a decorrere
dall’1/03/2015, è stata rideterminata la retribuzione di posizione dirigenziale nell’importo
annuo lordo di euro 66.370,54, per tredici mensilità (praticamente nello stesso ammontare
goduto in precedenza, fin dall’anno 2011), così come indicato nella scheda allegata allo stesso
decreto (All. n. 29). Con il citato provvedimento al dott. Lerenzini, ai sensi dell’art. 27, c. 5,
del CCNL del 23/12/1999, viene dunque attribuita una retribuzione di posizione per struttura
complessa che supera il valore massimo fissato dall’art. 5 del CCNL della dirigenza del
3/08/2010 (€.45.102,87); la maggiorazione della posizione di euro 24.880,00, rispetto alla
retribuzione di posizione precedentemente determinata di euro 41.490,54, gli viene
riconosciuta per lo svolgimento delle funzioni aggiuntive di Capo di Gabinetto. Al riguardo,
agli atti dell’ente non è stato rinvenuto alcun atto del Nucleo Tecnico di valutazione circa la
graduazione della posizione del dirigente del Settore Attività Culturali e la conseguente
attribuzione della retribuzione di posizione nell’ammontare di euro 66.370,54. Il
provvedimento del Sindaco in parola ha specificato che il nuovo trattamento economico del
dott. Lerenzini viene attribuito, in via provvisoria, fino al 30 giugno 2016 e verrà sottoposto a
conguaglio sulla base della revisione della graduazione delle posizioni dirigenziali operata dal
Nucleo Tecnico di Valutazione.
Da quanto sopra delineato, viene fatto osservare che, contrariamente alle disposizioni
contenute nell’art. 90 del TUEL e dei principi affermati dalla costante giurisprudenza
amministrativa e contabile, i provvedimenti sindacali sopra menzionati, emessi nel periodo
57
23/12/2010 - 13/07/2014, di conferimento ad interim di incarichi dirigenziali al Capo di
Gabinetto, dott. Giovanni Lerenzini, hanno prodotto una sovrapposizione di funzioni
gestionali ed istituzionali a quelle di supporto all’attività di indirizzo e di controllo, alle
dirette dipendenze dell’organo politico, cui sono esclusivamente sottoposti i soggetti nominati
ai sensi dell’art. 90 del TUEL. Peraltro, alla luce delle sentenze della Corte Costituzionale nn.
103 e 104 del 23 marzo del 2007, l’attribuzione di incarichi dirigenziali su base fiduciaria si
pone in netto contrasto con l’art. 97 della Costituzione e con il principio cardine della
distinzione dei poteri di indirizzo politico e di controllo, spettanti agli organi di governo, dai
poteri di gestione attribuiti ai dirigenti. In realtà, come emerge dalla giurisprudenza della
Corte costituzionale, l’incarico fiduciario può trovare giustificazione solo per gli incarichi
diretti dei collaboratori dell’organo politico, di cui all’articolo 90 del TUEL.
Per quanto riguarda il trattamento economico del Capo di Gabinetto, attribuito nel
2010 con nota del Sindaco n.114362 del 23/12/2010 e decreto sindacale n. 3/TD/Staff del
28/12/2010, i cui effetti si sono espletati fino a luglio 2014, non appare regolare che la
retribuzione sia stata parametrata a quella prevista dal CCNL della dirigenza, superando
addirittura l’importo massimo della retribuzione di posizione di €. 45.102,87, fissato dal
CCNL del 03/08/2010. Si ritiene, infatti, che in relazione agli incarichi di particolare
complessità, solo la nuova formulazione dell’art. 90 del TUEL, introdotta dall’art. 11, comma
4, del D.L. 24/06/2014, n.90, prevede espressamente che nel contratto individuale di lavoro il
trattamento economico possa essere rapportato a quello dirigenziale, costituito dalla
retribuzione tabellare e dalla retribuzione di posizione, nonché da una componente accessoria
costituita dalla retribuzione di risultato. Su questo punto la Relazione Tecnica di
accompagnamento al D.L. 90/2014, chiarisce che “il riferimento all’inquadramento
dirigenziale, ove consentito nel regolamento degli uffici e dei servizi anche in deroga ai
requisiti di accesso alla qualifica, … è da intendere in termini di mera parametrazione
retributiva, anche allo scopo di contenere la discrezionalità dell’ente”. Si allegano, in merito,
i cedoloni stipendiali del dott. Giovanni Lenzerini relativi al periodo 2011-2015 (Allegati da
n. 30 a n. 34).
Viene fatto osservare, altresì, che non appare conforme alle disposizioni contenute
nell’art. 90, comma 3 bis, del d.lgs. n. 267/2000, il conferimento del “doppio incarico” al dott.
Lerenzini dell’anno 2015, quando con atto sindacale n. 3/Dir del 27/02/2015 è stato nominato
dirigente del Settore Attività Culturali, ai sensi dell’art. 110. c. 1, del TUEL, (con relativa
58
dirigenza dei Servizi “Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea” e “Manifestazioni
Culturali e Turismo, Politiche per la Pace”) e contestualmente Capo di Gabinetto, alle dirette
dipendenze del Sindaco. Sull’argomento, si cita la delibera ANAC n. 87 del 3 febbraio 2016
concernente la nullità degli incarichi conferiti ex artt .90 e 110 del TUEL, con decadenza
immediata e carenza di potere di attribuzione del Sindaco.
Infine, non risulta regolare nemmeno il trattamento economico di struttura complessa
attribuito allo stesso con il citato decreto sindacale n. 5/Dir del 14/04/2015, ai sensi dell’art.
27, c. 5, del CCNL 23/12/1999 della dirigenza, in assenza di apposita pesatura della
retribuzione di posizione effettuata dal Nucleo Tecnico di Valutazione. Si allegano in merito
la nota del Sindaco del 2 aprile 2015 ed il verbale n. 3 del 7/04/2015 del Nucleo Tecnico di
Valutazione (Allegati nn. 35 e 36).
Relativamente ai limiti di spesa dei contratti di lavoro flessibile, fissati dall’art. 9,
comma 28, del D.L n. 78/2010, convertito con modificazioni nella legge n.122/2010, dal
riscontro dei dati contabili rappresentati dal Comune di Ferrara nel prospetto che si allega in
copia (All. n. 37) è stato accertato il sostanziale rispetto dei suddetti vincoli, in considerazione
della deroga prevista per i Comuni colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012, di cui all’art.
3bis, c. 8, del D.L. n.95/2012, confermata dall’art. 11, comma 4 ter del D.L. n. 90/2014, che
ha disposto, a decorrere dall’anno 2013 per tutto il periodo dello stato di emergenza
(prorogato al 31/12/2016 dall’art. 13, c.1 D.L. n. 78/2015, convertito con modificazioni in
legge n. 125/2015), la non applicabilità dei vincoli assunzionali, di cui all’art. 9, comma 28,
del D.L n. 78/2010, convertito con modificazioni nella legge n.122/2010, come modificata
dalla legge n. 114/2014.
59
4. Rapporti di collaborazione
4.1 Incarichi di collaborazione e consulenze del Comune di Ferrara
Il Comune di Ferrara, conformemente ai principi di cui all’art. 7, comma 6, del decreto
legislativo n. 165 del 2001, nel rispetto del comma 6 ter dello stesso articolo, con
deliberazione di Giunta Comunale P.G. n.95312 dell’11/11/2008, ha integrato il
“Regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e Servizi” con la disciplina sul conferimento
degli incarichi esterni, contenuta nel Titolo VII, articoli da 60 a 74 del ROUS. Ai sensi
dell’art. 3, comma 57, della legge n. 244/2007, l’ente verificato ha provveduto all’invio alla
Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti di un estratto del suddetto regolamento,
giusta nota prot. n. 100993 del 21/11/2008. Relativamente alla suddetta disciplina è stato
attenzionato l’articolo 68 del ROUS che, contrariamente alle disposizioni contenute
nell’articolo 7, comma 6 bis, del d.lgs. n. 165/2001, ha disposto alla lettera h) l’esclusione del
ricorso alla procedura comparativa nei casi di “particolare ed elevata professionalità richiesta
per lo svolgimento dell'incarico, per l'individuazione della quale l'effettuazione dell'indagine
rappresenta un inutile appesantimento della procedura” (Cfr. All. n. 8). Al riguardo, si
rappresenta che da una lettura sistematica della normativa di riferimento, la preventiva
regolamentazione e pubblicità delle procedure comparative costituisce adempimento
essenziale per il legittimo conferimento di incarichi di collaborazione. Ciò anche in ossequio
ai principi di buon andamento ed imparzialità dell’Amministrazione sanciti dall’art. 97 della
Costituzione, da cui discendono i principi di trasparenza e ragionevolezza che devono ispirare
ogni procedimento amministrativo. L’obbligatorietà della procedura comparativa è
confermata dalla costante giurisprudenza amministrativa e contabile, con le uniche deroghe
riguardanti la possibilità di affidamento diretto nei seguenti limitati casi: a) procedura
comparativa andata deserta; b) unicità della prestazione sotto il profilo soggettivo; c) assoluta
urgenza determinata dalla imprevedibile necessità della consulenza in relazione ad un termine
prefissato o ad un evento eccezionale , ricordando che la “particolare urgenza” deve essere
“connessa alla realizzazione dell’attività discendente dall’incarico” (ex plurimis,
deliberazione Sez. Contr. Lombardia n. 67/2012/IADC) 34
.
34 Sull’argomento Cfr. Circolare F.P. n.5/2006 e n.2/2008; Consiglio Stato Sentenza 28/05/2010 n.3405; Deliberazione Corte
Conti- Sez. Controllo Piemonte – n.5/2015
60
Per quanto riguarda la programmazione sul conferimento degli incarichi di
collaborazione, e del relativo limite di spesa, di cui all’art. l’art.3, commi 55 e 56, della Legge
244/2007, come modificati dall’art. 46 della legge 133/2008, è stato riscontrato che il Comune
di Ferrara, nel periodo 2011-2015, ha deliberato annualmente, il programma riguardante il
conferimento degli incarichi esterni, coerentemente con gli obiettivi strategici del DUP e gli
obiettivi gestionali del PEG, individuando il valore della spesa annua invalicabile, entro il
limite generico del 5% della spesa di personale di ruolo dell’ente, fissato dall’art. 74 del
ROUS. Con riferimento ai suddetti programmi, con provvedimenti di Giunta Comunale
risultano approvati i “Report” annuali degli incarichi di studio, ricerca e consulenza, conferiti
ai sensi dell’art. 7, comma 6, del d.lgs. n.165/2001, con l’indicazione dei soggetti percettori,
delle motivazioni dell’incarico e del compenso pattuito ed erogato o liquidato.
Durante la verifica ispettiva sono stati esaminati, a campione, gli atti di conferimento
di incarichi esterni, del periodo 2011-2016, estrapolati dai “report” annuali e pubblicati nel
sito istituzionale del Comune, sotto il link “Amministrazione Trasparente”.
La maggior parte degli incarichi esaminati ha riguardato l’Istituzione “Servizi
Educativi, Scolastici e per le Famiglie”, connessi all’affidamento di collaborazioni per il
controllo, la sicurezza e la qualità della refezione scolastica; per consulenze legali ai genitori,
nell’ambito del “Centro per le Famiglie” dell’U.O. “Politiche familiari e Genitorialità”; e
ancora per formazione pedagogica specialistica. Relativamente agli atti esaminati, le
osservazioni vengono formulate, ai sensi dell’art. 7, commi 6 e 6 bis, del d.lgs. n.165/2001,
per la mancanza di una procedura comparativa nella scelta dei collaboratori (dott. Edgardo
Canducci, dal 2011- al 2013; dott.ssa Raimondi Silvia, anno 2012, e dott. Luigi Lovecchio,
anno 2016) e la carenza di motivazione circa l’impossibilità oggettiva di utilizzare idonee
risorse umane interne all’ente verificato, per lo svolgimento della prestazione lavorativa
richiesta (dott. Edgardo Canducci, dal 2011- al 2013) (Allegati da n.38 a n.42).
Nella sottostante Tabella n.13 viene data indicazione degli incarichi esaminati su
campione casuale:
61
Tabella 13 – Incarichi esterni di consulenza, studio e ricerca
Provvedimenti
Dirigenziali
Anno 2011
Oggetto
dell’incarico Incaricato Periodo Compenso
Comunicazione
Anagrafe delle
Prestazioni
Procedura
comparativa
n. 52/2011 - PG n.
39215/2011
Incarico aut occ.
attività controllo
qualità refezione
scolastica
Bignardi Mara dal 13.05.2011 al 13.05.2013 € 45.000,00
x 24 mesi si si
n.35/2011 – PG n.
32677/2011
Incarico. autonomo
occ. gestione della
sicurezza qualità
refezione scolastica
Canducci Edgardo dal 02.05.2011 al 31.12.2011 € 5.500,00 si no
n.49/2011
Incarico per incontri
di mediazione
familiare
Coniglio Salvatore dal 15.05.2011 al 31.12.2011 € 5.500,00 si si
n.111/2011 – PG n.
92001/2011
Incarico per incontri
per madri straniere Damian Irina Cristina dal 02.11.2011 al 31.12.2011 € 750,00 si si
n.70/2011 – PG n.
63162/2011
Partecipazione a
ciclo di seminari del
Coord. Pedagogico
Provinciale
Guerra Monica dal 27.07.2011 al 06.05.2012 € 4.500,00 si si
n.119/2011 – PG n.
96941/2011
Interventi di
consulenza legale ai
genitori
Jannotta Laura dal 21.11.2011 al 31.12..2011 € 900,00 si si
n.119/2011 – PG n.
96941/2011
Interventi di
consulenza legale ai
genitori
Mariotti Monica dal 21.11.2011 al 31.12..2011 € 3.150,00 si si
62
n.59/2011 – PG n.
49883/2011
Inc. autonomo occ.
gestione ed
implementazione
sito
infanziaineuropa.it
Raimondi Silvia dal 01.07.2011 al 01.07..2012 € 14.400,00 si si
n.119/2011 – PG n.
96941/2011
Interventi di
consulenza legale ai
genitori
Rizzatello Cinzia dal 21.11.2011 al 31.12..2011 € 450,00 si si
n.808/2011– PG n.
5448/2011
Collaborazione
tecnico-scientifica -
Climaparks
Tiozzo Elisabetta dal 04.07.2011 al 31.03..2013 € 13.097,00 si si
Provvedimenti
Dirigenziali
Anno 2012
Oggetto
dell’incarico Incaricato Periodo Compenso
Comunicazione
Anagrafe delle
Prestazioni
Procedura
comparativa
n. 49/2012 - PG n.
33706/2012
Incarico. autonomo
occ. gestione della
sicurezza qualità
refezione scolastica
Canducci Edgardo dal 11.05.2012 al 31.12.2012 € 5.000,00 si no
n. 41/2012 - PG n.
30169/2012
Incarico per incontri
di mediazione
familiare
Ceramelli Papiani
Jacopo dal 24.04.2012 al 31.12.2012 € 5.500,00 si si
n. 40/2012 - PG n.
30167/2012
Incarico per incontri
di mediazione
familiare
Coniglio Salvatore dal 17.04.2012 al 31.12.2012 € 10.000,00 si si
n. 131/2012 - PG n.
91053/2012
Partecipazione a
ciclo di seminari del
Coord. Pedagogico
Provinciale
Guerra Monica dal 10.12.2012 al 31.03.2013 € 3.000,00 si si
n. 83/2012 - PG n.
57135/2012
Incarico occ.
formazione del
personale
Raimondi Silvia dal 01.09.2012 al 31.12.2012 € 2.400,00 si no
63
n. 1475/2012 - PG n.
82330/2012
Incarico per
accatastamento
fabbricati rurali del
Comune
Studio Tecnico Geom
Ballo Gian Pietro dal 12.11.2012 al 30.11.2012 € 4.404,40 si si
Provvedimenti
Dirigenziali
Anno 2013
Oggetto
dell’incarico Incaricato Periodo Compenso
Comunicazione
Anagrafe delle
Prestazioni
Procedura
comparativa
n.51/2013 - PG n.
35428/2013
Incarico autonomo
occ. per attività di
controllo qualità
refezione scol.
Bignardi Mara dal 14.05.2013 al 14.05.2016 € 70.500,00
x 3 anni si si
n.18/2013 - PG n.
11885/2013
Inc. a nutrizionista
nell’ambito del
controllo qualità
refezione
Canducci Edgardo dal 12.02.2013 al 31.12.2013 € 5.000,00 si no
n.68/2013 - PG n.
47494/2013
Incarico per incontri
di mediazione
familiare
Ceramelli Papiani
Jacopo dal 01.01.2013 al 31.12.2013 € 10.000,00 si si
n.68/2013 - PG n.
47494/2013
Incarico per incontri
di mediazione
familiare
Coniglio Salvatore dal 01.01.2013 al 31.12.2013 € 10.000,00 si si
n.112/2013 - PG n.
88753/2013
Supporto linguistico
a madri straniere Damian Irina Cristina dal 30.10.2013 al 31.05.2014 € 2.500,00 si si
n.56/2013 - PG n.
39768/2013
Partecipazione a 2
seminari del Coord.
Pedag. Provinciale
Guerra Monica dal 28.05.2013 al 30.06.2013 € 1.000,00 si si
n.100/2013 - PG n.
82708/2013
Partecipazione a
seminari “dal prog.
pedagogico alla
valutazione”
Guerra Monica dal 10.10.2013 al 30.06.2014 €2.500,00 si si
n.15/2013 - PG n.
10348/2013
Incarico Formazione
Personale Raimondi Silvia dal 06.02..2013 al 06.06.2013 €3.000,00 si si
64
Provvedimenti
Dirigenziali
Anno 2014
Oggetto
dell’incarico Incaricato Periodo Compenso
Comunicazione
Anagrafe delle
Prestazioni
Procedura
comparativa
n.95/2014 - PG n.
97111/2014
Incarico autonomo
occ. per attività di
formazione in
materia di qualità
refezione scol.
Canducci Edgardo dal 23.10.2014 al 23.04.2015 € 4.000,00 si si
n.17/2014 - PG n.
16769/2014
Incarico per incontri
di mediazione
familiare
Ceramelli Papiani
Jacopo dal 19.02.2014 al 31.12.2014 € 11.000,00 si si
n.103/2014 - PG n.
102217/2014
Incarico per servizio
di mediazione
familiare
Ceramelli Papiani
Jacopo dal 05.11.2014 al 31.12.2014 € 3.000,00 si si
n.17/2014 - PG n.
16769/2014
Incarico per incontri
di mediazione
familiare
Coniglio Salvatore dal 19.02.2014 al 31.12.2014 € 11.000,00 si si
n.103/2014 - PG n.
102217/2014
Incarico per servizio
di mediazione
familiare
Coniglio Salvatore dal 05.11.2014 al 31.12.2014 € 2.000,00 si si
n.116/2014 - PG n.
118282/2014
Supporto linguistico
a madri straniere Damian Irina Cristina dal 29.11.2014 al 31.08.2015 € 2.500,00 si si
n.20/2014 - PG n.
16770/2014
Interventi di
consulenza legale ai
genitori
Jannotta Laura dal 19.02.2014 al 31.07.2014 € 2.250,00 si si
n.20/2014 - PG n.
16770/2014
Interventi di
consulenza legale ai
genitori
Mariottti Monica dal 19.02.2014 al 31.07.2014 € 4.500,00 si si
n.20/2014 - PG n.
16770/2014
Interventi di
consulenza legale ai
genitori
Rizzatello Cinzia dal 19.02.2014 al 31.07.2014 € 4.500,00 si si
65
Provvedimenti
Dirigenziali
Anno 2015
Oggetto
dell’incarico Incaricato Periodo Compenso
Comunicazione
Anagrafe delle
Prestazioni
Procedura
comparativa
d.d. n.2221 del
13.12.2015 – PG n.
128545/2015
Parere circa il
quadro normativo e
interpretazioni su
contratti per servizi
pubblici in co-
progettazione
Avv. Gallo Luciano Entro 30 gg € 2.537,60 si si
d.d. n.1769 del
15.10.2015- PG n.
10538/2015
Parere per
costituzione in
garanzia per piano
di recupero
urbanistico
Avv. Gualandi
Federico Entro il 19.10.2015 € 5.000,00 si si
d.d. 2015 n.1769 del
31.10..2015
incarichi lav. Aut.
prof. coll. per
attività gestite da
Centro Promeco
n. 17 conferimenti Dal 12.10.2015 al 31.12.2015
€ 30.600,00
(€.1.800
cadauno)
si si
d.d. n.1575 del
15.10.2015 – PG n.
96220/2015
Supporto al
“Referente locale
del progetto
regionale
“YoungERcard”
Vignotto Licia 10 mesi € 10.000,60 si si
Provvedimenti
Dirigenziali
Anno 2016
Oggetto
dell’incarico Incaricato Periodo Compenso
Comunicazione
Anagrafe delle
Prestazioni
Procedura
comparativa
d.d. 2015 n.2221 del
13.12.2015
Consulenza a favore
del Servizio Tributi
per la formazione di
un parere sulle
compensazioni
Lovecchio Luigi 15 giorni €3.000,00 si no
66
Durante la verifica ispettiva è stato chiesto di poter esaminare anche i provvedimenti
relativi agli incarichi di collaborazione coordinata e continuativa conferiti dall’ente verificato
negli anni 2009, 2010 e 2011, la cui spesa risulta compresa nel prospetto del costo del
personale a tempo determinato, di cui all’allegato n. 37, ai fini del rispetto dei limiti fissati
dall’art. 9, comma 28, del d.l. n.78/2010, convertito con modificazioni nella legge 30 luglio
2010, n. 122.
Tra gli atti esibiti in sede di verifica, vengono segnalati i seguenti provvedimenti di
conferimento di incarichi di co.co.co. per l’esecuzione di indagini statistiche obbligatorie
previste nel Programma Statistico Nazionale, che non appaiono conformi alla normativa
vigente:
- con determinazione del Responsabile dell’U.O. “Statistica” n. 4/2008 (Allegati nn. 43
e 44) sono stati prorogati per l’anno 2009 gli incarichi conferiti nel 2008 a n. 3 collaboratori,
denominati “rilevatori”, per indagini ISTAT del Programma Statistico Nazionale “Prezzi al
consumo e Affitti delle abitazioni”, precisamente ai Sig.ri dott. Luca Camattari; dott.ssa Elena
Brancaleoni e dott.ssa Maria Elena Abbate, che occupavano i primi posti della graduatoria
approvata con determina dirigenziale n.1 del 14/12/2006, valida per il conferimento degli
incarichi statistici degli anni 2007, 2008 e 2009. Con il medesimo atto n.4/2008 è stato,
altresì, conferito l’incarico alla dott.ssa Erika Forni per l’effettuazione di indagini mensili
“Consumi delle famiglie”, con un compenso lordo stabilito dall’Istat e a carico della stessa di
euro 30,99 per ogni intervista effettuata. La motivazione del conferimento dei suddetti
incarichi esterni per indagini ISTAT è data dal fatto che “l’attività di rilevazione non è
compatibile con l’orario di lavoro dei dipendenti comunali, in quanto tale attività consiste in
interviste presso famiglie o negozi da effettuarsi in un periodo prestabilito dall’ISTAT stesso
e negli orari in cui le unità di rilevazione sono reperibili e disponibili, pertanto anche in
giorni festivi ed in orari serali”. Per il pagamento dei compensi dei rilevatori statistici è stata
impegnata nel 2009 la spesa complessiva di euro 36.960 a carico del Comune (indagine
mensile “prezzi al consumo” + indagine trimestrale “Affitti delle abitazioni”) e euro 10.000 a
carico dell’ISTAT (rilevazione consumi delle famiglie ed indagini “multiscopo sulle
famiglie”), oltre contributi Inps e Inail per euro 8.452,80;
- con provvedimenti n.1 del 4/01/2010 e n.306 del 27/12/2010 dell’Ufficio Statistica
(Allegati nn. 45 e 46) risultano prorogati, fino al 31/12/2011, gli incarichi dei menzionati
rilevatori Luca Camattari, Elena Brancaleoni e Erika Forni, che occupavano i primi posti della
graduatoria approvata con determina dirigenziale n.8/P.G.n.103779 del 10/12/2009, valida per
67
il conferimento degli incarichi statistici per gli anni 2010, 2011 e 2012. Con i medesimi atti
sono stati conferiti, altresì, gli incarichi alla dott.ssa Simona Plazzi (per indagini mensili
“Consumi alle famiglie” anni 2010 e 2011) e dott.ssa Silvia Belcastro (per indagini mensili
“Consumi alle famiglie” e occasionali “multiscopo sulle famiglie” anno 2011), entrambe
comprese nella graduatoria stilata per il conferimento dei suddetti incarichi nel periodo 2010-
2012. La spesa impegnata negli anni 2010 e 2011 è stata, rispettivamente, pari a €.37.260 a
carico del Comune (indagine mensile “prezzi al consumo + indagine trimestrale “Affitti delle
abitazioni”) e euro 10.000 a carico dell’ISTAT (rilevazione consumi delle famiglie ed
indagini “multiscopo sulle famiglie”), oltre contributi Inps e Inail per euro 8.980,00.
Relativamente ai rapporti di co.co.co. sopra delineati viene fatta osservare la loro
irregolarità, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 7, comma 6, del D.lgs. n. 165/2001, in
quanto gli stessi appaiono finalizzati a garantire lo svolgimento di attività obbligatorie per
l’Ufficio “Statistica” del Comune, comprese nel Programma Statistico Nazionale. Il
conferimento degli incarichi a “rilevatori” statistici appare, altresì, in contrasto con le
disposizioni dell’art. 65 del regolamento comunale in materia di conferimento di incarichi
esterni, approvato con deliberazione di G.C. n. 6/95318 dell’11/11/2008, che alla lettera c)
esclude l’applicazione delle procedure ivi previste nei casi di adempimenti obbligatori per
legge.
Si sottolinea al riguardo, il divieto di affidamento di tali incarichi posto dall’art. 7,
comma 1 lettera c) del D.lgs. n. 165/2001, in quanto rimane fermo il principio
dell’autosufficienza dell’organizzazione degli Enti, per cui, il ricorso a contratti di
collaborazione per lo svolgimento di funzioni ordinarie o l'utilizzo dei collaboratori come
lavoratori subordinati è causa di responsabilità amministrativa per il dirigente che ha stipulato
i contratti35
. Per quanto riguarda il controllo dei limiti di spesa per gli incarichi esterni di
consulenza, studio e ricerca, introdotti dalle disposizioni dell’art. 6, comma 7, della legge 30
luglio 2010, n. 122, di conversione con modificazioni del decreto legge n. 78/2010 36
, e
35
Modifica introdotta dall'articolo 22, comma 2, lettera a), della legge 18 giugno 2009, n. 69 e dall'articolo 17, comma 27,
del D.L. 1° luglio 2009, n. 78, convertito in legge 3 agosto 2009, n. 102 36
Art. 6 c. 7 d.l. 78/2010 “Al fine di valorizzare le professionalità interne alle amministrazioni, a decorrere dall'anno 2011
la spesa annua per studi ed incarichi di consulenza, inclusa quella relativa a studi ed incarichi di consulenza conferiti a
pubblici dipendenti, sostenuta dalle pubbliche amministrazioni di cui al comma 3 dell'articolo 1 della legge 31 dicembre
2009, n. 196, incluse le autorità indipendenti, escluse le università, gli enti e le fondazioni di ricerca e gli organismi
equiparati nonché gli incarichi di studio e consulenza connessi ai processi di privatizzazione e alla regolamentazione del
settore finanziario, non può essere superiore al 20 per cento di quella sostenuta nell'anno 2009. L'affidamento di incarichi in
assenza dei presupposti di cui al presente comma costituisce illecito disciplinare e determina responsabilità erariale. Le
disposizioni di cui al presente comma non si applicano alle attività sanitarie connesse con il reclutamento, l’avanzamento e
l’impiego del personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco”.
68
dall’art. 1, comma 5, del decreto legge 31/08/2013, n. 101, convertito con legge 30/10/2013,
n. 125, che costituiscono per gli enti locali principi di coordinamento della finanza
pubblica. Nella seguente Tabella n.14 viene data indicazione della spesa sostenuta dal
Comune di Ferrara per incarichi di studio e consulenza nel periodo 2009-2015, dalla quale si
evince il rispetto dei limiti suddetti. Sull’argomento, si allega il prospetto del Capo Ufficio
Bilanci del Comune di Ferrara (All. n. 47) elaborato durante la verifica ispettiva. Occorre
evidenziare al riguardo, che dalle imputazioni delle spese ai capitoli o missioni riguardanti la
tipologia di incarichi in esame, non è stato possibile riscontrare i dati contabili indicati nel
prospetto allegato, in quanto al capitolo 330 – “Incarichi diversi e lavori autonomi
occasionali” confluiscono tutte le spese relative agli incarichi esterni affidati dai dirigenti del
Comune, senza alcuna possibilità di distinzione degli incarichi di consulenza, studio e ricerca,
sottoposti ai limiti suddetti. Sarebbe opportuno, in merito, creare un sub capitolo dove
imputare impegni e pagamenti di questa tipologia di incarichi, nel rispetto del principio
generale di “chiarezza” nella redazione dei bilanci di esercizio.
Tabella 14 – Calcolo limite spesa incarichi di studio e consulenza
Totale Incarichi studio ricerca e consulenza anno 2009 comunicati alla Corte dei Conti = .224.548,50 Anno 2011
Taglio 80% del 2009 = - €.179.638,80
Tetto 2011 = 20% del 2009 = €.44.909,70
Previsione programma incarichi soggetti al taglio = €.42.000
“Report” 31/12/2011 incarichi soggetti al taglio = €.14.398,56 Anno 2012
Taglio 80% del 2009 = - €.179.638,80
Tetto 2012 = 20% del 2009 = €.44.909,70
Previsione programma incarichi soggetti al taglio = €.43.750
“Report” 31/12/2012 incarichi soggetti al taglio = €.29.820,56 Anno 2013
Taglio 80% del 2009 = - €.179.638,80
Tetto 2013 = 20% del 2009 = €.44.909,70
Previsione programma incarichi soggetti al taglio = €.42.850,00
“Report” 31/12/2013 incarichi soggetti al taglio = €.21.542,00 Anno 2014
Taglio non superiore a 80% del limite 2013= 16% spesa 2009 = - €.188.620,74
Tetto 2014 = €.35.927,76
Previsione programma incarichi soggetti al taglio = €.31.250,00
“Report” 31/12/2014 incarichi soggetti al taglio = €.17.876,42 Anno 2015
Taglio non superiore a 75% del limite 2014= 15% spesa 2009 = - €.190.866,22
Tetto 2015 = €.33.682,28
Previsione programma incarichi soggetti al taglio = €.31.250
“Report” 31/12/2015 incarichi soggetti al taglio = €.22.787,70
69
5. Incompatibilità, cumulo di impieghi e Anagrafe delle prestazioni
La materia dell’incompatibilità, del cumulo degli impieghi e degli incarichi dei
dipendenti pubblici, è disciplinata dall’art. 53 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165,
secondo il quale vige il principio generale della esclusività della prestazione di lavoro, nel
senso dell’incompatibilità, salvo i casi di deroga consentiti, tra l’impiego presso
l’Amministrazione Pubblica ed il contestuale svolgimento di altra attività 37
.
Sulla base di tale principio e principalmente della riserva legislativa che opera su tale
materia, allo stato della vigente normativa l’unico temperamento del principio di esclusività
risulta dalle disposizioni contenute nella legge 23 dicembre 1996, n. 662, recante misure di
razionalizzazione di finanza pubblica, laddove, all’art. 1, commi 56 e seguenti, viene
consentito ai dipendenti pubblici con prestazione di lavoro part-time non superiore al 50% di
quella a tempo pieno di svolgere attività di lavoro subordinato o autonomo. In tali ipotesi, il
cumulo di rapporto viene legislativamente consentito.
La legge 6 novembre 2012. n. 190, recante “Disposizioni per la prevenzione e la
repressione della corruzione e dell'illegalità della pubblica amministrazione” in vigore dal 28
novembre 2012, ha introdotto alcune modifiche all'articolo 53 del d.lgs. 165/2001 riguardanti,
tra l'altro, la verifica dell’Amministrazione di appartenenza di situazioni, anche potenziali di
conflitto di interessi e la tempistica con la quale i soggetti che erogano i compensi ai
dipendenti pubblici debbono assolvere agli obblighi relativi alle comunicazioni previste per
l'Anagrafe delle prestazioni.
Altre modifiche dell’art. 53 sono state introdotte dal decreto legislativo 8 aprile 2013,
n. 39, in vigore dal 04/05/2013, che ha previsto l’emanazione di specifici regolamenti per
individuare, secondo criteri differenziati in rapporto alle diverse qualifiche e ruoli
professionali, gli incarichi vietati ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche, prevedendo
la responsabilità erariale e disciplinare del dipendente indebito percettore.
Il Comune di Ferrara, con deliberazione di Giunta Comunale n. 33/PG 109306 del 16
dicembre 2008, ha disciplinato in un apposito regolamento interno la materia
37
Art. 53, comma 1, D.lgs. 165/2001: ”Resta ferma per tutti i dipendenti pubblici la disciplina delle incompatibilità dettata
dagli articoli 60 e seguenti del testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3,
salva la deroga prevista dall'articolo 23-bis del presente decreto, nonché, per i rapporti di lavoro a tempo parziale, dall'
articolo 6, comma 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 17 marzo 1989, n. 117 e dall' articolo 1, commi 57
e seguenti della legge 23 dicembre 1996, n. 662. Restano ferme altresì le disposizioni di cui agli articoli 267, comma 1, 273,
274, 508 nonché 676 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, all'articolo 9, commi 1 e 2, della legge 23 dicembre 1992,
n. 498, all'articolo 4, comma 7, della legge 30 dicembre 1991, n. 412, ed ogni altra successiva modificazione ed integrazione
della relativa disciplina”
70
dell’incompatibilità, del cumulo degli impieghi e degli incarichi al personale dipendente,
individuando, oltre alle attività non consentite (e perciò non autorizzabili), quelle attività che
possono contrastare con gli interessi dell’ente e con l’ordinaria attività istituzionale, al fine di
porre precisi e rigorosi limiti all’esercizio di ulteriori attività lavorative, ed evitare situazioni
di conflitto di interesse con l’Amministrazione di appartenenza o ipotesi di incompatibilità
con la posizione di lavoro ricoperta dal dipendente all’interno della struttura comunale.
Conformemente alle disposizioni contenute nell’art. 53 del d.lgs. n. 165 del 2001, le
norme del suddetto regolamento disciplinano in modo puntuale il procedimento autorizzativo
(articolo 7), ammettendo la possibilità di rilasciare autorizzazioni ai dipendenti comunali solo
per incarichi esterni, estranei al proprio ufficio, di tipo “occasionale” che non assumano
“carattere di prevalenza, anche economica, rispetto al lavoro dipendente”, nel limite, tra
l’altro, del 50% della retribuzione lorda corrisposta nell’anno precedente (articolo 6 del
Regolamento interno). Ai fini del rilascio dell’autorizzazione, i Dirigenti del Settore Personale
e del Settore di appartenenza del richiedente, sono tenuti a valutare le attività estranee
eventualmente già autorizzate al medesimo dipendente nell’anno precedente.
In merito a quanto sopra, durante la verifica ispettiva è stata chiesta la documentazione
a corredo degli atti autorizzativi esaminati, scelti a campione tra quelli pubblicati dal Comune
in “Amministrazione Trasparente”, ai sensi dell’art. 18 del d.lgs. n. 33 del 2013. Nella Tabella
n. 15, della pagina successiva, viene data indicazione dei nominativi dei dipendenti
autorizzati, dell’oggetto della prestazione, del periodo di riferimento e del compenso
corrisposto. Il controllo a campione casuale dei provvedimenti di autorizzazione allo
svolgimento di attività estranee, relativi al periodo 2012-2016, ha fatto emergere particolari
irregolarità per quanto riguarda gli incarichi extraistituzionali autorizzati al dipendente di
ruolo Marco Gianferrara – Istruttore amministrativo – categ. C1, autorizzato per quattro anni,
dal 2013 al 2016, a svolgere attività di consulenza sulla gestione amministrativa, tecnica e
legale della Società “Punto 3” S.r.l. di Ferrara. Lo stesso dipendente, dal 2013 al 2015, risulta,
altresì, autorizzato a svolgere, a titolo gratuito, attività di consulenza sulla gestione
amministrativa, tecnica e legale della Società “AcquistiVerdi.it” S.r.l. di Ferrara. Si allegano,
al riguardo, gli atti esaminati, standardizzati nel loro contenuto, ai fini del rilascio
dell’autorizzazione allo svolgimento, fuori dal normale orario di servizio, dell’attività di
consulente del dipendente Marco Gianferrara (Allegati da n. 49 a n. 54).
Relativamente all’attività extraistituzionale autorizzata al suddetto funzionario, in
considerazione del lungo periodo di durata dell’incarico di consulente presso le Società
71
“Punto 3 S.r.l.” e “AcquistiVerdi.it S.r.l.” di Ferrara, viene fatta osservare la mancanza del
carattere di “temporaneità” ed “occasionalità” dell’attività extra istituzionale, requisiti
necessari ai sensi dell’art. 53 del D.Lgs. 165/2001 e delle norme regolamentari sopra
richiamate.
La correttezza e la conformità alla ratio e alla lettera della normativa in questione trovano
conferma nella circolare n. 3/97 emanata in data 19 febbraio 1997 dal Dipartimento della
Funzione Pubblica, nonché nei “Criteri generali in materia di incarichi vietati ai dipendenti
delle Amministrazioni pubbliche”, pubblicati sul sito del Ministero per la semplificazione e la
Pubblica Amministrazione. La circolare espressamente sottolinea, al punto 6 comma 8, in
risposta alle richieste di chiarimenti avanzate da numerose amministrazioni, che “le attività
extra istituzionali sono da considerarsi incompatibili quando: 1) oltrepassano i limiti della
saltuarietà e occasionalità e 2) si riferiscono allo svolgimento di libere professioni”. Alle
stesse conclusioni si arriva con la lettura del documento contenente i criteri generali in
materia di incarichi vietati, pubblicato dal Ministro per la semplificazione e la Pubblica
Amministrazione.
Da quanto più sopra delineato, si ritiene opportuno che l’Ente verificato disponga in
merito alla fattispecie non ritenuta regolare affinché venga data attuazione alle disposizioni di
cui all’art. 53, comma 7 e seguenti, del Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165
(destinazione dei compensi ai fondi di produttività o equivalenti dell’Amministrazione di
appartenenza).
Per quanto riguarda la disciplina dell’Anagrafe delle prestazioni (art. 53 – comma 12 e
ss. - del d.lgs. 165/2001), modificata dall’art. 1, comma 42, della legge 6 novembre 2012. n.
190, in sede di verifica è stato accertato che il Comune di Ferrara ha provveduto regolarmente
a trasmettere all’Anagrafe delle prestazioni della Funzione Pubblica “ PERLA PA “ i dati
relativi alle autorizzazioni rilasciate ai propri dipendenti nel periodo 2012-2016.
72
Tabella 15 – Dipendenti autorizzati per attività extraistituzionale ex art.53 D.lgs 165/2001
Cognome e nome Categoria Servizio di appartenenza Oggetto Data inizio Data fine Compenso
previsto
Comuni
one
PERLA
PA
Battiston Fabio
C2 – Agente
di Polizia
Municipale
Corpo di Polizia Municipale Progettista tecnico - Techno
Italy s.r.l. 01/03/2012 28/02/2013 € 5.000,00 si
Borghi Alessandro
C1 –
Istruttore
Tecnico
Infrastrutture – Mobilità e
Traffico
Consulente Tecnico –
Cercolor Bologna s.r.l. 01/03/2012 01/03/2013 € 4.980,00 si
Natali Fausto
D4 - Istruttore
Direttivo
Amministrat.
Biblioteche e Archivi
Direttore Responsabile rivista
SITI - Ass. Beni Italiani
Patrimonio Unesco di FE
01/05/2012 30/06/2014 € 24.000,00 si
Giomo Maria
Morena
C1- Istruttore
Amministrati
vo
Staff della Direzione
Generale
Collaboratrice occasionale
Meis di Ferrara 06/07/2012 30/04/2013 € 10.000,00 si
Gianferrara Marco
C1- Istruttore
Amministrati
vo
Servizio Personale Consulenza amm., tecnica e
legale - Società Punto 3 s.r.l.. 01/01/2013 31/12/2013 € 8.800,00 si
Gianferrara Marco
C1- Istruttore
Amministrati
vo
Servizio Personale
Consulenza amm., tecnica e
legale – Società Acquisti
Verdi .it s.r.l.
01/01/2013 31/12/2013 A titolo
gratuito si
Donà Daniele
D1 –
Istruttore Dir.
culturale
U.O. Manifestazioni
Culturali
Realizzatore di video -Agire
Sociale FE 19/01/2013 10/03/2013 € 2.000,00 si
Ansaloni Andrea
D2 –
Istruttore
Tecnico
Pianificazione Territoriale Aiuto allenatore ASD
Handball Estense di Ferrara 01/01/2013 31/12/2013 € 6.000,00 si
73
Finardi Roberto
DG Segretario
Generale
Comune di
Ferrara
Direzione Generale
Segretario Generale della
Fondazione Museo Nazionale
dell’Ebraismo italiano
01/02/2013 01/02/2014 € 35.000,00 si
Martiello Vito
D1 –
Istruttore Dir.
Amministrat.
Salute e Politiche
Sociosanitarie Consulente -Agire Sociale FE 02/04/2013 31/12/2013 € 5.000,00 si
Capozzi Luca Dirigente OO.PP. e Mobilità Rup Comune di Poggio
Renatico 13/05/2013 31/12/2013 € 5.000,00 si
Lorenzetti Marco
D1 –
Istruttore Dir.
Tecnico
Infrastrutture – Ufficio
Verde
Consulente per progetto
agroindustriale in Tanzania –
Incico spa di FE
01/07/2013 31/12/2013 € 5.000,00 si
Morsiani Beatrice
D5 –
Funzionario
Culturale
Biblioteche e Archivi Consulente Pedagogico FISM
- Fed. Scuole materne 16/09/2013 11/07/2014 € 5.830,00 si
Giomo Maria
Morena
C1- Istruttore
Amministrati
vo
Staff della Direzione
Generale
Collaboratrice occasionale
del Meis di Ferrara 04/11/2013 31/03/2014 € 10.000,00 si
Barillari Antonio Dirigente Ufficio di Piano Consulente tecnico Comune
di Bazzano (BO) 03/12/2013
Non definito
(causa
giudiziaria)
€ 3.000,00 si
Carli Gretel Maria
D1 –
Istruttore Dir.
Amministrat.
Istituzione Scolastica Collaboratrice occasionale
Regione Emilia Romagna 15/12/2013 31/05/2014 € 4.500,00 si
Gianferrara Marco
C1- Istruttore
Amministrati
vo
Servizio Personale Consulenza amm., tecnica e
legale – soc. Punto 3 s.r.l. 01/01/2014 31/12/2014 € 7.850,00 si
Gianferrara Marco
C1 –
Istruttore
Amministrati
vo
Servizio Personale
Consulenza amm., tecnica e
legale – Soc. AcquistiVerdi.it
s.r.l.
01/01/2014 31/12/2014 A titolo
gratuito si
Fregnan Cristina C1- Istruttore
Amm.vo U.O. Contratti e Appalti
Consulente - AFM Farmacie
comunali Ferrara 01/02/2014 31/05/2014 € 2.000,00 si
74
Corso Costantino B4 -
Esecutore
U.O. Musei d’Arte Antica e
Storico-Scientifici
Collaboratore occasionale -
Fitness first (Millennium ) di
FE
10/02/2014 30/12/2014 € 2.800,00 Si
Fregnan Cristina
C1- Istruttore
Amministrati
vo
U.O. Contratti e Appalti
Commissario gara d’appalto
servizio refezione scolastica
Comune di Vigarano M.
21/03/2014 30/05/2014 € 1.500,00 Si
Galante Salvatore
D4 –
Funzionario
Informatico
Sistemi Informativi e
Territoriali
Docente informatico –
Acantho S.p.a. di Imola 01/05/2014 30/04/2015 €.10.000 Si
Ansaloni Andrea
D2 –
Istruttore
Tecnico
Pianificazione Territoriale
Progettazione
Aiuto allenatore ASD
Handball Estense di Ferrara 01/04/2014 31/12/2014 € 6.000,00 Si
Martiello Vito
D1- Istruttore
Dir.
Amministrat.
Salute e Politiche
Sociosanitarie
Consulente - Agire Sociale
Ferrara 01/04/2014 31/12/2014 € 5.000,00 Si
Blasi Patrizia Dirigente Amministrativo OO.PP.
Supporto al RUP in procedure
amministrative Comune di
Poggio Renatico (FE)
15/12/2014 31/12/2015 € 8.000,00 Si
Gianferrara Marco
C1- Istruttore
Amministrati
vo
Servizio Personale Consulenza amm., tecnica e
legale – Soc. Punto 3 s.r.l. 07/01/2015 31/12/2015 € 5.500,00 Si
Gianferrara Marco
C1- Istruttore
Amministrati
vo
Servizio Personale
Consulenza amministrativa,
tecnica e legale - Soc.
AcquistiVerdi.it s.r.l..
07/01/2015 31/12/2015 a titolo
gratuito si
Mari Marcello B1-
Esecutore Polizia Municipale
Istruttore di tennis – Tennis
Club “Il Ghiandaio” di Massa
Fiscaglia (FE)
09/02/2015 31/12/2015 € 7.000,00 Si
Borghi Alessandro C1- Istruttore
Tecnico
Infrastrutture, Mobilità e
Traffico
Consulente tecnico materiali
– Dado Ceramiche di San
Matteo della Decima (BO)
17/02/2015 31/12/2015 € 4.995,00 Si
Pacchioni Matteo C1- Istruttore
Informatico
Sistemi Informativi e
Territoriali
Consulente in materia
cinematografica Parrocchia S.
Pietro e Paolo/Cinema Capitol
01/01/2015 31/12/2015 € 1.000,00 Si
75
Morsiani Beatrice
D5 -
Funzionario
Culturale
Biblioteche e Archivi Consulente pedagogico -
FISM - Fed. Scuole materne 16/09/2015 16/07/2016 € 5.830,00 Si
Capozzi Luca Dirigente OO. PP. e Mobilità
Commissario per accordo
bonario appalto - Università
degli Studi di Ferrara
15/12/2015 15/06/2016 € 4.000,00 Si
Gianferrara Marco
C1- Istruttore
Amministrati
vo
Servizio Personale Consulenza amm., tecnica e
legale - Soc. Punto 3 S.r.l. 01/02/2016 31/12/2016 € 5.000,00 Si
Borghi Alessandro
C1- Istruttore
tecnico
Direttivo
Infrastrutture, Mobilità e
Traffico
Consulente tecnico materiali
rivestimenti – Cercolor
Bologna s.r.l.
20/01/2016 31/12/2016 € 4.995,00 Si
Tassinari Sabina
D1- Istruttore
Dir.
Amministrat
Servizio Giovani
Esperta monitoraggio progetti
servizio civile CO.PR.E.S.C.
di Ferrara
01/02/2016 31/12/2016 € 1.200,00 Si
76
6. Contrattazione Collettiva Decentrata Integrativa
Con l’entrata in vigore del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, la
contrattazione integrativa viene finalizzata dalla legge (a pena di nullità) al conseguimento di
risultati ed obiettivi e finanziata in modo diseguale in relazione al raggiungimento delle
performance programmate. Sono inoltre potenziati i controlli e le forme di trasparenza nonché
le sanzioni in caso di stipulazione di contratti integrativi illegittimi per violazione dei vincoli
derivanti dai contratti nazionali ovvero dalla legge. L’articolo 40, comma 3-bis, del d.lgs. n.
165 del 2001, come modificato dall'articolo 54 del d.lgs. n. 150 del 2009, ribadisce
innanzitutto il carattere di "doverosità'" della contrattazione integrativa, ma anche di sua
"fisiologica" finalizzazione all'obiettivo del conseguimento di "adeguati livelli di efficienza e
produttività' dei servizi pubblici".
L’art. 9 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, “contenimento delle spese in materia
di impiego pubblico”, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, ha
disposto che, a decorrere dal 1° gennaio 2011 e sino al 31 dicembre 2014, “il trattamento
economico complessivo dei singoli dipendenti, anche di qualifica dirigenziale, ivi compreso il
trattamento accessorio, previsto dai rispettivi ordinamenti delle amministrazioni pubbliche
inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate
dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ai sensi del comma 3 dell'articolo 1 della legge 31
dicembre 2009, n. 196, non può superare, in ogni caso, il trattamento ordinariamente
spettante per l'anno 2010, al netto degli effetti derivanti da eventi straordinari della dinamica
retributiva……….”(art. 9 comma 1).
Il comma 2 bis del medesimo articolo impone che nel periodo 2011-2014,
“l'ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del
personale, anche di livello dirigenziale, di ciascuna delle amministrazioni di cui all'articolo
1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, non può superare il
corrispondente importo dell'anno 2010 ed è, comunque, automaticamente ridotto in misura
proporzionale alla riduzione del personale in servizio. A decorrere dal 1° gennaio 2015, le
risorse destinate annualmente al trattamento economico accessorio sono decurtate di un
importo pari alle riduzioni operate per effetto del precedente periodo” 38
.
38
Art. 1, comma 456, L.27/12/2013 n. 147 (Legge di stabilità per l’anno 2014) ha prorogato al 2014 l’applicazione della
suddetta normativa
77
In riferimento a quanto sopra, l’indagine svolta sulla composizione e sull’utilizzo del
fondo per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività del personale del
periodo 2010-2015 ha evidenziato quanto segue.
I fondi della contrattazione decentrata risultano formalmente costituiti, seppur con
qualche ritardo, per ciascun esercizio esaminato (2010-2015) con autonomi atti amministrativi
o all’interno degli accordi decentrati. Essi, inoltre, risultano ripartiti in una parte stabile ed in
una parte variabile, che vanno a finanziare, rispettivamente, impieghi stabili ed impieghi
variabili. Annualmente, mediante delibera di Giunta comunale, viene approvato l’accordo
decentrato che provvede alla destinazione delle risorse decentrate ex art. 17 del CCNL
1/04/1999.
Il principale strumento contrattuale in vigore è l’accordo decentrato integrativo del 4
luglio 2013, approvato dall’Amministrazione comunale con la delibera di G.C. n. 459/67696
del 20/08/2013 di autorizzazione alla sottoscrizione definitiva del CCDI anno 2013,
unitamente al “Regolamento per l’erogazione dei compensi incentivanti la produttività e
sistema di valutazione” che ha determinato i criteri di ripartizione e destinazione delle risorse
finanziarie di cui agli artt. 31 e 32 del CCNL del 22/01/2004, per il triennio 2013-2015,
adeguandosi a norme e principi introdotti dal decreto legislativo 27/10/2009, n.150, in materia
di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle
pubbliche amministrazioni, nel rispetto dell’art. 65, comma 4, del D.lgs. n.150/2009.
Gli accordi decentrati integrativi stipulati negli anni successivi al 2013 realizzano
semplicemente la ripartizione economica e l’utilizzo delle risorse decentrate, sulla base delle
somme del fondo quantificate annualmente dall’Amministrazione Comunale e verificate dalla
Delegazione trattante. Con riferimento alle somme destinate al finanziamento della
produttività e miglioramento dei servizi, ex art. 17, comma 2, lett. a) del CCNL 1/04/1999,
nell’accordo decentrato sottoscritto il 4 luglio 2013, ratificato con la citata deliberazione di
G.C. n. 459 del 20/08/2013, è stata decisa l’attribuzione dei compensi incentivanti attraverso
il sistema di misurazione e valutazione della performance adottato dal Comune di Ferrara con
atto di G.C. n.82/12121 del 12/02/2013. Secondo il citato accordo decentrato “il compenso
destinato alla performance è correlato sia ai risultati ottenuti dal Comune nel suo complesso
sia ai risultati ottenuti dalla specifica unità organizzativa cui il dipendente è assegnato ed ai
risultati complessivi ottenuti nell’anno da ciascun dipendente in base agli obiettivi assegnati
ed al suo effettivo contributo”. Tali compensi possono essere corrisposti solo a conclusione
dell’annuale processo di valutazione e solo a fronte di risultati aggiuntivi apprezzabili rispetto
al risultato atteso alla normale prestazione lavorativa.
78
L’esame della documentazione inerente alla contrattazione decentrata posta in essere
dall’Ente verificato ha fatto rilevare il parziale rispetto delle modalità e procedure previste per
la stipula dei contratti integrativi decentrati, di cui all’art. 5 del CCNL dell’1/4/1999 (firma
dell’ipotesi di accordo; trasmissione della stessa entro cinque giorni al collegio dei revisori dei
conti per i controlli relativi alla compatibilità di bilancio; autorizzazione della Giunta alla
stipula; sottoscrizione definitiva; trasmissione all’ARAN, entro 5 giorni, del testo, con la
specificazione delle modalità di copertura dei relativi oneri con riferimento agli strumenti
annuali e pluriennali di bilancio). Va evidenziata, in merito, l’assenza di formale attestazione
del collegio dei revisori, rilasciata ai sensi dell’art.40 bis del D.lgs. n. 165/2001, circa la
compatibilità economico-finanziaria dei costi della contrattazione decentrata con i vincoli di
bilancio. Agli atti dell’ente verificato sono stati rinvenuti verbali del collegio dei revisori
contenenti un generico riferimento agli atti della contrattazione decentrata dell’anno di
riferimento e al relativo parere. Si allega a titolo esemplificativo il verbale del 23 ottobre 2014
(All. n. 55).
In osservanza dell’art. 40, comma 3-sexies, i contratti decentrati del Comune di
Ferrara, a decorrere dalla contrattazione integrativa dell’anno 2012, risultano corredati della
relazione illustrativa e tecnico finanziaria, secondo gli schemi predisposti dal Dipartimento
della Ragioneria Generale dello Stato, d’intesa con il Dipartimento della Funzione Pubblica,
approvati con circolare della Ragioneria Generale dello Stato n. 25 del 19/07/2012.
79
6.1 Costituzione del fondo per il salario accessorio
Al fine di accertare la corretta quantificazione delle risorse decentrate ed i costi
conseguenti alla contrattazione integrativa conclusa dal Comune di Ferrara nel periodo 2010-
2015, sono stati presi in esame i provvedimenti assunti annualmente dall’Amministrazione
comunale in materia di costituzione e ripartizione del fondo per le politiche di sviluppo delle
risorse umane e per la produttività del personale non dirigenziale (artt. 31 e 32 del C.C.N.L.
del 22/1/2004). Sulla base dei provvedimenti acquisiti in sede di verifica, sono state compilate
dal Servizio Personale le schede allegate relative alla costituzione e utilizzo dei fondi
(Allegati nn. 56 e 57). Occorre precisare, al riguardo, che con determinazione dirigenziale
n.1053/47595 del 12/06/2013, previa autorizzazione della Giunta Comunale rilasciata con atto
n.19/45142 del 26/05/2009, il Servizio Personale ha ricostruito il fondo del salario accessorio
dal 1999 al 2011, senza alterarne la consistenza complessiva, al fine di eliminare alcuni errori
dovuti anche a diverse interpretazioni succedutesi nel tempo in materia di contrattazione
decentrata degli enti locali (tra i quali, l’eliminazione delle decurtazioni per malattia dei
dipendenti).
Le risorse stabili dei fondi della contrattazione decentrata del periodo 2010-2015
risultano incrementate del salario accessorio del personale del Consorzio Provinciale
Formazione Ferrara (C.P.F), connesso alle risorse di cui all’art. 15, comma 1, lettera l) del
CCNL 1/04/1999 (ingresso personale a seguito di processi di decentramento e delega
funzioni), per un importo di €.173.883,49 (non soggetto al vincolo di cui all’art. 9, comma 2
bis, D.L. n. 78/2010) 39
.
Le riduzione delle risorse stabili dei fondi del salario accessorio hanno invece
riguardato:
- riduzione dei compensi accessori del personale ATA trasferito nei ruoli del personale
statale delle scuole nell’anno 2000, in applicazione della legge 3.5.1999, n.124; per €.
32.482,33;
- riduzione delle risorse per trasferimento del personale comunale all’ASP – Centro Servizi
alla persona (n. 26 unità – la maggioranza Assistenti sociali), con decorrenza 1° luglio 2008,
39
Il Consorzio Provinciale Formazione Ferrara (CPF) è nato a seguito del processo di riorganizzazione del sistema regionale
di formazione professionale pubblica posto in essere dalla L.R. n. 54/1995 che, per il territorio ferrarese, ha voluto dire
l'unificazione dei centri di formazione professionale pubblici di Ferrara, Codigoro, Sant'Agostino e Cento, a cui
successivamente si è aggiunto il centro comunale Mathema, operante prevalentemente nel campo della formazione di
secondo livello e con finanziamenti FSE (Fondo Sociale Europeo). Il consorzio è stato posto in liquidazione a decorrere da luglio 2013.
80
pari a €. 75.720,68, giusto provvedimento della Direzione Generale – Servizio
Organizzazione Formazione Gestione Risorse Umane n. 51 del 20/06/200840
;
- riduzione delle risorse, ai sensi dell’art. 6 bis, comma 2, del d.lgs. n.165/2001, per
esternalizzazione servizi ausiliari Istituzione scolastica (Cfr. paragrafo 3.1).
Tra le risorse variabili associate all’art. 15, comma 1 lettera k) del CCNL 1/4/1999
(risorse che specifiche disposizioni di legge finalizzano all’incentivazione di prestazioni o
risultati del personale), sono transitati: i compensi ISTAT; gli incentivi per il recupero
dell’evasione ICI – artt. 3 e 59 legge n. 662/96 e del condono e repressione dell’abusivismo
edilizio; gli incentivi di progettazione interna che erano previsti dall’articolo 92, commi 5 e 6
del d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163; i compensi professionali degli Avvocati dell’Ente.
Per quanto concerne gli onorari e competenze recuperati dalle parti soccombenti
nell’ambito dell’attività del Servizio Affari Legali dell’Amministrazione, la corresponsione
dei suddetti compensi agli Avvocati del Servizio (n. 3 Avvocati, di cui n. 1 dirigente; n. 1
Posizione Organizzativa; n. 1 Alta Specializzazione - art. 110, c.2 TUEL) è attualmente
disciplinata dal Regolamento allegato al CCDI anno 2014, approvato con deliberazione di
G.C. n.696/103701 del 11/11/2014, che ha sostituito il precedente atto (delibera G.C. n.
32/19104 del 12/5/2000), a seguito delle innovazioni introdotte nella materia dall’art.9 del d.l.
24 giugno 2014, n. 90, convertito con modificazioni in legge 11 agosto 2014, n.114. Occorre
riferire, in merito, che il Comune di Ferrara nell’anno 2016 ha provveduto all’invio dei dati
del questionario (Allegati a) e b)) predisposto dalla Corte dei Conti, Sezione Regionale di
controllo per l’Emilia Romagna, riguardante l’indagine sulla gestione dell’esercizio 2015 dei
Servizi Legali e di Patrocinio da parte degli Enti locali e degli altri Enti con sede nell’Emilia
Romagna.
Per quanto riguarda il fondo incentivante per la progettazione e pianificazione
urbanistica svolta dagli Uffici Tecnici Comunali, la disciplina riguardante le modalità di
ripartizione dei compensi tra i diversi profili del personale coinvolto, al momento della
verifica ispettiva, non era ancora stata rivista alla luce delle modifiche degli ambiti di
operatività dell’accessorio, sia sotto il profilo soggettivo che sotto quello oggettivo, introdotte
dall’art. 13 e 13 bis della legge citata n.114/2014 di conversione del d.l. n. 90/2014. In merito,
è stato riscontrato che nel CCDI dell’anno 2014 le parti contraenti hanno dato atto che “la
liquidazione degli incentivi per la progettazione e la pianificazione previsti dal Regolamento
40
Sull’argomento Cfr. Deliberazione n.172/2014/PAR Corte Conti Sez. Regione Controllo Emilia Romagna.
81
interno approvato con Delibera di G.C. n.21/9757 del 05/06/2007, potrà riguardare le opere
e i lavori iniziati prima dell’entrata in vigore del D.L. n. 90/2014 e solo per le attività
concluse entro il 18/08/2014, giorno di pubblicazione della legge n.114/2014”.
Nel Comune di Ferrara le risorse variabili dell’anno 2013 sono state incrementate della
somma di €. 417.191,94 (non soggetta al limite fissato dall’art. 9, comma 2 bis d.l. n.
78/2010) per la corresponsione del salario accessorio del personale assunto a tempo
determinato a seguito dell’emergenza sisma del 2012, ai sensi dell’art. 3 bis, c.8 bis, del d.l. n.
95/2012, introdotto dalla Legge n.213/2012, di conversione del d.l. n. 174/2012, mentre gli
incrementi delle risorse variabili per “spese in conto terzi”, rispettivamente, di euro 16.646,00
e euro 12.485,00, nell’anno 2014, e euro 2.990,04, nel 2015, (somme non soggette al limite di
cui all’art. 9, comma 2 bis, del d.l. n. 78/2010) si riferiscono ai relativi progetti denominati
“Adriatic Model Forest - AMF” (progetto europeo per la gestione sostenibile del paesaggio
agroforestale della Provincia di Ferrara - periodo 2014 - 2016) e progetto obiettivo di
“Eterovalutazione nei Servizi Educativi per la prima infanzia ” - anno 2015 - finanziato dalla
Provincia di Ferrara, a seguito di finanziamento specifico della Regione Emilia Romagna).
Relativamente agli incrementi delle risorse variabili posti in relazione all’art. 15,
comma 2, del CCNL 1/04/1999, commisurati all’1,2% del monte salari dell’anno 1997, per un
importo annuo di €. 309.524,62, dal 2010 al 2015, viene fatta osservare la loro irregolarità, in
quanto detti incrementi non hanno trovato giustificazione in nessuna particolare certificazione
e attestazione rilasciata, ai sensi dell’art. 15, comma 4, dal Nucleo di valutazione, sulle
effettive disponibilità di bilancio dell’ Ente create a seguito di processi di razionalizzazione e
riorganizzazione delle attività, ovvero espressamente destinate al raggiungimento di specifici
obiettivi di produttività e di qualità.”
Sull’argomento, è stato accertato che il CCDI dell’anno 2014, autorizzato con delibera
di G.C. n. 711 del 18/11/2014, in relazione alle risorse previste dall’art. 15, c. 2, del CCNL
1/04/1999 di euro 309.524,62, ha evidenziato la previsione della “procedura
dell’accertamento da parte del competente Nucleo di Valutazione – attualmente in corso di
nomina ai sensi dell’art. 24- 2° comma del ROUS – delle effettive disponibilità di bilancio
create a seguito di processi di razionalizzazione e riorganizzazione delle attività, ovvero
espressamente destinate al raggiungimento di specifici obiettivi di produttività e di qualità.”
(All. n. 58). Tale certificazione risulta necessaria, non solo per l’iniziale inserimento delle
relative risorse nel fondo, ma anche per il loro mantenimento nelle annualità successive.
82
Va rammentato, come ribadito anche dall’ARAN in uno specifico parere41
, che l’incremento
ex art. 15 c. 2 “non ha carattere obbligatorio, ma è rimesso, anno per anno, al libero
apprezzamento degli enti, che devono valutare, a tal fine, gli effettivi equilibri di bilancio; lo
stesso incremento, pertanto, non può “consolidarsi”, ma necessita di ripetuti apprezzamenti e
decisioni responsabili. Poiché le relative risorse devono essere destinate a specifici obiettivi
dell’ente, è evidente che il mancato conseguimento degli stessi obiettivi non può consentire
l’utilizzazione del relativo finanziamento per ulteriori e diverse finalità d’incentivazione”.
Ne deriva che, l’incremento in esame non poteva essere deliberato per gli anni in cui il Nucleo
Tecnico di valutazione non era stato nominato e/o non aveva certificato, ai sensi dell’art.15,
c.4, del CCNL 1/04/1999.
In ordine all’applicazione delle riduzioni del fondo previste dall’art. 9, c. 2 bis del D.L.
n. 78/2010, convertito con modificazioni nella legge n. 122/2010, è stato accertato che il
Comune di Ferrara ha rispettato entrambi i limiti fissati dalla norma (Cfr. in calce All. n. 56).
Infatti, il totale dei fondi relativi agli anni compresi nel periodo 2011-2014 non supera
l’ammontare di quello determinato nell’anno 2010, dedotte le risorse variabili non soggette al
limite e le economie degli esercizi precedenti, ed è stato proporzionalmente ridotto delle
cessazioni dal servizio del personale di ruolo. La riduzione delle risorse decentrate, connessa
alla diminuzione del personale in servizio, dal 2011 al 2014, è stata superiore rispetto alla
percentuale di riduzione calcolata con il metodo della semisomma, di cui alla circolare RGS n.
12/2011 (complessivamente il taglio proporzionale per i cessati, dal 2011 al 2014, è stato di
€.1.076.629,96 anziché di €.685.943,82 – con una differenza di euro 390.686,14). In
particolare, l’Amministrazione Comunale di Ferrara ha operato secondo le direttive impartite
con il Kit ARAN, nel senso che, una volta individuato il tetto del fondo 2010, pari a
€.4.009.034,61 (escluse le risorse per funzioni delegate connesse all’art. 15, c.1 lettera l) del
CCNL 1/04/1999 di euro 64.178,28; gli incentivi di progettazione per euro 106.009,00; i
compensi professionali degli Avvocati per euro 7.223,92 e le economie dell’esercizio
precedente pari a €.174.545,00, la costituzione definitiva dei fondi del salario accessorio degli
anni dal 2011 al 2014 è stata determinata al di sotto del suddetto limite massimo del 2010,
proporzionalmente ridotto della percentuale di riduzione per cessazioni dal servizio. Nell’anno
2015, la costituzione del fondo riporta lo stesso taglio per cessazioni dal servizio del 2014,
pari a €.267.001,71, e secondo le direttive contenute nella Circolare RGS n. 20/2014, è stata
41
Parere 499-15G2
83
detratta, altresì, la differenza della R.I.A. del personale cessato dal servizio dell’anno 2014
rispetto al 2010, pari a euro 95.927,00.
Di seguito viene rappresentata sinteticamente la spesa per il trattamento accessorio del
personale non dirigente del Comune di Ferrara dal 2010 al 2015 (All. n. 59):
Incremento del fondo in valore assoluto
Fondo iniziale (Anno 2010) Fondo finale (Anno 2015) Variazione percentuale
€.4.186.445,81 €.3.851.682,87 -8,00%
Variazione media delle unità di personale
Personale non dirigente in servizio nel
primo anno di rilevazione (Anno 2010)
Personale non dirigente in servizio
nell’ultimo anno di rilevazione
(Anno 2015) n.1.471 n.1.243
Variazione della spesa pro capite
Costo per dipendente (Anno
2010)
Costo per dipendente (Anno
2015)
Variazione percentuale
€.2.845,99 €.3.098,70 8,88%
Dai dati contabili rappresentati si evince che, a fronte di una diminuzione del
personale di n .228 unità, il fondo per il trattamento accessorio dell’Ente verificato dal 2010 al
2015, al netto delle economie registrate nell’esercizio precedente e delle risorse eccezionali
inserite nel fondo del 2013, per gli eventi sismici del 2012, ha registrato un decremento
dell’8%, con una variazione della spesa pro-capite di + 8,88% .
84
6.2 Modalità di utilizzo delle risorse del fondo
Alla luce delle disposizioni contenute nell’art. 17 del CCNL 1° aprile 1999, che
disciplina gli impieghi del fondo per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la
produttività, le risorse previste dalla contrattazione integrativa del personale non dirigente del
Comune di Ferrara sono state destinate per:
erogare compensi diretti ad incentivare la produttività ed il miglioramento dei servizi;
costituire il fondo per corrispondere gli incrementi retributivi collegati alla progressione
economica all’interno della categoria - art. 17, c. 2, lett. b);
costituire il fondo per corrispondere la retribuzione di posizione e di risultato ai soggetti
incaricati di posizione organizzativa e alta professionalità - art. 17, c. 2, lett. c);
pagare le varie indennità di turno, rischio, maneggio valori, orario festivo, disagio, etc… -
art. 17, c. 2, lett. d) e lett. e);
compensare l’esercizio di compiti che comportino specifiche responsabilità - art. 17, c. 2,
lett. f) e i);
compensare attività specificatamente previste da leggi (art. 15 lett. K);
pagare specifiche indennità al personale educativo e scolastico;
pagare l’indennità di comparto – art. 33 CCNL 22/1/2004.
Le percentuali di destinazione delle risorse ai vari istituti contrattuali non hanno subito
nel tempo variazioni rilevanti, ad eccezione delle risorse volte a compensare attività disagiate,
di cui all’art. 17, c. 2, lett. e), la cui percentuale di destinazione ha subito un notevole
decremento passando dal 7,96 del 2011 al 2,95 del 2015 (da €. 318.000 a €. 114.000)
Nel Comune verificato, la quota maggiore delle risorse risulta utilizzata per il
finanziamento delle progressioni economiche orizzontali (in media, dal 2011 al 2015, €.
1.073.000); per corrispondere la retribuzione di posizione e di risultato ai soggetti incaricati di
posizione organizzativa e alta professionalità (in media €. 481.801) e per il pagamento delle
varie indennità (in media €. 544.520).
La quota del fondo destinata ad incentivare la produttività del personale e il
miglioramento dei servizi è pari in media a €. 515.171, dal 2011 al 2015, la cui percentuale
rispetto al totale del fondo utilizzato è passata dal 6,44% del 2011 al 15,74% del 2015.
Nella seguente Tabella n. 16 viene data indicazione del salario accessorio
erogato al personale non dirigenziale nel periodo 2010-2015 :
85
Tabella 16 – Salario accessorio erogato al personale non dirigenziale periodo 2010-2015
SALARIO ACCESSORIO PERSONALE NON DIRIGENTE (PER COMPETENZA AGGIORNATO AGLI STIPENDI DEL MESE DI MARZO 2016)
2010 2011 2012 2013 2014 2015
PROGRESSIONI ECONOMICHE ORIZZONTALI 1.174.751,36 1.135.376,97 1.082.822,95 1.064.404,12 1.030.808,62 975.317,95
INDENNITA' DI COMPARTO 669.935,69 645.954,84 621.082,88 614.426,58 615.989,07 604.483,58
RETRIBUZIONE DI POSIZIONE - P.O. E A.P. 363.277,24 361.370,27 363.992,93 402.076,59 388.451,43 424.671,10
RETRIBUZIONE DI RISULTATO - P.O. E A.P. 67.119,96 71.354,35 74.581,70 79.640,89 90.678,03 95.328,90
INDENNITA' DI QUALIFICA EX 8 Q.F. 20.048,51 19.567,16 19.406,50 18.306,84 18.698,65 16.909,08
INDENNNITA' PERSONALE EDUCATIVO E SCOLASTICO
(ART. 6 CCNL 5/10/2001) 93.826,26 86.075,76 73.707,75 72.782,72 71.779,54 69.516,54
INDENNITA' PERSONALE EDUCATIVO ASILI NIDO (ART.
31 COMMA 7 CCNL 14/09/2000) 98.286,05 95.246,91 86.318,43 82.888,85 84.419,23 82.055,12
INDENNTA' DI TURNO 394.564,27 407.716,86 407.262,71 404.297,07 404.110,71 403.547,03
INDENNITA' DI RISCHIO 21.890,72 19.181,10 15.788,87 10.022,72 9.746,29 9.383,68
INDENNITA' DI REPERIBILITA' 145.392,31 130.712,86 92.481,16 95.454,09 101.119,57 103.232,46
INDENNITA' DI DISAGIO 318.119,75 318.583,76 184.727,00 119.648,45 112.551,00 110.488,75
INDENNITA' MANEGGIO VALORI 1.495,14 1.426,99 1.398,56 745,25 835,62 876,42
MAGGIORAZIONE PER MANCATO RIPOSO SETTIMANALE 7.473,79 7.249,60 11.117,21 6.738,63 7.154,38 6.764,16
MAGGIORAZIONE PER LAVORO ORDINARIO
FESTIVO/NOTTURNO 2.750,27 1.303,37 886,71 779,06 843,07 1.056,20
INDENNITA' SPECIFICHE RESPONSABILITA' ART. 17 C. 2
LETT. F) 139.019,48 139.841,30 141.880,74 137.332,98 134.393,95 136.929,23
INDENNITA' SPECIFICHE RESPONSABILITA' ART. 17 C. 2
LETT. I) 16.173,14 15.388,84 14.942,67 13.667,86 14.025,91 14.909,80
PRODUTTIVITA' COLLETTIVA 433.093,34 245.250,96 323.974,33 407.232,28 296.512,96 302.628,34
PRODUTTIVITA' INDIVIDUALE 87.347,41 78.042,91 80.361,05 96.174,48 51.553,81 81.216,50
PRODUTTIVITA' PROGETTI DI MIGLIORAMENTO DEI
SERVIZI POLIZIA MUNICIPALE 139.072,69 220.330,94 219.783,72 214.117,05
INCENTIVO ICI 38.204,78 36.691,31 41.329,69 44.602,87 43.970,47 58.250,00
86
INCENTIVO VIGILANZA EDILIZIA 33.458,66 23.859,16 10.261,71 20.913,79 21.874,61 25.000,00
ONORARI AVVOCATURA SPESE RECUPERATE 6.230,82 5.368,90 2.867,10 22.203,74 5.368,48 20.361,52
ONORARI AVVOCATURA SPESE COMPENSATE 3.053,22
INCENTIVI PROGETTAZIONE 60.242,40 147.250,63 129.337,09 165.435,95 111.949,27 0,00
STRAORDINARIO CENSIMENTO GENERALE 1.697,03 22.856,61 21.738,34
COMPENSO CENSIMENTO 2.240,60 26.131,00 86.972,47
COMPENSO ISTAT - CENSIMENTO 11.653,52
INCENTIVI PROGETTO EUROPEO "AMF" 14.148,00 12.485,00
TOTALE 4.196.638,98 4.041.802,42 4.039.966,76 4.100.106,75 3.850.766,39 3.772.581,63
STRAORDINARIO 155.961,08 131.576,46 107.844,89 127.639,28 121.134,04 117.322,44
STRAORDINARIO EVENTO SISMICO 104.923,30 13.611,89 8.260,82
PER L'ANNO 2015 LA RETRIBUZIONE DI RISULTATO DELLE P.O. E A.P.,LA PRODUTTIVITA' COLLETTIVA E QUELLA INDIVIDUALE PER MIGLIORAMENTO DEI
SERVIZI, GLI INCENTIVI ICI, PER VIGILANZA EDILIZIA E PROGETTO EUROPEO "AMF" SONO ANCORA DA LIQUIDARE. GLI IMPORTI SONO QUELLI PREVISTI
NEL CCDI 2015
87
Sulla base delle indicazioni fornite con la Tabella n.16, durante la verifica ispettiva,
sono stati acquisiti i provvedimenti di liquidazione riguardanti gli istituti della contrattazione
decentrata, secondo il campione di seguito rappresentato:
1) Indennità personale educativo e scolastico – mese di novembre 2015;
2) Indennità personale educativo Asili Nido – mese di novembre 2015;
3) Turnazione – Mesi - aprile, maggio, giugno 2015 - Polizia Municipale;
4) Indennità di rischio – Anno 2015 -;
5) Indennità di reperibilità (Servizi Cimiteriali) – mese di novembre 2015;
6) Indennità di disagio – atti corrispondenti al 10% del totale dell’importo liquidato nel 2015
7) Indennità maneggio valori – Anno 2015 ;
8) Maggiorazioni per riposo settimanale – anno 2015;
9) Maggiorazioni per lavoro festivo – anno 2015;
10) Specifiche responsabilità ex art. 17, lett. f) – 10% del totale liquidato anno 2015;
11) Specifiche responsabilità ex art. 17, lett. i) – Anno 2015;
12) Produttività collettiva – Anno 2014 -;
13) Produttività individuale – Anno 2014;
14) Produttività Progetti P.M. – 5% del totale liquidato nel 2014;
15) Incentivi gettito ICI – periodo 2011-2014;
16) Compensi professionali Avvocati dell’ente – 2011-2015;
17) Incentivi progettazione interna – Determinazioni dirigenziali n. 1979/88966 del 30/10/2013
e n.1503/74617 del 27/08/2014 del Settore Attività Interfunzionali – Servizi Amm.vi ed
Espropri Programmazione Controllo .
Dalla documentazione esaminata a campione non sono emersi elementi di particolare
criticità. I compensi accessori appaiono erogati secondo le disposizioni contrattuali nazionali
e gli accordi decentrati integrativi di sede.
Per quanto riguarda gli incentivi erogati al personale per produttività collettiva (Fondo
A) ed individuale (Fondo B) dell’anno 2014, è stato riscontrato che gli stessi sono stati
corrisposti secondo i criteri per la valutazione collettiva ed individuale fissati nel
“Regolamento per l’erogazione dei compensi incentivanti la produttività e sistema di
valutazione”, approvato con l’accordo decentrato del 4 luglio 2013 (deliberazione di G.C. n.
459 del 20/08/2013), e secondo la graduazione dei valori di giudizio prevista nelle allegate
schede di valutazione del personale, contenenti i fattori di valutazione ponderati distinti per
categoria. L’attribuzione degli incentivi per progetti di valenza strategica (produttività
88
individuale - fondo B) è stata preceduta da una valutazione dei risultati da parte del Nucleo
Tecnico di valutazione.
Nel CCDI dell’anno 2014, autorizzato con Deliberazione di G.C. n. 711/106866 del
18/11/2014, è stato deciso di erogare in misura ridotta gli incentivi di produttività collettiva al
personale che usufruisce, per un importo superiore a €.1.000, dei compensi accessori previsti
dall’art. 15 lettera k) del CCNL 1/04/1999 e/o di quelli per produttività individuale, di cui al
Fondo B) (progetti a valenza strategica) e/o degli incentivi per Progetti Europei. La riduzione
è corrispondente al differenziale tra l’importo dell’incentivo eccedente i 1.000 euro e la
produttività collettiva ordinaria.
Per il personale a tempo determinato, con esclusione del personale assunto ai sensi
degli articoli 90 e 110 del TUEL, è stata prevista l’erogazione degli incentivi di produttività
nei casi di servizio continuato presso l’ente verificato per almeno sei mesi in un anno.
I compensi accessori per produttività individuale (Fondo B) liquidati nell’anno 2015,
per il 2014, risultano connessi ai progetti di miglioramento dei servizi approvati con la
contrattazione decentrata integrativa dell’anno 2014, per la realizzazione dei quali sono state
incrementate le risorse variabili, di cui all’art. 15, c.5, del CCNL 1/04/1999, per un importo di
€.32.100,00. Sono state esaminate le schede dei seguenti progetti approvati
dall’Amministrazione Comunale, contenenti la descrizione del programma; il personale
coinvolto e il tempo necessario per la loro realizzazione, oltre agli indicatori di risultato e agli
impegni finanziari relativi ai compensi previsti per il personale interessato:
- Area delle Risorse – Settore Finanze Bilancio- Ufficio Statistica – Progetto Obiettivo per la
realizzazione di indagini statistiche;
- Attività di vigilanza e controllo dell’attività edilizia prevista dalla Legge regionale n.
23/2004;
- Settore OO.PP. e Mobilità – Progetto di miglioramento dei servizi: Direzione Servizio
Emergenza Neve e Ghiaccio nel territorio del Comune di Ferrara 2014-2015.
Al riguardo, occorre comunque evidenziare che dalla documentazione esibita in sede
di verifica non è stato possibile riscontrare il collegamento tra gli incentivi riconosciuti al
personale e gli effettivi incrementi di produttività e di miglioramento quali-quantitativo dei
servizi prestati dall’Ente, così come inteso, ai sensi dell’art. 37 del CCNL 22.1.2004, vale a
dire “come risultato aggiuntivo apprezzabile rispetto al risultato atteso dalla normale
prestazione lavorativa”. La contrattazione nazionale tende ad affermare che il concetto di
89
produttività non può essere correlato ai normali risultati dell'attività lavorativa, ma occorre un
ulteriore salto di qualità per individuare un risultato (sia in termini di quantità che in termini
di qualità) che consenta di accertare un “quid” aggiuntivo da intendersi quale requisito
necessario per l’erogazione del compenso. A tal fine, occorre che siano individuati
preventivamente dei parametri o degli indicatori che definiscano il livello standard di
erogazione dei servizi per poter, poi, autonomamente rilevare il grado di incremento
migliorativo dello standard, cui collegare, anche con contenuti economici diversificati, il
cosiddetto premio di produttività .
90
6.2.1 Progressioni economiche orizzontali
Gli articoli 5 e 13 del CCNL 31 marzo 1999 disciplinano l’istituto della progressione
all’interno della categoria (progressione economica orizzontale).
L’art. 6 dello stesso contratto nazionale, invece, impone agli enti di adottare
metodologie permanenti per la valutazione delle prestazioni e dei risultati dei dipendenti,
anche ai fini della progressione economica.
L’istituto in questione deve avere un carattere fortemente premiante, poiché permette
alle amministrazioni di procedere all’attribuzione di progressioni economiche ai propri
dipendenti, all’interno delle categorie di appartenenza, grazie a procedure selettive di carattere
meritocratico, i cui criteri di massima sono individuati dall’art. 5 del CCNL 31.03.99.
La contrattazione decentrata di livello locale deve specificare ed adattare questi criteri
alla concreta realtà dell’ente e deve determinare le modalità, la scansione e le risorse da
destinare alla progressione.
Nell’ottica di una limitazione al ricorso dell’istituto delle p.e.o. va evidenziato il
contenuto del comma 9 dell’art. 67 del D.L. 112/2008, convertito in legge 133/2008, il quale
prevede la possibilità, per la Corte dei conti, di accertare la concreta definizione ed
applicazione di criteri improntati a “parametri di selettività, con particolare riferimento alle
progressioni orizzontali”.
Tale norma è confluita, per effetto del d.lgs. n. 150/2009, nell’art. 40 bis, comma 3,
del d.lgs. n. 165/200142
.
La destinazione di risorse finalizzate a remunerare i soggetti più meritevoli con criteri
che “di fatto” determinano un’attribuzione generalizzata della progressione orizzontale,
provocando un indiscriminato slittamento verso l’alto della dotazione organica, viola il
precetto normativo e determina una lesione ingiusta per l’ente locale, con l’aggravante che i
dipendenti conservano il diritto a percepire tali somme anche per il futuro, considerata la
definitiva attribuzione degli emolumenti previsti da tale istituto.
Nel Comune di Ferrara i criteri per l’attribuzione della progressione economica
all’interno della categoria dell’anno 2010 sono stati determinati dal CCDI sottoscritto dalla
delegazione trattante in data 12 agosto 2010 (ipotesi del 9 giugno 2010), che comprende, in
42 L’art. 40 bis, comma 3 del D.Lgs. 150/2009 ha disposto “la concreta definizione ed applicazione di criteri
improntati alla premialità, al riconoscimento del merito ed alla valorizzazione dell'impegno e della qualità della
performance individuale, con riguardo ai diversi istituti finanziati dalla contrattazione integrativa, nonché a
parametri di selettività, con particolare riferimento alle progressioni economiche”.
91
allegato, il fac-simile della scheda di valutazione del personale, con i fattori di valutazione
ponderati distinti per categoria e la graduazione dei valori di giudizio corrispondenti.
Nell’accordo decentrato suddetto è stato convenuto che la valutazione del personale
venga effettuata sulla base di due parametri (il cui punteggio cumulativo massimo è pari a
100): a) esperienza professionale (distinta tra anzianità di servizio nell’ente e anzianità di
servizio nel livello economico); b) valutazione qualitativa dell’attività dei dipendenti, operata
dai dirigenti di Settore e/o Servizio, mediante giudizi espressi secondo i fattori di valutazione
previsti per ciascuna categoria (impegno professionale; puntualità e precisione;
collaborazione; autonomia; arricchimento professionale; flessibilità;, responsabilità;
conoscenze specialistiche di tipo elevato..etc…). Il fondo previsto dalla contrattazione
decentrata del 12 agosto 2010, destinato alla progressione economica del personale è pari a
€.40.000, la cui quota di attribuzione è stata fissata dall’1/01/2010.
In sede di verifica ispettiva, al fine di verificare la corretta applicazione dell’istituto
contrattuale in parola, sono stati acquisiti i documenti della procedura attivata dal Comune a
settembre dell’anno 2010, comprese alcune schede di valutazione dei dipendenti, sottoscritte
dai dirigenti dell’ente, contenenti il punteggio attribuito al personale sulla base dei fattori di
valutazione fissati nel citato accordo del 12 agosto 2010. Il punteggio relativo all’esperienza
professionale acquisita dai dipendenti è stato attribuito dall’Ufficio Personale – Ufficio
Formazione dopo la valutazione della qualità effettuata dai dirigenti.
Dalla documentazione esaminata non sono emersi elementi di particolare criticità.
Le graduatorie uniche finali della progressione economica orizzontale, suddivise per
categorie giuridiche, sono state definite a novembre 2010 ed entro dicembre 2010 sono stati
corrisposti al personale interessato i benefici economici, decorrenti dal 1° gennaio 2010,
(complessivamente n.59 dipendenti: n. 2 dipendenti di categ. A; n. 14 dipendenti di categ. B;
n. 4 di categ. B3; n. 27 categ. C; n.10 categ. D; n. 2 categ. D3) . Dalla progressione economica
è stato escluso il personale che nel biennio precedente aveva beneficiato di una progressione
economica orizzontale o di una progressione verticale, nonché il personale assunto con
contratto a tempo indeterminato nel biennio immediatamente antecedente (stabilizzati ex lege
finanziaria 2007 e 2008 – assunzioni per mobilità esterna).
Dal controllo, a campione casuale, dei cedolini stipendiali dei dipendenti promossi alla
categoria economica superiore, non sono state riscontrate irregolarità riguardanti la
decorrenza economica del beneficio concesso.
92
7. Il trattamento accessorio del personale con qualifica dirigenziale
La struttura organizzativa del Comune di Ferrara, attuata con la deliberazione di G.C.
n.19/104732 del 15/12/2009 “Modifica Regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei
Servizi. Approvazione Nuova Struttura Organizzativa Comunale”, è una struttura complessa
articolata in tre principali Aree d’intervento: ”Area Risorse”, “Area del Territorio e dello
Sviluppo Economico” e “Area Servizi alla Persona”, cui corrispondono le posizioni
dirigenziali di massimo livello di “Direttore Operativo”, “Direttore Tecnico” e “Direttore
Servizi alla Persona”. Le Aree, a loro volta, sono articolate in “Settori” e “Servizi”, diretti da
personale dirigenziale di ruolo o assunto a tempo determinato ai sensi dell’art.110, c.1 del
TUEL. Attualmente, sono coperti i posti di “Direttore Tecnico” e “Direttore Operativo”,
rispettivamente, l’Ing. Fulvio Rossi e il dott. Moreno Tommasini, cui è stata attribuita la
responsabilità di coordinare ed ottimizzare tutte le attività dell’Area del Territorio e Sviluppo
Economico e dell’Area Risorse, mentre il numero dei dirigenti in servizio Capi Settore e/o
Servizi (complessivamente n.33) va distinto in n. 22 dirigenti di ruolo a tempo indeterminato
e n. 11 dirigenti a tempo determinato, ex art. 110 del TUEL. La classificazione di struttura
organizzativa complessa consente, ai sensi dell’art. 27, comma 5, del CCNL 23/12/1999, di
assegnare ai dirigenti in servizio una retribuzione di posizione in misura superiore al valore
massimo di €. 45.102,87, fissato dall’art. 5 del CCNL 3/08/2010.
Si specifica che è posto a carico del fondo della contrattazione decentrata anche il
finanziamento delle retribuzioni di posizione e di risultato dei dirigenti assunti con contratto
individuale di lavoro a tempo determinato, ai sensi dell’art. 110 del TUEL, con esclusione
della figura dirigenziale assunta ai sensi dell’art. 90 del TUEL, i cui importi sono stati
imputati ai capitoli del trattamento stipendiale dei bilanci degli anni di riferimento (dal 2011
al 2014 – Il capo di Gabinetto Giovanni Lenzerini).
Per accertare la corretta quantificazione del fondo per il trattamento accessorio del
personale dirigente, sono stati esaminati i documenti di costituzione e utilizzo del fondo, i cui
dati, per ciascuno degli anni interessati dalla rilevazione, vengono riassunti nelle schede
allegate, compilate durante la verifica ispettiva dal Servizio Personale (Allegati nn.60 e 61).
La normativa di riferimento in materia di trattamento accessorio del personale
dirigente è contenuta nel CCNL del 23.12.1999 e tutti i successivi interventi hanno assunto
come parametro le disposizioni dettate dagli artt. 26 (voci costitutive del fondo), 27
(retribuzione di posizione), 28 e 29 (indennità di risultato).
93
Si riporta di seguito l’andamento complessivo delle risorse destinate al finanziamento
del trattamento accessorio dei dirigenti nel periodo 2010-2015 che evidenzia un valore medio
della retribuzione di posizione pari a €. 697.134,37. Occorre sottolineare che il valore delle
retribuzioni di risultato è stato incrementato dell’importo delle economie registrate
nell’esercizio precedente, così come indicato nelle schede allegate.
Tabella 17 – Retribuzioni di posizione e risultato dei dirigenti
Indennità 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Posizione €.799.643,22 €.746.168,02 €.613.338,61 €.591.581,20 €.680.111,91 €.751.963,27
Risultato €.175.373,11 €.149.361,80 €.125.391,52 €.147.148,93 €.151.174,11 €.159.297,30
Totale fondo €.975.016,33 €.895.529,82 €.738.730,13 €.738.730,13 €.831.286,02 €.911.260,57
In generale, come viene evidenziato nella Tabella n. 17 e nel Grafico n.4, il totale del
fondo destinato alle retribuzioni di posizione e di risultato dei dirigenti ha un andamento
altalenante anche se in diminuzione rispetto all’anno 2010.
Grafico 4 – Andamento indennità di posizione e di risultato
Sempre ai fini della valutazione complessiva degli oneri derivanti dalla contrattazione
integrativa, si riporta anche il seguente prospetto di rilevazione della spesa del trattamento
accessorio dei dirigenti:
94
Tabella 18 – Rilevazione sintetica della spesa per il trattamento accessorio dei dirigenti
Anno Numero dirigenti a
carico del fondo**
Fondo
in valore assoluto Costo per dirigente
2010 33 €.958.400,92 €.29.042,45
2011 28 €.895.529,82 €.31.983,21
2012 23 €.722.730,13 €.31.423,05
2013 25 €.722.730,13 €.28.909,21
2014 28 €.801.286,02 €.28.617,36
2015 33 €.928.222,13 €.28.127,94
Var. % 2010/2015 zero -3,15% - 3,15%
**Nel numero dei dirigenti a contratto, dal 2011 al 2014, non è stato considerato il Capo di Gabinetto nominato
ai sensi dell’art. 90 del TUEL.
Dai dati indicati nella Tabella n.18, i cui valori del fondo per la retribuzione di
posizione e di risultato sono stati considerati al netto delle risorse dell’art. 26, comma 1,
lettera e) del CCNL 23/12/1999 (compensi Avvocati e incentivi progettazione interna) e delle
economie registrate nell’esercizio precedente, si evince che, a parità di numero di dirigenti, il
fondo della dirigenza dal 2010 al 2015 è diminuito del 3,15% con analoga variazione del
costo del trattamento accessorio del singolo dirigente (All. n. 62).
Per quanto concerne gli accordi decentrati per l’adozione di provvedimenti aventi
carattere generale, in osservanza degli articoli 27 e 29 del CCNL 23/12/1999, il Comune di
Ferrara, con deliberazioni di G.C. n.22/60939 del 12/07/2011 e n. 187/26380 del 25/03/2014,
ha approvato, rispettivamente, i nuovi criteri per la graduazione delle posizioni dirigenziali (in
sostituzione del precedente sistema di valutazione delle posizioni di cui alla delibera di G.C.
n. 24/88084 del 2/12/2003) ed il “Regolamento per la valutazione della retribuzione di
posizione e di risultato della dirigenza anni 2013/2015”, che ha sostituito i criteri
precedentemente adottati per la valutazione delle prestazioni della dirigenza, di cui alle
delibere di G.C. n.10/56001 del 12/07/2005 e n. 24/110010 del 27/12/2006. L’attuale sistema
di valutazione delle posizioni dirigenziali, adottato su proposta del Nucleo Tecnico di
Valutazione, non si discosta da quello definito nel 2011 con la citata delibera n. 22/60939 del
12/07/2011, confermando, in gran parte, l’impostazione del sistema di valutazione
precedentemente previsto nella delibera di G.C. n. 24/88084 del 2/12/2003, ad eccezione di
95
una rilevante modifica riguardante l’eliminazione del fattore di valutazione del “livello
professionale del dirigente” basato sulla valutazione dei curriculum e l’introduzione di un
nuovo fattore relativo alla “valutazione direzionale” della posizione dirigenziale. Nel sistema
di pesatura delle posizioni, attualmente vigente, sono state individuate 3 aree di valutazione,
che corrispondono ad altrettanti fattori di valutazione, suddivisi complessivamente in 6 sotto
fattori (complessità organizzativa; risorse umane a disposizione; budget assegnato;
responsabilità organizzativa; competenza manageriale gestionale; valutazione direzionale).
Per quanto concerne la quantificazione delle risorse destinate al finanziamento del
trattamento accessorio del personale dirigente esemplificata nella tabella allegata e relativa al
periodo 2010-2015, sono stati esaminati i provvedimenti adottati annualmente mediante
deliberazioni di Giunta Comunale di autorizzazione definitiva alla sottoscrizione degli accordi
decentrati. L’esame degli atti di costituzione e di ripartizione dei fondi ha evidenziato che
risulta rispettato il limite imposto dall’art. 28 del CCNL 23/12/1999, che prevede che le
risorse destinate al finanziamento della retribuzione di risultato non possano essere inferiori al
15% di quelle destinate alla retribuzione di posizione.
Dagli atti esaminati in sede di verifica non sono state riscontrate anomalie o
irregolarità. Le risorse stabili dei fondi del periodo 2010 – 2015 risultano incrementate
annualmente del maturato economico e della R.I.A. dei dirigenti cessati, connessi all’art.26,
comma 1, lett. g) del CCNL 23/12/1999. Le quote variabili dei fondi sono state incrementate
delle risorse correlate all’art. 1, comma 1 lett. e) del CCNL 23/12/1999 (compensi degli
Avvocati ed incentivi di progettazione interna), e per quanto riguarda l’esercizio 2015,
l’incremento delle risorse variabili di €. 108.324 ha riguardato l’attivazione di nuovi servizi o
la riorganizzazione di quelli esistenti, ai sensi dell’art. 26, comma 3, del CCNL 23/12/1999.
A supporto della previsione di tali ultime risorse, è stata fornita la deliberazione di
Giunta Comunale n.727/2015 del 4/12/2015 che ha approvato i progetti di miglioramento dei
servizi ed ha stanziato le relative risorse, ai sensi dell’art. 15, comma 5, del CCNL
dell’/1/4/1999, e per i dirigenti, ai sensi dell’art. 26, c. 3, del CCNL 23/12/1999.
Tali progetti, nell’ambito degli obiettivi presenti nel Piano della Performance 2015,
approvato con delibera di giunta comunale n. 4/3104 del 13/01/2015 e s.m.i., sono stati
selezionati dalla Direzione Operativa tra quelli proposti dai dirigenti mediante le schede dei
progetti trasmesse il 18/03/2015. I piani di miglioramento dei servizi dell’anno 2015, connessi
ad un aumento quantitativo e qualitativo delle prestazioni e delle responsabilità dei dirigenti
sono essenzialmente quattro e riguardano i seguenti settori dell’ente verificato:
96
- Direzione Operativa – “Proseguimento e mantenimento della certificazione ambientale
ISO 14001 ed integrazione con ISO 9001”;
- Servizio Salute e Politiche Socio Sanitarie – “Applicare modalità di programmazione
partecipata in ambito sociale favorendo il coinvolgimento diretto di dipendenti pubblici,
associazioni del terzo settore e cittadini attivi attraverso lo strumento del Community
Lab”;
- Servizio Contabilità e Bilanci; Istituzione dei Servizi Scolastici; Ufficio Bilanci del
Personale; Ufficio Programmazione e controllo;Servizio Patrimonio – “Integrazione dei
sistemi informativo-contabili con il controllo di gestione e revisione valori patrimoniali”;
- Servizio Sistemi Informativi – “Agenda digitale locale”.
Le risorse variabili che hanno incrementato il fondo del 2015 per €. 108.324 saranno
erogate solo a consuntivo in funzione del grado di effettivo conseguimento degli obiettivi dei
progetti risultante dalle relazioni dei dirigenti, validate dal Nucleo Tecnico di Valutazione,
contenenti l’elenco dei dipendenti che hanno partecipato ai progetti ed il grado di
coinvolgimento nelle attività progettuali degli stessi, secondo quanto indicato nelle schede di
ciascun progetto che vengono completate a conclusione delle attività annuali.
In ordine all’applicazione delle riduzioni del fondo, si ritiene rispettata la prescrizione
di cui all’art. 9 c. 2 bis del D.L. 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni nella
legge n. 122/2010, dal momento che l’ammontare dei fondi annuali del periodo 2011-2014, al
netto delle voci non soggette al vincolo, quali i compensi degli Avvocati e gli incentivi per la
progettazione interna, escluse le economie di esercizi precedenti, non supera l’ammontare del
fondo del 2010, ed è stato proporzionalmente ridotto delle cessazioni dal servizio dei dirigenti
di ruolo, secondo le indicazioni fornite con circolare RGS n. 12/2011. Per maggiore dettaglio,
occorre riferire che, in merito al primo limite posto dall’art. 9, c. 2 bis del d.l. 78/2010, la
lieve differenza nell’importo annuo dei fondi del periodo 2011-2014, rispetto al 2010, di €.
3.032,77, corrispondente al maturato economico e R.I.A. dei dirigenti cessati dal servizio, è
stata recuperata dal Comune di Ferrara nell’ambito della detrazione operata sul fondo 2015 di
€. 16.961,56. Pertanto, l’importo complessivo delle risorse decentrate dell’anno 2015 è stato
ridotto da euro 970.377,13 a euro 953.415,57 , di cui € 751.963,27 destinati a finanziare le
retribuzioni di posizione e € 159.297,30 le retribuzioni di risultato (Cfr. Tab. n. 17).
Con riferimento all’utilizzo delle risorse, l’Ente verificato ha proceduto, secondo i
provvedimenti citati in precedenza, alla definizione delle indennità di posizione dei singoli
dirigenti in funzione dei parametri connessi alla collocazione nella struttura, alla complessità
97
organizzativa, alle responsabilità gestionali interne ed esterne, nel rispetto dell’art. 27, comma
1, del CCNL 23/12/1999 e art. 24 del d.lgs. n.165 del 2001 .
Si è presa visione dei provvedimenti di liquidazione delle indennità di risultato dei
dirigenti per gli anni 2010/2014, i quali, nel quantificare gli importi da destinare al
trattamento accessorio, tengono conto anche delle risorse non distribuite nell’anno precedente.
Gli atti di liquidazione risultano emessi dal dirigente del Servizio Personale, a completamento
del procedimento amministrativo di valutazione delle prestazioni dei dirigenti eseguito dal
Nucleo di valutazione, sulla base dei criteri approvati con deliberazioni di G.C. n.10/56001
del 12/7/2005, n. 24/110010 del 27/12/2006 e n. 187/26380 del 25/03/2013.
In sede di verifica ispettiva, è stata esibita anche la relazione di fine mandato del
Nucleo Tecnico di Valutazione relativa al periodo 2009-2014, contenente nel dettaglio
l’attività svolta dallo stesso ai sensi dell’art. 24 del Regolamento sull’ordinamento degli
Uffici e Servizi, costituita fondamentalmente dalla valutazione delle prestazioni e delle
competenze organizzative dei dirigenti, delle posizione organizzative e delle alte
professionalità; dalla certificazione sul raggiungimento degli obiettivi dei progetti di
miglioramento dei servizi all’utenza, di cui all’art. 15, c. 5, del CCNL e art. 26, c. 3, del
CCNL 23/12/1999, nonché, nel rispetto dell’art. 10 del d.lgs. n. 150/2009, dalla validazione
della “Relazione sulla Performance”, come condizione inderogabile per l’accesso agli
strumenti per premiare il merito del personale, assicurandone la visibilità attraverso la
pubblicazione sul sito istituzionale dell’amministrazione 43
In merito alla liquidazione dell’indennità di risultato, è stato accertato il rispetto delle
disposizioni di cui all’art. 29 del CCNL 23.12.1999, essendo stati previsti
dall’Amministrazione comunale meccanismi di riduzione della retribuzione di risultato per i
dirigenti che percepiscono compensi professionali, ai sensi dell’art. 37 del CCNL 1999
(Avvocati dell’ente) e dell’art. 92, comma 5, del decreto legislativo 163/2006 (incentivi di
progettazione interna, fino al 18 agosto 2014, data della loro abrogazione, per i dirigenti, in
virtù della legge 114/2014 di conversione del D.L. n. 90/2014).
Infine, l’esame dei cedoloni stipendiali dei dirigenti non ha evidenziato la
corresponsione di emolumenti in violazione del principio di onnicomprensività del
trattamento economico degli stessi.
43
Il documento da adottare entro il 30 giugno, denominato: «Relazione sulla performance» evidenzia, a consuntivo, con
riferimento all'anno precedente, i risultati organizzativi e individuali raggiunti rispetto ai singoli obiettivi programmati ed alle risorse, con rilevazione degli eventuali scostamenti, e il bilancio di genere realizzato".
98
8. Trattamento accessorio del Segretario Comunale
8.1 La retribuzione di posizione
Il trattamento accessorio dei Segretari comunali e provinciali, a decorrere dal
31/12/2009, è disciplinato dall’art. 3 del nuovo CCNL, biennio economico 2008-2009, siglato
l’1/03/2011, che ha rideterminato l’ammontare complessivo annuo lordo della retribuzione di
posizione, fissando nuovi valori rispetto a quelli determinati in precedenza dall’art. 3 del
CCNL 16 maggio 2001 (biennio economico 2000-2001), e dall’art. 41 del CCNL 16 maggio
2001 (quadriennio normativo 1998/2001).
Nell’art. 41, c. 4, del medesimo CCNL 16 maggio 2001 viene previsto che “gli Enti
nell’ambito delle risorse disponibili e nel rispetto della capacità di spesa, possono
corrispondere una maggiorazione dei compensi di cui al comma 3. Le condizioni, i criteri ed i
parametri di riferimento per definire le predette maggiorazioni sono individuate in sede di
contrattazione decentrata integrativa nazionale”.
Il Contratto Nazionale Decentrato, cui la norma fa riferimento, è stato adottato il 22
dicembre 2003 e ha previsto che la retribuzione di posizione del Segretario, nella ricorrenza di
determinati presupposti, possa essere maggiorata in misura variabile dal 10 al 50%.
L’art. 41, comma. 5, del CCNL 16.05.01 stabilisce, inoltre, che “Gli enti assicurano,
altresì, nell’ambito delle risorse disponibili e nel rispetto della capacità di spesa, che la
retribuzione di posizione del segretario non sia inferiore a quella stabilita per la funzione
dirigenziale più elevata nell’ente in base al contratto collettivo dell’area della dirigenza o, in
assenza di dirigenti, a quello del personale incaricato della più elevata posizione
organizzativa”. E’ questa la cd. “clausola di galleggiamento”, introdotta per evitare una
discriminazione tra il Segretario ed i dirigenti dell’ente.
Sull’argomento va citata la legge 12/11/2011, n. 183, “Disposizioni per la formazione
del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – Legge di stabilità 2012”, per lo specifico
rilievo che presenta la previsione dell’art. 4, comma 26, concernente la disciplina contrattuale
dei segretari comunali e provinciali. Tale disposizione si caratterizza per essere una norma
meramente interpretativa, confermando quanto espresso in passato dalla Ragioneria Generale
dello Stato, dall'ARAN e dal Dipartimento della Funzione Pubblica.
Infatti, l’art. 4, comma 26, della legge 12/11/2011, n. 183, dispone che: “Il
meccanismo di allineamento stipendiale previsto dall'articolo 41, comma 5, del Contratto
99
collettivo nazionale dei Segretari comunali e provinciali del 16 maggio 2001, per il
quadriennio normativo 1998-2001 e per il biennio economico 1998-1999 si applica alla
retribuzione di posizione complessivamente intesa, ivi inclusa l'eventuale maggiorazione di
cui al comma 4 del medesimo articolo 41. A decorrere dalla data di entrata in vigore della
presente legge è fatto divieto di corrispondere somme in applicazione dell'articolo 41, comma
5, del citato Contratto collettivo nazionale di lavoro del 16 maggio 2001 diversamente
conteggiate, anche se riferite a periodi già trascorsi. È fatta salva l'esecuzione dei giudicati
formatisi alla data di entrata in vigore della presente legge”. 44
Nel Comune di Ferrara, nel periodo 2010-2016, si sono avvicendati due Segretari
Comunali: il dott. Roberto Finardi, iscritto nella fascia professionale “A” dell’Albo nazionale
dei Segretari Comunali e Provinciali, nominato con decreto sindacale n. 333645 del 22 aprile
2005, in servizio presso l’ente verificato dal 16 maggio 2005 al 30 giugno 2014, e l’attuale
Segretario dell’Ente, dott.ssa Ornella Cavallari, nominata con atto del Sindaco n. 63542 del
18/07/2014, i cui effetti giuridici ed economici decorrono dal 31 luglio 2014.
Ai sensi dell’art. 108 del d.lgs. 267/2000, con provvedimento P.G. n. 106768 del
18/12/2009, il nuovo Sindaco, Avv. Tiziano Tagliani, ha riconfermato Direttore Generale
dell’ente il Segretario Roberto Finardi, che ha svolto le funzioni di Direttore Generale dal
30/03/2007 fino al 30/06/2014. Il citato provvedimento sindacale è stato preceduto dalla
deliberazione di G.C. n. 21/104735 del 15/12/2009 – “Affidamento incarico di Direttore
Generale al Segretario Generale dott. Roberto Finardi” con la quale è stata determinata in
€.61.174,44 l’indennità annua di direzione generale del dott. Finardi (All. n. 63).
La verifica svolta sul trattamento economico dei Segretari del periodo 2010-2016 ha
consentito di accertare l’applicazione della maggiorazione dell’indennità di posizione –
“galleggiamento” - prevista dall’art. 41, comma 5, del CCNL 16 maggio 2001.
Infatti, con determinazione dirigenziale del Servizio del Personale n. 253/18563 del
08/03/2011, rettificata con determina dirigenziale n. 567 del 20/05/2011(Allegati nn.64 e 64
bis), al Segretario generale, nonché Direttore generale dell’ente, dott. Roberto Finardi, è stato
attribuito il “galleggiamento” alla retribuzione di posizione dirigenziale più elevata (quella del
Direttore Tecnico, Ing. Fulvio Rossi, pari a €.46.146,75). Tale maggiorazione risulta
correttamente determinata sulla base delle indicazioni fornite con deliberazione n. 11 del
16/02/2011 della Corte dei Conti, Sezione delle Autonomie, che nel certificare positivamente
44
Sui criteri applicativi Cfr. Ministero Economia e Finanze – IGOP - Nota n. 191 del 10/01/2012
100
l’ipotesi di CCNL dei Segretari per il biennio economico 2008/2009, ha evidenziato, ai sensi
dell’art. 9, comma 4, del D.L. n. 78/2010, che “il limite di crescita retributiva dei dipendenti
delle pubbliche amministrazioni, va inteso come riferito agli esiti complessivi della tornata
contrattuale 2008-2009 e quindi il limite massimo di riferimento della retribuzione di
posizione dei Segretari per l’applicazione dell’art.41, comma 5, è dato dalla retribuzione di
posizione dei dirigenti fissata dal CCNL 2006/2007”. Inoltre, sempre ai fini del
“galleggiamento”, la maggiorazione annua del Segretario Roberto Finardi, pari a €. 9.994,77,
è stata calcolata confrontando la retribuzione di posizione dirigenziale più elevata (€.
46.146,75 attribuita all’Ing. Fulvio Rossi secondo il CCNL 2006/2007) con quella del
Segretario, di €. 36.151,98, prevista dall’art. 3, comma 2, del CCNL del 16/05/2001 – biennio
economico 2000-2001 (retribuzione di posizione intera, compresa della quota di valore
inglobata dal 31/12/2009 nello stipendio tabellare, in applicazione dell’art. 3, comma 5, del
CCNL dei Segretari dell’1/03/2011 – biennio economico 2008/2009).
Per quanto riguarda l’ammontare della maggiorazione della retribuzione di posizione
dell’attuale Segretario Generale, dott.ssa Ornella Cavallari, ai sensi dell’art. 41, comma 5, del
CCNL del 16/05/2001, con determinazione dirigenziale n. 1379/68183 dell’01/08/2014, per il
periodo 31 luglio 2014-28/02/2015, è stato corrisposto il “galleggiamento”, pari a all’importo
di €. 24.994,71 (€.1.922,67 per 13 mensilità), risultante dal rapporto della retribuzione di
posizione dirigenziale più elevata di €.61.146,67, attribuita al Direttore Tecnico, Ing. Fulvio
Rossi (€.46.146,75 prevista dal CCNL 2006/2007 + maggiorazione della posizione per
struttura complessa di €.14.999,92), con la retribuzione di posizione del Segretario di
€.36.151,96, secondo il CCNL del 16/05/2001- biennio economico 2000-2001 (All. n. 65).
Successivamente, con determinazione Dirigenziale del Servizio Personale n.
1166/71643 del 10/07/2015 (All. n. 66), è stato modificato il trattamento economico del
Segretario Generale, dott.ssa Ornella Cavallari, allineando la retribuzione di posizione, ai
sensi dell’art. 41, comma 5, del CCNL 16/05/2001, a quella più elevata del Dott. Giovanni
Lenzerini, Capo di Gabinetto, nominato con decorrenza 01/03/2015, dirigente a tempo
determinato del Settore Attività Culturali, ai sensi dell’art. 110, comma 1, del TUEL.
Pertanto, dal confronto con la retribuzione di posizione del dott. Lenzerini, di € 5.759,54
secondo il CCNL 2006/2007, la maggiorazione della retribuzione di posizione del Segretario
è stata determinata in € 29.607,50, con un incremento di euro 4.612,79 rispetto alla precedente
determinazione.
101
Al riguardo, viene fatta osservare l’irregolarità della Determinazione dirigenziale n.
1166/71643 del 10/07/2015, in quanto per il calcolo del “galleggiamento” del Segretario
Generale la retribuzione di posizione dello stesso è stata erroneamente ancorata ad trattamento
economico dirigenziale del dott. Giovanni Lenzerini, la cui retribuzione di posizione di €.
66.370,54 non risulta conforme alle norme contrattuali, in assenza, tra l’altro, di una pesatura
della posizione da parte del Nucleo Tecnico di Valutazione (Cfr. punto B) paragrafo 3.4.2).
Da un punto di vista generale, inoltre, non appare possibile parametrare l’aumento della
retribuzione di posizione del Segretario a quella di un dirigente non di ruolo, assunto a tempo
determinato, ai sensi dell’art. 110, comma 1, del TUEL, il cui trattamento economico risulta
determinato in modo assolutamente indipendente dai limiti e dalle regole della contrattazione
nazionale. Sul punto si richiama anche il parere della Ragioneria generale dello Stato n.
0012278 del 3/02/2011, che ribadisce l’interpretazione citata.
102
8.2 La retribuzione di risultato
L’indennità di risultato del Segretario Comunale è correlata al conseguimento degli
obiettivi assegnati, tenendo conto del complesso degli incarichi aggiuntivi conferiti, ad
eccezione dell'incarico di funzione di Direttore Generale (art. 42 del CCNL del 16.05.2001).
Il comma 2 del citato articolo stabilisce il tetto massimo dell’indennità di risultato,
prevedendo che gli Enti del comparto destinano a tale compenso un importo non superiore al
10% del monte salari riferito a ciascun Segretario nell'anno di riferimento, nell'ambito delle
risorse disponibili e nel rispetto della propria capacità di spesa.
Nel Comune di Ferrara non risulta definita una metodologia di valutazione del
Segretario, contenente gli indicatori di valutazione ponderati, corrispondenti alle funzioni del
Segretario poste a valutazione, e la graduazione della retribuzione di risultato riguardo al
punteggio conseguito.
Sulla base dei provvedimenti del Sindaco esibiti in sede di verifica, con i quali si è
provveduto all’attribuzione del compenso accessorio nella misura massima del 10% del monte
salari, l’erogazione della retribuzione di risultato di Segretari Comunali appare disancorata dal
raggiungimento di specifici obiettivi e, data la genericità dei criteri di valutazione adottati,
appare fondata più che altro su un complessivo giudizio positivo del modo in cui i Segretari
hanno svolto le funzioni che la legge riserva loro.
I criteri di valutazione adottati costituiscono, semplicemente, la trasposizione delle
ordinarie funzioni assegnate al Segretario dall’art. 97 del decreto legislativo n. 267/2000
(“collaborazione ed assistenza giuridica e amministrativa”; “partecipazione alle sedute di
Giunta e di Consiglio”; “coordinamento delle attività dell’Ente e di coinvolgimento dei
Responsabili degli Uffici e Servizi”;“incarichi particolari aggiuntivi affidati per legge, per
statuto e per regolamento interno”), in ordine alle quali il Sindaco viene chiamato ad
esprimere un giudizio sintetico, sulla base di una relazione annuale presentata dal Segretario
relativa all’attività svolta dallo stesso nel periodo di riferimento. Si allegano, in merito, i
provvedimenti di liquidazione n. 135 del 28/11/2013 di €. 52.362,13, e n. 100 del 13/08/2015
di euro 4.286,61, concernenti, rispettivamente, la corresponsione dell’indennità di risultato del
dott. Roberto Finardi, per il periodo 2008-2012, e della dott.ssa Ornella Cavallari, per l’anno
2014 (Allegati n.67 e 68), unitamente, ad uno stralcio della relazione del Dott. Finardi,
trasmessa al Sindaco per le determinazioni finali di propria competenza, con una breve nota
103
del 30/10/2013 del Nucleo Tecnico di Valutazione, e il decreto sindacale prot. n.81680 del 6
agosto 2015 relativo all’“Indennità di cui all’art.42 del CCNL – fissazione criteri per la
valutazione delle prestazioni” della dott.ssa Ornella Cavallari, avente pari data e numero di
protocollo successivo a quello apposto nella relazione della dott.ssa Cavallari (prot. n. 81670
del 6/08/5015) redatta per l’anno 2014, ai fini della propria valutazione da parte del Sindaco
(Allegati nn. 69, 70 e 71)
Dalla documentazione esaminata durante la verifica ispettiva, si rileva che l’indennità di
risultato dei Segretari non risulta sottoposta alla verifica del conseguimento di specifici
obiettivi, annualmente assegnati in via preventiva dall’Amministrazione, da verificarsi con
criteri oggettivi e non generici: l’art. 42 CCNL 16.5.2001 qualifica la retribuzione di risultato
“un compenso annuale… correlato al conseguimento degli obiettivi assegnati” e prevede che
“ai fini della valutazione dei risultati conseguiti e dell’erogazione della relativa retribuzione
ad essa correlata, gli Enti utilizzano, con gli opportuni adattamenti, la disciplina adottata ai
sensi del Decreto legislativo n. 286/1999, relativo alla definizione di meccanismi e strumenti
di monitoraggio dei costi, dei rendimenti e dei risultati”. 45
La maggiorazione della retribuzione di posizione e l’attribuzione della retribuzione di
risultato possono arrivare solo al termine di un serio percorso valutativo e non possono essere
concesse in assenza di congrue motivazioni e valutazioni. Al riguardo, va sottolineato che, ai
sensi dell’art. 7 del decreto legislativo n. 150/2009, il sistema di misurazione e di valutazione
della performance si riferisce a tutti i dipendenti pubblici, Segretari compresi, improntando il
processo di gestione della performance al miglioramento dell’attività amministrativa.
45
Si vedano in tal senso la deliberazione n. 63/2008 della Sezione regionale di controllo per la Lombardia della
Corte dei Conti: “Il processo di valutazione presuppone l’individuazione di specifici obiettivi che ciascun
dirigente deve perseguire nello svolgimento della sua attività, la parametrazione di un emolumento al
raggiungimento di ciascuno di essi e una verifica, al termine del periodo di riferimento, dell’attività e il
riconoscimento della voce retributiva nei limiti nei quali gli obiettivi sono stati raggiunti. Questo meccanismo
implica che gli obiettivi, le modalità di valutazione e l’entità della voce retributiva di risultato siano stabiliti
prima dello svolgimento dell’attività oggetto di verifica… Il più volte citato processo di riforma
dell’amministrazione pubblica ha interessato anche la figura del Segretario comunale che, sia dal punto di vista
normativo che contrattuale, è stato assimilato alla dirigenza pubblica… Emerge nitidamente, sia dalla
disciplina di carattere generale che da quella specifica di settore, che la retribuzione di risultato è un elemento
retributivo che può essere riconosciuto solo se correlato al raggiungimento di specifici obiettivi connessi
all’attività svolta dal Dirigente, fissati in via preventiva dall’Amministrazione. La corresponsione della stessa al
di fuori dei parametri normativi e contrattuali sarebbe del tutto incongrua ed indebita.”. Da ultimo la sentenza
n. 1627/2012 della Sezione giurisdizionale per la Campania della Corte dei Conti ha ripreso tale indirizzo
interpretativo “A sostegno delle riferite censure richiama anche l’indirizzo interpretativo espresso – sul tema del
rinvio al d.lgs. n. 286/1999 - da questa Corte in sede consultiva, alla stregua del quale si ribadisce che le
peculiarità delle funzioni segretariali non precludono la possibilità di una corretta valutazione dei risultati ad
esse connesse, e quindi presuppongono l’individuazione di obiettivi operativi, secondo un’impostazione –
ancorché temperata – sostanzialmente omologa a quella indicata per il personale dirigenziale”.
104
Nell’Ente verificato non è stato adottato dall’organo di indirizzo politico un
provvedimento riferito alla performance del Segretario.
A tale decisione è giunta la Corte dei Conti – Sez. giurisdizionale per la Campania -,
con la Sentenza n. 1627/2012, che nel ribadire il principio di omnicomprensività del
trattamento economico del Segretario, di cui all’art. 41, c. 6, del CCNL Segretari del 16
maggio 2001, ha ritenuto fonte di responsabilità amministrativa l’assegnazione al Segretario
della premialità, nella misura massima, in assenza di un serio processo valutativo che, ai sensi
del d.lgs. 286/1999, debba prevedere almeno la fissazione di obiettivi quali-quantitativi da
raggiungere e una valutazione finale motivata sul raggiungimento degli stessi.
105
8.3 I diritti di segreteria
L’art. 10 del recente decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito con
modificazione dalla legge 11/08/2014, n. 114, è intervenuto con l’abrogazione del quarto
comma dell'art. 41, L. n. 312/1980, che attribuiva al Segretario comunale e provinciale
rogante una quota, in misura pari al 75 per cento e fino ad un massimo di un terzo dello
stipendio in godimento, del provento annuale dei diritti di rogito. Con la citata norma viene
abolita la ripartizione dei diritti di segreteria, attribuendo integralmente le somme al Comune
o alla Provincia. Attualmente, l’articolo 10 bis della legge 11/08/2014, n. 114, di conversione
del decreto legge n. 90/2014, consente l’attribuzione al Segretario rogante di una quota del
provento annuale, in misura non superiore ad un quinto dello stipendio in godimento, negli
Enti locali privi di dipendenti con qualifica dirigenziale, e in ogni caso ai Segretari comunali
che non possiedono tale qualifica. In tutti gli altri casi è esclusa l’attribuzione dei diritti di
rogito ai Segretari comunali e provinciali, fatte comunque salve le quote maturate prima
dell’entrata in vigore del decreto legge .
Il controllo degli atti esibiti in sede di verifica relativi alla liquidazione dei diritti di
rogito del Segretario degli anni 2013 e 2014, non ha dato adito ad alcuna osservazione.
La ripartizione dei diritti per l’anno 2013 e fino al 2° trimestre del 2014 è avvenuta, ai
sensi dell’art. 41, c.4, della legge n. 312/1980, nella misura pari al 75% del 90% del totale dei
diritti riscossi nel periodo, e fino ad un massimo di un terzo dello stipendio in godimento del
Segretario Generale. Dal 3° trimestre 2014, non risultano più erogati diritti di rogito al
Segretario, nel rispetto dell’art. 10, comma 1, del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90,
convertito con modificazione dalla legge 11/08/2014, n. 114 .
106
9. Rispetto dei principi e delle norme di finanza pubblica
L’art. 1, comma 8, del decreto legge 31 agosto 2013, n. 101, coordinato con legge di
conversione 30 ottobre 2013, n. 125, dispone che “La Presidenza del Consiglio dei Ministri -
Dipartimento della funzione pubblica - e il Ministero dell'economia e delle finanze -
Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato possono disporre visite ispettive, a cura
dell'Ispettorato per la funzione pubblica e dei Servizi Ispettivi di Finanza del medesimo
Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, al fine di verificare il rispetto dei vincoli
finanziari in materia di contenimento della spesa di cui al presente articolo, denunciando alla
Corte dei Conti le irregolarità riscontrate”.
In sede di verifica ispettiva, si è provveduto a richiedere i dati contabili relativi alla
spesa sostenuta dall’ente nel periodo 2009-2015 per autovetture di servizio e consulenze, in
quanto rappresentano l’oggetto specifico del controllo determinato dall’art. 1 del citato D.L n.
101/2013.
Sull’argomento occorre richiamare il disposto di cui all’art. 6 del d.l. n. 78/2010,
convertito dalla l. 122/2010, il quale, ai commi 7, 8, 12, 13, 14, individua diverse tipologie di
spesa da ridurre in base a specifici coefficienti rapportati alla spesa storica. Tra tali oneri di
funzionamento figurano spese per collaborazioni e consulenze, relazioni pubbliche, convegni,
spese di rappresentanza, sponsorizzazioni, auto di servizio, mobili ed arredi, riduzione
dell’uso della carta e razionalizzazione delle spese attraverso la centralizzazione delle
procedure di acquisto.
Nel corso del 2012, sono state introdotte nuove norme volte ad incidere ulteriormente
su tale aggregato di spesa. Trattasi, in particolare, dell’art 5, comma 2, del d.l. 6 luglio 2012,
n. 95, convertito dalla l. 7 agosto 2012, n. 135, in materia di riduzione delle spese di
manutenzione, noleggio ed esercizio del parco auto, nonché dell’art. 1, comma 141, della l. 24
dicembre 2012, n. 228, in materia di riduzione delle spese per acquisto di mobili ed arredi.
Filo conduttore dell’operato del legislatore in tema di contenimento della spesa
pubblica degli enti locali appare, pertanto, la riduzione e la razionalizzazione delle spese per
consumi intermedi, categoria questa che costituisce una delle principali voci della spesa di
funzionamento delle Amministrazioni pubbliche che presenta un andamento in crescita.
Dal punto di vista della giurisprudenza è opportuno segnalare la sentenza della Corte
Costituzionale n. 139/2012 con la quale la Consulta si è pronunciata su una serie di giudizi di
107
legittimità sollevati da alcune Regioni in ordine all’applicazione delle misure di contenimento
della spesa pubblica previste per diverse tipologie di spesa enucleate nei diversi commi
dell’art. 6 del citato decreto legge n. 78/2010, convertito in legge n. 122/2010. La Corte nello
stabilire la non fondatezza delle questioni sollevate, ha precisato che le disposizioni in
argomento per le Regioni, Provincie autonome e Enti del SSN costituiscono unicamente
disposizioni di principio, ciò anche con riferimento agli enti locali e altri enti e organismi che
fanno capo agli ordinamenti regionali.
Nel solco di una consolidata giurisprudenza in materia di coordinamento della finanza
pubblica, la Consulta considera rispettosi dell’autonomia di spesa delle Regioni e degli enti
locali i soli vincoli alle politiche di bilancio da cui sia possibile desumere un limite
complessivo, “lasciando agli enti stessi ampia libertà di allocazione fra i diversi ambiti e
obiettivi di spesa”. Di conseguenza, ferma restando l’obbligatorietà del rispetto del
summenzionato limite complessivo, è stata ammessa la possibilità di compensare eventuali
sforamenti in alcune voci con maggiori risparmi in altre (Corte Conti Sez. Autonomie n.
26/QMIG del 30/12/2013).
L’argomento delle consulenze è stato trattato nel paragrafo 4.1 (Cfr. Tab. n.13),
mentre per quanto riguarda la verifica dell’andamento della spesa delle auto di servizio, nel
periodo 2009-2015, sulla base dei dati forniti dal Servizio di Ragioneria che effettua il
monitoraggio delle “spese di gestione”, è stata elaborata una tabella riepilogativa dei costi di
esercizio, i cui valori vengono indicati nella seguente Tabella n. 19 . Occorre puntualizzare, al
riguardo, che sono stati esclusi i costi relativi ai mezzi della Polizia Municipale e dei Servizi
Sociali per esplicita disposizione normativa, mentre per quanto riguarda l’anno 2015, i valori
di spesa sono riferiti al parco autovetture (n. 7 mezzi) individuato con apposita deliberazione
di G.C. n. 168/41447 del 12/04/2016 che si allega in copia (All. n. 72). Nel citato
provvedimento di Giunta, sulla base della destinazione d’uso indicata da ciascun dirigente per
le autovetture di servizio (complessivamente n. 53 autovetture di servizio, esclusi n. 28 mezzi
in dotazione al Servizio di Polizia Municipale), sono state individuate le auto di proprietà
dell’Amministrazione Comunale oggetto delle limitazioni di spesa previste dall’art. 15 del d.l.
n. 66/2014 (n. 7 autovetture).
Sull’argomento, occorre riferire, altresì, che la Corte dei Conti – Sezione Regionale di
controllo per l’Emilia Romagna - con Deliberazione n. 59/2016/PRSE, sulla base del
questionario al Rendiconto finanziario dell’esercizio 2013 e dall’esito della relativa attività
istruttoria, ha affermato per il Comune di Ferrara l’assenza di gravi irregolarità contabili,
108
segnalando, nel contempo, alcune criticità da vagliare attentamente nella gestione di bilancio
degli esercizi futuri, tra i quali rientra appunto il mancato contenimento della spesa per
consumi intermedi, posto dall’art. 6 del D.L. n. 78/2010, convertito in legge n. 122/2010, e
delle norme successivamente emanate in materia ( art. 1, comma 141, legge n. 228/2012; art.
5, comma 2, d.l. n. 95/2012, convertito in legge n. 135/2012). “In particolare lo sforamento è
stato determinato dalle spese per autovetture, che hanno registrato un valore superiore
all’obiettivo e non risultano compensate dai maggiori risparmi negli altri aggregati oggetto
di riduzione, nonostante il Comune si sia avvalso della deroga prevista dall’art. 5, comma 2,
del citato decreto legge 95 del 2012, relativa alle autovetture utilizzate per i servizi
istituzionali di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, per i servizi sociali e sanitari
svolti per garantire i livelli essenziali di assistenza, ovvero per i servizi istituzionali svolti
nell’area tecnico-operativa della difesa”.
Secondo i dati forniti dal Servizio Ragioneria dell’ente, nella seguente Tabella n. 19
viene rappresentata la valorizzazione delle “spese di gestione” delle autovetture di servizio del
Comune di Ferrara. Il loro andamento nel periodo 2009-2015 è indicato nella Figura n. 5:
Tabella 19 - Andamento della spesa di autovetture nel periodo 2009-2015
Anni Spesa
carburante
Tassa
proprietà
Spesa
manut.
e
revisione
Assicur.ni
(R.C.
Auto)
Acquisti
e/o
leasing
Tessere
Socio
ACI
Costi **
Servizi
pubblici
TOTALE
2009 €.38.384,62 €.9.101,92 €.34.548,98 €.16.252,58 €. €. €.25.520,00 €.123.808,10
2010 €.41.538,72 €.9.254,04 €.46.385,49 €.18.601,18 €.11.612,26 €.527,49 €.13.027,00 €.140.946,18
2011 €.44.434,05 €.8.862,34 €.39.846,91 €.18.376,38 €. €.472,00 €.5.176,00 €.117.167,68
2012 €.51.819,50 €.8.862,34 €.49.699,51 €.16.164,47 €. €.412,00 €.6.947,00 €.133.904,82
2013 €.43.586,12 €.7.083,08 €.32.437,53 €.15.915,26 €. €.293,00 €.5.414,23 €.104.729,22
2014 €.43.037,04 €.7.019,32 €.38.642,15 €.13.488,51 €. €.268,00 €.6.812,29 €.109.267,31
2015 €.13.248,72 €.1.488,85 €.11.036,99 €.1.972,91 €. €.175,80 €.4.993,90 €.32.917,17
** Rimborsi per uso auto privata taxi e altri servizi pubblici
Figura 5 – Andamento della spesa di autovetture nel periodo 2009 – 2015
109
Relativamente al “Censimento permanente delle auto della P.A“ e all’obbligo di
comunicazione previsto dall’articolo 5 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 3
agosto 2011, adottato in attuazione dell’articolo 2, comma 4, del decreto-legge 6 luglio 2011,
n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, il Comune di Ferrara,
a decorrere dall’anno 2012, ha provveduto a trasmettere i dati relativi al monitoraggio dei
costi delle autovetture di servizio censite nell’esercizio precedente. Nel sito istituzionale del
Comune, sotto il link “Amministrazione Trasparente” risultano pubblicati i dati relativi al
monitoraggio delle autovetture di servizio degli anni compresi nel periodo 2011-2013.
110
10. Procedure Contrattuali
I controlli eseguiti presso il Comune di Ferrara sono stati finalizzati a verificare
l’osservanza della disciplina normativa relativa alle modalità di effettuazione degli acquisti di
beni e servizi alla luce delle importanti modifiche introdotte dal decreto legge 6 luglio 2012,
n. 95, recante “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei
servizi ai cittadini, nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore
bancario”; convertito nella legge 7 agosto 2012, n. 135. In particolare, l’art. 1, comma 7, del
suddetto decreto legge, relativamente ad alcune categorie merceologiche (energia elettrica,
gas, carburanti rete e carburanti extra-rete, combustibili per riscaldamento, telefonia fissa e
telefonia mobile), ha esteso agli enti locali l’obbligo di approvvigionamento attraverso le
convenzioni o gli accordi quadro messi a disposizione da Consip S.p.A. e dalle centrali di
committenza regionali di riferimento ovvero di esperire proprie autonome procedure
utilizzando sistemi telematici di negoziazione, facendo salva la possibilità di procedere ad
affidamenti anche al di fuori delle predette modalità, a condizione che gli stessi conseguano
ad approvvigionamenti da altre centrali di committenza o a procedure di evidenza pubblica e
che prevedano corrispettivi inferiori a quelli indicati nelle convenzioni e accordi quadro messi
a disposizione da Consip S.p.A. e dalle centrali di committenza regionali 46
Per il Comune di Ferrara è stato accertato che, ad eccezione della fornitura di energia
termica, conduzione e manutenzione ordinaria di impianti di climatizzazione, elevatori,
contatori di teleriscaldamento, gli acquisti degli ultimi tre anni, dal 2013 al 2015, di tutte le
altre voci merceologiche indicate nell’art. 1, comma 7, del d.l. n. 95/2012 sono stati effettuati
utilizzando le convenzioni quadro attivate da Consip (per energia elettrica) e dalla Centrale di
committenza per la Regione Emilia Romagna “Intercent-ER” (per il gas naturale e telefonia
fissa e mobile) 47
.
Dalla documentazione esibita in sede di verifica, è stato accertato che nei casi di
adesione a convenzioni stipulate dalla “Intercent-ER”, i provvedimenti dirigenziali hanno
attestato la mancanza di convenzioni Consip attive per la tipologia di servizi da acquisire in
46 “In tali casi i contratti dovranno comunque essere sottoposti a condizione risolutiva con possibilità per il contraente di
adeguamento ai predetti corrispettivi nel caso di intervenuta disponibilità di convenzioni Consip e delle centrali di
committenza regionali che prevedano condizioni di maggior vantaggio economico. La mancata osservanza delle disposizioni
del presente comma rileva ai fini della responsabilità disciplinare e per danno erariale”. 47
“Intercent-ER” opera come Centrale di committenza Regionale delle Pubbliche Amministrazioni dell’Emilia-Romagna.
Ai sensi del D.lgs n. 163 del 2006, quale centrale di committenza regionale, Intercent-ER aggrega la spesa delle P.A. del
territorio gestendo un sistema centralizzato di negoziazione per l'acquisto di beni e servizi standardizzabili, realizzato attraverso le Convenzioni quadro, gli Accordi quadro e le altre procedure previste dal Codice degli appalti
111
quel momento, ovvero, nel caso fossero state disponibili convenzioni Consip, gli atti hanno
dato dimostrazione della convenienza economica per il Comune verificato di aderire ad
Accordi quadro stipulati da “intercent-ER”. In questi ultimi casi, comunque,
l’Amministrazione Comunale di Ferrara si è riservata di rivedere le condizioni contrattuali
sottoscritte, qualora fossero intervenute, in corso di contratto, nuove e più convenienti
Convenzioni Consip, perseguendo, attraverso la Centrale di committenza regionale “Intercent
– ER, le necessarie scelte tecnico- contrattuali, al fine di adottare gli atti conseguenti che si
rendessero più opportuni.
Per quanto riguarda l’energia termica, l’esercizio, la manutenzione ordinaria e
straordinaria delle centrali termiche e degli impianti di sicurezza degli edifici comunali,
l’attuale fornitore del Comune di Ferrara è la Società “Olicar S.p.A.”, con sede a Bra (CN),
che si è aggiudicata il servizio, per 5 anni, dall’01/01/2012 al 31/12/2016, al costo
complessivo di €. 18.523.770,97 (per 5 anni: €. 14.758.901,63 per energia termica + €.
500.000 per interventi di manutenzione straordinaria e riqualificazione tecnologica, + €.
50.000 per oneri per la sicurezza + €. 3.214.869,32 per IVA al 21%), giusta determinazione
dirigenziale del Servizio Ambiente n. 1552/94946 del 22/11/2011, a seguito di procedura
aperta con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, indetta con
Determinazione dirigenziale n. 350/25670 del 27/04/2011, ai sensi dell’art. 55, comma 5, del
d.lgs. n. 163/2006. Il provvedimento citato con il quale sono stati approvati gli atti di gara
relativi all’appalto per la fornitura di energia termica, l’esercizio, la manutenzione ordinaria e
straordinaria delle centrali di produzione e degli impianti, contiene, nelle premesse, una
valutazione comparativa tecnico-economica con le Convenzioni stipulate da Consip
(“Servizio integrato Energia 2” che all’epoca non risultava nemmeno attivato) e con quelle
sottoscritte da “Intercent-ER” che riguardavano, invece, solo la fornitura dei servizi
manutentivi, con esclusione della fornitura di energia termica e la gestione di alcuni impianti
(fotovoltaici, solari termici, etc…).
Nella seguente Tabella n. 20 vengono indicati i costi dell’ultimo triennio per le
forniture di energia elettrica e gas, energia termica e telefonia, con indicazione della Società
fornitrice dei servizi e della procedura di affidamento dell’appalto:
112
Tabella 20 – Costi per forniture di energia elettrica – gas- energia termica - telefonia
Fornitura 2013 2014 2015
Energia elettrica
Adesione Convenzione Consip “Energia
elettrica 9- lotto 4” Fornitore : Gala
S.P.A. (01/01/2013-31/12/2015)
€.1.036.600 €.1.178.058 €.1.248.250
GAS Naturale
Adesione Convenzione Intercent-ER
“Gas Naturale 4 lotto 3” – Fornitore :
Gala S.P.A. (01/10/2013-31/12/2015)
€.30.051 €.45.862 €.33.509
Riscaldamento e altri Servizi **
Procedura aperta con gara ad evidenza
pubblica
Fornitore: Olicar S.p.A.
(01/01/2012-31/12/2016)
€.2.805.464
(anno termico
2012-2013)
€.2.353.224
(anno termico
2013-2014)
€.2.225.408.
(anno termico
2014-2015)
Telefonia fissa e Trasmissione Dati
Adesione Convenzione Intercent-ER
Fornitore: Telecom Italia S.p.A. (anno
2013 proroga contratto precedente e dal
7/2/2014 fino al 7/02/2018 nuova
Convenzione)
€.315.592 €.263.009 €.234.370
Telefonia mobile
Adesione Convenzione Intercent-ER
“Telefonia Mobile 2”
Fornitore: Telecom Italia S.p.A. (anno
2013 proroga contratto precedente e dal
7/2/2014 fino al 7/02/2018 nuova
Convenzione)
€.53.085 €.35.549 €.31.348
**Fornitura energia termica, conduzione e manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti di
climatizzazione, elevatori, presidi antincendio, interruttori differenziali, impianti di terra. Contatori di
teleriscaldamento e gas intestati al fornitore.
Con riferimento alla verifica di regolarità delle procedure di fornitura di beni e servizi
riferite ad altre categorie merceologiche, sono stati esaminati alcuni provvedimenti, scelti a
campione tra quelli pubblicati dall’ente in “Amministrazione Trasparente” per gli anni 2015 e
2016, riguardanti appalti di beni e servizi indicati nella sottostante Tabella n. 21. L’esame dei
suddetti documenti non ha dato adito ad osservazioni particolari.
113
Tabella 21.- Altre categorie merceologiche di beni e servizi anni 2015 e 2016
Settore/Servizio Oggetto Importo lordo aggiudicazione
Anno 2015 Aggiudicatario Procedura e durata
Polizia Municipale Acquisto Telelaser €.15.304,00 Eltraff S.r.l. (Concorezzo) Affidamento diretto –
17/9/-24/11/2015
Beni Monumentali
Centro storico
Fornitura
Corpi illuminanti Sale espositive
Palazzo dei Diamanti
€.124.392,56 Erco Illuminazioni S.r.l.
(MI)
Procedura negoziata
senza previa pubblicazione
del bando
Istituzione Servizi Educativi
Scolastici e per le famiglie
Servizio Integrazione scolastica
Disabili A.S. 2015/2016 €.1.213.577,69
Serena Società Coop. Soc.
Onlus
Rinnovo art. 57, c.5,
lett. b) D.Lgs 163/2006
Servizio Edilizia Lavori manutenzione e pronto
Intervento Scuole comunali €.37.544,00 Rizzetto Claudio S.r.l.
Affidamento diretto
(urgenza) – 19/11/2015
U.O. Castello Estense Servizi di accesso al
Castello Estense di Ferrara €.374.106,00
Itinerando di Maria Chiara
Ronchi & C. S.n.c.
Rinnovo art. 57, c.5,
lett. b) D.Lgs 163/2006
Servizio Salute e Politiche
Socio Sanitarie
Rinnovo Convenzione per
la gestione del gattile comunale €.36.000,00
Associazione “A Coda Alta
Onlus” 01/06/2015- 31/05/2016
Servizi Tributari
Servizio di postalizzazione
avvisi TARI 2015 e conguaglio
2014
€.39.999,00 Poste Italiane S.p.A.
MEPA - Consip
25/02/2015 – 09/03/2015
Servizio Appalti –
Provveditorato Contratti
Fornitura materiale consumo
informatico €.56.446,50
“La Contabilità” S.r.l.
MEPA - Consip
12/05/2015 – 18/01/2016
Servizio Appalti –
Provveditorato Contratti
Servizio di facchinaggio e trasloco
Arredi e attrezzature €.59.989,10 "COOPSER” S.r.l.
MEPA - Consip per 1 anno
dall’1/06/2015
Servizio Appalti –
Provveditorato Contratti Cancelleria esercizio 2015 €.14.754,00 LYRECO Italia S.p.A,
MEPA – Consip
01/04/2015-21/09/2015
Servizio Personale Rinnovo contratto servizio
sostitutivo di mensa €.634.615,38 Day Ristoservice S.p.A.
Rinnovo art. 57, c.5,
lett. b) D.Lgs 163/2006
24/12/2014- 23/12/2016
Servizio Appalti –
Provveditorato Contratti Rinnovo Polizza Tutela Legale
e Giudiziaria (art. 86,c.5,Tuel) €.30.225,50 ARAG SE
Affidamento in economia
Affidamento diretto
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Servizio Personale Servizio sostitutivo di mensa €.721.153,84 Day Ristoservice S.p.A Procedura Aperta
Settore/Servizio Oggetto Importo lordo aggiudicazione
Anno 2016 Aggiudicatario Procedura e durata
Servizio Appalti –
Provveditorato Contratti
Fornitura Cancelleria
esercizio 2016 €.10.655,00 MYO S.r.l.
Adesione Accordo Quadro
Intercent.ER e MEPA
Settore Servizi alla Persona Trasporto urbano per pensionati
e disabili anno 2015 €.18.181,82
TPER S.P.A.
(Accordo Regionale Tariffe
agevolate abbonamento annuale)
Affidamento in economia
Affidamento diretto
01/01/2015-31/12/2015
Servizio Servizi Tributari
Servizio in esclusiva ex art. 57 c.2
lett b) D.Lgs.163/2006 per notifica
n. 22.000 atti di accertamento
€.245.284,92 Poste Italiane S.P.A. Procedura negoziata senza
pubblicazione del bando
Servizio Appalti –
Provveditorato Contratti
Servizio di facchinaggio vario
in occasione del Referendum del
17/04/2016
€.77.868,00 CNS- Consorzio Nazionale
Servizi Società Cooperativa
Adesione Accordo Quadro
Intercent.ER
02/03/2016-30/06/2016
U.O. Economato
Servizio Pulizia e Sanificazione
Disinfestazione e derattizzazione,
Servizi Ausiliari/complementari
€.2.071.693,00 CNS- Consorzio Nazionale
Servizi Società Cooperativa
Adesione Accordo Quadro
Intercent.ER
01/05/2014-30/04/2017
Roma, 21 luglio 2016
115
VERIFICA ISPETTIVA AL COMUNE DI FERRARA
INDICE TABELLE
Tabella 1 – Dotazione organica e Personale in servizio dal 2010 al 2015 ............................... 18 Tabella 2 – Personale in servizio a tempo determinato ............................................................ 19
Tabella 3 – La spesa del personale nel periodo 2010-2015 (espressa in euro) ........................ 23 Tabella 4 – Rapporto evoluzione Spesa di personale/Spese correnti e Entrate correnti .......... 25 Tabella 5 – Costi del personale estratti dai conti economici delle Società periodo 2011-201327 Tabella 6 - Prospetto relativo al “Piano operativo di razionalizzazione” trasmesso alla Corte
dei Conti – Costi del personale Società partecipate ................................................................. 29
Tabella 7 - Andamento dei costi del personale delle Società partecipate (1^ indicazione) ..... 31
Tabella 8 - Andamento dei costi del personale delle Società partecipate (indicazione
definitiva) ................................................................................................................................. 32 Tabella 9 - Calcolo della diminuzione dei costi del personale delle società partecipate con
inclusione della Società Unipersonale “Holding Ferrara Servizi S.r.l” .................................... 33 Tabella 10 - Regolamenti delle Società partecipate - Rispetto dei principi di cui all’art.35, c.3,
D.Lgs 165/2001 ........................................................................................................................ 35 Tabella 11 - Il turn-over del personale nel periodo 2010-2015 ................................................ 41 Tabella 12 – Risorse del turn over utilizzate per assunzioni .................................................... 42
Tabella 13 – Incarichi esterni di consulenza, studio e ricerca .................................................. 61 Tabella 14 – Calcolo limite spesa incarichi di studio e consulenza ......................................... 68
Tabella 15 – Dipendenti autorizzati per attività extraistituzionale ex art.53 D.lgs 165/2001 .. 72 Tabella 16 – Salario accessorio erogato al personale non dirigenziale periodo 2010-2015..... 85 Tabella 17 – Retribuzioni di posizione e risultato dei dirigenti ............................................... 93
Tabella 18 – Rilevazione sintetica della spesa per il trattamento accessorio dei dirigenti ....... 94
Tabella 19 - Andamento della spesa di autovetture nel periodo 2009-2015 .......................... 108 Tabella 20 – Costi per forniture di energia elettrica – gas- energia termica - telefonia ......... 112 Tabella 21.- Altre categorie merceologiche di beni e servizi anni 2015 e 2016 .................... 113
116
VERIFICA ISPETTIVA AL COMUNE DI FERRARA
ELENCO ALLEGATI
1. Prospetto personale in servizio dal 31/12/1999 al 31/12/2015;
2. Prospetto andamento della spesa di personale periodo 2010-2015;
3. Relazione Piano Operativo Razionalizzazione Società partecipate;
4. Nota del 30/03/2016 di invio alla Corte dei Conti della Relazione sui risultati del “Piano
Operativo di Razionalizzazione” anno 2015;
5. Copia email del Direttore Operativo del 12/05/2016 con relativi allegati nn.5 bis; 5 ter;
5 quater e 5 quinquies;
6. Tabella cessazioni dal servizio e assunzioni periodo 2010-2015 ;
7. Tabella assunzioni personale periodo 2010-2016;
8. Stralcio Regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e Servizi (ROUS);
9. Stralcio Deliberazione di G.C. n.6/20374 del 21/03/2012;
10. Stralcio Deliberazione di G.C. n.12/45132 del 19/06/2012;
11. Determinazione dirigenziale n.856/50735 del 05/07/2012;
12. Nota del Sindaco n.75415 del 25/08/2010;
13. Nota del Sindaco n.115813 del 29/12/2010,
14. Nota del Sindaco n.115811 del 29/12/2010;
15. Stralcio Deliberazione di G.C. n.453/66845 del 29/07/2014;
16. Atto liquidazione n.85/2012;
17. Atto liquidazione n.54/2013;
18. Atto sindacale n.114362 del 23/12/2010;
19. Atto sindacale n.3/115557 del 28/12/2010;
20. Atto sindacale n.4/55907 del 28/06/2011;
21. Atto sindacale n.5/55901 del 28/06/2011;
22. Atto sindacale n.51/95940 del 28/12/2012;
23. Atto sindacale n.53/62706 del 30/07/2013;
24. Atto del Vice Sindaco n.49605 del 12/06/2014;
25. Atto sindacale n.3/61769 del 14/07/2014;
26. Atto sindacale n.3/67847 del 31/07/2014;
27. Atto sindacale n.3/20787 del 27/02/2015;
117
28. Atto sindacale n.4/20789 del 27/02/2015;
29. Atto sindacale n.5/36133 del 14/04/2015;
30. a 34 Cedoloni stipendiali Capo di Gabinetto 2011-2015;
35. Nota del Sindaco del 2/04/2015;
36. Verbale Nucleo Valutazione n.3/2015;
37. Prospetto limiti di spesa contratti a tempo determinato;
38. Atto del Direttore Generale n. 35/2011;
39. Atto del Direttore Generale n. 39/2012;
40. Atto del Direttore Generale n. 18/2013;
41. Atto del Direttore Generale n. 83/2012;
42. Determinazione dirigenziale Settore Finanze n. 375/26068 del 3/03/2016;
43. Determinazione Responsabile Ufficio Statistica n.2/2008;
44. Determinazione Responsabile Ufficio Statistica n.4/2008;
45. Determinazione Dirigenziale Dipartimento Risorse n.1 del 4/01/2010;
46. Determinazione Dirigenziale Area Risorse n.306/112177 del 16/12/2010;
47. Prospetto limiti spesa incarichi studio e consulenza periodo 2011-2015;
48. Determinazione Servizio Personale n.94407 del 20/12/2012;
49. Determinazione Servizio Personale n.94408 del 20/12/2012;
50. Determinazione Servizio Personale n.783 del 07/01/2014;
51. Determinazione Servizio Personale n.788 del 07/01/2014;
52. Determinazione Servizio Personale n.271 del 05/01/2015;
53. Determinazione Servizio Personale n.272 del 05/01/2015;
54. Determinazione Servizio Personale n.9999 del 26/01/2016;
55. Verbale Collegio dei revisori del 23/10/2014;
56. -57) Tabelle costituzione e utilizzo fondi contrattazione decentrata personale comparto;
58. Stralcio Deliberazione G.C. n.711 del 18/11/2014;
59. Tabella rilevazione sintetica spesa trattamento accessorio personale comparto;
60. -61) Tabelle costituzione e utilizzo fondi contrattazione decentrata personale dirigente;
62. Tabella rilevazione sintetica spesa trattamento accessorio personale dirigente;
63. Deliberazione G.C. n. 21/104735 del 15/12/2009;
64. Determinazione Direzione Generale n.253/18653 del 22/03/2011;
64 bis Determinazione Direzione Generale n.567/38019 del 20/05/2011;
65. Determinazione Direzione Generale n.1379/68183 del 05/08/2014;
66. Determinazione Dirigenziale Servizio Personale n. 1166/71643 del 10/07/2015;
118
67. Atto liquidazione n. 135/2013;
68. Atto liquidazione n. 100/2015;
69. Stralcio Relazione Segretario generale periodo 2008-2012;
70. Atto del Sindaco n.816810 del 6/08/2015;
71. Relazione Segretario Generale prot. n.81670 del 6/08/2015;
72. Stralcio Deliberazione G.C. n. 168/41447 del 12/04/2016.