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Sistema di Accumulo Non Convenzionale S.A.N.C. Flumeri Sintesi aggiornata al: 14/03/2014

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Relazione aggiornata al 14/03/14 sul sistema di accumulo di energia elettrica, con batterie NaS (sodio, cloro) previsto in Irpinia, nel comune di Flumeri, a servizio dell'energia prodotta da eolico, nei campi del beneventano, Valle Ufita e Alta Irpinia

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Sistema di Accumulo Non Convenzionale S.A.N.C. Flumeri

Sintesi aggiornata al: 14/03/2014

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Uno dei problemi delle energie rinnovabili è:

● L'intermittenza: il fotovoltaico non produce energia di notte e l’eolico non funziona senza vento.

● L'incostanza: data dai picchi, negativi o positivi, di soleggiamento e di ventosità.

Per questo rientrano tra leFRNP – Fonti Rinnovabili Non Programmabili

Le F.R.N.P.: le CRITICITA'

La produzione complessiva di energia elettrica, da eolico e fotovoltaico, invece, dovrebbe essere sempre, esattamente, quella assorbita dalla domanda al fine di:

● rendere sicuro e il bilanciare il sistema energetico● evitare congestioni di rete● non rendere necessario l'uso di elettricità di riserva, fornita a costi più alti● dare economicità alle rinnovabili

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● Per non disperdere i picchi di produzione ed ottimizzare le sottoproduzioni, il metodo è quello di accumulare energia elettrica,

In questo, i S.A. hanno una più funzionalità:

● immagazzinare l’energia prodotta in eccesso dalle fonti solari ed eoliche.

● re-immettere, l’eccesso di produzione da rinnovabili, in rete “quando serve”, garantendo un funzionamento più regolare delle fonti rinnovabili

● migliorare la sicurezza e il bilanciamento del sistema, tenuto conto che sole e vento sono intermittenti e in parte non prevedibili.

● evitare l'incostanza della produzione eolica e fotovoltaica, che per essere compensata richiede l'utilizzo di elettricità di riserva, fornita a costi più alti.

Sono diversi i Sistemi di Accumulo (Energy Storage), quelli più maturi sono:

Le F.R.N.P.: I Sistemi di Accumulo

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● Centrale di pompaggioaccumulo convenzionale (SAC)

è costituita da due bacini idrici, ubicati uno a monte e l’altro a valle riempiendo e svuotando i due bacini, le centrali assorbono energia elettrica di basso carico per restituirla nelle ore di punta.

● sono condizionate:

– dalle caratteristiche orografiche

– dalla disponibilità di bacini idrici

– dalla difficoltà realizzative ed autorizzative

I Sistemi di Accumulo: Le tipologie mature

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● CAEScompressed air energy storage

comprimendo aria in formazioni geologiche sotterranee quali:

● caverne● giacimenti di metano esauriti● giacimenti acquiferi profondi

● Condizionamenti

- caratteristiche geologiche

I Sistemi di Accumulo: Le Alternative

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● Accumulatori elettrolitici

Con l’eccezione dei tradizionali impiantiidroelettrici di pompaggio, l’unica tecnologia di accumulo considerata (quasi) matura per la fornitura di servizi al sistema elettrico sono le batterie NaS.

L’ESOI (indice efficienza) delle batterie è basso, varia infatti da 10 per quelle al litio ioni, a 2 per le batterie al piombo.

Solo le batterie NaS, usando elementi estremamente comuni ed economici, ed una vita media pari a 4500 cicli, con una durata di 14/15 anni, risultano convenienti

I Sistemi di Accumulo: Le tipologie mature

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● Il potenziamento della rete

Solo per assorbire i picchi di produzione, che con le attuali linee di distribuzione vanno persi, ma non per ottimizzare l'offerta energetica eolica/fotovoltaica, in assenza di Sistemi di Accumulo andrebbero potenziate le linee di elettrodotto.

● condizionamenti:

– impatto ambientale

– se non interrati, esposizione ai campi elettromagnetici

– lunghi iter realizzativi ed autorizzativi

I Sistemi di Accumulo: l'alternativa

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Il S.A.N.C. Flumeri: Le direttrici critiche

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Lungo questa dorsale sono installate pale eoliche per un potenza di circa 780 MW.

La rete, non sufficientemente “robusta” da smaltire in sicurezza tutta la potenza generata dalle FRNP, a causa di “colli di bottiglia” sulla rete di trasmissione a 150 kV, risulta congestionata per un totale di 3000 h/anno

Nelle province di Foggia, Benevento ed Avellino, è stata tagliata produzione eolica per:

● 480 GWh nel 2010● 260 GWh nel 2011

Tale mancata produzione è stata compensata con produzioni da impianti convenzionali.

Il S.A.N.C. Flumeri: La dorsale Benevento 2 - Montecorvino

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Il S.A.N.C. Flumeri: gli interventi previsti

Criterio di localizzazione:esigenza di installare le batterie lungo le direttrici nei tratti maggiormente critici.

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Il S.A.N.C. Flumeri: le caratteristiche

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La compagnia giapponese NGK Insulators, fornirà gli accumulatori

Produce accumulatori “speciali” al sodio-zolfo, esclusivi per sistemi di stoccaggio di elevata potenza per impianti con turbine eoliche o pannelli fotovoltaici.

Tra le sue realizzazioni l’impianto della città di Presidio in Texax (USA)...

Il S.A.N.C. Flumeri: la ditta

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… e quella più recente nel Giappone Settentrionale da 34 MW (245 Mwh) per la stabilizzazione di un parco eolico di 51 MW.

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Il S.A.N.C. Flumeri: i moduli NaS

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La compagnia garantisce:

● facilità di realizzazione degli impianti

● area di istallazione pari a 1/3 dell’area occupata se venissero utilizzati accumulatori al piombo

● durata di vita della batteria di 15 anni

● nessun rilascio di gas

● assenza di vibrazioni e di rumore.

Il S.A.N.C. Flumeri: livelli invasivi

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Il S.A.N.C. Flumeri: elettromagnetismo

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Il S.A.N.C. Flumeri: spunti critici

Ad oggi, le uniche fonti trovate che mettono in discussione i Sistemi di Accumulo elettrolitici sono solo relativi ad uno scontro tra i gestori, circa ai livelli di convenienza economica per i produttori.

● Le tesi contrarie agli Accumulatori Elettrolitici, affermano che, essendo l'energia prodotta dall'eolico energeticamente molto meno costosa di quella da fotovoltaico, mentre per il solare vale la pena di accumulare l'energia in eccesso con le batterie, per l'eolico, quando produce più energia rispetto a quella che la rete può accogliere, sarebbe energeticamente più conveniente dal punto di vista del sistema elettrico far fermare le pale.

per approfondire leggi:● "Quale energia.it"● "Energia24 club.it"

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Un impianto SANC da 12 MW

● occupa circa 7000 mq, ● prevede apparecchiature outdoor● 10 assemblati batterie di taglia 1,2

MW cad. ● 10 PCS di taglia 1,2 MVA oppure 5

PCS di taglia 2,4 MVA ● 2 shelter per quadri MT ● 2 shelter per quadri bt ● 2 shelter per Gruppi Elettrogeni di

emergenza ● 1 shelter per il Sistema di Controllo

(SCI)

Il S.A.N.C. Flumeri: tipologia dell'intervento

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L'11 febbraio 2014, su mandato del Comune di Flumeri, l'ing. Dino Musmarra, consegna, su tre pagine A4, le proprie “Considerazioni” sul progetto “SANC Flumeri”.

Punto di criticità rilevato è il “rischio incendio”

La valutazione si incardina tutta sulle conseguenze degli incidenti avvenuti in tre siti a tecnologia NGK attivi avvenuti in Giappone nel 2005, 2010 e 2011 a seguito dei quali si sono registrati incendi.

Tutti gli incidenti non hanno registrato danni a persone o cose. L'ultimo, ha richiesto 8 ore per lo spegnimento

● Scarica “relazione Musmarra”

Il S.A.N.C. Flumeri: RELAZIONE ESPERTO

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La relazione “Musmarra”, non rileva probabilità di Campi elettromagnetici, e sulla base della letteratura esistente, il rischio esclusivo da considerare è solo quello di incendio.

Le conclusioni, relative alle azioni da intraprendere, a seguito di una Valutazione dei Rischi caratterizzata dal “principio di precauzione”, quindi, sono:

● Assoggettare l'impianto agli obblighi dell'art. 8 D.Lgs 238/2005

Relazione “Musmarra”: CONCLUSIONI

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Dei 3 incidenti a siti NKG, citati nella “relazione Musmarra”

● L'incendio del 2005 si è verificato durante la prova di resistenza alla tensione. Quindi non nel normale esercizio.

● l'incidente del marzo 2010 è stato causato da un tipo di batteria differente, rispetto a quello previsto per Flumeri

● Leggi nota NGK sull'incendio 2005● Leggi nota NGK sull'incendio 2011

Relazione “Musmarra”: PRECISAZIONI

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Inoltre, nella relazione “Musmarra”, a fronte dei 3 incidenti avvenuti, non menziona un dato statistico di raffronto, comunque utile nella “analisi del rischio”:

● Tra il 2002 ed il 2011, il numero di impianti NGK attivi, con batterie sodio-zolfo, erano 174 in Giappone e cinque all'estero. Per complessivi 305 MW.

● leggi l'articolo >

Relazione “Musmarra”: LE PROBABILITA'