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2016 RELAZIONE STATO AVANZAMENTO LAVORI LABORATORIO DI INGEGNERIA TISSUTALE 18/10/2016 MAURO SERPELLONI PATRIZIA DELL’ERA ANTONIO FIORENTINO PIERGIACOMO CALZAVARA PINTON

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2016

RELAZIONE STATO AVANZAMENTO LAVORI LABORATORIO DI INGEGNERIA TISSUTALE

18/10/2016

MAURO SERPELLONI

PATRIZIA DELL’ERA

ANTONIO FIORENTINO

PIERGIACOMO CALZAVARA PINTON

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Introduzione

La presente relazione descrive brevemente lo stato di avanzamento lavori del laboratorio di ingegneria tissutale

alla data del 18 ottobre 2016. La relazione è divisa nei seguenti capitoli:

Strumentazione, in riferimento agli acquisti che fino ad oggi sono stati effettuati

Nuovi spazi, riguardante le riunioni intercorse per la definizione dei futuri spazi del laboratorio

Attività divulgative, principalmente in riferimento alla notte dei ricercatori

Sito internet, riguardante la descrizione e presentazione del sito internet del laboratorio

Infine una breve conclusione con alcune riflessioni e proposte per il futuro.

Strumentazione

Così come si evince nel documento “2015 Avvio progetto strategico UniBS H&W 2.1 - aprile 2015”, l’obiettivo

per il laboratorio di ingegneria tissutale è l’acquisto di importanti attrezzature altrimenti non acquistabili con

approccio multidisciplinare. A tal proposito è stato portato a termine l’ordine della stampante ad aerosol jet

AJ300 della ditta americana Optomec. L’ordine ha richiesto la preparazione della “Relazione scientifica sul tipo

di attrezzatura necessaria”, la “dichiarazione di unicità”, la pubblicazione di un “avviso preventivo volontario”

nella gazzetta ufficiale, “l’approvazione da parte del CdA”, la “Commitment Letter”, la “Letter of Credit”, la

pubblicazione dell’ ”avvenuto acquisto” nella gazzetta ufficiale, la “dichiarazione di avvenuta installazione e

collaudo”. Dopo diversi mesi e diversi documenti è stato possibile portare a termine l’acquisto. Attualmente la

AJ300 è installata, collaudata e testata all’interno del laboratorio Sensor del CNR sito a pochi metri da dove

dovrebbero essere costruiti i nuovi laboratori. Questa attrezzatura ad oggi risulta l’unica presente in tutto il

territorio italiano.

Con l’azienda Dragonfly, rivenditore della Optomec in Italia, è stato firmato un contratto per la realizzazione di

un centro di competenza sulla tecnologia Aerosol Jet nell’Università degli Studi di Brescia. Tale contratto ha

permesso di avere uno sconto di circa 70.000 dollari sul prezzo della AJ300. Questo a fronte delle seguenti attività

di ricerca:

A. Dimostrazioni a potenziali clienti Optomec

B. Giorni di sviluppo per l’esecuzione di prototipi per progetti Optomec

C. Sviluppo di prodotto e/o giorni di ricerca in concomitanza con sforzi di sviluppo di Optomec per sviluppo

dispositivi prototipali realizzati tramite tecnologia Aerosol-Jet

D. Pubblicazione/promozione per l’utilizzo del sistema aerosol per i clienti

E. Organizzazione e predisposizione spazi per l’User Group di Optomec

Il totale giorni per le attività A B e C deve essere 70 giorni massimo per un periodo massimo di 3 anni.

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La Dragonfly finanzierà con l’ammontare di 15.300,00 euro + Iva lo svolgimento delle attività riportate sopra.

Figura 1 - Immagine della AJ300 - Optomec all'interno del labratorio CNR.

Nuovi Spazi

I referenti del laboratorio hanno collaborato con l’ing. Bianchi e l’ing. Gasparini alla definizione degli spazi e delle

caratteristiche degli impianti necessari al nuovo laboratorio. Si propone di progettare il laboratorio con livello di

biosicurezza di contenimento 2. Questo comporta una serie di vincoli qui citati. A tal proposito si consiglia di fare

riferimento alla specifica normativa. Muri, soffitti e pavimenti devono essere lisci, impermeabili ai liquidi e

resistenti agli agenti chimici e ai disinfettanti. Illuminazione adeguata. Porte antincendio, con pannelli di

ispezione. Aerazione possibilmente meccanica. Sistema antincendio. Impianto elettrico di emergenza.

Illuminazione di emergenza. Docce di emergenza. Presidi di pronto soccorso. Si richiede la seguente dotazione

per la biocompatibilità 2: un contenitore con prodotti per lavaggio degli occhi, una cappa-chimica e due filtri

HEPA, una autoclave, un frigorifero e freezer, e un bagno termostatico. Altri piccoli lavori possono rendersi

necessari quali la tinteggiatura e stuccatura delle pareti per renderle lavabili e l’applicazione di pannelli in

cartongesso per effettuare alcune divisorie così come riportato nell’immagine allegata.

Sono richiesti due banconi da laboratorio per il trattamento di biomateriali all’interno della zona di

manipolazione biologica e quattro tavoli standard per le diverse attrezzature. In aggiunta sono richieste 4

postazioni da lavoro comprendenti ciascuna una scrivania, un personal computer, un appoggio per PC, due sedie,

un armadio e una cassettiera. La porta di separazione tra i due laboratori per un risparmio di spazio si richiede

che sia scorrevole e che sia predisposta una finestra apribile sopra il lavello tra la zona del laboratorio di

ingegneria tissutale e il laboratorio di prototipazione avanzata.

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Per il funzionamento del laboratorio è necessario avere disponibile l’acqua corrente fredda e calda e lo scarico

dell’acqua in fogna, non sono necessari trattamenti sulle acque reflue. Si richiede l’installazione di un lavandino

da laboratorio. Per l’impianto elettrico si rende necessario predisporre delle prese sui banconi e gli allacci alle

attrezzature. A seconda dell’ubicazione delle macchine, così come mostrato in figura, è necessario predisporre

delle prese elettriche. Nei punti in cui saranno installate le attrezzature si deve prevedere l’utilizzo di differenziale

con alte correnti.

Si richiedono due cappe chimiche di aspirazione nella zona macchine. Devono quindi essere previsti sia gli allacci

per l’energia elettrica che i relativi allacci per l’aspirazione dell’aria con camino di uscita verso l’esterno. Non

sono necessari sistemi di trattamento fumi. Inoltre in tutto il laboratorio si richiede un impianto di aerazione-

aspirazione con camino di uscita verso l’esterno. Per il funzionamento del laboratorio anche al di fuori delle ore

di apertura del CSMT e per il corretto funzionamento delle macchine si richiede un impianto di riscaldamento e

raffrescamento autonomo. Non sono necessari vincoli stringenti sul controllo della temperatura interna al locale.

Per l’attrezzatura è necessario un impianto di Azoto di circa 28 lpm e un impianto di aria compressa.

Attualmente non sono chiari i tempi di realizzazione degli spazi e degli impianti del nuovo laboratorio.

Figura 2 – Immagine degli nuovi spazi del laboratorio di ingegneria tissutale.

Attività divulgative

In data 30 settembre si è svolta la notte dei ricercatori che ha visto la partecipazione del gruppo del laboratorio

di ingegneria tissutale. Durante la manifestazione sono state predisposte delle esperienze semplificate

riguardanti aspetti dell’ingegneria tissutale ed è stato possibile illustrare le potenziali attività del laboratorio.

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Figura 3 - Immagine dei referenti durante la notte dei ricercatori.

In data 4 ottobre è stata organizzata da Dragonfly una giornata di presentazione delle potenzialità del laboratorio

e della attrezzatura Optomec ad alcuni enti di ricerca ed aziende interessate. La giornata fa parte del contratto

stipulato con Dragonfly riguardante la possibilità di creare il centro di competenza per la tecnologia Aerosol Jet

Printing.

Altre manifestazioni di interesse sono state espresse da alcune aziende operanti nel settore biomedicale.

Il Giornale di Brescia si è dimostrato interessato alla pubblicazione di un articolo riguardante il laboratorio di

ingegneria tissutale.

Sito Internet

Da Agosto 2016 è attivo il sito internet del laboratorio http://tissue-engineering.unibs.it/it/. Il sito è sia in italiano

che in inglese e presenta cinque sezioni:

Ricerca. È la home di tutto il sito, sono contenute le informazioni essenziali (attività e contatti) e i link al

sito dell’università di Brescia e ad una specifica area riguardante la tecnologia aerosol jet.

Attrezzature. Contiene alcune informazioni sulle facilities del laboratorio. Dovrà essere integrata quando

tutto il laboratorio sarà in funzione.

Progetti. Conterrà una breve descrizione dei progetti attivi e di quelli sviluppati dal laboratorio.

Notizie. Riporta gli eventi che sono stati organizzati e informazioni su quelli futuri.

Contatti. È indicato come raggiungere il laboratorio.

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Il sito è stato realizzato in Wordpress con server dedicato ed è attualmente indicizzato sui pricipali motori di

ricerca (Google e Yahoo).

In data 06/09/2016 è stato richiesto l'inserimento del link al laboratorio di ingegneria tissutale all'interno della

pagina http://www.unibs.it/ricerca/finanziamenti-la-ricerca/finanziamenti-nazionali/laboratori-healthwealth in

cui compare già il link al laboratorio B+ Labnet. Tuttavia ad oggi sulla pagina di Ateneo non compare il link al sito.

Figura 4 - Immagine della home page del nuovo sito internet del laboratorio.

Conclusioni

Nella presente relazione sono riportate sinteticamente le attività che il gruppo dei referenti ha portato a termine

in merito al laboratorio di ingegneria tissutale. L’attrezzatura Optomec AJ300 è stata ordinata, consegnata,

installata e collaudata. Sono stati definiti i nuovi spazi in termini di impianti e caratteristiche funzionali. Il gruppo

ha partecipato ad attività divulgative e di promozione del laboratorio. Infine è stato progettato, realizzato e

messo online il nuovo sito del laboratorio.

Il crescente interesse verso il laboratorio e le sue attrezzature da parte di aziende ed enti di ricerca implica la

necessità di definire un regolamento condiviso di utilizzo. Non è ad oggi chiaro se le linee guida precedentemente

inviate da parte dell’Ateneo debbano essere considerate. A tal proposito non avendo ad oggi un regolamento,

che ci si auspica possa essere condiviso in tempi brevi, in futuro si cercherà di lavorare e valutare le eventuali

richieste tramite la logica del buon senso che permetta quindi di perseguire gli obiettivi del documento di

programmazione “Avvio progetto strategico Unibs H&W 2.1 – aprile 2015”.

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Infine, non sono ad oggi chiari i tempi di inizio e fine lavori degli spazi e degli impianti del futuro laboratorio di

ingegneria tissutale. La data comunicateci dall’Ateneo che indicava ottobre 2016 come data di consegna delle

chiavi e inaugurazione del laboratorio appare non realizzabile. Sentito ripetutamente l’ing. Francesco Bianchi, la

data sta scalando di mese in mese e ad oggi non appare chiara una data di fine lavori. Attualmente è stata trovata

una soluzione provvisoria all’interno del laboratorio Sensor del CNR sito a pochi metri da dove dovrebbero essere

costruiti i nuovi laboratori. Tuttavia già nei primi mesi del 2017 potrebbero presentarsi delle problematiche

dovute alle difficoltà da parte del laboratorio del CNR ad ospitarci ulteriormente per l’arrivo di nuova

strumentazione.

In merito agli aspetti elencati, riteniamo possa essere importante programmare una riunione congiunta tra gli

organi competenti dell’Ateneo e i referenti del progetto dei laboratori di Ateneo per discutere assieme sullo stato

di avanzamento dei laboratori.

f.to

MAURO SERPELLONI

PATRIZIA DELL’ERA

ANTONIO FIORENTINO

PIERGIACOMO CALZAVARA PINTON