relazioni e programmi delle singole discipline · l’alleanza tra proprietari terrieri e...
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RELAZIONI E PROGRAMMI DELLE SINGOLE
DISCIPLINE
RELAZIONE SULLA CLASSE ARTICOLATA 5C/D IN MERITO A OBIETTIVI
DISCIPLINARI E RISULTATI RAGGIUNTI IN LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
E IN STORIA – CITTADINANZA E COSTITUZIONE
DOCENTE: BARBARA FRANCINI
La classe articolata V C/D, formata dalla V C (indirizzo Sistemi Informativi Aziendali) e
dalla V D (indirizzo Relazioni Internazionali), è composta in totale da 22 studenti : 12 allievi della
V C (8 maschi e 4 femmine), dei quali 3 ripetenti la classe V del nostro Istituto e due fruitori di
sostegno (per i quali è stato stilato un PEI, in quanto fruiscono di una programmazione
differenziata), e 10 allievi della V D (2 maschi e 8 femmine), dei quali nessuno ripetente e nessuno
fruitore di sostegno.
La classe articolata, anche se poco coesa, dimostra un grado di socializzazione ed una
capacità relazionale nel complesso adeguati e ha risposto in maniera molto positiva all’accoglienza
dei due ragazzi diversamente abili, inseriti dal presente anno scolastico. In generale, a fronte di un
gruppo di studenti che ha un comportamento corretto e una frequenza regolare, risulta abbastanza
motivato, interessato, attento, partecipativo e collaborativo, conseguendo un profitto soddisfacente,
si sono rilevati in alcuni allievi, in particolare della classe V C, disattenzione (in parte dovuta anche
ai moduli orari, dislocati tutti alle penultime e ultime ore), impegno di studio insufficiente e/o
discontinuo, scarsa capacità di organizzazione nel far fronte agli impegni scolastici e numerose
assenze, in parte anche strategiche e mirate ad evitare verifiche. L’atteggiamento di questo gruppo
di studenti ha avuto in qualche caso una ricaduta negativa sul rendimento scolastico e ha
comportato innanzitutto una necessaria reiterazione di alcuni argomenti e/o interi moduli e delle
relative attività di recupero con assegnazione di lavoro individuale diversificato e recupero
specifico per piccoli-medi gruppi, quindi un rallentamento nello svolgimento dei programmi
ministeriali di Italiano e Storia e l’oggettiva difficoltà a concludere gli stessi, dovuta in parte anche
alle varie ore spese dagli allievi in Progetti afferenti altre discipline e a quelle perse per festività,
ponti e assenza della docente.
Nella disciplina di Lingua e letteratura italiana il rendimento delle due classi appare
eterogeneo, ma in entrambe sussistono alcuni casi di allievi che presentano carenze pregresse,
acuite da un impegno di studio discontinuo e inadeguato nel corso del triennio e in particolare in
questo anno scolastico.
La classe V D ha conseguito un profitto mediamente buono, mentre la V C generalmente più
modesto. In sostanza, alla data di lunedì 11 Maggio la classe articolata può essere suddivisa in tre
gruppi omogenei per impegno e rendimento.
Un primo gruppo (in prevalenza la C) ha dimostrato, in particolare nel secondo quadrimestre,
interesse e motivazione limitati e scarso impegno di studio, soprattutto nella parte orale della
disciplina, conseguendo un profitto insufficiente (anche se di lieve insufficienza per alcuni allievi),
comunque passibile di essere recuperato con le verifiche scritte e orali da svolgere nei mesi di
Maggio e Giugno.
Un secondo gruppo ha dimostrato interesse, motivazione e impegno di studio adeguati, anche se
non sempre costanti, e ha raggiunto gli obiettivi disciplinari previsti in sede di programmazione,
mentre un terzo gruppo, più interessato alla disciplina e più motivato allo studio, si è distinto per
impegno e regolarità nello studio, conseguendo un profitto da discreto a ottimo.
In Storia, Cittadinanza e Costituzione, in generale, l’interesse e la motivazione allo studio
della disciplina, così come l’impegno profuso da parte degli allievi, sono risultati più costanti e
soddisfacenti e quasi tutta la classe ha pienamente raggiunto gli obiettivi disciplinari previsti in sede
di programmazione. Infatti, solo pochi allievi hanno dimostrato interesse e motivazione discontinui
e inadeguato impegno di studio, conseguendo un profitto insufficiente, ma passibile di recupero nei
mesi di Maggio e Giugno con un impegno di studio più costante, mentre circa metà della classe ha
raggiunto un profitto pienamente sufficiente e per il resto in alcuni casi discreto e buono ed in altri
ottimo ed eccellente.
PROGRAMMA SVOLTO DI STORIA – CITTADINANZA E COSTITUZIONE
A.S. 2014-2015
CLASSE ARTICOLATA V C ITC (indirizzo Sistemi Informativi Aziendali ) - V D ITC
(indirizzo Relazioni Internazionali)
DOCENTE FRANCINI BARBARA
FINALITA’ 1. acquisizione della consapevolezza che lo studio del passato costituisce un patrimonio
comune ed è fondamento per la comprensione del presente;
2. promozione di una “coscienza storica”, cioè di un interesse per le vicende umane passate e
presenti;
3. accettazione del pluralismo e del confronto costruttivo;
4. consapevolezza del valore sociale della propria attività e partecipazione attiva, cosciente e
responsabile alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario;
5. adesione ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione, a partire dai quali
saper valutare fatti e ispirare i propri comportamenti personali e sociali;
6. stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una
prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;
7. collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-
culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi;
8. analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo
dei saperi e dei valori, al cambiamento delle condizioni di vita e dei modi di fruizione
culturale;
9. riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la
loro dimensione locale / globale;
10. individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti
modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi
contesti, locali e globali.
OBIETTIVI DISCIPLINARI 1. comprensione e conoscenza degli eventi storici principali e delle peculiarità politiche,
sociali, economiche e religiose del periodo storico affrontato;
2. capacità di individuare i cambiamenti culturali, socio-economici e politico istituzionali;
3. capacità di riconoscere la varietà e lo sviluppo storico dei sistemi economici e politici e
individuarne i nessi con i contesti internazionali e gli intrecci con alcune variabili
ambientali, demografiche, sociali e culturali;
4. capacità di analizzare correnti di pensiero, contesti, fattori e strumenti che hanno favorito le
innovazioni scientifiche e tecnologiche;
5. capacità di individuare le connessioni logiche e le relazioni tra storia e altre discipline e tra
storia e contemporaneità;
6. consolidamento della capacità di stabilire relazioni (di causa-effetto, di spazio-tempo, di
analogia-differenza) tra fatti storici e di ricostruire processi di trasformazione individuando
elementi di persistenza e discontinuità;
7. capacità di leggere ed interpretare gli aspetti della storia locale in relazione alla storia
generale e di individuare l’evoluzione sociale, culturale ed ambientale del territorio con
riferimenti ai contesti nazionali e internazionali;
8. capacità di analizzare e utilizzare i vari tipi di fonti storiche per ricavarne informazioni, per
approfondire e rielaborare le conoscenze in maniera critica, autonoma e personale e per
produrre ricerche su tematiche storiche;
9. capacità di utilizzare ed applicare categorie, metodi e strumenti della ricerca storica in
contesti laboratoriali ed operativi;
10. capacità di esporre concetti e contenuti in modo chiaro, ordinato, corretto e pertinente,
utilizzando il linguaggio specifico della disciplina;
11. capacità di produrre, secondo le corrette norme della lingua italiana, un testo scritto in
conformità con le richieste previste dal Nuovo Esame di Stato, in particolare con le tipologie
B (saggio breve / articolo di giornale) e C (tema storico).
OBIETTIVI MINIMI 1) conoscenza e comprensione degli avvenimenti storici principali;
2) capacità di collocare gli avvenimenti nelle corrette coordinate spazio-temporali e di stabilire tra
di essi relazioni di causa-effetto;
3) capacità di analizzare e utilizzare i vari tipi di fonti storiche per ricavarne informazioni;
4) capacità di leggere grafici, tabelle, mappe, schemi e carte geografiche;
5) capacità di esporre concetti e contenuti in modo chiaro, ordinato, corretto e pertinente,
utilizzando il linguaggio specifico della disciplina, almeno nella sua essenzialità.
ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI
MODULO 1 : L’ETA’ DELL’ IMPERIALISMO ECONOMICO, POLITICO E MILITARE.
UD 1 : La seconda rivoluzione industriale europea. Le cause della crescita economica mondiale.
Nuove fonti di energia : elettricità e petrolio.
Meccanizzazione della fabbrica e razionalizzazione della produzione : Taylorismo e Fordismo.
Espansione dei consumi e nascita del consumatore moderno.
UD 2 : Colonialismo e imperialismo. Dal grande sviluppo economico del 1850-1873 alla “grande depressione” del 1873-1896.
La reazione alla “grande depressione”: protezionismo economico, concentrazione monopolistica e
costruzione dei grandi imperi coloniali.
Cause economiche, politiche e ideologiche dell’imperialismo.
Le direttrici dell’espansionismo.
La spartizione dell’Africa e dell’Asia tra le potenze europee : due differenti modelli di
colonialismo.
L’ideologia della conquista : la “missione civilizzatrice” dell’Occidente e la superiorità dell’uomo
bianco.
UD 3 : La crisi dello Stato liberale. L’ingresso delle masse nella vita civile.
La crisi del sistema politico liberale : affermazione in Europa dei partiti socialisti; diffusione dei
sindacati; movimenti femministi per i diritti di voto; nascita dei partiti cattolici; movimenti
nazionalisti e razzisti.
UD 4 : La politica estera degli Stati europei ed extraeuropei fino al 1914. La Francia della Terza Repubblica tra riforme e spinte autoritarie; l’ “affare Dreyfus” e il
<<J’accuse …!>> di Zola.
La Prussia di Bismarck e l’Impero germanico da Bismark a Guglielmo II : nuovo corso,
autoritarismo e corsa agli armamenti.
La stabilità politica, le riforme e la progressiva democratizzazione della vita politica dell’Inghilterra
vittoriana. La questione irlandese (IN SINTESI). Uno scandalo vittoriano : Oscar Wilde.
La potenza economica e la politica espansionistica e imperialistica degli Stati Uniti d’America
(guerra di secessione e completamento della conquista dei territori dell’Ovest). L’abolizione della
schiavitù e la difficile integrazione dei neri tra intolleranza e razzismo (il Ku Klux Klan).
La nascita del Giappone moderno (la trasformazione da Paese preindustriale e feudale a potenza
economica, militare e imperialista; l’occidentalizzazione a tappe forzate).
La Russia degli zar : un Impero multinazionale in espansione tra conservatorismo politico-sociale e
rivolte, arretratezza e sviluppo industriale. Il Partito Operaio Socialdemocratico Russo diviso tra
menscevichi e bolscevichi di Lenin.
Il difficile equilibrio europeo. Conflitti e alleanze tra gli Stati europei : l’Europa divisa nei due
blocchi contrapposti della Triplice Alleanza e della Triplice Intesa.
MODULO 2 : L’ ITALIA DA DEPRETIS A GIOLITTI.
UD 1 : La Sinistra storica al potere. Il protezionismo, il programma della Sinistra e le riforme di Depretis.
Il riflusso conservatore e il trasformismo di Depretis (sistema clientelare e corruzione).
La fallimentare avventura coloniale in Africa, l’avvicinamento alla Germania e la Triplice Alleanza.
Gli effetti della crisi economica internazionale, la svolta protezionistica della Sinistra e
l’emigrazione.
UD 2 : La svolta politica autoritaria di Crispi e la crisi di fine secolo. L’alleanza tra proprietari terrieri e industriali e le proteste dei lavoratori.
Politica estera espansionistica e aggressiva : la ripresa della politica coloniale e l’uscita di Crispi
dalla scena politica.
La crisi politica ed economica di fine secolo e sue ripercussioni sociali.
Le elezioni del 1900 e la sconfitta del fronte autoritario.
UD 3 : Il programma liberal-democratico di Giolitti. Una stagione di riformismo sociale : Zanardelli e Giolitti.
Il tentativo di conciliazione interclassista di Giolitti; le convergenze politiche con i socialisti.
UD 4 : Il decollo industriale (1896-1913) e i fenomeni demografici legati
all’industrializzazione.
UD 5 : La politica del “doppio volto” di Giolitti e la “questione meridionale”. Il dualismo economico. Politica democratica e protezionistica a sostegno delle industrie del Nord.
La “questione meridionale” : il Mezzogiorno tra arretratezza ed emigrazione, clientelismo e
corruzione elettorale.
UD 6 : Le spinte al colonialismo e l’impresa di Libia.
UD 7 : La riforma elettorale e il “Patto Gentiloni”.
UD 8 : La svolta conservatrice del governo Salandra. La “settimana rossa” nelle Marche e in
Romagna. Le elezioni del 1913, il tramonto dell’Italia liberale e la svolta conservatrice del governo Salandra.
La “settimana rossa” nelle Marche e in Romagna e la repressione militare del governo.
MODULO 3 : LA PRIMA GUERRA MONDIALE E IL DIFFICILE DOPOGUERRA.
UD 1 : La crisi degli equilibri europei, premesse e cause della “grande guerra”.
UD 2 : L’inizio delle operazioni militari. L’ultimatum dell’Austria alla Serbia e l’inizio del conflitto. Dalla “guerra lampo” alla “guerra di
trincea”.
Guerra di posizione : fronte occidentale e fronte orientale.
Un nuovo fronte : guerra sui mari e guerra sottomarina.
UD 3 : Il dibattito tra neutralisti e interventisti e l’entrata in guerra dell’Italia. Il Patto di Londra e l’inizio delle operazioni dell’esercito italiano.
UD 4 : Lo stallo del 1915-1916 : una logorante guerra di trincea. Dalla guerra europea alla
guerra mondiale.
UD 5 : La svolta del 1917 : la Rivoluzione d’ottobre in Russia e il ritiro della Russia dal
conflitto.
La rivoluzione di Febbraio del 1917 : la rivolta di Pietrogrado e la caduta del regime zarista (IN
SINTESI) .
Le <<Tesi di aprile>> di Lenin (e la dittatura del proletariato) e il governo Kerenskij.
La rivoluzione d’Ottobre : Lenin al potere.
Le trattative di pace con la Germania e con l’Austria-Ungheria e il ritiro della Russia dal conflitto
mondiale.
La Russia sovietica di Lenin : la guerra civile, il comunismo di guerra, la NEP e la nascita
dell’URSS.
Lettura del documento storiografico <<Il testamento politico di Lenin>>.
UD 6 : L’intervento degli Stati Uniti a fianco dell’Intesa.
UD 7 : La conclusione del conflitto, il nuovo assetto geo-politico europeo e la nascita della
Società delle Nazioni. La Conferenza di pace di Versailles e la pace punitiva imposta alla Germania.
Il nuovo assetto geo-politico europeo, i <<Quattordici punti>> di Wilson e la nascita della Società
delle Nazioni.
UD 8 : Il genocidio degli Armeni in Turchia (IN SINTESI). Visione del film <<La masseria delle allodole>> di Paolo e Vittorio Taviani.
UD 9 : La crisi economica dell’Europa tra le due guerre e la supremazia economica degli stati
Uniti d’America. Il “biennio rosso” in Europa.
UD 10 : La crisi del dopoguerra in Italia. Il mito della “vittoria mutilata”, l’occupazione di Fiume e il Trattato di Rapallo.
Il “biennio rosso” e l’occupazione delle fabbriche.
I Fasci di combattimento, lo squadrismo e la nascita del Partito fascista.
MODULO 4 : I REGIMI TOTALITARI DI MASSA : FASCISMO, NAZISMO,
STALINISMO.
UD 1 : La “grande crisi” e il New Deal (1929-1936). L’America del dopoguerra tra benessere ed emarginazione, criminalità organizzata, intolleranza e
razzismo.
Dal boom economico statunitense alla “grande crisi” europea.
Il crollo della borsa di Wall Street. Gli effetti della crisi : protezionismo economico, imperialismo e
aumento delle tensioni internazionali sul versante politico (rafforzamento di nazionalismo,
militarismo e autoritarismo).
Roosevelt e il New Deal; dal libero mercato all’intervento dello Stato nell’economia.
Il Welfare State negli Stati Uniti e nei Paesi capitalisti.
UD 2 : Il Fascismo dalla fase legalitaria allo Stato totalitario. La marcia su Roma e la fase legalitaria del Fascismo.
L’Italia verso la dittatura : la vittoria del “listone” e il delitto Matteotti. Lettura del documento
storiografico : il discorso parlamentare di Matteotti di denuncia delle irregolarità delle elezioni
politiche del 1924.
Il discorso di Mussolini alla Camera e l’instaurazione del regime dittatoriale fascista (Lettura del
documento storiografico relativo). Le “leggi fascistissime” e la trasformazione dello Stato liberale
in Stato totalitario. I caratteri dello Stato totalitario.
L’organizzazione del consenso e gli strumenti della propaganda. Le organizzazioni di massa.
La riconciliazione con la Chiesa e la stipulazione dei Patti Lateranensi.
La politica economica : dal liberismo dei primi anni Venti al rigido protezionismo e all’autarchia
degli anni Trenta (“battaglia del grano” e bonifica dell’Agro Pontino).
La politica estera : dalla politica di equilibrio dei primi anni Trenta alla politica imperialistica : la
politica coloniale e la guerra d’Etiopia. L’avvicinamento di Mussolini a Hitler : l’Asse Roma -
Berlino e il Patto d’acciaio.
La campagna antisemita e l’approvazione della legislazione razziale.
L’antifascismo politico e culturale in Italia : l’opposizione intellettuale e culturale (il <<Manifesto
degli intellettuali antifascisti>> di Croce; i liberali e i cattolici popolari di De Gasperi),
l’antifascismo militante (l’esilio e la lotta clandestina del Partito comunista di Togliatti) e il
fenomeno del fuoriuscitismo (il movimento Giustizia e libertà dei fratelli Rosselli e Gobetti).
UD 3 : La Germania tra le due guerre : il Nazismo (1918-1939). La fragile Repubblica democratica di Weimar : l’umiliazione di Versailles, la crisi economica
tedesca, instabilità politica e tensioni sociali, spinte nazionaliste e razziste, la nascita del Partito
Nazionalsocialista di Hitler e delle SA.
Il Piano Dawes per il risanamento economico tedesco, la ripresa economica e la stabilità politica
della Repubblica; antisemitismo, ascesa al potere della destra conservatrice di Hindemburg e
creazione delle SS.
Il crollo di Wall Street, la crisi economica tedesca, l’aumento di antisemitismo e razzismo, l’ascesa
al potere del Partito nazista e la fine della Repubblica democratica di Weimar: Hitler capo
indiscusso del Partito nazista, cancelliere e capo del governo; la dilagante violenza delle SA.
La costruzione della dittatura, le “leggi eccezionali” e l’instaurazione dello Stato totalitario
monopartitico : Hitler fuhrer del Terzo Reich.
Strumenti repressivi, controllo sociale, manipolazione delle coscienze e propaganda per il consenso.
L’ideologia nazista : superiorità della razza ariana, razzismo e antisemitismo; il principio del fuhrer;
nazionalismo, pangermanesimo e teoria della conquista dello spazio vitale a est.
Le “leggi di Norimberga”, la persecuzione antiebraica e i campi di concentramento e di sterminio.
La Giornata della Memoria : l’Olocausto e il Revisionismo.
Autarchia e dirigismo economico.
Una politica estera aggressiva : l’espansionismo politico e l’economia di guerra.
Fascismo e Nazismo a confronto.
UD 4 : Lo Stalinismo (1924-1939). La morte di Lenin e le lotte per la successione tra Stalin e Trockij.
Rivalità tra Stalin (teoria del “socialismo in un solo paese”) e Trockij (teoria della “ rivoluzione
permanente” e della diffusione del comunismo in tutto il mondo).
Stalin alla testa del Partito : l’inizio dell’ “era staliniana”. La dittatura del PCUS e la nascita dello
Stato totalitario a partito unico.
L’abrogazione della NEP e l’industrializzazione forzata dell’Unione Sovietica. I Piani
Quinquennali. La collettivizzazione agraria coatta e lo sterminio dei Kulaki.
Il soffocamento del dissenso e l’inizio del “terrore” di massa contro ogni “deviazionismo”: GPU,
purghe, deportazioni, gulag. I campi di lavoro staliniani : presentazione del’opera <<Arcipelago
Gulag>> di A. Solženicyn.
L’identificazione tra Stato e Partito : un regime autoritario fondato sul culto della personalità. La
propaganda totalitaria.
La politica estera : la politica dei Fronti popolari nella lotta al Fascismo. L’appoggio alla Spagna
repubblicana contro Franco. Il Patto di Monaco e il Patto Molotov-Ribbentrop.
I caratteri generali dei Totalitarismi.
MODULO 5 : LA SECONDA GUERRA MONDIALE E IL DOPOGUERRA.
UD 1 : Cause economiche, politiche e ideologiche del conflitto.
UD 2 : L’aggressività nazista e l’inizio della guerra. La politica estera hitleriana di aperta destabilizzazione dell’ordine europeo costruito a Versailles e il
riarmo tedesco. L’annessione dell’Austria e dei Sudeti. Il Patto d’acciaio con l’Italia e il Patto
Molotov-Ribbentrop con l’URSS. L’invasione della Polonia e lo scoppio della guerra.
UD 3 : Il dominio nazifascista sull’Europa. La strategia della guerra-lampo e l’occupazione della Francia. L’intervento dell’Italia. La battaglia
d’Inghilterra. La guerra nei Balcani e in Africa.
UD 4 : La mondializzazione del conflitto e la “soluzione finale ”.
L’attacco all’URSS. L’intervento americano nel Pacifico. Gli effetti sociali della guerra e la
“soluzione finale”. I campi di sterminio nazisti.
UD 5 : La controffensiva degli Alleati nel 1943. La svolta militare del 1942-‘43 e lo sbarco alleato in Sicilia. La caduta del Fascismo in Italia e il
governo Badoglio. La Repubblica di Salò e l’opposizione popolare al nazifascismo.
UD 6 : La Resistenza in Europa e la lotta partigiana in Italia. I Comitati di liberazione nazionale e i nuovi partiti politici in Italia.
La lotta partigiana in Italia.
UD 7 : La sconfitta della Germania e del Giappone. Lo sbarco in Normandia e l’alleanza antinazista. Gli accordi di Yalta : verso la spartizione del
mondo. La fine della guerra e il disastro atomico. Il nuovo equilibrio planetario.
PROGETTO ANNUALE <<QUOTIDIANO IN CLASSE>> con l’Osservatorio Giovani
Editori Lettura del quotidiano e discussione collettiva su questioni di attualità.
ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI ESSENZIALI (Per essenziali si intendono i contenuti irrinunciabili che costituiscono il prerequisito per
l’ammissione all’Esame di Stato e per i quali è necessario conseguire la sufficienza)
I due conflitti mondiali, i totalitarismi, ricostruzione e guerra fredda.
PREVISIONE DI COMPLETAMENTO DEL PROGRAMMA NEI MESI DI MAGGIO E
GIUGNO Compatibilmente con la frequenza degli studenti alle lezioni, con lo svolgimento delle
attività di recupero, consolidamento e ripasso degli argomenti svolti e con l’espletamento delle
verifiche previste, nel mese di Maggio e nella settimana di Giugno si tenterà di completare il
programma concludendo la Seconda Guerra mondiale con il dopoguerra in Europa e svolgendo per
sommi capi il secondo dopoguerra in Italia, il nuovo ordine mondiale e la “Guerra fredda”.
PREPARAZIONE ALLA PRIMA E ALLA TERZA PROVA DELL’ ESAME DI STATO E
AL COLLOQUIO Per quanto concerne la preparazione alla prima e alla terza prova dell’Esame di Stato e al
colloquio si rimanda al programma svolto di Lingua e letteratura italiana.
METODI
Nel corso dell’anno sono stati utilizzati i seguenti metodi:
brain storming iniziale per individuare le conoscenze già in possesso degli studenti;
lezione frontale per la presentazione dell’argomento e la sua contestualizzazione rispetto ad
argomenti noti;
lezione interattiva e partecipata; dibattito e discussione collettiva per riflettere su alcune
questioni nodali o su tematiche di largo interesse perché ancora attuali;
feed-back e ricapitolazione interattiva come modalità di verifica dell’ascolto e della
comprensione;
analisi guidate di fonti e documenti storiografici;
schematizzazione e mappe concettuali degli argomenti studiati;
visione di film storici o documentari.
STRUMENTI Testo in adozione : Antonio Brancati, Trebi Pagliarani, <<Dialogo con la storia e
l’attualità. Volume 3 : L’età contemporanea>>, La Nuova Italia, Edizione mista, corredato
di Atlante geopolitico del mondo attuale;
fotocopie integrative e dispense fornite dall’insegnante;
lettura di brani storiografici e fonti;
lettura di quotidiani;
carte storiche, carte geopolitiche e atlanti storico-geografici;
linee del tempo, schemi di sintesi e mappe concettuali;
sussidi audiovisivi : film, documentari, videocassette;
proposta di lettura di almeno un romanzo storico relativo al periodo studiato tramite prestito
librario presso la biblioteca di Istituto.
VALUTAZIONE
VERIFICA FORMATIVA
Per la verifica formativa sono stati utilizzati i seguenti strumenti : discussione ordinata in
classe di argomenti oggetto di trattazione; brevi verifiche informali e svolgimento di esercizi in
classe per correggere gli errori e rendere più sicuro il metodo di studio.
VERIFICA SOMMATIVA
La valutazione è derivata da verifiche scritte (prove strutturate e semistrutturate : test a
domande chiuse e aperte, tema storico; saggio breve o articolo di giornale) e verifiche orali, volte ad
accertare il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
La valutazione si è attenuta alla scala di valutazione in decimali approvata dal Consiglio di
Classe, che prevede l’utilizzo di tutti i voti della scala (da un minimo di 1 ad un massimo di 10).
La valutazione globale finale ha tenuto conto anche della validità del metodo di studio,
dell’impegno profuso, della partecipazione attiva al dialogo educativo, dei progressi compiuti
rispetto ai livelli di partenza.
Per ogni quadrimestre sono state previste dal Dipartimento due verifiche orali, così come la
possibilità di somministrare una verifica scritta (consistente in una prova strutturata o
semistrutturata o in un questionario o in un tema storico secondo la tipologia C dell’Esame di Stato)
in sostituzione o ad integrazione di quella orale.
Compatibilmente con la frequenza degli allievi alle lezioni, nei mesi di Maggio e Giugno si
procederà a completare le interrogazioni orali in modo da avere per ogni studente in totale almeno
due verifiche, e ad espletare quelle di recupero.
TEMPI DI CORREZIONE DELLE VERIFICHE
L’insegnante si è impegnata a restituire le verifiche corrette entro due settimane dalla data di
svolgimento.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Per la valutazione delle verifiche scritte relative alle tipologie B e C si rimanda ai criteri relativi a
Italiano, mentre per la valutazione delle prove orali sono stati applicati i seguenti descrittori:
- conoscenza degli argomenti;
- capacità di rielaborare, collegare e approfondire le conoscenze;
- capacità di esposizione dell’argomento con padronanza della lingua italiana e del lessico specifico
della disciplina.
Morciano di Romagna, 11 / 05 / 2015
L’insegnante Barbara Francini
Gli studenti
PROGRAMMA SVOLTO DI LINGUA E LETTERATURA ITALIANA A.S. 2014-2015
CLASSE ARTICOLATA V C ITC (indirizzo Sistemi Informativi Aziendali ) - V D ITC
(indirizzo Relazioni Internazionali)
DOCENTE FRANCINI BARBARA
FINALITA’ 1. acquisizione della consapevolezza della specificità e della complessità della letteratura come
espressione della civiltà e come forma di conoscenza del reale anche attraverso le vie del
simbolico e dell’immaginario;
2. individuazione delle linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura e
delle arti e capacità di orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, con riferimento
soprattutto anche a tematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico;
3. individuazione di collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali
sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;
4. promozione dell’esperienza estetica mediante la frequentazione delle opere letterarie e la
conoscenza diretta di alcuni testi rappresentativi del patrimonio letterario italiano, nella loro
varietà interna, nel loro costituirsi storico e nelle loro relazioni con le altre letterature,
soprattutto europee;
5. acquisizione dell’abitudine alla lettura come mezzo insostituibile per accedere a più vasti
campi del sapere, per ampliare autonomamente il proprio sapere e per soddisfare nuove
personali esigenze culturali, per arricchire il patrimonio lessicale, per maturare la capacità di
riflessione e stimolare lo spirito critico, per una maggiore e più consapevole partecipazione
alla realtà sociale;
6. riconoscimento del valore e delle potenzialità dei beni artistici e ambientali per una loro
corretta fruizione e valorizzazione;
7. potenziamento e consolidamento delle competenze comunicative, espositive ed espressive
orali e scritte;
8. padronanza del patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze
comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici;
9. individuazione ed utilizzo delle moderne forme di comunicazione visiva e multimediale,
anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione
in rete.
OBIETTIVI DISCIPLINARI 1. capacità di leggere, comprendere, analizzare (nelle sue componenti strutturali, linguistiche,
retoriche e stilistiche) ed interpretare un testo letterario, al fine di formulare un motivato
giudizio critico;
2. capacità di individuare le tematiche e le relazioni del testo con il percorso culturale e
personale dell’autore;
3. capacità di identificare e analizzare temi, argomenti e idee sviluppate dai principali autori
della letteratura italiana ed europea e di collegare i testi letterari con altri ambiti disciplinari;
4. capacità di cogliere, in prospettiva interculturale, gli elementi di identità e di diversità tra la
cultura italiana e le culture di altri Paesi;
5. capacità di comprendere e ricordare i contenuti fondamentali delle opere, la poetica e
l’ideologia degli autori oggetti di studio;
6. capacità di collocare autori e prodotti letterari studiati nel contesto storico-culturale e nel
genere letterario di riferimento;
7. capacità di leggere ed interpretare un’opera d’arte visiva e cinematografica e di identificare
e contestualizzare le problematiche connesse alla conservazione e tutela dei beni culturali
del territorio;
8. capacità di identificare fasi evolutive della lingua italiana e individuare aspetti linguistici,
stilistici e culturali nei testi letterari più rappresentativi;
9. capacità di individuare le correlazioni tra innovazioni scientifiche e tecnologiche e
trasformazioni linguistiche;
10. capacità di utilizzare termini tecnici e scientifici anche in lingue diverse dall’italiano;
11. capacità di interagire con interlocutori esperti del settore di riferimento anche per negoziare
in contesti professionali e capacità di scegliere la forma multimediale più adatta alla
comunicazione nel settore professionale di riferimento in relazione agli interlocutori e agli
scopi;
12. capacità di esprimere concetti e contenuti in modo corretto, chiaro, ordinato, coerente e
pertinente, utilizzando il linguaggio specifico della disciplina;
13. capacità di produrre, secondo le corrette norme della lingua italiana, un testo scritto in
conformità con le richieste previste dall’Esame di Stato (tipologia A : analisi del testo;
tipologia B : saggio breve / articolo di giornale; tipologia C : tema storico; tipologia D :
tema di ordine generale).
OBIETTIVI MINIMI 1. capacità di leggere, comprendere il significato letterale, riassumere, parafrasare, analizzare
nelle linee essenziali un testo letterario (narrativo e poetico);
2. capacità di contestualizzare a livello storico e culturale un autore, un’opera o un testo
letterario;
3. conoscenza dei contenuti individuati come essenziali (caratteri generali delle opere, poetica
e ideologia degli autori oggetti di studio);
4. capacità di esporre oralmente concetti e contenuti in modo chiaro, corretto, pertinente,
utilizzando almeno in forma essenziale il linguaggio specifico della disciplina;
5. capacità di elaborare testi scritti (informativo-espositivi ed argomentativi), seppur brevi e
semplici, coesi e coerenti, globalmente rispondenti alle caratteristiche della tipologia testuale
e alle norme grammaticali.
ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI
MODULO 1 : L’ ETA’ DEL POSITIVISMO, DEL REALISMO, DEL NATURALISMO
FRANCESE E DEL VERISMO ITALIANO.
U.D. 1 : Il Positivismo. Il Positivismo di Comte, l’evoluzionismo biologico di Darwin e sociale di Spencer, l’estetica
sociologica di Tayne.
U.D. 2 : Il Realismo di Gustave Flaubert. La poetica dell’impersonalità.
U.D. 3 : Il Naturalismo francese. I principi del Naturalismo e cenni sul <<Romanzo Sperimentale>> di Zola.
Èmile Zola : trama de <<L’Assommoir>> e lettura e analisi tematico-formale di <<Gervasia
all’Assommoir>>.
U.D. 4 : Il Verismo italiano. Caratteri del movimento; somiglianze e differenze tra Naturalismo e Verismo.
U.D. 5 : GIOVANNI VERGA. Biografia, formazione culturale e ideologica dell’autore e fasi della produzione letteraria (dalla fase
tardo-romantica e scapigliata all’adesione al Verismo).
La poetica nella <<Dedicatoria a Salvatore Farina>> (il “vero” e l’arte come “documento umano”;
l’impersonalità; il Verismo come puro fatto estetico).
L’ideologia : Positivismo, Materialismo e Determinismo; lotta per la vita e radicale pessimismo
sull’uomo e sulla società.
Le tecniche narrative : il discorso indiretto libero, il canone dell’impersonalità (l’eclissi dell’autore),
il punto di vista del “narratore popolare”, gli artifici di regressione e straniamento.
<<Vita dei campi>> : caratteri generali e temi della raccolta.
Lettura e analisi tematico-formale delle novelle :
<<Rosso Malpelo>>;
<<La Lupa>>.
<<Novelle rusticane>> : caratteri generali e temi della raccolta.
Lettura e analisi tematico-formale delle novelle :
<<La roba>> ;
<<Libertà>>.
La Lotta per la vita e il “ciclo dei vinti”.
<<I Malavoglia>> : la poetica verista nella prefazione al romanzo, la teoria del “progresso”, il
punto di vista dei “vinti”.
Struttura, trama, sistema oppositivo dei personaggi, ideologia, tecniche narrative, lingua e stile
dell’opera.
Lettura e analisi tematico-formale dei capitoli :
Prefazione : la fiumana del progresso;
I : <<La famiglia Malavoglia>>;
- XV : <<L’addio di ‘Ntoni>>. La conclusione del romanzo nell’interpretazione di Asor Rosa e
Romano Luperini.
<<Mastro-don Gesualdo>> : trama, temi, ideologia, tecniche narrative.
Lettura e analisi tematico-formale di :
Parte IV, cap. V : La morte di Gesualdo.
MODULO 2 : LA REAZIONE ANTIPOSITIVISTICA E L’ ETA’ DEL DECADENTISMO.
U.D. 1 : La rottura filosofica e scientifica di fine secolo : la crisi della ragione, la critica al
Positivismo e l’insorgere di nuove posizioni spiritualistiche e irrazionalistiche. Henri Bergson : il tempo come durata interiore; il vitalismo e il primato dell’intuizione come
strumento di conoscenza.
Sigmund Freud : la scoperta dell’inconscio, la nascita della psicanalisi e la crisi dell’identità
dell’individuo.
Albert Einstein : la teoria della relatività e il rovesciamento delle categorie di spazio e tempo.
L’influenza di Arthur Schopenhauer su Nietzsche, sulla reazione antipositivistica e sulla cultura
del Decadentismo.
Il cambiamento dei modi di guardare la realtà e dei modi di gestire la letteratura, l’arte e la cultura.
Le teorie estetiche di Friedrich Nietzsche (dalla fusione di dionisiaco e apollineo alla proposta di
un’arte dionisiaca), di Walter Pater (l’“arte per l’arte”) e di Benedetto Croce (l’indipendenza
dell’arte dalla biografia e dalla società, la poesia come conoscenza intuitiva e pura).
U.D. 2 : Simbolismo e Decadentismo europeo. Il rapporto fra Simbolismo e Decadentismo in Francia. Caratteri della cultura e della civiltà
artistico-letteraria decadentista : l’idea della decadenza e del tramonto di una civiltà; la rivolta
antipositivistica in filosofia e antinaturalistica in letteratura : irrazionalismo ed Estetismo.
Correnti, figure e tematiche del Decadentismo europeo. Trama dei due romanzi simbolo
dell’Estetismo decadente : <<A ritroso>> di Joris-Karl Huysmans e <<Il ritratto di Dorian Gray>>
di Oscar Wilde; il prototipo dell’eroe decadente (l’esteta e l’inetto), il culto esclusivo della bellezza,
il prevalere dell’arte sulla vita e il fallimento dell’estetismo nei due romanzi.
Caratteri generali della poesia simbolista francese : l’arte come valore assoluto e la “poesia pura”;
l’intuizione e l’arte come strumenti di conoscenza; la poesia come mezzo di decifrazione della
realtà; la ricerca di nuove tecniche espressive.
Il tema della decadenza nella lirica <<Languore>> e la concezione della poesia come musica nella
lirica <<Arte poetica>> di Paul Verlaine; il disordine dei sensi e la figura del poeta veggente nella
<<Lettera del veggente>> di Arthur Rimbaud; la parola pura ed ermetica di Stephan Mallarmé.
Biografia di Charles Baudelaire, precursore del Simbolismo e primo “poeta maledetto”. La perdita
dell’ “aureola”, la crisi e l’emarginazione del letterato/artista nella nascente società industriale e
borghese.
La poetica, la concezione dell’arte, i temi della poesia di Baudelaire nella raccolta <<I fiori del
male>>. Lettura e analisi tematico-formale di :
<<Corrispondenze>>;
<<L’albatro>>;
<<Spleen>>.
U.D. 3 : Il Decadentismo italiano. Il forte legame con la tradizione classica; il poeta-vate e il ruolo protagonistico della figura del
poeta anche in campo ideologico nel Decadentismo italiano.
GIOVANNI PASCOLI. La vita : tra il “nido” e la poesia.
<<La grande proletaria si è mossa>> : l’ideologia piccolo-borghese, il socialismo umanitario e
utopistico, il nazionalismo proletario.
La visione del mondo e la poetica del “Fanciullino”.
<<Myricae>> : i temi e la poetica della raccolta (il frammentismo e il simbolismo
impressionistico). Le innovazioni formali e stilistiche : uno sperimentalismo metrico dentro la
tradizione; il potere rivelatore della parola e il plurilinguismo; l’onomatopea e il fonosimbolismo.
Lettura e analisi tematico-formale di :
<<X Agosto>>;
<<L’assiuolo>> ;
<<Novembre >>;
<<Il lampo>>>>;
<<Il tuono>>;
<<Temporale>>;
<<Canti di Castelvecchio>> : i temi della raccolta. La ricerca di musicalità e le sperimentazioni
metriche.
Lettura e analisi tematico-formale di :
<<La mia sera>>;
<<Nebbia>>.
U.D. 4 : GABRIELE D’ANNUNZIO. La vita inimitabile di un mito di massa.
La formazione culturale e la produzione letteraria.
L’ideologia : l’avventura parlamentare, la campagna interventista, l’impresa di Fiume e l’appoggio
al Fascismo; il panismo estetizzante del superuomo; l’esaltazione dell’aggressività imperialistica
della nuova borghesia industriale e il disprezzo per le masse.
La poetica : il rifiuto della degradazione sociale dell’artista nella moderna società borghese e la
riproposizione del poeta-vate, l’esaltazione della poesia come pienezza di canto e come esperienza
superiore e privilegiata. L’estetismo; l’esaltazione del valore e del potere della parola : “il verso è
tutto”.
Le <<Laudi>> : caratteri generali e temi della raccolta.
Libro I : il culto degli eroi antichi e il poema <<Laus vitae>> come celebrazione del mondo mitico
dell’Ellade e del mondo del superuomo, incarnato da Ulisse e dal poeta stesso.
Libro III : i temi, l’ideologia (superomismo e “tregua del Superuomo” : dal vitalismo panico alla
consapevolezza della fine del mito panico), la poetica (la celebrazione dionisiaca della vita e della
natura, della storia gloriosa d’Italia e del suo vate attuale) e la sperimentazione metrica (verso libero
e musicalità) di <<Alcyone>>.
Lettura e analisi tematico-formale di :
<<La sera fiesolana>>;
<<La pioggia nel pineto>>;
<<Meriggio>>.
<<Il piacere>> : l’estetizzazione della vita e l’aridità. La struttura del romanzo tra Naturalismo e
Decadentismo. La trama. Lettura e analisi tematico-formale di :
libro I , cap. II : <<Ritratto di un esteta : Andrea Sperelli; la vita come opera d’arte>>;
libro II, cap. I : <<Il verso è tutto>>.
Trama dei romanzi del superuomo : il superuomo e l’inetto.
MODULO 3 : IL ROMANZO DEL PRIMO NOVECENTO IN ITALIA : LA NASCITA DEL
ROMANZO PSICOLOGICO
U.D. 1 : Il romanzo del primo Novecento in Italia : la nascita del romanzo psicologico. Caratteri generali del romanzo del primo Novecento in Europa e in Italia.
La dissoluzione delle strutture narrative ottocentesche e la creazione di una nuova struttura narrativa
(l’opera aperta); la distruzione delle vecchie verità e l’elaborazione di nuovi temi dell’immaginario
romanzesco e di nuove tecniche narrative (il monologo interiore, il flusso di coscienza, il “tempo
misto”). I personaggi : l’inetto, il malato.
U.D. 2 : LUIGI PIRANDELLO.
Biografia, formazione culturale, letteraria e filosofica, fasi dell’attività artistica e opere.
La posizione politica critica nei confronti della democrazia giolittiana e il rapporto con il Fascismo.
L’ideologia : il vitalismo e il relativismo conoscitivo.
La poetica dell’umorismo; i “personaggi” e le “maschere nude”, la “forma” e la “vita”.
Il saggio <<L’umorismo>> : la differenza tra umorismo e comicità (il sentimento del contrario); la
vecchia imbellettata; la forma e la vita.
<<Il fu Mattia Pascal>> : un romanzo umoristico e un romanzo di formazione alla rovescia. La
trama; i temi, l’ideologia del romanzo (il relativismo filosofico e la “filosofia del lanternino”), la
poetica dell’umorismo.
Lettura e analisi tematico-formale dei capitoli:
I : Premessa : <<Io mi chiamo Mattia Pascal>> ;
II : Premessa seconda : il copernicanesimo all’origine del dramma dell’uomo moderno; il
manifesto programmatico del relativismo pirandelliano e del conseguente umorismo;
V : <<Mi vidi, in quell’istante, attore d’una tragedia>> : la poetica dell’umorismo;
VII : <<Cambio treno>> ;
VIII : <<La costruzione di una nuova vita>>;
XII : <<Lo “strappo nel cielo di carta” del teatrino >>;
XV : <<Adriano Meis e la sua ombra>>;
XVI : <<Il suicidio di Adriano Meis>>;
XVIII : <<Pascal porta fiori alla propria tomba>>.
<<Uno, nessuno e centomila>> come punto di arrivo del relativismo pirandelliano. Sintetica
presentazione di struttura, trama, personaggi, temi; la crisi della poetica dell’umorismo.
Il passaggio dall’umorismo al Surrealismo nelle <<Novelle per un anno>> : caratteri generali.
Visione dell’allestimento teatrale della novella <<La patente>>.
Le innovazioni del teatro pirandelliano : il teatro nel teatro.
U.D. 3 : ITALO SVEVO e la nascita del romanzo d’avanguardia in Italia : il romanzo
psicologico. Biografia e formazione culturale (il rapporto con Trieste e la cultura mitteleuropea di Svevo;
l’incontro e il vaglio fortemente critico della psicanalisi; l’amicizia con Joyce; Montale e il “caso
Svevo”).
Trama dei romanzi.
La poetica e lo stile di Svevo : la letteratura come analisi degli “autoinganni”; l’intreccio tra vita,
letteratura e malattia nell’opera di Svevo (l’itinerario complessivo di guarigione nell’arco dei primi
tre romanzi); la scelta del realismo e di uno stile neutro e convenzionale.
Il romanzo psicanalitico <<La coscienza di Zeno>> come “opera aperta”; il “tempo misto” (il
tempo della narrazione come tempo interiore della coscienza); scrittura e psicanalisi; il significato
della conclusione del romanzo (la vita come malattia); l’ironia come tratto stilistico costitutivo
dell’opera.
Trama del romanzo e lettura e analisi tematico-formale dei capitoli :
I : <<Prefazione>>:
II : <<Preambolo>>;
III : <<Il fumo>>;
IV : <<La morte di mio padre>>;
V : <<La storia del mio matrimonio>>;
VI : <<La moglie e l’amante>>;
VIII : <<Psico-analisi>>.
MODULO 5 : GIUSEPPE UNGARETTI E LA LINEA “NOVECENTISTA” DELLA
POESIA NUOVA.
U.D. 1 : GIUSEPPE UNGARETTI. La biografia e l’esperienza della guerra come presa di coscienza della condizione umana.
L’ideologia : le ragioni dell’interventismo e dell’adesione al Fascismo.
La formazione culturale e le tre fasi della produzione poetica.
La poetica ungarettiana : il culto della parola (la ricerca della potenzialità espressiva della parola)
come costante di poetica della scrittura ungarettiana dall’espressionismo rivoluzionario
dell’<<Allegria>> al ritorno classicistico di <<Sentimento del tempo>>.
<<L’Allegria>> : composizione, titolo, struttura, temi.
La poetica dell’<<Allegria>> tra Espressionismo e Simbolismo : la parola tra intensificazione
espressionistica e indefinitezza di significato. La rivoluzione formale dell’<<Allegria>>.
Lettura e analisi tematico-formale di :
<<In memoria>>;
<<I fiumi>>;
<<San Martino del Carso>>;
<<Veglia>>;
<<Fratelli>>;
<<Soldati>>.
La poetica di <<Sentimento del tempo>> : il ritorno classicistico e la regolarizzazione formale,
l’influenza del Barocco nei temi e nello stile. La sublimazione della vita nella poesia e la ricerca di
una poesia pura. La conversione al cattolicesimo e l’influenza di Bergson.
<<Il dolore>> : la tragedia della seconda guerra mondiale e le tragedie personali; compostezza
formale e classicismo. Lettura e analisi tematico-formale di <<Non gridate più>>.
L’importanza storica di Ungaretti nel passaggio dalle avanguardie al classicismo restaurativo e
come precursore dell’Ermetismo.
U.D. 2 : La linea “novecentista” : l’Ermetismo.
Caratteri generali, luoghi, tempi, personalità e tematiche del movimento ermetico.
La poetica dell’Ermetismo : il recupero e l’estremizzazione della “ poesia pura”; il rischio di una
letteratura senza destinatario. Carlo Bo : <<Letteratura come vita>> : il manifesto della poesia
ermetica : la concezione totalizzante della letteratura, lontana dalla Storia ed espressione della realtà
più intima dell’uomo.
Il rapporti dell’Ermetismo con il Fascismo.
MODULO 7 : IL NEOREALISMO (IN SINTESI).
UD 1 : La stagione dell’impegno e il Neorealismo. Il Neorealismo da “corrente involontaria” negli anni 1943-1948 a tendenza organizzata negli anni
1949-1955 (l’adesione ad una posizione ispirata all’ideologia socialista e ad un modello di romanzo
tradizionale con un eroe positivo).
I modelli stilistici e culturali : la letteratura verista e realista italiana degli anni Venti e Trenta e la
letteratura americana del primo Novecento.
Le diverse tendenze della narrativa neorealistica : la tematica resistenziale; la memorialistica; la
descrizione dell’Italia emarginata e sottosviluppata.
Uno stile di “testimonianza” : la ricerca di una parola “nuova” come testimonianza dell’impegno
etico-politico dello scrittore e la scelta dell’antiletterarietà, della freschezza e dell’immediatezza del
“parlato”.
Il cinema neorealista.
U.D. 2 : Primo Levi e la testimonianza del lager. Biografia ed opere.
<<Se questo è un uomo>> : genesi, contenuto e motivi dell’opera. Lo stile analitico, “oggettivo”,
classicamente sobrio e rigoroso. Lettura e analisi tematico-formale di :
Prefazione ed Appendice al libro : <<Perché i lager?>> : l’indagine sulle cause del nazismo
e del razzismo;
cap. I : <<Il viaggio>> : l’arrivo del treno nel campo di sterminio;
cap. II : <<Sul fondo>> : l’abbrutimento fisico e la riduzione dei prigionieri a non-persone;
l’assurda precisione dei regolamenti e delle leggi del lager; i rapporti tra compagni di
sventura;
cap. IX : <<I sommersi e i salvati>> : la condizione di non-vita e di non-morte dei
“mussulmaner” e l’analisi dei comportamenti “vincenti” nel lager : passività, demenza,
crudeltà, calcolo.
Già dall’inizio dell’anno scolastico in corso gli allievi sono stati invitati ad una lettura integrale e
autonoma dell’opera <<Se questo è un uomo>> di Primo Levi, mentre al termine della classe quarta
è stata proposta durante l’estate la lettura integrale e autonoma di almeno tre romanzi o raccolte di
novelle, di racconti e di poesie relative prevalentemente alle opere più importanti della letteratura
italiana ed europea tra fine Ottocento e seconda metà del Novecento.
MODULO ANNUALE : LABORATORIO DI SCRITTURA
PROGETTO ANNUALE <<QUOTIDIANO IN CLASSE>> con l’Osservatorio Giovani
Editori Lettura del quotidiano e discussione collettiva su questioni di attualità.
ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI ESSENZIALI
(Per essenziali si intendono i contenuti irrinunciabili che costituiscono il prerequisito per
l’ammissione all’Esame di Stato e per i quali è necessario conseguire la sufficienza)
Decadentismo, prosa e poesia del Novecento attraverso esempi significativi (Pirandello, Svevo,
Ungaretti, Montale).
PREVISIONE DI COMPLETAMENTO DEL PROGRAMMA NEI MESI DI MAGGIO E
GIUGNO Compatibilmente con la frequenza degli studenti alle lezioni, con lo svolgimento delle
attività di recupero, consolidamento e ripasso degli argomenti svolti e con l’espletamento delle
verifiche previste, nel mese di Maggio e nella settimana di Giugno si tenterà di completare il
programma svolgendo per sommi capi l’ “Antinovecentismo” degli anni Trenta e la crisi del
Simbolismo in Italia con Saba e Montale.
PREPARAZIONE ALLA PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO Per quanto riguarda le discipline di Italiano e Storia, in preparazione alla prima prova
dell’Esame di Stato, nel corso dell’anno scolastico sono state riprese le caratteristiche delle varie
tipologie della prima prova e poi proposte e svolte in classe esercitazioni individuali e prove di
verifica scritte conformi alle tipologie :
A : Analisi del testo;
B : Saggio breve / Articolo di giornale;
C : Tema di argomento storico;
D : Tema di ordine generale.
Inoltre, nel corso dell’anno scolastico sono state previste due prove di Italiano comuni a tutte
le classi quinte della durata di 5 ore, stabilite dal Dipartimento di Lettere, comprensive di tutte le
tipologie della prima prova scritta e quindi valevoli come simulazioni della prima prova e allegate
al Documento del 15 Maggio. La prima di esse si è svolta nella giornata di mercoledì 10 Dicembre
2014, la seconda sarà somministrata mercoledì 13 Maggio 2015, mentre una ulteriore simulazione
della prima prova, proposta dalla docente e della durata di 5 ore, si è svolta il mercoledì 18 Marzo
2015.
PREPARAZIONE ALLA TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO In preparazione alla terza prova dell’Esame di Stato nel corso dell’anno sono state proposte
e svolte in classe, durante le ore di Italiano e Storia, esercitazioni individuali e prove di verifica
conformi alla tipologia e consistenti in prove strutturate con domande a risposta chiusa (vero-falso,
completamento, scelta multipla) e prove semistrutturate con domande a risposta aperta (quesiti a
trattazione sintetica).
PREPARAZIONE AL COLLOQUIO In preparazione al colloquio d’esame sono stati proposti e concordati con gli studenti alcuni
argomenti da sviluppare attraverso un percorso pluridisciplinare: gli argomenti in questione sono
stati poi elaborati autonomamente dagli studenti e presentati in forma di tesina scritta da discutere in
sede d’esame.
METODI DI INSEGNAMENTO
Nel corso dell’anno sono stati utilizzati i seguenti metodi :
brain storming iniziale per individuare le conoscenze già in possesso degli studenti;
lezione frontale per la presentazione dell’argomento e la sua contestualizzazione rispetto ad
argomenti noti e rispetto al contesto storico, politico, economico, sociale, culturale, letterario
ed ideologico di riferimento;
lezione interattiva e partecipata; dibattito e discussione collettiva per riflettere su alcune
questioni nodali o su tematiche di largo interesse perché ancora attuali;
feed-back e ricapitolazione interattiva come modalità di verifica dell’ascolto e della
comprensione;
analisi guidate testi letterari, brevi passi critici, articoli di giornale e documenti;
schematizzazione e mappe concettuali degli argomenti studiati;
visione di film o documentari.
STRUMENTI
Testi in adozione : Marta Sambugar – Gabriella Salà, <<Letteratura & oltre>>, volume 3
(Dall’età del Positivismo alla letteratura contemporanea) + openbook + Guida allo studio e
all’esame di Stato, La Nuova Italia;
Sussidi audiovisivi : film, documentari, videocassette;
Fotocopie integrative e dispense fornite dall’insegnante;
Schemi di sintesi e mappe concettuali.
VALUTAZIONE
VERIFICA FORMATIVA
Per la verifica formativa sono stati utilizzati i seguenti strumenti : discussione ordinata in
classe di argomenti oggetto di trattazione; brevi verifiche informali e svolgimento di esercizi in
classe per correggere gli errori e rendere più sicuro il metodo di studio; correzione degli esercizi
svolti in classe e dei compiti svolti a casa.
VERIFICA SOMMATIVA
La valutazione è derivata da verifiche scritte (produzione di testi di diversa tipologia :
informativi, argomentativi; produzione di analisi di testi letterari, poetici e narrativi, di saggi brevi e
articoli di giornale, di temi storici e di ordine generale secondo le tipologie previste dalla prima
prova scritta dell’Esame di Stato; prove strutturate e semistrutturate) e verifiche orali, volte ad
accertare il raggiungimento degli obiettivi prefissati e si è attenuta alla scala di valutazione in
decimali approvata dal Consiglio di Classe, che prevede l’utilizzo di tutti i voti della scala (da un
minimo di 1 ad un massimo di 10).
La valutazione finale ha tenuto conto anche della validità del metodo di studio, dell’impegno
profuso, della partecipazione attiva al dialogo educativo, dei progressi compiuti rispetto ai livelli di
partenza.
Per ogni quadrimestre sono state previste dal Dipartimento almeno due verifiche scritte e
due verifiche orali, così come la possibilità di somministrare una verifica scritta (consistente in una
analisi del testo o in una prova strutturata o semistrutturata o in un questionario) in sostituzione o ad
integrazione di quella orale.
Compatibilmente con la frequenza degli allievi alle lezioni, nei mesi di Maggio e Giugno si
procederà a completare le verifiche scritte e orali, in modo da avere per ogni studente in totale
almeno 4 prove (preferibilmente due scritte e due orali), e ad espletare quelle di recupero.
TEMPI DI CORREZIONE DELLE VERIFICHE
L’insegnante si è impegnata a restituire le verifiche corrette entro due settimane dalla data di
svolgimento.
CRITERI DI VALUTAZIONE Per la correzione e la valutazione delle prove scritte in corso d’anno sono state utilizzate le griglie
relative alle diverse tipologie della prima prova, allegate al documento, facendo riferimento ai
medesimi indicatori e livelli di valutazione, rapportati però in voti decimali.
La valutazione si è infatti attenuta alla scala di valutazione in decimali approvata dal Consiglio di
Classe, che prevede l’utilizzo di tutti i voti della medesima (da un minimo di 1 ad un massimo di
10).
In sostanza, per la valutazione delle prove scritte sono stati applicati i seguenti descrittori:
- conoscenza degli argomenti e/o dei contenuti proposti dalla traccia;
- rielaborazione critica, interpretazione e creatività;
- coerenza logico-argomentativa;
- aderenza alla traccia e alla tipologia testuale;
- pianificazione e articolazione del testo, coesione testuale;
- padronanza linguistica;
mentre per la valutazione delle prove orali
- conoscenza degli argomenti;
- capacità di rielaborare, collegare e approfondire le conoscenze;
- padronanza della lingua italiana e del lessico specifico della disciplina.
Morciano di Romagna, 11 / 05 / 2015
L’insegnante Barbara Francini
Gli studenti
I.S.I.S.S. MORCIANO DI ROMAGNA
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE e PROGRAMMA
MATERIA: MATEMATICA
DOCENTE: FORLANI GIOVANNA
CLASSE 5C/D A.S. 2014/2015
1. La classe è composta da 22 studenti, articolata nelle sezioni: 5C, sistemi informativi aziendali (12),
5D, relazioni internazionali per il marketing (10), due studenti in 5C segnalati, seguono una
programmazione differenziata con docente di sostegno ( PEI).
Durante tutto l’anno, il clima di lavoro è stato sereno e cordiale, i rapporti alunni-insegnante e
alunno-alunno improntati alla collaborazione e al rispetto reciproco.
L’approccio alla materia non è stato sempre positivo , la partecipazione al dialogo educativo non
sempre attiva, l’impegno nello studio differenziato da studente a studente. Per evidenziare
l’aspetto applicativo della disciplina, comprenderne il valore strumentale e sollecitare interesse e
attenzione, si sono resi necessari stimoli diversificati e ripetuti, ricercati soprattutto nelle
problematiche concrete delle scelte economiche.
Si sono manifestati ritmi di apprendimento alquanto diversificati e, soprattutto, diverse capacità di
comunicazione attraverso un linguaggio tecnico appropriato e puntuale, in parte per mancanza di
prerequisiti idonei, in parte per impegno superficiale o discontinuo.
La maggior parte degli studenti è in grado di impostare e risolvere con opportuni criteri i vari
problemi affrontati.
Un piccolo gruppo possiede una conoscenza completa e coordinata con discrete capacità di analisi
e valutazioni personali .
Gli obiettivi minimi sono stati complessivamente raggiunti da tutti gli studenti.
2. FINALITÀ :
conoscere e saper utilizzare un linguaggio formale adeguato,
conoscere, saper applicare e utilizzare gli strumenti matematici necessari per impostare e risolvere problemi di scelta anche in ambito non deterministico,
saper utilizzare reti e strumenti informatici nelle attività di studio, di ricerca e di approfondimento,
correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze e della tecnologia.
3. OBIETTIVI SPECIFICI:
saper applicare l’analisi matematica allo studio delle funzioni economiche (U.D. 2),
saper costruire il modello matematico di problemi economici, dopo aver individuato le variabili d’azione, la funzione obiettivo e i vincoli (U.D. 3 e 4),
saper individuare la funzione interpolante di una serie di dati statistici e saperne valutare il grado di accostamento ai dati sperimentali (U.D. 5).
4. CONTENUTI:
U.D. 1 : funzioni reali di due variabili reali
disequazioni e sistemi di disequazioni lineari in due variabili,
funzioni reali di due variabili reali (lineari),
curve di livello e relativa rappresentazione grafica,
massimi, minimi vincolati di una funzione lineare con vincolo costituito da sistema di disequazioni lineari.
U.D. 2 : applicazioni dell’analisi all’economia
funzione della domanda di un bene,
elasticità della domanda, coefficiente di elasticità,
funzione dell’offerta di un bene,
prezzo di equilibrio fra domanda e offerta,
costi di produzione,
ricavi e profitti: totale, medio e marginale,
ricerca del massimo profitto di una impresa.
U.D. 3 : ricerca operativa
scopi e metodi della ricerca operativa,
problemi di scelta in condizioni di certezza con effetti immediati: problemi di massimo e minimo, problemi di scelta fra alternative qualitative, problema delle scorte,
problemi di scelta in condizioni di certezza con effetti differiti: investimenti industriali, finanziari, commerciali, criterio del valore attuale,
problemi di scelta in condizioni di incertezza con effetti immediati: criterio del pessimista, criterio del valore medio, scelte che tengono conto del rischio.
U.D. 4: programmazione lineare
massimi e minimi di una funzione lineare in due variabili, con vincoli lineari,
problemi di P.L. in due variabili con metodo grafico,
problemi di P.L. in più variabili riconducibili a due.
U.D. 5 : interpolazione statistica
generalità e scopi dell’interpolazione,
il metodo dei minimi quadrati applicato a funzione lineare,
indici di scostamento,
generalità su regressione e correlazione,
regressione lineare, rette di regressione,
coefficiente di Bravais-Pearson.
U.D. 6: probabilità
elementi di calcolo combinatorio: disposizioni semplici e con ripetizione, permutazioni
semplici e con elementi uguali, combinazioni semplici,
probabilità nella concezione classica, frequentista, assiomatica,
evento contrario,
probabilità somma logica di eventi ( eventi compatibili e incompatibili),
probabilità condizionata,
probabilità del prodotto logico di eventi.
5. METODOLOGIA : Nell’affrontare i vari temi, si è cercato di procedere “per problemi”, evidenziando soprattutto gli
aspetti applicativi della disciplina, favorendo un continuo passaggio dal particolare problema
economico-finanziario al relativo modello matematico e al metodo risolutivo, favorendo la
comprensione dei contenuti teorici e ricorrendo a continui richiami riguardanti argomenti svolti
negli anni precedenti.
Dopo ogni lezione frontale, sono sempre stati proposti numerosi esercizi di crescente difficoltà,
volti all’applicazione dei concetti affrontati e al coordinamento con quelli delle U.D. precedenti.
.
U.D.
PERIODO
U.D. 2 settembre, ottobre
U.D. 3 ottobre, novembre, dicembre, gennaio
U.D. 1 febbraio
U.D. 4 febbraio
U.D. 6 marzo, aprile
U.D. 5 maggio
6. STRUMENTI :
libro di testo: Gambetto-Manzone-Consolini “Nuovo matematica con applicazioni informatiche” , Tramontana.
7. VERIFICHE :
verifiche orali,
verifiche scritte riguardanti la soluzione di problemi,
prove strutturate e semistrutturate.
I rappresentati degli studenti: L’insegnante:
Giovanna Forlani
Morciano di Romagna 11 maggio 2015
ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
“P. GOBETTI - A. DE GASPERI”
MORCIANO DI ROMAGNA
MATERIA: RELIGIONE CATTOLICA
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
DOCENTE: MARINI LORETTA
RELAZIONE FINALE CLASSE V C/D
La classe appare sufficientemente unita, i sottogruppi formatisi nel corso del triennio
hanno raggiunto un equilibrato rapporto di partecipazione e collaborazione alla vita
scolastica anche se non sembrano essere emerse personalità di rilievo, in grado di
essere veri e propri punti di riferimento per il cammino comune.
Gli alunni hanno seguito il dialogo educativo mostrando interesse e una forte e
sincera sensibilità alle problematiche etiche e morali. Gli argomenti svolti sono stati
ampiamente approfonditi a partire dall’aspetto antropologico-esperienziale per
giungere, attraverso i riferimenti alla Sacra Scrittura, ai documenti conciliari e ad
alcune encicliche, ad una discreta conoscenza delle linee essenziali del cattolicesimo.
Utile all’acquisizione di maggiore sicurezza in sé e, allo stesso tempo, di un
rispettoso ascolto delle idee altrui è stato lo scambio di riflessioni personali tra allievi;
in questo senso positivo è stato l’impegno nel cercare una partecipazione attiva da
parte di ogni singolo. Gli argomenti svolti non hanno subito variazioni rispetto alla
programmazione iniziale e la partecipazione al dialogo educativo, che ha visto un
interesse maggiore per l’aspetto morale-esistenziale rispetto a quello teologico-
sistematico, è stata mediamente più che sufficiente.
I risultati raggiunti sono, nel complesso, pienamente sufficienti.
OBIETTIVI SPECIFICI
Gli obiettivi proposti sono stati raggiunti in modo soddisfacente dalla maggior parte
degli studenti, in particolare sono stati perseguiti i seguenti obiettivi disciplinari:
- saper cogliere la complessità del fenomeno religioso valutandone gli aspetti in
maniera articolata e ponderata, conosce gli elementi costitutivi e le dimensioni del
“fatto religioso”. L’allievo è abilitato a riconoscere e a decifrare la religione quale
dimensione integrante dell’uomo, della cultura e della storia.
- Conoscere le molteplici forme del linguaggio religioso e, specificamente, di quello
cattolico; sapere che il testo biblico, oltre ad essere il documento fondamentale della
tradizione ebraico - cristiana perché Parola di Dio, è fonte di conoscenza della storia
antica e documento rilevante per la comprensione della civiltà e della cultura europea.
- Riflettere sul valore della vita umana e sull’immagine di uomo portata alla luce
dall’evento cristiano.
- Rispettare le diverse posizioni che le persone assumono in materia etica e religiosa;
essere in grado di effettuare valutazioni autonome e rielaborazioni personali
maturando proprie posizioni ragionate e giustificate.
METODOLOGIE
L’impostazione metodologica adottata ha prediletto la trattazione degli argomenti in
chiave prevalentemente antropologico - esperienziale: una particolare attenzione alle
problematiche esistenziali dei ragazzi ha favorito l’esposizione dei contenuti
consentendone un adeguato approfondimento. Si è cercato di rendere gli allievi
partecipi e protagonisti del processo educativo, favorendone sempre la partecipazione
attiva e incoraggiando la fiducia nelle loro capacità.
Il lavoro è stato organizzato attraverso lezioni frontali, conversazioni guidate, lettura
e approfondimento di alcune parti del testo biblico, nonché di testi storici e culturali,
ricerche individuali e di gruppo intese come metodo di apprendimento e di
approfondimento dell’attività assembleare.
Lo studente è stato inoltre condotto all’acquisizione di concetti chiave attraverso
alternanza di domande, risposte brevi, concise spiegazioni, soluzione di situazioni
problematiche.
STRUMENTI
Testi di approfondimento, dispense, articoli vari, parti di significativi documenti della
Chiesa, supporti audiovisivi.
VERIFICHE
Il raggiungimento degli obiettivi è stato verificato attraverso: brevi colloqui,
compilazione di test, questionari, relazioni, soluzione di situazioni problematiche,
composizioni libere.
Morciano di Romagna, 11.05.2015
L'insegnante, Prof.ssa Loretta Marini
_____________________________________
ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
“P. GOBETTI - A. DE GASPERI”
MORCIANO DI ROMAGNA
PROGRAMMA DI RELIGIONE CATTOLICA CLASSE V C/D
La ricerca di Dio nell’esistenza umana; l’uomo proteso verso il mistero. Il mistero
dell’Incarnazione; il significato soteriologico della Pasqua di Gesù.
Legge naturale e legge divina. Il problema etico.
Il cristiano e l’impegno socio - politico; l’atteggiamento dei giovani nei confronti
della politica e dei problemi sociali. L’osservanza delle leggi per il perseguimento del
bene comune. I doveri del cittadino: partecipazione, informazione, manifestazione,
contestazione.
Il problema del male; Dio e il male. Il male creatura di Dio? Il libero arbitrio nella
creazione.
Il male nei primi capitoli del libro della Genesi; l’origine del male. Il mistero della
morte. Il dramma della sofferenza umana. L’uomo e la malattia.
Chiesa e società del lavoro; il significato del lavoro, l’ottica del servizio verso l’altro
e verso la società.
L’amore tra l’uomo e la donna e il desiderio di una vita insieme. La sessualità come
dono; morale cristiana e regolazione delle nascite: riferimenti ai principali documenti
del Magistero quali Donum Vitae, Humanae Vitae, Evangelium Vitae. Le
caratteristiche del sacramento del matrimonio. La Chiesa e i separati risposati. I casi
di nullità del matrimonio religioso. I matrimoni misti e la disparità di culto.
Il valore e la dignità della persona umana e il rispetto delle diversità.
La dimensione etica: etica laica e etica religiosa. Le proposte etiche contemporanee:
etica soggettivistica e libertaria, etica utilitaristica, etica tecno-scientifica, etica
ecologista, etica della responsabilità e etica religiosa.
L’etica cristiano-cattolica.
La svolta nella Chiesa apportata dal Concilio Vaticano II. Il dialogo tra la Chiesa e le
altre religioni.
Uscire da se stessi per aiutarsi nel rapporto con gli altri: il volontariato.
I limiti di una concezione di sviluppo legata prevalentemente all’aspetto economico.
Uno sviluppo umano autentico. Prospettive di un’etica sociale cristianamente ispirata:
il perseguimento del bene comune. Libertà e responsabilità. Responsabilità personale
e collettiva. La proprietà privata.
Morciano di R., 11.05.2015
L'insegnante, Prof.ssa Loretta Marini Gli Studenti
ISISS “P. GOBETTI - A. DE GASPERI”
Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore
Anno scolastico: 2014/2015 Materia: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Classe: 5 C-D Insegnante: Gramaccioni Flavio
Relazione finale
Il programma di Scienze Motorie e Sportive è stato svolto secondo quanto previsto dalla
programmazione disciplinare iniziale. La classe è composta da 22 alunni ,10 di sesso maschile e 12
di sesso femminile. Sono presenti all’interno della classe 2 alunni disabili che , con frequenza
variabile, partecipano ad una parte della lezione compatibilmente con le proprie capacità. Discreto
il lavoro sotto il profilo del controllo dei movimenti attraverso la conoscenza delle proprie qualità
motorie, della propria postura, della propria gestualità abituale. A seguito degli stimoli offerti non
solo hanno lavorato sul proprio corpo e sulla propria motricità ma anche sulla socializzazione
attraverso la proposta di sport di squadra che favoriscono il rafforzamento dell’identità personale
degli e l’acquisizione di una maggior sicurezza personale. La classe si presenta mediamente con
caratteristiche e capacità motorie abbastanza omogenee, con alcuni alunni/e in possesso di qualità
di una certa rilevanza. Discreto l‘affinamento nell’esecuzione dei fondamentali dei grandi giochi di
squadra edil miglioramento della collaborazione ed intesa tra alunni allo scopo di raggiungere un
obiettivo comune. Durante il corso dell’a.s. si sono fornite alcune nozioni teoriche, che avevano
l’obiettivo di dare informazioni fondamentali sulla tutela della salute. La classe nel corso dell’anno
ha avuto un approccio positivo e costruttivo con la materia e con l’insegnante. L’impegno e la
partecipazione sono stati non sempre continui mentre il comportamento della classe è stato nel
complesso soddisfacente.
Morciano, 11.05.2015
Prof. Flavio Gramaccioni
ISISS Morciano
Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore
Programma svolto anno scolastico 2014/2015
Materia: Scienze Motorie e Sportive. Classe 5 C-D
Conoscenze Competenze e abilità
U. D.
impiegat
e per lo
svolgime
nto
Tipologia delle prove
Esercizi
di
potenziamento
delle capacità
fisiche e
coordinative
Esercizi di potenziamento a carico naturale
Esercizi di coordinazione generale, segmentaria, oculo –manuale, oculo - podalica
Esercizi di sensibilizzazione all'equilibrio statico, dinamico e in volo
Esercizi di orientamento spazio temporale e di destrezza
Esercizi a coppie (opposizione – resistenza, mobilità articolare).
Funicella: salti nelle varie combinazioni ed esercizi di coordinazione.
10
Verifiche pratiche periodiche attraverso test motori, riguardanti sia la tecnica di base dei giochi sportivi che le capacità condizionali
Test scritti Verifiche orali su parti
limitate del lavoro
Giochi sportivi
Pallavolo: didattica e tecnica dei fondamentali di gioco (la battuta a tennis, il palleggio, il bagher, la schiacciata). Schemi di gioco: la difesa, l'attacco e le regole.
Basket: didattica e tecnica dei fondamentali di gioco (il palleggio, il passaggio, il tiro a canestro, tiro in sospensione, il tiro in terzo tempo). Schemi di gioco: la difesa, l'attacco, le regole.
Calcio a cinque: didattica dei fondamentali di gioco e regole.
Pallamano: fondamentali di base. Smashball : conoscenze delle regole
di gioco e svolgimento del gioco in forma globale.
Ultimate frisbee: lanci di base e regolamento ufficiale.
14
Le basi
anatomiche e
funzionali del
movimento:
l’apparato
circolatorio
Anatomia fisiologia Meccanica del cuore.
1
Le basi
anatomiche e
funzionali del
movimento:
l’apparato
scheletrico e
articolare
Anatomia e fisiologia. I vizi posturali. Le anomalie della colonna
vertebrale
1
Pronto
soccorso
Elementi di primo soccorso
1
Proiezione
film
Visione Film.” A peaceful warrior” 1
Morciano 11-05-15
Prof. Flavio Gramaccioni
Metodi
prescrittivi-direttivo, misto, assegnazione dei compiti, della risoluzione dei problemi, della
scoperta guidata.
Mezzi e Strumenti
Adottati
cerchi, funicelle, bastoni, palloni vari, palle mediche, coni, tamburelli, ostacolino, coni ,
step, cinesini ecc…
Tempi del percorso
formativo
La programmazione ha seguito nelle sue linee generali le indicazioni ministeriali.
Criteri di valutazione La valutazione si articola in tre momenti:
1. Valutazione dei livelli di partenza, basata sui risultati dei test motori 2. Valutazione sistemica formativa, frutto di ripetute osservazioni condotte
sugli allievi durante lo svolgimento delle varie attività
3. Valutazione sommativi per registrare i miglioramenti conseguiti nelle varie abilità motorie,
nell’impegno dimostrato, nel comportamento, nel rispetto delle regole,
nell’interesse e nella conoscenza degli obiettivi propri dell’educazione fisica.
ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
“P. GOBETTI A. DE GASPERI” - MORCIANO DI ROMAGNA
LINGUA E CIVILTÀ INGLESE
Prof. M.Macchini A.s. 2014/15
RELAZIONE FINALE VCD
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe VCD è una classe articolata che include un gruppo di 12 studenti
appartenenti all’articolazione SIA (Sistemi Informativi Aziendali) e 10 appartenenti
all’articolazione RIM (Relazioni Internazionali per il Marketing).
I due gruppi hanno mantenuto identità distinte nonostante il percorso comune in
alcune discipline. Il gruppo SIA include 8 studenti e 4 studentesse, di cui tre provenienti
da altri classi dello stesso Istituto.
Due studenti hanno seguito un programma differenziato. Il gruppo SIA,
nonostante la frequenza e il lavoro frammentari di alcuni, ha complessivamente
compiuto un percorso didattico e formativo soddisfacente.
Il gruppo RIM, composto da due studenti e 8 studentesse, è partito da una
situazione di consuetudine con il lavoro strutturato e ha avuto una frequenza più
omogenea, nonostante la presenza di qualche studente meno coinvolto nel percorso
formativo.
In entrambe le articolazioni il programma è stato trattato nelle sue linee
fondamentali e gli approfondimenti svolti in classe hanno consentito di analizzare in
maniera esauriente le varie tematiche affrontate.
Il gruppo classe si è rivelato complessivamente rispettoso e cooperativo,
manifestando in alcuni casi un notevole interesse per la disciplina.
OBIETTIVI GENERALI DELLA DISCIPLINA
Lo studio della lingua straniera è stato affrontato con un metodo integrato,
unendo l’approccio lessicale a quello grammaticale e utilizzando percorsi di CLIL
nell’analisi delle tematiche economiche, di civiltà e di attualità.
OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA
Nel corso dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado lo studente
deve affrontare un percorso basato sulla metodologia nota come content and language
integrated learning. La lingua straniera, a questo punto del percorso didattico, viene
utilizzata come strumento per veicolare contenuti e informazioni relative a economia,
storia e civiltà.
METODOLOGIA
L’intero percorso didattico è stato fondato sull’ integrazione fra contenuti e
apparati linguistici, proponendo un approccio interdisciplinare ai temi del curricolo. Le
lezioni frontali sono state basate sui libri di testo e integrate con risorse testuali e visive
scaricate dalla rete. I singoli moduli sono stati approfonditi attraverso sintesi fornite dalla
docente.
CONTENUTI
L’approccio ai temi del curricolo è stato strutturato in unità didattiche basate
sull’analisi delle espressioni linguistiche e sulla sintesi dei contenuti specifici.
Oltre allo studio delle tematiche prese in esame, si è tentato di privilegiare sempre
l’aspetto centrale della disciplina, cioè la sua natura di strumento comunicativo.
Gli argomenti sono stati curati sia nell’aspetto sincronico che diacronico,
privilegiando gli agganci alla storia della tecnologia e al suo impatto su ogni aspetto della
vita quotidiana.
ACCERTAMENTO E VERIFICA
Nel corso dell’anno scolastico le consegne sono state controllate nel corso di ogni
lezione.
La sintesi critica degli argomenti trattati è stata verificata in itinere attraverso
colloqui con gli studenti, questionari e documenti di sintesi elaborati con gli studenti.
VALUTAZIONE
I criteri di valutazione adottati sono stati basati su una serie di elementi, fra cui:
la padronanza del lessico specifico
la conoscenza dei contenuti del curricolo
la capacità di sintetizzare i contenuti del percorso formativo
la capacità di armonizzare le competenze acquisite con quelle provenienti da altre aree disciplinari
il percorso svolto dal singolo studente rispetto alla situazione di partenza
Morciano di R., 09.05.2014
La docente, Margherita Macchini
ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “P. GOBETTI A. DE GASPERI” - MORCIANO DI ROMAGNA
LINGUA E CIVILTÀ INGLESE
Prof. M.Macchini A.s. 2014/2015
CLASSE VC
PROGRAMMA DI STUDIO SCANDITO TEMPORALMENTE
Testi in uso:Horizons2, P. Radley and D. Simonetti, Oxford La Nuova Italia;
Grammar Files Blue edition with Vocabulary, E. Jordan, P. Fiocchi, Trinity Whitebridge/La Nuova Italia;In Business, F. Bentini, B. Richardson, V.
Vaugham, Pearson Longman
CONTENUTI
I
Quad.
Approfondimento delle principali funzioni comunicative Talking about current events
Talking about the present, the past and the future
Reporting statements
Adding information
Linking ideas
Revisione delle principali tematiche linguistiche Use of English
Use of tenses in context
Modal verbs
Reported speech
Construction of secondary clauses
II Quad. Funzioni comunicative
Talking about economics
Talking about organisations
Talking about causes and effects
Talking about advantages and disadvantages
Talking about warfare Tematiche linguistiche
Vocabulary and collocations linked to the description of business and international organisations
Vocabulary and collocations linked to the description of international trade and commerce
Definition of the words and phrases in the texts studied in class
I e II
Quad.
Tematiche di civiltà, storia, letteratura ed economia
International trade: definition and risk factors
The balance of payments and the balance of trade
Controlling foreign trade: dumping and protectionism
Trading blocs: EU, NAFTA, MERCOSUR and ASEAN
Organizations promoting international trade: WTO, IMF, WB
Documents in international trade: SAD, certificate of origin; delivery note; commercial invoice
Incoterms: definition
Marketing: definition, research and segmentation
The marketing mix: product, price, place, promotion, positioning, people, politics
Advertising: definition, channels and features
Globalisation: definition, origin and development
The European Union: history, institutions and functions
The United Nations: history, institutions and functions
The first world war in Britain: causes, alliances, main battles, consequences, Peace Treaty
The second world war in Britain: causes, alliances, consequences, Peace Treaty
The Holocaust
Wystan Hugh Auden, Refugee Blues
The Stock Exchange: London and New York
The history of the Internet
News in the classroom: The referendum for Scottish independence, the Syrian conflict, terrorist attack to Charlie Hebdo
Strategie didattiche
Il programma è stato organizzato in base ad un approccio linguistico integrato in cui
la L2 è stata usata come veicolo per parlare di tematiche di economia, storia e civiltà,
curando l’approfondimento delle tematiche semantiche e sintattiche studiate nel
corso degli anni precedenti.
Sono state usate lezioni frontali, percorsi di ascolto, lavori di ricerca in rete, riassunti,
sintesi e lezioni in aula multimediale.
Data _____________________
Firma della docente_____________________________
Firma degli studenti __________________________________________________________
ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
“P. GOBETTI A. DE GASPERI” - MORCIANO DI ROMAGNA
LINGUA E CIVILTÀ INGLESE
Prof. M.Macchini A.s. 2014/2015
CLASSE VD
PROGRAMMA DI STUDIO SCANDITO TEMPORALMENTE
Testi in uso:Horizons2, P. Radley and D. Simonetti, Oxford La Nuova Italia;
Grammar Files Blue edition with Vocabulary, E. Jordan, P. Fiocchi, Trinity Whitebridge/La Nuova Italia;In Business, F. Bentini, B. Richardson, V.
Vaugham, Pearson Longman
CONTENUTI
I
Quad.
Approfondimento delle principali funzioni comunicative Talking about current events
Talking about the present, the past and the future
Reporting statements
Adding information
Linking ideas
Revisione delle principali tematiche linguistiche Use of English
Use of tenses in context
Modal verbs
Reported speech
Construction of secondary clauses
II Quad. Funzioni comunicative
Talking about economics
Talking about organisations
Talking about causes and effects
Talking about advantages and disadvantages
Talking about warfare Tematiche linguistiche
Vocabulary and collocations linked to the description of business and international organisations
Vocabulary and collocations linked to the description of international trade and commerce
Definition of the words and phrases in the texts studied in class
I e II
Quad.
Tematiche di civiltà, storia, letteratura ed economia
International trade: definition and risk factors
The balance of payments and the balance of trade
Controlling foreign trade: dumping and protectionism
Trading blocs: EU, NAFTA, MERCOSUR and ASEAN
Organizations promoting international trade: WTO, IMF, WB
Documents in international trade: SAD, certificate of origin; delivery note; commercial invoice
Incoterms: definition
Marketing: definition, research and segmentation
The marketing mix: product, price, place, promotion, positioning, people, politics
Advertising: definition, channels and features
Globalisation: definition, origin and development
The European Union: history, institutions and functions
The United Nations: history, institutions and functions
The first world war in Britain: causes, alliances, main battles, consequences, Peace Treaty
The second world war in Britain: causes, alliances, consequences, Peace Treaty
The Holocaust
Wystan Hugh Auden, Refugee Blues
The Stock Exchange: London and New York
George Orwell, Nineteen-eighty four
Hints at the Age of Revolutions in Britain
William Wordsworth, The Daffodils
William Blake, The Tyger from Songs of Experience
Strategie didattiche
Il programma è stato organizzato in base ad un approccio linguistico integrato in cui
la L2 è stata usata come veicolo per parlare di tematiche di economia, storia e civiltà,
curando l’approfondimento delle tematiche semantiche e sintattiche studiate nel
corso degli anni precedenti.
Sono state usate lezioni frontali, percorsi di ascolto, lavori di ricerca in rete, riassunti,
sintesi e lezioni in aula multimediale.
Data ____________________________________
Firma della docente______________________________
Firma degli studenti ________________________________________________________
RELAZIONE SULLA CLASSE E INTRODUZIONE AL PROGRAMMA
DI DIRITTO ED ECONOMIA
Classe V C Indirizzo SIA
A.S. 2014/15
Docente Manuela CASADEI
Scienza delle Finanze Diritto pubblico
N. 2 ore di lezione settimanali N. 3 ore di lezione settimanali
Testo adottato Franco Poma P.Monti
“ Corso di finanza pubblica ““ Forum” 3
Edizioni Principato Diritto pubblico
Edizioni Zanichelli
Livelli di partenza
Situazione di partenza della classe
(Continuità di insegnamento dalla classe IV )
Economia pubblica Diritto pubblico
7 alunni di livello sufficiente 8 alunni di livello sufficiente
2 alunni di livello discreto 3 alunni di livello discreto
1 alunno di livello buono 1 alunni di livello buono
La classe ha mantenuto un comportamento mediamente corretto.
Il gruppo è formato da 12 elementi, 4 femmine e 8 maschi; due alunni sono diversamente abili,
hanno seguito una programmazione differenziata e hanno sostenuto prove specifiche valutate
tenuto conto degli obiettivi indicati in sede PEI. Un alunno si è inserito a partire dall’anno corrente
in quanto ripete e proviene dal corso C del nostro istituto.
Il lavoro è stato svolto in un clima di disponibilità , la collaborazione è stata attiva da parte di alcuni
mentre altri non sono stati costanti nella frequenza e nell’impegno. La lezione teorica è stata
supportata da riferimenti alle vicende dell'attualità socio-economica e politica. I risultati sono
eterogenei sotto il profilo dell’acquisizione dei contenuti, delle abilità specifiche e del profitto.
L’interesse di alcuni ha sollecitato il dibattito con interventi, richieste ed apporti personali che
hanno permesso di arricchire i contenuti; alcuni limitando l’impegno soprattutto nel lavoro
domestico , non si sono applicati per procedere ad ulteriori indagini e la loro preparazione risulta
superficiale.
Dal punto di vista delle conoscenze essenziali, circa la metà degli alunni, ha evidenziato una
preparazione un po’ mnemonica finalizzata alla verifica ed al raggiungimento di momentanei
risultati positivi.
Le competenze raggiunte in termini di sapere e saper fare sono sufficienti ma non sono sempre
articolate anche a causa di alcune assenze mirate che hanno rallentato lo svolgimento delle lezioni
e non hanno favorito l’approfondimento e l’arricchimento di ogni contenuto.
E’ da evidenziare che alcuni studenti, come indicato, sono in grado di organizzarsi in modo
autonomo e personale e ottengono buoni risultati. Complessivamente la preparazione può
definirsi da sufficiente a discreta in Diritto, in soli due casi risulta buona, è sufficiente in Economia
e solo in pochi casi risulta discreta o buona.
L’insegnante
PROGRAMMA DI DIRITTO
Docente MANUELA CASADEI
Materia DIRITTO PUBBLICO
Classe 5asez. C CORSO SIA
Anno scolastico: 2014/2015
Testo adottato: “ P. MONTI, DIRITTO PUBBLICO ”
ZANICHELLI edizioni
OBIETTIVI DISCIPLINARI
Conoscere approfonditamente la Costituzione Italiana ,il significato del “compromesso costituzionale” ed
attraverso questa conoscenza saper individuare il ruolo svolto dallo stato democratico, confrontandolo con
altre forme di stato .Conoscere le funzioni degli organi costituzionali , il ruolo del nostro Stato all’interno
dell’UE , gli organi dell’UE
Conoscere il ruolo e le finalità delle organizzazioni internazionali.
Conoscere la struttura dell’apparato amministrativo dello Stato centrale e locale.
Sapere collegare le istituzioni del nostro Stato ad analoghe istituzioni in forme di Stato diverse, realizzando
osservazioni critiche e comprendendo i processi di realizzazione compiuta della democrazia e dei suoi
effetti, politici ed economici ,sulla vita dei cittadini.
Saper individuare l’importanza della partecipazione attiva dei cittadini alla vita dello Stato nonché i diritti ed
i doveri che devono caratterizzarla.
Saper individuare i diversi livelli di competenza del governo centrale e locale.
Saper utilizzare un linguaggio tecnico adeguatamente corretto.
METODOLOGIE : LEZIONE FRONTALE, LEZIONE PARTECIPATA, DISCUSSIONE, ,LETTURA DOCUMENTI E
BRANI DI QUOTIDIANI E RIVISTE SPECIALIZZATE.
STRUMENTI : LIBRO DI TESTO, QUOTIDIANO, RIVISTE SPECIALIZZATE, APPUNTI,
TESTO DELLA COSTITUZIONE .
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione globale, con riferimento alla situazione della classe, tiene conto dei seguenti elementi:
metodo di studio, partecipazione all’attività didattica, impegno, rispetto delle scadenze, progresso,
conoscenze, competenze, capacità
In particolare è stato richiesto di rispettare :
-possesso delle nozioni
-organizzazione e applicazione dei concetti
-correttezza espositiva nei diversi linguaggi
-approfondimento e rielaborazione critica
-capacità di analisi e di sintesi
Nelle interrogazioni è stata data importanza alla correttezza espositiva e all’uso puntuale del linguaggio
specifico delle discipline, nelle prove scritte si è tenuto conto della coerenza e dell'aderenza alle specifiche
richieste.
TIPOLOGIE VERIFICHE
Sono state utilizzate verifiche orali, brevi e lunghe, almeno due per ogni quadrimestre. Le prove scritte sono
state somministrate ai fini della simulazione di terza prova. In sede di dipartimenti disciplinari è stata
concordata una prova comprensiva di tre quesiti a domanda aperta.
I QUADRIMESTRE
IL DIRITTO PUBBLICO E LE SUE RIPARTIZIONI
LO STATO E LA COSTITUZIONE
MODULO A
INTRODUZIONE ALLO STATO
CAP 1
LO STATO E LA SUA ORGANIZZAZIONE
CAP 2
I CARATTERI GENERALI DELLO STATO
La sovranità dello stato: l’indipendenza e l’originarietà
Il territorio e la determinazione dei confini
Il popolo: cittadinanza, etnia, nazionalità
CAP 3
FORME DI STATO E DI GOVERNO
La formazione storica della sovranità statale
La monarchia assoluta
Lo stato liberale e la Costituzione
Lo stato di diritto: l’opera della rivoluzione francese
Lo stato di diritto ed i suoi caratteri
Le forme dello stato di diritto
Lo stato democratico
Lo stato sociale
Comunismo e socialismo
Lo stato dittatoriale
Il fascismo
Forme di governo: tipi di monarchie e tipi di repubblica
MOD B
L’EUROPA E GLI ORGANISMI INTERNAZIONALI
Gli argomenti del modulo sono stati trattati facendo riferimento alla programmazione in sede di
Dipartimenti disciplinari per dare avvio ad un primo approccio al metodo CLIL.
Sono state dedicate n.10 ore complessive impostando con gli alunni un semplice dialogo in lingua in
sinergia con i contenuti della disciplina specifica .
CAP 1
LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
Le fonti del diritto internazionale
L’ONU Struttura e obiettivi
La tutela dei diritti umani
La NATO
CAP 2
L’INTEGRAZIONE EUROPEA
L’organizzazione dell’UE : istituzioni e organi
Le competenze comunitarie
Il Consiglio d’Europa
Gli effetti del processo di integrazione
La cittadinanza europea
MODULO C
CAP 1
LO STATO ITALIANO E LA COSTITUZIONE
Dallo Statuto albertino alla Costituzione repubblicana
Lo Statuto Albertino e i diritti fondamentali dei cittadini
Il regime fascista
La caduta del fascismo
L’Assemblea Costituente ed il referendum istituzionale
Il compromesso costituzionale
Gli orientamenti generali del compromesso costituzionale
CAP 5
I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA COSTITUZIONE
La scelta repubblicana, democratica,e lavorista
Democrazia. Diretta ed indiretta
Libertà
Uguaglianza: formale e sostanziale
Il diritto al lavoro
L’indivisibilità della Repubblica
Il vecchio e il nuovo Concordato
Lo Stato e le altre Chiese
Internazionalismo
L’Italia e la guerra
CAP 3
DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI
Rapporti civili ed etico sociali
La tutela della libertà personale
Il legame tra democrazia, diritti ed uguaglianza
I DIRITTI INDIVIDUALI DI LIBERTA’
La libertà fisica
Inviolabilità del domicilio e della corrispondenza
Libertà di circolazione e di soggiorno
Il diritto all’informazione ed il pluralismo
I DIRITTI COLLETTIVI DI LIBERTA’
La libertà di riunione
La libertà di associazione
La libertà di costituire una famiglia
La libertà di religione e la libertà di coscienza
Il diritto alla salute
Il diritto allo studio
CAP 4
I DIRITTI ECONOMICI E POLITICI
La proprietà
I diritti dei lavoratori
La libertà di iniziativa economica privata
I partiti politici e i sindacati
CAP 3
DOVERI DEI CITTADINI
Il potere dello Stato ed i doveri dei singoli
Il servizio militare
Il dovere tributario
II QUADRIMESTRE
L’ORGANIZZAZIONE COSTITUZIONALE
MOD D
CAP 1
IL CORPO ELETTORALE
Il diritto di voto
I sistemi elettorali nelle moderne democrazie
I sistemi corretti
Il sistema di voto in Italia
Il referendum abrogativo
I PRINCIPI DELLA FORMA DI GOVERNO
La separazione dei poteri
La democrazia rappresentativa
La democrazia diretta
Il sistema parlamentare
Il sistema dei partiti
CAP 2
IL PARLAMENTO
La composizione del Parlamento
Il bicameralismo perfetto
L’organizzazione delle Camere
La legislatura
Lo status dei parlamentari, rappresentanza politica e garanzie
Le deliberazioni parlamentari
La legislazione ordinaria
La legislazione costituzionale
I poteri parlamentari di indirizzo e di controllo del governo.
L’amnistia e l’indulto
La deliberazione dello stato di guerra
CAP 4
IL GOVERNO
Il Governo e il principio di lagalità
La formazione del Governo
La durata e la composizione
Il rapporto di fiducia
Le crisi di Governo
La struttura ed i poteri del Governo
I poteri legislativi (decreto legge e decreto legislativo delegato)
I poteri regolamentari
La responsabilità penale dei membri del Governo
CAP 5
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Elezioni,durata in carica, supplenza
Poteri di garanzia e di rappresentanza nazionale
Le attribuzioni: atti sostanzialmente presidenziali, atti formalmente presidenziali, atti dovuti
La responsabilità
Decreti e controfirma
LA CORTE COSTITUZIONALE
La giustizia costituzionale
Struttura e funzionamento della Corte Costituzionale
Il giudizio sulla costituzionalità delle leggi
I procedimenti
Le decisioni
I conflitti istituzionali
Il giudizio penale costituzionale
Il controllo sull’ammissibilità del referendum abrogativo.
MOD E
L’AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA
CAP. 1
LA MAGISTRATURA
Caratteri generali
L’autonomia e l’indipendenza della Magistratutra
L’indipendenza dei g. ed il Consiglio Superiore della Magistratura
I gradi di giudizio
I giudici e l’interpretazione della legge
La responsabilità dei giudici
La giurisdfizione ordinaria e speciale
I principi della giurisdizione
CAP 2
La giurisdizione civile
Caratteri generali
La competenza, le parti, le prove
Il processo di cognizione
Il processo di esecuzione
Il procedimento per ingiunzione L’arbitrato
CAP 3
La giurisdizione penale
I reati e le pene
I principi della giurisdizione penale e gli organi
L’obbligatorietà dell’azione penale
Il processo penale
I procedimenti penali
MODULO F
CAP 1
LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Gli organi dell’amministrazione centrale e gli organi di controllo
La funzione amministrativa
L’attività amministrativa diretta dello Stato : centrale e periferica
Gli organi consultivi
Gli organi di controllo
La Corte dei Conti
CAP 2
LE AUTONOMIE LOCALI
Gli enti pubblici territoriali
Autonomia e sovranità nel nuovo Titolo V: il federalismo fiscale
Art.117 della Cost. e ripartizioni di competenze
Le Regioni : a statuto ordinario e a statuto speciale
Gli organi della Regione
La funzione legislativa e regolamentare
La funzione amministrativa e le autonomie locali
Il Comune e l’organizzazione
La Provincia:soppressione
CAP 3
GLI ATTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
LA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA
Gli atti di diritto privato
Gli atti amministrativi : requisiti
I provvedimenti amministrativi : caratteri comuni
I vizi dell’atto amministrativo
La trasparenza e la semplificazione negli atti della Pubblica Amministrazione
I ricorsi amministrativi
La giurisdizione ordinaria
La giurisdizione amministrativa
INTERVENTI INDIVIDUALIZZATI PER RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Il recupero è stato effettuato in itinere e coinvolgendo tutta la classe. A tale scopo sono state riesaminate
alcune tematiche organizzando lavori di gruppo o a coppie e sollecitando il confronto e l'interazione.
Per l'approfondimento si è tenuto conto degli interessi emergenti dei ragazzi inerenti i diritti della persona.
CONTENUTI ESSENZIALI
Riconoscere le forme di stato e di governo.
Conoscere i caratteri e la struttura della Costituzione e i principi fondamentali del nostro ordinamento.
Conoscere il ruolo e le istituzioni delle principali organizzazioni internazionali e sovranazionali: ONU e UE.
Riconoscere l'importanza dei diritti e dei doveri dei cittadini e la loro tutela.
Conoscere la composizione e le funzioni delle principali istituzioni dello Stato e degli enti territoriali minori.
Conoscere i caratteri dell'attività amministrativa.
MORCIANO DI ROMAGNA, 12/05/2015
Prof. Manuela Casadei
Gli alunni ----------------------------------
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PROGRAMMA DI ECONOMIA
Docente: MANUELA CASADEI
Materia: SCIENZA DELLE FINANZE
Classe: 5asez. C CORSO SIA
Anno scolastico: 2014/2015
OBIETTIVI DISCIPLINARI
Conoscenza dei movimenti di pensiero che hanno contribuito alla formazione delle principali teorie
finanziarie; conoscenza delle diverse scelte operate dallo Stato in campo economico, con le conseguenze
sul piano sociale e politico; conoscenza dei contenuti della riforma tributaria e le principali imposte.
Saper leggere ed interpretare le fonti ; saper fare collegamenti tra scelte di carattere economico e
ripercussioni sul piano socio-economico; saper individuare gli effetti della POLITICA di BILANCIO e saper
individuare, in situazioni concrete gli effetti economici delle imposte.. Saper utilizzare un linguaggio tecnico
corretto.
STRUMENTI
Libro di testo
Quotidiani
Appunti
Riviste specializzate
METODOLOGIA
Lezioni frontali
Lezioni partecipate ed interattive
Lettura di articoli di stampa
Ricerca e soluzioni di casi concreti
VERIFICHE, CRITERI DI VALUTAZIONE E SCALA VALUTATIVA
Interrogazioni approfondite
Interrogazioni brevi
Prove scritte concordate in sede di Dipartimento disciplinare: n.1 prova a domande aperte.
Tenuto conto delle ore curriculari sono state effettuate due prove di verifica per ogni quadrimestre.
I criteri di valutazione tengono conto dell'impegno, della partecipazione, dell'applicazione, degli obiettivi
raggiunti rispetto al livello di partenza.
TESTO ADOTTATO
Franco Poma “Corso di finanza pubblica”. Edizioni Principato.
Seguono i contenuti della disciplina, con scadenze quadrimestrali :
PRIMO QUADRIMESTRE
TEORIA GENERALE DELLA FINANZA PUBBLICA
UD 1 LA FINANZA PUBBLICA
Che cos’è la finanza pubblica
Il ruolo dello Stato nell’economia
I bisogni pubblici
I servizi pubblici
Le teorie sull’attività finanziaria
UD2 OBIETTIVI E TENDENZE DELLA FINANZA PUBBLICA
La finanza neutrale
La finanza congiunturale
La finanza funzionale
Gli obiettivi della finanza pubblica
Le teorie più recenti
L’aumento tendenziale delle spese pubbliche
Nascita, sviluppo e crisi dello stato sociale
UD3 LA FINANZA DELLA SICUREZZA SOCIALE
L’evoluzione storica della parafiscalità
Il finanziamento della sicurezza sociale
Cenni sui principali enti previdenziali e sul sistema pensionistico
Il servizio sanitario nazionale
Gli infortuni sul lavoro ed il ruolo dell’INAIL
Il sistema pensionistico italiano
LE POLITICHE DELLA SPESA E DELL’ENTRATA
UD1 LE SPESE PUBBLICHE
Nozione
Classificazione delle spese pubbliche
Effetti economici delle spese redistributive
La spesa pubblica in Italia
UD2 LE ENTRATE PUBBLICHE
Nozione e classificazione
Il patrimonio degli enti pubblici
Prezzi privati, prezzi pubblici e prezzi politici
Imposte, tasse e contributi
Le entrate parafiscali
UD3 LE IMPRESE PUBBLICHE
Finalità delle imprese pubbliche
Breve storia dell’impresa pubblica in Italia
La crisi delle partecipazioni statali
Classificazione delle imprese pubbliche
Le aziende autonome e le municipalizzate
L’IMPOSTA IN GENERALE
UD1 L’IMPOSTA E LE SUE CLASSIFICAZIONI
Gli elementi dell’imposta
Imposte dirette ed indirette
Imposte reali e personali
Imposte generali e speciali
Imposte proporzionali, progressive e regressive
Forme tecniche di progressività : per classi e per scaglioni
Le imposte dirette sul reddito
Le imposte dirette sul patrimonio
Le imposte indirette
UD2 PRINCIPI GIURIDICI ED AMMINISTRATIVI DELLE IMPOSTE
Il principio di generalità
Il principio di uniformità
I principi amministrativi delle imposte
L’autotassazione
UD3 LA RIPARTIZIONE DELL’ONERE DELLE IMPOSTE
Carico tributario e giustizia sociale
Il principio del sacrificio
La capacità contributiva
La discriminazione quantitativa e qualitativa dei redditi
La pressione fiscale
I valori limite della pressione fiscale
La curva di”Laffer”
Il drenaggio fiscale
UD4 GLI EFFETTI ECONOMICI DELLE IMPOSTE
Gli effetti dell’imposizione fiscale
L’evasione fiscale
L’erosione
La rimozione, positiva e negativa
L’elusione
La traslazione (generalità)
L’ammortamento
La diffusione
SECONDO QUADRIMESTRE
LA POLITICA DI BILANCIO
UD1 CONCETTI GENERALI SUL BILANCIO
Funzioni del bilancio
Requisiti del bilancio
Tipi di bilancio
Il pareggio del bilancio
La politica fiscale
UD2 IL SISTEMA ITALIANO DI BILANCIO
La riforma del bilancio dello stato
Il bilancio annuale di previsione
Il bilancio pluriennale di previsione
I documenti della programmazione del bilancio
La legge finanziaria
Una legge di stabilità
Fondi di bilancio e assestamento
Classificazione delle entrate e delle spese
I saldi di bilancio
Esecuzione e controllo del bilancio
Norme costituzionali relative al bilancio
La gestione del bilancio
La Tesoreria dello Stato
UD3 LA FINANZA LOCALE
Finanza centrale e finanza locale
I rapporti tra finanza statale e finanza locale
Federalismo fiscale
I problemi degli enti locali
Le autonomie locali in Italia
Il bilancio delle Regioni e dei Comuni
LA FINANZA STRAORDINARIA E L’EUROPA
UD1 LA FINANZA STRAORDINARIA ED IL DEBITO PUBBLICO
Strumenti della finanza straordinaria
L’emissione di moneta
La vendita di beni patrimoniali dello Stato
L’imposta straordinaria
I prestiti pubblici
Debito fluttuante e debito consolidato
Scelta tra imposta straordinaria e debito pubblico
Il debito pubblico in Italia
Il debito pubblico ed il patto di stabilità UE
UD2 LE FINANZE DELL’UNIONE EUROPEA
L’unione Europea e le sue istituzioni
La struttura del bilancio comunitario
Le entrate comunitarie
Le spese comunitarie
IL SISTEMA TRIBUTARIO ITALIANO
UD1 L’EVOLUZIONE DEL SISTEMA TRIBUTARIO
Il sistema tributario dopo l’unificazione
La riforma Vanoni (1951)
La riforma tributaria del 1972-1973
UD2 I CARATTERI FONDAMENTALI DEL SISTEMA TRIBUTARIO ITALIANO
La struttura del sistema tributario
L’anagrafe tributaria ed il codice fiscale
L’amministrazione tributaria italiana
I diritti del contribuente
I doveri del legislatore
LE IMPOSTE SUI REDDITI
UD1 L’IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE
Caratteri generali dell’IRPEF
I soggetti passivi
Base imponibile e redditi esclusi
Schema di funzionamento dell’imposta
Cat. A redditi fondiari
Cat.B redditi da capitale
CATC redditi da lavoro dipendente
Cat D redditi da lavoro autonomo
Cat E redditi d’impresa
Cat F redditi diversi
La determinazione del reddito imponibile
Il calcolo dell’imposta
Dichiarazione e versamento dell’imposta
Tassazione delle rendite finanziarie
Regimi fiscali sostitutivi
UD2 L’IMPOSTA SUL REDDITO DELLE SOCIETA’ (IRES)
Caratteri generali
Soggetti passivi
UD3 GENERALITA’ SULLE IMPOSTE LOCALI
Caratteri, soggetti delle imposte
Determinazione dell’imponibile
Dichiarazione e versamento
MORCIANO DI ROMAGNA, 12.05.2015
Prof. Manuela Casadei
Gli alunni ----------------------------------------
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ISISS “P. GOBETTI – A. DE GASPERI” MORCIANO DI ROMAGNA
PROGRAMMA SVOLTO DI EC. AZIENDALE
CLASSE 5Carticolazione SIA - A.S. 2014/2015
DOCENTE: DE LUCA ROSANNA.
IL BILANCIO D’ESERCIZIO E SUA ANALISI
CONOSCENZE: I profili della comunicazione aziendale . ll sistema informativo di bilancio -
Norme e principi per la redazione del bilancio d'esercizio. La revisione ed il controllo dei bilanci-Le
finalità dell’analisi di bilancio. I criteri di riclassificazione dello Stato patrimoniale ed il Conto
economico. Il sistema degli indici di bilancio. L’analisi di bilancio per flussi- Il rendiconto
finanziario
ABILITA’: Redigere il bilancio d'esercizio tenendo conto delle disposizioni del Codice Civile -
Costruire un bilancio con dati a scelta- Sapere riclassificare lo Stato patrimoniale e il Conto
economico a valore aggiunto e al costo del venduto. Calcolare i principali indici di bilancio -
Interpretare la realtà aziendale attraverso gli indici e redigere una relazione. Redigere il rendiconto
finanziario del patrimonio circolante netto.
IL REDDITO FISCALEDI IMPRESA E LE IMPOSTE DIRETTE
CONOSCENZE: Il reddito fiscale di impresa. L a determinazione del reddito di impresa-Le
variazioni fiscali- I principi generale di reddito fiscale
ABILITA’ Individuare i soggetti a cui sono imputabili redditi di impresa-Cogliere i principali
motivi di divergenza tra reddito di bilancio e reddito di impresa.
LA CONTABILITA’ GESTIONALE
CONOSCENZE: Le fondamentali classificazioni dei costi - Il diagramma di redditività e la break-
even analysis -L’oggetto e gli scopi della contabilità analitica- Conoscere le metodologie
tradizionali e moderne della contabilità analitica
ABILITA’: Sapere rappresentare graficamente i costi-Sapere applicare la break-even analysis .-
Risolvere alcuni semplici problemi di scelta –Saper applicare le metodologie tradizionali e
moderne della contabilità analitica ( direct costing, full costing e l' activity based costing) -
LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA, LA PROGRAMMAZIONE ED IL REPORTING
AZIENDALE
CONOSCENZE: Il concetto di pianificazione strategica - L’articolazione del sistema di
budgeting .-La rilevazione e l’analisi degli scostamenti
ABILITA’:Redigere i budget operativi e quello economico-Effettuare l’analisi degli scostamenti
con riferimento ai costi variabili e ai ricavi.
L’insegnante
De Luca Rosanna
Firma degli studenti
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RELAZIONE DI ECONOMIA AZIENDALE
CLASSE 5C articolazione S I A - A.S. 2014/2015
DOCENTE: DE LUCA ROSANNA
STORIA DELLA CLASSE
La classe è composta da 12 alunni di cui 2 con una programmazione differenziata riferita al PEI e
non riconducibile ai programmi ministeriali. Nella classe è stato inserito in questo ultimo anno un
alunno proveniente dalla classe VA.
Pur essendo il numero degli alunni limitato non è stato facile sviluppare la programmazione
didattica prevista.
La difficoltà è nata da comportamenti non proprio attinenti alla partecipazione delle lezioni, in
quanto spesso alcuni alunni, a gruppi si sono alternati nelle assenze o entrate posticipate per evitare
interrogazioni o verifiche scritte.
OBIETTIVI E METODOLOGIA
La programmazione è stata effettuata nel rispetto delle linee Guida che individuano come obbiettivo
generale quello di fare acquisire agli studenti competenze e conoscenze in ambiti e processi
essenziali per la competitività del sistema economico e produttivo del Paese, come quelli
amministrativi, finanziari, dei sistemi informativi aziendali di cui vengono approfonditi tecnologie e
metodologie.
Gli argomenti sono stati analizzati nei loro aspetti giuridico, economico, computistico e contabile
evidenziando le interconnessioni.
Si è cercato di fornire una visione globale e non nozionistica della disciplina, aderendo alla realtà
dei nostri tempi e alla pratica operativa aziendale.
Dopo avere accertato la presenza dei presupposti necessari allo sviluppo delle tematiche sono state
svolte lezioni frontali , graduali e partecipate sia sull'aspetto teorico che su quello pratico.
Al fine di fare recepire una completa padronanza operativa dei contenuti sono state svolte numerose
simulazioni ed esercizi, anche con dati a scelta.
Problemi di tempo e l’impossibilità di proporre alla classe ritmi di lavoro più elevati hanno portato
la docente a non approfondire la parte inerente al business plan e marketing plan.
STRUMENTI
Gli strumenti più utilizzati sono stati:
- Libro di testo “Domani in azienda 3” per il quinto anno di Astolfi, Barale e Ricci; edito da
Tramontana.
- Codice Civile.
- Piano dei conti e schemi operativi.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Tipologie di verifiche utilizzate per accertare il raggiungimento degli obiettivi:
- Colloqui-interrogazioni orali;
- Discussione collettiva dei temi trattati;
- Verifiche scritte sommative.
Per la valutazione si è considerata una scala di valori, in relazione alle difficoltà degli argomenti
proposti, sulla base della quale si sono valutati gli elaborati e le esposizioni orali. La valutazione
finale espressa su ciascun alunno tiene conto non solo degli esiti delle verifiche, ma anche di
parametri riconducibili all’impegno profuso.
RISULTATI RAGGIUNTI- STORIA DELLA CLASSE
L’ atteggiamento poco collaborativo della classe ha prodotto un clima di lavoro non sempre
proficuo e adeguato allo studio della disciplina. L’impegno da parte della docente è stato notevole
pur di ottenere dei risultati. Nel corso dell’anno scolastico alcuni alunni hanno recepito con disagio i
ritmi di studio proposti ottenendo risultati non del tutto sufficienti. Un’altra parte di alunni si è
impegnata per cercare di superare le difficoltà incontrate, legate all’applicazione autonoma delle
regole contabili in situazioni operative nuove. Un altro piccolo gruppo ha dimostrato attitudine
verso la materia, raggiungendo una conoscenza buona delle tematiche affrontate.
Dal punto di vista del rendimento quindi sono stati conseguiti risultati disomogenei, infatti una parte
degli alunni grazie soprattutto ad un maggior impegno nello studio ha raggiunto risultati
complessivamente discreti/buoni, per altri il profitto è stato sufficiente. Infine un piccolo gruppo, a
causa della discontinuità nello studio o delle difficoltà incontrate nella disciplina e non del tutto
superate, ha conseguito esiti appena o non del tutto sufficienti.
L’insegnante
Prof.ssa De Luca Rosanna
INFORMATICA
Anno scolastico: 2014-2015
Classe: 5C
Prof. : Francesca Antonioli
I.T.P. : Barbara Coscia
Relazione
La classe V C, che ho conosciuto solamente nell’anno scolastico in corso, è composta da 12alunni,
due dei quali certificati in base alla legge 104.
Gli alunni hanno sempre mantenuto un comportamento particolarmente corretto, educato e
rispettoso.
Le motivazioni e l’interesse non sono state sempre adeguate al crescere delle responsabilità e
della maturità.
Una parte della classe ha raggiunto un livello di preparazione più che soddisfacente ed una parte
haconseguito un livello sufficiente.
OBIETTIVI
Conoscenze
Conoscere le logiche insite nelle basi di dati, per poterle utilizzare nel migliore dei modi ed
(eventualmente) adeguarle alle proprie esigenze.
Conoscere tecniche di progettazione di basi di dati di minima ridondanza.
Competenze
Saper analizzare situazioni e problemi individuandone gli strumenti risolutivi.
Saper presentare e discutere le soluzioni ai problemi in un linguaggio chiaro e appropriato.
Saper realizzare le soluzioni con l'utilizzo degli opportuni strumenti informatici
Capacità:
Saper interrogare il motore di database in linguaggio SQL.
Saper agire nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia alla sua innovazione sia al suo
adeguamento organizzativo e tecnologico
METODI
Lezione frontale.
Lavoro collettivo.
Software per le esercitazioni di laboratorio.
Internet.
VERIFICHE
Esercitazioni pratiche in laboratorio di informatica, questionari arisposta singola emultipla,
verifiche orali e scritte.
Scritte: per evidenziare le capacità di progettazione a tavolino.
Orali: per evidenziare e discutere le nozioni teoriche apprese.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe nel complesso ha raggiunto livelli più che sufficienti.
La docente
PROGRAMMA SVOLTO DI INFORMATICA A.S. 2014/2015
Prof. Francesca Antonioli ITP: Barbara Coscia
Classe V C
UNITA' 1 : BASI DI DATI
Definizione di archivi
Operazioni sugli archivi
Limiti dell’organizzazione convenzionali degli archivi
Definizione di basi di dati
Progettazione base di dati
Il modello E/R (schema entità relazione)
Entità
Chiavi primarie
Associazioni fra entità, Attributi e Regole di lettura
Il modello logico
Definizione di DB DBMS , linguaggi (DDL, DML, QL).
Linguaggio SQL
UNITA' 2 : SISTEMA OPERATIVO
Caratteristiche generali di un sistema operativo
Sistemi monoprogrammati e multiprogrammati
I processi
Le interruzioni
Il modello a macchine virtuali
Nucleo
Gestione della memoria
Periferiche virtuali
Il file system
L’interprete dei comandi
UNITA' 3 : RETI DI COMPUTER E INTERNET
Reti paritetiche (peer to peer) e client/server
Classificazione delle reti per estensione
Classificazione topologia e architettura di reti
Tecnologia di trasmissione
Tecniche di commutazione
Topologie di reti
Modello ISO/OSI in generale
Il protocollo TCP/IP e i livelli applicativi
Gli indirizzi IP e classi di indirizzi
Internet , Intranet e Extranet
Definizione di DNS, Server Web e Browser
I principali servizi di Internet
La sicurezza in Internet.
UNITA' 4 : SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE
Informatica e Azienda
Sistema informativo automatizzato
Le basi di dati aziendali
Applicazioni e metodologie per le aziende:
Il metodo ERP, CRM.
I profili professionali dell’informatica
Intranet e commercio elettronico
Commercio elettronico
Connessione delle azienda alla rete
Le reti intranet
Gli aspetti tecnologici
I servizi finanziari in rete
Crittografia e firme digitali
UNITA' 5 : PAGINE WEB
Caratteristiche generali
Linguaggio HTML (elementi fondamentali: sfondo, immagini, formattazione testo)
I link ipertestuali, tabelle e frame.
Cenni teorici PHP e pagine dinamiche.
LABORATORIO
Installazione Microsoft Access
Creazione di
Tabelle relazioni fra tabelle Query di selezione
Popolazione database
Morciano di Romagna, 08/05/2015
I docenti Gli alunni
Antonioli Francesca
……………………………….
Coscia Barbara ……………………………….
ISISS “P. GOBETTI” – “A. DE GASPERI”
Morciano di Romagna
Anno scolastico 2014/2015
RELAZIONE FINALE DI FRANCESE
CLASSE V D
Situazione di partenza e livello finale raggiunto
La classe V D risulta composta da 10 alunni.
Gli alunni hanno subito evidenziato che la loro preparazione (tranne alcuni casi),
presentava alcune carenze grammaticali e sintattiche, ma il livello raggiunto è
complessivamente soddisfacente.
Alla fine dell’anno la situazione appare eterogenea, sia per rendimento sia per
l’applicazione e lo studio.
In generale , però, occorre sottolineare che tutti hanno affrontato lo studio degli
argomenti di civiltà con disinvoltura, mostrando però alcune difficoltà nel
rielaborare ed esporre in modo fluido , dovendo quindi spesso ricorrere ad uno
studio mnemonico.
Per quanto riguarda la disciplina, la classe si è sempre comportata correttamente,
sia con l’insegnante, sia nei rapporti interpersonali tra compagni, ha mostrato
attenzione e interesse nei confronti della materia.
Obiettivi raggiunti
L’insegnamento della lingua francese aveva come finalità lo sviluppo delle abilità
linguistiche (ascolto, lettura, interazione orale, produzione orale, scrittura) e della
competenza comunicativa come suggerito dal quadro comune europeo, oltre alla
conoscenza di alcuni aspetti della cultura francofona.
Come già affermato , gli studenti hanno raggiunto gli obiettivi prefissati riuscendo a
cogliere il significato di messaggi orali prodotti dall’insegnante, presentare
oralmente argomenti diversi, cogliere il significato di messaggi scritti, produrre testi
scritti su vari argomenti.
In merito alla civiltà, gli alunni per potere esporre in modo fluido, si affidano ad uno
studio quasi esclusivamente mnemonico.
Indicazioni metodologiche
E’ stato adottato un approccio di tipo comunicativo, attività per coinvolgere gli
studenti, spronarli ad esprimersi in lingua per permettere loro di rielaborare gli
argomenti presentati. Si è cercato di usare per quanto possibile la lingua straniera,
utilizzando però la lingua italiana quando indispensabile per la comprensione.
Per quel che concerne la produzione scritta, gli studenti sono stati guidati a svolgere
prevalentemente attività che permettessero loro il consolidamento delle strutture
morfo- sintattiche.
Strumenti
Gli strumenti utilizzati sono stati il libro di testo, fotocopie da altri testi, internet,
lavagna multimediale, film.
Verifiche e valutazione
Durante il corso dell’anno sono state effettuate verifiche formative, in modo di
valutare il processo di apprendimento dei singoli alunni e orientare lo sviluppo
successivo del lavoro.
L’analisi dell’errore è risultata parte essenziale della verifica in quanto rappresenta
uno strumento diagnostico per impostare l’attività di recupero e di auto-valutazione
per gli studenti. Le verifiche sono state classificate attraverso un voto in decimi,
conteggiando la percentuale di risposte esatte.
Attività di recupero
Il recupero è stato svolto itinere, sono state infatti riprese le principali strutture
morfo-sintattiche, perché gli alunni presentavano gravi carenze.
Morciano, 10/05/2015
Il Docente
PROGRAMMA SVOLTO DI FRANCESE
CLASSE: VD
DOCENTE: SUSANNA DEL VECCHIO
TESTO IN ADOZIONE: COMMERCE ET CIVILISATION DI DOMENICO TRAINA, MINERVA SCUOLA
DOCUMENTI DI VARIO GENERE, VISIVI E SONORI, INTERNET, FOTOCOPIE
CONTENUTI
DOSSER 1 : LA PLANETE JEUNES
Les jeunes fument moins pag.368
Les blues de la rentrée pag.369
Les problèmes avec les parents pag.370
Les ados et le stress pag.372
La violence et l’alcool pag.374
DOSSIER 2: UN SYSTEME PRESQUE PARFAIT?
L’organisation du système éducatif pag.378
Les étapes des études pag.380
Les violences scolaires pag.382
Les grandes écoles pag.386
DOSSIER 5: Des héros universels
La ruse d’une fille amoureuse pag.418
Une vengeance longuement murie pag.420
Une maternité sans joie pag.422
La naissance d’un drole d’artiste pag.423
DOSSIER 6: LES GRANDES ETAPES DE L’HISTOIRE
La France républicainepag.434
DOSSIER 7: VOUS AVEZ DIT HEXAGONE
Les symboles de la République pag.448
REGIONS FRANCAISES
La Bretagne, La PACA, L’Ile de France, Paris
DOSSIER 9
Une économie aux multiples atouts pag.476
Agriculture et forets pag.477
Recherche, développement et transport pag.480
DOSSIER 10: De l’UE à la mondilisation
L’essentiel sur l’UE pag 486
Les étapes de l’élargissement pag 488
Quels sont les symboles de l’Union Européenne? Pag 489
Les istitutions et les organes de l’UE pag 490
L’Europe et la fraude fiscale pag 492
Les problèmes des délocalisation pag 493
Strutture grammaticali: pronomi personali, relativi. possessivi, dimostrativi, la frase ipotetica, passiva,
accordo participio passato, uso del congiuntivo, gerundio, participio presente.
La docente Gli alunni
I.S.I.S.S. Gobetti – De Gasperi Morciano di Romagna
Anno Scolastico 2014-2015
Classe 5D
Indirizzo: economia-finanza-marketing-relazioni internazionali
Insegnante: Giungi Gabriele
L.C.S. - TEDESCO
R E L A Z I O N E F I N A L E
La parte di classe, che ha studiato lingua e civiltà straniera tedesca, è costituita da uno studente e da tre
studentesse.
La programmazione di inizio anno è stata nel complesso rispettata.
La lingua professionalizzante è stata presentata in modo progressivo e perfettamente integrato, con
continui approfondimenti e ripasso di strutture e funzioni apprese negli anni precedenti: quindi si è
trattato di una conoscenza, competenza ed abilità, che è stata acquisita di pari passo con il progredire delle
abilità linguistiche generali.
Competenze, abilità e conoscenze sono state ampliate, consolidate, approfondite ed integrate dagli
studenti, dando ampio risalto alla situazione economica e finanziaria del nostro territorio in confronto a
quella dei paesi di lingua tedesca (e non solo!).
Il percorso didattico è stato finalizzato alla partecipazione attiva degli studenti, avendo come tema di
partenza una “ Vorentlastung “, seguita dalla presentazione di lettere commerciali, località fieristiche e di
servizi (aeroporti, scali navali, trasporto su gomma e su rotaia, ecc. ), al fine di ottenere una buona
comprensione orale, un arricchimento lessicale professionalizzante.
In particolare la conversazione ha guidato gli studenti a riassumere, commentare, rielaborare i contenuti.
Molto spazio è stato dedicato alla corrispondenza, corredata da depliants, e l’ argomento è stato integrato,
laddove possibile, dalla visione di DVD in lingua.
Gli obiettivi proposti sono stati raggiunti in modo più che soddisfacente dalla maggior parte degli studenti,
ed in particolare sono stati seguiti i seguenti obiettivi disciplinari:
- Saper affrontare lo studio dei vari aspetti del commercio e dell’ economia mediante ascolto,
lettura, analisi, interpretazione di linguaggi professionalizzanti;
- Produrre in modo autonomo un testo scritto di carattere specialistico con riferimento ad una
traccia proposta, essere in grado di interagire autonomamente in lingua a quesiti riferiti all’ ambito
professionalizzante;
- Essere in grado di esporre oralmente in lingua un tema di carattere specialistico e di saperlo
collocare in un determinato contesto;
- Sapersi muovere in opportuni collegamenti interdisciplinari.
Nella valutazione degli studenti si è tenuto conto del grado di partecipazione, della diligenza nell’
esecuzione dei propri doveri, del livello di partenza e di quello raggiunto nell’ acquisizione di contenuti,
abilità e competenze.
Le verifiche sono state periodiche, atte ad accertare la validità del metodo seguito e il grado di conoscenza
degli argomenti proposti; queste si sono basate su tipologie diversificate.
Da tutto questo ne è derivata un’attività produttiva e creativa, e i risultati raggiunti possono essere
considerati molto più che soddisfacenti anche grazie al sentirsi parte integrante del progetto dalla maggior
parte degli studenti.
I.S.I.S.S. “ Gobetti – De Gasperi “
Anno Scolastico 2014-2015
Classe 5D
Indirizzo Economia-Finanza-Marketing-Relazioni internazionali
Insegnante Gabriele Giungi
L.C.S. - TEDESCO
P R O G R A M M A S V O L T O
Angewandter Text für Handel, Wirtschaft, Landeskunde:
Regine Delor, Marianne Hepp, Marina Foschi Albert
Wirtschaft.online
Valmartina Editore
Abschnitt 4: die Ausführung der Bestellung S. 96
- Güterbeförderung zu Land, Luft und Wasser S. 98
- Wortschatz S. 100-101
- Begleitpapiere S. 102
- Die Versandanzeige S. 104
- Verpackungsarten und Versandbehälter S. 106
- Die Kollo-Markierung S. 107
- ŐKO-nomie, ŐKO-logie S. 112-114
Abschnitt 5: Warenempfang und Zahlung S. 132
- Zahlungsweisen S. 133
- Rechnung und Lieferschein S. 134
- Empfangsbestätigung und Zahlungsanzeige S. 136
- Wortschatz S. 140-141
- Bargeld und Buchgeld S. 142
- Sprachlehre: Lokalpräpositionen S. 143
Abschnitt 6: Beschwerden S. 158
- Wortschatz S. 160
- Der Lieferverzug S. 161
- Die Ankündigung eines Lieferverzugs S. 162
- Wortschatz S. 163
- Die erste Mahnung S. 164
- Sprachlehre: trotzdem und obwohl S. 165
- Wiederholte Mahnungen wegen Lieferverzugs S. 166
- Sprachlehre: Präpositionen mit Genitiv S. 167
- Die Antwort auf Mahnung S. 168
- Wortschatz S. 170
- Die Mängelrüge S. 172
- Wortschatz S. 173
- Beschwerden S. 174-175
- Die Antwort auf Beschwerde S. 176
- Sprachlehre: die Adjektivendungen auf Kopien geliefert
Abschnitt 8: Auf Geschäftsreise S. 224
- Messen und Ausstellungen S. 226
Abschnitt 11: Idee Europa S. 324-325
- Die Mitgliedsländer S. 326-327
- Zwei deutsche Staaten und Nachkriegsjahre, die Teilung Deutschlands S. 399-403
- Der lange Weg zur Wiedervereinigung S. 405-407
- Die Wiederaufbau bis zum heutigen Tag (2015)
Il docente
Gli studenti
ISISS MORCIANO
Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore
ISISS "P.Gobetti-A.De Gasperi"
47833 Morciano di Romagna (RN) - Tel. 0541-988397
A. s. 2014/2015
CLASSE 5D (Terza Lingua)
Docente: Prof.ssa Maria del Mar Viggianiello
MATERIA: LINGUA E CIVILTÁ STRANIERA SPAGNOLO
Presentazione della classe
Il gruppo classe di lingua spagnolo è formato da 6 alunni, 1 di sesso maschile e 5 di sesso femminile. Nel
biennio i ragazzi hanno avuto discontinuità didattica che ha creato serie difficoltà al mio arrivo nel triennio.
Si sono manifestati ritmi di apprendimento diversi, sia per la mancanza di prerequisiti idonei, sia per
l’impegno a volte superficiale e discontinuo da parte di qualche allievo. Nonostante non tutti abbiano
debitamente sfruttato le proprie potenzialità, e, anzi, per alcuni vi sia stato un calo nel rendimento rispetto
all’anno precedente, nel complesso la classe ha raggiunto risultati positivi consentendo di ultimare il
programma preventivato.L’andamento didattico ha risentito, a tratti, della necessità di continue
sollecitazioni e risposte alle esigenze del gruppetto più debole e meno attivo, da un lato, mentre, dall’altro,
nel contempo,si è operato al fine di mantenere vivo l’interesse del gruppo trainante. Nessun problema da
segnalare, invece, dal punto di vista strettamente disciplinare il clima è sempre stato molto collaborativo e
piacevole. E’ una classe collaborativa e dal punto di vista umano molto edificante. La classe ha comunque
raggiunto gli obiettivi prefissati di comprensione, sintesi e produzione in modo più che soddisfacente
rispetto dall’inizio del nostro percorso. Alcuni studenti hanno raggiunto ottimi risultati evidenziando
costanza, serietà, partecipazione, motivazione e maturità altri invece hanno mantenuto un risultato
mediamente discreto.
Obiettivi di apprendimento
L'obiettivo principale è l'apprendimento della lingua straniera come strumento pratico di comunicazione,
inteso come comprensione e uso sia del codice parlato sia di quello scritto. Tale obiettivo è stato raggiunto
attraverso lo sviluppo delle quattro abilità di base (saper comprendere ascoltando, saper parlare, saper
leggere, saper scrivere).
Il conseguimento di tali abilità ha permesso agli alunni di possedere una buona gamma di funzioni,
strutture, lessico e contenuti; di interagire nelle più frequenti situazioni di vita quotidiana e sociale in modo
comprensibile, corretto ed adeguato al contesto.
Nello studio della lingua è stato privilegiato un approccio comunicativo nel tentativo di favorire
l'acquisizione da parte degli alunni di una sufficiente sicurezza nell'uso della lingua come strumento di
comunicazione. Quando alla grammatica ed alla sintassi è stato affiancato lo studio della civiltà, si è
cercato di mantenere un simile approccio, cercando di disincentivare un'acquisizione piattamente
mnemonica e, al contrario, favorendo piuttosto una libera interpretazione personale dei contenuti.
Il lavoro in classe è stato impostato privilegiando il dibattito tra docente e alunni, stimolati sempre ad
intervenire con contributi ed opinioni personali.
Metodologie didattiche
Lettura, comprensione e sintesi guidata delle letture proposte. Consolidamento della competenza dnella
micro lingua tramite esecuzione di esercizi scritti ed orali. Oltre all’uso del libro di testo abbiamo lavorato
molto sui documenti autentici, stimolando negli alunni la capacità di inferire il significato dei vocaboli dal
contesto; sono stati svolti esercizi di analisi testuale e del contenuto tramite domande a risposta aperta cui
gli alunni erano sollecitati a rispondere in modo personale, servendosi delle proprie conoscenze
linguistiche. La capacità critica e dialogica in lingua ha avuto ruolo fondamentale. la comunicazione,
stimolata attraverso testi orali e scritti atti a sviluppare la comprensione e la produzione; la conversazione e
l’interazione, incoraggiate da attività fortemente motivanti che inducono gli studenti a parlare in spagnolo
con i propri compagni; l’interculturalità, avvicinando lo studente ai modi e costumi del mondo spagnolo; la
grammatica, spesso accompagnata da riflessioni sulla lingua spagnola o da riferimenti alle similitudini o
differenze con la lingua italiana.
Strumenti utilizzati
Il libro di testo adottato “Com.Com comunicación y comercio” Maria d’Ascanio, Antonella Fasoli , CLITT;
per approfondire le conoscenze linguistiche e culturali in ambito commerciale e potenziare le abilità
comunicative nel settore specifico della micro lingua. Oltre a materiale aggiuntivo di approfondimento che
la professoressa ha messo a disposizione in un dossier.
Il Libro di testo è uno strumento sufficientemente valido per le strutture e le funzioni linguistiche, così
come per la pratica, ma è stato affiancato altro materiale aggiuntivo, soprattutto per gli argomenti di
cultura e civiltà. Il libro è stato affiancato al suo relativo CD-rom. Grande uso è stato fatto della lavagna
multimediale e la visione di documenti autentici in lingua estrapolati da utube, documentari della RTVE
española. Molto lavori sono stati realizzati mediante elaborazioni di ricerche in lingua da parte dei ragazzi.
Il programma è stato svolto regolarmente e nei tempi indicati nella programmazione iniziale.
Strumenti di verifica
Le verifiche orali sono consistite in interrogazioni strutturate come un colloquio tra insegnante ed alunni e
sempre condotte in lingua spagnola
Le verifiche scritte, basate prevalentemente su un testo da analizzare e commentare, sono state
articolate in più esercizi: vero-falso, ricerca di parole ed espressioni, domande a risposta aperta,
redazione di riassunti specie nel corso del primo quadrimestre. Nel secondo quadrimestre, invece, si è
data priorità assoluta alla simulazione delle prove d’esame, sottoponendo alla classe prove di tipologia B
– quesiti a risposta singola.
Criteri per la verifica e la valutazione
.
Sono state effettuate varie verifiche scritte strutturate e semistrutturate, questionari, relazioni secondo
la modalità della terza prova, di cui due simulazioni di terza prova d’esame, nonché svariate prove orali
per l’accertamento delle abilità ricettive e produttive, prove di comprensione audio-video, prove
ortografiche. Per quanto riguarda la misurazione, ci si è attenuti alla tabella di valutazione in decimi
nonché ai criteri di pertinenza, comprensione, conoscenza dei contenuti e del linguaggio specifico,
correttezza morfo-sintattica ed appropriatezza del lessico, espressione (scorrevolezza e capacità di
creare collegamenti nella produzione orale).
Per la valutazione si è tenuto conto dei risultati delle prove sommative svolte in itinere e di indicatori
quali l'impegno, la partecipazione e la progressione rispetto ai livelli di partenza senza tuttavia mai
prescindere dal raggiungimento degli obiettivi minimi prefissati.
Si è preferito dare valore prioritario alla fluenza nel discorso (velocità e/o scorrevolezza della produzione
linguistica, grado di controllo del lessico, livello di interazione tra lingua e contenuto) rispetto
all'accuratezza formale fine a se stessa dell'espressione linguistica . Va comunque rimarcato che, in
alcuni casi da parte di alcuni allievi, tuttora persistono insicurezze a livello espositivo.
Morciano di Romagna, 02 Maggio 2015 La docente
Prof.ssa Maria del Mar Viggianiello
PROGRAMMA SVOLTO NELLA MATERIA “LINGUA E CULTURA SPAGNOLO”
Classe 5° Sezione D
DOCENTE: Prof.ssa Maria del Mar Viggianiello
Testo: Com.Com Comunicación y Comercio
Modulo 3 – La comunicación comercial
(Ripasso della comunicazione scritta commerciale analizzata nell’anno precedente)
cartas de solicitud de información comercial
cartas de oferta
circulares
el correo electrónico
cartas de pedido
cartas de reclamación y su respuesta
cartas de cobro o reclamación de pago
Modulo 4 – El comercio
La empresa
Las empresas españolas más brillantes
El fenómeno Zara
El Corte Inglés
Leche Pascual
Inditex y su organización
El negociador español
El organigrama de una empresa
Criterios de clasificación de las empresas
Las cooperativas
Las multinacionales
El negocio de la comida y la especulación alimentar
Las organizaciones no gubernamentales
El comercio justo
La franquicia características y condiciones
Importaciones y exportaciones
Las ferias, razones para ser expositor y visitante
El comercio internacional
Los medios de transporte
Los Incoterms
Las aduanas
Los seguros
El comercio electrónico
El Banco
Operaciones del cajero automático
El sistema europeo de bancos internacionales
La globalización
El Mercado de la bolsa
Modulo 5 – Civilización y cultura
La Unión Europea
Momentos distacados de la historia de la Unión Europea
España y la UE
Hispanoamérica
La variedad del español de América
Los paises hispanoamericanos problemáticas económicas y sociales
“A la caza del mundo” – las multinacionales de latinoamérica
Historia contemporanea de España
España al principio del siglo XX
Hacia la Guerra Civil
La Guerra Civil
El franquismo y Francisco Franco
La transición
Juan Carlos, rey de todos los españoles
El milagro económico español
La movida española
La crisis economíca española ...causas y efectos
La burbuja inmobiliaria
La nueva política de Rajoy
El movimiento M15, los indignados
La abdicación de Juan Carlos
Picasso y El Guernica
Andalucia y el triangulo andaluz: Ronda, Sevilla, Cordoba, Granada ..viaje di instrucción
Gli studenti L’insegnante
_________________________
_________________________ (Prof. ssa Maria del Mar Viggianiello)
_________________________
ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
“P. GOBETTI - A . DE GASP ERI ”
Largo Centro Studi 12/14, Morciano di Romagna (RN)
Tel.: 0541-988397 - Fax: 0541-987770 - E-MAIL: [email protected] - PEC [email protected]
RELAZIONI INTERNAZIONALI Classe 5 D
Scheda Analitica Informativa anno scolastico 2014/15
Corso: tecnico relazioni internazionali Ore di insegnamento: 3 ore settimanali Docente: Iannuzzi Teresa
Considerazioni generali sulla classe La classe è composta da 10 alunni, 8 femmine e 2 maschi. La classe appare ben intergrata al suo interno, buone e valide le dinamiche relazionali e le modalità di cooperazione. Gli alunni sono coinvolti nel percorso scolastico, pongono domande e manifestano interesse verso la disciplina;è buono il comportamento in aula e verso la docente e rispettoso delle norme scolastiche. Al termine dell’anno scolastico si constata un livello di apprendimento più che discreto con discreti, per alcuni soggetti i risultati sono ottimi, un clima di lavoro, approfondimento di contenuti, confronto e scambio di opinioni molto vivace, costruttivo e pluridisciplinare. Il programma è stato completamento svolto nei contenuti e sono stati raggiunti gli obiettivi specifici della materia; le valutazioni sono state orali e scritte e una prova simulata.
Obiettivi della disciplina Obiettivo primario è comprendere che nel mondo moderno, economicamente globalizzato, l’attività economica, intesa come ricerca e sfruttamento delle risorse disponibili, non è più esclusiva dei soggetti economici privati, ma richiede l’intervento del soggetto pubblico e comprendere anche la portata dell’attività finanziaria pubblica nei suoi molteplici aspetti. Obiettivo raggiunto in modo efficace. Gli alunni hanno capito che occorre prestare attenzione al problema delle scelte economiche, hanno imparato a distinguere le funzioni assegnate nel corso della storia recente all’attività finanziaria pubblica,a individuare i vari soggetti pubblici che concorrono nello svolgimento dell’attività economica. È stato necessario, pertanto, analizzare le principali teorie economiche utili alle persone e alle imprese e le modalità e gli strumenti che permettono ai soggetti pubblici di applicare tecniche di politica fiscale adeguate al mercato moderno.
Strumenti e Metodologie Strumento principe il libro di testo, fotocopie, appunti, audiovisivi, computer, lezioni frontali, tecnica del role-playing, simulazioni e studio individuale.
Verifiche e Valutazioni Verifiche scritte con domande aperte, due per quadrimestre con votazione espresse in decimi e in quindicesimi per la simulazione della terza prova; verifiche orali, tre per quadrimestre, con votazione espresse in decimi. Le valutazioni sono state mirate a rilevare l’apprendimento dei contenuti, le modalità comunicative, l’impegno, l’attenzione e i progressi dell’alunno.
Morciano di Romagna lì 11 maggio 2015 La docente Teresa Iannuzzi __________________________________
PROGRAMMA DEFINITIVO
Classe 5D rim
anno scolastico 2014-15
Disciplina: RELAZIONI INTERNAZIONALI
docente: Iannuzzi Teresa
CONTENUTI DISCIPLINARI
RIPASSO Soggetto economico pubblico e sistema economico
MODULO 1INTERVENTOPUBBLICO E REGOLAMENTAZIONE DEL MERCATO
Unità1. La proprietà e l’impresa pubblica
la proprietà pubblica
L’impresa pubblica
Il processo di privatizzazione
L’Autorità garante della concorrenza
Unità 2. Politica economica internazionale
La politica commerciale
I dazi doganali
La politica commerciale dell’Unione Europea
Gli accordi UE con il resto del mondo
L’unione doganale europea
MODULO 2 LA POLITICA FISCALE
Unità 1. Il fenomeno della spesa pubblica
Concetto e classificazione di spesa pubblica
Espansione della spesa pubblica e i suoi effetti negativi
Unità 2. La spesa sociale
Lo Stato sociale
La previdenza sociale
Prestazioni previdenziali, assicurazioni contro infortuni e malattie, assistenza sanitaria
Unità 3. Le entrate pubbliche e le imposte
Classificazione delle entrate pubbliche
I tributi
L’obbligazione tributaria,
Le diverse imposte
Gli effetti microeconomici delle imposte
L’evasione fiscale
La rimozione, traslazione,ammortamento delle imposte
MODULO 3 POLITICA DI BILANCIO
Unità 1. Politica di bilancio
Tipologie, principi, classificazioni e fasi del processo di bilancio
Saldi di bilancio
La Tesoreria Stato
Il disavanzo pubblico
La spending review
Debito pubblico e politiche europee
Centralismo e federalismo fiscale
MODULO 4 IL SISTEMA TRIBUTARIO ITALIANO
Unità1. Il sistema tributario
Che cos’è il sistema tributario
La dichiarazione dei redditi
L’Irpef
L’Ires e la tassazione del reddito d’impresa
Le imposte indirette e l’Iva
Monopoli
Le imposte locali
L’Irap
Le addizionali regionali e comunali all’Irpef
LETTURE DI APPROFONDIMENTO
Europa «disunita» anche sulla povertà
Figli e carriera: quanto conta l’età
Illuminiamo il futuro dei bambini
I bambini di oggi contribuenti di domani
I compro-oro, miniere di un tempo di crisi
La crisi economica del 2008-2014
La crisi petrolifera del 1973
La fiducia smarrita
L’l’ingiusta progressività dell’irpef
La tempesta europea: come affondare l'economia pubblica per salvare la finanza privata
Mentre l’Europa consolida la ripresa, l’Italia è ferma
Perché l’Italia non è un paese per whistleblower
Precarietà del lavoro, precarietà della vita
No tax area più larga e via l’Irap
Una tassa sull’uso del contante per combattere l’evasione?
Morciano di Romagna 11 maggio 2015
I rappresentanti si classe La docente Teresa Iannuzzi
___________________________________
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SCHEDA INFORMATIVA DI DIRITTO
per l’articolazione Relazioni Internazionali per il Marketing
ClasseV D a.s. 2014/2015
Docente: Tucci Leda 2 ore di lezione settimanali
Testo adottato Marco Capiluppi, M. Giovanna D’Amelio, Lucia Nazzaro
“Diritto Azienda Mondo 3”
Edizioni: Tramontana
Breve relazione sulla classe:
La classe VD , composta da soli 10 alunni dal comportamento sempre corretto, ha conseguito un profitto globalmente
discreto. L’analisi dei singoli casi vede, però, alcuni alunni costantemente impegnati e molto collaborativi, altri dal
profitto comunque positivo, ma impegnati ben al di sotto delle proprie capacità e due alunni dal profitto non sufficiente
a causa dell’impegno sporadico e poco approfondito, situazione aggravata dal fatto di non aver superato il debito del
primo quadrimestre.
Contenuti obiettivi
MOD. 1 IL DIRITTO COMMERCIALE INTERNAZIONALE
UD 1 I soggetti del diritto commerciale internazionale
Il commercio e il diritto internazionale
Lo Stato e il commercio internazionale
Le organizzazioni internazionali e il commercio internazionale
Le imprese e il commercio internazionale
UD 2 Le fonti del diritto commerciale internazionale
Le fonti interne
Le fonti comunitarie
Le fonti intertestuali
Le fonti non statuali
Obiettivi
Comprendere l’evoluzione storica del commercio internazionale e collegarle al fenomeno della globalizzazione
economica
Comprendere la funzione del diritto commerciale internazionale
Cogliere la funzione e i compiti dei diversi soggetti che operano nel commercio con l’estero
Distinguere le diverse fonti del diritto internazionale ed evidenziarne le differenze
Definire i criteri per individuare le fonti applicabili ai rapporti giuridici internazionali
MOD. 2 I CONTRATTI COMMERCIALI INTERNAZIONALI
UD 1 Le imprese e le iniziative internazionali
Le importazioni e le esportazioni
I contratti di collaborazione interaziendali: Licensing, Franchising, Piggy back, Joint venture
( Anche in modalità CLIL)
Gli insediamenti produttivi all’estero: acquisizioni e investimenti greenfield
UD 2 Il contratto di compravendita internazionale
Il contratto commerciale internazionale
Il contratto di compravendita internazionale e la legge applicabile
I contenuti del contratto di compravendita internazionale
I termini di consegna della merce
Il credito documentario (pag 158)
Lettura e commento di articoli tratti dal resto del Carlino del 5 e 6 Novembre 2014 su iniziative a favore della
internazionalizzazione delle PMI
( Anche in modalità CLIL)
UD 3 Altri contratti commerciali internazionali
Il contratto di agenzia
Il contratto di franchising
Obiettivi
Riconoscere le interdipendenze tra i sistemi economici
Comprendere i motivi e le conseguenze delle diverse scelte di internazionalizzazione
Riconoscere e interpretare le diverse parti di un contratto di compravendita internazionale
Individuare la legge applicabile al contratto di compravendita
Comprendere il significato e il contenuto dei contratti accessori al contratto di compravendita internazionale
Comprendere il contenuto degli altri principali contratti commerciali internazionali
Individuare la legge applicabile ai diversi contratti
MOD. 3 LE CONTROVERSIE INTERNAZIONALI
UD 1 La regolamentazione dei rapporti internazionali
Le relazioni tra Stati e l’ordine internazionale
Le controversie internazionali fra Stati
I tribunali internazionali e la Corte di Giustizia
La questione palestinese
La Corte di giustizia europea
( Anche in modalità CLIL)
UD 2 Le controversie internazionali in ambito contrattuale
Gli elementi di un contratto internazionale
I rimedi alle controversie internazionali
L’arbitrato commerciale internazionale
( Anche in modalità CLIL)
Obiettivi
Comprendere i caratteri distintivi dell’ordinamento internazionale rispetto a quello statale
Individuare composizione e funzioni degli organi giudiziari internazionali
Applicare le norme del diritto internazionale ai casi concreti
Riconoscere gli strumenti a disposizione, e valutarne vantaggi e oneri, ai fini della risoluzione delle controversie
internazionali
MOD. 4 LA NORMATIVA A TUTELA DEI CONSUMATORI
UD 1 I diritti dei consumatori
Le fonti normative della tutela dei consumatori
I soggetti del rapporto di consumo
Il diritto all’informazione
Le pratiche commerciali
La pubblicità
Le televendite
ARGOMENTI CHE SI TRATTERANNO DOPO LA RIUNIONE DEL 11 Maggio 2015
UD 2 I contratti del consumatore
Gli accordi contrattuali con il consumatore: principi generali
Il contratto di credito al consumo
I contratti negoziati fuori dai locali commerciali e i contratti a distanza
e-commerce
Obiettivi
Essere in grado di individuare le fonti in materia di diritti dei consumatori
Comprendere l’evoluzione della normativa a tutela dei consumatori
Riconoscere i propri diritti come consumatore
Saper individuare politiche commerciali scorrette
Saper distinguere tra diverse tipologie contrattuali
Saper individuare i meccanismi di tutela nei contratti del consumatore
Riferire le norme ai molteplici casi concreti di contratti del consumatore
Riconoscere la terminologia contrattuale di riferimento
Metodologia
Lezione frontale, lezione partecipata, , discussioni
Strumenti Libro di testo, articoli di attualità giuridico economica tratti da quotidiani, audio in Inglese,
Attività di recupero Attività di recupero in itinere
Criteri di valutazione Con riferimento alla situazione della classe, la valutazione globale ha tenuto conto dei seguenti elementi:
metodo di studio, partecipazione all’attività didattica, impegno, rispetto delle scadenze, progresso, conoscenze,
competenze, capacità
In particolare si è richiesto di rispettare:
- possesso delle nozioni - organizzazione e applicazione dei concetti - correttezza espositiva nei diversi linguaggi - approfondimento e rielaborazione critica - capacità di analisi e di sintesi
Tipologia verifiche Sono state utilizzate verifiche orali
Nelle interrogazioni si è data molta importanza alla correttezza espositiva e all’uso puntuale del linguaggio specifico
delle discipline.
Obiettivi e risultati raggiunti Gli obiettivi proposti sono stati perseguiti in modo globalmente discreto
L’Insegnante I rappresentanti di classe
RELAZIONE DI ECONOMIA AZIENDALE E GEOPOLITICA
CLASSE 5D articolazione RIM - A.S. 2014/2015
DOCENTE: GALLUZZI MARIA TERESA
OBIETTIVI E METODOLOGIA
Il programma è stato svolto in conformità a quanto indicato nelle Linee Guida per l’indirizzo
R.I.M. analizzando gli argomenti negli aspetti giuridico,economico, computistico e
contabile ed evidenziando le interconnessioni.
Si è cercato di fornire una visione globale e non nozionistica della disciplina, aderendo
alla realtà dei nostri tempi e alla pratica operativa aziendale.
In particolare, visto che l’ambiente esterno in cui gli alunni dovranno operare è in continua
e rapida evoluzione, si è perseguito l’obiettivo di far acquisire una cultura economica-
aziendale durevole nel tempo, una struttura mentale e un corredo di conoscenze che
fornisca adeguate “chiavi di lettura”, capacità di analisi,di interpretazione ed autonomia
operativa.
Dopo avere accertato la presenza dei presupposti necessari allo sviluppo delle
tematiche sono state svolte lezioni frontali graduali e partecipate sia sull'aspetto teorico
che su quello pratico.
Al fine di fare acquisire una piena padronanza operativa rispetto alle varie tematiche
affrontate, sono state svolte numerose esemplificazioni ed esercizi, anche con dati a
scelta.
Problemi di tempo e l’impossibilità di proporre alla classe ritmi di lavoro più elevati mi
hanno indotto ad non approfondire la parte inerente alla pianificazione e alle strategie.
STRUMENTI
Gli strumenti più utilizzati sono stati:
- Libro di testo “ Impresa e mercati internazionali” per il quinto anno di Astolfi, Barale,
Nazzaro e Ricci; edito da Tramontana.
- Codice Civile.
- Piano dei conti e schemi operativi.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Tipologie di verifiche utilizzate per accertare il raggiungimento degli obiettivi:
- Colloqui-interrogazioni orali;
- discussione collettiva dei temi trattati;
- Verifiche scritte sommative.
Per la valutazione si è considerata una scala di valori, in relazione alle difficoltà degli
argomenti proposti, sulla base della quale si sono valutati gli elaborati e le esposizioni
orali. La valutazione finale espressa su ciascun alunno tiene conto non solo degli esiti
delle verifiche, ma anche di parametri riconducibili all’impegno profuso.
RISULTATI RAGGIUNTI
La classe si presenta sostanzialmente corretta nei rapporti interpersonali e l’atteggiamento
globale tenuto dagli alunni ha determinato un clima di lavoro abbastanza proficuo.
Nel coso dell’anno scolastico la maggior parte degli studenti sono riusciti a seguire i ritmi
di studio proposti e la maggior parte di loro si è impegnata con regolarità ed è riuscita a
superare le difficoltà incontrate.
Dal punto di vista del rendimento sono stati conseguiti risultati diversificati riconducibili in
alcuni casi alle diverse capacità di apprendimento individuali e in altri casi all’impegno
profuso.
Un piccolo gruppo di studenti che si è applicato costantemente, con tenacia ed interesse,
ha raggiunto una conoscenza approfondita e completa delle tematiche affrontate con
ottimi- buoni risultati.
Quasi la totalità della restante parte degli alunni ha raggiunto comunque risultati
complessivamente più che sufficienti-discreti grazie soprattutto alla tenacia nello studio
avendo incontrato qualche difficoltà legate all’applicazione autonoma delle regole contabili
in situazioni operative nuove.
Solo un piccolo gruppo, a causa di una discontinuità nello studio o di difficoltà incontrate
nella disciplina, non del tutto superate, ha conseguito esiti appena sufficienti.
L’insegnante
Maria Teresa Galluzzi
PROGRAMMA SVOLTO DI EC. AZIENDALE E GEOPOLITICA
CLASSE 5D articolazione RIM - A.S. 2014/2015
DOCENTE: GALLUZZI MARIA TERESA
IL BILANCIO D’ESERCIZIO
CONOSCENZE: Il sistema informativo aziendale - Il bilancio d'esercizio - Norme e principi
per la redazione del bilancio d'esercizio civilistico - Le componenti del bilancio d’esercizio
civilistico: lo Stato patrimoniale, il Conto economico e la Nota integrativa - Il bilancio in
forma abbreviata - I principi contabili internazionali.
ABILITA’: Redigere il bilancio d'esercizio tenendo conto delle disposizioni del Codice
Civile - Redigere il bilancio con dati a scelta.
ANALISI DI BILANCIO PER INDICI E PER FLUSSI
CONOSCENZE: Le analisi di bilancio - La riclassificazione dello Stato patrimoniale e del
Conto economico - Il sistema degli indici di bilancio - L’analisi per flussi - Il Rendiconto
finanziario delle variazioni del PCN.
ABILITA’: Sapere riclassificare lo Stato patrimoniale e il Conto economico a valore
aggiunto e al costo del venduto - Calcolare i principali indici di bilancio - Interpretare la
realtà aziendale attraverso gli indici e redigere una relazione - Redigere il rendiconto
finanziario del patrimonio circolante netto.
LA CONTABILITA’ GESTIONALE
CONOSCENZE: L'oggetto e gli scopi della contabilità gestionale - Le fondamentali
classificazioni dei costi - La contabilità a costi diretti - La contabilità a costi pieni: calcolo
dei costi basato sui volumi e sulle attività (ABC) - La break-even analysis .
ABILITA’: Sapere applicare le metodologie di calcolo dei costi della contabilità gestionale (
direct costing, full costing e l' activity based costing) - Risolvere alcuni semplici problemi di
scelta aziendali di breve termine : accettazione di un nuovo ordine, il make or buy,
applicare la break-even analysis.
LA PIANIFICAZIONE AZIENDALE
CONOSCENZE: Concetto di strategia aziendale e di pianificazione - Le fasi del processo
di pianificazione: analisi dell'ambiente esterno, individuazione dei punti di forza e di
debolezza, definizione degli obiettivi, formulazione delle strategie e redazione dei piani - Il
piano di marketing - Il business plan.
ABILITA’: Leggere e comprendere le scelte aziendali con riferimento ai casi esaminati.
IL CONTROLLO DI GESTIONE
CONOSCENZE: Il concetto di controllo di gestione e di budget - Le fasi e gli strumenti del
controllo di gestione - L'articolazione del sistema di budgeting - La rilevazione e l'analisi
degli scostamenti – Il reporting.
ABILITA’: Redigere i budgets operativi e quello economico - Effettuare l'analisi degli
scostamenti con riferimento ai costi variabili e ai ricavi.
Gli Alunni L’insegnante
Maria Teresa Galluzzi
SIMULAZIONI DELLE PROVE SCRITTE
PRIMA SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO di mercoledì 10
Dicembre 2014 durata 6 ore CLASSE ARTICOLATA V C - D
ALLIEVO CLASSE DATA
VERIFICA SCRITTA DI ITALIANO : TIPOLOGIE A, B, C, D
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A (ANALISI DEL TESTO)
Leggi la poesia<<L’assiuolo>>di Giovanni Pascoli e,dopo aver introdotto l’argomento parlando dei
più importanti aspetti della vita del poeta in relazione alle sue opere, rispondi alle seguenti domande:
1. Quali sono i tipici stilemi pascoliani presenti nella lirica?
2. In quali differenti modi viene definito nel testo il verso dell’Assiuolo, e perché?
3. In quali versi Pascoli usa un linguaggio fonosimbolico?
4. Dove puoi rintracciare nel testo l’uso dell’enjambement e dell’anafora?
5. Come puoi parafrasare le espressioni figurate alba di perla, nebbia di latte, sospiro di vento?
6. Qual è il significato dell’analogia presente nei versi 21-22?
7. Perché diciamo che l’Assiuolo è un simbolo baudelairiano?
8. Qual è quindi la relazione tra il Simbolismo francese e il Fanciullino di Pascoli?
L’ASSIUOLO
Dov’era la luna? ché il cielo
notava in un’alba di perla,
ed ergersi il mandorlo e il melo
parevano a meglio vederla.
Venivano soffi di lampi
da un nero di nubi laggiù;
veniva una voce dai campi:
chiù…
Le stelle lucevano rare
tra mezzo alla nebbia di latte:
sentivo il cullare del mare,
sentivo un fru fru tra le fratte;
sentivo nel cuore un sussulto,
com’eco d’un grido che fu.
Sonava lontano il singulto:
chiù…
Su tutte le lucide vette
tremava un sospiro di vento:
squassavano le cavallette
finissimi sistri d'argento
(tintinni a invisibili porte 21
che forse non s’aprono più?); 22
e c’era quel pianto di morte
chiù…
TIPOLOGIA B ( REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE )
Puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti.
CONSEGNE
1. Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando i documenti e i
dati che lo corredano e facendo riferimento alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
2. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Indica
la destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di
argomento culturale, altro) del tuo saggio.
3. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale ipotizzi la
pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro).
4. Per attualizzare l’argomento puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi
di rilievo).
5. Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO
ARGOMENTO : AFFETTI FAMILIARI
DOCUMENTI
<<In morte del fratello Giovanni>>
Un dì, s’io non andrò sempre fuggendo
di gente in gente, me vedrai seduto
su la tua pietra, o fratel mio, gemendo
il fior de’ tuoi gentili anni caduto.
La Madre or sol, suo dì tardo traendo,
parla di me col tuo cenere muto;
ma io deluse a voi le palme tendo,
e sol da lunge i miei tetti saluto.
Sento gli avversi Numi, e le secrete
cure che al viver tuo furon tempesta,
e prego anch’io nel tuo porto quïete.
Questo di tanta speme oggi mi resta!
Straniere genti, l’ossa mie rendete
allora al petto della madre mesta.
U. FOSCOLO, <<Sonetti>>, 1802
<<A mia moglie, in montagna>>
Dal fondo del vasto catino,
supini presso un’acqua impaziente
d’allontanarsi dal vecchio ghiacciaio,
ora che i viandanti dalle braccia tatuate
han ripreso il cammino verso il passo,
possiamo guardare le vacche.
Poche sono salite in cima all’erta e pendono
senza fame né sete,
l’altre indugiano a mezza costa
dov’è certezza d’erba
e senza urtarsi, con industri strappi,
brucano; finché una
leva la testa a ciocco verso il cielo,
muggisce ad una nube ferma come un battello.
E giungono fanciulli con frasche che non usano,
angeli del trambusto inevitabile,
e subito due vacche si mettono a correre
con tutto il triste languore degli occhi
che ci crescono incontro.
Ma tu di fuorivia, non spaventarti,
non spaventare il figlio che maturi.
G. ORELLI, <<L’ora del tempo>> , 1962
Ed amai nuovamente; e fu di Lina
dal rosso scialle il più della mia vita.
Quella che cresce accanto a noi, bambina
dagli occhi azzurri è dal suo grembo uscita
Trieste è la città, la donna è Lina,
per cui scrissi il mio libro di più ardita
sincerità; né dalla sua fu fin
ad oggi mai l’anima mia partita.
Ogni altro conobbi umano amore;
ma per Lina torrei di nuovo un’altra
vita, di nuovo vorrei cominciare.
Per l’altezze l’amai del suo dolore,
perché tutto fu al mondo, e non mai scaltra,
e tutto seppe, e non se stessa, amare.
U. SABA, <<Autobiografia>>, 1924
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.
E. MONTALE, <<Satura>>, 1971
<<Il compleanno di mia figlia. 1966>>
Siano con selvaggia compunzione accese
le tre candele.
Saltino sui coperchi con fragore i due
compari di spada compiuti uno
sei anni e mezzo, l’altro cinque
e io trentaquattro e la mamma trentadue
e la nonna, se non sbaglio, sessantotto.
Questa scena non verrà ripetuta.
La scena non viene diversamente effigiata. E chi
si sentisse esule o in qualche
percentuale risulta ingrugnato
parli prima o domani.
Accogli, streghina di marzapane, la nostra sospettosa tenerezza.
Seguano come a caso stridi
di vagoni piombati, raffiche di mitragliatrice …
G. RABONI, <<Cadenza d’inganno>>, 1975
<<La madre>>
E il cuore quando d’un ultimo battito
Avrà fatto cadere il muro d’ombra
Per condurmi, Madre, sino al Signore,
Come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all’Eterno,
Come già ti vedeva
Quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,
Come quando spirasti
Dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m’avrà perdonato,
Ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d’avermi atteso tanto,
E avrai negli occhi un rapido sospiro.
G. UNGARETTI, 1930
2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO
ARGOMENTO : IL LAVORO TRA SICUREZZA E PRODUTTIVITA’
DOCUMENTI
<<Il lavoro nell’antichità non aveva il valore morale che gli è stato attribuito da venti secoli di cristianesimo
e dalla nascita del movimento operaio. Il disprezzo per il lavoro manuale è apparso a molti come
contropartita della schiavitù e, nel contempo, causa del ristagno delle tecniche. Dell’esistenza di questo
disprezzo si potrebbero dare molteplici prove. Nella Politica Aristotele esalta il fatto che i cittadini abbiano
tutto il tempo libero «per far nascere la virtù nella loro anima e perché possano adempiere i loro doveri
civici». È la stessa nozione dell’otium cum dignitate che appare come l’ideale di vita degli scrittori romani
alla fine della Repubblica e all’inizio dell’Impero. Ciò significa affermare anche che il lavoro è un ostacolo a
questo tipo di vita e, quindi, una degradazione.>>
C. MOSSE, <<Il lavoro in Grecia e a Roma>>, trad. it. di F. Giani Cecchini, Firenze, 1973
<<Nella produzione moderna il lavoro ha assunto un’importanza crescente tanto da essere considerato il
soggetto e non più l’oggetto di qualsiasi attività produttiva. Per il codice civile (libro V, artt. 2060 e sgg.),
che regola il lavoro nell’impresa come elemento soggettivo e dinamico, oltre che fattore primario della
produzione, il lavoro consiste nella prestazione di energie lavorative effettuata, contro il corrispettivo di una
retribuzione, da una persona fisica (lavoratore) a favore di un’altra persona fisica o giuridica (datore di
lavoro). Il lavoro può concorrere alla produzione in modo subordinato o autonomo.>>
ENCICLOPEDIA UNIVERSALE, vol. 13°, a cura di G. Ceccuti-S. Calzini-R. Guizzetti, Ed. “IL SOLE 24
ORE”, Milano, 2006
<<L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro (art. 1).
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo
questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta,
un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società (art. 4)>>.
COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
<<Dal Rapporto [ISFOL 2007] emerge una discrasia tra domanda e offerta di lavoro, soprattutto in quei
segmenti della popolazione - donne e over 55 anni in primis – per i quali, anche in linea con gli obiettivi di
Lisbona, si auspicherebbe un incremento dei tassi di attività. Sul fronte della qualità della crescita economica
del Belpaese, il rapporto sottolinea come i lavori siano sempre più meno conformi alle aspettative degli
individui, sia per la qualità del lavoro disponibile per i nuovi entrati sia per le prassi selettive. Le scarse
prospettive di carriera rappresentano il principale fattore di scoraggiamento sul fronte lavorativo. … Fa
riflettere il dato che quasi il 20% degli occupati ritenga di svolgere mansioni che utilizzano solo parzialmente
le loro competenze professionali. … Tra le iniziative da intraprendere per contrastare le criticità del nostro
mercato del lavoro, la ricetta dell’Isfol è migliorare la coerenza e l’adattabilità reciproca tra domanda e
offerta di lavoro. Soprattutto sfruttando al meglio le potenzialità del sistema dei servizi per l’impiego.
Inoltre, un funzionamento più fluido e trasparente del nostro mercato del lavoro passa anche attraverso la
conciliazione fra competitività e meriti e l’equità dell’accesso alle opportunità. Ma su tutti, prioritario, è
investire nella sicurezza del lavoro e nel contrasto del lavoro irregolare.>>
C. TUCCI, <<Rapporto Isfol: lavoro precario per 10 lavoratori su 100>>, 20 novembre 2007
<<L’ambiente di lavoro non rappresenta soltanto un’accezione più ristretta della nozione di ambiente, ma si
caratterizza in termini assai diversi. Anche esso costituisce infatti l’oggetto di una normativa amministrativa
e penale diretta a garantire la salute dei lavoratori addetti ad attività particolarmente rischiose, e che in taluni
ordinamenti impone alle imprese l’adozione di sistemi generali di controlli preventivi; … ma sovente è dato
riscontrare disposizioni che, attraverso la garanzia della salute a livello di rapporto individuale, attuano una
vera e propria tutela dell’ambiente di lavoro come oggetto di una situazione soggettiva specifica del
prestatore di lavoro, autonomamente tutelabile. … Così delineata, la tutela dell’ambiente di lavoro si
prospetta, più che come tutela di un luogo (e cioè dell’ambiente in genere), come garanzia della salute (e
quindi della persona) del lavoratore.>>
L. RICCA, <<La tutela dell’ambiente di lavoro nel quadro del sistema dei diritti sociali>>, in <<Protezione
dei diritti sociali e prevenzione degli incidenti sul lavoro nel quadro dei diritti dell’uomo lavoratore>>, Ed.
Giuffrè, Milano, 1988
<<Il fattore tecnologico è stato nelle ricerche più recenti piuttosto trascurato a vantaggio di una impostazione
che accentuava l’influenza delle variabili psico-sociologiche nel complesso fenomeno dell’infortunio. Non si
può negare però che un processo produttivo deve essere analizzato sotto l’aspetto tecnologico per poter
rilevare di quanto il comportamento umano venga condizionato dalla velocità e dalle caratteristiche della
produzione. L’infortunio nella sua apparente obiettività si è rilevato quale fenomeno la cui ricostruzione
fotogenica non è riconducibile a un meccanismo casualistico.>>
C. DI NARO - M. NOVAGA - G. COLETTI - S. COLLI, <<Sicurezza e produttività: influenza delle
variabili tecnologiche sul comportamento lavorativo>>, in <<Securitas>>, n° 7, anno 58, 1973
<<Tutto il tempo perduto a causa degli infortuni rappresenta ore-lavoro e ore-macchina aggiunte al tempo
richiesto per produrre una data quantità di beni o di servizi e, di conseguenza, riduce la produttività
aziendale. … A parte le perdite dirette di tempo, allorché il lavoro viene interrotto a causa di un infortunio,
condizioni pericolose di lavoro comportano un rallentamento delle lavorazioni stesse, poiché gli operai
devono stare in guardia e muoversi e lavorare con maggiore attenzione e prudenza di ciò che sarebbe invece
necessario se non esistesse il pericolo stesso. Di particolare importanza, a questo riguardo, sono ad esempio,
le trasmissioni dei motori, le cinghie di trasmissione e le parti mobili delle macchine nelle cui vicinanze gli
operai sono costretti a lavorare oppure a passare.>>
A. BERRA - T. PRESTIPINO, <<Lo studio del lavoro e la psicologia della sicurezza lavorativa>>, Ed.
Angeli, Milano 1983
<<A tale principio del rischio professionale si ispirò, fin dall’inizio, la nostra legislazione per gli infortuni sul
lavoro; la quale per la protezione del rischio stesso impose al datore d’opera l’obbligo dell’assicurazione.
Con ciò, da un lato, si volle meglio garantire agli infortunati il pagamento delle indennità sostituendo
l’Istituto assicuratore (ente finanziariamente più solido) all’imprenditore, soggetto all’insolvibilità; dall’altro
lato si volle salvare l’imprenditore da oneri eccessivi rispetto alla sua potenzialità economica, pei casi di
infortuni gravi, ripetuti o collettivi.>>
G. MIRALDI, <<Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali>>, Cedam, Padova, 1979
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO : LA MEMORIA STORICA TRA CUSTODIA DEL PASSATO E PROGETTO
PER IL FUTURO.
DOCUMENTI
<<Osserva il gregge che pascola davanti a te: non sa che cosa sia ieri, che cosa sia oggi: salta intorno,
mangia, digerisce, salta di nuovo. E’ così dal mattino alla sera e giorno dopo giorno, legato brevemente con
il suo piacere ed il suo dispiacere, attaccato cioè al piolo dell’attimo e perciò né triste né annoiato …
L’uomo chiese una volta all’animale: Perché mi guardi soltanto senza parlarmi della felicità? L’animale
voleva rispondere e dice: Ciò avviene perché dimentico subito quello che volevo dire – ma dimenticò subito
anche questa risposta e tacque: così l’uomo se ne meravigliò. Ma egli si meravigliò anche di se stesso, di non
poter imparare a dimenticare e di essere sempre accanto al passato: per quanto lontano egli vada e per quanto
velocemente, la catena lo accompagna. E’ un prodigio: l’attimo, in un lampo è presente, in un lampo è
passato, prima un niente, dopo un niente, ma tuttavia torna come fantasma e turba la pace di un istante
successivo. Continuamente si stacca un foglio dal rotolo del tempo, cade, vola via - e improvvisamente rivola
indietro, in grembo all’uomo. Allora l’uomo dice ‘mi ricordo’.>>
F. NIETZSCHE, <<Considerazioni inattuali – Sull’utilità e il danno della storia per la vita>>, 1884
<<La distruzione del passato, o meglio la distruzione dei meccanismi sociali che connettono l’esperienza dei
contemporanei a quello delle generazioni precedenti, è uno dei fenomeni più tipici e insieme più strani degli
ultimi anni del Novecento. La maggior parte dei giovani alla fine del secolo è cresciuta in una sorta di
presente permanente, nel quale manca ogni rapporto organico con il passato storico del tempo in cui essi
vivono. Questo fenomeno fa sì che la presenza e l’attività degli storici, il cui compito è ricordare ciò che gli
altri dimenticano, siano ancor più essenziali alla fine del secondo millennio di quanto mai lo siano state nei
secoli scorsi. Ma proprio per questo motivo gli storici devono essere più che semplici cronisti e compilatori
di memorie, sebbene anche questa sia la loro necessaria funzione>>.
E. J. HOBSBAWM, <<Il secolo breve>>, Milano, 1997
<<Mai si è parlato tanto di memoria storica da quando è caduto il muro di Berlino nell’autunno ’89, e
tuttavia questo discorrere concitato restava ingabbiato nel nominalismo: i fatti riesumati non erano che flatus
vocis, il cui significato sembrava essere destinato a sperdersi […]. La storia recente dell’uomo europeo si
riassume in questa incapacità di cadere nel tempo e di conoscerlo. Di lavorare sulla memoria, ma anche di
oltrepassarla per estendere i confini e costruire su di essa […]. Quel che ci salva, che ci dà il senso del
tempo, è il nostro “esser nani che camminano sulle spalle dei giganti”. I giganti sono le nostre storie, i
successivi e contraddittori volti che abbiamo avuto in passato, e in quanto tali personificano il vissuto
personale e collettivo che ci portiamo dietro come bagagli. Dalle loro alte spalle possiamo vedere un certo
numero di cose in più, e un po’ più lontano. Pur avendola vista assai debole possiamo, col loro aiuto, andare
al di là della memoria e dell’oblio>>.
B. SPINELLI, <<Il sonno della memoria>>, Milano, 2001
<<La memoria è il rombo sordo del tempo, scandisce il distacco dal passato per tentare di capire quel che è
accaduto.>>
E. LOEWENTHAL, <<La Stampa>>, 25/1/2002
4. AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO
ARGOMENTO : L’ACQUA, RISORSA E FONTE DI VITA
DOCUMENTI
<<H²O UNA BIOGRAFIA DELL’ACQUA : H²O è l’unica formula chimica che tutti conoscono. Ed è
giusto che sia così: l’acqua non è solo la sostanza più diffusa sulla terra, ma è la condizione necessaria, la
fonte, la matrice della vita. In tutti gli antichi miti della creazione, in principio era l’acqua: nella Bibbia “lo
spirito di Dio aleggiava sulle acque”; nel Regveda, tutto “era acqua indistinta”. Quando la spogliamo dei suoi
abbellimenti simbolici, della sua associazione con la purezza, l’anima, la maternità, la vita e la giovinezza;
anche quando la riduciamo ad un fenomeno da laboratorio, chimico o geologico che sia, l’acqua continua ad
affascinarci. Molecola a prima vista molto semplice, nondimeno l’acqua lancia alla scienza sfide sempre
difficili.>>
PH. BALL,<<H²O una biografia dell’acqua>>, Rizzoli, 2000
USI E SPRECHI : <<Destino veramente strano quello dell’acqua: se un essere umano ne è privato solo per
pochi giorni, muore. Se una zona attraversa un lungo periodo di siccità, migliaia o addirittura milioni di
persone muoiono di fame. Senza di essa, niente può vivere, crescere, produrre. E tutto questo si riflette nelle
idee che ci facciamo sull’acqua e nella sacralità che spesso ancora la circonda. Allo stesso tempo, però,
l’acqua è sprecata, sporcata, ignorata e dimenticata forse più di qualunque altra risorsa naturale.>>
M. FONTANA, <<L’acqua, natura, uso, consumo, inquinamento e sprechi>>, Editori riuniti, 1984
ACQUA, FONTE DI SICUREZZA ALIMENTARE: <<Affinché vi sia cibo occorre che vi sia acqua. É
quindi fondamentale investire per garantire la disponibilità e l’uso efficiente delle risorse idriche, in un
indispensabile contesto di salvaguardia ambientale. Acqua e cibo rappresentano il motore di quello sviluppo
autosostenibile cui tutti dobbiamo dare priorità assoluta.>>
Introduzione a <<Celebrazioni Ufficiali Italiane per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2002>> da
parte del presidente del Consiglio dei Ministri
PROSPETTIVE FUTURE: <<La società contemporanea si è abituata all’idea che risorse essenziali per la
vita e per le attività economiche e produttive, come l’acqua, siano inesauribili, a portata di mano, sempre
disponibili. Non tutti sanno, tuttavia, che questa fondamentale risorsa è limitata e, in alcune situazioni,
comincia anche a scarseggiare. Occorre, quindi, migliorare la conoscenza e la tutela dell’acqua come
elemento fondamentale esistente in natura e dell’acqua come risorsa per lo sviluppo, necessaria per la vita,
per la salute, per le città e per le campagne, e in particolare per l’agricoltura e per una sana alimentazione. ...
In futuro ? É ormai evidente ? L’acqua diventerà sempre più un bene prezioso ed insostituibile, anche raro.
Le difficoltà di approvvigionamento, il declino della qualità, la penuria, il consumo disattento, gli sprechi
dell’acqua sono già motivo di preoccupazione. … L’acqua non dovrà essere un fattore di incertezza o, nel
caso delle catastrofi, minaccia per la popolazione del mondo, anche nei luoghi dove il clima favorevole, le
piogge, l’innevamento, l’alternarsi delle stagioni l’hanno resa abbondante.>>
<<Atti della Giornata mondiale per l’alimentazione 2002>>
È L’ANNO DELLA VITA: <<É certamente una coincidenza che il 2003, atteso da tempo per celebrare i
cinquant’anni dalla scoperta della struttura a doppia elica del Dna, sia stato dedicato anche all’acqua.
L’accostamento non poteva essere, comunque, più pertinente. Il Dna è, soprattutto nell’immaginario
collettivo, il simbolo biologico della vita, ed è un luogo non meno comune che l’acqua è una condizione
indispensabile per la vita. Nonché un ambiente che offre straordinarie opportunità evolutive. Con
conseguenze non sempre benefiche per l’uomo: nel passaggio a una civiltà più sedentaria l’acqua ha infatti
cominciato a rappresentare un grave rischio di morte per l’umanità, veicolando gli agenti di malattie come il
tifo e il colera o favorendo lo sviluppo di artropodi in grado di trasmettere virus, o parassiti come la malaria.
Il rapporto fra acqua e vita è stato intuito da molti miti della creazione, in particolare presso quelle civiltà che
si svilupparono sulle sponde dei grandi fiumi e fatto proprio addirittura dal primo filosofo naturalista,
Talete.>>
G. CORBELLINI, <<Una molecola nell’oceano>>, in <<Il Sole 24 Ore>>, 5 gennaio 2003
<<La molecola è sempre H2O ma in molte parti del mondo è marrone, sporca di fango e portatrice di funghi
e batteri e quindi di malattie e di morte: oppure è assente del tutto. Per l’Organizzazione mondiale della
Sanità la situazione peggiora: nel 2025 l’oro blu potrebbe essere insufficiente per due persone su tre. Urgono
nuovi accordi internazionali. L’acqua è un problema globale, ma a differenza del riscaldamento del clima, è
affrontabile su scala locale. Lo stress idrico è, per esempio, spesso causato da sprechi locali: in primo luogo
dalle inefficienze in agricoltura (attività per la quale utilizziamo il 70% dell’acqua), ma anche da semplici,
stupide perdite delle tubature o contaminazioni evitabili. … Ma ciò che in Italia è un problema, in Bangla
Desh può diventare un dramma. Fino a una trentina di anni fa, tutti bevevano acqua contaminata dalle
fognature. Ascoltando i geologi, però, si scopre che basterebbe scavare i pozzi a una profondità di 80 metri,
anziché di 50 circa per eliminare il problema alle radici nel 99% dei casi.>>
M. MERZAGORA, <<Un patto sul colore dell’acqua>>, in <<Il Sole 24 Ore>>, 5 gennaio 2003
L’EMERGENZA IDRICA E LA STIMOLAZIONE DELLA PIOGGIA : <<L’agricoltura italiana può
contare sempre meno sulle piogge. … Una situazione che provocherà pesanti ripercussioni economiche se si
considera che più del 50% del valore lordo della produzione agricola italiana dipende dall’irrigazione e che i
due terzi del valore delle esportazioni è costituito da prodotti che provengono da territori irrigati. Alla
stimolazione delle piogge si lavora nei Paesi più avanzati al mondo, come gli Stati Uniti, e in nazioni, come
Israele, che hanno adottato la tecnologia italiana e si avvalgono della consulenza dei nostri esperti. Non solo.
Il convegno dell’Organizzazione meteorologica mondiale ha riaffermato, lo scorso anno a Ginevra, il grande
interesse per la stimolazione della pioggia riprendendo l’indicazione data dalla Conferenza di Rio de Janeiro
che cita questa tecnologia quale sistema di lotta alla desertificazione della terra. Cos’è la stimolazione della
pioggia? La tecnologia messa a punto da un’associazione italiana riproduce in sostanza il processo naturale
di formazione delle precipitazioni. Ci si avvale di piccoli aerei che volano alla base dei sistemi nuvolosi,
rilasciando microscopiche particelle di ioduro di argento in grado di accelerare il processo di condensazione
trasformando il vapore in pioggia che cade al suolo.>>
AGRICOLTURA, marzo / aprile 2002
TIPOLOGIA C : TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Il candidato si soffermi sulle vicende della prima guerra mondiale in riferimento soprattutto alle cause e alle
conseguenze determinate dal conflitto.
TIPOLOGIA D : TEMA DI ORDINE GENERALE
«Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti».
Il candidato, prendendo spunto da questa “previsione” di Andy Warhol, analizzi il valore assegnato alla
“fama” (effimera o meno) nella società odierna e rifletta sul concetto di “fama” proposto dall’industria
televisiva (Reality e Talent show) o diffuso dai social media (Twitter, Facebook, YouTube, Weblog, ecc.).
_______________________________________________________________________________________
Durata massima della prova: 6 ore.É consentito soltanto l’uso del dizionario di Italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
SECONDA SIMULAZIONE DELLLA PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO di Mercoledì 13
Maggio 2015 durata 6 ore CLASSE V C/D
ALLIEVO CLASSE DATA
VERIFICA SCRITTA DI ITALIANO : TIPOLOGIE A, B, C, D DELL’ESAME DI STATO
( SECONDA PROVA COMUNE PER CLASSI QUINTE E SECONDA SIMULAZIONE DELLA
PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO )
TIPOLOGIA A (ANALISI DEL TESTO)
Salvatore Quasimodo, <<Ride la gazza, nera sugli aranci>>, in <<Ed è subito sera>>.
(Edizione : S. Quasimodo, <<Poesie e discorsi sulla poesia>>, a cura di G. Finzi, Mondadori, Milano1996)
1 Forse è un segno vero della vita:
intorno a me fanciulli con leggeri
moti del capo danzano in un gioco
di cadenze e di voci lungo il prato
5 della chiesa. Pietà della sera, ombre
riaccese sopra l’erba così verde,
bellissime nel fuoco della luna!
Memoria vi concede breve sonno;
ora, destatevi. Ecco, scroscia il pozzo
10 per la prima marea. Questa è l’ora:
non più mia, arsi, remoti simulacri.
E tu vento del sud forte di zàgare,
spingi la luna dove nudi dormono
fanciulli, forza il puledro sui campi
15 umidi d’orme di cavalle, apri
il mare, alza le nuvole dagli alberi:
già l’airone s’avanza verso l’acqua
e fiuta lento il fango tra le spine,
ride la gazza, nera sugli aranci.
Salvatore Quasimodo. Nato a Modica (Ragusa) nel 1901, morto nel 1968, consegue il premio Nobel per la
letteratura nel 1959. L’evoluzione della sua poesia riflette la storia della poesia contemporanea italiana,
dall’Ermetismo ad un discorso poetico più ampio. Le raccolte poetiche degli anni Trenta confluiscono in
<<Ed è subito sera>> (1942). Le sue traduzioni dei poeti greci dell’antichità sono spesso poesia originale
(<<Lirici greci>>, 1940). Nelle raccolte <<Giorno dopo giorno>> (1947), <<La vita non è sogno>> (1949),
<<Il falso e vero verde>> (1954 e 1956), <<La terra impareggiabile>> (1958), <<Dare e avere>> (1966) si
avverte l’esigenza del poeta di volgersi ad un colloquio aperto con gli uomini.
Nella lirica <<Ride la gazza, nera sugli aranci>>, la rievocazione della Sicilia si fonde con quella
dell’infanzia e della comunione con la natura, in contrasto con il dolore presente della vita.
1. Comprensione del testo
Dopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto del testo.
2. Analisi del testo
2.1 Chiarisci il primo verso della poesia.
2.2 Spiega l’espressione “Pietà della sera” (v. 5).
2.3 Qual è il significato dell’espressione “ombre / riaccese” (vv. 5-6)?
2.4 Soffermati sul motivo della memoria (v. 8).
2.5 Spiega l’espressione arsi, remoti simulacri (v. 11).
2.6 In quali scene si fa evidente l’atmosfera mitica e con quali espressioni?
2.7 Soffermati sul motivo della natura, presente nella seconda parte della poesia.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Le tematiche della fanciullezza, della memoria e della comunione con la natura si fondono nella poesia,
accentuate da sapienti scelte stilistiche. Riflettendo su questa lirica commenta nell’insieme il testo dal punto
di vista del contenuto e della forma. Approfondisci poi l’interpretazione complessiva della poesia con
opportuni collegamenti ad altri testi di Quasimodo e/o a testi di altri autori del Novecento.
TIPOLOGIA B ( REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE )
Puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti.
CONSEGNE
6. Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando i documenti e i
dati che lo corredano.
7. Se scegli la forma del «saggio breve», sulla base dell’interpretazione e del confronto dei documenti e dei dati
forniti, argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Indica la destinazione editoriale (rivista
specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro) del tuo
saggio.
8. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti
sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo “pezzo”. Dai all’articolo un titolo coerente e appropriato e indica il
tipo di giornale sul quale ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro).
9. Per attualizzare l’argomento puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi
di rilievo).
10. Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Il dono.
DOCUMENTI
«La madre aveva steso una tovaglia di lino, per terra, su una stuoia di giunco, e altre stuoie attorno. E,
secondo l’uso antico, aveva messo fuori, sotto la tettoia del cortile, un piatto di carne e un vaso di vino cotto
dove galleggiavano fette di buccia d’arancio, perché l’anima del marito, se mai tornava in questo mondo,
avesse da sfamarsi. Felle andò a vedere: collocò il piatto ed il vaso più in alto, sopra un’asse della tettoia,
perché i cani randagi non li toccassero; poi guardò ancora verso la casa dei vicini. Si vedeva sempre luce alla
finestra, ma tutto era silenzio; il padre non doveva essere ancora tornato col suo regalo misterioso. Felle
rientrò in casa, e prese parte attiva alla cena. In mezzo alla mensa sorgeva una piccola torre di focacce tonde
e lucide che parevano d’avorio: ciascuno dei commensali ogni tanto si sporgeva in avanti e ne tirava una a
sé: anche l’arrosto, tagliato a grosse fette, stava in certi larghi vassoi di legno e di creta: e ognuno si serviva
da sé, a sua volontà. […] Ma quando fu sazio e sentì bisogno di muoversi, ripensò ai suoi vicini di casa: che
mai accadeva da loro? E il padre era tornato col dono? Una curiosità invincibile lo spinse ad uscire ancora
nel cortile, ad avvicinarsi e spiare. Del resto la porticina era socchiusa: dentro la cucina le bambine stavano
ancora intorno al focolare ed il padre, arrivato tardi ma sempre in tempo, arrostiva allo spiedo la coscia del
porchetto donato dai vicini di casa. Ma il regalo comprato da lui, dal padre, dov’era? – Vieni avanti, e vai su
a vedere – gli disse l’uomo, indovinando il pensiero di lui. Felle entrò, salì la scaletta di legno, e nella
cameretta su, vide la madre di Lia assopita nel letto di legno, e Lia inginocchiata davanti ad un canestro. E
dentro il canestro, fra pannolini caldi, stava un bambino appena nato, un bel bambino rosso, con due riccioli
sulle tempie e gli occhi già aperti. – È il nostro primo fratellino – mormorò Lia. – Mio padre l’ha comprato a
mezzanotte precisa, mentre le campane suonavano il “Gloria”. Le sue ossa, quindi, non si disgiungeranno
mai, ed egli le ritroverà intatte, il giorno del Giudizio Universale. Ecco il dono che Gesù ci ha fatto questa
notte.» Grazia DELEDDA, <<Il dono di Natale>>, 1930, in G. D., <<Le novelle>>, 4, La Biblioteca
dell’identità de L’Unione Sarda, Cagliari 2012
«Gli uomini disapprendono l’arte del dono. C’è qualcosa di assurdo e di incredibile nella violazione del
principio di scambio; spesso anche i bambini squadrano diffidenti il donatore, come se il regalo non fosse
che un trucco per vendere loro spazzole o sapone. In compenso si esercita la charity, la beneficenza
amministrata, che tampona programmaticamente le ferite visibili della società. Nel suo esercizio organizzato
l’impulso umano non ha più il minimo posto: anzi la donazione è necessariamente congiunta all’umiliazione,
attraverso la distribuzione, il calcolo esatto dei bisogni, in cui il beneficato viene trattato come un oggetto.
Anche il dono privato è sceso al livello di una funzione sociale, a cui si destina una certa somma del proprio
bilancio, e che si adempie di mala voglia, con una scettica valutazione dell’altro e con la minor fatica
possibile. La vera felicità del dono è tutta nell’immaginazione della felicità del destinatario: e ciò significa
scegliere, impiegare tempo, uscire dai propri binari, pensare l’altro come un soggetto: il contrario della
smemoratezza. Di tutto ciò quasi nessuno è più capace. Nel migliore dei casi uno regala ciò che
desidererebbe per sé, ma di qualità leggermente inferiore. La decadenza del dono si esprime nella penosa
invenzione degli articoli da regalo, che presuppongono già che non si sappia che cosa regalare, perché, in
realtà, non si ha nessuna voglia di farlo. Queste merci sono irrelate come i loro acquirenti: fondi di
magazzino fin dal primo giorno.» Theodor W. ADORNO, <<Minima moralia. Meditazioni della vita
offesa>>, trad. it., Einaudi, Torino 1994 (ed. originale 1951)
«La Rete di certo promuove la diffusione di una nuova cultura del dono, dello scambio reciproco (o quasi).
Possiamo percorrere strade aperte, sconfinate, che offrono nuove possibilità di stabilire contatti e anche di
dare vita a forme di aggregazione fondate sostanzialmente sul dono, ma che rimangono racchiuse in piccole
nicchie, microcosmi con cui giocare o dove si può apprendere, nei quali ci si mostra, si costruiscono e si
modificano identità, si condividono interessi, si elaborano linguaggi. Un dono costretto quindi dentro piccole
mura fatte di specchi, trasparenti, che riflettono e amplificano la luce e i legami, ma che non sempre riescono
a sopravvivere alle intemperie, agli improvvisi venti del mondo contemporaneo. E quando si spezzano, non
si può fare altro che costruire qualcosa di simile, un po’ più in là. Una delle caratteristiche della Rete è quella
di dare vita a comunità immaginate, che non sempre necessitano di relazioni tra gli individui.»
Marco AIME e Anna COSSETTA, <<Il dono al tempo di Internet>>, Einaudi, Torino 2010
«Difficilmente si diventa una persona generosa da soli: la generosità è una cosa che si impara. […] Quando
un dono s’inserisce in una catena di reciprocità generalizzata, si lascia meno facilmente interpretare come un
fenomeno puramente individualistico e interessato. Nel caso di una reciprocità diretta, invece, la tentazione è
forte di assimilare lo scambio di doni a una variante dello scambio mercantile. […] È così che, in un
mercoledì del mese di luglio 2007, Barbara Bunnell diventa la prima paziente nella storia a ricevere un rene
all’interno di una catena di reciprocità generalizzata. Dopo che il primo donatore regala il suo rene a Barb,
Ron Bunnell, il marito di Barb, darà un suo rene ad Angela Heckman; poi la madre di Angela darà un suo
rene a qualcun altro ancora, e così via, in una catena continua che aiuterà altre sette persone. All’inizio di
questa catena c’è un giovane uomo, Matt Jones, che accetta di donare un rene “senza perché”; cioè non per
salvare dalla dialisi una persona cara, ma solo per la gioia di aiutare sconosciuti.»
Mark ANSPACH, <<Cosa significa ricambiare? Dono e reciprocità>>, in AA.VV., <<Cosa significa
donare?>>, Guida, Napoli 2011
«Da una lettura sommaria e superficiale si può concludere che oggi non c’è più posto per il dono ma solo per
il mercato, lo scambio utilitaristico, addirittura possiamo dire che il dono è solo un modo per simulare
gratuità e disinteresse là dove regna invece la legge del tornaconto. In un’epoca di abbondanza e di opulenza
si può addirittura praticare l’atto del dono per comprare l’altro, per neutralizzarlo e togliergli la sua piena
libertà. Si può perfino usare il dono - pensate agli «aiuti umanitari» - per nascondere il male operante in una
realtà che è la guerra. […] Ma c’è pure una forte banalizzazione del dono che viene depotenziato e stravolto
anche se lo si chiama «carità»: oggi si «dona» con un sms una briciola a quelli che i mass media ci indicano
come soggetti - lontani! - per i quali vale la pena provare emozioni... Dei rischi e delle possibili perversioni
del dono noi siamo avvertiti: il dono può essere rifiutato con atteggiamenti di violenza o nell’indifferenza
distratta; il dono può essere ricevuto senza destare gratitudine; il dono può essere sperperato: donare, infatti,
è azione che richiede di assumere un rischio. Ma il dono può anche essere pervertito, può diventare uno
strumento di pressione che incide sul destinatario, può trasformarsi in strumento di controllo, può incatenare
la libertà dell’altro invece di suscitarla. I cristiani sanno come nella storia perfino il dono di Dio, la grazia,
abbia potuto e possa essere presentato come una cattura dell’uomo, un’azione di un Dio perverso, crudele,
che incute paura e infonde sensi di colpa. Situazione dunque disperata, la nostra oggi? No! Donare è un’arte
che è sempre stata difficile: l’essere umano ne è capace perché è capace di rapporto con l’altro, ma resta vero
che questo «donare se stessi» - perché di questo si tratta, non solo di dare ciò che si ha, ciò che si possiede,
ma di dare ciò che si è - richiede una convinzione profonda nei confronti dell’altro. Donare significa per
definizione consegnare un bene nelle mani di un altro senza ricevere in cambio alcunché. Bastano queste
poche parole per distinguere il «donare» dal «dare», perché nel dare c’è la vendita, lo scambio, il prestito.
Nel donare c’è un soggetto, il donatore, che nella libertà, non costretto, e per generosità, per amore, fa un
dono all’altro, indipendentemente dalla risposta di questo. Potrà darsi che il destinatario risponda al donatore
e si inneschi un rapporto reciproco, ma può anche darsi che il dono non sia accolto o non susciti alcuna
reazione di gratitudine. Donare appare dunque un movimento asimmetrico che nasce da spontaneità e
libertà.»
Enzo BIANCHI, <<Dono. Senza reciprocità>> – Festival filosofia – Carpi, 16/09/2012 –
http://www.vita.it/non-profit/volontariato
2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO
ARGOMENTO : Le nuove responsabilità.
DOCUMENTI
«Tanto la storiografia quanto la climatologia hanno tratto un grande impulso dall’atterraggio sulla Luna del
1969. Fu allora, infatti, che la fragilità della terra divenne visibile. Da quel momento la protezione della
natura e dell’ambiente ha acquistato un’importanza sempre maggiore, assumendo anzi il carattere di una vera
e propria industria. Le associazioni e le istituzioni ambientaliste lavorano sulla base di campagne di
sensibilizzazione che, quanto a professionalità, non sono seconde a quelle delle multinazionali. In
particolare, a partire dagli anni Novanta il timore del Riscaldamento globale ha rimpiazzato i precedenti,
come quello per la Moria dei boschi o quello per il Buco nell’ozono. Ora, per la prima volta, alla sbarra non
è più solo l’industria, ma ogni consumatore finale. In pratica ogni abitante della Terra è colpevole: il
boscimano sudafricano, che incendia la savana per cacciare o per guadagnare terreno coltivabile, e il
fazendero argentino, i cui manzi producono metano, il coltivatore di riso a Bali e il banchiere cinese, che fa i
suoi affari in uno studio dotato di aria condizionata.»
Wolfgang BEHRINGER, <<Storia culturale del clima>>, Bollati Boringhieri, Torino 2013 (prima ed.
originale 2007)
«Crescita demografica e scelta coercitiva.
Anche se le paure maltusiane di lungo periodo per la produzione alimentare sono infondate, o almeno
premature, ci sono però buone ragioni per preoccuparsi, in generale, per il tasso di crescita della popolazione
mondiale. Non si può dubitare che, nell’ultimo secolo, questo tasso abbia notevolmente accelerato: la
popolazione mondiale ha impiegato milioni di anni per raggiungere il primo miliardo, poi in 123 è arrivata al
secondo, al terzo in 33, al quarto in 14, al quinto in 13, e secondo le proiezioni delle Nazioni Unite il sesto
promette di arrivare in altri 11. Il numero degli abitanti del pianeta è cresciuto di 923 milioni solo nel
decennio 1980-90, e questo aumento corrisponde quasi alla popolazione complessiva di tutto il mondo
all’epoca di Malthus. Quanto agli anni Novanta, al loro termine pare non abbiano registrato un’espansione
molto inferiore. Se un simile andamento proseguisse, la terra, sicuramente, sarebbe sovraffollata in modo
spaventoso prima ancora della fine del ventunesimo secolo. Molti segni indicano in modo chiaro, tuttavia,
che il tasso di crescita della popolazione mondiale sta cominciando a rallentare, per cui dobbiamo chiederci:
si rafforzeranno le ragioni della frenata? E, in caso affermativo, a quale ritmo? E non meno importante è
un’altra domanda: è necessario un intervento pubblico per agevolare il rallentamento?»
Amartya SEN, <<Lo sviluppo è libertà. Perché non c’è crescita senza democrazia>>, Mondadori, Milano
2012 (ed. originale 1999)
«L’apprendistato della coesistenza con l’altro, l’escluso dalla costruzione della nostra tradizione, ci inizia a
una coesistenza mondiale che corrisponde a una delle sfide della nostra epoca. Aprire uno spazio all’altro, a
un mondo differente dal nostro, all’interno stesso della nostra propria tradizione, è il primo, e il più difficile,
gesto multiculturale. Incontrare lo straniero fuori dalle nostre frontiere è relativamente facile, e soddisfa
anche le nostre aspirazioni, finché possiamo rientrare da noi e appropriarci fra noi ciò che abbiamo così
scoperto. Essere costretti a restringere e modificare questo «da noi», il nostro modo di essere «a casa», è
molto più difficile, soprattutto senza che ciò provochi un’infedeltà a noi stessi. […] Finché l’altro non sarà
riconosciuto e rispettato come ponte fra natura e cultura, com’è, prima, il caso per l’altro genere, ogni
tentativo di mondializzazione democratica resterà un imperativo morale senza realizzazione concreta. Finché
l’universale non sarà considerato essere due, e l’umanità un luogo di coesistenza culturalmente feconda fra
due generi irriducibilmente differenti, sempre una cultura vorrà imporre il suo colore ed i suoi valori
all’altro, anche mediante la sua morale e la sua religione.»
Luce IRIGARAY, <<Condividere il mondo>>, Bollati Boringhieri, Torino 2009 (ed. originale 2008)
«Ogni essere umano deve disporre di una “cittadinanza mondiale”. Nessuno deve essere più “apolide”.
Ciascuno deve sentirsi a casa propria sulla terra. Chiunque deve avere il diritto di lasciare il proprio paese
d’origine e di essere accolto, almeno temporaneamente, in qualsiasi altro luogo. […] Reciprocamente, ogni
essere umano ha dei doveri nei confronti degli altri essere umani, delle generazioni che verranno, delle altre
specie viventi e del pianeta. L’umanità ha in particolare il dovere di mostrare empatia verso le generazioni
future e verso le altre specie necessarie alla sua sopravvivenza. Deve quindi considerare come suo dovere
creare le condizioni perché le prossime generazioni e le altre specie possano esercitare i loro diritti. Deve
disporre di un accesso a tutte le sue risorse e, in particolare, alla ricchezza accumulata.» Jacques
ATTALI, <<Domani, chi governerà il mondo?>>, Fazi Editore, Roma 2012 (ed. originale 2011)
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO : Violenza e non-violenza: due volti del Novecento.
DOCUMENTI
«Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell’Esperienza della Guerra aveva dato al conflitto
una nuova dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e personale. Il prolungarsi degli
atteggiamenti degli anni di guerra in tempo di pace incoraggiò una certa brutalizzazione della politica,
un’accentuata indifferenza per la vita umana. Non erano soltanto la perdurante visibilità e lo status elevato
dell’istituzione militare in Paesi come la Germania a stimolare una certa spietatezza. Si trattava soprattutto di
un atteggiamento mentale derivato dalla guerra, e dall’accettazione della guerra stessa. L’effetto del processo
di brutalizzazione sviluppatosi nel periodo tra le due guerre fu di eccitare gli uomini, di spingerli all’azione
contro il nemico politico, oppure di ottundere la sensibilità di uomini e donne di fronte allo spettacolo della
crudeltà umana e alla morte. […] Dopo il 1918, nessuna nazione poté sfuggire completamente al processo di
brutalizzazione; in buona parte dell’Europa, gli anni dell’immediato dopoguerra videro una crescita della
criminalità e dell’attivismo politico. Da un capo all’altro dell’Europa, parve a molti che la Grande Guerra
non fosse mai finita, ma si fosse prolungata nel periodo tra il primo e il secondo conflitto mondiale. Il
vocabolario della battaglia politica, il desiderio di distruggere totalmente il nemico politico, e il modo in cui
questi avversari venivano dipinti: tutto sembrò continuare la prima guerra mondiale, anche se stavolta
perlopiù contro nemici diversi (e interni).» George L. MOSSE, <<Le guerre mondiali. Dalla tragedia al
mito dei caduti>>, trad. it., Roma-Bari 1990
«Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e possa essere tanto
temuta da esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora permesso di manifestarsi secondo
l’attuale ordinamento giuridico. È questo il caso della lotta di classe nella forma del diritto di sciopero
garantito ai lavoratori. I lavoratori organizzati sono oggi, accanto agli Stati, il solo soggetto di diritto cui
spetti un diritto alla violenza. Contro questo modo di vedere si può certamente obiettare che l’omissione di
azioni, un non-agire, come in fin dei conti è lo sciopero, non dovrebbe affatto essere definita come violenza.
Questa considerazione ha certamente facilitato al potere statale la concessione del diritto di sciopero, quando
ormai non si poteva più evitare. Ma poiché non è incondizionata, essa non vale illimitatamente.»
Walter BENJAMIN, <<Per la critica della violenza>>, 1921, trad. it., Alegre, Roma 2010
«Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale dell’aggressività nel regno
animale, la violenza era esaltata come una manifestazione della forza della vita e segnatamente della sua
creatività. Sorel, ispirato dall’élan vital di Bergson, mirava a una filosofia della creatività destinata ai
«produttori» e polemicamente rivolta contro la società dei consumi e i suoi intellettuali; tutti e due, a suo
avviso, gruppi parassitari. […] Nel bene e nel male – e credo che non manchino ragioni per essere
preoccupati come per nutrire speranze – la classe veramente nuova e potenzialmente rivoluzionaria della
società sarà composta di intellettuali, e il loro potere virtuale, non ancora materializzato, è molto grande,
forse troppo grande per il bene dell’umanità. Ma queste sono considerazioni che lasciano il tempo che
trovano. Comunque sia, in questo contesto ci interessa soprattutto lo strano revival delle filosofie vitalistiche
di Bergson e di Nietzsche nella loro versione soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa combinazione
di violenza, vita e creatività sia presente nell’inquieta situazione mentale della generazione odierna. Non c’è
dubbio che l’accento posto sulla pura fattualità del vivere, e quindi sul fare l’amore inteso come la più
gloriosa manifestazione della vita, sia una reazione alla possibilità reale che venga costruita una macchina
infernale capace di mettere fine alla vita sulla terra. Ma le categorie in cui i nuovi glorificatori della vita
riconoscono se stessi non sono nuove. Vedere la produttività della società nell’immagine della “creatività”
della vita è cosa vecchia almeno quanto Marx, credere nella violenza come forza vitale è cosa vecchia
almeno quanto Bergson.»
Hannah ARENDT, <<Sulla violenza>>, trad. it., Guanda, Parma 1996 (ed. originale 1969)
«Non sono un visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non violenza non è fatta
solo per i Rishi [saggi] e i santi. È fatta anche per la gente comune. La non violenza è la legge della nostra
specie, come la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito resta dormiente nel bruto, ed egli non conosce altra
legge che quella della forza fisica. La dignità dell’uomo esige ubbidienza a una legge più alta, alla forza
dello spirito. […] Nella sua condizione dinamica, non violenza significa sofferenza consapevole. Non vuol
dire sottomettersi docilmente alla volontà del malvagio, ma opporsi con tutta l’anima alla volontà del tiranno.
Agendo secondo questa legge del nostro essere, è possibile al singolo individuo sfidare tutta la potenza di un
impero ingiusto per salvare il proprio onore, la religione, l’anima, e porre le basi della caduta di questo
impero o della sua rigenerazione. E così non propugno che l’India pratichi la non violenza perché è debole.
Voglio che pratichi la non violenza essendo consapevole della propria forza e del proprio potere. […] La mia
missione è di convertire ogni indiano, ogni inglese e infine il mondo alla non violenza nel regolare i reciproci
rapporti, siano essi politici, economici, sociali o religiosi. Se mi si accusa di essere troppo ambizioso, mi
confesserò colpevole. Se mi si dice che il mio sogno non potrà mai attuarsi, risponderò che “è possibile” e
proseguirò per la mia strada.» Mohandas K. GANDHI, <<Antiche come le montagne>>, Edizioni di
Comunità, Milano 1975
«Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà
nella storia del nostro Paese. […] Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all’America l’urgenza
appassionata dell’adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o
che si trangugi il tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di realizzare le promesse della
democrazia; questo è il momento di levarsi dall’oscura e desolata valle della segregazione al sentiero radioso
della giustizia; questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell’ingiustizia razziale
alla solida roccia della fratellanza; questo è il tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. […]
Non ci sarà in America né riposo né tranquillità fino a quando ai negri non saranno concessi i loro diritti di
cittadini. I turbini della rivolta continueranno a scuotere le fondamenta della nostra nazione fino a quando
non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia. Ma c’è qualcosa che debbo dire alla mia gente che si trova
qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro procedere verso la giusta meta
non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste. Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo
alla coppa dell’odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto della
dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica.
Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza
dell’anima.»
Martin Luther KING - http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martin_luther-king-discorso-
65443575/
4. AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO
ARGOMENTO : Tecnologia pervasiva.
DOCUMENTI
«Anche la Silicon Valley ha la sua religione. E potrebbe presto diventare il paradigma dominante tra i vertici
e gli addetti ai lavori della culla dell’innovazione contemporanea. È il «transumanismo» e si può definire,
scrive il saggista Roberto Manzocco in <<Esseri Umani 2.0>> (Springer, pp. 354), come «un sistema
coerente di fantasie razionali parascientifiche», su cui la scienza cioè non può ancora pronunciarsi, «che
fungono da risposta laica alle aspirazioni escatologiche delle religioni tradizionali». Per convincersene basta
scorrerne i capisaldi: il potenziamento delle nostre capacità fisiche e psichiche; l’eliminazione di ogni forma
di sofferenza; la sconfitta dell’invecchiamento e della morte. Ciò che piace ai geek della Valley è che questi
grandiosi progetti di superamento dell’umano nel “post-umano” si devono, e possono, realizzare tramite la
tecnologia. E tecniche, la cui fattibilità è ancora tutta da scoprire, come il “mind uploading”, ossia il
trasferimento della coscienza su supporti non biologici, e le “nano macchine”, robot grandi come virus in
grado di riparare le cellule cancerose o i danni da malattia degenerativa direttamente a livello molecolare.»
Fabio CHIUSI, <<TRANS UMANO la trionferà>>, <<L’Espresso>>, 6 febbraio 2014
«Lord Martin Rees, docente di Astrofisica all’Università di Cambridge e astronomo della Regina, la vede un
po’ diversamente: i robot sono utili per lavorare in ambienti proibitivi per l’uomo – piattaforme petrolifere in
fiamme, miniere semidistrutte da un crollo, centrali in avaria che perdono sostanze radioattive – oltre che per
svolgere mestieri ripetitivi. Ma devono restare al livello di «utili idioti: la loro intelligenza artificiale va
limitata, non devono poter svolgere mestieri intellettuali complessi». L’astronomo della Corte d’Inghilterra,
occhi rivolti più alle glorie del passato che alle speranze e alle incognite di un futuro comunque
problematico, propone una ricetta che sa di luddismo. Una ricetta anacronistica ed estrema che si spiega con
l’angoscia che prende molti di noi davanti alla rapidità con la quale la civiltà dei robot – della quale abbiamo
favoleggiato per decenni e che sembrava destinata a restare nei libri di fantascienza – sta entrando nelle
nostre vite. Che i robot stiano uscendo dalle fabbriche lo sappiamo da tempo: il bancomat è un bancario
trasformato in macchina, in servizio notte e giorno. In molti supermercati il cassiere non c’è più, sostituito da
sensori, lettori di codici a barre, sistemi di pagamento automatizzati. In Giappone e Francia si moltiplicano
treni e metropolitane guidate da un computer (è così la nuova Linea 5 della metropolitana di Milano), così
come tutti i convogli che si muovono all’interno dei grandi aeroporti del mondo sono, ormai, senza
conducente.»
Massimo GAGGI, <<E il robot prepara cocktail e fa la guerra>>, <<Corriere della Sera. La Lettura>>, 26
gennaio 2014
«Per molto tempo al centro dell’attenzione sono state le tecnologie e gli interrogativi che si portano dietro:
«Meglio i tablet o i netbook?», «Android, iOs o Windows?», seguiti da domande sempre più dettagliate
«Quanto costano, come si usano, quali app…». Intanto i docenti hanno visto le classi invase da Lim,
proiettori interattivi, pc, registri elettronici o tablet, senza riuscire a comprendere quale ruolo avrebbero
dovuto assumere, soprattutto di fronte a ragazzi tecnologicamente avanzati che li guardavano con grandi
speranze e aspettative. Per gli studenti si apre una grande opportunità: finalmente nessuno proibisce più di
andare in internet, di comunicare tramite chat, di prendere appunti in quaderni digitali o leggere libri
elettronici.»
Dianora BARDI, <<La tecnologia da sola non fa scuola>>, <<Il Sole 24 ORE. Nòva>>, 12 gennaio 2014
«Passando dal tempo che ritorna al tempo che invecchia, dal tempo ciclico della natura regolato dal sigillo
della necessità al tempo progettuale della tecnica percorso dal desiderio e dall’intenzione dell’uomo, la storia
subisce un sussulto. Non più decadenza da una mitica età dell’oro, ma progresso verso un avvenire senza
meta. La progettualità tecnica, infatti, dice avanzamento ma non senso della storia. La contrazione tra
“recente passato” e “immediato futuro”, in cui si raccoglie il suo operare, non concede di scorgere fini ultimi,
ma solo progressi nell’ordine del proprio potenziamento. Null’altro, infatti, vuole la tecnica se non la propria
crescita, un semplice “sì” a se stessa. L’orizzonte si spoglia dei suoi confini. Inizio e fine non si congiungono
più come nel ciclo del tempo, e neppure si dilatano come nel senso del tempo. Le mitologie perdono la loro
forza persuasiva. Tecnica vuol dire, da subito, congedo dagli dèi.»
Umberto GALIMBERTI, <<Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica>>, Feltrinelli, Milano 2002
TIPOLOGIA C : TEMA DI ARGOMENTO STORICO
L’Europa del 1914 e l’Europa del 2014: quali le differenze?
Il candidato esamini la questione sotto almeno tre dei seguenti profili: forme istituzionali degli Stati
principali; stratificazione sociale; rapporti fra cittadini e istituzioni; sistemi di alleanze; rapporti fra gli Stati
europei; rapporti fra l’Europa e il resto del mondo.
TIPOLOGIA D : TEMA DI ORDINE GENERALE
«Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. É fragile il paesaggio e sono
fragili le città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far manutenzione. Ma
sono proprio le periferie la città del futuro, quella dove si concentra l’energia umana e quella che lasceremo
in eredità ai nostri figli. C’è bisogno di una gigantesca opera di rammendo e ci vogliono delle idee. […] Le
periferie sono la città del futuro, non fotogeniche d’accordo, anzi spesso un deserto o un dormitorio, ma
ricche di umanità e quindi il destino delle città sono le periferie. […] Spesso alla parola “periferia” si associa
il termine degrado. Mi chiedo: questo vogliamo lasciare in eredità? Le periferie sono la grande scommessa
urbana dei prossimi decenni. Diventeranno o no pezzi di città?»
Renzo PIANO, <<Il rammendo delle periferie>>, <<Il Sole 24 ORE>> del 26 gennaio 2014
Rifletti criticamente su questa posizione di Renzo Piano, articolando in modo motivato le tue considerazioni
e convinzioni al riguardo.
_______________________________________________________________________
Durata massima della prova: 6 ore.É consentito soltanto l’uso del dizionario di Italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
MATEMATICA 04/03/2015
1. Una pescheria deve decidere, al mattino, quante scatole di gamberetti
scongelare per la vendita quotidiana. Da indagini effettuate nei periodi
precedenti ha rilevato le seguenti probabilità di vendita:
n° scatole
vendute
2 3 4 5 6
probabilità 0,10 0,25 0,3 0,2 0,15
Il costo di ogni scatola è di € 7, venduta in giornata produce un ricavo di € 14,
quelle invendute sono svendute a fine giornata a € 6. Determinare il numero
ottimo di scatole da scongelare per ottenere il massimo utile.
2. Un agricoltore deve decidere quali prodotti coltivare nel suo terreno. Ogni
ettaro di pomodori produce un utile di € 450, un ettaro ad aglio un utile di €
320. Per la coltivazione dei pomodori deve assumere 2 lavoratori stagionali e
due fissi, per l’aglio 3 stagionali e 1 fisso. Per problemi di costo non può
assumere più di 12 lavoratori stagionali e 6 fissi. Vorrebbe coltivare a
pomodori o ad aglio non meno di 2 ettari e gli ettari a pomodori non inferiori
di quelli ad aglio. Determinare la ripartizione delle colture più conveniente.
3. Indicare le caratteristiche distintive e il criterio risolutivo di un problema di
scelta in condizioni di certezza con effetti differiti. ( circa 10-12 righe)
COGNOME E NOME: ……………………………………………CLASSE: ………………. DATA: ……..
QUESITO 1 QUESITO 2 QUESITO 3
36% 36% 28%
MATEMATICA 06/05/2015
1. Definire la domanda di un bene e le relativa elasticità, indicandone i caratteri distintivi e fornendo
un esempio di funzione di domanda e di elasticità per un valore a scelta (circa 10-15 righe).
2. Una persona necessita di un finanziamento di € 100000, per il risarcimento del prestito tre diversi
istituti di credito gli offrono le seguenti possibilità:
A. € 65000 fra 3 anni e successivamente, a partire dalla fine del quarto anno 3 rate ciascuna da €
25500,
B. sette rate annue anticipate di € 24500,
C. € 39000 fra un anno, € 45000 fra 4 anni e € 48000 fra 7 anni.
Quale è la scelta più conveniente se la valutazione viene effettuata al tasso annuo del 3% ?
3. Un’urna contiene 40 biglie rosse , 50 biglie nere e 10 biglie bianche. Determinare la probabilità che:
estraendone contemporaneamente tre esse siano tutte rosse,
estraendone contemporaneamente tre esse siano dello stesso colore.
COGNOME E NOME: ………………………………………………………………… CLASSE: ……………….
1 2 3
36% 36% 28%
I.S.I.S.S. “ Gobetti – De Gasperi “
Prima simulazione terza prova classe 5D in data 4 marzo 2015
Deutsch-deutsche Dolmetscher
Der Ossi ist einen Zentimeter kleiner, dicker und stirbt zwei Jahre früher als der Wessi. Ossis gehen eine
Stunde eher ins Bett, stehen eine Stunde eher auf – und haben mehr Spass am Sex.
Beim Konsum verweigern sich Ossis den westlichen Verlockungen. Westprodukte gelten als verfälscht und
künstlich: sie symbolisieren einen Lebensstil ohne Tiefe und Ernsthaftigkeit.
Die Ostdeutschen schätzen altruistische Verhaltensweisen, ignorieren westliche Statussymbole und finden
es gut, wenn in den Spots realistische Ziele dargestellt werden.
Der Ossi prüft Qualität genau, vergleicht Preise und ist jederzeit bereit, die Marke zu wechseln. Deshalb
braucht man im Osten rationale Kaufargumente.
Beantworte bitte folgende Fragen!
1. Worin unterscheidet sich der Ostdeutsche von den Westdeutschen?
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
2. Was halten viele Ostdeutsche von den Westprodukten?
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………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
3. Welche Verhaltensweisen schätzen die Ossis?
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
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………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
I.S.I.S.S. “ Gobetti - De Gasperi “
Anno Scolastico 2014-2015
Simulazione terza prova in lingua tedesca
Classe 5D
Kinder als “ Kaufmotor “ der Familie
Die Industrie bietet immer mehr kindgerechte Produkte an, um die kleinen “ Kaufmotoren “ der Familie auf
dem Laufenden zu halten. Im Supermarkt sind viele Dinge, die für Kinder geeignet sind. Die Form und Farbe
der Verpackung ist genauso wichtig für den Erfolg des Produkts wie die Verpackungsmenge: Kinder lieben
kleine Portionen, weil sie die nicht mit Geschwistern teilen müssen. Das Kind an der Hand, der beim Einkauf
mit Macht zum Regal strebt, wird von der Werbung geleitet. Wer den Geschmack der Kids trifft, kann mit
grossem Umsatzwachsen rechnen. Kids und Teenies sind Trendsetter: wenn sie ein Produkt kaugen, dann
geht die Ware gut. Marktforscher interessieren sich deshalb für ihr Konsumverhalten, denn Kinder sind oft
Entscheider, Eltern nur Besorger. In vielen Familien übernehmen die Kinder die Regie, wenn es um die
Wahl eines Produkts geht.
Erkläre bitte diese Ausdrücke und schreibe jeweils einen Satz!
1. Trendsetter
2. Marktforschung
3. Konsumverhalten
Esami di Stato a.s. 2014/2015
Simulazione terza prova scritta: lingua e civiltà inglese
Morciano di Romagna04.03.2015
Classe VCD
Docente: Margherita Macchini
ITC
Name and surname_________________________________ Score________/15
Read the following questions carefully and answer them using your answer sheet only.
Which elements have to be taken into account when setting the price of a product?
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_______________________________________________________________________
Why is packaging an important choice for marketers?
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Which of the four Ps loses relevance in a virtual environment such as the Internet and why?
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Esami di Stato a.s. 2014/2015
Simulazione terza prova scritta: lingua e civiltà inglese
Morciano di Romagna06.05.2015
Classe VCD
Docente: Margherita Macchini
ITC
Name and surname_________________________________ Score________/15
Outline the peace process which closed the first world war, highlighting the content of the Peace Treaty
and its consequences.
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________
Which alliances were involved in the second world war? Why did Britain enter the conflict? Outline the
most significant consequences of the conflict in social terms.
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_______________________________________________________________________________________
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_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_________
Which indicator shows the slot occupied by a product in the market?
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Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore
ISISS "P.Gobetti-A.De Gasperi"- 47833 Morciano di Romagna (RN)
ESAME MATURITA’ TERZA PROVA
Materia: Lingua e civiltà spagnola A.S. 2014/2015
Tipologia B: quesito a risposta singola
Rispondi ai quesiti, contenendo l'estensione della risposta a dieci righe al massimo.
Nombre y apellido: …………………………………………………………………………………………Clase:
5D
1) Inditex... el fenómeno mundial español
La empresa Inditex, con sus ocho enseñas, es la compañía de distribución textil más importante de España y
la mayor del mundo. ¿ A qué se debe su éxito? Cuál son las estrategias empresariales y sus fortalezas?
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________________________________________________________________________________
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________________________________________________________________________________
2) Del Milagro a la Gran Recesión económica española..................
Comenta la crisis económica , orígenes, causas, efectos, que sigue durando hasta la actualidad no
sólo en el plano económico sino también en el político y el social.
_______________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
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3) los indignados de España….cuando los ciudadanos toman conciencia ¿quién son, qué piden….. ?
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Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore
ISISS "P.Gobetti-A.De Gasperi"- 47833 Morciano di Romagna (RN)
ESAME MATURITA’ TERZA PROVA
Materia: Lingua e civiltà spagnola A.S. 2014/2015
Tipologia B: quesito a risposta singola
Rispondi ai quesiti, contenendo l'estensione della risposta a dieci righe al massimo.
Nombre y apellido: …………………………………………………………………………………………
Clase: 5D
1) “Las Ferias” heramienta útil del marketing moderno.
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2) La Guerra Civil Española fue un conflicto social, político y bélico —que más tarde repercutiría también
en un conflicto económico
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__________________________________________________
_______________________________________________________________________________
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_______________________________________________________________________________________
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________________________________________________________________________________
3)Desde la transición hasta la democrazia gracias al Rey de todos los españoles……………..
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________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
TERZA PROVA
DIRITTO PUBBLICO
Classe V Sez.C Alunno ………………………………………………………..
Rispondi ai quesiti (max 10 righe) :
Primo quesito:
Il candidato illustri il funzionamento dei principali sistemi elettorali confrontandone vantaggi e svantaggi
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________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
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________________________________________________________________________________
Secondo quesito:
Il candidato illustri le prerogative del Capo dello Stato distinguendo tra atti formalmente presidenziali e atti
sostanzialmente presidenziali
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________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
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Terzo quesito:
Il candidato illustri il percorso previsto per richiedere il giudizio di costituzionalità delle leggi e degli atti
aventi forza di legge affidato alla Corte Costituzionale
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Punteggio……………………
Morciano di R. 04/03/2015
SIMULAZIONE TERZA PROVA
ECONOMIA PUBBLICA
Classe V Sez.C Alunno ………………………………………………………..
Rispondi ai quesiti (max 10 righe) :
Primo quesito:
Il candidato illustri i documenti della programmazione economico-finanziaria del Governo
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Secondo quesito:
Il candidato illustri il percorso di formazione ed approvazione del progetto di legge di bilancio
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
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________________________________________________________________________________
Terzo quesito:
Il candidato illustri i principi di redazione del bilancio dello Stato
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Punteggio……………………
ALUNNO _________________________ CLASSE VD DATA 4.3.2015
SIMULAZIONE 3° PROVA DI DIRITTO INTERNAZIONALE
1° QUESITO
Spiega in cosa consiste la clausola di force majeure e quella di hardship (Max 15 righe) Punteggio ottenuto _______ / 5
punti
2° QUESITO
What law applies to international sales agreements ?
(Max 11 righe) Punteggio ottenuto _______ / 5
punti
3° QUESITO
Is it important to define the goods shipping methods ?
(Max 15 righe) Punteggio ottenuto _______ / 5
punti
ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
“P. GOBETTI - A. DE GASPERI”
Largo Centro Studi 12/14, Morciano di Romagna (RN)
Tel.: 0541-988397 - Fax: 0541-987770 - E-MAIL: [email protected] - PEC [email protected]
Codice Fiscale 91064440406
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO
materia: RELAZIONI INTERNAZIONALI
Alunno/a ……………………………..……….…………. classe V D data 06.05.2015
1. Negli ultimi anni il mondo del lavoro è notevolmente cambiato, richiede sempre più competenze
e professionalità.
Il candidato/a si esprima in merito a tali cambiamenti.
….……………………………………………………………..………………………….……………………
….……………………………………………………………..………………………….……………………
….……………………………………………………………..………………………….……………………
….……………………………………………………………..………………………….……………………
….……………………………………………………………..………………………….……………………
….……………………………………………………………..………………………….……………………
….……………………………………………………………..………………………….…………………
….……………………………………………………………..………………………….……………………
max 15 righe
ISISS
2. In questi ultimi anni si è assistito ad una progressiva ritirata dello Stato dal mercato, lasciando il mercato
ai privati e attuando il processo di privatizzazione. Il candidato illustri le ragioni, strettamente connesse
all’adeguamento delle normative europee, alla base del processo di privatizzazione.
….……………………………………………………………..………………………….……………………
….……………………………………………………………..………………………….……………………
….……………………………………………………………..………………………….……………………
….……………………………………………………………..………………………….……………………
….……………………………………………………………..………………………….……………………
….……………………………………………………………..………………………….……………………
….……………………………………………………………..………………………….……………………
….……………………………………………………………..………………………….……………………
…….…………………………………..………………...
max 15 righe
3. Con il termine politica fiscale ci si riferisce agli interventi di politica attuati dalle istituzioni
pubbliche. Il candidato illustri le cause dell’eccessiva espansione della spesa pubblica .
….……………………………………………………………..………………………….……………………
….……………………………………………………………..………………………….……………………
….……………………………………………………………..………………………….……………………
….……………………………………………………………..………………………….……………………
….……………………………………………………………..………………………….……………………
….……………………………………………………………..………………………….……………………
….……………………………………………………………..………………………….……………………
….……………………………………………………………..………………………….……………………
…….…………………………………..………………...
max 15 righe
TERZA PROVA
INFORMATICA
CLASSE: 5C DATA:04/03/2015 ALUNNO:__________________
1) Spiega che cosa si intende per Database e per DBMS e illustra i principali
vantaggi:
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
____________________________________________________________
2) Spiega perché le WAN hanno generalmente IP-address di classe A, mentre le
LAN hanno IP-address di classe B o C ed individua a quale classe
appartengono i seguenti indirizzi IP: 192.168.20.3; 72.16.11.23
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
____________________________________________________________
3) Spiega il modello E/R e rappresentalo graficamente con un esempio a tua
scelta.
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____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
___________________________________________________________________
SIMULAZIONE TERZA PROVA
INFORMATICA
CLASSE: 5C DATA:06/05/2015 ALUNNO:__________________
1) In che cosa si differenzia il modello client/serverdal modello peer to peer?
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
____________________________________________________________
2) Elenca i livelli del modello ISO-OSI e per ciascun livello spiega che cosa
descrive
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
____________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
____________________________________________________________
3) Che cosa si intende per rete Intranet? Elenca alcuni vantaggi.
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
____________________________________________________________
GRIGLIE DI VALUTAZIONE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO
A.S. ____________________ CLASSE 5 _______________
CANDIDATO _________________________________________
TIPOLOGIA A (ANALISI DEL TESTO)
INDICATORI Livelli di valore /
Valutazione
Punteggio
relativo ai
diversi livelli
in base 15
Punteggio
conseguito
in base 15
COMPRENSIONEDEL TESTO
(Individuazione di temi e informazioni essenziali per la comprensione del
testo; divisione in sequenze, riassunto, parafrasi del testo)
Nulla
Scarsa
Parziale / insufficiente
Accettabile / sufficiente
Discreta / buona
Ottima / eccellente
0,5
1
1,5
2
2,5
3
ANALISI E INTERPRETAZIONE DEL TESTO
(Analisi tematica e formale del testo; individuazione di temi e motivi utili per
operare un’interpretazione del testo)
Nulla
Scarsa
Parziale / insufficiente
Accettabile / sufficiente
Discreta / buona
Ottima / eccellente
0,5
1
1,5
2
2,5
3
CONOSCENZA, CONTESTUALIZZAZIONE E APPROFONDIMENTO
CRITICO
(Conoscenza del testo, dell’autore e del quadro di riferimento;
approfondimento critico e contestualizzazione del testo all’interno della
produzione letteraria, dell’ideologia e della poetica dell’autore,
Nulla
Scarsa
Parziale / insufficiente
0,5
1
1,5
contestualizzazione del testo e dell’autore all’interno del contesto storico-
culturale di riferimento; confronto e messa in relazione del testo con altre
opere dell’autore o con opere di altri autori e individuazione di analogie e
differenze)
Accettabile / sufficiente
Discreta / buona
Ottima / eccellente
2
2,5
3
COESIONE TESTUALE E COERENZA LOGICO-ARGOMENTATIVA
(Articolazione del testo in parti; coesione testuale tra le frasi e le parti più
ampie di testo; coerente e lineare organizzazione dell’esposizione e delle
argomentazioni)
Nulla
Scarsa
Parziale / insufficiente
Accettabile / sufficiente
Discreta / buona
Ottima / eccellente
0,5
1
1,5
2
2,5
3
PADRONANZA DELLA LINGUA
(Correttezza ortografica e morfosintattica; precisione e ricchezza lessicale;
precisione nella punteggiatura; uso di linguaggio specifico e di registro
adeguati alla forma testuale, al destinatario, al contesto e allo scopo)
Nulla
Scarsa
Parziale / insufficiente
Accettabile / sufficiente
Discreta / buona
Ottima / eccellente
0,5
1
1,5
2
2,5
3
PUNTEGGIO TOTALE CONSEGUITO
/
15
PUNTEGGIO TOTALE CONSEGUITO
/
10
Morciano di Romagna, il …………………..
VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA _______________ / 15
N.B. : Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di numeri
decimali, viene approssimato all’unità superiore. La sufficienza corrisponde al voto 10/15.
La Commissione Il Presidente
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO
A.S. _____________________ CLASSE 5 _______________
CANDIDATO _________________________________________
TIPOLOGIA B (SAGGIO BREVE / ARTICOLO DI GIORNALE)
INDICATORI Livelli di valore /
Valutazione
Punteggio
relativo ai
diversi livelli
in base 15
Punteggio
conseguito in
base 15
CONOSCENZA DELLA TIPOLOGIA TESTUALE,
STRUTTURAZIONE DEL TESTO E COESIONE
TESTUALE
(Rispetto delle consegne nella strutturazione del testo :
scelta tra saggio e articolo, titolo, destinatario,
attualizzazione, limite di stesura, citazioni;
articolazione del testo in parti; coesione testuale tra le
frasi e le parti più ampie di testo)
Nulla
Scarsa
Parziale / insufficiente
Accettabile / sufficiente
Discreta / buona
Ottima / eccellente
0,5
1
1,5
2
2,5
3
CONOSCENZA DELL’ARGOMENTO E DEL
QUADRO DI RIFERIMENTO
(Informazioni generali sull’argomento e sul quadro di
riferimento)
Nulla
Scarsa
Parziale / insufficiente
Accettabile / sufficiente
Discreta / buona
Ottima / eccellente
0,5
1
1,5
2
2,5
3
SVILUPPO CRITICO DELLE QUESTIONI
Nulla
0,5
PROPOSTE E ADERENZA ALLA TRACCIA
(Approfondimento critico delle questioni proposte e
originalità delle idee; comprensione ed utilizzo
pertinente ed efficace dei materiali forniti; aderenza
alla traccia)
Scarsa
Parziale / insufficiente
Accettabile / sufficiente
Discreta / buona
Ottima / eccellente
1
1,5
2
2,5
3
COERENZA LOGICO-ARGOMENTATIVA
(Coerente e lineare organizzazione dell’esposizione e
delle argomentazioni)
Nulla
Scarsa
Parziale / insufficiente
Accettabile / sufficiente
Discreta / buona
Ottima / eccellente
0,5
1
1,5
2
2,5
3
PADRONANZA DELLA LINGUA
(Correttezza ortografica e morfosintattica; precisione e
ricchezza lessicale; precisione nella punteggiatura; uso
di linguaggio specifico e di registro adeguati alla forma
testuale, al destinatario, al contesto e allo scopo)
Nulla
Scarsa
Parziale / insufficiente
Accettabile / sufficiente
Discreta / buona
Ottima / eccellente
0,5
1
1,5
2
2,5
3
PUNTEGGIO TOTALE CONSEGUITO
/ 15
PUNTEGGIO TOTALE CONSEGUITO
/ 10
Morciano di Romagna, il …………………..
VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA _______________ / 15
N.B. : Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di numeri
decimali, viene approssimato all’unità superiore. La sufficienza corrisponde al voto 10/15.
La Commissione Il Presidente
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO
A.S. ________________________ CLASSE 5 _______________
CANDIDATO _________________________________________
TIPOLOGIA C (TEMA DI ARGOMENTO STORICO) - D (TEMA DI ORDINE GENERALE)
INDICATORI Livelli di valore /
Valutazione
Punteggio
relativo ai diversi
livelli
in base 15
Punteggio
conseguito in
base 15
CONOSCENZA DELL’ARGOMENTO E DEL
QUADRO DI RIFERIMENTO
(Informazioni generali sull’argomento e
collocazione del tema proposto nel relativo
contesto culturale)
Nulla
Scarsa
Parziale / insufficiente
Accettabile / sufficiente
Discreta / buona
Ottima / eccellente
0,5
1
1,5
2
2,5
3
ADERENZA ALLA TRACCIA E SVILUPPO
CRITICO DELLE QUESTIONI PROPOSTE
(Aderenza alla traccia; approfondimento critico
delle questioni proposte e originalità delle idee
Nulla
Scarsa
Parziale / insufficiente
Accettabile / sufficiente
Discreta / buona
Ottima / eccellente
0,5
1
1,5
2
2,5
3
STRUTTURAZIONE DEL TESTO E COESIONE
TESTUALE
(Articolazione del testo in parti; coesione
testuale tra le frasi e le parti più ampie di testo)
Nulla
Scarsa
Parziale / insufficiente
Accettabile / sufficiente
0,5
1
1,5
2
Discreta / buona
Ottima / eccellente
2,5
3
COERENZA LOGICO-ARGOMENTATIVA
(Coerente e lineare organizzazione
dell’esposizione e delle argomentazioni)
Nulla
Scarsa
Parziale / insufficiente
Accettabile / sufficiente
Discreta / buona
Ottima / eccellente
0,5
1
1,5
2
2,5
3
PADRONANZA DELLA LINGUA
(Correttezza ortografica e morfosintattica;
precisione e ricchezza lessicale; precisione
nella punteggiatura; uso di linguaggio specifico
e di registro adeguati alla forma testuale, al
destinatario, al contesto e allo scopo)
Nulla
Scarsa
Parziale / insufficiente
Accettabile / sufficiente
Discreta / buona
Ottima / eccellente
0,5
1
1,5
2
2,5
3
PUNTEGGIO TOTALE CONSEGUITO
/ 15
PUNTEGGIO TOTALE CONSEGUITO
/ 10
Morciano di Romagna, il …………………..
VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA _______________ / 15
N.B. : Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di numeri
decimali, viene approssimato all’unità superiore. La sufficienza corrisponde al voto 10/15.
La Commissione Il Presidente
ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
P. Gobetti – A. De Gasperi
MORCIANO DI ROMAGNA (RN) - Via Largo Centro Studi, 12
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI ECONOMIA AZIENDALE
SECONDA PROVA DELL’ESAME DI STATO
Classe 5…………. Anno scolastico …………
CANDIDATO………………………………………….. VOTO……………………/15
INDICATORI LIVELLI DI VALUTAZIONE: 1° gravemente insuff;
2° insuff; 3° suff-più che suff; 4° discreto-buono; 5°ottimo.
PUNTEGGIO
PREVISTO
PUNTEGGIO
ASSEGNATO
Conoscenza
degli argomenti
richiesti.
1° Livello:Le tematiche richieste sono state esaminate in
minima parte.
1≤ p <2,5
2° Livello:Non sono stati esaminati tutti gli aspetti richiesti.
2,5≤ p <3,5
3° Livello:L’analisi è adeguatamente articolata e corretta ma
nessun aspetto è stato approfondito.
3,5≤ p <4,5
4° Livello: Tutti gli aspetti sono stati esaminati e trattati in
modo corretto.
4,5≤ p <5
5° Livello: tutti gli aspetti sono stati sviluppati e approfonditi.
5
Rispetto dei vincoli
della traccia.
Competenza
nell’applicazione
delle procedure
contabili e
congruenza dei dati.
1°Livello:Non sono stati rispettati i vincoli del testo, le
procedure contabili risultano per lo più errate e i dati
presentati incoerenti.
1,5≤ p <3
2° Livello: Sono stati rispettati solo alcuni dei vincoli del testo
e sono stati commessi alcuni gravi errori nelle procedure
contabili e nella scelta dei dati.
3≤ p <4,5
3° Livello: Sono stati rispettati tutti i vincoli del testo e sono
stati commessi solo alcuni errori non gravi nelle procedure
contabili e nella scelta dei dati .
4,5≤ p <6
4° Livello: Tutti i vincoli sono stati esaminati e sviluppati in
modo corretto, eventuali errori nelle procedure contabili e
nella scelta dei dati risultano trascurabili.
6≤ p <7
5° Livello: tutti i vincoli della traccia sono stati sviluppati
correttamente e approfonditi; notevole la padronanza delle
7
procedure contabili; sceglie i dati in modo logico e completo.
Competenza
espressiva.
Qualità della
comunicazione
1° Livello: L’esposizione e la presentazione sono molto
trascurate .
1≤ p <1,5
2° Livello: L’esposizione e la presentazione risultano in parte
trascurate; l’argomentazione è spesso incoerente.
1,5≤ p <2
3° Livello: L’esposizione e la presentazione solo a tratti non
risultano chiare.
2≤ p <2,5
4° Livello: L’esposizione e la presentazione risultano chiare e
ordinate.
2,5≤ p <3
5° Livello: L’esposizione e la presentazione risultano molto
efficaci e organizzate in modo logico.
3
IL PRESIDENTE……………………………………………
I COMMISSARI……………………………… ………………………………………………………
………………………………………………………… …………………………………………………………
ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
P. Gobetti – A. De Gasperi MORCIANO DI ROMAGNA (RN) - Via Largo Centro Studi, 12
TERZA PROVA ESAME DI STATO
Griglia di Valutazione
Classe VCD Anno scolastico 2014/15
Studente:....................................................
Tipologia B: (quesiti a risposta singola)
INDICATORI
DESCRITTORI
PUNTEGGIO PREVISTO PUNTEGGIO
ASSEGNATO
Pertinenza e
completezza delle
risposte/degli elaborati
rispetto ai quesiti
Comprensione del quesito,
conformità dello sviluppo rispetto
alla consegna e capacità di
utilizzare le conoscenze acquisite
per rispondere ai quesiti e/o
risolvere i problemi
1-5
Correttezza espressiva e
capacità di utilizzare il
lessico specifico di ogni
disciplina
Capacità di utilizzare il linguaggio
specifico: correttezza espressiva e
abilità nell’utilizzo del lessico
specifico per rispondere ai quesiti
1-5
Capacità di
rielaborazione e
approfondimento dei
contenuti
Capacità di sintetizzare e
approfondire contenuti e risultati:
originalità e completezza nello
sviluppo e nella rielaborazione
delle risposte e/o nella soluzione
dei problemi
1-5
TOTALE PUNTI
................/15
IL PRESIDENTE
.........................………..
I COMMISSARI
.................................. .…………............….
.................................. .…………............….
ESAME DI STATO 2015 Commissione Classe 5__
Candidato: _________________________________________
Scheda di osservazione/misurazione del colloquio
Fasi Indicatori Punteggi
1 - suff, 2 - alto
Argomento Padronanza linguistica linguaggio appropriato 1
a scelta del registro adeguato 1
candidato Presentazione dei esposizione chiara e 1
contenuti organica
efficacia comunicativa 1
Organizzazione dei strutturazione per punti 1 2
contenuti essenziali
coerenza interna 1
Chiarimenti e esplicitazione dei processi 1 2
collegamenti collegamenti indotti 1 2
collegamenti autonomi 1 2
Totale sezione (max. 13 punti):
Argomenti Padronanza linguistica proprietà di linguaggio 1
proposti dalla microlingue settoriali 1
commissione Capacità di operare collegamenti indotti 1
collegamenti collegamenti autonomi 1 2
intra e pluridisciplinari
Capacità di argomentare discussione 1 2
valutazione 1 2
Capacità di approfondire analisi 1 2
sintesi 1 2
Totale sezione (max. 13 punti):
Discussione Approfondimenti (1 sufficiente, 2 alto) 1 2
elaborati Chiarimenti (1 sufficiente, 2 alto) 1 2
Totale sezione (max. 4 punti):
PUNTEGGIO COLLOQUIO /30
Il Presidente
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Morciano di Romagna, _____ / _____ / 2015
TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA I VOTI ED I GIUDIZI CONCORDATA ALL’INTERNO DEL CONSIGLIO DI
CLASSE
COLLOQUIO
VOTO / 30
PROVE
SCRITTE
VOTO / 15
VOTO
/ 10
CONOSCENZE
COMPETENZE
CAPACITÀ
1 - 2 1 - 2 1- 2 Nulle
Nulle Nulle
3 - 4 3 2,5 Quasi nulle Quasi nulle Quasi nulle
5 - 6 4 3 Quasi nulle Quasi nulle Quasi nulle
7 - 8 5 3,5 Lacune gravissime e
diffuse ed errori
Incapacità di applicare le
conoscenze minime
Analisi errate
9 - 11 6 4 Lacune gravissime ed
errori, conoscenza molto
frammentaria e
superficiale degli
argomenti
Applicazione erronea delle
conoscenze minime, se
guidato
Svolgimento di analisi
stentate e assai lacunose
e incapacità di
rielaborazione delle
conoscenze
12 - 13 7 4,5 Lacune gravi e diffuse Difficoltà di applicazione
delle conoscenze minime,
se guidato
Svolgimento di analisi
assai lacunose e
incapacità di
rielaborazione delle
conoscenze
14 - 16 8 5 Conoscenze
frammentarie e
superficiali
Applicazione autonoma
delle conoscenze minime,
ma approssimativa,
parziale e /o con errori
Svolgimento di analisi
lacunose o con errori e
non piena autonomia
nell’ elaborazione
17 - 18 9 5,5 Conoscenze generiche e
non sempre corrette
Applicazione autonoma
delle conoscenze minime
Svolgimento di analisi
corrette, ma parziali o
frammentarie
19 - 20 10 6 Conoscenze corrette, ma
non articolate
Applicazione autonoma
delle conoscenze di base
Interpretazione del
compito semplice, ma
corretta
21 - 22 11 6,5 Conoscenze corrette e
sufficientemente
articolate
Applicazione autonoma
delle conoscenze anche a
problemi più complessi,
ma con errori
Interpretazione esatta di
un compito e capacità di
ridefinizione di un
concetto; sufficiente
precisione di analisi e
sintesi
23 - 24 12 7 - 7,5 Conoscenze corrette ed
abbastanza approfondite
Applicazione autonoma
delle conoscenze anche a
problemi complessi, senza
errori di rilievo;
organizzazione pertinente
dei contenuti
Interpretazione esatta di
un compito anche più
articolato e capacità di
ridefinirne i concetti;
discreta precisione di
analisi e sintesi
25 - 26 13 8 - 8,5 Conoscenze articolate,
sicure e approfondite
Applicazione autonoma e
corretta delle conoscenze
anche a problemi
complessi
Interpretazione esatta di
un compito e capacità di
correlazione tra concetti
e contesti diversi; buona
capacità di analisi e
sintesi
27 - 28 14 9 Conoscenze ampie,
articolate, approfondite
ed esposte con un
linguaggio fluido e
specifico
Applicazione autonoma,
rapida e sicura di tutte le
conoscenze ad ogni tipo di
problema affrontato
Capacità di compiere
analisi approfondite
rielaborando in modo
veloce e autonomo
29 - 30 15 9,5 - 10 Conoscenze eccellenti ed
esposte in modo
articolato e con un
lessico sempre adeguato
Ricerca autonoma e rapida
delle soluzioni più
adeguate ai problemi
affrontati
Capacità di rielaborare
anche tematiche
complesse in modo
corretto, critico e
autonomo
COLLOQUIO
Per la valutazione del colloquio il Consiglio di Classe ritiene che debbano essere tenuti in considerazione i
seguenti punti, sintetizzati alla voce descrittori nella griglia alla pagina successiva, anche in considerazione
di quanto richiesto agli alunni durante il loro percorso scolastico, in particolare per quanto riguarda
naturalmente l’esposizione orale.
Inoltre, per quel che concerne il colloquio d’Esame, gli studenti, coadiuvati dai loro insegnanti, hanno
preparato delle tesine multidisciplinari costruite spesso a partire da un tema centrale che fungeranno
appunto da base per la prova orale.
padronanza della lingua e della terminologia specifica;
capacità di utilizzare le conoscenze acquisite;
capacità di collegare le conoscenze nell'argomentazione;
capacità di discutere e di approfondire anche operando collegamenti interdisciplinari;
capacità di formulare opinioni adeguate al tema trattato.