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Repertorio n. 4606 Raccolta n. 3179
VERBALE DI ASSEMBLEA ORDINARIA E STRAORDINARIA DI
"UniCredito Italiano, società per azioni"
REPUBBLICA ITALIANA
L'anno duemilaotto, il giorno otto
del mese di maggio
alle ore 10,35
In Roma, Viale Umberto Tupini n. 180
lì, 8 maggio 2008
A richiesta di "UniCredito Italiano, società per azioni", in
forma abbreviata "UniCredit S.p.A.", Capogruppo del Gruppo
Bancario UniCredito Italiano, iscritto all'Albo dei Gruppi
Bancari cod. n. 3135.1, aderente al Fondo Interbancario di
Tutela dei Depositi, con sede in Roma, Via Marco Minghetti n.
17, capitale sociale Euro 6.683.084.257,50, interamente
versato, numero di iscrizione nel Registro delle Imprese di
Roma, codice fiscale e partita IVA 00348170101.
Io sottoscritto Dott. SALVATORE MARICONDA, Notaio in Genzano
di Roma, iscritto nel Ruolo dei Distretti Notarili Riuniti di
Roma, Velletri e Civitavecchia, mi sono recato nel giorno ed
alle ore di cui sopra in Roma, Viale Umberto Tupini n. 180,
per assistere, elevandone il verbale, alle deliberazioni della
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assemblea degli azionisti della Società richiedente convocata
in detto luogo, per le ore 10,30, in sede ordinaria in seconda
convocazione ed in sede straordinaria in terza convocazione,
essendo andata deserta la prima convocazione dell'assemblea
ordinaria e straordinaria, convocata per il giorno 28 aprile
2008 alle ore 15,00 presso Palazzo de Carolis in Roma, Via
Alessandro Specchi n. 16, come risulta da verbale a rogito
Notaio Gennaro Mariconda di Roma in data 28 aprile 2008 rep.
n. 47544, in corso di registrazione, nonchè essendo andata
deserta la seconda convocazione dell'assemblea straordinaria,
convocata per il giorno 29 aprile 2008 alle ore 9,00 in Roma,
Via Alessandro Specchi n. 16, come risulta da verbale a rogito
Notaio Gennaro Mariconda di Roma in data 29 aprile 2008 rep.
n. 47546, in corso di registrazione, per discutere e
deliberare sul seguente
Ordine del giorno:
Parte ordinaria:
1. Presentazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre
2007, corredato dalle Relazioni del Consiglio di
Amministrazione e della Società di Revisione; Relazione del
Collegio Sindacale. Presentazione del bilancio consolidato;
2. Destinazione dell'utile di esercizio;
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3. Piano 2008 di Incentivazione di Lungo Termine per il Top
Management del Gruppo UniCredit;
4. Piano di Partecipazione Azionaria per tutti i
Dipendenti del Gruppo UniCredit;
5. Nomina di Amministratori;
6. Determinazione del compenso spettante ai Membri del
Consiglio di Amministrazione;
7. Modifiche degli articoli 1, 2, 8, 9, 18, 19 e 20 del
Regolamento Assembleare di UniCredit S.p.A.;
8. Assunzione a carico della società del compenso del
Rappresentante degli azionisti di risparmio;
9. Autorizzazione ad attività concorrenti ai sensi
dell'art. 2390 del Codice Civile.
Parte straordinaria:
1. Delega al Consiglio di Amministrazione, ai sensi
dell'art. 2443 del Codice Civile, della facoltà di deliberare,
anche in più volte e per un periodo massimo di un anno dalla
data della deliberazione assembleare, un aumento di capitale
sociale, con esclusione del diritto di opzione, ai sensi
dell'art. 2441, ottavo comma del Codice Civile, di massimi
nominali Euro 61.090.250 al servizio dell'esercizio di diritti
per la sottoscrizione di un numero massimo di 122.180.500
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azioni ordinarie UniCredit del valore nominale di Euro 0,50
cadauna, da riservarsi al Personale della Capogruppo, delle
banche e delle società del Gruppo, che ricoprono posizioni di
particolare rilevanza ai fini del conseguimento degli
obiettivi complessivi di Gruppo; conseguenti modifiche
statutarie;
2. Delega al Consiglio di Amministrazione, ai sensi
dell'art. 2443 del Codice Civile, della facoltà di deliberare,
anche in più volte e per un periodo massimo di cinque anni
dalla data della deliberazione assembleare, un aumento
gratuito del capitale sociale, ai sensi dell'art. 2349 del
Codice Civile, di massimi nominali Euro 12.439.750
corrispondenti ad un numero massimo di 24.879.500 di azioni
ordinarie UniCredit del valore nominale di Euro 0,50 cadauna,
da assegnare al Personale della Capogruppo, delle banche e
delle società del Gruppo, che ricoprono posizioni di
particolare rilevanza ai fini del conseguimento degli
obiettivi complessivi di Gruppo; conseguenti modifiche
statutarie;
3. Abrogazione del Titolo VI "Del comitato esecutivo" e degli
articoli 27, 28, 29, 30, 31, 32 dello Statuto sociale con
conseguente rinumerazione dei successivi titoli ed articoli;
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modifica degli articoli 1, 2, 4, 5, 6, 8, 9, 17, 21, 22, 23,
26, 27, 28, 29 (come rinumerati a seguito dell'eliminazione
degli articoli 27, 28, 29, 30, 31, 32) dello Statuto sociale.
Entrato nella sala dove ha luogo l'Assemblea, ho constatato la
presenza al tavolo della Presidenza del Signor Dieter RAMPL
nato a Monaco (Germania) il 5 settembre 1947 e domiciliato per
la carica in Roma, Via Marco Minghetti n. 17, Presidente della
Società richiedente il quale, in tale veste, a norma dell'art.
15 dello statuto sociale, assume la Presidenza dell'assemblea.
Sono certo io Notaio dell'identità personale del comparente il
quale nomina, su concorde decisione della assemblea, me Notaio
segretario della assemblea stessa e mi chiede di ricevere il
verbale in lingua inglese dichiarando di non conoscere la
lingua italiana.
Aderendo a tale richiesta preciso che, ai sensi dell'art. 54
della Legge Notarile, l'originale del presente verbale viene
rogato in lingua inglese, lingua da me Notaio conosciuta, con
in calce la traduzione in lingua italiana; gli allegati
saranno inseriti in lingua inglese con la traduzione in lingua
italiana in calce o a margine.
Il Presidente, prima di dare inizio allo svolgimento ufficiale
dei lavori, rivolge all'assemblea il seguente saluto a tutti
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gli intervenuti:
“Gentili Signore e Signori, Azionisti, rappresentanti della
stampa, desidero porgerVi - anche a nome di tutto il
Consiglio, del Collegio Sindacale e dell’intero Top Management
- il mio più cordiale benvenuto all’Assemblea degli Azionisti
di UniCredit del 2008.
E’ con particolare piacere che Vi porgo il benvenuto per la
prima volta qui a Roma.
Per noi Roma è una città unica al mondo - Goethe anzi la
definiva “capitale del mondo” - nella quale abbiamo scelto di
stabilire la nostra Sede Legale dopo l’integrazione con il
Gruppo Capitalia. Noi tutti avvertiamo fortemente l’impegno a
svolgere un ruolo attivo nella vita di questa importante
capitale, così come nelle nuove realtà bresciana e siciliana.
Questo a conferma anche della nostra vocazione a creare
significativi legami con tutto il nostro territorio operativo,
come già manifestato con gli insediamenti decisivi a Bologna,
Torino, Verona ma anche a Monaco e Vienna.
La fusione con Capitalia avvenuta nel 2007 - e la conseguente
integrazione - hanno rappresentato per il nostro Gruppo un
ulteriore, significativo passo nel realizzare la nostra
ambizione di essere una vera, grande banca europea. E’ stata
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una decisione importante che ci ha consentito di consolidare
la nostra posizione nel mercato italiano.
Il processo di integrazione procede in modo molto positivo e
sono certo che, in un’ottica di medio termine, il valore di
questa operazione sarà vissuto come un vero e proprio successo
nella storia del nostro Gruppo.
Guardiamo, ad esempio, l’attività di Corporate Banking. Prima
della fusione, più del 62% dei clienti Capitalia non erano
clienti di UniCredit Banca d’Impresa: vi è ora la grande
opportunità di aumentare la penetrazione della clientela
attraverso il cross selling. E’ notevolmente aumentato il
nostro know how di prodotto e di servizio; grazie alla
fusione, UniCredit ha visto un consolidamento nelle aree di
elevata potenzialità economica ove, in precedenza, aveva quote
di mercato minori.
Nel Retail, la nostra rete si è arricchita con 2000 sportelli
(raggiungendo quota 5.000 in Italia e 9.000 nel mondo) a
fronte di una sovrapposizione geografica molto limitata,
soprattutto nell’Italia centro-meridionale. Abbiamo inoltre
guadagnato dei marchi a forte valenza nazionale: Banca di Roma
e Banco di Sicilia.
Si è così potuto gestire un vasto trasferimento di competenze,
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grazie al nostro modello di business condiviso nel Retail, nel
Corporate, nel Private e nel Markets & Investment Banking,
grazie anche al potenziale rialzo delle sinergie create dalla
ristrutturazione intrapresa. Tutti questi risultati,
affiancati alle nostre attività in Austria, in Germania e
nella Nuova Europa e alle attività dell’Investment Banking,
del Corporate Banking internazionale e dell’Asset Management,
costituiscono una solida base per garantire la creazione di
valore per gli azionisti e la crescita e il miglioramento dei
servizi per tutti i nostri clienti.
Come avrete modo di apprendere nel corso di questa assemblea,
i nostri indicatori finanziari sono solidi, positivi e ci
permettono, anche quest’anno, di proporre un dividendo
superiore a quello dello scorso anno; ma non voglio anticipare
la presentazione dell’Amministratore Delegato.
In particolare, vorrei sottolineare che non solo i nostri
risultati sono positivi in termini finanziari, ma sono stati
raggiunti in un anno contrassegnato, almeno nella seconda
parte, da gravissime turbolenze dei mercati finanziari
internazionali — turbolenze che sono sfociate in vere e
proprie crisi per alcuni tra i più importanti operatori
bancari e finanziari.
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Nonostante queste condizioni, il nostro Gruppo ha dimostrato
una elevata capacità di funzionamento anche in un contesto di
mercato difficile. Complessivamente, nel 2007, l’impatto
della turbolenza finanziaria sul nostro Gruppo è stato
limitato e siamo ben preparati ad affrontare il futuro con un
portafoglio di business ben equilibrato, con una forte
presenza in mercati importanti e con un focus strategico in
Europa.
Sono anche convinto che la struttura del settore finanziario
europeo sia prontamente reattiva nel recepire i cambiamenti e
nel reagire in modo appropriato alle mutazioni di scenario.
Signori Azionisti,
nell’ultimo anno, abbiamo creato una struttura di corporate
governance altamente affidabile, di standard internazionale ed
anche innovativa, la quale rappresenta ora una parte
importante del nostro sistema di “resilienza”: un sistema di
governance forte, che è stato costantemente al centro della
nostra attenzione.
Tale sistema ci permette di essere pronti a cogliere
pienamente le migliori opportunità che si presentano sui
mercati; ci permette di gestire in modo proattivo le
complessità di un grande Gruppo finanziario multinazionale,
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assicurandoci di essere sempre in grado di trasformare le
complessità in sinergie; ci permette di rispondere in modo
coordinato ed efficace alle diverse condizioni di mercato,
anche alle più difficili.
Queste sono le ragioni del nostro costante, intenso impegno
nell’analizzare le best practices della governance a livello
internazionale, per allineare ad esse tutti gli aspetti della
nostra organizzazione.
Nel corso del 2007, un processo di autovalutazione del
Consiglio di Amministrazione e del suo funzionamento ci ha
portato a ridefinire la struttura e le competenze dei Comitati
Consiliari, secondo un modello che comprende quattro comitati,
e precisamente:- il Comitato Permanente Strategico;
- il Comitato Corporate Governance, HR e Nomine;
- il Comitato Remunerazione;
- il Comitato per il Controllo Interno & Rischi.
La revisione della struttura dei Comitati e la creazione di un
nuovo ed efficace sistema di deleghe permettono ora al
Consiglio di focalizzarsi in modo più proficuo sulle decisioni
strategiche e sulla valutazione dei rischi.
Il nostro lavoro è stato altamente proficuo per l’intero
Gruppo, garantendo una maggiore capacità di guardare lontano,
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consentendo di mantenere, nel contempo, una vigile attenzione
sulle decisioni chiave e sulle grandi sfide che si presentano
nei mercati e implementando una chiara struttura organizzativa
che è necessaria per gestire in modo efficace il lavoro
quotidiano di un gruppo finanziario grande e articolato come
il nostro.
Signori Azionisti, il settore bancario avrà probabilmente
davanti a sé ancora diversi mesi di volatilità dei mercati ma
il nostro Gruppo è in grado di guardare al futuro con fiducia,
grazie al nostro impegno e alla capacità di visione chiara e
prospettica.
Prima di aprire ufficialmente l’Assemblea, permettetemi di
cogliere l’opportunità per ringraziare gli oltre 180.000
colleghi di tutto il mondo, e il nostro management, per il
loro forte impegno, il grande lavoro svolto e il successo
ottenuto.”
Il Presidente, proseguendo con la parte ufficiale dei lavori e
parlando in lingua inglese, dà atto che l'avviso di
convocazione è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della
Repubblica Italiana del 27 marzo 2008, Foglio delle
Inserzioni, n. 37, nonchè, sempre in data 27 marzo 2008, sui
quotidiani "Il Sole 24 Ore", "La Repubblica", "Financial
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Times" (edizione europea) e, in data 28 marzo 2008, sul
“Frankfurter Allgemeine Zeitung” nonché sul sito internet
della Società.
Ricorda che è stato predisposto un sistema di traduzione
simultanea delle lingue italiana, inglese e tedesca per
agevolare la partecipazione di tutti gli intervenuti ai lavori
assembleari.
Il Presidente informa l'assemblea che sono presenti:
del Consiglio di Amministrazione i signori:
· Gianfranco GUTTY Vice Presidente Vicario
· Franco BELLEI Vice Presidente
· Berardino LIBONATI Vice Presidente
· Fabrizio PALENZONA Vice Presidente
· Anthony WYAND Vice Presidente
· Alessandro PROFUMO Amministratore Delegato
· Vincenzo CALANDRA BUONAURA Consigliere
· Enrico Tommaso CUCCHIANI Consigliere
· Donato FONTANESI Consigliere
· Francesco GIACOMIN Consigliere
· Piero GNUDI Consigliere
· Friedrich KADRNOSKA Consigliere
· Salvatore LIGRESTI Consigliere
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· Luigi MARAMOTTI Consigliere
· Antonio Maria MAROCCO Consigliere
· Hans-Jürgen SCHINZLER Consigliere
· Franz ZWICKL Consigliere
· Lorenzo LAMPIANO Segretario del Consiglio
del Collegio Sindacale i signori:
· Giorgio LOLI Presidente
· Gian Luigi FRANCARDO Sindaco Effettivo
· Siegfried MAYR Sindaco Effettivo
· Aldo MILANESE Sindaco Effettivo
· Vincenzo NICASTRO Sindaco Effettivo
Sono assenti del Consiglio di Amministrazione i signori:
· Manfred BISCHOFF Consigliere
· Max Dietrich KLEY Consigliere
· Carlo PESENTI Consigliere
· Nikolaus von BOMHARD Consigliere
Sono altresì presenti i signori:
· Sergio ERMOTTI Deputy CEO/Vice Direttore Generale
· Paolo FIORENTINO Deputy CEO/Vice Direttore Generale
· Roberto NICASTRO Deputy CEO/Vice Direttore Generale
· Ranieri DE MARCHIS CFO/Vice Direttore Generale
. Dario FRIGERIO Vice Direttore Generale
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· Erich HAMPEL Vice Direttore Generale
· Vittorio OGLIENGO Vice Direttore Generale
E’ altresì presente Personale Direttivo della Direzione
Centrale ed altro Personale della Banca addetto alle
operazioni assembleari, ai sensi dell’art. 2 del Regolamento
Assembleare.
Sempre ai sensi dell’art. 2 del Regolamento Assembleare
è stato consentito l’accesso ad esperti, analisti finanziari e
giornalisti accreditati in un locale separato, ma collegato
all'aula assembleare con sistema audiovisivo a circuito
chiuso.
Il Presidente dà comunicazione che al momento sono
presenti i seguenti giornalisti
Società
ALBERTO SISTO REUTERS
ANGELICA FOLONARI ANSA
CLAUDIO DI DONATO ASCA
DANIELE GALLI IL ROMANISTA
FABIO INSENGA ADN KRONOS
FLAVIA ROTONDI BLOOMBERG
FRANCESCO MANACORDA LA STAMPA
GERARDO GRAZIOLA RADIOCOR
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JACOPO SONNINO ROMA NEWS
JANINA LANDAU CFN CNBC
KATIA PARISE APCOM
LUIGI QUERCETTI ASCA
MARCO MACERONI DIRE
MARIO TALIANI AGI
MATTEO DE SANTIS EPOLIS
PAOLA PICA CORRIERE DELLA SERA
PIER PAOLO SCAVAZZO IMAGO ECONOMICA
ROSARIO DIMITO IL MESSAGGERO
STEFANO IMPALLONEMI SKY SPORT
VALERIA SANTORO MF DOW JONES
Sono altresì presenti:
- i signori Mario Corti, Domenico Fumagalli e Bruno Verona in
rappresentanza della Società di Revisione KPMG S.p.A., alla
quale è stato conferito l'incarico di certificazione del
Bilancio della Società;
- la signora Stella D’Atri, rappresentante comune dei
possessori di azioni di risparmio.
Comunica che il capitale sociale alla data odierna è di Euro
6.683.084.257,50 ed è rappresentato:
- per Euro 6.672.230.981,50 da numero 13.344.461.963 azioni
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ordinarie;
- per Euro 10.853.276 da numero 21.706.552 azioni di
risparmio, i cui possessori ai sensi degli artt. 5 e 12 dello
Statuto Sociale non hanno diritto di voto né diritto di
partecipare all’adunanza.
Secondo quanto previsto dall’art. 145 del “Testo Unico
delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria”
(“TUF”) non si tiene conto, ai fini della costituzione
dell’assemblea e della validità delle deliberazioni, della
parte di capitale rappresentata dalle predette azioni di
risparmio.
Comunica inoltre che:
- è stata effettuata la verifica della rispondenza delle
deleghe alle disposizioni di cui all’art. 2372 del Codice
Civile ed all’art. 142 del TUF;
- sono ora rappresentate in aula numero 3.702.021.320 azioni
ordinarie – pari al 27,742005% del capitale sociale riferito
alle sole azioni ordinarie – da numero 134 aventi diritto al
voto in proprio o per delega. Numero 95 titolari di diritto di
voto sono presenti in proprio e numero 136 titolari di diritto
di voto sono rappresentati per delega.
Il Presidente pertanto dichiara che l’assemblea è
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regolarmente costituita e valida per deliberare in parte
ordinaria sugli argomenti posti all’ordine del giorno a
termini di legge e di statuto.
Dichiara altresì che:
- secondo le risultanze del Libro Soci, integrate dalle
comunicazioni effettuate ai sensi di legge e dai riscontri
effettuati per l’ammissione al voto, è emerso che a Libro Soci
risultano iscritti circa n. 381.000 azionisti;
- i seguenti azionisti detengono, direttamente o
indirettamente, oltre il 2% del capitale rappresentato da
azioni aventi diritto al voto ed hanno effettuato le
comunicazioni previste dalla vigente normativa primaria e
regolamentare:
.. Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e
Ancona, per n. 644.382.453 azioni ordinarie, pari al 4,829%
del capitale ordinario;
.. Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, per n. 510.977.185
azioni ordinarie, pari al 3,829% del capitale ordinario;
.. Carimonte Holding S.p.A., per n. 447.117.993 azioni
ordinarie, pari al 3,351% del capitale ordinario;
.. Gruppo Münich Re, per n. 355.530.913 azioni ordinarie, pari
al 2,664% del capitale ordinario;
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.. Gruppo Allianz, per n. 319.137.270 azioni ordinarie pari al
2,392% del capitale ordinario;
.. Credit Suisse Group, per n. 279.177.261 azioni ordinarie
pari al 2,092% del capitale ordinario;
-· risulta l'esistenza di un "Sindacato di Voto" promosso
dalle Organizzazioni Sindacali del Personale Direttivo delle
Aziende di Credito "Uniosind" e "Sinfub", al quale aderiscono
n. 394 azionisti - dipendenti del Gruppo UniCredito Italiano -
detentori di complessive numero 903.134 azioni ordinarie pari
allo 0,007% del capitale sociale ordinario;
- esiste una convenzione stipulata in data 21 gennaio 2002 tra
Capitalia S.p.A. (già Banca di Roma) e la Regione Siciliana
nella quale UniCredit è subentrata a seguito della fusione per
incorporazione di Capitalia S.p.A. Tale accordo prevede quali
principali impegni la rappresentanza negli organi sociali di
UniCredit e negli organi sociali del Banco di Sicilia;
- copia della documentazione relativa alla presente assemblea
è stata depositata presso la sede sociale, messa a
disposizione del pubblico presso la Borsa Italiana S.p.A. e
pubblicata sul sito Internet della società nonché trasmessa a
Consob, ai sensi delle vigenti disposizioni normative e
regolamentari.
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Secondo quanto previsto dall’art. 17 del Regolamento
Assembleare, il Presidente informa che le votazioni avverranno
grazie ad un sistema informatico di registrazione delle
espressioni di voto, utilizzando i terminali di cui ciascuno è
dotato.
Nella cartella di lavoro consegnata sono contenute le
istruzioni per l'uso del terminale di voto di cui il
Presidente raccomanda la lettura.
Raccomanda pertanto che, ad ogni votazione, solo dopo il suo
invito in tal senso, ogni socio provveda ad esprimere il voto,
premendo il corrispondente tasto sul "telecomando" ed a
confermare la scelta effettuata con il tasto “INVIO”. Nel caso
in cui l'apparecchio non dovesse funzionare come descritto e
comunque per tutte le occorrenze, è possibile richiedere
l'intervento del personale di assistenza presente in aula. I
delegati ed i rappresentanti di società fiduciarie che
avessero necessità di esprimere, per ogni singola
deliberazione, manifestazioni differenziate di voto, devono
far presente tale necessità al Notaio ed effettuare la
votazione presso le apposite "postazioni di voto assistito".
Il sistema elettronico di rilevazione delle presenze e dei
voti produce i seguenti documenti che, firmati dal Presidente
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e da me Notaio, saranno allegati al presente verbale:
- elenchi dei soci presenti e di quelli rappresentati, elenchi
che riporteranno anche l'indicazione dei nominativi che
eventualmente intervenissero successivamente o che si
allontanassero dall'aula assembleare;
- elenchi separati per le diverse manifestazioni di voto.
Con riferimento alle materie all'ordine del giorno, il
Presidente prega chi ritenesse di avanzare proposte di
presentarle con ogni possibile anticipo al Notaio. Rivolge il
presente invito unicamente a scopo organizzativo, in modo da
poter tempestivamente predisporre il programma del sistema
elettronico di votazione con la memorizzazione in ordine di
presentazione al Notaio di tutte le proposte sulle quali
procedere a votazione.
Conclusa questa indispensabile introduzione e prima di
passare alla trattazione degli argomenti all'ordine del
giorno, il Presidente informa che sono stati messi a
disposizione dei Soci e del mercato (anche mediante
pubblicazione sul sito Internet della Società):
- la Relazione Annuale all’Assemblea dei Soci sul Governo
Societario della Società e
- il documento “Informazioni al mercato sui piani 2008 di
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incentivazione a medio/lungo termine del Gruppo UniCredit”
redatto ai sensi del Regolamento Emittenti Consob 11971/99
relativo ai piani di incentivazione che vengono sottoposti
oggi all’attenzione dell'Assemblea.
Tali documenti – cui rimanda per una dettagliata illustrazione
delle tematiche in argomento – sono contenuti nel fascicolo a
stampa inserito nella cartella di lavoro consegnata ai soci.
Il Presidente passa quindi alla trattazione degli argomenti
all’Ordine del giorno.
1° e 2° punto all’Ordine del giorno
1. “Presentazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre
2007, corredato dalle Relazioni del Consiglio di
Amministrazione e della Società di Revisione; Relazione del
Collegio Sindacale. Presentazione del bilancio consolidato”
2. “Destinazione dell’utile di esercizio”
Invita l’Amministratore Delegato, Signor Alessandro Profumo,
ad illustrare sinteticamente gli aspetti salienti del Bilancio
di esercizio e della relativa Relazione degli Amministratori
nonché la proposta di destinazione dell’utile di esercizio,
omettendone, con il consenso dell’assemblea, la lettura
integrale, dal momento che il fascicolo, contenente la bozza
di Bilancio e la suddetta Relazione, è stato distribuito a
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tutti gli intervenuti ed inviato per tempo a tutti gli
Azionisti che ne hanno fatto richiesta, oltre ad essere stato
messo a disposizione nei modi e nei termini di legge presso la
Sede sociale.
Unitamente ai risultati dell’esercizio, l'Amministratore
Delegato presenterà i dati più significativi del Bilancio
Consolidato di Gruppo.
Non risultando obiezioni alla proposta sopra formulata, il
Presidente dà quindi la parola all’Amministratore Delegato
Signor Alessandro Profumo.
Prende la parola l'Amministratore Delegato Signor Alessandro
Profumo che, avvalendosi della proiezione di alcune slides,
illustra i risultati conseguiti nel 2007 dal Gruppo UniCredit
nel suo insieme ed a livello divisionale, con un focus
particolare sull’integrazione di Capitalia; dà, poi,
informativa sui principali risultati conseguiti dal Gruppo nel
primo trimestre del 2008.
Dopo aver sottolineato che il 2007 ha confermato la capacità
del Gruppo UniCredit di creare “valore” in un contesto di
mercati finanziari certamente non facili, l’Amministratore
Delegato riferisce che l’utile netto è ammontato a 6,6
miliardi di Euro, importo che, senza considerare i costi di
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integrazione per l’operazione Capitalia ed ulteriori voci di
natura non ricorrente, si sarebbe attestato a 7,3 miliardi di
Euro. L’incremento del cosiddetto “Economic Value Added” (vale
a dire il valore dal capitale impiegato dagli azionisti
dedotti i relativi costi - EVA) generato, anno su anno, è
stato dell’8% pari a 2,6 miliardi di Euro, mentre l’utile per
azione “normalizzato”, ovvero esclusi gli oneri di
integrazione Capitalia ed alcune altre voci di natura non
ricorrente, è stato di 55 centesimi. Al riguardo, dopo avere
ricordato che Capitalia aveva un utile per azione più basso di
quello di UniCredit, l’Amministratore Delegato fa presente
che, senza tenere conto dei costi straordinari rivenienti
dall’operazione Capitalia, l’utile per azione sarebbe stato di
62 centesimi, con una crescita del 17% anno su anno, molto al
di sopra del piano a suo tempo comunicato ed a conferma della
capacità del Gruppo di realizzare gli obiettivi prefissati.
Sottolinea, inoltre, che il risultato di gestione - pari a
13,3 miliardi di euro, con una crescita dell’11,4% anno su
anno - è da considerare molto positivo, tenuto conto delle
condizioni di mercato complesse in cui è stato conseguito.
Il c.d. commercial banking (Retail, Corporate, Area CEE e
Private Banking) è cresciuto del 15,3%, compensando le
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svalutazioni nell’area mercati della divisione Market
Investment Banking. Il Core Tier 1, che viene essenzialmente
utilizzato dalle agenzie di rating, si è attestato al 5,83%:
tale indicatore di vigilanza, che considera anche i prestiti
subordinati ricompresi nella capitalizzazione di primo
livello, è risultato leggermente più alto del 2006, grazie
alla generazione organica di capitale e nonostante le
acquisizioni realizzate e l’esercizio dei diritti di recesso
da parte degli azionisti di Capitalia.
La qualità dell’attivo è in miglioramento: i crediti
deteriorati netti sono, infatti, in calo del 15% anno su anno
ed il rapporto di copertura è cresciuto del 3%.
Dopo l’integrazione Capitalia si è avuta un’uscita di risorse
superiore alle aspettative, cosa che ha consentito di ottenere
sinergie maggiori, realizzate in anticipo rispetto al piano.
Nel 2007 sono stati spesati 1,3 miliardi di euro di oneri di
integrazione, leggermente di più di quelli previsti, proprio
in ragione dell’incremento delle uscite: ciò determinerà in
prospettiva un risparmio in termini di costi più elevato di
quello previsto.
Con riferimento ai risultati del Gruppo UniCredit,
l’Amministratore Delegato segnala le seguenti variazioni sul
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pro-forma 2006: il margine di intermediazione è cresciuto del
5,1%, a cambi e perimetro costanti; i costi sono stati
controllati molto bene essendo cresciuti solo dello 0,4%; il
risultato di gestione è cresciuto dell’11,4%, le rettifiche
nette su crediti si sono mantenute sostanzialmente stabili; le
altre voci non operative sono risultate in crescita dello
0,2%; gli oneri di integrazione legati all’operazione
Capitalia si sono attestati a 1,3 miliardi di euro; l’utile
netto di pertinenza del Gruppo ante “purchase prices
allocation” (PPA) si è incrementato di circa 6,6 miliardi di
euro in leggera crescita rispetto al pro-forma 2006; l’utile
netto di Gruppo è risultato sostanzialmente stabile rispetto
all’anno precedente; l’utile netto normalizzato – vale a dire
esclusi i costi di integrazione (840 milioni di euro dopo le
imposte), la plusvalenza realizzata sulla cessione di
Mediobanca (pari a 550 milioni di euro), l’impatto una tantum
legato alle riforme fiscali in Italia e in Germania
(corrispondente a 360 milioni di euro) e la PPA - si è
attestato a 7,282 miliardi di Euro. Riferisce, anche, che il
tax rate nel primo trimestre dell’anno è risultato più basso
di quello dell’anno precedente. Sottolinea, poi, che tenuto
conto delle condizioni di mercato, l’incremento dell’utile
-
26
netto normalizzato - quasi del 12%, anno su anno, a perimetri
e cambi costanti - è da considerare un risultato positivo.
L’utile per azione (EPS) è risultato pari a 50 centesimi,
mentre l’utile netto per azione normalizzato è risultato di 55
centesimi, in linea con il budget e nonostante il fatto che le
condizioni di mercato nell’ultimo trimestre si siano
deteriorate in modo consistente; tale utile si sarebbe
attestato a 62 centesimi senza l’operazione Capitalia e a 56
centesimi escludendo le componenti straordinarie.
Grazie alle condizioni applicate, ai livelli di
capitalizzazione e tenuto conto delle prospettive future, il
Gruppo è stato in grado di realizzare più di quanto
prospettato a seguito dell’operazione HVB. Infatti, il
dividendo proposto dal Consiglio di Amministrazione di
UniCredit risulta in crescita rispetto all’anno precedente,
con un incremento dell’8%, pari a 26 centesimi per azione.
L’Amministratore Delegato passa, poi, ad illustrare le diverse
componenti del conto economico. Il margine di interesse è
cresciuto del 9,9%, anno su anno, mentre relativamente al
quarto trimestre l’incremento è stato dell’11,3%, grazie in
particolare ai risultati conseguiti nel Centro Est Europa dove
UniCredit è il leader assoluto del mercato. Le commissioni
-
27
nette sono cresciute del 6,2% anno su anno e del 3% con
riferimento all’ultimo trimestre. I risultati da negoziazione
hanno risentito negativamente delle difficili condizioni di
mercato, in particolare in Germania e in Austria.
L’Amministratore Delegato prosegue segnalando un buon
controllo sui costi. Le spese del personale sono infatti
diminuite, grazie anche all’impatto positivo che la riforma
del TFR ha determinato in Italia e in Austria. Le altre spese
amministrative sono cresciute del 5,4% e del 4,7%, a cambi e
perimetro costanti, pur tenuto conto che nell’area Centro Est
Europa si sta continuando ad investire nell’apertura di nuovi
sportelli (incremento del 9,5% a cambi e perimetri costanti)
in quanto si ritiene vi siano interessanti opportunità di
sviluppo da cogliere, anche attraverso la crescita organica.
Al proposito, segnala che nel primo trimestre dell’anno sono
stati aperti 101 nuovi sportelli in Centro Est Europa (di cui
49 in Turchia) e che per il corrente anno è prevista
l’apertura di complessivi 512 sportelli nella predetta area.
Gli ammortamenti sono in calo grazie al completamento nel 2006
dell’ammortamento del sistema ICT in Austria.
Le principali componenti che hanno portato il risultato di
gestione di circa 13 miliardi di Euro ad un utile netto di 6,5
-
28
miliardi di euro sono state gli accantonamenti per rischi e
oneri pari a 753 milioni di Euro, gli oneri di integrazione
pari a 1,3 miliardi di Euro, le rettifiche nette su crediti
pari a circa 2,5 miliardi di Euro, il contributo derivante
dalla cessione di asset non strategici pari a circa 1,7
miliardi di Euro (ascrivibile per 603 milioni di Euro alla
cessione di Mediobanca, per 292 milioni di Euro alla cessione
del custodian business in Germania, per 138 milioni di Euro a
quella di Indexchange e per 315 milioni di Euro alla
dismissione di altre partecipazioni non strategiche,
essenzialmente Fiat e Borsa Italiana). Altre componenti sono
le imposte per circa 3,2 miliardi di Euro, l’utile di
pertinenza di terzi per 718 milioni di Euro e la PPA per 62
milioni di Euro.
Per quanto riguarda gli indici di capitali del Gruppo,
l’Amministratore Delegato riferisce che a fine 2007 il Core
Tier 1 si è attestato al 5,83%, il rapporto Tier 1 al 6,54%,
il rapporto Total Capital al 10,11%. Relativamente al 2008,
la continua generazione organica di utile, le plusvalenze da
cessione e la scadenza del prestito convertibile Generali
consentiranno di compensare l’impatto negativo derivante in
particolare dall’acquisizione di Ukrsotsbank e confermare un
-
29
obiettivo di crescita del 6%.
Passando ad illustrare la gestione della liquidità e la
struttura del funding a breve, l’Amministratore Delegato
evidenzia come i criteri cui si ispira il Gruppo siano quelli
della prudenza, della diversificazione e dell’affidabilità,
anche in condizioni critiche di mercato: infatti, fatto 100 al
dicembre del 2007 l’indice di liquidità “S/T” (che fotografa
la posizione liquidità ad 1 mese: raccolta liquida nel periodo
+ titoli accettati per sconto alla BCE + titoli pct
negoziabili), al febbraio 2008 tale indice si attestava a 180,
la qual cosa appare rassicurante e induce a permanere in tale
strategia nonostante, per quanto ovvio, mantenere riserve di
liquidità rappresenti un costo. E’ stata anche ottimizzata
sensibilmente la gestione delle transazioni infra-gruppo, con
la conseguenza che si riesce a trattenere nel Gruppo un volume
di liquidità ancor più rilevante di quanto non avvenisse in
passato. Quanto alla base di finanziamento a breve termine,
essa risulta molto stabile ed estremamente diversificata
(nessuna area e/o mercato pesa per più del 30% del totale).
Anche il finanziamento a medio-lungo termine risulta
diversificato quanto agli strumenti di finanziamento
(ovviamente non per valuta, considerato che circa l’84% delle
-
30
fonti di finanziamento è espressa in Euro) ed ai mercati,
grazie anche ad un’accorta strategia di emissioni; la
struttura patrimoniale continua ad essere ben bilanciata e il
limite dell’indicatore di liquidità (somma passività/ somma
attività con scadenza superiore a 1 anno) rimane oltre lo
0,90.
Le rettifiche nette su crediti continuano a beneficiare di
recuperi per cassa in Germania: risultano stabili anno su anno
e in calo nell’ultimo trimestre del 2007 rispetto al medesimo
periodo dell’anno precedente. I crediti dubbi netti sono scesi
sensibilmente (più di 3 miliardi nel corso del 2007) con un
rapporto di copertura in crescita di 3 punti percentuali (dal
51,5% al 54,5%), secondo una tendenza confermata anche nei
primi mesi del corrente esercizio. Con particolare riferimento
a Capitalia, l’Amministratore Delegato informa che i crediti
dubbi netti sono scesi in modo consistente nell’ultimo
trimestre del 2007 (- 10%) anche grazie ad accantonamenti
straordinari effettuati nella parte finale dell’anno. L’indice
di copertura a fine 2007 si attestava al 59%, superiore come
visto a quelli del Gruppo UniCredit nel suo insieme.
Riferendosi, poi, alla situazione degli asset non strategici
di HVB, l’Amministratore Delegato ricorda come il c.d.
-
31
portafoglio RER (Real Estate Restructured portfolio) - che
ammontava al giugno del 2005 a 15,4 miliardi di Euro -
risultasse pari a 2,4 miliardi a fine 2007 ed a 2,1 miliardi
nel febbraio scorso – e come il c.d. Special Credit Portfolio
(SCP), costituito da attività performing ma non adeguatamente
redditizie sia passato dai 20,7 miliardi di Euro del settembre
2006 (epoca della sua creazione) a 13,1 miliardi con un
decremento, pertanto, di circa 8 miliardi. Al riguardo
evidenzia, altresì, che la gestione di tali asset ha portato,
negli anni, alla creazione di competenze messe oggi al
servizio di operatori terzi e ciò ha consentito di utilizzare
tali capacità per realizzare dei ricavi.
Passando ad illustrare i risultati conseguiti dalle singole
Divisioni, l’Amministratore Delegato sottolinea i benefici
derivanti dalla diversificazione del business ed evidenzia
come la forte crescita del c.d. commercial banking abbia
compensato la debolezza dell’area Markets. Anche nello scorso
esercizio tutte le Divisioni hanno contribuito alla creazione
di EVA (complessivamente 2,6 miliardi di Euro, + 7,9% rispetto
al 2006), ma in particolare il Retail è stata la Divisione che
ha conseguito la maggiore crescita anno su anno, grazie anche
al fatto che il 2007 è stato il primo anno in cui l’EVA è
-
32
risultato positivo in Germania, circostanza di assoluta
rilevanza considerato che poche banche in quel Paese
traguardano un RARORAC marginale positivo (vale a dire hanno
una redditività superiore al costo del capitale). Anche la
Divisione MIB nel 2007 ha avuto un RARORAC marginale
apprezzabile (10,5%): è questo un dato estremamente importante
per una linea di business che è in grado di contribuire al
risultato del Gruppo – in condizioni di mercato stabile – per
circa 1,5 miliardi di Euro (risultato pre-tasse). Ciò fa
evidentemente ben sperare per il futuro, nonostante l’attuale
situazione di temporanea debolezza e volatilità.
Illustrando alcuni dati di dettaglio, l’Amministratore
Delegato evidenzia come la Divisione Retail abbia conseguito
un margine di intermediazione pari a circa 11 miliardi di Euro
(+ 5,9% rispetto al 2006), un risultato di gestione di circa
3,8 miliardi (+ 18,4%) e un utile ante imposta di 2,6 miliardi
(+32% rispetto all’anno precedente). Il rapporto costi/ricavi
si è attestato al 65,4%. Questi dati, è da sottolineare, sono
riferiti ai tre mercati oggi coperti dalla Divisione Retail
(Italia, Germania e Austria). Anche la Divisione Corporate ha
avuto una performance molto buona: il margine di
intermediazione è stato di circa 6 miliardi di Euro, l’utile
-
33
ante imposta di 2,8 miliardi di Euro (+8,2% rispetto all’anno
precedente) con un EVA in crescita del 16% rispetto al 2006.
Le risorse impiegate in quest’area di attività sono circa
11.000.
Nell’Area CEE, il dettaglio dei ricavi per Paese mostra come
la Polonia abbia fatto la parte del leone, contribuendo per il
41% (valore sceso nel primo trimestre di quest’anno per
effetto della crescita a ritmo elevato degli altri Paesi
dell’area), seguita dalla Turchia con il 15%, la Croazia
Bosnia Erzegovina per l’11%, la Russia con l’8%, la Repubblica
Ceca con il 6%, la Bulgaria con il 5%, la Romania e l’Ungheria
con il 4%, la Slovacchia con il 2% e gli altri Paesi con il
3%. In crescita molto elevata risultano Russia, Ucraina,
Kazakistan e Turchia. La Polonia cresce leggermente meno anche
perché oramai le dimensioni sono tali che, ovviamente,
crescite anche molto rilevanti in valore assoluto risultano
minori in termini relativi.
L’Amministratore Delegato richiama l’attenzione sulla
circostanza che nel 2007 in questi Paesi è stato acquisito 1
milione di nuovi clienti, numero che corrisponde a quello dei
clienti di una grande banca italiana: è questo un dato assai
significativo, che consente di contestualizzare la crescita
-
34
conseguente ad una scelta di diversificazione che negli anni
scorsi i soci hanno condiviso e sostenuto. Si è così potuto
sostenere lo sviluppo in Paesi che - anche in forza
dell’entrata di alcuni essi nell’Unione Europea - sono
protagonisti di un processo di allineamento rispetto
all’Europa Occidentale, di cui il Gruppo potrà continuare a
beneficiare in futuro.
Nell’Area CEE l’utile netto conseguito dal Gruppo è stato di
quasi 2 miliardi di Euro (in crescita nel 2007 di circa il 28%
rispetto al 2006), nonostante l’incremento dei costi (+ 9,1%)
funzionale agli investimenti fatti per aprire nuovi sportelli
e catturare così le opportunità di crescita: tale cifra si
rapporta ai circa 7 miliardi di Euro di utile del Gruppo e
rappresenta, quindi, un valore di assoluto rilievo, che
caratterizza uno dei 2 gruppi bancari italiani leader in
Europa e fra i primi nel mondo.
La Divisione MIB nel 2007 ha contribuito all’utile ante
imposta del Gruppo per circa 2 miliardi di Euro, nonostante le
difficoltà manifestatesi nella seconda parte dell’esercizio,
con un EVA di 573 milioni. All’interno di tale Divisione,
nell’area c.d. “markets” i ricavi conseguiti dalla struttura
che si occupa di reddito fisso, cambi e commodity sono
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35
aumentati del 6% rispetto al 2006; quelli conseguiti dalla
struttura che opera nel settore equities sono cresciuti del
6%. La performance relativa al portafoglio di crediti
strutturati è risultata invece negativa per 431 milioni, con
un mark to market negativo per 277 milioni nell’ultimo
trimestre del 2007 (dovuto ad un allargamento degli spread) e
perdite realizzate nello stesso periodo pari a 149 milioni. Al
riguardo l’Amministratore Delegato evidenzia come il Gruppo
abbia mantenuto inalterati i c.d. accounting standard e quindi
continui ad includere tutto il portafoglio in questione nel
portafoglio di trading (e non nel c.d. banking book, cosa che
consentirebbe di portare le eventuali svalutazioni in conto
capitale e non a conto economico) rendendo in questo modo del
tutto trasparenti gli effetti delle valutazioni effettuate.
Ricordato che le linee di business diverse dai crediti
strutturati sono cresciute in termini di ricavi,
l’Amministratore Delegato evidenzia come tali crediti
strutturati (che ammontavano a fine 2007 a 15,8 miliardi di
Euro) siano diminuiti alla fine di marzo 2008 a 12,7 miliardi
ed ulteriormente ridottisi in aprile di 400 milioni per
effetto di cessioni o rimborsi. L’esposizione verso gli US è
limitata (1,7 miliardi a fine 2007, di cui 164 milioni
-
36
nell’area Sub-prime).
Relativamente ai Conduit - veicoli che consentono di
ottimizzare l’assorbimento di capitale – l’Amministratore
Delegato precisa che a giugno del 2007 la loro consistenza era
di circa 17 miliardi di Euro, scesi nel settembre a 10,3
miliardi ed a dicembre a 10,2 miliardi. Il 21 febbraio 2008 è
scaduto un Conduit, come era stato annunciato, e
conseguentemente a fine marzo l’esposizione si è ridotta a 5,2
miliardi di Euro. Tale valore è integralmente consolidato nel
bilancio e, quindi, non è atteso alcun assorbimento di
capitale proveniente da queste voci.
I Sub-prime, che come detto a dicembre erano pari a 164
milioni di Euro, a fine marzo erano 94 milioni, in conseguenza
di alcune cessioni realizzate anche con piccoli guadagni
rispetto alla valutazione effettuata, a conferma che tali
strumenti sono valutati in modo assolutamente corretto.
L’esposizione totale relativa ai c.d. Special Investment
Vehicle (SIV), pari a 77 milioni di Euro a fine 2007,
ammontava a 70 milioni in marzo,valore assolutamente modesto.
L’esposizione verso Monoliner (cioè gli assicuratori americani
che assicurano crediti) era di 24 milioni a fine 2007 e pari a
9,6 milioni a marzo 2008, una cifra anch’essa minima.
-
37
Ricordati questi dati, l’Amministratore Delegato anticipa che
al termine della propria presentazione provvederà a fornire
alcune informazioni integrative sul tema, in coerenza con
quanto richiesto al proposito da CONSOB.
Per quanto concerne la Divisione Private Banking, l’utile ante
imposte conseguito nel 2007 è risultato pari a 600 milioni di
Euro (+ 28,4% rispetto al 2006). Benché la Divisione subisca
le pressioni rivenienti dalle attuali condizioni di mercato,
con i circa 226 miliardi di attività finanziarie in
portafoglio, essa rappresenta la prima o la seconda on-shore
private bank d’Europa, in crescita anche in Germania e in
Austria.
Anche la Divisione Asset Management risente delle pressioni di
mercato ma nel 2007 ha comunque consuntivato un utile ante
imposte di circa 850 milioni di Euro (+ 13,3% anno su anno).
L’operatività di tale Divisione risulta caratterizzata da due
diversi tipi di attività: la prima è la distribuzione sulle
reti del Gruppo, ovviamente fondamentale per continuare a
valorizzare la presenza nei 23 Paesi in cui il Gruppo opera;
la seconda è quella svolta attraverso canali distributivi
terzi. A tal riguardo l’Amministratore Delegato ricorda che in
questi giorni è stata avviata l’operatività in Russia, per
-
38
distribuire sia attraverso la rete interna che tramite reti
terze; in Polonia e Turchia il Gruppo è leader, mentre in
Italia la situazione di mercato ha originato un fenomeno di
intenso riorientamento dei clienti verso attività liquide o
comunque a più basso rischio, che ha determinato un fenomeno
di outflow rilevante.
Per valutare la rilevanza dell’attività attraverso canali
distributivi terzi basta sottolineare che oggi circa il 40%
degli asset di Pioneer viene distribuito attraverso altre
banche e grandi operatori, la qual cosa conferma la bontà
della “macchina” in grado di ricompensare la fiducia che in
essa ripongono tali operatori.
Passando ad illustrare i dati relativi all’integrazione con
Capitalia, l’Amministratore Delegato premette che aggregazioni
della specie rappresentano sempre un cambiamento rilevante ed
è quindi normale che determinino tensioni in quanti si trovano
a viverle; peraltro, nella misura in cui i problemi che
emergono e gli errori eventualmente compiuti consentono di
indirizzare le iniziative in atto, essi devono essere
considerati positivamente.
Ad oggi sono stati, innanzitutto, riunificati, dal punto di
vista delle logiche gestionali, il private e il corporate, al
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39
fine di evitare competitività all’interno delle attuali
diverse reti. Sono state programmate le migrazioni
informatiche necessarie per supportare le riorganizzazioni
societarie conseguenti alla divisionalizzazione, da attuarsi
secondo il modello di Gruppo: la prima interesserà BiPop –
entro il primo semestre di quest’anno – e l’ultima il Banco di
Sicilia, entro fine ottobre, in modo da attribuire efficacia
alla riorganizzazione il 1 novembre 2008.
7.800 persone - circa 2.800 in più rispetto all’obiettivo
originario - hanno aderito al piano di incentivazione
all’esodo predisposto nell’ambito del progetto di
integrazione, determinando costi “una tantum” più alti che si
è comunque ritenuto di spesare integralmente nel 2007, in modo
da poter beneficiare integralmente dei risparmi in futuro. Ciò
consentirà di traguardare – e forse superare – l’obiettivo che
ci si era posto in termini di sinergie di costi anche grazie
alla chiusura di certi “gap” esistenti fra il mondo UniCredit
ante aggregazione e Capitalia.
L’Amministratore Delegato richiama l’attenzione
sull’indicatore “Indice TRI*M” che misura il grado di
soddisfazione della clientela. Al riguardo ricorda che sulla
base di centinaia di migliaia di interviste (400.000 previste
-
40
quest’anno in Italia) condotte da un soggetto terzo in modo
assolutamente oggettivo viene fotografata la percezione che i
clienti hanno del grado di soddisfazione dei servizi offerti
dal Gruppo. Tale indice, attestato nel 2005 a 52 per UniCredit
Banca (43 era il valore riferito allora ai maggiori
concorrenti) è stato nel 2007 di 62 (51 per i maggiori
concorrenti): nonostante vi siano ovviamente ancora spazi di
miglioramento, l’incremento verificatosi è rilevante (tanto
che UniCredit è oggi al livello delle banche cooperative, che
rappresentano un benchmark significativo) e, inoltre, il gap
rispetto ai competitor si è accresciuto. Anche nel segmento
dello small business vi sono buoni spazi di crescita,
soprattutto perché i ricavi per cliente sono sensibilmente più
bassi nel mondo Capitalia rispetto al mondo UniCredit Banca:
nel 2008 la progressione del mondo Capitalia in tale ambito è
molto buona e fa contare su sostanziosi incrementi di
produttività della rete. Ciò è valido anche per il Corporate
(ove, in verità non erano state ipotizzate sinergie di ricavi)
considerato che nel mondo già Capitalia la redditività
marginale dei clienti è al di sotto del costo del capitale (in
altri termini, in tale settore veniva distrutto valore). Se,
quindi, si riesce a riportare in positivo tale dato, il
-
41
miglioramento dell’intero Gruppo diventerà molto consistente.
Conclusa l’illustrazione dei dati riferiti al 2007,
l’Amministratore Delegato fornisce alcune indicazioni in
merito ai principali risultati conseguiti dal Gruppo nel primo
trimestre 2008.
L’utile netto conseguito è stato di circa 1 miliardo di Euro.
Il c.d. commercial banking continua a crescere bene (utile
netto in aumento del 15% anno su anno e ricavi in crescita
dell’8,4%). Il contributo perviene dal Centro Est Europa, dal
Retail - in particolare italiano - e dal Corporate; il Private
tiene, mentre ovviamente la MIB risulta impattata dal
difficile contesto dei mercati finanziari: i ricavi – escluse
le attività relative al credito nel settore “markets” –
ammontano a circa 700 milioni di Euro ma a questi si
accompagna l’impatto negativo per circa 1 miliardo di Euro
riconducibile alle attività legate alle predette attività nel
settore “markets” e dovuto principalmente alle svalutazioni
del portafoglio Global ABS (- 642 milioni). Il contenimento
dei costi operativi risulta buono: l’incremento dell’1,2%
rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente è dovuto ai
costi legati all’apertura di filiali in Centro Est Europa
tant’è che al netto dell’area CEE il resto del Gruppo decresce
-
42
del 3,6%, grazie alla integrazione di Capitalia, da una parte,
e alle ristrutturazioni in Germania e in Austria. Gli organici
si sono ridotti in Italia in modo rilevante, anche in questo
caso per effetto dell’integrazione con Capitalia. La qualità
dell’attivo continua a migliorare e il Core Tier 1 si attesta
al 5,5% (incluso l’impatto dell’acquisizione di Ukrsotsbank,
pari a circa 22 punti base). Guardando più analiticamente ai
dati di conto economico, risalta la crescita del 21,8% delle
rettifiche nette: è una cifra che appare assai rilevante ma,
escludendo ATF e Ukrsotsbank e gli effetti dovuti alla
crescita degli impieghi, da un lato, nonché dall’altro la
differenza fra il 2008 e l’anno precedente relativa al mondo
Capitalia, il confronto porterebbe a comparare i 620 milioni
di Euro del primo trimestre dell’anno scorso con 635 milioni
di quest’anno.
L’Amministratore Delegato attira l’attenzione sulla crescita
del numero di filiali del Gruppo (10.300, con una crescita di
850 insediamenti anno su anno e di 587 trimestre su
trimestre), in gran parte rivenienti dalla neo acquisita
Ukrsotsbank. I ricavi si sono mossi in modo molto positivo nel
commercial banking, mentre l’asset management ha consuntivato
una flessione (- 17%) a causa del decremento dei volumi, pur
-
43
rimanendo un’area ad altissima contribuzione. Negativo anche
l’apporto della MIB (-300 milioni) quale saldo di 700 milioni
di ricavi e 1 miliardo circa di rettifiche di valore.
L’Amministratore Delegato conclude la propria esposizione
evidenziando come i buoni risultati del commercial banking
mostrano la capacità del Gruppo di continuare a dare buone
performance anche in un contesto difficile, mentre quelli
negativi della MIB nelle attività legate al credito nel
settore “markets” riflettono le difficili, anche se gestibili,
condizioni di mercato; le altre aree di business
contribuiscono positivamente ai ricavi. L’asset management pur
risentendo delle attuali condizioni di mercato mostra
un’ottima contribuzione alla creazione di valore. Il Core TIer
1 è atteso al 6% nel 2008, grazie alla vendita di asset non
strategici e ad azioni organiche/manageriali sui c.d. risk
weighted assets. In tale contesto, il Centro Est Europa
continua a rappresentare un’importante area di crescita per il
Gruppo. L’utile per azione a fine 2008 è atteso in un
intervallo compreso tra i 52 e i 56 centesimi (essendo di 55
centesimi il valore comparabile, riferito al 2007).
Conclusa l’illustrazione dei risultati del Gruppo,
l’Amministratore Delegato fornisce alcune ulteriori
-
44
informazioni in tema di a) esposizione ai mutui “subprime”, b)
operatività svolta attraverso Conduit e Structured Investment
Veichles e c) strumenti finanziari derivati di negoziazione
con la clientela, come richiesto dalla Consob ai sensi
dell’art. 114, 5 comma, D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 del TUF
con richieste del 5 e 11 marzo 2008. Al riguardo, precisa che
l’informativa è stata fornita in parte nella relazione sulla
gestione a corredo del bilancio consolidato e del bilancio di
esercizio della Capogruppo presentato ai Soci e per la parte
residua nella nota già diffusa a mezzo di comunicato stampa:
“a) Esposizione ai mutui subprime
L’aggiornamento delle informazioni già richieste dalla stessa
Consob il 30 agosto 2007 relative ai rischi collegati ai mutui
ipotecari statunitensi cosiddetti “subprime” è fornito in un
apposito capitolo della Relazione sulla Gestione a corredo del
Bilancio Consolidato e del Bilancio di esercizio della
Capogruppo al 31 dicembre 2007.
b) operatività svolta attraverso Conduit e Structured
Investment Vehicles
L’informativa analitica relativa ai Conduit di proprietà e di
terzi e agli Structured Investment Vehicles è fornita in un
apposito capitolo della Relazione sulla Gestione a corredo del
-
45
Bilancio Consolidato e del Bilancio di esercizio della
Capogruppo al 31 dicembre 2007.
c) strumenti finanziari derivati di negoziazione con la
clientela
La richiesta informativa si articola nei seguenti punti:
I. Descrizione dell’operatività in derivati di negoziazione
svolta con la clientela, indicando inoltre i rischi di mercato
e di controparte assunti.
La descrizione dell’operatività in derivati di negoziazione
con la clientela e dei connessi rischi di controparte è
fornita nell’apposito capitolo della Relazione sulla Gestione
a corredo del Bilancio Consolidato e del Bilancio di esercizio
della Capogruppo al 31 dicembre 2007.
II. Il valore nozionale e la composizione della consistenza
degli strumenti derivati di cui alla Voce 20 “Attività
finanziarie detenute per la negoziazione” dell’attivo
patrimoniale, distinguendo tra prodotti plain vanilla e
prodotti strutturati, segnalando per tale ultima categoria il
numero dei clienti complessivamente coinvolti e la quota
ascrivibile ai soggetti maggiormente esposti.
Per la distinzione tra clientela e controparti bancarie si è
preso come riferimento la definizione contenuta nella
-
46
circolare Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005
utilizzata per la predisposizione del bilancio.
Sono stati considerati prodotti strutturati i contratti
derivati che inglobano nello stesso strumento forme
contrattuali tali da generare esposizione a più tipologie di
rischio (ad eccezione dei Cross Currency Swap) e/o effetti
leva.
Il saldo della voce 20 “Attività finanziarie detenute per la
negoziazione” del Bilancio Consolidato relativo ai contratti
derivati ammonta a 63.693 Euro/milioni (per un nozionale di
2.427.307 Euro/milioni), di cui 16.597 Euro/milioni con
clientela. Il valore nozionale dei derivati con clientela
ammonta a 427.533 Euro/milioni, di cui 386.243 Euro/milioni
plain vanilla (per un fair value di 15.473 Euro/milioni) e
41.290 Euro/milioni derivati strutturati (per un fair value di
1.124 Euro/milioni). Il valore nozionale dei derivati con
controparti bancarie ammonta a 1.999.773 Euro/milioni (fair
value 47.096 Euro/milioni), di cui 192.194 Euro/milioni
riferibili a derivati strutturati (fair value 4.085
Euro/milioni).
Il saldo della voce 20 “Attività finanziarie detenute per la
negoziazione” del Bilancio di Esercizio della Capogruppo
-
47
relativo ai contratti derivati ammonta a 6.670 Euro/milioni
(per un nozionale di 181.688 Euro/milioni), di cui 251
Euro/milioni con clientela. Il valore nozionale dei derivati
con clientela ammonta a 5.880 Euro/milioni, di cui 5.824
Euro/milioni plain vanilla (per un fair value di 237
Euro/milioni) e 56 Euro/milioni derivati strutturati (per un
fair value di 14 Euro/milioni). Il valore nozionale dei
derivati con controparti bancarie ammonta a 175.808
Euro/milioni (fair value 6.419 Euro/milioni), di cui 20.069
Euro/milioni riferibili a derivati strutturati (fair value
1.451 Euro/milioni).
La clientela ha complessivamente stipulato col Gruppo 10.051
contratti derivati strutturati esposti alla voce 20 “Attività
finanziarie detenute per la negoziazione” dell’attivo
patrimoniale. Di questi, i primi 20 clienti per esposizione
coprono il 9% dell’esposizione complessiva (originando per il
Gruppo un’esposizione di 103 Euro/milioni).
I clienti della sola Capogruppo hanno negoziato
complessivamente 19 contratti derivati strutturati.
III. L’indicazione della nuova produzione e delle chiusure di
derivati realizzate nell’esercizio 2007 (valori nozionali),
sempre distinguendo tra prodotti plain vanilla e strumenti
-
48
strutturati e precisando altresì l’entità delle eventuali
ristrutturazioni effettuate ed i relativi proventi ed oneri.
Nel corso dell’esercizio 2007, il Gruppo ha stipulato nuovi
contratti derivati con clientela per 432.893 Euro/milioni di
nozionale (6.323 Euro/milioni con riferimento alla sola
Capogruppo), di cui 26.438 Euro/milioni riferibili a derivati
strutturati (1.615 Euro/milioni con riferimento alla sola
Capogruppo).
Le chiusure anticipate rispetto alla scadenza contrattuale
hanno interessato, a livello di Gruppo, contratti per un
nozionale pari a 40.008 Euro/milioni (di cui 9.138
Euro/milioni riferibili a derivati strutturati). Il fenomeno
non è significativo per la Capogruppo.
Durante l’esercizio sono state effettuate operazioni di
rimodulazione di contratti con clientela, ovvero di chiusura
di un contratto e sua contestuale sostituzione con un nuovo
derivato con caratteristiche diverse dal precedente per
motivazioni non dipendenti da situazioni di difficoltà della
controparte, per un nozionale complessivo di 5.951
Euro/milioni (di cui 1.240 Euro/milioni riferibili a derivati
strutturati).
La Capogruppo non ha effettuato rimodulazioni.
-
49
A fronte di cancellazioni anticipate e/o rimodulazioni la
clientela ha sostenuto un onere netto pari a 254 Euro/milioni.
La gestione del rischio connesso ai contratti in oggetto ha
generato oneri per il Gruppo pari a 245 Euro/milioni.
IV. Il valore nozionale e la composizione della consistenza
degli strumenti derivati di cui alla Voce 40 “Passività
finanziarie di negoziazione” del passivo patrimoniale,
distinguendo tra prodotti plain vanilla e prodotti
strutturati, segnalando l’ammontare riferibile alle
controparti bancarie interessate e quella nei confronti della
clientela.
Il saldo della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”
del Bilancio Consolidato relativo ai contratti derivati
ammonta a 65.768 Euro/milioni (per un nozionale di 2.365.138
Euro/milioni), di cui 17.175 Euro/milioni con clientela. Il
valore nozionale dei derivati con clientela ammonta a 425.527
Euro/milioni, di cui 402.875 Euro/milioni plain vanilla (per
un fair value di 16.266 Euro/milioni) e 22.652 Euro/milioni
derivati strutturati (per un fair value di 909 Euro/milioni).
Il valore nozionale dei derivati con controparti bancarie
ammonta a 1.939.611 Euro/milioni (fair value 48.593
Euro/milioni), di cui 182.086 Euro/milioni riferibili a
-
50
derivati strutturati (fair value 3.897 Euro/milioni).
Il saldo della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”
del Bilancio di Esercizio della Capogruppo relativo ai
contratti derivati ammonta a 7.569 Euro/milioni (per un
nozionale di 195.822 Euro/milioni), di cui 1.999 Euro/milioni
con clientela. Il valore nozionale dei derivati con clientela
ammonta a 29.464 Euro/milioni, di cui 25.657 Euro/milioni
plain vanilla (per un fair value di 1.448 Euro/milioni) e
3.807 Euro/milioni derivati strutturati (per un fair value di
551 Euro/milioni), entrambi principalmente contenuti in
emissioni obbligazionarie strutturate. Il valore nozionale dei
derivati con controparti bancarie ammonta a 166.358
Euro/milioni (fair value 5.570 Euro/milioni), di cui 18.665
Euro/milioni riferibili a derivati strutturati (fair value 727
Euro/milioni).
Ai fini di questa classificazione, sono stati adottati i
criteri e le definizioni esposti al precedente punto II.
V. L’illustrazione delle metodologie di calcolo del fair value
dei precitati strumenti finanziari derivati di negoziazione.
La descrizione delle metodologie di calcolo del fair value è
fornita nell’apposito capitolo della Relazione sulla Gestione
a corredo del Bilancio Consolidato e del Bilancio di esercizio
-
51
della Capogruppo al 31 dicembre 2007.
VI. Quantificazione degli eventuali margini a garanzia
richiesti dalle controparti bancarie a fronte del fair value
sui derivati strutturati stipulati con la clientela.
L’informativa relativa ai margini di garanzia è fornita
nell’apposito capitolo della Relazione sulla Gestione a
corredo del Bilancio Consolidato e del Bilancio di esercizio
della Capogruppo al 31 dicembre 2007.
VII. Indicazione e quantificazione degli eventuali margini
richiesti alla clientela a garanzia del fair value dei
derivati strutturati sottoscritti con la stessa.
L’informativa relativa ai margini di garanzia è fornita
nell’apposito capitolo della Relazione sulla Gestione a
corredo del Bilancio Consolidato e del Bilancio di esercizio
della Capogruppo al 31 dicembre 2007.
VIII. L’ammontare delle commissioni attive e passive su
prodotti derivati (voci 40 e 50 del conto economico) di
competenza dell’esercizio 2007, indicandone la ripartizione
tra commissioni su strumenti plain vanilla e strumenti
strutturati.
Il modello operativo utilizzato a livello di Gruppo non
prevede la contrattualizzazione di componenti commissionali
-
52
connesse alla negoziazione di contratti derivati.
Ogni componente di costo/ricavo connessa ai regolamenti
monetari legati alla negoziazione di tali contratti è iscritta
alla Voce 80 Risultato Netto dell’Attività di Negoziazione.
IX. Quantificazione delle commissioni upfront percepite da
controparti terze e di quelle riconosciute alla clientela,
indicando le relative modalità di contabilizzazione.
Il modello operativo dell’Investment Bank non attribuisce
rilevanza al regolamento di componenti che attualizzano il
maggiore o minore valore rispetto alle condizioni di mercato
dei flussi futuri alla data di stipula e non distingue
l’operatività di intermediazione con clientela istituzionale
rispetto a quella con clientela corporate/retail; tali
componenti assumono rilevanza nel modello di intermediazione
pareggiata adottato presso le Banche di Segmento alle quali si
riferiscono le informazioni esposte.
Al fine di questa quantificazione, pertanto, si considerano
commissioni upfront i flussi regolati alla data di avvio del
contratto. Le commissioni upfront regolate impattano
direttamente a conto economico dell’esercizio nel risultato di
negoziazione.
Nel corso dell’esercizio 2007, presso le entità che adottano
-
53
il modello di business dell’intermediazione pareggiata dei
contratti derivati, l’ammontare incassato da controparti
bancarie è stato di 20 Euro/milioni. A fronte dell’operatività
con clientela, sono stati incassati 21 Euro/milioni e pagati
13 Euro/milioni.
X. La modalità di determinazione e l’ammontare delle
rettifiche di valore per rischio di controparte (clientela) su
prodotti derivati nonché le eventuali riprese di analoga
natura, confluite nella voce 130 del conto economico
(rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento dei
crediti).
L’informativa relativa alle rettifiche/riprese di valore per
rischio di controparte su derivati è fornita nell’apposito
capitolo della Relazione sulla Gestione a corredo del Bilancio
Consolidato e del Bilancio di esercizio della Capogruppo al 31
dicembre 2007.
XI. L’indicazione del numero e dell’ammontare delle
esposizioni riclassificate nel corso del 2007 ad incaglio o
sofferenza relative ai clienti che hanno sottoscritto derivati
OTC.
I contratti derivati con clientela che al 31 dicembre 2007
rientrano nelle posizioni “non performing” originano
-
54
un’esposizione pari a 36 Euro/milioni.
La Capogruppo non detiene posizioni “non performing” relative
a clienti che hanno sottoscritto derivati OTC.
XII. L’indicazione delle eventuali ristrutturazioni, avviate
e/o da intraprendere, delle esposizioni in derivati nei
confronti della clientela, indicando la tipologia dei derivati
oggetto di ristrutturazione e gli effetti sul conto economico
dell’esercizio.
Nel corso del 2007 non sono state né effettuate, né avviate
operazioni di ristrutturazione di contratti derivati a fronte
di situazioni di difficoltà della controparte.”
L'Amministratore Delegato ricorda, inoltre, che l’Assemblea
degli Azionisti del 10 maggio 2007 ha approvato la proposta
motivata, presentata dal Collegio Sindacale, di prorogare alla
società di revisione KPMG S.p.A., per il periodo 2007-2012 gli
incarichi riguardanti la revisione contabile del bilancio
dell’Istituto, di quello consolidato di Gruppo, della
relazione semestrale e dei controlli continui sulla
contabilità con una spesa annua (aggiornata in base all’ISTAT
ed al netto di spese vive, contributo vigilanza e IVA)
rispettivamente di:
- Euro 134.000 per il bilancio d’esercizio (corrispondenti a
-
55
1.100 ore di lavoro);
- Euro 330.000 per il bilancio consolidato (corrispondenti a
2.450 ore di lavoro);
- Euro 37.500 per i controlli continui sulla contabilità
(corrispondenti a 350 ore di lavoro);
- Euro 144.250 per la relazione semestrale (corrispondenti a
1.100 ore di lavoro),
a cui si aggiungono specifici compensi relativi alle filiali
estere.
Porta a conoscenza dei Signori Azionisti che la Società
KPMG S.p.A., in relazione alle operazioni straordinarie che
hanno interessato la Società (a seguito dell’integrazione per
incorporazione di Capitalia S.p.A. e della acquisizione di
tutte le sue ex controllate), ha stimato, relativamente
all’esercizio 2007, un maggior impegno, in termini di numero
di ore di lavoro, pari a 10.500.
Tale maggior impegno per i lavori di revisione riguarda,
in particolare, la revisione contabile del bilancio di
esercizio (3.950 ore e Euro 485.000) e del bilancio
consolidato (6.550 ore e Euro 815.000).
I nuovi onorari, comprensivi degli incrementi sopra
citati, sono stati definiti da KPMG S.p.A. per l’esercizio
-
56
2007 (al netto di spese vive, contributo vigilanza e IVA)
sulla base delle tariffe orarie fissate all’atto della proroga
dell’incarico e aggiornati in base all’ISTAT e sono stati
stabiliti rispettivamente in:
- Euro 619.000 per il bilancio d’esercizio (corrispondenti a
5.050 ore di lavoro);
- Euro 1.145.000 per il bilancio consolidato (corrispondenti a
9.000 ore di lavoro).
Il Collegio Sindacale di UniCredit in coerenza con la
competenza attribuitagli dall’art. 159 del TUF ha esaminato la
citata proposta di integrazione della Società di revisione
KPMG S.p.A. ed ha fatto pervenire, al termine della sua
istruttoria, la sua proposta motivata al riguardo, datata 6
marzo 2008, al Consiglio di Amministrazione. Quest’ultimo,
sentito il parere favorevole espresso dal Presidente del
Comitato per il Controllo Interno & Rischi nella riunione del
12 marzo 2008, ha ritenuto motivata e congrua la richiesta di
integrazione del contratto di revisione contabile avanzata
dalla KPMG S.p.A., nonché rispondente alle previsioni
contrattuali e l’ha approvata nella sua seduta del 12 marzo
2008.
Viene data, infine, la prevista informativa circa il
-
57
numero di ore complessivamente impiegate ed il corrispettivo
fatturato dalla KPMG S.p.A. per:
1. la revisione del bilancio civilistico e consolidato al 31
dicembre 2007;
2. la revisione limitata della relazione semestrale al 30
giugno 2007;
3. i controlli contabili nel corso d’esercizio.
Il totale delle ore impiegate per la revisione dell’anno 2007
è stato pari a 19.180 per un corrispettivo complessivo
fatturato di Euro 2.045.250, come di seguito dettagliato:
LAVORI n.ore di revisione Corrispettivo
impiegate
Bilancio Consolidato 10.700 Euro 1.145.000
Bilancio d'impresa 5.500 Euro 619.000
Bilancio d'impresa Filiale New York
350 Euro
55.000
Bilancio d'impresa Filiale Londra
150 Euro 23.500
Bilancio d'impresa Filiale Hong Kong
180 Euro 21.000
Relazione Semestrale Consolidata
-
58
1.900 Euro 144.250
Controlli contabili nel corso d'esercizio
400 Euro 37.500
Precisa che il numero delle ore impiegate corrisponde
all’impegno effettivamente sostenuto dalla Società di
revisione, mentre il corrispettivo è pari a quanto previsto
contrattualmente ed in corso di fatturazione e cioè 5.050 ore
per il civilistico, 9.000 ore per il consolidato, oltre alla
“limited review” delle Filiali estere: 350 ore per New York,
150 ore per Londra, 180 ore per Hong Kong; per quanto concerne
la revisione limitata della relazione semestrale il contratto
prevede complessivamente 1.100 ore e per quanto concerne,
infine, i controlli contabili nel corso d’esercizio il
contratto prevede (per 4 trimestri) 350 ore, entrambi questi
lavori sono limitati all’Italia.
Riprende la parola il Presidente, il quale invita il Dott.
Mario Corti, rappresentante della Società di Revisione KPMG
S.p.A, a dare lettura della Relazione da quest’ultima
predisposta ai sensi dell’art. 156 del TUF, nonché il
Presidente del Collegio Sindacale, Dott. Giorgio Loli, a
leggere la Relazione del Collegio Sindacale.
Prende la parola il Dott. Mario Corti il quale, su unanime
-
59
decisione dell'Assemblea, accolta dal Presidente, dà lettura
soltanto della parte conclusiva della Relazione della Società
di Revisione.
Prende la parola il Presidente del Collegio Sindacale, Dott.
Giorgio Loli, il quale, su analoga unanime decisione
dell'Assemblea, accolta dal Presidente, dà lettura soltanto
della parte conclusiva della Relazione del Collegio Sindacale.
Il Presidente informa l'assemblea che sono intervenuti i
giornalisti
Società
ALESSANDRO GRAZIANI IL SOLE 24 ORE
ANDREA CABRINI CFN CNBC
ARIANNA CIACCI RADIO CENTRO SPORT
FILIPPO CALERI TEMPO
LUCA FALLICA RETE SPORT
LUIGIA LUCIANI ROMA 1
MIRCA MANTERO RADIOCOR
SERGIO TE’ AGENZIA GIORNALISTA QUOTIDIANA
ULRIKE SAUER SUDDENTSURE ZEITUNG
L'Amministratore Delegato, ripresa la parola, dà lettura ai
Soci delle proposte del Consiglio di Amministrazione sui primi
due punti all'Ordine del giorno:
-
60
"Signori Azionisti,
Vi invitiamo, sulla base anche della Relazione sulla gestione
che l’accompagna, ad approvare il Bilancio di UniCredit S.p.A.
al 31.12.2007 costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto
Economico, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio
netto, dal Rendiconto finanziario e dalla Nota Integrativa,
così come presentati dal Consiglio di Amministrazione nel loro
complesso e nelle singole appostazioni.
Quanto alla ripartizione dell’utile:
il "Conto Economico" chiude l'esercizio 2007 con un utile
netto di Euro 1.886.152.300,58
che Vi proponiamo di ripartire come segue:
.. alla Riserva ex articolo 6
comma 2 del D.Lgs n. 38/2005
Euro 13.096.864,62
.. alla Riserva Legale ai sensi dell'art. 38 dello Statuto
Euro 186.615.230,06
.. alla Riserva connessa al sistema di incentivazione a medio
termine per il Personale del Gruppo approvato dal Consiglio di
Amministrazione
Euro 13.000.000,00
-
61
.. agli azionisti:
- 52,00% sul capitale nominale di Euro 6.586.814.032,00 pari a
0,260 per n. 13.173.628.064 azioni ordinarie (composto da n.
13.343.658.943 azioni ordinarie già emesse al 31/12/2007, n.
803.020 azioni ordinarie emesse nel 2008, con diritto al
dividendo all'esercizio 2007, ed al netto di n. 87.000.000
azioni proprie in possesso della Banca al 31/12/2007 e di n.
83.833.899 azioni proprie acquistate dalla Banca nel 2008) da
distribuire alle sole azioni in circolazione alla data di
stacco del dividendo, diverse dalle azioni proprie
Euro 3.425.143.296,64
- 55,00% - e cioè il 52,00% previsto per le azioni ordinarie
più un'ulteriore assegnazione del 3% sul capitale nominale di
10.853.276,00 in azioni di risparmio pari a 0,275 per n.
21.706.552 azioni di risparmio
Euro 5.969.301,80 Euro 3.431.112.598,44
previo prelievo dalle Riserve Statutarie dell'importo di
Euro -1.777.672.392,54
1.866.152.300,58"
Riprende la parola il Presidente il quale, considerata la
connessione fra l'approvazione del bilancio di esercizio e la
destinazione dell'utile, propone di procedere ad un'unica
-
62
discussione sui due argomenti, anche ai fini di dare più
spazio al dibattito. Raccomanda, pertanto, nell’interesse di
tutti i presenti, di svolgere gli interventi con la più
efficace sintesi.
Non risultando obiezioni alla proposta, apre la discussione.
Dal momento che la presente assemblea viene tenuta in inglese
ed il verbale, nella forma dell'atto pubblico, verrà redatto
in inglese con traduzione in italiano, invita i soci che
intendono intervenire a farlo in tali lingue.
Prende la parola il socio Franco BORLENGHI il quale dichiara
di rappresentare, insieme al dottor Gioacchino GRAFFAGNINO,
l’Associazione dei Piccoli Azionisti di UNICREDIT e, dopo aver
rivolto un saluto al Presidente, ai Consiglieri ed agli
azionisti presenti, svolge il seguente intervento:
"Sono affezionato a questo Istituto e come vedete, sono sempre
presente ai nostri lavori assembleari. Le difficoltà che ho
dovuto affrontare per raggiungere Roma vengono in secondo
piano rispetto ai risultati positivi che siamo oggi chiamati
ad approvare.
L’anno di integrazione con Capitalia si chiude con un utile
netto di 1,866 milioni di euro, in flessione rispetto al 2006.
Archiviamo quindi il nostro bilancio, con un utile di 7,3
-
63
miliardi, se calcolati pro-forma con Capitalia. Il dividendo è
cresciuto dell’8,3% a 0,26 euro per azione.
L’instabilità dei mercati si riflette, oltre che sul valore
azionario, anche sull’andamento dell’investment banking,
l’unica area sofferente di tutto il Gruppo. L’attività di
investment banking è molto importante per il nostro Gruppo e
non risulta possibile al momento fare previsioni future,
perché molto dipenderà dalle turbolenze dei mercati.
Noi comunque, Presidente, ci troviamo nelle migliori posizioni
per affrontare con fiducia e professionalità le turbolenze di
mercato e nessuno tra i nostri concorrenti ha una piattaforma
europea come la nostra e una presenza così robusta e radicata
nei paesi in crescita, così che conferma il trend negativo a
livello nazionale.
Da un’attenta valutazione del bilancio vediamo che il ROE si è
attestato al 15,6%, il margine di intermediazione è salito
anche se il risultato di gestione è in flessione, 37,2%,
buone performance ci sono dall’area dell’Est Europa e
soprattutto dalla Polonia.
L’impressione che abbiamo è quella di una situazione delicata
in ambito finanziario, ma che l’esposizione dei derivati e sui
mutui sub prime del sistema bancario italiano sia inferiore a
-
64
quella di altre piazze finanziarie.
I nostri sono numeri di conforto e di speranza e che lasciano
ben sperare e presagire anche per il corrente anno.
Abbiamo inoltre ottenuto questi risultati discretamente
positivi nonostante che l’economia sia in affanno, i consumi
rallentano e il PIL non cresce, alla luce di questi elementi
negativi che ho indicato i nostri risultati acquistano ancora
maggior peso.
Terminata la fase delle acquisizioni per vie esterne, ora la
nostra banca crescerà per linee interne, una strategia meno
affascinante ma sicuramente più profittevole.
Stante questa situazione di precarietà, lei, dottor Profumo,
pensa e prevede di poter mantenere la medesima redditività per
il nostro Istituto e un buon dividendo anche per noi
azionisti?"
Terminato l'intervento, ringrazia ed annuncia il voto
favorevole al bilancio.
Prende la parola il socio Gioacchino GRAFFAGNINO il quale,
dopo aver rivolto un saluto all'Amministratore Delegato, ai
Consiglieri ed agli azionisti presenti, dichiara di
intervenire sia come socio azionista che come