report 1 - analisi socio-economica delle province del lazio per una nuova regione

127
Report 1 Report 1 Analisi socio-economica delle province del Lazio Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione per una nuova Regione

Upload: mcl-giuseppe-paliotta

Post on 07-Mar-2016

217 views

Category:

Documents


1 download

DESCRIPTION

La Regione Lazio presenta, strutturalmente, una profonda sproporzione tra il capoluogo di Regione, Roma, e i restanti capoluoghi di Provincia. Il presente rapporto ha l’obiettivo di fornire una descrizione di tipo quantitativo delle caratteristiche socio-economiche e demografiche delle province laziali in modo da porre in evidenza la natura della sproporzione che le caratterizza.

TRANSCRIPT

Page 1: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Report 1Report 1

Analisi socio-economica delle province del LazioAnalisi socio-economica delle province del Lazio

per una nuova Regioneper una nuova Regione

Page 2: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Indice

1 Introduzione 3

2 Popolazione e territorio 42.1 Estensione territoriale e dimensione dei comuni . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42.2 Popolazione residente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52.3 Popolazione straniera residente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62.4 Altre caratteristiche della popolazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8

3 Mercato del lavoro 103.1 Situazione occupazionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10

4 Tessuto imprenditoriale 154.1 Le imprese: caratterizzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15

5 Apertura dei mercati 215.1 Volume scambi commerciali con l’estero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21

6 Tenore di vita 256.1 Reddito e consumi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 256.2 Indicatori sintetici del tenore di vita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28

7 Contesto sociale 307.1 Dotazione di strutture ed infrastrutture . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 307.2 Tempo libero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 327.3 Sicurezza e ordine pubblico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34

8 Analisi comparativa su base regionale 378.1 Dati e strategia di analisi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 378.2 Analisi globale della condizione socio-economica delle province . . . . . . . . 398.3 Analisi per macro-aree della condizione socio-economica delle province . . . . 48

8.3.1 Tenore di vita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 488.3.2 Affari e lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 568.3.3 Servizi socio-ambientali e sanita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 638.3.4 Popolazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 708.3.5 Ordine pubblico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 778.3.6 Tempo libero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 848.3.7 Conclusioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91

9 Una ipotetica nuova regione Lazio 929.1 Regione Lazio senza Roma Capitale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 105

10 Una ipotetica nuova regione Frosinone-Latina 113

2

Page 3: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

1 Introduzione

La Regione Lazio presenta, strutturalmente, una profonda sproporzione tra il capoluogodi Regione, Roma, e i restanti capoluoghi di Provincia. Il presente rapporto ha l’obiettivo difornire una descrizione di tipo quantitativo delle caratteristiche socio-economiche e demografichedelle province laziali in modo da porre in evidenza la natura della sproporzione che lecaratterizza. A tale scopo sono stati reperiti i dati a dettaglio provinciale resi disponibilidall’Istituto Tagliacarne (Atlante delle province italiane), dall’Istat e dallo studio annualesulla vivibilita nelle province italiane commissionata dal Sole 24 Ore. In particolare, i daticonsiderati possono essere idealmente suddivisi nelle seguenti macro-aree, che corrispondoad altrettanti capitoli nel rapporto:

• popolazione e territorio: nel capitolo 2 sono riportate le informazioni riguardanti abitanti,famiglie, comuni; e inoltre analizzata la presenza e la provenienza di stranieri, comunitaried extra-comunitari;

• mercato del lavoro: nel capitolo 3 sono riportate informazioni sui livelli occupazionalidella popolazione delle province, sui settori produttivi di impiego e sulla natura deirapporti lavorativi;

• tessuto imprenditoriale: nel capitolo 4 viene analizzata la presenza di imprese sulterritorio in termini assoluti e relativi, i settori produttive in cui le imprese agiscono;vengono inoltre riportati i tassi di natalita e di mortalita delle imprese e l’evoluzionedella presenza del territorio dal 1980 ad oggi; viene infine riportata la presenza diimprese operanti nel settore turistico;

• apertura dei mercati: nel capitolo 5 viene analizzata la bilancia commerciale dellediverse province; vengono inoltre riportati i flussi di scambi commerciali con le diversearee geografiche estere;

• tenore di vita: nel capitolo 6 vengono analizzati ricchezza e consumi delle famiglienelle diverse province;

• contesto sociale: nel capitolo 7 viene analizzata la dotazione di strutture ed infrastrutturesociali, culturali e sanitarie; vengono inoltre riportate informazioni relative all’ordinepubblico e sicurezza.

3

Page 4: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

2 Popolazione e territorio

2.1 Estensione territoriale e dimensione dei comuni

L’estensione della Provincia di Roma e pari al 31% della superficie dell’intera Regione Lazioed e piu che doppia rispetto a quelle di Latina (13%) e Rieti (15%), e comunque notevolmentesuperiore rispetto alle rimanenti province (Frosinone 19% e Viterbo 21%).

Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Lazio Centro ItaliaTot. sup. (kmq) 3244 2250 2749 5381 3612 17236 58380 301336n. comuni totale 91 33 73 121 60 378 1003 8100< 20000 abitanti 83 25 72 98 59 337 897 7584> 20000 abitanti 8 8 1 23 1 41 106 516

Tabella 2.1: Superficie territoriale e comuni

Dalla tabella 2.1 e dalla parte destra della figura 2.1 si evince come il numero di comunidella Provincia di Roma sia notevolmente superiore rispetto alle altre province, eccezionfatta per Frosinone che presenta 91 comuni contro i 121 di Roma. Tuttavia, analizzando laproporzione dei comuni di grandi dimensioni (con piu di 20000 abitanti), visualizzata infigura 2.2, si nota come sia Latina la provincia con la maggior proporzione di comuni grandisul totale (oltre il 20%); tale proporzione, nel caso di Rieti e Viterbo e invece al di sotto del5%.

Figura 2.1: Estensione e numero di comuni delle province laziali

4

Page 5: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 2.2: Proporzione dei comuni di piccole (<20000 ab.) e grandi dimensioni

2.2 Popolazione residente

La popolazione residente nella Regione Lazio (tabella 2.2) risiede nella Provincia di Romaper il 73% del totale, solo una quantita residuale risiede nelle restanti province, nessunadelle quali raggiunge il 10% popolazione regionale. Lo stesso vale, evidentemente per ilnumero di famiglie.

Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Lazio Centro Italian°famiglie 198122 221912 69220 1693124 136384 2318762 4932120 24905042pop. tot 497849 551217 159979 4154684 318139 5681868 11890464 60340328

(8.8%) (9.7%) (2.8%) (73.1%) (5.6%)n°comp. per fam. 2.50 2.48 2.30 2.43 2.32 2.43 2.40 2.41Densita 153.47 244.94 58.19 772.11 88.09 329.65 203.68 200.24ab-kmq

Tabella 2.2: Popolazione e famiglie

5

Page 6: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 2.3: Abitanti e famiglie delle province laziali

Figura 2.4: Dimensione media del nucleo familiare e densita abitativa

La densita abitativa e molto elevata nella provincia di Roma, di piu di tre volte superiore aquella della seconda provincia a piu densamente abitata, che risulta essere Latina (figura2.4). Le dimensioni del nucleo familiare non variano particolarmente in funzione dellaprovincia di residenza, tuttavia risulta essere Frosinone la provincia caratterizzata da unadimensione media del nucleo familiare piu elevata.

2.3 Popolazione straniera residente

La distribuzione della popolazione straniera (comunitaria o meno) residente nel Lazio rispecchiaquella della popolazione italiana, dal momento che l’81% del totale degli stranieri sonoresidenti a Roma, mentre nelle altre province tale percentuale si attesta intorno al 5% (veditabella 2.3).

6

Page 7: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Lazio Centro ItaliaTot Stranieri 20823 34306 10901 405657 26253 497940 1070386 4235059

(4%) (7%) (2%) (81%) (5%)E.U. a 15 Paesi 878 1163 406 23842 1123 27412 54658 169147E.U. a 25 Paesi (’05) 747 1601 695 22559 966 26568 48226 138412E.U. a 27 Paesi (’07) 8573 15806 4518 145566 12266 186729 307438 933789extracomunitari 10625 15736 5282 213690 11898 257231 660064 2993711eta 0-14 3801 5959 1671 63963 4206 79600 186200 809665eta 15-64 16441 27627 8990 331339 21476 405873 855440 3329436eta >64 581 720 240 10355 571 12467 28746 95958

Tabella 2.3: Popolazione straniera residente: comunitari ed extra-comunitari

Figura 2.5: Popolazione straniera residente

7

Page 8: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 2.6: Distribuzione degli stranieri per Paese di provenienza ed eta

Con riferimento alla figura 2.6 si nota come la distribuzione tra comunitari ed extra-comunitarinon varia in modo considerevole al variare delle province e si attesta intorno al 50%. Sinota inoltre come una grandissima parte dei residenti stranieri comunitari provengono daRomania e Bulgaria che sono entrate a far parte dell’Unione Europea nel 2007. Pressoccheidentica la distribuzione in classi di eta nelle diverse province, con l’80% circa di popolazionestraniera in eta lavorativa.

2.4 Altre caratteristiche della popolazione

E interessante notare come il livello di istruzione accademica, espresso dal numero di laureatisu popolazione di eta compresa tra i 25 e i 30 anni (tabella 2.4 e figura 2.7), sia ben superiorealla media nazionale in tutte le province laziali, con il picco nella provincia di Roma, ma conle altre province distaccate di meno di 10 punti percentuali.

Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Lazio Italialaureati su 1000 73.95 71.36 77.20 82.55 75.72 76.16 65.26ab. 25-30 anninati su 1000 ab. 8.66 10 8.28 9.83 8.47 9.05 8.99over 65 su ab. 15-64 an. 29.50 25.70 34.90 30.10 31.80 30.40 32.30divorzi e separazioni 47.20 61.40 47.20 69.60 53.50 55.78 53.59ogni 10mila famiglie

Tabella 2.4: Tasso di laureati, di nati su 1000, incidenza di anziani, divorzi e separazioni

8

Page 9: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 2.7: Impatto sulla popolazione di giovani laureati, neonati, anziani e separati (figureda sx a dx e dall’alto in basso)

Il tasso di natalita piu elevato nella provincia di Latina, mentre risulta essere lievementeinferiore alla media nazionale a Frosinone, Rieti e Viterbo. Per quanto riguarda l’incidenzadegli over 65 sulla popolazione si nota come, eccezion fatta per Rieti, questa sia piu bassadella media nazionale, con Latina e Frosinone province piu ‘giovani’. Frosinone e Rieti sonoinoltre le province caratterizzate dalla maggiore stabilita familiare, come testimoniata dallaminor tasso di separazioni e divorzi su 10mila famiglie.

9

Page 10: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

3 Mercato del lavoro

3.1 Situazione occupazionale

La situazione occupazionale nelle province laziali rispecchia le grandi differenze che intercorronotra Roma e le altre. La proporzione di occupati nell’agricoltura piu elevata si registra nellaprovincia di Latina, dove raggiunge i 10 punti percentuali, mentre la proporzione piu elevatadi occupati nell’industria caratterizza la provincia di Frosinone, con un valore superiore al35%. La proporzione di lavoratori indipendenti si attesta intorno al 25% in tutte le province,nella sola provincia di Rieti scende intorno al 20%, come riportato nelle rappresentazionigrafiche in figura 3.2.

Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Lazio Centro ItaliaTotale 171618 200548 59578 1695186 114237 2241168 4832338 23024992in agricolt. 3396 17862 2941 16995 1479 42673 128894 874463in indust. 57890 50089 15243 279436 23979 426637 1261435 6714832in altro 110333 132596 41395 1398755 88780 1771858 3442009 15435697occ. dip. 134109 148258 42522 1330349 86346 1741584 3598100 17276718occ. indip. 37509 52290 17057 364837 27892 499585 1234239 5748274

Tabella 3.1: Composizione della popolazione occupata (valori 2009)

Figura 3.1: Totale occupati (valori assoluti in migliaia)

10

Page 11: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 3.2: Distribuzione occupati per settori e natura occupazione(dipendente/indipendente)

Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Lazio Centro ItaliaT. di attivita 55 60 61.80 67.40 61.50 65 66.80 62.40maschile 66.50 67.20 68.10 71.70 71.10 70.67 72.10 68.60femminile 35.22 39.86 45.26 52.39 37.32 48.60 52 46.40totale 50.90 53.40 56.80 61.80 54.20 59.40 61.90 57.50

Tabella 3.2: Tasso di attivita e tasso di occupazione (valori 2009)

La situazione occupazionale rispecchia le differenze tra la provincia di Roma e le altre: seil tasso di attivita e di occupazione e, nel caso del capoluogo di regione, superiore al valorenazionale, nel caso delle restanti province avviene l’esatto contrario. In questo senso, la piupenalizzata e la provincia di Frosinone, che presenta i valori piu bassi (poco superiore al50%) sia in termini di tasso di attivita che di occupazione (vedi tabella 3.2 e figura 3.3).E tuttavia interessante notare come il distacco sul valore totale nel tasso di occupazionesia determinato soprattutto da valori bassi nel tasso di occupazione femminile, mentre lostesso scarto non si verifica analizzando i dati occupazionali prettamente maschili. Questedifferenze sono messe in evidenza nella figura 3.4. Per quanto riguarda il tasso di disoccupazione,invece, il valore maggiore si riscontra nelle province di Viterbo e Latina, mentre il valore piubasso si riscontra nella provincia di Frosinone.

11

Page 12: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 3.3: Tasso di attivita e tasso di occupazione

Figura 3.4: Confronto tassi occupazione maschile, femminile e totale

Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Lazio Centro Italiamaschile 5.30 9.20 5.90 6.40 10.90 6.80 5.70 6.80femminile 11.20 13.60 11.10 10.30 13.30 10.80 9.20 9.30totale 7.40 10.90 8 8.10 11.70 8.50 7.20 7.80

Tabella 3.3: Tasso di disoccupazione (valori 2009)

12

Page 13: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 3.5: Tasso di disoccupazione e sua distribuzione per genere

Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Lazio Centro Italiatotali -2180 -2390 -320 -4500 -990 -10380 -32340 -178390imp. 1-9 dip. -1000 -1560 -310 30 -640 -3470 -17310 -84840imp. 10-49 dip. -830 -280 0 -700 -110 -1920 -7630 -42020imp. >50 dip. -350 -550 -20 -3830 -240 -4990 -7390 -51540

Tabella 3.4: Saldo entrate/uscite dipendenti (valori 2010)

Il saldo tra entrate ed uscite dipendenti e negativo in tutte le province, con la sola eccezionedella provincia di Roma e solo limitatamente alle imprese di piccole dimensioni (con menodi 9 dipendenti). Tuttavia le fonti della fuoriuscita dei dipendenti riflettono la differenzatra Roma e le restanti province: mentre a Roma la quasi totalita delle uscite di dipendentiriguarda le imprese di grandi dimensioni, nelle restanti province le fuoriuscite riguardanoquasi esclusivamente le imprese di piccole dimensioni. Solo a Frosinone le uscite di dipendentisono state consistenti anche nelle medie imprese (con un numero di dipendenti tra 10 e 49);queste differenze sono ben rappresentate nella parte destra della figura 3.6.

13

Page 14: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 3.6: Saldo entrate uscite dipendenti per imprese di diverse dimensioni, distribuzioneproporzionale del saldo tra le tipologie

14

Page 15: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

4 Tessuto imprenditoriale

4.1 Le imprese: caratterizzazione

Il 70% delle imprese operanti nel Lazio si trovano nella provincia di Roma, e la sola provinciadi Latina supera il 10% delle imprese complessive (tabella 4.1). I settori produttivi maggiormente

FROSINONE LATINA RIETI ROMA VITERBO Lazio Centro Italia38947 47907 13321 324775 34384 459334 1068213 5283531(8.5%) (10.4%) (2.9%) (70.7%) (7.5%)

Tabella 4.1: Totale imprese attive (valori 2009)

interessati sono, per tutte le province e con differente peso, l’agricoltura, le costruzioni, ilcommercio e le attivita turistiche. E interessante notare come, osservando le corrispondenticolonne della tabella 4.2, i profili produttivi di Roma e Frosinone siano del tutto simili, sesi eccettua l’agricoltura che nel caso della provincia frusinate ha un peso maggiore. Rieti eViterbo presentano invece un profilo maggiormente caratterizzato dall’agricoltura, con unapercentuale piu bassa di imprese operanti nel commercio e nelle costruzioni. Latina puoconsiderarsi intermedia tra i profili di Roma-Frosinone e quelli di Rieti-Viterbo. Questainformazione e immediatamente visibile facendo riferimento alla parte destra di figura 4.1.

FROSINONE LATINA RIETI ROMA VITERBO Lazio Centro Italiadi cui Agricoltura 16.34 23.95 29.28 4.26 37.58 10.56 13.55 16.44di cui Estrazione 0.16 0.05 0.08 0.05 0.13 0.07 0.08 0.07di cui Attivita manifatturiere 10.12 8.22 7.57 6.39 6 6.90 10.48 10.47di cui Forn. di en. elettrica 0.05 0.03 0.04 0.11 0.02 0.09 0.07 0.07di cui Fornitura di acqua 0.24 0.20 0.14 0.18 0.13 0.18 0.18 0.17di cui Costruzioni 15.97 13.08 19.05 16.02 14.40 15.67 16.29 15.67di cui Commercio 30.64 27.93 21.70 31.31 22.54 29.97 27.02 26.84di cui Trasporto e magazzinaggio 3.33 2.98 2.54 4.49 1.63 3.96 3.32 3.16di cui Attivita turistiche 7.08 6.84 6.14 7.75 4.97 7.35 6.70 6.30di cui Servizi di informazione 1.36 1.69 1.28 4.05 1.17 3.28 2.42 2.01di cui Attivita finanziarie 2.41 2.39 1.72 3.02 1.57 2.75 2.32 2.05di cui Attivita immobiliari 1.81 2.18 0.98 4.74 1.72 3.89 4.59 4.54di cui Attivita professionali scientifiche 1.91 1.87 1.30 3.90 1.61 3.27 2.93 3.08di cui Agenzie di viaggio 1.96 2.37 2.02 5.13 1.81 4.23 3.14 2.55di cui Istruzione 0.39 0.44 0.20 0.59 0.26 0.52 0.41 0.41di cui Sanita’ e assistenza sociale 0.62 0.56 0.50 0.75 0.30 0.67 0.49 0.52di cui Attivita artistiche e sportive 0.88 1.14 0.76 1.52 0.72 1.34 1.24 1.03di cui Altre attivita 4.63 3.79 3.90 5.42 3.29 4.98 4.50 4.11di cui Imprese non classificate 0.13 0.27 0.83 0.33 0.17 0.31 0.27 0.48

Tabella 4.2: Caratterizzazione delle imprese operanti sul mercato (valori percentuali, 2009)

15

Page 16: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 4.1: Numero imprese per provincia, distribuzione proporzionale per settoreproduttivo

Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Lazio Centro Italiadensita imp (100 ab.) 7.82 8.69 8.33 7.82 10.81 8.08 8.98 8.76imp. artigiane/ tot. imp. 25.58 20.69 30.93 21.17 23.93 21.98 27.64 27.74Peso ditte ind. 67.30 67.13 76.76 51.30 74.59 56.79 59.76 63.18Tasso di Natalita 7.03 7.98 7.78 7.10 7.94 7.23 7.18 6.90Tasso di Mortalita 7.22 6.59 7.27 5.50 6.62 5.81 6.44 6.82

Tabella 4.3: Densita imprenditoriale

Con riferimento al densita imprenditoriale, riportato in tabella 4.3 e rappresentato in figura4.2, si nota come il valore piu elevato si registri a Viterbo, laddove invece Roma e Frosinonepresentano la densita minore. La figura 4.2 mostra come la provincia di Rieti sia quella a piualto tasso di imprese artigiane e ditte individuali, queste ultime caratterizzano fortementeanche la provincia di Viterbo; a Roma le ditte individuali superano appena il 50% delleimprese complessive.

16

Page 17: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 4.2: Densita imprese

Figura 4.3: Tasso di imprese artigiane e ditte individuali sul totale

17

Page 18: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 4.4: Tasso di natalita e di mortalita delle imprese

Dall’analisi dei tassi di natalita e mortalita delle imprese si nota come il saldo sia passivonella sola provincia di Frosinone che, in particolare, presenta il minor tasso di natalita trale province ed il tasso di mortalita piu elevato dopo Rieti; vale tuttavia la pena sottolinearecome la dispersione dei valori dei tassi nelle diverse province sia comunque contenuta.

Figura 4.5: Imprese attive negli ultimi trent’anni: valori assoluti e tasso di incremento

L’incremento del numero di imprese negli ultimi tre decenni segue una distribuzione inversatra Roma e le altre province: mentre infatti nel capoluogo di regione c’e stata una contrazionedell’incremento delle imprese negli anni 90 rispetto al decennio precedente e al successivo,nelle altre province gli incrementi maggiori si sono avuti negli anni 90 e, in parte, negli anni80, mentre la contrazione maggiore si e avuta proprio nell’ultimo decennio.

18

Page 19: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

FROSINONE LATINA RIETI ROMA VITERBO Lazio Italiafallimenti su 1000 imp. 25.40 27.30 13.40 33.10 13.40 22.52 17.80iscrizioni-cancellazioni 1.32 1.22 1.18 1.44 1.07 1.25 1.15

Tabella 4.4: Variazioni tra il 2009 e il 2010 di fallimenti e iscrizioni e cancellazioni

Figura 4.6: Variazioni tra il 2009 e il 2010 di fallimenti e iscrizioni e cancellazioni

Dall’analisi della variazione dei fallimenti tra il 2009 e 2010 emerge come l’incrementomaggiore abbia riguardato la provincia di Roma; dato confermato dall’incremento nel rapportotra iscrizioni e cancellazioni nel registro delle imprese, sebbene un incremento importanteriguarda anche la provincia di Frosinone.

Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Lazio Centro ItaliaEs. tur. 439 560 311 5909 737 7956 25882 145358n. posti letto 17619 41422 5553 198247 30127 292968 1027741 4598682Es. tur. (’08) 436 558 348 5757 711 7810 25826 140263

Tabella 4.5: Offerta turistica: esercizi turistici e n. posti letto (valori 2008-2009)

Per quanto riguarda l’offerta turistica si nota come il numero di esercizi turistici sia incrementatodal 2008 al 2009 nella sola provincia di Roma, restando sostanzialmente invariato nel casodelle altre province e in leggera contrazione nel caso di Rieti.

19

Page 20: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 4.7: Esercizi turistici complessivi e confronto tra valori 2008 e 2009

20

Page 21: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

5 Apertura dei mercati

5.1 Volume scambi commerciali con l’estero

Dall’analisi della bilancia commerciale degli scambi con l’estero delle province laziali emergeuna sostanziale similitudine, in termini relativi.In particolare, le importazioni sono in modopreponderante provenienti da altri Paesi europei: in proporzione, l’importazione dall’europae meno caratterizzante a Roma di quanto non sia nelle province.

Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Lazio Centro ItaliaImp. 1629.3 3078.56 166.63 20467.76 211.68 25553.93 48640.66 297608.66Esp. 2342.8 3042.3 160.45 6165.36 235.42 11946.33 45586.86 291733.12

Tabella 5.1: Importazioni ed esportazioni (valori in mln. euro, 2009)

Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Lazio Centro ItaliaEuropa 71.12 81.90 80.44 75.18 73.02 75.75 67.56 68.69U.E. a 15 Paesi 64.39 77.13 76.36 58.26 53.64 61.01 52.17 49.86U.E. a 25 (’05) 3.23 1.26 2.92 4.97 5.32 4.40 4.30 5.92U.E. a 27 (’07) 1.40 0.32 0.11 1.88 2.78 1.66 2.10 1.63Altri Paesi euro. 2.09 3.19 1.06 10.08 11.28 8.69 8.99 11.28Africa 0.88 2.21 1.03 6.51 2.30 5.57 6.10 8.23America 17.63 8.24 2.49 7.75 1.94 8.36 9.07 6.03America Nord 15.02 7.32 1.21 4.47 1.18 5.44 5.25 3.57America Centr-sud 2.60 0.92 1.28 3.28 0.76 2.92 3.82 2.45Asia 10.23 7.63 15.53 10.52 22.66 10.28 16.94 16.51Medio oriente(’09) 2.05 1.95 0.09 2.80 5.64 2.66 6.47 5.91altri paesi Asia 8.18 5.68 15.44 7.72 17.02 7.63 10.47 10.61Oceania 0 0 1 0 0 0 0 1

Tabella 5.2: Provenienza importazioni (valori percentuali, 2009)

Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Lazio Centro ItaliaAgricoltura e pesca 0.52 2.57 0.24 3.12 21.94 3.03 2.64 3.26Alimentare 2.30 6.92 8.93 13.32 15.30 11.83 9.85 7.61Sistema moda 3.48 0.96 1.42 2.44 8.84 2.37 7.59 7.34Legno/carta 6.01 1.08 0.63 1.15 5.90 1.49 2.85 2.67Chimica 62.72 69.23 48.07 18.98 11.07 27.95 23.14 18.23Metalmeccanico 21.03 10.04 35.26 43.01 19.22 37.39 36.93 37.76Altro 3.94 9.21 5.46 17.97 17.74 15.94 17 23.12

Tabella 5.3: Importazioni per settore produttivo

21

Page 22: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

La rappresentazione grafica a sinistra della figura 5.1 mostra come l’Europa sia di granlunga la sorgente principale delle importazioni, mentre esiste differenza riguardo la secondamaggior voce di provenienza: nel caso di Roma, Rieti e Viterbo, la provenienza non-europeaprincipale e l’Asia, mentre per Frosinone e, in misura minore, Latina, si tratta del continenteamericano. Il settore di appartenenza delle importazioni determinano un’ulteriore differenziazione(parte sinistra figura 5.1): mentre Frosinone, Latina e Rieti importano prevalentemente nelsettore petrol-chimico, le importazioni nel caso di Roma e Viterbo riguardano prevalentementeil settore metalmeccanico.

Figura 5.1: Volume importazioni classificate per provenienza e per settore produttivo

Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Lazio Centro ItaliaEsport. vs Euro-% ’09 85.49 71.36 86.31 57.29 69.55 67.03 65.71 69.30U.E. a 15 Paesi 65.83 64.18 80.96 40.63 50.45 52.31 47.21 48.71U.E. a 25 Paesi (’05) 9.59 4.08 2.14 4.93 5.94 5.61 4.90 7.04U.E. a 27 Paesi (’07) 1.74 0.44 0.34 0.97 1.51 0.99 1.77 1.86Altri Paesi euro. 8.33 2.66 2.88 10.76 11.65 8.13 11.83 11.69Africa 3 1.89 4.54 8.03 6.24 5.40 5.50 5.51America 6.03 9.01 3.15 14.26 9.86 11.07 11.28 9.66America nord 5 6.75 1.20 11.90 8.46 9.02 7.67 6.57America centro-sud 1.02 2.27 1.95 2.36 1.40 2.05 3.61 3.09Asia 4.96 16.51 4.62 16.26 12.01 13.87 15.76 13.92Medio oriente 2.59 3.26 1.60 8.08 8.67 5.70 7.35 6.92Altri paesi Asia 2.36 13.25 3.02 8.18 3.35 8.17 8.41 7Oceania 0.53 1.23 1.38 4.16 2.33 2.63 1.74 1.60

Tabella 5.4: Provenienza esportazioni (valori percentuali, 2009)

22

Page 23: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Lazio Centro ItaliaAlimentare 1.69 4.67 3.11 3.30 9.21 3.45 4.59 6.87Sistema moda 5.47 0.36 0.93 3.69 3.01 3.14 18.86 11.34Legno/carta 3.89 2.03 0.10 0.92 1.56 1.79 2.97 2.11Chimica 46.52 71.19 48.92 43.74 6.07 50.60 21.51 17.08Metalmeccanico 38.18 16.19 46.34 33.96 15.34 30.06 40.24 49.26Altro industria 4.18 1.92 0.57 13.77 53.13 9.47 10.63 11.76

Tabella 5.5: Esportazioni per settore produttivo (valori percentuali, 2009)

La struttura della esportazione rispecchia quella delle importazioni sia per quanto riguardai paesi di destinazione, sia i settori interessati dagli scambi commerciali, come confermatodal grafico in figura 5.2.

Figura 5.2: Volume esportazioni classificate per provenienza e per settore produttivo

Per quanto riguarda il saldo della bilancia commerciale emerge un elevato disavanzo cheriguarda la provincia di Roma, laddove le province di Viterbo e soprattutto di Frosinonepresentano un saldo positivo (figura 5.3). Dall’analisi del saldo per provenienza e settori(figura 5.4) emerge infatti un sostanziale equilibrio, se si eccettua Roma. Da notare comeil saldo attivo della bilancia commerciale di Frosinone sia interamente ascrivibile al settoremetalmeccanico.

23

Page 24: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 5.3: Saldo bilancia commerciale

Figura 5.4: Saldo bilancia commerciale classificate per provenienza e per settore produttivo

24

Page 25: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

6 Tenore di vita

6.1 Reddito e consumi

La differenza sostanziale tra la provincia di Roma e le restanti province laziali in terminidi ricchezza emerge chiaramente andando a confrontare il reddito e consumi pro-capite(tabelle 6.1 e 6.2).

Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Lazio Centro Italiareddito 7469 8630 2403 83516 5359 107376 227620 1083317disp.reddito 15062.54 15944.71 15217.07 20440.58 17116.84 19195.38 19393.42 18105.92disp. proc.

Tabella 6.1: Reddito disponibile (in mln. di euro) e pro-capite (in euro) (valori 2008)

Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Lazio Centro Italiaconsumi 5597 6741 2104 73209 4202 91852 190291 918629totaliprocapite-euro ’09 11253 12296 13188 17716 13262 16245 16066 15261cons. 20.46 19.31 18.17 15.09 17.94 15.92 16.34 17.40alimentari-% ’09cons. non 79.54 80.69 81.83 84.91 82.06 84.08 83.66 82.60alimentari-% ’09depositi 2953 3798 1138 57145 2452 67485 129916 591287bancari fam.

Tabella 6.2: Consumi complessivi (in mln. di euro), pro-capite e depositi bancari (valori2009)

La figura 6.1 conferma la differenza nei consumi pro-capite, mentre mostra che la componentedei consumi alimentari resta costante al variare delle province, e si attesta tra il 15 ed il 20%dei consumi complessivi.

25

Page 26: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 6.1: Consumi pro-capite e distribuzione di consumi alimentari e non alimentari

Dai grafici contenuti nella figura 6.2 emerge, fatta eccezione per i depositi bancari (datoperaltro riferito a sportelli di banche aventi sede nelle diverse province), una certa omogeneitaper quanto riguarda i consumi di carburante pro-capite e rispetto al parco veicolare, cosıcome il numero di vetture circolanti per 1000 abitanti. Risulta invece sostanziale la differenzatra il numero di vetture di nuova immatricolazione per mille abitanti: da questo dato emergela maggiore ricchezza della provincia di Roma, in cui il numero delle immatricolazioni e piuche doppio rispetto alle altre province.

26

Page 27: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 6.2: Depositi bancari, consumi energetici e parco autovetture

Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Lazio Centro Italiaauto circ. 669.90 626.10 663.90 675.80 676.10 670.20 651 602.80per 1000 ab.% auto >2000 6.95 7.04 7.28 7.62 7.29 7.48 7.44 7.36auto imm. 27.11 27.54 28.25 67.65 31.47 57.07 50.42 36.08per 1000 ab.% auto >2000 cc 4.26 3.60 3.38 6.58 4.17 6.22 5.83 6.15

Tabella 6.3: Autoveicoli circolanti e immatricolati (valori 2009)

27

Page 28: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

La presenza di autoveicoli di grossa cilindrata non presenta variazioni delle diverse provincee si attesta ad una proporzione inferiore al 10% del parco veicolare.

Figura 6.3: Distribuzione autovetture cilindrata inferiore/superiore a 2000 di cilindrata

6.2 Indicatori sintetici del tenore di vita

Dal confronto tra alcuni indicatori del tenore di vita con le medie nazionali (riportati nellatabella 6.4 e rappresentati nella figura 6.4) emergono alcune differenze marcate tra Roma ele altre province laziali, ma anche con il dato medio nazionale.

FROSINONE LATINA RIETI ROMA VITERBO Lazio ItaliaRisparmi 7498 9162 8465 28065 8989 12435.80 12338.60assegno soc. 607.86 650.96 634.72 891.74 604.38 677.93 679.75inflazione 0.77 0.77 0.77 0.73 0.82 0.77 0.83trend reddito 1.09 1.04 1.12 1.01 1.10 1.07 1.05costo case mq 1650 1750 1650 5050 1750 2370 2170.09spesa pro-cap. 982.20 1001.40 1006.40 1125 1059.30 1034.86 1050.34

Tabella 6.4: Indicatori tenore di vita della popolazione

In particolare, il livello di risparmi, dei sussidi sociali e del costo delle case al mq. presentanovalori di molto superiori, anche alla media nazionale; negli stessi casi, le restanti provincelaziali presentano tutte valori al di sotto della media nazionale. Rispetto a livello dell’inflazione,non si riscontrano grandi differenze tra le province laziali, tutte caratterizzate da valoriinferiori rispetto alla media nazionale. Un dato interessante e rappresentato dal trend delreddito, che in tutte le province presenta un miglioramento, fatta eccezione per Roma, doveinvece risulta stabile.

28

Page 29: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 6.4: Indicatori del tenore di vita: risparmi, sussidi, tasso inflazione, trend reddito,costo case e spesa pro-capite(da sx a dx e dall’alto in basso)

29

Page 30: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

7 Contesto sociale

7.1 Dotazione di strutture ed infrastrutture

Per quanto riguarda la descrizione del contesto sociale che caratterizza le province laziali siconsiderano gli indici di dotazione di strutture ed infrastrutture a cura dell’Istituto Tagliacarnee la loro variazione tra il 2001 e il 2009, i cui valori sono riportati nella tabella 7.1.

Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Lazio Centro Italiacult. e ricr. (’09) 70.97 64.01 45.92 369.41 61.31 237.43 174.48 100cult. e ricr. (’01) 95.21 65.60 73.14 335.27 91.54 225.35 174.97 100istruzione (’09) 89.68 94.80 41.75 181.45 78.49 137.61 110.53 100istruzione (’01) 88.72 93.32 46.71 167.20 66.58 127.69 105.80 100sanitarie (’09) 70.83 74.34 26.92 217.61 52.23 149.42 108.23 100sanitarie (’01) 72.33 78.26 24.21 219.25 63.66 151.17 112.21 100sociali (’09) 77.16 77.72 38.20 256.15 64.01 174.82 131.08 100sociali (’01) 85.42 79.06 48.02 240.57 73.93 168.07 130.99 100

Tabella 7.1: Indicatori di dotazione di strutture rispetto al tessuto sociale (Italia=100) (valori2001 e 2009)

Rispetto alle strutture culturali e ricreative, si registra un aumento nella sola provincia diRoma, mentre nelle altre province si registra un decremento, ad eccezione di Latina in cuil’indice resta invariato (figura 7.1). Nel caso di strutture dedicate all’istruzione, invece, siregistrano dei, seppur lievi, incrementi in tutte le province, escludendo la sola provincia diRieti. Situazione opposta a quanto accade nel caso della dotazione di strutture sanitarie: inquesto caso l’unico incremento riguarda la provincia di Rieti, mentre nelle altre provincesi registrano contenute diminuzioni. Anche la dotazione di infrastrutture sociali risulta indiminuzione a Roma e Rieti, ed in leggera contrazione nelle altre province.

30

Page 31: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 7.1: Indicatori di dotazione di strutture culturali, di istruzione, sanitarie einfrastrutture sociali

Altri indicatori della qualita del contesto sociale e della qualita della vita nelle province sonoriportate in tabella 7.2 e rappresentati graficamente in figura 8.2. In particolare, il tasso di

Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Lazio Italiaasili comunali su utenza 10.10 2.10 9.40 10.70 14.10 9.28 10.18emigrazione ospedaliera 9.30 6.70 18.60 4.80 17.60 11.40 9.21indice Legambiente 35.02 29.98 44.74 45.78 42.07 39.52 49.54cause evase su pendenti 27.29 16.06 39.70 29.96 36.11 29.82 36.29

Tabella 7.2: Indicatori sulla qualita del contesto sociale

asili comunali calcolato su coloro che ne hanno bisogno vede Viterbo e Roma caratterizzateda valori superiori alla media nazionale, Frosinone in linea con il dato medio nazionale.E invece negativo in questo contesto il dato relativo a Latina, molto inferiore alla medianazionale e ai valori nelle altre province.

31

Page 32: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 7.2: Indicatori di contesto sociale: asili comunali, emigrazione ospedaliera, qualitaambiente e cause evase su totali

L’emigrazione ospedaliera colpisce invece maggiormente le province di Rieti e Viterbo, chepresentano valori superiori alla media, mentre nelle altre province il tasso di emigrazioneospedaliera e ben al di sotto della media nazionale. Rispetto alla sostenibilita ambientale,i valori dell’indice di Legambiente risultano al di sotto della media nazionale, con Latina eFrosinone che risultano maggiormente penalizzate. Il rapporto di cause evase su pendentipenalizza tutte le province laziali, che a parte Rieti, presentano valori inferiori alla medianazionale.

7.2 Tempo libero

Nell’analisi del contesto sociale e da considerasi anche la qualita dell’impiego del tempolibero da parte della popolazione. I valori degli indici considerati sono riportati in tabella7.3.La presenza di strutture quali bar e ristoranti su 100mila abitanti si distribuisce in modoomogeneo tra le diverse province ed in linea con la media nazionale: se Frosinone e Rietisono sotto la media, Roma e Latina sono al di sopra della dotazione media nazionale. Diversae l’offerta di spettacoli teatrali su 100mila abitanti: offerta che si presenta molto ricca a Romae nella media nazionale a Viterbo, mentre e decisamente bassa a Frosinone e a Rieti.

32

Page 33: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Lazio Italiabar e rist. 427.04 527.02 466.31 507.60 468.98 479.39 478.40su 100mila ab. (’10)n. spettacoli 2010.40 4133 2459.10 7013.50 4617.80 4046.76 4661.70(su 100mila ab.)indice di sportivita 319.10 389.48 327.95 413.25 287.31 347.42 370.92org. volontariato 31.30 25.90 30.60 22.40 30.80 28.20 56.74su 100mila ab.cinema 1.61 2.36 1.25 3.73 4.40 2.67 2.89su 100mila ab.

Tabella 7.3: Indicatori di modalita di impiego del tempo libero

Figura 7.3: Indicatori della qualita del tempo libero

Il tasso di persone che praticano sport e invece elevato a Roma e a Latina, leggermente aldi sotto della media nazionale nelle altre province. Un dato decisamente deficitario cheaccomuna tutte le province del Lazio e la presenza di organizzazioni di volontariato calcolatasu 100mila abitanti.

33

Page 34: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

7.3 Sicurezza e ordine pubblico

Per concludere la descrizione del contesto sociale si riportano alcuni indicatori del livello disicurezza e di ordine pubblico nelle diverse province. Dalla figura 7.4 si nota come, dopoRoma, la provincia con il piu alto tasso di denunce di delitti e Latina, mentre la provinciapiu ‘sicura’ sulla base di questo indicatore e Frosinone. Roma e, in seconda battuta, Latinapresentano anche la piu alta incidenza di incidenti stradali (figura 7.5).

Figura 7.4: Tasso di delitti denunciati

Figura 7.5: Tasso di incidenti stradali e proporzione incidenti su parco autovetture

Nella tabella 7.4 vengono infine riportate le incidenze dei diversi delitti (si veda anche lafigura 7.6). Per quanto riguarda i furti in casa, Latina presenta il dato piu rilevante, e insiemecon Roma ha un tasso superiore alla media nazionale, mentre tutte le altre province sonoal di sotto della media, valore piu basso spetta a Frosinone. Il dato riguardante i furti di

34

Page 35: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

auto vede e estremamente rilevante se riferito a Roma, cinque volte superiore della medianazionale, il dato di Latina supera anch’esso la media nazionale, mentre risulta molto al disotto della media a Rieti e Viterbo. Il dato relativo alle estorsioni e invece ben al di sopra

Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Lazio Italiafurti in casa 85.37 138.06 99.39 112.04 91.78 105.33 105.20(su 100mila ab)furti auto 48 99.20 25 276.70 28.30 95.44 66.64(su 100mila ab)estorsioni 3 6.30 1.30 3.60 1.60 3.16 4.69(su 100mila ab)rapine 32.34 84.90 33.75 218.09 36.78 81.17 86.50(su 100mila ab)frodi 84.56 72.02 74.38 83.40 85.50 79.97 73.78(su 100mila ab)variazione trend 115.46 106.93 113.18 88.73 115.26 107.91 103.84delitti (2005-2010)

Tabella 7.4: Indicatori delitti (valori 2010) e variazione quinquennio 2005-2010

della media nazionale nella provincia di Latina, mentre risulta inferiore in tutte le altreprovince. Altro dato particolarmente elevato nella provincia di Roma e quello relativo allerapine, circa triplo rispetto alla media nazionale, mentre risulta essere basso a Frosinone,Rieti e Viterbo e comunque sotto la media nazionale a Latina. Il dato relativo alle frodi eomogeneamente distribuito nelle province ed in linea con il dato nazionale, tuttavia Frosinone,Roma e Viterbo presentano valori leggermente superiori alla media. Il trend dei delitticommessi nel quinquennio 2005-10 vede una diminuzione dei delitti commessi a Roma edun leggero aumento in tutte le altre province.

35

Page 36: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 7.6: Tasso di delitti per tipologia: furti in casa, furti auto, estorsioni, rapine, frodi,variazione trend

36

Page 37: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

8 Analisi comparativa su base regionale

In questo capitolo sono riportati i risultati un’analisi statistica multivariata di tipo descrittivoeffettuata per confrontare la struttura inter-provinciale che caratterizza la regione Lazio conquella delle altre regioni italiane.Si vuole verificare se le differenze sostanziali che si riscontrano a tutti livelli, dall’economiaall’ordine pubblico, tra il capoluogo di regione e le altre province sia prerogativa della solaregione Lazio o se invece si tratti di una caratteristica comune a tutte le regioni. Verrannoanalizzati congiuntamente dati a dettaglio provinciale resi disponibili dall’Istituto Tagliacarnee dallo studio annuale sulla vivibilita nelle province italiane commissionata dal Sole 24 Oree relativi al 2009-2010.Le tecniche impiegate per l’analisi congiunta delle variabili in questione si definiscono dianalisi multidimensionale dei dati. In particolare si fara ricorso all’analisi in componentiprincipali (principal components analysis, PCA1) per sintetizzare al meglio l’informazionecontenuta nelle variabili di partenza e per identificare province che, per caratteristiche,risultino omogenee , in modo da contestualizzare le caratteristiche delle singole provincelaziali e confrontarle con le altre sul territorio nazionale.

8.1 Dati e strategia di analisi

Il data set oggetto di analisi consta di 36 variabili osservate su ciascuna delle 107 provinceitaliane. Si tratta delle informazioni in base alle quali il Sole 24 Ore stila la classifica delleprovince rispetto alla qualita della vita. La qualita del contesto economico sociale delleprovince rappresenta un aspetto latente perche non direttamente misurabile. Si utilizzanopertanto una serie di variabili descrittive del fenomeno complesso oggetto di studio e appartenentialle diverse macro-aree analizzare in precedenza e di seguito riportate.

1Joliiffe I.T., 2002, Principal components analysis, 2nd edition

37

Page 38: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

popolazione

- numero abitanti per km2;- totale immigrati su popolazione;- laureati su 1000 abitanti di eta compresa tra 25 e 30 anni;- nati su 1000 abitanti;- over 65 su abitanti di eta compresa tra 15 e 64 anni;- divorzi e separazioni ogni diecimila famiglie.

affari e lavoro

- numero di fallimenti su 1000 imprese;- numero di imprese su 100 abitanti;- saldo tra iscrizioni e cancellazioni di imprese;- numero di protesti pro-capite;- tasso di occupazione della popolazione tra 25 e 34 anni.- tasso di occupazione femminile.

servizi socio-ambientali e sanitari

- asili comunali su utenza;- indice Tagliacarne infrastrutture;- emigrazione ospedaliera;- escursione termica;- indice Legambiente;- rapporto tra cause evase e pendenti.

ordine pubblico

- numero furti in casa su 100mila abitanti;- numero d’auto su 100mila abitanti;- numero di estorsioni su 100mila abitanti;- numero di rapine su 100mila abitanti;- numero di frodi su 100mila abitanti;- variazione trend delitti tra il 2005 e il 2010.

tenore di vita

- valore dei risparmi;- importo assegno sociale;- tasso di inflazione;- trend del reddito;- costo case al m2;- spesa pro-capite.

qualita del tempo libero

- indice libri su popolazione- bar e ristoranti su 100mila abitanti;- numero di spettacoli su 100mila abitanti;- indice di sportivita;- organizzazioni di volontariato su 100mila abitanti;- numero di cinema su 100mila abitanti.

Attraverso l’utilizzo dell’analisi in componenti principali verranno definite delle variabili disintesi che descrivano al meglio la struttura delle correlazioni che caratterizza le variabili dipartenza. In particolare viene analizzato dapprima l’intero insieme delle variabili considerate,successivamente l’analisi viene ripetuta per ciascuna delle macro-aree.

38

Page 39: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

A partire dalle variabili di sintesi ottenute si ottiene un diagramma di dispersione su cuirappresentate le diverse province: la prossimita di due punti-provincia e proporzionalealla similarita delle province rispetto alle variabili considerate. Sulla base di tale chiaveinterpretativa, vengono considerate:

• prossimita tra le province laziali e le altre province italiane;

• per ciascuna regione, prossimita media tra le province e il rispettivo capoluogo diregione.

I paragrafi che seguono sono dedicati all’analisi globale e alle differenti aree.

8.2 Analisi globale della condizione socio-economica delle province

Nella figura 8.1 e rappresentata la struttura delle correlazioni che caratterizza le variabili.Ciascuna variabile corrisponde ad vettore orientato con origine corrispondente al centrodella mappa, se due vettori sono ortogonali tra loro, le variabili corrispondenti non presentanoalcun tipo di correlazione. Angoli tra vettori tendenti a zero o a 180 gradi indicano rispettivamenteuna forte correlazione positiva e negativa. In modo del tutto analogo e possibile caratterizzarei due assi del diagramma di dispersione, per comprendere le ragioni delle diverse posizionidelle province sulle mappa. La lunghezza del vettore e inoltre proporzionale all’importanzadella variabile considerata nel determinare il risultato dell’analisi. L’elevato numero divariabili analizzato rende quest’operazione laboriosa, ma ad elevato contenuto informativo,perche completa l’informazione sulle province. Dall’analisi delle relazioni si nota comeil lato destro della mappa sia caratterizzato da migliori condizioni economico-sociali chevanno dalla maggior ricchezza (come indicano i valori di risparmi e sussidi sociali) ad elevatitassi di occupazione femminile e giovanile. In particolare, il quadrante superiore del latodestro della mappa presenta caratteristiche tipiche di grandi centri urbani: maggiore densitaabitativa, elevato costo della vita ed alta concentrazione di infrastrutture. Il quadranteinferiore del lato destro della mappa descrive caratteristiche di maggiore vivibilita delleprovince medio-piccole del centro-nord.La parte sinistra della mappa descrive condizioni socio-economiche di maggiore arretratezza,con maggiore instabilita economico-finanziaria, testimoniata da alto tasso di fallimenti eprotesti, da minore assistenzialismo, come testimoniato dall’alto tasso di emigrazione ospedaliera.

39

Page 40: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.1: Diagramma di dispersione: le relazioni tra variabili

I risultati dell’analisi condotta sull’insieme completo delle variabili considerate sono presentatiin forma grafica, attraverso diagrammi di dispersione, che consentono di cogliere in manieradiretta la sintesi dell’informazione contenuta nei dati in questione. In particolare, vieneriportato un grafico di dispersione sul quale sono rappresentate tutte le province italiane, la

40

Page 41: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

prossimita tra le quali indica una similarita nei valori delle variabili considerate.La figura 8.2 mostra la struttura della lontananza logica tra tutte le province italiane: leprovince del Lazio sono evidenziate da diverso colore e carattere. Risulta evidente come,peraltro in modo prevedibile, Roma sia posizionata distante dalle altre province; si notatuttavia che anche tra le altre province si creano due coppie, una formata da Rieti e Viterbo,l’altra da Frosinone e Latina. Se la posizione di Roma sulla mappa e prossima a quella dellealtre grandi metropoli italiane come Milano e Napoli (nella parte superiore della mappa), ledue coppie di province presentano caratteristiche diverse: se Latina e Frosinone si avvicinanoper caratteristiche a province della Campania, della Puglia e della Sicilia, dunque sono daconsiderarsi equiparate a province del centro-sud (collocate nel quadrante superiore sinistrodella mappa), Viterbo e Rieti si trovano prossime a province del centro-Italia, di Umbria,Marche ed Abruzzo in particolare (quadrante inferiore sinistro della mappa). Dunque, purcaratterizzate dalla profonda diversita da Roma, le province laziali si differenziano, percaratteristiche, anche tra di loro.

41

Page 42: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.2: Diagramma di dispersione: le province italiane

Analisi dell’eterogeneita tra le province all’interno delle diverse regioni italiane

In questo paragrafo viene riportato il risultato relativo all’analisi di quello che puo esseredefinito il grado di ‘equilibrio’ tra capoluogo di regione e le altre province: per fare questo

42

Page 43: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

viene rappresentata graficamente e calcolata la distanza tra ciascuna provincia di una regioneed il corrispondente capoluogo: maggiore sara tale distanza, maggiore sara lo squilibriotra le caratteristiche del capoluogo rispetto alle altre province. Da quest’analisi emergechiaramente che laddove il capoluogo di regione sia una metropoli, e inevitabile che si creiuna profonda differenza con le altre province all’interno della regione. Questo risultatoemerge chiaramente dalla figura 8.3: i valori rappresentati dalle barre sono la distanzamedia del capoluogo dalle restanti province; si nota come, nell’ordine, Lazio, Lombardiae Campania, presentino uno squilibrio decisamente superiore rispetto alle altre regioni. Adesse segue un successivo blocco da cinque regioni, nell’ordine Emilia-Romagna, Piemonte,Friuli-Venezia Giulia, Toscana e Liguria.

Figura 8.3: Grado di eterogeneita tra il capoluogo di regione e le altre province

43

Page 44: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.4: Distanza tra il capoluogo di regione e le altre province (parte 1)

44

Page 45: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.5: Distanza tra il capoluogo di regione e le altre province (parte 2)

45

Page 46: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.6: Distanza tra il capoluogo di regione e le altre province (parte 3)

46

Page 47: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.7: Distanza tra il capoluogo di regione e le altre province (parte 4)

47

Page 48: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Nelle figure da 8.4 a 8.7 sono riportate le distanze tra capoluogo e province delle primedodici regioni a piu alta eterogeneita, a conferma della grande differenza tra quanto accadein Lazio, Lombardia e Campania e le altre regioni.

8.3 Analisi per macro-aree della condizione socio-economica delleprovince

8.3.1 Tenore di vita

Per descrivere il tenore di vita delle popolazioni delle diverse province italiane sono stateanalizzate le seguenti variabili:

tenore di vita

- valore dei risparmi;- importo assegno sociale;- tasso di inflazione;- trend del reddito;- costo case al m2;- spesa pro-capite.

La struttura delle relazioni che caratterizza le variabili in questione e rappresentata in figura9.2. Ci sono quattro variabili correlate tra loro che caratterizzano la parte sinistra dellamappa di rappresentazione (semi-asse orizzontale negativo), tali variabili sono: risparmi,importo assegno sociale, costo delle case al metro quadro (nella parte inferiore destra) eil livello di spesa pro-capite. L’asse verticale della mappa e caratterizzato dalle restantivariabili considerate; in particolare, la parte superiore (e sinistra) della mappa e caratterizzatodal trend del reddito (rapporto tra reddito pro-capite del 2010 sul reddito pro-capite del2005); la parte inferiore (sinistra) e caratterizzato dal tasso di inflazione.

48

Page 49: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.8: Tenore di vita: le relazioni tra variabili

L’analisi della struttura delle relazioni tra le variabili fornisce le chiavi di interpretazionedella mappa delle province rappresentata in figura 9.1. La parte sinistra della mappa ecaratterizzata fortemente da citta ricche come Roma, Milano, contraddistinte da un elevatocosto delle case al metro quadro, e Bologna. Le restanti province collocate nella partesinistra della mappa sono province del centro-nord, cui si contrappongono le province delMezzogiorno.Per quanto riguarda le province del Lazio, la contrapposizione tra Roma e le restanti provincee ancora piu evidente rispetto all’analisi globale. Mentre Roma si colloca, come detto, nellaparte inferiore sinistra, nell’area delle province ad alto tenore di vita, ma anche caratterizzateda un elevato costo della vita, Rieti Viterbo e Frosinone si collocano in posizione oppostarispetto al centro della mappa, e dunque presentano un tenore di vita inferiore alla medianazionale (collocato al centro della mappa); tuttavia e da porre in evidenza che siano caratterizzateda un trend positivo del reddito. Latina invece si trova in posizione molto prossima al centrodella mappa e dunque in linea con la media nazionale.

49

Page 50: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.9: Tenore di vita: le province italiane

50

Page 51: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.10: Tenore di vita: grado di eterogeneita tra il capoluogo di regione e le altreprovince

51

Page 52: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.11: Tenore di vita: distanza tra il capoluogo di regione e le altre province (parte 1)

52

Page 53: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.12: Tenore di vita: distanza tra il capoluogo di regione e le altre province (parte 2)

53

Page 54: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.13: Tenore di vita: distanza tra il capoluogo di regione e le altre province (parte 3)

54

Page 55: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.14: Tenore di vita: distanza tra il capoluogo di regione e le altre province (parte 4)

55

Page 56: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Come anticipato nell’analisi della mappa delle province, il Lazio rappresenta la maggioredifferenza in termini di tenore di vita, come riportato nel diagramma a barre in figura 9.3,con un valore nettamente superiore anche alla stessa Lombardia e piu che doppio rispettoalla Campania, terza in graduatoria. A conferma di tale peculiarita del Lazio si veda anchenelle figure da 9.4 a 8.14 il confronto tra le mappe con le province delle diverse regioni inevidenza (si noti che l’ordine delle mappe riflette le posizioni nel diagramma a barre).

8.3.2 Affari e lavoro

L’analisi della macro-area affari e lavoro si basa sulle seguenti variabili:

affari e lavoro- numero di fallimenti su 1000 imprese;- numero di imprese su 100 abitanti;- saldo tra iscrizioni e cancellazioni di imprese;- numero di protesti pro-capite;- tasso di occupazione della popolazione tra 25 e 34 anni.- tasso di occupazione femminile.

Dall’analisi della struttura delle relazioni tra le variabili in esame, rappresentata in figura8.15 si nota come la prima dimensione (asse orizzontale) della mappa sia fortemente caratterizzatadalla situazione occupazionale, e dall’occupazione di giovani e donne in particolare: sul latodestro della mappa si troveranno dunque le province ad elevata occupazione. L’asse verticaledella mappa e invece fortemente caratterizzato dal tasso di presenza di imprese sul territorio;in particolare nella parte inferiore della mappa si trovano le province caratterizzate da unalto tasso di presenza di imprese. La parte inferiore sinistra della mappa e invece caratterizzatada indicatori di instabilita occupazionale.

Figura 8.15: Affari e lavoro: le relazioni tra variabili

In questo caso , osservando la mappa in figura 8.16 si nota come non sussista una nettadifferenza tra i vari capoluoghi di regione e le rispettive province; questo vale anche per

56

Page 57: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

le province laziali. In particolare, esiste una certa omogeneita di caratteristiche tra Roma,Frosinone e Latina: tali province sono caratterizzate da livello occupazionale inferiore rispettoalla media nazionale, e di un tasso di imprenditorialita nella media, con Roma leggermentesuperiore in questo senso. Rispetto alle variabili in questione, Rieti presenta una miglioresituazione occupazionale, leggermente sopra la media, ma ha un tasso di imprenditorialitaleggermente sotto la media nazionale. Viterbo, invece, presenta un tasso di imprenditorialitasuperiore alla media, ma una situazione occupazionale in linea con le altre province laziali.

Figura 8.16: Affari e lavoro: le province italiane

57

Page 58: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.17: Affari e lavoro: grado di eterogeneita tra il capoluogo di regione e le altreprovince

Dall’analisi per regione dell’eterogeneita tra capoluogo di regione e le altre province, emergecome in questo caso il Lazio risulta piuttosto omogeneo. Si consideri che Campania e Lombardiapresentano il piu elevato livello di eterogeneita mentre il Lazio presenta un valore di taleindicatore inferiore a quello di Sardegna e Marche. Una rappresentazione grafica di taleaspetto e riportata dalle figure da 8.17 a 8.21.

58

Page 59: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.18: Affari e lavoro: distanza tra il capoluogo di regione e le altre province

59

Page 60: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.19: Affari e lavoro: distanza tra il capoluogo di regione e le altre province

60

Page 61: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.20: Affari e lavoro: distanza tra il capoluogo di regione e le altre province

61

Page 62: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.21: Affari e lavoro: distanza tra il capoluogo di regione e le altre province

62

Page 63: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

8.3.3 Servizi socio-ambientali e sanita

In questa sezione vengono analizzate le variabili relative alle condizioni sociali, ambientalie sanitarie delle province italiane, in particolare:

servizi socio-ambientali e sanitari

- asili comunali su utenza;- indice Tagliacarne infrastrutture;- emigrazione ospedaliera;- escursione termica;- indice Legambiente;- rapporto tra cause evase e pendenti.

Rispetto alla struttura delle relazioni tra le variabili riportate in figura 8.22 si nota comela parte sinistra dell’asse orizzontale della mappa sia fortemente caratterizzata da variabiliindicatrici di condizioni di vita favorevoli, sia da un punto di vista ambientale (elevati valoridell’indice di Legambiente) che da un punto di vista sociale (disponibilita di asili comunalied efficienza della giustizia), mentre l’asse verticale e caratterizzato, per quanto riguarda laparte superiore, da una elevata presenza di infrastrutture (elevati valori dell’indice Tagliacarnesu infrastrutture), e nella parte inferiore dalla carenza di offerta di assistenza sanitaria testimoniatadalla elevata emigrazione ospedaliera.

Figura 8.22: Servizi, ambiente e sanita: le relazioni tra variabili

In questo caso, dall’analisi della mappa delle province in figura 8.23 , si nota che Romapresenta un livello di infrastrutture estremamente elevato rispetto alle altre province italiane,laddove invece Viterbo e Rieti presentano valori sotto la media nazionale, e sono caratterizzateda elevata emigrazione ospedaliera; presentano invece condizioni socio-ambientali nellamedia nazionale. Le province di Latina e Frosinone, invece, presentano un livello di infrastrutturesuperiore alla media, tuttavia sono carenti rispetto a condizioni socio-ambientali, essendoesse collocate nella parte destra della mappa di rappresentazione.

63

Page 64: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.23: Servizi, ambiente e sanita: le province italiane

Anche per quanto riguarda i servizi, l’ambiente e la sanita si registrano differenze rilevantitra Roma e le altre province laziali. Infatti la regione Lazio presenta il piu elevato grado dieterogeneita rispetto alle altre regioni. In particolare, la quarta regione in tale graduatoriasono le Marche che presenta un valore dell’indice di quasi il 50% inferiore a quello del Lazio,come emerge dalla figura 8.24. L’eterogeneita in questo caso e ulteriormente accentuata dallaposizione di Roma rispetto alle altre province: mentre quest’ultima si trova nel quadrantesuperiore sinistro (dove ritroviamo le province con condizioni migliori rispetto alle variabilianalizzate), le altre province si trovano nel quadrante in basso a destra (Rieti e Viterbo)

64

Page 65: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

e in alto a destra (Frosinone e Latina), che dunque presentano delle carenze. E questaosservazione e tanto piu interessante se la si confronta con quella del Friuli-Venezia Giulia,seconda regione per eterogeneita: pur essendoci distanza tra capoluogo e le altre province,in questo caso tutte le province si trovano comunque nel quadrante superiore sinistro dellamappa. Questo vuol dire che il livello di servizi, ambiente e sanita e molto elevato a Trieste,ma anche nelle altre province del Friuli-Venezia Giulia tale livello e superiore alla media.

Figura 8.24: Servizi, ambiente e sanita: grado di eterogeneita tra il capoluogo di regione e lealtre province

65

Page 66: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.25: Servizi, ambiente e sanita: distanza tra il capoluogo di regione e le altre province

66

Page 67: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.26: Servizi, ambiente e sanita: distanza tra il capoluogo di regione e le altre province

67

Page 68: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.27: Servizi, ambiente e sanita: distanza tra il capoluogo di regione e le altre province

68

Page 69: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.28: Servizi, ambiente e sanita: distanza tra il capoluogo di regione e le altre province

69

Page 70: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

8.3.4 Popolazione

L’analisi della struttura demografica delle province italiane e basata sulle seguenti variabili:

popolazione

- numero abitanti per km2;- totale immigrati su popolazione;- laureati su 1000 abitanti di eta compresa tra 25 e 30 anni;- nati su 1000 abitanti;- over 65 su abitanti di eta compresa tra 15 e 64 anni;- divorzi e separazioni ogni diecimila famiglie.

L’asse orizzontale della mappa, come da struttura delle relazioni tra le variabili in figura8.29, e caratterizzato da tasso di natalita e densita della popolazione (semi-asse sinistro)e tasso di giovani laureati (semi-asse destro). L’asse verticale, ed il semi-asse inferiore inparticolare, e caratterizzato dal tasso di presenza di anziani, tasso di instabilita familiare epresenza di immigrati.

Figura 8.29: Popolazione: le relazioni tra variabili

In questo caso le province laziali presentano una certa omogeneita (vedi figura 8.30), essendoraggruppate non distanti dal centro della mappa, dunque con caratteristiche in linea con lamedia nazionale. Roma e Latina presentano un tasso di immigrati superiore rispetto allamedia nazionale, mentre Frosinone, Rieti e Viterbo presentano un tasso superiore di personeanziane ed anche una proporzione di laureati lievemente superiore alla media.

70

Page 71: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.30: Popolazione: le province italiane

Le variabili in questione non determinano un aspetto discriminante tra i capoluoghi diregione e le rispettive province, dunque esiste una certa omogeneita in questo senso nellediverse regioni. Fa eccezione la sola Campania, in cui la distanza di Napoli dalle altreprovince e piuttosto elevata ed e dovuta al maggiore impatto degli immigrati sulla popolazione,dall’elevata instabilita familiare e dall’alto tasso di natalita.

71

Page 72: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.31: Popolazione: grado di eterogeneita tra il capoluogo di regione e le altre province

72

Page 73: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.32: Popolazione: distanza tra il capoluogo di regione e le altre province (parte 1)

73

Page 74: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.33: Popolazione: distanza tra il capoluogo di regione e le altre province (parte 2)

74

Page 75: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.34: Popolazione: distanza tra il capoluogo di regione e le altre province (parte 3)

75

Page 76: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.35: Popolazione: distanza tra il capoluogo di regione e le altre province (parte 4)

76

Page 77: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

8.3.5 Ordine pubblico

Per quanto riguarda la sicurezza e il tasso di illegalita complessiva che caratterizza le provinceitaliane, sono state considerate le seguenti variabili:

ordine pubblico

- numero furti in casa su 100mila abitanti;- numero d’auto su 100mila abitanti;- numero di estorsioni su 100mila abitanti;- numero di rapine su 100mila abitanti;- numero di frodi su 100mila abitanti;- variazione trend delitti tra il 2005 e il 2010.

Dall’analisi della struttura delle relazioni delle variabili in figura 8.36: il lato destro dellamappa e caratterizzato dalla elevata incidenza delle diverse tipologie di delitti. In particolare,la parte superiore destra risulta essere maggiormente caratterizzata da furti d’auto ed estorsioni,crimini che risultano peculiari delle grandi citta; la parte superiore sinistra, invece, si caratterizzaper furti in casa, rapine e frodi. L’asse verticale e caratterizzato, nella parte superiore,dall’aumento del tasso complessivo di delitti commessi.

Figura 8.36: Ordine pubblico: le relazioni tra variabili

La mappa delle province in figura 8.37 pone in evidenza la contrapposizione tra grandicitta come i capoluoghi di regione e le province piu piccole: le grandi citta presentano inmedia un maggiore tasso di criminalita, come evidenziato dal fatto che le grandi provincesono collocate nel lato destro della mappa. Da rilevare inoltre che mentre le grandi citta delcentro nord sono caratterizzate da elevata incidenza di furti d’auto ed estorsioni, citta delsud come Napoli, presenta una distribuzione dei delitti perpetrati piu omogenea. Roma,dunque, presenta un tasso di delitti commessi superiore alla media nazionale, anche sein linea con i tassi delle altre grandi citta, mentre le restanti province, fatta eccezione perLatina, presentano un tasso di illegalita complessiva inferiore alla media nazionale ed untrend dei delitti inferiore alla media nazionale.

77

Page 78: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.37: Ordine pubblico: le province italiane

78

Page 79: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.38: Ordine pubblico: grado di eterogeneita tra il capoluogo di regione e le altreprovince

Il grado di eterogeneita, anche in questo caso, vede regioni quali Campania, Lombardia ePiemonte con differenze superiori tra capoluogo di regioni e le altre province: in tutti i casi,tuttavia, il livello di sicurezza e sempre inferiore nei capoluoghi di regione che non nellerestanti province.

79

Page 80: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.39: Ordine pubblico: distanza tra il capoluogo di regione e le altre province (parte1)

80

Page 81: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.40: Ordine pubblico: distanza tra il capoluogo di regione e le altre province (parte2)

81

Page 82: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.41: Ordine pubblico: distanza tra il capoluogo di regione e le altre province (parte3)

82

Page 83: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.42: Ordine pubblico: distanza tra il capoluogo di regione e le altre province (parte4)

83

Page 84: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

8.3.6 Tempo libero

L’ultimo aspetto da considerare per descrivere la condizione socio-economico e demograficadelle province italiane e rappresentato dalla modalita di impiego del tempo libero. Dunquegli indicatori considerati per misurare tale aspetto latente sono:

qualita del tempo libero

- indice libri su popolazione- bar e ristoranti su 100mila abitanti;- numero di spettacoli su 100mila abitanti;- indice di sportivita;- organizzazioni di volontariato su 100mila abitanti;- numero di cinema su 100mila abitanti.

Appare chiaro dalla figura 8.43 che tutte le variabili considerate presentano una correlazionepositiva, la parte inferiore sinistra della mappa e caratterizzata da elevata presenza di associazionidi volontariato e da un elevato tasso di strutture quali bar e ristoranti; la parte superioresinistra e invece caratterizzato da province in cui il tempo libero viene impiegato in attivita‘culturali’ quali la lettura e il teatro, ma anche in attivita sportive.

Figura 8.43: Tempo libero: le relazioni tra variabili

Le province laziali non presentano grandi differenze nelle modalita di impiego del tempolibero (8.44): l’unica a differenziarsi in questo senso e Roma, e tale differenza e principalmentedovuta al maggior numero di lettori di libri e alla piu ampia offerta di spettacoli; le restantiprovince, tra di loro, presentano dei profili del tutto simili ed in linea con la media nazionale.

84

Page 85: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.44: Tempo libero: le province italiane

Le figure da 8.45 a 8.49 confermano che il grado di eterogeneita tra capoluogo ed altreprovince non e particolarmente caratterizzante la regione Lazio, mentre risulta piu spiccataper Trentino-Alto Adige, Lombardia e Toscana.

85

Page 86: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.45: Tempo libero: grado di eterogeneita tra il capoluogo di regione e le altreprovince

86

Page 87: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.46: Tempo libero: distanza tra il capoluogo di regione e le altre province (parte 1)

87

Page 88: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.47: Tempo libero: distanza tra il capoluogo di regione e le altre province (parte 2)

88

Page 89: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.48: Tempo libero: distanza tra il capoluogo di regione e le altre province (parte 3)

89

Page 90: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 8.49: Tempo libero: distanza tra il capoluogo di regione e le altre province (parte 4)

90

Page 91: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

8.3.7 Conclusioni

Alla luce delle diverse analisi effettuate si conclude che la eterogeneita tra capoluoghi diregione e le altre province non e una peculiarita esclusiva della regione Lazio, ma in taleregione si registrano le differenze piu marcate tra Roma e le altre province. E’ importantesottolineare che le province laziali presentano il maggior grado di eterogeneita tra le regioniitaliane se si considera l’analisi globale basata su tutte le variabili considerate, tuttavia questonon si verifica rispetto a ciascuna delle macro-aree considerate; nelle analisi per macro-area, infatti, la regione Lazio risulta essere la piu eterogenea solo in due delle sei macro-areeanalizzate, che sono quelle denominate ‘tenore di vita’ e ‘servizi, ambiente e sanita’. Dunquela asimmetria della regione Lazio e ascrivibile al piu alto tenore di vita e alla maggiorepresenza di infrastrutture e servizi di cui gode Roma rispetto alle altre province. Al dila di questi aspetti, peraltro importanti nel caratterizzare le condizioni socio-economicodemografiche delle province, la differenza tra le province laziali non e particolarmente marcata:la condizione di vita degli abitanti delle province laziali non capoluogo di regione potrebbeessere resa del tutto comparabile a quella degli abitanti di Roma attraverso una maggioreredistribuzione della ricchezza, che incrementerebbe il tenore di vita, e un incremento diinfrastrutture socio-sanitarie; questi cambiamenti ridurrebbero in maniera sostanziale ildivario tra le condizione di Roma e delle altre province. Gli addetti ai lavori imputano ledifferenze del tenore di vita alla non equa distribuzione della ricchezza. A tal propositoe stata condotta, nella seconda parte della ricerca (cfr. Report 2), un’indagine empiricaper rilevare l’incidenza delle risorse finanziarie destinate dalla Regione Lazio al territoriocompreso nelle province di Latina e Frosinone, nel triennio 2007-09. L’indagine in questionee volta a porre in evidenza gli eventuali disequilibri nella distribuzione delle risorse.

91

Page 92: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

9 Una ipotetica nuova regione Lazio

In questo capitolo si effettua un confronto tra le regioni italiane ed una ipotetica nuovaregione Lazio (NRL) formata dalle sole Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo e dai comuniubicati nella provincia di Roma che formano il corridoio di collegamento delle provinceconsiderate. Alcune delle variabili analizzate in precedenza vengono aggregate su baseregionale e fungono da base del confronto tra la NRL e le altre regioni italiane. In diversicasi la differenza tra la regione Lazio e la NRL e, in termini relativi, molto bassa, cosa cheindica una certa omogeita tra Roma e le altre province laziali. In altri casi, come rilevato inprecedenza, tali differenze risultano di maggiore entita.Con riferimento agli indicatori di ricchezza della popolazione residente nella regione, edin particolare per risparmi (figura 9.1), importo assegni sociali (figura 9.2) la NLR si collocanella meta inferiore della classifica e presenta valori lievemente inferiori a quelli della regioneLazio, e superiore ad altre regioni del centro-sud. Per quanto riguarda il tasso di inflazione(figura 9.3), la NRL presenta valori non elevati, e certamente inferiori a quelli di Calabria,Campania e Sicilia che guidano la classifica.

Figura 9.1: Confronto tra nuova regione Lazio e le altre: i risparmi

92

Page 93: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 9.2: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Lazio e le altre: assegno sociale

Figura 9.3: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Lazio e le altre: tasso inflazione

93

Page 94: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 9.4: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Lazio e le altre: variazione trend reddito

Per quanto riguarda invece la variazione del trend del reddito tra il 2005 e il 2010 (figura9.4), il risultato della NRL e positivo, e soltanto Molise e Basilicata presentano valori dipoco superiori. Il costo delle case al metro quadro e (figura 9.5), nel caso della NRL, moltocompetitivo, dal momento che soltanto Molise, Sicilia, Calabria e Sardegna presentano prezziinferiori. Il dato relativo alla spesa pro-capite (figura 9.6) conferma la posizione di metaclassifica delle NRL, ma il valore che si registra e solo lievemente inferiore a quello dellaregione Lazio, che occupa in classifica la posizione subito precedente.

94

Page 95: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 9.5: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Lazio e le altre: costo case al m2

Figura 9.6: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Lazio e le altre: spesa pro-capite

In termini di densita abitativa, la NRL presenta un valore basso, in linea con regioni quali

95

Page 96: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Umbria, Calabria e Abruzzo (figura 9.7). Anche l’incidenza della popolazione immigrata(figura 9.8) e di entita non elevata, pari a circa la meta rispetto a quella dell’Emilia Romagnache guida la classifica. Le figure 9.9, 9.10 e 9.11 presentano rispettivamente il tasso dilaureati, dell’incidenza sulla popolazione di nuovi nati e anziani, rispettivamente.

Figura 9.7: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Lazio e le altre: n. abitanti km2

96

Page 97: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 9.8: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Lazio e le altre: numero immigrati

Figura 9.9: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Lazio e le altre: n. laureati su 1000 ab.

97

Page 98: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 9.10: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Lazio e le altre: nati su 1000 ab.

Figura 9.11: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Lazio e le altre: over 65 su 100 ab.

Per quanto riguarda invece la variazione del trend delitti nell’ultimo quinquennio (figura

98

Page 99: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

9.12), la NLR si assesta nella parte alta della classifica, anche se la dispersione di tali valorie in generale, bassa. La dotazione di infrastrutture e nel caso delle NRL, scarsa, cometestimonia il valore basso dell’indice Tagliacarne di dotazione di infrastrutture (figura 9.13).Rispetto al livello di emigrazione ospedaliera, la NRL si colloca nella parte centrale dellaclassifica, seppure spostata verso la parte superiore (figura 9.14).

Figura 9.12: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Lazio e le altre: trend delitti 2005-2010

99

Page 100: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 9.13: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Lazio e le altre: indice Tagliacarneinfrastrutture

Figura 9.14: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Lazio e le altre: emigrazione ospedaliera

100

Page 101: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

L’indice di Legambiente penalizza la NRL collocandola al penultimo posto della classifica,come mostrato in figura 9.15. L’efficienza del sistema giudiziario, indicato dal rapporto tracause evase su pendenti, e un aspetto penalizzante la NRL, tuttavia il valore e pressoccheidentico a quello della regione Lazio (figura 9.16). Il tessuto imprenditoriale, descritto dallafigura 9.17 alla figura 9.20, presenta, per quanto riguarda la NRL, una situazione di mediaclassifica ed una differenza non eccessiva della regione Lazio. Lo stesso si puo dire perquanto riguarda i tassi occupazionali di giovani e donne (figure 9.21 e 9.22).

Figura 9.15: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Lazio e le altre: indice Legambiente

101

Page 102: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 9.16: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Lazio e le altre: cause evase su pendenti

Figura 9.17: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Lazio e le altre: tasso di fallimenti

102

Page 103: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 9.18: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Lazio e le altre: n. imprese 100 ab.

Figura 9.19: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Lazio e le altre: rapporto iscrizioni ecancellazioni

103

Page 104: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 9.20: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Lazio e le altre: protesti

Figura 9.21: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Lazio e le altre: tasso di occupazionegiovani 25-34 anni

104

Page 105: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 9.22: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Lazio e le altre: tasso occupazione donne

In conclusione, alla luce dell’analisi condotta in questo capitolo, escludendo quasi interamente1

la Provincia di Roma dalla Regione Lazio, darebbe origine ad una regione che, per caratteristiche,puo essere equiparata a regioni dell’Italia centrale quali Abruzzo, Umbria. Per molti aspetti,l’esclusione di Roma non determina eccessivi cambiamenti nella condizione socio-economicae demografica degli abitanti delle altre province laziali.

9.1 Regione Lazio senza Roma Capitale

Un ulteriore ipotesi di nuova regione Lazio (NRL) prevede l’esclusione dall’attuale regionedel solo comune di Roma che andrebbe a costituire un’area metropolitana indipendente.Una prima descrizione della NRL che in questo caso si andrebbe a costituire e stata ottenutaanalizzando le informazioni a dettaglio comunale contenute nell’atlante statistico dei comuni(a cura dell’ISTAT). In particolare, le informazioni relative ai comuni appartenenti ad altreregioni italiane sono stati aggregati, mentre ai valori assoluti della regione Lazio sono statisottratti i valori assoluti del comune di Roma, al fine di ottenere la NRL ipotizzata.Le informazioni analizzate sono

• superficie in Km2;

• popolazione;

• densita di popolazione;

1vengono inclusi nell’analisi i comuni che garantiscono la contiguita territoriale

105

Page 106: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

• tasso di anzianita: rapporto tra popolazione di eta superiore ai 65 anni e quella di etacompresa tra i 15 ed i 64 anni;

• numero di istituti sanitari;

• numero di degenze: rappresenta un indice della domanda di assistenza sanitaria;

• numero di posti letto: rappresenta un indice dell’offerta di assistenza sanitaria;

• depositi bancari: raccolta di soggetti non bancari sotto forma di: depositi a risparmioliberi e vincolati, buoni fruttiferi, Certificati di deposito, conti correnti liberi e vincolati;

• impieghi bancari: finanziamenti erogati dalle banche a soggetti non bancari. L’aggregatoricomprende: rischio di portafoglio, scoperti di conto corrente, finanziamenti per anticipi(su effetti e altri documenti salvo buon fine, all’importazione e all’esportazione), mutui,anticipazioni non regolate in conto corrente, riporti, sovvenzioni diverse non regolatein conto corrente, prestiti su pegno, prestiti contro cessioni di stipendio, cessioni dicredito, impieghi con fondi di terzi in amministrazione,altri investimenti finanziari(accettazioni bancarie negoziate, commercial papers, ecc.), sofferenze, effetti insoluti eal protesto di proprieta. L’aggregato e al netto degli interessi e delle operazioni pronticontro termine;

• sportelli: punti operativi che svolgono direttamente con il pubblico, in tutto o in parte,l’attivita della banca; rientrano nella definizione gli sportelli a operativita particolari;sono esclusi gli uffici di rappresentanza.

• tasso di raccolta differenziata: rapporto tra la quantita di raccolta differenziata equantita di raccolta indifferenziata.

Di seguito si riportano i risultati del confronto tra la NRL in esame e le altre regioni rispettoai valori osservati delle variabili sopra riportate (da figura 9.23 a figura 9.33).

106

Page 107: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 9.23: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Lazio e le altre: superficie

Figura 9.24: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Lazio e le altre: popolazione

107

Page 108: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 9.25: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Lazio e le altre: densita abitativa

Figura 9.26: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Lazio e le altre: tasso di anzianita

108

Page 109: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 9.27: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Lazio e le altre: istituti sanitari

Figura 9.28: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Lazio e le altre: degenze (domanda)

109

Page 110: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 9.29: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Lazio e le altre: posti letto (offerta)

Figura 9.30: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Lazio e le altre: depositi

110

Page 111: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 9.31: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Lazio e le altre: impieghi

Figura 9.32: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Lazio e le altre: sportelli

111

Page 112: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 9.33: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Lazio e le altre: tasso di raccoltadifferenziata

112

Page 113: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

10 Una ipotetica nuova regione Frosinone-Latina

In questo capitolo si effettua un confronto tra le regioni italiane ed una ipotetica nuovaregione formata dalle sole Frosinone e Latina (FrLt). Alcune delle variabili analizzate inprecedenza vengono aggregate su base regionale e fungono da base del confronto tra la FrLte le altre regioni italiane. In diversi casi la differenza tra la regione Lazio e la FrLt e, intermini relativi, molto bassa, cosa che indica una certa omogeita con le restanti provincelaziali. In altri casi, come rilevato in precedenza, tali differenze risultano di maggiore entita.Con riferimento agli indicatori di ricchezza della popolazione residente nella regione, ed inparticolare per risparmi (figura 10.1), importo assegni sociali (figura 10.2) la FrLt si collocanella meta inferiore della classifica e presenta valori inferiori o uguali a quelli della regioneLazio, superiore ad altre regioni del centro-sud. Per quanto riguarda il tasso di inflazione(figura 10.3), la FrLt presenta valori non elevati, e certamente inferiori a quelli di Calabria,Campania e Sicilia che guidano la classifica.

Figura 10.1: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Frosinone-Latina e le altre: i risparmi

113

Page 114: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 10.2: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Frosinone-Latina e le altre: assegnosociale

Figura 10.3: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Frosinone-Latina e le altre: tassoinflazione

114

Page 115: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 10.4: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Frosinone-Latina e le altre: variazionetrend reddito

Per quanto riguarda invece la variazione del trend del reddito tra il 2005 e il 2010 (figura10.4), il risultato della FrLt e positivo, analogo a quello del Lazio, soltanto Molise, Basilicata,Liguria e Trentino Alto-Adige presentano valori di poco superiori. Il costo delle case al metroquadro e (figura 10.5), nel caso della FrLt, molto competitivo, dal momento che soltantoMolise, Sicilia, Calabria e Sardegna presentano prezzi inferiori. Il dato relativo alla spesapro-capite (figura 10.6) conferma la posizione di meta classifica delle FrLt, ma il valore chesi registra e solo lievemente inferiore a quello della regione Lazio, che occupa in classifica laposizione subito precedente: in termini di spesa pro-capite, la regione FrLt e piu simile alregioni del centro che a regioni del sud.

115

Page 116: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 10.5: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Frosinone-Latina e le altre: costo case alm2

Figura 10.6: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Frosinone-Latina e le altre: spesa pro-capite

116

Page 117: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

In termini di densita abitativa, la FrLt presenta un valore basso, in linea con regioni qualiUmbria, Calabria e Abruzzo (figura 10.7), la densita abitativa e meno di un terzo rispettoa quella della Campania. Anche l’incidenza della popolazione immigrata (figura 10.8) e dientita non elevata, pari a circa la meta rispetto a quella dell’Emilia Romagna che guida laclassifica. Il tasso di laureati, figura 10.9, colloca la regione FrLt tra le prime otto posizionitra le regioni italiane. Le figure 10.10 e 10.11 presentano rispettivamente dell’incidenzasulla popolazione di nuovi nati e anziani, rispettivamente.

Figura 10.7: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Frosinone-Latina e le altre: n. abitantikm2

117

Page 118: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 10.8: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Frosinone-Latina e le altre: numeroimmigrati

Figura 10.9: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Frosinone-Latina e le altre: n. laureatisu 1000 ab.

118

Page 119: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 10.10: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Frosinone-Latina e le altre: nati su1000 ab.

Figura 10.11: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Frosinone-Latina e le altre: over 65 su100 ab.

119

Page 120: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Per quanto riguarda invece la variazione del trend delitti nell’ultimo quinquennio (figura10.12), la FrLt si assesta nella parte alta della classifica, anche se la dispersione di talivalori e in generale, bassa. La dotazione di infrastrutture e nel caso delle FrLt, scarsa,come testimonia il valore basso dell’indice Tagliacarne di dotazione di infrastrutture (figura10.13). Rispetto al livello di emigrazione ospedaliera, la FrLt si colloca nella parte centraledella classifica, seppure spostata verso la parte inferiore (figura 10.14).

Figura 10.12: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Frosinone-Latina e le altre: trenddelitti 2005-2010

120

Page 121: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 10.13: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Frosinone-Latina e le altre: indiceTagliacarne infrastrutture

121

Page 122: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 10.14: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Frosinone-Latina e le altre:emigrazione ospedaliera

L’indice di Legambiente penalizza la FrLt collocandola all’ultimo posto della classifica, comemostrato in figura 10.15. L’efficienza del sistema giudiziario, indicato dal rapporto tra causeevase su pendenti, e un ulteriore aspetto fortemente penalizzante la FrLt, che si collocaall’ultimo posto in classifica (figura 10.16). Il tessuto imprenditoriale, descritto dalla figura10.17 alla figura 10.20, presenta, per quanto riguarda la FrLt, una situazione apparentementecontraddittoria: all’alto tasso di fallimenti, rispetto al quale FrLt occupa il primo posto, sicontrappone l’elevato valore del rapporto tra iscrizioni e cancellazioni di imprese, a testimonianzadel fatto che, a dispetto di un elevato rischio di fallimento, nella regione FrLt non si rinuncia fare impresa. Lo stesso si puo dire per quanto riguarda i tassi occupazionali di giovani edonne (figure 10.21 e 10.22).

122

Page 123: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 10.15: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Frosinone-Latina e le altre: indiceLegambiente

123

Page 124: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 10.16: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Frosinone-Latina e le altre: cause evasesu pendenti

Figura 10.17: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Frosinone-Latina e le altre: tasso difallimenti

124

Page 125: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 10.18: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Frosinone-Latina e le altre: n. imprese100 ab.

Figura 10.19: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Frosinone-Latina e le altre: rapportoiscrizioni e cancellazioni

125

Page 126: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 10.20: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Frosinone-Latina e le altre: protesti

Figura 10.21: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Frosinone-Latina e le altre: tasso dioccupazione giovani 25-34 anni

126

Page 127: Report 1 - Analisi socio-economica delle province del Lazio per una nuova Regione

Figura 10.22: Confronto tra l’ipotetica nuova regione Frosinone-Latina e le altre: tassooccupazione donne

In conclusione, alla luce dell’analisi condotta in questo capitolo, l’ipotetica regione FrLtdarebbe origine ad una regione che, per caratteristiche, puo essere equiparata a regionidell’Italia centrale e meridionali quali Abruzzo, Umbria e Basilicata. In particolare, FrLtpresenta caratteristiche particolarmente positive in termini di composizione demografica,dal momento che la popolazione e giovane, visto il contenuto tasso di over 65, e istruita, dalmomento che la proporzione di laureati sulla popolazione e rilevante. Presenta tuttavia dellecarenze in termini di tessuto imprenditoriale, visto l’elevato tasso di fallimenti e di protesti;anche efficienza giuridica e ambiente costituiscono aspetti di arretratezza della regione.Tuttavia, viste le favorevoli caratteristiche socio-demografiche, una migliore distribuzione dirisorse ai territori FrLt dovrebbe determinare miglioramenti nei settori di tale area attualmentein sofferenza.

127