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REPVBBLICA IT ALIAN A DELIBERAZIONE N. CdA201Xll/230/2013 Stralcio verbale seduta n. 29 del 17lu lio 2013 : ASI - Agenzia Spaziale Italiana iAOO-ASU - AGENZIA SPAZIALE ITALIANA1 i DELIBERE CdA20IXll - I i~rot. IL 0000230 ~ 17/0712013 - ~EGISTRAZION~i Pa ina: 1 di 3 Oggetto: Macro-organizzazione dell' Agenzia Spaziale Italiana IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Nella seduta del giomo 17luglio 2013 sono presenti alla deliberazione: il Presidente Enrico Saggese; i Consiglieri Marco Airaghi, Ezio Bussoletti, Nazzareno MandolesÌ. Assistono alla deliberazione: il Direttore generale Fabrizio Tuzi; il Collegio dei Revisori dei conti nella persona del componente effettivo Gaetano Tatò; il Magistrato della Corte dei conti Maria Teresa Polverino, delegato al controllo, e il sostituto Magistrato Roberto Milaneschi. Hanno precedentemente comunicato la propria assenza il consigliere Vito Pertosa, il Presidente del Collegio dei Revisori dei conti Giuseppe Vincenzo Suppa e il componente effettivo del Collegio dei Revisori dei conti Giovanni Bocchieri. Svolge le funzioni di Segretario del Consiglio di amministrazione per la seduta corrente e i compiti di verbalizzazione Manuela Di Dio, responsabile dell'Unità Coordinamento Amministrativo. VISTI: il Decreto legislativo 31 dicembre 2009, n. 213 recante Riordino degli enti di ricerca; lo Statuto dell'ASI entrato in vigore ilIO maggio 2011; il Decreto del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca n. 10/DGIR del lO agosto 2011 di nomina del Presidente dell' Agenzia Spaziale Italiana; i Decreti del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca n. 11/DGIR del 10.8.2011 e n. 12/DGIR, pervenuto in ASI il 20.9.2011, di nomina dei componenti del CdA dell' Agenzia Spaziale Italiana; il Regolamento di Amministrazione entrato in vigore il 27novembre 2012; il Regolamento di Finanza e Contabilità entrato in vigore il 16aprile 2012; il Regolamento del Personale entrato in vigore ilIo maggio 2012; le delibere del Consiglio di amministrazione integrato dagli esperti nominati dal MIUR, ai sensi del D.Lgs. n. 213/2009, n. 2/201O/INT del 13 luglio 2010 e n. 4/2010/INT del 11 novembre 2010, concernenti, rispettivamente, l'approvazione del Documento di Visione Strategica decennale dell' ASI 2010-2020 (DVS) e l'approvazione del documento "Analisi e prospettive strategiche" allegato al documento di Visione Strategica decennale dell' ASI 2010-2020 (DVS); il Piano Triennale di Attività 2011-2013 approvato dal Ministero vigilante con nota prot. 252 del 12 giugno 2012; il Piano Triennale di Attività 2012-2014 approvato dal Consiglio di amministrazione nella seduta del 3 aprile 2012, in corso di approvazione da parte del Ministero vigilante;

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REPVBBLICA IT ALIAN A

DELIBERAZIONE N. CdA201Xll/230/2013

Stralcio verbale seduta n. 29 del 17lu lio 2013

: ASI - Agenzia Spaziale ItalianaiAOO-ASU - AGENZIA SPAZIALE ITALIANA1i DELIBERE CdA20IXll - Ii~rot. IL 0000230 ~ 17/0712013 - ~EGISTRAZION~i

Pa ina: 1 di 3

Oggetto: Macro-organizzazione dell' Agenzia Spaziale Italiana

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Nella seduta del giomo 17 luglio 2013 sono presenti alla deliberazione:il Presidente Enrico Saggese;i Consiglieri Marco Airaghi, Ezio Bussoletti, Nazzareno MandolesÌ.

Assistono alla deliberazione:il Direttore generale Fabrizio Tuzi;il Collegio dei Revisori dei conti nella persona del componente effettivo Gaetano Tatò;il Magistrato della Corte dei conti Maria Teresa Polverino, delegato al controllo, e il sostitutoMagistrato Roberto Milaneschi.

Hanno precedentemente comunicato la propria assenza il consigliere Vito Pertosa, il Presidente delCollegio dei Revisori dei conti Giuseppe Vincenzo Suppa e il componente effettivo del Collegio deiRevisori dei conti Giovanni Bocchieri.

Svolge le funzioni di Segretario del Consiglio di amministrazione per la seduta corrente e i compiti diverbalizzazione Manuela Di Dio, responsabile dell'Unità Coordinamento Amministrativo.

VISTI:il Decreto legislativo 31 dicembre 2009, n. 213 recante Riordino degli enti di ricerca;lo Statuto dell'ASI entrato in vigore ilIO maggio 2011;il Decreto del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca n. 10/DGIR del lO agosto2011 di nomina del Presidente dell' Agenzia Spaziale Italiana;i Decreti del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca n. 11/DGIR del 10.8.2011 e n.12/DGIR, pervenuto in ASI il 20.9.2011, di nomina dei componenti del CdA dell' Agenzia SpazialeItaliana;il Regolamento di Amministrazione entrato in vigore il 27 novembre 2012;il Regolamento di Finanza e Contabilità entrato in vigore il 16 aprile 2012;il Regolamento del Personale entrato in vigore ilIo maggio 2012;le delibere del Consiglio di amministrazione integrato dagli esperti nominati dal MIUR, ai sensidel D.Lgs. n. 213/2009, n. 2/201O/INT del 13 luglio 2010 e n. 4/2010/INT del 11 novembre 2010,concernenti, rispettivamente, l'approvazione del Documento di Visione Strategica decennaledell' ASI 2010-2020 (DVS) e l'approvazione del documento "Analisi e prospettive strategiche"allegato al documento di Visione Strategica decennale dell' ASI 2010-2020 (DVS);il Piano Triennale di Attività 2011-2013 approvato dal Ministero vigilante con nota prot. 252 del 12giugno 2012;il Piano Triennale di Attività 2012-2014 approvato dal Consiglio di amministrazione nella sedutadel 3 aprile 2012, in corso di approvazione da parte del Ministero vigilante;

REPVBBLICA IT ALIAN A

DELIBERAZIONE N. CdA201Xl1I230/2013

Stralcio verbale seduta n. 29 del 17lu lio 2013

, ASI - Agenzia Spaziale Italiana ,iAOO-ASU - AGENZIA_SPAZIALE_IT ALTANA'I'l DELIBERE CdA20IXII!PratIL 0000230 - 17/07/2013 - REG~ST~I.<?NEI

Pa in a: 2 di 3

Oggetto: Macro-organizzazione dell' Agenzia Spaziale Italiana

il Piano Triennale di Attività 2013-2015approvato dal Consiglio di amministrazione nella sedutadel 29 ottobre 2012,approvato dal Ministero vigilante con nota prot. 1755del 2 luglio 2013;il preventivo finanziario decisionale 2013con allegato il preventivo finanziario gestionale 2013edil bilancio trielmale 2013-2015;

VISTA la deliberazione del Commissario Straordinario dell'ASI nelle funzioni di Consiglio diAmministrazione n. 78/2009 in data 23 luglio 2009 recante "Macro-organizzazione dell'AgenziaSpaziale Italiana";

VISTO il documento avente per oggetto "Macra-organizzazione dell'Agenzia Spaziale Italiana -Premesse Metodologiche" e "Linee guida per una nuova Macra-organizzazione", sottoscritto dalDirettore generale, nel quale si illustra la proposta di nuova Macro-organizzazione dell'AgenziaSpaziale Italiana e si evidenzia l'impostazione seguita per definire il modello macro-organizzativoproposto sia con riferimento al sistema di regole. che governano la PA, sia con riferimento ai nuoviparadigmi organizzati vi;

CONSIDERATOche nel modello prospettato le diverse componenti del sistema tecnico-gestionaledell'Agenzia sono altamente interconnesse e che, al fine di garantire la massima flessibilità delmodello organizzativo, viene evidenziata l'opportunità di avviare in maniera "sperimentale" lanuova organizzazione, sulla base dei riscontri operativi derivanti dall'applicazione del nuovomodello, nonché sulla base dei risultati del primo ciclo di autovalutazione (CAF) attualmente incorso, con una verifica da effettuarsi a cura del CdA entra un anno volta ad apportare eventualiinterventi correttivi;

RAVVISATA l'opportunità di riflettere tali indicazioni ed evidenze in una nuova macra-organizzazione più aderente alle esigenze operative dell'ASI, anche in considerazione dell' avvenutaemanazione dello Statuto e dei nuovi regolamenti dell'Agenzia sulla scorta di quanto disposto dalDecreto legislativo 31 dicembre 2009,n. 213;

RITENUTO,pertanto, di adeguare l'assetto macro-organizzativo dell'Agenzia a modifica di quantoprevisto dalla macra-organizzazione emanata dal Commissario Straordinario con deliberazione indata in data 23 luglio 2009,n. 78/2009; .

INFORMATE le Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative, ai sensi delle vigentidisposizioni contrattuali;

D'INTESAcon il Direttore generale;

REPVBBLICA IT ALIAN A

DELIBERAZIONE N. CdA20IXll/230/2013

Stralcio verbale seduta n. 29 del 17lu Ho 2013

i ASI - Agenzia Spaziale ItalianalAOO-ASI I - AGENZIA SPAZIALE ITALI AN AiI - DELIBERE CdA20lXll - IiProt n, 0000230 - 17/0712013 ~~~GISTRAZI<~!'l~1

Pa in a: 3 di 3

Oggetto: Macro-organizzazione dell' Agenzia Spaziale Italiana

DELIBERA

1. è approvata la nuova macro-organizzazione dell' Agenzia Spaziale Italiana nelle linee generaliriportate nel documento "Macra-organizzazione dell' Agenzia Spaziale Italiana - PremesseMetodologiche" e "Linee guida per una nuova Macro-organizzazione" con particolare riferimentoall' organigramma;

2. si dà mandato al Direttore generale di definire e puntualizzare la declaratoria delle Strutture dapresentare nella prossima seduta del Consiglio di amministrazione;

3. il Direttore generale, come per Legge, dopo il necessario vaglio del Consiglio di amministrazione,provvederà a tutti gli atti conseguenti.

Il Segretarioe funzionario verbalizzante

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Allegatoalla deliberazionedel CdAn. CdA20IXl1/230/2013del 17luglio 2013

~acro-orgarùzzazionedell' Agenzia Spaziale Italiana

Pagina 1di 2;.:'<t~

;:~'+;~ '.' .Premesse:]netoètglogiche

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I sistemi organizzativi visti come strutture semplici in un ambiente semplice da governareattraverso modelli gestionali tradizionali di tipo gerarchico, nel corso degli ultimi aruu hannolasciato il passo ad una concezione dell' organizzazione intesa come un sistema complesso in unambiente complesso cui si deve necessariamente rispondere con nuovi sistemi manageriali.

Il cambiamento di paradigma sul tema dei sistemi organizzativo-gestionali nasce dallaconstatazione che un' orgéUuzzazione è a tutti gli effetti un sistema complesso costituito danumerosi attori ciascuno dei quali è coinvolto in differenti interazioni e relazioni con ilconseguente risultato che tali sistemi esprimono una propria "intelligenza" più articolata e ampiadella somma di quella dei singoli attori.

Tale rappresentazione dell'orgéU1ÌZzazione ha messo in discussione i concetti chiave del modellogestionale tradizionale basato su processi decisionali semplici, su modelli gerarchici,sull'apprendimento ath'averso l'analisi dei dati storici, sull'orientamento esecutivo dei manager,sul controllo basato su regole razionali, in quanto l'approccio tradizionale tende prevalentemente aridurre la complessità, non a gestirla,

Al contrario, un modello manageriale in grado di gestire sistemi orgéUuzzativi complessi devetendere invece a assorbire la complessità, attraverso la promozione di processi sociali, lavalorizzazione delle differenze, la massimizzazione della partecipazione, la condivisione deiprocessi decisionali, la gestione dei conflitti. Diversi sono stati gli schemi manageriali sviluppatiper gestire la complessità. In particolare, le istituzioni di ricerca hanno rappresentato da sempre il"laboratorio" di una larga varietà di soluzioni orgéU1ÌZzativeinnovative: nella R&S sono statisuperati per primi gli schenu gerarcluco-funzionali con le strutture per progetto e le strutture amatrice (Galbraith, 1995). Oggi le strutture di ricerca si organizzano in reti, basti pensare al settorechimico - farmaceutico, a quello automobilistico, e oggi éU1corpiù nelle biotecnologie, nelle IeT e inquello aerospaziale dove la cooperazione, la distribuzione, la comunicazione e la conoscenzacostituiscono i driver fondamentali dei n:uovi modelli orgéU1izzativi.Sono oggi sempre più diffusi,quindi, schemi orgéU1ÌZzativitipicamente a rete, dove fondamentali diventano i sistemi socialipiuttosto che quelli gerarcluci.

In queste nuove forme orgéU1izzativeil "nucleo tecnico" scoperto da Thompson (1967) (quello conlavoro altamente prescritto e con sistemi di coordinamento per procedure) si restringe, sirafforzano invece i modelli di orgéU1ÌZzazioneorganica (individuati da Burns e Stalker (1974)proprio nella R&S e da Butera (1984) anche nelle organizzazioni produttive e di servizio),l'organizzazione naturale e quella sistemica prendono il sopravvento rispetto a quella razionale-burocratica (Gouldner, 1954; Scott, 1979), gli strati non formali dell'orgéU1ÌZzazione prevalgono(Butera, 1992).

Nel caso della messa a punto della nuova macro-orgéU1ÌZzazione dell' Agenzia, l'approccio teoricoappena esposto è stato calato nel contesto normativo di riferimento, che vede gli enti pubblici diricerca italiaIti inseriti nell' ambito del settore della Pubblica Amministrazione.

Conseguentemente, l'approccio che è stato seguito per definire il modello macro-organizzativo

Allegatoalla deliberazionedel CdAn. CdA20IXllj230j2013 del 17 luglio 2013

~) Macro-organizzazioneagenzia spoziale dell' Agenzia Spaziale Italiana

itaflOflQ Pagina 2 di 2

Premesse Metodologiche

proposto tiene in debito conto sia il sistema di regole (cfr. Diapositiva 1) che governano la PA, sia inuovi paradigmi organizzativi. Nel modello prospettato, le diverse componenti del sistematecnico-gestionale dell' Agenzia sono altamente interconnesse; tale sistema può sopravvivere eaffermarsi solo se tali componenti si sviluppano coerentemente fra loro: non è possibile, adesempio, introdurre tecnologia avanzata in organizzazioni troppo burocratiche, come non èpossibile il lavoro di gruppo remoto senza l'impiego di tecnologia dell'informazione e dellacomunicazione; non è possibile una cooperazione senza un vero sistema professionale, ecc. Ilsistema organizzativo proposto tende proprio ad armonizzare le dimensioni razionali (sistemiinformativi, norme, ecc.) con quelli naturali (norme sociali, capacità delle persone, valori).

La proposta presentata è fu1alizzata a superare la tradizionale incoerenza tra creativitàprofessionale e ordine organizzativo, attraverso la progettazione e lo sviluppo di "strati" congiuntidi sistemi socio-tecnici contenenti sia elementi razionali (come i processi operativi, le tecnologie, lestrutture organizzative formali) che naturali (come i processi di conoscenza, i sistemi professionali,la cooperazione, l'agire comunicativo e la comunità), cercando di valorizzare le caratteristichefunzionali di tutti i componenti della nuova struttura organizzativa dell' ASI.

Il modello della macra-organizzazione proposto poggia le sue basi proprio su questo approcciometodologico attraverso la definizione di differenti componenti altamente interconnesserappresentate nello specifico da shutture piatte (UO), ruoli laterali di coordinamento(dipartimenti) e strutture razionali (uffici dirigenziali).

L'unito documento "Lll1ee guida per nuova macra-organizzazione" e relativo allegato condeclaratorie delle strutture, ripOlta nel dettaglio il nuovo modello organizzativo proposto per lagestione delle attività dell' Agenzia Spaziale Italiana.

Al fine di garantire la massllna flessibilità del modello organizzativo proposto, si segnalal'opportunità di avviare in maniera "sperimentale" la nuova organizzazione; sulla base deiriscontri operativi derivanti dall'applicazione del nuovo modello, nonchè sulla base dei risultatidel primo ciclo di autovalutazione (CAF) attualmente in corso, il CdA entro un anno pOh"ebbeverificare e valutare l'opportunità di apportare mirati interventi correttivi.

Fabrizio TuziDirettore Generale

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Allegati:1. Declaratoria UO2. Linee Guida per nuova macra-organizzazione

~l)agenzia spoziole

itorlOno

12/07/13

Allegato alla deliberazione del CdA n. CdA20IXllj230j2013 del 17 luglio 2013

Linee Guida per nuova m~cro-. . ~~,

o'rga n Izzazl,one

1

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Allegato alla deliberazione del CdA n. CdA20IXll/230/2013 del 17 luglio 2013

Riferimenti normativiL'assetto organizzativo proposto è stato elaborato in attuazione dell'art. 17 comma 2 delloStatuto, tenendo conto dei seguenti riferimenti normativi:- d.lgs. 165/2001 e smi

d.lgs. 128/2003 (per le parti non incompatibili con il nuovo Statuto)D.lgs. 213/2009D.L. 52/2012 convertito con modifiche L. 94/2012L. 190/2012DPR97/2003DPR171/91 e CCNLRicerca.Art. 14 c. 3 dello StatutoArt. 4 del Regolamento di amministrazione .Artt. 1 c. 2 lettera q) e 3 del Regolamento di finanza e contabilità.Artt. 15 e 16 del Regolamento del personale

Lo Statuto assegna il compito di definire organigramma, funzioni, regole e responsabilità(precedentemente materia regolamentare) alle scelte del CdA in virtù dell'autonomiastatutaria assegnata dal d.lgs. 213/2009.

II

12/07/13 2

~)agenzia spoziole

itorlQna

Allegato alla deliberazione del CdA n. CdA2OIXll/230/2013 del 17 luglio 2013

Principi organizzativi- Separazione tra ruolo strategico di indirizzo e controllo svolto dal Presidente e dal CdA e

ruolo gestionale affidato al DG che operaI coerentemente con le previsioni statutariel aisensi deWart. 16 del d.lgs. 165/2001

- Modello organizzativo a rete strutturato in tre aree funzionali:

. - Area di supporto strategico- Area scientifico-tecnologica•......- Area amministrativa e dei servizi '

Tre diversi livelli di responsabilità amministrativa:

- 1 CdR I livello (DG) .- 3 CdR programmatici di I livello (Dipartimenti)

2 CdR Il livello (strutture amministrative) in coerenza con la dotazione organica'vigente

-Operatività funzionale assicurata da strutture "piatteJJ:

- UO di supporto strategico- UO tecnico-scientifiche- UO tecniche di servizio

12/07/13 3

~1)agenzia spaziale

itofiana

Allegato alla deliberazione del CdA n. CdA20IXll/230/2013 del 17 luglio 2013

Modello organizzativo- Passaggio daWattuale sistema organizzativo "gerarchicoJJ a un sistema a rete;

- Definizione di differenti componenti altamente interconnessi: strutture"piatte/J (UO), ruoli "laterali" di coordinamentoJJ (Dipartimenti) e strutture({razionali" (uffici amministrativi);

- Utilizzo della delega, in quanto strumento fondamentale per fornire unamaggiore dinamicità e flessibilità dell'azione amministrativa; si tratta di unostrumento modulabile e a termine attraverso il quale ridurre i tempi di gestionee aumentare l'efficacia del sistema

- Dipartimenti strutture tecnico-scientifiche di coordinamento programmaticodelle attività nei rispettivi -settori, non gerarchiche

- Responsabili delle Unità organizzative (supporto strategico, tecnico-scientifiche etecniche di servizio) prescelti e nominati tra i dipendenti dell'ASI a qualunquetitolo con qualifica, di norma, non inferiore a quella di tecnologo

- Eventuali ulteriori articolazioni all'interno delle UO verranno definite nell'ambitodi un apposito disciplinare

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~;>agenzia spoziole

itoTlOna

-Allegato alla deliberazione del CdA n. CdA2OIXllj230j2013 del 17 luglio 2013

Condizioni a contorno

~•.

Fondamentale per la funzionalità della Macro-organizzazione proposta sono losviluppo:

- Ottimizzazione processo di programmazione

- Monitoraggio e controllo di gestione

Promozione attività per acquisizione risorse esterne

- Interoperabilità tra i diversi strumenti informativi

- Sistema informativo secondo principi dell'open sour-ce

Dematerializzazione

- Posta elettronica certificata e firma digitale

- - Protocollo elettronico

- Standardizzazione procedure e manuali operativi

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~~agenzia spaziale

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Allegato alla deliberazione del CdA n. CdA20IX11j230j2013 del 17 luglio 2013

Obiettivi

La Macro-organizzazione mira a perseguire obiettivi di razionalizzazione delleinfrastrutture e della spesa, di maggiore valorizzazione dell'ambito scientifico etecnologico, di "attenzione alla comunicazione e alle relazioni internazionali} alla"semplificazione e dematerializzazione dei processi amministrativi e contabili, alpotenziamento del capitale umano e delle capacità gestionali "

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~I)agenzia spaziale

itaflCno

Allegato alla deliberazione del CdA n. CdA20lXllj230j2013 del 17 luglio 2013

Flessibilità modello

avviare in maniera "sperimentale" la nuova organizzazione;

sulla base dei riscontri operativi derivanti dall'applicazione del nuovo modello,nonchè sulla base dei risultati del primo ciclo di autovalutazione (CAF)attualmente in corso, il CdA entro un anno potrebbe verificare e valutarel'opportunità di apportare mirati interventi correttivi.

12/07/13 7

Allegato alla deliberazione del CdA n. CdA20IXllj230j2013 del 17 luglio 2013

Linee strategiche eaffari europei

r--- ,-.----..-~ ....---'.-,! Magistrato Corte !! dei Conti delegato ~! al controllo jL . J

Affari legali

SupportoTecnico.

gestionale

Comunica-zione e URP

__ s_ic_u_re_z_z_a__ IIo-_G_a_li_le_o_p_R_S--,

DirettoreGenerale

';f .•~~';;~ ,,'" ~v,::?.ètj " r::i!~~;J~~'f,~~cr<-~4i~~",ì

.. '.~ '.' ". Presidente

~ ~~,~ ;~f~1~~3"~~~~}~ *'

Alta formazione erelazioni

internazionali

Supporto organi epartecipate

~ ~ ~

~~ ~eR#cililIl!l~ ~•••--- ..,----

Gestione Missione e Osservazione CEF e tecnologie

utilizzo universo

Programmi e I "I

OssoTerraVolo umano

cooperazione

I ITelecomunicazioni

Ingegneria gestioneGeodesia

sistemi

I INavigazione

ICIDOT

Progetto CSM Lanciatori

Prevenzione eprotezione

l1Ib1.!.Im f!Jiil!1 ì@@~

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Previsione emonitorag-gio risorse

Contratti

SviluppoRisorseumane

Programma-zione

o erativa

Sistemiinformativi

12/07/13 (cfr. AlI. 1 per declaratorie) 8

~1~~spaziole

italiano

-- - ~-._-----Allegato alla deliberazione del CdA n. CdA2OIXll/230/2013 del 17 luglio 2013

Attuale organigramma

- 2 direzioni centrali (I livello)- 28 UO- 47 sotto-articolazioni delle UO denominate Uffici- Il costo complessivo previsto per le indennità relativamente all'attuale organigramma è pari a

euro 385 K€

- in organico ci sono 29 unità di personale I livello- di cui 12 udp con incarico di responsabilità di UO- i rimanenti incarichi sono affidati a Unità di personale di Il e III livello e a 1 dirigente

amm"inistrativo \I fascia

12/07/13 9

~1~09enzia spoziale

itofiono

Allegato alla deliberazione del CdA n. CdA20IXll/230/2013 del 17 luglio 2013

Organigramma proposto• 2 Uffici dirigenziali (II livello)• 28 UO• 3 strutture di coordinamento

tl' • Il costo complessivo previsto per le indennità relativamente all'attuale organigramma è pari a.~ euro 266 k€liK'f".,

• Il risultato atteso è rappresentato da:• un'articolazione a rete non gerarchica delle competenze tecnico-scientifiche;• una raiionalizzazione della gestione attraverso l'eliminazione di UO amministrative le cuicompetenze ricadono nei due uffici dirigenziali;

• un adeguato e congruo utilizzo di strutture distaff che consentono una maggiore.flessibilità organizzativa, in quanto vengono ridotti i passaggi verticali e gerarchici delleinformazioni e dei documenti

• Gestione del personale:• definizione di una modalità univoca per l'individuazione dei responsabili delle UO e dei

Dipartimenti• afferenza del personale nelle diverse unità attraverso percorsi trasparenti e condivisi,garantendo un raccordo coerente tra funzioni e profilo

• il responsabile dell'UO definisce le priorità del personale ad esso afferente12/07/13 10

Allegato alla deliberazione del CdA n. CdA20IXllj230j2013 del 17 luglio 2013

~agenzia spaziole

italiano

Area di supporto strategico- Le strutture di servizio deWArea di supporto strategico si articolano in UO di supporto

strategico; si tratta di strutture complesse funzionali alle attività del Presidente estrutturalmente dipendenti dal DG

- Possono essere istituite con deliberazione del CdA nel numero massimo di 8 in coerenzacon specifiche e motivate esigenze funzionali;

Operano in base a delega del DG

- Possono essere centri di costo del CdR di I livello - DG

- Le UO di supporto strategico sono affidate a dipendenti dell'ASI a qualunque titolo conqualifica, di norma, non inferiore a quella di tecnologo

- A questi si applicano le indennità per incarichi di direzione di strutture tecniche escientifiche previste dai CCNL, prevedendo una modulazione dell'entità dell'indennitàprevista in funzione della complessità della struttura

12/07/13 11

Allegato alla deliberazione del CdA n. CdA20IXllj230j2013 del 17 luglio 2013

~? Area scientifico-tecnologicaitaflOna

- Si articola in Dipartimenti e UO tecnico-scientifiche;

- I Dipartimenti sono CdR programmatici di I livello; in particolare, si tratta di strutturetecniche di coordinamento programmatico delle attività nei rispettivi settori, di tipo nongerarchico

Il complesso dell'area tecnico-scientifica opera in base a delega del DG

Le UO possono essere centri di costo e possono essere istituite con deliberazione delCDA nel numero massimo di 6 per ciascun Dipartimento in coerenza con specificheesigenze di natura scientifica e tecnologica

- I responsabili dei Dipartimenti svolgono un ruolo funzionale di coordinamento delleattività e sono prescelti e nominati tra i dipendenti dell'ASI a qualun"que titolo conqualifica, di norma, non inferiore a quella di primo tecnologo;

- Le UO sono affidate a dipendenti dell'ASI a qualunque titolo con qualifica, non inferiore aquella di tecnologo;

- Si applicano le indennità per incarichi di direzione di strutture tecniche e scientifichepreviste dai CCNL, prevedendo una modulazione dell' entità dell'indennità prevista infunzione della complessità della struttura

12/07/13 12

Allegato alla deliberazione del CdA n. CdA20IX11j230j2013 del 17 luglio 2013

~)agenzia spaziole

italiano

Area amministrativa e dei servizi 1.

.•.. '

- E' composta daUaDirezione Generale (che in virtù dello Statuto opera ai sensi dell'art. 16del d.lgs. 165/2001) e da due uffici dirigenziali di Il livello; l'area amministrativa si avvaledi strutture di servizio con funzioni tecniche °.disupporto

- Gli uffici amministrativi sono affidati a dirigenti amministrativi di Il fascia che operano aisensi dell'art. 17 del d.lgs. 165/2001; sono CdR di Il livello dipendenti dal CdR I Iivelln -DG

~:.~:~~:~.':":",-,'~:': .,1/ '

- Le UO tecniche di servizio sorio strutture di particolare rilievo che assicurano attjYi~à,d:iprogettazione, elaborazione e gestione a supporto della definizione degli. attiamministrativi; si tratta di unità che necessitano di qualificazione tecnico-scientifica eparticolari competenze finalizzate a sperimentare e introdurre nuove procedure eprocessi, principi di project management, informatizzazione dei processi, ecc.

.........segue

12/07/13 13

---Allegato alla deliberazione del CdA n. CdA2OIXllj230j2013 del 17 luglio 2013

~/agenzia spoziale

itarlOno

Area amministrativa e dei servizi 2.

- Le UO tecniche di servizio sono affidate a dipendenti dell'ASI a qualunque titolo conqualifica} di norma} non inferiore a quella di tecnologo

- Le UO tecniche di servizio operano in base a delega del DG o del dirigente deWufficioamministrativo cui afferiscono

- Le UO tecniche di servizio possono essere istituite con deliberazione del CDA nelnu'mer-o- - - ~~ -

massimo di 12 in coerenza con specifiche e motivate esigenze funzionali . .

Ai responsabili delle UO tecniche di servizio si applicano le indennità per incarichi di_direzione di strutture tecniche e scientifiche previste dai CCNL} prevedendo unamodulazione deWentità deWindennità prevista in funzione della complessità dellastruttura

- Le UO possono essere centri di costo

12/07/13

"--------------------------- .----- ------ ---

14

~l)agenzia spaziole

itarlOtlO

Allegato alla deliberazione del CdA n. CdA20IXllj230j2013 del 17 luglio 2013

Note 1.In merito alla questione della presenza di strutture tecnico-professionali all'internodell'area amministrativa, giova ricordare quanto segue:

A tal proposito la Corte dei conti (determinazione n.48/2006 della Sezione del controlloenti in merito alla non censurabilità di una deliberazione del Consiglio di Amministrazionedell'ISFOL del 15/3/2006 che aveva previsto nel regolamento il ricorso a dirigenti di primafascia esterni oltre il limiti previsti dal d.lgs. n.165/2001) in riferimento all'applicazionedell' articolo 19 comma 6 del d.lgs. n.165/200 l , ha rilevato che le disposizioni in materia diimpiego pubblico non devono essere interpretate come "norma di chiusura di portatagenerale ed onnicomprensiva ma deve essere considerata nel quadro della complessasituazione ordinamentale della categoria (che comprende enti di ricerca, entiprevidenzia/i, enti culturali ecc.). La categoria degli enti pubblici non economici nazionali,i11:(atti,non costituisce un gen'usdel tutto un(forme ed omogeneo, atteso che in concreto glienti possono presentare profili strutturali e .funzionali particolari, anche in relazione aglispec~fici interessi pubblici istituzionalmente perseguiti. Tali diversità si riflettono,necessarian1ente,sull'ordinamento organizzativo dei singoli enti, caratterizzato secondoun pro.filo specifico proprio di ciascun ente. Per quanto riguarda nella fattispecie lacategoria degli enti di ricerca, alla quale appartiene l '/SFOL, vengono in evidenza gliaspetti tecnico-pro.(essionali, che caratterizzano tali enti e che si riflettono sullaqual~ficazione e sulla particolare competenza, di cui devono essere dotate le risorseumane, anche della fascia dirigenziale".

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~~agenzia spaziale

itafiana

Allegato alla deliberazione del CdA n. CdA20IXll/230/2013 del 17 luglio 2013

Note 2.

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La determinazione della Corte dei Conti rappresenta come gli EPRpossano presentareprofili strutturali e orgàhizzativi particolari al fine di perseguire specifici interessi pubblici(il d.lgs. 165/2001 non deve essere intesa come norma di portata generale eomnicomprensiva).

Per realizzare ciò è plausibile la necessità di avvalersi di aspetti tecnico-professionali chesi riflettono sulla qualificazione e sulla particolare competenza di cuiçieve essere d0t~'f8 ilpersonale anche quello della fascia dirigenziale.

Da quanto sopra esposto ne deriva la piena legittimità che gli uffici dirigenzialiamministrativi si possano avvalere di strutture tecniche che attraverso saperi ecompetenze tecnico-professionali svolgano attività di progettazione, elaborazione egestione a supporto della definizione degli atti amministrativi.

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itafiana

Allegato alla deliberazione del CdA n. CdA20lX11/230/2013 del 17 luglio 2013

Note 3.Si riporta la declaratoria del dirigente tecnologo contenuta nel D.P .R. 171/1991 cheprevede: I1capacità acqui.sita di svolgere in piena autonomia fUrlzionLdi prffgettaziè.ne, dielaborazione e dL.ge?tion.ecorrelate ad attività tecnologiche e/e professionali diparticolare complessità e/o di coordinamento e di direzione di serviZi e di strutturetecnico-scientifiche complesse di rilevante interesse e dimensione anche in settori in cui èrichiesto Ilespletamento di attività professionalil1)

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~I)agenzia spaziale

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Allegato alla deliberazione del CdA n. CdA20IXllj230j2013 del 17 luglio 2013

Note 4.Decreto del Presidente della Repubblica 27 febbraio 2003 n. 97

Regolamento concernente l'amministrazione e lacontabilitàCléglienti pubblicidi cui alla legge;20 marzo 1974, n. 70.

Articolo 1Definizioni e denominazioni

l} ({preposto/titolare del centro di responsabilità": un dirigente, funzionario o qualunque altro dipendente. Pertanto, i livelli dei centri diresponsabilità sono differenziati aseconda della complessità organizzativa dello specifico ente;

Artitolo 3Indirizzo politico-amministrativo e gestione delle risorse

2. L'assetto organizzativo dell'ente si compone di centri di responsabilità, determinati con riferimento ad aree omogenee di attività,anche di carattere strumentale, inerenti alle competenze istituzionali, cui è preposto un dirigente o altro funzionario.

3. Il titolare del centro di responsabilità è responsabile della gestione e dei risultati derivantidall'impiego delle risorse umane, finanziarie e strumentali assegnategli.

....segue

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~)agenzia spoziale

itafiana

Allegato alla deliberazione del CdA n. CdA20IXll/230/2013 del 17 luglio 2013

Note 50Articolo 6

Pianificazione, programmazione e budget

1. Sulla basedelle linee generali e politiche contenute nella relazione programmatica di cui all'articolo 7, i preposti ai centri diresponsabilità di r livello avviano il processo di programmazione tra i centri subordinati, i centri di responsabilità di 2° livello ed altricentri di responsabilità identificativi di compiti e funzioni nel processo gestionale dell'ente, secondo l'autonomia organizzativa aciascuno riconosciuta.

2. Ogni centro di responsabilità di livello inferiore descrive in un apposito documento le previsioni quali-quantitative dei programmi,progetti ed attività che intende realizzare nel periodo o nel corso dell'anno.

3. Il centro di responsabilità di r livello coordina il processo al fine di rendere coerenti le linee strategiche e di indirizzo degli organi digoverno con i programmi ed i progetti dei centri di responsabilità di livello inferiore, nonché con le risorse finanziarie ed economichedisponibili; la coerenza deve essere garantita e preceduta da un provvedimento all'uopo emanato volto a definire tempi, modalità eresponsabilità della sua realizzazione.

4. I documenti elementari che descrivono le valutazioni finanziarie ed economiche delle scelte gestionali che i responsabiliamministrativi hanno definito nel loro processo di programmazione danno origine al budget del centro di responsabilità e/o al budgetdel centro di costo di livello inferiore allO.

5. I budget descritti nel comma 4 confluiscono nel budget di 1° livello che, sotto il profilo della pianificazione finanziaria, rappresenta lostato di previsione delle entrate e delle uscite di competenza e cassadi ogni centro di responsabilità di 1° livello denominato budgetfinanziario del centro di responsabilità di 1° livello, laddove, sotto il profilo della pianificazione economica, da origine al budgeteconomico del centro di responsabilità di 1° livello e tutti insieme costituiscono, rispettivamente, il preventivo finanziario ed economicodell'ente di cui agli articoli 11, 12 e 14.

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