resoconto integrale sedut a n. 130 martedì 24 settembre 2013 · -n. 28 in data 16 settembre 2013,...

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Atti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 130 DEL 24 SETTEMBRE 2013 1 RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 130 Martedì 24 settembre 2013 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE VITTORIANO SOLAZZI INDI PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE ROSALBA ORTENZI INDICE Comunicazioni del Presidente ..................... 3 Processo verbale (approvazione) Proposte di legge (annuncio) Proposte di deliberazione (annuncio) Mozioni (annuncio) Leggi regionali (annuncio) Regolamento regionale (annuncio) Congedi (annuncio) Sull’ordine del giorno Presidente .................................................. 4, 33 Angelo Sciapichetti (PD) ............................ 4 Massimo Binci (SEL) .................................. 4 Erminio Marinelli (plMarche) ...................... 4 Giulio Natali (CDM) ..................................... 5 Graziella Ciriaci (PdL) ................................ 5 Rosalba Ortenzi (PD) ................................. 5 Franca Romagnoli (CDM) .......................... 6 Paolo Perazzoli (PD) .................................. 6 Mirco Ricci (PD) .......................................... 7 Enzo Marangoni (PdL) ................................ 33 Proposta di deliberazione n. 28 ad iniziativa della Giunta regionale

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Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 130 DEL 24 SETTEMBRE 2013

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RESOCONTO INTEGRALE

Seduta n. 130Martedì 24 settembre 2013

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE VITTORIANO SOLAZZIINDI

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE ROSALBA ORTENZI

INDICE

Comunicazioni del Presidente ..................... 3Processo verbale(approvazione)Proposte di legge(annuncio)Proposte di deliberazione(annuncio)Mozioni(annuncio)Leggi regionali(annuncio)Regolamento regionale(annuncio)Congedi(annuncio)

Sull’ordine del giornoPresidente .................................................. 4, 33Angelo Sciapichetti (PD) ............................ 4Massimo Binci (SEL) .................................. 4Erminio Marinelli (plMarche) ...................... 4Giulio Natali (CDM) ..................................... 5Graziella Ciriaci (PdL) ................................ 5Rosalba Ortenzi (PD) ................................. 5Franca Romagnoli (CDM) .......................... 6Paolo Perazzoli (PD) .................................. 6Mirco Ricci (PD) .......................................... 7Enzo Marangoni (PdL) ................................ 33

Proposta di deliberazione n. 28ad iniziativa della Giunta regionale

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“Referendum abrogativo delle disposizionidi cui all’articolo 1, commi 2, 3, 4, 5 e 5 bisdella legge 14 settembre 201 1, n. 148 e deidecreti legislativi n. 155 e 156 del 7 settem-bre 2012"(Discussione e votazione)

Presidente .................................................. 7Rosalba Ortenzi (PD) ................................. 7Francesco Massi (PdL) .............................. 8Giacomo Bugaro (PdL) .............................. 9Raffaele Bucciarelli (Fed. Sin.) .................. 9Elisabetta Foschi (PdL) .............................. 9Giancarlo D'Anna (Misto) ............................ 10Paolo Perazzoli (PD) .................................. 11Franca Romagnoli (PdL) ............................ 12Massimo Binci (SEL) .................................. 13, 15Adriano Cardogna (Verdi) ........................... 14

Nomina - Elezione del delegato effettivo delConsiglio che provvede agli adempimentirelativi alla presentazione delle richieste direferendum abrogativo delle disposizioni dicui all’articolo 1, commi 2, 3, 4, 5, 5 bis, del-la legge n. 148 del 14 settembre 201 1 e deidecreti legislativi n. 155 e 156 del 7 settem-bre 2012.

Presidente .................................................. 15

Nomina - Elezione del delegato supplentedel Consiglio che provvede agli adempi-menti relativi alla presentazione delle ri-chieste di referendum abrogativo delle di-sposizioni di cui all’articolo 1, commi 2, 3, 4,5, 5 bis della legge n. 148 del 14 settembre2011, e dei decreti legislativi n. 155 e 156del 7 settembre 2012.

Presidente .................................................. 16

Mozione n. 552dei Consiglieri Marinelli, Bucciarelli, Camela,Cardogna, D’Anna, Eusebi, Latini, Massi, Natali,Pieroni, Ricci, Zaffini

Sigle dei Gruppi assembleari: Partito Democratico (PD); Popolo della Libertà (PdL); Italia dei Valori (IdV);Unione di Centro (UdC); Gian Mario Spacca Presidente (Presidente Giunta); Partito Socialista Italiano (PSI);Liste Civiche Italia (LcI); Verdi (Verdi); Federazione della Sinistra/PdC/PRC (Fed. Sin.); Per le Marche(plMarche); Sinistra Ecologia e Libertà (SEL); Lega Nord (LN); Misto (Misto); Centro Destra Marche (CDM);Scelta Civica (SC)

“Iniziative volte a regolamentare i rave par-ty”(Votazione)

Presidente .................................................. 16

Proposta di legge n. 259 (testo base)ad iniziativa dei Consiglieri Trenta, Cardogna,Bugaro, Busilacchi, Sciapichetti, Latini“Limes – territori di confine – proposte eprogetti condivisi e cofinanziati per lo svi-luppo e l’integrazione delle aree di confine”

Proposta di legge n. 309ad iniziativa dei Consiglieri Latini, Trenta“Attività per l’incentivazione allo sviluppo ela valorizzazione di una macroregione cen-trale”(abbinate)(Discussione e votazione)

Presidente .................................................. 17Gino Traversini (PD) ................................... 17Franca Romagnoli (CDM) .......................... 18Umberto Trenta (PdL) ................................ 19Roberto Zaffini (LN) .................................... 21

Proposta di legge 292ad iniziativa dei Consiglieri Busilacchi, Ricci,Cardogna, Eusebi, Malaspina, Pieroni, Latini,Bugaro, Silvetti, Zinni“Iniziative regionali per il rilancio della cittàdi Ancona Capoluogo”(Discussione e votazione)

Presidente .................................................. 22Paolo Eusebi (IdV) ..................................... 22Francesco Massi (PdL) .............................. 23Gianluca Busilacchi (PD) ........................... 24Raffaele Bucciarelli (Fed. Sin.) .................. 25, 32Enzo Marangoni (PdL) ................................ 26Erminio Marinelli (plMarche) ...................... 27Enzo Giancarli (PD) .................................... 28Valeriano Camela (UdC) ............................ 30Massimo Binci (SEL) .................................. 30, 32Francesco Acquaroli (CDM) ....................... 31

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La seduta inizia alle ore 10,15

Presidenza del PresidenteVittoriano Solazzi

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Colleghi buona giornata,dichiaro aperta la seduta n. 130 del 24 set-tembre 2013. Do per letti i processi verbalidelle sedute n. 128 del 10 settembre e n.129 del 17 settembre 2013, i quali, ove nonvi siano obiezioni, si intendono approvati aisensi dell’art. 29 del Regolamento Interno.

Comunico che sono state presentate leseguenti proposte di legge regionale :- n. 363 in data 19 settembre, ad iniziativa

dei Consiglieri Bugaro e Romagnoli, con-cernente: “Modifica della legge regionalen. 8/2001: Istituzione, organizzazione efunzionamento del Comitato regionale perle comunicazioni (Corecom)’, così comemodificata dall’articolo 33 della legge re-gionale 37/2012: Assestamento del bilan-cio 2012" assegnata alla I Commissioneassembleare in sede referente;

- n. 364 in data 13 settembre, ad iniziativadella Consigliera Ciriaci, concernente:“Sostegno alla restituzione, al recupero ealla donazione ai fini del riutilizzo di medi-cinali in corso di validità”, assegnata alla VCommissione assembleare in sede refe-

rente e alla II Commissione assembleareper il parere di cui all’articolo 69 del rego-lamento interno.Sono state presentate le seguenti pro-

poste di deliberazione :- n. 27 in data 19 settembre, ad iniziativa

dell’Ufficio di Presidenza, concernente:“Proroga della Commissione consiliared’inchiesta diretta ad esaminare le vicen-de relative al rilascio di tutte le autorizza-zioni sulle centrali a biogas, biomasse ecentrali eoliche” istituita con deliberazioneassembleare n. 70 del 23 aprile 2013"(Iscritta all’ordine del giorno della sedutaodierna);

- n. 28 in data 23 settembre, ad iniziativadella Giunta regionale, concernente: “Re-ferendum abrogativo delle disposizioni dicui all’articolo 1, commi 2, 3, 4, 5, 5 bisdella legge n. 148 del 14/09/2011 e deidecreti legislativi n. 155 e n. 156 del 07/09/2012", assegnata alla I Commissione as-sembleare in sede referente.Sono state presentate le seguenti mo-

zioni :- n. 549 dei Consiglieri Natali, Romagnoli,

Silvetti, Acquaroli “Incompatibilità incaricoDirettore Generale ASUR”;

- n. 550 del Consigliere Cardogna “Alleva-menti pellicce”;

- n. 551 del Consigliere Marangoni “Quattrocasi di neuroblastoma su bambini molto

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piccoli nel raggio di 15 km2. Aumento dibambini malati di leucemia in un’area cir-coscritta nel maceratese. Indagini epide-miologiche in ritardo e a carico del soloComune di Appignano. Silenzio assor-dante della Regione Marche”;

- n. 552 dei Consiglieri Marinelli, Bucciarelli,Camela, Cardogna, D’Anna, Eusebi, Lati-ni, Massi, Natali, Pieroni, Ricci, Zaffini “Ini-ziative volte a regolamentare i rave party”;

- n. 553 del Consigliere Bucciarelli “Situa-zione e prospettive della IndesitCompany”;

- n. 554 del Consigliere Cardogna “Elettrifi-cazione delle banchine portuali e PianoEnergetico Ambientale Portuale per lo svi-luppo eco-sostenibile del porto di Anco-na”;

- n. 555 del Consigliere Sciapichetti “Istitu-zione Osservatorio epidemiologico regio-nale costituzione del registro tumori. At-tuazione della l.r. 6/2012”;

- n. 556 del Consigliere Marangoni “Improv-visa soppressione degli uffici territorialidell’Agenzia delle Entrate di Recanati, Ca-merino e Fabriano”.Comunico, inoltre, che il Presidente della

Giunta regionale ha promulgato le seguentileggi regionali :- n. 28 in data 16 settembre 2013, “Riordino

dell’Agenzia per i servizi nel settore agro-alimentare delle Marche (ASSAM). Modifi-che alla legge regionale 14 gennaio 1997,n. 9";

- n. 29 in data 16 settembre 2013, “Ricono-scimento della particolare specificità del-l’attività multidisciplinare svolta dalla Legadel filo d’Oro”.Il Presidente della Giunta regionale ha

promulgato il seguente regolamento re-gionale :- n. 5 in data 16 settembre 2013, “Modifiche

al regolamento regionale 19 ottobre 2009,n. 6 “Gestione e tutela dei molluschibivalvi in attuazione dell’articolo 13, com-ma 2, della legge regionale 13 maggio2004, n. 11".Hanno chiesto congedo i Consiglieri La-

tini, Zinni e Marconi.

Sull’ordine del giorno

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereSciapichetti.

Angelo SCIAPICHETTI. Chiedo di mette-re all’ordine del giorno la mozione n. 555 cheriguarda “Istituzione dell’Osservatorioepidemiologico regionale e costituzione delregistro tumori. Attuazione della legge regio-nale n. 6/2012". Magari al termine dei lavori.

PRESIDENTE. Ho capito, il tema è que-sto, se no rischiamo di perdere solo tempo,noi facciamo ogni volta, prima del Consiglio,la riunione dei Capigruppo, voi dovete dareal vostro Capogruppo queste richieste, per-ché noi abbiamo già costruito un quadro peroggi. Per la prossima volta al primo postoc’è già una mozione, mettiamo questa subi-to dopo, al secondo posto.

Angelo SCIAPICHETTI. Grazie Presiden-te.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereBinci.

Massimo BINCI. Volevo ribadire la richie-sta fatta in sede di Conferenza dei Capi-gruppo ed approfittare della presenza del-l’Assessore per chiedere se, la prossimavolta, può rispondere all’interrogazione chechiede l’interessamento della Giunta sullacrisi del CRN, Cantiere Navale di yacht, c’èuna trattativa in corso tra l’azienda ed i sin-dacati con la richiesta di cassa integrazioneper settanta dei duecentocinquanta dipen-denti. Il problema era ...

PRESIDENTE. Sollecitiamo l’Assessore,c’è la disponibilità? (...) Va bene, considera-ta la disponibilità la mettiamo in cima allalista delle interrogazioni, come richiesto allaConferenza.

Ha la parola il Consigliere Marinelli.

Erminio MARINELLI. Come già detto allaConferenza dei Capigruppo, Presidente,

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chiedo all’inizio dei lavori non di parlare dellamozione, ma di leggere l’impegno dellaGiunta regionale su questo atto firmato datutti i Capigruppo, tenendo conto che è unasollecitazione dei parenti del ragazzo mortoi primi di settembre, quindi, incominciare ilavori con questa mozione …

PRESIDENTE. E’ la numero?

Erminio MARINELLI. Il numero non cel’ho, l’abbiamo iscritta ...

PRESIDENTE. Ce l’ho segnato, perfetto,d’accordo, va bene.

Ha la parola il Consigliere Natali.

Giulio NATALI. Presidente mi affido al suobuon cuore, come sempre all’inizio delle se-dute non vedo quasi mai il Presidente, ilGovernatore, lo vedo arrivare in corso d’ope-ra, in un momento in cui è difficile poterciinterloquire se non personalmente, ma nonmi sembra il caso.

Sono tre Consigli regionali in cui chiedoche il Presidente ci riferisca sull’Indesit e suBanca Marche. Sull’Asur non ci deve riferireniente perché poi, nel prossimo Consiglioregionale, voteremo la mozione sull’incom-patibilità del Direttore generale.

Se lei potesse interporre i suoi buoni uffi-ci, non solo come Presidente, ma anchecome facente parte dello stesso gruppo,affinchè il Governatore ritenga per lo menoopportuno, se non doveroso, riferire a tuttisu questi fatti.

Capisco che ormai non è più un discorsosoltanto di Fratelli d’Italia Centro Destra Mar-che, ci sentivamo quasi in difficoltà, ma ab-biamo capito che anche con il più grandepartito che lo sostiene non c’è questo tipo dicolloquio, forse sarebbe il caso, appena arri-va, che lei gli faccia capire che è il caso checi illustri su queste situazioni.

PRESIDENTE. La comunicazione nonce l’ho, però credo che il Presidente Spaccaoggi non ci sia per altri impegni. Credo che

sia fuori. (...) Leggendo le richieste di conge-do ho visto che il suo nome che non c’è, puòdarsi che mi sbagli. Per quello che so eraimpegnato fuori, però adesso lo riscontria-mo.

Ha la parola la Consigliera Ciriaci.

Graziella CIRIACI. Noi abbiamo una mo-zione che riguarda la diffida a rinvio del pro-cedimento di autorizzazione alla centrale abiomasse di Campiglione di Fermo, la mo-zione è già datata.

Una mozione l’ho firmata io e la Consi-gliera Romagnoli, un’altra il Consigliere Bin-ci, un’altra ancora le Consigliere Ortenzi eBellabarba.

C’è stato un ricorso ed anche la senten-za del Tar, chiedo che la mozione vengadiscussa il prima possibile per evitare che siavviino i lavori.

Tra l’altro adesso ho predisposto insiemealla Consigliera Bellabarba un’ulteriore sol-lecitazione, perché non si riusce a capire sulterritorio che cosa sta succedendo e se ef-fettivamente verranno iniziati i lavori. E’iscritta al punto 13 dell’ordine del giorno dioggi, se riusciamo ad anticiparla per discu-terla il prima possibile, dando una data certa...

PRESIDENTE. Va bene. Ha la parola laConsigliera Ortenzi.

Rosalba ORTENZI. In riferimento a quan-to richiesto dalla Consigliera Ciriaci, tengo aprecisare che ci sono mozioni presentateda tempo, da noi, Consiglieri del PD, dalleConsigliere Romagnoli e Ciriaci e dal Consi-gliere Binci.

Rispetto alla questione dell’impianto abiomasse di Campiglione di Fermo tutti lariconosciamo come un elemento di discus-sione che, sicuramente, farebbe bene aquesto Consiglio perché riguarda impiantiche preoccupano e potrebbero preoccuparela comunità marchigiana.

Ci sono stati degli sviluppi, in quanto lemozioni iniziali erano, come dire, quasi in

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attesa della sentenza del Consiglio di Statoche c’è stata, ora il tutto è rimandato al Tar,credo che la risoluzione, che opportuna-mente la Consigliera Bellabarba ed il Consi-gliere Binci hanno presentato insieme aglialtri Consiglieri che hanno richiesto di di-scuterla, se non oggi, a breve dovrebbe es-sere trattata da questo Consiglio, perchéritengo che sia importante, che sia un valoreaggiunto anche per l’Assemblea, trattarequello che riguarda gli impianti a biomassenel nostro territorio marchigiano.

PRESIDENTE. Sono abbinate?

Rosalba ORTENZI. Sono abbinate, c’èuna risoluzione collettiva.

PRESIDENTE. C’è una risoluzione. Lacosa che possiamo fare, anche perché stia-mo quasi esaurendo tutto il tempo della se-duta per costruire l’ordine del giorno, è met-tere - dopo il punto 8 c’è il punto 8 bis, cosìcome concordato in sede di Conferenza deiPresidenti - al punto 8 ter il punto 13. Poi èevidente che se non riusciamo a discuterlaoggi salirà ai primi posti la prossima volta.

Con questo penso che abbiamo chiuso.Adesso una richiesta d’iscrizione d’urgenzala faccio io, riguarda la proposta di delibera-zione n. 28 relativa al “Referendumabrogativo delle disposizioni di cui all’artico-lo 1, commi 2, 3, 4, 5, 5 bis della legge n. 148del 14/09/2011 e dei decreti legislativi n. 155e n. 156 del 07/09/2012". L’atto è stato deli-berato dalla competente Commissione nellaseduta del 23 settembre, se si è tutti d’ac-cordo facciamo come con le altre questionie lo iscriviamo al primo punto dell’ordine delgiorno, prima delle interrogazioni ed interpel-lanze, se però, come sto registrando, nontutti siete d’accordo, sono costretto a met-terla ai voti, peraltro per poterla iscrivere conla procedura d’urgenza c’è bisogno dei dueterzi dei votanti.

Ha la parola la Consigliera Romagnoli.

Franca ROMAGNOLI. In mancanza diqualcuno della maggioranza che ne chieda

l’iscrizione - visto che ieri la I Commissioneha ottemperato, data l’urgenza dell’atto, aquanto dovuto e l’atto è pervenuto in Aula,credevo che il Presidente Perazzoli oqualcun altro della maggioranza chiedessel’iscrizione - la chiedo io perché ritengo ...

PRESIDENTE. L’ho già chiesta. Ho chie-sto l’iscrizione, non avendo provveduto nes-suno a fare questa richiesta l’ho richiestoall’Aula io …

Franca ROMAGNOLI. Allora il mio è unintervento favorevole all’iscrizione, visto cheprobabilmente questa iniziativa è tardiva,perché sappiamo tutti che i tribunali minorisono stati già smantellati, difficilmente si riu-scirà, quando si svolgerà il referendum, aripristinare lo status quo ed ad avere ancorai servizi giudiziari capillari e sul territorio,così come è avvenuto finora.

Ritengo sia un’occasione da non perderequella che anche altre Regioni hanno volutocogliere, cioè promuovere il referendum perfar si che la legge venga abrogata. Credoche la cosa sia molto significativa per il Con-siglio regionale e per le Marche visto che lemotivazioni addotte dal Presidente Spaccanella deliberazione di Giunta sono specularicon quelle che, spero, adotterà per chiedereil referendum abrogativo della Balduzzi odella riforma sanitaria visto che lì si parla diterritorialità e capillarità dei servizi.

PRESIDENTE. Va bene, però non pos-siamo aprire il dibattito, dico solo che hopresentato la richiesta di iscrizione non en-trando nel merito del parere favorevole. E’un atto che ha l’urgenza in quanto o lo ap-proviamo oggi oppure non abbiamo i tempi,peraltro è stato approvato dalla Commissio-ne, nessuno ha fatto richiesta, l’ho fatta io,poi, naturalmente è l’Aula che decide.

Ha la parola il Consigliere Perazzoli.

Paolo PERAZZOLI. Signor Presidente,nessuno della Commissione ha fatto richie-sta perché noi ieri abbiamo dato un parere

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esclusivamente tecnico, non volevamo enon potevamo assumerci la responsabilitàdi non dare l’opportunità al Consiglio diesprimersi su un atto così urgente, però cisono non cento ma mille dubbi.

Considerato che per molti Consiglieriquesta materia è completamente oscura,sconosciuta, con implicazioni anche su al-tre questioni, propongo di non metterlo alprimo punto, ma in coda alla seduta per darela possibilità ai gruppi di riunirsi ed assume-re un orientamento.

PRESIDENTE. Non lo so, consideratal’urgenza, faccio la proposta di metterla alprimo punto, perché se la mettiamo all’ulti-mo probabilmente non si fa.

E’ una scadenza bruciante, dopo di che,ripeto, è l’Aula che decide, peraltro visto chenon tutti siamo d’accordo ci sono due voti daesprimere, uno è l’iscrizione e l’altro la posi-zione dell’iscrizione stessa.

Ha la parola il Consigliere Ricci.

Mirco RICCI. A questo punto cambiapoco la sostanza, nel senso che se l’iscri-zione è al primo punto, chiedo di sospende-re il Consiglio dieci minuti per valutare laposizione della maggioranza.

PRESIDENTE. La sospensione è richie-sta. La richiesta di sospensione è prima delvoto sull’iscrizione o prima votiamo l’iscri-zione poi sospendiamo, Consigliere Ricci?(...) votiamo l’iscrizione e poi sospendiamoper decidere il punto? (...) Va bene.

Dichiaro aperta la votazione per l’iscrizio-ne d’urgenza della proposta di deliberazionen. 28, non sul punto in cui viene iscritta.

(L’Assemblea legislativa approva a mag-gioranza qualificata dei due terzi dei votanti)

PRESIDENTE. E’ iscritta, ConsigliereRicci chiede la sospensione adesso, primadi votare o dopo? Perché il secondo voto lodevo fare su dove iscriverla in base alleproposte. Chiede la pausa prima di questo o

dopo? (...) Pausa accordata, dieci minuti disospensione.

La seduta è sospesa alle ore 10,35.

La seduta riprende alle ore 11,05.

Presidenza del PresidenteVittoriano Solazzi

PRESIDENTE. Prego i Consiglieri dirientrare in Aula, riprendiamo la seduta.

Pongo in votazione la richiesta di trattarela proposta di deliberazione n. 28 prima ditutti gli altri punti, prima addirittura delle inter-rogazioni, come primo punto, la propostache ho fatto prima della sospensione.

Su questa votazione non è necessario ilvoto favorevole dei due terzi, ma basta lamaggioranza dei presenti.

Pongo in votazione la proposta di inserireal primo punto dell’ordine del giorno la pro-posta di deliberazione n. 28. Dichiaro apertala votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Proposta di deliberazione n. 28ad iniziativa della Giunta regionale“Referendum abrogativo delle disposi-zioni di cui all’articolo 1, commi 2, 3, 4, 5 e5 bis della legge 14 settembre 2011, n.148 e dei decreti legislativi n. 155 e 156del 7 settembre 2012"(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recala proposta di deliberazione n. 28 ad iniziati-va della Giunta regionale. Ha la parola larelatrice di maggioranza Consigliera Orten-zi.

Rosalba ORTENZI. Come ha già antici-pato il Presidente, sappiamo che l’argomen-to dell’atto è in relazione alla riorganizzazio-ne delle sedi giudiziarie approvata con idecreti legislativi n. 155 e n. 156 del 7 set-tembre dello scorso anno che prevedono la

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soppressione nelle Marche del Tribunale diCamerino e di numerose altre sedi distac-cate.

Per effetto di questi tagli una grande partedel territorio interno della nostra regione, co-stituito per lo più da aree montane, priveanche di facili vie di comunicazione, rimar-rebbe sprovvista di presidi di giustizia.

La riorganizzazione degli uffici giudiziarieffettuata dal Governo è risultata penaliz-zante, non solo per la nostra regione, maanche per altre, tant’è che, in particolare, ilConsiglio regionale dell’Abruzzo ha appro-vato una richiesta di referendum abrogativodelle disposizioni di cui all’articolo 1, commi2, 3, 4, 5 e 5 bis della legge n. 148 del 2011 edei decreti legislativi n. 155 e n. 156 del2012, che ho menzionato prima.

Il Consiglio regionale dell’Abruzzo si èreso promotore di un referendumabrogativo. Per poter procedere alla suc-cessiva fase di deposito in Cassazione ènecessario che almeno cinque Consigli re-gionali abbiano deliberato la richiesta del re-ferendum abrogativo con l’identico quesitoreferendario. Il deposito in Cassazione diqueste deliberazioni deve essere effettuatodai delegati dei rispettivi Consigli regionali.

Vogliamo sottoporre stamattina all’appro-vazione dell’Assemblea legislativa delleMarche la proposta di deliberazione relativaal referendum abrogativo, di cui ho dettosopra, con la stessa modulazione effettuatadalla Regione Abruzzo alla quale verrà suc-cessivamente inviata.

PRESIDENTE. Ha la parola il relatore diminoranza Consigliere Massi.

Francesco MASSI. Preannuncio già daora il voto favorevole del nostro gruppo, peròaccompagno questa anticipazione con unariflessione.

La riflessione è questa: siamo di fronte aquei provvedimenti legislativi dello Stato pro-posti dal Governo, in questo caso dal Gover-no Monti, che procedono a tagli non tantolineari, a tagli in regime di cecità totale, per-

ché non si capisce l’ottusità nel rifiutare con-tinuamente la possibilità di rivedere le circo-scrizioni di competenza dei Tribunali.

Faccio un esempio, i casi eclatanti nelleMarche erano Urbino e Camerino, erano iTribunali dell’entroterra, poi ci sono le sezio-ni staccate. Urbino, e buon per Urbino nonho nessuna gelosia o invidia, ci manchereb-be, ha risolto il problema perché Urbino ènella denominazione congiunta, tramite trat-tino, a Pesaro, Pesaro-Urbino, è capoluogodi Provincia e, quindi, il Tribunale viene sal-vato. Sono contentissimo per la comunitàdell’entroterra pesarese e urbinate.

Non si capisce come a parità di condizio-ni, di pratiche, come si dice, di movimento diutenza, ci sia la ceca soppressione di unTribunale, per esempio Camerino, che hautenza pari o superiore ad altri, per esempioIsernia, Verbania, dove si sono seguiti altricriteri, uno facendolo passare per capoluo-go di Regione, anche se ha un movimentoche è la metà di quello di Camerino.

Non si capisce se il Ministero che haproposto questo provvedimento lo abbia fat-to per il risparmio, per l’efficienza, oppureper altri motivi, quindi, la contestazione cheabbiamo fatto, anche più volte, su mozioniqui votate all’unanimità, aveva sicuramenteun fondamento, per cui la conseguenza logi-ca è che votiamo questo atto.

Dico alla Giunta che accettiamo questaprocedura, ma adesso aggiungo un’altracosa, perché vorrei proporre, su questo sol-co che viene tracciato questa mattina, an-che il referendum per abrogare le normeBalduzzi, visto quello che sta succedendo,Assessore Mezzolani sulle quote, suglistandard che Balduzzi ci ha imposto, parloper esempio dei punti nascita o dei punti diprimo intervento. Potremmo proporre un re-ferendum anche per abrogare quella norma-tiva in materia di sanità.

Non è una provocazione, non sfuggiamo,ne possiamo parlare tranquillamente, ripeto,mi va benissimo questo attacco che faccia-mo ad una normativa nazionale e sono con-vinto che, secondo me, c’è un’ingiustizia nel

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provvedimento sulla giustizia, anche perchénon hanno mai voluto ascoltare le ragionisulla ridefinizione delle giurisdizioni, in basealle quali, se ci fosse stata, ci sarebbe statauna ridistribuzione anche dei carichi e quel-la che è la lungaggine della giustizia potevaessere rimediata.

Lo facciamo per la giustizia, noi siamoconvinti, andiamo avanti con il referendum -mi risulta che in Umbria, il Consiglio regio-nale sia andato contro la Giunta, però que-sta è un’informazione che chiedo al PD chein Umbria conta qualcosa - noi votiamo afavore, ma dico al Governatore Spacca edalla Giunta, pensiamo di fare anche su altrenorme un referendum, sulla normativaBalduzzi non mi dispiacerebbe, visto quelloche dobbiamo affrontare in questi giorni suinostri territori in materia di ospedali.

PRESIDENTE. La discussione è aperta.Ha la parola il Consigliere Bugaro.

Giacomo BUGARO. Intervengo in ma-niera estremamente rapida, non per con-traddire la linea politica del mio capogruppo,ma per una sottolineatura che mi porterà adifferenziarmi, e penso che non se ne abbiaa male, con il voto di astensione.

Ritengo che la materia sia assai com-plessa, è anche vero, qui potremo aprireuna lunga discussione, il fatto che in Italianulla è riformabile, perché ogni qual volta simettono le mani su una riforma nasce sem-pre una resistenza eccessiva che non ciconsente di portarla poi a buon fine. Questoè uno dei grandi mali del nostro Paese chelo relega ai livelli che tutti quanti stiamo vi-vendo, imputando poi alla politica l’incapaci-tà di poter essere riformatrice.

Questa proposta di deliberazione, se-condo me, e qui il mio voto di astensione, ètardiva, perché che ci fosse la chiusura deiTribunali è fatto noto ormai, penso, quasi daun anno e il deliberare oggi la richiesta di unreferendum a un anno di distanza, quandogià la riforma è entrata a regime, con lariapertura dell’anno giudiziario appena ce-

lebrata, mi sembra di aggiungere al dannoanche la beffa, quindi, non mi sento di dareun pieno appoggio a questa decisione per imotivi che ho evidenziato e per nondiscostarmi troppo dal mio gruppo, a titolopersonale, mi asterrò.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereBucciarelli.

Raffaele BUCCIARELLI. Credo che que-sta proposta di deliberazione sia quantomeno bizzarra per alcuni motivi. Il primo èperché ci viene proposta da una Giunta chechiude gli ospedali e ci chiede di tenere aper-ti i Tribunali, veramente questa è una Giuntache non si capisce come opera, con qualeratio, qual è l’obiettivo che si prefigge per lanostra regione.

Ripeto, chiude gli ospedali e pretende cheil Consiglio approvi una delibera che tieneaperti i Tribunali, secondo la stessa maggio-ranza che a Roma vota questo provvedi-mento, propone in Consiglio regionale di vo-tare contro. A Roma diciamo una cosa, inAncona diciamo l’esatto contrario. Viva lacoerenza politica. Questa è non politica e noiComunisti non ci stiamo, non possiamo mi-schiarci con chi crea confusione e con chifa, anziché politica, opera di accattonaggiodi voti, che è altra cosa.

Nel merito, noi parliamo di Tribunali chesono stati chiusi, di personale che è statotrasferito, rispettiamo quanto meno le perso-ne che hanno subìto una violenza, almenorispettiamole, sapendo, e io mi auguro checiò avvenga, che il Consiglio regionale delleMarche emuli quello dell’Umbria che ha boc-ciato, con un sonoro no, una proposta de-magogica, populista, contraddittoria che fadella non politica il suo vessillo, il suo emble-ma, noi comunisti ovviamente voteremocontro.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consiglie-ra Foschi.

Elisabetta FOSCHI. Concordo con chi miha preceduto ed ha sottolineato come que-

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sto atto sia quanto meno tardivo, indubbia-mente rientra nei termini previsti dalla nor-ma, però è un po’ tardivo agire a seguitodella chiusura già effettuata delle sedi di-staccate e del trasferimento del personalegià operato.

Penso che questa maggioranza avrebbefatto cosa molto più opportuna dando segui-to agli ordini del giorno votati da questo Con-siglio. Penso che questa maggioranzaavrebbe fatto meglio a dare seguito agli ordi-ni del giorno votati da quest’Aula, ordini delgiorno che chiedevano di intervenire affin-ché il Parlamento sospendesse il provvedi-mento, c’era la possibilità di farlo, ricordoanche che una delle due Camere, delle dueCommissioni, quella del Senato, era pro-pensa a sospendere il provvedimento, maahimè la Camera no.

Non nascondiamoci dietro un dito, misembra schizofrenica la decisione dellamaggioranza non solo perché è in contrad-dizione con quello che sta facendo sullariorganizzazione degli ospedali, ma ancheperché è abbastanza noto che magistraturademocratica sia a favore dell’accorpamentodelle sedi e che questo sia anche il motivoper cui la maggioranza, nella fattispecie PD,dentro la maggioranza governativa, ha spin-to per la realizzazione e l’attuazione delprovvedimento.

Questa è la verità, c’era la possibilità disospendere gli effetti del decreto almeno perdue anni, non si è voluto fare, ci sono delleresponsabilità precise che, secondo me,vanno indicate. Non penso di svelare nulla dinuovo, ma credo che sia opportuno sottoli-nearlo, in Commissione Giustizia alla Ca-mera era prevalente l’intenzione del PD dinon sospendere, di non rivedere alcun crite-rio, di non ragionare, di non approfondire glieffetti che questo decreto avrebbe avuto suiterritori, penso che questo fosse ben notoanche al Presidente Spacca.

Può avere una qualche utilità? Io non misento di non sostenere questo provvedi-mento, lo voto, ma mi sembra davvero lafoglia di fico classica che non tanto questa

maggioranza, ma il PD, che è maggioranzaanche al Governo, cerca di fare il partito dilotta di opposizione e di Governo nazionale.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereD’Anna.

Giancarlo D’ANNA. I dubbi e le perplessi-tà che ho sono stati espressi da chi mi hapreceduto, in specie dal Consigliere Buccia-relli che ha detto in modo molto chiaro chequando si tratta di chiudere gli ospedali lacosa viene imposta, facendo dellesceneggiate di audizioni farsa, nelle quali sifa sfogare chi viene invitato, chi chiede diessere audito, ma poi i provvedimenti vannoavanti senza tenere conto di quelle che sonole esigenze del territorio e, soprattutto, diquelle che sono le possibili alternative.

Per quanto riguarda la Balduzzi, vorreiricordare al Consigliere Massi, che la que-stione dei punti nascita è stata accettatadalla Regione Marche, condivisa dalla Re-gione Marche, nel momento in cui c’è statol’accordo di programma Stato Regioni, quin-di, con la Balduzzi non ha niente a che vede-re, la Regione Marche ha scelto insieme adaltre Regioni quello (...) però non c’entraperché l’aveva già accettato, quindi, adessofare la sceneggiata, come alcuni stanno fa-cendo, dicendo che è un qualcosa che civiene imposto, è una cosa assolutamentenon vera, è qualcosa che è stato condivisonegli anni scorsi e che oggi trova applicazio-ne nel momento in cui, quanto condivisoanche dalla Regione Marche, viene attuato.E’ molto semplice.

Stessa sceneggiata, se mi consentite, gliultimi due Governi che ci sono stati hannovisto la presenza sia del Partito Democrati-co che del PDL, credo, quindi, che questescelte alla fine siano state condivise, accet-tate e fatte a livello romano. Per cui misembra francamente una cosa molto ridico-la se si accettano o non si fanno dei percorsiche portano anche i rappresentanti di que-sto territorio a fare delle scelte completa-mente diverse o battaglie per delle scelte

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diverse. Qui facciamo il gioco delle tre carte,e nel gioco delle tre carte vince sempre chiha il mazzo in mano e, in questo caso, nonsono sicuramente i cittadini.

Si può anche votare, però francamente, aparte la tempistica, credo che sia il solitocontentino per far vedere che ci si è occupa-ti di un tema per il quale nelle segrete stanzec’è un avvallo, una condivisione, poi, quandosi tratta di recepire quello che è il malconten-to che viene dai territori si fa la sceneggiata.

Un’altra puntualizzazione, visto e consi-derato che siamo in un momento in cui sistanno rimettendo in discussione le Provin-ce, io continuo a non capire perché in que-sto ridimensionamento globale tutti i servizidebbano necessariamente andare a finirenel capoluogo di Provincia, che fra un po’sarà l’ex capoluogo di Provincia. Credo cheil territorio abbia lo stesso diritto.

Nel momento in cui si sta discutendodell’abolizione delle Province qualcuno mideve far capire perché tutto deve andare afinire nel capoluogo di Provincia, se si chiu-de un Tribunale vorrà dire che, forse, unaltro servizio dovrà rimanere sul territorio,altrimenti facciamo una città unica. So checi sono estimatori della famosa città metro-politana sia nel centro destra che nel centrosinistra.

Chi come me crede, invece, in un servi-zio diffuso sul territorio, penso debba batter-si su motivazioni come queste perchè, nelmomento in cui si mette in discussione ildiscorso delle province, è assurdo chequanto deve essere razionalizzato, condivi-so o meno, vada a finire nel capoluogo diProvincia. Questo è profondamente ingiustoe scorretto.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsiglierePerazzoli.

Paolo PERAZZOLI. Com’era consuetudi-ne nei grandi partiti popolari, sicuramentenel PCI, il dissenso non era mai contrappo-sizione. Molti interventi dicevano sono d’ac-cordo con la relazione poi esprimevanoesattamente il contrario.

Oggi mi tocca fare un intervento ritornan-do alla mia memoria.

Questo atto oggi è in Consiglio per lasemplice ragione che la I Commissione eraconvocata per ieri pomeriggio, se fosse sta-ta convocata per ieri mattina, non ci sareb-bero stati i tempi per poterlo fare. L’atto ci èarrivato mentre era in corso la Commissio-ne, questo denota la fretta, l’estemporaneitàdi una decisione che è una decisione signifi-cativa, tanto è vero che oggi ne discutiamocon una certa difficoltà.

Questo problema riguarda principalmen-te la maggioranza che governa questa Re-gione ed i suoi rapporti, poi dirò qualcosa inproposito, ma riguarda anche le forze politi-che che dal 2011 sostengono un Governo,ma sono stati più Governi, che ha portatoavanti questa riforma contestata, ma da piùparti apprezzata, quindi, è un po’ discutibileche forze politiche che a Roma approvanouna norma, nei territori poi la contestino.

E’ anche discutibile che la Regione Mar-che, la nostra Giunta, quando si parlava del-le Province - io sono d’accodo all’eliminazio-ne delle Province - e c’era la proposta dipromuovere un referendum contro la loroeliminazione - era giusto il quesito perchépoi la Corte Costituzionale lo ha annullato -non ha voluto fare questa scelta politica, maoggi la fa sui Tribunali. Sapendo, tra l’altro,che per l’Abruzzo la questione potrebbeavere una sua ricaduta effettiva in quantonella legge è stabilito che per l’Abruzzo, te-nuto conto che c’è stato il terremoto, la chiu-sura dei Tribunali, non capoluoghi di Provin-cia, slitta di tre anni, quindi, se ipoteticamen-te si dovesse fare il referendum l’anno pros-simo, fra due anni, sarebbero in tempo pernon farli chiudere. Qui da noi, da pochi gior-ni, quelli che dovevano essere chiusi, sonostati tutti chiusi. Io ho partecipato alle iniziati-ve fatte per difendere il Tribunale di SanBenedetto, oggi diventa complicato ancheperché ho letto sul giornale che il nostroSindaco, in quei locali vuoti, ci vorrebbe fareuna scuola, se fra due anni lì ci sarà lascuola, si creerà un problemino non dapoco, ritornare indietro.

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Un problema che si pone, in principalmodo, per il PD e per il PDL che hannosostenuto e sostengono il Governo, sonomaggioranza in Parlamento, quindi, scari-chiamo solo strumentalmente sulla maggio-ranza, perché sulla maggioranza basta eavanza quello che è stato scritto nella moti-vazione della delibera, quando scrive: “lasoppressione del Tribunale di Camerino e dinumerose sezioni staccate di Tribunalicomporta un’inaccettabile concentrazionedel ‘servizio giustizia’ solo presso i Tribunaliaventi sede in città capoluogo di Provincia e,al contempo, un’illogica eliminazione dei Tri-bunali dell’intera zona interna della regione”,si può, cambiando qualche termine, ribaltar-la, come è stato detto, per quanto riguarda lasanità, ma attenzione noi non abbiamo volu-to proporre un referendum su una materiache era di legislazione concorrente, quelladelle Province, mentre andiamo a promuo-vere un referendum che è di competenzatutta statale.

Ci sono una serie di contraddizioni.Qual è la questione? Oggi, noi ne abbia-

mo discusso con grande difficoltà, io stessoero molto perplesso sull’utilità. In Umbria,discutendola per tempo, hanno fatto un ordi-ne del giorno che riproporlo da noi sarebbeuna presa in giro perché già i Tribunali sonostati chiusi, in Umbria hanno chiesto di mo-dulare, di vedere, di prendere più tempo. Tral’altro, probabilmente, non si raggiungeran-no le cinque Regioni.

Noi dobbiamo con grande sofferenza,per non acuire ulteriormente problemi anchedi rapporto tra questo Consiglio, la Giunta edil suo vertice, per esempio, discutere, da quia poche settimane, la questione relativa al-l’ulteriore referendum per fondere tre Comu-ni in cui c’è una contrapposizione tra Consi-glio e Giunta, quindi, per non esasperarequesto clima, sapendo che andiamo a vota-re un atto dubbio che, però, esprime la vo-lontà della Giunta, alla fine ci rimettiamo,come si dice, ci turiamo il naso e lo votiamocome disse Montanelli.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consiglie-ra Romagnoli.

Franca ROMAGNOLI. Per completarequanto già ho anticipato dichiarandomi a fa-vore dell’iscrizione dell’atto.

Noi ci occupammo, come gruppo, di que-sta cosa già otto giorni fa, quando il Presi-dente Spacca fece un’Ansa annunciandol’invio dell’atto in Consiglio, occorre leggerlaper trarne delle conseguenze, sia sul pianodella sanità, che su tutte le riforme che por-tano, come sempre, questa Giunta ad ac-centrare in capo alla Giunta, in capo ad An-cona, o in capo a qualche città, in danno deiterritori.

Davvero vale la pena di leggere l’Ansaoriginaria di lunedì scorso, lì il Presidente,oltreché nell’atto che oggi ci occupa, ma quila cosa è stata un po’, come dire, mitigata,dice che tali soppressioni si pongono in con-trasto con i principi per cui l’amministrazio-ne, anche della giustizia, deve essere eser-citata vicino ai cittadini, specie nelle zone dimontagna che presentano maggiori disagi,eccetera.

La Regione ha sempre rifiutato qualsiasitentazione di modello metropolitano - non cirisulta con l’Asur in particolare - che puntas-se alla concentrazione dei servizi in pochicentri, e si è impegnata per un policentrismointelligente - non vediamo policentrismo nel-la sanità e, soprattutto, non diciamo che siasoltanto colpa di Balduzzi perché la riformaè in corso. I criteri la V Commissione, più omeno condizionati, ha provato anche a darli,la Giunta ha modo ora, sui punti nascita, direalizzare questo policentrismo perché sap-piamo che Balduzzi va interpretato e puòessere coniugato con i criteri, quindi, nonchiediamo solo il referendum contro il de-creto Balduzzi, lo chiederemo, magari dopo,contro la riforma sanitaria, se questa è lalinea apertissima e policentrica del Presi-dente Spacca che, ripeto, dice è impegnataad un policentrismo intelligente affinché alcontrario le infrastrutture di servizio, eccete-ra, siano distribuite in tutto il territorio. Il prov-

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vedimento dei Tribunali va in questa direzio-ne.

Da quanto vedo, i problemi sono vari,nonostante qualcuno si turi il naso.

Sono contenta e anche noi voteremoquesto atto, perché abbiamo fatto un ordinedel giorno ai tempi e perché è un anno emezzo che lo diciamo, il PD non si può tirareindietro, ma neanche PdL, perché i due attiportano due date, il referendum che andre-mo a fare è contro un atto del 2011 ed unodel 2012, settembre, quando mi pare cheancora il PdL fosse al Governo con Monti,tutti hanno accettato, ora al di là che ci sianofazioni di magistratura o meno, politicamen-te questa cosa è stata varata da Monti evarata dal PD e dal PdL.

Tardivo l’intervento della Giunta, questo èlapalissiano, perché, ripeto, è un anno chefacciamo ordini del giorno, le sedi giudiziarieminori sono state trasferite, chi fa l’Avvocatolo sa, non va più a San Benedetto, a Came-rino, o nella mia città, Sant’Elpidio a Mare,Pretura storica da cent’anni, ricordo i mieipredecessori anche familiari che stavanopiù li che Fermo, è chiusa.

E’ anche vero, come diceva il ConsiglierePerazzoli, che gli immobili fanno gola e iSindaci li stanno già occupando con altrestrutture, con scuole. Anche a Sant’Elpidiosono state già visionate per farci la scuola,cioè è demagogia pura, come purtroppoquesta Giunta e il Presidente in primis, chenon abbiamo mai l’onore di avere, stannofacendo da tempo. E’ propaganda.

Io voto a favore perché l’ho già detto daun anno e mezzo, Consigliere Bucciarelli,quindi, questo atto lo voto, atto che ci porteràad andare a sbattere, ma alla fine a sbattereci andrete tutti perché se fra un anno e mez-zo, due anni, si farà il referendum, non sa-premo più dove mettere i Tribunali minori,perché non ci saranno più neanche le sedioriginarie.

Noi facciamo politica, è chiaro che que-sto atto lo votiamo, lo votiamo tardivamente,lo votiamo come peraltro, mi pare, lo votianche il partito del Presidente Spacca. La

rottura, la distanza, tra il partito e la Giunta èevidente. Dovremmo indicare anche dei de-signati per fare le operazioni di questo refe-rendum, l’Umbria lo ha bocciato, quindi nonso quali quattro Regioni troveremo al nostrofianco, potrebbe anche essere questo.

E’ un atto che dimostra ancora una voltalo stato confusionale di questa maggioran-za, di questa Giunta, la tardività nel metodoe anche nel merito perché, ha ragione ilConsigliere Perazzoli, colpevole politica-mente non è soltanto questa maggioranzache si è mossa ora, ma lo sono i due partitiprincipali che in merito a questa revisione,come avvenne per le Province, anche lì PDe PdL, fecero quella scellerata proposta del-le circoscrizioni riunite, in base a cosa,come pure non si è ancora provveduto arifare le circoscrizioni giudiziarie.

Dicevamo ieri in Commissione cheGrottammare deve venire a Fermo a fare lecause, ovviamente prima andava a San Be-nedetto e non in Ascoli, perché la circoscri-zione è ancora legata a Fermo e, quindi, nonsi sono ridisegnate le circoscrizioni che, al-meno, in questa occasione potevano esse-re fatte.

Non si è ridisegnato e nello stesso temposi è concentrato nei capoluoghi di Provincia,chiudendo. Nessuno, però, ha detto niente,dai partiti maggiori che sostenevano la mag-gioranza Monti e che hanno avallato questo.

Noi lo voteremo non turandoci il naso, lovoteremo perché è consequenziale a quelloche diciamo da un paio d’anni, però, ritenia-mo che non vi porterà lontano questaondivaga linea che state tenendo.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereBinci.

Massimo BINCI. Sono in difficoltà ad in-tervenire in questa discussione, riguardo aquesta proposta di deliberazione del refe-rendum abrogativo. Sono in difficoltà perchéqui sento tutti gli intervenuti, che dovrebberoessere a favore e che voteranno questoatto, essere, di fatto, nella sostanza, contra-ri.

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Mi dispiace una cosa, mi dispiace che quici sia, in qualche modo, la dimostrazione dicome la politica lavori al contrario, con argo-mentazioni che sostengono che l’accorpa-mento dei Tribunali va nella direzione diun’ottica di razionalizzazione, oltretutto giàrealizzata - perché già c’è stato questo ac-corpamento ed è stato presentato dal Mini-stro competente come un’azione necessa-ria in questa situazione di difficoltà economi-ca per accorpare le risorse volte ad aumen-tare l’efficienza della giustizia, ad accorpareil personale, a far si che aumenti la produ-zione di processi – noi andiamo a fare unabattaglia affinché rimangano i Tribunali vici-no ai cittadini, ma i cittadini nei Tribunalicercano di andarci il meno possibile, non èche sia un centro d’aggregazione, non è chesia una situazione di necessità, al limiteavranno bisogno della polizia municipale,avranno bisogno dei carabinieri, ma l’Avvo-cato costa molto per i cittadini, molti non selo possono neanche permettere, soprattut-to, non si possono permettere i vari gradi digiudizio che questa giustizia prevede. Sefacessimo uno studio su chi ricorre in appel-lo, certamente vedremo che non ricorre lagente del ceto popolare o medio perché bi-sogna prendere un mutuo per arrivare all’ul-timo grado di giudizio.

Credo che se ai cittadini venga detto chec’è un accorpamento che va nella direzionedell’aumento dell’efficienza dei tribunali, chepermette un’accelerazione della giustizia,che fa sì che ci sia una maggiore efficienza,magari con un allungamento dei tempi, per-ché a quello che mi risulta nei Tribunali cisono udienze che durano dieci secondi evengono rimandate poi di sei mesi …, pensoche ci possano essere ancora margini permigliorare l’efficienza ed anche la burocra-zia dentro i Tribunali.

Qui è possibile fare audizioni in cui aicittadini che chiedono sanità vicino casa sidice, con sedute psicoterapeutiche tipichedell’anonima alcolisti, “ma no, state sba-gliando cercate di smettere” e, poi, per gliavvocati si portano mozioni per un referen-

dum abrogativo di una legge che è già stataattuata, siamo veramente fuori dal mondo, equello che mi preoccupa è che noi approve-remo, come Assemblea regionale, questoatto dicendo “si vogliamo abrogare questalegge”, con motivazioni tutte contrarie, è unospecchio e daremo l’esempio piùlapalissiano dell’inutilità e del controsenso dicome, oggi, si muove la politica.

Presidenza della VicepresidenteRosalba Ortenzi

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereCardogna.

Adriano CARDOGNA. Considerazionibrevissime.

Questa discussione mi fa venire in men-te che non se ne fa una giusta, nel senso,voglio dire, che viviamo oramai da anni conGoverni che non riescono a presentare alPaese, quindi anche ad istituzioni come lenostre, un disegno complessivo dell’archi-tettura istituzionale.

Assemblee come queste vengono di vol-ta in volta tirate per la giacca a pronunciarsisulla questione delle Province, sulla questio-ne dei Tribunali. Ci sono Governi, oramai damolto tempo, alla ricerca spasmodica, giu-stamente, di risorse, perché tutte questemisure sono dettate dalla necessità del ri-sparmio, ma se dietro a queste cosa non c’èun disegno politico, non c’è una visione deicittadini come utenti e portatori di diritti, noicorreremo sempre dietro a singoli pezzi disoluzioni che mai soluzioni saranno.

Ora, voglio dire, o facciamo una riflessio-ne di questo tipo, dentro ognuno di noi anchequando ci troviamo ad affrontare questi pro-blemi, o troviamo il sistema affinché questenostre assemblee abbiano un percorso,purtroppo oggi circoscritto solo alla Confe-renza Stato Regioni, in quella Camera delSenato che dovrebbe essere la Camera del-le Regioni, per cui si può mettere veramentedito e bocca su questioni che poi ci ricadonoaddosso, avvilendoci in discussioni che non

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ci fanno mai affrontare i problemi reali diquesto nostro Paese.

Non si discute, voglio dire, di una politicaindustriale di questo Paese, di come l’am-biente possa essere un motore di innovazio-ne, di ricerca, di sviluppo, di quelle azioniche dovrebbero far trovare le risorse affin-ché questo Paese possa riprendere un suopercorso di civiltà e di democrazia, non siparla di questo. Si parla ogni volta di riformefatte a pezzi e bocconi e quello che mi avvi-lisce è che noi passiamo delle ore costretti adiscutere di questo che, comunque, nienteporterà.

Io mi auguro che venga presto una sta-gione dove si possa parlare del lavoro, del-l’ambiente, di politiche industriali, di ciò checostruisce la ricchezza in questo Paese perdare un contributo a noi ed alle generazioniche, spero, saranno più fortunate, quindi,voto contro.

PRESIDENTE. Dovremmo votare unemendamento tecnico a firma del Presiden-te Solazzi che recita così: “alla lettera b) deldispositivo sostituire le parole ‘di designare idue delegati’ con le parole: ‘di procedere consuccessivi atti alla designazione dei due de-legati’” che vanno indicati successivamente.

Emendamento pdd 28/1 a firma del Con-sigliere Solazzi. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichia-razione di voto, il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Volevo evidenziare, inqualche modo, la pericolosità del Governodelle larghe intese, nel senso che, con ilGoverno delle larghe intese a livello naziona-le si è approvata questa norma che decidequesta razionalizzazione, ritengo che, inqualche modo, si evidenzi un Governo dilarghe intese anche a basso livello perché difatto quando ci sono gli interessi di lobby,queste due grandi forze politiche, centro-

destra, Popolo delle libertà, ex popolo dellelibertà, PD e lo schieramento governativodel centro-sinistra, si compattano, evidente-mente non è un’eccezione ma è destinata adiventare una regola.

PRESIDENTE. Pongo in votazione, perappello nominale chiesto a nome dei Consi-glieri Trenta, Marangoni, Carloni, la propostadi deliberazione n. 28, emendata.

Favorevoli: Acquaroli, Badiali,Bellabarba, Carloni, Ciriaci, Comi, D’Anna,Eusebi, Foschi, Giancarli, Giorgi, Marango-ni, Marinelli, Massi, Mezzolani, Natali, Orten-zi, Perazzoli, Ricci, Romagnoli, Sciapichet-ti, Silvetti, Traversini, Zaffini.

Contrari: Binci, Bucciarelli, Cardogna,Trenta.

Astenuti: Camela.

(L’Assemblea legislativa approva)

Nomina

Elezione del delegato effettivo del Con-siglio che provvede agli adempimentirelativi alla presentazione delle richie-ste di referendum abrogativo delle di-sposizioni di cui all’articolo 1, commi 2, 3,4, 5, 5 bis, della legge n. 148 del 14 set-tembre 2011 e dei decreti legislativi n.155 e 156 del 7 settembre 2012.(articolo 29, l. 25 maggio 1970, n. 352) -Voto limitato a uno

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recal’elezione del delegato effettivo del Consiglioche provvede agli adempimenti relativi allapresentazione delle richieste di referendumabrogativo delle disposizioni di cui all’artico-lo 1, commi 2, 3, 4, 5, 5 bis della legge n. 148del 14 settembre 2011 e dei decreti legislati-vi n. 155 e 156 del 7 settembre 2012. Votolimitato ad uno.

Prego distribuire le schede.

(Il Consigliere segretario Romagnoli effet-tua la chiamata)

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IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 130 DEL 24 SETTEMBRE 2013

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PRESIDENTE. Comunico i risultati dellavotazione:

Votanti n. 30Schede bianche n. 5Schede nulle n. 0Schede valide n. 25

Hanno ricevuto voti:Rosalba Ortenzi n. 13Francesco Massi n. 8Sandro Donati n. 2Roberto Zaffini n. 2

Proclamo eletto delegato effettivo delConsiglio regionale che provvede agli adem-pimenti relativi alla presentazione delle ri-chieste di referendum abrogativo delle di-sposizioni di cui all’articolo 1, commi 2, 3, 4,5, 5 bis della legge. n. 148 del 14 settembre2011, e dei decreti legislativi n. 155 e 156 del7 settembre 2012 la Consigliera RosalbaOrtenzi.

Nomina

Elezione del delegato supplente delConsiglio che provvede agli adempi-menti relativi alla presentazione delle ri-chieste di referendum abrogativo delledisposizioni di cui all’articolo 1, commi 2,3, 4, 5, 5 bis della legge n. 148 del 14settembre 2011, e dei decreti legislativin. 155 e 156 del 7 settembre 2012.(articolo 29, l. 25 maggio 1970, n. 352) -Voto limitato a uno

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recal’elezione del delegato supplente del Consi-glio che provvede agli adempimenti relativialla presentazione delle richieste di referen-dum abrogativo delle disposizioni di cui al-l’articolo 1, commi 2, 3, 4, 5, 5 bis della leggen. 148 del 14 settembre 2011 e dei decretilegislativi n. 155 e 156 del 7 settembre 2012.Voto limitato ad uno.

Prego distribuire le schede.

(Il Consigliere segretario Romagnoli effet-tua la chiamata)

PRESIDENTE. Comunico i risultati dellavotazione:

Votanti n. 25Schede bianche n. 11Schede nulle n. 0Schede valide n. 14

Hanno ricevuto voti:Francesco Massi n. 8Roberto Zaffini n. 2Sandro Donati n. 2Elisabetta Foschi n. 1Angelo Sciapichetti n. 1.

Proclamo eletto delegato supplente delConsiglio regionale del Consiglio che prov-vede agli adempimenti relativi alla presenta-zione delle richieste di referendumabrogativo delle disposizioni di cui all’artico-lo 1, commi 2, 3, 4, 5, 5 bis della legge n. 148del 14 settembre 2011, e dei decreti legisla-tivi n. 155 e 156 del 7 settembre 2012 ilConsigliere Francesco Massi.

Mozione n. 552dei Consiglieri Marinelli, Bucciarelli, Came-la, Cardogna, D’Anna, Eusebi, Latini,Massi, Natali, Pieroni, Ricci, Zaffini“Iniziative volte a regolamentare i raveparty”(Votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recala mozione n. 552 dei Consiglieri Marinelli,Bucciarelli, Camela, Cardogna, D’Anna, Eu-sebi, Latini, Massi, Natali, Pieroni, Ricci, Zaf-fini. Si era d’accordo che si sarebbe fattasenza discussione.

Pongo in votazione la mozione n. 552.

(L’Assemblea legislativa approva)

Proposta di legge n. 259 (testo base)ad iniziativa dei Consiglieri Trenta, Cardo-

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gna, Bugaro, Busilacchi, Sciapichetti, Latini“ Limes – territori di confine – proposte eprogetti condivisi e cofinanziati per losviluppo e l’integrazione delle aree diconfine”

Proposta di legge n. 309ad iniziativa dei Consiglieri Latini, Trenta“Attività per l’incentivazione allo svilup-po e la valorizzazione di una macrore-gione centrale”(abbinate)(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recale proposte di legge n. 259 ad iniziativa deiConsiglieri Trenta, Cardogna, Bugaro, Busi-lacchi, Sciapichetti, Latini e n. 309 ad iniziati-va dei Consiglieri Latini e Trenta, abbinate.Ha la parola il relatore di maggioranza Con-sigliere Traversini.

Gino TRAVERSINI. La proposta di leggeè il frutto di un abbinamento di due propostedi legge, una presentata dai ConsiglieriTrenta e Latini e l’altra, praticamente, dellaVI Commissione.

La I Commissione ha preso come testobase il testo proposto dai Consiglieri della VICommissione, devo dire che, al di là deifirmatari, che sono i componenti della VICommissione, c’è un Consigliere, il primofirmatario, il Consigliere Trenta, che ha se-guito, in maniera particolare, i lavori, tutti ilavori, che hanno portato all’adozione di que-sta legge in Commissione.

E’ stato scelto questo come testo baseperché l’altra proposta aveva al centro lamacroregione, a noi non interessava moltoquesto dibattito perché la Regione sta lavo-rando alla macroregione adriatico-ionica,anche in maniera molto efficiente, e lasciavadei dubbi circa la riforma istituzionale chenon era oggetto di una legge di questo tipo,mentre la proposta di legge dei Consiglieridella VI Commissione poneva al centro deldibattito le problematiche dei territori di con-fine.

Territori di confine che hanno problemati-che particolari, dove gli abitanti, ormai daanni, per motivi sociali, economici, sono incontatto, al di là dei rapporti istituzionali. Neso qualcosa perché provengono da un terri-torio di confine, il mio Comune è, addirittura,nella diocesi di Gubbio, fuori Regione, que-sto significa che da un punto di vista socialec’è un interscambio molto forte.

L’interscambio e, in qualche modo, leproblematiche spesso non sono facilitati danormative regionali che sono in contrasto.Ecco il fatto di promuovere, come chiede lalegge, una cooperazione, un’intesa tra leRegioni confinanti con la Regione Marche,per dare ulteriore sviluppo e superare que-ste problematiche.

Di fatto la proposta raggiunge subitol’obiettivo di focalizzare l’attenzione su que-sti territori di confine, dà anche uno stru-mento particolare alla Regione Marche e allaGiunta per proseguire il lavoro che sta fa-cendo eper raggiunge la massima coopera-zione tra le Regioni.

L’articolato è molto semplice, ma ricco dicontenuti, sono tre articoli e nell’articolato sievince, in maniera chiara, quali sono gli sco-pi ed i settori che si vanno a toccare.

Sono tre articoli, nel primo articolo lo sco-po principale è quello di promuovere la coo-perazione per l’integrazione dei territori diconfine tra le Regioni, quindi, è già abba-stanza chiara qual è la motivazione, lo sco-po della legge.

Come questo deve avvenire lo spiegal’articolo 2, attraverso delle intese che laRegione Marche dovrà stipulare con le Re-gioni confinanti. I settori che si vanno a toc-care per la cooperazione, quindi per la firmadell’intesa, sono i settori più importanti, si vadalla sanità alla cultura, dal turismo alle in-frastrutture, tutti settori estremamente im-portanti per quello che riguarda lo sviluppo ela vita socio economica di quei territori.

All’interno dell’articolo 2 parlando di setto-ri che vengono toccati dalla cooperazione cisono aspetti che vanno sottolineati in manie-ra particolare, intanto si elencano program-

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mi d’attuazione di questi settori, programmiche sono differenziati a seconda se si parladi territori collinari, montani o costieri, inmodo da facilitare la soluzione dei problemiche sono al loro interno già di per sè diffe-renziati.

La cooperazione è fondamentale perquanto riguarda i servizi dei territori di confi-ne, in particolare per la sanità. Apro unaparentesi personale, nel territorio della pro-vincia di Pesaro, nella parte nord, dove ioabito, al confine con l’Umbria, dopo la rifor-ma sanitaria, con l’indebolimento delle strut-ture degli ospedali di polo, sono sempre più icittadini che si rivolgono alla vicina Umbria ecredo che questo accada anche per altriterritori.

Questo, in qualche modo, va visto e va,forse, anche messo in un ragionamento diintegrazione fra le Regioni, con accordi piùchiari, perché se no va lasciato all’improvvi-sazione degli abitanti.

Cosa molto importante che viene sottoli-neata all’interno dell’articolato è la possibilitàdi arrivare, in queste zone, a dei marchid’area per progetti di sviluppo turistici, eco-nomici, settori estremamente importanti perla valorizzazione di quelle aree.

Aree che chiaramente vanno dalla costaalla montagna, e sottolineo, visto che la Re-gione Marche ha un confine molto lungo nel-la parte montana sull’Appennino, una possi-bilità enorme per lo sviluppo di tematicheriguardanti l’agricoltura, il turismo, i prodottitipici, che riguarda soprattutto l’entroterra equesta è una grande possibilità che sia ha.

Si passa, poi, a mettere in evidenza lapossibilità dello sviluppo delle nuove tecno-logie che sono le autostrade del futuro, an-che qui carenti, soprattutto, nell’entroterra,spesso progetti di Regioni confinanti nondialogano tra di loro, sarebbe, invece, impor-tante una maggiore intesa, un maggior coor-dinamento, oltre le autostrade che, chiara-mente, sono quelle telematiche.

Importante è la collaborazione ed il coor-dinamento per tutto quello che riguarda larete delle infrastrutture.

Questi sono gli argomenti principali chesi trattano in questa breve legge di tre artico-li, ma ricca di contenuti.

La legge prevede la possibilità di creareorganismi che portano allo sviluppo di que-ste tematiche.

La Giunta dovrà, poi, relazionare suglisviluppi delle iniziative che prenderà, perquello che riguarda, dicevo, la stipula dell’in-tesa.

Una grossa possibilità per la Giunta re-gionale di risolvere e dare organicità a tuttauna serie di problematichesocioeconomiche che riguardano i territoridel confine marchigiano, che, ripeto, sonoimportanti per tutti. Soprattutto è una grossaoccasione per l’entroterra e per la monta-gna.

PRESIDENTE. Ha la parola la relatrice diminoranza Consigliera Romagnoli.

Franca ROMAGNOLI. Aggiungo pocoperché poi sarà il primo firmatario, che è ilConsigliere Trenta, ad esplicarci meglio ilsenso di questa proposta che è la sua crea-tura. Lui stesso ha provveduto a descriver-cela bene in I Commissione.

Mi piace dire che limes ha due accezioni,come benissimo il Consigliere Trenta e glialtri firmatari conoscono, ed è su questalinea che, credo, la proposta di legge simuove.

Due accezioni etimologiche, la prima,forse, la più comune è quella di confine, didivisione, è un’accezione più settoria, èun’accezione di confine, era la più classica,ma una seconda accezione nella lingua lati-na era quella di penetrazione, di solco, distrada un po’ come dire lo sviluppo del confi-ne. E’ questa seconda accezione, non divi-sione, ma compenetrazione, integrazioneche vuol essere il senso culturale, la ratio diquesta proposta.

Una grande opportunità sul piano cultu-rale, identitario, perché i territori di confinesono una risorsa, ma rischiano anche diessere spesso marginalizzati, residuali,

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proponendo invece l’integrazione dei confinici si allarga, si va verso non solo l’integra-zione, ma verso una maggior forza e consi-stenza che Regioni insieme devono e pos-sono assumere, quindi, da una parte unaopportunità culturale che, però, va poi coniu-gata.

Sicuramente una riaffermazione del-l’identità, il rilancio di un’appartenenza co-mune, perché poi ci sono tanti aspetti che inquesto centro Italia ci accomunano e meri-tano di essere sviluppati.

Dal piano culturale, dal piano puramentedi affermazione di principi e di valori ha ra-gione il Consigliere Traversini quando diceche questo va implementato, la Giunta devecogliere, casomai, se vuole che non riman-ga un effetto annuncio ed uno spot dei tanti,questa opportunità e tradurla in politiche diintegrazione e, soprattutto, aggiungo io, farsi che per le Marche questo diventi una ri-sorsa ed anche la possibilità di uscire dauna certa marginalità, da un certo gap dariempire. Quale per esempio? Si parlava distrade, si parlava di viabilità, di tutto quelloche, come dicevano i romani, ci deve com-penetrare e unire, si parlava anche di sanitàdove spesso la mobilità passiva è originatadal fatto che andiamo fuori e non siamoattrattivi al nostro interno.

Se si vuol cogliere l’occasione, che non èsoltanto ragionare in termini di macro, che èdoveroso, è doveroso per le province, ilmacro sarà obbligato per le Regioni sia intermini politici che geografici, sarà obbligatoper il contenimento e la razionalizzazionedelle risorse, da tutto quello che imporrannole unioni, le fusioni, lo vediamo in piccolo neipiccoli Comuni, e va bene, ma in termini dimacro e di attrattività per la Regione Mar-che, non possiamo fare, Consigliere Trenta,il vaso di coccio in mezzo ai vasi di ferro dimanzoniana memoria.

Questo avviene, invece, in molti casi, nonsiamo attrattivi sulla sanità, non lo siamosulla viabilità, non lo siamo sulle infrastruttu-re, non lo siamo sui servizi, non è detto chepiù debolezze facciano una forza, ci sono

Regioni più forti di noi.Ragioniamo, quindi, in termini di espan-

sione, ragioniamo affinché le Marche siano,non solo come da tempo il Presidente Spac-ca va dicendo, questa macroregione che piùsi parla aulico e meno si concretizza.

Questo è uno strumento che ci consenti-rebbe una maggior concretizzazione, lastrada, il cui limes rappresenta il significatoche a me piace di più, il percorso sia anchedi ricezione verso le Marche, non solo cen-trifugo e di uscita.

Oltre al discorso di macroregione e, so-prattutto, di individuazione e di valorizzazio-ne delle appartenenze comuni e delle parti-colarità e peculiarità comuni, mi permetto dicogliere questo aspetto, forse, secondario,ma importante di questa legge dalla qualepuò derivare un’attrattività, una concorren-zialità e una competitività forte per le Marcheseppur inserite nell’ambito di un discorsogenerale, non di confini, non di difesaautarchica dei propri servizi.

Finora così non è stato, quindi, che laGiunta colga questo, si faccia promotrice,che le strade siano anche le nostre, che leferrovie siano anche le nostre, che i corridoie l’alta velocità ci siano per un’omogeneiz-zazione, altrimenti rischiamo di indebolirci,anziché assumere più importanza da que-sto discorso che è davvero importante, pro-positivo e strategico.

Per questo ringraziamo il ConsigliereTrenta, anche gli altri che l’hanno proposto,soprattutto per il coinvolgimento e il pathosche ha sempre dimostrato nel parlare diqueste cose.

PRESIDENTE. La discussione è aperta.Ha la parola il Consigliere Trenta.

Umberto TRENTA. Gentili colleghe egentili colleghi, ringrazio i due relatori, nonmi dilungo perché tutto è stato ben compre-so dalla VI e dalla I Commissione che hannovotato all’unanimità il progetto di legge.

Questa è una riforma giuridica definitiva,una riforma giuridica definitiva e completa

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con la Regione Marche al centro, baricentrodel sistema interregionale e dell’internazio-nalizzazione mediterranea verso un acroni-mo, il MUM (Mercato Unico Mediterraneo),attraverso quella che è ormai l’autostradadel futuro, la digitalizzazione UTA (Universi-tà Telematica Avanza) che andrà sostenutae proposta a divenire in sede della Confe-renza Stato Regioni per la programmazione2014-2020.

Qualche polemica l’ha suscitata, ma bi-sogna dire che le risorse dell’iniziativa Spac-ca sul 2020 sono qualcosa di veramenteimportante. Tengo a dire e a precisare chead ottobre l’Unione Europea darà il via a quelsogno così paventato che parte dal 2000con ragioni precise, lo sa bene il dott.Bellardi, il mese di ottobre l’Unione Europeadarà il via definitivo alla Macroregione IonicaAdriatica. Tengo a precisare questo perchéin materia di attuazione dei programmicoofinanziati con risorse europee sullo statodei negoziati con il Governo italiano e laCommissione Europea, relativamente allapredisposizione dei programmi per il perio-do di programmazione 2014-2020, si inqua-dra bene la normativa di questo progetto chesignifica mettere la Regione Marche al cen-tro di un sistema di relazioni di confine con lealtre Regioni ma, soprattutto, con quel confi-ne naturale che si allarga con il Mare Adriati-co verso i nuovi paesi subentrati nell’UnioneEuropea.

Questo è il vantaggio che ha la RegioneMarche al centro di questo sistema attrattivoper risorse finanziarie importanti, piccola emedia impresa, artigianato, industria, com-mercio, turismo e cultura. Questo è il signifi-cato del collegamento universitario interna-zionale attraverso il lavoro svolto, benissi-mo, dalla VI Commissione, devo dire grazieal Consigliere Perazzoli per la solerzia conla quale mi ha portato in Aula, dico grazieanche alla Consigliera Ortenzi con la qualeabbiamo avuto qualcosa, però, poi la so-stanza paga nel risultato.

Le disposizioni sulla partecipazione dellaRegione Marche al processo normativo co-

munitario sulle procedure relative all’attua-zione delle politiche comunitarie, è il ruolo diinternazionalizzazione che oggi con questaproposta di legge praticamente è attuabile,per non dire attuale.

I tre livelli importanti sono: il primo sulmodulo di progetto delle comunità montaneposte a livello sempre di Regioni di confine,di limes, e chi conosce bene la geopolitica,chi conosce bene la geografia politica dellalegge sulla montagna sa bene che noi ab-biamo la Valnerina, la Comunità MN, la Co-munità della Laga e del Velino, sono nodiessenziali per un progetto che addivenire sichiamerà legge sulla montagna che riguar-derà il 75% del territorio europeo e del terri-torio nazionale, ecco, quindi, le ComunitàMontane, il loro ruolo.

C’è, poi, il progetto Italia con i contenutiche andranno sviluppati con schede temati-che, infine il progetto Europa che si inquadranel complesso più generale con quello che èla vera natura delle Regioni d’Europa.

Nel quadro sintetico c’è il terminemicromacro e questo riguarda l’economia ele risorse finanziarie attraverso le banche,quindi, la proposizione per oggi fantastica,quasi visionaria di una BEN (Banca EticaMediterranea) all’interno della macroregionemediterranea.

Il futuro di questo comprensorio dovel’Italia rappresenta, in maniera chiara e ine-quivocabile, quel corridoio che ci porta versoil futuro, cioè verso la regione dell’Africa,regione europea antistante a noi, con tutte lerisorse che ha non solo per Ancona, Anconasarà il punto centrale, dopo giustamenteverrà la legge su Ancona capoluogo regio-nale, ed io mi auguro che Ancona, con que-sta legge speciale, dal suo porto, dal suointerporto, guardi ad un sistema infrastruttu-rale più complesso verso quello che è ilfuturo, verso la porta dell’est.

Questo significativa completezza nellavalutazione della proposta di legge, per cuichiedo il voto palese e il voto all’unanimità,perché penso che il nuovo concetto di politi-ca sia quello di dare senza aspettarsi niente

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in cambio, se non quel giusto voto per chi hacapito il progetto e per chi lo ha sostenuto.

Presidenza del PresidenteVittoriano Solazzi

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereZaffini.

Roberto ZAFFINI. Voterò a favore di que-sta proposta di legge, però la reputo un po’tardiva.

Apprezzo molto le posizioni che que-st’Aula sta assumendo, però ricordiamo chequesta ipotetica macroregione era già pre-sente nel progetto della Fondazione Agnelliappoggiata anche da alcuni esponenti delmio partito, quale Miglio, nel senso di crearenell’identità di confine un’ipotetica macrore-gione centrale che potesse avere tutti glistrumenti per competere, per essere assi-milata, per avere, diciamo, anche dei potericontrattuali verso il potere centrale. Purtrop-po, si vedono nei fatti le carenze che abbia-mo subìto anche noi nelle Marche.

Sono evidenti, soprattutto, nelle infra-strutture. C’è stata una battaglia e ancora vaavanti per la Fano-Grosseto che sembraaver messo, forse, i piedi per terra per poterripartire, anche se effettivamente sono mol-to dubbioso con gli strumenti che si stannoutilizzando, qui chiedo almeno difocalizzarci sulla galleria della Guinza, un’in-compiuta, che è costata una cifra spavento-sa che, se non viene ripristinata a breve,sarà un’altra incompiuta, uno spreco vergo-gnoso sul nostro territorio.

Ecco questo interscambio, questa affini-tà che abbiamo con le Regioni che sonocomprese nella proposta di legge, dovrebbeessere uno stimolo anche per il turismo per-ché abbiamo la Romagna che spesso èstata criticata dal nostro Governatore Spac-ca che la considera un divertimentificio,mentre la Romagna è tutt’altro, è sempreall’avanguardia nei tempi, è la Regione inItalia con più turismo in assoluto, con pre-senze sempre costanti, che dà tanti posti dilavoro ai giovani ed ai meno giovani.

Questo sia veramente uno stimolo perpoter collaborare, per poter averinterscambi proficui, esempi anche da por-tare avanti nei nostri territori, ripeto, il turi-smo, ma anche l’agriturismo della Toscanache, per certi aspetti, è stata pioniera nell’uti-lizzo delle risorse, nel recupero del proprioentroterra. Questi sono tutti fattori importantiche io colgo con favore.

L’unica nota negativa è proprio la mobilitàpassiva della nostra sanità, non vorrei che,con questo interscambio, ci fosse un perpe-tuarsi. Tanto siamo una macroregione nonimporta se i marchigiani vanno a curarsi inUmbria o in Romagna! La sanità che noivogliamo è quella sul territorio, anzi, più pos-sibile vicino a casa, perché la prossimità èun valore assolutamente da difendere, men-tre vediamo che la sanità, la rete ospedalie-ra, si vanno sempre più allontanando dalcittadino e, non vorrei, che con la scusadella macroregione, siamo tutti fratelli, se siva in Romagna va tutto bene. Questo nonpasserà, perché noi saremo sul territorio abattagliare per questa legge sulla sanità del-la regione che è veramente scandalosa, checomincia a dare i suoi pessimi frutti, soprat-tutto, con i 118 che non riescono a dare ilservizio che i cittadini del nostro entroterrarichiedono.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.Articolo 1. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 2.Emendamento 2/1 del Consigliere Mar-

coni. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

(Voci fuori microfono)

PRESIDENTE. Non ha preso la votazio-ne, quindi la rifacciamo.

Emendamento 2/1. Lo pongo in votazio-ne.

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(L’Assemblea legislativa non approva)

Articolo 2. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 3. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Coordinamento tecnico. Lo pongo in vo-tazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Proposta di legge n. 259. La pongo invotazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Proposta di legge 292ad iniziativa dei Consiglieri Busilacchi,Ricci, Cardogna, Eusebi, Malaspina,Pieroni, Latini, Bugaro, Silvetti, Zinni“Iniziative regionali per il rilancio dellacittà di Ancona Capoluogo”(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recala proposta di legge n. 292 ad iniziativa deiConsiglieri Busilacchi, Ricci, Cardogna, Eu-sebi, Malaspina, Pieroni, Latini, Bugaro, Sil-vetti, Zinni. Ha la parola il relatore di maggio-ranza Consigliere Eusebi.

Paolo EUSEBI. Colleghi Consiglieri, lacittà di Ancona nel 2013 festeggia la ricor-renza dei 2400 anni dalla fondazione dellacolonia dorica Ankòn, avvenuta appunto nel387 a.C. da parte dei Dori Siracusani, i qualiutilizzarono questo gomito di terra comeemporio commerciale e tappa importantesulla rotta delle navi provenienti dall’Oriente.

Ripercorrendo la storia millenaria dellacittà dorica emerge il ruolo strategico che haavuto nel passato tra i mari Adriatico eIonico, che può tornare ad avere con la Ma-croregione Adriatico-Ionica.

Si tratterà della terza macroregione euro-pea che, raggruppando gli otto Paesi che siaffacciano sui due mari (Italia, Grecia,Slovenia, Croazia, Bosnia-Herzegovina,Serbia, Montenegro e Albania), potrà dareun contributo per rafforzare la cooperazioneinterregionale e transnazionale tra le duesponde adriatiche e promuovere soluzioniconcordate per problemi comuni, relativi allasicurezza, alla stabilità, alla crescita econo-mica della regione ma anche alla protezioneambientale del bacino Adriatico-Jonico,come ci insegna il Consigliere Cardogna.

I momenti celebrativi previsti all’articolo 4della proposta di legge, che visto il momentodi difficoltà economiche potranno esserepoco più che simbolici, dovrebbero a miomodesto parere - ne abbiamo discusso inCommissione e con il collega Busilacchiche è l’estensore della prima bozza dellaproposta, che ringrazio per il lavoro svolto -essere rivolti a segnare una presenza dura-tura ancorché, ripeto, simbolica dell’Assem-blea Legislativa regionale, per esempio “illu-minando” un luogo storico della città o rea-lizzando, come suggerito dagli ottimi articoli,che cito solo per esempio, perché se a qual-cuno interessa può leggerli, di Milzi sul men-sile “Urlo”, della Camilletti sul Corriere Adria-tico, del Resto del Carlino o di RAI3, unintervento dai costi contenuti per consegna-re alla fruibilità la bellissima strada di epocaromana, con criptoportico che collegava ilporto traineo del lungomare Vanvitelli conl’area del Foro Romano davanti al Museoarcheologico. Per chi ne fosse interessato aquesta vicenda c’è una mia interrogazioneinevasa del 17 gennaio 2012 e ricordo, a mestesso ed a tutti i colleghi, che già la Regio-ne Marche in questo 2013 ha collaboratocon il capoluogo dorico dando il suo fortecontributo per importanti iniziative quali ilMondiale di Vela e la Biennale Europea deiGiovani Artisti.

Con la presente legge la Regione Marchevorrebbe contribuire al rilancio del ruolo diAncona come capoluogo regionale, elabo-rando, a seguito di studi ed analisi all’uopo

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realizzate, gli obiettivi generali e la conse-guente programmazione degli interventi piùurgenti e qualificanti.

E’ secondo me importante, al di là dellebattaglie di collegio e delle, a volte giuste e avolte sterili, guerre di campanile, che il Ca-poluogo di Regione sia valorizzato nell’inte-resse di tutti i cittadini marchigiani e che tuttinoi legislatori regionali si abbia piena escientifica consapevolezza che nel suo ruo-lo Ancona si fa anche carico di pesi notevoli.Lo studio di cui al comma a) dell’articolo 4,credo risulterà utile a questo scopo.

All’articolo 3 nel Comitato promotore èprevista la partecipazione di due Consiglieriregionali. Viste le finalità della proposta dilegge in questione, questo è un mio parerepersonale, credo sarebbe opportuno cheuno dei Consiglieri fosse da noi scelto traquelli non anconetani, quindi è secondo metutt’altro che una proposta di legge“anconetana”. E’ noto a tutti quanto io siapoco tenero con chi amministra questa cit-tà, ma credo che sia nell’interesse di tutti noie dell’intera collettività marchigiana avere uncapoluogo efficiente che funzioni.

PRESIDENTE. Ha la parola il relatore diminoranza Consigliere Massi.

Francesco MASSI. Cari colleghi questoè uno di quei momenti che serve per chiariretante posizioni prese in questi anni tra noi,posizioni che spesso sono state determina-te da qualche complesso, legittimo o meno,dei Consiglieri non anconetani nei confrontidella città capoluogo. Naturalmente non erasolo un complesso, ma una contestazioneperché territori non vicini al capoluogo spes-so hanno pensato di essere penalizzati ri-spetto ad alcune politiche che si facevanoper il capoluogo.

Io voglio sgombrare questa idea di com-plesso per dire una cosa, mi sia permessaquesta parentesi politica, io ho sempre det-to, anche in occasione, Consigliere Bugaro,della richiesta di istituzione del Liceo perl’Internazionalizzazione che qui non è pas-

sata per un voto, che quella era un’istituzio-ne che doveva stare nel capoluogo, poi nonho capito perché parte della maggioranzanon l’ha votata, devo ancora capirlo, Consi-gliere Luchetti.

Chi sta sul territorio, anche lontano, deveonestamente riconoscere, lo dico per primo,che noi abbiamo bisogno di un capoluogoche funzioni, che faccia il capoluogo. Qual èl’attacco politico che possiamo fare noi -cercate di comprenderci - dal centro de-stra? Spesso le amministrazioni di Anconanon hanno saputo fare la guida del Comunecapoluogo, questo è il vero problema, per-ché il Comune capoluogo è quello che tra-scina tutta la Regione nelle rivendicazionianche con lo Stato. Prima ne abbiamo fattauna, potevamo essere o no d’accordo, però,può riguardare tante altre cose, dalle infra-strutture, che sono nel capoluogo o vicine,agli istituti scolastici che sono nel capoluogoo vicini. Io mi aspetto che il mio capoluogotraini tutte le rivendicazioni quando vannofatte nei confronti degli altri enti.

Lungi da noi un complesso su questoargomento, se si punta a dare ad Anconacapoluogo il ruolo che deve avere, dev’esse-re nell’interesse di tutti cittadini, quindi, unappello che rivolgo ai colleghi che sonoanconetani, che penso capiscano tranquilla-mente questo problema, è che non faccianomai, con le politiche sul capoluogo, sentiregli altri cittadini emarginati dal capoluogo oper il capoluogo. Questo è il vero problema.Questo è il motivo per cui riconosco cheAncona un ruolo lo deve avere, se non lo haavuto e se non c’è stato, cari amici del cen-tro sinistra - avete sempre governato voi,penso ci siano alcuni problemi, li avete an-che evidenziati all’interno del centro-sinistra,bisogna ammetterlo, quindi, al di là del votodei cittadini il vostro è stato un governo pres-soché continuo nella storia - un problemaanche voi ve lo dovete porre.

Faccio anche gli auguri alla nuova ammi-nistrazione di Ancona che riesca a fare que-sto nell’interesse di tutti.

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Noi siamo orientati a votare questo atto,purché, lo dico al Consigliere Eusebi, con ilquale ho avuto la possibilità di scambiarequeste opinioni anche in Commissione, cisia la possibilità di vedere, passo passo, losviluppo di questo studio, che oggi ha uncosto, che può anche far discutere in questomomento, che potrebbe destare delle per-plessità, e l’utilizzo di queste risorse nel ri-spetto di quelle finalità che dicevo prima ed,aggiungo, ed anche con un confronto conti-nuo con tutte le parti politiche. Nel comitatoci sono rappresentanze istituzionali, perciòchi andrà a rappresentare in quel comitato leistituzioni dovrà aprire alla grande un con-fronto perché il futuro del capoluogo è anchelegato al futuro della regione e viceversa.

PRESIDENTE. La discussione è aperta.Ha la parola il Consigliere Busilacchi.

Gianluca BUSILACCHI. Ringrazio i rela-tori di maggioranza e di minoranza, ringra-zio il Presidente Perazzoli e tutti i Commis-sari della I Commissione nella quale il dibat-tito su questa legge è stato ottimo, scevroda ogni polemica di tipo politico.

Credo che su questa linea, questo è ilmio auspicio, dovremmo continuare questamattina in Aula, perché questa legge puòessere bipartisan, lo è già dal punto di vistadei proponenti, e credo che potrà servire atutta la comunità marchigiana.

Parto da un’ipotesi: un capoluogo forte eal servizio di tutta la comunità dei cittadinimarchigiani, rafforza tutte le istituzioni an-che la Regione ed anche l’Assemblea legi-slativa delle Marche.

Un atto di questo genere credo che po-trebbe sanare una ferita culturale che carat-terizza non solamente le Marche, ma direitutte le Regioni italiane, cioè la contrapposi-zione campanilistica tra il capoluogo regio-nale e il resto del territorio.

Come prova questa legge, questo è untentativo, evidentemente, a colmare, a sa-nare questa ferita culturale? Con un atto chenon è solamente celebrativo, com’è stato

ricordato, questa legge si colloca in un anni-versario, quest’anno sono 2400 anni dellafondazione della città di Ancona, ma questalegge non vuole essere solamente un attocelebrativo, anzi l’obiettivo reale di questalegge, l’obiettivo più sostanziale è quello divalutare, di tentare di valutare oggettivamen-te, sulla base di un’analisi addirittura scienti-fica, il peso ed il valore anche economicodell’essere capoluogo di regione tramiteun’analisi costi-benefici che servirà per valu-tare i maggiori oneri che una città capoluogodi regione, così com’è per i capoluoghi diprovincia, ha rispetto al resto di quella piùvasta comunità di appartenenza che è laregione tutta.

Questo aspetto è la finalità reale, cioècercare di promuovere e sostenere tutte leiniziative che valorizzano il ruolo di una cittàcapoluogo di regione, elaborando una pro-grammazione che tenga conto di questoaspetto.

Faccio alcuni esempi, cito semplicemen-te alcuni dati che sono usciti qualche tempofa. La fondazione Caracciolo, con dati sul2012, rileva che la città capoluogo di regioneè sede di ventitrè istituzioni pubbliche, quat-tordici sedi diplomatiche, l’Università, l’Uni-versità di Ancona è nata negli anni ’69-’70aveva duecentonovanta iscritti, oggi ne hasedicimilacinquecento, il porto che è a servi-zio di tutta la regione con ottomilioni di ton-nellate di merci, centoquarantamila tir intransito, unmilioneduecentomila passegge-ri, poi, ricordo che in queste ore si sta discu-tendo, in questa regione, del trasporto pub-blico locale, dei temi della mobilità, questo è,anche per far capire all’Aula, ai colleghi chenon hanno avuto occasione di partecipare aldibattito in Commissione, un aspetto centra-le di questa legge, tra l’altro tutti noi quandoveniamo in Aula ci scontriamo, proprio fisi-camente, con i flussi di traffico.

Un parco circolante di sessantaduemilaveicoli, seicentocinque veicoli per ogni milleabitanti, ma soprattutto, io mi soffermerei suquesto dato, la rete del trasporto pubblicolocale porta ad Ancona quarantuno vetture

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per kilometro/abitante all’anno e centosedicipasseggeri per abitante all’anno, vuol direche ogni anno per ogni abitante di Ancona,arrivano centosedici passeggeri. Questovuol dire attrattività, per esempio, sul pianodel trasporto, ma vuol dire, ovviamente,maggiori oneri dal punto di vista dell’inquina-mento, del traffico. Quanto costa? Qual è ilvalore di questo genere di risorsa? Quant’è,come dire, la cifra che ci permette di istruiregli atti di programmazione? Quanto per que-sto aspetto Ancona deve avere più di un’al-tra città? Ecco se noi riuscissimo a quantifi-care il più possibile, oggettivamente questodato, io credo che faremmo un atto utileperché laddove c’è la scientificità, l’oggettivi-tà del dato, le polemiche politiche soggettivevengono, come dire, in qualche modoemarginate.

Ricordo quando nel primo Consiglio re-gionale il Consigliere Zaffini parlò di Anconaladrona. (...) Era lei Consigliere Marangoni?Ho fatto confusione, comunque era quelgruppo consiliare. Laddove ci sono deglistudi che riescono a valutare questo impat-to, questo genere di critiche, come dire, puòtrovare una risposta oggettiva. Poi la polemi-ca politica può continuare, perché di questoanche viviamo, però, credo che sia giustorispondere non solamente con un’ulteriorepolemica politica, ma con dei dati reali.

Questo è l’intento fondamentale di que-sta legge.

Credo che, come prevede questa legge,questo studio istruirà gli atti di programma-zione regionale conseguenti, cercando an-che di recuperare un maggior equilibrio traterritorio costiero ed aree interne. Il comitatopromotore questo farà, promuoverà questostudio e, anche rispetto alle poche risorseche ci sono a disposizione, cercherà di dareanche un senso alle celebrazioni del capo-luogo di regione, anche da parte della Regio-ne stessa, con un qualcosa che possa ri-manere anche in futuro e che possa farequalcosa di positivo anche dal punto di vistamateriale.

Ho concluso e, quindi, nuovamente rin-grazio tutti coloro che hanno collaborato.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereBucciarelli.

Raffaele BUCCIARELLI. Solo pocheconsiderazioni su questo provvedimento.

Sull’importanza della città capoluogopenso che nessuno di noi possa affermareuna contrarietà. Ancona è già una città aservizio di tutta la regione per tantissimi mo-tivi, il porto, non serve solo la regione, è unporto internazionale, il trasporto locale, suAncona si riversano decine di migliaia dicittadini.

Ancona è capoluogo di regione, io direi,detto così in modo anche semplicistico, conqualche problema di autorevolezza. E’ unacittà che non è mai riuscita ad acquisire neiconfronti del territorio, del proprio entroterra,l’autorevolezza necessaria per essere rico-nosciuta.

Ciò è dovuto ad una serie di motivi, nonultimo il fatto che è una città di mare e Anco-na guarda il mare, è gemellata con Spalato,ha rapporti strettissimi con Zara, storica-mente con Ragusa. Ancona è una città in-ternazionale.

Credo che il Consiglio regionale facciabene ad occuparsi del rilancio di questa cittàcapoluogo e lo faccia con un atto che nonpuò essere solo celebrativo. Guardate dob-biamo metterci d’accordo se noi pensiamodi aiutare la città di Ancona, dico questosulla base dell’esperienza che abbiamo, fa-cendo accordi sottobanco con il Ministro perla nomina dell’Autorità portuale, arriva il Pre-sidente dell’Autorità portuale, ma non arrivaneanche un centesimo dei centocinquanta-milioni di euro promessi, se noi pensiamonell’arco degli anni di non essere mai gliattori di una politica portuale seria, se noipensiamo di non aiutare Ancona in una logi-ca di trasporto locale riformato che la disin-quini e che l’aiuti a vivere meglio, se noi nonfacciamo niente sul piano culturale o po-chissimo, e con fondi europei, per far svol-

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gere ad Ancona il ruolo di punto di riferimen-to culturale, come si sta facendo con l’Adria-tico ed il Mediterraneo in modo veramentelodevole, a partire dal responsabile GiovanniSeneca, con quattro soldi dell’Unione Euro-pea, non con fondi regionali, allora ci sba-gliamo e se prevediamo in una legge comequesta un finanziamento di centomila euro,perseveriamo nell’errore.

Delle due l’una, o ci crediamo e finanzia-mo questa legge in una logica condivisa conil territorio e non solo con il territorio, maanche con le province, perché il problemadella città capoluogo di regione è un proble-ma regionale, di tutti, quindi, o noi coinvol-giamo tutti i soggetti e finanziamo un proget-to reale, vero, culturale, economico, di stu-dio, diceva bene prima il Consigliere Busi-lacchi, oppure fingiamo di dire cose serie,ma tutto sommato alla fine risolviamo que-sto problema come una barzelletta, i cento-mila euro.

Io a questo gioco non ci sto, non ci sto edico subito che mi asterrò su questa legge. Ildesiderio sarebbe di votare contro per lealtànei confronti di una città che io amo, dovesono cresciuto, tra l’altro, però, non arrivo atanto, ma non posso neanche far parte di chisulla base di grandi progetti, veri, sentiti,progetti che tendono, veramente, in buonafede, a far crescere Ancona, di fatto è as-sente e, quindi, complice nella pratica politi-ca quotidiana che per anni ha trattato Anco-na molto peggio, per esempio riguardo allasanità, di come è stata trattata la città diresidenza del Presidente della Giunta, e suquesto la maggioranza è complice.

Allora delle due l’una, o si punta a fardiventare questa città un gioiello di cui esse-re fieri ed orgogliosi quando arrivano, e arri-vano delegazioni straniere anche di impor-tantissimi personaggi stranieri, oppure pre-dichiamo bene e razzoliamo male.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereMarangoni.

Enzo MARANGONI. Se noi chiedessimoa un turista straniero, europeo, se conosce

le Marche mediamente ci risponderebbeche non le conosce, se chiedessimo, se èun po’ acculturato, se ha visitato e se sadov’è Ancona, ci direbbe che non lo sa.

Di solito le città delle Marche più cono-sciute all’estero, e queste sono statisticheufficiali, non chiacchiere, sono Urbino, per lasua splendida realtà, patrimoniodell’Unesco, Ascoli, per la sua piazza stu-penda, Loreto, per il ruolo religioso, impor-tante ed internazionale che ha, e Recanati,per la città di Giacomo Leopardi, non certoAncona.

Ancona non è una città internazionale, midispiace, non è così, perché le città interna-zionali sono città di provincia e sono quelleche ho citato poc’anzi ed anche altre, comeFermo per esempio.

Del resto basta vedere, in estate, le mi-gliaia di turisti che, nell’attesa di prendere itraghetti, nella pausa mentre arrivano omentre sbarcano, sono disperatamente allaricerca di qualche servizio che non c’è.Sembrano dei poveri disperati. D’altra partese noi guardiamo il centro della città, PiazzaCavour, è in uno stato di abbandono che fapaura, è peggio di 40 anni fa, mi diconoquelli che ci abitavano, compresa mia mo-glie, credo, quindi, che questo ruolo interna-zionale, in questo momento, sia veramenteimpensabile.

Questa legge non mi piace, non ho diffi-coltà a dirlo, non mi piace perché raggiungein realtà lo scopo contrario che si prefigge.E’ una legge che vuole fare del bene adAncona ma non raggiunge l’effetto voluto.

In realtà una città capoluogo di Regionenon dovrebbe avere bisogno di una leggespeciale. La definisco una legge speciale,seppur camuffata dalla celebrazione di unaricorrenza, peraltro importante come i 2400anni di storia. Una legge che vorrebbe farpace fra Ancona e tutto ciò che la circonda,cioè l’intera regione Marche, ma in realtà èuna legge che umilia tutta la regione, tuttiquei Comuni delle Marche che si sentonodimenticati per il trattamento che subiscono.Per il trattamento a livello di strade, di infra-

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strutture, per gli ospedali medi e piccoli chechiudono, per la mancanza di servizi. Bastapensare che in questi giorni chiuderanno leAgenzie delle Entrate di Recanati, Cameri-no, Fabriano. Abbiamo votato poco fa la ri-chiesta di un referendum per tenere apertele sedi distaccate dei Tribunali. Addirittura inquesta legge si parla di assi strategici diintervento, citati all’articolo 2. Mi chiedo, maAncona si merita questi assi strategici diintervento? Una città che certamente hamolte potenzialità e anche grandi valori, rife-riti specialmente al patrimonio storico ed ar-cheologico, ma una cosa la dobbiamo rico-noscere, cari colleghi, non si offenda nessu-no, non si offenda Ancona, è una città piega-ta su se stessa, è una città che vive direndita, una città che guarda anche con uncerto snobismo tutto ciò che la circonda,tutto ciò che non è strettamente anconeta-no, una città chiusa, una città davvero pro-vinciale altro che capoluogo di regione.

Mi chiedo per ricordare questo evento,pur importante, dei 2400 anni non bastavauna deliberazione di Giunta? Per promuove-re, sostenere, iniziative ad hoc, serve unalegge speciale che non si limita ad un finan-ziamento una tantum, attenzione, che ci po-teva pure stare, per carità, ne facciamo tantidi finanziamenti una tantum in casi specifici,addirittura con gli assestamenti di bilancio,però qui c’è qualcosa di più e di peggio, c’èuna legge che dà il via a voci di spesa an-nuali a carico di capitoli competenti, quindi,sarà una spesa ricorrente.

Allora mi chiedo: l’aeroporto, tra l’altronon è in Ancona ma nel Comune di Falcona-ra, potenziamento dell’ospedale? Stiamochiudendo tutti gli altri, perché dobbiamo po-tenziare ancora di più Torrette che è già iperpotenziato, va benissimo. Potenziamentodell’Università, ma le altre università marchi-giane cosa ne pensano di questa cosa?Allora mi chiedo: come si intenderà, cito ilpunto f), articolo 2 “perseguire l’equilibrio ter-ritoriale tra aree costiere ed aree interne”,che sono spesso massacrate, così comesi afferma al punto f), articolo 2, se in questo

modo si adotta un programma generaleesclusivo per Ancona capoluogo? Una cittàche davvero è capoluogo non ha bisogno diuna legge che lo dica, che la supporti, ma inrealtà Ancona non è capoluogo, non è capo-luogo morale, questa è la verità. Lo si con-quista con i fatti questo ruolo di preminenzasociale, morale ed economico, non lo siconquista con una legge che tra l’altro adde-bita a tutti i marchigiani, non solo aglianconetani, il costo di queste iniziative, suun bilancio regionale che anno per annoavrà questi costi.

Non credo che sia giusto, se non con unfinanziamento una tantum, addebitare a tuttii marchigiani un ruolo che Ancona non ha,per i servizi che non dà, peraltro, a tutta laregione, quindi, per questi motivi il mio votosarà contrario.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereMarinelli.

Erminio MARINELLI. E’ stimolante parla-re di Ancona, il nostro capoluogo. Non puòessere diverso. Capisco, pure, parlando diquesto argomento, che le Marche sono l’uni-ca regione al plurale. Abbiamo tanti Comuni,tanti campanili, tanti teatri storici, non c’è,forse, un senso di appartenenza generale,non c’è una partecipazione attiva nella cittàdi Ancona da parte di Consiglieri, di cittadiniche non abitano ad Ancona. E’ normale chei Consiglieri dell’anconetano non possonoche approvare questa legge, sulla qualesono d’accordo, ve lo dico subito, fin dall’ini-zio, come sono d’accordo su certe osserva-zioni del Consigliere Massi, il nostro capo-luogo è Ancona, non può essere diversa-mente, lo è, lo è sempre stato.

Io la conosco abbastanza bene perché imiei primi lavori li ho cominciati qua nellaprimavera del 1977 all’Umberto I con ilProfessor Orlandi Capuzzo, c’era un giova-ne Busilacchi che cominciava a fare le eco-grafie, ma non era lui, era il papà.

Ho assistito allo sviluppo di Ancona, maho assistito anche ad una diminuzione della

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sua leadership nel corso degli anni che èevidente. Un decadimento in tutti i sensi diquesta città. Una situazione che non voglioimputare a chi ha gestito politicamente, lacontinuità politica del centro-sinistra, perchébisognerebbe dare dei voti ai vari Sindaci, enon è giusto, la città ha già dato dei voti,quindi, bisogna accettare quel verdetto de-mocratico, però, credo che molte volte unapolitica Ancona-centrica, un modo“azzuffonato” di accaparrarsi determinatiservizi ha portato a una specie di antipatiada parte di altre città nei confronti di Ancona.

Io non vedo Ancona capoluogo con il suophysique du role, non la vedo, vedo che vacon difficoltà incontro a determinate situa-zioni ed il suo ruolo di capoluogo non losvolge completamente, se non parzialmen-te. Il porto è l’unico porto che abbiamo nellanostra regione, ma un porto in cui si è creatoun muro fra il porto e la città, nel porto c’èproprio un muro di Berlino.

Un aeroporto che, ne riparleremo, non èadeguato a una regione come le Marche,per 1000 servizi, per 1000 servizi che non cisono, per un buco nel bilancio, perché cisono solo voli low cost, perché è preferibileandare a Bologna, perché da Bologna siarriva dappertutto, non come Ancona, e chidice il contrario non prende questo aeropor-to, quindi, Ancona non è all’altezza del capo-luogo attraverso il suo aeroporto.

L’ospedale è l’unico che deve avere lesue eccellenze, dobbiamo muoverci perfare interventi di qualità, unici, di prestigio,importanti, penso alla cardiochirurgia, allaneurochirurgia, però, quello che mi preoccu-pa, lo dico al Consigliere Eusebi, è questostudio di 100.000 euro. Sono stato sempreallergico agli studi, ai tavoli di lavoro, perchéservono solo ad aggiustare o a sistemareamici o amici degli amici.

Spero che questo non avvenga, ma hosentito parlare di 100.000 euro e rimangosenza fiato, quando presentammo unemendamento nell’ultima finanziaria per unproblema della tossicodipendenza nel ma-ceratese, per poco più di 10.000 euro, non

passò perché non c’erano i fondi, quindi,occhio a questi studi perché sono sempredati agli amici degli amici. A chi li diamo allaPolitecnica? Li diamo a Pacetti? La Politec-nica sta fagocitando tutto, occhio, perché daquesto studio, forse, esce una Ancona fuoricapoluogo, ma crea antipatie e preoccupa-zioni rispetto alle vere problematiche, tenen-do conto che altre città hanno delle peculiari-tà importanti che non possono essere suffi-cienti per essere capoluogo, ma devono es-sere rispettate, studiate, viste e aiutate dallaparte politica.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereGiancarli.

Enzo GIANCARLI. Voglio partire da Anco-na, anzi voglio ricordare una persona che haavuto una bella responsabilità in questa cit-tà, e come ricorderà il Consigliere Buccia-relli, spesso era anche al porto e questo eraun fatto insolito per il ruolo e per la figura, eraMonsignor Franco Festorazzi, Vescovo diquesta città per lunghi anni.

Monsignor Franco Festorazzi, parafra-sando La Pira, quando parlava dei luoghidelle città, luoghi dello studio, dell’istruzione,della cura, del divertimento, dell’aggregazio-ne, del lavoro, e potrei continuare, dicevaAncona ha un luogo in più, il luogo dell’acco-glienza ed è il porto.

Adesso per brevità non mi soffermo sulporto anche perché, in parte, condivido alcu-ne considerazioni che ha fatto il ConsigliereBucciarelli, altre ne affronteremo, non so seoggi, con la mozione che ho presentato adagosto scorso tenendo conto di quello che èil porto, luogo dell’accoglienza appunto, maanche una delle più grandi strutture produtti-ve della regione Marche, il luogo in cui sonopassati commerci, affari con l’oriente e iBalcani.

Questa città ha un luogo in più. Faccioun’altra considerazione - ho avuto, purtrop-po, un impegno urgente questa mattina eper un attimo non ho potuto assistere ailavori, quindi non ho ascoltato gli interventi,

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ho sentito soltanto la fine dell’intervento delConsigliere Busilacchi, ho capito che è in-tervenuto il Consigliere Eusebi ed ora hosentito il Consigliere Marinelli - credo che suun punto dobbiamo essere tutti d’accordo,ho avuto modo di dirlo in altre occasioni,ogni regione, in questo caso le Marche, noi,abbiamo bisogno di un capoluogo, allora seè vero che abbiamo bisogno di un capoluo-go questa città ha tutte le condizioni, ha tuttele possibilità per essere tale.

Da anni è sede dell’iniziativa AdriaticoIonica, nel 2014 nascerà la MacroregioneAdriatica, e fra non molti giorni ci sarà ilPresidente del Consiglio che incontrerà laSerbia, un altro Paese, un altro Stato e quelPresidente del Consiglio, magari, il giornodopo sarà a Washington, quindi, in questacittà siamo in presenza di fatti significativi.

E’ chiaro che una città ha bisogno diun’organizzazione complessiva e, quindi,occorrono atti, scelte, azioni coerenti. Lamobilità e la sua organizzazione in una cittàè fondamentale. Sono fondamentali i luoghi,tra l’altro, è stato ricordato sede della Poli-tecnica delle Marche.

L’organizzazione complessiva di una cit-tà spetta all’autonomia della città stessa, maanche in sinergia e, anche per quello che hopotuto vedere negli anni in cui ho avuto laresponsabilità della comunità provinciale,serve esaltare le singole comunità, i territorie, al tempo stesso, mettere in rete esperien-ze e progettualità. Progettualità locali, ovvia-mente, quindi, la passione e la creativitàsenza chiedere a nessuno di rinunciare alleproprie peculiarità o ai propri modelli di cre-scita particolari, ma mettere in grado il tuttodi funzionare dentro un livello che è europeo,che è mondiale, tra l’altro la storia ricca diAncona va vissuta, secondo me, come van-no vissute le tradizioni per costruire il futuro.

Credo, quindi, che una legge possa aiu-tare, ma dentro questa visione di marchigia-nità, di dimensione marchigiana, c’è un rife-rimento più ampio che è l’Europa ed il mon-do.

Visto che sono intervenuto ne approfittoper dire che ritiro gli emendamenti, perchéqui c’è un articolo - ho sentito il ConsigliereBusilacchi rispondere al Consigliere Mari-nelli - relativo alle celebrazioni, allora io citengo a dire una cosa, ci sono i 2400 annidalla fondazione, ma nel 2014, in questacittà, c’è un grande fatto che è quello dellasettimana rossa, non so se debbo ancorauna volta soffermarmi sul fatto che la setti-mana rossa, non perché ci sia qualcosa dimale, non ha a che fare con la celebrazionedi un partito politico, perché quel partito poli-tico nasce dopo il 1914, è stato un grandefatto che ha visto inizi di democrazia, che havisto insieme la Camera del Lavoro, il sinda-cato, il Partito Repubblicano di Pietro Nennie Oddo Marinelli e gli anarchici di EnricoMalatesta, ma ha visto anche un quotidianonazionale in prima fila che era l’Avanti il cuidirettore era Benito Mussolini, ci sono statidei morti, c’è stata una grande azione popo-lare in questa città.

Gli emendamenti che avevo presentatoandavano in questa direzione, adesso nonvedo l’Assessore Marcolini, ritiro questiemendamenti, però, credo che tutti capisca-no che Ancona e le Marche non possonofare a meno di ricordare degnamente, nel2014, questo grande fatto storico che è sta-ta la settimana rossa, la settimana rossa100 anni dopo. Tra l’altro nacque qui e dal-l’intera regione Marche si propagò nel Pae-se, in Romagna, in Emilia, a Roma, a Napo-li, a Milano, a Torino, a Genova e potrei dire... allora credo che alcune risorse finanzia-rie, quelle che ho cercato di scrivere in unemendamento, siccome sono abituatosempre ad agevolare i percorsi, ritiro questiemendamenti, ma confido in quest’Aula econfido nell’Assessorato alla cultura perchéquesto fatto possa essere ricordato degna-mente, un fatto che si è svolto in Anconacittà, ma un fatto nazionale.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereCamela.

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Valeriano CAMELA. Faccio un piccolo in-tervento, molto sintetico, sicuramente il mioapproccio non può che essere positivo aquesta proposta per vari motivi.

Uno perché ad Ancona sono nati i mieifigli; due perché vivo ad Ancona questaesperienza politica e tante altre cose, però,leggendo l’articolo 2 al comma f) dove sidice di perseguire l’equilibrio territoriale fraaree costiere ed aree interne al fine di realiz-zare le priorità elencate nei precedenticommi, che sono tutte valide, nobili, nell’in-teresse economico e civile dell’intera regio-ne, non so se il primo firmatario o comunquei firmatari della proposta di legge, se l’As-sessore Malaspina, che all’epoca ha firmatoquesta proposta di legge, per aree costieree per aree interne in equilibrio intendessetutto il territorio regionale o solo quello riferitoad Ancona, ... direi, io me lo auguro, non homotivi per pensare diversamente, però, perporre l’attenzione un po’ su questo obiettivo,all’articolo 3, quando si tratta di comporre ilComitato promotore per le celebrazioni dellafondazione città di Ancona con il compito dipromuovere le iniziative necessarie al rag-giungimento degli obiettivi indicati all’articolo2 e, quindi, anche al comma f), direi, indivi-duando i due Consiglieri regionali eletti dal-l’Assemblea legislativa, di tener conto che cipossa essere un rappresentante regionale,mi viene in mente, non per partigianeria, delsud delle Marche, magari della zona dell’en-troterra, poi l’Assemblea legislativa potrà in-dicare la presenza di un Consigliere regio-nale che ogni tanto riporterà l’attenzione sulfatto che l’equilibrio territoriale ... è una esor-tazione.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereBinci.

Massimo BINCI. Penso che sia importan-te che la città di Ancona ricordi il suo passa-to, la sua storia, il suo ruolo verso la regioneMarche.

Contesto questo testo di legge perché,così costruito, sembra quasi un atto d’accu-

sa verso la città di Ancona che, in parte,riconosco, sembra quasi un atto di accusaperché dice alla città di Ancona che devevalorizzarsi promuovendo progetti e inter-venti più qualificati in modo da contribuireallo sviluppo economico e sociale.

Questo non c’è mai stato da parte dellacittà di Ancona, di adeguare la dotazione deiservizi e delle infrastrutture e, purtroppo, iservizi e le infrastrutture di cui è dotata nonsono mai stati al servizio della comunitàregionale, secondo me, non c’è stata questaapertura della città di Ancona verso il suoterritorio.

Tutte quelle che sono le sue potenzialità,come sede di Università, il suo rapporto conil mare, con le sue industrie, con il suo patri-monio artistico, non sono neanche servite ase stessa, nel senso che chi arriva ad Anco-na, aspettando un traghetto, non va nean-che a girare per la città vecchia, quindi, pa-radossalmente bene che ci sia un finanzia-mento per contribuire alle commemorazionidei 2400 anni della città di Ancona, però,sarebbe ora che la città di Ancona si sve-gliasse e prendesse, come dire, coscienzadi tutto quello che è il suo patrimonio, diquelli che sono stati gli investimenti dellacomunità regionale, di quella che è la suadotazione infrastrutturale, del fatto che èpunto di riferimento per tante questioni, nonda ultimo per la questione trasportistica siaper quanto riguarda le ferrovie, che l’aero-porto ed il porto, sviluppando queste poten-zialità a favore della comunità regionale.

Tutto questo finora Ancona non l’ha maifatto, è una città che è stata amministrata inmaniera chiusa come se fosse una cittàstato, ma purtroppo utilizza le risorse, inmaniera ampia, di tutta la comunità regiona-le.

Secondo me bene i 100.000 euro, peròsono 100.000 euro per ricordare ad Anconadi fare il capoluogo delle Marche e per dotar-si di una capacità di programmazione ri-spetto a questa comunità e a questo territo-rio che le sono dovuti ed è ora che inizi admanifestare.

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Atti consiliari Assemblea legislativa

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PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.Gli emendamenti sono stati ritirati tutti, c’èrimasto solo l’emendamento 6bis/1. Giusto?Bene!

Articolo 1. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 2. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 3. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 4. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 5. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 6. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Emendamento 6bis/1 del Consigliere Bu-silacchi che introduce l’articolo 6 bis (Di-chiarazione d’urgenza). Ricordo che ci vuo-le la maggioranza assoluta. Lo pongo in vo-tazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Coordinamento tecnico. Lo pongo in vo-tazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

PRESIDENTE. Ha la parola, per le di-chiarazioni di voto, il Consigliere Acquaroli.

Francesco ACQUAROLI. Vorrei, un atti-mo, fare un ragionamento sulla dichiarazio-ne di voto.

Ho cercato di seguire attentamente la di-scussione, lungi da me un atteggiamentodisfattista nei confronti del capoluogo dellaregione, nei confronti della storia del capo-luogo di regione, anzi.

Questa mia esperienza in Consiglio re-gionale e la frequentazione che faccio quoti-dianamente con il capoluogo, quasi quoti-dianamente, mi ha fatto apprezzare le bel-lezze di Ancona e del Conero, mi ha fattoapprezzare le risorse che Ancona ed il Co-nero potrebbero mettere a disposizione del-l’intera collettività regionale e dell’intera co-munità regione: il turismo, il commercio, lastoria della cultura e dell’arte, l’istruzione.

Mi dispiace, ma io non avrei avuto il co-raggio di presentare un atto del genere, ve lodico francamente, in un momento in cui lacomunità regione vede tagliati i servizi es-senziali - l’altro giorno in IV Commissione,nell’audizione per i trasporti pubblici localiabbiamo sentito qualche comunità dire chenon ha più risorse per portare a casa i bam-bini il sabato quando escono da scuola edeve farli uscire, per accorpare i servizi,qualche ora prima, questa è la condizione incui vive qualche Comune seppur virtuosodell’entroterra maceratese, come dell’entro-terra pesarese, dell’ascolano, del fermanoe, forse, anche dello stesso entroterra anco-netano che non sia Fabiano - vedere oggi, inquesto contesto, una proposta di legge chechiede in sostanza risorse per rilanciare ilruolo di Ancona capoluogo di regione.

Una città che ha la storia di Ancona, lepotenzialità di Ancona, che ha le risorse dicui dispone Ancona e la centralità di cuidispone Ancona, che chiede un sacrificioalle altre comunità regionali per poter vederericonosciuto ancora di più il suo ruolo.

Non tocco il tema della sanità, se qualcu-no gira la regione, ed anche i componentidella V Commissione credo lo facciano,può testimoniare la delusione e l’amarezzadi tanti piccoli centri, soprattutto montani,che si sentono abbandonati dalla Regionenella riforma sanitaria, spesso, molto spes-so coperti dal decreto Balduzzi, ma non vo-

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glio aprire la polemica sulla sanità, ed oggipotrebbero veder passare, se riconosciuto,seppur minimo, uno sforzo nei confronti delcapoluogo che ha degli investimenti ingentisulla sanità, sulla tutela della salute deglianconetani.

Non voglio fare facile demagogia e pole-mizzare, però, credo che un capoluogo deb-ba essere il primo tra i Comuni a fare isacrifici, il primo tra i Comuni a dare idee, adare i contributi, a guidare la comunità regio-nale, garantendo un esempio.

La regione Marche, la comunità regioneMarche, penso sia stanca di vedere le pole-miche interne a una coalizione nella gestio-ne del Comune stesso, che è in crisi daanni interi, un esempio assolutamente ne-gativo di politica, di amministrazione di unterritorio, e poi dover pagare per riconoscereancora dei ruoli.

Credo che questo sia, in questo momen-to, un atto, una proposta di legge inaccetta-bile in via di principio, noi chiediamo la vota-zione per appello nominale, perché noi,come Centro Destra Marche Fratelli d’Italia,ma come tutti i Consiglieri regionali, giriamole Marche ...

Penso che delle risorse siano destinate aquesta proposta di legge perché non credosia solo un intendimento legislativo, quindi, echiudo, il nostro sarà un voto contrario, nonperché non riconosciamo ad Ancona unruolo che ha ed orgogliosamente deve es-sere alla guida insieme ad altre realtà dellanostra regione, ma crediamo che unaleadership, un capoluogo, debba avere edebba dimostrare sul campo la sua forza enon debba essere colui che chiede sacrificiper vedersi riconoscere un ruolo.

La storia ci insegna che chi chiede sacri-fici agli altri, per vedere riconosciuto un pro-prio ruolo, non può essere la guida giusta, laguida migliore della regione.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichia-razione di voto, il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Condivido le motivazionidel Consigliere Acquaroli per dire, soprattut-

to, una cosa: penso che la città più numero-sa, più ricca della regione Marche non abbiabisogno di 100.000 euro per le sue comme-morazioni.

Quegli obiettivi, molto grandi, che vengo-no richiesti, io li condivido, però è la pro-grammazione che dovrebbe produrre la cit-tà, cioè studi sugli impatti delle attività pro-duttive, sulle ricchezze della città di Ancona,su come legarsi alla comunità regionale,ben vengano, sono programmazione, sonotutto ma, in questo momento, a me sembrache sia sbagliata una proposta di legge.

Se la Giunta vuole può dare un contribu-to, come dire, in quota rispetto alle proposteche verranno presentate per iniziative speci-fiche che rientrano negli obiettivi della pro-grammazione regionale, lo può tranquilla-mente fare, in questo modo, mi sembraquasi, come dire, una concessione liberaledi cui la città di Ancona non ha bisogno,perché ha risorse proprie per svilupparequesto tipo di iniziative.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichia-razione di voto, il Consigliere Bucciarelli.

Raffaele BUCCIARELLI. Sarò telegrafi-co, Presidente, per dire che nel mio primointervento ho dichiarato che mi sareiastenuto, ma ascoltando la discussione,devo dire che la mia cultura di governo, lacultura di governo di un comunista che ènato Sindaco, oggi mi impone di votare afavore di questa legge.

PRESIDENTE. Proposta di legge n. 292.La pongo in votazione per appello nominalechiesto a nome dei Consiglieri Acquaroli,Marangoni, Natali.

Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Buccia-relli, Bugaro, Busilacchi, Camela, Cardo-gna, Comi, Eusebi, Giancarli, Luchetti, Mez-zolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichet-ti, Silvetti, Solazzi, Traversini.

Contrari: Acquaroli, Binci, D’Anna, Ma-rangoni, Marinelli, Natali, Zaffini.

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Astenuti: Foschi, Romagnoli.

(L’Assemblea legislativa approva)

Sull’ordine del giorno

PRESIDENTE. Ha la parola il Consiglie-re Marangoni.

Enzo MARANGONI. Ho intuito che stavaper chiudere la seduta, chiedo se, in manie-ra molto veloce, siccome c’è una scadenza,che è quella del 30 settembre, possiamodiscutere e mi auguro approvare la mozionen. 556, iscritta al punto 8 bis di oggi. Prevedeun’iniziativa della Regione contro la sop-

pressione delle Agenzie delle Entrate deiComuni di Fabriano, Camerino e Recanati.Se volete la posso illustrare molto breve-mente, c’è una scadenza del 30 settembre...

PRESIDENTE. Se si continua, si conti-nua con l’ordine del giorno previsto, altri-menti è stata iscritta stamattina, la trattiamoai primi posti della prossima seduta. Dichia-ro chiusa la seduta, ci vediamo martedìprossimo.

La seduta è tolta.

La seduta termina alle ore 13,40

IL SEGRETARIO DEL CONSIGLIO

(Dott.ssa Paola Santoncini)

ESTENSORI DEL RESOCONTO

(Daniela Giacobelli - Antonella Giampalma)